Il PIccolo del Cremasco

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LEGA E UDC, LA TENSIONE E' ALTISSIMA Istituti di credito: anche la «Cassa rurale del Cremasco» ha detto sì alla fusione con la «Banca dell'Adda» - A pagina 11 Alle provinciali, i leghisti vogliono rompere l'alleanza con il partito di Casini. Che ha votato contro il federalismo. Intervista al segretario cremasco Matteo Soccini. Il quale chiarisce qual è la situazione. E, intanto, Ancorotti... Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona VENERDI’ 6 FEBBRAIO 2009 • Supplemento settimanale al n° 6 de "Il Piccolo Giornale" € 0,02 Copia Omaggio Il PICCOLO giornale del CREMASCO ALLEANZA A RISCHIO ANCHE A CREMA? Se c'è stata truffa T-Red a Spino: «Saranno accolti tutti i ricorsi» a pagina 8 La morte di Alghisio Il presepe dei Sabbioni ha perso la sua anima a pagina 6 Ritorna, da domenica 8 febbraio, il Carnevale cremasco. Si parte, come sempre, da piazza Giovanni XXIII. Molte le novità e sono tutte da ammirare. Tante le scuole che hanno aderito alla manifestazione. Ci sono sei carri lunghi 16 metri. Si replica il 15 e il 22 febbraio. CARNEVALE, DOMENICA IL PRIMO EVENTO perai britan- nici contro lavoratori italiani, in Inghilterra, al grido: «Il lavoro inglese agli inglesi». Barack Obama incita gli statunitensi: «Comprate americano». Gli ha rispo- sto, subito, da Parigi il pre- sidente Sarkozy: «Compra- te francese». Alla faccia della libera circolazione degli uomini e delle merci! La crisi globale sta scuo- tendo uno dei capisaldi del capitalismo: la miglior qualità al minor prezzo. A meno di nicchie ad alto va- lore aggiunto. Un esempio? La Ferrari. Chi la vuole non bada a spese. Dal capitalismo stiamo franando nel protezioni- smo. La paura di perdere il lavoro (da parte di chi ha un posto fisso o è precario) o di perdere ordini e fattu- rati (da parte delle impre- se) sta facendo precipitare il mondo in tante autarchie. Le quali peggiorano solo la situazione. Basta riandare alla Grande crisi del 1929 negli Usa o al credo fasci- sta dell’Italia autosuffi- ciente dalla metà degli anni Trenta: pochi prodotti in commercio, sempre gli stes- si, e costosissimi. Ma senza scomodare la Storia, veniamo ai giorni nostri. E’ bastato toccare vari privilegi, aprendo al- cuni mestieri o settori alla competizione, per trovare taxisti, farmacisti e avvoca- ti in piazza. Il risultato? Freni all’accesso alla pro- fessione; tassametri, par- celle e medicinali cari. A farne le spese è sempre il consumatore. Perché, infat- ti, un americano dovrebbe comprare un’auto di De- troit se quella prodotta in Giappone va meglio e costa meno? E perché un france- se dovrebbe acquistare vino transalpino se quello italia- no gli piace di più e viene venduto a minor prezzo? E perché un’azienda inglese dovrebbe far lavorare solo i suoi connazionali con bu- ste paga più pesanti e mino- re professionalità? Capitalisti a parole, mo- nopolisti nei fatti. E il peg- gio, purtroppo, deve ancora arrivare perché se le follie finanziarie stanno metten- do in ginocchio l’economia reale che, a corto di ordini, è costretta a licenziare, chi resta senza lavoro non avrà più i soldi per acquistare i beni prodotti dalle aziende le quali, a loro volta, saran- no costrette a nuovi licen- ziamenti. E’ il gatto che si morde la coda. E’ il risulta- to di una finanza e di un capitalismo senza regole. Il Far west. Speriamo che du- ri poco. s.c. Dal capitalismo al protezionismo O Intervista ad Alloni Pendolari sui treni: un barlume di speranza a pagina 7

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6 febbraio 2009

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LEGA E UDC, LA TENSIONE E' ALTISSIMA

Istituti di credito: anche la «Cassa rurale del Cremasco» ha detto sì alla fusione con la «Banca dell'Adda» - A pagina 11

Alle provinciali, i leghisti vogliono rompere l'alleanza con il partito di Casini. Che ha votato contro il federalismo. Intervista al segretario cremasco Matteo Soccini. Il quale chiarisce qual è la situazione. E, intanto, Ancorotti...

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VENERDI’ 6 FEBBRAIO 2009 • Supplemento settimanale al n° 6 de "Il Piccolo Giornale" € 0,02 Copia Omaggio

Il PICCOLO giornale del

CREMASCOALLEANZA A RISCHIO ANCHE A CREMA?

Se c'è stata truffa

T-Red a Spino:«Sarannoaccoltitutti i ricorsi»

a pagina 8

La morte di Alghisio

Il presepedei Sabbioniha persola sua anima

a pagina 6

Ritorna, da domenica 8 febbraio, il Carnevale cremasco. Si parte, come sempre, da piazza Giovanni XXIII. Molte le novità e sono tutte da ammirare. Tante le scuole che hanno aderito alla manifestazione.Ci sono sei carri lunghi 16 metri. Si replica il 15 e il 22 febbraio.

CARNEVALE, DOMENICA IL PRIMO EVENTO

perai britan-nici contro l a v o r a to r i italiani, in Inghilterra, al grido: «Il

lavoro inglese agli inglesi». Barack Obama incita gli statunitensi: «Comprate americano». Gli ha rispo-sto, subito, da Parigi il pre-sidente Sarkozy: «Compra-te francese». Alla faccia della libera circolazione degli uomini e delle merci! La crisi globale sta scuo-tendo uno dei capisaldi del capitalismo: la miglior qualità al minor prezzo. A meno di nicchie ad alto va-lore aggiunto. Un esempio? La Ferrari. Chi la vuole non bada a spese.

Dal capitalismo stiamo franando nel protezioni-smo. La paura di perdere il lavoro (da parte di chi ha un posto fisso o è precario) o di perdere ordini e fattu-rati (da parte delle impre-se) sta facendo precipitare il mondo in tante autarchie. Le quali peggiorano solo la situazione. Basta riandare alla Grande crisi del 1929 negli Usa o al credo fasci-sta dell’Italia autosuffi-ciente dalla metà degli anni Trenta: pochi prodotti in commercio, sempre gli stes-si, e costosissimi.

Ma senza scomodare la Storia, veniamo ai giorni nostri. E’ bastato toccare

vari privilegi, aprendo al-cuni mestieri o settori alla competizione, per trovare taxisti, farmacisti e avvoca-ti in piazza. Il risultato? Freni all’accesso alla pro-fessione; tassametri, par-celle e medicinali cari. A farne le spese è sempre il consumatore. Perché, infat-ti, un americano dovrebbe comprare un’auto di De-troit se quella prodotta in Giappone va meglio e costa meno? E perché un france-se dovrebbe acquistare vino transalpino se quello italia-no gli piace di più e viene venduto a minor prezzo? E perché un’azienda inglese dovrebbe far lavorare solo i suoi connazionali con bu-ste paga più pesanti e mino-re professionalità?

Capitalisti a parole, mo-nopolisti nei fatti. E il peg-gio, purtroppo, deve ancora arrivare perché se le follie finanziarie stanno metten-do in ginocchio l’economia reale che, a corto di ordini, è costretta a licenziare, chi resta senza lavoro non avrà più i soldi per acquistare i beni prodotti dalle aziende le quali, a loro volta, saran-no costrette a nuovi licen-ziamenti. E’ il gatto che si morde la coda. E’ il risulta-to di una finanza e di un capitalismo senza regole. Il Far west. Speriamo che du-ri poco.

s.c.

Dal capitalismoal protezionismo

O

Intervista ad Alloni

Pendolarisui treni:un barlume di speranza

a pagina 7

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di Tiziano Guerini

di questi giorni una polemica forte fra due im-portanti partiti – uno di maggio-ranza, l’altro di

minoranza - che dal livello na-zionale dove è scoppiata, in riferimento alla proposta di riforma in senso federale dello Stato, si sta espandendo a

livello locale, dove invece i due partiti interessati sono per lo più alleati in maggioran-za, e dove si stanno prepa-rando candidati e programmi per le ormai imminenti elezio-ni amministrative della prossi-ma primavera.

I due partiti sono la Lega e l’Unione di Centro: Bossi e Casini. Il leader indiscusso della Lega, il ministro Umber-to Bossi, dopo il voto negati-vo dell’Udc sulla proposta di federalismo del ministro Cal-deroni al Senato dei giorni scorsi, ha dichiarato: «Nes-suna alleanza a livello locale con il partito che boccia la no-stra bandiera programmati-ca».

L'ordine bossiano è stato ancora più perentorio di quanto s'immaginava all'ini-zio: cioè non solo evitare una candidatura di matrice Udc per quanto riguarda i sindaci e i presidenti di provincia, ma addirittura escudere gli eredi più diretti della Democrazia Cristiana dalle coalizioni di centrodestra.

Insomma, stando alle di-chiarazioni del leader incon-trastato del Carroccio, i leghi-sti non potrebbero sedere al

fianco dei sostentiori di Casini nelle compagini di cetrode-stra che si candidano a gui-dare città e province.

Si tratta di un vero terremo-to politico, considerato che Udc e Lega finora hanno sempre fatto parte della stes-sa alleanza. Lo dimostra il co-mune di Crema dove Cesare Giovnetti, ex sindaco e as-sessore leghista al Bilancio, lavora al fianco di Luciano

Capetti, casiniano di ferro, esponente dell'Udc, asses-sore al Commercio e allo Sport. Ma tutto questo ora è a rischio. Come è a rischio l'alleanza del centrodestra al-largata anche all'Udc e pron-ta a correre per le elezioni amministrative.

In provincia di Cremona, dove si andrà al voto oltre che per l’amministrazione provin-ciale anche per il capoluogo, gli animi sono tesi e nessuno vuole tirare troppo la corda, per non compromettere l’esi-to elettorale, ma nemmeno si vuole fare un passo indietro per timore di lasciare traspa-rire una eccessiva debolezza. La situazione per ora è con-trassegnata da un'attesa ca-rica di tensione.

«Pari dignità per tutti» ha invocato il segretario provin-ciale Giuseppe respidi dell’Udc, «tutti sono legittima-ti a proporre candidati e pro-grammi, senza veti prelimina-ri di nessun tipo». Ma come la pensa a Crema il segretario locale della Lega, Matteo Soccini?

«Ho avuto modo in questi giorni di parlare con il segre-tario a Crema dell’Udc Marti-

no Boschiroli: abbiamo convenuto che a livello locale nulla muta all’interno delle al-leanze già costituite. Diverso è il discorso per le alleanze ancora da definire per le pros-sime elezioni amministrative. La riforma presentata non ri-guarda solo e tanto il livello nazionale, ma discende a ri-caduta sulla attività di regioni, province, comuni: una chiu-sura a livello locale, cioè, po-trebbe compromettere l’effi-cacia della riforma stessa».

Questo significa, allora, totale chiusura verso gli esponenti locali del partito di Casini? «Lunedi scorso si è tenuta la riunione degli organi dirigenti del partito; sono ancora in at-tesa del documento finale ma da quanto trapela direi che la porta per le alleanze con l’Udc non è totalmente chiusa».

Cosa deve accadere, al-lora, perché si possano ri-aprire le trattative?

«C’è ancora da affrontare per la riforma in senso federa-le dello Stato il voto alla Ca-mera: forse l’Udc potrebbe cambiare atteggiamento, an-che perché si potrebbero in-trodurre miglioramenti alla stessa bozza di legge appro-vata in Senato».

Ma aspettare per allean-ze e candidature fino a marzo sarebbe contropro-ducente dal punto di vista dell’efficacia della campa-gna elettorale, questa vo-stra posizione non rischia di essere un poco un ricat-to?

«I ricatti si fanno sulle pic-cole cose, e noi ne abbiamo subito tanti. Qui, invece, è la bandiera stessa della Lega, il cuore del suo programma, cioè la riforma in senso fede-rale, ad essere messa in gio-co: per noi è questione più che fondamentale».

Che sviluppi potranno esserci a livello locale do-ve la Lega cremasca è di-rettamente coinvolta per il rinnovo della Amministra-zione provinciale? Ci sono stati incontri per appiana-re le divergenze?

«So di incontri per questo fine settimana in CdL e nella stessa Udc: non mi risultano incontri della Lega, ed io do-vrei saperlo perché sul tavolo provinciale la Lega deve es-serci perché si possano pren-dere delle decisioni. Ripeto: la porta non è totalmente chiu-sa, certo nemmeno aperta. Il nostro livello critico è alto».

Dopo il no al Federalismo, il partito di Casini rischia l'esclusione dal centrodestra. Intervista a Soccini, segretario provinciale del Carroccio

E'LA “COMPONENTE DI IDEE” IN FORZA ITALIA

«La componente politica in Forza Italia che chiede maggior democrazia interna e mag-gior apertura verso l’esterno, cresce e diven-ta sempre più significativa nei contenuti po-litici che propone». Renato Ancorotti, as-sessore di primo piano a Crema, non ha dubbi circa la bontà dell’iniziativa intrapresa con alcuni autorevoli amici di partito ormai da qualche tempo, «non sarà più possibile continuare a considerarci da parte dei vertici del partito come una appendice inutilmente critica».

Uno dei componenti della “banda larga” è il consigliere comunale Fulvio Lorenzetti, che ormai da qualche tempo manifesta una certa insofferenza nei confronti dei “notabili forzisti”. Dice proprio così ed esplicita il rife-rimento «agli esponenti F.I. provenienti dalla vecchia D.C. abituati a vedere correnti dap-pertutto. Non vedo intelligenza politica in questo. E’ invece normale che in un partito vivo ci sia discussione, mi meraviglierei del contrario. Forza Italia è in una fase costituen-te, stiamo per dar vita ad un nuovo partito fondendoci con Alleanza Nazionale, ed an-che in A.N. c’è finalmente chi si fa delle do-mande e si pone degli interrogativi».

Lorenzetti dice di provare molto fastidio quando apprende «le posizioni politiche ed amministrative dei nostri dirigenti solo dalla stampa. Non fosse per i giornali ci troverem-mo continuamente di fronte a delle sorprese. Gli iscritti devono contare di più. Tanto più che abbiamo l’impressione che gli sbagli si accumulino, e qualcuno ormai si senta in un cul de sac perché i pasticci, le soluzioni im-provvisate e pasticciate prima o poi si sco-

prono».Lorenzetti entra nel merito: «Esempio? La

questione sovrappasso a Crema si sta rive-lando un boumerang: il tipo di manufatto da realizzare deve essere la conseguenza di un ragionamento sullo sviluppo che si vuole del-la città, e non un obiettivo fine a se stesso, da brandire con furore ideologico. E anche nelle Società pubbliche incomincia a serpeg-giare qualcosa: vedi dimissioni di un revisore in SCRP. Oppure lo stallo nelle farmacie co-munali». Insomma il sassolino a suo tempo sottovalutato, rischia di diventare una valan-ga, e da Crema ha incominciato a percorre-re tutta la provincia. «Casalmaggiore, Volon-go… fossi nei panni dei dirigenti con la loro sordità, incomincerei a preoccuparmi» con-clude Lorenzetti.

Ancorotti: «Non siamo un appendice inutile, più democrazia nel partito»

Matteo Soccini, segretario provinciale della Lega

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Lega Nord e Udc, la tensione è alta

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Cronaca 3Venerdì 6 Febbraio 2009

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Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Giovedì 6 Febbraio ore 16,00

CREMASCO

Renato Ancorotti, assessore alla Cutura e allo Sviluppo economico

Page 4: Il PIccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

ontinua la nostra rubri-ca dedicata ai consi-glieri comunali e que-sta volta tocca a Elia Avaldi.

Il personaggio è noto in città anche perché non è alla prima esperienza in “sala degli ostaggi”. Sessant’anni portati be-nissimo, “alfista” sfegatato, ex in-segnante di educazione fisica con diploma Isef, come d'altronde di-mostra il suo aspetto atletico. Ha l’hobby della pesca fin da bambi-no, ed ora può esercitarla anche al mare. Già giocatore di bocce, adesso preferisce impartire a tutti lezioni di scopa d’assi. In Consi-glio Comunale è presidente della Commissione territorio.

Ed è proprio dal tempo libero che vogliamo partire. Quali sono le sue letture più recenti e gli ulti-mi film visti?

«Leggo generalmente tutti i quo-tidiani locali, più uno nazionale. Scelgo preferibilmente libri di poli-tica nel senso più ampio dl termine, per esempio quelli di Bruno Vespa. Recentemente ho letto “Gomorra” di Saviano e “Tre inverni della pau-ra” di Gianpaolo Pansa. Mi piac-ciono i film d’azione e i thriller psi-cologici; ho rivisto volentieri “Il si-lenzio degli innocenti”; questa estate ho visto “Gomorra” e il “Di-vo” sulla vita politica di Andreot-ti».

Cosa pensa di Crema?«Sono nato in Crema-centro e ho

sempre abitato in città. La amo e non la cambierei con nessun’altra. E’ stato proprio questo affetto per

Crema che mi ha spinto nel 1993 ad aderire l progetto di Berlusconi aprendo a Crema, con altri amici, entusiasti quanto me, una sede di Forza Italia».

Mi vuole raccontare i suoi esordi in politica?

«Ricordo che, nel 1994, dopo che Berlusconi andò al governo, la sede di Forza Italia pullulava di per-sone più o meno interessate a ca-valcare il cavallo vincente; persone che, ovviamente, dopo la caduta del Governo, e soprattutto quando Berlusconi fu coinvolto in una serie infinita di processi, scomparvero, e la sede, quasi d’incanto, si svuotò. Restammo in quattro gatti a presi-diare, fra i sorrisi ironici anche di chi oggi è ai vertici del partito, la sede di via Ponte Furio. Il resto è storia recente e che chi si occupa

di politica a Crema conosce be-ne».

Ed ora?«Sono l’unico fra i soci fondatori

di Forza Italia a Crema ancora im-pegnato in ambito amministrativo.

Ora sono in Alleanza Nazionale, nella speranza di vedere Crema sempre più bella, vivibile ed attenta ai bisogni dei nostri anziani e dei più giovani».

Come vive il suo rapporto con gli altri consiglieri comunali?

«Conosco Federico Pesadori (capogruppo di An) praticamente da sempre in quanto anche i nostri rispettivi padri erano molto amici. Lo stimo molto perché è onesto fi-no al midollo anche se testardo come un mulo».

E con gli altri?«Frequento da circa dodici anni

alcuni consiglieri e al di là della di-versità di vedute, nutro per loro un senso di stima e di amicizia. Per tutti ne cito due: Risari e Cappelli. Sono felice per gli ingressi in sala degli ostaggi di Della Frera e Dos-sena, anche se temo che i ritmi del Consiglio comunale, la lentezza della macchina amministrativa e la scarsa incisività dei lavori in Consi-glio, possano alla lunga demotivar-li. Fra i nuovi entrati ho avuto modo di apprezzare Luca Madeo e Mat-teo Piloni per le capacità ed impe-gno, e per un equilibrio difficilmen-te riscontrabile nei giovani; e Felice Lopopolo per la sua chiarezza, competenza e correttezza».

Come giudica la giunta di cen-tro destra e il sindaco che la gui-da?

«Dopo dieci anni di amministra-zione Ceravolo si deve concedere

a chi gli è subentrato un certo tem-po per prendere visione e appro-fondire alcune tematiche che pre-vedono soluzioni diverse da quelle programmate dal centrosinistra.

Credo che sia il tempo fisiologi-

co per capire la situazione e dare la svolta richiesta dagli elettori.

Amministrare un Comune, in questi tempi di vacche magre, non è cosa semplice. Ritengo che sin-daco e giunta abbiano fatto bene ad agire con cautela. Ora si entrerà nel vivo circa il superamento della barriera ferroviaria, l’utilizzo della “Pierina”, la razionalizzazione della viabilità interna e la sicurezza».

Funziona la “macchina comu-nale”?

“Non sono uno di quei consiglie-ri che ama frequentare gli uffici e

rovistare fra le carte, tuttavia quelle poche volte in cui ho dovuto ricor-rere all’aiuto di un dipendente co-munale ho sempre trovato collabo-razione e disponibilità. Questo sia quando ero in minoranza, sia ora

che sono in maggioranza; e questo la dice lunga sulle qualità profes-sionali dei dipendenti comunali».

E il Consiglio Comunale fun-ziona così com'è oppure potreb-be funzionare meglio?

«Se dipendesse da me non per-metterei di trattare argomenti che niente hanno a che fare con i reali problemi di Crema e del territorio: infatti da anni non partecipo né alla discussione né alla votazione di mozioni che hanno il solo scopo di mettere in mostra le diverse ideolo-gie».

Lo dice il consigliere comunale Elia Avaldi che fissa le sue priorità: superare la barriera feroviaria di Santa Maria, Pierina, viabilità e sicurezza. Il suo orgoglio? Essere l'unico tra i fondatori di Forza Italia a occuparsi ancora di politica. Ecco chi è e come la pensa...

«Bene la cautela, ora si deve agire»

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Elia Avaldi, consigliere comunale di Alleanza nazionale e presidente della commissione Territorio

Cronaca4 Venerdì 6 Febbraio 2008

il PICCOLO giornale del

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Page 5: Il PIccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

u iniziativa del gruppo consiliare del Partito Demo-cratico lo scorso lunedi 2 febbraio in sala consiliare

del comune di Crema si è tenuto un incontro per “di-scutere, riflettere ed infor-mare la città su quanto sta avvenendo in merito al su-peramento della barriera ferroviaria di Santa Maria. A fronte del progetto predi-sposto dall'architetto Cesa-re Macchi Cassia, su inca-rico della amministrazione di centrosinistra, la giunta di centrodestra ha preferito imboccare una strada diver-sa.

Invece del sottopasso di Macchi Cassia, che era pre-sente alla serata nella sala consiliare, il centrodestra, non tutto per la verità, sem-bra preferire il progetto di un sovrappasso.

L’incontro, introdotto dal-la capogruppo del partito Democratico in Consiglio comunale Stefania Bonal-di, ha visto gli interventi di Claudio Ceravolo, già sin-daco di Crema per un de-cennio, e di Agostino Guer-ci, già assessore all’urbani-stica degli ultimi anni del centrosinistra: entrambi og-gi siedono in Consiglio co-munale di Crema all’opposi-zione.

Claudio Ceravolo ha ri-percorso brevemente il pas-saggio ammin is t rat ivo dall’approvazione del PRG dell’architetto Benevolo (2003) al progetto dell’archi-tetto Macchi Cassia (2007) teso a liberare la città dal vincolo artificiale della ferro-via e del canale Vacchelli. L’obiettivo era e rimane quello di realizzare una con-

tinuità fra centro storico e il nuovo sviluppo edilizio sulle aree dimesse del Nord-Est.

Agostino Guerci ha riper-corso analiticamente tutti i vari passaggi con cui si era arrivati ad un progetto con-diviso e finalmente realizza-bile (in particolare i consensi della Regione Lombardia e di Rfi e la costituzione della società Creso). Questo in particolare per sottolineare che se ora si parte da zero, come afferma di voler fare la nuova maggioranza di cen-

trodestra,, tutti questi pas-saggi che hanno comporta-to impegno e tempo do-vranno di nuovo essere ri-percorsi. Ha sottolineato in particolare come il progetto predisposto dal centrosini-stra non prevedeva nemme-no un giorno di chiusura della linea ferroviaria, con-trariamente a quanto ipotiz-zato dalla proposta di so-vrappasso. Un aspetto, questo, che ha giustamente allarmato tutti i pendolari cremonesi e cremaschi che si servono dela linea Cre-mona-Treviglio-Milano.

L’intervento dell’architet-to Macchi Cassia, è stato seguito da un pubblico nu-meroso dove accanto a pro-

fessionisti, cittadini, e con-siglieri di minoranza, sede-vano alcuni esponenti dei partiti e dei gruppi consiliari di maggioranza. Il relatore ha sottolineato come ogni volontà progettuale debba proporsi all’interno di una idea della città attuale e del-la volontà di migliorarla.

«Fare le cose più facili non è mai una buona politi-ca urbana; l’occasione irri-petibile è quella di poter of-frire alla città “una novità” perché sia una verità che

duri». Numerosi gli interventi.

Nessuno dei rappresentanti della maggioranza consilia-re ha preso la parola tranne il consigliere Martino Bo-schiroli. Opimio Chironi ha contestato le velleità di pro-getti “faraonici e costosi”, l’architetto Ettore Ronchet-ti ha chiesto una più detta-gliata esposizione del pro-getto; è intervenuto anche il consigliere regionale Fortu-nato Pedrazzi.

Alvaro Dellera, promoto-re di un referendum contro l’ipotesi sovrappasso, ha preso la parola subito dopo, seguito da Bruno Garatti, presidente SCS gestioni, che ha specificato come il

progetto “sottopasso” pos-sa essere realizzato prag-maticamente per lotti fun-zionali. Molto duro Gianni Risari: «Solo chiacchiere da parte della attuale giunta e mai nessuna proposta do-cumentata». Poi Vincenzo Cappelli e infine Egidio Chiodo, già rappresentante del Comune nella soppres-sa società Creso che della realizzazione del “sottopas-so” avrebbe dovuto occu-parsi.

Due considerazioni si udi-vano alla fine del riuscitissi-mo incontro.

La prima: è legittimo, for-se anche comprensibile, che due schieramenti politi-co-amministrativi abbiano due idee diverse sullo svi-luppo futuro della città; il fatto è che da una parte, il centrosinistra un’idea non solo ce l’ha, ma l’ha esplici-tata attraverso un progetto ampiamente condiviso.

Dalla parte del centrode-stra, invece, nessun segnale che ci possa essere una elaborazione progettuale analoga: per lo meno anco-ra non si è manifestata se non attraverso dichiarazio-ni, valutazioni e giudizi fatti di parole e non di piani ur-banistici esattamente valu-tabili.

La seconda: dopo le due precedenti grandi elabora-zioni e realizzazioni urbani-stiche del dopoguerra (la prima l’edificazione di Cre-ma Nuova negli anni cin-quanta, e la nuova centralità urbana lungo via Libero Co-mune del Prg dell’architetto Bacicalupo, anni Settanta), Crema ora ha bisogno di un nuovo respiro urbanistico per l'interesse dei suoi citta-dini: non riduciamolo alla misera disputa “sottopas-so-sovrappasso”.

Firmatari il consigliere comunale Feli-ce Lopopolo ed altri del gruppo del partito Democratico, è stata presentata al presidente del Consiglio comunale ed al sindaco di Crema una mozione per la creazione di un pacchetto anti-crisi.

La crisi economica globale sta inte-ressando anche il nostro territorio, dove la presenza di molte piccole imprese a condizione artigianale, rischia di essere occasione in più di difficoltà.

Cassa integrazione o, peggio, licen-ziamenti già assumono i contorni di una emergenza sociale. Abbiamo parlato col primo firmatario della mozione, Felice Lopopolo che, per la sua attività per lunghi anni di sindacalista è fra i più sensibili al quadro di crisi che si sta de-lineando.

Perché avete presentanto questa mozione?

«Ci è sembrato doveroso farlo, dal momento che sono soprattutto le istitu-zioni a doversi muovere, anche a livello locale dove la vicinanza con i cittadini permette interventi più mirati e quindi più efficaci».

Cosa può fare nello specifico il Co-mune?

«I Comuni non possono esimersi dall’attuare ogni utile misura e iniziativa volte alla tutela delle fasce economica-

mente più deboli, mirando in primo luo-go ad analizzare i risvolti locali della crisi e ad attivare aiuti diretti o indiretti, me-diante ogni altro strumento di ausilio e supporto. Questo dive la nostra mozio-ne e questo speriamo che si faccia».

Vi risulta che altri enti locali della provincia si stiano muovendo in tal senso?

«L'amministrazione provinciale, ma anche i comuni di Cremona e di Casal-maggiore. E’ importante quindi che an-che Crema, in modo coordinato con queste realtà, prenda delle iniziative».

Come?«La nostra mozione chiede che il co-

mune attivi anche in qualità di comune capo comprensorio, un “Tavolo di Crisi” che veda affiancarsi all’Amministrazione Comunale esponenti di Provincia, realtà produttive, volontariato e associazioni-smo locale, il sindacato, al fine di con-durre una puntuale analisi del fenomeno “crisi” a livello locale. Successivamente si potrà mettere a punto un “pacchetto anti crisi” per affrontare la forte situazio-ne di disagio di molte famiglie crema-sche, eventualmente introducendo an-che revisioni nella politica tariffaria e fi-scale dell’Ente Locale. Chiediamo an-che che si valuti l’opportunità dell’ini-ziativa proposta dal presidente dell’As-sociazione Contromobbing, finalizzata all’istituzione di uno “scaffale sociale” a costo zero, realizzato attraverso con-venzioni con ipermercati e supermerca-ti locali, che consenta ai più bisognosi di accedere ai beni alimentari in caso di seria difficoltà».

Fin qui la mozione presentata dal consigliere comunale Felice Lopopolo che sarebbe urgente discutere al più presto, e sulla quale pare legittimo au-spicare un consenso ampio fra tutte le forze politiche presenti in consiglio co-munale, magari, anzi, con ulteriori ini-ziative che rafforzino il senso di solida-rietà fra i cittadini.

Sottopasso a Santa Maria, perché è meglio

Lopopolo: «Tavolo comunale anti crisi»

S

Da sinistra Agostino Guerci e l'architetto Cesare Machi Cassia

Felice Lopopolo, consigliere comunale

Cronaca 5Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Lo spiega l'architetto Macchi Cassia nell'affollatissima riunione voluta dal Pd. Tutti gli altri interventi

L'assessore Piazzi

A fronte di una decisione più volte affermata e quindi in sostanza già presa da parte dell’assessore ai La-vori pubblici di Crema Si-mone Beretta, appoggiata dal sindaco Bruno Brutto-messo, in ordine al supe-ramento della barriera fer-roviaria di S. Maria con un sovrappasso, l’assessore all’Urbanistica e vicesinda-co, Massimo Piazzi, ha sempre rivendicato la ne-cessità di ulteriori appro-fondimenti.

Una necessità avvertita anche in relazione al fatto che i tecnici comunali, con l’architetto specificata-mente incaricato, Paolo Pomodoro di Milano, stan-no redigendo il Piano di Gestione del Territorio, in pratica una revisione del Prg. Non si tratta, infatti, per l’area di Nord-Est, di un semplice sovrappasso sulla ferrovia, quello che viene ipotizzato, ma di un progetto complesso che dovrà collegare in modo significativo e senza solu-zione di continuità il centro storico cittadino con il quartiere Nord-Est di Cre-ma. Un’area questa, che è stata interessata da un cambio di destinazione d’uso: da edifici industriali importanti (Ferriera, Olivet-ti) a residenziale.

