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Quindicinale Anno XXXI 25.11.2010 Numero 569 PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 15.11.2010 Il 30 Novembre il passaggio al digitale terrestre - pag. 2/3 Strettoia di Campo, abbattute le due case - pag. 4 I giorni della pioggia - pag. 6 Mattia Rossi Campione Italiano under 18 di bocce - pag. 7 Acqua, dubbi sul decreto Ronchi dal convegno di Quero - pag. 8

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Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

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QuindicinaleAnno XXXI

25.11.2010Numero

569PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 15.11.2010

Il 30 Novembre il passaggio al digitale terrestre - pag. 2/3Strettoia di Campo, abbattute le due case - pag. 4

I giorni della pioggia - pag. 6Mattia Rossi Campione Italiano under 18 di bocce - pag. 7

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Grazie a “Il Tornado” di Massimo Mazzocco

Tempo fa sul nostro quindicinale ho letto un’articolo che promuoveva un concorso fotografico con tema: “Saluti dal Piave. Cartoline dal fiume sacro”, organizzato dalla Fondazione Teatri delle Dolomiti e dalla casa editrice il Saggiato-re, collegato con la pubblicazione del libro “Piave. Cronache di un fiume sacro” scritto da Alessandro Marzo Magno. Subito ho pensato ad una mia foto che lo ritraeva con la nebbia e con un riflesso solare e l’ho spedita al recapito trova-to fra le righe. Il 12 ottobre l’organizzazione mi ha contattato dicendomi che ero il vincitore e il 28 ottobre si sono svolte le premiazioni a Belluno. La foto non è recente, anzi, diciamo che è datata (lo scatto risale a febbraio 2002) e non è nemmeno sconosciuta visto che si tratta della foto di copertina del libro fotografico dei quattro comuni “Quartier di quà da Piave” a cura del Fotogruppo. (N.d.R.) In calce alle parole di Massimo aggiungiamo alcune note per meglio capire la bontà del risultato ottenuto.

Sono oltre 250 le fotografie giunte all'esame della giuria, realizzate da 57 autori (molti da fuori provincia).

Il secondo premio è andato a Milena Cauz, residente a Sarmede (Treviso), autrice di una foto scattata alle sorgenti del Piave, mentre il terzo premio è stato assegnato a Dea Furlan, che ha ritratto la zona di Cesana per mostrare l'utilizzo del Piave come fonte di energia, con un particolare utilizzo dei colori. Massimo si è portato a casa una forma di Piave Vecchio fornita da Lattebusche e una fornitura di prosecco Astoria; la Cauz un buono libri da 150 euro da spendere al-la Libreria Tarantola e Furlan una cena per due persone sulla riva del fiume alla Trattoria Le Rive (Onigo).

Junior. Vista la scarsa partecipazione di giovani fino a 16 anni, la Fondazione Teatri ha deciso di prorogare il concorso riservato a

questa sezione del concorso al 31 dicembre. I ragazzi che ancora non abbiano inviato le loro immagini del Piave possono quindi ritrarre uno scorcio del fiume pen-sando di dover realizzare una cartolina di saluti. Si chiede di mettere in evidenza un aspetto del corso d'acqua, un luo-go, o una particolare caratteristica del Piave, che può essere ritratto dalla sua sorgente alla foce.

Le immagini, massimo tre per ogni partecipante, vanno inviate all'indirizzo [email protected].

LETTERE AL TORNADO

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Il Comune di Alano punta sull’energia pulita, ultimato l’impianto fotovoltaico di via De Rossi

di Andrea Tolaini

Nei giorni scorsi, ad Alano, si sono conclusi i lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico in via Te-nente De Rossi (nella foto), nei pressi della “Casa delle Associazioni”. Per la realizzazione dell’opera, voluta dalla Amministrazione alanese, sono stati impiegati 405 pannelli fotovoltaici disposti su 9 file da 45 pannelli ognuna. L’impianto è stato posizio-nato a terra su una struttura fissa, e l’area è stata recintata. A questo va aggiunta la posa in opera di un monoblocco in calcestruzzo per alloggiare le apparecchiature elettriche. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 500.000 euro, di cui 391.600 euro provenienti da uno specifico finan-ziamento della Regione Veneto per il quale si era attivato a suo tempo l’allora assessore regionale Oscar De Bona, che il Comune di Alano ringrazia per la fattiva collaborazione. L’energia prodotta sa-rà di 90 Kw. La ditta aggiudicatrice e realizzatrice dell’opera è stata la “Cedron Attilio srl” di Mestre.

Complessivamente entreranno nelle casse del Comune di Alano 46.000 euro annui, oltre all’indubbio risparmio e-nergetico che l’impianto in questione consentirà. Il Comune di Alano, dunque, punta decisamente sull’energia pulita.

L’assessore provinciale Ivano Faoro chiede interventi risolutivi

«Galleria Vas-Segusino, ora bisogna intervenire»

Contro la ditta che ha eseguito i lavori per realizzare la Galleria di Segusino (chiusa in questi giorni perché allagata) pende già un procedimento giuridico intentato da Veneto Strade. Nell'attesa che la giustizia faccia il proprio corso, la Provincia di Belluno è pronta a chiedere ai colleghi di Treviso un incontro per trovare soluzioni ad una situazione che ormai sta diventando un grosso problema nel collegamento tra i due territori. «La responsabilità dei continui al-lagamenti deve essere di qualcuno ma non possiamo aspettare che la giustizia faccia il suo corso», ha spiegato ieri l'assessore provinciale Ivano Faoro. «Veneto Strade ha già intentato causa alla ditta ma potrebbero volerci anni per arrivare a capo della questione. L'emergenza di questi giorni che ha portato all'ennesima chiusura della galleria ci impone di trovare una soluzione in tempi brevi al problema. Non possiamo aspettare». Così da Belluno partirà in questi giorni una richiesta alla Provincia di Treviso di incontrare politici e tecnici per mettere sul tavolo proposte e soluzioni. «La galleria è fondamentale nel collegamento tra il Trevigiano e il Feltrino», conclude Faoro. «Parallela-mente al percorso giuridico, dobbiamo pensare a soluzioni concrete in tempi brevi. La stagione del maltempo è già arrivata e non possiamo permetterci di chiudere ogni volta la galleria interrompendo il collegamento» (articolo di Anna Valerio, da “Il Gazzettino” del 4 novembre 2010).

Il Basso Feltrino sarà la prima zona in cui verranno spenti tutti i canali analogici della tv

Il 30 novembre il passaggio al digitale terrestre

La conca bassofeltrina sarà la prima area della provincia di Belluno in cui avverrà il passaggio al digitale del segna-le televisivo. Lo “stop and go” è fissato per il prossimo 30 novembre quando verrà definitivamente spento il segnale analogico. Come spiega Ivan Zatta, contitolare con Paolo Dalle Crode di Area comunicazioni che installa ripetitori e antenne, «martedì 30 spegneremo tutti i canali analogici. In mattinata il Ministero accerterà l'avvenuto spegnimento e lo comunicherà alla Prefettura che, in sequenza, darà l'ok per l’attivazione dei canali digitali per la ricezione dei quali servirà però il decoder». Da quel momento solo chi è munito del decoder potrà tornare a vedere i canali televi-sivi. Il consiglio di Zatta è di predisporre per tempo i televisori alla ricezione del digitale terrestre acquistando i decoder. Il prezzo va dai 25-30 euro per quelli non predisposti per i canali a pagamento ai quasi 100 euro per gli al-tri. La notizia che però pochi conoscono è che dal 1° dicembre nel Basso Feltrino si potranno vedere solamente i canali Rai, Mediaset e Telebelluno che, tramite i canali di sua proprietà, divulgherà anche Teledolomiti, Telechiara e Tele San Martino. Tutti gli altri saranno oscurati. A chiarire le motivazioni di questa selezione è il responsabile tec-nico di Telebelluno, Attilio Gobbato, che spiega che si tratta solo di questioni economiche in quanto l'attivazione di ogni ripetitore costa alle emittenti circa 20 mila euro e «mentre Telebelluno ha un interesse specifico sul territorio, le altre emittenti probabilmente preferiscono prima coprire le aree più popolate» (articolo di Fulvio Mondin, da “Il Gaz-zettino” del 7 novembre 2010). .

ATTUALITÀ

Situazione DVB-T nel Basso Feltrino

a cura di Tristano Dal Canton R&D Engineer della Mitan Technologies SpA)

Spegnimento analogico: 30/11, 01/12

In entrambi ci sarà il segnale di TeleBelluno Dolomiti, inizialmente con un solo mux e, a metà del 2011, con un secondo mux, quindi con più programmi e servizi. Nella tabella l’elenco dei mux RAI e Mediaset con indicazione dei segnali trasmessi. Per le tv locali ancora non ci sono informazioni certe (A3,TNE,...). Per le alternative (Sky, Sat free to air, Tivu Sat, IPTV), rimando ad un prossimo articolo di approfondimento.

Trasmettitori presenti in zona: Mte Pianar (sito in Segusino): Mux RAI e Mediaset (CH34) Mte Cilladon (sito in Quero): solo Mux RAI

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Digitale: la lista degli «switch-off» nel Bellunese

Quero, Alano e Vas i primi a passare al digitale (30 novembre), Sappada l'ultimo

I primi. Quero, Vas e Alano saranno i primi comuni del Bellunese a "digitalizzarsi". Per tutte e tre le realtà del Basso Feltrino, lo spegnimento della televisione analogica è fissato al 30 novembre. Si parte il sei. Per una trentina di comuni - tra cui le principali cittadine della provincia - il segnale si spegnerà il 6 dicembre. Si tratta di Arsiè, Belluno, Castella-vazzo, Cesiomaggiore, Chies d'Alpago, Feltre, Fonzaso, Lamon, Lentiai, Limana, Longarone, Mel, Ospitale, Pedavena, Pieve d'Alpago, Ponte nelle Alpi, Puos, San Gregorio, Santa Giustina, Sedico, Seren, Sospirolo, Soverzene, Sovra-monte, Tambre e Trichiana. In alcuni comuni lo spegnimento avverrà in più tempi. Questione di logistica e di ripetitori, soprattutto nell'Agordino. Ad Agordo, per esempio, lo switch-off avverrà tra il 6 e il 7 dicembre, ad Alleghe sia il 6 che il 9. Ci sono poi Canale (6 e 7 dicembre), Cencenighe (6 e 7 dicembre), Colle Santa Lucia (6 e 9 dicembre), Falcade (6 e 7 dicembre), Gosaldo (6 e 7 dicembre), La Valle (6 e 7 dicembre), Livinallongo (6 e 9 dicembre), Rivamonte (6 e 7 di-cembre), Rocca (6 e 9 dicembre), Selva (6 e 9 dicembre), Taibon (6 e 7 dicembre), Vallada (6 e 7 dicembre), Voltago (6 e 7 dicembre). Triplice passaggio per San Tomaso, dove lo spegnimento avverrà il 6, 7 e 9 dicembre. Il secondo troncone riguarda i comuni dell'Alto Bellunese, dove si parte il dieci dicembre. Succederà ad Auronzo, Bor-ca, Calalzo, Cibiana, Comelico Superiore, Cortina, Danta, Domegge, Forno di Zoldo, Lorenzago, Lozzo, Perarolo, Pie-ve di Cadore, San Nicolò, San Pietro, San Vito, Santo Stefano, Valle, Vigo, Vodo, Zoldo Alto. L'ultimo comune ad ab-bandonare il segnale analogico sarà Sappada, dove lo spegnimento - secondo la tabella diramata dalla Regione - avverrà il 14 dicembre, quando con ogni probabilità sui tetti delle casa ci sarà la neve.

PER SAPERNE DI PIU La Televisione Digitale è una nuova tecnologia, la migliore che conosciamo oggi per diffondere i programmi televisivi. Questa tecnologia offrirà più canali televisivi, una migliore qualità dell’immagine, un minor inquinamento elettromagne-tico, la radio attraverso la televisione, le guide elettroniche di programmazione e l’interattività, cioè l’uso della televisio-ne per avere servizi di informazione di pubblica utilità. Si tratta di un’importante innovazione che non richiede l’installazione di nuove antenne o di antenne paraboliche, ma utilizza le strutture preesistenti. Per vedere questa Tv occorre comprare nei negozi specializzati un decoder. CHE COS’E’ IL DECODER? E’ un piccolo ricevitore dotato di un normale telecomando che consente di accedere ai servizi attraverso quattro tasti colorati. Ogni televisione deve essere dotata del proprio decoder. E’ necessario un decoder per ogni televisione. E’ im-portante acquistare il decoder o la nuova Tv con decoder incorporato, presso i negozi specializzati, che potranno con-sigliare l’acquirente. Vi sono decoder semplici e più sofisticati. COME SINTONIZZARE O RISINTONIZZARE IL DECODER

Una prima sintonizzazione del decoder va fatta all’atto della sua installazione. In generale è consigliabile effettuare una risintonizzazione del decoder tutte le volte che si ha notizia della attivazione di una nuova trasmissione digitale o del passaggio (al digitale) di una trasmissione analogica. Alcuni decoder possono sintonizzare automaticamente nuovi canali digitali che dovessero essere trasmessi, per altri può essere necessario operare manualmente attraverso semplici operazioni eseguibili con il telecomando per le quali si consiglia di consultare il manuale dell’apparato. COME AVVIENE L’AGGIORNAMENTO DELLA LISTA DEI CANALI ATTRAVERSO IL TELECOMANDO?

