Il Piccolo del Cremasco

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PERGO - I voti ai giocatori sul loro rendimento nel girone d’andata. Promossi e bocciati: Le Noci giudicato il migliore, voto negativo agli altri attaccanti - A pag. 32 Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona Il PICCOLO giornale del GIOVEDI’ 31 DICEMBRE 2009 • Supplemento settimanale al n° 51 de "Il Piccolo Giornale" € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO DELITTO OGLIARI: UNA RAFFICA DI NOVITÀ Una scheda telefonica con numeri finora sconosciuti e riferiti a nuovi personaggi entrati nell’inchiesta. Una donna misteriosa a cui gli inquirenti cercano di dare un nome. E un investigatore privato assoldato dalla vittima per pedinare l’ex moglie. Indagini riaperte 2009: I FATTI PIÙ SALIENTI DI CRONACA NERA L’EDITORIALE e intense nevicate del periodo natalizio ed i disa- gi che ne sono conseguiti hanno evidenziato co- me l’Italia, paese che non ha affrontato per tem- po i necessari interventi strutturali sulla rete della mobilità, paghi pesanti dazi sia per quanto concerne il tessuto economico interno sia per quanto riguarda la credibilità internazionale. Milano, che aspira a divenire la metropoli più moderna del nostro paese e che progetta opere faraoniche per l’EXPO 2015, si è trovata per due giorni isolata dal resto del mondo: due aeroporti chiusi, strade ed autostrade bloccate, commercio azzerato, uffici semideserti, treni annullati o con pesantissimi ritardi. Crema non è stata da meno: marciapiedi ghiacciati, strade impraticabili, con i mezzi del comune immediata- mente in azione per sgombrare le aree di parcheggio a pagamento. Ma indubbiamente l’emergenza di oggi è rap- presentata ancora dalla situazione economica, infatti note preoccupate si evidenziano nel rapporto di previsione per il 2010 della commissione Europea, rapporto che ipotizza: «la ripresa arriverà in Italia nel 2010, ma sarà graduale e frenata dalla crescita del debito pubblico». Dunque una ripresa che darà solo un parziale sollievo ad una economia indebolita dal pesante debito pubblico accumulato negli anni passati ed incrementatosi recentemente per fronteg- giare la crisi finanziaria che ha gravato su imprese, fami- glie e banche. Tutti gli Stati membri sono stati colpiti dalla recessione, anche se le loro prospettive di ripresa economica variano in funzione della loro capacità di rifor- mare, investire, innovare. La recessione interessa non solo tutti i paesi, ma anche tutte le componenti della do- manda, degli investimenti privati, delle esportazioni. I consumi privati resistono ancora relativamente bene, grazie soprattutto alla bassa inflazione, ma il reddito reale disponibile è diminuito a seguito del progressivo deterio- ramento del mercato del lavoro. Ma oggi dalla mia finestra vedo un barlume di sole e vorrei immaginare almeno per un giorno un paese diverso, un paese in grado di imposta- re alcune riforme fondamentali, un paese capace di snelli- re una burocrazia ottocentesca, di impostare una vera ri- forma della giustizia che vada a vantaggio di tutti, di dare alla scuola i necessari mezzi per diventare moderno stru- mento di istruzione e promozione sociale, di garantire una elevata assistenza sanitaria ai cittadini, di tutelare coloro che perdono il lavoro, di eliminare le corporazioni che frenano riforme e sviluppo, di rispettare le proprie istitu- zioni quali garanzia del vivere democratico, di costruire o ammodernare le necessarie infrastrutture, di rammentare che la solidarietà è l’unico cemento sociale che porta al progresso. Dunque è ora di svoltare, cambiare direzione, cambiare marcia, cambiare l’Italia. Enrico Tupone [email protected] 2010 - L’anno della svolta L Viabilità, la denuncia Agostino Guerci: «Il sottopasso è il grande bluff» Crema, a pag. 14 Centrale turbo gas a Bertonico I soldi vanno tutti ai lodigiani, a noi soltanto problemi Crema, a pag. 12 «COSA TI ASPETTI DAL NUOVO ANNO?» QUESTE LE 10 RISPOSTE Finito un triste 2009, quali le priorità Se essere a partita Iva è una scelta o una necessità Costretti ad aprire la partita Iva. Pur di poter lavorare. Sarà il boom nel 2010 (ne paliamo nel servizio che trovate a pagina 15). Succede sempre così nei momenti di difficoltà economica. Negli anni Settanta, ricorda spesso Mario Bettini, presidente di Casartigiani Lombardia, c'è stato un incredi- bile aumento di artigiani, un esercito forma- to da lavoratori espulsi dalle aziende. Così sono nati anche i primi distretti industriali dell'Emilia che sono stati costruiti da operai e contadini che erano stati definiti «esuberi» dalla grande industria e dagli agrari. E per- ché abbiamo un numero alto di padroncini, cioè autotrasportatori con un solo camion? Perché a metà degli anni Settanta le grandi aziende di autotrasporto, in difficoltà, pro- mettevano lavoro agli autisti dipendenti solo se questi si fossero trasformati in partite Iva. Sono passati gli anni, ma la storia si ripe- te. La medaglia ha il suo rovescio. Da una parte, infatti, c'è un'Italia che comincia a scommettere su se stessa. Che non aspetta più il 28 del mese per ricevere uno stipendio sicuro, ma fattura. Il problema vero è che, se questa strada non viene imboccata per scelta, con coraggio e determinazione, ma per ne- cessità, molti purtroppo cederanno. Con danni psicologici e finanziari.

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31 dicembre 2009

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PERGO - I voti ai giocatori sul loro rendimento nel girone d’andata. Promossi e bocciati: Le Noci giudicato il migliore, voto negativo agli altri attaccanti - A pag. 32

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected]

Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

Il PICCOLO giornale del

GIOVEDI’ 31 DICEMBRE 2009 • Supplemento settimanale al n° 51 de "Il Piccolo Giornale" € 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

DELITTO OGLIARI: UNA RAFFICA DI NOVITÀUna scheda telefonica con numeri finora sconosciuti e riferiti a nuovi personaggi entrati nell’inchiesta. Una donna misteriosa a cui gli inquirenti cercano di dare un nome. E un investigatore privato assoldato dalla vittima per pedinare l’ex moglie. Indagini riaperte

2009: I FATTI PIÙ SALIENTI DI CRONACA NERA

L’EDITORIALE

e intense nevicate del periodo natalizio ed i disa-gi che ne sono conseguiti hanno evidenziato co-me l’Italia, paese che non ha affrontato per tem-po i necessari interventi strutturali sulla rete

della mobilità, paghi pesanti dazi sia per quanto concerne il tessuto economico interno sia per quanto riguarda la credibilità internazionale. Milano, che aspira a divenire la metropoli più moderna del nostro paese e che progetta opere faraoniche per l’EXPO 2015, si è trovata per due giorni isolata dal resto del mondo: due aeroporti chiusi, strade ed autostrade bloccate, commercio azzerato, uffici semideserti, treni annullati o con pesantissimi ritardi.

Crema non è stata da meno: marciapiedi ghiacciati, strade impraticabili, con i mezzi del comune immediata-mente in azione per sgombrare le aree di parcheggio a pagamento. Ma indubbiamente l’emergenza di oggi è rap-presentata ancora dalla situazione economica, infatti note preoccupate si evidenziano nel rapporto di previsione per il 2010 della commissione Europea, rapporto che ipotizza: «la ripresa arriverà in Italia nel 2010, ma sarà graduale e frenata dalla crescita del debito pubblico». Dunque una ripresa che darà solo un parziale sollievo ad una economia indebolita dal pesante debito pubblico accumulato negli anni passati ed incrementatosi recentemente per fronteg-giare la crisi finanziaria che ha gravato su imprese, fami-glie e banche. Tutti gli Stati membri sono stati colpiti dalla recessione, anche se le loro prospettive di ripresa economica variano in funzione della loro capacità di rifor-mare, investire, innovare. La recessione interessa non solo tutti i paesi, ma anche tutte le componenti della do-manda, degli investimenti privati, delle esportazioni.

I consumi privati resistono ancora relativamente bene, grazie soprattutto alla bassa inflazione, ma il reddito reale disponibile è diminuito a seguito del progressivo deterio-ramento del mercato del lavoro. Ma oggi dalla mia finestra vedo un barlume di sole e vorrei immaginare almeno per un giorno un paese diverso, un paese in grado di imposta-re alcune riforme fondamentali, un paese capace di snelli-re una burocrazia ottocentesca, di impostare una vera ri-forma della giustizia che vada a vantaggio di tutti, di dare alla scuola i necessari mezzi per diventare moderno stru-mento di istruzione e promozione sociale, di garantire una elevata assistenza sanitaria ai cittadini, di tutelare coloro che perdono il lavoro, di eliminare le corporazioni che frenano riforme e sviluppo, di rispettare le proprie istitu-zioni quali garanzia del vivere democratico, di costruire o ammodernare le necessarie infrastrutture, di rammentare che la solidarietà è l’unico cemento sociale che porta al progresso. Dunque è ora di svoltare, cambiare direzione, cambiare marcia, cambiare l’Italia.

Enrico [email protected]

2010 - L’anno della svolta

L

Viabilità, la denuncia

Agostino Guerci: «Il sottopasso è il grande bluff»

Crema, a pag. 14

Centrale turbo gas a Bertonico

I soldi vanno tuttiai lodigiani, a noisoltanto problemi

Crema, a pag. 12

«COSA TI ASPETTI DAL NUOVO ANNO?» QUESTE LE 10 RISPOSTE

Finito un triste 2009, quali le priorità

Se essere a partita Ivaè una scelta o una necessità

Costretti ad aprire la partita Iva. Pur di poter lavorare. Sarà il boom nel 2010 (ne paliamo nel servizio che trovate a pagina 15). Succede sempre così nei momenti di difficoltà economica. Negli anni Settanta, ricorda spesso Mario Bettini, presidente di Casartigiani Lombardia, c'è stato un incredi-bile aumento di artigiani, un esercito forma-to da lavoratori espulsi dalle aziende. Così sono nati anche i primi distretti industriali dell'Emilia che sono stati costruiti da operai e contadini che erano stati definiti «esuberi» dalla grande industria e dagli agrari. E per-ché abbiamo un numero alto di padroncini, cioè autotrasportatori con un solo camion? Perché a metà degli anni Settanta le grandi aziende di autotrasporto, in difficoltà, pro-mettevano lavoro agli autisti dipendenti solo se questi si fossero trasformati in partite Iva.

Sono passati gli anni, ma la storia si ripe-te. La medaglia ha il suo rovescio. Da una parte, infatti, c'è un'Italia che comincia a scommettere su se stessa. Che non aspetta più il 28 del mese per ricevere uno stipendio sicuro, ma fattura. Il problema vero è che, se questa strada non viene imboccata per scelta, con coraggio e determinazione, ma per ne-cessità, molti purtroppo cederanno. Con danni psicologici e finanziari.

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di Laura Bosio

cquisti natalizi stron-cati dalla nevicata. Questo l'amaro bilan-cio dei commercianti cremonesi, che i conti

hanno dovuto farli con il maltem-po, che ha imperversato nei gior-ni prima di Natale, rendendo dif-ficili gli acquisti.

Ma sotto accusa è anche la Ztl aperta, che così com'è non va bene, almeno secondo Claudio Pugnoli, presidente dell'Ascom di Cremona. «Avrebbe bisogno di una taratura differente e di qualche miglioramento per esse-re davvero efficace» spiega. «In-tanto il fatto che la fascia oraria di attraversamento termini alle 19 crea non pochi problemi a tutti, specialmente agli esercenti. Altra questione da sistemare è la chiusura al sabato e alla domeni-ca. Insomma, bisognerebbe fer-marsi un attimo a riflettere su questa sperimentazione, iniziata ormai da un mese». Iniziata, for-se, anche a detta dei commer-cianti, in un periodo non molto propizio. «Proprio ora, con le fe-ste di mezzo, forse sarebbe stato

il caso di aspettare un po'» sotto-linea Pugnoli. «A fare poi la loro parte ha contribuito una campa-gna pubblicitaria massiccia se-quita da un terrorismo mediatico eccessivo, che ha creato con-troinformazione. Anche gli stessi cartelli posti agli ingressi della Ztl non sono molto chiari, e spesso causano confusione nell'auto-mobilista».

Tuttavia Pugnoli non nascon-de un certo ottimismo: «Con al-cune modifiche la cosa può fun-

zionare, finché non sarà comple-tato il parcheggio di piazza Mar-coni, Dopo di quello ben vengano chiusure, zone pedonali, traspor-to pubblico più efficiente e via di seguito».

Ma a creare problemi in que-sto periodo di feste è stato, dice-vamo, soprattutto la neve. «Con la neve si è fermata la corsa agli acquisti degli ultimi giorni prece-denti il Natale» ha raccontato Pugnoli. «Sono molti, infatti, i cremonesi dello shopping “last minute”: oltre uno su 20, circa il 6%, ha rimandato la maggior parte delle spese proprio negli ultimi giorni prima delle feste. Quando i fiocchi hanno congela-to la corsa ai regali.

In cassa l’ammanco è ingente, con una differenza tra fatturato previsto ed incasso reale stima-bile oltre il 10 percento. Anzitutto perché sono mancati i clienti del-la provincia, che hanno preferito rinunciare ad affrontare strade ghiacciate per far shopping a Cremona. Ma anche in città mol-ti hanno rinviato gli acquisti, nella speranza che la pioggia, giunta solo nel pomeriggio di giovedì, rendesse più agevole raggiunge-re il centro ed i parcheggi dimez-

zati dalla neve». Il disagio ha penalizzato meno

i negozi di alimentari: la tradizio-ne del Natale, almeno in tavola, è salva. Bilancio insoddisfacente, invece, per quasi tutti gli altri comparti. Se per circa il 40% degli italiani la crisi non ha lascia-to traccia, la maggior parte ha cercato di risparmiare almeno un po’, soprattutto riducendo il bud-get destinato ai regali. «Chi si è avvantaggiato sono, invece, cen-tri commerciali ed outlet, spesso vicini alle strade di maggior traffi-co ed in molti casi dotati di co-modi parcheggi coperti» attacca Pugnoli. «Il danno subito dai commercianti è grave e probabil-mente irrecuperabile. Questa ne-vicata, insomma, si è abbattuta sui negozianti nel momento me-no opportuno, quando c’è mag-gior propensione alla spesa: un’occasione ormai unica nel corso dell’anno, soprattutto in periodi di accentuata debolezza della domanda interna ed in un contesto economico nazionale ed internazionale ancora criti-co».

Dello stesso parere anche la Confesercenti. «Lo shopping na-talizio è stato offuscato da una nevicata pesante, che ha influito sulla presenza della gente in cit-tà» spiega Giorgio Bonoli, diret-tore dell'associazione. «Questo ha sminuito pesantemente il vo-lume di affari preventivato. Ini-zialmente, infatti, il trend aveva fatto sperare in bene, e il com-mercio si era smosso, seppur lievemente». L'ultima speranza, dunque, sono i saldi, «che inizieranno sabato 2 gennaio e che, almeno per il comparto moda, si spera possa-no far recuperare parte del lavoro perso nei giorni di maltempo» sottolinea Pugnoli. «Per gli altri, invece, il danno resterà irrecupe-rabile».

A

I commercianti adesso sperano nei saldi invernali che prendono il via sabato 2 gennaio

LA NORMATIVA

In Lombardia i saldi invernali avranno inizio il primo sabato di gennaio e proseguiranno per i 60 giorni successivi; il perio-do in cui sarà possibile usufruire di questa opportunità sarà compreso, quindi, tra il 2 gennaio e il 2 marzo 2010.

«Questa modalità di vendita» osserva l'assessore al Com-mercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani «rappresenta una occasione importante per i commercianti di concludere con soddisfazione il periodo di vendite di fine stagione ma soprattutto rappresenta una opportunità per i consumatori lombardi per acquistare prodotti di qualità a prezzi scontati».

I saldi hanno dimostrato in questi anni di incidere favore-volmente sulla presenza dei turisti stranieri, tanto che l'appun-tamento è diventato, a Milano e in Lombardia, un'occasione importante anche per gli operatori turistici. La vendita a prez-zi scontati riguarderà prodotti non alimentari di carattere sta-gionale o articoli, in genere di moda, che, se non venduti en-tro un certo periodo, sono maggiormente soggetti a deprez-zamento.

«Per garantire il corretto svolgimento delle modalità di ven-dita e per tutelare il consumatore» ha aggiunto Nicoli Cristia-ni «Regione Lombardia ha fissato alcune norme fondamenta-li, demandando ai Comuni il compito di vigilare sul rispetto delle regole. L'applicazione di queste regole è garanzia di tra-sparenza e di rapporto corretto tra clienti e commercianti».

LE REGOLE PRINCIPALI I commercianti hanno l'obbligo di esporre accanto al pro-

dotto il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ri-basso (è invece facoltativa l'indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso).

L'operatore commerciale ha l'obbligo di fornire informa-zioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comuni-cazioni pubblicitarie (che anche graficamente non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita; non può, inoltre, indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare la veridicità delle informazioni relative al prodot-to agli organi di controllo. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo nor-male (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono for-nire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingan-nevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell'articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che oc-corre, quindi, conservare.

La Regione ha fissato le regoleper la tutela del consumatore

CREMONA 3Giovedì 31 Dicembre 2009

Sotto accusa la Ztl aperta. Pugnoli (Ascom): «Così com’è non va: fino alle 19 non è sufficiente»Acquisti natalizi sottotono per la neve

Giorgio Bonoli, ConfesercentiClaudio pugnoli, Ascom

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dovrebbe rispondere a delle leg-gi, mentre arriviamo a fine 2009 con la parossistica situazione di un prezzo del latte non equo, e la non volontà da parte del mondo industriale a trovare un accordo. Un comportamento decisamente scorretto, e che non mi aspetta-vo».

Assuero Zampini (Coldiretti). «Nel comparto agricolo è neces-saria la ricostruzione di una filiera agricola che sia favorevole agli agricoltori che oggi, per un euro speso dal consumatore, percepi-

Cremona l’inchiesta

Le risposte di politici, rappresentanti del mondo economico, istituzionale e sindacale cremonese

«Qual è il primo problemada risolvere nel nuovo anno?»

di Laura Bosio

l 2009 ha portato con se molte questioni irrisolte. E’ proprio su queste che vor-remmo soffermarci: quali sono i problemi principali

che ci siamo lasciati alle spalle? Ma soprattutto, quali sono i primi che necessariamente dovranno essere risolti quest'anno?

Tutti si pongono questa do-manda: sindacati, associazioni di categoria, politici. Ne emerge che la difficoltà maggiori sono quelle legate alla crisi e alla di-soccupazione: il mondo del la-voro è in ginocchio, il potere d’acquisto è sempre più basso, e le famiglie non sanno più come arrivare a fine mese. Sentiamo cosa ne pensa il mondo cremo-nese.

Massimiliano Dolci (Cgil). «La qualità dell’occupazione e del lavoro è la prima cosa su cui si dovrà lavorare nel nuovo anno. Mi riferisco, nello specifico, a quanto sia necessaria una reale lotta alla precarietà. Il lavoro va inteso come contributo profes-sionale delle persone ai vari pro-getti industriali. Questo è realiz-zabile, però, solo restituendo va-lore al lavoro stesso, superando l’ideologia della precarietà, resti-tuendo dignità ai redditi e recu-perando i diritti del mondo del lavoro, che oggi sono disgregati in relazione al territorio, alla tipo-logia di occupazione e anche al colore della pelle».

Giuseppe De Maria (Cisl). «Il sostegno all’occupazione sarà la prima cosa su cui concentrarsi nel nuovo anno, così come i diritti alle famiglie. Si tratta di una que-stione che va assolutamente af-frontata, e che necessita di una

risposta. Servirebbe un program-ma generale legato a degli inve-stimenti mirati, che permettessero di risollevare l’occupazione. Inol-tre, nonostante tutte le promesse fatte di ridurre imposte e tasse, la Finanziaria 2010 non ha detto nul-la di nuovo, e parallelamente so-no aumentati i tempi dello scudo fiscale, dando così un aiuto a chi ha sempre evaso le tasse. Ciò quando l’80% delle entrate fiscali oggi è sostenuto dai lavoratori dipendenti. Sarebbe necessario riequilibrare le tasse anche sulla base del reddito e del quoziente familiare: è assurdo che in una famiglia di 5 persone in cui vi è un solo reddito si paghi come in una famiglia di cinque persone in cui vi sono quattro redditi. Per quanto riguarda l’occupazione nello spe-cifico, sarà importante fare qual-cosa al più presto: la cassa inte-grazione inizia a finire, le aziende non ci stanno dentro, e il proble-ma occupazionale è destinato a crescere, se non si fa qualcosa».

Mino Grossi (Uil). «E’ neces-sario fare un’inversione di ten-denza rispetto agli aiuti nei con-fronti dei paesi in difficoltà. Mi spiego: le recenti indagini dico-no che andremo da 200mila a

400mila bambini che muoiono di fame nel mondo, e in quest’ot-tica il sostegno che viene dato ai paese del terzo mondo non è sufficiente. E’ quindi necessario un grande segnale da parte di chi governa, delle scelte di poli-tica economica, soprattutto nei confronti dei paesi in via di svi-luppo. Si è allargata a forbice tra chi sta bene e chi no. Servono impegni precisi, da parte di tutti, per cambiare le cose».

Antonio Piva (Libera Agri-coltori). «Se parliamo di territo-rio, credo che sia fondamentale rimediare a tutti gli errori fatti relativamente all’Expo 2015. Bi-sogna prendere la situazione per la coda, anche se ormai sia-mo fuori dai giochi. Sarà quindi importante, nel 2010, riuscire a sedersi attorno al tavolo di con-certazione. Tanto più che Cre-mona, con le sue molteplici pe-culiarità, a partire dall’agroali-mentare, l’agroenergia e la cul-tura, potrebbe tranquillamente svolgere un ruolo primario, di-ventando la capitale dell’Expo. I numeri non ci mancano, e pos-siamo portare tutto quello che è parte integrante delle tematiche Expo. Guardando invece le pro-blematiche di settore, l’agricol-tura soffre della situazione di in-stabilità legata al mercato, che

I

Occupazionee risoluzione

della crisi

Antonio Piva

Massimiliano Dolci Mino Grossi

Assuero ZampiniGiuseppe De Maria

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5Giovedì 31 Dicembre 2009 L’INCHIESTA

Il dramma dei pendolari della linea Manto-va-Cremona-Milano, che sempre più spesso ha occupato le prime pagine della cronaca locale, si trascinerà anche nel nuovo anno. Appare quindi urgente risolvere almeno i pro-blemi più immediati: i ritardi, la sporcizia e la vecchiaia del materiale rotabile. Inoltre le re-centi nevicate hanno messo in luce con forza ancora maggiore le difficoltà.

Parcheggi e viabilità sono i grandi problemi che Cremona dovrà affrontare nel nuovo anno: la mobili-tà, in particolare, dovrà essere rivista completamen-te, con una riorganizzazione della circolazione delle autovetture in città, insieme a Ztl e parcheggi coro-na.

Per non parlare dell'annosa questione di piazza Marconi, che finché non sarà terminata bloccherà qualsiasi passo avanti.

La questione ambientale è il terzo grande problema della città di Cremo-na. Le pm10 restano sopra la soglia di attenzione sempre più frequentemente, nonostante il limite massimo sarebbe di 35 giorni in un anno.

Inoltre la questione irrisolta dell'in-quinamento del suolo della raffineria Tamoil e delle società canottieri aggiun-ge un altro problema ad una situazione sempre più difficile.

Linea ferroviariaCremona-Mantova

Parcheggi e viabilità

Caso Tamoile polveri sottili

Dario Balotta, responsabile dei trasporti di Legambiente

scono solo pochi centesimi. Biso-gna allora ridare il giusto reddito alle imprese agricole, e a questo proposito noi abbiamo già attivato un programma, che riguarda tutti i settori: dal latte, alla carne, ai cere-ali, e via di seguito. La filiera va rior-dinata in modo che l’agricoltore non veda disperdere il suo lavoro. Da un lato, a questo proposito, è fondamentale la realizzazione dei mercati degli agricoltori, che sfrut-tano la logica “dal produttore al consumatore». Un altro punto da curare sarà la nascita delle holding

dei consorzi agrari, che permet-tano l’abbattimento dei costi agricoli, il lancio della vendita diretta organizzata presso le se-di dei consorzi stessi e la valo-rizzazione della filiera dei cereali. Purtroppo finora il consorzio agrario di Cremona non ha an-cora espresso il suo parere in merito, mentre il 90% dei con-sorzi italiani hanno già aderito. Puntiamo poi a un consorzio per il prezzo del latte, in merito al quale la discussione va avanti, e nei prossimi giorni organizzere-mo una movimentazione mas-siccia».

Emiliano Ferrari (Lega). «Da un lato credo sia di fondamenta-le importanza risolvere il proble-ma di piazza Marconi, quel buco nella città che toglie lustro al nostro bellissimo centro storico. Se tutto andrà come previsto, entro fine anno la città riavrà la sua piazza, dopo tantissimi anni, e questo, se fosse vero, sarebbe una grandissima soddisfazione. Ma voglio fare anche un’altra ri-flessione, di carattere più teori-co: il 2010 dovrebbe portare ad un cambiamento radicale di de-terminati meccanismi, in cui si elimini il concetto di cittadini di serie A e di serie B: chi rispetta le regole deve poter contare maggiormente sulle proprie tu-tele, mentre chi fa il furbo do-vrebbe essere trattato con un maggior rigore. Non è giusto, ad esempio, che accanto all’onesto cittadino che va sull’autobus e paga il biglietto, ve ne siano 100 che invece non lo pagano. In-somma, ci vuole una maggior

certezza che chi non rispetta le leggi deve pagare».

Titta Magnoli (Pd). «La crisi è la principale emergenza a cui far fronte. Un problema che nel 2010 rischia di peggiorare. L'uni-ca cosa che si può e si deve fare è tamponare la situazione, cer-cando di dare grande respiro agli ammortizzatori sociali. La prima cosa da fare è mantenere alti gli standard qualitativi dei servizi sociali, anche sacrifican-do altre cose: su una partita co-me questa non saremo mai in opposizione».

Ferdinando Quinzani (Cre-mona per la Libertà). «E’ ora di risolvere un problema annoso: quello del collegamento tra Cre-mona e Milano. Una difficoltà che ogni anno si acutizza, e che l’eliminazione del Pendolino ha peggiorato. E’ assurdo che per andare nel capoluogo lombardo ci vogliano quasi due ore. Serve un legame ferroviario veloce, che permetta di raggiungere Mi-lano in massimo 40 minuti. Que-

sta diventerebbe un’alternativa importante per chi vive a Milano, con tutti i problemi che ha una metropoli. E in questo modo Cremona potrebbe davvero cre-scere e svilupparsi. Le due am-ministrazioni attuali hanno fatto poco o niente, a questo proposi-to. Vorrei quindi che la Provincia si facesse valere su Formigoni, facendo in modo che la Regione porti avanti la causa cremone-se».

Mino Iotta (Pdl). «Secondo me la difficoltà maggiore da af-frontare, il prima possibile, è quella della crisi economica la-tente. Ma soprattutto la cosa importante è togliersi di dosso lo spauracchio della recessione. Che sia evidente o meno, che riguardi tante o poche persone, è importante che la gente si lasci alle spalle la paura, perché è stata quella che maggiormente ha influenzato la crisi dell’eco-nomia reale: il pessimismo diffu-so ha influito sui consumi, e ciò ha alimentato la crisi, come il fatidico gatto che si morde la coda. Le condizioni per uscire da questo vortice esistono, e lo dicono i principali periodici eco-nomici. L’importante è far sì che si manifestino».

Andrea Pasquali, (Lgh). «Il mio augurio per Cremona, che sarà ed anche il mio massimo impegno per il 2010, riguarda il tema dello sviluppo economico. Da esso dipende non solo il be-nessere e la qualità della vita dei cremonesi ma anche la capacità della nostra comunità di mante-nere quella fitta rete di solidarie-tà e di servizi sociali che fino ad

oggi ha messo al riparo da rischi di emarginazione molte persone in difficoltà, soprattutto anziani.

Come presidente di Lgh sto lavorando perché nell’anno che sta per arrivare Cremona possa contare non solo su servizi pub-blici locali di qualità ma anche su occasioni di sviluppo e di crescita per il mondo imprendi-toriale cremonese».

Gerardo Paloschi (Aem-com). «La Comunità cremonese è capace di reagire in modo straordinario di fronte ai mo-menti di difficoltà, come è l’at-tuale. Il mio augurio è che il 2010 rappresenti per tutti noi l’anno nel quale il sentimento prevalen-te sia quello della “fiducia” e della ripresa. Cremona può gio-care molte carte di valore nella competizione, che ormai è glo-bale, e lo deve fare unendo tutte le forze e le energie di cui dispo-ne intorno a progetti e obiettivi forti. In questo modo il 2010 po-trà essere per Cremona non solo un anno di grande impegno ma anche ricco di soddisfazioni».Assuero Zampini

Emiliano Ferrari

Titta Magnoli

Ferdinando Quinzani

Mino Iotta

Andrea Pasquali

Gerardo Paloschi

Noi segnaliamo...

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Prima manometteva il contatore, poi si presentava alla vittima designata spacciandosi come elettricista, e con questa scusa si introduceva negli ap-partamenti delle sue vittime, portando via denaro e oggetti di valore. Gennaro Esposito, 40 anni, di origini napoletane ma cremonese d'adozione, pluripregiu-dicato per reati contro il patrimonio, è finito in manette con l'accusa di furto. Ad arrestarlo sono stati gli uomini della terza sezione della squadra Mobile. I particolari dell'arresto sono stati illustra-ti dal sostituto commissario Gianluca Epicoco. Le indagini hanno permesso di accertare che l'uomo, dopo aver stac-

cato il contatore esterno della luce dell'ignara vittima, obbligandola ad uscire dall'abitazione, si faceva trovare nei pressi dell'appartamento o sul pia-nerottolo, fingendosi amico di uno o più condomini e chiedendo cosa fosse ac-caduto. Poi si presentava come un elet-tricista o comunque esperto d'impianti elettrici, offrendosi di riparare il guasto e introducendosi quindi all'interno dell'abi-tazione.

Una volta entrato, facendo credere di dover ispezionare gli impianti dell'ap-partamento, si recava in tutte le stanze. Poi, fingendo di aver bisogno di acqua o chiedendo di poter avere una tazza di

caffé, distraeva la vittima e si imposses-sava del denaro, dei gioielli o di altri va-lori custoditi in armadi, comodini o altri mobili. In seguito ad alcuni furti messi a segno con lo stesso “modus operandi” in due abitazioni di Cremona lo scorso mese di novembre, gli inquirenti hanno attivato un gruppo di lavoro all'interno della terza sezione della Mobile con il compito di monitorare ed analizzare il fenomeno e cercare di individuare l'au-tore di questi odiosi reati che colpiscono anziani soli ed indifesi.

In tutti i casi la descrizione dell'auto-re dei furti era la stessa, così come la Clio di colore blu usata da Esposito per

mettere a segno i colpi. La polizia ha quindi cominciato a monitorare i pregiu-dicati cittadini responsabili di reati con-tro il patrimonio, sicuri che si trattasse di una persona che conosceva bene la città e i luoghi dove si erano consumati i furti.

Incrociando i dati investigativi e con-frontandoli con altri episodi avvenuti in passato, gli inquirenti hanno ristretto la cerchia dei sospettati ad alcuni soggetti il cui "modus operandi" poteva avvici-narsi anche in parte a quello indicato, e

che corrispondevano alle caratteristiche somatiche della persona segnalata.

Al termine degli accertamenti, che si sono protratti per diverse settimane, un uomo è stato individuato come il possi-bile sospettato dei due distinti episodi avvenuti ai danni di due donne anziane residenti in città. Entrambe le vittime, alle quali sono stati rubati denaro, gioiel-li, e alcuni orologi d'oro, hanno ricono-sciuto in fotografia senza ombra di dub-bio la persona individuata dalla squadra Mobile come l'autore dei furti.

di Sara Pizzorni

radizionale incontro di fine anno con il co-mandante provinciale dei carabinieri di Cre-mona, tenente colon-

nello Michele Arcangelo Coz-zolino, che in chiusura di 2009, insieme al capitano Rocco Tru-da, ha tracciato un bilancio dell'attività operativa dei carabi-nieri di Cremona e provincia che fino al 30 novembre di quest'an-no si sono occupati dell'85,7 per cento dei reati commessi nella giurisdizione. «Risultati soddisfacenti» ha detto il co-mandante, «sia per quel che ri-guarda l'attività di prevenzione che per la repressione dei reati.

Il totale dei delitti è in diminu-zione, e contemporaneamente il numero degli arresti è aumenta-to». Per il resto, è aumentato il numero delle rapine ai danni

degli esercizi commerciali, e so-no diminuiti i furti, che però fan-no sempre paura. Confrontando i dati dell'anno scorso con quel-li di quest'anno nel periodo compreso tra gennaio e dicem-bre, si nota che complessiva-mente il numero dei reati de-

nunciati è sceso dello 0,6 per cento, con 8.899 denunce nel 2009 contro le 8.953 dell'anno precedente. I reati scoperti so-no stati 3.683 a fronte dei 3.896 del 2008. «Il dato dolente» ha detto Cozzolino, «sono i furti, che, anche se diminuiti, sono

ancora in numero consistente": 3.695 i furti denunciati nel 2009, 3.927 quelli segnalati nel 2008 (259 sono stati quelli scoperti quest'anno, 306 quelli scoperti l'anno scorso). In aumento, in-vece, il numero complessivo delle rapine, quest'anno 71 contro 54 dell'anno precedente (nel 2009 ne sono state scoper-te 36 contro le 40 dell'anno scorso). Il dato è aumentato so-prattutto per quel che riguarda le rapine commesse ai danni degli esercizi commerciali (10 nel 2009, 3 nel 2008) e negli uf-fici postali (6 nel 2009, 5 nel 2008), mentre è diminuito per le rapine in abitazione (4 nel 2009, 10 nel 2008) e negli istituti di credito (11 nel 2009, 13 nel 2008). Un calo è stato registrato anche per le estorsioni (4 sono state quelle denunciate nel 2009 contro le 9 del 2008); in aumen-to, invece, i reati relativi all'uso

di armi (69 nel 2009, 67 l'anno scorso). Un capitolo a parte lo merita la lotta alle sostanze stu-pefacenti, con 169 casi denun-ciati nel 2009 (tutti scoperti) contro i 102 (scoperti 97) del 2008. Gli arresti per droga sono stati 105 contro i 91 dell'anno scorso, mentre le denunce sono state 125 contro le 46 dell'anno precedente.

Le persone segnalate nel 2009 sono state 242 e i grammi di stupefacenti sequestrati 222.268 contro i 132.690 del 2008. Numerosi gli arresti e i sequestri di droga effettuati dai carabinieri nelle tante operazio-ni portate a termine quest'anno. L'ultima, risalente al novembre scorso, ha visto l'arresto di due persone in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e il se-questro di 180 chilogrammi di haschish e di 17.000,00 euro

quale provento dell'attività ille-cita. Complessivamente le per-sone arrestate dai carabinieri sono state 457, un 6,8 per cento in più dell'anno precedente, mentre le denunce sono state 3.083.

Aumentati anche i servizi sul-le strade e i controlli del territo-rio: le attività dei militari hanno visto impegnate 29.648 pattu-glie con 53.441 carabinieri per un totale di 175.274 ore di servi-zio. Importante anche l'apporto del carabinieri di quartiere, con 2.372 servizi, il 33,3 per cento in più dell'anno scorso. Infine i servizi su strada: i militari hanno controllato 111.298 persone, 84.023 mezzi ed elevato 4608 contravvenzioni per un ammon-tare d i 585.865,00 euro. Quest'anno sono stati rilevati 10 incidenti mortali (l'anno scorso erano stati 2 in più) e 345 con feriti contro i 363 del 2008.

T

I dati dell’attività dei carabinieri Impennata di denunce e arresti nella lotta contro le sostanze stupefacenti

Cremona6 Giovedì 31 Dicembre 2009

I furti diminuiscono leggermente, ma il bilancio resta consistente. Calano anche le estorsioni e il totale dei reatiAumentano le rapine a danno del commercio

Mohamed Rafik, ex imam della moschea di Firenze e uno dei componenti della cellula terroristica cremo-nese costituitasi nella ex moschea di via Massarotti, è stato assolto dai giudici dalla Camera criminale di primo grado della Corte d'appello di Sala, cittadina del Maroc-co, dall'accusa di essere uno dei maggiori finanziatori della strage di Casablanca, nella quale erano morte 24 per-sone.

Rafik, 44 anni, marocchino, fino ad oggi in libertà prov-visoria, era stato estradato dall'Italia su richiesta delle autorità marocchine per-ché ritenuto coinvolto negli attentati del 16 maggio 2003 compiuti a Casablanca. L' accusa nei suoi confronti, ora caduta, era di «costituzione di banda criminale per pre-parare e commettere atti di terrorismo nel quadro di un progetto collettivo mirante a portare grave danno all'or-dine pubblico». Il 13 luglio del 2005, Mohamed Rafik, sposato, con un figlio, era stato uno dei primi ad essere stato condannato in Italia per terrorismo internazionale di matrice islamica. Il giudice per l'udienza preliminare di Brescia Silvia Milesi lo aveva ritenuto uno dei componenti della cellula terroristica gravi-tante intorno alla ex moschea di Cremona. L’ex imam, in

Italia con regolare permesso di soggiorno, era arrivato a Firenze nel 1998 e per tre anni era rimasto alla guida della moschea di Sorgane come imam itinerante inserito all'interno di un movimento islamico che contemplava la predicazione e il proselitismo. Nel 2003 Rafik era stato arre-stato a Cremona dopo essere già stato inquisito dalla pro-cura di Milano per associa-zione terroristica.

Era accusato di essere un vero e proprio colletto-re di soldi per gli attentati in Cecenia, per il rifornimen-to di denaro ai mujihade-en combattenti nei Balcani e per la gestione operativa delle moschee più radicali. Gli inquirenti erano certi fos-sero suoi i numerosi manuali jihadaistici sequestrati dalle abitazioni e dai computer di semplici soldati della causa di Osama Bin Laden in Euro-

pa e si credeva fosse stato proprio lui ad avviare contatti particolarmente intensi con la Germania dove i "fratelli" spedivano aiuti sostanziosi in Iraq al gruppo di Ansar Al Islam. La procura distrettua-le di Firenze lo aveva anche intercettato mentre sobillava un tunisino a votarsi al marti-rio in Iraq. Nel luglio del 2005, insieme a Rafik, al quale era stata inflitta una pena di 4 anni e 8 mesi, era stato con-dannato per terrorismo anche Kamel Hamroui (3 anni e 4 mesi).

Le due condanne erano state poi confermate dalla Corte d'Appello di Brescia e successivamente dai giudi-ci della Cassazione. Tra gli elementi raccolti dall'accu-sa, rappresentata dall'allora pubblico ministero Roberto Di Martino, oggi procuratore della Repubblica di Cremona, la testimonianza di un pen-tito, Chokri Zouaoui, secon-do il quale la cellula islamica aveva progettato per la metà del dicembre 2002 attentati al Duomo di Cremona e alla metropolitana di Milano. Dalle perquisizioni effettuate, erano emersi inoltre testi di discor-si e volantini inneggianti alla Guerra Santa e un docu-mento firmato da Osama Bin Laden, oltre a versamenti di denaro destinati ad un campo di addestramento nel Kurdi-stan iracheno.

