Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

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l Pd rinuncerà ai rimborsi del Comune per le assenze di Matteo Piloni, presiden- te del Consiglio comunale. Lo ha annunciato il sindaco Ste- fania Bonaldi. In una nota stam- pa, infatti, il sindaco ha afferma- to: «Mi è stato comunicato uffi- cialmente dal segretario provin- ciale Titta Magnoli, che il Pd d'ora in avanti, anzi, per la preci- sione dal mese di ottobre 2012 in avanti, congelerà il proprio diritto a richiedere i rimborsi. Come ho già detto, le questioni di opportu- nità possono essere impugnate dai diretti interessati e non da al- tri. Non posso che dichiararmi soddisfatta di questa manifesta- zione di sensibilità». I rimborsi che il Comune ha pagato al Pd non erano piaciuti alla minoranza e anche nella maggioranza c’erano stati signifi- cativi distinguo. Emanuele Coti Zelati (consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà) aveva dichia- rato: «Penso che il Pd possa porre rimedio devolvendo quel rimbor- so per una delle attività sociali attive presso il Comune, avendo così l’occasione di far compiere a tutta la maggioranza un passo in avanti sulla strada dell’etica e della responsabilità, togliendola dall’imbarazzo in cui è». Anche Rifondazione Comunista con Mario Lottaroli e Piergiuseppe Bettenzoli aveva sollevato il te- ma dell’inopportunità dei rimbor- si, «in quanto un partito non può essere messo sullo stesso piano di un datore di lavoro privato». Il comunicato del sindaco è giunto poche ore dopo la confe- renza stampa indetta dal Pdl (pre- senti Simone Beretta, Laura Zanibelli e Renato Ancorotti) per replicare alle accuse lanciate dalla Bonaldi dalle colonne del nostro giornale. «Al sindaco si chiede e si pretende» ha attaccato Beretta, «che abbia rispetto delle minoranze e indistintamente dei consiglieri comunali. L’impres- sione, sempre più netta, è che abbia perso o stia perdendo il sen- so della misura dimostrandosi integralisticamente di parte». Per il Pdl, la vera responsabile della questione rimborsi è proprio Ste- fania Bonaldi: «Con il suo visto, ha autorizzato il rimborso delle “inopportune” richieste del Pd. A lei spetta tutelare la correttezza amministrativa. Dovrà chiedere scusa ai cittadini di Crema». Infine l’affondo: «Il sindaco se la prende, giudicandoli inop- portunamente, con coloro che hanno avuto il coraggio di fare aprire gli occhi alla città. Questo sindaco si è abituato in fretta alla doppia morale della sinistra, al loro doppio pesismo per cui tut- to ciò che fanno loro va bene comunque e, caso mai, le stesse cose fatte da altri non vanno più assolutamente bene». Ma il Pdl ha aperto il fuoco anche su Mat- teo Piloni, tornando a richiedere le sue dimissioni. Simone Beretta, Laura Zani- belli e Renato Ancorotti sfodera- no il loro asso nella manica. Una serie di e-mail inviate da Piloni e arrivate in mano al Pdl da un “corvo” della maggioranza. «I destinatari della mail sono i se- gretari delle forze politiche di maggioranza» ha spiegato Beret- ta, «mentre in altre mail, di cui siamo in possesso, Piloni - badate bene in accordo con il sindaco - convoca i consiglieri di maggio- ranza e in alcune mail definisce anche un ordine del giorno, det- tando l’agenda politica. Queste mail mi sono state fatte pervenire dalla stessa maggioranza». Insomma, il Pdl sarebbe riu- scito a dimostrare che Piloni non è una figura super partes. «Il pre- sidente del Consiglio non può più contare sulla nostra fiducia per- ché non ha mai smesso di svolge- re un ruolo politico e partitico». Le rivelazioni di Beretta aprono una serie di interrogativi politici: il Movimento Cinque Stelle pre- senterà adesso una mozione di sfiducia? Piloni si dimetterà? Co- me reagirà il Pd alle mail che qualcuno della coalizione di mag- gioranza ha fatto recapitare all’opposizione? Michela Bettinelli Rossi Il PICCOLO giornale del € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO PILONI: IL PD RINUNCIA AI RIMBORSI Il Pdl adesso chiede le dimissioni del presidente del Consiglio comunale: «non è super partes». Anche il sindaco è sotto tiro Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione Piazza Premoli 7 Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it SABATO 12 GENNAIO 2013 • ANNO II • NUMERO 2 Colpa non sua, ma del partito IL PUNTO DI VISTA/1 I o spazio che il segretario del Pd Bersani ha ritagliato per Renzi rappresenta una forte apertura verso un forma partito che si avvici- na sempre di più alle socialdemocrazie euro- pee compensando in tal modo la presenza alla sini- stra estrema di Sel, partito in cui le cui improvvide dichiarazioni del leader Vendola rischiano di spaven- tare inutilmente l’area moderata del centro sinistra. Renzi ha deciso di giocare lealmente una partita politica che lo vede come rappresentante sia degli elettori del Pd non schierati con l’apparato dei vec- chi Ds sia di possibili sostenitori di una idea di par- tito più aperta alla società, più moderata e che rappresenta meglio tutte quelle fasce sociali emer- genti nella società italiana. Renzi ha dimostrato come chi perde, come lui che ha perso le primarie, non è obbligato a scegliere fra andarsene per fon- dare un nuovo partito o creare una conflittuale cor- rente interna, ma può continuare un lavoro di co- struzione verso il nuovo e di rilancio dell’azione riformatrice del suo gruppo. Indubbiamente le primarie del Pd hanno rappre- sentato un momento importante di rilancio della politica di centrosinistra e della politica in genera- le ridando ai cittadini una possibilità effettiva di individuare i propri rappresentanti, azione prose- guita con lo svecchiamento delle candidature e con il significativo inserimento di donne a tutti i livelli. Dunque una scossa a un Paese immobile e una re- sponsabilità pesante per Bersani che deve, attraver- so la realizzazione di un programma riformista europeo, trovare la sintesi fra le varie anime del Pd e della coalizione. La scelta sarà fra Bersani e Berlusconi e non Vendola, ossia fra le riforme e il passato, fra il pa- ese reale e quello di corna, cucù, donnine e bugie che qualcuno ha venduto in Italia ed all’estero negli scorsi anni. L Bersani gioca l’opzione Renzi di Enrico Tupone [email protected] IL PUNTO DI VISTA/2 i pare che anche i politici cremaschi abbiano una predisposizione più a sottolineare gli er- rori degli avversari che a promuovere azioni concrete per risolvere i problemi della città. Ridurrò perciò al minimo la polemica sulla vicenda dei rimborsi al Pd cremasco, affermando che non chiederò le dimissioni di Matteo Piloni perchè il responsabile non è lui, ma il suo partito. il Pd locale ha affermato che i rimborsi richiesti e ottenuti sono legittimi e legalmente ineccepibili: ha ra- gione. Ma la questione è morale ed etica o, se non altro, di opportunità politica. I pidiessini affermano che il partito è come un’azienda. Ma i loro dirigenti sanno che nessun imprenditore, artigiano o industriale che sia, può liquidare un problema scaricandone la respon- sabilità su altri? In ogni caso, il titolare o l’amministra- tore delegato di un’azienda deve sempre rispondere in prima persona anche se l’errore lo ha commesso un collaboratore. Quindi, chi rappresenta il Pd locale si assuma la re- sponsabilità di questa deplorevole vicenda senza na- scondersi dietro contabili o segretarie. Se l’errore è amministrativo vorrà dire che il Pd sarà pure un’azien- da, ma è destinata a fallire, visto che nessun responsabi- le ne ha il controllo; se invece il partito ribadisce che è tutto in regola, come è lecito, allora smetta di fare della morale e dell’etica i valori fondanti del partito perchè non ci crede più nessuno, soprattutto quando si sostiene che i propri zelanti funzionari lavorano fino a sera inol- trata. Comunque, ho paura di quei politici, senza distin- zione di schieramento, che affermano di comportarsi sempre in modo ineccepibile; sono certo che ognuno ha una scatola, grande o piccola che sia, di biscotti scadu- ti nella propria dispensa. Come dicono i francesi nessu- no è “blanche blanche”. I cittadini cremaschi, nel frat- tempo, attendono che maggioranza e minoranza faccia- no proposte interessanti per la nostra città; il resto, credo, lo considerano solo una perdita di tempo. M A partire da ottobre 2012. Non solo la minoranza, ma anche Sel e Rifondazione spingevano per una soluzione di «opportunità». Ora alcune e-mail fatte pervenire da un “corvo” della maggioranza a Simone Beretta potrebbero riaprire altre polemiche. Le rivelazioni di Renato Ancorotti [email protected] Stefania Bonaldi Matteo Piloni,

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l Pd rinuncerà ai rimborsi del Comune per le assenze di Matteo Piloni, presiden-te del Consiglio comunale.