Su questo importante progetto si sta giocando il futuro della città di Crema. Il dilemma è il seguente: o concepire una piccola città di provincia, modesta nelle

ambizioni e nello sviluppo, o immaginare una città contemporanea e avanza-ta. Insomma ancora una volta «una grande Paullo o una piccola Mantova?» come si era espresso con efficacia qualche anno fa il nostro concittadino Beppe Severgnini.

Se la questione si mette finalmente su questo pia-no, forse si potrà trovare una intesa ampia se non totale su quello che si in-tende fare per non blocca-re la città in una discussio-ne infinita e senza sbocco. Forse la situazione di stallo potrebbe venire smossa da una iniziativa forte ed autorevole del vice sinda-co Massimo Piazzi, se si decidesse a far pensare sul serio la sua delega all’Urbanistica che deve essere la vera titolare della questione. Ma fino a che non si presenta un piano urbanistico serio e docu-mentato, tutte le discus-sioni si riducono chiac-chiere, e il tema dello svi-luppo della città del XXI° secolo si svilisce a sempli-ce questione da «lavori pubblici». A tutt’oggi, però, pare che l’assessore Piazzi intenda giocare più in contropiede piuttosto che, come dovrebbe, all’attac-co. Ma su questa questio-ne il tempo che passa non risolve nulla, anzi dramma-tizza sempre di più la si-tuazione. Chi ha coraggio è il momento che lo mo-stri.

«Bisogna approfondire»

«Un muro di gomma»A incontro terminato abbia-mo sentito il parere di due protagonisti della serata: l’architetto Macchi Cassia e Agostino Guerci. «Mi aspettavo qualcosa di più dal dibattito» dice l’ar-chitetto milanese, «magari qualcosa di critico ma si-curamente di meno scon-tato. Mi fa specie che a fonte di una progettualità accuratamente studiata, dall’altra parte ci sia una sorta di muro di gomma: nessun clima di apertura, nessun segnale di rispo-sta. Spero si tratti solo della circostanza di questa sera, e che invece ci sia a breve la possibilità di inter-loquire a pari livello: non lo dico per me, lo dico per la città che lo merita. Un’ulti-ma considerazione a titolo personale: per quel poco o tanto che conosco Tre-nitalia e Rfi credo che non accetteranno mai di inter-rompere la linea ferroviaria per oltre un anno».

Agostino Guerci invece ha giudicato positivamente la serata, soprattutto per l'in-teresse che ha suscitato nel pubblico. «Un incontro intelligente, e molto parte-cipato. Certo si è trattato più di un monologo che di un dialogo, ma purtroppo su questo argomento è così da oltre un anno. Ho ap-prezzato molto il taglio tecnico ma anche appas-sionato che l’architetto Macchi Cassia ha dato al suo intervento. Mi auguro che posso essere lo spun-to perché la maggioranza di centrodestra abbandoni i toni da crociata e le po-sizioni ideologiche – peral-tro solo verbali perché di progettuale ancora non si è visto niente – e inizi un confronto concreto uscen-do dal vicolo chiuso delle proposte solo di qualcuno, per una progettualità di tutti e condivisa dai citta-dini«.

Page 6: Il PIccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

a scomparsa im-provvisa di Gio-vanni Alghisio ha lasciato nel cuore di tutti i cremaschi un vuoto.

Non solo perché rappre-senta il fulcro del famoso Pre-sepe dei Sabbioni, ma anche perché Alghisio è sempre sta-to un personaggio noto nella realtà cremasca. Oltre ad es-

sere stato un bravissimo gio-catore dell’AC Crema, Alghi-sio ha allenato la squadra per 15 anni, tanto che proprio la scorsa primavera, insieme ai suoi campioni di “ieri”, ha ri-cevuto un premio di merito durante la serata di presenta-zione del trofeo Dossena al teatro San Domenico.

E’ proprio la moglie Mirca a raccontarci delle sue pas-

sioni: «Il calcio è stato il suo primo amore. Poi il Presepe. Una passione durata 20 e più anni, sia nel primo che nel secondo caso. Giovanni era molto affezionato alla sua cit-tà, ai Sabbioni soprattutto. Raramente si allontanava da casa, soprattutto negli ultimi anni che aveva creato il suo mondo artistico appena fuori dal nostro giardino. 20 anni senza fare vacanza. Si pren-deva giusto due ore la setti-mana per andare a vedere le

partite di suo figlio Vincen-zo».

E se lo ricordano tutti così Alghisio, tra l’officina artistica che si era costruito sotto casa e il Presepe, proprio a ridosso della via in cui viveva.

Anni di lavoro passati a scolpire le statue che com-pongono il Presepe. Anni in cui si è documentato per rico-struire quello che oggi può

essere definito un vero e pro-prio museo. Iniziato nel 1989, il Presepe si estende su un area di circa 2500 mq. La su-perficie utilizzata ricostruisce in piccolo una sorta di centro abitato. Anche la toponimia pare essere proprio quella di un borgo: circolare, con al centro chiesa, convento (pro-prio come nel quartiere dei Sabbioni) e scuola elementa-re. Tutt’ intorno si sviluppano le abitazioni e i laboratori de-gli abitanti. In fondo, la Nativi-tà è solo una parte del Prese-pe che in verità racconta e rappresenta l’ambiente rurale tipico della nostra zona intor-no agli anni ‘40 e ‘50.

I personaggi sono più di 300 tra uomini e animali, tutti costruiti negli anni da Alghi-sio. Le statue sono tutte in gesso, legno e ferro, rigorosa-mente a grandezza naturale. «Ogni anno a febbraio Gio-vanni cominciava a pensare a cosa creare nel Presepe per l’anno successivo» spiega la moglie Mirca. «Tutto il mate-riale, abiti, tende, oggetti ru-rali, divise gli sono stati dona-ti da chi lo conosceva, da chi ha saputo valorizzare la sua passione. Un culto quello che

metteva dietro alle sue crea-zioni. Amici, conoscenti, visi-tatori che hanno visto il Pre-sepe evolversi di anno in anno hanno portato qualsiasi uten-sile antico. Giovanni, docu-mentandosi, cercava di rico-struirne la storia ricreando la scena adatta». Quest’anno, ad esempio, il Presepe era stato arricchito dalla stazione ferroviaria e da una serie di cavalli.

La mente di Alghisio era sempre in movimento, dopo il lavoro si dedicava a tempo pieno al suo Presepe. Rac-c o n t a a n c o r a M i r c a : «Dall’inaugurazione del Pre-sepe la notte di Natale per la nostra famiglia non c’era un attimo di tranquillità. A turni si andava ad aprire e chiudere, a controllare i visitatori, a offri-re vino e calore». La signora Mirca ha sempre aiutato il marito e ha imparato a colti-vare con lui la sua passione. Circa 12 volontari si alternano ogni anno per assicurare ai

visitatori la visita al Presepe. Gli stessi volontari che aiuta-vano Alghisio durante l’anno per la costruzione e la buona riuscita dei lavori. Ma era lui il coordinatore. Alghisio era l’ideatore, l’anima e la forza del Presepe dei Sabbioni. Mirca, però, ha sempre avuto la sua parte, anche se non le piace ammetterlo. Si occupa-va di lavare vestiti e tende puliti delle statue di anno in

anno, di offrire vin brulè e qualche vivanda durante i mesi di apertura. La passione di Alghisio ha invaso tutta la famiglia. Non solo Mirca, ma anche il figlio Vincenzo che dal papà ha preso l'amore per il calcio e lper l’arte (non scul-torea, ma musicale) e la figlia Giusi che è diplomata al Liceo

Artistico e che scolpisce e di-pinge. Giusi in questi ultimi anni ha anche dato una mano al padre con il Presepe. Du-rante la predica alla messa per il suo saluto, il parroco dei Sabbioni ha definito Alghisio un “educatore”. Forse per via del suo carattere determina-to, forse per i ruoli che ha avuto nella vita (prima allena-tore, poi coordinatore del Pre-sepe, da sempre padre di una famiglia affiatata). Oggi resta però la preoccupazione di tut-ti i cremaschi: che fine farà il Presepe dei Sabbioni? La fa-miglia Alghisio non ne vuole parlare, «Non ci abbiamo an-cora pensato per ora» dice Mirca, ancora sconvolta per la scomparsa del marito. Noi ci auguriamo che possa con-tinuare la tradizione. Magari il Presepe non si allar-gherà più, ma ciò che Alghisio ha costruito in 20 anni va pre-servato. Non solo in sua me-moria.

«Addio Alghisio, anima del Presepe dei Sabbioni» L'ha realizzato con le sue mani in 20 anni di lavoro. Più di 300 personaggi. Ma ora che Giovanni se nè andato, cosa ne sarà?

L

Giovanni Alghisio ha allenato l'AC Crema per 15 anni

Le statue in legno sono scolpite a grandezza naturale

Cronaca6 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

«Con la scomparsa di Alghisio» dice il sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso, «La ciità ha perso una delle anime del suo folklore. Pur non avendolo mai conosciuto perso-nalmente, infatti, non posso che apprezzarne l’impegno che lui, insieme ad altri, ha profuso nella realizzazione di un’opera che è e resterà una delle ‘vetrine’ della nostra città. Il presepe di Ombriano, partito con poche statue, ampliatosi di anno in anno fino a diventare una vera e pro-pria attrazione, è un’eredità preziosa per Crema. Un’eredità che abbiamo il dovere di valorizzare, in suo onore e a sua memoria: le istituzioni faranno la loro parte, e sono sicuro che anche gli amici di Alghisio proseguiranno sulla strada già tracciata».

«Andremo avanti»

Alghisio ha iniziato a scolpire le statue del Presepe nel 1989

Aperto dal 23 gennaio 2008 lo Sportello dei dirit-ti. Lo sportello dei diritti è un servizio di orientamen-to legale nato da una idea della Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Crema pienamente con-divisa dall’Assesserato al-le Pari Opportunità e dall’Ordine degli Avvocati di Crema. Il servizio si ri-volge prevalentemente a un pubblico femminile, se-condo l'ispirazione data dalla Consulta, e ha la fi-nalità di fornire un orienta-mento legale gratuito su specifiche tematiche.

Lo sportello, è attivo il mercoledì pomeriggio dal-le ore 15.00 alle 17.00 presso l’Orientagiovani. L’idea iniziale era di rice-vere in questa fascia d’orario 4/5 utenti, previo appuntamento, ma visto la grande richiesta da parte dei cittadini, gli avvocati che hanno aderito al pro-getto frequentemente, si fermano oltre l’orario sta-bilito in precedenza, riu-scendo così a incontrare più utenti di quelli inizial-mente previsti nello stesso giorno, in modo che i cit-

tadini non debbano aspet-tare parecchie settimane per il colloquio.

Nonostante l’impegno dei legali la lista d’attesa è sempre molto lunga. In questo primo anno di atti-vità si sono rivolti allo sportello 159 donne e 65 uomini per un totale di 224 utenti, di cui 175 italiani e 49 stranieri, gli argomenti trattati sono per la mag-gior parte problematiche legate al diritto di famiglia, al lavoro ed all’immigra-zione. Gli utenti sono mol-to soddisfatti del servizio perché permette loro di valutare se una particolare situazione merita un ulte-riore approfondimento le-gale. L’avvocato che pre-sta l’orientamento gratuito non può infatti seguire ul-teriormente il cittadino nel caso cioè divenisse indi-spensabile procedere giu-dizialmente.

Nel caso di necessità, ulteriori informazioni pos-sono essere richieste a Comune di Crema – Servi-zio Orientagiovani - Tel. 0373-893325- e-mail: [email protected]

Sportello dei Diritti

Page 7: Il PIccolo del Cremasco

Cronaca 7Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

di Laura Bosio

ungo i binari del disagio la prote-sta si fa sempre più urgente. E l'esasperazione dei pendolari

non lascia insensibili i nostri amministratori. «I problemi a cui far fronte sono diversi» spiega il vice presidente del-la Provincia di Cremona, Agostino Alloni. «Una criti-ca generale va alla Regione, che ha lasciato scadere oltre un anno fa il rinnovo del con-tratto di servizio con Trenita-lia. E' infatti l’unico strumen-to che consente di definire gli standard qualitativi e gli strumenti operativi, econo-mici e finanziari per raggiun-gerli. Ora sembra che la Re-gione abbia messo 60 milio-ni di euro in più sul tavolo del rinnovo contrattuale».

Quali sono i disservizi che in particolar modo ri-

levano i pendolari?«Il ritardo, una questione

sempre irrisolta. C'è poi un discorso di pulizia dei treni: spesso si viaggia nella spor-cizia. A questo proposito Trenitalia ha detto che entro un paio di mesi cambierà la ditta appaltatrice delle puli-zie».

Un altro discorso riguar-da lo stato del materiale rotabile...

«Difficilmente si può pen-sare al confort dei viaggiato-ri senza che si prendano nuovi treni. Quelli che ci so-no spesso malfunzionano: riscaldamenti guasti, porte che non si aprono, e via di seguito. Intanto si sta costi-tuendo una sorta di task for-ce di tecnici e si sta operan-do per fare in modo che i treni siano disponibili in an-ticipo rispetto al momento dell’utilizzo, così che possa-no essere controllati e, nel limite del possibile, possano

essere risolti problemi di funzionamento. Si cercherà, insomma, di agire al meglio sul materiale disponibile, in attesa della certezza dei fi-nanziamenti per il suo rinno-vo. Dovrebbero arrivarne di nuovi, già ordinati da Treni-talia, ma l'azienda sembra essere in ritardo sulla conse-gna».

Quali sono le vostre ri-

chieste alla Regione e a Trenitalia?

«Abbiamo raccolto i pro-blemi di tutte le linee e defi-nito quello che ci sarebbe da fare. I ritardi sono sempre più frequenti, e riguardano tutte le tratte. Entrando nello specifico, sulla linea Bre-scia-Cremona è stato chie-sto un aumento della ca-pienza dei treni, oggi insuffi-

ciente. Servono almeno tre carrozze sul treno che torna verso Cremona, la sera: at-tualmente ce n'è una sola. Sempre su questa tratta, bi-sogna affrontare il nodo del tratto Cremona-Olmeneta nel quale si creano ingorghi: alcuni treni devono aspetta-re venti minuti che passi l’Eurostar o la Freccia della Versilia. E’ stato dunque chiesto di verificare la possi-bilità, in caso di tali ritardi, di dare la precedenza ai treni pendolari. Verrà inoltre co-stituito un tavolo tecnico con Rfi per verificare alcuni possibili interventi infrastrut-turali, anche di costo mode-sto, ad esempio sugli scam-bi o sui sottopassi fra i bina-ri, che snelliscano l’accessi-bilità alle stazioni e ai treni».

Parliamo delle tratte che vanno da Cremona a Mila-no.

«Per quanto riguarda la Mantova-Cremona-Milano, abbiamo chiesto di ripristi-nare alcune coincidenze, e ci hanno promesso che provvederanno. Sulla Cre-mona-Treviglio-Milano, per soli 5 minuti il treno da Mila-no delle 18,32 non ha la coincidenza per Crema-Cremona. E’ stato dunque chiesto che il treno in par-tenza possa attendere l’arri-

vo del precedente per con-sentire ai pendolari di utiliz-zarlo».

Altro discorso per la Cremona-Treviglio-Berga-mo.

«E' stato chiesto il ripristi-no del treno diretto per Ber-gamo delle 7,36 da Crema e al ritorno alle 17,30 da Ber-gamo. A questo proposito verrà convocata quanto pri-ma un tavolo tecnico, Trevi-glio, fra le due Province, la Regione e Trenitalia, per ve-rificare la possibilità di istitu-ire da giugno il treno subur-bano anche fra Milano e Bergamo, con corse ogni 15 minuti. La Regione ha affer-mato che le risorse sarebbe-ro disponibili».

Ci sono possibilità, sta-volta, di un miglioramen-to?

«A mio avviso si è arrivati a questo punto perché la re-gione Lombardia non ha vo-luto investire le risorse ade-guate nel trasporto ferrovia-rio e si è mossa con grande ritardo. Inoltre ha sottovalu-tato il problema della man-canza del Contratto di servi-zio con Trenitalia. Ora però mi pare che ci si stia muo-vendo nella direzione giusta, grazie anche alla determina-zione nostra e dei pendola-ri».

Treni e pendolari, c'è un barlume di speranzaAlloni spiega le conquiste dei viaggiatori dopo la protesta di Prvincia e comitati. In arrivo 60milioni di euro

L

L'opinionedi Cinzia FonTana

Grazie alle notizie apparse sulla stampa locale che evidenziano la preoccupante situazione dei bilanci di alcuni istitu-ti scolastici della nostra Provincia, la senatrice Cinzia Fontana ha pre-sentato un'interrogazione al Ministero dell'Istruzio-ne e a quello dell'Econo-mia e Finanze per solle-vare il problema della mancanza di fondi e del mancato recupero dei crediti pregressi dovuti dal Ministero alle scuole cremonesi.

Supplenze, spese per il funzionamento (tuttora non definite per l'anno 2009), spese per progetti e collaborazioni: è neces-sario, sollecita la senatri-ce, affrontare urgente-mente la problematica nel suo complesso al fine di garantire agli istituti scolastici certezza di risorse, senza la quale si corre il grave rischio di generare di fatto un inac-cettabile impoverimento dell'offerta formativa.

La situazione sta susci-tando grave disagio tra tutti gli operatori della

scuola e tra le famiglie degli alunni, cui si aggiun-ge in questo periodo l'al-larmante confusione dovuta alle incertezze normative, organizzative e riguardanti la definizio-ne degli organici per il prossimo anno scolasti-co.

Con l'interrogazione si chiede pertanto di sape-re quali azioni il Governo intenda assumere per:

- definire urgente-mente un piano di eroga-zione programmata delle risorse spettanti agli isti-tuti scolastici relative agli esercizi precedenti, in modo da consentire agli istituti stessi l'accerta-mento formale dei relativi residui attivi e la regola-rizzazione dei bilanci;

- garantire per l'anno 2008 la corrispon-denza tra previsioni accertate in base a norme di legge e disposizioni ministeriali ed entrate effettive;

- affrontare la pro-blematica delle "supplen-ze", al fine di evitare con-tenziosi o interruzioni dell'attività didattica.

Fondi negati alla scuola. Il Ministro ci dica il perchè

DI Pietro Bacecchi

I care, mi interessa.Sì, ci interessa non navigare a vista

nella quotidianità scolastica e avere strumenti di bordo per riuscire a segui-re una rotta precisa.

Ci interessa anche avere dei compa-gni di navigazione, i genitori dei nostri alunni, perché li vogliamo sulla stessa barca e sentiamo ciascuno l'importan-za di fruire dell'esperienza acquisita dagli altri nei viaggi precedenti. Nessu-no nasce lupo di mare, lo si diventa insieme. Si è pensato così di proporre momenti di formazione comune, un ci-clo di incontri periodici. Dalla collabo-razione con la Cooperativa Igea e con il Consorzio Arcobaleno, con il patroci-nio e il finanziamento di Regione Lom-bardia, in sintonia di intenti con l’Orien-tagiovani del Comune, è nata ed è in fase di svolgimento una serie di serate a tema presso la sede centrale del Se-condo Circolo Didattico di Crema, la Scuola Primaria di Ombriano.

I campanelli d’allarme del disagio scolastico, come riconoscere la de-pressione infantile, il bullismo, la ses-

sualità evolutiva, la riscoperta del tem-po libero dei ragazzi, il vissuto del mi-nore di fronte alla disabilità sono stati e saranno gli snodi interattivi in merito ai quali genitori e insegnanti ascolteranno e si faranno ascoltare, capiranno e si aiuteranno a capire, discuteranno e im-pareranno a prevenire. La relatrice è la psicologa Dott.ssa Francesca Maioc-chi, giovane e competente. L'appunta-mento è stato pensato soprattutto per i genitori, ma pure i docenti possono intervenire e difatti così è avvenuto.

Test d'ingresso, test di uscita, que-stionario di gradimento, attestato di partecipazione sono con periodicità mensile gli ingredienti di un cocktail for-mativo che trova nella relazione dell'esperta e nella discussione conse-guente i suoi sapori meno usuali.

Altri piccoli cammei sono rappresen-tati dalla dispensa che ad ogni incontro viene distribuita a ciascuno degli inter-venuti, dal servizio di trasporto per chi fosse altrimenti in difficoltà a presenzia-re, dallo spazio di animazione ludica per coloro che si presentassero con i figli, addirittura dall'eventuale baby-sitting a domicilio per questi ultimi. Tut-

to questo affiancato da uno sportello di ascolto in presenza per i genitori e da un blog per chi volesse on line un sup-porto per i casi di difficoltà o di disagio. Se quanto si è detto si aggiunge ai la-boratori osservativi in classe e alla con-sulenza psicopedagogica per i docenti, finanziati dall'Assessorato all'Istruzione del Comune di Crema e condotti dalla Dott.ssa Eloina Morlotti , risulta eviden-te il peso che il Circolo attribuisce alla necessità di affrontare le problematiche della fragilità scolastica ed evolutiva.

Non vogliamo che ci siano dubbi nel-la risposta di fronte alla domanda che Umberto Galimberti, nel suo “L'ospite inquietante ”, pone ai giovani: «Fateci sapere qualcosa dei vostri insegnanti, diteci se qualche volta vi hanno guar-dato negli occhi o invece sono passati vicino a voi come quando si passa vici-no ai muri ».

A noi non interessano i muri, ci piac-ciono i ponti comunicativi; dopo una navigazione non solitaria, l'idea è quel-la di avere insieme con le famiglie uno sguardo educativo convergente che veda negli occhi dei bambini i loro bi-sogni.

Scuola e famiglia alla stessa latitudine Incontri con la psicologa per genitori e alunni del Secondo Circolo Didattico

VIA CRISPI da VIA DELLE GRAZIE a VIALE REPUBBLICA Chiusura totale fino al 4 febbraio

VIALE REPUBBLICA su AREA PARCHEGGI Dal 4 al 10 febbraio

VIALE REPUBBLICA Forte restringimento careggiata fino al 10 febbraio

VIA VAILATI Chiusura totale fino al 16 febbraio

VIA MEDAGLIE D’ORO da MAGRI a VIA TERESINE esclusa Dal 16 al 28 febbraio

VIA CAMPO DI MARTE da VAILATI A PASUBIO Dal 2 al 14 marzo

VIA CAMPO DI MARTE da PASUBIO A KENNEDY Dal 16 al 27 marzo

VIA BANDIERA da VIA MERCATO a VIA CRESMIERO Dal 2 al 5 febbraio

VIA MERCATO tratto da VIA DE GASPERI a VIA BANDIERA/MARTIRI BELFIORE (escluse)

Dal 6 al 10 febbraio

VIA INZOLI tratto da VIA MERCATO a VIA TREVIGLIO Dal 2 al 14 febbraio

VIALE DE GASPERI Dall’11 al 14 febbraio

VIA CANOSSA tratto da CARLO URBINO A PONTE ROSSO Dal 5 al 10 febbraio

PONTE ROSSO CRESMIERO attraversamento Dall’11 al 21 febbraio

VIA CARLO URBINO Dal 16 al 21 febbraio

VIA INZOLI Dall’11 al 25 febbraio

Le eventuali modifiche adottate durante l’esecuzione dei lavori verranno tempestivamente comunicate.

CALENDARIO LAVORI STRADALI POSA TUBAZIONI TELERISCALDAMENTO

Agostino Alloni

Page 8: Il PIccolo del Cremasco

che va fatta e che è doveroso precisare» esordisce il sinda-co Rancati, «inoltre l'aspetto principale dell'inchiesta, e cioè la mancanza di omolo-gazione ministeriale, non ha mai interessato il nostro ap-parecchio. Ma non voglio ad-dentrarmi nei tecnicismi...Resta un fatto, e cioè che c'è un'inchiesta in corso, e le ipotesi della magistratura, che finora sono solo ipotesi, vanno provate e dimostrate. Attendiamo quindi l'esito del-le indagini prima di pronun-ciarci».

Le multe erogate dal T-Red della Paullese hanno procu-rato un'entrata di 450mila per le casse comunali. L'opposi-zione ha chiesto di congelare la somma in attesa che si sappia qualcosa di più. Ma all'inizio della settimana il Consiglio comunale di Spino d'Adda che si è pronunciato sul tema, ha bocciato la ri-chiesta della minoranza.

Una vittoria per Rancati: «I nostri avversari politici devo-no capire che si tratta di due operazioni investigative di-stinte, e in ogni caso i soldi delle multe sono già stati de-stinati per la realizzazione della ciclabile che unirà Spi-no a Pandino».

Conclude il primo cittadi-no: «Ma le inchieste non de-vono far passare in se-cond'ordine che gli automo-bilisti sulla Paullese sono passati col rosso. Ora, va be-ne tutto, ma le mute sono state date perchè passavano col rosso. Questo è un con-cetto da non dimenticare».

bilisti che non si sono rasse-gnati ad essere stati multati dai T-Red, e hanno fatto ri-corso davanti ai giudici di pace di mezza Italia. Fra que-sti anche i 600 automobilisti, in gran parte cremaschi, "fol-gorati” dal T-Red di Spino d'Adda.

Per capire che effetto può avere per loro l'arresto di Ar-righetti sulla loro situazione, abbiamo intervistato Benito Cassisi, giudice di pace a Crema.

«E' evidente» spiega Cas-sisi, «che se c'è stata una truffa, noi accoglieremo tutti i ricorsi degli automobilisti. Non solo. Chi ha già visto definire la sua posizione da-vanti al nostro ufficio, nel ca-so facesse ricorso una se-conda volta davanti al tribu-nale ordinario, vedrebbe si-curamente accolta la sua ri-chiesta di sospendere il pa-gamento della multa».

Cassisi spiega però che la

magistratura finora non ha dato alcuna indicazione pre-cisa: «Tutto quello che sap-piamo sull'esito dell'inchiesta lo sappiamo per aver letto gli organi di stampa. Noi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione nè dal tribu-nale di Milano, nè da quello di Verona. E dal momento che lavoriamo in questa si-tuazione, non possiamo che continuare come abbiamo fatto fino adesso».

Ma ecco i dati del Crema-

sco: su 600 ricorsi iniziali, solo il 10%, in realtà anche un po' meno, è stato accolto. Insomma su 100 persone che hanno deciso di non pa-gare i 150 euro della multa, solo 10 persone o addirittura meno, hanno visto accoglie-re le loro ragioni.

«In particolare c'è un no-stro collega che ha deciso di rispondere positivamente al-le aspettative degli automo-bilisti. Per lui il tempo di du-rata del giallo era troppo bre-ve» ha continuato il giudice di pace.

Un aspetto, quello della durata del giallo, che non fa riferimento però all'argomen-to sul quale si regge l'ipotesi accusatoria dei magistrati veronesi. Nella loro inchiesta il principale problema sareb-be la mancata omologazione ministeriale del semaforo T-Red. Attualmente l'impianto di Spino d'Adda è disattivato e presso gli uffici del giudice di pace di Crema restano da giudicare un centinaio di ri-corsi. Gli automobilisti, alla luce delle recenti cronache giudizarie, forse si aspettano un trattamento migliore ri-spetto ai casi precedenti. Un'attesa che rischia di es-sere delusa. Il semaforo T-Red di Spino d'Adda infatti, come spiega il sindaco del comune cremasco Costanti-no Rancati, è stato investito dall'indagine degli inquirenti milanesi, mentre non sembra essere stato toccato dall'in-chiesta proveniente dalla Procura di Verona.

«Questa è una distinzione

arresto di Stefa-no Arrighetti, l'inventore del semaforo T-Red, ha dato speran-za anche ai 600

automobilisti che hanno pre-sentato ricorso al giudice di pace di Crema. Con l'inge-gnere di Desio sono finiti nei guai 63 funzionari di polizia locale e 40 amministratori pubblici di 64 Comuni distri-buiti in 24 province oltre a sei amministratori di società pri-vate. L'inchiesta è stata con-dotta dalla Procura di Verona che ha sequestrato tutte le apparecchiature chiamate T-Red composte da una tele-camera e da un hardware che registrava tutte le infra-zioni degli automobilisti, dal passaggio col rosso all'ec-cesso di velocità.

Secondo gli inquirenti ve-ronesi il semaforo T-Red non sarebbe a norma. In sostan-za non sarebbe conforme

agli standard ministeriali. Al punto che non sarebbe

mai stato omologato. Nella bufera sono finite tutte quelle società che avevano ottenu-to in appalto dai Comuni la gestione del servizio dell'im-pianto e che si spartivano con gli enti locali l'importo delle multe. Arrighetti ora de-ve rispondere di truffa in pub-bliche forniture.

L'operazione della magi-stratura ha incoraggiato le decine di migliaia di automo-

Lo dice il giudice di pace Benito Cassisi. Finora respinto il 90% dei casi. Intervista al sindaco Costantino Rancati

L'

Costantino Rancati, sindaco di Spino d'Adda

Cronaca8 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

T-Red a Spino d'Adda: «Se c'è stata la truffa, saranno accolti tutti i ricorsi»

Il giudice di pace Benito Cassisi

In Breve

Il Comune di Crema aderisce anche per il 2009 all’ini-ziativa “M’illumino di meno” promossa dalla trasmissione Caterpillar di RadioDue Rai. L’iniziativa programmata per venerdì 13 febbraio alle ore 18 consiste nello spegnimen-to delle luci di piazza del Duomo e delle piazze del centro come simbolico momento di risparmio. Inoltre è stata inoltrata una lettera al Comune francese di Melun, gemel-lato da 8 anni con il nostro, per invitare anche la munici-palità francese a partecipare all’iniziativa, trovando una nuova via di collaborazione all’interno del gemellaggio su tematiche di valore più ampio quali il rispetto dell’am-biente e lo sviluppo sostenibile.

M'IlluMIno dI Meno

Itisi Galilei: giornata aperta agli studenti, alle famiglie e a chiunque voglia riceve informazioni sulla scuola sabato 7 febbraio. I corsi del biennio forniscono allo studente una solida preparazione di base per integrarsi nel mondo del lavoro, l'aiutano ad orientarsi fra i tre corsi di specia-lizzazione. I corsi del triennio consentono una prepara-zione di alto livello in Meccanica, Tecnologie Alimentari, Informatica, Cosmesi. Sarà possibile visitare le aule e i laboratori della scuola e informarsi sui corsi e i program-mi del Liceo Tecnologico.

L'edizione 2009 del Gran Galà della solidarietà si terrà sabato 21 febbraio alle 22 nelle sale del Ridotto di palaz-zo Benzoni. Secondo tradizione, il ricavato viene destina-to ad Enti o associazioni del Cremasco. Uno di questi progetti è «Officina delle emozioni e della memoria» a sostegno di malati di Alzheimer e delle loro famiglie. Al reparto di Neuropsichiatria Infantile che si occupa di gravi disturbi dell'apprendimento di bambini tra i 7 ai 15 anni, saranno donati un personal computer, una stampante, uno scanner e programmi informatici. Il Gran Galà è sostenuto da Inner Wheel Crema, Lions Club Crema Host, Lions Club Crema Gerundo, Rotary Club Crema, Rotary Club San Marco, Rotaract Terre Cremasche, Leo Club e Società del Ridotto.