Rafick assolto dall’accusa di essere il maggior finanziatore della strage di Casablanca

In manette

TERRORISMO

Arrestato truffatore finto elettricista: era l’incubo delle anziane cremonesi

Page 7: Il Piccolo del Cremasco

di Laura Bosio

ppassionata di politi-ca e sport, l'assessore Silvia Schiavi è lega-ta alla Lega da quan-do ha iniziato ad inte-

ressarsi di politica.«Il mio percorso politico è sta-

to monocolore: mi sono sentita attratta da subito dal movimento della Lega, di cui condividevo le visioni e le finalità. Ho iniziato una decina di anni fa, dapprima come sostenitore, poi come militante. Ho partecipato a manifestazioni, banchetti e varie campagne, e il movimento ha creduto molto in me. Mi hanno candidata alle scorse elezioni politiche, e la se-conda chance che mi è stata of-ferta è stato proprio questo ulti-mo incarico. Del resto è sempre stata nelle corde della Lega la volontà di puntare molto sui gio-vani».

E come ha conosciuto que-sto movimento?

«Frequentando alcune perso-ne che ne fanno parte. Ho cono-sciuto gente appassionata, con una visione delle cose lucida ma non estremista. Tant'è che mi ha sempre molto colpito, parteci-pando a incontri nazionali, il ve-dere sempre gente ben diversa da quella che dipingono i giornali e l'opinione pubblica. Tutte per-sone molto legate al territorio e alla tradizione, e che portano avanti con entusiasmo queste loro passioni».

Parliamo di lavoro: di cosa si occupava?

«Ho preso una laurea in eco-nomia alla Bocconi, a cui è segui-to uno stage, che poi è diventato un vero lavoro. Il mio ruolo è quello del tesoriere: mi occupo di emissioni obbligazionarie e via di seguito. Per un certo periodo ho collaborato anche con la Borsa Italiana, con un paio di docenze. Da dicembre sono in aspettativa: non potevo fare il mio lavoro e contemporaneamente l'assesso-re».

Ci racconti qualcosa dei suoi interessi.

«Quello principale è lo sport, e in particolar modo il tennis. Ho giocato a l ivello agonistico dall'età di dieci anni, prima nel Tennis Crema e successivamente nel Tennis Dovera, vincendo qualche campionato provinciale. Dopo un incidente in moto, però. ho dovuto smerrere».

Qual è stato il primo impatto con questo suo nuovo incarico?

«Da un lato posso dire di aver trovato una macchina ben orga-nizzata e funzionante, sia in termi-ni di collaboratori che di funziona-lità dei meccanismi. Anche il pas-saggio delle consegne è stato or-ganizzato bene. Dall'altro lato, però, ho sentito un forte senso di responsabilità, non senza una do-se di agitazione. Ho sentito un forte scombussolamento, ed ero arrivata al punto di non dormire di notte. Fortunatamente ora ho su-perato quella fase. Ma il senso di responsabilità rimane: nel mo-mento in cui ci si occupa di politi-che sociali, ci si va a confrontare con la fascia più svantaggiata della popolazione, e bisogna es-sere consapevoli che le proprie decisioni influiranno su persone che già hanno problemi».

E l'impatto con due deleghe che non rientrano nel suo cam-po professionale come è sta-to?

«La mia formazione è più che altro economica, e questo mi è stato utile per la lettura del bilan-zio. Ma senza dubbio non si può utilizzare una logica economica per un discorso legato al sociale. Quindi per me prendere in mano queste deleghe è stato un po' un

ricominciare da capo, per percor-rere una strada nuova. Bisogna darsi tempo di riflettere bene su ogni cosa, per prendere le deci-sioni giuste».

Parliamo delle politiche so-ciali.

«Innanzitutto voglio ricordare che le politiche sociali non sono i servizi sociali. Il nostro ruolo è quello di coordinamento territo-riale, oltre che alla gestione di un osservatorio sull'immigrazione e al sostegno ai disabili sensoriali. Per quanto riguarda quello che ho trovato, non ho nulla da ecce-pire rispetto al lavoro di chi mi ha preceduto. Era stato concepito un assessorato con determinati progetti, che sono stati portati a termine. Il fatto, però, che duran-te il passaggio vi sia stata una crisi mondiale, ha portato a una diversificazione dei bisogni. Le stesse risorse del bilancio sono cambiate, in quanto alcune en-trate sono venute meno. Ci siamo quindi trovati nella necessità di dover fare una scaletta di priorità differenti, e ci siamo concentrati in particolar modo sul disagio le-gato alla perdita del lavoro e alla precarietà. La Provincia è un ente intermedio che lavora in primis

sul territorio, e quindi abbiamo capito che in questo momento non possiamo impegnarci in atti-vità a distanza, come il sostegno a paesi esteri. Per questo abbia-mo fortemente ridotto i progetti di cooperazione internazionale. Abbiamo quindi individuato le fa-sce del nostro intervento, che sono famiglie, disabilità, minori in condizioni di fragilità e anziani.

Per quanto riguarda i minori in condizioni di fragilità, ossia che fanno parte di famiglie monoge-nitoriali o a reddito disastrato, abbiamo stanziato 250mila euro. La nostra intenzione è di dare i fondi ai distretti, che tramite co-muni e assistenti sociali provve-deranno a destinarli. Però noi, come provincia, abbiamo inten-zione di dare indicazioni ben pre-cise in merito alla destinazione dei fondi. A questo proposito ab-biamo anche istituito una com-missione provinciale che permet-ta di dare una seconda validazio-ne al progetto. Inoltre ai comuni abbiamo chiesto di comparteci-pare allo stanziamento con una quota del 10%. Si tratta di un impegno importante, proprio per-ché riguarda i minori, che sono il nostro futuro».

Quali attività invece per i di-sabili sensoriali?

«C'è un impegno economico di oltre 300mila euro. Vengono por-tati avanti progetti di sostegno extrascolastico, e ad oggi nessu-na richiesta è stata rifiutata».

Grande impegno, si diceva, sulle famiglie che sono in diffi-coltà.

«C'è un dialogo costante e preciso, e stiamo lavorando per mettere in piedi una consulta che sia un luogo di confronto, in cui le famiglie possono dialogare con le istituzioni, e avere informazioni su progetti, bandi e contributi».

E l'associazionismo?«Si tratta di una realtà molto

viva e attiva sul territorio. C'è vita-lità e capacità di donarsi. ;a anche una forte qualità e professionalità. E' finita l'epoca in cui il volonta-riato si inventava. Oggi i volontari sono formati sulle competenze specifiche.

Abbiamo una convenzione con il Cisvol: loro ci forniscono dati, e noi forniamo loro soste-gno. Ci occupiamo poi del man-tenimento del registro del volon-tariato, associazionismo e coo-perazione. Quest'anno cade il bando regionale che va a soste-gno di queste realtà (e che ha una periodicità di due anni), e che stanzia 220mila euro. Per quanto ci riguarda diffonderemo

il bando, spiegando quali sono i beneficiari, e accompagneremo le associazioni nella stesura dei progett i . Successivamente un'apposita commissione, for-mata da membri interni ed ester-ni, stilerà la classifica in base ai requisiti richiesti dal bando».

Una realtà a sè è quella delle Rsa (Residenze socio-assisten-ziali).

«Vanno guardate da due ango-lazioni differenti: quella sociale e quella economica. E' importante che si mantenga la qualità del servizio, ma queste strutture de-vono anche avere la capacità di mantenersi. La competenza è della Regione, e quindi viene ge-stita dall'Asl, ma noi stiamo di-

scutendo sul futuro di queste strutture, che spesso hanno diffi-coltà economiche. Bisogna quin-di cercare una soluzione, perché è chiaro che se le Rsa vanno ogni anno ad intaccare il proprio patri-monio, esso prima o poi finisce. Non è però possibile neppure au-mentare le rette, facendone rica-dere il peso sugli utenti. Dunque cercheremo una possibile solu-zione».

Progetti per il futuro?«Ce ne sono tanti. Bisogna

dare corpo innanzitutto ad una riorganizzazione di alcune cose, come ad esempio l'assistenza ai disabili sensoriali. Dovrà essere costituita effettivamente la con-sulta per le famiglie. Vi saranno poi un paio di bandi regionali da seguiri, dedicati alla conciliazio-ne del tempo tra famiglia e lavo-ro. C'è poi un bando per l'assi-stenza alla disabilità sensoriale, con la realizzazione di un data-base specifico. Dovremo portare alla realizzazione pratica un pro-getto legato al carcere, che pre-vede delle attività culturali per il sollievo dei detenuti. E' già stata realizzata una scaletta, a questo proposito. Insieme ad altre pro-vince stiamo anche studiando un progetto dedicato a minori che abbiano compiuto atti criminali, e alle loro vittime».

Quali obiettivi vorrebbe rag-giungere entro fine mandato?

«Spero che i cittadini, dopo questi cinque anni, possano dire che abbiamo risposto ai loro bi-sogni. Dopo lo sgretolamento del mondo finanziario, infatti, es-si si sono appoggiati alle istitu-zioni pubbliche. E noi dobbiamo dare risposte efficaci, come ab-biamo fatto questa estate con la crisi».

Qualcosa da eliminare?«Ci sono alcuni piccoli aggiu-

stamenti da fare. Ad esempio, la provincia di Cremona ha in uso un edificio a Cuba, che avrebbe do-vuto diventare un museo del violi-no, ma che ora giace lì abbando-nato. Dunque dovremmo verifi-carne lo stato e capire cosa ne è stato del progetto originario».

A

L’assessore Silvia Schiavi, con delega alle politiche sociali e associazionistiche, laureata alla Bocconi e ex giocatrice di tennis

«Le Rsa non possonocontinuare a intaccare il proprio patrimonio»

«L'obiettivo del mio mandato? Dare

risposte ai cittadini»

Conosciamoli meglio 7Giovedì 31 Dicembre 2009

silvia sChiavi

«stanziati 250mila euro per i minori in condizioni di fragilità. sorveglieremo sull'utilizzo che i comuni faranno di questi fondi»

«Stiamo discutendo sul futuro degli ex ospizi»L’assessore provincialeSilvia Schiavi

DATA DI NASCITA: 20 agosto 1977.

CITTà NATALE: Codogno (ma vive a Crema).

STATO CIVILE: Coniugata.

FIGLI: Nessuno.

TITOLO DI STUDIO: Laurea in Economia.

ISTITUTO: Università Bocconi di Milano.

ARGOMENTO TESI: «Opzioni a barriera».

MATERIA SCOLASTICA PREFERITA: Matematica.

ATTIVITà: Tesoriere in una banca di investimento.

SQUADRA TIFATA: PergoCrema.

INTERESSI: politica, lettura dei giornali, informarsi su tutto.

HOBBIES: Tennis e bicicletta.

GENERE CINEMATOGRAFICO PREFERITO: Film storici.

AUTORE LETTERARIO PREFERITO: Saggistica.

GENERE MUSICALE PREFERITO: Power Pop.

TRASMISSIONE TV PREFERITA: «Come è fatto» (su Sky).

TELEGIORNALE PREFERITO: TG2.

CARTONE ANIMATO PREFERITO: «I Puffi».

PIATTO PREFERITO: Anatra con polenta.

VACANZE PREFERITE: Al mare.

UNA CITAZIONE: «E' bene lasciare che a volte i figli si brucino le dita».

UN OBIETTIVO ANCORA DA RAGGIUNGERE: «Fare bene il mio lavoro

di assessore».

Page 8: Il Piccolo del Cremasco

Il mio augurio di buon 2010 va a tutta la città di Cremona e a tutti i cremone-si: perché tutti mantengano il proprio posto di lavoro e

perché riescano a sistemare i propri figli. Spero di riuscire a concludere, in questo an-no, tutte le cose che ho in testa nell’interesse del bene comune. Le cose da realiz-zare sono moltissime, e il nostro impegno è tutto fina-lizzato a questo. La differen-za tra me e i politici di pro-

fessione è che io non ho ambizioni politiche, e il mio lavoro è orientato solo alla città, una città che amo e per la quale voglio il meglio. La mia massima soddisfa-zione sarebbe riuscire a la-sciare dietro di me delle cose belle. Infine voglio fare un appello: che chi ha la possibilità di aiutare il pros-simo e offrirgli delle oppor-tunità lo faccia senza pen-sarci troppo, con tanto al-truismo.

Cronaca8 Giovedì 31 Dicembre 2009

Cesare Galli

Daniele Tamburini

Con il mio augurio a Cre-mona e ai cremonesi, accom-pagno l’auspicio che chi ci governa lo faccia per il bene della città e della provincia. Di questo 2009, nel corso del quale siamo stati preda di numerose vicissitudini, posso portare a casa qualcosa di buono: un anno fa eravano incerti sulla continuazione o meno della nostra attività scientifica, e dopo un anno possiamo constatare che essa ha proseguito, anche se questo è solo merito delle nostre forze, perché nonostante le promesse dall’esterno non abbiamo ricevuto alcun aiuto.

Una buona qualità della vita dipende anche dalla quali-tà dei nostri rapporti, dalle nostre relazioni. Dalla capacità di offrire e ricevere amicizia. E' ricco colui che ha molti amici. Auguro a tutti un nuovo anno da vivere intensamen-te attorniati da tanti amici sinceri e da tanto affetto.

Buon anno.

Scienziato

Editore de Il Piccolo

Antonio Bufano

Un anno ricco di soddi-sfazioni. Lo augura il que-store di Cremona Antonio Bufano, che, insieme ai suoi uomini, ha da poco assicurato alla giustizia l'autore di una serie di fur-ti ai danni di anziane sole.

Un reato odioso con-trastato con forza dal quotidiano lavoro della Polizia di Stato che in questi giorni ha dato alla cittadinanza una risposta più che soddisfacente al bisogno di sicurezza. "Con l'anno nuovo ci sa-ranno altre novità positi-ve", ha promesso il que-store, riferendosi ad alcu-

ne vicende che hanno colpito molto i cremonesi, come ad esempio la rapi-na messa a segno l'otto-bre scorso alla gioielleria Brugnelli di via Verdi. Nell'occasione, la proprie-taria era stata aggredita e derubata di decine di oro-logi per un valore di 190 mila euro. "Di qui a pochi giorni", ha aggiunto Bufa-no, "sarà possibile com-mentare i dati relativi all'andamento della crimi-nalità a Cremona. Si tratta di dati positivi che fanno ben sperare per il nuovo anno. L'obiettivo è quello di potenziare al massimo la prevenzione e di utiliz-zare al meglio le risorse disponibili".

Questoredi Cremona

Oreste PerriSindaco di Cremona

Gian Domenico Auricchio

In questi ultimi cinque mesi la caduta verticale che fino a giugno aveva messo in ginocchio le im-prese si è arrestata. Lo confermano anche i dati da noi presentati, recente-mente.

Dunque auguro alle im-prese cremonesi e agli im-prenditori che davvero il 2010 sia l’anno della ripre-sa, e che essa possa far tornare le aziende a quei livelli di competitività che ci hanno sempre contraddi-stinto. I prodotti cremonesi sono infatti eccellenze di qualità elevatissima, carat-terizzati da innovazione di prodotto e di processo, e vorrei che tornassero al lo-

ro vecchio smalto. Le no-stre imprese hanno il loro merito, ed è giusto che possano ottenere la soddi-sfazione di vedersi di nuo-vo sulla cresta dell’onda. La Camera di Commercio, dal canto suo, sarà al loro fianco per agganciare la ripresa, puntando su inter-nazionalizzazione e soste-gno ai Confidi.

Presidente della Camera di Commercio

Il teatro Ponchielli

«Il Teatro è un modo di ama-re le cose, il mondo, il nostro prossimo» (Paolo Grassi). Il presidente, il consiglio di am-ministrazione, il sovrintenden-te e tutto il personale della fondazione augurano ai cre-monesi di rinnovare anche per il 2010 il legame d’amore con il “loro” teatro A. Ponchielli.

...e lo staff

Angela Cauzzi, Sovrintendente

Secondo Triboldi

Il Presidente Secondo Triboldi, la dirigenza, lo staff tecnico e gli atleti della Vanoli Gruppo Triboldi Basket augurano a tutti i loro tifo-si, agli appassionati di sport e di pallacanestro e ai lettori de Il Pic-colo Giornale un 2010 ricco di soddisfazioni personali e gioie sportive.

Presidente della Vanoli Basket

Roberto Venturato

Auguri a tutti i lettori, au-spico a tutti un 2010 all’inse-gna della salute e ricco di serenità.

Per la Cremonese? Stiamo già lavorando perché possa essere un anno importante, ce lo auguriamo tutti.

Allenatore della Cremonese

Un augurio di un felice anno nuovo arriva anche dal comandante provinciale dei carabinieri di Cremona, te-nente colonnello Michele Arcangelo Cozzolino. A margine della conferenza

stampa di fine anno dei ca-rabinieri, durante la quale è stato illustrato l'andamento della criminalità a Cremona, il comandante si è detto soddisfatto dell'attività svol-ta dai suoi uomini nell'anno che sta per finire. "Il bilancio è sicuramente positivo", ha detto Cozzolino. "Anche nel 2010 faremo di tutto per svolgere il nostro lavoro a

tutela dei cittadini, e lo fare-mo in modo ancor più pres-sante ed incisivo, cercando soprattutto di porre un freno a quei reati che sono consi-derati i più odiosi e di assi-curarne alla giustizia gli au-tori. Un augurio sincero a tutti i cittadini cremonesi che nei carabinieri troveran-no sempre un punto di rife-rimento importante".

Michele Arcangelo CozzolinoComandante Provinciale Carabinieri

Anche il 2009 è arrivato al termine, ed è ora di salutare quest'anno, per lasciare il posto ad uno tutto nuovo e, speriamo, ricco di soddisfazioni. Ol-tre al nostro augurio, abbiamo raccolto anche quel-lo di alcuni personaggi cremonesi, rivolgendolo poi alla città stessa. Eccoli.

Don Antonio Pezzetti

L’augurio che voglio fare alla città è che essa conti-nui a dimostrarsi sempre solidale verso tutti coloro che sono in difficoltà, e che non vengano mai meno tutte le esperienze territo-riali legate al volontariato, che è una bella risorsa e un bello stimolo per tutti.

Riuscire, nonostante i problemi che tutti abbia-mo, a dedicare un po’ di

tempo agli altri può essere importante, e far crescere interiormente.

Direttore della Caritas

Luciano Pizzetti

Il mio augurio per la città di Cremona è che si svegli il più presto possibile dall’illusione rappresentata dall’idea che il centrodestra potesse risolvere i

problemi. Voglio poi fare un appello a tutti: che ci si impe-gni maggiormente nella condivisione delle responsabilità. Un appello rivolto non solo ai politici, ma anche alle per-sone comuni, perché siano sempre più partecipi rispetto alle decisioni che li riguardano.

Deputato

Gigi Cappellini

Anche per il 2010 il volontariato cremonese continuerà ad impe-gnarsi al massimo per sostenere i diritti dei più deboli, per realizzare più coesione sociale e per raffor-zare pratiche e modelli di cittadinanza in cui affermare sempre più i valori della solidarietà e della tolleranza. Il mio augurio va a tutte le associazioni e ai volontari che opera-no sul territorio con passione e abnegazione.

Presidente Cisvol

Piergiorgio SpaggiariMi auguro che in questo

mondo di sopraffazione e di paura, il dolce ritorno delle festività natalizie e del nuovo anno rinnovino la nostra spreanza, che è ferma certezza che l'armo-nia fiorisca nonostante il buio che ci circonda.

Il mio è un messaggio di speranza, perché il nuovo anno porti una speranza

nuova. Il buio che abbiamo avuto quest'anno è davve-ro forte: molte persone hanno perso il lavoro, mol-te famiglie sono in crisi, la povertà è aumentata. Bi-sogna dare prospettive, speranza, e chiedere cer-tezze al mondo della poli-tica, specialmente sulle scelte di economia e svi-luppo.

Direttore Ospedale Maggiore

Page 9: Il Piccolo del Cremasco

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano TalamazziniResponsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'in-contro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca ([email protected]).

Prosegue il nostro viaggio attraverso l’Italia, alla scoperta dei pensionati che si sono affidati ad Epaca e che continuano a riscuotere cifre ragguardevoli per arretrati di pensione.

In questi giorni una pioggia di arretrati per i pensionati assistiti da Epaca in Puglia: a Brindi-si due pensionati hanno incassato rispettiva-mente 51.600 e 11.000 euro netti di arretrati, mentre a Foggia l’intervento del Patronato Epa-ca ha consentito a due assistiti di recuperare una cifra che sfiora, per ciascuno, i 26.000 euro. E non solo. Ammontano a 20.700 euro, 9.000 e 7.500 euro i conguagli di pensione ricevuti da tre assistiti foggiani, senza contare una cascata di “poche” migliaia (4.500, 3.500, 3.200, ecc…) di euro ciascuno che sicuramente staranno fa-cendo trascorrere delle festività più serene ai pensionati brindisini, leccesi e baresi che si so-no rivolti con fiducia agli uffici Epaca.

E buone notizie giungono anche da altre par-ti d’Italia, ad esempio da Imperia, dove i 48.000 euro (complimenti!) appena percepiti faranno felici anche la ottantaquattrenne signora Maria;

o da Ciriè (TO), dove la Sig.ra Emilia si è vista accreditare dall’INPS la bella cifra di 40.400 eu-ro.

Ma non si tratta, ovviamente, di fortuna o di lotterie, bensì della professionalità e scrupolo-sità con cui gli uffici del Patronato Epaca sono riusciti ad analizzare le posizioni previdenziali dei pensionati che hanno loro affidato il man-dato, riuscendo, con grande capacità, a verifi-care l’errata liquidazione delle prestazioni in pagamento. Tutte queste persone, oltre a que-ste somme arretrate, avranno anche un con-gruo aumento della pensione in pagamento ogni mese come le decine di altri pensionati, che stanno ricevendo importi appena un po’ più modesti, che si sono rivolti al patronato Epaca ed hanno visto l’Inps accogliere le loro richieste. Si tratta dei risultati del lavoro certosino di ana-lisi delle posizioni assicurative e delle situazioni pensionistiche degli assistiti che il patronato Epaca sta effettuando e che ha già portato, tra l’altro, al recupero di importi di 100mila e 60mi-la euro del tutto insperati a favore di anziani residenti rispettivamente a Padova e ad Anco-na, oltre a molti altri casi di arretrati di importo compreso tra i 30.000 ed i 10.000 euro.

Nella quasi totalità di queste situazioni le per-sone interessate avrebbero continuato a perce-pire l’importo della propria pensione ignorando che la stessa, in qualche caso da anni, era pa-gata con importi non corretti. Un vero e proprio regalo di Natale che assume un valore rilevante

all’interno dell’attuale momento congiunturale, che va a privilegiare in moltissimi casi una cate-goria, quella dei pensionati coltivatori diretti, che spesso gode di trattamenti pensionistici modesti.

Il lavoro della struttura Epaca è ancora in pie-no svolgimento e gli uffici segnalano alcuni casi di prossima definizione con importi ancora più eclatanti di quelli fin qui ottenuti. L’invito, quindi, per i pensionati continua ad essere quello di rivolgersi agli sportelli del patronato per un con-trollo della propria posizione pensionistica e previdenziale.

Colgo l’occasione, anche attraverso questa rubrica, per formulare i più sinceri auguri di buon 2010 a tutti i lettori e a tutte le famiglie cremonesi.

Tutti i risultati del patronatoEpaca in giro per l’Italia

Sempre disponibili per tutti i Cittadini interes-sati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620• CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/732900 - Fax. 0373/732925• CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132• SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329• CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811

Tutti conosciamo la storia di Giuseppe e Maria che non hanno trovato alloggio nella città perchè poveracci, senza garanzie e per di più con un bambino in arrivo. La storia si ripe-te.

Oggi, tanti poverac-ci si buttano sulle car-rette del mare per fug-gire da situazioni terri-bili e vengono respinti dalle nostre coste e dalle nostre città senza remissione né umana né di rispetto del diritto internazionale. Respin-ti senza se e senza ma, in un coro di slogan che risuona ovunque, dalle piazze, ai bar, alle scuole..; ”stiano a casa loro!”, punto e basta.

La scorsa settima-na, al Centro Pastorale di Cremona, in due di-versi incontri, erano presenti il dott. Mun-zoul (docente dell’uni-versità di Khartoum in

Sudan) e il dott. Gio-vanni Sartor, (respon-sabile del settore Afri-ca della Caritas italia-na) per fare una lettura corretta del fenomeno migratorio africano. Hanno sottolineato che la soluzione al pro-blema non sta nel blin-dare le frontiere, nel fare leggi cattive (co-me ha detto Maroni), nel bollare come delin-quenti i clandestini, nel lasciarli in balia del-le onde o, peggio an-cora, nell’affidare alla Libia l’affare sporco di liquidarli con mezzi violenti, tra cui anche la deportazione di massa nel deserto.

Pratiche queste, documentate e denun-ciate dagli organismi umanitari internazio-nali che, purtroppo, non destano indigna-zione nella gente, ab-bindolata ormai da una cultura che discrimina

il diverso e ne fa il ca-pro espiatorio della crisi sociale che il no-stro paese sta viven-do.

Ma chi dice “stiano a casa loro” non sa certamente o non vuo-le sapere perché e da cosa scappano; vuole liberarsi di una presen-za solo fastidiosa, una zavorra da scaricare. Il grave è quando anche la politica parla in que-sto modo e dimostra di non avere alcuna in-tenzione di impegnarsi affinchè possano re-stare nei loro paesi. Se lo volesse davvero, al-lora, invece di finanzia-re (coi nostri soldi) i centri di detenzione in Libia dove si schiaviz-zano e ammazzano i sopravvissuti dei bar-coni, finanzierebbe progetti che creano opportunità di lavoro nei loro paesi di origi-ne.

www.aclicremona.it

E per loro, non c’era posto all’albergo

Cremona 9Giovedì 24 Dicembre 2009

Cna dona attrezzature a Cremona Solidale

Si è svolta il 22 di-cembre, presso l’atrio dell’edificio storico dell’azienda speciale Cremona Solidale, la piccola cerimonia di consegna delle attrez-zature che la Cna di Cremona ha donato al-la struttura in occasio-ne del suo 60° anno di fondazione. Un impor-tante traguardo che la Cna di Cremona ha de-ciso di festeggiare in un modo del tutto partico-lare: nessuna festa o celebrazione ma dona-zioni elargite a favore della comunità.

«Il Sistema Cna rap-presenta una moltepli-cità di valori» afferma il presidente Giuseppe Ghisani «di servizi e di proposte concrete. Un sistema che si fonda sulle attività economi-che e sugli uomini che le animano e che ha co-me obiettivo la crescita, l'innovazione, il miglio-ramento continuo, la collaborazione. Un'or-ganizzazione impernia-ta su imprese, persone, idee e passioni che si misura quotidianamen-te con una realtà in continua trasformazio-ne, alla quale cerca di offrire sempre nuove risposte. Ma la CNA è anche un’associazione da sempre impegnata nel sociale che cerca di non negare il suo ap-poggio ad iniziative che guardano al bene co-mune. Lo ha fatto in passato, lo fa ancor più in questi momenti diffi-cili di congiuntura eco-nomica per le famiglie e

le persone».Ed è in quest’ottica

che la Cna ha deciso di fare una cospicua do-nazione in favore dell’azienda speciale Cremona Solidale a cui il presidente Ghisani ha consegnato 3 carrozzi-ne rigide basculanti modello Optimo Com-fort Dupont Mediacal e 2 materassi antidecubi-to per 3°/4° stadio completi di compresso-re. A ricevere la dona-zione il Presidente di Cremona Solidale, Fa-brizio Ruggeri e il Vice Presidente Giuseppe Foderaro oltre alla Re-sponsabile Uvap Moni-ca Marchesi che ha avuto la sensibilità di segnalare le attrezzatu-re di primaria necessità che poi sono state ef-fettivamente donate. Hanno partecipato alla piccola e privata ceri-monia di consegna an-che alcuni responsabili di reparto di Cremona Solidale. Da tutti è arri-vato il sentito ringrazia-mento per il gesto dell’associazione che va incontro alle neces-sità reali della struttura.

«Il “grazie” sincero tributatoci» conclude Ghisani «vale molto, perché sappiamo che con questo gesto sia-mo e saremo stati dav-vero utili. E’ con questo scopo che abbiamo pensato le iniziative per celebrare il 60° di fon-dazione della Cna di Cremona e oggi pos-siamo davvero dire di avere raggiunto il no-stro obiettivo».

Ernesto Fervari

LA NATUROPATA RISPONDEdi Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR

(federazione italiana naturopati RIZA)

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a [email protected]

Oppure a: [email protected] a Cremona in via Pallavicino 6 - tel. 0372-412372.

Gentile Ermanna, potrebbe spiegarmi meglio (spazio per-mettendo) perchè a suo parere il digiuno va fatto anche sotto controllo medico? Grazie e Le auguro un nuovo anno di felici-tà. Carlo

Il beneficio principale recato

dal digiuno sta nel fatto di dare al corpo il tempo di riposare, o me-glio, si concede una tregua agli organi dell'apparato digerente, considerando che la digestione implica un enorme dispendio di energie. Il digiuno evita anche che si introducano sostanze tossiche e contemporaneamente consen-te lo smaltimento delle tossine. Questo vale in particolare per il fegato che deve demolire e meta-bolizzare tutte le sostanze tossi-che che penetrano nell'organi-

smo. Il corpo sottoposto al digiu-no, innesca alcuni meccanismi necessari alla conservazione del-lo stesso e mentre brucia i grassi per produrre energia (solitamente dal terzo giorno) , le tossine accu-mulate vengono rilasciate per es-sere poi metabolizzate da fegato e reni. Non è raro ,a questo punto, avere sintomi da disintossicazio-ne (la gravità di questi è legata alla tossicità dell'organismo che si vuole depurare) quali: stan-chezza, cefalea, alitosi, nausea, eruzioni cutanee, sensazioni simi-li al malessere influenzale e altro. Ecco perchè è importante che un medico segua il percorso del di-giuno, perchè è l'unico in grado di riconoscere la gravità dei sintomi da disintossicazione. Grazie degli auguri che ricambio a lei e a tutti i lettori de: IL PICCOLO.

Via libera alla «Città dello Sport» da parte dei compo-nenti della commissione edi-lizia: un progetto che riveste una speciale rilevanza per l’assetto urbano della città. Il Programma integrato di intervento «Città dello Sport» - come ha spiegato ai commissari il vice sinda-co - intende promuovere la trasformazione dell’area lo-calizzata tra le vie Postumia, Mantova e viale Concordia. Per attuare questo program-ma si è lavorato attraverso partership pubblico-private, per giungere alla realizzazio-ne di un secondo polo spor-tivo ricreativo sul territorio comunale. Le funzionalità della città dello sport saranno: struttu-re ed impianti per le attività e pratiche sportive; spazi a verde nelle varie declina-zioni: boschi, parchi, verde urbano; insediamenti com-plementari adatti ad ospitare

locali pubblici, attività quali centri benessere e palestre, studi di medicina sportiva, fi -sioterapia, ecc; insediamenti d’attività commerciali legate alla fi liera dello sport e del tempo libero; insediamenti d’uffi ci, laboratori e sedi di rappresentanza e ricerca legate alla pratica sportiva,

con riferimento sia alle varie federazioni ed associazioni, sia con riferimento alle re-altà sportive professionisti-che presenti nel territorio; insediamenti residenziali con tipologia “foresteria”, per rispondere alle utenze sportive e professionali del mondo sportivo locale; in-

frastrutture per la mobilità, in particolare gli spazi a favore del mezzo ciclabile, nonché a favore degli “utenti debo-li”, pedoni. L'area interessata dall’inter-vento è collocata nella peri-feria est di Cremona, ai mar-gini del tessuto edifi cato, pur restando all'interno della tangenziale urbana. «Il pro-gramma acquista rilevanza territoriale, non sulla base della sua estensione, ma so-prattutto per la signifi catività degli interventi inclusi» sot-tolineano i tecnici comunali. «Questi, infatti, sono tali da incidere sulla riqualifi cazione dell’intero contesto urbano di Cremona (secondo polo attrezzato per attività sporti-ve e ricreativa all’aria aperta della città dopo gl’impianti al Po), rifl ettendosi ben oltre i limiti territoriali degli inter-venti individuati, nonché per il carattere strategico e d’at-trazione che l’ambito di tra-

sformazione assumerà nel territorio cremonese».«Il tutto produrrà azioni sul territorio che, integrandosi ed implementandosi vicen-devolmente, comporteranno una ridefi nizione dell’attuale contesto urbano di margine, considerato che la città del-lo sport, oltre a porsi quale polo attrattore di attività e pratiche legale alle attività sportive ricreative, svolgerà la propria azione di crescita delle dotazioni per i quartie-ri» spiega Malvezzi. «Gran parte delle aree resteran-no sempre di proprietà del Comune di Cremona e ver-ranno assegnate in diritto di superfi cie, per la realizzazio-ne di impianti, attrezzature e strutture insediative. L'at-tuazione delle iniziative sa-ranno conformi alle esigenze determinate dal Programma e quindi allo specifi co rag-giungimento dell’interesse generale.

Via libera alla città dello sport

A seguito delle ecceziona-li precipitazioni atmosferiche che hanno colpito la Toscana ed in particolare le provincia di Lucca e di Pisa, sono partiti da Cremona i guastatori cremo-nesi della Brigata Ariete. Una vera e propria corsa contro il tempo, per riparare nel più breve tempo possibile l’argine del fiume Serchio.

Si tratta di una vera corsa contro il tempo per cercare di riparare i 180 metri di argi-ne distrutti dalla prima ondata di piena che ha causato la chiusura dell’autostrada A12 e l’inondazione di alcuni abitati tra cui la frazione di Nodica del comune di Vecchiano. Solo riuscendo a riparare l’argine è infatti possibile arrestare l’im-ponente flusso d’acqua del fiume (circa 700 metri cubi al secondo) che continua ad ali-mentare le acque del Lago di Massacciucoli ed evitare così l’inondazione degli abitati di Torre del Lago, Massarola e quindi Viareggio che potrebbe causare l’evacuazione di oltre 15000 persone.

Gli specialisti dell’Arma del Genio dell’Esercito, coordinati dal Ten. Col. Massimo Ben-dazzoli, Comandante di Bat-

taglione del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona, hanno continuato a lavorare per tutta la notte riuscendo ad ultimare i lavori di rafforzamen-to dell’argine esistente ed a realizzare la strada di servizio lungo la quale, proprio in que-ste ore, è iniziato il transito dei pesanti autocarri adibiti al tra-sporto del terreno per riparare la voragine creatasi nell’argine. Nel frattempo le altre mac-chine del Genio dell’Eserci-to continuano a posizionare il materiale lungo la falla e lo continueranno a fare anche la prossima notte. Dall’esito di questa difficilissima operazio-ne dipende infatti il destino di migliaia di persone. In base al risultato da loro raggiunto, nel corso della prossima notte saranno fatte tutte le valutazio-ni sull’eventuale evacuazione degli abitati e degli oltre 15000 abitanti.

Guastatori cremonesi in Toscana

Page 10: Il Piccolo del Cremasco

Coldiretti minaccia nuove iniziative di mobilitazione, dopo che Assolatte non ha avviato un confronto definitivo

o scorso 19 dicembre, grazie al ruolo svolto in prima persona dal Pre-fetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace, era

stato concordato - tra Coldiretti, le altre Organizzazioni agricole e Assolatte - un incontro a Brescia presso gli Uffici della Prefettura nella giornata di martedì 29 di-cembre alle ore 17, con ampie e qualificate delegazioni per ripren-dere la trattativa e giungere ad un accordo sul prezzo del latte alla stalla.

Assolatte, venendo meno all’impegno assunto con il Prefet-to, si è invece rappresentata solo con un portavoce, privo di qual-siasi potere o delega a trattare, solo per comunicare una “dispo-nibilità” a futuri ma non precisati momenti di confronto formale.

Coldiretti, così come concor-dato con il Prefetto, era invece presente all’incontro con una pro-pria qualificata delegazione com-posta dai presidenti provinciali e

guidata dal presidente regionale Nino Andena.

Di qui le proteste di Coldiretti Lombardia, che stigmatizza «l’at-teggiamento arrogante dei diri-genti di Assolatte che si sono permessi di non presentarsi e mantenere un impegno assunto con il Prefetto di Brescia pur di non riconoscere la realtà del mer-cato e quindi una dovuta ed ade-guata remunerazione agli alleva-tori lombardi» ha sottolineato l'associazione agricola.

Questa la dichiarazione di Nino Andena «E’ l’ennesima prova del-le reali intenzioni di questi indu-striali privi di qualsiasi forma di riguardo per le Istituzioni ed i loro rappresentanti ed intenti solo a speculare sulla pelle delle impre-se agricole e dei cittadini consu-matori».

Andena ha anche aggiunto che «la difficoltà di giungere ad un nuovo accordo sul prezzo del lat-te alla stalla testimonia il grande lavoro svolto da Coldiretti per ot-

tenere un prezzo di riferimento con l’industria e salvaguardare il reddito degli allevamenti italiani».

Infine Andena ha concluso che «ora Coldiretti si sta preparando a rimettere in campo tutte le inizia-tive di mobilitazione (che nei gior-ni scorsi erano state sospese avendo ottenuto l’avvio della trat-tativa) necessarie, anche con azioni senza precedenti, per ri-portare al buon senso questi in-dustriali miopi e non in grado di capire l’importanza di valorizzare il latte italiano».

“Chiediamo anche» ha infine dichiarato Andena «che i massimi rappresentanti istituzionali nazio-nali e regionali, vista la drammati-cità della situazione, si facciano carico di mettere in campo forti e determinate azioni in grado di in-cidere sulle scelte scellerate di Assolatte e quindi di supportare e valorizzare l’agricoltura e la zoo-tecnia lombarda ed italiana ed i loro insostituibili prodotti Made in Italy».

LPrezzo del latte, la trattativa salta ancora

Agricoltura10 Giovedì 31 Dicembre 2009

Un incontro per scambiarsi gli auguri di buone feste e condivi-dere il bilancio dell’attività fin qui svolta ha siglato l’anno di lavoro del Cupla Cremona, il Comitato Unitario dei Pensionati del lavoro autonomo. Presso il ristorante Bersagliere di Ripalta Arpina, alla presenza dell’intero consiglio di-rettivo, il presidente Antonio Borghesi ha aperto l’appunta-mento, salutando la partecipa-zione, quale gradito ospite, del presidente della Provincia Mas-similiano Salini.

Il convivio ha preso avvio con una riflessione dedicata «al mo-mento attuale, così difficile per la situazione dei pensionati, in mo-do particolare degli ex lavoratori del settore autonomo».

«L’Italia» ha esordito Borghesi «fino ad oggi si è salvata dal col-lasso che ha colpito i sistemi fi-nanziari di altri Paesi, in quanto vi è stato un tempestivo inter-vento del Governo in favore del sistema finanziario. Quello che invece lamentiamo è il tardivo e carente intervento dello stesso Governo in favore dei cittadini e dei pensionati; ciò che ancora manca è una visione completa della congiuntura economica che rischia di assumere le carat-teristiche di crisi sociale. L’eco-nomia, limitata al solo mercato e al solo rilancio della produzione, non si riprenderà, se 17 milioni di pensionati non avranno risorse da spendere. Lasciare fuori dal piano di interventi una parte del-la collettività così consistente è un grave errore che potrebbe avere pesanti ripercussioni so-ciali. I pensionati non devono essere considerati solo un peso, ma una risorsa sia come consu-

matori, sia come forza attiva. Ogni anno aumenta l’aspettativa di vita media ed ogni anno au-mentano gli anziani. Noi ritenia-mo che siano priorità assolute tutelare il potere d’acquisto delle pensioni e riorganizzare il siste-ma socio-sanitario in funzione della domanda ed avviare politi-che di partecipazione degli an-ziani alla vita attiva».

