KIRGHYZSTAN-CINA-PAKISTAN - Popoli e paesaggi del ... · Popoli e paesaggi del Karakorum Attraverso...
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KIRGHIZISTAN-CINA-PAKISTAN Popoli e paesaggi del Karakorum
Attraverso Krghizistan, Xinjang, Baltistan e Kashmir pakistano
19 giorni
Viaggio dalle caratteristiche paesaggistiche uniche, dal Kirghizstan al Xinjang e
poi lungo i confini nord-occidentali del Pakistan, attraverso la catena montuosa
del Karakorum, dove si trovano alcune delle cime più alte del mondo. Da Bishkek,
la capitale del Kirghizistan, al caravanserraglio di Tash Rabat sperduto tra i
jailoo, gli alti pascoli estivi.. Da Kashgar al Kunjerab Pass (4.655 m), lungo la
Karakorum Highway, lambendo le rive del lago Kara-Kul ai piedi del Muztagata
(7.546 m). Da Passu a Karimabad costeggiando le rive del lago di Attabad,
formatosi nel 2010 in seguito a una colossale frana. Dalla valle degli Hunza al
superbo ghiacciaio della valle di Nagar. Da Gilgit al Baltistan, con Skardu,
Shigar, Khaplu e le vedute del Masherbrum (7.826 m). Dall’altopiano di Deosai,
alla valle di Astor ai piedi del Nanga Parbat (8.126 m). Poi attraverso il Babusar
Pass (4.175 m) si procede lungo la valle di Kaghan, nel Kasmir pakistano, fino alle
rovine dell’antica Taxila (Patrimonio UNESCO). Un viaggio che offre anche
l’incontro con popolazioni interessanti che a causa dell’isolamento geografico
hanno mantenuto le loro tradizioni: le etnie dell’Asia centrale, kyrghizi e uiguri; i
nomadi degli altopiani, che pascolano le greggi di pecore e yak; i longevi hunza,
spesso centenari probabilmente grazie alla loro dieta a base di albicocche.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2017
1° giorno / Italia – Bishkek Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con volo di linea Turkish
Airlines via Istanbul per Bishkek. Cena e pernottamento a bordo.
2° giorno / Bishkek – Kochkor (la Torre di Burana) (circa 220 km) Arrivo al mattino presto a Bishkek (800 m) espletamento delle formalità
d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel per un breve riposo, una doccia e la
prima colazione. La verde, tranquilla e rilassata capitale kirghiza è in perfetta
sintonia con il resto del paese incastonato tra le montagne. Il suo nome attuale
deriva dal vecchio nome kazako pishpek che è la zangola di legno utilizzata per
produrre il kumys (il latte fermentato di giumenta, la bevanda nazionale). Breve
tour panoramico della città: la Piazza Ala-Too ex Piazza Lenin, la Piazza della
Vittoria, il Parco Dubovy. Partenza verso sud-est per il villaggio di Kochkor
famoso per essere il centro dell’artigianato kirghizo. Lungo il percorso sosta per la
visita delle rovine dell’antica città di Balasagun, fondata durante il regno di
Sogdiana e divenuta in seguito una delle capitali dei karakhanidi, dove ancora si
innalzano i resti della Torre di Burana, un minareto a pianta ottagonale dell’XI
secolo. Molto interessante l’adiacente raccolta di balbal, le stele funerarie simili a
totem (VI-X secolo). Nel tardo pomeriggio arrivo nel villaggio di Kochkor (1.760
m). Pensione completa. Pernottamento in casa privata.
Le case private sono molto accoglienti e permettono di assaporare fino in fondo
l’atmosfera e la cultura degli abitanti di questa regione. Le stanze, alte e spaziose,
sono dotate di materassi, poggiati direttamente a terra sui tappeti, e coperte. In
ogni ambiente si dorme in 4/6 persone. La doccia (spesso costituita da secchi
d’acqua) e le latrine sono in comune. Si consiglia di portare sacco lenzuolo,
asciugamano, sapone e carta igienica.
