IL PUNTO COLDIRETTI...2018/02/25  · Lazio Carlo Hausmann, della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero...

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IL PUNTO COLDIRETTI SETTIMANALE DI INFORMAZIONE PER LE IMPRESE DEL SISTEMA AGROALIMENTARE Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT N. 25 7 - 13 LUGLIO 2017 COLDIRETTI I 4mila in piazza contro l’accordo Ue-Canada La mobilitazione della Coldiretti a Roma davanti Montecitorio per dire no al trattato di libero scambio L’intesa legalizza la pirateria alimentare e spalanca le porte a grano e carne stranieri Moncalvo: “Ora pressing sul Parlamento per votare #stopCETA” ECONOMIA "E’ nata una alleanza tra- sversale per difendere il Made in Italy di allevatori, agricoltori, consumatori, sindacalisti, ambientalisti, rappresentanti della società civile". Lo ha sottolineato il presidente della Col- diretti Roberto Moncalvo in occasione della protesta davanti a Montecitorio, annunciando la mobilitazione perma- nente per fare pressing anche con email bombing e tweetstorm sui parlamentari che dovranno votare sulla ratifica del trattato nelle prossime settimane al Se- nato e alla Camera http://www.coldi- retti.it/ #stopCETA. “E’ necessaria – sottolinea Moncalvo - una valutazione ponderata e approfondita dell’argo- mento, soprattutto in considerazione della mancanza di reciprocità tra mo- delli produttivi diversi che grava sul trattato che, al contrario, dovrebbe ri- servare all’agroalimentare una specifi- cità che tuteli la distintività della produzione. Ancora una volta il nostro settore è divenuto merce di scambio nelle trattative internazionali senza al- cuna considerazione del pesante im- patto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambien- tale e della sicurezza”. ECONOMIA Un fronte trasversale per salvare le eccellenze del Made in Italy In rivolta anche i Consorzi di tutela di Dop e Igp Anche i Consorzi di Tutela delle Dop e Igp in rivolta con- tro l’accordo Ue-Canada. Il no al Ceta arriva dai Consorzi dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano Igp, del Salame d’oca di Mortara Igp, della Nocciola Piemonte Igp, del Salame di Varzi Dop, del Fagiolo di Cuneo Igp, dell’in- salata di Lusia Igp, degli Enti locali della Val d’Aosta, delle Dop del Pecorino crotonese e della ricotta affumi- cata crotonese e dei vini marchigiani (Imt). A sostenere gli agricoltori della Coldiretti anche Fedrforeste e un’al- leanza trasversale che comprende i deputati Giuseppe De Cristofaro (Si-Sel), Giulio Marcon (Si – Sel), Adriano Zaccagnini (Mdp), Massimiliano Fedriga (capogruppo Lega Nord alla Camera, Francesco La Forgia (capo- gruppo Mdp), Alfredo Dattorre (Mdp), Basilio Catanoso (Fi), Oreste Pastorelli (Misto-Psi-Pli), Nicola Fratoianni (Si-Sel), Nicodemo Oliverio (Pd), Franco Bordo (Art.1- Mpd), Colomba Mongiello (Pd) e Giorgia Meloni (FdI- An) ed i senatori Giulio Tremonti (Gal), Monica Cirinnà (Pd), Elena Fattori (M5S), Stefano Fassina (Si-Sel) e Lo- redana De Petris (Si-Sel). Ma dal palco hanno parlato anche gli ex ministri Gianni Alemanno e Alfonso Peco- raro Scanio (presidente Fondazione Univerde), Susanna Camusso, segretaria generale Cgil, Rossella Muroni, pre- sidente Legambiente, Federica Ferrario di Greenpeace, Cinzia Scaffidi slow food internazionale Monica di Sisto di Fair Watch, Elio Lannutti di Adusbef, il presidente di Federconumatori Emilio Viafora, Luca Zaia, presidente Regione Veneto, l’Assessore all’agricoltura della Regione Lazio Carlo Hausmann, della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero e del Molise Vittorino Facciolla. Oltre quattromila agricoltori della Coldiretti in piazza Montecitorio, a Roma, per gridare #stopCETA, il no all'accordo di libero scambio tra Ue e Canada che per la prima volta nella storia legittima in un trattato in- ternazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy ac- cordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, oltre a spalancare le porte all'in- vasione di grano e carne agli ormoni. Alla manife- stazione hanno preso parte anche Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Gre- enpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch. Secondo il Dossier della Coldiretti, ben 250 denomi- nazioni di origine (Dop/Igp) ita- liane riconosciute dall’Unione Europea non godranno di alcuna tutela sul territorio canadese. Pe- raltro il trattato dà il via libera al- l’uso di libere traduzioni dei nomi dei prodotti tricolori (un esempio è il parmesan) mentre per alcuni prodotti (asiago, fontina e gorgon- zola) è consentito in Canada l’uso degli stessi termini accompagnato con “genere”, “tipo”, “stile”, e da una indicazione visibile e leggibile dell’origine del prodotto. Ma se sono stati immessi sul mercato prima del 18/10/2013 possono es- sere addirittura commercializzati senza alcuna indicazione. La tutela delle indicazioni geografiche rico- nosciute non impedisce l’uso in Canada di indicazioni analoghe per coloro che abbiano già regi- strato o usato commercialmente tale indicazione (sono compresi nell’eccezione formaggi, carni fre- sche e congelate e carni stagio- nate). In sostanza si potrà continuare a produrre e vendere “prosciutto di Parma” canadesi in coesistenza con quello Dop ma anche “Daniele Prosciutto” locale. È anche riconosciuta la possibilità di utilizzare parti di una denomina- zione di una varietà ve- getale o di una razza animale (come ad esem- pio la chianina).Con l’azzeramento struttu- rale dei dazi all’importa- zione il Ceta spalanca poi le porte all’invasione dal paese nordameri- cano di grano, la princi- pale coltivazione dell’Italia particolarmente diffusa nelle aree più deboli del Paese. Ma il trattato prevede anche il via libera all’im- portazione a dazio zero per circa 75.000 tonnellate di carni suine e 50.000 tonnellate di carne di manzo dal Canada dove vengono utilizzati ormoni per l’accresci- mento vietati in Italia. Nell'ac- cordo manca anche il riferimento alla portata vincolante del princi- pio di precauzione con l’arrivo di prodotti sui quali sono usate so- stanze attive vietate nella Ue.