Rivolgendosi, quindi, al presi-dente Salini, Borghesi ha rimar-cato la forte volontà, e la neces-sità, «di costruire un rapporto di confronto e di visione insieme alla Provincia di Cremona».

«“Il Cupla può essere un mo-mento di sintesi e di valutazione di politiche rivolte ai Pensionati di straordinario interesse in quanto raggruppa tutto il lavoro autonomo» ha detto Borghesi. «Alla Provincia chiediamo un’azione di coordinamento del-le politiche sociali svolte dalla stessa, ma sostenute dai Comu-ni. Molto spesso rileviamo sensi-bilità difformi a seconda dei ter-ritori, e questo provoca ulteriori

differenze. Necessita una politi-ca di indirizzo provinciale nei confronti dei pensionati rappre-sentati dalle diverse categorie che formano il Cupla; una politi-ca omogenea sul territorio per quanto riguarda i servizi di assi-stenza sociale, di aggregazione e i servizi in genere, che possa colmare le differenze che molto spesso dividono i pensionati au-tonomi da quelli del lavoro di-pendente. Le chiediamo di aprire un confronto su questi temi sia a livello dell’Ente Provincia sia sul territorio con il coordinamento provinciale”.

Dal presidente dell’ammini-strazione provinciale sono giunte parole di grande attenzione al progetto e alle istanze del Cupla Cremona. Salini si è detto pronto a sostenere il cammino intrapre-so dal Comitato unitario dei pen-sionati del lavoro autonomo, dando ampie rassicurazioni in merito al proprio impegno perso-nale rispetto alle proposte cui il presidente Borghesi ha dato vo-ce.

«Più attenzione ai pensionati»

Coldiretti ha un dono speciale per tutti i cittadini-consumatori che inten-dono vivere un 2010 nel segno della tipicità, della sicurezza, del gusto Ma-de in Italy: il Calendario 2010 di Cam-pagna Amica, che nei prossimi giorni verrà gratuitamente distribuito presso i numerosi Mercati di Campagna Amica presenti sul territorio.

«Per augurare un anno all’insegna della genuinità e delle tradizioni, non-ché far riscoprire i sapori delle realtà locali, Coldiretti Lombardia ha realizza-to uno strumento che accompagnerà per tutto il prossimo anno i cittadini-consumatori e li renderà attivamente partecipi del progetto “Una filiera agri-cola, tutta italiana, firmata dagli agri-coltori”» chiarisce Francesco Cazza-mali, responsabile vendite dirette di Coldiretti Cremona. «Ad ogni mese del

calendario corrisponde una Provincia del territorio e il prodotto rappresenta-tivo di quella determinata zona che,

ovviamente, può essere acquistato presso la rete Campagna Amica. Inol-tre, vengono proposti piccoli ed utili

consigli per orientare al meglio i citta-dini verso un consumo di beni primari consapevole e viene promosso uno stile virtuoso di vita».

«Il lavoro dell’anno 2009 attraverso la Fondazione Campagna Amica» spiega Nino Andena Presidente Coldi-retti Lombardia «ha visto il primo passo concreto nella realizzazione del proget-to Coldiretti che vedrà l’apertura nei prossimi anni di 20mila punti vendita di Campagna Amica in tutta Italia. I nostri Mercati hanno riscontrato un enorme successo rappresentando un punto di riferimento per i consumatori che rico-noscono un significativo valore ag-giunto al prodotto agricolo». «Attual-mente» ha aggiunto Andena «abbiamo oltre 60 mercati attivi in Lombardia e nel 2010 ci attiveremo per migliorarli ancora di più nella qualità offerta e nel-

la varietà dei prodotti».CSi ricorda che, con il nuovo anno,

sono confermati gli appuntamenti con il Mercato di Campagna Amica di sce-na, sempre dalle ore 8 alle 13, tutti i venerdì a Cremona al Foro Boario, il sabato a Casalmaggiore in piazza Tu-rati, il lunedì mattina a Soresina nella piazza davanti al Palazzo Comunale. A Pandino l’appuntamento con le vendi-te dirette degli agricoltori di Coldiretti è il primo e il terzo giovedì del mese in Corso Umberto I. Si sta definendo, in-tanto, il calendario per il 2010 relativo alle presenze a Crema. L’elenco ag-giornato dei Mercati di Campagna Amica è consultabile sul sito www.lombardia.coldiretti.it.

Diecimila copie di calendari saranno distribuite in tutta la Lombardia fino ad esaurimento.

Calendario di Campagna Amica, per promuovere il territorio e i prodotti che esso offre

Page 11: Il Piccolo del Cremasco

ACQUISTI NATALIZI

Poche compere a Nataleperché siamo più parsimoniosi

Egregio direttore,le feste non sono ancora finite, ma i negozianti del centro già lamentano un disastro, a frenare gli acquisti que-sta volta è stata la neve. Anni fa si lamentavano per la scarsità dei par-cheggi. Come ha più volte scritto il signor Sciacca, mai smentito, l’asso-ciazione che li rappresenta sponso-rizzò l’autosilo di Piazza Marconi, il sindaco di allora li ascoltò e come è andata a finire è sotto gli occhi di tut-ti. Siccome sembra che i cremonesi non comperino nulla se non possono recarsi nei negozi con le loro auto, si è pensato bene di insistere affinché le macchine potessero tornare a tran-sitare e parcheggiare nel centro della città. L’attuale sindaco, avendolo fat-to uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale, li ha asse-condati ma gli acquirenti latitano, le casse sono vuote e i negozianti pian-gono. Intanto, i dati sulla qualità dell’aria che respiriamo sono impie-tosi: siamo infatti una delle città più inquinate. Non potendo però ammet-tere che la parziale riapertura della vecchia Ztl non ha prodotto il miraco-lo sperato, si è addossata la colpa dei mancati introiti alla neve che ha osa-to cadere copiosa in dicembre, pro-prio a cavallo del Natale. Al prossimo sindaco si chiederà di saper influen-zare il tempo in modo che i Natali futuri siano garantiti all’insegna del cielo terso, con temperature miti che invoglino ad uscire di casa per fare acquisti. La verità è che anche i cre-monesi sono ormai entrati a far parte del “popolo degli outlet e degli iper-mercati” presi d’assalto un po’ per-ché di moda e un po’ perché, rispetto alle botteghe del centro, è più facile risparmiare. Pare proprio che la crisi ci abbia “obbligati” a seguire quello che è il vero spirito del Natale, ren-dendoci parsimoniosi e poco inclini a spendere per il superfluo.

Rosa Maria MarchesiCremona

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CONTRADDIZIONI DEL CARROCCIO

Sul deposito di Romanengola Lega operi con chiarezza

Gentile direttore,invidio i 18 anni di V.S. Ignora che la Le-ga Nord è al governo nazionale da quan-do ne aveva due e non parliamo della partecipazione alla giunta della Lombar-dia. Ignora anche che il presidente del Consiglio ha aumentato la pluralità di rifornimento di gas del nostro paese bypassando il blocco delle repubbliche ex sovietiche e ucraine, aprendo pro-spettive sia con il Magreb che con la russa Gazprom, con il nuovo gasdotto che passa attraverso la Turchia del fon-damentalista Erdogan che, in tal modo, acquista ed incrementa i titoli per parte-cipare direttamente all’Unione Europea. E se ne infischia dei manifesti “mamma, li turchi!” della Lega, argomento che non emerge nei comunicati dei vertici con Bossi e Tremonti a Villa S. Martino di Ar-core. C’è una politica energetica che da Mattei in avanti, caratterizza l’autonomia italiana, aperta alle esigenze di Eni ed Enel a prescindere dalle coalizioni. La Lega ignora l’inaugurazione del rigassi-ficatore di Chioggia con il Sultano del Qatar ospite d’onore al Teatro “La Feni-ce” e relativo scambio di visite nel Paese arabo, ignora le scelte dei governi di ri-empire con lo stoccaggio strategico di gas importato i vecchi pozzi metaniferi dismessi della Lombardia, anche per evitare di dipendere, come avvenuto so-lo qualche inverno fa in cui l’Europa era a corto di energia, dalle “bizze” dei vec-chi alleati della Russia. Ora la Lega ci deve spiegare come faccia a sostenere queste politiche a livello nazionale e re-gionale, a partecipare alla lottizzazione Eni ed Enel e ad attivare poi i livelli di protesta locali come per il deposito di Romanengo. Si sta forse riferendo ad una “verginità profonda” che i fatti con-traddicono ogni giorno? A meno che pensi di ricorrere alla vecchia politica “di lotta e di governo” e che noi dei livelli locali siamo nati nella “camera dei sala-mi”. Abbiamo evitato la mummificazione am-bientalista del Pianalto di Romanengo, accogliendo le giuste istanze dei Comu-ni interessati e bloccando piani cervello-tici che avrebbero compromesso le atti-vità umane e partecipiamo ad una linea di rigore e di salvaguardia alle prescrizio-ni del deposito energetico di Romanen-

go, con suggerimenti chiari e pertinenti alla Giunta Salini. Ma, per carità, la Lega si ricordi che è lei a decidere.

Giuseppe TorchioConsigliere provinciale

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COMITATO QUARTIERE PO

Elezioni del presidenteChiediamo spiegazioni

Caro direttore, rispondiamo indirettamente alla lettera del sig. Gaiardi, autolelettosi presidente del Comitato di Quartiere Po, comparsa qual-che giorno e ad una notizia riquadrata sul medesimo giornale pubblicata a pag. 12 del giorno 28 dicembre. Noi non abbiamo niente contro il sig. Gaiardi che non cono-sciamo. Uno di noi dice che ha lavorato anni addietro alla Apt e poi in pensione.Sembra che sia stato nominato presidente del Comitato di Quartiere Po in una riunio-ne ristretta tra una ventina di persone in una saletta dell’Oratorio di Cristo Re. Gli chiediamo di spiegare anche attraverso il suo giornale i motivi che hanno indotto la signora Monteverdi nata Gagliardi, vera e unica fondatrice del Comitato di Quartiere Po dal lontano 2007 ad abbandonare il Comitato stesso. Con lei altre persone l’hanno lasciato... Pare che questo sia un altro Comitato per interessarsi del mede-simo quartiere, che è e resta soprattutto nostro. Non è che questi signori pensano di gestire il quartiere secondo regole per-sonali, in contrapposizione a quanto era stato fatta dalla passata amministrazione comunale? E ciò solo perché non sono di centrosinistra? Il suo giornale può infor-marsi per darci una risposta spiegabile e accettabile? Accettiamo anche informa-zioni da qualche altro lettore del suo gior-nale, purché non sia carico di dubbi politi-ci che è meglio lasciare lontano daicomi-tati di questo tipo dove è impossibile che qualche migliaio di cittadini siano tutti d’accordo, ma vogliono risolvere almeno i più importanti problemi della loro vita di lavoro.

Franco Agosti Cremona

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DECLINO DELL’ITALIA

L’istinto di sopravvivenzaprevale sulla solidarietà

Egregio direttoreil nostro Paese è arrivato al punto che l’istinto di sopravvivenza prevale sul senso di comunità, dove la diffidenza finisce per uccidere la fiducia e la solidarietà, dove l’avversario diventa nemico, dove il con-fronto diventa scontro e aggressione. Co-me si posiziona l’Italia rispetto a queste dimensioni? I dati e le statistiche ci mo-strano due dati preoccupanti. Il primo è

che l’Italia ha un livello di sviluppo di valo-ri «postmaterialisti» molto basso (tra i Pa-esi della vecchia Europa fanno peggio di noi solo Spagna e Portogallo). Il secondo è che dopo un continuo miglioramento che ha consentito alla nostra società di cresce-re molto nel corso degli Anni Ottanta e Novanta, nell’ultimo sondaggio il nostro Paese registra due passi indietro, una re-gressione che ci riporta quasi ai livelli di venti anni fa. Questi dati richiamano inevi-tabilmente le difficoltà economiche e so-ciali esplose negli ultimi anni e l’incapacità di governarle: l’aumento della precarietà lavorativa, un’immigrazione crescente e mal gestita, il calo di competitività e della produttività. E’ in questo tipo di contesto che la società ha iniziato a ripiegarsi su se stessa e a sviluppare diffidenza, rancori, paure ed è da qui che occorre partire per costruire un Paese meno incattivito. Per-ché in una comunità non si può instillare amore per decreto, né con un gesto bene-volo né con parole concilianti, ma si co-struisce collettivamente e democratica-mente lavorando su molti fronti: economi-co, sociale, culturale. E questa è una cosa che molti nostri politici, di governo e oppo-sizione, dovrebbero tenere ben conto! Au-guri di un migliore anno a tutti.

Andrea DelineatiCremona

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SOSPETTI SULL’EFFICACIA

Gli psicofarmaciforse non fanno bene

Egregio direttore,non sono un esperto di salute mentale, ma ho una certa dimestichezza con i numeri e le statistiche. Le recenti aggressioni a Ber-lusconi e al Papa mi hanno indotto a riflet-tere su alcuni fatti, circa gli effetti degli psicofarmaci, che vorrei sottoporre alla sua attenzione. I protagonisti di entrambi gli episodi (e di numerosissimi altri, occor-si però a gente non famosa) erano da tem-po in cura per disturbi mentali, e questo induce molti a ritenere la loro malattia co-me responsabile di questi comportamenti violenti: un’analisi più attenta svela però un’altra verità. Non passa giorno senza che un luminare ci metta in guardia contro i disturbi mentali che, si dice, affliggereb-bero una fetta di popolazione molto mag-giore di quanto non si creda, arrivando addirittura a colpire oltre il 15%. Di questa vastissima moltitudine di svitati (depressi, schizofrenici, maniaci e quant’altro), solo una piccola parte - meno di un terzo - ver-rebbe correttamente diagnosticata e cura-ta. Come mai solo questi ultimi sono re-sponsabili per la maggior parte degli atti di violenza? Nella migliore delle ipotesi (se cioé le cure psicofarmacologiche non fa-cessero niente - come fossero dei place-bo), dovremmo aspettarci il doppio di atti

irrazionali e violenti da parte di persone ‘sane’ rispetto a quelle in cura. Se invece le cure fossero efficaci, questo rapporto dovrebbe addirittura salire, in seguito al fatto che i ‘malati’ sono ora curati e riesco-no a controllarsi meglio. Invece si assiste all’esatto opposto: la stragrande maggio-ranza di atti irrazionali e violenti viene com-messa da persone in cura, dimostrando che questi farmaci non solo sono dannosi per il fisico, ma peggiorativi della salute mentale! Incuriosito, ho cercato un po’ di dati sul web. Quello che ho trovato mi sconcerta: i foglietti illustrativi inseriti nelle confezioni di molti degli psicofarmaci più venduti, riferiscono tra gli effetti collaterali la possibilità di comportamenti violenti, distruttivi e autodistruttivi. Non solo: le agenzie di farmacovigilanza di molti Paesi hanno da tempo obbligato le case produt-trici a mettere in risalto queste informazio-ni su dei riquadri neri ben visibili anche sulla confezione (come si fa da noi per le sigarette). Molti di questi farmaci danno dipendenza e/o assuefazione e la vendita degli stessi aumenta vertiginosamente ogni anno. La lettura dei bugiardini mi ha anche insinuato il dubbio che questi far-maci possano avere un ruolo persino negli incidenti stradali o sul lavoro: le autorità di solito verificano il tasso alcolemico, ma nessuno di preoccupa di verificare se nel sangue siano presenti altre sostanze dagli effetti ben più forti. Mi domando se questi farmaci (in inglese ‘drug’) non possano es-sere considerati come delle droghe vere e proprie che, modificando l’umore di una persona, artificialmente alleviano il ‘mal di vivere’, causando però danni ben peggio-ri.

Alberto BrugnettiniMilano

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ALL’AISM CREMONA

Ringraziamentoper la donazione

Signor direttore,l’Aism Cremona desidera ringraziare il sig. Cristian Miglioli della ditta Solvay Padana-plast di Roccabianca (Parma) per la gene-rosa donazione effettuata all’associazione a favore dei servizi erogati per i portatori di sclerosi multipla della provincia di Cremo-na.

Aism Cremona

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NEL 20° ANNIVERSARIO

Grazie a chi ha sostenutol’iniziativa di Telethon

Signor direttore,oggi vorrei ringraziare quanti hanno voluto manifestare nell’occasione del 20° anni-versario di Telethon la loro vicinanza, il loro sostegno, la loro solidarietà ad un proget-

to ambizioso che raccoglie ormai da 20 anni fondi per finanziare la ricerca scienti-fica verso le malattie genetiche rare e ver-so la distrofia muscolare. Un progetto che si è radicato nel tessuto sociale del Paese, che vede il sostegno di grandi partner, che ha l’onore dell’alto patronato del presiden-te della Repubblica, che ha istituito con propri fondi istituti di ricerca quali il Tigem, il Tiget e Tecnothon, e che finanzia vari centri di ricerca pubblici e privati in tutta Italia, ricordo qui vicino il Centro Nemo all’Ospedale Niguarda, il Cnr di Pavia, gli Ospedali Civili di Brescia, ma la lista sareb-be davvero infinita...

Luca AcitoCoordinatore provinciale

Comitato Telethon

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CRITICA ALLA PROVINCIA

Viaggio ad AuschwitzAssurdo essere contro

Egregio direttore,mentre l’Europa restava sconvolta davanti all’ignobile violazione della memoria com-piuta con il furto dell’insegna ad Auschwitz, mentre tutto il mondo e gli eredi dei 6 mi-lioni di morti chiedevano a gran voce di non abbassare la guardia, di educare i gio-vani a “ciò che è stato” perché non sia mai più, cosa faceva la Provincia di Cremona? Decideva di affossare un progetto che da anni prevede che un treno carico di giova-ni lombardi parta, alla presenza delle più alte autorità civili e religiose e delle asso-ciazioni di deportati, dallo stesso binario della stazione di Milano da cui si partiva per non tornare mai più. Scopo del viaggio era di raggiungere i campi di concentra-mento per imparare come un diritto inalie-nabile, come il lavoro possa trasformarsi in schiavitù e morte e non sia frutto della fan-tasia di “qualcuno che si è svegliato una mattina” e non merita per questo né un contributo né il patrocinio. Negare il patro-cinio significa “non condividere”: questo deve essere chiaro, questi amministratori non condividono un progetto che richiama i giovani al fondamento etico e civile dell’Europa e della sua Costituzione, i no-stri 18 ragazzi andranno senza avere con loro il sostegno civile e morale del loro ter-ritorio simboleggiato dal patrocinio della Provincia. Allora va detto con forza: chi crede nei valori di antifascismo, antirazzi-smo, uguaglianza, diritti di cittadinanza che sono fondamento della Repubblica nata dalla resistenza, non può oggi sentir-si rappresentato da questi amministratori, anche se le istituzioni sono e dovrebbero essere patrimonio comune. Tutta la nostra solidarietà ai ragazzi, alle famiglie, agli in-segnanti, a Cgil, Cisl e Uil: al ritorno, chie-dete un incontro alla Giunta provinciale e raccontate che almeno si vergognino.

Comunisti Italiani-Federazione della Sinistra di Cremona

Lettere 11Giovedì 31 Dicembre 2009

Crema: alziamo i voti dei politiciCaro direttore,

ho letto con interesse, sul numero natalizio, le pagine dedicate alla va-lutazione, in termini di voti scolasti-ci, dell’operato dei nostri ammini-stratori.In tempi passati ho ceduto anch’io alla tentazione (mutuata dai colleghi che si occupano di calcio) di redi-gere pagelle per gli uomini pubblici e l’ho fatto tenendo ben presente, però, due limiti oggettivi che condi-zionano tale operazione.Il primo: la vicinanza politica, ma ancor più gli amichevoli rapporti e le abituali frequentazioni che legano il destinatario del giudizio e chi que-sto giudizio traduce in un voto nu-merico, influenzano senza dubbio l’espressione del giudizio stesso e ne inficiano l’obiettività.Il secondo: non sempre, per diffi-coltà di comunicazione, per il carat-tere riservato del personaggio, per il tipo di delega che è chiamato a gestire, si riesce a capire che cosa e come il giudicando sta operando o ha operato. Tenendo presente questi limiti oggettivi, se passiamo all’esame delle pagelle cui faccio riferimento, possiamo fare alcune annotazioni che non credo siano prive di valenza.Prima valutazione: la Giunta comu-nale è bocciata in pieno, a partire dal sindaco. Infatti su 9 membri (sindaco compreso), ben 5 sono bocciati: il sindaco, gli assessori Piazzi, Borghetti, Miglioli e Capetti con un tonfo per quest’ultimo a quota 4, tre sono promossi (Beret-ta, Giovinetti e Zanibelli), mentre

per Mariani il giudizio è sospeso. Una situazione, quella che emerge dalle vostre pagelle, davvero dram-matica, da fallimento, ma, questo è il mio pensiero, non siamo in questa situazione, fortunatamente. Proba-bilmente ha funzionato in negativo uno di quei condizionamenti cui ac-cennavo prima. Altrettanto negativa risulta la vostra valutazione sui

membri del consiglio comunale: fra bocciati, non valutati perché inattivi o perché appena insediati, abbiamo circa due terzi di consiglieri che non brillano per il loro impegno.Anche in questo caso credo che la situazione di fatto non sia così gra-ve. Del resto anche in passato ab-biamo sempre avuto o cosiddetti «alzamano» che pure sono stati vo-

tati dagli elettori (ricordo un prece-dente di parecchi anni orsono: un consigliere, durante l’intera legisla-tura rimasto silente, si iscrisse a parlare e l’attesa, ovviamente, era molta, data l’eccezionalità del fatto. Il consigliere aprì il microfono e pro-nunciò queste tre parole: «Voto a favore». Poi tornò a sedersi. Eppure venne eletto per tre tornate!»).Una considerazione di carattere ge-nerale: sarà un caso, ma le migliori quotazioni, in genere, sono state raggiunte da personaggi reduci dall’esperienza dei partiti della co-siddetta Prima Repubblica: 5 ex Dc (Beretta, Capelli, Boschiroli, Risari, Agazzi), 2 ex Psi (Pini, Guerrini), 1 ex Pds-Ds (Ceravolo).Da ultimo consentitemi una annota-zione di merito. Io ritengo che alcu-ni vostri voti espressi vadano rivalu-tati in quanto ingenerosi: per esem-pio il sindaco merita almeno la suf-ficienza, così come il suo vice Piaz-zi: il primo per il difficile, oscuro e non sempre fruttifero lavoro di tes-situra dei rapporti fra gli assessori, il secondo per l’impegno sul nuovo strumento urbanistico , impegno spesso ostacolato anche all’interno della coalizione.Altrettanta rivalutazione, a mio avvi-so, meritano l’assessore Mia Mi-glioli, il coordinatore del Pd Matteo Piloni e l’ex sindacalista Felice Lo-popolo. E la richiesta non è influen-zata, ti assicuro, da amicizia o vici-nanza ideologica. Grazie dell’ospi-talità.

Sergio LiniCrema

Focus

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

Page 12: Il Piccolo del Cremasco

Centrale turbo gas a Bertonico

di Barbara Milanesi

he anno sarà il 2010? Quali saranno le prio-rità da mettere subito in agenda?

Se lo chiedono tutti. L'anno che lasciamo è sta-to duro, difficile, ingiusto. Il 2009 è stato l'anno della grande crisi: fabbriche chiuse o costrette a fare i conti con una situazione drammatica del mercato, au-mento della disoccupazione, piccoli e medi imprenditori alle prese con un mondo del credito che ha alzato all'improvviso ha chiuso i rubinetti dei finanzia-menti, contrazione dei consu-mi.

Un bilancio negativo sotto gli occhi di tutti. Ma è proprio que-sto il motivo che spinge tanti a vedere nel 2010 la possibilità di una riscossa. La possibilità di tornare a guardare al presente e al futuro con speranza, ottimi-smo, fiducia. Ma tutto questo è sogno o realtà? Ecco che cosa ne pensano alcuni cremaschi. Come hanno risposto. Che co-sa vogliono realizzare e che co-sa si aspettano dal nuovo anno. Nella vita. Nella professione. Nella vita amministrativa e poli-tica della città. Una sola do-manda che ha ottenuto molte risposte, le più varie, ma tutte attraversate dalla medesima consapevolezza: dopo il 2009 bisogna tornare ad agire, supe-rare i problemi e la paura della crisi, credere in sè stessi e pen-sare che tutto nasce dall'interno della persona e si trasferisce nel mondo.

Silvio Diana, commerciante del centro, titolare di uno dei negozi di abbigliamento più esclusivi. Un uomo, Diana, im-pegnato anche nel mondo della

cultura con la fondazione che promuove il restauro di villa Obizza.

«Il commercio sta soffrendo» dice Diana, «è inutile negarlo. La politica dovrebbe smetterla di ascoltare solo se stessa per re-cepire, invece, le richieste della gente che lavora e delle perso-ne che vogliono godere del cen-tro della nostra città al meglio. Resto nell'ambito della mia pro-fessione. Il commercio è un set-tore decisivo perché l'intera cit-tà possa stare meglio. Che cosa deve fare la politica ora? Al più presto? I parcheggi. E' questo che serve per il cuore della no-stra città. Più parcheggi per il centro storico».

Renato Ancorotti, imprendi-tore, presidente del Polo tecno-logico della cosmesi, ex asses-sore alla Cultura del comune di Crema. Le sue aspettative: «Il 2010 deve essere l'anno in cui la politica deve schierarsi a fian-co delle imprese e del lavoro per rilanciare l'economia. Che cosa serve a Crema? Sicura-mente uno sportello unico per le imprese che possa aiutare chi ha un'azienda a non perdere tempo e soldi nella giungla della burocrazia. E' il momento, que-sto, nel quale la Pubblica amini-strazione deve mettersi al fianco degli imprenditori».

E per quanto riguarda la cul-tura, Renato Ancorotti ha un'al-tra aspettativa: «Che non vada dispersa l'esperienza positiva di CremArena che è stata molto apprezzata da cremaschi e da non cremaschi».

Gianni Risari, consigliere co-

munale, ex parlamentare e uo-mo politico di provata esperien-za, ritiene che il problema che va affrontato subito con il nuovo anno sia quello della viabilità.

«Certamente un intervento che non si può eludere, ma che va realizzato in prospettiva, guardando anche al futuro della circolazione, è la Gronda Nord. C'è poi il tema della barriera ferroviaria di Santa Maria. Ma qui siamo indietro anni luce. In fondo, su questo punto, la clas-se politica non ha mai voluto affrontare una discussione tra-sparente. La mia proposta? Due tavoli: uno tecnico, l'altro ammi-nistrativo. Analizziamo tutte le soluzioni. Scartiamo quelle che non vanno. Troviamo la cosa giusta da fare e facciamola. Ma con onestà, alla luce del sole, davanti ai cittadini».

Umberto Cabini, imprendi-tore e presidente della Fonda-zione San Domenico. Riconfer-mato alla guida della più impor-tante istituzionale culturale cit-tadina, è proprio del rapporto fra buona amministrazione e cultura che vuole parlare. Un rapporto che non deve inter-

rompersi o vacillare per la crisi economica. Ma deve rafforzarsi per affrontare nuove sfide fa-cendo della cultura una risorsa per tutta la città.

«L'augurio è che non preval-ga la tentazione di valutare esclusivamente la cultura come un costo. Purtroppo quando i comuni non sono in buone ac-que con le risorse, hanno la cat-tiva abitudine di pensare alla cultura come un peso. Come qualcosa che va ridotta. Sono convinto che si tratti invece di un'opportunità, di uno strumen-to che può generare anche un

indotto positivo. Con la cultura si può aiutare economicamente la città. Si può produrre un'at-trazione, un motivo per visitare Crema, per spendere a Crema. Tutto questo non va sottovalu-tato. Anzi, bisogna pensare che è possibile e che la cultura può realizzare potenzialità sul ver-sante economico e turistico».

Francesco Martelli, capo-gruppo del Popolo della Libertà in consiglio comunale, attual-mente portavoce dell'assessore al Bilancio del Comune di Mila-no, preferisce affrontare un pro-blema amministrativo di rilievo.

«La mia idea di politica è

un'idea che s'ispira a una forte responsabilità verso i cittadini. La prima cosa che deve fare questa maggioranza nel 2010 sarà approvare il Piano di go-verno del territorio. E' qui che si misura il nostro livello di concre-tezza e di rispetto per il manda-to che ci è stato dato dai crema-schi. Se non riusciremo a farlo, è anche giusto che ci rimandino a casa tutti. Ma attenzione. Non basta approvare il Pgt. Noi dob-biamo guardare anche a come siamo in grado di condurre a termine questo percorso. Non è possibile che ogni volta che si affaccia una questione impor-tante, nella maggioranza si cre-ano difficoltà. Per questa ammi-nistrazione di centrodestra, il Pgt è fondamentale. Vale come banco di prova per saggiare la compattezza e la coerenza di tutta la maggioranza».

Matteo Piloni è il giovane coordinatore del Partito Demo-cratico. Non rinuncia a mettere

sul piatto il tema etico. «Vanno bene i singoli problemi, vanno bene le ciclabili e i discorsi sul sottopasso e sovrappasso. Ma credo che alla base di questo confronto sui singoli problemi, ci debba essere la consapevo-lezza di una idealità della politi-ca. Mi piacerebbe che il 2010 sia caratterizzato a ogni livello da questa consapevolezza».

Gian Emilio Ardigò, rappre-senta i Verdi in consiglio comu-nale. Molto amato nel suo quar-tiere, Crema Nuova, ha sempre portato avanti idee e proposte coerenti con il suo impegno da ambientalista. Cosa che rinun-

cerà a fare nel 2010. Anzi. «Sarà un intervento fuori dal-

le righe. Che cosa mi piacereb-be veder realizzato? Lo dico subito. Un impianto fotovoltaico comunale. Grazie al quale il Co-mune di Crema, un domani non troppo lontano, possa fornire direttamente energia pulita ai cittadini. Si può fare. In tanti altri comuni è stato fatto. Perchè da noi no?».

Giuseppe Capellini, presi-dente della Libera Associazione Artigiani di Crema: «Il primo pro-blema da risolvere nel nuovo an-no sarà sopperire alla mancanza di liquidità nelle aziende. A que-

sto proposito diventerà fonda-mentale la comprensione delle istituzioni. Le aziende hanno la necessità di far slittare i paga-menti in scadenza per recupera-re ossigeno e provare la risalita. Credo che sarà già molto difficile la ripartenza, sarebbe auspicabi-le almeno riuscire a posticipare i pagamenti e sperare che si smuova la committenza»

Pierpaolo Soffientini, presi-dente dell’Associazione Auto-noma Artigiani cremaschi: «Solo nuove commesse consentireb-bero all’economia locale di ri-partire. Di fronte a quest’evi-dente esigenza, una delle priori-

tà del 2010 dovrà assolutamen-te essere quella di riuscire ad aprire a nuovi mercati per rico-minciare a mettersi in moto. L’economia del nostro territorio dipende molto dalle grandi aziende. E’ chiaro che se ripren-dono loro allora lentamente po-tremo ricominciare anche noi».

Enrico Zucchi, segretario dell'Asvicom, l'associazione di categoria dei commercianti, punta il dito contro la situazione economica. «Le principali priori-tà ancora aperte per le imprese: smobilizzo dei crediti per ripri-stinare la liquidità necessaria al rilancio economico anche attra-verso il sostegno dei confidi. Corretta applicazione dell’ac-cordo sulla moratoria tra asso-ciazione e banche a favore delle imprese. Qualificazione e riqua-lificazione degli addetti delle im-prese anche attraverso l’utilizzo dei Fondi interprofessionali. So-stegno agli ammortizzatori so-ciali».

C

La crisi ha segnato pesantemente tutto il 2009 e ha tolto speranza, fiducia, ottimismo. Ora c’è bisogno di una svolta...

CREMA12 Giovedì 31 Dicembre 2009

La senatrice Cinzia Fontana del Par-tito Democratico ha preso carta e pen-na per scrivere al presidente della am-ministrazione provinciale Massimiliano Salini ed ai sindaci dei comuni crema-schi della fascia dell’Adda.

Motivo la recente firma di una con-venzione fra l’amministrazione provin-ciale di Lodi e la ditta Sorgenia di Mila-no che sta realizzando nel comune di Bertonico – ex area Gulf – una centrale di turbo gas di 800 megawatt. In questa convenzione, in riferimento alla legge “Marzano” (238/04), vengono stanziati 7.300.000 euro per compensazioni eco-nomiche dirette alla Provincia e ad otto comuni lodigiani interessati. Oltre a questo stanziamento destinato diretta-mente alla Provincia e ai Comuni, si stabilisce un minore costo energetico per le aziende della zona interessata, la realizzazione di piste ciclabili, 50 ettari di bosco, la costruzione di due biodi-gestori per lo smaltimento dei reflui zo-otecnici, ed altro ancora.

«Mi metto a disposizione» propone la senatrice Fontana, «per portare avanti

analoga convenzione a favore della Provincia di Cremona e di alcuni comu-ni ugualmente interessati ancorchè al di qua dell’Adda (Montodine, Gombito, Moscazzano, Credera, Casaletto Cere-dano, Ripalta Arpina, ed altri), dal mo-mento che la legge di riferimento all’ar-ticolo 5, parla di enti locali territorial-mente interessati senza fare distinzioni fra astratti confini provinciali».

Anche il consigliere provinciale Ago-stino Alloni rivolge una specifica inter-rogazione al Presidente della Provincia sollevando il problema.

«Già la giunta Torchio» dice Alloni, «si era interessata a questa questione, ma ora la nuova maggioranza si è comple-tamente scordata di mantenere i rap-porti con la provincia di Lodi. E’ stato

un errore, mi auguro recuperabile. Però come mai non è stato fatto nulla per definire una convenzione analoga a quella della provincia di Lodi visto e considerato che alcuni comuni crema-schi distano pochi chilometri dall’area ex Gulf? Si tratta di dimenticanza o col-pevole sottovalutazione del problema e delle opportunità che anche il nostro

territorio potrebbe avere in termini di potenzialità economiche, occupazionali e ambientali».

A questo punto riavviare i contatti con la provincia di Lodi e i dirigenti della ditta Sorgenia spa potrebbe essere dif-ficile ma forse non impossibile. Magari anche interessando direttamente del problema la Regione Lombardia che non si è mai interessata alla questione “compensazioni” nonostante la centra-le a turbo gas sia stata ovviamente se-guita dagli uffici della stessa regione e si tratti di un problema interprovinciale dal momento che il sito si trova di fatto a cavallo fra due diverse province.

T.G.

Politici, commercianti, imprenditori: ecco la lista delle priorità per il 2010. Tutti in attesa della ripresa economica«Una cosa che ti aspetti dal nuovo anno?»

Agostino Alloni

Alloni: «I comuni cremaschihanno diritto a compensazioni»

Cabini: «Investirenella cultura

per il turismo»

Silvio Diana

Gianni Risari Enrico ZucchiPierpaolo Soffientini

Capellini: «Darepiù liquidità allenostre imprese»

Giuseppe Capellini

Francesco Martelli

Renato Ancorotti

Gian Emilio Ardigò

Umberto Cabini

Diana: «Servonoposti auto per

il centro storico»

Matteo Piloni

Si è spenta martedì Claudina Crotti, 94 anni, madre di sette fi gli, fra i quali Simone Beretta,

assessore ai Lavori pubblici del comune di Crema. I funerali si svolgeranno giovedì 31 alle 15,30 nella chiesa di S. Bernardino.

A Simone Beretta e a tutti i famigliari le condoglianze dell’editore,del direttore e della redazione del nostro giornale.

LUTTO

Page 13: Il Piccolo del Cremasco

di Emanuele Mattei

di questi giorni la notizia che Autoguidovie-Adda Trasporti, la società che

gestisce il servizio di auto-trasporto nel Cremasco, ha lamentato difficoltà eco-nomiche del proprio bilan-cio. Difficoltà dovute, a quanto sostiene la stessa società, ai ritardi nei paga-menti da parte della pub-blica amministrazione, sia dalla Regione sia dalla Pro-vincia di Cremona.

Il grido d’allarme è stato lanciato anche dai sinda-cati preoccupati per il pa-gamento degli stipendi de-gli autisti. La questione è stata valutata dalla giunta provinciale che si è espres-sa dichiarando di provve-dere alla liquidazione del saldo contrattuale, circa 22.000 euro. Ma la Provin-cia non andrebbe oltre e non sarebbe intenzionata a dare nulla di quanto dovu-to in base alla sottoscrizio-ne degli accordi del tavolo regionale per il trasporto pubblico.

Risultato? Se non arri-vano i soldi, l’azienda ha precisato che recupererà la relativa quota trattenen-do i compensi dei lavora-tori. Il problema è proprio questo: alla fine di tutto ci rimetterebbero gli autisti di Autoguidovie-Adda Tra-sporti, che rischiano di es-sere privati della tredicesi-ma e addirittura dello sti-pendio.

Saremmo in presenza di un vero braccio di ferro. Da un lato la società di tra-sporti accusa la Provincia di non aver pagato quanto dovuto. Dall'altro la Provin-cia ribatte sostenendo che

Adda Trasporti dovrebbe rinunciare a una serie di contenziosi che invece continua a portare avanti.

Dice l’assessore ai Tra-sporti della Provincia Gio-vanni Leoni: «E’ vero che l’azienda di trasporti ha precisato che, in riferimen-to ai contenziosi in atto, qualora perdesse, restitui-rà quanto percepito, ma

questo non basta dichia-rarlo, bisognerebbe sotto-scriverlo. E comunque l’im-pegno era quello della ri-nuncia ai contenziosi, non di aspettare di vedere co-me andranno a finire».

Nella vicenda interviene anche il consigliere regio-nale del Pd Fortunato Pe-drazzi, in merito ai mancati rimborsi maturati nel corso delle annate 2007/2008 e 2008/2009.

«Gli obiettivi del Patto di Trasporto» afferma, «erano il miglioramento del tra-sporto in Lombardia, che oggi appare ancora lonta-

no. Infatti sono troppe le situazioni di ambiguità nei rapporti tra le aziende, gli enti locali e regione Lom-bardia. Il patto sta mostran-do tutti i suoi limiti che si scaricano sul territorio, sul-

le imprese, sui lavoratori, e sugli utenti costretti a subi-re le inefficienze e il peg-gioramento del servizio».

Per Pedrazzi è necesa-rio rivedere le cose: «Non sono funzionati i condizio-namenti che regione Lom-bardia ha messo in atto promettendo di concedere alle aziende le risorse arre-trate in cambio del ritiro da parte delle stesse dei ricor-si presso i tribunali; è quin-di necessario rivedere al-cuni aspetti di quel Patto che pur sottoscritto non ri-esce a sbloccare le situa-zioni e a garantire un ade-guato servizio».

«Per questa ragione» conclude il consigliere re-gionale del Pd, «ho inten-zione di portare la questio-ne dei mancati rimborsi all’attenzione dell’asses-sorato ai Trasporti. In parti-colare è necessario che si sblocchi la situazione lega-ta al mancato rimborso dei contributi previsti dal Patto ad Adda Trasporti, sia in Provincia di Cremona che a Milano».