Lo ha annunciato il sindaco Ste-fania Bonaldi. In una nota stam-pa, infatti, il sindaco ha afferma-to: «Mi è stato comunicato uffi-cialmente dal segretario provin-ciale Titta Magnoli, che il Pd d'ora in avanti, anzi, per la preci-sione dal mese di ottobre 2012 in avanti, congelerà il proprio diritto a richiedere i rimborsi. Come ho già detto, le questioni di opportu-nità possono essere impugnate dai diretti interessati e non da al-tri. Non posso che dichiararmi soddisfatta di questa manifesta-zione di sensibilità».

I rimborsi che il Comune ha pagato al Pd non erano piaciuti alla minoranza e anche nella maggioranza c’erano stati signifi-cativi distinguo. Emanuele Coti Zelati (consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà) aveva dichia-rato: «Penso che il Pd possa porre rimedio devolvendo quel rimbor-so per una delle attività sociali attive presso il Comune, avendo così l’occasione di far compiere a tutta la maggioranza un passo in avanti sulla strada dell’etica e della responsabilità, togliendola dall’imbarazzo in cui è». Anche Rifondazione Comunista con Mario Lottaroli e Piergiuseppe Bettenzoli aveva sollevato il te-ma dell’inopportunità dei rimbor-si, «in quanto un partito non può essere messo sullo stesso piano di un datore di lavoro privato».

Il comunicato del sindaco è giunto poche ore dopo la confe-renza stampa indetta dal Pdl (pre-senti Simone Beretta, Laura

Zanibelli e Renato Ancorotti) per replicare alle accuse lanciate dalla Bonaldi dalle colonne del nostro giornale. «Al sindaco si chiede e si pretende» ha attaccato Beretta, «che abbia rispetto delle minoranze e indistintamente dei consiglieri comunali. L’impres-sione, sempre più netta, è che abbia perso o stia perdendo il sen-so della misura dimostrandosi integralisticamente di parte». Per il Pdl, la vera responsabile della questione rimborsi è proprio Ste-fania Bonaldi: «Con il suo visto, ha autorizzato il rimborso delle “inopportune” richieste del Pd. A lei spetta tutelare la correttezza amministrativa. Dovrà chiedere scusa ai cittadini di Crema».

Infine l’affondo: «Il sindaco se la prende, giudicandoli inop-portunamente, con coloro che hanno avuto il coraggio di fare aprire gli occhi alla città. Questo sindaco si è abituato in fretta alla doppia morale della sinistra, al loro doppio pesismo per cui tut-to ciò che fanno loro va bene comunque e, caso mai, le stesse cose fatte da altri non vanno più assolutamente bene». Ma il Pdl ha aperto il fuoco anche su Mat-teo Piloni, tornando a richiedere le sue dimissioni.

Simone Beretta, Laura Zani-belli e Renato Ancorotti sfodera-no il loro asso nella manica. Una serie di e-mail inviate da Piloni e arrivate in mano al Pdl da un “corvo” della maggioranza. «I destinatari della mail sono i se-gretari delle forze politiche di maggioranza» ha spiegato Beret-ta, «mentre in altre mail, di cui siamo in possesso, Piloni - badate bene in accordo con il sindaco - convoca i consiglieri di maggio-ranza e in alcune mail definisce anche un ordine del giorno, det-tando l’agenda politica. Queste mail mi sono state fatte pervenire dalla stessa maggioranza».

Insomma, il Pdl sarebbe riu-scito a dimostrare che Piloni non è una figura super partes. «Il pre-sidente del Consiglio non può più contare sulla nostra fiducia per-ché non ha mai smesso di svolge-re un ruolo politico e partitico». Le rivelazioni di Beretta aprono una serie di interrogativi politici: il Movimento Cinque Stelle pre-senterà adesso una mozione di sfiducia? Piloni si dimetterà? Co-me reagirà il Pd alle mail che qualcuno della coalizione di mag-gioranza ha fatto recapitare all’opposizione?

Michela Bettinelli Rossi

Il PICCOLO giornale del

€ 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

PILONI: IL PD RINUNCIA AI RIMBORSIIl Pdl adesso chiede le dimissioni del presidente del Consiglio comunale: «non è super partes». Anche il sindaco è sotto tiro

Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione Piazza Premoli 7 Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona

Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] • Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

SABATO 12 GENNAIO 2013 • ANNO II • NUMERO 2

Colpa non sua, ma del partito

IL PUNTO DI VISTA/1 I

o spazio che il segretario del Pd Bersani ha ritagliato per Renzi rappresenta una forte apertura verso un forma partito che si avvici-na sempre di più alle socialdemocrazie euro-

pee compensando in tal modo la presenza alla sini-stra estrema di Sel, partito in cui le cui improvvide dichiarazioni del leader Vendola rischiano di spaven-tare inutilmente l’area moderata del centro sinistra.

Renzi ha deciso di giocare lealmente una partita politica che lo vede come rappresentante sia degli elettori del Pd non schierati con l’apparato dei vec-chi Ds sia di possibili sostenitori di una idea di par-tito più aperta alla società, più moderata e che rappresenta meglio tutte quelle fasce sociali emer-genti nella società italiana. Renzi ha dimostrato come chi perde, come lui che ha perso le primarie, non è obbligato a scegliere fra andarsene per fon-dare un nuovo partito o creare una conflittuale cor-rente interna, ma può continuare un lavoro di co-struzione verso il nuovo e di rilancio dell’azione riformatrice del suo gruppo.

Indubbiamente le primarie del Pd hanno rappre-sentato un momento importante di rilancio della politica di centrosinistra e della politica in genera-le ridando ai cittadini una possibilità effettiva di individuare i propri rappresentanti, azione prose-guita con lo svecchiamento delle candidature e con il significativo inserimento di donne a tutti i livelli. Dunque una scossa a un Paese immobile e una re-sponsabilità pesante per Bersani che deve, attraver-so la realizzazione di un programma riformista europeo, trovare la sintesi fra le varie anime del Pd e della coalizione.

La scelta sarà fra Bersani e Berlusconi e non Vendola, ossia fra le riforme e il passato, fra il pa-ese reale e quello di corna, cucù, donnine e bugie che qualcuno ha venduto in Italia ed all’estero negli scorsi anni.

L

Bersani giocal’opzione Renzidi Enrico [email protected]

IL PUNTO DI VISTA/2

i pare che anche i politici cremaschi abbiano una predisposizione più a sottolineare gli er-rori degli avversari che a promuovere azioni concrete per risolvere i problemi della città.

Ridurrò perciò al minimo la polemica sulla vicenda dei rimborsi al Pd cremasco, affermando che non chiederò le dimissioni di Matteo Piloni perchè il responsabile non è lui, ma il suo partito.

il Pd locale ha affermato che i rimborsi richiesti e ottenuti sono legittimi e legalmente ineccepibili: ha ra-gione. Ma la questione è morale ed etica o, se non altro, di opportunità politica. I pidiessini affermano che il partito è come un’azienda. Ma i loro dirigenti sanno che nessun imprenditore, artigiano o industriale che sia, può liquidare un problema scaricandone la respon-sabilità su altri? In ogni caso, il titolare o l’amministra-tore delegato di un’azienda deve sempre rispondere in prima persona anche se l’errore lo ha commesso un collaboratore.

Quindi, chi rappresenta il Pd locale si assuma la re-sponsabilità di questa deplorevole vicenda senza na-scondersi dietro contabili o segretarie. Se l’errore è amministrativo vorrà dire che il Pd sarà pure un’azien-da, ma è destinata a fallire, visto che nessun responsabi-le ne ha il controllo; se invece il partito ribadisce che è tutto in regola, come è lecito, allora smetta di fare della morale e dell’etica i valori fondanti del partito perchè non ci crede più nessuno, soprattutto quando si sostiene che i propri zelanti funzionari lavorano fino a sera inol-trata. Comunque, ho paura di quei politici, senza distin-zione di schieramento, che affermano di comportarsi sempre in modo ineccepibile; sono certo che ognuno ha una scatola, grande o piccola che sia, di biscotti scadu-ti nella propria dispensa. Come dicono i francesi nessu-no è “blanche blanche”. I cittadini cremaschi, nel frat-tempo, attendono che maggioranza e minoranza faccia-no proposte interessanti per la nostra città; il resto, credo, lo considerano solo una perdita di tempo.