In merito all'articolo pubblicato sulla vostra testata dal titolo «Reti amiche anche a Cremona», la Federazione Italiana tabaccai precisa che i servizi di riscossione tribu-ti per i collaboratori domestici e i versamenti per il riscat-to degli anni di laurea, tipici del progetto «Reti Amiche», possono essere erogati da tutte le tabaccherie conces-sionarie del gioco del lotto dotate di un termina-le Lottomatica MAEL 370E ed abilitate all'incasso dei servizi finanziari in contanti (bollette, tributi, multe, ecc.). Pertanto nessun esercente è costretto a comprare alcun apposito terminale per l'erogazione dei suddetti servizi.

taBaCCaI, una preCIsazIone

Gran Galà della solIdarIetà

ItIs GalIleI, sCuola aperta

Page 9: Il PIccolo del Cremasco

Ladri mesi in fuga dai carabinieri. Erano passate le due da circa venti minuti quando due equipaggi del nucleo radiomobile sono arrivati a forte velocità con due equi-paggi in via Vittorio Emanuele a Postino di Dovera. E’ successo la notte di martedì 3 febbraio davanti al bar Centrale. I ladri erano già fuggiti. La grata di ferro che proteggeva la finestra del bar era tranciata. In terra, sotto la finestra, c’erano ancora le sigarette fumate dai ladri. I carabinieri si sono messi in contatto con la centrale ope-rativa che ha messo in allarme i comandi vicini, a partire da quello di Lodi. Ma i controlli non hanno avuto esito positivo. Con ogni probabilità i ladri hanno lasciato un complice all’ingresso del paese per avvisarli dell’arrivo dei carabinieri. La fuga è riuscita ma il loro tentativo di saccheggiare il bar è stato sventato dai carabinieri.

Segano grata del bar, meSSi in fuga

L’egiziano 25enne è stato fermato martedì 3 febbraio ieri durante un controllo a Pandino. Lo straniero camminava in via Umberto I quando è stato bloccato da un equipag-gio dei carabinieri. I militari gli hanno chiesto di mostrare i documenti d’identità. L’egiziano ha fornito la sua carta d’identità rilasciata dal Comune di Milano, il documento è sembrato subito sospetto ai carabinieri che l’hanno portato in caserma. Qui hanno eseguito altri controlli scoprendo che la carta d’identità era stata contraffatta. Subito dopo si sono fatti accompagnare nell’abitazione dello straniero dove hanno trovato la fotocopia di un per-messo di soggiorno con la sua foto ma con il nome di un connazionale. Rovistando tra i cassetti hanno scoperto anche un assegno in bianco della Banca del Commercio e dell’Industria di Milano risultato rubato lo scorso anno a un anziano residente a Milano. L’egiziano è stato denunciato per aver fornito i documenti falsi e aver dato false generalità. Gli è stata contestata anche la ricettazio-ne dal momento che è stato trovato in ossesso di un assegno rubato. A suo carico è scatta anche la procedu-ra di espulsione.

documenti falSi e aSSegno rubato

di Roberto Bettinelli

e ragazze mi-norenni si sono presentate al pronto soccor-so con fortissi-mi dolori al ven-

tre e grosse perdite di san-gue.

Due casi, a distanza di pochi giorni. Tutte e due le ragazze sono straniere e ri-siedono regolarmente in Ita-lia. Abitano nel Cremasco. La loro situazione era molto grave. I medici le hanno operate immediatamente e ci hanno messo alcuni gior-ni per riprendersi. Già dopo la prima visita era chiaro che avevano subito un aborto

clandestino. Avevano preso dei farmaci per stordirsi e poi qualcuno ha eseguito un raschiamento artigianale.

Le ragazze hanno perso il bambino ma le ferite sono state così violente che sono state costrette a farsi rico-verare in ospedale.

A questo punto è interve-nuta la polizia. Gli investiga-tori comandati dal vice que-store Daniel Segre hanno sentito le due minorenni che non hanno rivelato l'identità delle persone che le hanno fatto abortire. Le indagini si sono aperte non appena in commissariato è arrivato i referto medico e formal-mente sono già state chiu-se.

«Non ci sono responsabi-lità di terzi, almeno non so-no emerse dal nostro ope-rato investigativo, ma è cer-to che queste ragazze sono state aiutate da qualcuno che ha commesso un reato molto grave» ha spiegato Segre.

Sull'identità delle due ra-gazze c'è il riserbo più as-soluto. Il vice questore ha detto anche in entrambi i casi «le ragazze hanno subi-to lacerazioni molto violente e hanno messo a repenta-glio la loro la vita».

Un pericolo evitabile, dal momento che le ragazze minorenni che vogliono in-terrompere la gravidanza lo possono fare in modo sicu-ro e assistito appoggiandosi

al Consultorio del Comune di Crema.

Segre ha annunciato che in commissariato, conside-rato l'aumento dei fenomeni criminosi che coinvolgono i minorenni, ha formato un

ufficio apposito. L'Ufficio Minori di via Ma-

callè lavorerà a stretto con-tatto con quello della Que-stura di Cremona e sarà comandato dall'ispettore superiore Michele Bulloni. L

Due aborti clandestini

Zef Hasani, 22 anni, kossovaro residente a Romano di Lombardia e Nazim Audiu, 23 anni, albanese, residente a Fara Olivana (Bg) sono i due sopravvissuti nella sparatoria a Sergnano dell’8 dicembre del 2007 dove hanno perso la vita due giovani stranieri e due carabinieri sono rimasti feriti.

Sono imputati per tentato omicidio in con-corso, rapina, ricettazione e lesioni. Il proces-so si è aperto mercoledì 3 febbraio davanti ai giudici Salvatore Cappelleri, Cristian Vet-toruzzo, Silvia Varotto. L’udienza è stata rinviata al prossimo 25 marzo. Si procede con il rito abbreviato che ha consentito l’au-dizione di un solo testimone, il maresciallo Domenico Ferro, che oggi ha deposto in aula. Ferro ha confermato di aver sentito du-rante la sparatoria uno dei due imputati che incitava l’amico a sparare. «Continua…conti-nua». Ma non ha saputo dire chi ha pronun-ciato queste parole. Fuori dall’aula c’era an-che l’appuntato Pasquale Busto. Anche lui era stato ferito.

La sparatoria era esplosa alle 5.45 del mat-tino all’incrocio tra viale Rimembranze e la

strada provinciale 591 a Sergnano. L’autora-dio del nucleo radiomobile dei carabinieri di Treviglio aveva affiancato la Bmw grigia me-tallizzata con a bordo i quattro stranieri.

L’albanese Kastriot Gojani, 23 anni, aveva impugnato la pistola con matricola abrasa e aveva fatto fuoco ferendo il maresciallo Ferro

che aveva risposto uccidendo il giovane e Korori Kamal, ma-rocchino, anche lui poco più che 20enne. Erano stati portati in carcere a Cremona i due so-pravvissuti Zef Hasan i, 22 anni, kossovaro residente a Romano di Lombardia e Nazim Audiu, 23 anni, albanese, residente a Fara Olivana (Bg).

Ai due imputati è stata conte-stata anche la rapina. I quattro, infatti, avevano picchiato alcuni ragazzi con la pistola nel par-cheggio della discoteca Prima-stella. Li avevano fatti inginoc-chiare e li avevano colpiti al volto sfregiandoli e insultandoli. La 7.65 veniva dai Balcani. Poi era-

no fuggiti con la Bmw«La frattura è come se non ci fosse» ha

detto il maresciallo Ferro facendo riferimento alla ferita provocata dal proiettile che era en-trato nel torace, «anche se non si è ancora composta. Sono i due fori che mi fanno an-

cora male». Ferro ha spiegato che tornare al lavoro dopo 11 mesi di convalescenza per lui è stato un sollievo: «Mi ha tranquillizzato, ho capito che potevo farcela. I colleghi mi sono stati vicino. Anche il comando generale da Roma mi ha seguito passo dopo passo». Per alcuni mesi ha creduto di non potercela fare a superare il trauma: «Ero lì nel letto, ferito, e all’improvviso rivedevo tutta la scena, e mi prendeva il panico. Poi ho superato anche questo. Ma ricordo tuto come se fosse suc-cesso ieri». Dopo aver sentito la deposizione di Ferro che ha detto di aver sentito uno dei due imputati, senza poter dire chi era con esattezza, che incitava il Gojani a sparare, l’avocato Federico Sartori, che insieme l’av-vocato Granfranco Abbate del foro di Bre-scia assiste Audiu e Hasani, ha commentato: «Mi sembra strano che in un momento così concitato, due stranieri che parano moto ma-le l’italiano, non si siano espressi nella loro lingua, ma in un italiano così chiaro».

Nella prossima udienza ci saranno anche gli interventi finali degli avvocati e del pubbli-co ministero Raffaele Pesiri.

Palazzo di Giustizia di Crema

Le minorenni straniere sono state ricoverate d'urgenza al pronto soccorso

La polizia ha smascherato un 19enne kosovaro che ha tentato di spacciarsi come minorenne per essere preso in carico dai servizi sociali del Comune di Crema. Il giovane si è presentato in commissa-riato martedì 3 febbraio insieme a un connazionale. Entrambi si sono detti minorenni e hanno dichiarato di non avere una casa, un lavoro, nemmeno un parente che potesse aiutarli. In base alla legge, vivendo uno stato di “abbandono”, i due giovani stranieri non possono essere espulsi e hanno diritto all’assistenza del Comune: pasti e alloggio gratis. Ma i poliziotti, quando hanno visto il documento d’identità del 19enne, si sono insospettiti. I documenti dell’altro straniero invece erano a posto. Il kosovaro è stato portato in ospedale dove è stato sottoposto all’esame radiologico del polso. L’esito ha confermato i sospetti della polizia. E’ stato denunciato. A suo carico è partita la procedura di espulsione.

Sparatoria con due morti a Sergnano. il carabiniere ferito accusa i sopravvissuti

Il vice questore Daniel Segre

I carabinieri davanti al bar Centrale

cronaca 9Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Hanno colpito due volte in un giorno. La mattina di lunedì 2 febbraio hano truffato una vedova anziana a Madignano dove sono riusciti a entrare nella casa della donna spac-ciandosi per un vigile urbano e un dipendente della società del gas.

In camera da letto la vittima teneva 450 euro in contanti e alcuni gioielli. I due trufatori li hanno rubati. Quando se ne sono andati i soldi e i gioielli erano scomparsi. Poco dopo hanno agito a Crema. Sempre travestendosi da vigile, men-tre il complce da dipendente della società dell’acqua. Han-no truffato un anziano di 77 anni in città.

Hanno rubato 34 mila euro. Tutto il denaro che il 77enne teneva nascosto in cantina e nell’appartamento. È succes-so in centro città. L’anziano era in casa quando è suonato il campanello della porta d’ingresso. Ha aperto. Davanti a lui c’era un uomo di 50 anni che ha detto di essere il dipenden-te della società dell’acqua. In mano aveva un lettore simile a quello usato per controllare i contatori.

Ha chiesto di farsi accompagnare in cantina perché do-veva leggere il contatore. L’anziano ha obbedito. Poi è risa-lito lasciando da solo il truffatore alle prese con il contatore. A questo punto è arriva il coplice tavestito da vigile. Ha spiegato che c'erano stati dei furti.

Ha domandato all’anziano se era successo anche a lui. Il 77ene ha detto che doveva controllare. Il vigile l’ha accom-pagnato prima in cantina dove in un buco nel muro l’anzia-no teneva 30mila euro. Ha fatto la stessa cosa in casa dove c’erano altri 4 mila euro. Poco dopo il 77enne è ornato a controllare ma i soldi erano spariti. Disperato, ha chiamato il 113.

Anziano truffato da finti vigile e operaio del gas

Si finge minorenne per avere l'assistenza

Page 10: Il PIccolo del Cremasco

di Barbara Milanesi

anno scorso ci aveva rinuncia-to per causa forze maggiori, quest’anno un piccolo inciden-te non gli ha

permesso di concludere la Dakar.

Si chiude così l’esperienza sud americana di Antonio Cabini. La Parigi-Dakar l’an-no scorso partiva da Lisbona e proprio 24 ore prima della partenza ne era stata annun-ciata la sospensione per le minacce di Al Qaeda e il ri-schio attentati terroristici in suolo africano. Quest’anno la competizione era stata spostata in Sud America proprio per i problemi di si-curezza che affliggono l’Afri-ca. Il circuito, circolare, parti-va da Buenos Aires il 2 gen-naio 2009. Il percorso preve-deva 9.578 chilometri di tra-gitto, di cui 5.656 di speciale, per un totale di 14 tappe. Il traguardo, previsto per il 17 gennaio, coincideva con la partenza, ovvero la capitale argentina, e durante il per-corso è stato attraversato anche il Cile. La tappa più

lunga e impegnativa era l’ul-tima, da Cordoba a Buenos Aires, di ben 798 chilometri. Gli atleti avevano 1 solo gior-

no di riposo, a Val Paraiso, sulla costa Cilena, luogo in cui Cabini si è fermato. «Du-rante le quinta tappa sono caduto ed ho riportato delle piccole fratture al costato. Nonostante l’incidente ho continuato ma siamo stati sorpresi da una forte grandi-nata. Il gruppo di motociclisti che mi precedeva è riuscito a raggiungere il traguardo. Il

gruppo che mi seguiva è sta-to deviato verso un percorso alternativo. Io e altri motoci-clisti ci siamo trovati in mez-

zo al maltempo. Ci siamo dovuti fermare. Io avvertivo dolore e il motociclista sviz-zero con me aveva il radiato-re del mezzo forato. Abbia-mo passato la notte lì, appic-cando un fuoco di fortuna. La mattina abbiamo raggiun-to il gruppo a Val Paradiso. L’arrivo coincideva anche con il giorno di pausa del percorso. E’ bastata una not-te all’accampamento per ca-pire che il dolore non sareb-

be scomparso. Il rischio nel continuare sarebbe stato elevato. Allora ho deciso di ritirarmi. Ancor oggi avverto dolori. Ho fatto bene».

Nessun rimpianto, Cabini è convinto. Ma ci sembra che un tono di amarezza at-traversi i suoi pensieri. Anche se parla contento della gara, consapevole di essere arri-vato fin dove poteva. Più che altro pare che la nostalgia vada alle scorse edizioni del-la Parigi-Dakar, quando la competizione si svolgeva an-cora in suolo africano: «L’Afri-ca ha tutto un altro effetto. A livello tecnico certamente non c’è paragone: gli spazi sono immensi e il pilota ha la libertà di muoversi come me-glio crede. In Sud America le piste sono strette, piccole,

molto polverose. In alcuni tratti si è costretti a fermarsi per far circolare camion e auto. A volte le difficoltà non mi hanno permesso nemme-no di capire in che tipo di paesaggio mi trovassi. In Africa si è un tutt’uno con la natura, con gli spazi immen-si. Le sensazioni sono com-pletamente diverse».

L’idea che il percorso fos-se completamente diverso e molto più impervio rispetto a

quello africano è stato un po’ il pensiero di tutti i parteci-panti dopo la competizione. E non solo. Gli stessi orga-nizzatori della competizione ancora non sanno dove pro-grammare la Dakar 2010. Qualche nota positiva della Dakar sud americana Cabini

ce la racconta comunque: «La presenza del pubblico alla partenza e ad ogni tappa mi ha piacevolmente sorpre-so. Quando la Dakar partiva da Parigi il pubblico era parte integrante della manifesta-zione. Qualcuno seguiva i motociclisti fin fuori dal terri-torio francese. In Africa non è mai stato possibile. Abbia-mo attraversato qualche vil-laggio ma non c’è mai stao un traguardo e la folla radu-nata. Quest’anno si. Urla e incoraggiamenti ti lasciano un emozione forte».

In merito ai prossimi anni e alla sua futura partecipazio-ne alle competizioni Cabini è molto perplesso: «Se doves-sero ripetere la competizione in Sudamerica non so se vi parteciperei ancora. In Africa forse si». Il dubbio che Cabi-ni voglia appendere il vizio

della Dakar al chiodo ci è venuto. Dubbio legittimo, ve-nuto anche dal fatto che Ca-bini pare essere rimasto affa-scinato dalla traversata «Transorientale», la gara a tappe inventata da René Metge, già vincitore di tre Dakar, alla quale Cabini ha

partecipato la scorsa prima-vera. I numeri di questa tra-versata fin sotto la Grande Muraglia sono emozionanti: 10 mila chilometri in 17 gior-ni, tre Paesi da attraversare, due continenti da San Pie-troburgo a Pechino. Come non rimanerne affascinati. Di certo Cabini proprio non sembra tipo da rinunciare del tutto a salire in sella alla sua Ktm o da partecipare a qualche altra competizione con il camion con cui gareg-giò alla «Transorientale». Ma lui stesso non si sbilancia: «Sono da poco tornato e de-vo ancora riprendere del tut-to la forma fisica. Non lo so cosa farò in futuro. Preferi-sco aspettare qualche tempo e poi decidere». Ma gli brilla-no gli occhi e certamente qualche idea gli sta già bale-nando nella testa.

Cabini saluta la Dakar americana: «Nessun rimpianto»

L'

Antonio Cabini

La tappa più lunga da Cordoba a Buenos Aires

Un circuito di quasi 10mila chilometri

La sua gara si è interrotta in Cile dopo una caduta

Per la prima volta Crema ospite-rà una manifestazione regionale di Special Olympics, il movimento na-zionale e mondiale che promuove l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva attraverso lo sport. Si tratta dei Giochi Regio-nali Special Olympics Italia della Lombardia 2009 di Nuoto.

L’evento, che si terrà presso il centro natatorio di via Indipenden-za 99 domenica 8 e domenica 15 febbraio si colloca all’interno di un più vasto programma di iniziative avviato nel settembre 2009, il pro-getto “Futuratleta”, che coinvolge 24 atleti speciali di Crema e dei co-muni vicini e che ha l’obiettivo di radicare l’attività motoria e sportiva Special Olympics anche nel Cre-masco e nella città di Crema in mo-do particolare. Il progetto nasce da bando di concorso indetto dalla Fondazione Comunitaria della Pro-vincia di Cremona ed è sviluppato in collaborazione con la Società Cooperativa Sociale “Ergoterapeu-tica Artigianale Cremasca”, Centro

Diurno Disabili ”Il Sole” (Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona Distretto di Crema) e il Liceo Artistico Statale “Bruno Mu-nari”. Special Olympics è un pro-gramma internazionale di allena-mento sportivo e competizioni atle-tiche per più di due milioni e mezzo di ragazzi ed adulti con disabilità intellettiva. Nel mondo sono 170 i paesi che adottano il programma Special Olympics.

Special Olympics utilizza lo sport e l’attività motoria come mezzo per la piena integrazione sociale delle persone con disabilità intellettivo-relazionale. I Giochi Regionali Spe-cial Olympics Italia della Lombardia sono, a livello regionale, il più im-portante evento sportivo per atleti con disabilità intellettiva. Si svolgo-no con cadenza annuale. Si svol-gono gare per tutte le discipline sportive invernali ed estive ricono-sciute da Special Olympics Italia (4 per gli Invernali e 7 per gli Estivi), perlopiù nello stesso periodo di tempo anche se in luoghi diversi. I

Giochi Regionali Special Olympics Italia della Lombardia sono una grande opportunità per rendere evidente a tutti che la persona di-sabile intellettiva, “l’atleta specia-le”, può davvero essere una grande risorsa per tutti noi. Ai meeting sportivi è prevista la partecipazione complessiva di 150 atleti, prove-nienti da tutti i team accreditati del-la Lombardia a Special Olympics

Italia. Una ventina di atleti crema-schi verrà coinvolta durante la ceri-monia di apertura. Saranno presen-ti, inoltre, almeno altre 50-60 per-sone tra tecnici, capi delegazione e familiari. Saranno coinvolte le realtà che operano nel volontariato pre-senti sul territorio e una ventina di studenti dell’istituto Sraffa. Saran-no presenti i giudici di gara della Federazione Italiana Nuoto e la Fe-derazione Italiana Cronometristi. La Cerimonia di Apertura Ufficiale dei Giochi di Nuoto si terrà nella tarda mattinata di domenica 8 feb-braio 2009.

Si articolerà in due momenti fon-damentali: il Torch Run e la cerimo-nia di apertura vera e propria. Per quanto riguarda il Torch Run, il pas-saggio della fiaccola, la torcia par-tirà dal centro storico, da piazza Duomo, dove verrà accesa dal Sin-daco di Crema alla presenza delle principali autorità, e attraverserà la città per raggiungere la piscina di Crema portata da un gruppo di at-leti disabili e di atleti delle società

sportive cremasche. Da piazza Duomo la torcia percorrerà un trat-to di via XX Settembre, svolterà in via Ponte Furio, seguirà le vie Mon-te di Pietà, via Chiodo, Largo della Pace, via Caponetto, via Indipen-denza per raggiungere infine la pi-scina comunale.

La Cerimonia di Apertura si svol-gerà all’interno della piscina di Cre-ma, con inizio intorno alle 11.45-11.50. Si terrà la sfilata delle dele-gazioni presenti, l’accensione del tripode ed il giuramento dell’atleta da parte di atleti cremaschi, la di-chiarazione di apertura dei Giochi fatta dal Sindaco di Crema.

La realizzazione dell’evento è stato possibile grazie al supporto del Comune di Crema, della Provin-cia di Cremona, della Società Coo-perativa Sociale “Ergoterapeutica Artigianale Cremasca”, del CISVol di Crema (Centro Servizi per il Vo-lontariato) e della SCS Servizi Lo-cali che ha messo a disposizione l’impianto natatorio ed una serie di servizi.

Special Olympics, il nuoto agonistico per disabili a Crema E' la prima volta che il centro natatorio di via Indipendenza ospita questo tipo di manifestazione

Il centro natatorio

Cronaca10 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

E' caduto fratturandosi il costato. Il suo racconto. Il futuro? La «Transorientale». Sotto la Grande Muraglia

Page 11: Il PIccolo del Cremasco

di Valerio Astoni

opo la Banca dell'Adda, do-menica scorsa si è svolta l'as-semblea stra-ordinaria della

Cassa rurale del Cremasco. Con un solo astenuto su 515 votanti, anche i soci di que-sto istituto di credito hanno

votato a favore della fusione paritaria. A fare parte del Consiglio di amministrazione della futura azienda di credi-to - che si chiamerà «Credito cooperativo dell'Adda e del Cremasco» e che diventerà attiva dopo le rispettive as-semblee di bilancio che si terranno il prossimo mese di maggio - sono sati eletti: Giorgio Merigo, Quinto Gi-nelli, Luigi Bargigia, Gran-Franco Brambilla, Raoul Denti Pompiani, Agostino Lameri e Dionisio Sanzanni.

Convincente e appassio-nato è stato il discorso pro-

nunciato dal presidente della Cassa rurale del Cremasco, Giogio Merigo. «Cari soci» ha detto, «nell'ottica di mi-gliorare costantemente il se-vizio bancario offertovi, raf-forzando sempre più la no-stra banca, per rispondere sempre meglio alle esigenze, attuali e future dei soci, della clientela e del territorio, il no-stro Consiglio di amministra-

zione ha voluto approfondire l'opportunità di aggregarsi con una realtà simile alla no-stra che potesse pertanto presentare interessanti op-portunità sia in termini di energie che di complemen-tarietà. Con la Banca del'Ad-da ci accomunano non solo la contiguità territoriale e l'af-finità del tessuto socio eco-nomico, ma anche un lungo percorso, ultracentenario per entrambe le Bcc, e ispirato ai medesimi principi valoriali».

Entrando nel merito dei benefici della fusione, Meri-go ha sottolineato che la fu-

sione darebbe origine a una nuova Bcc con i seguenti obiettivi: «Raffrozare il patri-monio e raggiungere una so-glia dimensionale più eleva-ta, quale leva per conseguire vantaggi in termini di econo-mie di scala, di razionalizza-zione degli assetti organizza-tivi, di ampliamento e diver-sificazione dell'offerta. Do-tarsi di un'organizzazione operativa meglio strutturata ed efficiente, in grado di pro-durre economie gestionali che permettano alla banca di proporsi dinamicamente al mercato (nel pieno rispetto delle impegnative regole di settore) e di far fronte effica-cemente alla crescente con-correnza, offrendo condizioni vantaggiose ai soci e alla

clientela per alimentare così lo sviluppo del tessuto eco-nomico locale e la crescita della banca stessa».

E ancora: «Qualificare e ir-robustire il nostro ruolo di banca locale, attenta e com-petitiva sia nelle zone stori-che di operatività, sia nelle zone di più recente insedia-mento, per essere sempre più capaci di offrire adeguate attenzioni e opportunità alla propria clientela di riferimen-to. Conseguire una maggiore diversificazione delle attività e un ulteriore frazionamento dei rischi, orientando oppor-tunamente l'iniziativa nei mercati di competenza, alla luce del fatto che il territorio della nuova realtà presenta carateristiche socio econo-miche con interessanti aspet-ti di complementarietà».

E infine: «Un altro obiettivo è procedere a un raffdorza-

mento della rete commercia-le che potrà godere di una sempre più spiccata profes-sionalità specifica».

Fusione, la Cassa rurale ha detto di sìDopo Banca dell'Adda, l'assenso dei soci del presidente Merigo

D

Cronaca 11Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Il presidente Giorgio Merigo mentre pronuncia il suo discorso.

Il momento della votazione dei soci della Cassa rurale del Cremasco

A intensificare il già preoccupato grido d'allarme sull'economia locale, arriva anche il rapporto di Unioncamere Lom-bardia, relativo all'ultimo trimestre del 2008. Un rapporto che non può non pre-occupare, per quanto il pesante calo fosse prevedibile.

E' in particolar modo il settore mani-fatturiero ad avere i maggiori problemi. Pur senza i numeri drammatici della Lombardia, presenta il segno negativo in tutti i principali indicatori. Già il trimestre scorso, a livello regionale, la rilevazione trimestrale indicava chiaramente il se-gno negativo per tutti i principali indica-tori, mentre la provincia di Cremona pre-sentava ancora segni positivi.

L’ultimo trimestre del 2008, in Lom-bardia, conferma il generale e pesante ulteriore peggioramento. Rispetto al tri-mestre precedente, infatti la produzione regionale è calata del 4%, come il fattu-rato, e gli ordini di oltre l’8%. Se confron-tati con l’anno prima, i dati indicano un livello produttivo al -6% ed un fatturato a -7%.

Rispetto al trend lombardo, la provin-cia di Cremona resta ancora in una po-sizione privilegiata, ma denota anch’es-sa un generale peggioramento con valo-ri che, soprattutto a livello tendenziale, presentano cali rilevanti. Infatti a livello congiunturale, la produzione del settore manifatturiero cremonese sfiora il -1%. Gli ordinativi, dove sembra ancora tene-re la domanda estera, confermano so-stanzialmente il calo del trimestre estivo (-1,4%), e il fatturato è diminuito del -8,8%. L’attuale momento di crisi si ri-percuote naturalmente anche sul merca-to del lavoro che presenta un calo

dell’occupazione prossimo all’1% e un rapido aumento dei ricorsi ad ammortiz-zatori sociali come la cassa Integrazio-ne.Nei confronti con il corrispondente trimestre del 2007 i dati sono significati-vamente peggiori, e la produzione è in calo del 3,4%, la domanda quasi del 5%, mentre tiene il fatturato a prezzi cor-

renti.La produzione industriale in provincia

di Cremona, ha vantato, negli ultimi anni, un'ottima performance. Infatti, i valori congiunturali sono ben al di sopra non solo del dato nazionale, ma anche della media regionale e della zona Euro. Inol-tre il dato cremonese, pur in evidente fase critica, non presenta i crolli delle al-tre economie di riferimento. Insomma, c'è il calo, ma il valore rimane ancora positivo. E' da notare come l’indice de-stagionalizzato in base 2000 della pro-duzione industriale cremonese si collo-chi a quota 115,7 contro il 100,4 medio

lombardo, confermandosi il dato miglio-re fra tutte le province lombarde.

Per completare il quadro, è da notare il peggioramento delle aspettative ri-guardo al livello produttivo, occupazio-nale e della domanda interna. Per la pri-ma volta, infatti, tra gli imprenditori cre-monesi prevalgono posizioni pessimiste. Come pessimistiche sono anche le pre-visioni relative agli investimenti da realiz-zare nel 2009, e questo è forse uno dei dati più preoccupanti, in quanto un calo degli investimenti è deleterio per l'eco-nomia locale.

La recessione del settore manifattu-riero è riscontrabile soprattutto nel com-parto artigiano dove si registrano impor-tanti arretramenti produttivi sia del dato congiunturale (-2%) che tendenziale (-6%). Anche ordinativi e fatturato, su base annua, sono in calo rispettivamen-te dell’8% e del 10%. Il confronto con le altre province lombarde permette di no-tare come il dato cremonese sia l’unico positivo.

Entrando nel dettaglio, i dati confer-mano la tenuta della siderurgia (+8,5% su base annua), del tessile (+1%) e dell’alimentare (-0,6%). Segnali molto negativi provengono invece da gli altri settori che vanno dal -15% della chimica al -5,4% di meccanica e minerali non metalliferi, passando per il -6% ed il -8% di carta e gomma-plastica.

Riguardo alla dimensione aziendale, la congiuntura sembra confermare il mo-mento migliore delle imprese industriali di maggiore dimensione, con più di 200 addetti.

Per le altre classi dimensionali il calo produttivo tendenziale è consistente.

C'è crisi, ma il Cremonese va meglioche nel resto della regione: tutti i dati

E' stato presentato il rapporto di Unioncamere sul quarto trimestre 2008

La Camera di commercio di Cremona

La scure della crisi cala pesantemente sul mercato del lavoro cremonese che nel quarto trimestre del 2008 ha assistito ad un ra-pido e grave peggioramen-to. Situazione che, comun-que, già si era individuata nei precedenti trimestri, se rapportati al 2007.

E’ questa la novità più importante che si ricava dal rapporto del Sies (Servizio informativo economico so-ciale) dell'università Cattoli-ca sul mercato del lavoro 2008 nella provincia di Cre-mona. E questo dato dimo-stra che «l’isola felice» cre-monese non esiste più. An-che il nostro territorio si sta misurando con una crisi di ingenti dimensioni e di du-rata incerta.

«Le difficoltà nel mercato del lavoro» ha detto Ago-stino Savoldi, assessore provinciale all'Economia, «erano state segnalate dalle forze sociali e produttive. Già alcune misure, peraltro, sono state messe in cam-po. Per contrastare la diffi-coltà di accesso al credito da parte delle piccole e me-die imprese, infatti, la Pro-vincia ha raddoppiato lo stanziamento a sostegno dei Confidi, in una strategia congiunta con la Camera di commercio. Ci sono misure che devono essere prese a livello governativo e altre di cui devono farsi carico le Regioni. A livello governati-vo è necessaria la riforma degli ammortizzatori sociali e forme di integrazione al reddito. A livello regionale dovranno essere resi più efficienti i servizi per l’im-piego».