Una situazione ingarbu-gliata, che il presidente della Provincia Massimi-liano Salini commenta in questo modo. «Sul tema del rapporto tra la Provin-cia di Cremona e la società Adda Trasporti si stanno moltiplicando voci incon-trollate, che in alcuni casi arrivano a trasformarsi in vere e proprie falsità».

Continua Salini: «Non è assolutamente vero che Provincia di Cremona non

abbia versato “contributi previsti per la copertura del contratto nazionale 2009”. La realtà è un’altra, e meri-ta di essere chiarita una volta per tutte, affinché non si propinino falsità ai citta-dini, ignari di come i fatti si stanno svolgendo. La Pro-vincia di Cremona ha deli-berato che verserà regolar-mente ad Adda Trasporti quanto dovuto in base al contratto di servizio; non ha invece deciso di versare l’“una tantum”, vale a dire il 50% delle risorse derivanti dall’art. 1, comma 296 del-la Finanziaria 2008, risorse destinate a interventi sui li-velli del servizio erogato, e non destinate agli stipendi dei dipendenti».

Per Salini, ai fini della felice conclusione della vi-cenda, è indispensabile il comportamento di Auto-guidovie. «Perché la Pro-vincia non ha versato l’"una tantum"? Perché Autogui-dovie non ha sottoscritto la liberatoria prevista dal Pat-to per il Trasporto Pubblico Locale di Regione Lombar-dia. Se Autoguidovie non firma la liberatoria, la Pro-vincia non può versare l’"una tantum". Autogui-dovie detiene il 99% di Ad-da Trasporti; ne consegue che senza la liberatoria di Autoguidovie, quella di Ad-da Trasporti ha un valore vicino a zero. Aggiungo una cosa: anche su questa partita continuiamo ad in-trattenere un rapporto co-struttivo con le rappresen-tanze sindacali».

A rischio gli stipendi degli operai. Per la società è stata l'amministrazione guidata da Salini a non pagare i contributi

Braccio di ferro fra Adda Trasporti e ProvinciaCrema 13Giovedì 31 Dicembre 2009

Carabinieri: cani antidroga in bar e locali cremaschi

Leggo di una relazione che gli uffici del settore Ambiente della Provincia di Cre-mona hanno pre-disposto in merito all’ipotizzata rea-lizzazione della cava di Caravag-gio.

Una relazione che servirà all’am-ministrazione per fornire la risposta al ministero che ha chiesto infor-mazioni sulla vi-cenda per potere a sua volta rispondere alla mia interrogazione. La relazione è stata vista e approvata dalla giunta provinciale in data 23 dicembre. Bene. E’ un nuovo passo avanti verso l’obiettivo di fare chiarezza sull’impatto che la realizzazione di quell’enorme “buco” avrebbe sull’intero ter-ritorio dell’Alto Cremasco, sul suo sistema idrologico e quindi sulla sua fiorentissima agri-coltura.

Dalla relazione si evince che i tecnici provin-ciali confermano tutte le perplessità già eviden-ziate e quindi la necessità che quanto meno vengano svolti ulteriori studi e approfondimen-ti. Anche questo è positivo, ma a questo pro-posito vorrei sottolineare con forza l’auspicio che tali studi siano svolti in maniera accurata e imparziale. Il documento ricorda come sia stato dato incarico all’Arpa di approfondire le temati-che. Io chiedo che vengano messi a disposizio-ne dell’Arpa tutti gli studi pregressi, compreso quello del Comune di Mozzanica, e non solo quelli fatti eseguire dall’impresa che chiede di cavare.

Del resto, già nell’audizione davanti alla Se-sta Commissione del consiglio regionale, il di-rettore generale dell’Arpa aveva ribadito i rischi di abbassamento della falda e le gravi conse-guenze che ciò comporterebbe. Rischi che, sostengono ora anche i tecnici provinciali, de-vono essere attentamente valutati. La loro rela-zione sostiene che anche il Sacro Fonte del Santuario di Caravaggio, nonostante sia posto a monte dell’eventuale lago di cava, potrebbe essere a rischio di impoverimento, insieme al sistema dei fontanili che garantiscono acqua di qualità a un vasto territorio agricolo. Problema-tiche che potrebbero addirittura essere aggra-vate dalla realizzazione dell’autostrada Bre.Be.Mi., che fra Treviglio e Caravaggio correrà in trincea, cioè al di sotto del piano campagna.

Davvero è necessario valutare molto bene il rischio collettivo, sociale, quindi politico, con-nesso alla realizzazione della cava di Caravag-gio, nei confronti di benefici dubbi e comunque molto meno sociali, se non addirittura quasi del tutto privati.

E spero che, nella risposta alla mia interro-gazione, il governo prenda davvero in conside-razione la mia richiesta di mettere in salvaguar-dia il sistema dei fontanili dell’Alto Cremasco, misura consentita in base alla legge “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

Sen. Cinzia Fontana

Cava, Fontana:«Il ministero dica no»

L’opinione di Cinzia Fontana

Consiglio comunale a Crema nell’anti-vigilia di Natale, fra unanimità e voglia di vacanza.

«Seduta improduttiva» l’ha definita il presidente Antonio Agazzi. In effetti so-stanzialmente due i problemi trattati: uno, unanime, per impegnare sindaco e giunta; l’altro con la conclusione dopo ampia di-scussione di passare il tutto alla commis-sione consigliare competente. L’ordine del giorno presentato dalla copia inedita Matteo Piloni (Partito Democratico) e Agostino Dossena (Popolo della Libertà), chiedeva un forte impegno dell’ammini-strazione comunale nei confronti della società Autoguidovie Italiane per predi-sporre un collegamento diretto Crema-Milano Rogoredo, stazione di partenza dei treni ad alta velocità.

In effetti un collegamento diretto di questo genere, oggi inesistente, consenti-rebbe ai cremaschi di poter raggiungere rapidamente, con un interscambio gom-ma-ferro, tramite la Freccia Rossa, centri importanti del Paese. Durante la discus-sione di questo ordine del giorno diversi consiglieri, fra cui Gianni Risari, Gian Emilio Ardigò e Emilio Pini, hanno trova-to il modo opportuno per segnalare i con-tinui problemi che assillano i pendolari cremaschi, specie quelli della tratta Cre-ma-Bergamo, via Treviglio, nonché la ne-cessità di chiedere interventi importanti di snellimento del traffico sul percorso Cre-ma-Lodi sempre più importante per un collegamento con Milano alternativo ri-spetto alla Paullese diventata, coi lavori in atto, un percorso di guerra.

L’ordine del giorno che concludeva con un perentorio «impegna il sindaco e la giunta», è stato approvato alla unanimità.

Fumata nera, invece, per l’altro proble-ma affrontato: con la presentazione

dell’assessore Cesare Giovinetti, la que-stione dell’affidamento della gestione del Centro sportivo di via Indipendenza e via Picco alla SCS servizi locali. Stefania Bonaldi e Vincenzo Cappelli hanno insi-stito inutilmente su di un emendamento che impegnasse la SCS, in caso di scelta di un partner per tale gestione, a richiede-re un parere preventivo alla stessa ammi-nistrazione comunale. Emendamento bocciato, ma invio della bozza della con-venzione di affidamento alla commissione consigliare competente prima di approda-re di nuovo in consiglio comunale.

Consiglio comunale: il dramma dei pendolari

E’

Fortunato Pedrazzi, consigliere regionale del Pd

Insieme Piloni del Pd e Dossena del Pdl:

«Collegamento diretto Crema-Rogoredo»

Agostino Dossena, Pdl

Massimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona

Pedrazzi: «E’ da rivedere il patto siglato con la regione

Lombardia. Così non funziona. Il servizio non è garantito»

Il presidente: «E’ tutto falso, abbiamo dato quanto dovuto

Se non abbiamo versato l’una tantum è perchè manca la liberatoria di Autoguidovie»

Page 14: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

l consigliere del Partito De-mocratico Agostino Guerci si è dimostrato uno dei più attenti nell’affrontare i pro-blemi urbanistici e infrastrut-

turali più strategici per la città. Da assessore all’Urbanistica

della passata amministrazione aveva portato in consiglio comu-nale un progetto serio ed artico-lato per collegare in modo inte-grato il centro storico con le aree di prossima urbanizzazione a nord della stazione ferroviaria. Il progetto, come è noto, è stato lasciato in fondo al cassetto da parte della nuova amministrazio-ne di centrodestra che ha prefe-rito percorrere altre vie. Il proble-ma del passaggio oltre al ferrovia rimane però sempre in cima alle scelte strategiche di cui la città avrebbe urgente bisogno.

Quello del superamento della barriera ferroviaria a nord della città rimane il problema più im-portante per Crema che la mag-gioranza di centrodestra pare non riuscire ad affrontare.

«In città esiste una principale e grande priorità» spiega Guerci, «il superamento della barriera di S. Maria. In consiglio comunale giace da circa 6 mesi una mozio-ne presentata da un esponente della maggioranza (Fulvio Lo-renzetti) che, al di là della solu-zione non condivisibile, (un sot-topasso diretto sul viale) ha però il merito di riportare l’attenzione sul superamento della barriera ferroviaria a S. Maria».

Sull’argomento è già interve-nuto con efficacia il presidente del consiglio comunale che lo ha riproposto all’attenzione di tutti.

«Registro con interesse l’one-stà intellettuale di Agazzi rispetto all’argomento» commenta Guer-ci. «E' apparso ormai palese a tutti l’impasse dell’amministra-zione tanto da spingere la stessa a mettere in campo un’altra ipo-tesi: il sottopasso in via Indipen-denza. Una proposta che cerca di spostare l’attenzione sul pro-blema vero della città, ma che porta con sé una enormità di problematiche tali da fare pen-sare ad una soluzione con fini prettamente elettorali. Al di là della forte opposizione emersa

con garbo ma con determinazio-ne da parte di un comitato di cittadini residenti, anche gli stes-si ordini professionali (ingegneri, architetti, geometri) si sono espressi in modo negativo».

Quali sono, ad avviso della minoranza, le difficoltà princi-pali sollevate dalla ipotesi sot-topasso di via Indipendenza?

«E’ una soluzione che porta con sé enormi problematiche le-gate all’aumento di traffico, di rumorosità, di inquinamento, di inopportunità territoriale e di non sufficienti approfondimenti su una miriade di problemi connessi (parcheggi, via Picco, rotonde, ecc.). Una soluzione che la giun-ta ha fatto credere di poter co-gliere in pochi mesi ma che si è già dilatata di almeno un anno. E siamo solo agli inizi. Si tratta, di conseguenza, di una ipotesi sba-gliata che toglie risorse alla vera

soluzione che è quella del pro-lungamento della gronda nord. Dissento quindi, con Agazzi quando afferma che questa pro-posta è figlia del pragmatismo. No, questa è una visione corta su un problema strategico».

C’è anche fra gli stessi esponenti della maggioranza qualcuno che storce il naso ri-spetto alla proposta sottopas-so di via Indipendenza...

«In effetti era parso nel corso degli ultimi mesi di cogliere se-gni di corposi dissensi a questa soluzione anche nell’ambito del-la stessa maggioranza. Ad oggi però non hanno ancora trovato una adeguata consistenza».

Le minoranze non potranno limitarsi a protestare e ad at-tendere passivamente gli svi-luppi degli eventi. Che cosa intendete fare?

«Come minoranze stiamo pre-disponendo una richiesta di con-vocazione di uno specifico con-siglio comunale per discutere in maniera approfondita l’argo-mento ed evidenziare in tutta la loro gravità le superficialità com-messe dalla giunta , nonché le gravi ripercussioni che avremo in futuro ma soprattutto l’inade-guatezza strategica di tale pro-posta».

L’assessore all’urbanistica Massimo Piazzi ha più volte dichiarato che il prolungamen-to della Gronda Nord sarà co-munque incluso nel prossimo Piano di governo del territo-rio.

«L’ho letto anch’io sui giornali, e sottolineo “sui giornali” perché nessuna proposta ufficiale ci è mai pervenuta, come nulla è per-venuto ad associazioni ed ordini professionali che pur dovrebbe-

ro essere coinvolti in un argo-mento tanto importante per il futuro della città. Comunque io leggo proprio in questo la ragio-ne politica del dissenso fra gli assessori Piazzi e Beretta di cui tanto si è parlato. L’assessore Beretta vede traballare la sua in-crollabile certezza nei confronti della validità della soluzione via-bilistica del sottopasso di via In-dipendenza. Sono due posizioni che si sforzano di stare assieme per ragioni di potere ma che sa-rebbero di per sé inconciliabili».

E la concretezza di cui parla il presidente Agazzi?

«In attesa che qualcosa di uf-ficiale succeda è fondamentale percorrere la strada dell’automa-zione dei passaggi a livello che nonostante l’espressione favo-revole unanime con un ordine del giorno del consiglio comuna-le, registra una inadeguata azio-ne da parte dei vertici dell'ammi-nistrazione comunale. L’obiettivo di ridurre considerevolmente i tempi di attesa ai passaggi a li-vello non può essere considera-to un argomento di secondo or-dine per i cittadini che aspettano ormai esasperati fermi davanti alle sbarre abbassate».

ICrema14 Giovedì 31 Dicembre 2009

Agostino Guerci, consigliere comunale del Pd

Il consiglio comunale di Ro-manengo nella seduta di mar-tedì 22 dicembre ha approvato all’unanimità il Piano di gover-no del territorio (P.G.T.). Al voto favorevole della maggioranza si è unito anche quello dei quattro rappresentanti della minoranza.

Il sindaco Marco Cavalli, nel corso del suo intervento, ha posto in evidenza come nella stesura del nuovo stru-mento urbanistico particolare cura sia stata rivolta al rispetto dell’ambiente. Si è ritenuto di non sacrificare importanti aree verdi oggi vergini, ma di recu-perare, per uso abitativo, aree residenziali e produttive oggi dismesse o non più utilizzate.

Si è prevista un’unica nuova area di espansione produttiva, contenuta in circa 30mila metri quadrati, individuati a lato del-la provinciale Romanengo-Castelleone a confine con il Comune di Salvirola.

Per quanto riguarda il setto-re residenziale saranno utiliz-zate aree nel centro del paese un tempo sede di attività pro-duttive. Tra le aree da riqualifi-care più significative si ricor-dano: l’area ex INAR, l’area ex Stradiotti, l’area ex confezioni Nanetto, le aree Imut, le ex of-ficine Poli. Altre aree, apparte-nenti agli ambiti di trasforma-zione urbanistica programma-ta, saranno interessate da processi di completamento e riqualificazione: è il caso dell’area Grimaldelli ed altri, il comparto della Cascinazza, le lottizzazioni di completamento di via Carrobbio, via Maffezzo-ni e via don Milani.

Le zone residenziali indivi-duate contribuiranno alla ri-qualif icazione del nucleo dell’antico centro urbano. E’ importante rilevare come gli estensori del PGT abbiano te-nuto in particolare considera-zione il Pianalto della Melotta, zona tutelata per il suo partico-

lare interesse ambientale.I l PGT è stato redatto

dall’architetto Michele De Crecchio, che si è avvalso della collaborazione del geolo-go Giovanni Bassi e da Davi-de Gerevini per quanto riguar-da la valutazione ambientale strategica.

Il consiglio comunale ha preso in esame le osservazioni presentate da enti e privati e le controdeduzioni della Com-missione di Piano. Dopo la va-lutazione puntuale di tutte le osservazioni le relative contro-deduzioni, si è arrivati all’ulti-mo voto, quello che ha sancito l’entrata in vigore del Pgt. Il consiglio comunale, compreso il gruppo di minoranza, ha espresso il proprio voto unani-me sul Piano.

Grande soddisfazione è sta-ta espressa dal Sindaco che ha rimarcato la valenza politica di una condivisione da parte di maggioranza e minoranza, che ha riconosciuto il positivo la-voro svolto in quasi tre anni di elaborazione del nuovo stru-mento.

Al termine delle operazioni di voto il Sindaco ha ringrazia-to i tecnici e la commissione di piano per lo straordinario lavo-ro svolto.

Da qui inizia la seconda fa-se di lavoro che consisterà nella traduzione in azioni con-crete della programmazione urbanistica prevista dal Piano e che permetterà di cambiare il paese.

«Porterà rumore, più traffico e inquinamento»

Romanengo, Pgt approvato:«Riqualificare l’area Inar»

Intervista all’ex assessore all’Urbanistica Agostino Guerci

Via Indipendenza: «Ilsottopasso è un bluff»

Marco Cavalli

Barriera ferroviaria:subito l’automazionedei passaggi a livelloper ridurre al minimo

i tempi di attesa

Page 15: Il Piccolo del Cremasco

Crema 15Giovedì 31 Dicembre 2009

Con la crisi è diventata quasi una scelta obbligata. Ma sono “finte” perchè il committente è uno solo di Barbara Milanesi

prire la partita Iva o essere licenziati. Tutti scelgono la prima op-zione e nasce il popo-lo degli «imprenditori

di se stessi». Sono tanti coloro che, oggi, per continuare a lavo-rare sono “costretti” ad aprire una partita Iva. Lavoratori in transizione la cui parola d’ordine deve essere flessibilità. La crisi economica ha reso instabile l’occupazione. Un 2009 all’inse-gna della cassa integrazione, della mobilità, della riqualifica-zione professionale. Ed in ultimo: dell’apertura “forzata” della par-tita Iva.

Diverse le aziende che non hanno potuto permettersi di mantenere tutti i dipendenti, a cui non sono bastati gli ammor-tizzatori sociali e che hanno do-vuto applicare altri tagli per pro-vare a sopravvivere. Il consiglio di alcuni dirigenti ai dipendenti allora è stato quello di aprire la partita Iva. Difficile stimare quan-ti siano oggi i lavoratori in transi-zione verso l'imprenditoria forza-ta. Dati nazionali del 2007 parla-no di circa 250 mila “partite Iva” di professionisti non iscritti ad albi o associazioni, 30 mila in più rispetto all’anno precedente. Ma alle aziende conviene eccome. Si calcola che con le partite Iva le aziende risparmino circa il 25% rispetto a un contratto di collaborazione e oltre il 33% ri-spetto a un contratto di dipen-denza.

Il fenomeno non è nuovo, va detto, ma con la crisi è riaffiorato ovunque, nel terziario come nel para-pubblico. Questa “nuova” formula di collaborazione preve-de un reddito medio intorno ai 15 mila euro l’anno, poco più di mille euro al mese. Quasi tutti a mono-committenza, cioè forni-tori di una sola azienda. Insom-ma, false "partite iva", falsi im-prenditori. Ancora una volta pro-tagonista quella generazione che va dai 30 ai 40 anni. Si tratti di grafici pubblicitari, disegnatori di pagine web, segretarie, redat-tori, artigiani, costruttori. Insom-ma, il fenomeno tocca ogni cate-

goria. L'Italia diventa la patria del lavoro autonomo: il 27% dell'oc-cupazione complessiva, il triplo rispetto alla Danimarca, il doppio rispetto alla Germania, la Gran Bretagna, la Francia e l'Olanda. Ci supera solo la Grecia.

Il nostro territorio non è da meno. A confermarlo Emanuele Serina, commercialista crema-sco che nell’ultimo anno ha visto aumentare le pratiche di giovani, soprattutto, interessati all’aper-tura della partita Iva.

«Il fenomeno deve essere pro-babilmente distinto in due filoni» dice Serina, «entrambi comun-que in crescita. Il primo filone è quello di giovani che, in assenza di occupazioni sul mercato, ten-tano la strada del lavoro autono-

mo. Il secondo gruppo, invece, comprende tutti quei lavoratori che nel momento di crisi si sono visti costretti ad aprire la partita Iva dietro richiesta dell’azienda. Azienda che, in caso contrario, non avrebbe potuto continuare il rapporto di collaborazione con il dipendente per via dei costi di contratto».

Serina ci ha spiegato quali sono i vantaggi e gli svantaggi del lavoratore autonomo con partita Iva: «I vantaggi riguarda-no prevalentemente la flessibilità che la prestazione occasionale di professionalità offre. Mi spie-go. Un bravo imprenditore di se stesso riesce a procurarsi più collaborazioni. Più “vende” pro-fessionalità, più guadagna. Ov-

viamente: maggiori sono le com-mittenze, maggiori sono le retri-buzioni. Gli svantaggi riguardano invece le spese da sostenere e i rischi che corre chi si affida solo ed esclusivamente a se stesso. Un giovane che apre la partita Iva deve pensare a pagare i con-tributi Inps, le varie imposte e il commercialista che deve tener-gli una contabilità e far comba-ciare i bilanci. Non solo. Deve anche tener presente che in un momento di crisi come questo se manca la committenza, non lavora. Insomma: nessun diritto, nessuna tutela e nessuna prote-zione».

Come Serina altri commercia-listi della città confermano il dato di partite Iva in aumento. Anche dalla Camera del lavoro le noti-zie sono le stesse. Enrico Gua-ragna, segretario generale Cisl addetto ai cantieri, conferma l’aumento nell’ambito dell’edili-zia: «E’ un fenomeno che esiste già da qualche anno e che nell’ultimo periodo ha subito un vertiginoso aumento. La mag-gior parte di questi “imprendito-ri” a cui è richiesta la partita Iva dalla ditta appaltatrice o sub ap-paltatrice non sono registrati alla cassa edile e quindi non possia-mo conoscerne effettivamente la quantità. Ma se si effettuasse una verifica e un confronto tra la cassa edile e i dati in possesso dall’Inps, si troverebbe un enor-me disparità».

Bruno Cavagnoli, presidente della CNA di Cremona parla di aumento del numero delle parti-te Iva, fenomeno che vede rinvi-gorito da qualche anno ma che risale agli anni Ottanta

«All’epoca si stava vivendo un momento di riorganizzazione economica» spiega Cavagnoli «e diverse persone stimolate e con-

vinte della loro professionalità si sono messe in proprio ed hanno messo a servizio la loro profes-sionalità. Un atto di coraggio fatto di convinzioni e di rischi che ha pagato. Questo succede-va negli anni 80. Oggi le cose stanno in un altro modo. Anche attualmente qualcuno crede ed investe nella proprie abilità aprendo la partita Iva e facendo appunto l’imprenditore di se stesso. Ma è anche vero che la maggior parte dei lavoratori si è trovata costretta a farlo. La parti-ta Iva oggi sembra essere so-prattutto condizione imposta. D’altra parte le aziende pur di non chiudere si sono viste co-

strette ad applicare dei tagli radi-cali. I lavoratori per continuare a lavorare, seppur in modo occa-sionali, hanno accettato la con-dizione con la speranza, magari, di poter prestare servizio anche presso qualcun’altro».

Conclude Cavagnoli: «Chiaro che se la committenza dovesse restare una sola allora sarebbe difficoltoso pensare che la parti-ta Iva possa essere una soluzio-ne agevole per il dipendente. Ma, giocate in modo adeguato le carte, e magari tra qualche tem-po in cui le condizioni potranno essere favorevoli, allora questo modo di lavorare potrebbe offrire altri tipi di prospettive».

A Boom delle partite Iva: «Ma è solo un modo per non perdere il lavoro»

Bruno Cavagnoli, Cna: «Oggi si fa molta fatica, ma in futuro con la ripresa

ci potrebbero essere opportunità»

Bruno Cavagnoli, direttore della Cna di Cremona

Emanuele Serina, commercialista:«Contratti troppo onerosi per le aziende

I vantaggi? Più uno è bravo e più guadagna. Svantaggi? Nessun diritto

e nessuna protezione»

Enzo Guaragna, sindacalista della Cisl: «Nel settore edile un aumento vertiginoso»

Page 16: Il Piccolo del Cremasco

di Roberto Bettinelli

na scheda telefonica con nu-meri sconosciuti e nuove per-sone, una donna misteriosa e un investigatore privato che Angelo Ogliari avrebbe paga-

to per pedinare l'ex moglie Jolanta Le-wandoska.

Sono queste le ultime novità del caso Ogliari. Novità che possono rappresenta-re una svolta nell'inchiesta a una decina di giorni dal termine della scadenza delle in-dagini. Angelo Ogliari è stato massacrato fra il 30 e il 31 ottobre del 2007 nella sua villetta di Cremosano. Ora sarebbero in-tervenute novità così importanti da fornire altro tempo le indagini alla Procura. Ecco quali sono.

I carabinieri dei Ris di Parma hanno decodificato la sim del telefono celulare andato distrutto durante la colluttazione che ha portato alla morte di Angelo. Prima domanda: il telefono si è danneggiato per caso oppure chi ha ucciso Angelo l'ha voluto distruggere?

Attraverso la sim i carabinieri sono risa-liti a una serie di persone con cui Angelo si è sentito il giorno stesso in cui è avve-nuto il delitto. Alcuni nomi sono noti, co-me il bulgaro che vendeva auto insieme a Ogliari. Ma ci sarebbero altre persone. Fi-nora sconosciute. Una donna, in partico-

lare, avrebbe attirato l'attenzione degli in-quirenti. Chi è? Che ruolo aveva nella vita di Ogliari? L'altra novità: il 45enne di Cre-mosano avrebbe pagato un investigatore privato per pedinare l'ex moglie. Si sareb-be rivolto a un'agenzia privata per tenere sotto controllo la Lewandoska. Per sapere se l'ex moglie era in compagnia della figlia Diana.

Nella sim c'era anche il numero di Da-vide Arcari, grande amico di Ogliari. Gli investigatori, dopo aver avuto l'esito della decodifica degli esperti del Ris, l'hanno sentito il 23 dicembre scorso. La sim ha consentito di dimostrare che l’ultimo mes-saggio inviato col telefonino da Angelo ri-sale alle 22.52 del 31 ottobre del 2008. Era stato Arcari a contattare l’amico tre minuti prima per dirgli che la mattina dopo l’avrebbe aspettato al solito bar per fare colazione. «Scrisse ok e nient'altro» rac-conta Arcari che è il presidente dell’asso-ciazione «Genitori per Sempre». Arcari conferma che prima di Natale è stato con-vocato nella caserma di via Macallè: «E’ vero, i carabinieri hanno voluto riascoltar-mi. Hanno sentito in tutto cinque, sei per-sone. Alcune già conosciute, altre no».

I tempi stringono. I carabinieri hanno inviato i verbali degli ultimi interrogatori alla Procura cremasca. Potrebbe essere l’ultimo passaggio utile per costruire una castello di accuse credibile. Oppure iun tentativo per rilanciare tutta l'indagine. Un tentativo estremo per strappare un'ultima proroga.

Arcari, a nome della sua associazione, ha già annunciato che nel caso l’inchiesta venisse archiviata, darà vita a una manife-stazione di protesta contro il palazzo di giustizia cittadino. «Siamo già in contatto con una decina di associazioni» dice Ar-cari, «e tutte vogliono dare il loro contribu-to per dare un volto agli assassini di An-gelo. Andremo fino in fondo, siamo già in 200 pronti a manifestare».

INCENDIO DOLOSO A «LE CINEMA»In questo scorcio finale del 2009 c'è

stata anche l'udienza decisiva del proces-so per l'incendio che a cavallo fra il 30 e il 31 dicembre del 2008 ha distrutto il locale «Le Cinema» di via Palmieri.

L'inchiesta. I carabinieri arrestano alcu-ni giorni dopo il rogo Rocco D’amico, un pierre milanese di 37 anni con origine sici-liana. Noto nel mondo della notte. Parteci-pava alla gestione de «Le Cinema» insie-me al croato Anic Isic Goran. Il 37enne finisce in carcere insieme all’amico cre-masco di 22 anni Alessandro Bonizzoni. Per i carabinieri sono stati loro a dare alle fiamme il locale. Il gip li rinvia a giudizio. Il 3 dicembre scorso presso il tribunale cit-tadino si è tenuta l'udienza nella quale sono stati analizati i filmati delle video camere del Comune e del distributore Ta-moil di via VI Novembre. Per la difesa due avvocati importanti: Massimo Martelli e Martino Boschiroli. Nel corso dell'udien-za hanno ribattuto colpo su colpo. In una delle registrazioni che sono state visiona-te in aula si vede chiaramente la station

wagon con a bordo i due imputati che ar-riva al distributore. Sembrano riempire una tanica di benzina. Poi se ne vanno. In un altro filmato, questa volta siamo da-vanti al locale di via Palmieri, si vede un uomo che si avvicina con la tanica in ma-no. E’ evidente che si tratta della persona che ha dato fuoco al locale. Si dirige verso l’ingresso de «Le Cinema». Subito dopo scoppia l’incendio. Ma non è riconoscibi-le. E’ solo una sagoma che cammina nel

buio. Inoltre, fa notare l’avvocato Martelli, non è vestito come il suo cliente quando è stato filmato poco prima al distributore.

I due imputati non hanno mai nascosto di essere andati a fare benzina al distribu-

tore Tamoil quella notte. Ma hanno sem-pre negato di aver incendiato il locale. Quella notte hanno detto di essere stati anche in un locale a Offanengo e uno a Casalmorano. In ogni caso il processo è entrato nella fase finale. Nella prossima udienza fissata per il 27 gennaio ci saran-no le requisitorie dell’accusa e le arringhe dei difensori. Poi il collegio presieduto dal giudice Salvatore Cappelleri dovrà deci-dere.

STALKING: PRIMA CONDANNALo stalking diventa reato. Il Tribunale di

Crema ha emesso la prima sentenza di stalking della sua storia il 19 dicenbre scor-so. A picchiare e perseguitare una donna cremasca di 35 anni è stato Kiranjit Singh, l’indiano di 23 anni arrestato dai carabinieri, condannato a un anno e due mesi. Con-dannati anche i connazionali Randeep Singh, 22 anni, e Jitenger Singh, rispetti-vamente a 5 mesi e 10 giorni. Sono tornati in libertà. Assolto Amrik Singh, 32 anni. Singh e gli altri indiani erano difesi dall’av-vocato Ilaria Dioli del foro di Crema. Dioli ha chiesto che il suo assistito venga trasfe-rito agli arresti domiciliari non appena si ri-esca a trovare un parente che lo accolga.

«Ho ancora paura» ha detto la donna perseguitata, al termine della prima udien-za. I carabinieri hanno ricostruito i fatti. L’indiano non ha accettato la fine della relazione e ha iniziato a perseguitare la donna. Ci sono stati anche episodi di vio-lenza. L’ultimo nella ditta dove lavora la donna il 26 novembre. Anche il vicino di

casa della donna, scambiato per il nuovo fidanzato, è stato picchiato. E ha accusa-to l’indiano: «Non si rassegnava alla fine della storia e si è messo in testa che c’era qualcosa fra noi. Mi è saltato addosso. Ho creduto che mi volesse ammazzare».

IMMIGRATI TRUFFANO INPSSempre legata al mondo dell'immigra-

zione è la maxi inchiesta della Guardia di finanza che agli inizi di novembre si con-clude con la denuncia di 45 stranieri che truffavano l'Inps. Albanesi, indiani, algeri-ni, cinesi che percepivano l’assegno so-ciale di 500 euro al mese ma che non avevano la residenza in Italia. Tutti gli stra-nieri avevano fatto ritorno al loro Paese d’origine e avevano incaricato parenti o conoscenti di incassare gli assegni. Alcuni di loro, quando i parenti sono stati contat-tati dalle Fiamme gialle, si sono precipitati a tornare. «Abbiamo controllato i loro bi-glietti d’imbarco» ha detto il comandante del nucleo Piergiorgio Samaya, «ed era evidente che erano tornati apposta per sostenere l’interrogatorio». I finanzieri hanno controllato la posizione di più di 3 mila persone fra italiani e stranieri. In real-tà gli stranieri erano 78 e fra questi c’era-no i 45 irregolari.

Samaya e i suoi uomini hanno lavorato a stretto contatto con i funzionari dell’In-ps. Per accedere all’assegno della pen-sione minima, infatti, prima dell’1 gennaio del 2009 bastava dimostrare l’età, i 65 anni, il permesso di soggiorno, avere dei figli e un reddito basso. L’altro aspetto decisivo era la residenza in Italia. Gli im-migrati denunciati hanno vissuto in pro-vincia di Cremona qualche anno o anche per pochi mesi. Dopo, hanno finto di re-stare in Italia ma in realtà era tornati a ca-sa. Ha spiegato Samaya: «Adesso per usufruire dell’assegno minimo è indispen-sabile oltre alla residenza, vivere in Italia per almeno dieci anni. Il nostro è stato un vero lavoro d’intelligence. Abbiamo elimi-nato dagli elenchi dell'Inps quelli che an-davano di persona a ritirare la pensione e ci siamo concentrati sugli altri».

I finanzieri hanno dimostrato che i 45 stranieri non risiedevano in provincia di Cremona come volevano far credere. So-no stati ascoltati tutti i parenti. I finanzieri hanno seguito i percorsi dei soldi e dei conti correnti da una banca all’altra. Poi sono partite le denunce: 37 per indebita percezione di denaro proveniente dallo stato, 8 per truffa, uno anche per docu-menti falsi. Contestato anche il danno erariale. La crifra complessiva della truffa ammonterebbe a 300mila euro.

Anno di cronaca nera: ecco i casi più importanti di tutto il 2009 Crema16 Giovedì 31 Dicembre 2009

Delitto Ogliari: tutte le novitàU

L’omicidio di Angelo Ogliari resta senza colpevoli?

Si procede all’archiviazione

In una notte brucia «Le Cinema». Il processo:avvocati e accusa analizzano in aula i filmati del rogo

La villetta di Cremosano dove è stato ucciso Angelo Ogliari

Indiano perseguita fidanzata cremasca: è la prima

condanna per stalking

Incredibile truffa all'Inps: 45 stranieri denunciati

per un danno di 300mila euro

Traffico di camion rubati e smontatiBlitz dei carabinieri di Montodine in una

cascina a Moscazzano alla caccia di camion rubati. I militari hanno recuperato tre mezzi pesanti, tutti Mercedes. Due erano ancora in-tegri, mentre uno, un Mercedes 2638, era già stato fatto a pezzi. L’egiziano di 30 anni che lo stava smontando è stato arrestato. Un compli-ce è riuscito a fuggire quando ha visto arrivare nel cortile della cascina l’auto dei carabinieri. I camion venivano fatti a pezzi per rivendere la parti singolarmente. Si tratta di mezzi nuovi, il più vecchio è stato prodoto nel 2003.

L’operazione è iniziata alle 14.30 di ieri pomeriggio. I carabi-nieri avevano raccolto delle testimonianze che denunciavano uno strano via vai di mezzi pesanti intorno alla cascina. Cosa che non è passata inosservata. Il covo era in una parte della cascina Dama a Moscazzano. «E’ stata affittata e non era abita-ta, ma usata solo come luogo dove ospitare macchine e attrez-zature. In realtà era un covo dove abbiamo trovato i camion ru-bati. Tutta mezzi rubati di recente» ha spiegato il maresciallo Paolo Serra.

I camion rubati, oltre ad essere della stessa casa automobilistica, la Mercedes, hanno in comune il fatto di provenire dalla provincia di Torino e dal Piemonte. E’ qui che sono stati rubati, tra il 21 e il 28 dicembre scorsi. «E’ un dettaglio che non ci è sfuggito, è evidente che c’è un legame particolare. E' un giro di ca-mion rubati che parte dal Piemonte mentre qui a Moscazzano venivano smontati» ha con-tinuato Serra. L’egiziano che è stato arrestato aveva la residenza a San Giuliano Milanese. Ha precedenti ma è in regola con il permesso

di soggiorno. Ora i carabinieri stanno cercando di capire che è il complice che è riuscito a scappare. Ma soprattutto vogliono riscortuire tutta la rete: chi rubava i camion, chi li portava nella cascina di Moscazzano, chi vendeva i pezzi. E dove. Se infatti le parti venivano rivendute, dovrebbero esserci delle officine nelle quali era possibile farlo. I carabinieri hanno recuperato anche un Fiat Doblò che risultava da rottamare a causa di un incidente. «Invece era in ottime condizioni, probabilmente è stata cambia-ta la targa» ha commentato il maresciallo dei carabinieri.

Page 17: Il Piccolo del Cremasco

L'OMICIDIO DI VIA MARTINIGiovedì 17 dicembre la Corte d'assise

di Cremona non ha creduto alla tesi della difesa e ha condannato a 30 anni di car-cere Vito D’Onghia, il 55enne barese accusato dell’omicidio di Antonia San-giovanni. La donna era stata uccisa a coltellate in un cortile di via Enrico Marti-ni la mattina del 21 giugno del 2008. Il legale che ha assistito l’imputato durante

il processo, l'avvocato Giuseppe Giardi-na del foro di Lodi, ha sempre sostenuto che D'Onghia al momento di compiere il delitto non era capace d’intendere né di volere e avrebbe agito in preda a un rap-tus di follia. Questa ricostruzione dell'ac-caduto non è stata accolta dalla corte, che ha ritenuto invece più attendibile la tesi opposta, quella della premeditazio-ne, presentata dal pubblico ministero Raffaele Pesiri. Non a caso nella stessa direzione dell’accusa si è pronunciato anche il tecnico incaricato dai giudici di eseguire una perizia psichiatrica sull'im-putato.

Il 55enne barese era stato arrestato l'estate scorsa dai carabinieri di Chiari, che l’avevano scovato in un cascinale gestito dal gruppo alpini di Rovato sulle pendici del Montorfano, in provincia di Brescia. D’Onghia aveva portato la sua Saab sporca di sangue in un’officina dei dintorni e il meccanico, insospettito, ave-va chiamato i carabinieri. Con la Saab, infatti, poche ore prima l'imputato aveva investito Antonia Sangiovanni in via Enri-co Martini, a Crema. La donna era appe-na uscita di casa in bicicletta per andare alla stazione a prendere il treno, ma lun-go la strada aveva incrociato il barese che, al volante della Saab, l’aveva inve-stita. Antonia, ferita e dolorante, aveva cercato di tornare indietro per rifugiarsi in casa, ma l'uomo l’aveva inseguita e l'aveva finita a coltellate all'interno del cortile di un condominio. Qui l’aveva la-sciata in una pozza di sangue ed era fuggito. L’allarme era scattato subito do-po.

Antonia Sangiovanni, vedova e con due figli di 26 e 19 anni, abitava in un condominio molto vicino al cortile dove è stata uccisa. La donna era molto nota nel suo quartiere, San Bernardino. Conosce-va il suo carnefice. Pare ci fosse stata anche una relazione fra loro in passato. E

a far scattare la furia omicida del 55enne, che lavorava come tassista a Milano nel-la zona della Stazione Centrale, potrebbe essere stata proprio la gelosia. Oppure un debito di gioco. Una passione, quella del gioco d’azzardo, che sembra unisse i due. D’Onghia nel periodo precedente il delitto era vissuto in un campo nomadi a Vigevano e aveva dei precedenti penali per tentato omicidio, risalenti al 1988.

