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http://europalavoro.lavoro.gov.it/ - “Prodotti editoriali” Il microcredito al servizio del welfare Le azioni di sistema Fse del Ministero del lavoro per diffondere il microcredito e rafforzare i servizi per l’impiego FOCUS su Il Fse e lo sviluppo sostenibile Un’amministrazione pubblica più verde grazie alle iniziative di formazione del Pon Si è tenuta a Bruxelles, il 6 e 7 settembre, la conferenza europea Jobs for Europe, evento sulle politiche per l’occupazione, organizzato dalla Commissione europea, che ha ospitato, tra gli altri, gli interventi dei presidenti di Commissione, Parlamento e Consiglio europeo e del segretario generale dell’Ocse. Focus della conferenza sono stati il Pacchetto occupazione, i risultati dell’ultimo semestre europeo e i principali eventi del 2011 sul tema occupazione. Si è parlato nello specifico di costruzione di un mercato del lavoro dinamico, impatto della crisi, settori ad alto potenziale per la creazione di nuovi posti di lavoro, politiche per l’occupazione lungo tutto l’arco della vita, percorsi per la piena occupazione. Info su: http://ec.europa.eu/social/main.jsp? langId=it&catId=88&eventsId=641 Cipro, 11-13 settembre. Rappresentanti delle organizzazioni giovanili, funzionari dei governi degli stati membri, dei paesi candidati ed altri, si sono riuniti a Nicosia nella Conferenza Ue sulla gioventù, sul tema della partecipazione giovanile e dell’inclusione sociale. L’importanza della partecipazione dei giovani e delle organizzazioni giovanili nel processo decisionale è stata sottolineata come fattore cruciale per creare società inclusive, democratiche e produttive. La Conferenza ha adottato un pacchetto di raccomandazioni che costituirà l’input di una bozza di risoluzione del Consiglio sul II ciclo del processo del dialogo strutturato sulla partecipazione giovanile nella vita democratica in Europa. Entrambi i documenti dovrebbero essere adottati nel novembre 2012. Info su: http://www.cy2012.eu/index.php/en/political-calendar/ areas/education-youth-culture-and-sport/eu-youth-conference Pubblicato dall’Ocse il rapporto annuale sui rendimenti dell’istruzione e le risorse umane e finanziarie utilizzate nei paesi aderenti Education at glance. Pur aumentando complessivamente la spesa per l’istruzione, permangono ancora differenze fra gli stati, soprattutto per quanto riguarda le opportunità offerte ai giovani di raggiungere livelli elevati di istruzione. Per l’Italia il rapporto rileva come siamo scivolati al penultimo posto (su 32 paesi) per spesa destinata all’istruzione, con il 9% del totale degli investimenti pubblici contro una media Ocse del 13%, e come, a fronte di un aumento dei laureati (15% della popolazione), si sia registrata una sempre minore capacità dei titoli universitari di rendere in termini di accesso al lavoro e di reddito. Il tasso di disoccupazione tra i laureati è infatti cresciuto tra il 2002 e il 2010, passando dal 5,3% al 5,6%. Info su: http://www.oecd.org/edu/eag2012.htm Si è svolta dal 16 al 22 settembre la Settimana europea della mobilità sostenibile, promossa dalla Ce. Il tema di questa edizione, “Muoversi verso la giusta direzione”, ha sottolineato il ruolo della pianificazione integrata per una mobilità urbana sostenibile. Per la manifestazione, che mira ad incoraggiare la cittadinanza ad usare per gli spostamenti quotidiani mezzi di trasporto alternativi all’auto, sono state messe in campo in tutta Europa un gran numero di iniziative in partenariato con organizzazioni e associazioni locali. La settimana è culminata nell’evento “In città senza la macchina”, in cui le città partecipanti (solo in Italia hanno aderito 70 Comuni) hanno messo a disposizione aree accessibili solo a pedoni, biciclette e mezzi pubblici. Info su: http://www.mobilityweek.eu Il 21 settembre è stata celebrata, per la prima volta in tutti gli stati membri e nei paesi confinanti, la Giornata della cooperazione europea. Scopo dell’iniziativa, coordinata dal programma Interact con la Ce e sostenuta dal Comitato delle regioni e dal Parlamento europeo, è stato quello di valorizzare i risultati della collaborazione transfrontaliera, un tema sempre più importante nell’ambito della politica regionale dell’Ue. Regioni e città dei vari stati membri sono incoraggiati, infatti, a lavorare insieme e imparare gli uni dagli altri attraverso