I decoder oggi in commercio si aggiornano ormai quasi tutti automaticamente sintonizzandosi sulle nuove emittenti. Per ordinare i canali in ordine di preferenza bisogna applicare l’apposita procedura prevista nel manuale di istruzioni a corredo del decoder. CHI HA DIRITTO AGLI SCONTI SULL’ACQUISTO DEI DECODER INTERATTIVI? Chi ha 65 anni o li compie nel 2010 o ha più di 65 anni, ha pagato il canone Rai, non ha un reddito superiore ad €uro 10.000 ha diritto ad uno sconto di €uro 50,00 sull’acquisto di un decoder terrestre interattivo. LO SCONTO SI APPLICA SOLO SUI DECODER INTERATTIVI. PERCHE? Perché la televisione digitale interattiva è l’occasione per una diffusione di servizi più efficienti, a minore costo per la collettività e utilizzabili comodamente da casa. Solo i decoder che consentono la fruizione diretta e senza restrizione dei contenuti e servizi in chiaro e che forniscono prestazioni di interattività, possono assicurare l’utilizzo di tali servizi. (I requisiti sono stabiliti nella legge 266/2005, art.1, comma 572). I decoder non interattivi possono essere utili per ade-guare, in un secondo tempo a costo contenuto, il secondo o il terzo televisore di casa. COME SI FA AD AVERE LO SCONTO? Per usufruire dello sconto basterà recarsi in un negozio che ha aderito all’iniziativa ed essere pronti a fornire gli estremi del proprio abbonamento Tv per l’anno in corso, di un documento di riconoscimento e del proprio codice fiscale. Il ne-goziante applicherà immediatamente uno sconto di 50 Euro sul prezzo di vendita su un qualunque modello di decoder accreditato dal Ministero. Se per caso un negoziante non fosse al corrente di questo, vuol dire che non si è accreditato presso il sito del Ministero delle Poste. In tal caso basterà cambiare negozio. PER RICEVERE IL DIGITALE TERRESTRE NON OCCORRE CAMBIARE L’ANTENNA TERRESTRE Gli impianti di radioricezione per la televisione digitale terrestre sono identici a quelli usati per la ricezione analogica. Le attuali antenne (nelle bande III, IV e V) e la rete di distribuzione dalle antenne agli interni degli edifici con gli oppor-tuni dispositivi intermedi (derivatori, partitori, amplificatori, miscelatori/demiscelatori, attenuatori, filtri, ecc.) sono adatte anche alla ricezione digitale. In qualche caso tuttavia potrebbe essere richiesto il montaggio di un’antenna supplemen-tare o la sostituzione/montaggio di un filtro, per migliorare la ricezione. Non occorre cambiare il puntamento dell’antenna in quanto è stato previsto che le nuove reti digitali si avvalgano degli stessi siti di trasmissione della Tv analogica. (Informazioni tratte dal volantino diffuso dalla Regione del Veneto)

ATTUALITÀ

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Quero, la Festa del Ringraziamento

di Silvio Forcellini

Dopo Alano, lo scorso anno, ora è toccato a Quero ospitare la Festa del Ringraziamento, organizzata congiuntamente dalle sezioni Coldiretti di Alano e di Quero presiedute da Roni Codemo e Francesco Spadarotto. Al programma tradizionale (la Santa Messa, celebrata da don Stefano Baccan, con la presentazione dei frutti della terra e del lavoro dell’uomo, la benedizione delle macchine e il pranzo conviviale presso la Casa delle Associazioni), domenica 14 novembre si è aggiunta, allestita presso la Sala don Milani, un’interessantissima esposizione di macchine e attrezzature agricole di un tempo, “frutto dell’ingegno artigianale precursore dell’era industriale odierna”. All’esterno, poi, facevano bella mostra di sé un buon numero di trattori, tra cui alcuni esemplari di Landini a testa calda particolarmente ammirati dai molti intervenuti (nella foto). Un plauso, quindi, ai locali coltivatori diretti che, anno dopo anno, propongono alla cittadinanza un appuntamento che vuole porre l’accento sulla bontà del loro lavoro, svolto con tanta passione nonostante i mille problemi che attanagliano il settore. E proprio in concomitanza della Festa del Ringraziamento querese, Benedetto XVI, all’Angelus, ha esortato a superare il modello che ha prodotto la grave crisi attuale, rivalutando il lavoro nei campi. E’ in questo quadro che il Pontefice ritiene strategico e utile far ripartire l’agricoltura, settore bistrattato e accantonato. Una sua rivalutazione «non in senso nostalgico, ma come risorsa indispensabile per il futuro». Un invito, quello del Papa, che è stato musica per le orecchie

dei dirigenti nazionali della Coldiretti: «E’ un incoraggiamento per i quasi centomila giovani che hanno deciso di co-struirsi un futuro di lavoro nelle campagne, dove sono la componente più dinamica del settore nonostante le difficol-tà che incontrano ogni giorno». E, sul fatto che sono sempre di più i neolaureati che scelgono di dedicarsi all’azienda agricola di famiglia in controtendenza con quanto accadeva sino a dieci anni fa, hanno aggiunto: «Pro-babilmente è un segno dei tempi, che risponde a una nuova sensibilità concreta per il bene comune».

Strettoia di Campo, abbattute le due case

di Silvio Forcellini

Se ne parlava da più di dieci anni. Ora, per quella che veniva considerata oramai “la storia infinita” è arrivata la parola “fine”. Le due case situate sulla cosiddetta “strettoia di Campo”, all’imbocco della piazza della frazione, sono state finalmente abbattute, con grande soddisfazione della Amministrazione alanese, che è riuscita con tenacia a sbloccare la situazione, nonostante i mille impedimenti che la Sovrintendenza ha opposto di volta in volta. Venerdì 12 novembre le ruspe e gli operai della ditta Secco di Alano hanno provveduto ad abbattere il primo edificio, acquisito a suo tempo dal Comune di Alano (nella foto); il secondo, sempre di proprietà comunale (e che, nella foto che precede il secondo abbattimento, appare ancora in piedi, appena al di sotto della ruspa), è stato raso al suolo in un secondo momento.

Notizie in breve

di Silvio Forcellini

LA MOSTRA “IL VETRO NELLA GRANDE GUERRA” Ricordiamo che la bellissima mostra “Il vetro nella Grande Guerra”, inaugurata lo scorso 23 ottobre presso il Museo Civico Storico Territoriale di Campo, rimarrà aperta tutte le domeniche, dalle 15.00 alle 19.00, fino al 24 aprile 2011. Promossa dall’attivissima associazione “Amici del Museo della Grande Guerra”, la mostra presenta oltre mille pezzi, tutti di grande interesse. Per eventuali visite guidate ri-volgersi allo 0439-779748 o allo 0423-562179. IL PRANZO SOCIALE DELLE ASSOCIAZIONI FENERESI Si svolgerà mercoledì 8 dicembre il tradizionale pranzo che vede accomunate tutte le associazioni feneresi: la Pro Loco di Fener, la Bocciofila Ponte Tegorzo e il Tennis

CRONACA

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Club Tegorzo. L’appuntamento è fissato alle ore 12.30 presso il Ristorante Tegorzo di Fener, cui vanno rivolte an-che le prenotazioni entro domenica 5 dicembre (tel. 0439-779706). IL MEMORIAL ITALO TOMASI La coppia formata da Santino Pauletti ed Enzo Carpene, del Mugnai, si è aggiudi-cata la sesta edizione del Memorial Italo Tomasi di bocce battendo, al termine di una combattuta finale terminata 11-9, la coppia della Cornudese composta da Leo Moretto e Mario Bronca. Ben 78 le coppie ai nastri di partenza di questo torneo a carattere regionale riservato ai tesserati Fib. Il Memorial Italo Tomasi, disputatosi dal 7 al 19 no-vembre, è stato organizzato dalla Bocciofila Ponte Tegorzo con il patrocinio della Pro Loco di Fener il cui presiden-te, Silverio Frassetto, ha voluto ricordare la figura del compianto Italo e, in particolare, il suo instancabile e appas-sionato apporto in campo sportivo, sia nelle bocce che nel calcio. Alle premiazioni hanno presenziato anche la ve-dova di Italo, Elda, e il figlio, Soave, per anni valido collaboratore di questo giornale.

LA CENA “A TEMA” DEL G.S.ALANO Martedì 7 dicembre alle ore 20, presso la Sala delle Associazioni, il G.S.Alano - in occasione della tradizionale cena di fine anno - organizza una serata avente per tema i cartoni animati, dato che “Ognuno di noi ha un cartone animato che gli e’ rimasto nel cuore. Se ne hai nostalgia vieni alla festa e potrai rivivere quel periodo con un viaggio tra musica, immagini e domande sui più bei cartoni che hanno accompagnato l’infanzia di tutti noi”. Proprio per questo motivo i promotori invitano a intervenire con abbigliamento a tema: il più bel travestimento sarà premiato. Dalle ore 23, poi, la festa

sarà aperta a tutti. Prenotazioni entro venerdì 3 dicembre (cell. Claudio 338.9570946 - Alice 347.2436094 - Fabio 338.6423112).

IL CORSO DI SPAGNOLO AD ALANO Si sta svolgendo regolarmente presso la Casa delle Associazioni, ad Ala-no, il corso di lingua spagnola, seguito con grande interesse e buona partecipazione. I promotori - tramite il Tornado - vogliono ringraziare, oltre ai partecipanti, anche l’Amministrazione Comunale per l'appoggio e la collaborazione offerta.

La cena del Tornado al ristorante “Al Molin”

di Silvio Forcellini

A volte, per un’ottima cena a base di pesce non occorre fare tanta strada, anzi… Ne sono buoni testimoni gli oltre quaranta buongustai intervenuti sabato 13 novembre al tradizionale appuntamento enogastro-nomico proposto dal Tornado, che quest’anno si è tenuto al ristorante “Al Mo-lin” di Alano. La famiglia Spilimbergo anche

in quest’occasione ha proposto un menù da leccarsi i baffi: benvenuto con crostino e sarde in saor, carpaccio di salmone e branzino con olio aromatizzato, insalatina di piovra e code di gamberoni, capesante gratinate e al brandy, guazzetto di cozze alla marinara, moscardini alla livornese con polentina, risottino di scoglio con frutti di mare misti, bavette alla polpa d’astice, seppie e gamberoni alla griglia, filetti di scorfano alla mediterranea, il tutto innaffiato da un ottimo Roccat. Se, alle deliziose portate che si sono succedute nel corso della serata, si aggiunge anche un servizio impeccabile e l’allegria e l’affiatamento dei commensali, il gioco è fatto… D’altronde, come po-trebbe essere altrimenti? Le iniziative del Tornado, si sa, sono sempre coronate dal successo, all’insegna del motto “Tornado forever” istoriato su uno dei piatti di portata dal noto artista alanese Pik, ritratto in una delle due foto con la sua “opera” appena “partorita”. Nell’altra foto, scattata da Sergio Faccinetto, lo staff del ristorante “Al Molin” al gran completo con alcuni componenti del nostro giornale.

CRONACA

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I giorni della pioggia Foto segnalazione di Michele Remor e Michela Dal Canton

Momenti di paura anche per la nostra zona nei giorni di intensa pioggia di novembre. Calnova chiusa per caduta di un al-bero, Moscheta invasa da acqua e qualche detrito che scendevano dai fianchi della montagna, Piave e Tegorzo minac-ciosi, Fiumm che “mostrava i muscoli”. E la forza delle acque ha scoperto la base di alcuni piloni del ponte sul Piave. Di tutto questo ecco la fotocronaca raccontata dalle fotografie di Michele e Michela, scelte fra le molte giunte in redazione.

CRONACA

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7 BOCCE

Il personaggio Mattia Rossi campione italiano under 18 di

bocce “tiro progressivo volo” di Cristiano Mazzoni

Dopo il titolo italiano di bocce Under 14 nella specialità “individuale” colto nel 2007 nelle finali nazionali disputate a Saluzzo (CN) Mattia Rossi, alanese 17 anni studente al 4° anno del liceo scientifico di Feltre, si è ripetuto ai Campionati Italiani Under 18 disputati al centro tecnico federale di Roma dal 4 al 9 settembre conquistando il titolo nazionale nella specialità “Tiro Progressivo Volo”. Questa disciplina consiste nel colpire in corsa il maggior numero di bocce nel tempo massimo di cinque minuti ed il nostro campione in finale ha ottenuto 35 centri su 43 tiri contro i 32 su 47 dell’avversario. Precedentemente Mattia, che fino a settembre militava nella Bocciofila ASD Pederobba e che da ottobre è passato nel SB Dolada di Belluno, aveva ottenuto ai Campionati Italiani Under 18 specialità tradizionali svoltisi a Saluzzo (CN) un secondo posto nella coppia ed un terzo posto nella terna. Successivamente al titolo conquistava il 3 ottobre a Cordignano il secondo posto nella Coppa Campioni regionale riservata agli otto migliori giocatori di tutto il Veneto in base ai risultati ottenuti nel 2010. Grandi risultati quindi per il nostro concittadino che si sta affermando nel panorama nazionale delle bocce e che lo scorso 10 ottobre ha pure ottenuto a Castelfranco Veneto il premio F.I.B. Veneto 2010 per il titolo ottenuto in quel di Roma. Ma Mattia Rossi si era messo in luce anche nel 2009 tanto da venire convocato dagli organi federali con la Nazionale Under 18 per un quadrangolare ad Aosta contro Francia, Croazia e Slovenia. Quindi ai primi di settembre ai Campionati Italiani Under 18 disputati a Roma si piazzava al secondo posto perdendo in finale per una boccia mentre, sempre nel mese settembre, partecipava con la nazionale al torneo internazionale del Principato di Monaco ottenendo nella gara a coppie ancora un secondo posto perdendo la finale per 6 a 5. Attualmente Mattia è impegnato nel Campionato Triveneto Cat. B iniziato a metà ottobre e che si protrarrà fino a febbraio 2011. Tramite le pagine di questo giornale papà Valter e mamma Mariangela vogliono ringraziare nonno Bepi per il sostegno fondamentale all’attività di Mattia ed invitano quanti vogliano a cimentarsi in

questa disciplina a contattarli per informazioni.

Mattia Rossi: a Sx. con le medaglie più pregiate ottenute quest’anno; a destra con la targa di Campione Italiano.