M

A partire da ottobre 2012. Non solo la minoranza, ma anche Sel e Rifondazione spingevano per una soluzione di «opportunità». Ora alcune e-mail fatte pervenire da un “corvo” della maggioranza a Simone Beretta potrebbero riaprire altre polemiche. Le rivelazioni

di Renato [email protected]

Stefania Bonaldi Matteo Piloni,

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di Laura Bosio

on soltanto si acquistano meno auto - lo scorso me-se di dicembre sono state immatricolate in Ital ia 86.735 autovetture, con

una variazione di -22,51% rispetto a dicembre 2011, durante il quale ne fu-rono immatricolate 111.928 - ma molti rinunciano pure a prendere la patente. I dati parlano chiaro: il Ministero dei Tra-sporti ha registrato, per il 2011, un calo del 19 per cento nelle iscrizioni rispetto all'anno precedente, con una perdita di quasi 200 mila patentati. Un dato che, ovviamente, è collegato sia al crollo delle vendite di auto, sia all'aumento del prezzo della benzina, che negli ulti-mi due anni è stato pari al 40%.

Se fino a pochi anni fa, quindi, l'auto era un bene irrinunciabile, e non era infrequente che si possedessero due/tre per famiglia, oggi molti giovani ri-nunciano a prendere la patente, o co-munque posticipano l'esame finché non hanno assoluto bisogno dell'auto. Lo conferma il titolare dell'autoscuola Bonardi, secondo cui «già da alcuni anni la crisi si sente anche nel nostro settore: molti giovani rinunciano alla patente, oppure aspettano diversi anni prima di farla, mentre un tempo era qualcosa che si cercava appena com-piuti i 18 anni». Accanto a questo, a fare la differenza è anche «il forte calo delle nascite a cui da diversi anni stia-mo assistendo. Questo comporta un costante calo degli iscritti a scuola guida. Oggi, se non ci fossero gli stra-nieri, che spesso devono prendere la patente in Italia, probabilmente molte scuole guida avrebbero già chiuso. Certo, con loro il lavoro è più difficile, perché bisogna anche insegnargli la lingua, ma sono comunque una risorsa preziosa». Ci sono poi coloro che, per

risparmiare, scelgono di studiare pri-vatamente, facendo a scuola solo la parte della guida. «Accanto a questo, sono aumentate le spese per le scuole guida, e le normative ci obbligano a cambiare spesso i veicoli, con costi fissi notevoli» conclude il titolare di Bonardi.

C’è da dire che il risparmio collega-to alla preparazione privata, un tempo

significativo, è via via diminuito anche per l'introduzione di nuove regole, a partire dallo scorso maggio. Secondo il codice della strada, infatti, tutti i "pa-tentandi" devono ora frequentare sei ore di guida certificate in un'autoscuo-la e presentare un ulteriore certificato medico dal costo di circa 50 euro. In questo modo, da privatista si spendo-no circa 400 euro.

Costi troppo alti? «Sempre più per-sone oggi faticano a pagare, nono-stante noi abbiamo tenuto fermo il prezzo delle guide al 1995: allora era-no 60mila lire, oggi sono 30 euro» racconta il titolare dell'autoscuola Bar-boglio. «Ciò nonostante la gente non può più permettersi di sostenere le spese per prendere la patente: si parla di un calo di circa il 20% dal 2011 al 2012; e anche l'inizio del 2013 non è stato roseo da questo punto di vista. Purtroppo la spesa pubblica è ancora troppo alta, la gente deve pagare tas-se altissime e la liquidità delle famiglie è sempre più scarsa». D'altro canto, anche mantenere un'auto sta diven-tando un vero lusso: «le assicurazioni aumentano ogni anno, quando invece i romeni le fanno al loro paese e spen-dono un decimo di quanto spendiamo noi. Questo non è normale» conclude Barboglio.

A riconferma della situazione, cala-no anche i trasferimenti di auto usate: a dicembre 2012 sono stati registrati 324.531 trasferimenti di proprietà, con una variazione di -16,08% rispetto a dicembre 2011, durante il quale ne fu-rono registrati 386.710. Nel mese di dicembre 2012 il volume globale delle vendite (411.266 autovetture) ha dun-que interessato per il 21,09% auto nuove e per il 78,91% auto usate. Nel periodo gennaio-dicembre 2012 la Motorizzazione ha in totale immatrico-lato 1.402.089 autovetture, con una variazione di -19,87% rispetto al pe-riodo gennaio-dicembre 2011, durante il quale ne furono immatricolate 1.749.739. Nello stesso periodo di gennaio-dicembre 2012 sono stati re-gistrati 4.125.266 trasferimenti di pro-prietà di auto usate, con una variazio-ne di -9,75 rispetto a gennaio-dicem-bre 2011, durante il quale ne furono registrati 4.571.182.

N

Gli iscritti alla scuola guida sono calati del 20% dal 2011 al 2012 e le immatricolazioni del 22, 51%

«Molti giovani rinunciano alla “licenza di guida”; un tempo si faceva appena compiuti i 18 anni»

Anche la patente è diventata un lusso?Sabato 12 Dicembre 20133CREMONA

Meno incidenti, diecimila patenti ritirate e quasi 6mila sanzioni per guida in stato di eb-brezza. Sono i dati relativi alla Lombardia che emergono dal bilancio 2012 della Polizia Stra-dale. E’ la prevenzione a far da filo rosso nell’attività della Polizia Stradale, che fa il consuntivo del lavoro di uomini e donne im-pegnati sul fronte della sicurezza con 53.918 pattuglie di vigilanza stradale (delle quali 24.067 in autostrada e 29.851 sulla viabilità ordinaria). Al termine dell’anno, le cifre riferi-scono di ben 9.906 patenti ritirate.

A far la parte del leone sono stati i poten-ziati i controlli contro la guida in stato di eb-brezza e e sotto l’effetto di sostanze stupefa-centi: 174.367 i conducenti controllati con etilometri e precursori, 5.915 sanzionati per guida sotto l’influenza dell'alcol e 367 per guida sotto l’effetto di droga, 104 i veicoli confiscati. Decisiva per il trend positivo è sta-to inoltre il potenziamento dell’attività di con-trollo della velocità media attraverso il Tutor: un aspetto che ha portato una diminuzione dell’incidentalità stradale del 10,33% rispetto al 2011, soprattutto sulle autostrade. Sul fron-te delle squadre di polizia giudiziaria i risultati sono di 189 Persone arrestate o sottoposte a fermo, 7.918 persone denunciate in stato di libertà, 280 veicoli sequestrati quali provento di ricettazione/riciclaggio, 250 veicoli recupe-rati perchè risultati provento di furto, 206 do-cumenti di circolazione, patenti e carte di identità contraffatti, 94 armi sequestrate, 103.295 sostanze stupefacenti sequestrate.

mi.sco.

POLIZIA STRADALEIn un anno 100mila patenti

ritirate in LombardiaDal 19 gennaio 2013 entra in vigore il Decreto legislativo 18/4/2011 n. 5, che prevede l'adeguamento alle norme europee in materia di patenti e ha imposto importanti cambiamenti nelle regole e nella classificazione dei veicoli guidabili. Le novità interessano tutte le classi in misure differenti, a cominciare da quelle che interessano la soglia di accesso alla guida di veicoli a motore. Per potere guidare ciclomotori, motocarri, microcar e quad con velocità massima fino a 45 km/h non sarà più sufficiente il "vecchio" patentino, ma servirà una vera e propria patente, battezzata AM. Non cambia nemmeno l'età minima per il rilascio, che per l'Italia resta fissata a 14 anni, nonostante la direttiva della Comunità Europea preveda 16 anni. Anche il certificato di idoneità alla guida di ciclomotori diventa più "serio": dal 2013 gli esami potranno essere effettuati solo da privatisti, oppu-re con l'assistenza di un'autoscuola. La nuova normativa porterà variazioni im-portanti, non solo perché la Am sarà una patente a tutti gli effetti, ma anche perché cambiano le regole per l'uso all'estero.

PATENTINO, DAL 19 GENNAIO CAMBIA LA LEGGE

Page 4: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

Cremona: al benessere non si rinunciadi Laura Bosio

onostante la crisi, ci sono alcuni settori in cui la situazione ha segno positivo: ad esempio, quello le-

gato al benessere. Il dato emer-ge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del regi-stro delle imprese al terzo trimestre 2012 e 2011 e sulle iscrizioni del 2012 relative alle sedi di impresa e alle ditte indivi-duali che abbiano c o m e a t t i v i t à principale quella di centri servizi per il benessere fisico. Dati secondo cui a Cre-mona si è verificato un incre-mento di imprese del settore pari al +33,3%, nel giro di un anno. Stesso dato a Mantova, seguita poi da Brescia (+23,1%) e Sondrio (+22,2%). Insomma, se si diminuiscono i viaggi, i we-ek end fuori porta e addirittura alcuni consumi alimentari, i lom-bardi non rinunciano a prendersi cura di sé, a regalarsi un piace-vole pomeriggio in un centro benessere o un massaggio toni-ficante e rilassante.