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    Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

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    N. 25

    7 - 13

    LUGLIO

    2017

    COLDIRETTI

    I 4mila in piazza contro l’accordo Ue-CanadaLa mobilitazione della Coldiretti a Roma davanti Montecitorio per dire no al trattato di libero scambio

    L’intesa legalizza la pirateria alimentare e spalanca le porte a grano e carne stranieri

    Moncalvo:

    “Ora pressing

    sul Parlamento

    per votare

    #stopCETA”

    ECONOMIA

    "E’ nata unaalleanza tra-sversale perdifendere ilMade in Italydi allevatori,agr ico l to r i ,consumatori,sindacalisti,ambientalisti,rappresentanti della società civile". Loha sottolineato il presidente della Col-diretti Roberto Moncalvo in occasionedella protesta davanti a Montecitorio,annunciando la mobilitazione perma-nente per fare pressing anche con emailbombing e tweetstorm sui parlamentariche dovranno votare sulla ratifica deltrattato nelle prossime settimane al Se-nato e alla Camera http://www.coldi-retti.it/ #stopCETA. “E’ necessaria –sottolinea Moncalvo - una valutazioneponderata e approfondita dell’argo-mento, soprattutto in considerazionedella mancanza di reciprocità tra mo-delli produttivi diversi che grava sultrattato che, al contrario, dovrebbe ri-servare all’agroalimentare una specifi-cità che tuteli la distintività dellaproduzione. Ancora una volta il nostrosettore è divenuto merce di scambionelle trattative internazionali senza al-cuna considerazione del pesante im-patto che ciò comporta sul pianoeconomico, occupazionale e ambien-tale e della sicurezza”.

    ECONOMIAUn fronte trasversale per salvare le eccellenze del Made in Italy

    In rivolta anche i Consorzi di tutela di Dop e IgpAnche i Consorzi di Tutela delle Dop e Igp in rivolta con-tro l’accordo Ue-Canada. Il no al Ceta arriva dai Consorzidell’Olio Extravergine di Oliva Toscano Igp, del Salamed’oca di Mortara Igp, della Nocciola Piemonte Igp, delSalame di Varzi Dop, del Fagiolo di Cuneo Igp, dell’in-salata di Lusia Igp, degli Enti locali della Val d’Aosta,delle Dop del Pecorino crotonese e della ricotta affumi-cata crotonese e dei vini marchigiani (Imt). A sosteneregli agricoltori della Coldiretti anche Fedrforeste e un’al-leanza trasversale che comprende i deputati Giuseppe DeCristofaro (Si-Sel), Giulio Marcon (Si – Sel), AdrianoZaccagnini (Mdp), Massimiliano Fedriga (capogruppoLega Nord alla Camera, Francesco La Forgia (capo-gruppo Mdp), Alfredo Dattorre (Mdp), Basilio Catanoso(Fi), Oreste Pastorelli (Misto-Psi-Pli), Nicola Fratoianni