programmi, progetti e reti comuni. Per questa occasione hanno avuto luogo in tutta Europa dal 17 al 23 settembre un gran numero di eventi, tra cui gare transfrontaliere, esibizioni teatrali per bambini, competizioni fotografiche, mostre di progetti. Ulteriori info su: http://www.ecday.eu/ Il microcredito sta dimostrando grandi potenzialità in termini di inclu- sione socio-lavorativa e di lotta alla povertà, specie in questa fase di crisi che ha ampliato la platea dei soggetti “non bancabili”, persone o microimprese che non ottengono il credito tradizionale perché non riescono a fornire adeguate garanzie di solvibilità, o perché i crediti richiesti, troppo contenuti, non risultano interessanti per le banche in generale. Il microcredito è quindi un vero e proprio strumento di welfare, a metà tra politiche del lavoro e di inclusione sociale, utile alla creazione di lavoro autonomo e microimprese. Il progetto per il microcredito del 2010: valutare le ricadute oc- cupazionali e diffondere la conoscenza A fine 2010 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in partico- lare la Direzione generale per le politiche dei servizi per il lavoro, ha finanziato il progetto Monitoraggio dell’integrazione delle politiche del lavoro con le politiche di sviluppo locale dei sistemi produttivi relativa- mente al microcredito e alla microfinanza, realizzato con l’Ente nazio- nale microcredito e cofinanziato dal Pon Fse Governance e azioni di sistema (obiettivo convergenza). Il progetto, con un ammontare di 2.869.249 euro, aveva l’obiettivo di valutare le ricadute occupazionali del microcredito, analizzando nel tempo la nascita di nuove microimprese e/o di autoimpiego nelle Re- gioni dell’ob. convergenza. Il sistema di monitoraggio e valutazione implementato ha coinvolto i protagonisti del microcredito (soggetti promotori, finanziatori e garanti, beneficiari) e ha consentito di identifi- care ulteriori interventi di sostegno e valorizzazione. Ma il progetto è andato oltre: ha permesso un’ampia attività di sensi- bilizzazione sul microcredito attraverso seminari informativi e formati- vi, per favorire la governance delle iniziative, la diffusione delle migliori pratiche e lo scambio tra gli attori istituzionali, privati e del terzo set- tore interessati. I seminari hanno anche offerto l’occasione, ai benefi- ciari, di raccontare la propria esperienza: si tratta quasi sempre di gio- vani, a cui il microcredito non solo ha dato l’opportunità di restare nei territori d’origine, sperimentandosi imprenditori di sé stessi, ma anche di concretizzare le proprie aspirazioni. Significativo l’apporto di alcune piccole banche legate al territorio, che hanno manifestato un rilevante interesse per iniziative utili anche a frenare la costante fuga dei giovani migliori verso il nord o altri paesi dove, al contrario del mercato locale, si dà spazio alle capacità imprenditoriali. Il progetto terminerà nel giugno 2013, ma dati i buoni risultati, già nel novembre 2011 la Direzione generale ha chiesto all’Ente nazionale per il microcredito di promuovere ulteriori azioni per l’autoimpiego e la microimprenditorialità. Il progetto del 2011: un’azione di sistema per i servizi per l’im- piego e le amministrazioni locali È nato così il progetto Azione di sistema per la promozione e crea- zione presso i servizi per il lavoro di strumenti operativi innovativi volti all’autoimpiego e alla microimprenditorialità, di fatto un’evoluzione sul territorio del precedente, con un finanziamento di 3 milioni di euro per due anni. L’idea è costruire un sistema innovativo d’intervento che promuova l’autoimpiego e la microimprenditorialità a contrasto della disoccupazione e, soprattutto, della discriminazione delle fasce deboli, come auspicato nei nuovi indirizzi strategici europei. Il proget- to mira, da un lato, a sviluppare la capacità dei servizi per l’impiego e dei servizi di intermediazione di personale nel fornire consulenza e assistenza all’autoimpiego e alla microimprenditorialità per soggetti a rischio di esclusione sociale e lavorativa; dall’altro, a rafforzare la ca- pacità programmatoria delle amministrazioni locali in tema di politiche di autoimpiego attraverso il microcredito. Grazie alle nuove compe- tenze e alla creazione di sportelli dedicati, i servizi per il lavoro potran- no offrire un sostegno mirato e diversificato alla popolazione, anche in rete con gli