Gli avviamenti al lavoro nel 2008 sono diminuiti del 16% rispetto all’anno pre-cedente. Nel solo ultimo tri-mestre il calo è stato del 38%. Il saldo fra avviamenti e cessazioni per la prima volta da molti anni è stato negativo per 437 contratti. Il record negativo spetta al Centro per l’impiego di Cre-ma, con -43% nel quarto trimestre.

Passando alla tipologia dei contratti, il 75% è a tempo determinato: uno su quattro. La percentuale si abbassa al 69% se si con-siderano le trasformazioni dei contratti: significa che alcuni di questi, nel corso dell'anno, si sono trasfor-mati da tempo determinato a indeterminato. La durata media ponderata dei con-tratti di lavoro è stata, co-munque, di quattro mesi. Un tempo davvero breve.

Per quanto riguarda i set-tori, l’agricoltura ha una quota dell’8% dei contratti avviati, mentre il manifattu-riero ha raggiunto quota 21%, rimarcando il fatto che la nostra provincia mantiene una forte vocazio-ne manifatturiera.

Un punto relativamente dolente si riferisce alla qua-lifica dei lavoratori: il 29% dei contratti avviati a tempo indeterminato e il 18% di quelli a tempo determinato riguardano operai non qua-lificati. Un dato compensa-to però, almeno in parte, dal 20% di contratti a tem-

po indeterminato e dal 15% di contratti a tempo deter-minato per gli operai spe-cializzati.

Un peggioramento re-pentino si registra anche nell’utilizzo degli ammortiz-zatori sociali: cioè, la cassa integrazione ordinaria, quel-la straordinaria e quella straordinaria in deroga. Complessivamente la ri-chiesta di queste Casse in-tegrazione è aumentata del 143% e ha colpito soprat-tutto i settori metalmecca-nico (65%) e tessile (11%). La Cassa ordinaria è passa-ta da 300mila ore a 800mi-la, quella straordinaria da 410mila a un milione.

«Ora bisogna pensare al-le misure di contrasto» ha commentato il presidente della Provincia di Cremona, Giuseppe Torchio. «La Provincia ha già tagliato fondi in alcuni settori per destinare quante più risorse possibili al sistema delle imprese e alle politiche atti-ve del lavoro.

Le prime misure riguar-dano il sostegno all’innova-zione delle piccole e medie aziende, il sostegno ai Con-fidi, la sollecitazione al si-stema bancario che sta ri-spondendo positivamente sia per l’anticipazione della cassa integrazione sia per la costituzione di un fondo che possa servire per copri-re, a certe condizioni, la dif-ferenza di reddito fra la Cassa integrazione e il sala-rio. Le sfide da affrontare sono numerose.

C'è il problema del ricol-locamento dei lavoratori, colpiti da crisi aziendali, delle piccole aziende e dei lavoratori che non usufrui-scono degli ammortizzatori sociali, della crescente diffi-coltà di collocamento dei disabili e dei giovani, il pro-blema dei lavoratori immi-grati sui quali si rischia un conflitto sociale ma che in certi settori sono fonda-mentali».

C'è poi l’obiettivo di so-stenere l’export soprattutto nei settori, come l’agroali-mentare, il manifatturiero, in cui si mantiene forza. «Dob-biamo pensare a un pac-chetto cremonese di misure che stabilisca, a partire dall’Aqst, specifiche misure territoriali che devono esse-re di sistema» continua Tor-chio. «Ma dobbiamo affron-tare il dramma del patto di stabilità che di fatto ingessa l’attività degli enti locali an-che laddove essi potrebbe-ro intervenire»

«Nessuno può pensare di farcela da solo» ha afferma-to il segretario della Cisl, Giuseppe De Maria. «Oc-corre una grande concerta-zione fra tutti gli attori. L’obiettivo principale che occorre porsi è quello di mantenere il più possibile i lavoratori all’interno delle loro aziende, perché non abbiamo più, come in pas-sato, possibilità di ricollo-cazione. E' giusto il soste-gno ai redditi, ma occorre intervenire anche sul fronte delle politiche attive del la-voro, per essere pronti quando l’economia ripren-derà a marciare».

Meno contratti di lavoro

Page 12: Il PIccolo del Cremasco

Il presidente di Coldiretti Cremona, De Angeli, annuncia incontri sul territorio per gli allevatori

iamo in attesa della pubblicazione del Decreto sulle quote latte: solo a quel punto sarà veramen-te possibile espri-

mere delle considerazioni pie-ne e circostanziate. Ciò che, ad oggi, alla luce delle dichiara-

tenta valutazione del Decreto sulle misure urgenti in materia di produzione lattiera, approva-to dal consiglio del ministri su proposta del ministro delle Po-litiche Agricole Luca Zaia.

«A questo incontro a livello regionale seguirà, nei prossimi giorni, la convocazione della giunta provinciale. Dalla pros-sima settimana si apriranno, inoltre, vari incontri sul territo-rio, rivolti agli allevatori, con l’obiettivo di spiegare il decreto e stabilire, insieme, dove e co-me esso vada “aggiustato”. Ci aspettano settimane di intenso lavoro, che sarà teso a supera-re quelle zone d’ombra che il decreto evidenzia» rimarca De Angeli.

«Due sono, in sostanza, le parti essenziali di questo De-creto: quella rivolta alla siste-mazione delle posizioni e quel-la dedicata all’attribuzione di quota» prosegue il presidente di Coldiretti Cremona. «Per quanto concerne la regolariz-zazione delle posizioni, trovo legittimo che, da parte degli allevatori che con sacrifici e grandi esborsi hanno finora operato nel rispetto della leg-ge, giunga la richiesta di avere delle garanzie: chiediamo, semplicemente, che chi oggi regolarizza la propria posizione paghi le multe, e che lo faccia pienamente. Ogni ulteriore concessione, in tal senso, sa-rebbe una scorrettezza nei confronti dei numerosissimi al-levatori che hanno agito nella legalità».

«Pur in assenza del testo de-finitivo del Decreto, già l’inter-vento del Ministro Zaia, che anche oggi abbiamo attenta-mente vagliato, lascia delle perplessità: il Ministro, ad

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta atten-zione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settima-nale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

esempio, non ha saputo ri-spondere a chi gli domandava che cosa accadrebbe a quelle aziende agricole che non riu-scissero a pagare la multa nei trent’anni concessi. Non è, questo, un passaggio sul quale si possa glissare» sottolinea De Angeli. «Veniamo, ora, ai criteri di attribuzione delle nuo-ve quote. Anche in questo ca-so poniamo degli interrogativi: siamo in presenza di una leg-ge, la 119, che il Ministro non disconosce, ma che, di fatto, in questo caso viene messa da parte per l’assegnazione delle quote.

E’ naturale chiedere che il Parlamento corregga, dunque, tutti quegli aspetti del decreto che non premiano i produttori che in questi anni si sono mos-si nel pieno rispetto della legge 119.

Faccio un altro esempio: sempre a proposito dell’attri-buzione di quota, non ci sem-bra equo attribuire quota solo a chi ha prodotto quota B e af-fittata, senza tener conto di altre aziende che, nel rispetto della legge e pur avendo la B a

disposizione, hanno compito la scelta di non utilizzarla. A tal proposito, una concreta rispo-sta dal Ministro potrebbe giun-gere dal corretto utilizzo di quel 5-10% di quota che, al mo-mento, dalle dichiarazioni di Zaia, risulterebbe trattenuta. Il Ministro ha anche assicurato che verrà creato un fondo per garantire chi ha lavorato nella legalità: non mancheremo di vigilare perché questo avven-ga, con passaggi certi e condi-visi».

«Abbiamo davanti sessanta giorni di tempo per ragionare, a livello confederale e locale, in merito al decreto. Lo faremo con i nostri tecnici e, soprattut-to, con i nostri allevatori» con-clude De Angeli. «La nostra è una posizione di attenta ed ap-profondita valutazione e di fer-ma proposta, tesa a migliorare l’efficacia del decreto: ribadia-mo che la nostra organizzazio-ne non mancherà di mettere in atto tutte le iniziative necessa-rie ad impegnare i parlamenta-ri e le forze politiche che hanno dimostrato di avere a cuore la legalità del sistema».

zioni del Ministro Zaia, possia-mo dire è che, pur dando atto al Governo dell’impegno posto nel sistemare la questione de-gli “splafonamenti”, vi sono nel decreto alcuni punti che senza dubbio andranno chiariti. Confermiamo, in particolare, le forti perplessità subito espres-

se in merito ai criteri individua-ti per la regolarizzazione delle multe pregresse». A parlare è Roberto De Ange-li, presidente di Coldiretti Cre-mona, al termine dell’incontro svoltosi nel pomeriggio a Mila-no, che ha riunito i vertici di Coldiretti Lombardia per un’at-

SMERCATI - SETTIMANA DAL 30/1/2009 AL 5/2/2009

PRODOTTO

FRUMENTOtenero buonomercantile

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

15 kg.

25 kg.

55,00-60,00Tonn.

3,640

2,660

--

3,620

2,650

136,00-144,00

N.q.

120,0-125,0 N.q.

N.q.

70,00-72,00

85,50-87,00

77,00-79,00

94,00-95,00

150,00-155,00

345,00-347,00

N.q.143,0-148,0

80,00-130,00 100,00-140,00

44,00-55,00

3,630

2,650

--

3,790

2,790

30 kg. 2,500 2,4602,490 2,560

40 kg. 2,050 2,0402,020 2,075

156 kg. 1,170 N.q.1,170 1,140

176 kg. 1,170 N.q.1,170 1,175

Oltre 176 1,170 N.q.1,090 1,140

Kg. 2,10-2,45 p. morto

0,950-1,050Montichiaripeso vivo0,95-1,20

--

Kg. 1,80-1,95 p. morto

0,630-0,7300,70-0,83 --

Kg.2,20-2,58 p. morto 1,020-1,1900,95-1,15 --

Kg. 0,70-1,00 0,900-1,1200,80-1,00 --

Kg. 3,00-4,95 4,250-4,6504,50-5,00 --

Kg. 1,50-1,55 1,3001,30 --

Kg. 5,05-5,20 --4,95-5,05 --

Kg. 5,30-5,50 --5,15-5,35 --

Kg. 5,55-5,85 5,80-6,005,00-6,00 --

Kg. 5,85-6,00 6,20-6,456,05-6,55 --

153,00-156,00

131,0-138,0-146,0-151,0

--

158,00-161,00

--

--

GRANOTURCOibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIAnazionale

ORZO NAZ.peso spec. 55-60peso spec. 66-68

CRUSCAalla rinfusa

FIENO maggengoagostano

SUINIlattonzoli locali

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Manze scottone24 mesi

Vitelli Baliotti(50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti(50-60Kg) pie blue belga

BURRO pastoriz.

PROVOLONEVALPADANAoltre tre mesi

PROVOLONEVALPADANAfino a tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Sceltostag. 12-15 mesi

Kg. -- ---- --Latte naz. Crudo(16-30 giugno)

SUINI lattonzoli locali

SUINIlattonzoli locali

SUINI lattonzoli locali

Suini da macello

Suini da macello

Suini da macello

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

PAGLIA press.rotoballe

UNITà DIMISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

128,00-129,00

137,00-138,00

132,00-134,00

145,00-148,00

325,00-330,00

154,0-159,0 161,0-163,0

il PICCOLO giornale del

CremasCO

«Quote latte: chi si regolarizza deve pagare le multe»

Agricoltura12 Venerdì 6 Febbraio 2009

Page 13: Il PIccolo del Cremasco

di Barbara Milanesi

Ritorna a partire da questa domenica 8 febbraio da piazza Giovanni XXIII e per le vie del centro la più importante mani-festazione lombarda patroci-nata dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Cremona e dal Comune di Crema. Quest’anno la festosa edizio-

ne del Grande Carnevale Cre-masco avrà ulteriori novità. Carri allegorici di proporzioni gigantesche, coloratissimi gruppi mascherati, clown, ar-tisti di strada e affascinanti ballerine. Ma anche corsi di cartapesta, spettacoli di bu-rattini nelle scuole, visite alla città guidate dagli studenti, mercatini dei prodotti tipici, percorsi gastronomici, spazi gioco, trucchi, mostre e spet-tacoli.

Da quest’annp infatti presso le scuole elementari del cre-masco, già dal 26 gennaio, sono stati messi in program-ma spettacoli gratuiti a cura del Comitato Carnevale e pre-sentazione del nuovo buratti-no rappresentante le masche-re cremasche “al Gagèt còl sò Uchèt” e Bèta da la lengua scèta. A cura dell’artigiano Onofrio, professionista burat-tinaio. Parecchie le scuole che

hanno aderito all’iniziativa: il distretto scolastico di Monto-dine, Castelleone, Trescore Cremasco, Pandino, Palazzo Pignano, Agnadello, Nosadel-lo e a Crema presso le scuole Curtatone Montanara. Nei me-si di dicembre e gennaio il Co-mitato aveva inoltre realizzato dei laboratori della Cartapesta nelle scuole elementari Curta-tone Montanara e della Fon-dazione Manziana. Un’occa-sione per spiegare ai bambini la tradizione e il folclore del

Carnevale e coinvolgerli inse-gnandogli l’arte del ‘costruire le maschere’, come da anni fanno i volontari del Carneva-le. Non solo.

Quest’anno il Comitato Car-nevale ha collaborato con l’Istituto Professionale Sraffa affidando agli studenti la tra-duzione in francese e in ingle-se del sito del Carnevale. I ra-gazzi della scuola si trasfor-meranno in Guide Turistiche nelle domeniche del Carneva-le. In piazza duomo, ogni mezz’ora, guideranno i turisti alla scoperta dei tesori artistici della città. Oltretutto, per tutte le domeniche in piazza Falco-ne e Borsellino, nel circuito del

Carnevale, verrà allestita "L'Isola dei Bambini". Dove i piccoli potranno giocare gra-tuitamente correndo sui gon-fiabili giganti, creando figure con i palloncini in compagnia del Clown o trasformando il proprio volto in maschere di-verse con l'aiuto delle esteti-ste del 'Truccabimbi'. Insom-ma, un sacco di iniziative col-laterali che arricchiranno il già classico spettacolo.

Sono previsti sei carri di 16 metri in movimento (con mec-canismo interno), più di 200 persone impiegate nei lavori di preparazione, centinaia di ma-schere, 3 tonnellate di corian-doli e stelle filanti, 3 domeni-che di sfilate, numerose inizia-tive collaterali, diverse scuole,

cipali carnevali italiani. «Il Co-mitato organizza le tre sfilate costruendo carri sempre più grandi e scenografici, ingag-giando gruppi folcloristici pro-fessionisti e famosi, ma anche corredando l’evento con i mer-catini in piazza, le visite guida-te alla città e le offerte delle Card, con pranzi e proposte turistiche convenienti» spiega

Giancarlo Murelli. «Un’orga-nizzazione complessa che ri-chiede un anno intero di lavoro e l’impiego di 200 volontari nei giorni della manifestazione». Un impegno imponente che si rinnova o gni anno, con la col-laborazione e il dialogo tra tut-te le realtà cremasche: com-mercianti, artigiani, scuole, oratori, ecc. Insomma un un evento unico alla città.

gruppi e associazioni della zo-na coinvolte. Infatti la festa proseguirà anche per le due successive domenica: 15 e 22 febbraio sempre in piazza Gio-vanni XXIII. Da anni ormai il Gran Carnevale Cremasco è il più importante evento nel suo genere nella nostra regione.

Una manifestazione che ha grande eco anche sulla stam-pa nazionale, accanto ai prin-

Carnevale Cremasco: domenica la grande sfilata dei carri

Ci sarà anche «L'Isola dei Bambini» dove far giocare i più piccoli in sicurezza

Attesi migliaia di visitatori per le tre sfilate

Per realizzare i carri della sfilata si sono impegnati più di 200 volontari

La manifestazione ha ottenuto il patrocinio della Regione

Carnevale13 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Page 14: Il PIccolo del Cremasco

Alla Fiera di Sant'Apolonnia in mostra l'agricoltura del futuro Si apre domenica 8 feb-

braio il cosueto appuntamen-to con la fiera di Sant’Apollo-nia di Rivolta d’Adda, dedi-cata al mondo agricolo.

La fiera di Sant’Apollonia è una manifestazione fonda-mentale per il nostro territorio e gode di fama in tutta la re-gione. Sant’Apollonia costi-tuisce da tempo immemora-bile un punto di riferimento per chi ama il mondo agrico-lo, la zootecnia, la produzio-ne di latte e per chi riconosce

i meriti dell’agricoltura come settore produttivo primario.

La manifestazione è frutto di un forte impegno mirato a rilanciare un intero settore, quello agricolo, che ha biso-gno, oggi più che mai, di es-sere affiancato e sostenuto. Sant’Apollonia è anche storia e tradizione. Durante i giorni di fiera il paese si ferma, esce dalla quotidianità per aprire le porte ai visitatori, con ospi-talità, cordialità e quel poco di salutare campanilismo. Il

mercato è il fulcro della ma-nifestazione: da sempre è punto d’incontro tra chi ven-de e chi compra, chi offre e chi cerca, chi mostra e chi guarda, a maggior ragione in questa occasione. Sant’Apol-lonia è anche cultura: conve-gni, serate a tema, manife-stazioni artistiche espresse in variegate forme coloreranno i giorni di festa. Non solo. La fiera è anche un momento di innovazione: in esposizione ci saranno primizie tecnolo-giche, gastronomiche e cul-turali. Soprattutto la fiera di Sant’Apollonia è sinonimo di umiltà. Infatti, consapevole di essere una fiera di paese, no-nostante le molte ambizioni e le novità che di anno in anno la rendono sempre più ricca e all’avanguardia, mantiene sempre i piedi per terra. La

manifestazione avrà inizio domenica alle 10.00 quando per l’inaugurazione si esibirà la banda cittadina S.Alberto. Alle 15.00 avrà inizio la mo-stra vera e propria. In esposi-zione per la categoria manze

e giovenche : manze da 9 a 12 mesi; manze da 12 a 15 mesi; manze da 15 a 18 mesi; manze da 18 a 22 mesi; man-ze da 22 a 26 mesi. Per la categoria manze da latte l’esposizione parte lunedì 9

febbraio alle ore 9.00: vacche in lattazione fino a 30 mesi; vacche in lattazione da 30 a 36 mesi; vacche in lattazione fino a 42 mesi; vacche in lat-tazione da 42 a 48 mesi; vac-che in lattazione da 48 a 60 mesi; vacche in lattazione da 60 a 72 mesi; vacche in latta-zione oltre i 72 mesi. La scel-ta dei bovini da latte è stata effettuata in collaborazione con l’Associazione Provincia-le Allevatori di Cremona. Du-rante la mostra verrà distribu-ito il catalogo dei soggetti esposti. L’Associazione Pro-vinciale Allevatori di Cremona

e l’A.n.a.f.i. hanno anche pa-trocinato la manifestazione. I premi saranno assegnati da apposita giuria il cui giudizio sarà insindacabile. La pre-miazione della campionessa assoluta verrà effettuata alle ore 12.00 di lunedì 9 febbra-io. A fare da cornice alla mo-stra sono organizzati, per tutta la durata della fiera, una serie di convegni di stretta attualità. Alcuni cominciati la settimana scorsa. Un ultimo in programma per questa se-ra: Quote latte, facciamo il punto della situazione, che si terrà alle 21.00 , organizzata

Durante la fiera sarà possibile consultare anche un catalogo delle vacche selezionate

Diverse le tipologie di bivini presenti alla mostra

Una delle esposizioni del settore più prestigose del Nord Italia: attesi migliaia di visitatori. Ecco il programma con tutte le iniziative

Sant'Apollonia 14 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

L'inaugurazione domenica 8 Febbraio con la banda cittadina

Page 15: Il PIccolo del Cremasco

don Chino Pezzoli come ospite, fondatore della Co-munità Promozione Umana. L’organizzazione era a cura dell’oratorio S.Alberto di Ri-volta d’Adda. Domenica 1 febbraio alle 11.30, presso il Municipio, in Sala Consilia-re l’amministrazione comu-nale e la Banca dell’Adda ha consegnato le borse di stu-dio per l’anno scolastico 2007 – 2008. Inoltre da oggi fino al 13 febbraio presso l‘Atrio del comune di Rivolta, Severino Boiocchi espone sculture e modelli in legno; da domani fino a lunedì la se-ra alle 21.00 presso la pale-stra delle Scuole Medie, la compagnia milanese del tea-tro della memoria presenta Lulù, commedia in due atti di Carlo Bertolazzi.

Domenica e lunedì oltre nella zone della fiera, in via Masaccio ci sarà l’esibizione di cavalli minorchini in alta scuola. E ancora mille altre le attività in programma per i giorni della fiera di Sant’Apol-lonia: L’Oasi del mangiar sa-no in via Mario Cereda. Il mercato alimentare è orga-nizzato da Coldiretti Cremo-na e ci sarà la vendita diretta di prodotti alimentari a cura delle aziende agricole della zona; l’ esposizione statica d'auto e moto d'epoca, a cu-ra del club Motori… in Rivol-ta; l’esposizione statica di motociclette, a cura di Moto-club Pandino; lo stand della

collaterali interessanti durate tutta la settimana e in pro-gramma anche per parte del-la prossima. Venerdì 30 gen-

naio presso la sala convegni della Banca Popolare di Lodi si è tenuto un convegno dal titolo Trasgressione e libertà, un incontro per i ragazzi con

Alla Fiera di Sant'Apolonnia in mostra l'agricoltura del futuro da Associazione Nazionale Giovani Allevatori e Libera Agricoltori di Cremona.

Per tutta la settimana i convegni hanno avuto come tema argomenti interessanti: la gestione del reddito nello scenario attuale, si è tenuto martedì 27 gennaio ed è sta-to organizzato dall’Associa-zione Federazione Provincia-le Coldiretti di Cremona; Cel-lule somatiche nel latte: per-che’ si alzano? Tenutosi giovedì 29 gennaio 2009 ed organizzato dall’Associa-zione Provinciale Allevatori e dall’Azienda Sanitaria Locale di Cremona;Si puo’ migliora-re l’efficienza riproduttiva

della mandria? Esperienze a confronto tenutosi martedì 3 febbraio ed organizzato da Fatro s.p.a; Come migliorare

l’efficienza tecnico/economi-ca delle razioni per le bovine da latte tenutosi ieri ed orga-nizzato da Ferraroni Mangi-mi. Tante altre le iniziative

Croce Bianca Onlus che avrà una postazione medica avan-zata e la presenza di un mez-zo per le maxiemergenze messo a disposizione dalla sezione di Mariano Comen-se; il mercatino dell'usato e del piccolo antiquariato, a cura della proloco di via Giu-lio Cesare a Rivolta; il club La rivolta in Camper che pre-senta le sue attività nella sa-la conferenze Acli; in piazza Ferri la gara di tiro con cara-bine per ragazzi dai 7 ai 12 anni, a cura della Federazio-ne Italiana della Caccia, se-zione di Rivolta d'Adda; il corso Primi Passi di Tango Argentino presso il centro socio-culturale La Chiocciola di via Renzi, a cura di Tango Integral.

E ancora: il mercatino di Libera Terra: generi alimenta-ri prodotti sui terreni confi-

Una delle esposizioni del settore più prestigose del Nord Italia: attesi migliaia di visitatori. Ecco il programma con tutte le iniziative

15Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Sarà possibile ammirare anche i mezzi agricoli

I trattori di ultima generazione

scati alla mafia, a cura dell’oratorio Sant'Alberto. In altri stand verranno distribui-te salamelle e messi in mo-stra articoli per la pesca e animali impagliati, a cura dell’ Associazione Camminiamo Insieme Onlus e Associazio-ne Liberacaccia. In altri anco-ra verranno distribuite polen-ta ed altre vivande. Inoltre l'Associazione Ricreativa Ol-mo d'Oro presenta le sue opere di scultura in legno, a cura dell’Associazione Cultu-rale Ildebranda.

Molte altre le iniziative del-la fiera di Sant’Apollonia che diventa sempre più grande e frequentata. Anche quest’an-no l’amministrazione comu-nale organizza un “concorso vetrine” aperto a tutti i com-mercianti locali, quindi anche i negozi saranno aperti. Non resta che farci un giro.

I bovini sono stati selezionati dall'Associazione Provinciale

Allevatori di Cremona

Page 16: Il PIccolo del Cremasco

Sant'Apollonia16 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Sant’Apollonia mercantes-sa di neve, regina di febbraio. Una frase questa, una fila-strocca che si ritrova sulla bocca di ogni rivoltano non appena si avvicina la Fiera di Sant’Apollonia. La storia del-la Fiera di Sant’Apollonia di Rivolta è davvero particolare. La sua importanza si legge sotto diversi aspetti: è la pri-

ma fiera agricola dell’anno in ambito regionale; è un’occa-sione per godere del folklore locale; è un gesto di sfida all’inverno e un festoso ri-chiamo alla primavera non più così lontana.

La storia della Fiera si ra-dica oltre la memoria dei ri-voltani. Molte ricerche sono state fatte per risalire alla pri-ma edizione dell’evento fieri-stico senza purtroppo essere giunti ad una data precisa. Le più antiche notizie sono state ritrovate sia nell’archivio par-rocchiale, sia nell’archivio del comune. Nel primo archi-vio è custodito un significati-vo documento, datato 17 aprile 1828, con il quale il ve-scovo agostiniano Giuseppe Perugini, prefetto del sacra-rio apostolico, dona e con-

cede alla comunità rivoltana una reliquia di Sant’Apollo-nia, vergine e martire. E’ pos-sibile, dunque, far risalire a

quegli anni, se non proprio l’inizio, almeno l’ufficializza-zione religiosa della Fie-ra. Nell’archivio comunale,

invece, è conservato il più antico manifesto pubblicita-rio, riguardante la Fiera, di cui si abbia notizia. Questo è datato 11 gennaio 1885. Per quell’anno ne furono stam-pati un centinaio, come risul-ta dalla bolla di pagamento inviata dalla cartoleria Stru-sani, incaricata alla stampa,

nel 1982, ad ottenere il rico-noscimento di "Fiera Regio-nale", evento che ha corona-to il costante impegno dei rivoltani. Una prova di quan-to i Rivoltani tengano alla storia e alle tradizioni del loro paese e della loro più rappre-sentativa fiera è la mostra, durante la manifestazione, denominata Riòlta Vegia, messa in scena della vita di campagna del piccolo paese cremasco a ridosso del mila-nese. Riòlta Vegia si tiene come sempre in Piazza Ferri. Nata per iniziativa di alcuni rivoltani, con l'intento di es-sere un angolo del "come eravamo", nel corso degli anni la mostra si è evoluta assumendo una precisa identità, forse allontanandosi dagli originali intenti dei fon-datori, ma forse proprio per questo, diventata più vera, più attuale. Oggi, per il se-condo anno consecutivo, Riòlta Vegia nasce come ini-ziativa diretta delle Associa-zioni rivoltane e dell'Ammini-strazione Comunale. L'inten-to è quello di promuovere e rendere ancora più visibili le loro attività sul territo-rio. All’interno della stessa si trovano diversi stand. Tra questi: Laùr e saùr da ‘na olta, in cui si apprende l’arte culinaria di una volta fatta di cibi poveri ma dal forte pote-re energetico. Non manca di certo la distribuzione di trip-pa e vin brulè. Sia questa iniziativa che Vita, storie e racconti di altri tempi, sem-pre per ricordare il passato umile della cittadina e della sua fiera, sono a cura della ProLoco di Rivolta d’Adda. Fare un giro tra le bancarelle del tempo non solo è grade-vole ma molto educativo. Per non dimenticare da dove si viene.

al comune di Rivolta d’Ad-da. L’appuntamento è, per-ciò, sicuramente più che centenario. Al di là delle ori-gini, comunque, la storia del-la Fiera di Sant’Apollonia si compone con il passare de-gli anni, con l’evolversi dei tempi. E’ iniziata come mani-festazione locale ed è giunta,

Un evento che valorizzail folklore e la campagna

La prima fiera agricola lombarda dell'anno

In mostra anche i prodotti tipici del territorio

Una manifestazione radicata nella memoria dei rivoltani

Fiera di Sant'Apollonia, una storia antica: il primo documento risale al 1828

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Sant'Apollonia 17Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Le commedie in dialetto di Carlo Bertolazzi,diventato famoso come il “Verga” della Bassa

Il programma della Fiera di Sant'Apollonia 2009 riserva un posto d'onore per un rivol-tano illustre: Carlo Bertolaz-zi. Del commediografo nato a Rivolta d'Adda nel 1870, la

Compagnia Milanese del Te-atro della Memoria mette in scena Lulù, la due atti che di-venne anche film omonimo di Fernando Cerchio (1953) e che vide come interpreti nomi

illustri quali Marcello Ma-stroianni, Valentina Corte-se, Paola Borboni e Luigi Pavese. Carlo Bertolazzi na-sce a Rivolta d'Adda, in una casa sita in fondo alla via che oggi porta il suo nome, nel 1870. Giornalista e critico te-atrale del "Guerin Meschino" e del quotidiano "Sera", di estrazione borghese, per un certo periodo esercita l'attivi-tà forense, per dedicarsi in seguito a quella notarile. Ber-tolazzi è autore di numerose commedie dialettali di stam-po verista, nelle quali anticipa un modo moderno di fare te-atro e pone l'accento, insi-stendovi, su temi sociali di

ampio respiro. L'ambienta-zione nel mondo dei meno abbienti della Milano di fine Ottocento ha quale conse-guenza logica la scelta lingui-stica del vernacolo milanese. Sarà proprio nel teatro in dia-letto che Bertolazzi darà il meglio di sè, mentre i succes-sivi tentativi in lingua risulte-ranno sbiaditi e di manie-ra. Domina nei suoi drammi la coralità ed epicità della rappresentazione, nella quale si inseriscono varie vicende individuali: in questo senso e per questo motivo Strehler ed il Piccolo Teatro ne sono gli interpreti più attenti. Il suo esordio come autore avviene

con il dramma "Mamma Tere-sa" nel 1888; segue "La trilo-gia di Gilda" l'anno dopo e "La lezione per domani" del 1890. La sua opera più im-portante, "El nost Milan", di-visa in due parti ("La povera gent" e "I sciori"), ha le sue prime rappresentazioni ri-spettivamente nel 1893 e nel 1895. Conosciuta ancor'oggi in tutto il mondo teatrale, questa commedia viene rap-

presentata dal Piccolo Teatro di Milano nel 1955, nel 1963 e nel 1980. Di queste rappre-sentazioni, Giorgio Strehler scrive: «Un tentativo di ridare voce alla cultura e al senti-mento di una città». "La gibi-

gianna" (scritta e rappresen-tata per la prima volta nel 1898) e "L'egoista" (1901) so-no alcune delle opere scritte dopo la scelta di Bertolazzi di abbandonare la commedia dialettale. "Lulù", scritta e rappresentata per la prima volta nel 1903, ispira il regista Fernando Cerchio che, dan-do vita all'omonimo film, si avvale di un cast d'eccezio-ne: Marcello Mastroianni, Va-

lentina Cortese, Paola Borbo-ni e Luigi Pavese (1953). "Lo-renzo e il suo avvocato", già accennato, del 1905 e "La zi-tella" del 1915 sono le sue ultime opere. Muore a Milano a soli 46 anni.