Il personaggio Mattia Rossi campione italiano under 18 di

bocce “tiro progressivo volo” di Cristiano Mazzoni

Dopo il titolo italiano di bocce Under 14 nella specialità “individuale” colto nel 2007 nelle finali nazionali disputate a Saluzzo (CN) Mattia Rossi, alanese 17 anni studente al 4° anno del liceo scientifico di Feltre, si è ripetuto ai Campionati Italiani Under 18 disputati al centro tecnico federale di Roma dal 4 al 9 settembre conquistando il titolo nazionale nella specialità “Tiro Progressivo Volo”. Questa disciplina consiste nel colpire in corsa il maggior numero di bocce nel tempo massimo di cinque minuti ed il nostro campione in finale ha ottenuto 35 centri su 43 tiri contro i 32 su 47 dell’avversario. Precedentemente Mattia, che fino a settembre militava nella Bocciofila ASD Pederobba e che da ottobre è passato nel SB Dolada di Belluno, aveva ottenuto ai Campionati Italiani Under 18 specialità tradizionali svoltisi a Saluzzo (CN) un secondo posto nella coppia ed un terzo posto nella terna. Successivamente al titolo conquistava il 3 ottobre a Cordignano il secondo posto nella Coppa Campioni regionale riservata agli otto migliori giocatori di tutto il Veneto in base ai risultati ottenuti nel 2010. Grandi risultati quindi per il nostro concittadino che si sta affermando nel panorama nazionale delle bocce e che lo scorso 10 ottobre ha pure ottenuto a Castelfranco Veneto il premio F.I.B. Veneto 2010 per il titolo ottenuto in quel di Roma. Ma Mattia Rossi si era messo in luce anche nel 2009 tanto da venire convocato dagli organi federali con la Nazionale Under 18 per un quadrangolare ad Aosta contro Francia, Croazia e Slovenia. Quindi ai primi di settembre ai Campionati Italiani Under 18 disputati a Roma si piazzava al secondo posto perdendo in finale per una boccia mentre, sempre nel mese settembre, partecipava con la nazionale al torneo internazionale del Principato di Monaco ottenendo nella gara a coppie ancora un secondo posto perdendo la finale per 6 a 5. Attualmente Mattia è impegnato nel Campionato Triveneto Cat. B iniziato a metà ottobre e che si protrarrà fino a febbraio 2011. Tramite le pagine di questo giornale papà Valter e mamma Mariangela vogliono ringraziare nonno Bepi per il sostegno fondamentale all’attività di Mattia ed invitano quanti vogliano a cimentarsi in

questa disciplina a contattarli per informazioni.

Mattia Rossi: a Sx. con le medaglie più pregiate ottenute quest’anno; a destra con la targa di Campione Italiano.

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A Quero incontro sul futuro della gestione dell’acqua

Acqua, tanti dubbi sul decreto Ronchi: sindaci d’accordo sul controllo pubblico

di Ivan Dal Toè

QUERO. Più dubbi che certezze. La serata informativa di venerdì 5 novembre al centro culturale sul futuro della gestione dell’acqua, a cui hanno partecipato i sindaci del Basso Feltrino e i vertici dei principali enti che si occupano della governance idrica, ha chiarito l’unanimità della posizione istituzionale, a favore del controllo pubblico, ma non ha dipanato molti dei dubbi e le preoccupazioni, in parte sollevate dal pubblico, che le novità introdotte dal decreto Ronchi apporteranno al futuro della gestione. La serata, chiesta dalla minoranza querese e organizzata dai Comuni del Basso Feltrino per informare il cittadino, ha fatto emergere, anche nei dubbi e nella preoccupazione del pubbli-co, la complessità di un problema che nei mesi scorsi ha visto un’imponente raccolta firme per sottoscrivere tre re-ferendum abrogativi che cancellino la possibilità, questo il timore dei referendari, che con l’ingresso dei privati nella gestione e la definizione di bene di rilevanza economica, l’acqua si riduca a divenire una merce a discapito della sua valenza di bene comune. Oltre ai sindaci di Quero Sante Curto, di Alano Fabio Dal Canton e di Vas Andrea Biasiotto, erano presenti l’assessore provinciale alle risorse idriche Bruno Zanolla, il direttore generale di Bim Gsp Albino Belli, il presidente di Ats (società che gestisce il servizio idrico integrato dei Comuni del Basso Feltrino) Mar-co Fighera e il sindaco di Crocetta del Montello e consigliere dell’Aato Veneto Orientale Eugenio Mazzocato. Dal 31 dicembre del prossimo anno, il decreto Ronchi impone, fra le altre cose, che le società pubbliche che gestiscono il sistema idrico integrato si sciolgano imponendo l’ingresso dei privati nella gestione per una quota pari ad almeno il 40 per cento. Riconosciuti risultati e la gestione ottimale degli attuali assetti di gestione, i relatori hanno concordato su una posizione che li vedrà impegnarsi per mantenere il controllo pubblico anche se, hanno ribadito Biasiotto e Fighera, “in alcune zone d’Italia” i privati farebbero meglio. «Il problema - ha commentato Fighera - è che una nor-ma generale non sempre asseconda le diverse necessità particolari». «La sfida - ha detto Zanolla - quella di avere un servizio efficiente e restituire l’acqua all’ambiente nel modo più simile a quando viene prelevata. Questo implica costi di gestione che determina un complesso sistema di tariffazione che - continua attaccando il referendum che vuole abrogare la remunerazione - deve tener conto anche della possibilità di coprire gli interessi bancari necessari per gli investimenti». Belli ha poi evidenziato come attraverso il complesso meccanismo «della gara a doppio ogget-to” l’ingresso dei privati verrebbe associato al compito di fornitore, eliminando successive gare d’appalto con bene-fici sui costi e sulla qualità». A rimanere sullo sfondo, alimentato da domande che non hanno trovato risposta, rima-ne il dubbio su come l’avanzata degli interessi privati, stabilita per legge, possa essere arginata e quale efficacia possa continuare ad avere il controllo pubblico, considerato che per le attuali autorità di controllo è previsto un rias-setto non ancora delineato (articolo tratto dal “Corriere delle Alpi” del 9.11.2010).

Alluvione, disagi limitati nel Basso Feltrino

di Silvio Forcellini

L’alluvione che ha recentemente colpito il Veneto non ha risparmiato nemmeno il Basso Feltrino, provocando però disagi di entità nettamente inferiore a quanto visto a Vicenza, Verona e Padova. In questo numero diamo conto del-la situazione del fiume Piave (foto di Michela Dal Canton e Michele Remor) e del torrente Fium (articolo di Antonio Deon) in quei giorni di grande pioggia. Per completezza di informazione, ricordiamo che, a Quero, sia la “Calnova” (per la caduta di un albero) che la “Moschéta” (per la presenza sulla strada di acqua e detriti) sono state momenta-neamente chiuse al traffico. Per motivi precauzionali, è stata chiusa anche la passerella sul Piave che collega Que-ro a Vas. Ad Alano, invece, dodici persone, riunitesi in una casera oltre la Valle di San Lorenzo e sorprese dalla piena dell’Ornich, han dovuto attendere l’arrivo dei Vigili del Fuoco. Altre situazioni che hanno interessato privati hanno visto l’intervento tempestivo e risolutivo degli encomiabili volontari della locale Protezione Civile, che merita-no sempre il plauso incondizionato della popolazione.

CRONACA

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Vas, situazione idrogeologica critica

di Antonio Deon

Le precipitazioni dei primi giorni di novembre hanno riproposto con forza i gravi problemi idrogeologici del territorio del Comune di Vas, in parte dovuti dalla morfologia del territorio, impervio e scosceso, in parte creati da opere rea-lizzate in assenza del rispetto delle più elementari norme di salvaguardia. Quali siano i problemi lo si sa o lo si do-vrebbe sapere, ma non li si è mai saputi o, ancor peggio, voluti affrontare seriamente.

La conca ove si colloca l’abitato di Vas è caratterizzata da una diffusa serie di sorgenti, oltre a quella principale del Fium, che si moltiplicano in caso di precipitazioni e, allorquando diventano importanti come quelle dei giorni scorsi, arrivano ad interessare anche le abitazioni collocate sulle direttrici delle valli che, scendendo dalla montagna, con-vogliano le acque verso la valle principale del Piave.

Un tempo i nostri antenati avevano costruito dei condotti per convogliare le acque nel tentativo, non del tutto riusci-to, di salvare le abitazioni dalla penetrazione delle acque che avviene attraverso i muri interrati e dai pavimenti, co-me è successo in diverse case anche nei giorni scorsi.

Ultimamente si sono urbanizzate aree a rischio idrogeologico anche se sulla carta esse non lo sono, senza pensare in alcun modo alla realizzazione di quelle opere necessarie e inderogabili che ne garantissero la sicurezza, distrug-gendo anzi quel poco che già esisteva e coinvolgendo parte di esse nella lista delle case allagate o, comunque, a grave rischio.

Oggi, a distanza di tempo, non possiamo che ribadire quello che sostenevamo 20/30 anni orsono, e cioè che sono necessari e urgenti Studi e Progetti, al momento totalmente e colpevolmente inesistenti, che permettano di muover-si, carte alla mano, verso chi ha la responsabilità della tutela e della salvaguardia del territorio perché effettui i ne-cessari investimenti affinché le valli e, con esse, abitazioni e cittadini, siano messi nelle condizioni di poter vivere serenamente la loro vita. Le precipitazioni del 31 ottobre e 1-2 novembre sono state sì copiose (360 mm nei tre giorni) ma non eccezionali e, quando questo accadrà, bisognerà farsi trovar pronti o potrà essere la rovina certa per molte e molte famiglie.

In questi giorni anche il Fium, sfruttato e maltrattato, ha fatto la voce grossa. In occasione dell’alluvione del 6 no-vembre 1966 aveva scaricato a valle solo acqua, tanta ma solo acqua; questa volta, pur con una portata minore, ha scavato e portato a valle fango e detriti, si è mangiato pezzi di terreno, ha abbattuto arginature e inondato prati sommergendoli di sassi e ghiaia…

Tutto questo si può facilmente ricondurre ai lavori per le opere di presa realizzate una decina d’anni orsono che, ol-tre a deturpare dal punto di vista ambientale i luoghi ameni della sorgente, si sono dimostrati inadeguati e superfi-ciali anche tecnicamente, nonostante i moltissimi soldi investiti. Di soldi ne serviranno ancora, e molti, per sistemare i danni e gli smottamenti provocati, a partire dall’area della sorgente fin lungo il corso d’acqua.

Noi denunciammo a suo tempo la necessità di intervenire per porre rimedio ai guasti provocati dai lavori: è tutto do-cumentato nelle delibere e nelle interrogazioni, oltre agli scritti pubblicati su questo giornale, ma gli amministratori di allora, che sono gli stessi di oggi, preferirono stare immobili, dalla parte di chi i danni li aveva provocati. Speriamo bene.

LA LEGNA SECCA CHE TI SCALDA OFFERTA AUTUNNO

PELLET = 3,80 EURO TRONCHETTI CALORE = 4,30 EURO

ACCENDIFUOCO CALORE = 3,50 EURO LEGNA IN SACCO CALORE = 3,80 EURO

LETTERE AL TORNADO

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Auserflash A CURA DEL CIRCOLO AUSER ONLUS "AL CAMINETTO" DI ALANO QUERO VAS - VIA ROMA 29 32030 QUERO 0439.787861 Cari soci e simpatizzanti, prima di prendere altri impegni ricordatevi che

domenica 12 dicembre presso la sala delle associazioni di Quero si terrà la

FESTA DEGLI AUGURI CON LAUTO PRANZO a base di pasticcio di lasagne, arrosto, verdura cotta e cruda, frutta di stagione, dolci (*), vino bianco e rosso, frutta e caffè e con contorno di giochi a premio, canti natalizi, sorprese, tanta allegria e con l’attesissima FESTA DEI COMPLEANNI IN ONORE DEI SOCI DICEMBRINI Brindisi di lunga vita e assaggio dei dolci (*) di cui sopra, offerti dai soci festeggiati.

Ringrazieremo anche nonni vigili, assistenti e autisti volontari per la benemerita attività svolta nel 2010 Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla segreteria auser nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17. Prenotazione obbligatoria entro il 7 dicembre. Servizio gratuito di pulmino: partenza da Alano alle ore 12,00 con fermate a Colmirano, Campo e Ponte Tegorzo. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ UN PREMIO CHE CI FA ONORE Il benemerito sodalizio “Famiglia Feltrina” ha insignito del Premio “Beato Bernardino” per l’anno 2010 il Circolo Auser “Al Castello” di Feltre. L’ambìto riconoscimento è stato consegnato al Presidente del circolo Primo De Zordi nel corso di una affollata cerimonia presso il Municipio di Feltre la scorsa domenica 7 novembre, alla presenza del consigliere nazionale dell’Auser Antonio Quadretti, che ha illustrato finalità e caratteristiche della nostra associazione di volontariato. Primo De Zordi, ringraziando anche a nome dei 630 soci del circolo feltrino per il prestigioso attestato, ha ricordato la preziosa attività che l’Auser svolge non solo nella città di Feltre ma in tutto il Feltrino, dove sono attivi ben 9 circoli, per un totale di 2090 iscritti. Ai soci Auser di Feltre vadano le nostre vive congratulazioni. Il riconoscimento da loro ricevuto, che testimonia l’importanza che sta assumendo l’attività della nostra Associazione nella realtà locale, è di stimolo anche per noi per fare sempre di più, e meglio. NUOVI ARRIVI E’ arrivata la prima “nonna” vigile! E’ Gilda Tajer, tornata ad Alano dopo una vita trascorsa a Firenze. Ha preso servizio all’inizio dell’anno scolastico davanti alle scuole elementari ed è stata accolta con molta simpatia. Ricordiamo alle nostre lettrici che il reclutamento è sempre aperto…

LETTERE AL TORNADO

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Museo del Piave "Vincenzo Colognese" di Caorera di Vas (Bl) La Direzione del Museo del Piave comunica che l'entrata/offerta è di 5 Euro e comprende la litografia storica dello Spad XIII e l'opuscolo con brevi cenni storici sull'abbattimento di Francesco Baracca, stampati espressamente per la presentazione dello Spad XIII a Milano in occasione delle celebrazioni della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, dal 4 al 7 novembre nella Galleria Vittorio Emanuele II.