    (Si-Sel), Nicodemo Oliverio (Pd), Franco Bordo (Art.1-Mpd), Colomba Mongiello (Pd) e Giorgia Meloni (FdI-An) ed i senatori Giulio Tremonti (Gal), Monica Cirinnà(Pd), Elena Fattori (M5S), Stefano Fassina (Si-Sel) e Lo-redana De Petris (Si-Sel). Ma dal palco hanno parlatoanche gli ex ministri Gianni Alemanno e Alfonso Peco-raro Scanio (presidente Fondazione Univerde), SusannaCamusso, segretaria generale Cgil, Rossella Muroni, pre-sidente Legambiente, Federica Ferrario di Greenpeace,Cinzia Scaffidi slow food internazionale Monica di Sistodi Fair Watch, Elio Lannutti di Adusbef, il presidente diFederconumatori Emilio Viafora, Luca Zaia, presidenteRegione Veneto, l’Assessore all’agricoltura della RegioneLazio Carlo Hausmann, della Regione Piemonte, GiorgioFerrero e del Molise Vittorino Facciolla.

    Oltre quattromila agricoltori dellaColdiretti in piazza Montecitorio,a Roma, per gridare #stopCETA,il no all'accordo di libero scambiotra Ue e Canada che per laprima volta nella storialegittima in un trattato in-ternazionale la pirateriaalimentare a danno deiprodotti Made in Italy ac-cordando esplicitamenteil via libera alle imitazioniche sfruttano i nomi delletipicità nazionali, oltre aspalancare le porte all'in-vasione di grano e carneagli ormoni. Alla manife-stazione hanno preso parte ancheCgil, Arci, Adusbef, MovimentoConsumatori, Legambiente, Gre-enpeace, Slow Food International,Federconsumatori, Acli Terra eFair Watch. Secondo il Dossierdella Coldiretti, ben 250 denomi-nazioni di origine (Dop/Igp) ita-liane riconosciute dall’UnioneEuropea non godranno di alcunatutela sul territorio canadese. Pe-raltro il trattato dà il via libera al-l’uso di libere traduzioni dei nomidei prodotti tricolori (un esempioè il parmesan) mentre per alcuni

    prodotti (asiago, fontina e gorgon-zola) è consentito in Canada l’usodegli stessi termini accompagnatocon “genere”, “tipo”, “stile”, e da

    una indicazione visibile e leggibiledell’origine del prodotto. Ma sesono stati immessi sul mercatoprima del 18/10/2013 possono es-sere addirittura commercializzatisenza alcuna indicazione. La tuteladelle indicazioni geografiche rico-nosciute non impedisce l’uso inCanada di indicazioni analogheper coloro che abbiano già regi-strato o usato commercialmentetale indicazione (sono compresinell’eccezione formaggi, carni fre-sche e congelate e carni stagio-nate). In sostanza si potrà

    continuare a produrre e vendere“prosciutto di Parma” canadesi incoesistenza con quello Dop maanche “Daniele Prosciutto” locale.

    È anche riconosciuta lapossibilità di utilizzareparti di una denomina-zione di una varietà ve-getale o di una razzaanimale (come ad esem-pio la chianina).Conl’azzeramento struttu-rale dei dazi all’importa-zione il Ceta spalancapoi le porte all’invasionedal paese nordameri-cano di grano, la princi-

    pale coltivazione dell’Italiaparticolarmente diffusa nelle areepiù deboli del Paese. Ma il trattatoprevede anche il via libera all’im-portazione a dazio zero per circa75.000 tonnellate di carni suine e50.000 tonnellate di carne dimanzo dal Canada dove vengonoutilizzati ormoni per l’accresci-mento vietati in Italia. Nell'ac-cordo manca anche il riferimentoalla portata vincolante del princi-pio di precauzione con l’arrivo diprodotti sui quali sono usate so-stanze attive vietate nella Ue.