3° giorno / Kochkor – Naryn – Tash Rabat (il caravanserraglio fortificato?)
(circa 240 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per la cittadina di Naryn attraverso gli
scenografici jailoo, i pascoli estivi d’alta quota del Kirghizistan, circondati da un
paesaggio alpino che spazia fino all’orizzonte. Si continua verso sud per la sperduta
cittadina di Baetov e poi ancora oltre per la remota Tash Rabat (3.200 m), la
“fortezza di pietra”, una strana costruzione che potrebbe essere stata un
caravanserraglio fortificato piuttosto che un mausoleo o addirittura un monastero
cristiano. Fonti locali fanno risalire il complesso al XV secolo, altre al X secolo,
quale che sia l’origine esatta gli storici concordano sul fatto che Tash Rabat doveva
aver avuto un importante ruolo economico e/o politico/religioso tale da giustificare
la sua costruzione in una valle così sperduta. La terra dei kyrghizi era attraversata
da una delle diramazioni della Via della Seta e molto probabilmente da queste parti
passarono Alessandro il Macedone, Ciro il Grande, Gengis Khan, Marco Polo e
Tamerlano. Cena e pernottamento in campo di yurte.
N.B. Le yurte sono le tipiche tende dei nomadi della steppa dell’Asia centrale.
Hanno la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti;
alte e spaziose assomigliano a vere e proprie abitazioni, vi si sta comodamente in
piedi e sono dotate di letti con materassi, coperte e una stufa centrale. Sono
generalmente pulite e permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la
cultura dei nomadi. In ogni yurta si dorme in 4/6 persone; le latrine sono in
comune. Si consiglia di portare sacco lenzuolo e sacco a pelo pesante (la
temperatura notturna può scendere intorno ai 0°C).
4° giorno / Tash Rabat – Passo Torugart – Kashgar (la frontiera Kyrghizstan-
Cina) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per il Passo Torugart, punto di
frontiera tra Kirghizistan e Cina. Lungo il percorso si costeggia un tratto
dell’incantevole Chatyr-Kol, un lago alpino endoreico posto a 3.500 metri di
altitudine nella catena del Tien Shan. Arrivo al Passo Torugart (3.750 m),
espletamento delle formalità d’uscita dal Kirghizistan e d’ingresso in Cina e
cambio dell’automezzo. Proseguimento verso sud per Kashgar, crocevia dell’Asia
centrale che nel passato ha visto il passaggio dei più importanti eserciti del mondo,
da quelli persiani a quelli di Ghengis Khan. Pranzo a picnic lungo il percorso.
Arrivo a Kashgar nel pomeriggio. Cena in ristorante locale. Pernottamento in
hotel.
5° giorno / Kashgar – Bashkiram village () Dopo la prima colazione partenza per la visita della Mor Buddhist Pagoda a circa
35 km da Kashgar. Questa pagoda risale al IV secolo avanti Cristo ed è una delle
più antiche presenti in Cina occidentale. Si prosegue per il villaggio di Bashkiram,
rinomato nella zona per i suoi frutteti e per il colorato mercato del sabato. Visita di
una famiglia di contadini per conoscere le tradizioni della popolazione locale.
Pranzo in ristorante locale. Rientro a Kashgar nel pomeriggio. Cena e
pernottamento in hotel.