Lo Spad XIII a Milano: fotocronaca di un successo

L’iniziativa nasce da un’idea di Diotisalvi Perin, Presidente del Museo del Piave “Vincenzo Colognese”, nel contesto delle iniziative culturali e delle

ricerche storiche per far conoscere i luoghi della Grande Guerra e per la promozione del territorio. Costruttore e pilota dello Spad XIII il comandante Giancarlo Zanardo. Proprietà dell’aereo: Comune di Vas (Bl).

Il 19 giugno 1918, nella Battaglia del Solstizio, un cecchino austro-ungarico, salito sulla sommità del camapanile della chiesa di Nervesa, colpì l’aereo dell’Asso degli Assi Mag. Francesco Baracca, che precipitò sul Montello, dov’è stato costruito un sacello alla memoria (in foto, sorvolato dallo Spad XIII pilotato dal Comandante Zanardo).

Le ricerche sull’abbattimento dell’aereo di Francesco Baracca sono pubblicate nel libro “1917-1918 La guerra nelle retrovie della Linea del Piave” vol. 2 e “1918 Dialettica dell’Armistizio” vol. 4, della collana “Il Fronte dimenticato”.

CRONACA

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RUBRICA DI FOLKLORE LOCALE E PATRIOTTICO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE INCONTROLLABILE

TREDICESIMA PUNTATA A CURA DI PROCOPIO COLETTI

MA QUALE “BASSO” FELTRINO!

Sembra un soprannome, un nomignolo dispregiativo. Un po’ come quando noi, col noto quanto ingiustificato senso di superiorità che ci contraddistingue, chiamia-mo “bassa Italia” tutto quello che respira dal Po in giù. Una volta esisteva una zona denominata “Sette Ville”, però all’epoca noi non eravamo ancora feltrini ma territorio della gioiosa Marca Trevigiana. Setteville, ai tempi, comprendeva anche Segusino che poi, un secolo e mezzo fa, rimase da solo mentre gli altri tre Comuni venivano annessi alla nuova provincia di Belluno. Molti bellunesi ancora adesso considerano i nostri tre Comuni

terra trevigiana e sono convinti che a segnare il “confine” sud della provincia sia sempre il castello di Quero. Il nostro territorio un tempo fu chiamato anche “Quartier di qua da Piave” e i suoi confini coincidevano quasi e-sattamente con quello della Pieve di Quero (anche se considerare Vas “di qua da Piave” era quantomeno az-zardato). Era suddiviso in sette “regole”, come è confermato da un atto catastale risalente addirittura al 1423, e cioè Sigusin, Quero, Lan, Campo, Cumiran, Fener e Avassi (Vas), ossia le famose Sette Ville. Qualcuno propone di costituire un unico Comune, ma subito nasce il problema di come chiamarlo. Setteville? Andrebbe bene, ma nel “toponimo” Setteville è compreso anche Segusino, che attualmente fa parte di un’altra provincia. Scegliere un unico nome tra i tre esistenti? Possibile, ma con che criterio? Usando il nome del Comune con più abitanti? O scegliendo il primo dei tre secondo l’ordine alfabetico? Ahiiii! In tutt’e due i casi salterebbe fuo-ri Alano. E i cittadini di Quero e di Vas come la prenderebbero? Allora uniamo le prime tre lettere di ogni Comune: Alaquevas, per esempio. Sarebbe orrendo, ma anche nomi come Cencenighe o Bigolino non sono tanto meglio, eppure i cencenighesi e i bigolinesi non ne fanno una tragedia. Oppure un nome di fantasia? “Ville del Piave”, “Sei Ville”, “Val di Piave”?

Prima o dopo ci dovremo decidere. Sono in atto molte propo-ste di eliminare i piccolissimi Comuni aggregandoli ai vicini municipi più popolosi. Ma i campanilismi sono duri a morire. Si son fatte vere e proprie guerre per un confine spostato o contro annessioni imposte dall’alto. Non vorremmo mai che queste cose si ripetessero. Così come sarebbe doloroso che un problema del genere venisse risolto con l’annessione di Alano al Comune di Pederobba, di Vas al Comu-ne di Lentiai, e di Quero … alla “Villa” di Segusino Oppure che tutti e tre i Comuni, secondo un progetto di qualche anno fa, venissero inseriti nella costituenda provincia di Bassano del Grappa. In tal caso perderemmo l’aborrito nomignolo di “Basso Feltrino”, ma a che prez-zo!

Prepariamoci a decidere, prima che altri decidano per noi. Ma, per favore, non chiamiamoci più “Bas-so Feltrino”!

E mentre il Piave, indifferente a questi problemi, continua placidamente a mormorare, un saluto dal vostro affezionatissimo Procopio. Le due immagini, tratte dal libro “Voci della Fantasia – Storie e Leggende illustrate da Vico Calabrò”, si riferi-scono a “Sette Ville” nella fantastica interpretazione del noto pittore Vico Calabrò e a un vecchio documento relativo alla “Pieve di Quero”.

LETTERE AL TORNADO

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Autunno: cadono le foglie, e… di Daniele Schievenin

Da parecchi anni si dice che le stagioni non rispettano più il calendario. La primavera tarda a partire, l’estate è corta e l’inverno lungo ma non così rigido come un tempo. E poi c’è l’autunno, l’unica stagione che, a parer mio, rispetta i suoi tempi. Il contadino raccoglie i suoi frutti: uva, castagne, granturco, ecc…ed immancabilmente a San martino, paga i suoi debiti. A suon di musica, vino nuovo, caldarroste e festa del ringraziamento, chiude il suo anno di lavoro. Così, come il cacciatore dimostra la sua capacità di ottimo tiratore, io mi diverto ad andar per boschi a raccogliere funghi. Una passione che sento dentro, trovandomi a contatto con la natura, e rispettandola soprattutto. Ed è così che anche quest’anno mi ha ricompensato e donato i suoi frutti. Posso dire che si tratta di un vero e proprio dono della natura.

Questo è quello che significa trovarsi nel posto giusto al momento giusto!!!!

Auguro a tutti, fungaioli e non, un

BUON AUTUNNO e proficui raccolti!!

ASTERISCO

POESIA

Stampa DBS Rasai - 11-10

Biblioteca Unione Sette Ville - Comuni di Quero e VasPro Loco di Quero - Ragazzi 2000

POESIA È . . .percorsi per leggere, capire, scrivere poesia

Edizione del DecennaleLa poesia parla del tempo in cui si vive (M. Luzi)

QUERO (BL)mercoledì 24 novembre 2010 ore 20.30

Sala delle AssociazioniINCONTRO INTRODUTTIVO

La poesia italiana tra la fine del XIXe l’inizio del XX secolo (1860-1910)

a cura di Martino Durighello e Enis Pocchetto

sabato 27 novembre 2010PARTE PRIMA

dalle ore 15.45 alle ore 19.30Centro Culturale di Quero

La poesia italianatra il 1990 e il 2010

TAVOLA ROTONDAcon i poeti e i critici che hanno

partecipato alle edizioni di «Poesia è...»

- Saluto agli intervenuti e al pubblico

- Preludio: Gruppo corale “Musica Liceo”del Liceo “G. Dal Piaz” di Feltre

dir. Maria Canton

- Lettura delle poesie ineditea cura degli autori

- Intermezzo musicale - Duo Dissonance

- DIBATTITO- Saluto del Trio vocale “Cantopopolare”

e del Gruppo corale “Musica Liceo”

ingresso libero

PARTE SECONDAore 20.30 Ristorante Tegorzo

Fener di Alano di Piave

Sapori, versi, musica per una serata…

…dalle molteplici sensazioni

CENACOLO con i poetiallietato da canti, suoni, recite

ed interventi estemporanei

con i poeti e i critici che hanno partecipato alle edizioni di Poesia è...

e la partecipazione de “Le Farine Fossili”

Menù tutto da scoprire e dal sapore poetico

La partecipazione alla cena è aperta a tutti La prenotazione è obbligatoria causa numero limitato di posti

Quota di partecipazione € 25,00

Per prenotazioni e iscrizioniEnis 339 8810997 - Luana 340 3763713

mercoledì 1 dicembre 2010 ore 20.30Sala delle Associazioni

INCONTRO CONCLUSIVOOpinioni a confronto

a cura di Martino Durighello - Franco Codemo Luana Di Tommaso - Romina Mazzocco - Enis Pocchetto

Iniziativa realizzata con il contributo del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano

del Piave appartenenti alla Provincia di Belluno

Info: Biblioteca di Quero tel. 0439.787097 - e-mail: [email protected]

Stampa DBS Rasai - 11-10

Biblioteca Unione Sette Ville - Comuni di Quero e VasPro Loco di Quero - Ragazzi 2000

POESIA È . . .percorsi per leggere, capire, scrivere poesia

Edizione del DecennaleLa poesia parla del tempo in cui si vive (M. Luzi)

QUERO (BL)mercoledì 24 novembre 2010 ore 20.30

Sala delle AssociazioniINCONTRO INTRODUTTIVO

La poesia italiana tra la fine del XIXe l’inizio del XX secolo (1860-1910)

a cura di Martino Durighello e Enis Pocchetto

sabato 27 novembre 2010PARTE PRIMA

dalle ore 15.45 alle ore 19.30Centro Culturale di Quero

La poesia italianatra il 1990 e il 2010

TAVOLA ROTONDAcon i poeti e i critici che hanno

partecipato alle edizioni di «Poesia è...»

- Saluto agli intervenuti e al pubblico

- Preludio: Gruppo corale “Musica Liceo”del Liceo “G. Dal Piaz” di Feltre

dir. Maria Canton

- Lettura delle poesie ineditea cura degli autori

- Intermezzo musicale - Duo Dissonance

- DIBATTITO- Saluto del Trio vocale “Cantopopolare”

e del Gruppo corale “Musica Liceo”

ingresso libero

PARTE SECONDAore 20.30 Ristorante Tegorzo

Fener di Alano di Piave

Sapori, versi, musica per una serata…

…dalle molteplici sensazioni

CENACOLO con i poetiallietato da canti, suoni, recite

ed interventi estemporanei

con i poeti e i critici che hanno partecipato alle edizioni di Poesia è...

e la partecipazione de “Le Farine Fossili”

Menù tutto da scoprire e dal sapore poetico

La partecipazione alla cena è aperta a tutti La prenotazione è obbligatoria causa numero limitato di posti

Quota di partecipazione € 25,00

Per prenotazioni e iscrizioniEnis 339 8810997 - Luana 340 3763713

mercoledì 1 dicembre 2010 ore 20.30Sala delle Associazioni

INCONTRO CONCLUSIVOOpinioni a confronto

a cura di Martino Durighello - Franco Codemo Luana Di Tommaso - Romina Mazzocco - Enis Pocchetto

Iniziativa realizzata con il contributo del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano

del Piave appartenenti alla Provincia di Belluno

Info: Biblioteca di Quero tel. 0439.787097 - e-mail: [email protected]

Intense emozioni in una giornata di Novembre perché partecipare a poesia è…

… per ascoltare la lettura di 12 poesie composte appositamente per il decennale della rassegna di poesia organizzata dalla Biblioteca dell’Unione di Quero e Vas…

… per parlare in modo semplice e alla portata di tutti con poeti di fama internazionale … per sentire brani e canti di notevole intensità … per gustare un menu dal sapore poetico … per tornare a casa con una copia delle poesie scritte per l’occasione

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Calcio - Seconda Categoria

La Piave Tegorzo torna al successo di Cristiano Mazzoni

Dopo sei sconfitte consecutive la Piave Tegorzo torna al successo in campionato cosa che non accadeva dalla prima giornata. Tre punti importanti per la Piave Tegorzo che seppur ultima in classifica si è ora avvicinata alla zona salvezza distante ora cinque lunghezze. La vittoria in campionato segue quella ottenuta in coppa il mercoledì precedente: due successi importanti soprattutto per il morale e che danno una grossa iniezione di fiducia alla squadra allenata da Enrico De Faveri per il proseguio del campionato. I prossimi impegni vedranno la Piave Tegorzo in trasferta domenica 28 novembre contro lo Spineda, quindi domenica 5 dicembre ospiterà la capolista Eurocalcio 2007, poi mercoledì 8 farà visita al Foen, mentre domenica 12 affronterà a Segusino l’Angarano Azzurra.

3a GIORNATA – 2° TURNO COPPA VENETO: Piave Tegorzo – Ponte nelle Alpi 3 a 1 E’ tornata a vincere la Piave Tegorzo che nell’ultima giornata del 2° turno di Coppa è riuscita a superare il Ponte nelle Alpi. Una vittoria inutile per la competizione ma importante per il morale della compagine bianco-verde. Successo meritato per la squadra allenata da Enrico De Faveri che già nel primo tempo archiviava praticamente la partita grazie alle reti di Matteo Codemo, Matteo Prosdocimo e Giovanni Pandolfo. Solo allo scadere del secondo tempo gli ospiti riuscivano a siglare almeno il gol della bandiera.

CLASSIFICA GIRONE “O” COPPA VENETO: Auronzo 7, Ztll Sinistra Piave 5, Piave Tegorzo 4, Ponte nelle Alpi 0.

7a GIORNATA CAMPIONATO: Piave Tegorzo – Football Valbrenta rinviata La gara rinviata per impraticabilità del campo sarà recuperata mercoledì 17 novembre.