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    ECONOMIACon la pubblicazione in Gazzetta ufficiali le modifiche per le aree di interesse ecologico

    Greening ed Efa, ecco il nuovo regolamentoE’ stato pubblicato sulla GazzettaUfficiale dell’UE il regolamento disemplificazione del greening cheprevede in particolare il divieto ditrattamenti su alcune superfici de-stinate ad Efa (aree di interesseecologico). La pubblicazione ar-riva successivamente al voto favo-revole del Parlamento europeo allaproposta della Commissione, avve-nuto lo scorso 14 giugno.Tuttavia, il regolamento nascecome proposta di semplificazionee, oltre al divieto di trattamenti sualcune superfici da destinare adEfa (terreni lasciati a riposo, azo-tofissatrici e fasce produttive lungoi bordi forestali), prevede anchealtre modifiche del greening e nonsolo. Vediamo quali sono le princi-pali modifiche introdotte.

    Greening

    Considerando la diversificazione,il regolamento introduce la possi-bilità per gli Stati membri di fissareperiodi di diversificazione diversia livello regionale o sub-regionaleper tenere conto di eventuali diver-sità di condizioni climatiche nelterritorio dei singoli Stati membri(attualmente in Italia il periodo didiversificazione è unico e va dal 1°aprile al 9 giugno di ogni anno).Inoltre, sempre all’interno della di-versificazione, su parcelle caratte-rizzate da una piccola superficie eda una notevole varietà di coltureè prevista la possibilità di dichia-rarle come singole colture, con

    l’obiettivo di semplificare la fasedi compilazione della domanda.Oltre alla diversificazione, le mo-difiche introdotte per il greening ri-guardano principalmente le aree diinteresse ecologico, comunemente

    indicate Efa. Per i terreni lasciati ariposo, il regolamento stabilisce lanecessità di indicare un periodominimo di ritiro di tali superficidalla produzione. Tale periodo nonpuò essere inferiore a 6 mesi (nellaproposta iniziale tale limite era paria 9 mesi, troppo alto considerandoil normale svolgimento delle atti-vità agricole). In Italia il periodominimo è fissato pari ad 8 mesi. Inoltre, le modifiche prevedono ilraggruppamento in un’unica fatti-specie delle siepi, delle fasce albe-rate e degli alberi in filari al fine disemplificarne la dichiarazione.Anche per i gruppi di alberi e per iboschetti è previsto il raggruppa-mento in un’unica fattispecie deno-minata “boschetti nel campo”.

    Per evitare che le dimensioni mas-sime degli elementi caratteristicidel paesaggio siano un fattore limi-tante al loro utilizzo ai fini Efa no-nostante rappresentino unvantaggio ambientale per la biodi-versità, il regolamento consente didichiarare i suddetti elementi finoalla superficie massima prevista,anche qualora questi superino taledimensione.Per le fasce tampone e per i bordidei campi diversi da quelli protettida condizionalità è stato unifor-mato e fissato a 20 metri il limitemassimo da poter considerare.Inoltre, lungo i corsi d’acqua anchela vegetazione ripariale è conside-rata ai fini del calcolo delle Efa.Gli elementi caratteristici del pae-saggio, le fasce tampone e i bordidei campi sono considerati Efaadiacenti (e quindi considerabiliper l’adempimento dell’obbligo)anche qualora queste siano adia-centi ad un’area direttamente adia-cente ad un seminativo.Per quanto riguarda le fasce di et-tari ammissibili lungo i bordi fore-stali, gli Stati membri possonodecidere di consentire o meno laproduzione. Qualora lo Stato mem-bro preveda la produzione, po-tranno essere considerate ai finiEfa fino ad una larghezza massimapari a 10 metri, da aumentare a 20qualora lo Stato membro prevedal’assenza di produzione.Relativamente alle colture azoto-

    fissatrici, in base a quanto stabilitodal regolamento di modifica, po-tranno essere considerate ai finiEfa anche le superfici in cui la col-tura azotofissatrice non risulta inpurezza, a condizione che sia assi-curata la sua predominanza nei mi-scugli.