6° giorno / Kashgar (il mercato della domenica) Dopo la prima colazione intera giornata dedicata a Kashgar, una grossa città
abitata prevalentemente dall’etnia uigur anche se negli ultimi anni i cinesi han
stanno man mano prendendo il sopravvento. Il mattino è dedicato alla visita
dell'interessante mercato domenicale: carretti trainati da asini, gente a piedi e a
cavallo, di tutte le differenti etnie della regione, con i propri caratteristici
abbigliamenti, che vendono le mercanzie più svariate, trasformando così il bazar
nel punto focale di tutte le attività della città. Nel pomeriggio visita di Kashgar: il
mausoleo di Abakh Hodja, uno strano edificio costruito nel XVII secolo in onore
della famiglia Hodja proveniente da Samarcanda, che assomiglia vagamente al Taj
Mahal, con piastrelle verdi che ne ricoprono i muri e la cupola; la Moschea Id
Khan, antica di 400 anni e in stile persiano; la città vecchia e la casa tradizionale
uigur. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel
7° giorno / Kashgar – Lago Karakul – Tashkurgan (il Pamir cinese) (circa 290
km) Dopo la prima colazione partenza in minibus verso sud. Si lasciano le pianure dello
Xinjiang e ci si dirige verso l’altopiano del Pamir attraverso aride e inospitali valli
desertiche caratterizzate da montagne striate di colori. Si percorre il tratto iniziale
della Karakorum Highway, un’incredibile opera d’ingegneria, che si snoda per
oltre 750 km, da Kashgar a Islamabad in Pakistan, portata a termine nel 1979 dopo
20 anni di duro lavoro di 15.000 lavoratori pakistani e 10.000 cinesi. Si raggiunge
il lago Karakul (a circa 3.600 m.), uno specchio d’acqua turchese dominato dalla
maestosa piramide di ghiaccio del Muztag-Ata (7.546 m). Passeggiata lungo le
sponde del lago dove è possibile anche incontrare alcuni accampamenti di yurte di
nomadi Kyrghizi. Pranzo picnic. Nel pomeriggio si prosegue per la cittadina di
Tashkurgan, l’ultimo avamposto della Cina prima del confine con il Pakistan. Cena
in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
8° giorno / Tashkurgan – Kunjerab Pass – Sust – Passu (la Karakorum
Highway) (circa 200 km) Dopo la prima colazione visita della suggestiva vecchia fortezza di Tashkurgan
dove sono state girate alcune scene del film “Il cacciatore di Aquiloni”. Partenza
verso sud attraverso l’esteso altopiano del Pamir cinese, dominato da sterminate
praterie verdi dove pascolano cammelli e yak allevati da nomadi kirghisi e tadjiki
che abitano in isolate yurte. Si raggiunge quindi il passo Kunjerab (4.875 mt.) che
è stato aperto agli stranieri solo nel 1986, ma per centinaia di anni questa rotta fu
utilizzata dalle carovane che lentamente percorrevano la Via della Seta, che in
alcuni punti è ancora visibile. Improvvisamente il paesaggio cambia e si aprono
strette e aspre vallate dominate da alte montagne coperte da ghiacciai. Si è nel
mezzo della catena del Karakorum che comprende 12 delle 30 montagne più alte
del mondo. Gradualmente si scende fino a Sust (2.975 m.) punto di confine Cina-
Pakistano. Si espletano le formalità di immigrazione e dogana, si cambiano i mezzi
di trasporto e si prosegue verso sud-ovest per il villaggio di Passu. Pensione
completa. Pernottamento in semplice hotel.
9° giorno / Passu – Karimabad – Duiker (la Valle dell’Hunza) (circa 60 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest per Karimabad lungo le sponde del
lago di Attabad, formatosi nel 2010 in seguito a una colossale frana che ha sbarrato
il corso del fiume Hunza. Arrivo a Karimabad, principale cittadina della valle degli
Hunza, situata a 2.800 m. di altezza. Famosa per la sua bellezza, la Valle dell’
Hunza è nota anche per la particolare immagine che la vuole pura e isolata; questo
mito è stato rafforzato dal romanzo “Lost Horizon” di James Hilton (1933) e da
una serie di leggende e film sul regno perduto di Shangri-La diffusi dai media negli
anni ’70. Al centro dei racconti vi erano sempre la straordinaria salute e la
longevità degli abitanti di questa zona. Karimabad è il nome usato per Baltit e per il
complesso di piccoli villaggi tribali circostanti. Baltit è l’antica capitale
dell’Hunza; il suo magnifico forte che sorge su una sporgenza di roccia simile a un
trono, è sempre stato il cuore del regno. Il panorama della valle e delle montagne
coperte di ghiacciai è veramente maestoso. Le ripide pareti delle montagne sono
coltivate con arditi terrazzamenti sui quali prevale la coltura dell’albicocco, il cui
frutto essiccato al sole è fra gli alimenti principali della dieta del popolo hunza.