8a GIORNATA CAMPIONATO: Santa Croce – Piave Tegorzo 1 a 0 Sconfitta immeritata per la Piave Tegorzo che sul campo del Santa Croce è stata superata di misura dai padroni di casa. Un pareggio avrebbe fotografato meglio un incontro equilibrato nel quale le due squadra hanno badato soprattutto a non scoprirsi. Sul risultato finale pesa non poco l’errore dal dischetto al 23° del primo tempo di Paolo Scopel che si faceva respingere il tiro da Cerantola quando la gara era ancora inchiodata sullo 0 a 0 e che sicuramente avrebbe indirizzato in altra maniera la gara. Nella ripresa le due formazioni si annullavano fino al 35° quando su una punizione di Rosele respinta da Giulio De Faveri pronta era la ribattuta a rete di Zito per il gol che decideva il match.

9a GIORNATA CAMPIONATO: Piave Tegorzo – Arsiè 2 a 0 Vittoria meritata per la squadra di mister Enrico De Faveri contro un modesto e spento Arsiè. Dopo un primo tempo

equilibrato chiuso in vantaggio, nella ripresa la Piave Tegorzo è stata padrona del campo legittimando il successo sebbene il gol sicurezza sia arrivato solo nel finale di tempo dopo troppe palle gol sciupate. Mattatore dell’incontro è stato Khalid Rahli autore della doppietta vincente ma capace di divorare almeno altri due gol che sembravano già fatti. Nella prima frazione dopo una fase di studio al primo affondo i locali passavano in vantaggio. Azione caparbia di Matteo Codemo che dalla linea di fondo centrava per Khalid Rahli che solo davanti la porta insaccava. La reazione degli ospiti era immediata con un tiro di N. Rech al 26° alto di poco. L’Arsiè continuava a premere e al 36° sul cross di Zancanaro il piattone di M. Battistel impegnava Giulio De Faveri che sul successivo angolo si faceva trovare pronto alla respinta sull’incornata di De Carli. Nella ripresa al 1° l’Arsiè si rendeva pericoloso con una girata a fil di palo di De Cia ma poi prendevano il sopravvento i locali che creavano occasioni in serie. Al 16° Khalid Rahli, su preciso lancio di Davide Berra, si trovava a tu per tu con Zannin ma incredibilmente calciava fuori. Al 28° il diagonale dell’attaccante marocchino si spegneva a lato di un soffio mentre al 36° l’insidiosa punizione dal limite di Andrea Scopel costringeva Zannin a salvarsi in angolo. Due minuti dopo ancora Khalid Rahli imbeccato da Matteo Prosdocimo si faceva respingere la conclusione ravvicinata dall’estremo ospite ma al 40° giungeva il meritato raddoppio quando al termine di una bell’azione corale Khalid Rahli trafiggeva Zannin in uscita. Nel recupero ancora un’occasione da segnalare con il diagonale di Matteo Prosdocimo fuori di un niente.

CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO 9a GIORNATA: Eurocalcio 22, Angarano 17, Altivolese Maser 16, Valdosport 15, Riese Vallà – Santa Croce 14, Bessica 13, San Vittore 12, Cassola – Campolongo – Arsiè 11, Spineda 10, Eagles Pedemontana 6, Foen 8, Valbrenta 7, Piave Tegorzo 6.

Il mediano Ivano Lamonato

Il Mercatino

Vendo casa a Cilladon con terreno ( ex scuola) a 20.000 euro. Per informazioni telefonare al n° cell 329.0259670

CALCIO

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A Feltre è rinato il Viola Club

Seconda partenza per il Viola Club Feltre, fondato nel 1976 da Giusto Sartor. Ora conta una sessantina di soci ed ha rinnovato il direttivo, guidato dal Presidente Onorario Mario Zanetti e dal Presidente Guerrino Agostinetto. Alla cerimonia, oltre ai tanti simpatizzanti della squadra Viola, ha partecipato, il 25 settembre scorso, anche il segretario del coordinamento nazionale dei Viola club: Giuseppe Urso. Don Lino Mottes ha benedetto l’attività del nuovo club, che ha sede all’Osteria Casot, in via Borgo Ruga 1, a Feltre. Il sodalizio propone una gara di briscola a 32 coppie per mercoledì 8 dicembre alle ore 14.

Le iscrizioni si ricevono in sede contattando Lianca Gorza al 349.6937396 oppure Guerrino Agostinetto al 347.0498930. La quota di partecipazione è di 20 €uro, ed i premi prevedono buoni valore di 300 €. alla prima coppia, 150 €. alla seconda, 70 €. alla terza e quarta, mentre dal 5° fino all’8° posto sono previsti premi in natura.

La consegna del Tornado

sotto osservazione (M.M.) In questi ultimi tempi abbiamo registrato qualche problema nella distribuzione locale del nostro periodico, con ritardi nella consegna che non siamo riusciti a spiegarci chiaramente. D’accordo con i responsabili del servizio postale abbiamo allora deciso di mettere sotto osservazione il tragitto che il quindicinale compie quando esce dalla tipografia, monitorando le varie fasi del suo percorso. La tipografia lo porta a Belluno e da qui dovrebbe viaggiare, tutto assieme, almeno per le nostre zone del Basso Feltrino, verso Feltre prima e Quero poi, per essere quindi distribuito agli abbonati. Avendo registrato consegne in giorni diversi, con tempi anche dilatati, ci siamo preoccupati ed abbiamo chiesto una verifica. Da parte nostra proveremo ad anticipare di un giorno l’uscita dalla tipografia, ma vorremmo avere certezze anche sul fronte della distribuzione finale.

Qualche problema organizzativo può darsi ci sia e speriamo sia risolvibile. Anche altre realtà lamentano difficoltà. Il quoti-diano “Avvenire”, per esempio, in un servizio del 9 novembre lamenta che cinque anni fa il giornale veniva imbucato, a Trento, alle 9 tutti i giorni, mentre adesso arriva dopo le 11, e non tutti i giorni. Il prossimo anno pare che la posta non ver-rà recapitata nel giorno di Sabato e anche alla luce di questa novità ci stiamo attivando per trovare una soluzione orga-nizzativa che garantisca l’arrivo puntuale del periodico nelle case degli abbonati, confidando nella buona volontà di tutti gli operatori coinvolti nella catena distributiva. Molte volte alle nostre pagine sono affidate notizie di attualità, di eventi che hanno una scadenza e l’arrivo ritardato compromette l’efficacia del servizio di informazione reso dal periodico. Confidia-mo che la soluzione sia a portata di mano e che non ci tocchi affidarci a entità superiori, come colui che, spiritosamente, ha chiesto divina protezione per il recapito postale come testimonia l’immagine incontrata in una cittadina del Veneto.

ATTUALITÀ

CRONACA

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Buon compleanno, Angelo! Ciao Angelo, il 17 novembre è stato il giorno del tuo compleanno; colgo l'occasione per farti gli auguri tramite il Tornado visto che non posso essere lì con te, in Olanda, per farteli di persona e per festeggiare assieme.

So che questa rivista la sfogli sempre volentieri alla ricerca di qualche bella notizia; spero perciò di averti fatto una gradita sorpresa.

Ancora tanti auguri!

Lina Dal Zotto

LETTERE AL TORNADO

ATTUALITÀ

La gallina e lo stivaleCina e Italia si incontrano

a cura di Martina Lipia

Meglio un uovo oggi che la gallina domani... anche se abbiamo trovato la gallina dalle uova d’oro?

Ma a noi non interessa molto, per oggi. Quello che vi voglio introdurre è il magnifico, ma allo stesso tempo pauroso,

mondo dei modi di dire cinesi, i 成语 chéngyŭ.

Per i cinesi le locuzioni idiomatiche costituiscono un importante patrimonio sia linguistico che sociale e culturale. Infatti non solo la letteratura è piena di queste formule “già fatte” ma anche nei discorsi di tutti i giorni davvero molti sono i modi di dire che sono saldi nella mentalità dei cinesi. Va da sé che quanto più una lingua è radicata nel passato, tanto più si rivela ricca di locuzioni idiomatiche che, frutto di stratificazioni storico-sociologiche, ne costituiscono una elemento fondamentale in

parte già definito in parte in continua evoluzione. Lo 汉语成语大词典 , il Grande dizionario cinese dei chengyu, pubblicato nel 1985, ne circoscrive la scelta a circa diciassettemila, mica male!

Queste frasi fatte occupano quindi una parte importante del patrimonio comune al popolo cinese e racchiudono in sé elementi come le frasi idiomatiche, gli adagi popolari, i proverbi, le parabole, le allusioni letterarie, motti, figure retoriche e via dicendo. Essi risultano come prodotto di una cultura originaria che è stata però contaminata nel corso del tempo dal contributo di preziose minoranze etniche ed inoltre non solo incorporano espressioni derivate da dottrine filosofiche e spirituali che vanno dal confucianesimo al buddismo, al taoismo, ma ne recepiscono di nuove mutandole da culture diverse. Insomma, un mondo davvero complesso ma affascinante da esplorare.Dal punto di vista della traduzione non si presentano particolari problematiche mentre molto più complesso, ma non sempre per fortuna, risulta essere la ricerca di un equivalente in una lingua diversa dal cinese. Ecco un primo esempio

sulla semplicità abbastanza immediata di trasformazione: 一石二鸟 yī shí èr niǎo letteralmente significa “una – pietra-

due - uccelli” che in italiano non è altro che prendere due piccioni con una fava. O ancora 眼不见, 心不烦 yǎnbújiàn, xīnbùfán decisamente facile da tradurre e trasporre in italiano: “occhio – non – vedere , cuore – non – avere male” che diventa naturalmente occhio non vede cuore non duole. Ma... non sempre le parole che compongono i chéngyŭ sono sufficienti di per sé a farne comprendere il senso, anzi il più delle volte è quasi impossibile. Come accade per ogni cultura, le espressioni idiomatiche assumono una valenza comunicativa in virtù di un complesso gioco di rimandi e nel caso del cinese di omofonie (moltissime sono infatti le sillabe cinesi pronunciate allo stesso modo ma con significati totalmente differenti).

Anche in questa occasione un paio di esempi ci aiuteranno a comprendere quanto detto. 塞翁失马焉知非福 Sāi Wēng shī mǎ yān zhī fēi fú: “Sai Weng ha perso il cavallo, chi può dire che non sia una fortuna?” Come potete da voi capire per trovare un corrispondente italiano dobbiamo conoscere la storia di Sai Weng. Eccola qui: “Al tempo della dinastia Qin un vecchio uomo di nome Sai Weng viveva al confine estremo della Cina. Un giorno il vecchio dopo i soliti esercizi mattutini si recò nella sua piccola e umile stalla dove si accorse che il suo unico cavallo, compagno di vita e prezioso aiutante era scomparso. Sai Weng mantenne comunque la calma e agli amici che volevano consolarlo della perdita egli ribatté che chissà, forse, la cosa poteva rivelarsi una fortuna, dopotutto. Di lì a poco infatti la bestia tornò portandosi appresso un altro magnifico cavallo.” In questo caso sembra che l’italiano “non tutto il male viene per nuocere” calzi alla perfezione.

Tuttavia esistono casi decisamente più complessi: 燕瘦環肥 yàn shòu huán féi. Presi singolarmente i caratteri yàn e huán si riferiscono uno all’Imperatrice del I sec. a.C. Zhao Feiyan e l’altro alla concubina del VIII sec. d.C. Yang Yuhuan. Gli altri caratteri shòu e féi sono due aggettivi che significano magro e grasso. La storia dinastica ci aiuta raccontandoci che Yàn possedeva una figura sottile e graziosa mentre la concubina Huán era di una bellezza prosperosa e florida; entrambe comunque rispecchiavano a pieno i canoni di bellezza delle rispettive epoche. Unendo traduzione dei caratteri e storia riusciamo così a capire che il chéngyŭ esprime che i modelli estetici secondo cui viene giudicata la bellezza femminile cambiano a seconda delle epoche, dei gusti e delle mode. Ma saremmo in grado noi di

renderne l’equivalente in italiano, qualora vi ci imbattessimo? Difficile.

Un buon modo per capire i cinesi? Ascoltarli! Qualche bella storia salta sempre fuori.

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AlimentariPUTTON GABRIELE

Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)Tel. 0439 789388

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Biblioteca dell’Unione dei Comuni di Quero e Vas

Venerdì 10 dicembre 2010 ore 20,45 Centro Culturale di Quero

Incontro con l’autore Danilo Stramare

Dolomiti Dieci percorsi mille emozioni Presentazione del libro a cura di Dolores Corrà

Dieci percorsi in più giorni, una guida minuziosa che illustra i particolari più tecnici delle arrampicate, ma anche un diario di viaggio attraverso il fascino dei paesaggi più nascosti ed emozionanti. Lontano dalla confusione e dai ritmi frenetici della vita quotidiana, un gruppo di amici si trova a vivere la bellezza e l’incanto della montagna: dieci itinerari attraverso le Dolomiti, ciascuno accompagnato da un racconto in cui si intrecciano aneddoti, leggende, sentimenti e ricordi, perché ogni percorso è anche un viaggio interiore. Dal diario emerge un mondo fatto di passioni, di avventure e di sfide da affrontare. È la memoria e forse un po’ la nostalgia di una dimensione più autentica.

Quero: 5° torneo di tennis genitore-figlio

Gino e Luca Dalla Lana al primo posto

Si è appena concluso il V° torneo di doppio GENITORE-FIGLIO, svoltosi quest’anno presso le strutture del Gruppo Sportivo ASTRA. La vittoria è andata alla coppia querese Dalla Lana Gino e Luca sulla coppia di Vas formata da Arduini Federico ed Enrico. Diciotto erano le coppie partecipanti, giunte dai tennis club di Cornuda, Quero, Vas, Treviso e Montebelluna sotto la direzione dei maestri Durante Roberto e Gianluca Carbone.