In particolare spicca, tra que-ste nuove imprese, la prevalen-za di quelle i cui titolari sono ci-nesi: del resto, in Cina la cultura del benessere fisico è profonda-mente radicata. Delle iscrizioni avvenute in Lombardia nei primi nove mesi del 2012, più della metà sono infatti intestate a pic-coli imprenditori cinesi (91 su 138, 65,9% del totale). Il feno-meno è rilevante soprattutto nel-le province di Lecco e Lodi

(100% delle piccole imprese nuove iscritte nel settore), Man-tova (83,3%) e Milano (78,6%), mentre è Sondrio la provincia in cui la “colonizzazione” cinese del comparto risulta nulla. E la specializzazione orientale nei trattamenti estetici e rilassanti trova conferme anche a livello nazionale, con il 56,3% delle

iscrizioni totali. «Si tratta di un

mercato che non sta subendo la cri-si» spiega Nevio Mainardi, respon-sabile del settore Medicina e Be-nessere della Cna. «Quello del be-nessere è un mon-

do variegato, che comprende acconciatori, saloni di bellezza, centri massaggi, estetisti e via di seguito. Come molti non rinun-ciano alla cena fuori - e infatti

quello della ristorazione è un al-tro dei settori che sente poco la crisi - anche la cura del proprio corpo è tra le attività su cui gli italiani non vogliono fare troppi tagli». Tuttavia bisogna stare at-tenti, perché dietro tante nuove aperture a volte si nascondono dei problemi: «Se è vero che molte imprese hanno i requisiti giusti, è anche vero che vi sono quelle che aprono senza rispet-tare le prescrizioni di legge. Per questo le associazioni di cate-goria esortano costantemente le autorità, e soprattutto i Comuni, a controllare bene i requisiti pro-fessionali di chi fa richiesta per avviare un'attività di questo tipo. Nel mondo dei massaggi, dell'estetica, del tattoo e del piercing non è infatti raro trovare irregolarità, soprattutto da quan-

do le liberalizzazioni hanno aperto a tutti tale mercato».

C'è poi l'altro grande proble-ma, che Cna denuncia da tem-po: quello di tutti quei lavoratori del settore che svolgono in nero la propria attività, ricevendo in casa, senza ovviamente pagare le tasse. «Spesso, anche a cau-sa dei costi sempre più alti che il negoziante è costretto a soste-nere, ci sono molti professionisti del settore che provano ad apri-re un negozio, ma che finiscono per chiuderlo subito dopo, in quanto non riescono a sostene-re le spese» spiega Mainardi. «Questi professionisti, spesso, continuano in nero il proprio la-voro, danneggiando così chi in-vece paga tutto fino all'ultimo centesimo, e lavora regolar-mente».

NCna: «Occorre fare attenzione e controllare i requisiti professionali di chi fa richiesta per avviare un’attività di questo tipo»

In crescita del 33% imprese e ditte

individuali con attività principale nel settore

CronacaSanato 12 Gennaio 20134

Imprese attIve

nel 2012

Imprese attIve

nel 2011

var. % 2012/2011

peso 2012 su lomb.

peso 2012 su ItalIa

berGamo 110 98 12,2% 10,1% 3,7%

bresCIa 96 78 23,1% 8,9% 3,2%

Como 52 48 8,3% 4,8% 1,7%

Cremona 16 12 33,3% 1,5% 0,5%

leCCo 25 23 8,7% 2,3% 0,8%

loDI 12 14 -14,3% 1,1% 0,4%

mantova 24 18 33,3% 2,2% 0,8%

mIlano 549 547 0,4% 50,6% 18,3%

monZa e brIanZa 107 89 20,2% 9,9% 3,6%

pavIa 24 21 14,3% 2,2% 0,8%

sonDrIo 11 9 22,2% 1,0% 0,4%

varese 58 50 16,0% 5,4% 1,9%

lombardia 1.084 1.007 7,6% 100,0% 36,1%

Italia 3.004 2.828 6,2% 100,0%

Imprese attIve come centrI benessere In LombardIa – sedI dI Impresa

elaborazione della Camera di commercio di milano su dati registro imprese il terzo trimestre 2011 e 2012

Page 5: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

Palmieri: «Con l’innalzamento dell’età, a rischio salute e sicurezza, ma anche la produzione»Pensioni, Cgil: «Troppe incognite»

Il Tar Lombardia ha iscritto a ruolo il ricorso di Anci Lombardia contro il Ministero dell’Eco-nomia e delle Finanze sugli atti che hanno determinato le differenze di gettito ICI/IMU e la variazione del fondo sperimentale di riequilibrio. Si attende ora il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale. Sono 21 i Comuni lombardi che hanno aderito alla iniziativa Per il Presidente di ANCI Lombardia, Attilio Fontana, la decisione di procedere con il ricorso “è frutto della incomprensibile mossa del Governo che, unilateralmente, ha modificato gli importi del gettito ICI del 2010, importi nella sostanza certi poiché realmente riscossi dai Comuni”. Per Roberto Scanagatti, Vicepresidente di ANCI Lombardia, si deve inoltre ricordare che “nel 2012 la partita dell’IMU ha visto i Comuni incassare una tassa per conto dello Stato, al quale è stata destinata buona parte del gettito. Confidiamo che dall’anno prossimo, grazie anche alle pressioni esercitate dal movimento dei Sindaci, l’IMU possa restare ai Comuni. Ci impegneremo – aggiunge il sindaco di Monza - affinché il futuro governo riveda in modo più equo l'imposta, alleggerendo e possibilmente azzerando il peso anzitutto sulle prime case delle fasce medio basse della popolazione. L’avvio del ricorso di ANCI Lombardia è nato in seguito alla notizia che lo Stato ha diminui-to, in modo unilaterale, il valore del gettito ICI dei comuni riferito al 2010, che era già stato verificato e sul quale si basa la quota di gettito IMU che viene destinata ai Comuni. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti intro-dotto un nuovo criterio per il calcolo del valore ICI di riferimento, non condiviso da ANCI, che ha alterato – diminuendolo - il dato ICI desu-mibile dai certificati dei conti consuntivi dei Comuni. L’importo risultante è stato quindi con-frontato con quello dell’IMU relativo agli “altri immobili” incassato con l’acconto di giugno e proiettato sull’intero anno e, a seconda delle discrepanze, è stato adottato dal Ministero un criterio correttivo nella destinazione della quota IMU ai comuni. Nella maggioranza dei casi la correzione è stata al ribasso e il Ministero ha reso noto tale modifica solo a fine ottobre, quando molti comuni avevano già impegnato le cifre precedentemente accordate, se non addirittura ricevute.

Imu: l’AnciLombardia presenta

il ricorso al Tar

Cronaca Sabato 12 Gennaio 20135Esodati: certificazioni per pensionamenti in preparazione ma il patronato sindacale non ha ancora ricevuto niente

di Michele Scolari

empre più incertezze e critiche alla nuove norme per le pensioni in vigore dal 2013. Dal 1 gennaio 2013 vi si accederà a 66

anni e 3 mesi in base all’adegua-mento della speranza di vita, uno dei pilastri su cui si è fondata la ri-forma.