Giornalista, avvocato e notaio. I suoi testi teatrali ammirati anche da Strehler

Il commediografo Carlo Bertolazzi

La lapide con la dedica alla memoria di Carlo Bertolazzi

Attori recitano una commedia scritta dal rivoltano

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Il toponimo Rivolta d’Adda ha la sua origine dalla compo-sizione delle parole Riva e Alta (Ripa – alta) alle quali venne aggiunto, probabilmente agli inizi del 1800, il nome del fiume Adda che scorre a ovest del centro abitato. Nei documenti del Medioevo il borgo è indica-to con il termine Ripalta Sicca perché potesse essere distinto da quei luoghi che, nella zona, avevano una simile denomina-zione. Nel periodo precedente la centuriazione romana il ter-ritorio risultava impervio e dif-ficilmente transitabile, sia per la presenza di boschi e di pa-ludi, che per l’assenza di vie di comunicazione tra i diversi vil-laggi. Il borgo viene man mano ad edificarsi su una riva alta del fiume, a circa 102 metri sul li-vello del mare, secondo la struttura del castrum romano caratterizzato nel caso di Ri-

volta da pianta circolare con circonvallazioni esterne ed in-terne, una piazza centrale, un asse est-ovest, denominato decumano, e da un altro da nord a sud, denominato cardo. Il primo documento scritto nel quale compare il nome di Ri-volta porta la data del 21 set-tembre 1090. Nello stesso pe-riodo i Rivoltani costruivano la Basilica di Santa Maria e San Sigismondo. Nel 1144, duran-te gli anni delle aspre contese tra i Comuni e Federico Bar-barossa, papa Lucio II con una bolla confermò al parroco di Rivolta +, Alberto Quadrel-li, tutti i privilegi in possesso della basilica di San Sigismon-do. Il 23 luglio 1158 l’imperato-re giunto al ponte di Cassano e trovatosi chiuso il passaggio per la presenza di un gran nu-mero di Milanesi insieme a molti contadini locali mosse il

suo esercito lungo il corso del fiume attraversandolo presso un guado a sud di Rivolta d'Adda vicino a Corneliano Bertario. Attaccò poi di sorpre-sa i Milanesi che abbandona-rono il ponte e si diedero alla fuga inseguiti dalla truppe im-

periali. In un successivo scon-tro, nel 1160, i Milanesi che avevano ripreso a occupare le loro posizioni, incalzati dai Lo-digiani fin nei pressi del castel-lo di Rivolta trovarono rifugio all’interno del borgo. Il paese era infatti ben protetto dalle mura e per alcuni anni venne presidiato, giorno e notte, da-gli stessi soldati del Barbaros-sa che intorno alla chiesa fece fare imponenti fortificazioni, fossati e svariati mezzi mecca-nici utili alla difesa. Dopo la pace di Costanza, nel 1186, Federico I consegnò Rivolta alla giurisdizione di Milano. Dal punto di vista religioso invece la chiesa con tutte le sue cap-

pelle e le relative pertinenze, tra cui il monastero di San Si-gismondo, rimasero alla chiesa di Cremona. Nel 1217 i Milane-si passarono l’Adda a Rivolta ed affrontarono i soldati di Cre-mona e gli alleati di Parma che intendevano riconquistare le

terre della Gera d'Adda asse-gnate a Milano. Nel 1300 il contado di Rivolta era dominio dei Visconti e insieme a Vaila-te e Caravaggio era esentato dall’appalto dei dazi. Nel 1354 alla morte di Giovanni Visconti il contado di Rivolta toccò in eredità al nipote Bernabò, poi a Giovanni Maria e più tardi a Francesco Maria Sforza. Dal-la seconda metà del XV secolo iniziò per il territorio di Rivolta un periodo segnato da sangui-nose battaglie tra i Milanesi e i Veneziani. La Gera d'Adda di-venne terra di San Marco a partire dal 1440 e un docu-mento del 1449 ne attesta la sottommissione alla Serenissi-

te di Lodi, il borgo entrò a far parte del Regno Lombardo–Veneto. Nel 1867 venne co-struito su progetto dell’ing. Milesi il primo ponte in cemen-to sull’Adda. Solo un anno do-po, nell’ottobre 1868, diverse arcate, poi rifatte in ferro, ven-nero travolte da una piena im-provvisa e spaventosa che al-lagò le campagne.

I caduti della Prima Guerra Mondiale sono stati più di 100 e dal secondo conflitto mon-diale 80 soldati accertati che non sono più tornati al paese. La seconda metà del XX Seco-lo è stata caratterizzata da un periodo di pace e benessere economico. La campagna si è via via spopolata, le nuove ge-nerazioni hanno trovato occu-pazione nelle fabbriche del capoluogo lombardo, avvian-do attività artigianali e com-merciali.

ma. Ma già nel 1450 i Milanesi fecero abbattere il ponte che i Veneziani avevano costruito il 5 novembre 1446 riprenden-dosi, anche se per un breve periodo, il porto di Rivolta.

Nel 1527 i Lanzichenecchi, per giungere a Roma, seguiro-no il corso dell’Adda e lascia-rono un segno del loro passag-gio e della loro ferocia anche a Rivolta. Tra il 1629 e il 1630, la peste, fece più di 400 vittime su 2000 abitanti. Nel 1705 Ri-volta subì prima le angherie delle truppe di Eugenio di Sa-voia e poi quelle del duca di Vendome che avevano schie-rato i loro eserciti a Cassano d'Adda dove nel mese di ago-sto si diedero battaglia. Dopo il Congresso di Vienna, a con-clusione delle guerre napoleo-niche che coinvolsero il paese nel 1796 durante la battaglia che si combattè presso il pon-

Il borgo e la storia: quando Rivolta era Ripa-Alta

Sant'Apollonia18 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

La basilica di San Sigismondo

Il borgo è nato sula riva alta del fiume

Comune appartenuto prima al Ducato di Milano e poi alla Serenissima

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Il giorno del sì, tutto deve essere perfetto. Spesso ci si dimentica i dettagli. Ma sono proprio i particolari a rendere unico ed indimenticabile il matrimonio. E' indispensabi-le l'auto che accompagna la sposa. Per tradizione, nei

paesi, si arriva in chiesa a piedi, accompagnata dal pa-pà e dal corteo: una vera processione. In città, però, e nella maggior parte delle lo-calità italiane nessuno vuole

rinunciare all'auto, anche se le distanze sono brevi. L'au-tomobile conduce la sposa da casa al sagrato della chie-sa o in comune e, poi, al rin-fresco. L'addobbo floreale è semplice e sobrio. Verrà si-stemato sul lunotto posterio-

re. Nella bella stagione, nel caso il matrimonio sia in grande stile, romantico o in un centro storico, si può pre-ferire una carrozza a cavallo. Questa, però, è più indicata

alla fine della cerimonia, per-ché l'arrivo in chiesa deve essere discreto.

Quale auto scegliere: a no-leggio o propria? La tradizio-ne indica una bella auto d'epoca, presa a noleggio con autista. E’ possibile de-cidere per una vettura Anni Trenta, tra i modelli Limousi-ne, Berlina (Rolls Royce, Bentlay, Isotta Fraschini), Torpedo quattro porte aper-ta, Coupé de Ville (ha il posto aperto per aperto per l'auti-sta). Oppure Anni Cinquanta: Mercedes, Cadillac. Ci sono concessionari che le noleg-giano. Le automobili più co-

muni costano da 260 euro in su. Le più rare sono molto più salate. Per essere sicuri di non arrivare in ritardo, è necessario accertarsi che l'auto abbia la licenza comu-

nale e che il concessionario sia abilitato al servizio. Que-sto evita di essere fermati dai vigili ed invitati ad andare a piedi. Infatti, se la vettura non è in regola, ne è previsto il sequestro. Se non si vor-rebbe spendere troppo, sa-rebbe meglio usare l'auto migliore di papà, di uno zio o quella di un amico. Se alla guida non c'è l'autista, può prendere il volante un fratello della sposa o un amico della coppia. Durante l'arrivo in chiesa, sul sedile posteriore, si siedono la sposa e suo pa-dre. Dalla chiesa al ricevi-mento, se non c'è l'autista, lo sposo può anche mettersi alla guida. Tutto questo ri-chiede senz’altro di essere immortalato. Un album di nozze e un buon filmato con-sentiranno di ricordare per sempre le nozze, impedendo al tempo di far svanire sen-sazioni ed emozioni di que-sto giorno bellissimo. L’al-bum classico deve avere la copertina in cuoio o in tessu-to. Può essere anche in ar-gento sbalzato o nei materia-li più moderni, come quello in gomma.

Dunque, è importante ri-volgersi ad un professionista serio. Prima di scegliere, è meglio guardare il book di alcuni fotografi e decidi per quello più in sintonia con le aspettative. Per evitare in-convenienti, sarebbe meglio fissare un contratto con tutte le voci: oltre al costo del ser-

Anche il video dovrebbe es-sere realizzato da professio-nisti. Questi seguono tutte le fasi della cerimonia, che può essere intercalata da intervi-ste e immagini degli ospiti. Alla fine ti sarà consegnata una cassetta o farai riversare le immagini in un cd-rom. Ci sono operatori che riprendo-no gli sposi come in un film, coinvolgendo amici e paren-ti. Questi diventano, per un giorno, attori non protagoni-sti accanto agli sposi.

vizio, che può essere a forfait o a ore, segna gli extra: i luo-ghi in cui avverranno gli scat-ti, l'orario di presenza del fotografo, il numero dei rullini da utilizzare, le stampe ri-chieste, il costo dei provini e delle stampe extra, il tipo di album, il nome del sostituto in caso di inconvenienti. Da non dimenticare: il tempo di consegna, l'anticipo, la for-ma di pagamento. Importan-te è anche chiedere se ver-ranno consegnati i negativi.

Nozze perfette. A partire dal corteo degli sposi

Preferita l'auto d'epoca. Ma sono molte le vetture

di lusso indicate...

I modelli di lusso danno un tocco di classe alla cerimonia

L'auto d'epoca crea l'atmosfera magica

Sposi 19Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Page 20: Il PIccolo del Cremasco

Le partecipazioni: non solo un dettaglio

di Barbara Milanesi

Spesso è bene farsi un’idea precisa di come organizzare il matrimonio.

Le partecipazioni sono una parte fondamentale per la buona riuscita della cerimo-nia. Come stendere le parte-cipazioni? La tradizione vuo-le che sia la famiglia della sposa a stilare la lista, a de-cidere il numero degli invitati al ricevimento, a stabilire il numero delle persone cui in-viare solo le partecipazioni e trovare tutti gli indirizzi esatti. Oggi i futuri sposi, solitamen-te, si occupano insieme delle partecipazioni. Se ci si affida ad un'agenzia specializzata, per organizzare il matrimo-nio, sarà suo compito occu-parsi della realizzazione degli inviti, delle partecipazioni e degli invii. Si possono inviare due tipi di partecipazione: il semplice annuncio di matri-monio, mandato a tutti i co-

noscenti, con cui si hanno rapporti giornalieri. La parte-cipazione con invito al rinfre-sco o al ricevimento. E’ bene ricordare che se si invia la

partecipazione ad una fami-glia e si inserisce l'invito, tut-ta la famiglia si riterrà invita-ta. Meglio precisare, chi si desidera avere al ricevimen-to.

Si dovrebbero scegliere il tipo di partecipazioni quat-tro, cinque mesi prima del matrimonio. Bisognerebbe inviarle con due mesi di anti-cipo. Quelle senza invito possono essere spedite an-che più tardi. Se si vogliono ospitare persone residenti all'estero, è bene mandare

gli inviti con grande anticipo. Sulla busta è necessario scrivere l'indirizzo a mano, su tre righe e segnarlo in bas-so, a destra. Dovrebbe esse-

re indicato solo nome e co-gnome, mai preceduti da ti-toli professionali, di studio o onorifici (unica eccezione i militari di carriera), quindi l'indirizzo completo di codi-ce di avviamento postale. Quando vengono spedite le partecipazioni ad una cop-pia, bisognerebbe indicare prima il nome dell'uomo e poi quello della donna. Se sono sposati va bene: Mario e Luisa Rossi. Il consiglio è quello di far stampare qual-che partecipazione in più, per avere una scorta in caso di dimenticanze o invii all'ul-timo minuto. La partecipa-zione dovrebbe comunicare anche il tono della cerimonia: se si organizza un matrimo-nio informale, anche le parte-cipazioni è meglio siano in-formali. Bisognerebbe inviare un telegramma con un mes-saggio stringato. Dovrebbe includere i membri della fa-miglia e tutti coloro che desi-deri avere accanto. Si do-vrebbe cominciare dai fratel-li dei genitori e arrivare fino a chi, in passato, vi ha invitato al suo matrimonio.

Non esistono regole di eti-chetta tranne quella di esclu-dere gli ex, fidanzati e fidan-zate, compagni e compagne. Ma anche in questo caso, le regole possono essere tra-sgredite. Sicuramente sareb-be doveroso invitare alla fe-sta i colleghi di lavoro, solo

se con loro si ha un rapporto di amicizia. Non è obbligato-rio estendere l'invito ai capi. Per tenere tutto in ordine, an-che in vista dei ringraziamen-ti, si potrebbe acquistare una di quelle rubriche fatte appo-sta per i matrimoni. Qui tutte le voci riguardarti l'evento (nome, indirizzo, partecipa-zione, invito, presenza, rega-lo, fiori, telegramma, ringra-ziamenti, ecc.) sono suddivi-

se per caselle. In alternativa, si può preparare un foglio in Excel per tenere tutto in ordi-ne sul computer.

La tradizione vuole anche che gli sposi mandino un bi-glietto di ringraziamento per tutte le persone, che hanno inviato un regalo, un tele-gramma, dei fiori o un bigliet-to. L'invio dei ringraziamenti è doveroso e non facoltativo. I ringraziamenti chiudono i

C'è chi preferisce una formula più informale

Scuola20 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

festeggiamenti per il matri-monio. E' compito della spo-sa occuparsi di questa ultima fase. L'etichetta vuole che vengano scritti a mano. Se il regalo è stato fatto da un gruppo di persone, gli sposi ringraziano personalmente ognuno dei partecipanti al regalo con un biglietto. Le partecipazioni tradizionali sono stampate su un carton-

cino doppio, aperto a libret-to, spesso tagliato a mano oppure su carta dalla super-ficie setificata, color bianco o avorio. La stampa può esse-re piana o a rilievo, tipografi-ca o litografica. I caratteri più usati sono il Bodoni o il cor-sivo inglese.

Insomma le partecipazioni per gli invitati alla cerimonia sono tutto tranne che un det-taglio trascurabile.

Una scelta all'insegna del lussso e dell'eleganza

Page 21: Il PIccolo del Cremasco

Chiedo al Ministro Matteoli se è al corrente di quanto sia accaduto e quali misure il Governo intende prendere in modo da richiamare Trenitalia ai suoi doveri di pubblico servizio e al rispetto del contratto con i viaggiatori che pagano un biglietto a fronte di un servizio che non viene garantito o lo è in forma largamente degradata.

La situazione è degenera negli ultimi mesi per la riduzione delle corse, per il deterioramento del materiale rotabile e per la mancan-za di informazione agli utenti rela-tivamente a ritardi e agli annulla-menti delle corse.

In direzione di Milano non sono state segnalate le soppressioni di alcuni treni e sono stati utilizzati bus sostitutivi con capienza infe-riore fino alla metà dei bisogni dell’utenza, così che molti passeg-geri non hanno potuto nemmeno salire; sono stati soppressi defini-tivamente quattro treni diretti a Bergamo; il nodo di Treviglio ha una gestione talmente insensata che, a fronte del ritardo ampia-mente previsto dei treni provenien-ti da Cremona e Crema, è succes-so che partiva la relativa coinci-denza per Milano con il treno vuo-to.

Tutto ciò con un danno enorme per i lavoratori e gli studenti - pro-segue il parlamentare - con il caso limite del Comune di Capralba, do-ve a volte i bus sostitutivi saltava-no la fermata causando agli stu-denti la perdita di tre/quattro giorni di scuola al mese. Questo nel com-pleto disinteresse di Trenitalia, co-me si evince dalla mancanza di informazione e di serie misure cor-rettive, nonostante la pressione di Regione ed Enti Locali. Chiedo, quindi al Governo - conclude To-razzi - di intervenire a favore dei viaggiatori che sono stati privati del pubblico sevizio.

Alberto TorazziLega Nord

Al Segretario della Federazione PRC di Crema e ai compagni e al-le compagne iscritti/e. Caro compagno,cara compagna, oggi il nostro percorso politico comune si interrompe, lascio Rifondazione Comunista.

Lascio perché nell’impianto che una spuria maggioranza ha assun-to nel congresso di Chianciano non vedo una prospettiva di rilan-cio, di crescita di un progetto poli-tico impegnato nella rinascita di una sinistra unita e rinnovata che sappia tornare in sintonia con il suo popolo che le chiede,esprimendosi con nuove forme e linguaggi, capacità di mo-bilitazione e di trasformazione del-la pessima realtà sociale.

Lascio perché il partito, la co-munità politica che per lungo tem-po ho avuto l’onore di rappresen-tare come segretario e come am-ministratore, ha scelto di rinchiu-dersi in se stessa, di ritirarsi in una nicchia,nelle proprie certezze, mentre oggi più che mai, a mio av-viso, è necessario, da comunisti, uscire dal porticciolo, andare in mare aperto, incontrare altri navi-ganti, contaminarsi, stringere nuo-vi patti di solidarietà, per tentare di costruire una reale possibilità di cambiamento.

Lascio anche per il rispetto che ho e voglio mantenere verso que-

sta casa e gli abitanti che intendo-no rimanervi, per non inquinare e deteriorare rapporti di condivisio-ne politica e di amicizia che in que-sti anni abbiamo costruito.

Lascio per partire, per iniziare un nuovo percorso, una difficile e am-biziosa avventura priva di certezze ma carica di motivazioni e aspet-tative; un percorso che, ne sono certo, ci vedrà spesso in sintonia, a partire dalla mia disponibilità, nell’ambito dell’attività di consi-gliere comunale di Crema, a dar voce anche alle idee e proposte che verranno da Rifondazione Co-munista.

Lascio, insieme ad altre compa-gne e compagni, per dare vita ad movimento politico per la sinistra, per la sua ricostruzione, non per fare un ennesimo partitino.

Una sinistra senza aggettivi, perché quelli che l’hanno connota-ta nel secolo che abbiamo alle spalle sono diventati tutti inade-guati a poterla definire univoca-mente. Una sinistra che sappia essere di nuovo il motore del cam-biamento, che sia una casa, una casa accogliente e grande, per tut-te quelle donne e per tutti quegli uomini che respingono questo modello di sviluppo, che afferma-no valori di libertà, solidarietà, pa-ce, uguaglianza, una casa in cui, spero, ci rincontreremo.

Un abbraccio.

Franco Bordo

L’appello lanciato domenica scorsa dal consigliere provinciale Andrea Ladina è sacrosanto, in Cremona città il problema Amianto c’è ed è grave, allarma i cittadini e merita un intervento rapido.

Dalle segnalazioni di medesima natura a noi pervenute in queste settimane parte il progetto per una Lista Civica “No Amianto” anche per il Comune di Cremona, a so-stegno come in provincia, della Lista Gerundo. Già la scorsa do-menica il candidato Sindaco Fran-cesco Bozzi era in corso Campi per raccogliere le adesioni dei cre-monesi e dagli stessi avventori è stato ulteriormente sottolineato il problema dell’amianto. C’è da dire che due giorni prima lo stesso Bozzi presso Cingia de Botti, in una riunione pubblica, aveva pro-posto una soluzione definitiva per l’amianto e alla paventata discari-ca da 400 mila metri cubi aveva rilanciato un vetrificatore che ren-de inerte, una volta fuso con il co-mune vetro di recupero, e riutiliz-zabile il prodotto incriminato; tale soluzione, già largamente adottata in Francia e Germania, è stata bat-tezzata Lodo Gerundo. “I cittadini cremonesi ci hanno chiesto di pro-seguire su questa strada!”. L’impe-gno a cui è chiamata la No Amian-to a Cremona segue la scia già impressa a San Bassano dove il candidato sindaco della Lista Ge-rundo, il maresciallo dell’esercito Luciano Fonte, ha chiesto pubbli-camente il parere del presidente dell’Asl in merito al tema eternit. Incidere positivamente sull’ammi-nistrazione comunale cercando una rappresentatività diretta è quanto di più democratico si pos-sa fare. Partendo dalle discariche minacciate a Cappella Cantone e Cingia de Botti per arrivare alla ex Serio Everest di Crema e all’ex Ar-maguerra di Cremona il problema amianto è una presa in carico ob-bligata nei confronti delle genera-zioni a venire, non possiamo dele-gare la tutela dell’ambiente che viviamo a chi verrà in futuro, signi-

ficherebbe aver intrapreso una ge-stione che i posteri definirebbero senza giri di parole “Perdente”. Per ciò che concerne Cremona la Lista No Amianto chiederà immediata-mente l’intervento dell’Asl e del suo presidente affinché porti paro-le di responsabilità e di tranquillità ai residenti e soprattutto la presa in carico del problema, dopodichè, sull’esempio di Romanengo lavo-rerà affinché il comune di Cremona si dichiari comune contro l’Amian-to. A livello provinciale la Lista Ci-vica No Amianto lancia la proposta della costituzione di un Consorzio che effettui una stima dell’amianto presente in provincia, provveda al-la sua disinstallazione gratuita, alla “bonifica” mediante vetrificazione, e alla commercializzazione del prodotto nuovo per la copertura dei costi.

Francesco BozziPortavoce politico

Lista Gerundo

Interrogazione sui disservizi fer-roviari e i disagio dei cittadini uten-ti. Il sottoscritto Pier Luigi Tamagni, Consigliere Provinciale, presenta la seguente interrogazione affin-ché l’Assessore competente pos-sa rispondere nella prima seduta utile dello stesso Consiglio Provin-ciale di Cremona. Lo scorso mese di settembre il Consiglio Provincia-le ha ritenuto opportuno riunirsi in una seduta aperta per discutere le problematiche inerenti il Servizio di Trasporto Ferroviario che collega il territorio Cremonese con altre Pro-vincie ed in particolare con Milano. I cittadini, le rappresentanze dei Pendolari, dei Consumatori e delle Istituzioni, hanno messo in luce i continui disservizi di Trenitalia e la mancanza di prospettive positive per il futuro.

Al termine della seduta il Consi-glio ha approvato con delibera n. 105 prot. 2008/119273, un docu-mento che è parte integrante di questa interrogazione. Visto che ormai sono trascorsi alcuni mesi da quel Consiglio e che il Servizio Ferroviario non è per niente miglio-rato chiedo quali Azioni la Giunta ha messo in atto per soddisfare il punto 1 del documento; se la Re-gione Lombardia ha predisposto un nuovo Contratto di Servizio con Trenitalia; se è stato chiesto alla Regione l’attivazione del biglietto con tariffa integrata e che qual è stata la risposta della Regione; qual è stata la risposta dell’Asses-sore Regionale, alla richieste di maggiori risorse economiche per il “Patto Regionale per il Trasporto Pubblico”; qual è la situazione del nuovo esercizio del “Quadrante Est”; se i progetti strutturale del nostro territorio sono stati inseriti nell’ EXPO 2015; se è stato istituito in Regione Lombardia il TAVOLO PERMENENTE di confronto per esaminare e valutare e superare i disservizi nell’interesse generale di migliorare l’intero servizio ferrovia-rio.

Pier Luigi TamagniConsigliere Provinciale

L'attualità di Luigi Sturzo è tutta in un Convegno organizzato dall’UDC provinciale il 9 febbraio.

Luigi Sturzo fuori dal nostro tempo? Ma non scherziamo. An-che se con le idee di questi tempi

sembra non si faccia altro. E le conseguenze sono sotto i nostri occhi, nelle forme di politiche con-fuse al punto che nessuno sa più decifrarle. È questo il filo condut-tore dell’iniziativa organizzata dal gruppo consiliare dell’UDC provin-ciale.

A don Sturzo, autentico prota-gonista della vita culturale e politi-ca del Novecento, non può esser-gli disconosciuto un apprezza-mento per la sua coerenza. Come uomo politico non diede il meglio di sé, probabilmente, perché poco incline ad assecondare gli umori dei partiti, almeno così si dice; ma ebbe la rara dote di saper guarda-re più avanti di tanti suoi contem-poranei, al punto che oggi nessu-no può fare a meno di trarre dalla lezione sturziana conclusioni in li-nea con lo spirito del nostro tem-po.

Contrario all'idea dello Stato-padrone, Sturzo sosteneva che lo Stato è un ordine indispensabile al vivere civile e quanto più lo Stato è forte e giusto, tanto più la convi-venza civile viene assicurata.

Lo statalismo, invece è una per-versione dell'idea di Stato in quan-to distruttore di ogni ordine istitu-zionale e di ogni morale ammini-strativa. Perciò lo statalismo non è in favore dello Stato, ma contro di esso, mentre la partitocrazia è il fenomeno più appariscente della malattia statalista.

Osservava Sturzo: «Si dirà: che cosa deve fare un partito se non si occupa degli affari del governo, del Parlamento, delle amministra-zioni locali, delle nomine dei propri membri a posti di comando, e così di seguito? Tutta la finezza e l'arte politica dei dirigenti dei partiti sta proprio in ciò: occuparsi di tutte le cose sopra elencate, e di molte al-tre ancora, senza invadere il cam-po dei poteri e delle competenze del governo, del Parlamento, delle amministrazioni locali e delle pro-prie sezioni ed organismi periferici. Il compito specifico dei partiti po-litici in democrazia è quello di or-ganizzare il corpo elettorale; pre-pararlo ed educarlo alla vita pub-blica; fare da intermediario fra gli organismi del potere e dell'ammi-nistrazione e il cittadino; correg-gerne l'istinto demagogico ed indi-rizzare al servizio pubblico l'impul-siva passionalità delle masse».

Se tutto ciò non attualità farem-mo solo torto alla nostra intelligen-za.

Giuseppe TrespidiSegretario provinciale

dell'Udc

Egregio Direttore,non sono una grande appassio-

nata di televisione, perché ritengo che pochissimi programmi meriti-no di essere visti per i loro conte-nuti, mentre sia tanta la "spazzatu-ra" che obnubila la mente e fa passare messaggi che servono a fare della popolazione una massa non-pensante ma soltanto intrat-tenuta e distratta dai veri proble-mi.

Detto questo, domenica sera ho visto per caso in una fiction di Rai Uno una scena che mi ha sconvol-to: il protagonista maschile ha fat-to vedere alla protagonista una fotografia di lei adirata con in mano un gatto dalla faccia un po' spa-ventata e lei, tranquilla tranquilla, ha ammesso di averlo lanciato dal-la finestra di non mi ricordo quale piano (ma lei diceva che tanto i gatti hanno sette vite...) perché perdeva pelo, lei era incinta e c'era

il problema della toxoplasmosi e inoltre il figlio più grande non ci giocava già più.

Per me, è un'aberrazione: non è possibile trattare come se nulla fosse quello che, se davvero mes-so in pratica (come purtroppo dav-vero è accaduto varie volte), è un maltrattamento di animali. Mi pre-me anche ricordare che la toxopla-smosi non è da collegare alla sem-plice presenza in casa di animali: certo la si può prendere se manca l'igiene, se si toccano le feci degli animali e poi non ci si lava le mani, ma questo non è certo un compor-tamento normale!!!

Quanto al fatto che un animale sia da "buttare" (anche in senso lato) quando il bambino non ci gio-ca più, questa è una triste realtà diffusa tra chi non considera l'ani-male altro che un giocattolo, e in-fatti i canili e i gattili si riempiono dei cuccioli di Natale e degli ani-mali rifiutati e le strade si riempio-no di randagi (a rischio di investi-mento o morte per la crudeltà umana).

Ho protestato con RaiUno e non guarderò più di certo, neanche per "sbaglio", questo intrattenimento diseducativo e con allusioni di cat-tivo gusto.

Cordiali saluti

Giulia Lodigiani

Si desidera segnalare che in da-ta 31/01/09, lungo entrambi le rive e sul fondale del Canale Vacchelli nel territorio del Comune in Palaz-zo Pignano, ho avuto modo di con-statare la presenza di molti rifiuti tra cui un alto numero di sacchi della pattumiera, capi d’abbiglia-mento, utensili ecc. illecitamente abbandonati. Ho ritenuto impor-tante segnalare l’accaduto avendo constatato che il fenomeno in que-stione si ripete da molto tempo, senza che siano stati presi provve-dimenti in merito, al punto da ren-dere questo territorio di alto pregio una discarica a cielo aperto. I livel-li attuali del corso d’acqua, molto bassi per permettere il rifacimento delle sponde in alcuni suoi tratti, portano “all’affioramento” di molto materiale permettendone l’imme-diata individuazione anche a molti metri di distanza. I molti rifiuti che giacciono in loco hanno permesso al folto numero di nutrie e di ratti presenti, di trovare in questi anni le condizioni di vita ottimali per la ri-produzione. Desidero segnalare che quanto in oggetto crea un grosso pericolo per le condizioni igienico sanitarie in cui vive la po-polazione locale. Al fine che pos-siate disporre di maggiori informa-zioni in merito, sono a fornirvi il mio recapito telefonico e il mio indiriz-zo di posta elettronica. Quanto so-pra si comunica affinché, vengano effettuati gli accertamenti ritenuti necessari, vengano adottati tutti i provvedimenti di competenza.

Antonio ArnannoPresidente Associazione

SOS Adda ONLUS

TeLeviSiONe

il gatto perde il pelo ed è lanciato dalla finestra

TrASPOrTO FerrOviAriO

Servono più risorse da parte della regione

Lettere 21Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

CANALe vACCheLLi

Abbandonano rifiutie non è la prima voltaLiSTA GerUNdO

Continua la battaglia contro l'amianto

diSAGi Ai PeNdOLAri

Torazzi scrive al ministro Matteoli

dON LUiGi STUrzO

e' sato il vero profetadelle autonomie locali

riFONdAziONe COMUNiSTA

Franco Bordo escedal partito. ecco perchè

Page 22: Il PIccolo del Cremasco

I cantieri dell’autostrada Bre-Be-Mi saranno avviati entro la metà del 2009 e, per i pendolari della zona, si prospettano enormi di-sagi, soprattutto per chi percorre abitualmente la già congestionata Strada Rivoltana.