Si ricorda che sono aperte le iscrizioni per i corsi di tennis presso le strutture del Gruppo Sportivo ASTRA.

Per informazioni rivolgersi a Durante Roberto 338-3717726

TENNIS

ATTUALITÀ

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PARRUCCHIERI UOMO-DONNAPiazza Martiri, 1/B - ALANO DI PIAVE (BL)

Tel. 0439 779745

Ricostruzione del capello con piastra a raggi infrarossi

PROMOZIONE TAGLIO DONNA 11 €NUOVO NEGOZIO DI PARRUCCHIERA

Dal Trentino all'Adriatico in sei giorni con la Carrozza Postale "Via Claudia Augusta"

Dal 2007 la Carrozza Postale "Via Claudia Augusta" trasporta turisti lungo l'antica strada romana con partenza da Landsberg am Lech, in Baviera, e arrivo a Bolzano dopo aver attraversato le Alpi. Dal prossimo anno sarà possibile proseguire con la Carrozza Postale "Via Claudia Augusta" per ulteriori ca. 200 chilometri verso sud-est: dalla Piana Rotaliana, a nord di Trento, fino ad Altino, capolinea della gronda lagunare veneta. Sindaci, Assessori e giornalisti hanno assaporato questa meravigliosa e inedita esperienza nella 2A decade del corrente mese di ottobre in cui la Carrozza Postale della capienza di 8/10 passeggeri ha inaugurato il tragitto sul suolo italiano attraverso le seguenti tappe: partenza dalla Pianura Rotaliana, patria del Teroldego; Trento, l'antica Tridentum romana; la Valsugana e l'altopiano del Tesino; l Feltrino con Feltre, l'antica Feltria romana, e la Valbelluna; l passo di Praderadego, dai cui contrafforti si scorge la Laguna; a Strada del Prosecco, la Pianura Veneta e Treviso, l'antica Tarvisium romana; apolinea Altino, l'antica Altinum romana, progenitrice di Venezia. Nei sei giorni di viaggio sono stati attraversati fiumi e valli, pianure e valichi montani, paesi e città: si è ammirato e apprezzato l'ambiente che si è sviluppato in due millenni lungo il percorso dell'antica strada imperiale romana, un ambiente a tanti poco noto dove s'incontra l'arte, la storia e la natura, dove - tra cantine vinicole e locali caratteristici - si possono degustare i più genuini e insoliti prodotti tipici locali. La Carrozza Postale - una fedele copia dell'originale del 1811, ricostruita con oltre 4000 ore di lavoro - non mostra a prima vista la moderna tecnologia di cui è dotata. Freni a disco, ruote con pneumatici e impianto elettrico fanno si che i

passeggeri, pur godendosi la romantica atmosfera, possano sentirsi più comodi e molto più sicuri dei viaggiatori dei tempi passati. I quattro cavalli che trainano la carrozza sono animali a sangue caldo, tra cui bavaresi, hannoverani e holsteiner. Per i viaggi lungo la Via Claudia Augusta, i cavalli vengono addestrati per settimane e durante il tragitto ricevono cibo sostanzioso, cure e massaggi, come i campioni sportivi. A guidare la carrozza è l'organizzatore del viaggio in persona: Konrad Schamberger che è stato campione bavarese di "tirol a quattro" e guida anche carrozze trainate da dieci cavalli. Altre domande? Volentieri: Mag. Christoph Tschaikner (direttore) 0043.664 1425588, [email protected] A·6521 Fliess 89 [email protected] T 0043 664 /27 63 555· F 0043 0512 / 219921 4162 www.viaclaudia.org

ASTERISCO

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Erika Bagatella medico

veterinario! Il giorno 22 ottobre 2010, presso l’Università degli studi di Padova, si è laureata Erika Bagatella nella facoltà di Medicina Veterinaria con il voto di 110 e lode. Con tanto orgoglio e felicita, i genitori Mirco e Doriana, i fratelli Luca e Danilo e i nonni le augurano che, dopo tanto studio, possa realizzarsi in una splendida carriera.

CRONACA

ATTUALITÀ

COMUNE DI QUERO Provincia di Belluno

32030 QUERO (BL) – Piazza Guglielmo Marconi n. 1 – Cod. Fisc. P.I. 00142890250 Prot. nr. 5849 ALL’ALBO PRETORIO SEDE Quero, 2 settembre 2010

AVVISO PUBBLICO

ACQUISIZIONE DISPONIBILITÀ A SVOLGERE PRESTAZIONI LAVORATIVE OCCASIONALI DI TIPO ACCESSORIO ATTRAVERSO I

VOUCHER (BUONI LAVORO)

Il Comune di Quero, in esecuzione alla deliberazione di Giunta Comunale nr. 54 del 26.07.2010 ed in riferimento alla Legge n. 191/2009 (Finanziaria 2010),

RENDE NOTO che intende selezionare personale disponibile a svolgere prestazioni lavorative occasionali di tipo accessorio con pagamento attraverso i voucher (buoni lavoro). I buoni lavoro sono forme contrattuali flessibili di impiego, per rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali. La selezione è rivolta in particolare ai soggetti residenti nel Comune di Quero, che sono:

o inoccupati o disoccupati o titolari di disoccupazione ordinaria / disoccupazione speciale o cassa integrati o lavoratori in mobilità

I lavoratori selezionati verranno impiegati nelle seguenti attività: o pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti; o manifestazioni sportive, culturali, fieristiche, caritatevoli o lavori di emergenza o solidarietà.

Il pagamento della prestazione verrà effettuata attraverso buoni lavoro (voucher da € 10,00.= l’uno lordi ovvero € 7,50.= netti per ogni ora lavorata) che garantiscono copertura previdenziale presso l’INPS e assicurativa presso l’INAIL. La retribuzione è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato ed è cumulabile anche con i trattamenti pensionistici. I voucher saranno riscuotibili da parte del lavoratore presso qualsiasi ufficio postale nel territorio nazionale. Non sarà predisposta alcuna graduatoria di merito e/o preferenza: il personale verrà chiamato in base alle necessità dell’Ente in relazione all’attività da svolgere e considerando la precarietà della situazione economica, tenendo conto dell’esperienza professionale posseduta. Le domande redatte in carta semplice su modelli ritirabili presso l’ufficio Servizi Sociali del Comune di Quero devono essere presentate a mezzo raccomandata A/R o direttamente a mano all’Ufficio Servizi Sociali stesso (Via Nazionale nr. 16 - presso Biblioteca, aperto al pubblico il mercoledì dalle 9,30 alle 12,30 e il sabato dalle 10,00 alle 12,00 - tel. 0439 787097 e mail [email protected])

entro e non oltre il giorno 31 dicembre 2010 IL RESPONSABILE DELL'UFFICIO (Romina MAZZOCCO)

_____________________________________________________________________ (Comunicazione ai sensi dell'art. 8 legge 7 agosto 1990 n. 241)

UFFICIO SERVIZI SOCIALI Responsabile del procedimento specificato in oggetto: Mazzocco Romina/Referente: Galiano Elena

Visione atti procedimento: Ufficio Servizi Sociali presso Biblioteca Via Nazionale 16 Mercoledì dalle 9,30 alle 12,30 e sabato dalle 10,00 alle 12,00 Tel. 0439 787097 - fax 0439 787584 – e mail:

[email protected]

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Emergenza Maltempo in Veneto Appello del Presidente del Consiglio del Veneto

I veneti colpiti dall’alluvione vogliono rialzarsi, uscire dall’emergenza, ritornare nelle proprie case e riprendere lavoro.Ma la volontà, la determinazione, l’impegno stavolta non bastano.

Serve la solidarietà di tutti. Dello Stato, che molto ha avuto dal Veneto, delle nostre comunità, di tutti noi, che condividiamo con i cittadini della Bassa padovana, del vicentino e del veronese la stessa storia, la stessa cultura, lo stesso futuro.

Lo possiamo fare con: - un bonifico bancario (intestatario del conto corrente è la Regione del Veneto - Dorsoduro 3901-

30123 Venezia - IBAN IT 62 D 02008 02017 000101116078, Banca Unicredit - causale "Emergenza alluvione novembre 2010")

- inviando un sms al numero 45501 per donare 2 euro. Grazie. Clodovaldo Ruffato / Presidente Consiglio Regionale del Veneto

25° di matrimonio

per Stefano & Anna Teresa

di Alessandro Bagatella

All’insaputa degli “sposi d’argento”, gli amici desiderano far loro una sorpresa attraverso le pagine del nostro giornale pubblicando questa foto per ricordare tale evento rivissuto il mese scorso nella chiesa di Alano con la celebrazione del parroco don Alessandro. Sempre gli amici vogliono ringraziare gli sposi per la bella festa organizzata nell’occasione, che – a loro memoria – non a-vevano mai visto così divertente. Nella foto dello Studio Resegati, gli sposi Stefano Billò e Anna Teresa Spada con la figlia Giada. Anche noi della reda-zione ci uniamo alla festa con i nostri più sinceri auguri e un arrivederci al cinquantesimo.

Nastro azzurro in casa Villabruna

di Alessandro Bagatella

Ad allietare la famiglia di Orazio e Mirella Villabruna, nostri ab-bonati di Tomo, è arrivato il nipotino Diego, nato lo scorso 27 lu-glio, che presentiamo ai lettori del Tornado assieme alla cuginet-ta Vanessa. Congratulazioni a mamma Lara e al papà, con un augurio al piccolo Diego di avere tanta felicità e fortuna nella vi-ta. Naturalmente la redazione si congratula anche con i nonni Orazio e Mirella, unitamente a zie, zii e parenti tutti. Non è detto che, tra breve, non vedremo Diego “conduttore” a Malga Boe-mia, sul Tomatico…

La presente poesia, inviataci dalla nostra lettrice fenerese Maria Biz, è stata segnalata dalla giuria del 28° Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia - Premio Levico Terme 2010.

A mio padre Giacomo di Maria Biz

Ti stò osservando, al capezzale del letto dell'ospedale.

Nel vederti soffrire mi duole il cuore e del tuo dolor, percepisco anch'io.

Rugoso il volto, segnato dagli anni. Sento dentro me una voce che mi dice ...

che te ne stai andando verso un mondo nuovo, un soggiorno di Pace.

Potessi toglierti una decina d'anni, aggiungerli ai miei, per non vederti morir prima di me.

Una vita piena di lavoro, sacrifici e tribulazioni, di ricordi del passato.

Tutto ora in un baleno, s’é tramontato. Se potessi leggere il destino ... scavalcherei quel muro che ci stà separando, e il tempo fermare.

Ora … sei stanco … Riposati papà …

CRONACA

Benvenuta Ambra! Dal 19 gennaio Ambra è arrivata a far compagnia a mamma Martina, portando con sé un bagaglio zeppo di gioia. La vediamo qui ritratta nel giorno del suo battesimo, con mamma Martina, sullo sfondo di un prato fiorito. L’augurio che tutti le rivolgono è che anche la sua vita sia cosparsa di fiori profumati e colorati. Ambra saluta da queste pagine tutti i parenti e le persone che le vogliono bene, in particolare i nonni queresi Sisto Benato e Gianna Bof .

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Fener - Via Dante Alighieri, 22 (di fronte al Supermercato Putton)

Per tutto il mese di novembre e di dicembre

(fino ad esaurimento scorte)

E poi: intimo uomo mezza manica cotone felpato a € 6,90 – girocollo uomo mezza manica lana fuori cotone dentro a € 8,50 – camiciola donna spalla larga cotone felpato a € 6,40 – intimo per donna (reggiseni e body conformati su misura) dalla 2° alla 13° misura…

Presso la Merceria Olimpia si eseguono inoltre servizio di stireria e piccoli lavori sartoriali. La Merceria Olimpia funge anche da recapito per il Nuovo Lavasecco Adina di Segusino.

LETTERE AL TORNADO

Quando la politica si riduce a slogan e propaganda

I dati sull’immigrazione clandestina, respinto o rimpatriato solo un fermato su tre

di Silvio Forcellini

“Parole, parole, parole…”, cantava la grandissima Mina. Da tempo la politica italiana sembra afflitta da questa insa-nabile “malattia”: tante parole che cozzano poi con la realtà dei fatti…

E’ accaduto anche martedì 9 novembre alla Camera, quando il governo Berlusconi è andato sotto ben tre volte sul “trattato di amicizia italo-libico”, su un tema cioè - quello della lotta all’immigrazione clandestina e della si-curezza - che è alla base dei massicci consensi dell’esecutivo. Nel tentativo di dissimulare l’evidente Waterloo poli-tica della maggioranza, il ministro della Difesa Ignazio La Russa - cui ha fatto subito eco il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto - ha maldestramente cercato di scaricare sui finiani - “rei” di aver votato con l’opposizione - «la responsa-bilità del ritorno dei barconi e dei clandestini». Rivendicando così la bontà delle politiche governative sul fronte dell’immigrazione.

Mal gliene incolse. A parte il fatto che l’Istat ha calcolato (dati 2008) che i disperati che raggiungono le no-stre coste a bordo delle “carrette dei mari” rappresentano solo il 5,4% del numero totale degli immigrati clandestini presenti nel nostro paese (il 65% arriva con regolare visto turistico, il restante 30% via terra, attraverso le frontiere), il ministro La Russa dimostra di non conoscere nemmeno i dati - resi pubblici solo pochi giorni prima - del corposo e documentato dossier Caritas/Migrantes che, impietosamente, raccontano una realtà ben diversa: cioè che nel 2009 - con il governo Berlusconi saldamente in carica - si è registrata la più bassa percentuale di respingimenti e di rim-patri di immigrati clandestini. Infatti, su 52.823 irregolari fermati dalle forze dell’ordine, solo 18.361 sono stati respin-ti o rimpatriati al paese d’origine: circa 1 su 3, pari al 34,7%. E’ il dato più basso da dieci anni a questa parte, a con-ferma di un trend discendente (e le cose non andrebbero meglio in questo 2010, stando a quanto dichiarato dallo stesso ministro dell’Interno Roberto Maroni lo scorso 16 agosto, che ha parlato di novemila espulsi). In più, i 18.361 irregolari respinti o rimpatriati nel 2009 rappresentano solo il 3,5% circa del totale degli immigrati irregolari che vivo-no e lavorano in Italia che, secondo le stime dell’Ocse, sono attualmente più di mezzo milione.