    Giovani

    Per le persone giuridiche, affinchépossa essere concesso il sostegnoaccoppiato, il regolamento di modi-fica chiarisce che il giovane agricol-tore deve rispettare il limite di 40anni di età nell’anno in cui la per-sona giuridica su cui esercita il con-trollo presenta per la prima voltadomanda per il pagamento di base.Sostegno accoppiato

    Il sostegno accoppiato può essereerogato dividendo il massimale peril limite massimo di ettari/capi sta-bilito dallo Stato membro, oppureper il numero di ettari/capi ammis-sibili al finanziamento. In base aquanto stabilito dal regolamento dimodifica, tale importo unitario puòessere calcolato anche come valorecompreso in un intervallo com-preso tra i suddetti due valori se ilnumero di unità ammissibili è in-feriore al limite quantitativo.Le modifiche previste dal regola-mento si applicheranno a partiredal 1° gennaio 2018.Gli Uffici Col-diretti sono a disposizione per ul-teriori chiarimenti. Visita il sitohttp://www.terrainnova.it/ e scarical’App TerraInnova

    Arriva il kit Coldiretti per non perdere i fondi comunitariVorresti avere un quadropiù chiaro delle opportu-nità previste per la tuaazienda agricola nell’am-bito delle Politiche di svi-luppo rurale? Ecco il Kitche fa per te! Per illu-strare le possibilità di fi-nanziamento fornite dallaPac, ed in particolare dalsecondo Pilastro sulloSviluppo rurale, è statoinfatti predisposto un Kitdi supporto, formatodall’App TerraInnovaColdiretti sullo Svilupporurale e dalla pubblica-

    zione “La Politica di Svi-luppo rurale 2014-2020 inItalia”.La pubblicazioneprevede un approfondi-mento sul Secondo Pila-stro della Pac e spiega gliaspetti pratici di come lapolitica di sviluppo ruralesia stata applicata in Italiaattraverso i singoli docu-menti programmatici re-gionali (Psr 2014-2020).Il documento nasce conl’obiettivo di fornire unulteriore strumento disupporto alle aziendeagricole per sintetizzare le

    principali misure di inte-resse e la diversa applica-zione a livello regionale edi province autonome.Gliutenti potranno così inte-grare le potenzialità for-nite dall’AppTerraInnova, tramite laquale è possibile, tra l’al-tro, essere aggiornati suibandi della propria re-gione e valutarne lo statodi attuazione attraversoun meccanismo a sema-foro. Tramite specifichetabelle di sintesi è possi-bile avere un primo ap-

    proccio ai principali inter-venti di interesse per leaziende agricole, tra cui inparticolare, la Misura In-vestimenti (Sottomisura4.1 – “Investimenti nelleimprese agricole”); Gio-vani agricoltori (Sottomi-sura 6.1 – “Aiutoall’avviamento di impresaper i giovani agricoltori”)e Diversificazione (Sotto-misura 6.4 – “Sostegno adinvestimenti nella crea-zione e sviluppo di atti-vità extra-agricole”). Neldocumento sono appro-

    fonditi, inoltre, ulteriorielementi di interesse perlo sviluppo rurale con ri-ferimento anche al Pro-gramma di svilupporurale nazionale (PSRN)ed alcuni ulteriori ele-menti innovativi dellanuova programmazione2014-2020, come il Parte-nariato europeo per l’in-novazione ed i rispettiviGruppi operativi (PEI eGO) e la gestione del ri-schio. E’ possibile scari-care la pubblicazione alseguente link

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    Riso, servono etichetta e clausola salvaguardiaCon un pacco di riso su quattrovenduto in Italia che ormaicontiene prodotto stranieroall’insaputa dei consumatori èimportante il pressing sul-l’Unione Europea a difesa delMade in Italy. E’ quanto af-ferma la Coldiretti nell’espri-mere apprezzamento per larichiesta avanzata dal Governoitaliano alla Commissione eu-ropea per l'applicazione ur-gente della clausola disalvaguardia per il ripristinodei dazi sulle importazioni diriso lavorato dalla Cambogia,l'autorizzazione a sperimentarein Italia l'introduzione dell'ob-bligo di indicazione dell'ori-gine in etichetta per il riso emisure straordinarie di soste-gno al reddito dei risicoltori edi rilancio di una coltura stra-tegica per l'Unione. L’Italia è ilprimo produttore europeo diriso su un territorio di 237mila

    ettari coltivato da 4263aziende, per una produzione di1,58 miliardi di chili, con unruolo ambientale insostituibilee opportunità occupazionali,ma la situazione sta precipi-

    tando e a rischio c’è il lavorodi oltre diecimila famiglie tradipendenti e imprenditori im-pegnati nell’intera filiera. Laproduzione nazionale sarebbe