altri servizi e istituzioni del mercato del lavoro. Questi due progetti si intrecciano con altre azioni di sistema per la mi- croimprenditorialità e l’autoimpiego finanziate dalla direzione generale e rivolte ai servizi per il lavoro delle Regioni convergenza, che si vuole diventino il polo di riferimento informativo, sul territorio, di tutti gli stru- menti di inclusione occupazionale e sociale delle persone in difficoltà. Direzione generale per le politiche dei servizi per il lavoro – Mlps Rafforzare e integrare il sistema di governance ambientale nella Pa delle Regioni dell’obietti- vo convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia): è questo l’obiettivo del progetto di cui è beneficiario il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, finanziato dal Pon Fse Governance e azioni di sistema del Ministero del lavoro e delle politiche socia- li, di cui il Dipartimento della funzione pubblica è organismo intermedio. Le attività progettuali Tra il 2011 e il 2015 il progetto prevede, per Pa e cittadini, la promozione di opportunità e buone pratiche per lo sviluppo sostenibile dei territori e per l’efficienza e l’efficacia delle valutazioni ambientali (Va). È articolato in due azioni, delle quali la prima, Azioni orizzontali per l’integrazione ambientale, punta ad accre- scere le competenze delle Pa in tema di inte- grazione ambientale nei processi decisionali, gestionali e di controllo dell’azione pubblica, attraverso informazione, comunicazione, for- mazione e scambio di buone pratiche. Queste le attività nel dettaglio: cinque workshop sulle politiche per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici; lo sviluppo sostenibile nel settore delle attività produttive; il contribu- to dei lavori verdi allo sviluppo sostenibile in Italia dopo Rio+20; due summer school per l’alta formazione dei dipendenti pubblici sulle politiche di sviluppo sostenibile; quattro labo- ratori (lezioni frontali ed accompagnamento on the job) sui cambiamenti climatici e il ruolo degli enti locali; tre manuali su: i fattori per l’in- sediamento e lo sviluppo delle aree produt- tive ecologicamente attrezzate nelle Regioni convergenza; i cambiamenti climatici tra mi- tigazione e adattamento; la green economy e i green jobs; due studi di settore sulle aree produttive ecologicamente attrezzate e sulla sostenibilità tecnologica dello sviluppo indu- striale nelle Regioni convergenza; infine cin- que pubblicazioni tecnico-divulgative. La seconda azione, Azioni di supporto ai pro- cessi di valutazione ambientale, comprende analoghe tipologie di attività, ma specifiche sulla Va: quattro workshop (qualità della do- cumentazione del proponente per le Va; Via- Vas 1 : pianificazione e monitoraggio dei piani e programmi; valutazione delle alternative; specifiche tecniche e modulistica regionale), sette moduli formativi frontali e otto azioni on the job sui processi di Va; quattro laboratori tematici sulle Va; quattro eventi di informa- zione/sensibilizzazione sulla partecipazione nelle Va; due studi di settore sulle metodo- logie per la valutazione delle alternative nei processi di Vas e sul processo integrato delle procedure di Via-Aia 2 ; cinque pubblicazioni tecnico-divulgative e due manuali di supporto al personale della Pa sulle tematiche proget- tuali. È stato inoltre creato il sito www.pon- gasminambiente.it per promuovere attività e migliori pratiche, raccolte in un database in fase avanzata di realizzazione. I risultati raggiunti La prima azione ha coinvolto, con i cinque workshop, 86 relatori e 316 uditori (su 1.293 invitati) per un totale di 42 ore erogate, mentre le due summer school 28 relatori, 51 uditori, in 80 ore; tra buono e ottimo il gradimento. I tre workshop della seconda azione hanno coinvolto 158 dipendenti della Pa e i moduli formativi hanno erogato 360 ore di lezione in 54 giornate. Agli eventi hanno partecipato in media 24 discenti a giornata, i tre eventi di in- formazione/sensibilizzazione hanno totalizza- to 182 contatti, tra cittadini e dipendenti della Pa. Infine il sito internet, tra giugno e settem- bre 2012, ha avuto oltre 4.350 visite da circa 2.900 visitatori unici, a fronte di un target di 3.000 visite entro il 2015. Francesco Buoncompagni – Mattm 1. Valutazione di impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica. 2. Autorizzazione integrata ambientale. numero 9, anno 2012 In breve