Alcuni affermano che la longevità di questa popolazione (non sono infrequenti le
persone che superano i cento anni di vita), sia data proprio da questa dieta
specifica. Hunza mantenne l’indipendenza e l’isolamento fino all’arrivo delle
truppe britanniche, vivendo di scambi e baratti con le carovane che passavano per
la Via della Seta. Pranzo in ristorante locale. Visita del forte di Baltit sapientemente
restaurato tra il 1990 e il 1996 da un’equipe anglo-pakistana e passeggiata per il
bazar di Karimabad, ai piedi del forte. Nel pomeriggio salita al villaggio di Duiker
(3.000 m). Cena e pernottamento in semplice resort.
10° giorno / Duiker – Ganesh – Nagar – Altit – Karimabad (le piccole moschee
lignee)(circa 50 km) Il villaggio di Duiker si trova sopra Karimabad a circa 3.000 metri di altitudine. Le
magnifiche vedute sulla valle e sulla corona di montagne circostanti (Rakaposhi,
Diran, Golden Peak, Ultar) rendono questo luogo davvero straordinario. Dopo la
prima colazione partenza per l’escursione alla Valle di Nagar. Lungo il percorso
visita del villaggio di Ganesh che nel 2002 è stato insignito dell’Asia Pacific
Heritage Haward dall’UNESCO per il restauro delle numerose piccole moschee di
legno, riccamente intagliate, risalenti a 100-200 anni fa. Si raggiunge il villaggio di
Nagar, la capitale dell’antico stato di Nagar, ancora oggi residenza del mir (capo)
locale. Si procede oltre, fino ai villaggi di Hopar che sorgono intorno a una conca
naturale presso l’incontro degli splendidi ghiacciai Bualtar e Barpu. Pranzo in
ristorante locale. Nel pomeriggio rientro a Karimabad e visita del villaggio di Altit,
con il suo imponente forte recentemente restaurato. Cena e pernottamento in hotel a
Karimabad.
11° giorno / Karimabad – Gilgit – Lago Kachura (il corso superiore dell’Indo)
(circa 290 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud lungo la Karakorum Highway
serpeggiando attraverso le maestose alture grigio-marroni e le vette innevate, tra
cui il Rakaposhi (7.790 m). Si raggiunge Gilgit, che sta diventando una vera e
propria città, il suo sviluppo impetuoso è dovuto all’odierna posizione sulle vie
commerciali verso la Cina e l’Asia centrale. Dopo Gilgit si lascia la Karakorum
Highway e si prosegue verso est risalendo il corso superiore dell’Indo
(denominato localmente Sind), dapprima lungo un’ampia valle e poi attraverso
strette gole che offrono scenari spaventosi per le dimensioni, la desolazione e la
furia spumeggiante del fiume. Questo tratto di strada è uno dei più entusiasmanti di
tutto il viaggio. Numerosi incontri con i tradizionali camion pakistani, che sbuffano
tornante dopo tornante, dipinti di vivaci colori e decorati con sonanti campanelli
metallici. Pranzo picnic. Nel tardo pomeriggio si raggiungono le rive del piccolo
Lago Kachura. Cena e pernottamento in resort.
12° giorno / Lago Kachura – Skardu – Shigar (il Baltistan) (circa 60 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per Skardu, continuando a risalire il
corso dell’Indo. Il fiume sembra muoversi appena attraverso la piatta vastità della
Skardu Valley, lunga 40 km e larga 10 km, con un tappeto di dune di sabbia.