È questa la ragione che ha spinto i rappresentanti di 18 comuni e 3 province (Bergamo, Cremona e Mi-lano) a riunirsi in discussio-ne il prossimo venerdì 13 febbraio a Rivolta, assieme alla consulta comunale dei Trasporti rivoltana, per de-finire le strategie da intra-prendere e quali soluzioni adottare per ovviare al pro-blema, generato in parti-colar modo dai lavori per il vicino casello dell’auto-strada tra Cassano d’Adda e Treviglio. Da anni si parla di collegamenti frequenti

con le principali stazioni ferroviarie – per i rivoltani sarebbe comoda la stazio-ne di Treviglio – ma finora non è stato fatto nulla di concreto e i lavori sulla Strada Paullese riverseran-no con tutta probabilità ul-teriore traffico sulla Rivol-tana, rendendo una situa-zione già difficile pratica-mente invivibile. I cittadini attendono risposte soprat-tutto dalla giunta di centro-destra, che, finora, nono-stante un sondaggio per raccoglierne le opinioni, non è riuscita a migliorare la vita ai pendolari del pae-se, spesso più interessata ai lavoratori locali, che rap-presentano la maggioranza degli elettori che ha decre-tato la vittoria di Lamberto Grillotti alle scorse ammi-nistrative.

Davide Airoldi

stato don Giovanni Terzi a mettere a di-sposizione ieri sera l'aula dell’oratorio di Bottaiano dopo la ri-chiesta del sindaco

di Ricengo Ferruccio Romanen-ghi. Al fianco del primo cittadino c'erano l'assessore Giuliano Pao-lella, il capitano Antonio Savino, comandante della compagnia dei carabinieri di Crema, il maresciallo Giovanni Ciancilla, comandante della stazione di Camisano, e il maresciallo Giampiero Cerruti, co-mandante del nucleo radiomobile.

Argomento della serata: i furti. Sempre più numerosi a Ricengo, al punto che i cittadini, spaventati, hanno più volte sollecitato il sinda-co per dare un segnale. La sala

era piena: tra dicembre e gennaio si sono verificati 8 furti mentre nel 2008 sono stati 21.

Troppi per chi abita Ricengo. Il capitano Savino ha spiegato il tipo di criminali che hanno colpito in paese: «Si tratta di ladri che si muovono in bande, due o tre grup-pi, e che rischiano per una refurti-va minima. Quando hanno rubato qui da voi il bottino non ha mai superato i 200 euro. Questo da l'idea del tipo di malviventi che ci troviamo davanti. Di piccolo cali-bro».

Ma Savino ha dimostrato di non sottovalutare il problema: «So che di fronte a questi episodi, il vero problema non è il danno materiale, il denaro o il gioiello rubati per in-tenderci... Ma la certezza che

qualcuno è entrato nella vostra casa, ha violato la vostra intimità, ha toccato le vostre cose, ha rovi-stato nei vostri cassetti...è un dan-no psicologico e altrettanto se non più grave».

Qualcuno dei presenti ha do-mandato: «E se io reagisco. Cosa succerebbe a noi se dovessimo reagire?».

Savino ha precisato che le armi vanno tenute con autorizzazione e che si deve evitare di affrontare i ladri. La legge, sotto questo punto di vista, è molto severa. E chi pen-sa di usare un fucile o un'arma per mettere in fuga i ladri potrebbe passare dei guai seri.

Ecco i consigli del capitano: «Se il problema è così sentito dalla collettività, il vostro comune po-

trebbe dotarsi di videoca-mere collegate alla nostra centrale operativa».

E' possibile anche fare ri-corso a servizi aggiuntivi: «Potete stilare contratti con le polizie locali dei comuni vicini». Oppure ricorrere alla dotazione di impianti anti-furto: «Sono ladri abituali ma non veri professionisti. Un antifurto collegato alla no-stra centrale può essere effi-cace». Infine, la solidarietà tra i cittadini: «Forse è il me-todo più sicuro, quando nel-le vostre vie notate che qualcosa non va, fate partire il passaparola e la chiamata al 112. Noi arriveremo e fa-remo il controllo».

Furti: cittadini incontrano i carabinieri

L’interesse alla lettura finalizzata ad un potenziamento della propria cultura costituisce la base del sensibile au-mento del numero dei libri dati in pre-stito dalla locale biblioteca comunale durante lo scorso anno.

E’ del 30% la crescita dei libri richie-sti, dai 4731 del 2007 si è arrivati a 6362 nel 2008.

«L’ottimo risultato - precisa il sinda-co Marco Cavalli – è da attribuirsi non solo all’attenzione che la nostra ammi-nistrazione volge alla attività della bi-blioteca, ma anche all’essere inseriti nel circuito interbibliotecario crema-sco/soresinese e all’invito alla lettura promosso a favore dalle scuole. I libri catalogati sono 13300 e costituiscono

il nostro cospicuo patrimonio».Nel mese di marzo e di aprile il pun-

to di prestito della civica è rimasto chiuso per consentire la catalogazione del patrimonio librario pre esistente. Dopo questa forzata pausa l’operosità della biblioteca ha avuto un continuo crescendo sino a registrare alte per-centuali di richieste di prestiti, in parti-colare nel mese di maggio con 814 libri dati in comodato, in settembre 702 e in dicembre 695.

«L’intensa attività – continua il primo cittadino - potrà dare sempre migliori risultati con l’ampliamento dell’orario di apertura.

Attualmente infatti la biblioteca è aperta al pubblico 17 ore ogni settima-na (nei pomeriggi di martedì, mercole-dì, venerdì e sabato e nella serata di giovedì); da febbraio si inserirà una ul-teriore apertura serale e un amplia-mento d’orario nell’attività pomeridia-na fino al tardo pomeriggio».

ricengo

rivolta/1

È finalmente al via la tan-to attesa Fiera di Sant’Apol-lonia 2009 e, sperando che il maltempo di questi giorni conceda una breve tregua, sono come di consueto at-tesi migliaia di visitatori e curiosi, che invaderanno pacificamente le vie di Ri-volta.

Mentre la rassegna di convegni chiude i battenti – stasera si terrà infatti l’ul-timo incontro “Quote latte, facciamo il punto della si-tuazione”, alle 21 presso la sala convegni della Banca Popolare di Lodi - in questo lungo fine settimana si con-centreranno nelle vie del centro storico rivoltano tutti gli appuntamenti legati alla Fiera: la commedia “Lulù” di Carlo Bertolazzi (messa in scena da una compagnia teatrale milanese a scapito della commedia dialettale locale), l’esibizione di ca-valli minorchini, le attività cinofile, l’Oasi del mangiar sano proposta dalla Coldi-retti di Cremona, l’esposi-zione di auto e moto d’epo-ca in via Mario Cereda, la

postazione della Croce B ianca , i l merca t i no dell’usato e dell’antiquaria-to, la presentazione delle attività del club “La Rivolta in Camper”, la gara di tiro con carabine, le lezioni di tango argentino al centro socio-culturale di via S. Renzi, le esposizioni delle associazioni rivoltane in piazza Ferri e il concorso vetrine cui partecipano i di-versi commercianti rivolta-ni. Per gli orari e l’elenco dettagliato degli eventi è possibile visitare il sito uffi-ciale della fiera: http://www.fieradisantapollonia.net/.

Davide Airoldi

La Merla “è tornata a vo-lare” a Trigolo dove i cantori hanno sfidato i giorni più freddi dell’anno cantando gli antichi stornelli propiziatori davanti al falò.

La Biblioteca Comunale, infatti, ha organizza anche quest’anno la riedizione dei «Canti della Merla» ed i can-tori, guidati dall’onnipresen-te direttore della Schola Cantorum Parrocchiale Gio-vanna Stanga, si sono ritro-vati sabato 31 gennaio alle ore 20,45 in Piazza Europa. Da quasi trent'anni, ogni an-no, anche se ormai soltanto come momento folkloristico d'aggregazione che coinvol-ge l’intera comunità, a Trigo-lo viene fatto rivivere uno dei riti salienti dell'antico calen-dario contadino nel quale, mediante il canto e l'accen-sione di fuochi, il mondo ru-rale cercava di propiziarsi il buon andamento del nuovo anno agricolo e, special-

mente, della stagione d'alle-vamento dei bachi da seta. Nei giorni precedenti il can-to, si svolgeva la prepara-zione del rito, che coinvol-geva da un lato le donne che, nelle riunioni serali nelle stalle, filavano la “rùca” (in-volto di tela in cui al tempo opportuno avrebbero ripo-sto le uova dei bachi da far schiudere) e dall'altro gli uo-mini nella costruzione della

“masinèera” (accumulo di fascine e di ramaglie), sulla quale nelle aie si cantava la “merla” e nell'ultima sera si bruciava la "vecia". Trovava-no ovviamente ampio spa-zio, in questa prima fase i corteggiamenti, i canti e le mascherate che avevano come teatro la “masinèera” e le stalle. Come in molti altri riti invernali, con l'accensio-ne dei fuochi e gli spari al

cielo, si cercava di scacciare il freddo dell'inverno e di esorcizzare il male; alla fine, le ceneri dei falò erano rac-colte come portafortuna ed anche per farne detersivo, “la lìsìa”, per il bucato. I riti propiziatori sono ancora og-gi scanditi dagli stessi mo-menti che un tempo caratte-rizzavano questa antica usanza contadina: stornelli, falò, rinfreschi con “ciuchin” e “galete”, accompagnati dalla mescita di “vin-brulé” contro il freddo. La Merla è legata anche a leggende e credenze popolari. Una di queste narra che nei giorni più freddi dell’anno (per tra-dizione appunto il 30, 31 gennaio ed il 1 febbraio), al tempo in cui i merli erano ancora bianchi, una coppia di essi si riparò in un comi-gnolo, uscendone tre giorni dopo anneriti dalla fuliggine: da quel giorno tutti i merli nacquero neri.

Trigolo

I canti della Merla in piazza

E'

rivolta/2

romanengo

I canti della Merla

Paesi22 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Il capitano Antonio Savino

Una veduta di Romanengo

numeri da record per la biblioteca

Otto colpi in abitazione solo tra dicembre e gennaio. La gente è stanca e arrabbiata

Page 23: Il PIccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

i nuovo il bal-letto al teatro cittadino: non è la rappre-s e n t a z i o n e più popolare,

ma è certo quella di mag-gior coinvolgimento e forse di maggior contenuto arti-stico che si possa immagi-nare.

Giustamente la program-mazione annuale del teatro insiste a proporre il ballet-to, quasi con una finalità divulgativa, se non peda-gogica. “Stili con stile” è interpretato da Junior ( tiro-cinio professionale) Balletto di Toscana diretto da

Cristina Bozzolini. E’ in programma per domani sabato 7 febbraio ore 21 al teatro S. Domenico di Crema per la rassegna “Viaggi… tra teatro e danza”.

Balli su musiche di F. Schubert, David Byrne, Teo Paoli, F. Chopin e Mikael Stavostrand. Maestra di ballo e assi-stente alle coreografie: Silvia Chirico. Coreografie d’autore con: Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde, Eugenio Scigliano, Eugenio Buratti, Anna Benedetti.

Molti i danzatori e le danzatrici che si esibiran-no. “Saranno famosi?”

Cinema e movimento femminista. Lunedì 9 feb-braio, ore 21, parte la ras-segna di quest’anno a cura di AmenicCinema nella tra-dizionale sede della sala Alessandrini in via Matilde di Canossa, Crema.

La rassegna quest’anno è dedicata all’universo femminile ed il primo film in programma è “Vogliamo anche le rose” di Alina Ma-razzi.

«Fotografie, filmini di fa-miglia, fotoromanzi, inchie-ste televisive, pubblicità e animazioni costituiscono la stratificazione visiva e so-nora da cui si snodano due linee narrative precise: la sfera del pubblico e quella

del privato. Dai diari privati di tre giovani donne, sono tratte storie di vita che rac-contano i mutamenti socia-li e culturali occorsi in Italia tra gli anni ‘60 e ‘70, in se-guito all’avvento del movi-mento femminista e alla ri-voluzione sessuale. Un’an-tologia dell’emancipazione femminile e una riflessione sul ventennio che ha cam-biato la vita del nostro Pa-ese». La rassegna conti-nuerà per i successivi lune-di con altri interessanti film: “Giovanna” di Gillo Ponte-corvo, “Siamo donne” film ad episodi, “Primo amore di Matteo Garrone, “Osa-ma” sulla persecuzione in Afghanistan.

Una iniziativa della Biblioteca Civica di Crema che si rinnova da qualche anno: si tratta di “Leggio” che presenta ogni anno la lettura di un capolavoro della letteratura. Quest’anno il tut-to avviene con qualche rimpian-

to nei confronti della indimenticata figura di Carlo Rivolta, immaturamente scomparso lo scorso anno, che era stato l’interprete delle lettura nelle precedenti edizioni. Per que-sto il primo appuntamento – quello del prossimo giovedi 12 febbraio – ore 21 - nella sala della biblioteca civica di Crema in via Civerchi 9 – sarà “ricordando Rivolta”: letture di pagine dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni cu-rate da Nuvola De Capua. Ogni mercoledì (18 febbraio, 25 febbraio, 11 marzo, e 18 marzo) meno la prima settimana di marzo in cui la lettura si terrà di lunedi 2 marzo.

Domenica 8 febbraio per la rassegna “E domenica…teatro” al “Galilei” di Ro-manengo andrà in scena alle ore 15,30 lo spettacolo del Teatrino dei Fondi “Nocchiopinocchio” con Enrico Falaschi, regia di Andrea Mancini, scene di Emanuele Luzzati. Una storia la solita storia mera-vigliosa di Pinocchio rac-contata «a partire dalle straordinarie scenografie di Emanuele Luzzati, con l'enorme Balena, ma an-che i Carabinieri e lo stes-so Pinocchio, naturalmen-te. La storia di questo per-sonaggio, stanco di ciò che racconta, costruita con le tecniche della narra-zione, ma anche a partire dal testo originale di Collo-

di. Un testo alla fine molto semplice, ma che riesce ad adattarsi e a farsi apprez-zare da ogni tipo di pubbli-co, con momenti davvero irresistibili». Lo spettacolo si replica lunedi 9 febbraio ore 9,30 per la rassegna “Oltre i banchi” dedicata agli alunni delle scuole ele-mentari.

CINEMA D'AUTORE

BIBLIOTECA

IN SCENA LA FIABA

Il Pinocchio di Collodi e di più...

D

omani, Sabato 7 feb-braio al teatro Galilei di Romanengo alle ore 21,30 “concerto per corpo sonoro e voce danzante”:

Paola Turci e Giorgio Rossi in “Cielo”.

«Un concerto danzato tra la can-tautrice Paola Turci e Giorgio Ros-si uno dei più creativi coreografi e danzatori italiani. Il progetto nasce dalla necessità di accostare il can-to di una donna alla danza di un uomo. La condivisione di uno spazio scenico è stato lo stimolo

che ha guidato il canto di Paola Turci a modulare i gesti di Giorgio Rossi e viceversa, il movimento di quest’ultimo ad entrare nelle pa-role di lei con ritmi e azione flessibili e sempre diversi. Una sin-golare «recital mimetico» dove il canto non è mai commento, e la danza non è mai illustrazione ma insieme creano una emozione di suono e gesto».

Dopo lo spettacolo, in anteprima nazionale, verrà presentato il ro-manzo di Paola Turci ed Eugenia Romanelli “Con te accanto” ed. Rizzoli.

Teatro Galilei

D

La rassegna “Stili con Stile” propone danza e musica classica

Al teatro san Domenicoè il momento del balletto

Paola Turci in concerto

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il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Paola Turci

Femminismoattraverso i film

Leggere ManzoniTutti gli appuntamenti del centenario

Il 2009 sarà l'anno dedi-cato al pensiero del filosofo Giovanni Vailati.

Conferenza stampa pro-mossa dall’assessore alla cultura del comune di Crema Renato Ancorotti, con il Caffè filosofico, il Centro studi “Vailati” e il Liceo clas-sico statale “Racchetti”, per presentare il programma delle iniziative culturali che occuperanno tutto quest’anno, nel centesimo anniversario della scompar-sa del grande filosofo cre-masco Giovanni Vailati.

Tre serate sul pensiero di Giovanni Vailati organizzate dal Caffè Filosofico di Crema in collaborazione con il Cen-tro Studi Giovanni “Vailati” e il Liceo Classico Racchetti nel periodo febbraio-marzo e aprile 2009 con le seguen-ti proposte: Incontro il 9 feb-braio con il prof. Giulio Giorello, docente di filosofia

della scienza dell’Università degli Studi di Milano, che parlerà del “pragmatismo anomalo di Giovanni Vailati”. Incontro del 9 marzo con Mauro De Zan, docente di filosofia al liceo Racchetti, e Paola Cantù, ricercatrice presso l’università di Nancy – Archives Poincaré, sulle origini del pragmatismo di Vailati.

Incontro del 20 aprile con Luigi Bruni, docente di sto-r ia del l ’economia all’Università della Bicocca di Milano, che tratterà del pensiero economico ed eti-co di Vailati. Durante l’anno verranno organizzati altri in-contri. L’epistemologo Fa-bio Minazzi, docente di filo-sofia teoretica presso l’Università dell’Insubria (Va-rese), introdurrà la presen-tazione del volume di Mauro De Zan La formazione di Giovanni Vailati.

A cura del Centro studi Vailati: pubblicazione in in-glese di una raccolta di scrit-ti di Vailati. Questa iniziativa è sorta grazie ad una col-laborazione con il prof. Pat-rick Suppes, docente emer-ito dell’università di Stanford (California), che ha mostrato vivo interesse per il pragma-tismo di Vailati; pubblicazi-one di una breve biografia di Vailati rivolta ad un pubblico non specialista; pubblicazi-one di un numero speciale dell’Annuario che conterrà diversi studi su Vailati e suoi carteggi inediti.

Si organizzerà un cinefo-rum su matematica e cinema rivolto in particolare ai gio-vani che frequentano l’università o gli ultimi anni delle superiori. In autunno una serata, rivolta in partico-lare ai docenti di filosofia e materie scientifiche, sui rap-porti tra insegnamento delle

scienze e della filosofia con il prof. Stefano Moriggi dell’Università S. Raffaele di Milano.

Infine si sta collaborando attivamente alla realizzazi-one di due convegni su Vailati che si terranno presso l’Università degli Studi di Milano e l’Università di Bolo-gna nell’autunno del 2009.

Un doveroso apprezza-mento per il Comune di Cre-ma e la Provincia di Cremona che hanno dato il loro patro-cinio alle iniziative, così come all’Associazione Popolare Crema per il Terri-torio che le sostiene.

Lunedi 9 febbraio ore 21, primo incontro proposto dal Caffè filosofico al Caffè Gal-lery di via Mazzini – ore 21 – col prof. Giulio Giorello e la sua lectio magistralis: “Pragmatisti anomali: Gio-vanni Vailati e Bruno de Fi-netti”.

LA FILOSOFIA DI GIOVANNI VAILATI

Page 24: Il PIccolo del Cremasco

Appuntamenti a Cremona e dintorni...ARTE & CULTURA

Fino all'8 febbraio 09CREMONAMOSTRAIl TesTamenTo dI lIebIgInstallazione e Progetto visuale di ettore Favini, artista cremonese.orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 16,30 - liceo bruno munari (via XI Febbraio, 80).

Fino all'8 febbraio 09CREMONAMOSTRAsPazI e TemPI lonTanI. oPere d'ar-Te dI VITTorIo FerrarInImostra d'arte dedicata al famoso pittore originario di Parma.orario: tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dal-le 15 alle 19 - Centro espositivo san Vitale (via altobello melone, 1).

Fino all'8 febbraio 09CREMAMOSTRAle donne dI nIno mIlàmostra di Pittura del famoso artista nino milà dedicata alle donne.orario: dalle 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 19 - sala santa maria di Porta ripalta.

Fino al 22 febbraio 09CREMONAMOSTRA le "donne" dI IgIno sarTorII Volti e i Corpi femminili nella preziosa retrospettiva dedicata ad Igino sartori, indimenticato pittore cremonese, morto nel 1980.orario: feriali dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; festivi dalle 17 alle 19; lunedì chiuso - galleria d'arte

"la saletta" (corso mazzini, 55).

Fino al 1 marzo 09gAbbiONETA biNANuOvAMOSTRAsolI deo glorIamostra di strumenti e reperti organari raccolti per celebrare i 100 anni della "Casa organaria Pedrini"di binanuova.Centro Civico di binanuova.

Fino al 15 marzo 09SORESiNAMOSTRAIl mondo dI gIaComo bergomImostra d'arte del famoso pittore bresciano.orario:dal lunedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 22 - Hotel dellearti (via bonomelli, 8).

Fino al 10 giugno 09PiADENAARCHAEO@TRADEanTICHI CommerCI In lombardIa orIenTalePanorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di materie prime e manufatti dalla preistoria al medioevo. rete dei musei archeologici. Piazza garibaldi, 4 (biblioteca) orari: da lunedì a venerdì ore 8.30/13.30.

Fino al 10 giugno 09CREMONAMOSTRA l a VIa delle anFore. Il CommerCIo dI derraTe alImenTarI a Cremona orario: feriali : dalle 9 alle ore 18; festivi: dalle 10 alle 18; lunedì chiuso - sale del museo Civico ala Ponzone (Palazzo af-faitati - via U. dati, 4).

6 febbraio 09CASTEllEONEiNCONTROdIagnosI PrenaTalee dIrITTo alla VITaorganizzato da "movimento per la Vita"

sede di Castelleone all'interno dell' iniziativa. Conversazionecon i medici dott. michele giannusoe dott. lino rossi.orario: ore 21 - sala Teatro leone di Via garibaldi.

6 febbraio 09CASTEllEONEiNCONTROIl banCHeTTo dI PlaTone dI marCo FerrerIProiezione commentata dal Prof. alessandro Fo docente all'Universita' di siena.orario: ore 17 - sala Puerari / museo Ci-vico ala Ponzone (via Ugolani dati, 4).

7 febbraio 09CREMONAiNCONTROFoIbe ed esodo: Une TragedIa dImenTICaTaIl comitato 10 Febbraio orgasnizza una Conferenza dello storico e giornalista luciano garibaldi con la testimonianza del Presidente dell'associazione esuli istriano-dalmati di Cremona mario Ive e l'esule dalmata Tommaso Caizziorario: ore 18 sala Piccola del Palazzo Cittanova - Corso garibaldi 120, Cremona

Dal 7 al 14 febbraio 09PiZZigHETTONEPOESiA E NEbbiArassegna di poesie di autori pizzighettonesi. ore 21.

9 febbraio 09CREMONAiNCONTROIl Problema del ConFIne orIenTale e le FoIbeConferenza del Prof. raul Pupo docente di storia contemporanea all'Universita' di Trieste nell'ambito delle manifestazioni organizzate dal Comitato per la difesa e lo sviluppo del-la democrazia.orario: ore 9,30 - aula magna dell'Istituto Tecnico Itis Torriani (via seminario, 17).

ALTRO

Fino al 15 febbraio 09CREMAla maIalaTa 2009menù degustazione con ricette del territorio interpretate dai cuochi delle Tavole Cremasche.ristoranti delle Tavole Cremasche.

Dal 6 all'11 febbraio 09CREMONASEi giORNi iNTERNAZiONAlEDi CiCliSMO CiTTà Di CREMONAmanifestazione ciclistica internazionale indoor a coppie. Presenti le nazionali di belgio, Ucraina, argentina, sudafrica, austria, danimarca, rep. Ceca, Italia.

orario: dalle 18 alle 23. - Padiglione 3 del Quartiere Fieristico C'à de somenzi (piazza zelioli lanzini).Costo: 15 euro ingresso con consuma-zione - 50 euro ingresso con cena al ristorante interno.

7 febbraio 09CREMONACarosello In CenTro. Per Una mobIlITa' InTellIgenTeritrovo e partenza dal Parcheggio del Foro boario di un corteo di auto che attraverserà le vie del Centro Cittàper sostenere la maggiore apertura possibile in termini di spazi e orari delle strade che conducono al "Cuore" della città, contestuale all'individuazione di di nuove aree sosta.orario: dalle ore 10,30 - ritrovo Parcheggio ex Foro boario fronte Palazzina Croce rossa.

8 febbraio 09CREMAmerCaTIno dI CarneValearti e artigiani in piazza - mercatino dei

sapori, mercatino biologico.-Piazza duomo - orari: ore 10-19.

8-9 febbraio 09RivOlTA D'ADDASAgRAsanTa aPollonIa, merCanTessa dI neVe e regIna dI FebbraIoTradizionale apppuntamento Fieristico regionale nato per affrontare problematiche legate al mondo agricolo e zootecnico. orario: dalle 10 di domenica 8 - quartiere fieristico di Via masaccio.

8 febbraio 09CREMAgRAN CARNEvAlE CREMASCO 2009sfilata di grandi carri allegorici, mascherate, gruppi folkloristici,bande - Pacchetti turistici per gruppi,famiglie e singoli, comprendenti pranzo e visite guidate.Centro storico - orari: ore 14.30

SPETTACOLI

Fino al 6 febbraio 09CREMONA - TEATRO le serVe dI J. geneTorario: ore 20,30 - Teatro Ponchielli.

6-7 febbraio 09CREMONA - TEATRO FrammenTI TeaTralI- semInarI FormaTIVI sUI lIngUaggI TeaTralIgiù la maschera. Un approccio al teatro attra-verso due grandi maschere.Insegnante: sonia rosset.Teatro monteverdi (via dante, 149).

7 febbraio 09CREMA - TEATRO sTIlI Con sTIleappuntamento presentato dallo Junior balletto di Tosca-na all'interno della rassegna Teatro san domenico dedica-to al rapporto fra danza e Tea-tro.orario: ore 21 - Teatro san domenico (piazza Trento e Trieste).

7 febbraio 09ROMANENgO - TEATRO«CIelo»Con Paola Turici e giorgio rossi. Concerto per corpo so-noro ed una voce danzante.auditorium galilei - orari: ore 21.15.

7 febbraio 09CASAlMAggiORE TEATRO«a QUalCUno PIaCe CarTa»regia di Terry Chegia,

con ennio marchetto.Teatro Comunale (Via Cairoli, 53) - orari: ore 21.

7 febbraio 09CREMADANZA"sTIlI Con sTIle"Junior balletto di Toscana - diretto da Cristina bozzolini.Teatro san domenico - orari: ore 21.

8 febbraio 09ROMANENgOTEATRO"noCCHIoPInoCCHIo"Con Teatrinodeifondi. scene di emanuele luzzati.auditorium galilei - orari: ore 15.30.

8 febbraio 09CREMONATEATROImmon e dIzIaTradizionale appuntamento per bambini e famiglie con momenti di gioco, spettacolo e animazione.orario: ore 16 - Teatro monteverdi (via dante, 149).

12 febbraio 09CREMONATEATRO - il FilO RiTROvATOmolTo laVoro Per nUlla Compagnia dei miei amici orario: ore 21 - Cremona, Teatro Filodrammatici.Costo: 5 euro.

12-13 febbraio 09CREMONATEATROCasa dI bambola, l'alTra noraspettacolo di leo muscatotratto dalla famosa opera diH.Ibsen.orario: ore 20,30Cremona, Teatro Ponchielli.

mUSICA

7 febbraio 09CREMONACONCERTOCoro PolIFonICo CremoneseIn occasione delle celebrazioni per la Festa Patronale della Parrocchia di sant'agata esibizione del Coro Polifonico Cremonese con musiche di g. rossini, C. Franck, F.Faurè, a. Concesa.

orario: ore 21 - chiesa Parrocchiale disant'agata (corso g.garibaldi, 121).

7 febbraio 09CREMONA - CONCERTOmI rITornI In menTeserata musicale e benefica. le più belle canzoni di lucio battisti per sostenere il progetto "Una scuola per 100 bambine a swakin in sudan" coorrdinato da acli Cremona.orario: ore 17 - palazzo Cittanova (corso garibaldi, 120).

7 febbraio 09CREMONA - CONCERTOPrelUdI d' organo In san lUCameditazioni musicali ante missam con michele bosio al prestigioso organo giuseppe rotelli (1901).Chiesa di san luca - orari: ore 17.30.

8 febbraio 09SORESiNACONCERTOaPerITIVo In mUsICaFrancesco Fiore (viola), anna Colette ricciardi (pianoforte). musiche di schumann, Hindemith, bruch, brahms.Via Verdi, 23 - orari: ore 18.

11 febbraio 09CREMONACONCERTOVIrTUosIsmo e nosTalgIe neoClassICHe: Il VIolonCello nel noVeCenToConcerto per duo, Pianoforte evioloncello,o.mustonen e s.Isserlipresenteranno opere di b. britten, I.stravinskji, J. sibelius, b. martinù.orario: ore 20,30 - Teatro Ponchielli (corso Vittorio emanuele II, 52).

Concentratevi sulle attività quotidiane, ma non eccede-te con le questioni materiali. Quelle vanno da sé. l’amo-re vi donerà davvero molto.

soddisfazioni davvero meritate provengono particolar-mente dal vostro campo professionale. saprete dare un’impronta davvero magica del vostro valore.

ritroverete oggi il senso più alto del vivere recuperando quella serenità che avevate un po’ perso di vista. Cena-te con del buon vino e con una dolce compagnia.

oggi potrete avere degli incontri particolari e intensi, che consentono di conquistare anche quelle persone che solitamente vi sfuggono.

non stancatevi troppo oggi. la luna non vi permette un giusto recupero delle forze. dunque, sarebbe meglio decidervi di andare a fare un controllo medico.

Tutto va avanti in un fermento positivo, esattamente secondo i vostri progetti. Un viaggio potrà mettervi in subbuglio ma risulterà senz'altro benefico.

In questo giorno forse potrete percepire solo le cose in superficie. magari fate bene ma state attenti, anche nei confronti di una persona che amate.

Qualche momento non proprio positivo potrebbe un po’ penalizzare il vostro fine settimana. Però la dolcezza di Venere potrà salvare la serata in corner.

Chi è solo oggi potrebbe davvero fare scintille e subire quello che si dice essere un vero e proprio colpo di fulmine.

si annuncia uno splendido fine settimana. oggi potete avere dei contatti validi e concreti che vi aprono nuove strade importanti del vostro futuro.

staccate dalle vostre attività quotidiane e dedicatevi alla morbidezza energetica che l'amore offre. e’ il mo-mento della grande rinascita sentimentale.

oggi è il giorno giusto per badare alle finanze, evitando però di cadere nel vortice dello stress. allora, fate pure i vostri conti, ma poi andate a sfogarvi con lo sport.