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http://europalavoro.lavoro.gov.it/ - “Prodotti editoriali”

Il microcredito al servizio del welfareLe azioni di sistema Fse del Ministero del lavoro per diffondere il microcredito e rafforzare i servizi per l’impiego

FOCUS suIl Fse e lo sviluppo sostenibile

Un’amministrazione pubblica più verde grazie alle iniziative di formazione del Pon

Si è tenuta a Bruxelles, il 6 e 7 settembre, la conferenza europea Jobs

for Europe, evento sulle politiche per l’occupazione, organizzato

dalla Commissione europea, che ha ospitato, tra gli altri, gli interventi

dei presidenti di Commissione, Parlamento e Consiglio europeo e

del segretario generale dell’Ocse. Focus della conferenza sono stati

il Pacchetto occupazione, i risultati dell’ultimo semestre europeo e

i principali eventi del 2011 sul tema occupazione. Si è parlato nello

specifico di costruzione di un mercato del lavoro dinamico, impatto

della crisi, settori ad alto potenziale per la creazione di nuovi posti di

lavoro, politiche per l’occupazione lungo tutto l’arco della vita, percorsi

per la piena occupazione. Info su: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?

langId=it&catId=88&eventsId=641

Cipro, 11-13 settembre. Rappresentanti delle organizzazioni giovanili,

funzionari dei governi degli stati membri, dei paesi candidati ed altri, si

sono riuniti a Nicosia nella Conferenza Ue sulla gioventù, sul tema

della partecipazione giovanile e dell’inclusione sociale. L’importanza

della partecipazione dei giovani e delle organizzazioni giovanili nel

processo decisionale è stata sottolineata come fattore cruciale per

creare società inclusive, democratiche e produttive. La Conferenza ha

adottato un pacchetto di raccomandazioni che costituirà l’input di una

bozza di risoluzione del Consiglio sul II ciclo del processo del dialogo

strutturato sulla partecipazione giovanile nella vita democratica in

Europa. Entrambi i documenti dovrebbero essere adottati nel novembre

2012. Info su: http://www.cy2012.eu/index.php/en/political-calendar/

areas/education-youth-culture-and-sport/eu-youth-conference

Pubblicato dall’Ocse il rapporto annuale sui rendimenti dell’istruzione e

le risorse umane e finanziarie utilizzate nei paesi aderenti Education at

glance. Pur aumentando complessivamente la spesa per l’istruzione,

permangono ancora differenze fra gli stati, soprattutto per quanto

riguarda le opportunità offerte ai giovani di raggiungere livelli elevati di

istruzione. Per l’Italia il rapporto rileva come siamo scivolati al penultimo

posto (su 32 paesi) per spesa destinata all’istruzione, con il 9% del

totale degli investimenti pubblici contro una media Ocse del 13%, e

come, a fronte di un aumento dei laureati (15% della popolazione), si sia

registrata una sempre minore capacità dei titoli universitari di rendere in

termini di accesso al lavoro e di reddito. Il tasso di disoccupazione tra

i laureati è infatti cresciuto tra il 2002 e il 2010, passando dal 5,3% al

5,6%. Info su: http://www.oecd.org/edu/eag2012.htm

Si è svolta dal 16 al 22 settembre la Settimana europea della mobilità

sostenibile, promossa dalla Ce. Il tema di questa edizione, “Muoversi

verso la giusta direzione”, ha sottolineato il ruolo della pianificazione

integrata per una mobilità urbana sostenibile. Per la manifestazione,

che mira ad incoraggiare la cittadinanza ad usare per gli spostamenti

quotidiani mezzi di trasporto alternativi all’auto, sono state messe in

campo in tutta Europa un gran numero di iniziative in partenariato

con organizzazioni e associazioni locali. La settimana è culminata

nell’evento “In città senza la macchina”, in cui le città partecipanti (solo

in Italia hanno aderito 70 Comuni) hanno messo a disposizione aree

accessibili solo a pedoni, biciclette e mezzi pubblici.

Info su: http://www.mobilityweek.eu

Il 21 settembre è stata celebrata, per la prima volta in tutti gli stati membri

e nei paesi confinanti, la Giornata della cooperazione europea.

Scopo dell’iniziativa, coordinata dal programma Interact con la Ce e

sostenuta dal Comitato delle regioni e dal Parlamento europeo, è stato

quello di valorizzare i risultati della collaborazione transfrontaliera, un

tema sempre più importante nell’ambito della politica regionale dell’Ue.

Regioni e città dei vari stati membri sono incoraggiati, infatti, a lavorare

insieme e imparare gli uni dagli altri attraverso programmi, progetti e reti

comuni. Per questa occasione hanno avuto luogo in tutta Europa dal 17

al 23 settembre un gran numero di eventi, tra cui gare transfrontaliere,

esibizioni teatrali per bambini, competizioni fotografiche, mostre di

progetti. Ulteriori info su: http://www.ecday.eu/

Il microcredito sta dimostrando grandi potenzialità in termini di inclu-sione socio-lavorativa e di lotta alla povertà, specie in questa fase di crisi che ha ampliato la platea dei soggetti “non bancabili”, persone o microimprese che non ottengono il credito tradizionale perché non riescono a fornire adeguate garanzie di solvibilità, o perché i crediti richiesti, troppo contenuti, non risultano interessanti per le banche in generale. Il microcredito è quindi un vero e proprio strumento di welfare, a metà tra politiche del lavoro e di inclusione sociale, utile alla creazione di lavoro autonomo e microimprese.

Il progetto per il microcredito del 2010: valutare le ricadute oc-cupazionali e diffondere la conoscenzaA fine 2010 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in partico-lare la Direzione generale per le politiche dei servizi per il lavoro, ha finanziato il progetto Monitoraggio dell’integrazione delle politiche del lavoro con le politiche di sviluppo locale dei sistemi produttivi relativa-mente al microcredito e alla microfinanza, realizzato con l’Ente nazio-nale microcredito e cofinanziato dal Pon Fse Governance e azioni di sistema (obiettivo convergenza).Il progetto, con un ammontare di 2.869.249 euro, aveva l’obiettivo di valutare le ricadute occupazionali del microcredito, analizzando nel tempo la nascita di nuove microimprese e/o di autoimpiego nelle Re-gioni dell’ob. convergenza. Il sistema di monitoraggio e valutazione implementato ha coinvolto i protagonisti del microcredito (soggetti promotori, finanziatori e garanti, beneficiari) e ha consentito di identifi-care ulteriori interventi di sostegno e valorizzazione.Ma il progetto è andato oltre: ha permesso un’ampia attività di sensi-bilizzazione sul microcredito attraverso seminari informativi e formati-vi, per favorire la governance delle iniziative, la diffusione delle migliori pratiche e lo scambio tra gli attori istituzionali, privati e del terzo set-tore interessati. I seminari hanno anche offerto l’occasione, ai benefi-ciari, di raccontare la propria esperienza: si tratta quasi sempre di gio-vani, a cui il microcredito non solo ha dato l’opportunità di restare nei territori d’origine, sperimentandosi imprenditori di sé stessi, ma anche di concretizzare le proprie aspirazioni. Significativo l’apporto di alcune