Skardu (2.290 m), la capitale del Baltistan, sorge su una sporgenza ai piedi del
Karpochu, una roccia che spunta di 300 m dalla pianura. La città è un punto di
ritrovo per alpinisti da più di 150 anni. Il Baltistan, letteralmente “terra dei balti”, è
l’estrema regione settentrionale del Pakistan, formata dalla valle del fiume Indo e
dei suoi affluenti. Il fiume entra impetuoso dal Ladakh e scorre tra la catena
dell’Himalaya a sud e quella del Karakorum a nord. La quasi totalità del suo
territorio è occupata dalle montagne del Karakorum. La gente del Baltistan è il
risultato di una fusione razziale frutto delle invasioni-migrazioni che da sempre
hanno interessato queste aree apparentemente inaccessibili. La lingua baltì, di
origine tibetana, è un dialetto simile a quello di Leh. L’islam arrivò nel XV secolo,
probabilmente attraverso il Kashmir. Visita del bazar e pranzo in ristorante locale.
Nel pomeriggio si prosegue verso nord nella valle del fiume Shigar, una delle due
vie che da Skardu conducono all’High Karakorum. La sonnolenta e lussureggiante
valle un tempo era un regno a sé. I primi abitanti vi giunsero probabilmente dal
Xinjiang attraverso il Karakorum. Si raggiunge l’ombreggiato villaggio di Shigar
dove il principale punto di riferimento è costituito dal palazzo del raja locale
recentemente trasformato in hotel. Pasti e pernottamento.
13° giorno / Shigar – Khapulu (gli antichi villaggi della Valle dello Shyock)
(circa 100 km) Dopo la prima colazione partenza verso est, si lascia la valle dell’Indo per risalire,
in uno scenario grandioso, quella del fiume Shyok, l’asse centrale di Khapulu, il
più grande e ricco degli antichi regni del Baltistan. Lungo il percorso si incontrano
una serie di villaggi allineati come bandiere segnaletiche in un paesaggio duro e
opprimente. Si giunge nell’antico villaggio di Khapulu (2.600 m) abbarbicato su
un ampio cono alluvionale sotto un arco di pareti di granito. Gli ingegnosi sistemi
di irrigazione ne hanno fatto un’oasi ombreggiata e fertile. I picchi innevati della
catena del Masherbrum si innalzano sull’altro lato della valle… è difficile
immaginare uno scenario più maestoso! Il villaggio, costituito di case in legno e
pietra, è sovrastato da un altro villaggio (Chakhchun) con una moschea risalente al
XVI secolo, il periodo in cui la popolazione locale iniziò a convertirsi
all’islamismo. Pasti e pernottamento nell’hotel ricavato nell’antico palazzo del raja
locale.
14° giorno / Khapulu – Machulu – Khapulu – Skardu (le vedute del
Masherbrum) (circa 130 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord lungo la Valle di Hushe per
raggiungere la località di Machulu e ammirare l’imponente Masherbrum (7.826
m), una visione indimenticabile! Rientro a Khapulu per il pranzo. Nel pomeriggio
partenza per Skardu lungo la medesima strada percorsa all’andata. Cena e
pernottamento in semplice hotel.