L’Oroscopo Della Settimanadi Romeo

il PICCOLO giornale del

CremasCO Appuntamenti24 Venerdì 6 Febbraio 2009

Page 25: Il PIccolo del Cremasco

Una iena doc si diventa. Lo conferma il 40enne torinese Luigi Pelazza (detto Pelo), personaggio del momento della trasmissio-ne di Mediaset, diventato famoso per le sue inchieste. Pelazza, infatti, è stato nell’Arma dei Carabinieri per sei anni a Torino.

Poi, un bel giorno, ha conosciuto per caso il direttore dell’emittente Cinque Stelle, che si stava trasferendo dal Piemonte a Olbia.

«Io mi trovavo in una fase particolare – ha rivelato in un’intervista - mi ero appena sepa-rato e stavo cercando di capire cosa volevo fare da grande e così l’ho seguito in Sarde-gna.

Lui voleva fare un programma di denuncia, una cosa nuova che nessuno aveva fatto prima e abbiamo cominciato quasi per gio-co. Il programma è andato bene ed è diven-tato molto noto in tutta la Sardegna e da lì ho continuato con la televisione».

LA SVOLTA La trasmissione che ha susci-tato tanto interesse nell’isola si chiamava “I Rompiscatole”. Sullo slancio di questo suc-cesso “Pelo” ha inviato a Mediaset una cas-setta dimostrativa di ciò che faceva in Sarde-gna ed è stato chiamato a Cologno Monze-se. Un bel salto, che sembra però aver gesti-to con freddezza, e professionalità come nelle sue inchieste in onda con “Le Iene”.

iù che “Ballando con le stelle”, sembra essere diventato lo show delle polemiche. Alla faccia della grazia e dello stile, che tanto vengono de-

cantati dalla conduttrice Milly Carlucci. Dopo le prime puntate di assestamento, i concorrenti ades-so sembrano entrare in un’arena, piuttosto che sul palcoscenico e si infiammano alle prime osserva-zioni degli opinionisti. Lo show assomiglia sempre più al “Proces-so del lunedì”.

I VELENI La prima a scatenare le polemiche è stata Licia Nunez, spedita in panchina al termine della terza puntata. La bionda Li-cia ha sostenuto che la campio-nessa olimpica Vezzali non viene eliminata solo perché la giuria è

influenzata dalla popolarità del personaggio. Affermazioni mal di-gerite dalla campionessa di scher-ma, che è scoppiata in lacrime. Insomma, messo da parte il gio-co, tutti vogliono primeggiare e poco importa se ballano male.

Ma il clou dei veleni è arrivato al momento dedicato agli opinioni-sti, ovvero giornalisti esperti di

gossip. Candida Morvillo (Novella 2000) ha attaccato Di Clemente dicendogli che è bravo solo nell’interpretazione e non nel bal-lo, scatenando un battibecco che è scappato di mano alla condut-trice. Non pago del clima acceso creatosi, Riccardo Signoretti (Di Tutto) ha lanciato l’affondo su Ste-fano Bettarini dicendo che balla meglio di come giocava a calcio e

a questo punto è scoppiato il fini-mondo. L’ex terzino, ormai da tre anni showman, ha ricordato a mu-so duro il suo palmarés, dimenti-cando la presenza in puntata di Gianni Rivera. Sarebbe stato me-glio glissare.

Viste le premesse, si annuncia-no puntate di fuoco. Ma siamo si-curi che Del Noce volesse questo tipo di show?

P Giorgio Roccaha commosso

gli italiani

Più difficile districarsi tra i paletti di una pista da sci o tra i problemi della vita? Chiedetelo a Giorgio Rocca, che nelle ultime settimane ha dovuto fare entrambe le cose.

La sua vicenda umana e sportiva ha commosso gli italiani e ha fatto scoprire un personaggio ricco di umanità. Rocca, 30enne della Valtel-lina, è stato tre anni fa uno dei migl ior i slalomisti del mondo, fino alla maledetta discesa olim-pica del Se-s t r i e re ne l 2006.

L’inforcata dopo poche porte è stata una mazzata, resa ancor più dura dai guai fisici. Malgra-do una tena-cia proverbiale, Rocca sembrava de-stinato a un lento declino. Ma una vicenda umana molto difficile sembra avergli restituito l’antico splendore.

Una decina di giorni fa, mentre Rocca era impegnato in Coppa del Mondo, uno dei suoi tre gli figli è sta-to colpito da un grave virus influenza-le, che gli provocato problemi respi-ratori. Ricoverato all’ospedale di Lu-cerna, dopo momenti di paura si è ripreso fino alla completa guarigione. Per restare accanto al figlio, Giorgio Rocca ha macinato settemila chilo-metri in giro per l’Europa e rinfranca-to dal responso dei medici, ha otte-nuto uno splendido secondo posto in Austria.

Ora punta ai mondiali, ma una me-daglia l’ha già conquistata: quella della simpatia.

Sopra Stefano Bettarini con la sua maestra di ballo e a lato Licia Nunez

IL CASO Lo show di Raiuno fa registrare numerose polemiche

LA STORIA Luigi Pelazza è conosciuto per le sue inchieste di denuncia

Coffee Break 25Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Luigi Pelazza e a lato i conduttori del programma

sportcafè

Rocca sulle nevi,sopra con la coppaLa Iena più famosa è un ex carabiniere

Ballando con le stellema anche con i veleni

Page 26: Il PIccolo del Cremasco

Programmi televisivi da Sabato 7 a Venerdì 13 Febbraio 2009

tv

raiuno

raitre

la 7

11.30 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 Tg114.00 easydriver.attualita'14.30 effeTTosabaTo.attualita'17.00 Tg1-cheTempofa17.15 asuaimmagineattualita'17.40 Tg1l.i.s17.45 passaggioanordovesT18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg1-Tg1sporT20.30 affariTuoi.Quiz21.30 ballandoconlesTelle23.50 Tg1-applausi00.50 Tg1noTTe

10.00 lineaverdeorizzonTi10.30 asuaimmagine10.55 ssmessa-angelus13.10 Tg1-benjamin14.00 domenicain-l'arena15.15 domenicain...sieme16.20 Tg1-cheTempofa16.35 domenicain-110elode18.00 domenicain-7giorni20.00 Tg1-raiTgsporT20.40 affariTuoi.Quiz21.30 TuTTipazziperamore. filmTv-9apuntata.23.35 Tg1-specialeTg100.30 olTremoda.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.20 ilbeneeilmale.fiction23.15 Tg1Telegiornale23.20 porTaaporTa.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 calcio:brasile-iTalia amichevole.Quiz23.15 Tg1Telegiornale23.20 porTaaporTa.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.10 dimmilaveriTa'.film23.05 Tg1Telegiornale23.25 porTaaporTa.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.10 ilcommissariomanara23.15 Tg1Telegiornale23.25 porTaaporTa.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.10 ciak...sicanTa!varieta'23.15 Tg1-Tv700.20 l'appunTamenTo.attualita'

12.25 TgrilseTTimanale12.55 Tgrbell'iTalia13.20 TgrmediTerraneo14.00 Tgregione-meTeo-Tg314.50 TgrambienTeiTalia15.50 Tg3flashl.i.s.16.00 paTTinaggiosughiaccio17.15 fooTballamericano: finalesuperbowl18.10 90°minuToserieb19.00 Tgregione-Tg3-meTeo20.00 blob-cheTempochefa20.30 specialesuperQuark22.45 Tgregione-Tg323.50 correval'anno

11.45 Tgrregioneuropa12.15 Tg3sporT-meTeo12.25 Telecamere.attualita'12.55 racconTidiviTa13.20 passeparTouT.attualita'14.00 Tg3-Tgr-meTeo14.30 allefaldedel kilimangiaro.doc19.00 Tgregione-Tg3-meTeo20.00 blob.varieta'20.10 cheTempochefa21.30 presadireTTa.rubrica23.20 Tg3regione-Tg323.50 TaTami.attualita'00.35 Tg3-Telecamere

13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo-neapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'16.30 melevisione.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.10 chil'havisTo?attualita'23.10 replay.sportivo24.00 Tg3lineanoTTe-Tgr

14.00 Tgregione-Tg313.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo-neapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'16.30 melevisione.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.05 Tg3-ballaro'.attualita'23.15 parlaconme.varieta'

12.45 lesTorie.attualita'13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo-neapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'21.00 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.10 calciounder21: iTalia-svezia23.15 parlaconme.varieta'

24.00 Tg3lineanoTTe-Tgr13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo-neapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'21.00 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.10 medium.Telefilm22.40 daybreak.Telefilm23.15 parlaconme.varieta'

24.00 Tg3lineanoTTe-Tgr13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo-neapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.05 Tg321.10 mimandaraiTre.attualita'23.10 parlaconme.varieta'

10.55 sci:discesalibera13.00 Tg2giorno-dribbling14.00 xfacTor-ilprocesso15.30 scalo76.musicale17.10 serenovariabile.att.18.05 Tg2noTizie-meTeo18.10 ThedisTricT.Telefilm19.00 xfacTor-laseTTimana19.35 scoriediscorie.varieta'20.25 esTrazionidelloTTo20.35 Tg2noTizie21.05 coldcase.Telefilm22.45 sabaTosprinT23.20 Tg2noTTe23.30 Tg2dossier

11.35 mezzogiornoinfamiglia13.00 Tg2giorno-moTori13.35 Tg2eaTparade13.45 Quelliche...aspeTTano15.25 Quellicheilcalcioe...17.05 sTadiosprinT18.05 Tg2noTizie-dossier18.10 90°minuTo19.00 numerouno19.30 piloTi.sitcom20.00 friends.Telefilm20.30 Tg2noTizie21.05 n.c.i.s.Telefilm21.55 criminalminds.Telefilm22.35 ladomenicasporTiva

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 law&order.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.55 xfacTor.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.35 Tg2noTizie21.05 xfacTor.reality22.55 Tg2noTTe23.05 Tg2punTodivisTa23.55 scorie.varieta'

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 law&order.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.55 xfacTor.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.25 loTTo-Tg2noTizie21.05 l'ispeTTorecoliandro23.05 Tg2noTTe23.15 Tg2punTodivisTa23.20 unpaesechiamaTopo

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 law&order.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.55 xfacTor.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.30 Tg2noTizie21.05 voyager.documentario23.05 Tg2noTTe23.10 Tg2punTodivisTa23.20 lasToriasiamonoi

13.00 Tg2giorno13.30 cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 law&order.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.55 xfacTor.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.30 Tg2noTizie21.05 annozero.attualita'23.15 Tg2noTizie23.20 Tg2punTodivisTa

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 law&order.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.55 xfacTor-icasTing19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.30 Tg2noTizie21.05 e.r.mediciinprimalinea22.40 medicalinvesTigaTion23.25 Tg2-Tg2punTodivisTa23.40 malpensa,iTalia.att.

10.10 l'inTervisTa.attualita'10.30 allaconQuisTadelwesT12.30 Tgla712.55 sporT713.00 jackfrosT.Telefilm15.45 rugby:6nazioni inghilterra-italia17.50 rugby:irlanda-francia20.00 Tgla720.30 jag-avvocaTiindivisa21.10 l'ispeTTorebarnaby "mortenell'acqua".Telefilm23.30 freejack-infugadal fuTuro.film01.25 Tgla7

10.15 allaconQuisTadel wesT.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 glisTraordinariviaggi diTippi.documentario14.05 newTricks.Telefilm16.00 rugby:6nazioni scozia-galles18.05 assassinioabordo.film20.00 Tgla7-sporT720.35 jag-avvocaTiindivisa21.30 larecluTa.film23.40 realiTy.attualita'00.30 sporT7/Tgla701.25 lebellefamiglie

10.10 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 ilTeTTo.film16.20 macgyver.Telefilm17.20 aTlanTide.documentario19.00 coldsQuad.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 l'infedele.attualita'23.25 sToriaproibiTadel900 iTaliano.documentario00.40 Tgla7

10.10 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 zeppelin.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 coldsQuad.Telefilm20.00 specialeTgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 relichunTer.Telefilm23.40 isTanTanea.Telefilm01.15 Tgla7-oTToemezzo01.30 sTarTrekdeepspace9

10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 uccideTerommel.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 coldsQuad.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 calcio:amichevole spagna-inghilTerra23.55 sex&TheciTy.Telefilm00.30 Thelworld.Telefilm01.15 Tgla7

10.10 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 fioredicacTus.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 coldsQuad.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 crossingjordan.Telefilm23.35 deliTTi.documentario00.35 Tgla701.45 sTarTrekdeepspace9

10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 cirivedremo all'inferno.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 coldsQuad.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 nienTedipersonale24.00 discoveryraging palneT.doc.01.15 Tgla7-oTToemezzo

sabato 7 domenica 8 lunedi’ 9 martedi’ 10 mercoledi’ 11 giovedi’ 12 venerdi’ 13

&

raidue

Televisione Cinema l genere poli-ziesco invade la televisione. Ce né per tutti i gusti, dal più serio al comico

e grottesco. A metà strada tra questi due estremi tro-viamo il Commissario Ma-nara, interpretato da Guido Caprino.

LA TRAMA Approdato al commissariato di un paesi-no di campagna, con refe-renze di sciupafemmine e alle calcagna un questore che non condivide il suo modo di lavorare, Manara ha poco del commissario, a parte la pistola.

Inizialmente sospettosi, gli agenti impareranno a fi-

darsi di lui che, anche senza giacca e cravatta, il suo me-stiere lo sa fare, distratto sempre dalle donne che so-no letteralmente rapite dal suo fascino.

IL CAST Come vuole la tradizione dei polizieschi, Manara è affiancato da una bellezza femminili, l’ispettri-ce Lara Rubino, interpretata da Roberta Giarrusso. In più

ci sono il celebre Bruno Gambarotta che contribui-sce al buon livello interpre-tativo della fiction, insieme alla simpatica Valeria Valeri, alla comica Lucia Ocone, ma anche alla divertente Daniela Morozzi, che stavol-ta interpreta la padrona sco-stumata di un albergo.

CARATTERISTICHE Co-me detto, la fiction si distin-gue da quelle già esistenti: il commissariato stavolta non è in una grande città e riesce a coniugare sorrisi e delitti. Una formula vincente che ha l’intento di divertire.

Raiuno, giovedì ore 21.10

I

Roberta Giarrusso (a sinistra) e Lucia Ocone. A lato il commissario Manara

Una serata all’insegna delle scazzottate con “Non c’è due senza quattro”, il 14° dei 16 film interpretati dalla coppia Bud Spencer e Terence Hill. La pellicola è del 1984 ed è diretto da Enzo Barboni (alias E.B. Clucher).

LA TRAMA Lo stuntman Elliot Vance (Terence Hill) e il sassofoni-sta in libertà vigilata Greg Wonder (Bud Spencer) ven-gono chiama-ti da un’agen-zia specializ-zata in sosia perché per-f e t t a m e n t e somiglianti a due cug in i miliardari bra-siliani (interpretati sempre da Hill e Spencer), i quali hanno bisogno di venire sostituiti per sette giorni in tutto e per tutto poiché in pericolo di morte. Essi in-fatti, alla fine di quei sette giorni, avrebbero un con-tratto da firmare, ma c’è qualcuno che glielo vuole impedire. I due miliardari

offrono un milione di dollari ai loro sosia per l’operazio-ne, più un altro mezzo in caso riuscissero a scoprire il loro nemico. Elliot e Greg accettano. L’indagine verrà compiuta a suon di scaz-zottate, tipiche della coppia

di attori, che faranno ricre-dere i due cugini sulla loro decisione. Alla fine il man-dante viene scoperto, Elliot e Greg tornano a casa e i due cugini brasiliani deci-deranno di cambiare il loro stile di vita, troppo delicato e sofisticato.

Rete4, mercoledì ore 21.10

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NON C’E’ DUE SENZA QUATTRO

Il commissario Manaraindagini e tanta simpatia

Tanti cazzotti con Spencer ed Hill

Il personaggio interpretato da Guido Caprinonon sembra un poliziotto e per questo piace

La locandina del film con Bud Spencer e Terence Hill

Page 27: Il PIccolo del Cremasco

canale 5

rete 4

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SOl reGinapO

SabatO 7 dOmenica 8 lunedi’ 9 martedi’ 10 mercOledi’ 11 GiOvedi’ 12 venerdi’ 13

27Venerdì 6 Febbraio 2009

cinema programmazione settimanalecremona

megacine cremonaPo (199.404.406)www.cremona.megacine.it• Frost/Nixon - Il Duello• Operazione Valchiria• Italians• Beverly Hills Chihuahua• Revolutionary Road• Viaggio al centro della Terra• The Horsemen• Ex

Filo (0372 411252)• Milk• Rassegna a 5 euro “Giramondo Film” Vogliamo anche le Rose• Giovedi 12: Teatro

Tognazzi (0372 458892)• Revolutionary Road• Ex

Multi Starplex Gadesco (0372 838295)• Australia• Operazione Valchiria• Italians• Ex• Beverly Hills Chihuahua• The Horse Man• Space Chimps• Sette Anime

ostianoCinema Don Rosa (0372 840405) • Yes Man

cremaPorta nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• Revolutionary Road• Ex• Milk• Operazione Valchiria• Italians• Beverly Hills Chihuahua• Viaggio al centro Della Terra• Australia

Rassegne settimanali"ora o mai più"Defiance (lunedì)"cineforum"• Il Bambino con il pigiama A Righe (martedì)

"over 60"• Milk (mercoledi')"cineforum"• Il Dubbio (giovedi')

pieve fissiragacinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it• The Horsemen• Frost/Nixon - Il Duello• Ex• Space Chimps• Ti Amerò Sempre

spino d’addaVittoria (0373 980106) • Yes Man• Il vento fa il Suo Giro

il PICCOLO giornale del

CremasCO

“Ex” è il film commedia di Fausto Brizzi e propone una struttura elabora-ta che ricorda le grandi commedie in-glesi come “Love Actually” e “Quattro Matrimoni e un Funerale”.

LA TRAMA Il film inizia dove le com-medie romantiche di solito finiscono: diverse coppie si baciano e si dichiara-no amore eterno. Ma vissero davvero

felici e contenti? Seguiamo così le vite intrecciate di 6 coppie: Filippo e Cate-rina stanno divorziando e lottano per non avere l’affidamento dei figli; anche Luca e Loredana sono alle prese con un divorzio degno della “Guerra dei Roses” e Luca si trasferisce a vivere nella casa studentesca del figlio rico-minciando a 50 anni suonati una vita da Peter Pan. Sergio, divorziato da anni e gaudente per vocazione, si ritrova a fa-re il padre di due adolescenti compli-cate, dopo la morte improvvisa della sua ex moglie.

Elisa sta per sposarsi con Corrado ma ritrova il suo ex storico nel posto più imprevedibile, è infatti il prete (don Lo-renzo) che dovrà sposarli; Giulia vive con Marc a Parigi, ma un trasferimento imprevisto in Nuova Zelanda trasforma il loro in un amore a distanza e rischia di farli diventare ex; Paolo, fidanzato con Monique, è minacciato da Davide, ex di lei, geloso e nient’affatto rasse-gnato.

Il mondo degli ex rivisatato da BrizziCINEMA – Numerosi e bravi comici nel cast della commedia

Alcuni protagonisti del film e a lato la locandina della pellicola diretta da Fausto Brizzi

cast: Claudio Bisio, Nancy Brilli, Cristiana Capotondi, Cécile Cassel, Fa-bio De Luigi, Alessandro Gassman, Claudia Gerini, Flavio Insinna, Silvio

Orlando, Martina Pinto, Elena Sofia Ricci, Vincenzo Salemme.Durata: 120 minuti

Produzione: 01 Distribution, Italia-Francia 2009

di Fausto Brizzi

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissio-ne «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore provinciale con delega all'am-biente e allo sport Giovanni Biondi farà il punto sui princi-pali eventi accaduti sul nostro territorio. • Elezioni 2009: Il Comune più vicino a Perri; • Cremona: Noi, precari della Provincia siamo chiusi in un vicolo cieco; • I sindaci lom-bardi vincono la battaglia dell'acqua; • L'Ios rimane da solo - Segesta si ritira; • Quo-te Latte: "Latte ad alta ten-sione"; • Pizzighettone: Co-stituzione del 4° Circondario Cremonese.La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

Il film è ambientato a New York, do-ve un serial killer uccide le sue vittime in maniera apparentemente casuale.

Il detective Breslin scopre che la soluzione dell’enigma sta nella Leg-genda dei 4 Cavalieri dell’Apocalisse e attraverso la corretta interpretazione delle tracce lasciate sulla scena del crimine è convinto di riuscire ad anti-cipare le mosse dell’assassino.

Poco a poco scopre però che il co-mune denominatore di tutte le vittime è un terrificante elemento che porta direttamente proprio a lui.

di Jonas Åkerlund

Genere: commedia

via Dante, 185

THE HORSEMEN

La locandina del film con Bud Spencer e Terence Hill

Page 28: Il PIccolo del Cremasco

di Stefano Mauri

omenica alle 14.30 scontro diretto salvezza: allo stadio Giu-seppe Voltini arriva il rilancia-

to Monza. Lunedì scorso ha intanto chiuso i battenti la campagna invernale del cal-ciomercato; gli arrivi dei cen-trocampisti Giacomo Bona-ventura (scuola atalantina: a Bergamo lo paragonano a Riccardo Montolivo, ndr) e Niccolò Galli, dell’attaccan-te Christian Araboni e del difensore Francesco Rossi sono stati seguiti (e anticipa-ti) da tre “defezioni” eccellen-ti. E … un ulteriore botto “ca-narino” di chiusura, per cau-se indipendenti dalla volontà del “Pres” Bergamelli, non è andato in porto; adesso, mister Oscar Piantoni deve puntare sui gol di Giuseppe Le Noci (finalmente sblocca-tosi, ndr), Michele Tarallo (l’Ariete “cannibale” deve an-cora sbloccarsi, ndr), Rober-to “Mutu” Bonazzi e Arabo-ni. Daniele Poto, giornalista di Tuttosport, nonché esper-to di Lega Pro, il mercato “canarino”, sul suo giornale l’ha giudicato sufficiente.

Ebbene, chi ha rifiutato il Pergo? E chi invece, bagagli (quasi) chiusi non è partito? Il generoso centrocampista Fi-lippo Sambugaro e il suo en-tourage, sino alle 19 del pri-mo febbraio hanno sperato in una telefonata proveniente da un club di vertice. Il Cese-na, attraverso il timido ap-proccio del suo uomo mer-

cato Lorenzo Minotti, un pensierino (“guidato” ad hoc?) sul calciatore veneto l’aveva fatto. Il trainer bian-conero Pierpaolo Bisoli però, la nomination Sambugaro l’ha bruciata in favore dell’esperto (e tattico) Luigi Piangerelli. Per la cronaca, è questo il (secondo) rifiuto

che ha “caratterizzato” la campagna acquisti cessioni cremasca. Ma forse, nessu-na squadra, nonostante effi-meri flirt voleva davvero Sambugaro: il “Tardelli” ca-narino, (giustamente), sareb-be partito soltanto dinanzi a proposte economiche degne di tale nome.

Il centravanti atalantino (defezione della prima ora)

Michele Marconi, all’even-tualità di un trasferimento in prestito sulle sponde crema-sche del fiume Serio ha pre-ferito la Maremma (e la serie B) di Grosseto. Ma il rifiuto più pesante e recente (lunedì pomeriggio, ndr) appartiene indubbiamente al bomber grigiorosso, ora fuori squa-

dra, Gabriele Graziani. Il no-to figlio d’arte, dalla Cremo-nese avrebbe dovuto passa-re al Pergo, ma alla fine, l’operazione è saltata per vo-lere del diretto interessato.

Stefano Bergamelli, presi-dente e deus ex machina del sodalizio di Viale De Gasperi, ceduti in prestito “Crespo” Andreini (new entry costosa dell’inverno 2008) e Lauro

Florean avrebbe (dunque) gradito tesserare un attac-cante prolifico di categoria, ma la missione si è “esaurito” con l’ingaggio dell’ex punta del Pergo di fine anni Novan-ta (era l’epoca dei fratelli Ser-gio e Luigi Bianchi, ndr) Ara-boni. Le ha provate davvero tutte, il Berga per dare ulte-riore fuoco alle polveri offen-sive di Piantoni, ma questi non sono i tempi per fare operazioni avventate: pure la Juve procede con oculatez-za, il Pergocrema non poteva agire diversamente. Ma, la Pergolettese, riveduta e cor-retta edizione 2008 – 2009, può puntare alla permanenza nel gruppo A della sospirata Prima Divisione riacciuffata la scorsa primavera? Sulla carta, magari con piccoli ag-giustamenti tattici, tipo (ri)adottare il coperto modulo 4-4-2, l’impresa è alla porta-ta.

Al Voltini è atteso il Monza allenato dallo “stregone” Giuliano Sonzogni, trainer attentissimo alla fase difensi-va. L’immobiliarista Giovanni Battista Begnini, bergama-sco come Bergamelli e, pa-tron della blasonata truppa brianzola, riposti nel cassetto i sogni serie B sarebbe anche disposto a vendere la sua so-cietà, ma per il momento pensa soltanto alla salvezza. “Macho” Tarallo, Massimo Brambilla e Pierluigi Brivio, ex di turno, uno scherzetto di carnevale alla compagine monzese e a Sonzogni lo fa-rebbero volentieri. Credici vecchio Pergo servono tre punti.

Un Pergo a prova di Monza?

DLa voce del patron cremino Francesco Barbaglio

è sinceramente commossa: «Nei giorni scorsi è pur-troppo mancato Giovanni Alghisio (“anima” del fa-moso presepe dei Sabbioni, ndr), ex calciatore del Crema e, soprattutto, amico di famiglia. Nella came-ra ardente, quando ho visto esposta la sua gloriosa casacca nerobianca, improvvisamente, mi sono sen-tito ancora più coinvolto nella cosiddetta, orgogliosa causa nerobianca».

Dopo il doveroso, sentito tributo al grande Alghisio, con Barbaglio siamo passati a parlare di “attuali fac-cende” strettamente calcistiche.

Presidente, nonostante il momento positivo, mister Davide Fiorani è costantemente al centro di critiche eppure la squadra viaggia spedita in zona playoff?

«Sinceramente non comprendo le voci secondo le quali lo spogliatoio sarebbe diviso, schierato contro l’allenatore e, la squadra … “poco allenata”. Fiorani sta lavorando bene, i ragazzi in campo corrono e lot-tano. Siamo una neopromossa, tra l’altro, sulla carta, la rosa certamente non è superiore a squadroni del calibro di Calcio Spino, Caravaggio, Codogno, Ru-dianese, Sant’Angelo e Mornico, eppure la vetta dista soltanto quattro punti».

Sieste stati bravi e uniti a settembre, quando, partiti malissimo… non avete ceduto all’eventua-lità “ribaltone”…

«Col senno di poi si, la fiducia nello staff tecnico era giustificata».

Domenica vi attende il big match playoff a Co-dogno.

«La classifica dice questo, dobbiamo difendere il sogno della possibilità “spareggi – promozione”».

L’anno prossimo resterà alla guida del Crema?«Non sto pensando di lasciare, ribadisco però un

concetto: la porta è aperta a tutti. Se quindi qualcuno ha voglia di aiutarci ad alimentare il blasone cremino, sa dove trovarci».

Il portiere Daniele Campana, pupillo del suo consulente Ugo Della Frera, lo scorso weekend è stato decisivo.

«Campana sta disputando una stagione da prota-gonista e, secondo me, con un po’ di fortuna potrà fare strada nel calcio, in un certo senso è la nostra scommessa vinta. Fatemi però applaudire e ringra-ziare tutta la squadra, sin qui semplicemente straor-dinaria».

In un certo senso, l’edi-zione 2009 del torneo in-ternazionale di calcio gio-vanile “Angelo Dossena” (confermato il patrocinio dell’Ac Crema 1908, ndr) può essere considerata… “rivoluzionaria”.

La replica numero 33 della prestigiosa passerel-la calcistica vedrà infatti il ritorno dell’Unione Sporti-va Pergocrema. L’esperi-mento della rappresentati-va mista “La Provincia”, intuizione datata 2004 con lo scopo di promuovere i (migliori?) talenti di Cremo-nese, Pizzighettone e Per-go, almeno per quest’anno è da considerarsi conclu-so, superato.

Pinetto Riboldi, deus ex machina del “Comitato” Pro Dossena presieduto da Mario Palmieri, nei gior-ni scorsi, oltre al team gial-loblù cittadino ha spedito altri inviti. Sampdoria, Ge-noa, Milan, Atalanta e se-lezione Under 20 Lega Pro hanno risposto positiva-mente alla “cartolina pre-

cetto”.All’appello mancano

quindi soltanto due squa-dre: se i procuratori non chiederanno ingaggi ele-vati, le compagini saranno entrambe straniere, in ca-so contrario, contestualiz-zando il periodo di crisi economica bisognerà fare di necessità virtù. Il “Dos-sena” richiede uno sforzo finanziario notevole.

Confermata la formula itinerante della passerella agonistica in Italia, secon-da sola alla “Coppa Carne-vale” di Viareggio, adesso bisogna ufficializzare le date delle’evento(prima decade di giugno?) e quel-la della presentazione.

La macchina operativa del “Trofeo Angelo Dosse-na” è già in moto da qual-che mese. L’avvocato Pal-mieri, Riboldi, Marchetti, Silvana Farea, Paolo Do-narini, Alvaro Stella, Ro-berto Rabbaglio, Giorgio Riboldi e soci, pragmatici e puntuali non perdono … tempo.

I canarini rimessi a nuovo per la sfida salvezza di domenica

Pergocrema rafforzato dopo i recenti colpi messi a segno nel mercato

La recessione economica - finan-ziaria che sta condizionando il globo ha influenzato la recente parentesi in-vernale del calciomercato di riparazio-ne? Certamente si, ma c’è di più: al-cuni club militanti in Prima Divisione, (nel girone del Pergo e… non solo) stanno vivendo momenti cupi caratte-rizzati da recessione e assoluta incer-tezza. Se ad esempio il Verona ha svoltato trovando un nuovo proprieta-rio (l’ambizioso imprenditore autocto-no Martinelli, ndr), Pro Patria, Legna-no, Venezia, Sambenedettese e, in un certo senso, Monza, seppur in tono minore e, soprattutto, diverso (in Brianza sostanzialmente, l’attuale pa-tron, si sarebbe soltanto stancato dal-

la locale “agrodolce” piazza calcisti-ca, ndr) rispetto alle quattro compa-gini poc’anzi citate, non se la passano certo bene dal punto di vista della li-quidità. Queste società sono in vendi-ta, ma c’è qualcuno disposto a inve-stire denaro contante nel calcio? Det-to questo è doverosa una precisazio-ne, alla faccia dei rumors che le vor-rebbero in crisi, Samb, Venezia e Pro Patria hanno messo a segno qualche colpo al mercato post natalizio. Il Monza si è limitato a controllare la si-tuazione, il Legnano, proprio per evi-tare il fallimento ha “svenduto” i suoi pezzi migliori. Domanda da “ingenuo” in materia: che affronterà d’ora in avanti i lilla legnanesi, per caso non è che avrà il compito agevolato da tanti tagli e gossip allarmistici? Mah! Al

campo la sentenza. Si è data invece un gran da fare la

ricca e spendacciona Cremonese ca-ra al cavalier Giovanni Arvedi. Alla ric-ca (di figurine?) corte di mister (sem-pre più a suo agio nei salotti fashion televisivi) Emiliano Mondonico sono arrivati, tra i tanti botti, i pezzi da no-vanta Christian Riganò, Fabrizio An-zalone e Domenico Morfeo. Cho-makov e Gherardi hanno fatto le va-ligie in direzione Lecco. Sfumato, causa infortunio, il colpaccio Massi-miliano Scaglia, resta in auge, sep-pur ridotta al lumicino, la speranza di tesserare lo svincolato illustrissimo Alessio Tacchinardi. Ora Mondonico non ha alternative: deve salire in B passando per i playoff. Arvedi e i tifo-si grigiorossi chiedono questo.