piccole banche legate al territorio, che hanno manifestato un rilevante interesse per iniziative utili anche a frenare la costante fuga dei giovani migliori verso il nord o altri paesi dove, al contrario del mercato locale, si dà spazio alle capacità imprenditoriali.Il progetto terminerà nel giugno 2013, ma dati i buoni risultati, già nel novembre 2011 la Direzione generale ha chiesto all’Ente nazionale per il microcredito di promuovere ulteriori azioni per l’autoimpiego e la microimprenditorialità.

Il progetto del 2011: un’azione di sistema per i servizi per l’im-piego e le amministrazioni locali È nato così il progetto Azione di sistema per la promozione e crea-zione presso i servizi per il lavoro di strumenti operativi innovativi volti all’autoimpiego e alla microimprenditorialità, di fatto un’evoluzione sul territorio del precedente, con un finanziamento di 3 milioni di euro per due anni. L’idea è costruire un sistema innovativo d’intervento che promuova l’autoimpiego e la microimprenditorialità a contrasto della disoccupazione e, soprattutto, della discriminazione delle fasce deboli, come auspicato nei nuovi indirizzi strategici europei. Il proget-to mira, da un lato, a sviluppare la capacità dei servizi per l’impiego e dei servizi di intermediazione di personale nel fornire consulenza e assistenza all’autoimpiego e alla microimprenditorialità per soggetti a rischio di esclusione sociale e lavorativa; dall’altro, a rafforzare la ca-pacità programmatoria delle amministrazioni locali in tema di politiche di autoimpiego attraverso il microcredito. Grazie alle nuove compe-tenze e alla creazione di sportelli dedicati, i servizi per il lavoro potran-no offrire un sostegno mirato e diversificato alla popolazione, anche in rete con gli altri servizi e istituzioni del mercato del lavoro.Questi due progetti si intrecciano con altre azioni di sistema per la mi-croimprenditorialità e l’autoimpiego finanziate dalla direzione generale e rivolte ai servizi per il lavoro delle Regioni convergenza, che si vuole diventino il polo di riferimento informativo, sul territorio, di tutti gli stru-menti di inclusione occupazionale e sociale delle persone in difficoltà.

Direzione generale per le politiche dei servizi per il lavoro – Mlps

Rafforzare e integrare il sistema di governance ambientale nella Pa delle Regioni dell’obietti-vo convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia): è questo l’obiettivo del progetto di cui è beneficiario il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, finanziato dal Pon Fse Governance e azioni di sistema del Ministero del lavoro e delle politiche socia-li, di cui il Dipartimento della funzione pubblica è organismo intermedio.

Le attività progettualiTra il 2011 e il 2015 il progetto prevede, per Pa e cittadini, la promozione di opportunità e buone pratiche per lo sviluppo sostenibile dei territori e per l’efficienza e l’efficacia delle valutazioni ambientali (Va). È articolato in due azioni, delle quali la prima, Azioni orizzontali per l’integrazione ambientale, punta ad accre-scere le competenze delle Pa in tema di inte-grazione ambientale nei processi decisionali, gestionali e di controllo dell’azione pubblica, attraverso informazione, comunicazione, for-mazione e scambio di buone pratiche. Queste le attività nel dettaglio: cinque workshop sulle politiche per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici; lo sviluppo sostenibile nel settore delle attività produttive; il contribu-to dei lavori verdi allo sviluppo sostenibile in Italia dopo Rio+20; due summer school per

l’alta formazione dei dipendenti pubblici sulle politiche di sviluppo sostenibile; quattro labo-ratori (lezioni frontali ed accompagnamento on the job) sui cambiamenti climatici e il ruolo degli enti locali; tre manuali su: i fattori per l’in-sediamento e lo sviluppo delle aree produt-tive ecologicamente attrezzate nelle Regioni convergenza; i cambiamenti climatici tra mi-tigazione e adattamento; la green economy e i green jobs; due studi di settore sulle aree produttive ecologicamente attrezzate e sulla sostenibilità tecnologica dello sviluppo indu-striale nelle Regioni convergenza; infine cin-que pubblicazioni tecnico-divulgative.La seconda azione, Azioni di supporto ai pro-cessi di valutazione ambientale, comprende analoghe tipologie di attività, ma specifiche sulla Va: quattro workshop (qualità della do-cumentazione del proponente per le Va; Via-Vas1: pianificazione e monitoraggio dei piani e programmi; valutazione delle alternative; specifiche tecniche e modulistica regionale), sette moduli formativi frontali e otto azioni on the job sui processi di Va; quattro laboratori tematici sulle Va; quattro eventi di informa-zione/sensibilizzazione sulla partecipazione nelle Va; due studi di settore sulle metodo-logie per la valutazione delle alternative nei processi di Vas e sul processo integrato delle procedure di Via-Aia2; cinque pubblicazioni