A tornare a porre l’accento sui grossi problemi del nuovo sistema pensionistico stabilito dalla rifor-ma Fornero è stata la Cgil. «La no-stra reazione alla riforma è un giu-dizio assai negativo - commenta Mimmo Palmieri della Cgil Cre-mona. - Le ripercussioni ci sono già oggi e se ne possono prevede-re altre nel tempo». L’aumento dell’età per andare in pensione, in-fatti, finirà inevitabilmente per rica-dere sull’occupazione dei giovani, i primi fra tutti a subire le conse-guenze di una crisi senza prece-denti. Ma non solo. Tenendo pre-sente che le nuove norme sono im-perniate attorno al parametro della speranza di vita, «ci chiediamo se chi ha voluto la riforma ha anche pensati all’età elevata che raggiun-geranno in futuro i lavoratori - pro-segue il segretario pro-vinciale. - Fare una rifor-ma significa immaginare in anticipo tutti i punti critici. E di punti critici qui ce ne sono, a comin-ciare appunto dall’innal-zamento dell’età in base alla speranza di vita. In che situa-zione si troveranno un operaio, un muratore, un infermiere, un poli-ziotto, ecc. ad un’età così elevata? Con una doppia ricaduta: sulla sa-lute e sicurezza dei lavoratori (im-

maginiamo un manovale che lavo-ra sui tetti, o un poliziotto che svol-ge il suo servizio) e sulla qualità della produzione. Ci troviamo in un periodo assai delicato per la ripre-sa della produttività. E questa co-

me sarà nelle aziende con dipendenti di età così elevata?». Insom-ma, il sindacato la-menta troppi punti cri-tici, ai quali recente-mente si è cercato di porre rimedio. «Ma si

tratta di rimedi estemporanei o co-munque non sufficienti a garantire le troppe incognite sul futuro dei la-voratori, e dei disoccupati. E’ stato infatti con questa riforma che si è creato il termine di “esodato”: un

problema che ancor oggi non ha una soluzione definitiva e che lo stesso ministro Elsa Fornero ha ammesso il mese scorso di aver sottovalutato. Il primo decreto, quello che puntava al recupero di 65mila esodati pensio-nabili entro la fine del 2013, sembra sia a po-sto. Con esso, trovano un paracadute anche 25mila lavoratori in mo-bilità ordinaria, assieme a 17 mila sotto la coper-tura dei fondi di solidarietà, 10 mi-la appartenenti alla categoria dei prosecutori volontari, 3.500 in mo-bilità lunga e un migliaio tra esone-rati e lavoratori in congedo. Ma, se-condo il calcolo della Cgil, com-

plessivamente in Italia sono anco-ra 200mila quelli senza paracadu-te. E sebbene le certificazioni per il diritto di pensione siano in prepa-razione, al patronato del sindacato non è ancora pervenuto nulla.

«Questo andazzo ri-schia alla lunga di cre-are anche non pochi problemi nella spesa pubblica (il confronto è con l’estero, special-mente con la Germa-nia). L’impressione che

emerge dall’insieme è che ci fosse il bisogno di fare le riforme per uni-formarsi all’Ue ma senza tener conto di quale sarebbe stato il loro effettivo impatto sul paese reale e sui lavoratori».

S

Esodati: 200mila sono ancora senza

paracadute

Mimmo Palmieri, Cgil

«L’aumento dell’età pensionabile finirà per ricadere sull’occupazione dei giovani, che ne subiranno le conseguenze»

«Non sono stati attentamente valutati tutti i punti critici»

Page 6: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

di Laura Bosio

n folto pubblico ha partecipato all'incon-tro, organizzato da Italia Futura lo scorso mercoledì sera in vi-

sta delle prossime elezioni politi-che, con la presenza del coordi-natore provinciale Roberto Dall'Olmo e del suo vice, Gerar-do Paloschi.

«Tutto è nato dalla consape-volezza che l'Agenda 2013 di Italia Futura ha diversi punti in comune con l'agenda Monti, tanto che la prima è confluita nella seconda per presentarsi insieme alla Camera in un'unica lista civica» spiega Dall'Olmo, che è candidato per la Camera insieme ad Alessandra Azzali e Marco Stanga. «Il nostro impe-gno, che in questi mesi si sta espandendo e che sta racco-gliendo adesioni, è di tipo molto civico e poco politico: in effetti abbiamo preso le distanze dalla politica tradizionale, perché la nostra è una lista civica fatta di persone della società civile».

Dall'Olmo non risparmia criti-che alla politica che sinora ha caratterizzato il nostro Paese: «Se guardiamo indietro, vedia-mo l'insuccesso completo della Seconda Repubblica e di chi l'ha costituita. Si sono fatte promes-se che non sono state mantenu-te, e questo ha portato all'affos-samento di quell'Italia fatta di gente che si impegna e lavora. Abbiamo sfiorato il tracollo di

tutto il sistema. E' ora di lasciarsi alle spalle tutto ciò, e ripartire da alcuni punti fondamentali: dalle liberalizzazioni all'informatizza-zione delle pubbliche ammini-strazioni». Secondo Dall'Olmo, importante anche «valorizzare il lavoro di giovani e donne, che oggi in Italia sono lasciati ai mar-gini. Basti pensare al fatto che ci sono pochi asili, del nostro Pae-se, e questo non consente di li-

berare energie positive di una grande componente femminile che oggi è lasciata ai margini, perché il divario tra uomini e donne è ancora molto forte».

Risanare i conti pubblici è una delle priorità di Monti e di chi lo sostiene: «L'Italia ha rischiato il fallimento, e lo spread incide quotidianamente sulla vita di tutti. Accusano Monti di non aver fatto nulla per la cresci-ta, ma in questo anno di lavoro, nonostante una strana maggio-ranza che non l'ha sostenuto, è riuscito a mettere in sicurezza una situazione che era diventata bollente. Ma è stata sempre la politica a tarpargli le ali quando ha tentato di rilanciare il sistema pubblico. Ad esempio, il taglio delle Province non è passato perché il Parlamento non lo ha permesso, eppure i tagli alla spesa pubblica oggi sono indi-spensabili. Oggi c'è ancora un

proliferare di burocrazia e di isti-tuzioni che non avrebbero senso di esistere, come i piccoli comu-ni. Si tratta di strutture che van-no accorpate, e su questo dovrà lavorare il Governo».

Anche l'occupazione sarà una priorità da affrontare al più pre-sto. «Si deve partire a monte, ri-

formando scuola e università e avvici-nandole al mondo del lavoro, ma so-prattutto all'Euro-pa: in Italia, infatti, abbiamo ancora il grosso gap della scarsa conoscen-

za delle lingue straniere, che certo non spinge verso un'ottica europeista, che è invece quella che Monti vuole raggiungere» conclude Dall'Olmo. «Bisogna tornare a premiare il sistema del merito, mentre oggi in Italia si vive sulle raccomandazioni e sulle conoscenze, in un sistema che non permette di valorizzare le grosse ricchezze umane del nostro Paese».

U

Candidati per la Camera Roberto Dall’Olmo, Alessandra Azzali e Marco Stanga

Italia Futura in lista con Monti

Con Monti per risanare i conti pubblici e per

il lavoro di giovani e donne

CronacaSanato 12 Gennaio 20136

Acquisti sempre più mirati e oculati da parte delle famiglie, che oggi hanno imparato a scegliere con cura ogni cosa, a partire da quello che finisce sulla tavola. Prende il via da queste riflessioni l'idea di rea-lizzare, a Pizzighettone, un mercatino completamente ita-liano, che offra prodotti di sva-riato genere: dal pane fresco ai formaggi, dalla frutta e verdura ai fiori, dai salumi a prodotti di gastronomia, come il pesce fritto (e anche fresco). Non mancheranno, poi, proposte di abbigliamento, scarpe e inti-mo, per completare l'offerta. L'appuntamento sarà per ogni domenica mattina, a partire dal 13 gennaio. L'idea è di Ame-deo Biazzi, titolare del Bar Ely (piazzale Supermercato Coop, Pizzighettone), che vuole, in questo modo, offrire un'oppor-tunità in più a tutti. A questo proposito Biazzi fa appello agli ambulanti della Provincia, chiedendo che si aggreghino a questa iniziativa, a cui possono partecipare ad un prezzo deci-samente simbolico. Per infor-mazioni è possibile contattare il signor Amedeo al numero: 3313273546.

Mercatino italiano a Pizzighettoneda domenica 13

l’InIzIatIva

Page 7: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

Servimpresa organizza in collabora-zione con le Associazioni di categoria del settore agricolo e il Cersi (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale) dell'Università Cattolica, due edizioni gratuite del corso “L’analisi e il controllo dei costi nell’azienda agricola: introdu-zione al bilancio, controllo dei costi, analisi del mercato e strumenti di finan-ziamento”.

Il corso, della durata di 24 ore, verrà realizzato in due edizioni identiche, una a Cremona e una a Crema, presso le sedi della Camera di Commercio. Il corso di Cremona prenderà avvio il 21 Gennaio mentre quello di Crema il 29 Gennaio.

Il corso è rivolto a titolari o familiari/coadiuvanti o salariati di aziende agrico-le con sede in provincia di Cremona. Il corso è finanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: “L’Euro-pa investe nelle zone rurali” PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura.

Per informazioni e iscrizioni, contatta-re gli uffici di Servimpresa (referente Dr.ssa Lucia Arisi – Tel. 0372 490227 – [email protected] – www.ser-vimpresa.cremona.it).