AC Crema 1908Barbaglio ricorda Giovanni Alghisio

Marino Bracchi, Maestro di football e attento, genero-so filosofo di vita, nei giorni scorsi è stato colpito da un grave lutto: è morta sua ma-dre (condoglianze). Sta pas-sando un brutto momento (intimo e personale) l’allena-tore del Casale… rivelazione del gruppo C di Promozione. Domenica (naturalmente) assente in panchina, i suoi ragazzi gli hanno dedicato l’importante successo nello scontro diretto salvezza con-tro la nobile decaduta Roma-

nese. Eh si! La truppa casa-lasca ha superato per 2 reti a 0 la presunta corazzata ber-gamasca composta da “pez-zi da novanta” del calibro di Luca Coti, Rosario Fulcini, Roberto Crea, Dall’Igna e Morstabilini. Chapeau dun-que ai Bracchi Boys.

Sta facendo davvero un bel lavoro sulle rive calcisti-che del fiume Serio il leggen-dario Marino, portatore sano del bel calcio sereno e posi-tivo; il team gialloverde, quinto in graduatoria con

Desenzano e l’Orsa Iseo di (Matteo Fornaroli e Dario Hubner) è giunto al settimo risultato utile consecutivo. Complimenti. Serenità, cul-tura, senso dell’ironia, pas-sione, competenza, amore: queste le caratteristiche po-sitive che fanno di Marino Bracchi un calciofilo vincen-te.

A proposito, se il centro-campista Polonini, vale a dire un elemento che potreb-be tranquillamente giocare in Seconda Divisione ha accet-

tato di frequentare l’Eccel-lenza a Casale Vidolasco, il merito è proprio di Marino, valore aggiunto del team ca-ro al patron Giordano Boa-schiroli. Senza un campo d’allenamento degno di tal nome, costretto all’esilio in campionato a Sergnano (ca-so unico nell’Italia pallona-ra?), il sodalizio sbarazzino griffato coach Bracchi (Ec-cellenza calcistica da espor-tazione, ndr), viaggia spedi-to. Complimentissimi sinceri Maestro!

Marino Bracchi, il filosofo del calcio

Ci sarà anche l'Us Pergocrema

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IL MERCATO

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CiClismo

di Fortunato Chiodo

a “Sei Giorni” in-ternazionale di Cremona, che va in pista stasera nel padiglione fie-ristico, unisce

storia, fiaba e leggenda, e al-linea i migliori specialisti dal 6 all’ 11 febbraio, alla prima edizione del “Cycling and Show”.

Casomai, un po’ ridotto ri-spetto al passato, sarà l’anel-lo agonistico in legno. Dicono gli esperti) che in tale ristret-to arengo si esaltino lo spet-tacolo e la “percezione tecni-ca”: come api che ronzano in tondo alveare. Pure le tribune hanno angolature dolomitiche sulla pista: il pubblico si sen-tirà letteralmente proiettato dentro l'evento. Occhio alle vertigini, tuttavia, nelle canoni-che specialità, scratch, elimi-nazione all’americana, giro lanciato, inseguimento 2000 metri, serie di sprint e ameri-cana, si sfiderà la bontà mu-scolare- neurale di dodici cop-pie virili.

Si toglie il velo, la bellezza dilata, creature gentili. Le no-vità sono il sale della vita, la liturgia del direttore generale Claudio Santi, conserva una propria sacralità, con la cre-ma del ciclismo seigiornistico mondiale, ne sa qualcosa il coordinatore Fulvio Feraboli, presidente del ”CC Cremone-se Arvedi”, gli organizzatori della Florentia, il patrocinio del Comune di Cremona, gli sponsor ufficiali : Cariparma, Bianchissi Auto, S.G. R Sport, Associazioni Industriali, e As-sociazione Ciclisti Cremonesi.

Un evento snob di quelli che fanno andare in brodo di giuggiole, di grandezza astra-le, un impegno non indifferen-te, sport, spettacolo, e gastro-nomia, ma soprattutto tanti campioni iridati e olimpionici, pronti a misurarsi , e per esi-genze di spettacolo sono tenuti a fare gli acrobati, i

clowns, i cantanti, correndo rischi che fanno accapponare la pelle.

Di qualità la dimensione del parcheggio del polo, a due passi con il nodo autostrada-le, l’area ristorazione curata da Sergio Carboni della “Lo-canda degli Artisti”, e Paolo Finocchio “L’ Aquila Nera” al quartiere fieristico di Ca’ dè Somenzi, la pista in legno e ferro che arriva dall’Olanda

con 16 camion, 200 metri di listoni, vascello che sarà alle-stito alla Fiera di Cremona, struttura che garantirà 800 posti, una dozzina di coppie provenienti da Belgio, Ucrai-na, Austria, Argentina, Sudafri-ca, Danimarca, Repubblica Ceca e Italia, le serate sono garantite.

La starter e “madrina” della Sei Giorni, sarà Vera Carra-ra, campionessa del mondo della corsa a punti ( 1998 a L’Avana, tra le donne junior, nel 2006 a Los Angeles, e nel 2005 a Bordeaux nell’ Elite). Speaker è il giornalista e telecronista lodigiano Stefa-no Bertolotti.

L’ altro motivo forte della kermesse, e non secondo per importanza, è la presen-za di Marco Villa corridore professionista della UC. Cre-masca, al commiato dal ci-clismo pedalato e vuol chiu-dere la sua lunga carriera di corse e di vittorie sotto il tetto

della Sei Giorni (con le eccel-se cuspidi di due iridi nei Mon-diali di Bogotà 1995, e Man-chester 1996, un bronzo ai Giochi Olimpici a Sydney 2000, l’ argento al mondiale inseguimento a squadre dilet-tanti a Lione 1989, dei Giochi del Mediterraneo, nel 1991, di una tappa al Coca Cola Tro-phy (Austria) 1994, e 24 Sei Giorni), sarà premiato dalla amministrazione comunale di

Montodine e dai suoi fan. Pronti? Via, si parte, con ini-

zio delle gare alle 19, con l’ Open (Under e Juniores), gio-vani promesse del ciclismo provinciali ed extraprovinciale, schierati anche i nostri Piero Baffi, figlio d’arte, Under del “CC Cremonese 1891- Arve-di”, e Mirko Nosotti, tanto per citarne qualcuno.

Marvulli, calerà di sicuro il jolly (direbbe Mourinho, se centrasse minimamente tra chiappa, sellino e pista), non è mica un pirla, e anzi, ha la santa pretesa, di portarsi a casa la torta. Quasi scontati i rivali argentini: Perez-Dona-dio. Binomio ben assortito e per niente al borotalco.

Insomma, al padiglione fie-ristico numero 3 di Cremona-Fiere, c’ è trippa anche per i gatti più nostalgici.

Ci saranno tanti big e non solo del mondo sportivo do-menica 8 febbraio alle 22: ospiti d’ onore per il “ qua-

rantesimo” compleanno di Marco Villa, direttore di cor-sa, è stato invitato alla festa d'addio: l’ ex velocista fiam-mingo Patrick Sercu , “Leroi des 6 Jours” (il re assoluto e vincitore di 88 Sei Giorni, olimpionico, due titoli iridati della velocità, sei europei dell’americana e nel derny, sei tappe al Giro d’ Italia, sei al Tour de France), il più comple-to specialista, è nato su pista, è diventato stradista di tutto rispetto, e oggi è organizza-tore di eventi oltre che mana-ger di atleti di primo livello), sarà a Cremona per rendere omaggio alla neonata mani-festazione, ma soprattutto per rendere omaggio a Marco Vil-la, uno dei campioni di grande fama e di caratura che en-tusiasmava i frequentatori dei velodromi, un “mostro” della

specialità su pista. Marco Villa: «Voglio ringraziare Claudio Santi che mi ha permesso di fare quest’ ultimo giro d’ onore davanti alla mia gente, al fian-co di amici e colleghi- ci sa-ranno, tra gli altri: Paolo Bet-tini, Silvio Martinello, Adria-

no Baffi, Giovanni Lombardi, Ivan Quaranta, Ivan Cerioli, Andrea Collinelli, Roberto Chiappa, e tanti altri».

Insomma, alla Sei Giorni di Cremona, oltre all'agonismo feroce, ci sarà spazio anche per il sentimento...

L

Signori, ecco la Sei Giorni di CremonaMontati i 200 metri di pista in legno arrivati dall'Olanda sopra 16 camion. E' l'evento dell'anno

Una fase di costruzione della pista

sport 29Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

La grande forza di una società emerge nei momenti più ostici, come dimostrano il club degli “Amici del Ciclismo di Genivolta” e la Ciclistica Madignanese.

Una grande squadra, sponsorizza-ta da Beautiful Cosmetics, e CremaVini, svoltasi al ristorante “Sound” di Soresina, un galà lussuo-so, con tanta mondanità, e buona cucina. C’ è aria nuova, la parola chiave, l’ immagine più bella, era quella dell’ ultimo atto del 2008, con la proiezione del lodigiano

Alessandro Cipolla , scalatore e cronomen, a fare acrobazie sui peda-li distanziando tutti sul passo in salita.

Dalle radici dell’ Uc. Madignanese fondata nel 1980, è nata la Polisportiva Madignanese, gruppo che annovera una decina di disci-pline, con 565 tesserati, presieduto da Giuliano Di Pietro. Uno show solenne, con tanti nomi illustri, della politica, dello sport, e militari, a cominciare da Giuseppe Torchio, presidente dell’amministrazione pro-

vinciale di Cremona, Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale Fci, Alessandro Noci, sindaco di Genivolta, Giovanni Biondi, assessore allo sport della provincia di Cremona, Sergio Alzani, “patron” della Imbalplast, e Angelo Oneta, presidente uscente del Comitato provinciali Fci.

Si respirano i profumi di un cicli-smo vero. Eraldo Dossena, direttore sportivo, affila le armi curando il gruppo juniores, e ammette: «Stiamo lavorando sulla resistenza, qualcuno lavora in palestra, ma non più di tanto, sono lontani i ritmi forsennati dei giorni di gara, i riti sono gli stessi. C’ è il gusto di poter fare le solite cose senza l’ ansia del tempo che passa, senza tensione della corsa, senza paura di sbagliare».

Quali sono i vostri obiettivi? «E’ presto per fare proclami, non

ho il gusto degli annunci, è una squadra completa, correremo anche a corse internazionali, a cominciare dal Giro della Bergamasca, Alessandro

Cipolla, Lorenzo Coppi e Andrea Albergoni, sono uomini di punta e scalatori, i velocisti sono: il marocchi-no Oussama Mehboub, Giancarlo Prevosti e Riccardo D’ Amico; Marco Maccalli, Daniele Uccellini, Simone Villa e Fabio Zecchini pas-sisti veloci» risponde a caldo

Dossena. Grande fiducia nella bici-cletta Wilier Triestina, ma contano la testa e le gambe. Mara Pola, presi-dente della Ciclistica Madignanese, non sta più nella pelle, è seduta accanto al marito Giancarlo Cambiè, meccanico della Lampre

Professional Cycling Team. E’ stata messa all’asta la maglia iridata di Alessandro Ballan, fondo che è stato destinato alla valorizzazione del set-tore giovanile della Madignanese. Conta la solidità del volontariato della Ciclistica Madignanese, ma anche degli “Amici del Ciclismo di

Genivolta”, con timoniere Angelo Maurizio Cicognani, pronti a organiz-zare nel 2009: il ” Trofeo Bar Livi” a Villacampagna, il Memorial Renato Ferrari” a Genivolta riservati alla cate-goria Allievi, e il “Memorial Ennio Marcarini”.

Ciclistica Madignanese

Gran Premio Costa degli Etruschi. E Corratec c'è

Una simile euforia non si era mai vista, come se avessero cacciato gli spiriti mali-gni, tutti sono pronti. Comincia il calendario italiano professionisti, sabato 7 febbraio con il “Gran Premio Costa degli Etruschi”, a Donoratico, in Toscana, trampolino di lancio per velocisti, curata dall’ ex professionista Paolo Bettini, grande campione toscano che ha steso una trappola agli spagnoli al mondiale varesino , propiziando la vittoria di Ballan, e poi dato l’addio commovente..

La riscossa è nell’aria, cominciano gra-dualmente a “carburare” aspettando la San-remo e le classiche del Nord, sono schie-rati al” Gran Premio Costa degli Etruschi” i migliori velocisti, il numero non è definito, comunque, per la classica in linea, tra i big ci sono, il campione del mondo Alessandro Ballan (Lampre), Ivan Basso ( Liquigas) che ha aperto la sua stagione in Argentina, ma la grossa novità, senza ombra di dubbio, è l’esordio del “Team Corratec” sponsor uffi-ciale, produttore tedesco di biciclette, con sede in Germania, nato dalle radici della equipe Eurobike del “patron” Eugenio Maz-zani, con direttore generale Roberto Stup-

pia, direttore sportivo Gabriele Missaglia, professionista per quattordici anni, e un pal-mares con sette vittorie, tra le quali spicca-no: tappa al Giro dei Paesi Baschi, Giro d’ Italia (Camaiore), Giro della Malesia, tappa al Giro di Svizzera (Chiasso), Giro Catalogna (Montjuich) e Cyclassic Amburgo.

Sull’ ammiraglia insieme a Missaglia, ci sarà anche polacco Zibignew Sprunch, vi-cempione del mondo a Plouay in Francia. Il Team Corratec, ha ingaggiato corridori italia-ni e stranieri, esperti del calibro dell’ucraino Sergey Honchar, lo svedese Niklas Axels-son, il polacco Adam Wasdecky, Bruno Rizzi, Marco Corsini, Emanuele Donadel-lo, Fabrizio Amerighi (campione italiano Elite), Carlo Corrà, Pawel Szczepaniak, Piotr Noga, Pawel Wojczal, Lukasz Osie-cki e Marek Konwa. Chi sarà il primo della classe, un ballerino italiano, un matador spagnolo, un canguro australiano? Tutti quanti sono sul monito, senza barare, e ver-so la gente che ama questo sport. Comincia la sfida anche per la”Ceramica Flaminia- Bossini Docce, con il nostro Diego Nosotti, pronto a misurarsi allo sprint.

Ciclistica madignanese, la realtà vincente del Cremasco

lE CoPPiE

1° Walter Perez – Sebastian Donadio (Argentina)2° Franco Marvulli - Alexander Aeschbach ( Svizzera)3° Petr Lazar– Alois Kankovsky (Repubblica Ceca )4° Elia Viviani- Thomas Alberio( Italia)5° Mikhaylo Radionov- Sergey Lagkuti (Ucraina)6° Andreas Graf- Georg Tazreiter ( Austria)7° Angelo Ciccone (Italia) - Marc Hester (Danimarca)8° Milan Kadlec - Jozeph Zabka ( Cecoslovacchia)9° Alex Buttazzoni – Alessandro De Marchi ( Italia)10° Samuele Marzoli (Italia) - Martin Blaha (Repubblica Ceca)11° Marcello Bertolo ( Italia) - Benjamin Edmuller ( Germania)12° Edoardo Costanzi ( Ita, CC Cremonese Arvedi)- Angel Dario Colla ( Argentina).

La presentazione al Sound di Soresina con il presidente Torchio

Page 30: Il PIccolo del Cremasco

Volley: reima samgas

La Reima è tornata al la-voro per affrontare la sua seconda settimana senza partite ufficiali, il momento ideale per una chiacchierata con Luca Monti….

La più bella partita della Reima quest’anno?

«L’ultima con Castellana. Mi è piaciuto il clima, c’era una grande tensione agoni-stica. Ci tenevamo a far be-ne contro una squadra mol-to forte che può contare su sei grandi individualità. C’era un ambiente da playoffs. La gara contava più per loro, mentre per noi era una oc-casione per mantenere die-tro una rivale. E’ stato espresso un gioco di buona qualità da parte di entrambe

le squadre. P o i abbiamo visto il miglior Caz-zaniga di sempre che ha sfoderato una prestazione al di sopra anche di quelle mo-strate tre anni fa nell’anno della promozione».

Sei soddisfatto dei punti in classifica e della posi-zione?

«Assolutamente sì. Per come si era messa alla terza

di campionato dove ci sia-mo trovati senza le due ban-de titolari direi che è andata al di là di ogni più rosea aspettativa. Siamo riusciti in quel momento a fare dei punticini. La svolta è stata poi a Città di Castello dove

la partita è girata un po’ per meriti nostri un po’ per demeriti loro. Da lì è cambiata la nostra men-talità e abbiamo acquisi-to consapevolezza nei nostri mezzi. Nonostante

mille difficoltà siamo riu-sciti a fine l’andata al di so-

pra della zona retrocessione e poi nel ritorno abbiamo avuto un ruolino di marcia più che ottimo”.

Qual è stato il momento più difficile della stagio-ne?

«Direi il trittico di partite con Mantova, Santa Croce e Bassano dove abbiamo fat-to zero punti e vinto un solo set. Abbiamo perso male in casa con Mantova dopo aver dominato e perso il pri-

mo set, a Santa Croce fu una brutta gara contro una squadra in forma, mentre con Bassano perdemmo mostrando però una cresci-ta. La partita del baratro è infine stata a Città di Castel-lo».

Che squadra di ha più impressionato finora?

«La squadra che vincerà è Latina. Chi mi ha impressio-nato per come ha giocato contro di noi è stata Santa Croce che però adesso è in uno stato di forma diverso».

Monti: «La svolta a Città di Castello»Domenica 8 Febbraio

l’Erogasmet Crema sarà impegnata nella difficile trasferta di Bergamo, con-tro la lanciatissima Sca-me, in piena lotta con Vil-lafranca e Salò per il se-condo posto in classifica. Sulla carta l’impegno pare proibitivo per i ragazzi cremaschi.

Al contrario, la forma-zione orobica è in un gran-de momento di forma, tanto che la scorsa setti-mana si è facilmente sba-razzata di Costa Volpino andando a vincere in tra-sferta con il punteggio di 61-83.

Vero e proprio punto di forza della Scame sono gli esterni, dove i soli Pulvi-renti, Contigiani e Caccia-ni sfiorano i 50 punti di media a partita, grazie so-prattutto alla costante pe-ricolosità dalla linea dei tre punti. A fare la voce grossa sotto le plance ci sarà il milanese Angelo Albani, molto pericoloso nel gioco vicino a cane-stro e nel tiro dalla me-dia.

Crema dovrà essere brava a controllare i ritmi di gioco ed evitare che Pulvirenti possa mettere in costante ritmo i compa-gni. Il play bolognese, con

importanti esperienze an-che in categorie superiori, è senz’altro il giocatore chiave per Bergamo, quel-lo che si prende le princi-pali responsabilità in at-tacco. Nell’ultimo turno di campionato, l’Erogasmet ha perso l’ennesima im-portantissima partita tra le mura amiche; è infatti sta-ta gettata al vento l’op-portunità di staccare di quattro lunghezze il Rove-reto, con cui si era agevol-mente vinto nella gara di andata.

Peggiore non poteva essere l’approccio alla partita della formazione locale che dopo il primo quarto si trovava già a do-ver rincorrere di dieci lun-ghezze (12-22). Ci sono voluti ben 20 minuto di gioco per riportare la par-tita in sostanziale equili-brio (43-42 al ventottesi-mo), grazie soprattutto alle giocate offensive di Boffini (unico giocatore pericoloso per tutti i qua-ranta minuti). Perfezionato l’aggancio, una volta giun-ti nel momento chiave della partita, la formazio-ne di casa si è squagliata però come neve al sole, consentendo a Rovereto di allungare sino al pesan-tissimo 56-74 finale.

Luca Monti, allenatore dei Blues

erogasmet e la sfidaimpossibile a Bergamo

Incontri fotocopia della scorsa giornata di campionato con il GGS di serie B1 che espu-gna Verona e si piazza la secondo posto all'inseguimento del Castelgoffredo. Parte subito bene Rossini che in cinque sets ha la meglio su Zoppei. A seguire il russo KAKO-RIN SERGEY si impne facilmente su Persico. Uno pari e scende sul tavolo da gioco MA-NUKYAN VLADISLAV che dopo aver perso il primo sets per 12 a 10 si impone nei tre suc-cessivi. Rossini Davide opposto a KAKORIN SERGEY riesce a strappare un set perdebdo per 3 a 1. Due pari ma inizio della grande serata GGS con Manukian che si impone fa-cilmente su Zoppei. Persico Lonardi è uno scontro fiume, altalenante con Simone sem-pre presente che si impone al quinto set per 11 a 8 con due fantastic top. 4 a 1 per il Ggs e scontro tra russi: KAKORIN SERGEY, MA-NUKYAN VLADISLAV. 12 a 10 per Sergey, 11-4, 11-6, 11-7 per Vlad che con un gioco

ragionato e perfetto si impone dando la vitto-ria finale alla squadra di Bottelli. Con questa vittoria il GGS rimane solo in seconda posi-zione all'inseguimento del Castelgoffredo.

Il 7 febbraio incontro casalingo alle ore 20.25 contro il Treviso che all'andata aveva già perso in casa per 5 a 1. Discorso diverso in Serie A2. Si sapeva che la trasferta era difficile contro la prima della classe e ben poco hanno potuto fare i pongisti ripaltesi. E' finita 5 a 2 per il Cus Torino che rimane in te-sta alla classifica e rilega il GGS al quart'ulti-mo posto in classifica. Inizia Ricci Luca op-posto a Yuan Wei. Si va al quinto sets dove il cnese torinese si impone per 11 a 5. A se-guire Szilard batte dopo un lunghissimo inoc-ntro Manna per 3 a 2; Spinnicchia si libera facilmente di Filippo Giulinai (3 – 0) mentre Szilard vince facilmente per 3 a 0 su Yuan Wei. Siamo in parità e la panchina ripaltese guidata dal tecnico Tomasoni respira un'aria distesa... Invece nell'incontro successivo Ricci perde con Spinnicchia per 3 a 1 e Giu-liani perde ancora per 3 a 0 con Manna. Szi-lard Spinnicchia doveva essere l'incontro di riavvicnamento invece il forte torinese si im-pone per 3 a 1.

Il prossimo incontro il 7 febbraio pressa la Palestra Comunale di Ripalta Cremasca alle ore 20,15 con ingresso gratuito incontro diffi-cile contro ilVilla d'Oro Modena che nell'an-data ha vinto per 5 a 4.

Nei campionati regionali due vittorie ed una sconfitta sia in C2 che in D1; sconfitta anche in D2 a cornaredo.

Come sempre si possono trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale del ggstt all'indi-rizzo web www.ggstt.it.

GGS Tennis Tavolo

Manukyan durante la partita

sport30 Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Page 31: Il PIccolo del Cremasco

Gastronomia italianaIl menù della settimana

Le ricette gustose alla portata di tutti

preparazione• Separare i tuorli delle

uova dagli albumi. Sbattere i rossi d’uovo con il latte fino a farli diventare spumosi. Aggiungere il formaggio e le erbe aromatiche, il sale e il pepe e mescolare.

• Preriscaldare il forno a 200°C. Sbattere i bianchi d’uovo a neve , oliare una pirofila da forno profonda. Aggiungere i bianchi alla frit-tata mescolando con il cuc-

chiaio di legno delicatamen-te con movimenti dal basso verso l'alto per non smonta-re gli albumi. Versare nella pirofila, livellare la superficie ed infornare per 20 minuti o fino a quando la superficie si indora. Evitate di aprire il for-no durante la cottura per evitare che la frittata si sgon-fi.

• Servire dopo qualche minuto aggiungendo poche gocce di aceto balsamico.

Antipasto:frittAtinA Al forno con erbe AromAtiche

IngredIentI: • 2 cucchiai di grana pada-no grattugiato • 1 cucchiaio di erba cipol-lina secca • 6 uova• 2 cucchiaini di maggio-rana secca • 2 cucchiaini di estragon secco • Sale e pepe• 1/2 bicchiere di latte • 1 cucchiaio di olio extra-vergine d'oliva • Aceto balsamico

Primo piatto:PAStA e ZUcchine

preparazione• Portate a bollore

una pentola d'acqua, aggiungete il sale gros-so e versate gli spa-ghetti, che dovranno essere al dente, verifi-care il tempo di cottura sulla confezione. Sof-friggete per 5 minuti la cipolla, sbucciata e tri-tata, e le zucchine, ta-gliate a rondelle sottili con 4 cucchiai di olio.

• Sbattete in una ciotola da portata gran-de i tuorli con un pizzi-

co di sale e due cuc-chiai di grana grattu-giato. Aggiungete gli spaghetti, senza sco-larli troppo, nella cioto-la con i tuorli, versate il soffritto, mescolate bene e servite.

• Se il condimento dei tuorli dovesse risul-tare un pò asciutto pri-ma di condire gli spa-ghetti, tenete da parte una tazzina dell'acqua di cottura, da aggiun-gere mentre servite la pasta.

IngredIentI: • 300 gr di zucchine

• mezza cipolla (circa 60 g)

• 4 tuorli • 40 g di grana grattugia-

to • olio extravergine di oliva

• sale fino • sale grosso

Secondo piatto: brASAto di mAnZo AllA borgognonA

Difficoltoso - Per 4 Persone - Tempo di preparazione 25 minuti più 45 di cottura

Difficoltà mediaTempo 35 minuti – Per 4 Persone

preparazione facileTempo 20 minuti – Per 4 Persone

IngredIentI: • kg 500 di fesa di manzo

• un mazzetto di prezzemolo • 1 carota • 1 cipolla

• 2 chiodi di garofano • 6 grani di pepe • 1 spicchio d'aglio • 3 cucchiai d'olio

• 1 bottiglia di Cabernet sauvignon • 100 g di pancetta • 100g di lardo

• 1 cucchiaio di cognac • dieci cipolline • 20 g di burro

• sale e pepe • 1 cucchiaio di farina • 1 mazzetto odoroso

preparazione• La carne deve essere lasciata marinare da 3 a 12 ore.• Preparazione della marinata. Tagliare la carne a dadi di 5 cm circa.

Riporli in una terrina con la cipolla tritata, la carota tagliata a rondelle, i chiodi di garofano e il pepe in grani. Bagnare con 1 cucchiaio d'olio e il vino. Lasciare marinare in fresco per almeno quattro ore, meglio se per tutta la notte. Girare ogni tanto.

• Cottura. Mettere il lardo e la pancetta in un pentolino d'acqua fred-da. Portare lentamente a ebollizione. Lasciare cuocere lentamente per 2-3 minuti. Sgocciolare molto bene. Tagliare il tutto a dadini e metterli dentro una insalatiera. Bagnare con il cognac e riporli nel frigor a mari-nare. Mettere le cipolline in un pentolino con il burro e rosolare a fuoco lento per circa15 minuti. Scaldare bene l'olio in una pentola. Aggiun-gere i pezzi di carne ben sgocciolati. Spolverare con farina e mescolare. Lasciare dorare a fuoco vivace. Aggiungere l'aglio, il lardo, la pancetta con la marinata al cognac. Fare dorare per qualche minuto.

• Coprire la carne con la sua marinata passata al colino. Versare un po' d'acqua. Aggiungere sale pepe il mazzetto odoroso. Lasciare cuo-cere per 2 ore a fuoco lento.

• 1/4 d'ora prima del fine cottura aggiungere le cipolline. • Servire in un piatto da portata, bagnato con il sugo di cottura. De-

corare con il prezzemolo tritato.

preparazione… Riscaldate il forno a

circa 200°C. Ungete 8 stampini da muffin. In una terrina mettete tutti gli ingredienti (tagliate a dadini la mela) ed amal-gamate il tutto.

• Cuocete per circa 20 minuti fino a quando ac-quisteranno un bel colo-re dorato.

• Togliete dagli stam-pini e fate raffreddare.

TERRE di FRANCiACORTA doc rosso 2006FraTelli BerluCChi

E' un vino rosso di qualità superiore. Vitigno: Cabernet ( 40-50%) Barbera (20- 30%) Nebbio-

lo ( 15-25%) e Merlot ( 10 - 15%).Colore: rosso vivace con riflessi violacei se giovane,

arancioni se invecchiato.Profumo: fruttato, vinoso, tende a bouquet sano e bene

dichiarato, ove sul finale, emergono sentori di sottobosco. Sapore: asciutto, ha sottolineata ed elegante sapidità, ner-bo e stoffa leggeri ma continui, armonico fra i diversi com-ponenti.

Tenore d’alcool: alc. 12,50 Vol. % Il vino deve essere servito ad un temperatura di 16°C preferibilmente

versato in un decanter per la decantazione. Si accompagna ottimamente a arrosti ,stufati di carni rosse ed ai bol-

liti misti.

IngredIentI: • 250 grammi di farina • 200 cl di latte • 60 g di miele • olio • 1 pizzico di sale

• 2 uova • 3 cucchiai di zucchero • 1 cucchiaino di cannella • 15 g di lievito • 1 mela

dolce: mUffinS Alle mele

ViNCENT VAN GOGhi mangiatori di patate, 1885

Particolare

la bottiglia

Preparazione facileTempo 45 minuti – Per 4 Persone

cucina 31Venerdì 6 Febbraio 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

preparazione• Tagliate a listarelle regolari il tacchino e i peperoni.

Abbrustolite sulla piastra un po’ di polenta rafferma. In una padella d’alluminio scaldate un pò d’olio con l’aglio, aggiungete la carne e i peperoni.

• Condite con sale e pepe e lasciate rosolare a fuoco vivo. Ultimata la cottura aggiungete il miele, secondo i gusti, meglio se di acacia, disponete nel piatto, elimi-nando l’aglio. Adagiate le fettine di polenta in parte e servite.

ingreDienTi Per 4 Persone: • ingredienti per 4 persone • 480g di Petto di tacchino, • 400g di peperoni rossi, • ½ dl d’olio extravergine di oliva • 240g di polenta gialla, • miele, • sale, • pepe, • 1 spicchio d’aglio.

la ricetta firmata: tAcchino e PePeroni trifolAti con PolentA giAllA

secondo FaBio MoMolo • chef della Nazionale italiana Cuochi

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