DROGA AL BAR VIENNAIl 2009 ha rappresentato un anno re-

cord anche per la lotta allo spaccio e al consumo di droga. La principale opera-zione su questo fronte, l'hanno portata a termine i poliziotti del commissariato di via Macallè. All'alba di martedì 4 agosto gli uomini del vice questore Daniel Se-gre prelevano nelle loro case Matteo L., 36 anni, cremasco, titolare del bar Caffè Vienna di via Mazzini a Crema, Marco D., 35 anni di Castelleone, Gaetano P., 44 anni, di Spino d'Adda, Antonello V., 38 anni, di Casaletto Vaprio, Mourad A., marocchino di 26 anni, residente a Palaz-zo Pignano, mentre Mohamed S., 22 an-ni, e Labib E., 35 anni, erano già in car-cere. Il giorno dopo finiscono in manette un albanese e un altro nordafricano. Tutti gli arrestati vengono portati a Cà del Fer-ro con l'accusa di spaccio di droga. E' l'operazione della polizia denominata

«Valzer della neve», durata quasi un an-no, coordinata dal vice questore Segre. Al blitz, oltre agli uomini del commissa-riato di Crema, hanno partecipato gli in-vestigatori della Digos, gli agenti della Squadra mobile di Cremona e della Squadra prevenzione crimine della Lom-bardia. Un anno di lavoro per gli investi-gatori della polizia che ha portato a un sequestro di 100 grammi di cocaina, 100 grammi di hashish, 10 grammi di eroina e 5 fiale di metadone, 3mila euro recupera-ti, cinque abitazioni perquisite, due auto sequestrate, sospese quattro patenti di guida. Il giro di affari ipotizzato grazie alla vendita della cocaina era di 100mila euro al mese. Ma in città, la notizia che colpi-sce di più, è la chiusura del bar Vienna. E' stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crema a ordinare di met-tere i sigilli. «Abbiamo provato che la co-caina veniva consumata nei locali del bar, nella stanza sul retro o in cucina, durante le ore di apertura e oltre» ha spiegato Segre durante la conferenza stampa che si è tenuta negli uffici di via Macallè. I poliziotti ascoltano più di 200 cremaschi, tutti consumatori di cocaina. Per alcuni di loro il vizio della cocaina ha significato la fine della loro vita professio-

nale. «Persone normali, con attività in proprio ereditate dai genitori, si sono ro-vinate a causa di questo vizio» ha com-mentato Segre davanti ai giornalisti, «la dipendenza li ha portati a mettere a ri-schio la loro famiglia, il benessere rag-giunto grazie ai genitori, e la cosa assur-da è che in tutta questa vicenda nessuno si è arricchito».

Gli arrestati ottengono in poco tempo di uscire dal carcere. Il 18 settembre Matteo L., il cremasco di 36 anni titolare del bar Vienna, ottiene la libertà di circo-lare con l'obbligo di rientrare la sera. Matteo L. ha già ceduto il bar. E' questo il motivo che ha spinto il giudice per le in-dagini preliminari a revocare il sequestro del locale. «Siamo molto soddisfatti, la decisione del Tribunale del Riesame ha permesso al mio cliente di tornare ad essere libero» dichiara l'avvocato Ar-mando Simbari, «è trascorso un mese da quando il mio assistito è stato arresta-to e ha subito la misura cautelare del carcere. Prima siamo riusciti a far riparti-re l'attività del bar grazie alla decisione del magistrato di non ritenere più neces-sario il sequestro. Adesso anche il mio cliente ottiene l'obbligo di dimora».

L'inchiesta aspetta ora di entrare nella

fase processuale. La polizia ha nelle pro-prie mani intercettazioni telefoniche e ri-sultati di pedinamenti. Non solo. Hanno parlato in molti. Fra gli stranieri e i crema-schi arrestati non c'è alcun rapporto. Ma lo scenario che emerge è quello di una città dove la cocaina circola a fiumi. La vicenda ha fatto molto clamore. Se ne sono occupate anche le reti nazionali.

ARMI PER IL CRIMINE ORGANIZZATOMa ad ottobre c'è un altro fatto che

scuote i cremaschi. Un fatto in odore di mafia. I carabinieri recuperano sulle rive del Serio uno zaino e due pacchi di poli-stirolo piene di armi.

Una colt americana, proiettili, una bomba a mano ananas, il caricatore di un Kalashnikov, un fucile da caccia molto potente e uno zaino pieno di proiettili. Un passante verso le 11 vede i due pacchi e lo zaino nel bosco di via Visconti. Chiama i carabinieri. Dopo il primo sopralluogo, il capitano Antonio Savino chiede l’inter-vento degli artificieri. Una squadra di esperti parte subito da Milano. Nel frat-tempo anche i militari del decimo reggi-mento guastatori di Cremona raggiungo-no le rive del Serio. Alle indagini parteci-pano i Ros di Milano. La posta dei cara-binieri porta verso il crimine organizzato. Mafia, camorra, ndrangheta. Si parla di un interesse dell'Fbi alle armi di via Vi-sconti. La pistola era di un marine ameri-cano. la bomba ananas è di fabbricazio-ne slava mentre il fucile da caccia poten-ziato con manico a pistola è stato pro-dotto da una ditta bresciana fallita. le in-dagini vanno avanti nella più totale se-gretezza. L'ipotesi principale è quella di un commando addetto alla scorta di un capo clan che per poco tempo si è fer-mato in città. Ma qualcosa è andato storto e i “picciotti” avrebbero abbando-nato in fretta e furia le armi in via Viscon-ti. L'intenzione era di tornare in un secon-do momento a riprenderle. Ma i carabi-nieri le hanno trovate prima. Ora sulle armi stanno indagando i carabinieri del Ris di Parma. Ma sono armi che hanno già sparato. E avrebbero potuto farlo an-cora. Anche a Crema, forse. Città di pro-vincia che ha imparato a conoscere il volto oscuro del crimine.

Crema 17Giovedì 31 Dicembre 2009

A lato il bar Vienna con i sigilli. Sopra il vicequestore Daniel Segre

Fiumi di cocaina nella notte cremasca: la polizia

chiude il bar Vienna

Le armi della mafiarecuperate sulle rive del Serio:

la scorta di un capo clan?

Le armi scoperte sulle rive del Serio.Sopra il capitano Antonio Savino

Vito D’Onghia, il tassista che ha ucciso Mariuccia ed è stato condannato a 30 anni dalla Corte di Assise

TRIBuNALE DI CREMAEsec. Imm.re n. 86/2008 – Reg. Incarichi 40/09 – G.E. dott. Cristian Vettoruzzo

ESTRATTO DI AVVISO DI VENDITA

Professionista delegato: Avv. Laura Moruzzi, con studio in Crema – via Benzoni n. 5 (tel. 0373 85732, fax 0373 252682, e-mail [email protected]).Vendita senza incanto: 18 febbraio 2010, ore 16.00, presso lo studio del delegato.Lotto unico: in Comune di Casaletto di Sopra (CR),Via Don Albino dall’Olmo n. 24, villa di tipo bifamiliare composta da soggiorno, cucina, servizio igienico, disimpegno e vano ad uso autorimessa privata al piano terra e da tre camere, servizio igienico, disimpegno e balcone al piano primo, con annessa area pertinenziale esclusiva sui lati est, sud ed ovest.PREZZO BASE euro 118.500,00 con offerte in aumento di euro 2.000,00. Offerte da depositare in bollo e in busta chiusa presso lo studio del delegato, dal 15 febbraio al 17 febbraio 2010 dalle ore 9,30 alle ore 12,00 esclusi il sabato e i festivi, con unito assegno circolare per cauzione pari al 10% del prezzo offerto, intestato alla Procedura Esecutiva Immobiliare n.86/2008.Vendita all’incanto: 4 marzo 2010, alle ore 16,00 sempre nello studio dell’avv. Laura Moruzzi al prezzo base di euro 118.500,00 con offerte in aumento di euro 2.000,00. La domanda di partecipazione all’incanto, in bollo e non in busta chiusa, dovrà essere depositata nella competente Cancelleria del Tribunale di Crema non oltre le ore 12,00 del giorno non festivo precedente la vendita, con allegato assegno circolare per cauzione di euro 11.850,00, intestato come sopra. In ogni caso sul sito www.astagiudiziaria.com è pubblicata la relazione di stima dell’immobile per cui è la presente procedura di vendita. La presentazione dell’offerta implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata di quanto contenuto nella relazione peritale e nei suoi allegati, negli atti del fascicolo processuale, nonché nell’avviso affisso, in forma integrale, all’Albo del Tri-bunale di Crema.Crema, 22 dicembre 2009. (avv. Laura Moruzzi)

Page 18: Il Piccolo del Cremasco

n unico corpo di Polizia locale per Pandino e Spi-no d’Adda.

Dopo il rinvio della settimana precedente

causato dalla neve, lunedì scorso anche il consiglio comunale di Spi-no d’Adda ha approvato la conven-zione con Pandino. La cerimonia della firma congiunta da parte dei due sindaci, che darà il via ufficiale alla nuova esperienza, si svolgerà a Pandino venerdì 8 gennaio alle 11 del mattino. Già martedì, però, i due sindaci, Donato Dolini e Co-stantino Rancati, si sono incontra-ti con il neo comandante Papagni per definire le attività necessarie ad avviare il nuovo organismo. Gli adempimenti necessari prenderan-no circa un mese, durante il quale ciascun ufficio continuerà a garan-tire i servizi.

La convenzione istituisce dun-que il «Corpo intercomunale di po-lizia locale Alto Cremasco», com-posto dagli agenti di Spino d’Adda e di Pandino, sotto la direzione del comandante della polizia locale di Spino d’Adda. Sarà così possibile una gestione migliore delle risorse umane e di mezzi. Il comandante avrà a disposizione in ogni momen-to della giornata 5 o 6 agenti e avrà quindi la possibilità di rispondere meglio alle esigenze del servizio ed anche alle eventuali emergenze. Maggiore presenza sul territorio, dunque, maggior controllo e quindi maggiore sicurezza per i cittadini. «La gestione associata» dice la

convenzione, «è finalizzata, tra l'al-tro, a garantire il presidio dei biso-gni emergenti nel territorio ed una presenza più articolata per la pre-venzione ed il controllo di fenomeni

importanti per la sicurezza della circolazione stradale, per la prote-zione ambientale, tutela del consu-matore e per il controllo dell'attività edilizia».

Soddisfatti naturalmente i due sindaci per il traguardo raggiunto: la gestione associata, garantirà un'efficacia maggiore.

Dicono quasi in coro: «E’ la ri-sposta migliore che Comuni di pic-cole dimensioni come i nostri pos-sono dare oggi alla crescente do-manda di sicurezza che proviene dalla cittadinanza». Il controllo del territorio è molto più difficile se si hanno a disposizione solo uno o due uomini. «Aumentare la massa critica di uomini dedicati a questo è la soluzione cha abbiamo indivi-duato» commentano Dolini e Ran-cati.

Per la verità il discorso era inizia-to a tre: oltre a Pandino e Spino c’era anche Rivolta d’Adda, che poi ha però deciso di mantenere la propria autonomia. La convenzione resta però aperta, dicono i due pri-mi cittadini, e nuovi Comuni che volessero associarsi sarebbero i benvenuti. E manifestazioni di inte-resse pare ci siano.

Insieme alla convenzione per la polizia locale, Pandino e Spino d’Adda hanno firmato anche una convenzione per l’istituzione dello Sportello associato delle Attività economiche, un servizio importan-te per le imprese, a cui hanno già chiesto di aderire altri Comuni del territorio. Una conferma che la stra-da della collaborazione e della ge-stione associata di servizi impor-tanti è una prospettiva ormai matu-ra, che offre servizi migliori ottimiz-zando risorse e costi.

Rancati e Dolini decisi a firmare la convenzione. Ma è solo il primo passo. Anche il Comune di Rivolta pronto ad aderire

Spino-Pandino: ora c’è una sola polizia locale

Donato Dolini

U

Costantino Rancati

L’Orchestra di Fiati di Trigolo e San Bassano – unione artistico-musicale temporanea finalizzata all’attività con-certistica tra il Corpo Bandistico «Giuseppe Anelli» di Tri-golo ed il Corpo Bandistico di San Bassano diretta dal maestro Vittorio Zanibelli, si esibisce ad ingresso libero Martedì 5 gennaio 2010 alle 21 presso il Teatro Sociale di Soresina, con il consueto «Concerto di Buon Anno», even-to che si ripete ininterrottamente dal 1997 e che tradizio-nalmente da il via alla stagione concertistica del nuovo anno della formazione. Al tradizionale concerto partecipe-rà in qualità di voce solista il soprano Barbara Di Rosa che ha recentemente inciso con i “fiati” il Compact Disc «Note sotto l’albero», il quinto realizzato dalla formazione, con la quale presenterà alcuni brani natalizi tradizionali apposita-mente arrangiati per voce solista e banda: Silent Night, Adeste Fideles, O Holy Night, oltre all’Ave Maria dall’Otel-lo ed alla Vergine degli Angeli dalla Forza del Destino, am-bedue di Verdi, mentre la sola Banda proporrà A Merry Brassy Christmas, Suite di Purcell, Irish tune from County Derry, The little drummer boy e due brani tratti dalle famo-se colonne sonore del «Gobbo di Notre Dame» e di «Pira-ti dei Caraibi 3». Non mancheranno, a conclusione, i tradi-zionali auguri in musica che, da sempre, caratterizzano i concerti di Natale dell’Orchestra di Fiati e che tanto entu-siasmo suscitano nel pubblico che assiste numeroso a questo appuntamento.

Trigolo, concerto di Buon Annodell’Orchestra di Fiati

Vaiano, Excelsior Calcio. Il trofeo don Angelo BarboniRiflettori accesi sull’evento in programma saba-

to 2 gennaio 2010, presso la palestra comunale di Vaiano Cremasco in Via Giovanni Verga. La società Excelsior Calcio darà inizio al noto torneo inverna-le di calcetto in memoria di don Angelo Barboni, rivolto alle formazioni delle categorie giovanili degli anni 1998-1999-2000-2001-2002-2003/2004 del calcio dilettantistico e professionista.

Un evento tradizionale che da molti anni si svol-ge con una grandissima partecipazione, come spiega in nome degli organizzatori, il presidente

Danilo Maggi: «Sono previste oltre 40 squadre di bambini del territorio Cremasco, Milanese, Lodi-giano e Bergamasco. Il pubblico che tutti gli anni partecipa rimane sempre più soddisfatto dello spettacolo che specialmente i piccolissimi riesco-no a dare, cimentandosi per le prime volte sul campo Vaianese.

Bisogna lasciare i giovani liberi di esprimere quello che hanno dentro e l’Excelsior Calcio si muove in questa direzione, il calcio va vissuto con passione e consapevolezza, fin da giovani è possi-

bile educare ad un calcio di sani principi».Il responsabile del progetto qualità Massimo

Nelli ha organizzato degli incontri con allenatori e dirigenti, seguendo dei corsi d’aggiornamento te-nuti da Silvio Zilioli, per crescere e far crescere i bambini e i ragazzi che giocano nella nostra so-cietà. La manifestazione è patrocinata dal Comu-ne di Vaiano Cremasco, con la collaborazione della Polisportiva Vaianese, e grazie al contributo degli innumerevoli sponsor è sempre un grande successo.

Crema18 Giovedì 31 Dicembre 2009

Page 19: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

iabilità a Ombriano sot-to la lente di ingrandi-mento.

Nello scorso mese di ottobre l'assessore Si-

mone Beretta aveva convocato gli abitanti dei quartieri di Ombria-no e dei Sabbioni per illustrare le possibili novità per quanto riguar-da la viabilità così complessa di quella zona della città.

L'occasione è stata offerta da uno studio dell'ingegnere Percu-dani responsabile del Centro Stu-di Traffico specificatamente inca-ricato dal comune di Crema. A di-stanza di qualche tempo un grup-po di cittadini di quei quartieri ha affrontato di petto il problema ela-borando un documento di rispo-sta alle valutazioni tecniche. Gio-vanni Righini, docente all'Univer-sità di via Bramante, è stato uno dei più attivi partecipanti alla ste-sura del documento.

«Abbiamo corrisposto ad una sollecitazione venuta dall'ammini-strazione comunale» dice Righini, «e abbiamo deciso di svolgere le nostre argomentazioni a proposi-to della viabilità dei due quartieri ad ovest della città sul base della nostra esperienza di vita quotidia-

na vissuta con le attuali difficoltà del traffico».

Continua Righini: «Sia il Centro Studi Traffico (CST) che il Piano Particoleggiato del Traffico (PPT) riferiti alla viabilità delle frazioni di Ombriano e dei Sabbioni hanno suscitato una particolare attenzio-ne e interesse da parte degli abi-tanti dei due quartieri e non pote-vamo non interloquire».

Ne è uscito un documento di quindici pagine che deve costitui-re momento di attenzione da par-te dei tecnici e degli amministra-tori di Crema. Se non altro come risposta positiva a chi dimostra di preoccuparsi dei problemi della

città. Cosa non usuale, purtroppo, di questi tempi. Giovanni Righini si è occupato direttamente dell'aspetto riferito ai flussi del traffico.

«L’analisi del traffico dei Sab-bioni e di Ombriano deve anzitut-to tener conto dei nuovi fattori generatori di traffico che in quelle zone della città, un tempo periferi-che, oggi di fatto unite alla prima periferia cittadina, si stanno cre-ando o sono in via di essere crea-ti. I nuovi insediamenti abitativi a sud di via Camporelle, un nuovo plesso scolastico in viale Europa, per citarne due molto significativi. Preoccupa molto anche il traffico veramente notevole che gravita sul supermercato Ipercoop; tanto più in prospettiva se messo in re-lazione al nuovo insediamento abitativo ormai praticamente ter-minato in via Camporelle. Potreb-be con ogni probabilità generare un notevole flusso di traffico fra i due punti che graverebbe intera-mente sull’abitato dei Sabbioni».

Da qui il documento fa discen-dere una prima proposta: rendere fluidi i collegamenti fra le frazioni e la viabilità a ovest della città, ed evitare di creare scorciatoie attra-verso le frazioni per il traffico non “specifico”, cioè quello da attra-

versamento, disincentivando quelle già esistenti. Per facilitare il collegamento con Crema sarebbe necessario prevedere la realizza-zione di un’altra strada di collega-mento con via Capergnanica e via Libero Comune parallelamente a via Toffetti e via Camporelle.

«Per togliere dal percorso lun-go le frazioni il traffico non specifi-co» suggerisce Righini, «propo-niamo un collegamento diretto tra la strada verso Lodi e via Milano, per esempio partendo dal rondò presso il supermercato della Gi-randola per arrivare alla strada per Lodi tramite un raccordo a sud di Bagnolo».

Lo studio del comitato di citta-dini residenti insiste poi sulla op-portunità di realizzare alcune piste ciclabili: prolungamento verso la chiesa parrocchiale, verso i Morti delle tre bocche, verso il parco del Moso. Oltre ad essere un contri-buto partecipativo importante per il Piano del Traffico, il documento è anche interessante in riferimen-to al nuovo Piano di Governo del Territorio laddove individua delle previsioni di nuove infrastrutture di viabilità. Ci si augura che gli amministratori, col vaglio oppor-tuno dei tecnici, ne tengano conto per quanto possibile e utile.

V

A Ombriano e Sabbioni nasce il comitato che vuole cambiare la situazione del traffico

Crema 19Giovedì 31 Dicembre 2009

Giovanni Righini

«Questa viabilità così non va»Il progetto della Comuni-

tà sociale cremasca parte dal bisogno di integrazione sociale delle persone con disabilità e con disagio psi-chico. Tale integrazione è resa difficile dal contesto sociale, lavorativo e comu-nicativo in cui viviamo. Il progetto si propone di spe-rimentare opportunità d’in-tegrazione sociale attraver-so la nascita di esperienze locali di “orti sociali”. S’in-tende quindi creare un mi-cro-sistema sostenibile di economia solidale che, a partire dall’esperienza dei gruppi di acquisto solidali cremaschi e delle fattorie sociali a livello nazionale, permetta l’integrazione di persone con disagio.

A partire da questo obiet-tivo generale, il progetto si muove su livelli di realizza-zione diversi: interventi so-cio-educativi di inserimento in attività socio-occupazio-nale in contesto rurale rivol-te a persone con disagio; interventi socio-educativi di inserimento in attività labo-ratoriali per persone che frequentano centri diurni per disabili; creazione di una rete di micro-progetti similari sul territorio. Al pro-getto hanno aderito: Coop. sociale L'Alternativa, ANF-FAS Crema, AUSER Crema, Cascina Arcobaleno - Ca-pergnanica, Comune di Pia-nengo, Consorzio Arcobale-no, Associazione Diversabi-lità, Coop. Sociale Ergote-rapeutica artigianale crema-sca, Coop. sociale La Siem-bra.

Il costo complessivo del progetto è di 41mila euro. Il progetto si inserisce piena-mente all'interno della pro-grammazione locale del Piano di Zona del distretto di Crema, di accordo con l'Ufficio di Piano e i Comuni

del distretto. Fa parte della progammazione relativa all'ambnito della disabilità e beneficierà d interventi affe-renti a questo settore (con-venzioni attive con coope-rative social, attivazione di voucher sociali per attività accreditate, iniziative for-mative correlate al tema della disabilità...). Obiettivo principale del presente pro-getto è poi la costruzione e lo sviluppo di una rete di attori impegnati per pro-muovere e condividere una cultura di agricoltura sociale sul territorio cremasco, è perciò da considerarsi co-me progetto pilota al fine di sviluppare un modello di in-tervento che coinvolga sog-getti disabili e svantaggiati utenti dei Centri diurni del territorio, soggetti disabili giovani in formazione e per-sone disabili e svantaggiate in cerca di un'occupazione lavorativa, Cooperative So-ciali, Gruppi di Acquisto So-lidale, realtà del volontariato locale.

E' prevista un'iniziativa formativa presso la Cascina Arcobaleno rivolta ad ope-ratori sociali, al fine di dis-seminare l'idea progettuale nel territorio cremasco. E' previsto un momento pub-blico di diffusione dei risul-tati raggiunti, con il coinvol-gimento delle famiglie e dei volontari coinvolti, un incon-tro conviviale che possa co-municare attraverso i pro-dotti del lavoro sociale e del lavoro agricolo. Si prevede la realizzazione di un'area web specifica per la diffu-sione del materiale docu-mentale e video-fotografico. Gli organizzatori cercano 50 famiglie o volontari disponi-bili a parecipare oltre a sponsor che possano aiuta-re al finanziamento dell'in-ziativa.

Orti sOciali per i disabiliComunità sociale cremasca cerca volontari e sponsor

Sabato, il via libera ai saldiCritiche da Ascom e Zaninelli

Sabato 2 gennaio in tutta la Lombardia iniza-no i saldi. Prezzi ribassati per due mesi, fino al 3 marzo. Le previsioni non sono ottimali. La crisi economica si fa sentire.

Ma ci sono anche forti polemiche all'interno della categoria dei commercianti. Un malessere che il presidente dell'Ascom Antonio Zaninelli ha già espresso: «Nel momento in cui i nego-zianti sono già stati penalizzati dal maltempo dei giorni scorsi, ora devono svendere la merce. Non dimentichiamo poi che abbiamo avuto un

autunno lungo». Per Zaninelli la situazione attua-le va modificata al più presto. «O si ritorna al passato quando i saldi partivano con la seconda settimana di febbraio oppure bisogna mettere i commercianti di agire nella più completa libertà permettendo di far decidere a loro quando ini-ziare i saldi».

Soddisfatto invece il presidemte dell'Ascom per l'accoglienza riservata alle luminarie sulle porte della città. «Non è solo un sentore, ma abbiamo avuto la certezza che questa forma di

attrazione ha spinto molti visitatori a visitare la città e a spendere nei negozi. L'iniziativa ha fun-zionato».

Giovanni Righini, uno dei cittadini che ha firmato il documento con le nuove proposte

Antonio Zaninelli, presidente dell'Ascom

Page 20: Il Piccolo del Cremasco

n anno storico. Nel 2009 il ba-sket cremonese ha fatto il suo ingresso nella massima serie del basket italiano, traguardo mai raggiunto nella sua storia.

Merito del Gruppo Triboldi, griffato Vanoli, che al termine di un playoff per cuori forti, ha raggiunto il traguardo sognato dai tan-ti appassionati che man mano si sono innamorati della squadra del presidente Triboldi. Partito da Soresina, in dodici an-ni il team biancoceleste è passato dalla C1 al prestigioso palcoscenico dell’A1, senza mai bruciare le tappe e facendo quadrare sempre i bilanci. Un ulteriore merito, che ingigantisce ancor di più l’im-presa della società.

Una stagione 2008-2009 di serie A2 molto strana, con la Vanoli fortissima al PalaSomenzi (ora PalaRadi) e debole in trasferta, tanto da perdere nettamente anche con le formazioni poi retrocesse. Nonostante questo, il team di Stefano Cioppi è rimasto sempre in zona promo-zione, centrando anche l’accesso alle fi-nali di Coppa Italia, grazie ad una prodez-za di Reyshawn Terry nel match con Casale. La final four, giocata proprio a Cremona, ha visto la Vanoli cedere in fina-le con Veroli allenata dal grande ex An-drea Trinchieri (il coach della promozione in A2), ma la squadra ha comunque rice-vuto gli applausi dei tifosi.

Il 2009 è iniziato con la sconfitta di Va-rese e curiosamente la stagione regolare

si è conclusa proprio con i varesini (suc-cesso che ha garantito il terzo posto) e con Casale, il vero grande avversario negli spareggi promozione. Poi a maggio sono scattati i playoff, giocati per la terza volta dalla Vanoli. Nei due anni precedenti i cre-monesi si sono fermati ai quarti di finale, ma stavolta le cose sono andate in modo diverso. Il primo ostacolo si chiamava Pa-via, fatale alla Vanoli nel 2007. Il successo

nella serie per 3-1 ha riscattato quell’eli-minazione e proiettato il team di Cioppi in semifinale. Avversario Casale, considera-to dagli esperti il favorito per l’approdo in A2. Le cose si sono messe subito bene all’esordio al PalaSomenzi, ma in gara 2 la forza dei piemontesi ha piegato la bal-danza di Bell e soci e sull’1-1 l’inerzia del-la semifinale è passata nelle mani di Ca-sale. Per invertire la rotta serviva un “col-

po” esterno, in pratica un’impresa. E così è stato, anche con un po’ di fortuna. In un match combattuto, la Vanoli ha avuto il merito di restare attaccata agli avversari, ma sul –4 a pochi secondi dalla fine la sfi-da sembrava decisa. Non per il giovane Ariel Filloy, arrivato a stagione in corso, che ha riaperto il match con una “bomba” e sul -1 ha sfruttato una clamorosa inge-nuità di Andrea Ghiacci: recuperato il rimbalzo difensivo della vittoria, il gioca-tore di Casale ha inspiegabilmente “servi-to” sotto canestro Filloy, che ha segnato il canestro del sorpasso.

Con i piemontesi furenti, gara 4 non ha avuto storia: la rabbia di Casale si è ab-battuta sulla Vanoli, partita benissimo, ma poi travolta dalla squadra di casa. Tutto rimandato quindi a gara 5 a Cremona. Un altro match incredibile, con la Vanoli tor-nata in parità all’ultimo secondo (grazie ad un tiro da tre ancora di Filloy) e poi capa-ce di spuntarla all’overtime tra il tripudio dei tifosi. In finale con Sassari si poteva pensare ad una serie più facile, ma così non è stato. Almeno nelle prime tre sfide. Esordio a favore dei cremonesi e gara 2 per i sardi dopo un match interminabile. Ancora una volta la terza gara è risultata decisiva, grazie a una magia di Troy Bell: sulla parità, Sassari aveva in mano la pal-la della vittoria, ma l’americano di Cioppi è diventato Arsenio Lupin e con destrezza ha rubato la sfera e siglato il successo. Svuotata e avvilita, Sassari ha ceduto in

gara 4, consegnando alla Vanoli la promo-zione nell’ex A1 (ora Lega A). Dopo i do-verosi festeggiamenti, la società si è but-tata sul mercato per allestire un roster degno della massima serie. Confermati Bell, Cusin, Valenti e Aguiar, sono arrivati sotto il Torrazzo gli americani Rowland, Forbes e Brown, il greco Sklavos, For-menti da Casale e il giovane play Piazza. Un buon gruppo che ha saputo conqui-stare fino ad ora otto punti (quattro lun-ghezze sopra la quota salvezza) e soprat-tutto ha richiamato nell’ampliato PalaRadi tanti tifosi, sempre pronti ad incitare la squadra. Per il primo anno l’obiettivo è la salvezza, ma con un pubblico così si può puntare anche più in alto, grazie soprat-tutto all’impegno del presidente Triboldi.

A dominare la stagione 2008-2009 in Lega A è stata ancora una volta Siena, che ha portato a casa sia lo scudetto (3-1 a Milano, faticando però più del previsto), che la Coppa Italia (70-69 sulla Vitus Bo-logna). Dominio che non sembra inter-rompersi nemmeno nel 2010. Ultime ri-ghe, infine, dedicate alla Nazionale, cla-morosamente eliminata nelle qualificazio-ni per gli Europei. Tonfo che è costato la panchina a Carlo Recalcati, rimpiazzato (part-time) dal coach di Siena, Simone Pianigiani. La Vanoli ha avuto la soddisfa-zione di vedere Marco Cusin vestire la maglia azzurra. Speriamo lo continui a fare, ma con esiti differenti…

fa

U

Storica promozione nella massima serie al termine di un playoff molto emozionante Un Anno di Sport Seconda puntata20 Giovedì 31 Dicembre 2009

n anno storico. Nel 2009 il ba- po” esterno, in pratica un’impresa. E così gara 4, consegnando alla Vanoli la promo-ULa Vanoli è approdata nell’olimpo del basket

A sinistra il capitano Quadre Lollis, accanto al presidente Triboldi,

mentre riceve la coppaper la vittoria dei playoff

da Marco Bonamico,presidente di Legadue

(foto www.dinamobasket.com) A destra l’appassionato

pubblico che seguenumeroso i match

casalinghi della Vanoli.Sotto il play Rowland,uno dei nuovi arrivati

la scorsa estate(foto Castellani)

Page 21: Il Piccolo del Cremasco

tie-break della quinta sfida a fa-vore degli emiliani. Trento si è comunque consolata con la con-

n anno iniziato bene, ma finito male. Nel mezzo tante buone prestazioni alternate a prove deludenti. In

sintesi ecco il 2009 della Reima Samgas Crema, realtà consolida-ta della serie A2 di volley, alla quale manca sempre lo scatto per compiere il salto di qualità. Il giorno della Befana del 2009 i Blues hanno vinto, infatti, per 3-1 sul parquet di Cavriago, mentre domenica 27 dicembre sono sta-ti travolti a Roma. E’ vero che i capitolini formano una delle squadre più forti del campionato, ma dalla Reima era lecito atten-dersi una maggiore resistenza. Purtroppo ancora una volta è sta-to accusato il mal di trasferta.

Tornando alla stagione scorsa, i cremaschi ad inizio anno si sono trovati al settimo posto con 24 punti, a 12 lunghezze dalla vetta e dalla quella posizione non si sono più mossi. La regular sea-son si è chiusa il 14 aprile con un successo di valore contro Latina per 3-2 e proprio la formazione laziale è stata l’avversario della Reima nei quarti di finale dei pla-yoff. Un ostacolo davvero duro ed infatti l’Andreoli si è imposta per 3-1 in entrambi i match, man-dando subito in vacanza i crema-schi.

Obiettivo della nuova stagione per la formazione di Luca Monti era e rimane quello di scalare qualche posizione in classifica ma, complice qualche infortunio di troppo, la squadra ha alternato ottime prove a inciampi imprevi-sti. Dopo un avvio confortante, infatti, la Reima ha mostrato di accusare i match in trasferta, tan-to da sperperare quanto di buono fatto alla PalaBertoni. Un esem-

pio: il ko di Mantova contro una delle formazioni meno attrezzate del campionato di A2. A Crema, invece, ci hanno lasciato le pen-ne molte squadre, come le blaso-nate Bologna e Padova. Morale, i cremaschi si sono attestati al se-sto posto in una posizione tran-quilla, ma distante dal vertice e il ko di Roma ha confermato il gap con il gruppo che lotterà per la promozione diretta in A1.

Viste le forze in campo, l’ac-cesso ai playoff resta comunque alla portata dei ragazzi di Monti, ma per non correre rischi la squa-dra deve assolutamente guarire dal mal di trasferta.

In serie A1, invece, il 2009 è stato l’anno della grande vittoria di Piacenza, che ha conquistato lo scudetto a spese dei campioni in carica di Trento. Una finale mozzafiato, risolta solo 15-13 al

quista della Champions League.A livello di nazionale, Europeo

dai due volti per gli azzurri. Esal-

tante per le ragazze di Massimo Barbolini, deludente per i maschi di Andrea Anastasi. Le donne

hanno avuto la meglio sulla Ger-mania in semifinale e sull’Olanda nella finalissima, che ha assegna-to alle azzurre un meritatissimo titolo, che le consola della delu-sione olimpica. Fuori dalle semi-finali gli azzurri, che sono addirit-tura giunti decimi. Un flop che preoccupa in vista del Mondiali del 2010 che si giocano proprio in Italia. Tornando al volley di ca-sa nostra, infine, ricordiamo le brillanti prestazioni del Crema Volley, impegnato nella B1 fem-minile. Le violarosa hanno termi-nato l’anno al secondo posto e si candidano come grandi prota-goniste nel 2010. A Cremona, invece, gli appassionati non pos-sono più ammirare le imprese del-l’Esperia, che ha ceduto i di-ritti di A2 a Verona. Una perdita dolorosa, ma inevitabile per il volley provinciale.

Reima Crema alla ricerca del salto di qualità

U

I Blues cremaschi hanno alternato buone prove ad altre meno convincenti

In serie A1, scudetto a Piacenza

Sopra e sotto i giocatori della Reima impegnati in questa stagione (per gentile concessione della Reima-fotografo Umberto Dossena) A sinistra la Copra Piacenza in festa dopo la conquista dello scudetto di volley in finale contro Trento, campione nel 2008

Un Anno di Sport 21Giovedì 24 Dicembre 2009

Page 22: Il Piccolo del Cremasco

e lo spagnolo Hector Barbera (Aprilia). Simoncelli è stato pena-lizzato da un negativo avvio di sta-gione e non gli sono bastati sei successi per battere la regolarità

del giapponese Aoyama, che lo ha preceduto di 30 punti.

Buon quinto posto per Mat-tia Pasini (A-prilia) e una vit-toria all’attivo.

Nelle 125 il titolo è andato allo spagnolo Julian Simon (Aprilia), che ha preceduto il

britannico Bradley Smith e l’iberi-co Nicolas Terol. Solo settimo l’italiano Andrea Iannone, che dopo un ottimo avvio (tre succes-si), ha collezionato troppi ritiri in sella alla sua Aprilia.

n nome che evoca im-mediatamente un co-gnome. Parlando di Valentino si pensa su-bito a Rossi, ancor più

che al famoso stilista, soprattutto tra gli appassionati di sport. Il pe-sarese, 30 anni, nel 2009 ha messo le mani sul suo nono titolo mondia-le rintuzzando gli attacchi degli spagnoli Lorenzo e Pedrosa, che per la verità non hanno mai dato l’impressione di poter spodestare il re della MotoGp.

La 61ª edizione del motomon-diale è scattata il 12 aprile in Qatar e si è conclusa il Spagna con il Gp

della Comunità Valenciana e ha introdotto alcune novità. Per prima cosa tutte le moto hanno montato le stesse gomme (Bridgestone) e poi sono state ridotte le prove libe-re del venerdì. In più è stato vietato l’impiego delle sospensioni elettri-che, dei sistemi di controllo dell’av-vio e dei freni in carbonio. Tutto ciò non ha impedito a Valentino Ros-si di dominare il mondiale, stac-cando di ben 86 punti l’australiano della Ducati, Casey Stoner, che lo aveva battuto nel 2007.

L’alfiere della Yamaha ha avuto un rendimento impressionante per tutto il campionato, vincendo in sei

occasioni (due volte in Spagna, in Germani, Olanda, Repubblica Ce-ca e imponendosi anche nel Gp di San Marino) e collezionando nel complesso 13 podi. Solo un ritiro in sella ad una moto diventata sempre più affidabile grazie anche alla freddezza nella guida da parte del pesarese. Con il successo nel 2009, il palmares di Valentino Ros-si è diventato davvero impressio-nante: 9 titoli mondiali, 103 Gp vinti su 227 disputati, 164 podi, 56 pole position, 4026 punti ottenuti e 83 giri più veloci effettuati. Sulla scena da tanti anni, può essere considerato un veterano, ma a so-li 30 anni può ancora scrivere tante pagine vincenti e soprattutto è in grado di insidiare Giacomo Ago-stini. Da alcune stagioni la Formu-la 1 gli fa la corte, ma un perso-naggio di questo calibro è troppo importante per il motomondiale, che senza di lui perderebbe il suo fascino.

Agli avversari sono rimaste, quindi, le briciole e la possibilità di lottare solo per il secondo posto. A spuntarla è stato Jorge Loenzo, compagno di squadra di Rossi, che ha vinto quattro volte.

Primo degli italiani Andrea Dovizioso (se-sto), che in sella alla Honda ha anche centrato una vittoria. No-no il veterano Loris Capirossi e decimo Mar-co Melandri.

Meno gloria per il grande amico di Rossi, ovvero Marco Simoncelli, che si è dovuto accon-tentare del terzo posto finale nelle 250. La lotta per il titolo è stata apertissima e ha visto in lizza lo stesso Simoncelli su Gilera, il giap-ponese Hiroshi Aoyama (Honda)

Un Anno di Sport22 Giovedì 31 Dicembre 2009

U

Il pesarese ancora dominatore

della MotoGp Per Simoncelli

terzo posto in 250

n nome che evoca im- della Comunità Valenciana e ha occasioni (due volte in Spagna, in

I numeri da record di Valentino Rossi

Sopra Valentino Rossi in festa dopo la conquista del mondiale MotoGp, il nono della sua carriera e in basso a sinistra in sella alla sua Yamaha. Sotto Marco Simoncelli, terzo nelle 250

Page 23: Il Piccolo del Cremasco

seguimento vinto dal grande nor-vegese Petter Northug.

Nel tennis Roger Federer si è ripreso il trono mondiale. Dopo la parentesi di Rafael Nadal, lo svizzero è tornato a vincere gra-zie al suo tennis di gran classe. Eppure la stagione si era aperta sotto il segno di Nadal, vincitore dell’Australian Open in finale pro-prio contro Federer. Ma la riscos-sa dell’elvetico è arrivata proprio al Roland Garros, dove Federer non aveva mai vinto. Sulla terra rossa parigina si è sbarazzato in soli tre set della sorpresa svede-se Robin Soderling. Poi nell’amata Wimbledon, ha dovu-to sudare sette camicie per pie-gare Andy Roddick (16-14 al quinto set).

Successo che gli ha permesso di diventare il giocatore con più titoli vinti nello Slam (15 contro i 14 di Pete Sampras).

Forse un po’ stanco, ha cedu-

to all’emergente argentino Juan Martin Del Potro in finale degli Us Open. Infine, con grande umiltà, ha giocato lo spareggio contro l’Italia in Coppa Davis, salvando così la Svizzera dalla retrocessione. In campo femmi-nile grande stagione di Serena Williams, trionfatrice in Australia e a Wimbledon. Da segnalare, infine, il ritorno vincente di Kim Clijsters negli Us Open. Per l’Ita-lia, annata storica con l’ingresso di Flavia Pennetta tra le prime dieci del mondo e la vittoria nella Fed Cup in finale sulla Russia per 4-0.

Pochi acuti azzurri invece nel ciclismo, che ha salutato il ritorno in bici dell’americano Lance Armstrong, pluri vincitore del Tour de France e subito protago-nista sulle strade francesi (terzo

nella classifica finale). Il successo è andato allo spagnolo Alberto Contador davanti all’emergente lussemburghese Andy Scleck.

Affermazione russa, invece, nel 92° Giro d’Italia. A trionfare è stato Denis Menchov, che ha preceduto gli italiani Danilo Di Luca e Franco Pellizotti.