Dieci anni prima ad esempio, quando al governo c’erano quei “mollaccioni” della sinistra, la percentuale di respingimenti e rimpatri era stata invece del 64,1%: quasi il doppio! E i lettori del Tornado non possono capire quanto mi costi dire ciò, stante la mia viscerale avversione per l’allora presidente del Consiglio Massimo D’Alema, che è quasi pari a quella che nutro per Silvio Berlusconi, ma i numeri sono numeri… (Spero solo che non me voglia la mia adorata “Tatanna” Spezia, che del “Lìder Massimo” è invece fan sfegatata…).

Ma c’è di più: nemmeno i centri di permanenza (o di espulsione) sembrano funzionare come si vuol far cre-dere. Anche la quota di irregolari rispediti a casa dopo esser stati trattenuti nei Cie è crollata: dal 68,6% del 2005 al 38% del 2009. E allora?

Vorrei allora concludere con le parole di Franco Pittau, coordinatore del dossier Caritas/Migrantes: «La creazione della sacca di irregolarità non avviene a seguito degli sbarchi, ma degli ingressi regolari in Italia. La strategia di con-trasto della clandestinità allora non può ridursi alla chiusura delle rotte via mare, ma deve ricorrere ad altri strumen-ti: una maggiore flessibilità nelle quote d’ingresso e il prolungamento da 6 a 12 mesi del permesso di soggiorno per attesa occupazione, nel caso in cui il lavoratore straniero perda il lavoro».

Fener - Via Dante Alighieri, 22 (di fronte al Supermercato Putton)

Per tutto il mese di novembre e di dicembre

(fino ad esaurimento scorte)

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Banda Municipale di Segusino: musica e non solo…

di Clara Pederiva

La Banda Municipale di Segusino, che il prossimo anno festeggia il trentesimo anno della rifondazione, da sempre partecipa ad eventi sociali e civili di Segusino e a numerose manifestazioni fuori comune. L’Associazione da alcuni mesi ha eletto come presidente Giovanni Cappellin; a lui e al nuovo direttivo spetta l’impegno di portare avanti l’avventura della Banda che, ancor oggi, costituisce un elemento aggregante e di legame con la propria comunità. L’impresa è ardua anche a causa dei numerosi interessi che oggi hanno i giovani; tuttavia, quasi una trentina di componenti, giovani e meno giovani, diretti dal Maestro Dario Miotto e rinforzati da elementi di altre realtà bandistiche (dal 2008 la Banda Municipale di Segusino collabora con il Complesso Bandistico di Follina) continuano ad impegnarsi per proporre al pubblico un ampio repertorio musicale. Il corpo Bandistico di Segusino accoglie nuovi musicanti e organizza corsi di musica rivolti, in particolare, a ragazzi e ragazze dai dieci anni in poi che abbiano voglia di impegnare parte del proprio tempo libero allo studio della musica e di uno strumento musicale. I corsi organizzati dalla Banda hanno lo scopo di far apprendere agli allievi le nozioni principali della musica, fornendo loro gratuitamente il materiale didattico e lo strumento per poter entrare a far parte della Banda in qualità di musicante effettivo. Inizialmente gli allievi seguiranno le lezioni di teoria e solfeggio, mentre successivamente sceglieranno lo strumento più congeniale cominciando così a seguire anche il relativo corso pratico. I corsi pratici sono rivolti allo studio di strumenti che compongono generalmente un complesso bandistico ovvero flauto, clarinetto, sax, tromba, trombone, percussioni, ecc. Imparare a suonare uno strumento nella banda vuol dire aggregazione e amicizia, spirito di servizio e allegria, vuol dire un modo educativo di trascorrere il tempo libero. Chi fosse interessato ad iscriversi ai corsi di musica o volesse solo avere chiarimenti in merito può telefonare al numero 340 7622627 oppure inviare una mail all’indirizzo [email protected]. La Banda Municipale di Segusino oltre ai numerosi impegni musicali ha un forte impegno sociale: da tre anni ha adottato a distanza tre bambini dell’orfanatrofio di San Patrick a Materi in Kenya con i quali è attiva una fitta corrispondenza. Se desiderate condividere con la Banda Municipale di Segusino un’avventura di musica, amicizia e solidarietà, non esitate a contattarci! (Foto di Settimo Rizzotto).

“Pesca grossa” alle “porte” di Fener

Lo scorso mese di giugno, il nostro abbonato Pierangelo Moret (nella foto a sinistra) è riuscito, dopo una “lotta” di un’ora e mezza, ad avere la meglio su questo splendido esemplare di trota marmorata del peso di quasi 7 chilo-grammi, catturata sotto le “porte” di Fener. Dalle pagine del Tornado Pierangelo vuole ringraziare il suo fido compa-gno di pesca Davide Obaldi (nella foto a destra) per l’aiuto prestato nell’occasione e ricambiato il penultimo giorno di pesca, quando Davide ha catturato questo bell’esemplare di trota fario di 3 chilogrammi.

CRONACA

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Un gesto di riconoscenza

di Angelo Ceccotto

I Fanti di Alano hanno ritenuto doveroso gratificare con un riconoscimento la signora Rosanna Spada, per la sensibilità dimostrata e la esemplare dedizione nel mantenimento floreale, nonché nella pulizia, del Mo-numento intitolato al sottotenente Ugo Bartolomei, de-corato di Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Generoso esempio di amore che racchiude i più profondi sentimenti di mamma che guarda a quella figura bronzea come a un figlio caduto di 19 anni, un eroe che non ha fatto più ritorno al calore familiare.

Esempio, inoltre, di alto valore civico cui pos-sono prendere spunto le nuove generazioni. Grazie si-

gnora Rosanna, grazie di cuore, Le siamo grati e riconoscenti.

Bell’esempio e bell’immagine!

di Angelo Ceccotto

A scanso di equivoci, premetto di non avere titolo per giudicare o condannare chicchessia ma, da libero cittadino, di valu-tare e evidenziare la mia riflessione su ciò che leggo e sento dagli organi di informazione. Nell’esporre la mia idea, non ho la presunzione di essere il puritano; sicuramente anch’io, di fronte al detto evangelico “chi non ha peccato scagli la prima pietra”, ho qualcosa da farmi perdonare dal Padre Supremo. Ciò espresso, nel sentire quotidiano, si pone innanzi alla collettività una realtà degradante di malcostume talmente radicato che viene ormai presentato con tanta leggerezza da qualche soggetto istituzionale, giustificandolo come una normale consuetudine da accettare poiché entrata nel costu-me quotidiano. Trovo questi comportamenti di una bassezza disgustosa e cinica, ancor più se esercitati da rappresentanti che ci governano e che spesso ne fanno un “business” per amplificare e riscattare la propria immagine ormai in deca-denza. Fanno loro coro i “media”, che trasmettono comportamenti e scene di sporcizia televisiva che scorrono a fiumi, presentati come un’attrazione, un esempio di buon costume o un passatempo domestico travolgendo l’ingenuità e l’innocenza dei nostri figli. Non meno succede nei palazzi del potere, dove si sforzano a incartarci con le solite promesse vendendoci fumo e briciole, umiliando quanti seriamente impegnati a tenere dritta la barra di una nazione che sta affon-dando nella frenesia dell’arraffare con ogni mezzo e dell’apparire a ogni costo. Esempi squallidi che portano allo sdegno la gente di buon senso e di trasparente onestà, che persegue i nobili valori tramandati dai loro genitori. Gente che lavora, che opera con responsabilità, oltre a essere impegnata disinteressatamente nel volontariato, diffondendo principi etici e di sana moralità. Uomini e donne che operano mettendosi a disposizione del bisogno altrui senza chiedere nulla in cambio poiché credono profondamente nella possibilità di un mondo migliore. Questi sono la stragrande maggioranza…

Ma inevitabilmente costoro si scontrano con la prepotenza e l’arroganza di molti funzionari pubblici e di chi ci go-verna a ogni livello occupando indegnamente spazi del potere. Non meno all’interno dei partiti ormai allo sbando, che nul-la hanno più da offrirci se non ricorrere all’esposizione mediatica sparando le solite affermazioni di “routine” che non tro-veranno mai concreto riscontro. Comportamenti, questi, di persone senza ritegno, impregnate di esibizionismo, allergiche all’umiltà, insensibili al dovere, portatori di un umorismo che, tra una barzelletta e l’altra, contornata da qualche bestem-mia, soddisfa la loro smania di apparire. Non mancano di insultare tutto e tutti per nascondere il proprio squallore e la propria nefandezza, esempi senza ritegno che non hanno eguali in Europa. Tutto questo fa rabbrividire. Politici che si mettono l’aureola affermando di essere cattolici credenti, poi non si capisce credenti in che cosa dal momento che rincor-rono i più perversi comportamenti etici e morali. Politici affetti da megalomania che sguazzano nei miliardi intascati grazie a compromessi clientelari, a spartizioni di capitali di ogni genere e, non meno, da tangenti viziate di mafia. Politici senza pudore che amano se stessi e il loro potere, trascurando cinicamente le necessità del popolo. Questa non è una forzatura ma una realtà per chi vuol vedere con i propri occhi, e non fa parte di tifoserie clientelari.

Da qui si capisce il balletto di andare a votare, ma votare chi? Forse i fautori del “Porcellum”, o quanti hanno condiviso questo imbroglio mascherato di legalità abusando del voto del povero cittadino per mantener il loro potere? No, io non me la sento di andare a votare per essere complice di chi sta portando alla rovina questa bella Italia amata nel mondo ma depredata dalla piovra partitica clientelare. Non posso essere complice dei furbacchioni che hanno “stra-abusato” del diritto-dovere di voto per posarlo sulle mani di chi strapazza la Costituzione e insulta gli organi istituzionali per proteggere le proprie malefatte. Non si può sostenere chi, giorno dopo giorno, escogita e legifera “lacci e laccioli” che imbavagliano l’operosità di lavoratori e imprenditori onesti, con la conseguenza di rendere sempre più povera la gente togliendole la dignità. Questo è inaccettabile. Non abbiamo bisogno di caricature che si definiscono salvatori della Patria, o di chi dichiara di pulirsi il sedere con il tricolore, quel tricolore simbolo di onesta Italianità che rappresenta il sacrificio dei nostri padri per difendere la nostra libertà e i patri confini. E’ questa, oggi, la gratitudine e la riconoscenza per tale sacrificio? Altro che dirci come dobbiamo comportarci, mentre costoro puzzano di “arraffaggio” e malcostume svuotandoci le tasche e dei diritti acquisiti…

Pessimista? No, non lo sono mai stato. Nauseato sì, molto, ma altrettanto consapevole della necessità di un radicale cambiamento generazionale e di rotta che risvegli tutte le coscienze orientandole al rispetto del valore umano, a una vera giustizia, a una ripartizione economica equa, all’onestà morale ed etica.

LETTERE AL TORNADO

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(s.for.) Riceviamo, e pubblichiamo con molto piacere, l’appello dei ragazzi delle classi seconde della scuola media statale “Italo Calvino” di Alano di Piave, intenzionati ad allestire una mostra fotografica con immagini storiche del nostro Comune. Ci rivolgiamo quindi ai nostri lettori, che sappiamo particolarmente sensibili a queste iniziative, invi-tandoli a fornire tutto il materiale in loro possesso, materiale - è bene precisarlo - che sarà poi debitamente restituito ai legittimi proprietari.

Un’iniziativa della scuola media statale “Italo Calvino” di Alano che merita di essere sostenuta

Foto storiche di Alano? Fuori dai cassetti!

Caro amico, stiamo cercando di allestire una piccola mostra fotografica di vecchie immagini del nostro Comune: della gente, dei paesaggi e degli oggetti della vita di una volta.

Ti saremmo molto grati se tu volessi contribuire con qualche fotografia in tuo possesso, che noi ristamperemo e ri-consegneremo in breve tempo.

Questo l’elenco dei recapiti dove consegnare le foto: Fener: Marcello Meneghin - Alano: “Panificio Errandi” e biblio-teca comunale - Scuola media: prof. Italo Sandi - Uson: prof.ssa Luana Di Tommaso - Colmirano: “Panificio Erran-di” - Campo: Don Tizíano Piovan.

Ti ringraziamo anticipatamente ritenendo questa iniziativa interessante per tutti!

I ragazzi delle classi seconde della scuola media statale “Italo Calvino” di Alano di Piave P.S. Verrà consegnata una ricevuta a chi porterà delle foto. Abbiate l’accortezza di scrivere dietro la foto il vostro nome e cognome in matita.

ATTUALITÀ

POESIA

25° di matrimonio

per Stefano & Anna Teresa

di Alessandro Bagatella

All’insaputa degli “sposi d’argento”, gli amici desiderano far loro una sorpresa attraverso le pagine del nostro giornale pubblicando questa foto per ricordare tale evento rivissuto il mese scorso nella chiesa di Alano con la celebrazione del parroco don Alessandro. Sempre gli amici vogliono ringraziare gli sposi per la bella festa organizzata nell’occasione, che – a loro memoria – non a-vevano mai visto così divertente. Nella foto dello Studio Resegati, gli sposi Stefano Billò e Anna Teresa Spada con la figlia Giada. Anche noi della reda-zione ci uniamo alla festa con i nostri più sinceri auguri e un arrivederci al cinquantesimo.