    più che sufficiente per coprirei consumi interni ma si preferi-sce speculare sulle importa-zioni low cost ad alto rischioche affossano le quotazioni delMade in Italy perché è possi-bile spacciare il riso stranieroper italiano a causa della man-canza di un adeguato sistemadi etichettatura. Secondo laconsultazione on line promossadal Ministero delle PoliticheAgricole, ben l’81,5% degliitaliani vuole conoscere in eti-chetta l’origine del riso che ac-quista ed occorre quindiaccelerare la procedura avviatacon la formale notifica del de-creto dai Ministri delle Politi-che agricole Maurizio Martinae dello Sviluppo EconomicoCarlo Calenda per l’introdu-zione in Italia dell’obbligo diindicazione della materiaprima per il riso.

    ECONOMIA Richiesti alla Ue il ripristino dei dazi sul prodotto asiatico e misure di sostegno

    Via ai pagamenti Pac a 300mila aziendeVia libera da Agea al pagamento di oltre 200milioni di euro a favore di 300mila agricoltoribeneficiari della Domanda Unica, lo SviluppoRurale e la ristrutturazione dei vigneti. I paga-menti sono suddivisi in: 174 milioni di euro infavore di 298.671 mila beneficiari per la do-manda unica (saldo campagna 2016); 20 mi-lioni di euro in favore di 3.212 beneficiari perlo sviluppo rurale; 7,7 milioni di euro in favoredi 346 beneficiari della ristrutturazione vi-gneti.Sono inoltre in corso di autorizzazionedue ulteriori decreti di pagamento per lo svi-luppo rurale per un importo di oltre 41,4 mi-lioni di euro. Il primo è relativo alle misure a

    investimento e alle misure a superficie e ri-guarda 10,8 milioni di euro in favore di 835 be-neficiari.Il secondo decreto di istruttoriaautomatizzata, relativo alle sole misure a super-ficie, prevede un importo complessivo di oltre30 milioni di euro in favore di oltre 4.500 be-neficiari. In particolare i pagamenti, relativil'annualità 2016, riguardano: 2,6 milioni dieuro concessi a 990 beneficiari della misura 10della Regione Campania; 28 milioni di euro infavore di 3.605 beneficiari della misura 11della Regione Puglia. Gli Uffici Coldiretti sonoa disposizione per ulteriori chiarimenti. Con-sulta anche il sito http://www.terrainnova.it/.

    E’ stato riconosciuto il grande valore delsistema italiano degli allevatori a difesadel quale si è mobilitato tutto l’agroali-mentare, a cominciare dagli assessorati re-gionali all’agricoltura, alle associazionicooperative e industriali, ai consorzi di tu-tela ai sindacati. E’ quanto afferma la Col-diretti che esprime il proprioringraziamento al ministro delle PoliticheAgricole Maurizio Martina e al ministrodell'Economia e delle finanze, Pier CarloPadoan, per la pronta risposta al tagliodelle risorse, con lo stanziamento di 15milioni di Euro. Con i finanziamenti po-tranno così proseguire i progetti che il si-stema allevatori sta mettendo in campoa tutela del benessere animale e della so-stenibilità degli allevamenti nazionali ga-ranzia di salubrità e qualità delleproduzioni zootecniche che chiede ilPaese. Dal sistema degli allevatori italianidipende non solo la competitività delMade in Italy e la tutela dei redditi delleimprese ma anche la grande biodiversitàanimale italiana con la tenuta e il controllodei registri di specie e razze animali chetutelano più di 200 tra razze e popolazioniautoctone consolidando, nel contempo, ilivelli di qualità delle grandi produzioniDop di prosciutti salumi e formaggi cherappresentano l’eccellenza agroalimen-tare italiana.

    ECONOMIA

    Ok ai fondi

    per il sistema

    allevatori

    Prosciutto Parma Dop, ecco il Piano di regolazione dell’offerta E’ stato predisposto dal Consorzio ditutela e approvato dall’assemblea deiconsorziati il Piano di regolazionedell’offerta per il periodo 2018-2020del prosciutto di Parma Dop. Oltre arispondere ai requisiti previsti all’ar-ticolo 172, paragrafo 3, del regola-mento (UE) n. 1308/2013, cheprevede la possibilità di regolamen-tare l’offerta dei prosciutti a denomi-nazione di origine protetta per