Sempre in Italia, il britannico Mark Cavendish si è aggiudica-to la Milano-Sanremo, mentre l’australiano Cadel Evans è di-ventato campione del mondo sulle strade di Mendrisio. Primo degli italiani Damiano Cunego (ottavo). Uno sport quello delle due ruote che continua ad entu-siasmare i tifosi, ma che si trova sempre a fare i conti con il do-ping, malgrado la maggiore se-verità nei controlli della Federa-zione internazionale.

n attesa delle Olimpiadi in-vernali, lo sci ha messo in palio nel 2009 i titoli mon-diali. Appuntamento per lo sci alpino in Val d’Isère

(Francia) dal 2 al 15 febbraio, con gli azzurri al via carichi di speran-ze. Ma le medaglie conquistate sono state solo due: Peter Fill ha colto l’argento nel super G (vinto dallo svizzero Didier Cuche), mentre Nadia Fanchini è giunta terza nella discesa libera domina-ta dalla statunitense Lindsay Vonn, vincitrice anche della Cop-pa del Mondo. Tra gli uomini fina-le emozionante per il successo della coppa di cristallo, con il nor-vegese Aksel Lund Svindal che ha preceduto di soli due punti l’austriaco Benjamin Raich.

E’ andata meglio nello sci di fondo, con quattro podi azzurri e soprattutto un successo. Merito di Arianna Follis, che ha primeg-giato a Liberec (Repubblica Ceca)

nella sprint e poi è giunta terza con Marianna Longa nella prova a squadre. Ottimo argento per la stessa Longa nella 10 km tecnica

classica dietro la finlandese Aino-Kaisa Saarinen e di valore il bronzo di Giorgio Di Centa (due ori olimpici a Torino 2006) nell’in-

Un Anno di Sport 23 Giovedì 31 Dicembre 2009

IFederer di nuovo re del tennis

Arianna Follis trionfante sul traguardo ai mondiali di sci di fondo

Mondiali di sci: quatto podi azzurri (e un oro) nel fondo a Liberec

Le ragazze del tennis italiano, allenate da Corrado Barazzutti, in festa dopo la conquista della Fed Cup 2009 in finale sugli Stati Uniti

Roger Federer con la coppa vinta al Roland Garros di Parigi

Page 24: Il Piccolo del Cremasco

&&&Cultura Spettacoli24 Giovedì 31 Dicembre 2009

&Cultura Spettacoli

di Federica Ermete

ome di consueto, il Teatro Ponchielli propone una pro-pria alternativa per festeggiare l’arrivo

del nuovo anno all’insegna del divertimento e di tanta musi-ca. Nell’ambito della stagio-ne di prosa 2009-2010, gio-vedì 31 dicembre alle ore 21, va in scena la nuova edizione, adattata e curata da Corrado Abbati (vincitore del primo premio alla I edizione del con-corso nazonale per interpre-ti d’operetta “Ercole d'oro”, ndr), di “My Fair Lady”.

Considerata uno dei più famosi e popolari “classici” del teatro musicale, questa operetta viene presentata dai componenti della Compagnia dello stesso Abbati, presen-za ormai consueta e sempre apprezzata sul palcoscenico cremonese. Il testo di questo spettacolo, rappresentato per la prima volta a New York nel 1956, è tratto dalla prefazio-ne a “Pigmalione” di George Bernard Shaw, sede nella quale l’opera viene presentata come una commedia didattica sull’esistenza e sull’importan-za della fonetica.

Il regista ha tuttavia voluto precisare: «Pigmalione però è

parola, “My Fair Lady” è musi-ca (o quantomeno aggiunge la musica) ed allora l’atten-zione, il baricentro di questo adattamento si sposta e si interessa non tanto ai conflit-ti dialettici bensì a quelli dei personaggi. Certo, si prende atto dell’esistenza della fone-tica e della possibilità di far parlare una fioraia come una gran dama, ma per dimenti-carsene ben presto e potersi così abbandonare alla “favo-la possibile” di Eliza, tifare per

lei ed attendere il lieto fine. Il ritmo allora si fa più serra-to; il dialogo brillante, ricco di aforismi e battute spiritose; i costumi “favolosi”, ricchi, ele-ganti e raffinati; i movimenti coreografici, messi a punto da Giada Bardelli, sono energici e corali, capaci di amplificare ora i momenti burleschi ora i momenti romantici e su tutto: la musica!».

Alla musica di Frederick Loewe, a tratti sentimentale e romantica, ma anche brio-

sa e trascinante, e comunque sempre vitale, spetta infatti il merito di quello che è “My Fair Lady”, un ‘miracolo’ che ha la fortuna di esser sempre giova-ne… Per festeggiare la notte di San Silvestro all’insegna dei sogni, dell’amore, del canto e della danza, è dunque suffi-ciente lasciarsi travolgere dal-la tempesta dei sentimenti che emergono da questo spetta-colo! L’operetta viene propo-sta in replica venerdì 1° gen-naio alle ore 16.

Domenica 3 gennaio, il palco-scenico del Ponchielli, alle 15 e alle 20.30, viene pervaso dalla magia del musical “Robin Hood” (nella foto). Firmato da Beppe Dati, per la regia e l’adattamen-to di Christian Ginepro, e porta-to in scena dalla Nausica s.r.l., lo spettacolo vede protagonista il bravo Manuel Frattini nei pan-ni dell’eroe, le cui avventure, da 800 anni, si tramandano di foglia in foglia, di cantore in cantore, lasciando ai secoli il compito di affinare questa storia antica.

Ambizione, coraggio, amore, tradimento e avventura, questi i temi di uno spettacolo di grande effetto che narra una leggenda eterna di eroi e malvagi, dove un ladro gentiluomo diventa il prin-cipe della foresta incantata di Sherwood.

Il musical celebra la vicenda di Robin Hood attraverso la rivi-sitazione della storia tradizionale all’interno di un contesto crea-tivo. Il carattere dei personag-gi è tratto dalla simbologia delle favole, in un connubio di magia e intreccio, tipicamente disne-yano e bartoniano. In una gran-de scena che incanta e stupisce,

si muovono le maschere di Fra Tuck, Little John, Tata, dell’im-probabile Re Giovanni, del cru-dele Sceriffo e degli eroi positivi Marianna e Robin, senza dimen-ticare Nuvola, una sorta di nodo tra il passato di Robin e l’eroe che conosciamo.

Il regista Ginepro definisce la vicenda «La storia di un uomo che diventa un eroe, di un ragaz-zo che impara a “riconoscere ed apprezzare i doni e le benedi-zioni della propria vita” […], ma è anche la storia di un ragazzo di fronte all’inevitabile momen-to in cui la vita ti fa abbando-nare la tua personale foresta di Sherwood, per affrontare le alte mura della realtà e del solidis-simo palazzo di Nottingham [...] Ma Robin Hood è soprattutto “avventura”. Robin vive la sua parabola, attraversando l’inferno del proprio egoismo e riveden-do la luce grazie alle proprie feri-te interiori ma soprattutto grazie agli interventi esterni di chi resta al suo fianco, nel momento più buio della sua vita. Quando arri-va il suo lieto fine, è lì che finisce la sua avventura».

F.E.

C

La rivisitazione il-lustrata completa del-l’ope-ra lirica “Don Car-lo” di Giuseppe Verdi in 28 grandi tele ad olio è protagonista della mostra di Virginio Lini. L’esposizione, in programma dal 5 gennaio al 14 febbraio 2010 presso il Centro Culturale Santa Maria della Pietà a Cremona in Piazza Giovanni XXIII, si compone di 166 ritrat-ti e 16 cavalli in scena, che hanno richiesto anni di studio e di preparazione. L’ambientazione e i

costumi sono quelli del tardo ’500, fedeli all’ori-ginale stesura del libretto e ispirati principal-mente agli artisti del Rinascimento e del pri-mo Barocco. La serata inaugurale della mostra è in programma martedì 5 gennaio alle 21 al Ponchielli alla presenza del sindaco Oreste Perri e dell’assessore provinciale alla Cultura, Chiara Cappelletti. Orario della mostra: 9-12.30 e 15.30-18. Lunedì chiuso.

Il Don Carlo di Virginio Lini in mostra

L’operetta “My Fair Lady” a San Silvestro al Ponchielli

Manuel Frattini è Robin Hood

La Compagnia di Corrado Abbati propone un classico dalle ore 21

Venerdì 1° gennaio 2010, alle ore 21, il Teatro Sociale di Soresina inaugura l’anno nuovo con l’operetta.

La “Compagnia Teatro Musica Novecento – Fantasia in re”, pre-senta “La danza delle libellu-le”, operetta in due atti di Franz Lehar e Carlo Lombardo. Lo spettacolo, la cui realizzazione risale al 1922, resta ancora oggi uno dei titoli più amati e più applauditi, sia dagli spettatori che dalla critica.

Nei Paesi dell’Europa del Nord, “La danza delle libellule” mantiene saldo il primato di «più rappresentata» fra le operette italiane ed è meglio conosciuta con il titolo “Le Tre Grazie”.

LA VICENDA Il ricco Piper, che si è appropriato del castel-lo di Nancy e del titolo di Duca, vuole mettere in scena nel salone del castello una commedia scrit-ta da lui anche per corteggiare la bella Elena, vedova Cliquot; in questa recita coinvolge i suoi amici Pommery e Gratin e le loro

mogli Carlotta e Tutù. Al gruppo si aggiunge Bouquet Blum un simpatico attore disoccupato in cerca di un ingaggio.

In questo contesto compa-re Carlo, un cacciatore dal cuo-re di ghiaccio, attorno al qua-le iniziano ad leggiare, come libellule appunto, Elena, Tutù e Carlotta che, in competizione tra loro, sfoderano tutte le armi della seduzione per conquistarlo.

Piper e i rispettivi mariti, av-vertito il pericolo, minacciano Carlo di farlo arrestare come cacciatore di frodo e questi si vede quindi costretto a svelar-si come unico e vero Duca di Nancy.

La rivalità fra le donne si fa più agguerrita fino a quando Carlo, grazie all'aiuto di Bouquet, spo-serà colei che aveva da subito rapito il suo cuore: Elena.

“La danza delle libellule” apre il 2010 del Sociale di Soresina

Il musical domenica al Ponchielli

Una scena dell’operetta “My Fair Lady” in programma al Ponchielli la sera di S. Silvestro

Il Teatro Sociale di Soresina

Ecco in sintesi la trama dell’ope-retta “My Fair Lady”, in scena al Ponchielli.

Il professor Higgins, studioso di fone-tica, scommette con l’amico Pikering di riuscire a trasformare in sei mesi, la cenciosa fioraia Eliza in una donna raf-finata. Le lezioni, per far perdere alla

ragazza le inflessioni dialettali, han buon esito; Eliza si sente però oltraggiata ed incompresa.

Abbandona la ca-sa del professore e accetta la tenera comprensione del gio-vane aristocratico Freddy Eynsford-Hill, di lei sinceramente innamorato. Eliza vorrebbe tornare ad essere quella di pri-

ma, ma ormai ha una nuova personalità ed inoltre è ormai profondamente inna-morata del suo maestro. Higgins intanto rimasto solo, si accorge dell’importanza di Eliza e confessa che non può vivere senza di lei. Eliza è ora giudice-arbitro del proprio destino: sceglierà il burbero Higgins o il tenero Freddy?

La trama

Page 25: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

iprende la stagione della prosa al San Domenico di Crema - giovedi 7 gen-naio alle ore 21 - con un classico che più classi-

co non si può: l’Amleto di William Schakespeare con Alessandro Preziosi. Gli altri interpreti prin-cipali sono Mino Manni (Orazio), Giovanni Carta (Laerte), Carla Cassola (Gertrude), Silvia Siravo (Ofelia), con la regia di Armando Pugliese.

Rappresentazione che gira per l’Italia dal luglio del 2008, peraltro con notevole successo. All’interprete principale Alessandro Preziosi si affianca Armando Pugliese per la regia e una compagnia di giovani attori di talento. Amleto è un classi-co del teatro che, come detto, più classico non si può. Questa è però una edizione innovativa che ricer-ca una specifica attualizzazione del racconto e soprattutto delle passio-ni e sensibilità.

«Mettere in scena Amleto - affer-ma la regia - è un tentativo di rac-contare con parole potenti come sono quelle di Shakespeare, qual-cosa che ci riguarda e che riguar-da il tempo che stiamo viven-do, il nostro tempo. Il principe di Danimarca, Amleto, ci mostra il suo lato più debole, aggirare la real-tà, rifugiarsi nella propria fragilità,

ma in questo modo consegna allo spettatore una chiave interpretati-va che apre porte rispetto alle quali lo stesso Amleto rimane nascosto. Forza e debolezza, impulsività e calcolo, sensibilità e riflessione, tut-to è estremo in Amleto, che con il suo idealismo si pone sulla scena a

testimoniare, assieme a un dramma personale, i conflitti e le aspirazioni di ogni giovane contemporaneo che abbia una concezione dell’esisten-za e intanto debba sperimentarne la corruttibilità. La tragedia classica riscopre la sua forza e la sua attua-lità, sottolineando il tema dell’ata-

vico conflitto tra “padri” usurpatori e figli: i primi che non accettano il cambiamento e impongono ai gio-vani una società ormai superata, e le nuove generazioni, che tentano di non farsi sopraffare da aspet-tative esagerate e ambizioni irrag-giungibili».

R

Per la serie “Cinema Teatro Nuovo” – film a ingresso libero - lunedì 4 gen-naio alle ore 21 sul grande schermo del teatro San Domenico di Crema verrà presentata la pellicola – mai pro-iettato sul grande schermo - “Amleto si mette in affari” di Aki Kaurismaki, (Finlandia 1987).

Principali interpreti P.P. Patelius, Kati Outinen, Elina Salo, Esko Sal-minen, Kari Vananen.

La lotta per il potere è una delle possibili letture della celebre tragedia shakespeariana, e proprio questa vie-ne esplorata nel film finlandese, che ne vuole essere la trasposizione in

chiave moderna. Non il potere politi-co, ma quello economico, rappresen-tato dalla conduzione dell’azienda di famiglia. I personaggi sono gli stessi: lo zio che sposa la vedova del fratel-lo, e il figlio che nutre sospetti e cerca il controllo della situazione e la ven-detta. In effetti “c’è del marcio” non solo in Danimarca e non solo nelle monarchie.

Sarà anche questa di oggi una tra-gedia? Questa proiezione precede di tre giorni la rappresentazione della tragedia di Shakespeare sempre al San Domenico nella versione della regia di Armando Pugliese.

Alessandro Preziosi divental’Amleto al San Domenico

Quest’anno è “In Dulci Jubilo” il titolo del tradiziona-le concerto programmato dal centro culturale diocesano G. Lucchi alla vigilia dell’Epifania, e più esattamente per martedì 5 gennaio, alle 21, nella chiesa di S. Bernardino (nella foto), auditorium Manenti. Su diretto invito, sarà ospite a Crema una formazione vocale olandese di rile-vanza internazionale, l’“Ensemble Lyrique”, diretta da Simon Schouten, con la collaborazione dei cremaschi Michele Zenari (violoncello) e Pietro Pasquini (organo). L’appuntamento è inserito nell’ambito di “ConcertArte”, la rassegna inaugurata lo scorso settembre con la finalità di arricchire la proposta musicale cittadina e sensibilizza-re i cremaschi ai restauri di cui ancora necessita la chiesa di S. Bernardino, auditorium Manenti.

Molto interessante il repertorio proposto, che spazierà geograficamente tra Olanda, Germania e Italia. Caratteri distintivi di tutti i brani, l’attinenza con il Natale e il perio-do di composizione, compreso tra il XVI e il XVII seco-lo. L’Ensemble Lyrique interpreterà così composizioni di Jan Pietersz Sweelink, Jan Baptist Verrijt, Bonifacio Graziani, Alessandro Grandi, Hans Leo Hassler, e infine Isaac Posch.

Radio Antenna 5 Crema e Radio Lodi si collegheranno in diretta con la chiesa di S. Bernardino, per la trasmis-sione del concerto.

“In Dulci Jubilo”è il concerto

a S. BernardinoUn classico del teatro in scena in versione innovativa giovedì 7 gennaio alle ore 21

Nel rispetto della tradizio-ne, ecco la mostra di fine anno del notissimo pitto-re cremasco Wlady Sacchi, inaugurata il 23 dicembre e aperta fino al 17 gennaio 2010 allo spazio espositivo della chiesa di Porta Ripalta in via Matteotti. Sacchi pre-senta ben 46 opere, di cui una trentina datate 2009 e

quindi esposte per la pri-ma volta. L’ultima ispirazio-ne del pittore con studio in piazza Premoli a Crema, è per il cielo pieno di nuvole a significare spazi onirici in cui navigare. Oltre l’immedia-ta e realistica rappresentazio-ne della realtà, c’è uno spazio leggero dove trova espres-sione l’astrazione, dove le

nature morte sono “parlan-ti” (leggere le didascalie pre-senti in ogni quadro!), dove ogni quadro diventa raccon-to, e anche i ritratti parla-no dei personaggi per quan-to forse nemmeno loro stes-si saprebbero dire di sé. A riprova che “le sterili chiac-chiere dei tromboni”( il qua-dro è da vedere…) lasciano il

tempo che trovano, non così l’arte vera che nella pittura di Sacchi raggiunge le vette della provocazione assoluta, essenziale, metafisica. Non è il primo anno che di Sacchi si dice che abbia raggiunto il massimo della sua capa-cità tecnica ed interpretati-va, eppure sa meravigliarci ogni volta.

Wlady Sacchi presenta 46 opere a Porta Ripalta

Martedì 5 gennaio alle ore 21

25Giovedì 31 Dicembre 2009 CREMACultura &Spettacoli

Il film di Aki Kaurismaki per Cinema Teatro Nuovo

E’ uscito nello scorso mese di novem-bre per la “Lindau Editore” di Torino, nel-la collana Anteprima, un nuovo libro del cremasco Roberto Provana. Il sottotito-lo è esplicito: “Come ottenere il massi-mo risultato da corsi, scuole, seminari, esperienze, letture, internet”. Un po’ più criptico il titolo: “Apprendimento corsa-ro”. E’ chiaro infatti cosa sia l’apprendi-mento, come possa essere “corsaro” lo è un po’ meno.

Ma l’autore lo spiega chiaramente: «E’ l’apprendimento rapido, fatto di cor-sa, che si rivolge contemporaneamente a molteplici aspetti, come i leggendari corsari che avevano la capacità di navi-gare e nello stesso tempo di ingaggia-re battaglie e sfide continue solcando i marti e gli oceani, in una situazione “mossa” fluida come la realtà contem-poranea».

Insomma, un apprendimento con-quistato velocemente. Roberto Povana, psicologo e docente universitario, ricer-catore e consulente aziendale, sa illu-strare non solo con conoscenza di cau-sa ma anche in modo semplice e con-vincente i vari metodi didattici da lui sperimentati con successo durante il suo impegno professionale di formato-re. Si tratta di un libro tecnico, o di tec-niche, ma si legge facilmente e appas-siona immediatamente.

E poi permette una serie di valuta-zioni sulle proprie capacità di appren-dimento, e sul modo di affinarle, che appare di immediata utilità pratica. Il

volume si articola in due parti: le tecni-che e i metodi e le strategie. Nella pri-ma parte si insegnano il proprio perso-nale profilo di memoria, la pratica della concentrazione, la mnemotecnica, la lettura rapida e l’apprendimento spazia-le visuale. Nella seconda, l’arte di fare domande, le varie forme di informazio-ni, come apprendere in ogni momento e in ogni occasione, come autovaluta-re il proprio potenziale di apprendimen-to. Veramente un testo che fa imparare molte cose!

T.G.

L’apprendimento diventa corsaroDa qualche settimana è uscito il nuovo libro di Roberto Provana

Roberto Provana

“Va dove ti porta il piede”: questo il titolo dello spettacolo di burattini “con carne e ossa” proposto da Laura Kibel nella rassegna “E domenica teatro...” del Piccolo Parallelo alla Filanda di Soncino domenica 3 gennaio alle ore 15.30. Questo teatro è l’unico al mondo in cui i “burat-tini” sono vivi, in carne ed ossa; infatti i protagonisti dei racconti senza parole che compongono lo spettacolo, sono proprio le parti del corpo di Laura Kibel, che veste e trasforma in perso-naggi vivi ed espressivi: piedi, gambe, mani, ginocchia ed altro diventano fantastiche cre-ature che stupiscono e incanta-no. Con il sostegno di musiche di grande suggestione che sot-tolineano il racconto gestuale non c’è bisogno di parole. Per questo Laura Kibel porta i suoi spettacoli in tutta Europa . In scena decine di valige dipinte a mano. Ognuna di queste valigie contiene una storia, una sor-presa, un’emozione nuova e inconfondibile.

Lo spettacolodi Laura Kibel

a SoncinoUna scena del film

Il pittore Wlady Sacchitra i suoi quadri

Alessandro Preziosi è Amleto

Page 26: Il Piccolo del Cremasco

Programmi Televisivi da Sabato 2 a Venerdì 8 Gennaio 2010

u Rete 4, alle ore 21.30, vanno in onda i nuovi episodi del “Detective Monk”, la serie tv inve-stigativa arrivata negli

Stati Uniti alla sua ottava sta-gione.

Anche in queste nuove pun-tate, il detective Monk (Tony Shalhoub), affetto da disturbi ossessivo compulsivi, ci tiene compagnia cercando di risolve-re i casi di omicidio, ma anche di gestire la sua vita privata e affrontare le sue paure e fobie, grazie anche all’assistente Na-talie (Traylor Howard).

Con l’aiuto del capitano Stot-tlemeyer (Ted Levine) e dal te-nente Disher (Jason Gray-Stan-ford), Monk come sempre deve fare i conti con il passato e la relativa morte delle moglie av-venuta anni prima a causa di una bomba indirizzata a lui. Inoltre, in queste nuove punta-

te, è anche costretto a difende-re se stesso da una situazione poco simpatica.

In questa nuova serie ci sono guest star come Sarah Silver-man, Snoop Dogg, Alfred Moli-na, Scott Glenn, Dan Castella-neta, Sean Astin, Andy Richter, Steven Weber e Ricardo Chavi-ra. Tra l’altro, si è conclusa nel migliore dei modi la lunga av-ventura di Monk sulla rete via cavo Usa. L’ultimo episodio è stato seguito, infatti, da una media di 9.4 milioni di telespet-tatori, di cui 3.4 milioni di età compresa tra i 18 e i 49 anni. Si tratta dell’ascolto più alto regi-strato da una serie drammatica nella storia non solo degli Usa, ma di tutte le reti via cavo ame-ricane. Prima di Monk il record era stato battuto dalla serie di “Tnt The Closer”, la quale si era fermata a 9.2 milioni di tele-spettatori.

IL PROTAGONISTA Adrian Monk è ex poliziotto sospeso dal servizio a causa di una serie di disturbi ossessivi-compulsi-vi, con tratti autistici, aggravati dalla morte della moglie Trudy. Nonostante i comprensibili pro-blemi relazionali che lo affliggo-no, la polizia lo impiega nei casi più difficili come consulente esterno per il suo grande spiri-to di osservazione e la sua in-telligenza.

Un mix di genio e stranezze in un anti-eroe che piace al pubblico di tutte le latitudini.

Rete 4, domenica ore 21.30

S

Tutti gli appassionati di Ze-lig, Colorado e dei varietà co-mici più in generale (tanto in voga nelle ultime stagioni) non resteranno a bocca asciutta ancora a lungo. La Rai, per ar-ginare la ledership di Mediaset nel filone comico, lancia infatti uno show dal titolo “Check In”. Al momento sono previste due puntate, in onda il 5 e il 12 gen-naio su Raiuno per la regia di Gian Carlo Nicotra. Secondo alcuni critici televisivi, si trate-rebbe di una versione aggior-nata del “Drive In”, trasmissio-ne di successo in onda tanti anni fa su Italia 1.

Tanti e molto diversi tra loro sono i nomi che compongono il cast: l’ex hostess Daniela Martani (concorrente del Gran-de Fratello, de La Fattoria e collezionista di ospitate in tv), insieme a Francesca Ferro,

Carmen Russo, Pier Maria Cecchini, Andrea Santonasta-so, Savino Zaba, Pippo Santo-nastaso e soprattutto Beppe Braida (nella foto), tornato al timone di una trasmissione co-mica dopo il siluramento alla conduzione di Colorado, per far posto a Nicola Savino.

Ci saranno poi tantissimi al-tri giovani talenti e le sexy ho-stess Delisa Varik, Federica Al-basini, Janina Martig, Jeanene Fox e Lydie Pages.

Secondo alcune indiscrezio-ni, lo show sarà composto da numeri di cabaret, sketch di-vertenti, gag e parodie di film celebri. Sembra tutto molto in-trigante sulla carta, ma riuscirà a conquistare il pubblico italia-no come sono riusciti a fare Zelig o Colorado? Lo scoprire-mo entro breve.

Raiuno, martedì ore 23.25

Negli Stati Uniti la serie televisivaha raggiunto ascolti da record

Detective genio e sregolatezze

La comicità è protagonistasu Raiuno con “Check In”

A lato il detectiveMonkduranteun episodiodei telefilm.Sopra alcuniprotagonistidella serie tvin ondasu Rete 4

L’ex poliziotto Adrian Monk continua ad appassionare i telespettatori

&&&Televisione Cinema

OSTIANOCinema Don Rosa(0372 840405)[email protected]• Nemico Pubblico

TV

RAIUNO

RAITRE

LA 7

10.40 TUTTOBENESSERE11.30 OCCHIO ALLA SPESA. Att.12.00 LA PROVA DEL CUOCO13.30 TELEGIORNALE14.00 EASY DRIVER14.30 LE AMICHE DEL SABATO.V17.00 TG 1. CHE TEMPO FA17.10 A SUA IMMAGINE-TG 1 L.I.S.17.45 PASSAGGIO A NORD-OVEST18.50 L'EREDITA'. Quiz20.00 TELEGIORNALE/RAI SPORT20.35 AFFARI TUOI21.30 METTIAMOCI ALL'OPERA.Talent01.35 GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI. Film

09.30 MAGICA ITALIA10.00 LINEA VERDE ORIZZONTI10.30 A SUA IMMAGINE. Attualita'10.55 SS MESSA-RECITA DELL'ANGELUS12.20 LINEA VERDE13.30 TG1 Telegiornale/Focus14.00 DOMENICA IN. L'ARENA. Var15.30 DOMENICA IN. 7 GIORNI. Var18.50 L'EREDITA'.Quiz20.00 TG1 - RAI TG SPORT 20.40 AFFARI TUOI. Varieta'21.30 UN CASO DI COSCIENZA 4.Fic00.30 TG1 Notte / CHE TEMPO FA00.55 APPLAUSI03.30 CARA SPOSA. Film

06.30 TG1 Telegiornale/Cciss06.45 UNOMATINA. Attualita'10.10 VERDETTO FINALE. Attualita'11.00 OCCHIO ALLA SPESA. Att.12.00 LA PROVA DEL CUOCO13.30 TG 1 / TG1 Focus/Economia14.10 FESTA ITALIANA. Attualita'16.15 LA VITA IN DIRETTA.Attualita'18.50 L'EREDITA'. Quiz20.00 TG1 - TELEGIORNALE20.30 AFFARI TUOI. Varieta'21.30 UN CASO DI COSCIENZA 4.Fic23.00 TG1 TELEGIORNALE23.05 ASSO DI CUORI. Film02.55 IL GIOCATTOLO. Film

06.30 TG1 Telegiornale/Cciss06.45 UNOMATINA. Attualita'10.10 VERDETTO FINALE. Attualita'11.00 OCCHIO ALLA SPESA. Att.12.20 LA PROVA DEL CUOCO13.30 TG 1 / TG1 Focus/Economia14.10 FESTA ITALIANA. Attualita'16.15 LA VITA IN DIRETTA.Attualita'18.50 L'EREDITA'. Quiz20.00 TG1 - TELEGIORNALE20.30 AFFARI TUOI. Varieta'21.10 SPECIALE SUPERQUARK23.20 TG1 - TELEGIORNALE23.25 CHECK IN. Varieta'03.25 GATEWAY

09.40 CONCERTO DELL'EPIFANIA10.30 A SUA IMMAGINE. Rubrica10.55 SS MESSA-RECITA DELL'ANGELUS12.00 LA PROVA DEL CUOCO13.30 TG 1 / TG1 Focus/Economia14.10 FESTA ITALIANA. Attualita'16.15 LA VITA IN DIRETTA 18.50 L'EREDITA'. Quiz20.00 TG1 - TELEGIORNALE21.10 AFFARI TUOI SPECIALE PER DUE: LA LOTTERIA23.20 TG1 NOTTE/FOCUS23.35 UNA HOSTESS TRA LE NUVOLE01.50 SOTTOVOCE. Attualita'03.30 PER SESSO O PER AMORE?F

10.05 VERDETTO FINALE. Attualita'11.00 OCCHIO ALLA SPESA. Att.12.00 LA PROVA DEL CUOCO13.30 TG 1 / TG1 Focus/Economia14.10 FESTA ITALIANA. Attualita'16.15 LA VITA IN DIRETTA 18.50 L'EREDITA'. Quiz20.00 TG1 - TELEGIORNALE20.30 AFFARI TUOI SPECIALE 21.10 DON MATTEO 6. Fiction23.20 TG1 - TELEGIORNALE23.25 PORTA A PORTA. Attualita'23.20 TG1 NOTTE/FOCUS02.45 SUPERSTAR. Varieta'03.15 INCONTRI A BEVERY HILLS.F

06.30 TG1 TELEGIORNALE06.45 UNOMATTINA. Attualita'10.00 VERDETTO FINALE. Att11.00 OCCHIO ALLA SPESA. Att 12.00 LA PROVA DEL CUOCO13.30 TG 1 / TG1 Focus/Economia14.10 FESTA ITALIANA. Varieta'16.15 LA VITA IN DIRETTA. Att18.50 L'EREDITA'. Quiz20.00 TG1 - TELEGIORNALE20.30 AFFARI TUOI. Varieta'21.10 I RACCOMANDATI. Varieta'23.15 TG1 - TELEGIORNALE23.30 TV7 Attualita'00.20 L'APPUNTAMENTO. Att

11.45 TGR AGRICOLTURA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR12.15 KILIMANGIARO ALBUM12.20 TGR SETTIMANALE. Attualita'13.30 TGR MEDITERRANEO. Att14.00 TGR REGIONE meteo -tg3 14.45 TGR PIXEL - SPEC. AMBIENTE15.50 TG3 FLASH L.I.S. Sport15.45 SABATO SPORT. Sport19.00 TG3 METEO - TG REG - TG320.00 BLOB / CHE TEMPO FA20.35 MARADONA-LA MANO DE DIOS. Film23.00 INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO.F

09.00 TIMBUCTU. Doc11.15 TGR BUONGIORNO EUROPA11.45 TGR REGIONEUROPA12.00 TG3 sport - TG3 persone12.25 TELECAMERE-PASSEPARTOUT12.55 RACCONTI DI VITA14.00 TG 3 - TGR - METEO -IN 1/2 H15.00 TG3 REGIONE FLASH L.I.S.15.05 ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Attualita' 18.00 PER UN PUGNO DI LIBRI.Quiz19.00 TG REGIONE - TG3 - METEO20.00 BLOB/CHE TEMPO FA. Var21.30 ELISIR. Attualita'23.45 TATAMI. Attualita'

12.45 LE STORIE - DIARIO ITALIANO12.50 GEO & GEO. Doc13.10 LA SCELTA DI FRANCISCA.Soap14.00 TG REGIONE - METEO -TG 314.50 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att15.15 TRESIBONDA - MELEVISIONE17.00 COSE DELL'ALTRO GEO. Att17.50 GEO & GEO. Doc19.00 TG3 - TG REGIONE20.00 BLOB20.15 LE STORIE DI AGRODOLCE20.35 UN POSTO AL SOLE. Soap21.05 TG3 21.10 IL DISTINTO GENTILUOMO.F 23.05 LA GRANDE STORIA. Doc

12.50 GEO & GEO. Doc13.10 LA SCELTA DI FRANCISCA.Soap14.00 TG REGIONE - METEO -TG 314.50 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att15.15 TRESIBONDA - MELEVISIONE17.00 COSE DELL'ALTRO GEO. Att17.50 GEO & GEO. Doc 19.00 TG3 - TG REGIONE - METEO20.00 BLOB - LE STORIE DI AGRODOLCE20.35 UN POSTO AL SOLE. Soap21.05 TG3 21.10 ARTUR E IL POPOLO DEI MINIMEI. Film22.55 SPECIALE 90° minuto serie B23.20 TG3 REGIONE

12.15 TG3 AGRITRE. Attualita'12.40 SCI DI FONDO. Sport14.00 TG REGIONE - METEO -TG 314.50 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att15.15 GNAM - SCI DI FONDO16.15 TRESIBONDA - MELEVISIONE17.00 COSE DELL'ALTRO GEO. Att17.50 GEO & GEO. Doc19.00 TG3 - TG REGIONE - METEO20.00 BLOB20.15 LE STORIE DI AGRODOLCE20.35 UN POSTO AL SOLE. Soap21.10 MEDICINA GENERALE 2. Fic23.00 CORREVA L'ANNO. Doc01.10 LA STORIA SIAMO NOI

12.40 SCI DI FONDO Coppa del mondo14.00 TG REGIONE - TG 3 -METEO14.50 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att15.15 GNAM Documentario15.25 SCI DI FONDO Coppa del mondo16.15 TRESIBONDA. Varieta'16.35 MELEVISIONE. Varieta'17.00 COSE DELL'ALTRO GEO.Att17.50 GEO & GEO. Doc19.00 TG3 - TG REGIONE20.00 BLOB20.15 LE STORIE DI AGRODOLCE20.35 UN POSTO AL SOLE. Soap21.05 TG321.10 LA GIURIA. Film

13.15 LA SCELTA DI FRANCISCA. Soap14.00 TG REGIONE - TG 3 -METEO14.30 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att15.10 TG3 FLASH15.15 TRESIBONDA16.35 MELEVISIONE. Varieta'17.00 COSE DELL'ALTRO GEO. Att17.50 GEO & GEO. Doc19.00 TG3 - TG REGIONE-BLOB20.00 BLOB20.15 LE STORIE DI AGRODOLCE20.35 UN POSTO AL SOLE. Soap21.05 TG3 21.10 MI MANDA RAITRE. Att23.10 CORREVA L'ANNO. Doc

11.00 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG 2 GIORNO13.30 UN TROFEO PER KYLIE. F15.00 LE RAGAZZE DEL COYOTE UGLY. Film15.50 INNAMORARSI A MANHATTAN.F16.40 DIAMOCI UNA MOSSA. Film18.00 TG2 18.10 SPY KIDS 2. Film18.20 RED E TOBY NEMICIAMICI20.00 CLASSICI DISNEY. Cartoni20.25 ESTRAZIONI DEL LOTTO/TG221.05 CLOSE TO HOME. Telefilm21.50 JUSTICE. Telefilm23.30 TG 2 NOTIZIE

06.45 MATTINA IN FAMIGLIA10.05 RAGAZZI C'E' VOYAGER.Varieta'10.45 SERENO VARIABILE.Attualita'11.00 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO/MOTORI/METEO13.45 QUELLI CHE IL CALCIO E..story17.05 IL COMMISSARIO HERZOG.Tel18.00 TG2 - Notizie/Meteo18.05 MISSIONE 3-D: GAME OVER19.30 TOPOLINO - PAPERINO - PIPPO: I TRE MOSCHETTIERI.Film20.30 TG2 Notizie21.00 NCIS. Telefilm21.50 JUSTICE. Telefilm23.30 UN ANNO DI CALCIO. Sport

10.00 TG 2 NOTIZIE11.00 I FATTI VOSTRI. Attualita'13.00 TG2 - COSTUME E SOCIETA'13.50 MEDICINA 33. Rubrica14.00 IL FATTO DEL GIORNO. Att 14.45 ITALIA SUL 2. Varieta'16.10 LA SIGNORA DEL WEST.Telef17.40 ART ATTACK. Varieta'18.05 TG 2 - FLASH L.I.S./SPORT19.00 SECONDO CANALE19.35 SQUADRA SPECIALE COBRA 1120.30 TG2 NOTIZIE21.05 COLD CASE. Telefilm21.50 SENZA TRACCIA. Telefilm22.40 CRIMINAL MINDS. Telefilm

10.00 TG 2 11.00 I FATTI VOSTRI. Attualita'13.00 TG2 - COSTUME E SOCIETA'13.50 MEDICINA 33. Rubrica14.00 IL FATTO DEL GIORNO. Att14.45 ITALIA SUL 2. Varieta'16.10 LA SIGNORA DEL WEST.Telef17.40 ART ATTACK. Varieta'18.05 TG 2 - FLASH L.I.S./SPORT19.00 SECONDO CANALE19.35 SQUADRA SPECIALE COBRA 1120.25 ESTRAZIONI DEL LOTTO21.20 I TUOI, I MIEI E I NOSTRI.F22.45 ROB-B-HOOD. Film00.45 LA SCALA A CHIOCCIOLA.F

10.00 TG 211.00 I FATTI VOSTRI. Attualita'13.00 TG2 - COSTUME E SOCIETA'13.40 MEDICINA 33. Rubrica13.45 QUELLI CHE..ASPETTANO.Var15.30 QUELLI CHE IL CALCIO E..story17.05 STADIO SPRINT. Sport17.55 TG 2 - FLASH L.I.S/SPORT18.05 90° MINUTO. Sport19.00 LA SPADA NELLA ROCCIA.F20.30 TG2 NOTIZIE21.05 RUSH HOUR 3.Film22.35 LA DOMENICA SPORTIVA.Sport00.50 RIDERS.Film20.30 TG2 NOTIZIE

11.00 I FATTI VOSTRI. Attualita'13.00 TG2 - COSTUME - MEDICINA 3313.50 MEDICINA 33. Rubrica14.00 IL FATTO DEL GIORNO. Att 14.45 ITALIA SUL 2. Varieta'16.10 LA SIGNORA DEL WEST.Telef17.40 ART ATTACK. Varieta'18.05 TG 2 - FLASH/SPORT19.00 SECONDO CANALE19.35 SQUADRA SPECIALE COBRA 1120.25 LOTTO - TG2 NOTIZIE21.05 ANNOZERO. Attualita'21.50 JUSTICE. Telefilm00.20 TG PARLAMENTO. Attualita'00.30 CHI E' VICTORIA PAIGE. F

09.45 TRACY & POLPETTA10.00 TG 211.00 I FATTI VOSTRI. Attualita'13.00 TG2 - COSTUME E SOCIETA'13.50 TG2 EAT PARADE. Attualita'14.00 IL FATTO DEL GIORNO. Att14.45 ITALIA SUL2. varieta'16.10 LA SIGNORA DEL WEST. Film17.40 ART ATTACK. Varieta'18.05 TG2 FLASH19.00 SECONDO CANALE19.35 SQUADRA SPECIALE COBRA 1120.30 TG2 NOTIZIE21.05 DESPERATE. Telefilm22.40 BROTHER & SISTER. Tf

10.05 L'INTERVISTA. Attualita'10.40 I NORMANNI. Film12.00 INNOVATION. Attualita'12.30 TG LA7 - SPORT 7 - JAG13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel14.00 MIA MOGLIE E' UNA PAZZA ASSASSINA? Film16.00 IN TRE SUL LUCKY LADY. Tel 18.00 STARGATE SG 1. Telefilm20.00 TG LA720.30 CHEF PER UN GIORNO 21.35 L'ISPETTORE BARNABY.Tel23.30 CUORCK. Varieta'00.45 TG LA701.10 L'AVVENTURA. Film

10.10 LA SETTIMANA. Attualita'10.25 NATA LIBERA. Film12.30 TG LA7 - SPORT 713.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel14.00 CUORE E BATTICUORE IL RITORNO. Film16.00 IL GOBBO DI NOTRE DAME. F17.50 STARGATE SG 1. Telefilm18.00 ROBIN E MARIAN. Film20.00 TG LA720.30 S.O.S TATA. Reality show21.35 F.B.I. PROTEZIONE TESTIMONI.F23.30 INTRIGHI E PIACERI A BATON ROUGE. Film01.20 TG LA 7

10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm12.30 TG LA7 - SPORT 713.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel14.00 IL CASO LINDBERGH. Film17.05 LA 7 DOC18.00 STARGATE SG 1. Telefilm19.00 THE DISTRICT. Telefilm20.00 TG LA7 20.30 LA GAIA SCIENZA. Attualita21.10 GANDHI. Film23.40 REALITY - REPORTAGE DI NEWS & SPORT. Attualita'20.00 TG LA7

10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Att10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm12.30 TG LA7 - SPORT 713.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel14.00 LE LUNGHE NAVI.Film16.25 LA7 DOC18.00 STARGATE SG 1. Telefilm19.00 THE DISTRICT. Telefilm20.00 TG LA7 20.30 LA GAIA SCIENZA. Attualita21.10 JACK HUNTER. Film23.10 CUORCK. Varieta'00.25 TG LA7

10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm12.30 TG LA7 - SPORT 713.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel14.00 KRULL. Film16.25 LA 7 DOC18.00 STARGATE SG 1. Telefilm19.00 THE DISTRICT. Telefilm20.00 TG LA7 20.30 LA GAIA SCIENZA. Attualita21.10 S.O.S TATA. Reality Show22.05 S.O.S ADOLESCENTI.Reality24.00 THE L WORLD. Varieta'00.55 TG LA7

10.10 PUNTO TG10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Att10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm12.30 TG LA7 - SPORT 713.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel14.00 MOULIN ROUGE.Film17.05 LA 7 DOC Att18.05 STARGATE SG 1. Telefilm19.00 THE DISTRICT. Telefilm20.00 TG LA720.30 LA GAIA SCIENZA Doc.21.10 IMPERO. Documenti23.30 THE WORLD. Tf

11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm12.30 TG LA7 - SPORT 713.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel14.00 LO SCERIFFO E IL BANDITO. Film16.25 LA 7 DOC Att17.05 LA7 DOC IN THE WILD18.05 STARGATE SG 1. Telefilm19.00 THE DISTRICT . Telefilm20.00 TG LA720.30 LA GAIA SCIENZA. Attualita21.10 OPERAZIONE OFF-SIDE23.00 SPECIALE NIENTE DI PER SONALE-OPERAZIONE OFF-SIDE. Att

SABATO 2 DOMENICA 3 LUNEDI’ 4 MARTEDI’ 5 MERCOLEDI’ 6 GIOVEDI’ 7 VENERDI’ 8

RAIDUE

Page 27: Il Piccolo del Cremasco

27Giovedì 31 Dicembre 2009

CINEMA programmazione settimanale

“Brothers” è film di genere drammatico, diretto da Jim Sheridan e racconta la sto-ria dei due fratelli Cahill.