15° giorno / Skardu – Altopiano di Deosai – Astor – Rama (il Kashmir
pakistano) (circa 150 km) Dopo la prima colazione partenza in direzione sud-ovest verso rama. Si attraversa
l’isolato e disabitato Altopiano di Deosai ai confini con la parte del Kashmir
amministrata dall’India. Nel 1993 circa 3.500 km quadrati di queste pianure erbose
che si estendono a oltre 4.000 m di altitudine sono stati dichiarati Parco Nazionale
per preservarne principalmente la flora subalpina e l’orso bruno dell’Himalaya. La
regione protegge anche il leopardo delle nevi, il lupo, lo stambecco e la marmotta
dalla coda lunga (sebbene sia quasi impossibile avvistare questi animali lungo il
percorso). Ovunque una fioritura di stelle alpine, genziane, orchidee, viole e
artemisie lascia a bocca aperta. Questa è la vera natura del Pakistan settentrionale:
spazi aperti e solitari che dominano un esteso panorama di montagne. Pranzo
picnic. Proseguendo verso nord ci si avvicina al massiccio del Nanga Parbat
(8.125 m) che costituisce l’estremità occidentale del Great Himalaya. Nanga Parbat
significa “Montagna Nuda” e prende il nome dalla parete a picco di 4.500 metri che
si trova sul versante meridionale del Rupal, troppo ripida perché vi si posi la neve.
Si raggiunge il villaggio di Astor (2.450 m) appollaiato come un nido d’aquila su
entrambi i versanti della Gola di Rama. Cena e pernottamento in semplice hotel.
16° giorno / Rama – Chilas (le vedute del Nanga Parbat) (circa 120 km) Dopo la prima colazione si raggiunge il piccolo lago di Rama circondato da piccoli
villaggi abitati da pastori stagionali. Da qui si possono ammirare la Rama Ridge, un
versante minore del Nanga Parbat, e il Ghiacciaio Sachen. Partenza verso nord per
Chilas, aggirando il lato nord-est del Nanga Parbat. Una volta raggiunta la
Karakorum Highway sosta al Nanga Parbat view point per ammirarne il versante
nord (Raikot) che discende nell’Indo da un’altitudine di 7.000 metri. Si prosegue
per Chilas, una volta conosciuta come Sonamagar “Città della Luna”, tappa
fondamentale della strada carovaniera che collegava la pianura a Gilgit. Già nel II
secolo a.C. un’importante ramo della Via della Seta passava di qui. Mercanti,
missionari buddhisti e pellegrini si muovevano tra la Cina e le regioni di Gandhara
e viceversa. L’impronta dell’uomo è confermata in tutte le epoche dalle sculture e
iscrizioni rupestri che si rincorrono lungo il percorso della Karakorum Highway e
che dimostrano come questa via in mezzo ad aspre e solitarie montagne sia stata
per secoli l’arteria culturale del Pakistan. La più alta concentrazione di iscrizioni
rupestri lungo l’intera Via della Seta si trova nei pressi di Chilas: ruote, cavalieri,
asce, stambecchi, bodhisattva, stupa, nomi, preghiere etc. Pranzo lungo il percorso.
Cena e pernottamento in hotel.
17° giorno / Chilas – Babusar Pass – Naran – Abbottabad (i nomadi gujar)
(circa 260 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest lungo una strada secondaria, si
lascia la Valle dell’Indo e si procede verso il Babusar Pass, a quota 4.175 m. Fino
all’inaugurazione della Karakorum Highway, il Babusar Pass rappresentava l’unica
via di collegamento tra le Aree Settentrionali e il resto del Pakistan. Qui si apre il
cammino verso la Valle di Kaghan. Se fortunati si possono incontrare gli
accampamenti dei nomadi gujar che si spostano con i loro animali negli alti pascoli
dell’Hazara. Si costeggia il lago Lulusar, il lago naturale più grande della zona, da
cui ha origine il fiume Kunhar. Si prosegue verso il villaggio di Naran (2.400 m)
senza dubbio il centro più attivo della valle di Kaghan, anche se durante l’inverno
gli abitanti si trasferiscono a valle nel più mite clima di Balakot. Pranzo in
ristorante locale. Nel pomeriggio partenza verso sud per Abbottabad lungo la Valle
di Kaghan. Circondata dalle vette boscose del Lesser Himalaya e bagnata dal fiume
Kunhar, questa valle è una delle più scenografiche di tutto il Pakistan (anche se
recentemente colpita da un forte terremoto): foreste di pini, azzurri laghi brulicanti
di trote e fresca brezza di montagna. Percorrendo la strada tra i boschi si vedono
sfilare in alto le maestose vette innevate del Koh-i-Makra (3.900 m), il “Monte
Ragno”, e del Malika Parbat (5.290 m), la “Regina delle Montagne”, il monte più
alto della Valle di Kaghan. Arrivo a Abbottabad. Cena e pernottamento in hotel.