tecnico-divulgative e due manuali di supporto al personale della Pa sulle tematiche proget-tuali. È stato inoltre creato il sito www.pon-gasminambiente.it per promuovere attività e migliori pratiche, raccolte in un database in fase avanzata di realizzazione.

I risultati raggiuntiLa prima azione ha coinvolto, con i cinque workshop, 86 relatori e 316 uditori (su 1.293 invitati) per un totale di 42 ore erogate, mentre le due summer school 28 relatori, 51 uditori, in 80 ore; tra buono e ottimo il gradimento. I tre workshop della seconda azione hanno coinvolto 158 dipendenti della Pa e i moduli formativi hanno erogato 360 ore di lezione in 54 giornate. Agli eventi hanno partecipato in media 24 discenti a giornata, i tre eventi di in-formazione/sensibilizzazione hanno totalizza-to 182 contatti, tra cittadini e dipendenti della Pa. Infine il sito internet, tra giugno e settem-bre 2012, ha avuto oltre 4.350 visite da circa 2.900 visitatori unici, a fronte di un target di 3.000 visite entro il 2015.

Francesco Buoncompagni – Mattm

1. Valutazione di impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica.2. Autorizzazione integrata ambientale.

numero 9, anno 2012

In breve

Si è tenuto a Bucarest, il 12 luglio scorso, un se-minario internazionale nell’ambito del progetto Social, iniziativa volta allo sviluppo di strategie effi-caci per l’inclusione socio-lavorativa di persone in uscita dal circuito penale. Alcuni esperti di Italia, Romania, Spagna ed Olanda hanno presentato la loro esperienza nel settore, per poi confrontarsi con una platea di dirigenti ed operatori del sistema carcerario, rappresentanti dell’associazionismo e del volontariato.

Le linee guida elaborate dall’Italia Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ita-liano, partner del progetto, ha presentato le linee guida per il reinserimento di ex detenuti attraverso partenariati locali, destinate ai decisori politici e agli operatori rumeni, sulla base della consolidata esperienza italiana. Il lavoro, svolto con il contribu-to di Isfol, è il risultato di un’approfondita ricerca e di un costante confronto con l’amministrazione penitenziaria nazionale rumena e con gli altri part-ner di progetto. Il testo sottolinea l’esigenza di promuovere inter-venti integrati e socialmente responsabili da parte delle istituzioni e del territorio, per rafforzare il cam-

po di azione delle politiche d’inclusione, contrasta-re la discriminazione sociale e lavorativa e, quindi, governare l’inserimento sociale, formativo e lavo-rativo di ex detenuti. Fondamentale è ritenuto il la-voro sinergico e di rete tra istituti penitenziari, Ong, agenzie e servizi territoriali, imprese profit e no profit. Le linee guida intendono, dunque, accom-pagnare le istituzioni e le organizzazioni coinvolte in un percorso condiviso, in cui le istanze econo-miche siano coniugate con le attenzioni sociali ed ambientali, nell’ottica di uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile, come delineato nella stra-tegia Europa 2020. Le linee guida rappresentano, quindi, un impor-tante strumento per ideare e sviluppare interventi integrati a livello locale, in un’ottica di prevenzione della recidiva.

L’economia sociale nella Romania di oggiIl documento presta particolare attenzione all’eco-nomia sociale e al mondo del volontariato, quali espressioni del capitale sociale del territorio di ri-ferimento e strumenti naturali di inclusione socio-lavorativa, a beneficio non solo delle persone in uscita dal circuito penale, ma dell’intera collettività,

e che per tali ragioni vanno sostenuti e valorizzati.La Romania è in una fase di transizione delicata ed importante nell’ambito delle politiche inclusive per gli ex detenuti, che potrebbe aprire a nuovi scenari. Di recente è stata, infatti, elaborata una Strategia nazionale per l’inserimento sociale delle persone private della libertà, che tiene conto delle Racco-mandazioni europee ed internazionali in materia, e ritiene prioritaria la collaborazione tra penitenziari, istituzioni, enti pubblici e organizzazioni non gover-native che hanno responsabilità nello svolgimento delle fasi di preparazione per il rilascio dei detenuti ed un ruolo nell’accompagnamento dopo il rila-scio. La Strategia indica nuovi orientamenti per un quadro normativo ed un sistema interistituzionale più interattivi e funzionali.Inoltre, è in discussione in Parlamento un disegno di legge per regolamentare e sviluppare l’econo-mia e l’impresa sociale, non ancora presenti in Romania. Il testo prevede incentivi ed agevolazioni fiscali mutuati dalla normativa italiana e europea, per sviluppare nel paese un settore economico con notevoli potenzialità, capace di creare nuovi posti di lavoro di qualità e di rafforzare la coesione sociale, economica e territoriale. Nonostante gli