LA TRAMA Sam Cahill è un ufficiale in partenza per la sua quarta missione in Af-ghanistan. Posato e responsabile, è spo-sato con Grace, ex cheerleader del liceo,

ed è padre di due adorabili bambine. Campione nella vita ed eroe in guerra, Sam è il figlio prediletto di Hank, padre suscettibile e veterano del Vietnam, legato in seconde nozze con Elsie.

I rancori e le frustrazioni del padre, co-me spesso accade, ricadono immancabil-mente su Tommy, figlio minore e trascura-to, che ha dissipato il suo potenziale nei boccali di birra e nelle celle delle prigioni.

La presunta morte di Sam al fronte co-stringe Tommy a rivedere e organizzare la sua vita. Deciso a prendersi cura di Grace e delle nipotine, finirà per innamorarsi di lei e per desiderare di appartenere final-mente a qualcuno.

Il ritorno improvviso di Sam, sopravvis-suto a un incidente e alla prigionia, scon-volgerà gli equilibri familiari costringendo i due fratelli a un confronto diretto.

“Traduzione” americana del film danese di Susanne Bier (“Non desiderare la donna d’altri”), il fim “Brothers” ricalca il dramma scandinavo e lo rilancia, concentrandosi sulla lacerazione degli affetti e delle emo-zioni determinate dalla guerra nel tessuto sociale e comunitario americano.

CINEMA - Il film è la “traduzione” della pellicola danese di Susanne Bier

Cast: Natalie Portman, Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal, Bailee Madison, Taylor Geare, Patrick Flueger, Sam Shepard, Mare Winningham, Clifton Collins Jr., Josh Berry.

Durata: 108 minuti. • Produzione: 01 Distribution - Usa 2009.

di Jim Sheridan

Regia: Sergio Rubini • Genere: Commedia

Genere: Drammatico

L’UOMO NEROGabriele Rossetti torna al suo paese e al padre ri-

coverato in un ospedale di provincia. Al capezzale dell’uomo, Gabriele ripensa alla sua infanzia e alla sua relazione col genitore, capostazione ossessionato dall’arte e da Cézanne. Figlio unico di Ernesto e Fran-ca Rossetti, insegnante e casalinga amorevole, Ga-briele cresce osservando le manie degli adulti: le in-fatuazioni corrisposte di zio Pinuccio, le tele rifatte del padre, le conversazioni coi cari defunti della madre. Impressionato da un misterioso uomo nero e affasci-nato dal fascino impenitente dello zio, Gabriele vive la sua fanciullezza e subisce la frustrazione artistica del padre, ispirata dal pittore impressionista e umiliata da un critico d’arte locale e trombone. In viaggio lungo i binari della vita e del tempo riconoscerà padre e uomo nero per quello che sono e non per quello che fino ad allora aveva creduto che fossero.

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372 803674)www.spaziocinema.info• A Christmas Carol (3D) • Natale a Beverly Hills • La principessa e il ranocchio • Hachiko • Io e Marilyn • Amelia• Brothers• Piovono polpette • Sherlock Holmes • Arthur e la vendetta di Maltazard

Cine Chaplin(0372-453005)• A Serious Man

Filo (0372 411252)• Welcome

Tognazzi (0372 458892)• La principessa e il ranocchio • Sherlock Holmes • Natale a Beverly Hills

SPINO D'ADDACinema Vittoria(0373 980106)• La principessa e il ranocchio (fino al 2/01)• Io e Marilyn

CREMAPorta Nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• Natale A Beverly Hills• Io Loro E Lara• Brothers• Io & Marilyn• Sherlock Holmes• Piovono Polpette 3d• La Principessa E Il Ranocchio• Hachiko• Christmas Carol 3d

PIEVE FISSIRAGACinelandia(0371 237012) www.cinelandia.it• A Christmas Carol• Piovono Polpette• Sherlock Holmes• Io & Marilyn• La Principessa E Il Ranocchio• Natale A Beverly Hills• Arthur E La Vendetta Di Maltazard• Hachiko • Il Tuo Migliore Amico• Amelia• Brothers

Il dramma di due fratelli e della guerra

OSTIANOCinema Don Rosa(0372 840405)[email protected]• Nemico Pubblico

CANALE 5

RETE 4

ITALIA 1

06.00 TG 5 PRIMA PAGINA08.00 TG5 MATTINA - TRAFFICO09.00 CHE FINE HA FATTO IL CAVALLO DI WINKY?10:50 PUO' SUCCEDERE ANCHE A TE13.00 TG5 - METEO 513.40 RIASSUNTO GRANDE FRATELLO14.10 IL TEMPO DELLE MELE. Film 16.15 IL TEMPO DELLE MELE218.50 LA STANGATA. Quiz20.00 TG 5 - METEO 520.30 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta'21.10 GHOST. Film23.30 TUTTI INSIEME A NATALE. Film01.10 RIASSUNTO GRANDE FRATELLO

08.00 TG5 MATTINA08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO09.45 FINALMENTE SOLI.Tf10.15 SUA MAESTA' ARRIVA DA LAS VEGAS12.30 GRANDE FRATELLO. Reality Show13.00 TG5 telegiornale - METEO 514.00 DOMENICA 5. Varieta'16.25 IL MIO AMICO BABBO NATALE 2. Film18.15 GRANDE FRATELLO. Reality Show18.50 LA STANGATA. Quiz20.00 TG 5 telegiornale - METEO 520.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var21.30 MISS POTTER. Film23.40 ZELIG OFF. Varieta'

09.10 UN CANE PER NATALE.Film11.00 FORUM- TG5 - METEO 13.40 BEAUTIFUL. Soap14.05 GRANDE FRATELLO. Reality Show14.10 CENTO VETRINE. Telefilm14.45 UOMINI E DONNE. Reality Show16.15 AMICI. Talent Show17.00 TG5 - 5 MINUTI/METEO17.05 IL MAMMO. Sit-com17.35 GRANDE FRATELLO. Reality Show18.50 LA STANGATA. Quiz20.00 TG 5 - METEO 520.30 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta'21.10 GRANDE FRATELLO. Reality Show00.20 MAI DIRE GRANDE FRATELLO

09.10 CUCCIOLI NATALIZI. Film11.00 FORUM. Attualita'13.00 TG5 - METEO 13.40 BEAUTIFUL. Soap14.10 CENTO VETRINE. Telefilm14.45 UOMINI E DONNE. Reality Show16.15 AMICI. Talent Show17.00 TG5 - 5 MINUTI/METEO17.05 IL MAMMO. Sit-com17.35 GRANDE FRATELLO. Reality Show18.50 LA STANGATA. Quiz20.00 TG 5 - METEO 520.30 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta'21.10 NEL BIANCO. Film23.30 THE BODY. Film

08.00 TG5 MATTINA08.40 FINALMENTE SOLI. Telefilm09.10 IL QUARTO RE. Film11.00 FORUM. Attualita' 13.00 TG5 - METEO 13.40 GRANDE FRATELLO PILLOLE13.45 C'E' POST@ PER TE.Film16.30 IL MAMMO. Sit-com17.35 GRANDE FRATELLO. Reality Show18.50 LA STANGATA. Quiz20.00 TG 5 - METEO 520.30 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta'21.15 UN AMORE A 5 STELLE.Var23.30 IL PRINCIPE DELLE DONNE.03.35 CINQUE IN FAMIGLIA. Telefilm

08.00 TG5 MATTINA - MATTINO 511.00 FORUM. Attualita' 13.00 TG5 - METEO 13.45 BEAUTIFUL. Soap14.10 CENTO VETRINE. Telefilm14.45 UOMINI E DONNE. Reality Show16.15 AMICI. Talent Show17.00 POMERIGGIO 5. Attualita'18.50 LA STANGATA. Quiz20.00 TG 5 - METEO 521.15 NEL BIANCO. Film21.00 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta'23.30 ZELIG OFF. Varieta' 01.55 RIASSUNTO GRANDE FRATELLO03.10 CINQUE IN FAMIGLIA. Telefilm

08.00 TG5 MATTINA 08.40 MATTINO CINQUE. Film11.00 FORUM. Attualita' 13.00 TG5 - METEO 513.45 BEAUTIFUL. Soap14.05 GRANDE FRATELLO. Reality Show14.10 CENTO VETRINE. Telefilm14.45 UOMINI E DONNE. Reality Show16.15 AMICI. Talent Show17.00 POMERIGGIO 5. Attualita'18.50 LA STANGATA. Quiz20.00 TG 5 - METEO 520.30 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta'21.10 TUTTI PER BRUNO. Fiction23.30 MATRIX. Attualita'

09.30 VIVERE MEGLIO. Varieta'11.00 CUOCHI SENZA FRONTIERE12.30 UN DETECTIVE IN CORSIA13.30 TG 4 - METEO 414.05 FORUM. Attualita'15.05 POIROT. Telefilm17.00 PSYCH. Telefilm17.55 CORRENDO PER IL MONDO18.55 TG 4 - METEO 419.35 TEMPESTA D’AMORE. Soap20.30 WALTER TEXAS RENGER21.15 BONES. Telefilm23.15 THE UNIT. Telefilm23.50 STORIE DI CONFINE00.55 DURO A MORIRE. Film

08.30 NONNO FELICE. Sit-com09.05 ARTEZIP. Doc09.10 STORIE DI CONFINE10.00 SANTA MESSA 11.00 PIANETA MARE 13.30 TG 4 12.10 MELAVERDE. Attualita' 13.30 TG4 TELEGIORNALE14.05 GUERRE D'ITALIA. Doc15.15 WYATT EARP. Film18.55 TG4 - METEO 419.35 COLOMBO. Telefilm 21.30 DETECTIVE MONK.Film23.30 AMICI MIEI ATTO II. Film02.00 TG4. Film

09.45 BIANCA. Soap Opera10.30 ULTIME DAL CIELO.Telefilm11.40 WOLFF. Telefilm12.30 UN DETECTIVE IN CORSIA.TF13.30 TG 4 14.05 FORUM. Attualita'15.10 HAMBURGER DISTRETTO 2116.15 SENTIERI Soap opera16.50 ZANNA BIANCA. Film18.55 TG4 - METEO 419.35 TEMPESTA D’AMORE. Soap20.30 WALTER TEXAS RENGER21.10 IL COMANDANTE FLORENT.Tel23.30 IL COMMISARIO MOULIN.Tel01.20 TG4

09.45 BIANCA. Soap Opera10.30 ULTIME DAL CIELO.Telefilm12.30 UN DETECTIVE IN CORSIA. TF13.30 TG 414.05 IL TRIBUNALE DI FORUM15.10 HAMBURGER DISTRETTO 2116.10 SENTIERI Soap opera17.00 L'ULTIMA RIVA. Film18.55 TG4 Telegiornale - METEO 419.35 TEMPESTA D’AMORE. Soap20.30 WALTER TEXAS RENGER21.10 LADYHAWKE. Film23.45 THE BLUES BROTHER. Film02.40 PROFESSIONE BIGAMO.Film04.35 IERI E OGGI IN TV. Varieta'

08.20 HUNTER. Telefilm09.45 BIANCA. Soap Opera10.30 ULTIME DAL CIELO.Telefilm11.40 WOLFF. Telefilm12.30 UN DETECTIVE IN CORSIA. TF13.30 TG 414.05 IL TRIBUNALE DI FORUM15.15 IL BARBIERE DI SIENA.F18.55 TG4 - METEO 419.50 TEMPESTA D’AMORE. Soap20.30 WALTER TEXAS RENGER21.10 INFELICI E CONTENTI.Film23.25 CONTROCAMPO. Sport01.40 L'ACCHIAPPASOGNI. Film04.40 IERI E OGGI IN TV. Varieta'

09.45 BIANCA. Soap Opera10.30 ULTIME DAL CIELO.Telefilm11.40 WOLFF. Telefilm12.30 UN DETECTIVE IN CORSIA. TF13.30 TG 414.05 IL TRIBUNALE DI FORUM15.10 HAMBURGER DISTRETTO 21 16.15 SENTIERI. Soap16.45 LA TIGRE. Film18.55 TG4 - METEO 419.35 TEMPESTA D’AMORE. Soap20.30 WALTER TEXAS RENGER21.10 DRIVEN. Film23.35 OGNI COSA E' ILLUMINATA.F02.10 BOLIDI SULL'ASFALTO. Film

06.50 VITA DA STREGA. Tf10.30 ULTIME DAL CIELO.Telefilm11.40 WOLFF. Telefilm12.30 UN DETECTIVE IN CORSIA. TF13.30 TG 4 - METEO 414.05 IL TRIBUNALE DI FORUM16.10 SENTIERI Soap opera17.00 SACRO E PROFANO. Film18.55 TG4 - METEO 419.35 TEMPESTA D’AMORE. Soap20.30 WALTER TEXAS RENGER21.10 CODICE MERCURY. Film23.35 NIKITA. Film02.00 TG RASSEGNA STAMPA02.10 IL WEST TI VA STRETTO..F

07.00 CARTONI 10.45 E ALLA FINE ARRIVA MAMMA11.25 TV MODA. Varieta'12.25 STUDIO APERTO - METEO12.45 STUDIO SPORT - TG COM13.40 TIL DEATH. Telefilm14.05 LA TENERA CANAGLIA. Film16.00 POLIZZIOTTO A 4 ZAMPE18.05 QUELLI DELL'INTERVALLO18.30 STUDIO APERTO/METEO19.00 TOM & JERRY. Film19.10 LA VITA SECONDO JIM. Film 19.35 UNA PALLOTTOLA SPUNTATA 3321.10 FICO+FICO CHRISTMAS SHOW23.00 MR. OLYMPIA 2009

07.40 CARTONI 09.05 BATMAN. Cartoni animati10.55 MALCOM.Telefilm11.20 CHUCK. Varieta' 12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 DAFFY DUCK ACCHIAPPAFANTASMI. Film14.40 DUMA. Film16.35 IL PICCOLO PANDA. Film18.30 STUDIO APERTO - METEO19.00 I PINGUINI DI MADAGASCAR19.35 RANDALL. Film21.35 WILD - OLTRENATURA. Doc00.20 SWARM 2. Film02.40 LA RIVINCITA DI NATALE. Film

10.20 JACK SIMPATICO GENIO.F12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 STUDIO SPORT 13.40 CARTONI ANIMATI15.20 WILDFIRE. Telefilm16.20 IL MONDO DI PATTY. Tf17.10 CORY ALLA CASA BIANCA.Tf17.45 CARTONI ANIMATI18.30 STUDIO APERTO - METEO19.00 SPORT MEDIASET WEB19.30 LA VITA SECONDO JIM. Tel20.05 I SIMPSON. Cartoni20.30 LA RUOTA DELLA FORTUNA21.10 THE BOURNE IDENTITY.Film23.30 THE NET 2.0.Film

09.20 UN GENIO SUL DIVANO.Tel10.20 THE DERBY STALLION.Film12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 STUDIO SPORT 13.40 CARTONI ANIMATI15.20 WILDFIRE. Telefilm16.20 IL MONDO DI PATTY. Tf17.10 CORY ALLA CASA BIANCA.Tf17.45 CARTONI ANIMATI18.30 STUDIO APERTO - METEO19.30 LA FAMIGLIA ADAMS 2.Film20.30 TG COM/METEO21.10 IL 6° GIORNO. Film23.35 7 SECONDS. Film02.40 DUST. Film

09.20 UN GENIO SUL DIVANO.Tel10.20 BEETLEJUICE - SPIRITELLO PORCELLO. Film12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 GUIDA AL CAMPIONATO 13.50 I MAGHI DI WAVERLY15.50 TWITCHES TOO. Film17.40 IL MONDO DI PATTY. Tf18.30 STUDIO APERTO/METEO/SPORT19.00 LA FAMIGLIA ADDAMS.Film21.10 CSI: MIAMI. Telefilm22.10 THE MENTALIST. Telefilm23.10 HELEVENTH HOUR. Telefilm02.10 LE MIE NOTTI SONO PIU' BELLE DEI VOSTRI GIORNI. Film

09.30 A-TEAM. Telefilm10.20 SUPERCAR.Telefilm12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 STUDIO SPORT 13.05 CARTONI15.20 WILDFIRE. Telefilm16.20 IL MONDO DI PATTY. Tf17.10 CORY ALLA CASA BIANCA.Tf17.45 CARTONI ANIMATI18.30 STUDIO APERTO - METEO19.30 LA VITA SECONDO JIM. Tel20.05 I SIMPSON. Cartoni20.30 LA RUOTA DELLA FORTUNA21.10 LEMONY SNICKET. Film23.10 INCUBO FINALE. Film

08.55 UN GENIO DUL DIVANO. Tf09.30 A-TEAM. Telefilm10.20 SUPERCAR.Telefilm12.25 STUDIO APERTO - METEO13.40 CARTONI15.20 WILDFIRE. Telefilm16.20 IL MONDO DI PATTY. Tf17.10 CORY ALLA CASA BIANCA.Tf17.45 CARTONI ANIMATI18.30 STUDIO APERTO/METEO/SPORT19.00 LA VITA SECONDO JIM. Tf20.05 I SIMPSON. Cartoni20.30 LA RUOTA DELLA FORTUNA21.10 MISTERO. Attualita'22.45 MOONLIGHT. Telefilm

SABATO 2 DOMENICA 3 LUNEDI’ 4 MARTEDI’ 5 MERCOLEDI’ 6 GIOVEDI’ 7 VENERDI’ 8

i FILM in TV

Lunedì 4 • Italia1 ore 21.10

THE BOURNE IDENTITY

Un giovane viene tratto in salvo da un peschereccio. Non ricorda il suo nome, il suo passato, perchè ha due pallottole nella schiena e un numero di un conto corren-te svizzero racchiuso in una capsula sottocutanea. Scoprirà di essere Jason Bourne, pedina braccata dalla CIA e che può fare affidamento solo sul suo istinto...

Con: Matt Damon, Franka Potente, Chris Cooper.

Domenica 3 • La7 ore 21.35

FBI PROTEZIONE TESTIMONI

Un killer protetto dall'FBI all'interno del piano pentiti, va a vivere nelle vicinanze di una giovane coppia che immediatamente si divide: il marito vuole denunciarlo alla mafia per incassare la taglia che la stessa ha messo sulla sua testa; la moglie, che comincia a subi-re il fascino dell'ex killer, vuole salvarlo a tutti i costi...

Con: Bruce Willis, Matthew Perry, Rosanna Arquette.

La trasmissione, denomina-ta «La Rassegna Stampa di Giovanni Biondi», va in onda ogni settimana sulle emit-tenti Tele Sol Regina Po e Lodi Crema Tv. In questa puntata tratterà: • commen-to politico alla proposta di dedicare una via a Craxi, a Milano; • i tagli del comune di Cremona al Ponchielli; • il mancato sostegno al treno della memoria da parte della giunta Salini; • la nomina dell’avvocato Sciumè nel Cda di Centro Padane. La trasmissione andrà in onda il venerdì alle ore 23.30, con replica sabato alle ore 12 e domenica alle ore 18.30.

di Giovanni

Biondi

Page 28: Il Piccolo del Cremasco

ARTE & culTuRA

Fino a giovedì 31 dicembrecremonamostraCollezione d'arChi Sau-Wing lamesposizione nella Sala delle Colon-ne del museo Civico ala Ponzone in via u. dati 4. orario: feriali dalle 9 alle 18, festivi dalle 10 alle 18. lunedì chiuso.Per informazioni: 0372-407269.

***Fino a lunedì 25 gennaiocasalmaggioremostrai luoghi del temPonel museo diotti, in mostra le ope-re di scultura dell’artista Brunivo Buttarelli.orario: sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 19; mercoledì e vener-dì dalle 9 alle 12.30; martedì e gio-vedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.Per informazioni: 0375-200416.

***Fino a sabato 9 gennaiocasalmoranomoStra dei PreSePitradizionale appuntamento natali-zio con esposizione di numerosi presepi d'autore, presso il Centro Pastorale di via Preje.orario: domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19.ingresso libero e gratuito.

Per informazioni: 0374-340.930***

Fino a lunedì 5 aprilecremonamostraCremona Com'era nelle fo-to di faziolimostra fotografica di ernesto fa-zioli che interessa le vie e le piazze di Cremona. l'opera di fazioli, molto conosciuta a Cremona, ha documentato la vita della città dagli anni '20 al dopoguerra. il carattere innovativo dell'iniziaviva è rappre-sentato dal fatto che l'esposizione fotografica viene realizzata (lunedì 5 aprile 2010) costruendo un per-

corso all'interno delle vie e delle piazze del centro storico che con-sente ai visitatori di vedere immagi-ni nei luoghi dove sono state scat-tate e poter constatare i grandi cambiamenti urbanistici e gli even-ti storici in un periodo così intenso della storia cremonese.

***Fino a mercoledì 6 gennaioPizzighettonemoStra del gruPPo Pittori PizzighettoneSila Pro loco organizza il tradizionale appuntamento con la mostra del gruppo Pittori Pizzighettonesi, giun-ta quest’anno al traguardo della 25ª

edizione. appuntamemto presso il Centro culturale comunale in via ga-ribaldi 18. l'esposizione rimarrà aperta tutte le domeniche e i giorni festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. ingresso libero e gratuito.Per informazioni: 0372-743347.

***Da martedì 5 gennaio a domenica 14 febbraiocremonamostra"il di’ dell’oPera" don Carlo di giuSePPe Verdi - PerSonale di Virginio linil'intera mostra, che si compone di 166 ritratti e 16 cavalli in scena, ha

richiesto anni di studio e di prepara-zione ed è organizzata presso il Centro culturale Santa maria della Pietà in Piazza giovanni XXiii. inau-gurazione martedì 5 gennaio alle 21 presso il teatro Ponchielli.orario: tutti i giorni ore 9-12.30 e 15.30-18; chiuso il lunedì. ingresso libero. info: 0372-65009.

***Fino a domenica 10 gennaiocremonamostraoPere Sulla natiVità di geSù Come augurio di un Buon na-talele opere sono esposte alla Pinaco-teca del museo Civico a. Ponzone, nella Sala delle Colonneorario da martedì a sabato ore 9- 18; estivi ore 10-18. Chiuso il lunedì.

***Domenica 3 gennaiocremonaeventoun diCemBre di fiaBe 2009 - ri-Sate in ComPagniatorna il teatro itinerante con storie e giochi per ridere e divertirsi insie-me e iniziare l'anno nuovo in alle-gria. appuntamento alle ore 10.30 presso il museo Civico di Storia naturale nel Parco del Vecchio Passeggio in viale trento e trieste. ingresso libero e gratuito.Per informazioni: 0372-23766.

***venerdì 15 gennaiocremonaconvegnoSPazio a Più VoCi - fra temPo e SPazio... SoSPeSiappuntamento alle ore 17 presso il museo Civico ala Ponzone - Sala Puerari - in via ugolani dati 4 con il professor emilio luzi, docente di filosofia. ingresso libero e gratuito.Per informazioni: 0372-22051.

MuSIcA &SPETTAcOlO

Da sabato 16 gennaiocasalbuttanoteatroStagione del teatro “VinCenzo Bellini” 2009-2010sabato 16 gennaio “un sogno di mare”. omaggio a fabrizio de andrè.Domenica 31 gennaio “l'anatra all'aran-cia” con Corrado tedeschi e debora Ca-prioglio.sabato 13 febbraio “Pene d'amor per-dute” con marina Suma.sabato 6 marzo “il drago” di Beppe arena.sabato 27 marzo “recital” con gian-franco iannuzzo.sabato 17 aprile “a Baz live” con marco Bazzoni.Per informazioni: 0374-362180.

***Da sabato 11 gennaioromanengoteatri di Pianurarassegna teatrale 2009-2010 al teatro g. galilei. ecco il programma.sabato 11 gennaio il poema dei monti naviganti.sabato 30 gennaio atir Cleòpatras.sabato 13 febbraio a come... amianto.sabato 27 febbraio gerundia felix.sabato 13 marzo dux in scatola.sabato 27 marzo Big Bang.Per informazioni: 0373-729263.

martedì 5 gennaiosoresinaConCerti di natale dell’orChe-Stra di fiati di trigolo e San BaS-SanoConcerto natalizio eseguito dall’orche-stra fiati di trigolo e San Bassano, unio-ne artistico-musicale temporanea for-mata dal Corpo bandistico “g. anelli” di trigolo e dal Corpo Bandistico di San Bassano, diretta dal maestro Vittorio zanibelli, che si tiene con la partecipa-zione del soprano Barbara di rosa. ap-puntamento alle ore 21 presso il teatro Sociale in via Verdi 23. ingresso libero e gratuito.Per informazioni: 335-8215824.

***Domenica 3 gennaiosoncinoteatroe domeniCa... teatro - Va doVe ti Porta il PiedeQuesto teatro è l’unico al mondo in cui i “burattini” sono vivi, in carne ed ossa. i protagonisti dei racconti senza parole che compongono lo spettacolo, sono infatti proprio le parti del corpo di laura Kibel, che veste e trasforma in perso-naggi vivi ed espressivi: piedi, gambe, mani, ginocchia ed altro diventano fan-tastiche creature che stupiscono e in-cantano. lo spettacolo inizia alle ore 15.30 Sala Ciminiera nell’ex filanda. Si consiglia la prenotazione entro il sabato precedente lo spettacolo. fino ai 3 anni l’ingresso è gratuito, dai 4 in poi costa 5 euro.Per informazioni: 0373-729263.

Domenica 10 gennaioromanengoteatroe domeniCa...teatro - riCordi di Viaggio“ricordi di viaggio” è il racconto del viaggio di una ragazzina attraverso mari e oceani. accadde tutto all'improvviso...era sulla sua isola e come ogni mattina veniva svegliata dalle urla del suo pe-sciolino. ma quella mattina si sentiva diversa, l’isola l’annoiava e non aveva più voglia di giocare. Così con la sua pic-cola barca, se ne andò alla scoperta di nuovi orizzonti e desiderosa di trovare l’isola più bella. l’inizio dello spettacolo presso il teatro g. galilei in Piazza roma è alle ore 15.30. Si consiglia la prenotazione entro il sa-bato precedente lo spettacolo. fino ai 3 anni l’ingresso è gratuito, dai 4 in poi co-sta 5 euro.Per informazioni: 0373-729263.

***Domenica 17 gennaiosoresinaconcertoaPeritiVi in muSiCa 2009-2010 - eoS enSemBledavide zilli (pianoforte), federico luga-rini (violoncello), alberto Venturini (clari-netto-sax) e alberto Branca (voce nar-rante) si esibiranno in “la leggenda del pianista sull’oceano” con musiche di en-nio morricone. appuntamento al teatro Sociale in via Verdi 23 alle ore 18. ingres-so 5 euro. Per informazioni: 0374-340454 -349414.

A distanza di due anni dall’uscita di “Favourite worst nightmare”, numero uno nelle chart inglesi e nella top ten americana di Billboard, gli Arctic Mon-keys (band di Sheffield) parte in tour per presenta-re al proprio pubblico “Humbug”, il loro nuovo disco, dopo essere stati headliner nei principali fe-stival europei nel mese di agosto, tra cui Reading e Leeds.

“Humbug” è il terzo di-sco di una band ormai ma-tura, che ha scelto di ag-giornare la propria formula senza tradirla.

Gli Arctic Monkeys han-

no introdotto nel loro rock irrequieto e urbano dosi massicce di allucinazione desertica.

Prodotto per metà da Josh Homme (Queens Of The Stone Age) per l’altra da James Ford (Arcade Fi-re), il nuovo lavoro “Hum-bug” apre una nuova era per la band inglese.

Per tutti i fan degli Arc-tic Monkeys l’appunta-mento è martedì 26 gen-naio 2010 al Palasharp di Milano. Inizio del concerto alle ore 21 (prezzo del bi-glietto 30 euro, più diritti di prevendita). info: www.indipendente.com - [email protected]

A Milano tornanogli Arctic Monkeys

Fuori Provincia

Soddisfazione ed interesse contraccambiato sono le co-stanti che contraddistinguono la sfera sentimentale in gennaio. attenti ad alcune spese che si concentreranno nella seconda metà del mese.

e’ giunto il momento di prendere delle decisioni an-che coraggiose, rimandare oltre non servirebbe as-solutamente a nulla. forza e coraggio, sicuramente farete la cosa giusta.

attenzione a gennaio, perché sta arrivando per voi la resa dei conti che vi potrebbe imporre di fare delle scelte in tempi alquanto ristretti e con scarsa lucidità sia in amore che sul lavoro.

i dubbi a gennaio riguarderanno soprattutto cosa re-almente vi aspettate dal rapporto. fate bene a riflet-tere, ma non esagerate perché chi vi sta intorno alla lunga si potrebbe anche stufare.

fate molta attenzione e non perdete la concentrazio-ne in questo momento piuttosto delicato. ad inizio anno l’aspetto finanziario si manterrà costante in quanto ad entrate e ad uscite.

gli impegni lavorativi nel nuovo anno necessiteranno di energie fresche ed impegno costante da parte vo-stra: non trascurate i dettagli, saranno loro a fare la differenza, anche per quello che attiene ai guadagni.

assecondate il desiderio di libertà che nel 2010 si farà più intenso, cercando il più possibile di coinvol-gere nei vostri programmi il partner o la persona che vi interessa, che sarà ben lieta di affiancarvi.

l’amore in generale beneficerà per tutto il mese di gennaio di un grande entusiasmo ed intenso trasporto verso la persona amata, infondenvi la serenità per af-frontare i problemi a cui la quotidianità vi sottopone.

Prendetevi il tempo necessario per valutare la propo-sta più concreta tra quelle che state vagliando. azzec-care la via giusta vi garantirebbe importanti ed inspe-rati sbocchi professionali. meditate

a breve inizierete una nuova esperienza lavorativa, coronamento degli sforzi profusi e delle speranze ri-sposte nei cassetti nei mesi scorsi. applicatevi e gu-statevi il successo con la famiglia.

dopo le feste, il lavoro riprende dal punto in cui lo avevate lasciato, con l’unica eccezione di qualche pic-colo screzio tra colleghi destinato comunque a risol-versi in breve tempo e senza conseguenze.

il mese di gennaio risulterà determinante e propizio nel dare finalmente una svolta ai flirt ed alle frequentazioni iniziate in autunno, ma che ancora non sono state definite. Successo nel lavoro.

L’Oroscopo della settimanaa cura di: www.oroscopo-2009.com

Appuntamenti28 Giovedì 31 Dicembre 2009

METEO WEEK-ENDTEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA

Previsioni meteo a cura di Dominique citrigno per sPaziometeo.com

Page 29: Il Piccolo del Cremasco

di Fabio Tumminello

Giuseppe Mazzini e l’aMor di paTria

iversamente dagli altri grandi Stati d’Europa, la Storia del nostro Paese ci consegna un senti-

mento nazionale incerto. Gli inglesi si riconoscono nella Gloriosa Rivoluzione del 1688 (la prima a tagliare la testa a un re), gli americani nell’Indi-pendenza del 1776, i francesi nella Rivoluzione del 1789 e nella “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, i tedeschi, dopo il Volksgeist origine del totalitarismo nove-centesco, hanno imparato a riconoscersi nel patriottismo costituzionale. E gli italiani? Nel nostro Paese non si è an-cora neppure raggiunta la consapevolezza piena del Ri-sorgimento democratico e li-berale quale eredità storico-politica e sola vera tradizione di popolo. La costruzione del-la Repubblica, infatti, e in par-ticolar modo di una coscienza repubblicana in senso patriot-tico-costituzionale, è un pro-cesso ancora in corso. La nostra è una Repubblica nata fortemente condizionata dalla

Guerra Fredda, essendo l’Ita-lia un Paese di confine tra i due grandi blocchi Est-Ovest, e quando il Presidente della Repubblica Giorgio Napolita-no richiama al sentimento d’Unità nel Paese, non può non richiamarsi, appunto, alla tradizione democratica e libe-rale del nostro Risorgimento.

Una tra le figure più impor-tanti del nostro Risorgimento, e proprio per questo tra le più attuali, è senza dubbio Giu-

seppe Mazzini, il primo a fon-dare la coscienza nazionale italiana. Mazzini nacque a Ge-nova nel 1805 e, dopo aver intrapreso gli studi di medici-na, si trasferì alla facoltà di legge all’Università di Geno-va.

Nel 1830 Mazzini fu co-stretto all’esilio prima a Gine-vra e poi a Marsiglia dove, un paio d’anni più tardi, fonderà la società segreta la “Giovine Italia”, con lo scopo di costi-tuire la nazione “una, indipen-dente, libera, repubblicana”. Il 26 ottobre del 1833, il tribuna-le militare di Alessandria lo condanna a morte in contu-macia mentre stava proget-tando l’invasione armata della Savoia; invasione miseramen-te fallita il 2 febbraio dello stesso anno. Riparato in Sviz-zera, Mazzini prende accordi con altri esuli patrioti europei, favorendo la costituzione di altre società segrete come la Giovine Polonia e la Giovine Germania, le quali, assieme alla Giovine Italia, davano vita alla Giovine Europa. Mazzini, inoltre, promosse la costitu-zione della Giovine Svizzera e per questo venne espulso dal territorio elvetico. Così, dopo esser stato espulso dalla

Francia e dalla stessa Svizze-ra, fu costretto a riparare a Londra, dove sopravviverà in povertà collaborando con giornali e riviste inglesi.

L’8 settembre del 1847, da Londra, Mazzini sottoscrive una lettera a Pio IX “indican-dogli ciò che avrebbe potuto e dovuto fare” e quando scop-pia la rivoluzione in tutta Eu-ropa nel fatidico biennio ’48-49, Mazzini rientra in Italia per dar anch’egli man forte alla

causa italiana. Il 1848 rappre-senta l’anno della grande ri-voluzione europea e quindi il culmine della strategia insur-rezionalista mazziniana. Il ca-polavoro sarà la Repubblica romana con il suo eroismo e la sua innovazione politica e civile: abolizione della pena di morte in vigore nello Stato pontificio, liberazione degli ebrei dalla discriminazione del ghetto e promulgazione della Costituzione romana (l’unica in Italia a prevedere il suffragio universale). Infatti: “il triumvirato romano fu il so-lo governo italiano che aves-se cercato, durante l’anno della rivoluzione, di venire in-contro ai bisogni delle masse popolari delle campagne, con l’emanazione di un de-creto che stabiliva la conces-sione ai contadini poveri del-le terre espropriate agli enti ecclesiastici. Quest’ultimo provvedimento, adottato nel febbraio del ’49, avrebbe da-to – se le circostanze ne avessero permessa la realiz-zazione – una scossa profon-da alla struttura agraria arre-trata e latifondistica della campagna romana” (Rosario Villari). L’azione politica di Mazzini rivelò, in quell’occa-sione, le sue doti di grande statista e non solo di patriota e cospiratore. Come ben sappiamo la sconfitta della “Primavera dei popoli” de-cretò anche il declino della strategia mazziniana a favore del compromesso con la mo-narchia, divenuta strumento indispensabile sul piano di-plomatico-militare. Sarà la figura di Giuseppe Garibaldi ad incarnare la nuova strate-gia cui si piegò una parte de-

gli stessi patrioti cresciuti nel Verbo mazziniano. Tuttavia, se Mazzini può apparire, ri-spetto al nuovo ciclo storico, lo sconfitto, in realtà la sua intransigenza sui principi, e in particolare sul principio di autodeterminazione dei po-poli, rappresenta anche il suo grande merito. Perché la sua intransigenza consentì di sal-vare un patrimonio di pensie-ro e di azione, politico e mo-rale, per l’Italia futura: secon-do il principio che la libertà, ogni popolo, come ogni per-sona, se la deve guadagnare per poterne diventare real-mente degno e capace di esercitarla. Mazzini morirà il 10 marzo del 1872 a Pisa, dove era giunto in incognito, ospite dei Nathan Rosselli, avvolto nel medesimo scialle che aveva coperto, morente, Carlo Cattaneo.

diriTTi e doveri al TeMpo delle preTese

Abbozzare in pochi tratti il pensiero politico di un grande personaggio storico come fu Mazzini, esige necessaria-mente una scelta di alcuni nuclei centrali del suo pensie-ro, proprio per poterlo restitu-ire dal vivo della storia “pas-sata” all’attualità “presente” del nostro Paese.