Nastro azzurro in casa Villabruna

di Alessandro Bagatella

Ad allietare la famiglia di Orazio e Mirella Villabruna, nostri ab-bonati di Tomo, è arrivato il nipotino Diego, nato lo scorso 27 lu-glio, che presentiamo ai lettori del Tornado assieme alla cuginet-ta Vanessa. Congratulazioni a mamma Lara e al papà, con un augurio al piccolo Diego di avere tanta felicità e fortuna nella vi-ta. Naturalmente la redazione si congratula anche con i nonni Orazio e Mirella, unitamente a zie, zii e parenti tutti. Non è detto che, tra breve, non vedremo Diego “conduttore” a Malga Boe-mia, sul Tomatico…

La presente poesia, inviataci dalla nostra lettrice fenerese Maria Biz, è stata segnalata dalla giuria del 28° Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia - Premio Levico Terme 2010.

A mio padre Giacomo di Maria Biz

Ti stò osservando, al capezzale del letto dell'ospedale.

Nel vederti soffrire mi duole il cuore e del tuo dolor, percepisco anch'io.

Rugoso il volto, segnato dagli anni. Sento dentro me una voce che mi dice ...

che te ne stai andando verso un mondo nuovo, un soggiorno di Pace.

Potessi toglierti una decina d'anni, aggiungerli ai miei, per non vederti morir prima di me.

Una vita piena di lavoro, sacrifici e tribulazioni, di ricordi del passato.

Tutto ora in un baleno, s’é tramontato. Se potessi leggere il destino ... scavalcherei quel muro che ci stà separando, e il tempo fermare.

Ora … sei stanco … Riposati papà …

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La corsa è un valido sostituto della dieta, o meglio, può aiutarci a

mangiare in modo sano ed equilibrato

Grazie alla corsa il metabolismo cresce in media di circa il 20 per

cento e l’organismo continua a bruciare grassi persino mentre si dorme

Correre perché… di Serena Schievenin

…per dimagrire in modo sano. La corsa è un valido sostituto della dieta, o meglio, può aiutarci a mangiare in modo sano ed equilibrato. Si desiderano molto meno i pasticci e ci si tiene lontani dagli eccessi con inaspettata facilità, e permette di bruciare i grassi senza doversi privare dei piaceri della tavola. Alcuni studi americani hanno messo in evidenza che con la corsa si producono maggiori quantità di una sostanza che si chiama colecistochinina, che comunica al cervello il senso di sazietà. Quando una persona corre, brucia i grassi. In particolare se ne vanno quelli dei muscoli perché la corsa pone il fisico in attività aerobica, ovvero fa lavorare il cuore fra i 120 e 140 battiti al minuto. Sopra la soglia anaerobica, invece, si consumano gli zuccheri, in quanto rappresentano una fonte di energia immediata e possono essere reclutati dall’organismo più velocemente. Una persona che corre, priva di qualsiasi allenamento, brucia in media 0,1 grammi di grassi ogni mezzo secondo. Più o meno l’equivalente di un granellino di sabbia. Bastano però quattro settimane di attività e le quantità si fanno più interessanti: il corpo brucia 5 grammi ogni mezzo secondo, una misura sempre piccola ma che è già 50 volte superiore a quella iniziale. Quando le settimane di allenamento diventano dodici, il corpo brucia 25 grammi ogni mezzo secondo, 250 volte rispetto all’inizio. Quando la corsa diventa un’attività continuativa, si può in pratica mangiare quasi tutto senza ingrassare mai, perché il corpo produce un numero superiore di enzimi destinati a distruggere i grassi e aumentano vertiginosamente le piccole centrali dove essi vengono bruciati. Mentre in un corpo non allenato il rapporto fra gli enzimi che demoliscono i grassi è 10 a 1, in un corpo mediamente allenato il rapporto è 5 a 5; in un corpo ben allenato il rapporto si ribalta: 2 a 8. Una delle meraviglie del nostro corpo è che continua a lavorare per noi anche quando riposiamo. Grazie alla corsa il metabolismo cresce in media di circa il 20 per cento e l’organismo continua a bruciare grassi persino mentre si dorme. Insomma, il segreto è quello di mantenere in allenamento la propria macchina brucia grassi. Ma c’è un ulteriore beneficio che scatta nell’organismo di chi corre. Do-

po alcune settimane di allenamento il corpo impara ad autoregolamentarsi a tavola. È un meccanismo che fa si che esso scelga il giusto comportamento rispetto al cibo, senza che questo appaia come una rinuncia. In definitiva, chi corre con regolarità modifica inevitabilmente quelle che sono le sue abitudini alimentari. Piega con naturalezza verso i carboidrati, lasciando da parte i grassi. Predilige frutta e verdura. L’azione combinata fra attività fisica e regole chiare a tavola consentirà di mantenere costante il peso forma. Noi italiani siamo fortunati

perché la dieta mediterranea è molto completa e bilanciata. La principale fonte di energia deriva da prodotti vegetali. Pasta e pane, sempre presenti sulla nostra tavola, sono derivati dalla trasformazione dei cereali e ci riempiono il serbatoio dei carboidrati che servono per la corsa. Altra pregevole caratteristica della dieta medi-terranea è l’uso di molti legumi, frutta e olio d’oliva che completano la qualità proteica fornita dai cerali e of-frono una corretta iniezione di lipidi e di fibra alimentare. La dieta comprende anche la carne, il pesce e le uova che, in proporzioni adeguate, apportano importanti qualità nutrizionali. Quindi, è bene sapere, che non esistono alimenti sbagliati, ma tutti concorrono alla nostra dieta. Il problema è trovare il giusto equilibrio. I cibi vengono solita-mente suddivisi in due gruppi in base agli alimenti che li costituiscono: macroelementi e microelementi. Nel gruppo dei macroelementi ci sono i carboidrati, i grassi e le proteine. Nel gruppo dei microelementi ci sono le vitamine e i sali mi-nerali. Per chi corre è fondamentale l’apporto dei carboidrati, perché sono la principale benzina della nostra macchina corporea. I carboidrati sono di due tipi: zuccheri e amidi. Gli zuccheri sono quelli che vengono consumati subito, appe-na si comincia a entrare in attività. Gli amidi, invece, vengono consumati in seconda battuta, quando lo sforzo si fa più prolungato. Per quanto riguarda i grassi, è ovvio che vanno assunti in quantità limitate. Anche essi sono un serbatoio di energia, ma costituiscono la cosiddetta “riserva”. Chi mangia cibi grassi sappia che sarà molto difficile smaltirli, a me-no che non svolga un’attività fisica quasi professionale. Il ruolo delle proteine è paragonabile a quello di tanti piccoli mattoni che vanno a comporre i tessuti. Le proteine riparano e sostengono il tessuto vecchio e vanno a formare nuovi tessuti. Quando ci si allena con una certa intensità è quindi corretto assumerne adeguate quantità attraverso carne, pesce e formaggi. Attenzione: fra questi è il pesce ad avere un alto contenuto proteico con scarso contenuto di grassi. Mangiare bene consente di allenarsi meglio e recuperare più in fretta gli sforzi. La prima norma da rispettare, alternan-do i diversi tipi di proteina, è la varietà dei cibi. Per esempio, colazione con yogurt e cerali, fette biscottate e marmella-ta, succo di frutta e un caffè; a pranzo un piatto di pasta o riso, verdura e frutta, e un secondo piatto leggero, come prosciutto crudo o bresaola; da bere rigorosamente acqua e caffè a fine pasto. La sera sbilanciare sulle proteine, quin-di un buon piatto di minestrone va benissimo o qualche volta anche la pasta; il secondo è il piatto basilare per assume-re una buona quantità di proteine, quindi si può variare tra pesce, carne o uova. Per concludere frutta o una fetta di dolce, meglio la semplice crostata o le torte secche (evitare panna e creme in generale). Da bere acqua minerale, un bicchiere di vino e ogni tanto anche una birra. Infine, bisogna mangiare a piacere frutta e verdura, perché le vitamine e i sali minerali attivano bene la chimica dell’organismo e consentono il corretto funzionamento del corpo.

LETTERE AL TORNADO

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Uno scatto per l’ambiente

Un vero e proprio evento mediatico che coinvolge tutti coloro che vorranno mettere in campo la propria sensibilità per l'ambiente e il proprio “occhio di falco”.

Ecodom, consorzio costituito dai più importanti Produttori di Elettrodomestici (in particolare dei Raggruppamenti R1 - frigoriferi, condizionatori, scaldacqua - e R2 - lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni), e Legambiente hanno inaugurato Raeeporter, iniziativa che invita a fotografare e a segnalare i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - lavatrici, frigoriferi, forni, pc, …) abbandonati ai margini delle strade o nelle discariche abusive, e quindi non smaltiti correttamente. Per partecipare sarà sufficiente compilare un form sul sito www.raeeporter.it, fornendo i propri dati, una breve descrizione del RAEE abbandonato, l’indicazione del luogo (comune, via/corso/piazza/…) e caricando il proprio scatto. Ecodom si occuperà di inviare tempestivamente una segnalazione all’ente competente (il Comune o la società d’igiene urbana che effettua la raccolta dei rifiuti), affinché provveda al recupero del RAEE e al suo trasporto al Centro di Raccolta più vicino, da dove verrà poi trasferito presso un impianto specializzato per il trattamento. Tutti i partecipanti riceveranno in omaggio un simpatico gadget: non si tratta infatti di una gara a premi ma di una "missione" per fotoreporter sensibili alla salvaguardia dell'ambiente, residenti o domiciliati in un comune italiano. Sul sito dedicato all'iniziativa, www.raeeporter.it, sono pubblicati tutti i dettagli dell'evento che si concluderà a dicembre 2010. In homepage un contatore calcola in tempo reale tutte le segnalazioni pervenute e con un click è possibile collegarsi alla mappa della penisola sulla quale compaiono le icone delle foto inviate. Attraverso lo zoom o una fotogallery è poi possibile ingrandire le immagini. I tre migliori scatti, selezionati per la qualità tecnica ed estetica da una giuria di esperti, saranno pubblicati sul sito di Ecodom e sul magazine on line del Consorzio, Ecodomnews, di gennaio-febbraio 2011. L’iniziativa mira a sensibilizzare la collettività in merito all’importanza del corretto riciclo dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Ogni RAEE, se pure in percentuali differenti, rappresenta un "serbatoio" di materiali riciclabili (ferro, rame, alluminio e plastica) e riciclare significa non solo salvaguardare le risorse del pianeta ma anche risparmiare energia. L'energia utilizzata per produrre materie prime, infatti, è decisamente superiore a quella necessaria a ricavare materie prime seconde attraverso il riciclo dei RAEE. Inoltre, nel caso dei frigoriferi e dei condizionatori, la presenza nei circuiti refrigeranti e nelle schiume isolanti di sostanze ozono-lesive e con un elevato potere clima-alterante rende necessario e importante che tali RAEE siano trattati secondo metodi e procedure corrette per evitare l’ampliamento del cosiddetto “buco nell’ozono” e l’aggravarsi dell’effetto serra.

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ATTUALITÀ

RISPARMIO ENERGETICOCondizionatori: per l’uso notturno preferirli a “inverter” La tecnologia “on-off” è molto semplice ma ha un consumo elevato. Quando si accende, il condizionatore va subito al massimo a prescindere da quanta aria fredda serva effettivamente. I modelli “a inverter” modulano invece la potenza (e quindi il consumo) in base alla necessità fino ad arrivare al minimo necessario per il mantenimento della temperatura impostata, con un notevole risparmio energetico, specie di notte.

Lavatrice e lavastoviglie: classe A e lavaggi serali a pieno carico Gli elettrodomestici di classe energetica A consumano fino alla metà di quelli vecchi e riducono di molto le emissioni di CO2. Scegliere sempre la giusta dose di detersivo e il programma più adatto di lavatrice e lavastoviglie (meglio i cicli economici, a pieno carico, senza prelavaggio e asciugatura). Il funzionamento degli elettrodomestici in fascia serale e nel weekend può consentire un ulteriore risparmio.

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Ciao, Betty!

Il 15 novembre, a Quero, una chiesa gremita di amici ha salutato Elisabetta (Betty) Bagatella, che ha lasciato la dimensione terrena, per raggiungere quella celeste, dopo un percorso di appena 45 anni di vita. L’affetto di così tante persone non lenirà certo il dolore dei famigliari, ma resta il conforto della vicinanza espressa da tutta la comunità e da coloro che l’hanno conosciuta e frequentata. A ricordare Betty, deceduta a Montebelluna il 13 novembre, anche le rappresentanze dei donatori volontari del sangue dell’associazione feltrina, avendo lei praticato la donazione di sangue con la sezione querese. Un esempio di generosità svolto con discrezione, animato da sentimenti di solidarietà verso il prossimo, come ricordato nella preghiera del donatore letta al termine della funzione. Alla mamma Adriana, alla sorella Susy e a tutti i famigliari porgiamo sentite condoglianze.

CRONACA

Quero 1941, Ines Curto balia “certificata”

di Alessandro Bagatella

Proponiamo ai nostri lettori questi interessantissimi documenti rinvenuti dai familiari di Ines Curto in Ceccato (nella foto a fianco), che desiderano ricor-darla anche se da tempo scomparsa ma, come dice il proverbio, “il bene fatto per gli altri, resta”. Il lavoro di balia, a cui si riferiscono i documenti, un tempo era anche un’importante fonte di reddito per il sostentamento della famiglia. Ines Curto, nata negli Stati Uniti d’America il 9 gennaio 1911, era figlia di Giovanni Curto e Maria Bellaver e, nel 1941, risiedeva a Quero assieme al marito Roberto Ceccato. Il documento a sinistra, firmato dal Podestà, è l’autorizzazione ad esercitare il baliatico; quello a destra invece, firmato dall’Ufficiale sanitario e propedeutico all’autorizzazione, è il certificato sanita-rio in cui si attesta che Ines Curto “è sana, robusta, immune da sifilide e da altre malattie infettive e trasmissibili e che la stessa riunisce in sé tutti i requi-siti per essere una buona nutrice”.

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