18° giorno / Abbottabad – Taxila – Islamabad (uno dei più importanti siti
archeologici di tutta l’Asia) (circa 125 km) Dopo la prima colazione si procede verso sud per Islamabad lungo la Karakorum
Highway. Sosta per la visita delle rovine di Taxila (Patrimonio dell’Umanità
UNESCO). La città fu fondata all’incrocio delle tre importanti vie commerciali
della Bactriana, del Kashmir verso l’Asia e del Passo Khunjerab verso la Cina. Nel
VI secolo a.C. fu annessa all’Impero Persiano da Dario, poi a quello Macedone di
Alessandro Magno nel 326 prima d’essere conquistata da Chandragupta, il
fondatore dell’Impero Mauria. Ashoka, il figlio di questo, la trasformò in un
importante centro Buddhista fino a portarla a essere una delle maggiori università
vediche, di buddhismo e di classicismo indù. Pranzo in ristorante locale. Dopo
pranzo si continua per Islamabad, la capitale moderna creata alla fine del XX
secolo e pianificata da famosi architetti come esibizione geometrica di disciplina
amministrativa e di governo. Cena e pernottamento in hotel.
19° giorno / Islamabad – Italia Molto presto al mattino trasferimento all’aeroporto per il volo Turkish Airlines, via
Istanbul, per l’Italia. Arrivo previsto a Milano Malpensa nel primo pomeriggio.
Sistemazioni previste:
Bishkek: Plaza Hotel, 4* o similare (day-use)
Kochkor: casa privata (1 notte)
Tash Rabat: campo di yurte (1 notte)
Kashgar: Qinbagh Royal Hotel, 5* o similare (3 notti)
Tashkurgan: Crown Inn Hotel o similare (1 notte)
Passu: Sarai Silk Route Hotel o similare (1 notte)
Duiker: Eagle’s Nest Resort (1 notte)
Karimabad: Hunza Embassy Hotel (1 notte)
Lago Kachura: Shangri-La Resort (1 notte)
Shigar: Shigar Fort (1 notte)
Khapulu: Khapulu Fort (1 notte)
Skardu: PTDC Motel o similare (1 notte)
Rama: PTDC Motel o similare (1 notte)
Chilas: Shangri-La Midway o similare (1 notte)
Abbotabad: Demanchi Hotel o similare (1 notte)
Islamabad: Best Western Hotel 4* o similare (1 notte)
Altre informazioni:
Organizzazione e trasporti – Si utilizzano minibus tipo Mercedes Sprinter in
Kyrghizstan e minibus Toyota Hiace o Toyota Coaster in Cina; fuoristrada tipo
Toyota Prado con 3 passeggeri + autista per auto (una vettura potrebbe avere 4
passeggeri) per tutto l’itinerario in Pakistan (eccetto il transfer in aeroporto a
Islamabad). Guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da 8
partecipanti.
Pernottamenti e pasti – Alcuni hotel sono molto semplici (i migliori esistenti in
loco) ma sempre in camere con bagno privato, eccetto la notte in casa privata a
Kochkor e la notte in yurta a Tash Rabat, dove si dorme in camera/yurta a più letti
con servizi in comune. A Islamabad preferiamo utilizzare un hotel 4* per una
questione di sicurezza. Pranzi prevalentemente a picnic o in ristoranti locali, cene
nei ristoranti delle strutture dove si pernotta o in ristoranti locali.
Altimetria – Come specificato nel programma, si superano raramente i 3.500 metri
di altitudine. Tutti i pernottamenti, eccetto quelli di Tash Rabat, Duiker e Rama
sono ben al di sotto dei 3.000 metri. Quindi il viaggio non presenta particolari
difficoltà di adattamento all’altitudine.