A partire dal suo insegna-mento fondamentale, per cui la via maestra della politica è quella repubblicana e costitu-zionale, personalmente riten-go che l’intuizione più impor-tante del suo pensiero politi-co, che vale sia per l’Italia di allora che per l’Italia di oggi, sia la priorità dei doveri sui diritti e il valore del patriotti-smo come grande “Interna-zionale dei popoli”.

La priorità mazziniana dei doveri sui diritti non può che suonare scandalo per una mentalità demagogica così come si è venuta negativa-mente configurando nel corso degli ultimi trent’anni (alme-no!) nel nostro Paese. I diritti sono stati interpretati e ado-perati sulla base di una men-talità consumistica: un vero e proprio paradosso storico di-venuto normalità quotidiana se si pensa che la Repubblica e la Costituzione del 1948 so-no state conquistate proprio perché si è anteposto il senso del dovere a quello dei diritti.

Per Mazzini, infatti, l’indi-pendenza di un popolo non può essere il frutto di una concessione paternalistica (come lo Statuto Albertino del Regno d’Italia che qualunque prefetto poteva sospendere

per motivi di ordine pubblico), ma deve essere l’esito finale di una lotta nel corso della quale un popolo conquista la propria indipendenza, quale frutto indiscutibile della pro-pria dignità. Esattamente co-me la Resistenza fu sì una guerra nazionale contro l’in-vasore nazista, ma anche una lotta di liberazione contro la tirannide interna del fascismo, e quindi una guerra civile.

Ecco perché la Repubblica e la Costituzione del 1948 rappresentano l’esito di una lotta mediante la quale si è pervenuti alla conquista dei diritti attraverso i doveri. Il procedimento inverso, infatti, risulta assai più difficile: se la libertà intesa come indipen-denza e autonomia non viene meritata, essa si trasforma, prima o poi, in licenza, cioè in un potere irresponsabile che

finisce per negare le stesse radici moderne della libertà. Perché la libertà non meritata – passaggio molto importante – si trasforma inevitabilmente in privilegio. Ecco perché il primato mazziniano del dove-re sui diritti rappresenta la pri-ma fondamentale garanzia affinché la libertà non dege-neri in licenza e la democrazia in demagogia e populismo!

Su questo punto il pensiero di Mazzini differisce da altri grandi del passato come per esempio Alexis de Tocquevil-le, autore de “La democrazia in America”, o come da altri grandi del nostro tempo come John Ralws, autore di “Una teoria della giustizia”. Mentre il primo sostiene che l’idea dei diritti non è altro che la conce-zione della virtù applicata alla politica, Mazzini cerca appas-sionatamente di aprirci gli oc-chi proprio su questo punto: “E voi, dopo aver insegnato per cinquant’anni all’individuo

che la società è costituita per assicurargli l’esercizio dei suoi diritti, vorreste dimandargli di sacrificarli tutti alla società, di sottomettersi, occorrendo, a continue fatiche, alla prigione, all’esilio, per migliorarla? Do-po avergli predicato per tutte le vie che lo scopo della vita è il ben essere, vorrete a un trat-to ordinargli di perdere il ben essere e la vita stessa per libe-rare il proprio paese dallo stra-niero, o per procacciare con-dizioni migliori a una classe che non è la sua?” [“Dei dove-ri dell’uomo”, Scritti politici, pp. 857-58].

Sono parole che sembrano scritte e scandite per noi ita-liani di oggi e che devono rie-cheggiare come un monito secolare nelle coscienze di quegli italiani, giovani e meno giovani, che amano il proprio Paese.

Ma come si è potuto arriva-re all’attuale stravolgimento consumistico e deresponsa-bilizzante della libertà? Come si è potuto abusare del sacri-ficio di coloro che hanno dato la vita per “donare” alle nostre generazioni la libertà? Perso-nalmente credo che, in primo luogo, non sia stato trasmes-so il principio di responsabili-tà nello scambio generazio-nale tra padri e figli. Una colpa propria di certe generazioni che, da figli, hanno rivendica-to i loro diritti pre-potente-mente e, successivamente, da padri e da cittadini, sono venuti meno ai loro doveri ci-vici e politici quali apparte-nenti a una comunità politica democratica. Il risultato di tut-to ciò è sotto gli occhi di tutti: la perdita della dimensione pubblica della cittadinanza, interpretata dai più come sola “pretesa” di diritti sciolti dai doveri. Chi continua ostinata-mente a negare ciò, è afflitto da una tremenda miopia poli-tica!

Quanto al secondo nucleo del pensiero di Mazzini - l’Idea di Patria - essa non coincide con l’astratta identità cultura-le da difendere contro chiun-que sia inevitabilmente diver-so, ma si fonda sul contratto sociale quale patto di cittadi-nanza politica in senso costi-tuzionale e quindi universale. Questo perché l’eredità della Patria mazziniana, è una Pa-tria democratica e liberale, cioè l’esatto opposto di quel-la prevaricatrice, pseudo identitaria e imperialistica dei nazionalisti di ieri e dei seces-sionisti di oggi. Invece, per usare una bellissima metafora di Mazzini, la Patria è “il sole della Repubblica [che] splen-de per tutti”. Ecco perché Pa-tria per Mazzini non significa soltanto uguaglianza politica, nel senso dei cosiddetti diritti “formali”, ma significa una Patria che assicuri pari dignità ai suoi figli proprio perché li vuole tutti Cittadini degni di questo nome!

In questo senso, come ha scritto acutamente Maurizio Viroli, “una vera patria non può avere stranieri entro i pro-pri confini. Deve garantire a tutti e a ciascuno la dignità che viene dai diritti di cittadi-nanza e il rispetto e l’autori-spetto che solo il lavoro e l’educazione assicurano” [“Prefazione a Mazzini”, Mon-dadori, p.25]. Proprio perché, come sostiene lo stesso Maz-zini, “la patria non è il territorio; il territorio non è che la base. La patria è l’idea [...]”. [“Scritti politici”, p. 895). E l’Idea, o è universale o non è!

Il primato dei doveri sui diritti: cittadinanza come principio di responsabilità

D

Appuntamento con la Storia 29Giovedì 31 Dicembre 2009

Mazzini e l’attualità del suo pensiero politicoLa via repubblicana e il patriottismo costituzionale

Il parlamento di Torino

“Una domenica dell’aprile 1821, io passeg-giavo, giovanetto, con mia madre e un vecchio amico della famiglia, Andrea Gambini, in Geno-va, nella Strada Nuova. L’insurrezione piemon-tese era in quei giorni stata soffocata dal tradi-mento, dalla fiacchezza dei Capi e dall’Austria. Gli insorti s’affollavano, cercando salute al ma-re, in Genova, poveri di mezzi, erranti in cerca d’aiuto per recarsi nella Spagna dove la Rivolu-zione era tutt’ora trionfante. I più erano confina-ti in Sanpierdarena aspettandovi la possibilità dell’imbarco; ma molti s’erano introdotti ad uno ad uno nella città, ed io li spiava fra i nostri, in-dovinandoli ai lineamenti, alle foggie degli abiti, al piglio guerresco e più al dolore muto, cupo che avevano sul volto. [...] Un uomo di sembian-ze severe ed energiche, bruno, barbuto e con

un guardo scintillante che non ho mai dimenti-cato, s’accostò a un tratto fermandoci; aveva tra le mani un fazzoletto bianco spiegato, e pro-ferì solamente le parole: “pei proscritti d’Italia”. Mia madre e l’amico versarono nel fazzoletto alcune monete; ed egli si allontanò per comin-ciare con gli altri. Seppi più tardi il suo nome. Era un Rini, capitano della Guardia Nazionale che s’era, sul cominciar di quel moto, istituita. Partì anch’egli cogli uomini pei quali sera fatto collettore a quel modo; e credo morisse com-battendo, come tanti altri dei nostri, per la liber-tà della Spagna. Quel giorno fu il primo in cui s’affacciasse confusamente all’anima mia, non dirò un pensiero di Patria e di Libertà, ma un pensiero che si poteva e quindi si doveva lotta-re per la libertà della Patria”. ft

«Oggi in Spagna, domani in Italia»

Giuseppe Mazzini

Lo Statuto della Giovine Italia

Roma, 1849. Assalto delle truppe francesi.

Così nacque l’amor di Patria

Page 30: Il Piccolo del Cremasco

Prima Divisione - La Cremonese chiude l’anno con il sorriso e cerca sul mercato una prima puntal 2009 grigiorosso saluta tutti con un brindisi ricco di speranze. E pensare che dodici mesi fa, quan-do fu scelto di congedar-

si da Iaconi per richiamare Mon-donico, non si riuscivano a vivere le stesse emozioni di oggi.

Molte le cose che sono cam-biate (in meglio…) in quest’ulti-mo anno solare. Su tutti, la deci-sione di mettersi saggiamente in discussione, fare tesoro di alcuni errori di valutazione fatti prece-dentemente e avere l’accortezza di saper impostare una piccola rifondazione prima ancora della fine della scorsa stagione. Ven-turato, testato nelle ultime gare come primo allenatore, meritava una chance importante, come buona parte della squadra, quel-la che si impegnava agli allena-menti e quella che in campo ce la metteva tutta. Fuori le “mele marce”. Operazioni importanti che hanno contribuito a creare più sintonia e soprattutto una forte sinergia tra società e squa-dra per un unico, grande obietti-vo. La classifica parla da sola, i risultati anche, l’unico rammari-co è quello di non aver tenuto il passo da marziani di un Novara da record. La squadra piemonte-se, infatti, può vantare il primato di essere l’unica formazione del calcio professionistico ad essere ancora imbattuta dopo più di metà campionato. Oggi come oggi, essere comunque in scia ad una formazione del genere

non è impresa da poco. E ci si è riusciti anche grazie ai 33 gol messi a segno dalle bocche da fuoco. Meglio dell’attacco gri-giorosso, nel panorama profes-sionistico italiano hanno fatto solo l’Inter di Mourinho (36 reti messe a segno fino ad ora) e il Catanzaro nel girone B di Secon-da Divisione (37 centri). Nell’ex C1, nessuno ha segnato tanto quanto la Cremo. E, rivedendo uno per uno i gol sul video del sito internet della società, viene da dire “che gol”. Tutti davvero di

pregevole fattura. Segno che questo gruppo ha saputo anche divertire e giocare con il sorriso. D’altronde, con certe società in-debitate fino al collo, anche di prima fascia, poter lavorare e giocare a calcio in una società come la Cremo targata Arvedi, con i suoi progetti e la sua solidi-tà, è una garanzia non da poco. E i primi a saperlo sono i procu-ratori che da settimane tempe-stano di telefonate i vertici grigio-rossi per proporre i loro assistiti.

MERCATO Nonostante i nu-

meri da urlo del pacchetto avan-zato, i primi nomi di mercato sembrano tutti convergere verso la figura di una prima punta. Evi-dentemente le prestazioni in ca-lando di Musetti, che invece era partito alla grande ad inizio sta-gione, non sembrano più dare sufficienti garanzie e l’arrivo di un eventuale ulteriore attaccante potrebbe servire per dare anche nuove alternative a Venturato. In linea di massima, il nome più percorribile potrebbe essere quello di Massimo Marazzina,

attaccante di esperienza, origi-nario di Pandino, che non trova più spazio nel Bologna in serie A. Il cremasco, punta ancora duttile in fase offensiva nonostante l’età, ritroverebbe Zanchetta (suo compagno ai tempi del Chievo) e la possibilità di vestire il grigiorossi, dopo che in età gio-vanile fu scartato dai dirigenti dell’epoca. Un altro nome possi-bile è Pablo Granoche del Chie-vo, che tuttavia a Verona non cederebbero a cuor leggero.

Ma.Vo.

I

30 Giovedì 31 Dicembre 2009 SPORTSPORTSPORTlo

Un bel brindisi e un attaccanteLa dirigenza sta vagliando alcune proposte di mercato, come quella del cremasco Marazzina, in forza al Bologna

Massimo Marazzina è diventato uno degli obiettivi di mercato della Cremonese

Frequento ogni tanto il bar Luna. La riunione annuale del “Club Attilio e Domenico Luzzara”, aperta a in-vitati e pubblico nella mattinata di S. Stefano in via Massarotti, ha avuto ragione della naturale pigrizia del dopo mezzanotte di Natale. Presenti uomini immagine dello sport cremonese, dirigenti ed espo-nenti di Comune e Provincia, il Club ha offerto targhe ricordo e un vide-oregistratore di livello per la fonda-zione “Dopo di noi, insieme”, Istitu-to Infanzia Abbandonata: ha ritirato il prezioso meccanismo elettronico l’ex sindaco Zaffanella.

La storia di questo Club ha supe-rato i 33 anni. Nato dopo la scom-parsa del figlio, da qualche anno al suo nome si è aggiunto quello del mitico presidente di via Persico. Raina, aiutato dalla fedele Graziella Giuliani, organizza altre operazioni per i suoi soci , piccole o grandi che siano.

Il Piccolo è un settimanale, la cronaca di oggi esce dopo alcuni giorni e racconta di una regia un po’ fai da te, come si conviene a chi non vuol strafare. Il primo a ricevere il quadretto è Federico Cantoni del Pice e la foto ricordo gli tocca con Cotrufo, reggente del Coni e consi-gliere della Federcalcio. Le parole d’obbligo si stemperano nel brusio di chi non è seduto in saletta. Mar-co Bona, dal suo 1,90 di giocatore Vanoli Basket, raccoglie il testimo-ne da Carlo Malvezzi: la statura è diversa, ma identico il sorriso sere-no. Il v. sindaco illustra i 300.000 mq. del prossimo villaggio dello sport che sorgerà alle porte di Cre-mona: la realtà, dice, fra 2 anni. Da una piscina salta fuori Giulia Fiorani e Torchio non perde l’occasione di un casto bacetto. Poi è la volta di M. Chiara Rizzi, lancio del martello: anche se la trovate sola verso sera, penso sia meglio lasciarla in pace, e la targa viene consegnata da “Spaseta”, al secolo Luigi Gagliar-di. Il clou grigiorosso viene raggiun-to con il dott. Bozzetti, 22 anni a curare i mali dello spogliatoio, men-tore il presidente della Figc provin-ciale Emilio Concari. Precedono Bigio Rossi , gli anni a indottrinare e massaggiare cento e cento atleti sono 38, e riceve la targa dal tm Bettoli, figlio d’arte e con il papà una vita in grigiorosso. Ricordo per Floriano Soldi, Rodolfo Verga ed Erminio Favalli. Per le foto di rito osservo che non è stata invitata la bella Ludi che con Claudio (Brizio) maestro di tennis gestiva il rinfresco come gestisce il bar. Chiedo perdo-no ma con qualche arguzia dico che non si può chiedere troppo ad una regia “fai da te”.

Eugenio Grignani

Il campionatodi Prima Divisione

è fermoper la pausa invernale.

Riprenderàil 10 gennaio 2010

Prossimo Turno

Cremonese-Paganese Figline-Perugia Foligno-Pergocrema Lecco-Benevento Lumezzane-Viareggio Monza-Arezzo Pro Patria-Alessandria Sorrento-Novara Varese-Como

CLASSIFICANovara 42Cremonese 37Varese 33 Arezzo 31Benevento 30Perugia (-1) 28Alessandria 26Lumezzane 25Monza 20Foligno 20Lecco 19Figline (-1) 18Sorrento 18Como 18Pro Patria 17Viareggio 17Pergocrema 16Paganese 14

Non tutte le stagioni sono felici. Non si può dire che il 2009 sia stato lieto per il cicli-smo italiano. Siamo andati in alcune occasioni vicini al bersa-glio grosso, però non l’abbiamo mai colpito. Casomai abbiamo lasciato lungo la strada qualche ferito dalla grande piaga del do-ping. Hanno fatto scendere dalla bici Davide Rebellin e gli hanno tolto pure la medaglia olimpica (compreso l’assegno di 75mila euro), ma anche Dani-lo Di Luca. Ci sono pure i corri-dori che meritano grande ri-spetto, come gli spagnoli Al-berto Contador (maglia gialla al Tour), Alejandro Belmonte Val-verde alla Vuelta, Samuel San-chez, Oliver Joaquin Rodriguez e Gil Luis Leon Sanchez che hanno fatto la differenza. L’Italia

si salva grazie a Nibali, Pellizot-ti, Scarponi e Ballan nelle corse a tappe internazionali. L’astuto russo Denis Menchov ha vinto il Giro d’Italia, è stato innegabil-mente più forte del Vinavil (co-me Indurain non si stacca): ha indossato la maglia rosa nella crono delle Cinque Terre e la difesa per pochi secondi sino alla crono finale dei Fori Impe-riali di Roma. E’ stato grande anche l’australiano Cadel Evans al mondiale di Mendrisio, dove ha conquistato la maglia iridata. A livello provinciale, il 2009 sarà ricordato da tutti gli appassio-nati per l’addio all’agonismo di Marco Villa, campione del mondo dell’Americana, festeg-giato alla “1ª Sei Giorni di Cre-mona”.

Fortunato Chiodo

Nel 2009 Marco Villaha chiuso la carriera

Si chiude il 2009 per il cicli-smo cremonese senza acuti particolari, dopo le belle pre-messe degli scorsi anni e si apre un’annata densa di inco-gnite. Dopo un paio di esaltan-ti stagioni con la squadra dilet-tantistica del Ccc Arvedi, si ri-parte oggi da zero. Forse mai nel dopo guerra, quindi in oltre mezzo secolo, il ciclismo ha vissuto un momento così diffi-cile. C’è un solo corridore tra i professionisti, tra quelli ciclisti-camente nati dalle nostre parti, Jacopo Guarnieri (nella foto) che, oltretutto, molti conside-rano piacentino. Jacopo è alla sua seconda stagione tra i pro. Stagione decisiva perché, do-po le buone esperienze dello scorso anno, culminate con il successo in una tappa del Giro

di Polonia, quest’anno deve meritarsi i galloni di miglior ve-locista della Liquigas, dimo-strarsi migliore dei compagni Bennati e Chicchi e meritarsi l’appoggio della squadra nelle volate. Potenzialmente, è l’ere-de di Cipollini e Petacchi e per lui saranno decisive le prime gare dell’anno. Lo sappiamo già in forma, reduce dalle pri-me sedute di allenamento in Spagna e con un obiettivo ben preciso: il Tour. Su di lui si in-centreranno tutte le attenzione dei tifosi cremonesi. Anche tra i dilettanti un solo nome: Edo Costanzi. Per lui è l’anno deci-sivo. Sarà il velocista della Zalf, la squadra italiana più for-te negli ultimi vent’anni. Sta-gione decisiva per il passaggio al professionismo con un

obiettivo: il Circuito del Porto e tante volate da vincere per dimostrare di poter andare tra i pro con pieno merito e con tante possibilità proprio sulle orme di Jacopo. Ma dietro? Un vuoto pauroso! Nelle cate-gorie Junior e Allievi non c’è un nome su cui si possa far conto. Tra gli Esordienti il solo Pedretti ha vinto un paio di corse, ma ha forse dato qual-cosa in meno di quanto ci si attendesse. Ci vorranno un paio di lustri almeno e tanta fortuna per tornare ai livelli del recente passato.

Cesare Castellani

Ciclismo - Per i due cremonesi il 2010 sarà decisivo per la loro carriera. Nel 2009 azzuri un po’ sbiaditi

Guarnieri e CostanziE’ l’anno della svolta

Page 31: Il Piccolo del Cremasco

di Giovanni Zagni

opo qualche giorno di meritato riposo le truppe di coach Cioppi hanno ripre-so ad allenarsi per

preparare adeguatamente l’im-portantissimo scontro casalin-go con la Virtus Bologna, pre-visto per domenica alle 16 al PalaRadi, con diretta televisiva su Sky. Dopo ogni sosta che il calendario propone si registra-no risultati talvolta imprevedi-bili. Poiché prevedere un risul-tato negativo sarebbe andare con criterio a valutare le forze in campo, auspichiamo che la sosta ci regali la lieta sor-presa. Ma non affidiamoci alla cabala. Speriamo che la squa-dra abbia recuperato energie fisiche e mentali sufficienti a lasciare margini all’incertezza sull’esito della contesa. Per quel che riguarda le motiva-zioni e la voglia di vincere, non faranno certo difetto a Valenti e compagni. Del resto il blaso-ne dell’avversario aiuta in cer-te circostanze. Bologna, infat-ti, vanta un curriculum di altis-simo profilo in campo naziona-le e continentale ed una storia cestistica eccellente. L’estate scorsa è stata un po’ tribola-ta, con patron Sabatini sull’or-lo della cessione della società,

per poi ripensarci precipito-samente e ingaggiare un bra-vo tecnico come Lino Lardo, tagliare qualche contratto for-se troppo oneroso ed allestire un complesso probabilmen-te non da primissima fascia, comunque meritevole di con-siderazione.

Dal canto suo Secondo Triboldi ha fatto bene a propor-re questa Vanoli agli appassio-nati cremonesi, che dimostra-no con le loro costanti pre-senze di aver apprezzato gli sforzi e si stanno “gasando”

di turno in turno. Purtroppo il calendario ha confezionato un dicembre in salita. Ma ora, per fortuna, siamo a genna-io... A nostro parere, per quel che riguarda il roster, forse sarebbe necessario un ritoc-chino sotto i tabelloni, per-ché Cusin e Brown non hanno molto aiuto dai compagni del-la panchina. Ricordiamoci tut-ti però che la matricola Vanoli non deve vincere il suo primo campionato di serie A, ma già così com’è ora puo’ prendersi grandi soddisfazioni.

Vanoli, fatti bella per la teleD

Sport 31Giovedì 31 Dicembre 2009

Basket serie A - Domenica pomeriggio sfida con la Virtus Bologna ripresa dalle telecamere di Sky

Ancora una tappa del ciclo di ferro per la Va-noli. Dopo Pesaro, Siena e Milano, il calendario riserva al team di Cioppi la sfida ad un’altra so-cietà che ha fatto la storia del basket italiano. Ma stavolta i cremonesi non vogliono fare la parte della vittima sacrificale.

Sì, perché la Virtus Bologna attuale, pur rima-nendo una squadra di tutto rispetto, non è para-gonabile alle “V nere” che più volte (15 per la precisione) hanno vinto lo scudetto e alzato coppe nazionali e continentali. Il match si an-nuncia duro, ma alla portata di una Vanoli for-mato PalaRadi, che ha saputo rifilare più di venti punti a un’altra nobile del basket italiano, la Benetton Treviso.

Dopo tre sconfitte di fila, la classifica deve essere alimentata per affrontare il 2010 con po-chi patemi in ottica salvezza. Una sfida interes-sante si giocherà sotto le plance, dove si sfide-ranno due dei migliori “lunghi” italiani: Michele Maggioli e Marco Cusin. Un duello già ammirato la scorsa stagione in A2 e che potrebbe valere una maglia azzurra nell’era Pianigiani. In questa prima parte di stagione Cusin ha mostrato di patire di meno il salto di categoria, ma dovrà confermarlo anche domenica, soprattutto per il bene della sua squadra. Con due punti, infatti, la salvezza sarebbe perlomeno prenotata…

fa

Il campionatodi serie A

ha osservato un turno di sosta

per le feste di Natale.Riprende domenica

3 gennaio 2010

Prossimo TurnoCantù-AvellinoCaserta-VareseMontegranaro-FerraraNapoli-BiellaPesaro-TeramoRoma-MilanoTreviso-SienaVanoli Cremona-Virtus Bo

CLASSIFICASiena 22Caserta 16Milano 16Cantù 14Avellino 14Biella 12Teramo 12Treviso 12Virtus Bologna 12Montegranaro 10Roma 8Vanoli Cremona 8Varese (-2) 8Pesaro 6Ferrara 4Napoli (-8) -8

Il team di Cioppi, dopo tre ko di fila, vuole tornare a sorridere al PalaRadi. Ma non sarà facile

Sopra Bell e sotto Valenti in azione in questa stagione (foto Castellani)

di Massimo Malfatto

nche il terzo sforzo organiz-zativo della bocciofila “Bar Bocciodromo”,

il 1°trofeo Sozzini Valentino, ha riscosso notevole suc-cesso: buono il livello del gioco, pubblico sempre nu-meroso e discreta parteci-pazione di giocatori (240 iscritti) che hanno ampia-mente ripagato i notevoli sforzi finanziari ed organiz-zativi.

Nella categoria A/B an-cora grande protagonista Alberto Pedrignani. Il leone è tornato a ruggire per l'ul-tima volta con la maglia del-la Delma (dal 1º Gennaio giocherà alla Bissolati)su-perando nei quarti Stefano Guerrini (12-11) ed in semi-finale Roberto Visconti per 12-9. In finale approdava anche l’offanenghese Gio-vanni Moretti che eliminava rispettivamente Giuseppe Cremonesi sul filo di lana ed in semifinale il lodigiano Lu-ca Ippedico per 12-8. Fina-

le a senso unico e netto successo di Pedrignani su Moretti per 12-4.

Nella categoria C/D sul gradino più alto del podio è salito, con pieno merito, Bruno Bassi portacolori

della “Tranquillo”; la boc-ciofila soresinese è spesso in evidenza sulle corsie cre-masche, con buoni risultati, ma merita una stilettata per i “problemi” di comunica-zione (vero Franco Motti e

C.?). Dopo aver superato il pianenghese Roberto Bo-sio (12-5), Bassi s’impone-va in semifinale su Pasqua-le Maggi per 12-7. In finale approdava anche l’offanen-ghese Angelo Macchi che,

dopo aver superato nei quarti la soresinese Cateri-na Bono di stretta misura (12-11), aveva la meglio in semifinale sul bagnolese Ermanno Barbati per 12-10.Finale ben giocata da en-trambi i giocatori dove la spuntava Bassi su Macchi per 12-7. Ha diretto la gara Roberto Martinetti coadiu-vato dagli arbitri di finale Capetti e Casazza.

Le bocce non si fermano a Crema neanche nei giorni di festa. Come da tradizio-ne, il comitato guidato dall’inossidabile Franco Stabilini ha organizzato la tradizionale gara benefica il cui ricavato sarà intera-mente devoluto a varie as-sociazioni cremasche. La manifestazione, senza vin-

A Alberto Pedrignani, vittoriaper l’addio alla Delma

Alberto Pedrignani, vincitore nella cat. A/B Bruno Bassi, 1º classificato nella cat C/D

BOCCE - Nella categoria C/D del Trofeo Valentino Sozzini trionfa Bruno Bassi, portacolori della ‘Tranquillo’CLASSIFICA GENERALE1° Trofeo Sozzini Valentino

Categoria A/B1° Pedrignani Alberto (Delma)2° Moretti Giovanni (Offanenghese)3° Visconti Roberto (Wasken Boys)4° Ippedico Luca (Wasken Boys)5° Guerrini Stefano (Can. Bissolati)6° Cremonesi Giuseppe (Can. Bissolati)7° Volpi Primo (Zeni-Lodi)8° Sangiovanni Giuseppe (Scannabuese)

Categoria C/D1° Bassi Bruno (Tranquillo)2° Macchi Angelo (Offanenghese)3° Maggi Pasquale (Pianenghese)4° Barbati Ermanno (Bagnolese)5° Bosio Roberto (Pianenghese)6° Bono Caterina (Tranquillo)7° Dognini Giuseppe (Pianenghese)8° Soldati Angelo (Bagnolese)

colo di società, è curata nei minimi particolari da Franco Bosi, ha visto la partecipazione di oltre 200 giocatori:è iniziata il giorno

di S.Stefano e si conclude-rà nel pomeriggio dell’Epi-fania sulle corsie del boc-ciodromo di via Indipen-denza.

Sotto CanestroUn match duro,non impossibile

Page 32: Il Piccolo del Cremasco

on la netta sconfitta rimedia-ta nella trasferta romana, si è chiuso un girone di andata tra i più equilibrati degli ulti-mi anni. I cremaschi al giro

di boa hanno totalizzato 22 punti, 18 dei quali tra le mura amiche. Dei 4 conquistati in trasferta, 2 arrivano da Bassano, 1 da Ravenna e 1 da Mantova. Questi punti valgono la qualificazione alla Coppa Italia come sesta squadra classificata e nel pri-mo turno, in programma per il 13 gennaio, i cremaschi si recheranno a Frosinone per una delle trasferte più difficili della stagio-ne. «Poteva andare sicuramente meglio - osserva mister Monti - i punti fatti certo danno soddisfazione, ma per strada ne abbiamo lasciati davvero tanti, soprat-tutto in trasferta. A mio avviso quello che manca a questa squadra per poter effettuare il salto di qualità, è la persona-lità. In casa siamo in grado di fare grandi prestazioni, ma fuori dalla PalaBertoni ci sciogliamo davanti alle prime difficoltà. Il nostro obbiettivo per il girone di ritorno sarà conquistare quella cattiveria in più che ci permetterà di collezionare più punti rispetto a questa prima parte di stagione e io in primis dovrò trovare il modo di tra-smetterla».

Gli obbiettivi per la Coppa Italia? «Noi

affronteremo la coppa con lo spirito di chi vuole rompere le scatole. Chi si troverà sul nostro cammino dovrà sudare sette camice. Certo non ci arrenderemo alle prime difficoltà e non renderemo la vita facile ai nostri avversari».

Prima però c’è la trasferta di Isernia il 3 gennaio e il giorno della Befana i blues in-contreranno al Pala Bertoni la formazione di Bassano. Due occasioni per tornare a far punti. Nel frattempo, lo staff della Rei-ma Crema coglie l’occasione per augura-

re a tutti un fantastico 2010 di vittorie. 17ª GIORNATA (06-01) Città di Ca-

stello-Mantova; Gioia del Colle-Cavriago; Massa-Padova; Reima Crema-Bassano; Roma-Isernia; Santa Croce-Bologna; So-ra-Castellana Grotte. Riposa: Ravenna.

CVolley A2 - Il tecnico sprona la Reima, che sfiderà Sora in Coppa Italia

I giocatori della Reima voglio riscattare il pesante ko di Roma, domenica a Isernia(per gentile concessione della Reima-fotografo Umberto Dossena)

Risultati 15ª GiornataCastellana-Mantova 3-0Cavriago-Bologna 1-3Isernia-Gioia del Colle 3-0 Padova-Sora 2-3Ravenna-Città di C. 3-1 Roma-Reima Crema 3-0 Santa Croce-Massa 3-2Ha riposa: Bassano

Prossimo Turno (03-01)Bassano-Massa Bologna-Gioia del Colle Castellana-Santa Croce Cavriago-Città di CastelloIsernia-Reima CremaMantova-Roma Padova-Ravenna Riposa: Sora

CLASSIFICACastellana G. 36Roma 34Sora 33Ravenna 26Bologna 26Reima Crema 22Santa Croce 21Padova 18Isernia 18Bassano 16Città di Castello 15Cavriago 13Massa 13Gioia del Colle 13Mantova 11

Sport32 Giovedì 31 Dicembre 2009

Il Pergocrema ha chiuso l’anno solare 2009 allenandosi in Vene-to, mentre il presidente Stefano Bergamelli è proiettato al calcio-mercato. Aspettando la ripresa delle ostilità, diamo i voti al giro-ne d’andata dei gialloblù, numeri che riguarderanno solo qualche protagonista di questo primo scorcio stagionale. Stefano Ber-gamelli: al deus ex machina del team bergacremasco va un 10 pieno, se la Prima Divisione, per il secondo anno consecutivo è a

Crema, il merito, in parte è suo. Gianlauro Bellani: 10 e lode al vicepresidente canarino bravo, oltre a trovare sponsor, a portare il Torrone Cremasco (chissà che ne pensano a Cremona...) a Perugia, in occasione della trasferta canni-bale ottobrina. Roberto Bonazzi: al condottiero tattico va un bel 6,5 d’incoraggiamento, ma deve cam-biare l’assetto tattico. Simone Colombi: 8 nonostante qualche papera fisiologica, il giovanotto c’è e studia per approdare presto

in serie A. Fabrizio Di Bella: 7 a un centrale difensivo, ma potrebbe pure (a detta di chi se ne intende) disimpegnarsi in altri ruoli difensivi. Ahimè, causa incomprensioni con il management di viale De Gasperi vorrebbe, condizionale d’obbligo, cambiare aria. Zaninelli, Andrea Federici, Daniele Ghidotti, Fran-cesco Rossi: sufficienza piena, meritata per questi baldi difensori. Arnaldo Bonfanti: 5,5, ma da uno con la sua esperienza è lecito pre-tendere di più. Francesco Uliano:

6 scarso per l’impegno. Riccardo Cazzola: 6,5 ma è troppo nervo-so. Massimo Brambilla: 5 di sti-ma. Giuseppe Le Noci: 10 e lo-de. Se non parte prima, diventerà l’uomo mercato dell’estate 2010. Lorenzo Crocetti: 2... la statua di Garibaldi, al confronto è dinamica. Daniele Degano: 4, perché arriva-to al Pergo con grandi credenziali, non si è mai calato nella nuova re-altà agonistica. Pergo-Pro Patria, infine, si giocherà il 13 gennaio

Stefano Mauri

Calcio Prima Divisione - Diamo i voti al Pergo: promossa anche la dirigenza, che promette rinforzi al mercato di gennaioLe Noci 10 e lode, male gli altri attaccanti

Monti:«Voglio più cattiveria»Giornata impegnativa e festosa

per le violarosa del Crema Volley che, dopo due vittorie, si sono gua-dagnate una storica qualificazione alla final four della Coppa Italia di serie B. In mattinata alla Pala Bertoni le cremasche hanno faticato contro, Trento conquistando l’accesso ai quarti di finale solo al quinto set. Vittoria netta invece quella del pome-riggio contro un Fontanellato privo dei propri punti di forza, ma non per questo meno ostico. «Siamo estre-mamente soddisfatti per questo sto-rico traguardo - afferma mister Barbieri - è il risultato di un lavoro serio ed appassionato che questa società porta avanti da anni. Abbiamo visto due gare diverse oggi la prima giocata solo per un’ora, la seconda dominata sotto ogni aspetto grazie ad una grande concentrazione. Stiamo crescendo, stiamo trovando la nostra ragion d’essere e qualcosa sta nascendo tra i meccanismi auto-matizzati, non abbiamo mai lasciato il campo e questo è segno di maturi-tà e grande carattere».

Tra qualche giorno diramato il calendario della final four.

Crema Volleyha centratola final four

I gialloblùimpegnatia Sorrento

durantel’ultimapartita

giocata nel 2009

(per gentile concessione

Us Pergocrema)

Serie B1 - Exploit

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Gastronomia italianaIl menù della settimana

Le ricette gustose alla portata di tutti

preparazione• • Mettete le capesante in una teglia sul fuoco finchè

saranno aperte. • Riempite ogni guscio con il composto. fatto con

basilico, cipolla e aglio tritati, insieme a prezzemolo, sa-le, pepe, pane e formaggio grattugiati.

• Disponetele in una teglia, cospargetele di fiocchetti di burro, pangrattato, formaggio.

• Mettete in forno a gratinare.

Secondo piatto: BACCALA’ CON PATATE

Difficoltà media - Tempo 45 minuti Per 6 Persone

Il Trebbiano d'Abruzzo Doc viene prodotto in tutte e quattro le province abruzzesi (L'Aqui-la, Chieti, Pescara e Teramo) in terreni colli-nari o di altopiano. I vsuoi vitigni sono Treb-biano d'Abruzzo (Bombino bianco) e/o Treb-biano toscano con l'eventuale aggiunta di altre uve della zona (massimo 15%). E’ un vi-no bianco di colore giallo paglierino, e con un odore vinoso e gradevole, delicatamente pro-fumato. Il suo sapore è asciutto, sapido, vel-lutato e armonico. Il tenore alcolico minimo è pari a 11 gradi. Si tratta di un vino che può richiedere un medio invecchiamento in alcuni casi, anche se ge-neralmente non va invecchiato. Le bottiglie

vanno conservate in posizione orizzontale su scaffalature di legno lontano da fonti di luce, a una temperatura che si aggira intorno ai 10-12°C.Esso si abbina perfettamente ad antipasti e secondi piatti di pesce.

preparazione• Lavate le vongole, mettetele in una

pentola capiente, coprite e fatele apri-re a fiamma vivace.

• Eliminate i gusci e tenete da parte i molluschi e il loro liquido (filtratelo per eliminare eventuale sabbiolina).

• In un capiente tegame mettete 4 o 5 cucchiai d'olio, fatevi appassire lo scalogno e unite le vongole, parte del loro liquido e il timo. L

• asciate asciugare qualche minuto,

poi spostate dal fuoco, intanto cuoce-te la pasta.

• Quando mancheranno circa due minuti alla cottura degli spaghetti, sco-lateli e uniteli alle vongole con i pomo-dorini tagliati a cubettini e le zucchine tagliate a julienne.

• Continuate la cottura qualche mi-nuto, aggiungendo se necessario il li-quido delle vongole rimasto o un po' di acqua di cottura della pasta (che avre-te tenuto da parte precedentemente).

Difficoltà media • Tempo 60 minuti • Per 4 Persone

Antipasto: CAPESANTE GRATINATE

Difficoltà mediaTempo 60 minuti Per 6 Persone

Cristoforo Munarinatura morta

particolare, sec. XVii - XViii

preparazione• Lessate il baccalà in acqua

bollente con tutte le verdure, to-glietegli le lische e tagliatelo a pezzetti.

• Lessate le patate, pelatele, lasciatele raffreddare e tagliatele a fette rotonde.

• Ungete d'olio una tortiera, cospargetela di pangrattato, mettetevi uno strato di patate e uno strato di baccalà.

• Condite con sale e pepe, cospargete con un trito di prez-zemolo e aglio, con l'origano, con il peperoncino e con un ve-lo di pangrattato.

• Irrorate d'olio e coprite con un altro strato uguale al primo.

• Al termine irrorate con olio e succo di limone, cospargete con molto pangrattato.

• Cuocete nel forno caldo per 20 minuti.

Cucina34 Venerdì 31 Dicembre 2009

La BottigliatreBBiano

Primo piatto: SPAGHETTI ALLE VONGOLE, ZUCCHINE E POMODORI

IngreDIenTI: • 320 gr di spaghetti• 1 kg di vongole veraci• 150 gr di zucchine

• 150 gr di pomodorini datterini• scalogno• timo• olio extavergine d'oliva.

IngreDIenTI: • 1 kg di capesante• Limone• Sale• Pepe• Olio

• burro• pane grattugiato• formaggio grattugiato• prezzemolo• aglio• cipolla

ingredienti: • 600 gr. di patate• 600 gr. di baccalà già ammol-lato• sedano• carota• cipolla• 80 gr. di pangrattato

• 3 spicchi d'aglio• 1 limone• prezzemolo• origano• peperoncino in polvere• olio• sale e pepe

preparazione:

• Versate i tuorli in una ciotola con lo zucchero a velo e montateli fino a quando saranno ben gonfi.

• Sbriciolate gli amaretti con il tritacarne e aggiunge-teli al composto di uova.

• Montate gli albumi a neve ben ferma ed incorpora-teli al composto delicatamente.

• Infine, montate anche la panna e amalgamatela alla crema.

• Versate il preparato in uno stampo da plum cake e fatelo rassodare 2 ore in frigorifero.

• Sformate il semifreddo agli amaretti e servitelo ac-compagnato, se volete, con una salsa al cioccolato.

Difficoltà media • Tempo 35 minutiPer 6 Persone

Dessert: SEMIfREDDO AGLI AMARETTI

IngreDIenTI: • 3 uova• 150 gr di amaretti• 2 cucchiai di liquore all'amaretto

• 3 cucchiai di zucchero a velo• 2 dl di panna da montare

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Guida aiRegali

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