“L’analisi e il controllo dei costi

nell’azienda agricola”

Cronaca Sabato 12 Gennaio 20137

Di Laura Bosio

vvicinandosi le prossime elezioni, la situazione politi-ca è, per usare un eufemi-smo, assai fluida. Nella corsa al posizionamento,

alla candidatura, e nel fiorire di partitini e movimenti, c'è però anche chi ha deciso di tenersi ai margini, in quanto non si riconosce più nello schieramen-to politico cui appartiene, in questo caso il centrodestra. Stiamo parlando dell'assessore al bilancio del Comune di Cremona, Roberto Nolli, che già da alcuni mesi aveva iniziato a prendere le distanze dal Pdl. E oggi? Dove si schiera Nolli? Ne abbiamo parlato con il diretto interessato.

«Facciamo innanzitutto una distin-zione netta tra quella che è la politica nazionale e quella locale. Sul territorio confermo, come già avevo detto, il mio sostegno al sindaco Oreste Perri, con-fidando che decida di ricandidarsi alle prossime amministrative. Visti i recenti sondaggi, che confermano il gradi-mento del primo cittadino di Cremona, credo che egli possa essere punto di riferimento per una realtà di centro-destra ma anche per una buona parte della società civile aparti-tica. Credo che se Perri si ri-presenterà alle elezioni, tra un anno e mezzo, avrà ottime op-portunità di vittoria. E se avrà il sostegno della Lega, probabil-mente passerà al primo turno. Perri rappre-senta due valori che io ritengo fondamentali in politica: la forza e l'onore».

Parliamo della politica nazionale: possibile che lei non si ritrovi nelle posizioni di nessuno di coloro che si presenteranno alle elezioni?

«L'unica mia certezza è che non sosterrò mai il centro sinistra, coeren-temente con il mio essere un uomo di destra, da 40 anni a questa parte. Det-to questo, però, aggiungo anche che nel centrodestra oggi c'è molto da fare, perché il sistema attualmente esi-stente non funziona. In-nanzitutto il Pdl, così co-me è organizzato ora, non ha alcun senso, così come non ne ha il matri-monio di interesse fatto con la Lega. E' assurdo che il partito viva ancora sul "Berlusconi sì, Berlusconi no". Il berlu-sconismo è ormai finito, per quanto io riconosca a Berlusconi il coraggio di non voler mai mollare. Attorno al Pdl, poi, vi sono tantissimi "partiti satellite", nessuno dei quali, però, si riconosce nei valori che io vorrei vedere in una formazione di destra. Anzi, in tutte queste formazioni non vedo alcun tipo di valore: nascono in tempi brevissimi

da persone che si riuniscono senza però avere prima

costruito la struttura fondante. Per questo tali formazioni non han-no motivo di esistere e non ne capisco la fun-zione.

Sto parlando di Forza Nuova, Fli, CasaPound, Fiamma Tricolore, Fratelli d'Italia. Senza contare che una parte degli uomini di destra è finito nella Le-ga, un'altra parte è andata con Monti, e il rimanente continua a militare nelle fila del Pdl. Questa frammentazione non porta da nessuna parte».

Cosa ci vuole allora oggi a destra?

«Si deve ripartire da due concetti fondamen-tali, su cui dovrebbe ba-sarsi una destra rispetta-bile di stampo europeo: dei valori, che sono quel-

li della destra europea, e dagli uomini, che devono dimostrare di saper rap-presentare tali valori. Il partito deve essere come un esercito, che si popo-la attraverso una selezione di uomini che condividono una determinata strategia. Tra essi ci saranno i soldati semplici, i colonnelli, i generali e via di seguito. Dunque prima si deve costru-ire la struttura del partito, e solo suc-cessivamente inserirvi le persone giu-ste. Bisogna allora realizzare un progetto per ricostruire una destra credibile, che sappia selezionare i suoi uomini e tra essi eleggere un leader. I presupposti per far partire un meccani-smo di rifondazione della destra italiana ci sono, a partire proprio dal Pdl».

Ma non aveva detto di esserne deluso?

«Credo che i valori all'interno del partito ci siano, il problema è che oggi non sono quelli centrali. Il Pdl è fermo al berlusconismo, ma ora bisogna guar-dare avanti, fare un passo in più. Biso-gna valorizzare quegli uomini che sanno

condividere i valori fondanti della destra. Per restare "in casa",

porto l'esempio del Pdl lo-cale: si sta parlando in

questi giorni di candidare Domenico Maschi. Se

lui accettasse, ap-poggerei in toto la

sua candidatura, in quanto egli è una di quelle persone portatrici di quei valori in cui credo, esattamente come Perri».

Ma di fatto oggi lei è dentro o fuori dal partito?

«Per ora sto a guardare. Voglio pro-prio vedere se si opererà quel rinnova-mento che auspico, e che potrebbe partire proprio dalla candidatura di Ma-schi, e dalla sua accettazione da parte dei vertici. Per quanto mi riguarda sto lavorando proprio per questo, lancian-do un segnale "dal basso": vorrei che da tutti questi "partiti satellite" della destra italiana si prendesse il meglio, sia come persone che come valori, per arrivare a fondare la nuova destra».

Dunque lei resterà fuori dai gio-chi, per ora?

«Ho ricevuto sollecitazioni da più parti a candidarmi, sia per la Lombar-dia che per Roma, ma ho deciso di tenermene fuori. Non avrebbe senso candidarsi con partiti che non mi rap-presentano. La mia è anche una scelta di vita, perché ho deciso di dare priori-

tà al lavoro e alla fa-miglia, e non faccio certo il politico di pro-fessione.

Del resto, in questi anni molti della politica mi hanno deluso, a partire da Fini, che ha letteralmente distrutto la destra italiana, e da

tutti i suoi "colonnelli", che non hanno saputo trovare un nuovo "generale". Sinceramente sono stufo di questa logi-ca delle poltrone, che sembra diventata l'unica forza che muove la politica. Vor-rei si ritornasse a una logica di valori».

Che è poi quello che lei vorrebbe per Cremona, ricandidando Perri...

«Esattamente. Perri è proprio l'em-blema di quei valori che oggi nella po-litica nazionale non trovo, è il Massimo Meridio (protagonista de “Il Gladiato-re”, n.d.r.) di Cremona. E' una di quelle persone che, come Maschi, con la loro storia si sono dimostrate credibili e corrette. Una di quelle persone che porterebbero la destra italiana a supe-rare finalmente il berlusconismo».

A

«Il partito com’è oggi non ha alcun senso, così come non ne ha il matrimonio di interesse fatto con la Lega»

Nolli continua a sostenere una ricandidatura di Perri alle prossime comunali: «E’ il Massimo Meridio di Cremona»

“Aiutiamo Kealdo”, questo lo slogan della raccolta fondi che Caritas Cremonese ha lanciato per aiutare una famiglia albanese a fronteggiare le spese sanitarie del proprio bambino, affetto da un tumore maligno al rene sini-stro.

Una triste storia che ha inizio in Albania dove vive il piccolo Kealdo, cinque anni compiuti lo scorso settembre. Improvvisa e inattesa la scoperta del tumore.

Già da un anno dolori al ventre e febbre avevano messo in guar-dia la famiglia: era state prescrit-te alcune cure, ma senza che venisse diagnosticato un tumore. L’amare scoperta durante le scorse festività quando il padre, che lavora in Grecia, è tornato a casa per qualche giorno di va-canza. La febbre continuava a salire e si notava uno strano gon-fiore, da qui l’insistenza per effet-tuare alcuni esami più approfon-diti che hanno evidenziato la presenza del male. Immediato il trasferimento all’ospedale di Ti-rana, la struttura ospedaliera più attrezzata del Paese, ma non sufficientemente per operare un

bambino così piccolo. Dopo una settimana di analisi per i medici non c’era nulla da fare: un caso del genere non si era mai presen-tato e non erano in grado di ge-stire una operazione così com-plessa. Per la famiglia le speran-ze sembravano finite, fino alla telefonata con i parenti che da anni vivono a Cremona: da qui la decisione di partire per un vero e proprio viaggio della speranza. Il tempo necessario per fare il pas-saporto e trovare i soldi per il viaggio. Lasciata in patria la so-rella di 9 anni, Kealdo con i geni-tori sono partiti alla volta del no-stro Paese. Appena giunti a Cre-mona il bambino è stato portato al pronto soccorso, dove è scat-tato il trasferimento presso l’uni-tà operativa di Chirurgia pediatri-ca degli Spedali Civili di Brescia. Lì ulteriori accertamenti per sta-bilire il percorso medico neces-

sario: un trattamento chemiote-rapico e chirurgico. Uno spiraglio di speranza subito rotto da un’amara realtà: non essendovi alcuna copertura da parte del Servizio sanitario nazionale ogni spesa medica è a carico della

famiglia. Solo per iniziare la cura erano necessari 13mila euro. Ini-zia così il tam tam tra amici e conoscenti, fino alla Caritas dio-cesana, che decide di mettersi in moto per venire incontro nel più breve tempo possibile alle ne-

cessità di Kealdo: davvero non si può perdere tempo.