evidenti segnali di apertura e di cambiamento, si riscontra nella società rumena una certa difficoltà a comprendere appieno e a fare proprio il concetto di economia sociale, nonché una carenza di spiri-to imprenditoriale. Eppure, la Romania ha avuto in passato esperienze di produzione collettiva: que-ste andrebbero riattualizzate e riscoperte, magari attraverso il recupero delle tradizioni artigianali e l’offerta dei servizi di cura alla persona, attività tipi-che di impresa sociale.Per sviluppare una cultura del no profit nel paese, sarà indispensabile il coinvolgimento delle istitu-zioni: i sistemi locali in genere saranno chiamati a lavorare insieme e ad operare strategicamente per lo sviluppo dell’impresa sociale, sensibilizzando il territorio. L’esperienza di Social rappresenta un primo importante passo in tale direzione ed apre a nuove opportunità, anche per altri target a rischio di emarginazione.

Lucilla Di Rico – Mlps

Destinazione¨Futuro: un progetto Fse della Regione Marche per i giovani marchigianiI ragazzi delle scuole superiori in concorso per i migliori spot sull’Europa e i fondi strutturali

Progetto Social: presentate a Bucarest le linee guida per il reinserimento lavorativo degli ex detenutiIl progetto Fse può rappresentare un primo tassello per lo sviluppo dell’impresa sociale in Romania

Chiuso in redazione il 29 ottobre 2012FSENews. Newsletter del Fondo sociale europeo 2007-2013

Iscritta al tribunale di Roma con il n. 291/2007 del 2 luglio 2007Direzione e redazione: Ministero del lavoro e delle politiche sociali,

Direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro, via Fornovo 8, 00192 Romae-mail: [email protected]

Direttore responsabile: Giuseppe U. Mastropietro Comitato di redazione: Andrea Falcone, Orsola Fornara, Alessandra Pedone, Aurelia Tirelli, Elena Viscusi

Hanno collaborato a questo numero: Francesco Buoncompagni, Lucilla Di Rico, Direzione generale per le politichedei servizi per il lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Daniela Luciani

La newsletter è redatta in collaborazione con l’IsfolImpaginazione: PomilioBlumm srl

Stampa: La Nuova Stampa di Bruni Emidio, Offida (AP)

Ricerca del Cedefop sui benefici del Vet: Sectoral perspectives on the benefits of vocational education and training è una recente ricerca, inclusa nella serie dedicata al tema dei benefici del Vet, che evidenzia come i fattori positivi della formazione varino da un settore all’altro. I rapporti raccolti nella ricerca, corredati da studi di caso, mostrano come gli investimenti pubblici in formazione possano avere effetti molto positivi nell’indurre aziende e stakeholders a lavorare insieme, generando un effetto di spill over sui settori industriali. Il testo è disponibile sul sito Cedefop: http://www.cedefop.europa.eu/EN/publications/19891.aspx

Strumenti per la formazione esperienziale dei manager. Il nuovo volume Isfol (collana I libri del Fondo sociale europeo) presenta uno studio sulle metodologie formative complementari alla tradizionale aula didattica che si propone come supporto informativo per una loro più ampia diffusione nella formazione continua (cfr. anche Fsenews n. 8, 2012). Le metodologie descritte comprendono, tra le altre: tecniche teatrali, cinematografiche,

narrative e musicali, per ognuna delle quali sono descritte modalità di intervento, profili coinvolti, variabili di costo e alcuni casi esemplificativi. Al volume è allegato un documentario, con videointerviste ad esperti e manager, e registrazioni di momenti esercitativi. Disponibile nell’Opac Isfol all’indirizzo: http://bw5.cilea.it/isfol/

Il costo che gli studenti devono sostenere per l’istruzione superiore varia molto da paese a paese. Il rapporto Eurydice National Student Fee and Support Systems, 2011/12 offre una panoramica delle tasse di iscrizione e degli strumenti di sostegno allo studio (prestiti, borse di studio, agevolazioni, ecc.) dei vari paesi europei, con dettagli sul funzionamento dei vari sistemi nazionali. Le informazioni riguardano le università, con esclusione dei corsi di dottorato. Dopo una presentazione generale dei punti chiave che emergono dalla lettura comparata, il rapporto propone 29 schede paese di dettaglio (nei paesi dove esistono più sistemi, sono presenti più schede), che riportano anche le eventuali riforme in via di

realizzazione. Si legge alla pagina: http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/documents/facts_and_figures/fees_support.pdf