Clima – Molto variabile in funzione dell’altitudine: caldo secco a Bishkek e
Kashgar, fresco con momenti freddi sulle montagne del Kirghizistan, Cina e
Pakistan, caldo umido nella pianura dell’Indo. Possibilità di pioggia solo sul
versante sud delle montagne nella pianura dell’Indo.
Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Il rischio malaria
è basso (presente nella pianura dell’Indo). Si consiglia di informarsi presso
l’Ufficio d’Igiene provinciale.
Formalità burocratiche – Per entrambi i paesi (Pakistan e Cina) è richiesto il visto
consolare. Devono essere inviati in ufficio, almeno 30 giorni prima della partenza, il
passaporto in originale (con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza) con
quattro pagine contigue libere e 3 fototessera a colori da accompagnare ai moduli
compilati in tutte le loro parti e firmati dal titolare del passaporto.
Sicurezza – Negli ultimi anni in alcune aree del Pakistan si sono verificati
numerosi attentati terroristici. Nonostante tutto abbiamo deciso di proporre questo
itinerario perché la zona del Pakistan del Nord non è stata coinvolta dalla spirale di
violenza ed è ritenuta attualmente sicura. Comunque è richiesta una certa
flessibilità e una buona capacità di adattamento a eventuali cambiamenti di
programma dovuti a ragioni di sicurezza.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio dalle caratteristiche
prevalentemente paesaggistiche con una grande varietà di ambienti sempre
spettacolari. Molto interessante anche dal punto di vista etnografico dato che
l’isolamento della vita nelle valli ha permesso il mantenimento di tradizioni e
costumi locali. Itinerario fisicamente impegnativo per alcune lunghe tappe di
trasferimento in fuoristrada. Semplici hotel. Due notti in casa privata/yurta a più
letti con servizi (latrina) in comune. Qualità dei pasti media.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano:
€ 4.300 base 10-14 partecipanti con nostro accompagnatore
€ 4.580 base 8-9 partecipanti con nostro accompagnatore
Da aggiungere
- partenze da altre città su richiesta
- supplemento singola € 660
- (a) supplemento alta stagione aerea € 120
- tasse aeroportuali, security e fuel surcharge € 340
- copertura assicurativa di viaggio (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,
infortuni, “rischio zero”) € 95 - costo individuale gestione pratica: € 80
- visti consolari Pakistan e Cina € 240
Facoltative
- assicurazione annullamento viaggio
comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5%
- assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese
mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45
N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza,
confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza
costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza
integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.
Date di partenza: 1) da mercoledì 12 a domenica 30 Luglio 2017
2) (a) da martedì 8 a sabato 26 Agosto 2017 (alta stagione aerea)
3) da mercoledì 13 Settembre a domenica 1 Ottobre 2017
La quota comprende: Voli di linea in classe economica, guide locali di lingua inglese, accompagnatore
italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti, trasporti con automezzi
fuoristrada e minibus, i pernottamenti in hotel, pensione completa per tutto il
viaggio, gli ingressi ai siti di interesse, dossier informativo sul paese.
La quota non comprende:
Le bevande, le eventuali tasse aeroportuali, le mance, gli extra personali,
l’assicurazione contro le penalità di annullamento viaggio (facoltativa),
l’assicurazione integrativa facoltativa, tutto quanto non specificato.
NOTE IMPORTANTI
• La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,94
in vigore nel mese di Dicembre 2016. In caso di oscillazioni del cambio di +/-
3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.
• Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più
possibile le visite e le escursioni programmate.
• Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non
confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,
comunicheremo il supplemento.
• Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla
emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che
non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle
nostre pubblicate.
• L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito
all’atto dell’emissione dei biglietti aerei.
Milano, 25.01.2017 n. 1
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
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