«Siamo stati informati della si-tuazione» spiega don Antonio Pezzetti, direttore di Caritas Cre-monese «da uno dei parroci della città. Il fratello del papà di Kealdo da tempo vive a Cremona con la famiglia; pur essendo di religione musulamana, sono conosciuti in parrocchia dove il figlio fa sport. Si tratta di una famiglia regolare, con un lavoro e che non si è mai rivolta ai nostri servizi. Appena saputo del caso ci siamo messi in moto, contattando anche alcu-ne realtà di volontariato locali come l’Associazione Giorgio Conti, che aiuta le famiglie con figli colpiti da tumori, e diverse realtà sanitarie, nella speranza che anche su questo versante potesse arrivare un aiuto».

E proprio da questi contatti è risultata la disponibilità del poli-

clinico S. Orsola di Bologna ad accogliere Kealdo per iniziare gratuitamente l’iter sanitario ne-cessario.

«Pur se importante – prosegue don Pezzetti – è solo un primo passo. Ci saranno molte altre spese sanitarie e logistiche, così abbiamo deciso di lanciare la raccolta fondi intitolata “Aiutia-mo Kealdo”».

Nella mattinata di giovedì 10 gennaio Kealdo è stato ricovera-to a Bologna dove, dopo i neces-sari accertamenti, si attende il responso dei medici che devono decidere il da farsi. È possibile contribuire alla raccolta fondi “Aiutiamo Kealdo” rivolgendosi alla Caritas diocesana, in via Ste-nico 2B a Cremona (tel. e fax 0372-35063, e-mail [email protected]). Offerte in de-naro possono essere devolute anche attraverso il conto corren-te bancario presso la Banca Po-polare di Cremona – Agenzia 1 di piazza del Comune 6 a Cremona intestato a Caritas Cremonese – Diocesi di Cremona (Iban: IT 97 T 05512 11410 000000169141); causale Aiutiamo Kealdo.

«Deluso dal Popolo della Libertà, rimasto fermo al “berlusconismo”»

«Occorre rifondare una nuova destra, basata sui valori»

“Aiutiamo Kealdo”, l’appello della CaritasLa triste storia di un bambino albanese affetto da tumore al rene

Anche quest'anno nella palestra della ex scuola media Campi di via Palestro si terrà il corso di difesa personale per donne organiz-zato dal Comune di Cremona in collabora-zione con Funakoshi Karate Cremona. le le-zioni saranno tenute da istruttori qualificati e certificati: Giovanni Gaia (in forze alla Polizia Locale) e Bruno Rossi della Funakoshi Kara-te Cremona. Il corso prevede 12 incontri che si terranno il mercoledì dalle ore 19.30 alle ore 21 nelle seguenti date: 23-30 gennaio; 6-13-20-27 febbraio; 6-13-20-27 marzo; 3-11 aprile. Le iscrizioni verranno raccolte all’Ufficio cassa economato del Comune en-tro le ore 12.30 di venerdì 18 gennaio. Ver-ranno accettate in via eccezionale iscrizioni anche il giorno di inizio del corso. Il corso è gratuito, le iscritte dovranno pagare solo 10,50 euro quale quota di partecipazione al premio assicurativo. Per ulteriori informazio-ni è possibile contattare l’istruttore Giovanni Gaia al numero 339 7974494. Gli obiettivi che si prefigge l'iniziativa sono: comprensio-ne delle emozioni che bloccano davanti ad una aggressione; acquisizione di consape-volezza riguardo potenzialità e risorse perso-nali; sviluppo della capacità per l’individua-zione immediata di situazioni pericolose e valutazione dei rischi; formazione psico-fisi-ca per la difesa personale. Al termine verrà rilasciato un attestato alle partecipanti che avranno frequentato almeno 10 lezioni.

Torna anche quest’anno il corso di difesa

personale per donne

«Sono stufo di questa logica delle poltrone, sembra diventata l’unica forza

che fa muovere la politica»

Page 8: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

CronacaSabato 12 Gennaio 20138

di Michele Scolari

er risollevare l’economia dell’Irlanda e risparmiare sulle fonti energetiche, il governo del Paese ha introdotto sia una tassazione diversificata

per i rifiuti, in base a quanti ne vengono prodotti e a quelli che vengono riciclati, sia una tassazione sull’utilizzo di com-bustibili fossili (la cosiddetta Carbon Tax), puntando decisamente sulle ener-gie rinnovabili. Queste scelte sarebbero una delle cause principali della crescita economica del Paese, basata in grande misura sullo sfruttamento dell’energia pulita. Secondo l’Economist, infatti, il Pil potrebbe crescere di un eccezionale 2%. Esiste, quindi, un “modello irlan-dese” (Irish way) per uscire dalla crisi? Tassare i combustibili fossili, ottimizza-re al massimo la raccolta differenziata dei rifiuti, agire per uno stile di vita orientato verso il rispetto dei principi ecologici sono elementi importanti. Ma, per l'Irlanda, ci sono altri elementi in gioco. Ne abbiamo parlato con Fran-cesco Timpano, professore ordinario di Politica economica presso la Facoltà di Economia dell'Università Cattolica di Piacenza.

Un Paese che ha da poco chiesto (e ottenuto) un aiuto da 1,7 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazio-nale come può incrementare il Pil del 2%, in due anni?

«La situazione, assai critica e proble-matica, necessita di una valutazione oggettiva e il meno emotiva possibile. Si può dire che rispetto a molti altri pa-esi, l’Irlanda vanti una struttura econo-mica altamente flessibile. Ciò fa sì che, quando le cose cominciano ad andare bene, questo Paese abbia tempi di ri-presa nettamente più veloce di altri. Questo, e non solamente la politica ecologica, può spiegare la velocità del-la ripresa. Al momento sta godendo del fatto che i settori produttivi di sua spe-cializzazione stanno trovando sbocco all’estero. L’Irlanda cioè sta tornando ad affacciarsi sui mercati dei capitali e questo è un segnale importante, per-ché è un segnale che la fiducia sta tor-nando. Al contempo però per il 2013 si annunciano ulteriori tagli ed è previsto ancora un picco nel debito pubblico. C’è da vedere come procederanno le cose».

La ripresa è tutto merito della po-litica “green”, come da molte parti si è insistito, o è in buona parte l'espor-tazione?

«La seconda. E’ vero che la ripresa è in corso ma non è attribuibile solamen-te e in gran parte ai punti della politica ecologica. Piuttosto è l’export a far la parte del leone, principalmente nei set-tori farmaceutico e dell’high tech (con una percentuale anche negli alimenta-ri). Come dicevo prima, il Paese si sta riaffacciando sui grandi mercati e sta intercettando più veloce-mente di altri le occasioni di business, con buone conseguenze anche su fatturato e impiego (con posti di lavoro per perso-nale qualificato). Preso atto che la trasformazio-ne strutturale dell’econo-mia di un paese non può avvenire in soli due anni, la nuova poli-tica ecologica irlandese si configura più come “impulso”. E’ lodevole ed esem-plare il cambio che tutto ciò sta susci-tando nello stile di vita della popolazio-ne ma c’è ancora molto da fare: ora occorre trasformare l’impulso in una nuova reale politica economica basata sulle energie rinnovabili».

Premesso che il Pil è un parame-

tro che ci descrive la crescita ma non la qualità della vita, come si ri-fletterà questa strategia economica sul benessere delle classi sociali meno abbienti?

«Questo è purtroppo un problema centrale legato a questo tipo di strate-gie e, per di più, presente in tutta Euro-pa. Ma è un punto interrogativo che non può avere una risposta netta al momento. Loro sono stati tra i più bravi ad utilizzare i fondi europei, con una spiccata capacità di far fruttare al mas-

simo le risorse non sola-mente per i settori come la formazione, ma anche per le riqualificazioni professionali da un set-tore in crisi ad uno in espansione. Si può dire, a priori, che dipende dalla capacità che si avrà di utilizzare le risor-

se. Occorre capire come verrà affronta-to questo tema sociale».

Si applaude alla “via irlandese” come un modello per l’Italia, ma il nostro Paese non è nuovo a simili riforme...