Realizzare un’infrastruttura digitale per l’accesso aperto a pubblicazioni scientifiche, pre-print, atti di convegni, statistiche e altre funzionalità: è l’obiettivo principale di Openaire, piattaforma multilingue disponibile in rete. Il portale è il risultato di un progetto che ha lo scopo di sostenere la diffusione dell’accesso aperto in Europa e offre supporto nell’adeguamento alle linee guida promosse dall’European Research Council. Openaire offre anche un sistema di helpdesk europeo, costituito da tutti gli stati membri con la collaborazione dei 27 uffici di coordinamento a livello nazionale per garantire il supporto legato al contesto di appartenenza. La semplicità d’uso è garantita anche da guide, strumenti e tutorial video.Il link di riferimento è: http://www.openaire.eu/

Sfogliando i quotidiani degli ultimi mesi, due temi emergono come una costante: la nostra apparte-nenza all’Unione europea e le difficoltà che i giovani trovano ad inserirsi nel mondo lavorativo. La Regione Marche, da sempre sensibile a queste tematiche, ha da tempo intercettato la necessità di trasmettere proprio ai giovani i semi di quella cultura europeista che ci vide fra i primi firmatari del Trattato di Roma.La cultura e la consapevolezza della cittadinanza eu-ropea si acquisiscono nel tempo, attraverso la cono-scenza e l’esperienza diretta. I nostri ragazzi vivono dalla nascita una doppia cittadinanza – italiana e eu-ropea – ed è fondamentale che sappiano cogliere il meglio da quest’esperienza, avvicinandosi all’Unione europea e alle sue istituzioni, come pure alle oppor-tunità che essa può offrire. Tutto ciò deve essere coltivato, perché i nostri figli progettino il loro futuro educativo, formativo e pro-fessionale in prospettiva europea. Per questo è im-portante progettare azioni di comunicazione delle politiche, programmi ed interventi comunitari mirate al target più giovane: infatti, oltre a rappresentare il domani, i giovani debbono intendersi anche come

i reali beneficiari dei programmi e degli interventi dell’Ue, presenti e futuri.

Un concorso creativo per avvicinare i giovani all’Europa e alle sue opportunitàÈ con queste premesse che la Regione Marche ha voluto promuovere un progetto dedicato agli studen-ti delle scuole superiori marchigiane per disseminare i valori dell’Unione europea e dare esempi concreti di come l’Europa, ed in particolare i fondi struttura-li (Fesr, Fse e Feasr), rendano possibile anche nelle Marche interventi per la competitività, lo sviluppo e la crescita del territorio, a sostegno dell’occupazione, della formazione, della specializzazione post-diplo-ma. Il progetto studenti Destinazione�Futuro è un viag-gio alla scoperta di una nuova dimensione, quella eu-ropea, del vivere sociale. I ragazzi sono stati chiamati ad approfondire la conoscenza del loro status di cit-tadini europei e ad avvicinarsi ai fondi strutturali e alle opportunità ad essi connesse, con l’obiettivo poi di comunicare quanto appreso ai loro coetanei e coeta-nee e a tutti i cittadini attraverso uno spot pubblicita-rio da realizzare mediante strumenti di comunicazio-

ne moderni e innovativi: una pagina pubblicitaria, uno spot audiovisivo, un articolo publiredazionale, oppure un sito web/blog.

Il blog dedicato al concorso I ragazzi hanno intrapreso un percorso di scoper-ta e apprendimento, cercando informazioni con l’obiettivo finale di realizzare un prodotto – lo spot pubblicitario appunto – con il quale partecipare ad un concorso. Poiché il progetto si rivolgeva ad un target nativo digitale, si è deciso di utilizzare un blog www.marchedestinazionefuturo.blogspot.com, dal quale i giovani potessero scaricare tutti i materiali necessari e richiedere anche assistenza ad esperti – art director, copywriter, social media specialist, web designer – per realizzare i propri lavori. Il blog ha fatto poi da contenitore per i prodotti in gara e per i voti del pubblico e della giuria di addetti ai lavori, che hanno decretato i vincitori del concorso per ciascuna delle quattro categorie corrispondenti ai diversi mezzi di comunicazione utilizzati. L’evento conclusivo di questa 1a edizione si è svolto proprio il 9 maggio 2012, in occasione della giornata dedicata alla festa dell’Europa, presso il teatro delle

Muse di Ancona, alla presenza delle istituzioni mar-chigiane e di tutti gli studenti degli istituti scolastici partecipanti al progetto. Il conduttore radiofonico Alvin ha presentato l’even-to, coinvolgendo in modo spumeggiante la platea e consentendo ai ragazzi di celebrare, in un clima di festa, i coetanei vincitori della manifestazione.

Nel 2013 si replicaLa positiva esperienza e l’autentico coinvolgimento hanno confermato la validità del progetto studenti Destinazione�Futuro, che riparte pertanto con una 2a edizione 2012-2013, per potersi nuovamente concludere in occasione della festa dell’Europa del 9 maggio del prossimo anno.

Daniela Luciani – Regione Marche