    adeguarla alla domanda, il Piano deveindicare chiaramente gli strumenti diregolazione dell’offerta che sarannoapplicati (es. contribuzione differen-ziata rispetto a riferimenti produttivi oalla situazione di magazzino), le mo-dalità di attribuzione dei riferimentiproduttivi, le strategie e, in via indica-tiva, gli obiettivi produttivi. In adem-pimento a quanto previsto dalle Lineeguida per la consultazione degli alle-

    vatori nell’ambito dei Piani per la re-golazione dell’offerta dei prosciuttiDop, il piano deve essere divulgatocercando di coinvolgere il maggiornumero dei suinicoltori interessatidella zone geografica di produzione.Per dare seguito alla fase di consulta-zione dei suinicoltori, è organizzatoun incontro presso la sede della Col-diretti di Mantova per lunedì 24 luglioalle ore 11.Nel corso dell’incontro,

    verrà illustrato il Piano di Regolazionedell’Offerta di Prosciutto di Parmapredisposto per il triennio 2018–2020.La consultazione degli allevatori disuini è fondamentale per l’approva-zione del piano produttivo. Coldirettiha sempre sostenuto la necessità diprogrammare le produzioni zootecni-che Dop ed in particolare dei pro-sciutti, per contenere l’eccessivavolatilità dei prezzi.

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    L’ALLARME Da Nord e Sud continuano i problemi per le colture causati dal caldo anomalo

    Un giugno bollente favorisce siccità e incendiGiugno bollente in Italia dove letemperature massime sono risultatesuperiori di 3,1 gradi alla media diriferimento, salendo a 27,4 gradimentre le precipitazioni sono risul-tate in calo del 25,6%, con un mixesplosivo che aggrava la siccità neicampi e alimenta gli incendi. E’quanto afferma la Coldiretti sullabase dei bilancio finale Ucea sulpazzo mese di giugno che eviden-zia una situazione di criticità dif-fusa sul territorio che ha provocatonelle campagne danni stimati in unmiliardo di euro. La situazionepeggiore si registra al centro Italiadove la pioggia si è più che dimez-zata (-56,1%) mentre la colonninadi mercurio è salita a 29,3 gradi,ben 3,7 gradi in più rispetto al nor-male. Ma “boccheggia” anche ilSud dove le temperature massimesono arrivate a 28,9 gradi (+2,5gradi) favorite anche dal -41.5% diprecipitazioni. Ed è caldo anomaloanche al Nord dove si sono regi-strati 25,1 gradi, 3,6 in più rispettoalla media del periodo, mentre

    manca all’appello il 26,9% di piog-gia. Una situazione che rende sem-pre più pesante il bilancio deidanni. In Toscana, nella provinciadi Siena è allarme allevamenti acausa della mancanza di acqua edei foraggi per gli animali, letteral-mente bruciati dal gran caldo, masu tutto il territorio regionale la pro-duzione di cereali e crollata del40%, con punte del 70% nel casodel mais e quelle di foraggi, or-taggi, pomodoro da industria efrutta sono diminuite fino al 50%.I girasoli e il granoturco stanno sec-cando in Umbria e nelle Marche,

    ma in difficoltà sono anche ampiearee del Lazio dove la produzionedi frumento risulta stentata, con pe-sante contrazione dei raccolti. Sof-frono anche ortaggi, frutta,pomodori. Brucia letteralmente ilSud a causa degli incendi con il bi-lancio dei danni più pesante in Si-cilia dove si contano danni permilioni di euro tra animali morti,ettari di terreno per il foraggi bru-ciati e strutture devastate, tanto dafar scattare immediatamente la so-lidarietà degli agricoltori della Col-diretti con consegne immediate diforaggio per l’alimentazione delbestiame. Gravissimi problemi siregistrano anche dalla Puglia allaCalabria, dall’Abruzzo alla Cam-pania, dal Molise alla Basilicatadove il crollo dei raccolti nellecampagne, dal grano al pomodorofino alle olive mette a rischio gli in-vestimenti avviati per l’annataagraria con una diminuzione del li-vello occupazionale per il calodelle giornate lavorative offertedall’agricoltura.

    A rischio le raccolte estive di frutta e ver-dura e soprattutto la vendemmia per gliinammissibili ritardi burocratici nello svi-luppo della procedura informatica del-l’Inps che di fatto impediscono alleimprese agricole l’accesso agli strumentiche hanno sostituito i voucher. E’ l’allarmelanciato dalla Coldiretti in riferimento aicontenuti della circolare dell’Inps che dettale istruzioni operative per le nuove presta-zioni occasionali. A rischio sono opportu-nità di lavoro per 50mila giovani studenti,pensionati e cassa integrati impiegati inagricoltura nell’attività stagionale. L’Inpsnon consente alle imprese agricole di poterutilizzare la comunicazione preventiva perun arco temporale di tre giorni, prerogativache la legge attribuisce al settore agricoloproprio in ragione delle sue specificità.Non è ammissibile che ancora una voltasia proprio il settore agricolo ad esserel’unico penalizzato da una burocrazia cheprevarica le disposizioni legislative, difatto bloccandone l’applicazione. La Col-diretti chiede al Presidente dell’Inps TitoBoeri di superare immediatamente questoblocco per consentire l’utilizzo dellenuove prestazioni occasionali nel settorein cui sono nate e che anche nel passatonon hanno dato luogo agli abusi che sisono verificati altrove.

    LAVORO

    Raccolti

    a rischio

    con le nuove

    regole Inps

    Lepidotteri del tabacco, ok all’indoxacarbIl Ministero della Salute, accogliendo un’istanzapresentata da Coldiretti, ha autorizzato l’uso d’emer-genza della sostanza attiva indoxacarb, per la pre-venzione ed il controllo dei lepidotteri defogliatorisul tabacco. Delle quasi 130 specie che si reputanodannose per tale coltura, nel mondo, più di ventisono presenti in Italia . Si tratta di un insetticida ap-partenente alla classe delle ossadiazine, specifico perla lotta ai più comuni lepidotteri infestanti già regi-strato su alcune colture orticole e su vite, melo, pero,pesco, albicocco, mais, mais dolce e per la lotta allecicaline della vite.La molecola agisce prevalente-mente per ingestione e contatto sulle larve (su alcune

    specie possiede anche attività ovicida) causando ilblocco degli impulsi nervosi e provocandone la pa-ralisi e successiva morte. La sostanza risulta, inoltre,particolarmente efficace per il controllo di H. armi-gera. S.exigua e S.ittoralis, fitofagi dannosi per talecoltura. La dose consentita è di 125 g/ha disciolti in3-8 hl/ha, iniziando le applicazioni alla schiusuradelle uova o quando sono visibili le prime erosionidelle larve neonate, effettuando gli eventuali suc-cessivi trattamenti ad intervallo di 8-10 giorni. Sipossono effettuare al massimo due applicazioni peranno. Il periodo autorizzato per i trattamenti è 26giugno - 23 ottobre 2017.

    Coldiretti boccia l'accordo di riforma Ue della legislazione bio La Presidenza maltese e il Parlamento europeo hannoraggiunto un accordo preliminare sulla revisione del-l'attuale normativa Ue in materia di produzione bio-logica ed etichettatura dei prodotti biologici. Il testo,una volta perfezionato, per assicurare, in particolare,la necessaria coerenza e correttezza giuridica sarà tra-smesso alla presidenza della Commissione agricolturadel Parlamento Europeo.Coldiretti esprime sull’ac-cordo una valutazione decisamente negativa in quantola proposta iniziale della Commissione Ue, finaliz-zata, giustamente, ad elevare gli standard di qualitàdelle norme di produzione degli alimenti biologici è

    stata completamente stravolta a vantaggio degli inte-ressi di gran parte dei paesi europei che, da nord a sud,mirano a proporre ai consumatori cibi che di biologicohanno ben poco. Non solo non c’è stato verso, infatti,di poter eliminare le numerose deroghe riguardanti siale sementi biologiche che la zootecnia, ma addiritturasi consente anche, per compiacere alcuni paesi delnord Europa, l’impiego dei così detti letti demarcatiin serra che sono di fatto un modo per coltivare fuorisuolo venendo meno ad uno principi fondamentalidell’agricoltura biologica. L’Italia è rimasta isolata neltentativo, del tutto vano, di opporsi ad un sostanziale

    “tradimento” di quelli che dovrebbero essere i principifondamentali dell’agricoltura biologica svenduti innome di quella che, ormai, appare come un’abile ope-razione di marketing a danno dei consumatori inquanto le disposizioni di questa proposta di regola-mento, appena approvata, sono ben lungi dal garantireun prodotto sostenibile ed a basso impatto ambientaleche si differenzi in modo netto dagli alimenti conven-zionali. L’unica alternativa è che il consumatore siorienti verso prodotti biologici italiani ottenuti con unanormativa nazionale più restrittiva rispetto a quellacomunitaria.