«Senza dubbio. Anche noi abbiamo introdotto una regolamentazione che permette la crescita del mercato delle

rinnovabili. Oggi si guarda alla Carbon Tax irlandese (introdotta, assieme alla tassazione diversificata sui rifiuti, dal governo precedente quello attuale, ndr) ma in Italia i combustibili fossili sono già tassati. Bene sarebbe ora fare un ulteriore passo, e reinvestire i pro-venti di quella tassazione per migliora-re e portare al massimo tutti i trasporti pubblici nonché le ferrovie. La tassa-zione è uno strumento prezioso per cambiare la struttura dell’economia, indirizzando i consumi e lo stile di vita (se abbassassimo le tasse sulla benzi-na come farebbe a svilupparsi la ricer-ca sulle rinnovabili?). Ma al contempo deve essere supportato da una menta-lità strategica. Ad esempio, in Svizzera hanno aumentato il pedaggio delle au-tostrade ma al contrario hanno poten-ziato a tal punto il settore ferroviario che questo è in espansione anche all’estero. Idem dicasi per la raccolta differenziata. L’Irlanda ha fatto ciò che bisogna fare ma non dobbiamo pensa-re di essere così indietro. E’ vero che noi abbiamo concorrenza: i tedeschi hanno parecchio vantaggio. Ma noi siamo degli ottimi manifatturieri. Se non possiamo definirci ancora comple-tamente dentro la filiera credo che, con le scelte giuste, potremo arrivarci mol-to velocemente».

P

Francesco Timpano, docente all’Università Cattolica di Piacenza: «La parte del leone la fa l’esportazione e la flessibilità della loro economia»

Irlanda in ripresa: tutto merito del “green”?

L’Economist stimaun aumento del 2% per il Pil irlandese

Anche da noi i combustibili fossili sono già tassati: ora occorre

investire i proventi nel trasporto pubblico

Tre distinti avvisi di conclusione delle in-dagini a carico di 36 persone - tra cui 27 calciatori in attività ed ex calciatori - vengo-no notificati in tutta Italia dai carabinieri di Bari al termine di distinti filone d'indagine sul calcioscommessse della procura pu-gliese. Il reato contestato agli atleti è il concorso in frode sportiva.

Nel primo avviso di fine indagine, nel quale compaiono i nomi di 27 calciatori, viene contestato il reato di concorso in fro-de sportiva in relazione agli incontri di serie B ritenuti 'truccati' Bari-Treviso del 10 mag-gio 2008 che finì 0-1, e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, 3-2. Gli incontri - secondo l'accusa - furono venduti dai biancorossi in cambio di danaro. Nel secondo avviso di fine indagine compaiono - a quanto è dato sapere - i nomi di sei calciatori, quattro dei quali ex biancorossi, accusati di concorso in frode sportiva per le presunte combine di Bari-Sampdoria (0-1) e Palermo-Bari (2-1). Nel terzo provvedimento viene contestato a tre capi ultrà del Bari, già arrestati il 10 maggio 2012, il reato di concorso in violen-za privata per aver minacciato e preso a schiaffi un calciatore biancorosso per co-stringere la squadra a perdere le ultime due partite di campionato Cesena-Bari e Bari-Sampdoria della stagione 20120-2011, e per aver tentato di aggredire un atleta bian-corosso che si sottoponeva ai controlli an-tidoping al termine della partita Bari-Chievo del 20 marzo 2011.

Sono quasi tutti calciatori ed ex calcia-tori del Bari - tra cui Gillet, ex del Bari, e l'attuale capitano biancorosso Francesco Caputo - i 27 destinatari di uno dei tre av-visi di conclusione delle indagini fatti noti-ficare dalla procura di Bari a 36 persone. Contestato il reato di concorso in frode sportiva in relazione alle presunte combine di serie B Bari-Treviso del 10 maggio 2008 che finì 0-1, e Salernitana-Bari del 23 mag-gio 2009, 3-2. Le due partite - secondo l'accusa - furono vendute dai biancorossi in cambio di 220.000 euro complessivi. Per perdere Bari-Treviso dieci calciatori biancorossi - secondo l'accusa - hanno intascato complessivamente 70.000 euro. Il danaro sarebbe stato consegnato dal calciatore del Treviso William Pianu ai ba-resi Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davi-de Lanzafame, Jean Francois Gillet, Marco Esposito, Nicola Belmonte, Nicola Stram-belli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci e Vitangelo Spadavecchia. Per far vincere alla Salernitana la partita, due calciatori e un dirigente della squadra campana - gli atleti Luca Fusco e Massimo Ganci (ex Bari) e il team manager Cosimo D'Angelo - avrebbero offerto 150.000 euro a 16 cal-ciatori del Bari, e al faccendiere del Bari-calcio Angelo Iacovelli (accusato anche di favoreggiamento reale). Tra i calciatori biancorossi che - secondo la pubblica ac-cusa - hanno ricevuto il danaro, circa 7.000 euro a testa, vi sono: Andrea Masiel-lo, Cristin Stellini, Nicola Santoni, Secondo le indagini, Iacovelli avrebbe aiutato i cal-ciatori a compiere il reato di frode sportiva, avrebbe ricevuto l'intera somma destinata ai calciatori distribuendola in parti uguali.

Bari, inchiesta chiusa: indagati

27 calciatori

Calcioscommesse «Basilare è stata la flessibilità della struttura economica del Paese, con un forte impulso verso l’export»

Page 9: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

" analisi

le organizzazioni di volontariatoaiutano chi sente di più la crisi

Signor direttore, leggevo sul numero di sabato scorso de “il Piccolo” della proposta di Giovanni Biondi per ovviare, nel possibile, alle sospensioni delle forniture da parte di Aem, specie in situazioni dove vivono minori e nel periodo festività di fine anno. Ogni proposta in tal senso ben venga, mi permetto solo di completare l’informativa su di una questione molto complessa… e quando mai abbiamo di fronte questioni semplici? L’Aem, secondo me, applica i regolamenti e guai se non li applicasse. Dove finirebbe l’equità? Potrà operare in sinergia con il Comune, organo autoriz-zato e autorevole all’assistenza; interpel-larlo prima di procedere alla sospensio-ne, se a conoscenza di particolari casi di estremo disagio e presenza di minori. Forse prassi già in atto. Oggi l’istituzione Comune è, per il capitolo assistenza, in grave difficoltà. E non solo per i tagli ai rimborsi dallo Stato, per me il problema è politico, cioè non riuscire a limare in qual-che altro capitolo per restituire, attraver-so l’assistenza, dignità alle persone. In ogni caso “il bisogno” interpella e trova spessissimo soddisfazione in tutta la rete che va dalla Conferenza della S. Vincenzo e delle Caritas centrali, alla presenza capillare nelle parrocchie. Da sempre, ma particolarmente in questo momento di tremenda crisi, i rapporti tra Comune e tutte queste realtà ecclesiali sono molto stretti. La sussidiarietà non è un bel con-cetto, è realtà operante, a volte a termini capovolti. La carità cristiana o più laica-mente la solidarietà umana della Chiesa ha supplito e si è dovuta sostituire all’an-te pubblico. Mi permetta di aggiungere un particolare la Conferenza della S. Vincenzo e la Caritas centrali e parroc-chiali vivono con l’offerta dei fedeli cri-stiani. Oggi con mezzi purtroppo limitati, ma sempre sufficienti in tantissimi casi.Una riflessione personale che viene dall’incontro con il “disagio”. Spesso il problema nasce dall’abuso del consumo. Bollette astronomiche. C’è un problema di informazione e educazione all’uso cor-retto e soddisfacente di luce, gas, acqua. Lavoro in rete e accompagnamento delle persone in difficoltà è fondamentale ed è prassi. Ma spesso impotenti nel contra-stare le sirene della pubblicità che incen-tivano il consumo! Il lavoro in rete fa emergere il bisogno pellegrinante, ma soprattutto le gravi situazioni quasi irre-cuperabili, dove si ha la sensazione di buttare risorse in un pozzo senza fondo. Quando si incontra questo limite è soffe-renza profonda.

l.B.Cremona

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" proposta

serve un fondo di solidarietàper chi non può pagare le utenze

Egregio direttore, quale quadro emerge dopo la Com-missione affari sociali del 3 gennaio? Un quadro indubbiamente allarmante in par-ticolare sugli scenari futuri: sarà emer-genza il 2013, afferma l’assessore Amore, ma già ora perlomeno sui 67 casi sociali appurati (tra questi 13 stacchi di teleri-scaldamento) occorre intervenire urgen-temente per i riallacci. Per far fronte a questi interventi, chiediamo che sia dato corso a quanto approvato all’unanimità in Consiglio comunale: ossia verificare pos-sibilità di un prelievo dal fondo di riserva. Oltre al monitoraggio mirato alla preven-zione degli stacchi che, abbiamo appreso in Commissione, viene costantemente effettuato, chiediamo che gli accordi Comune-azienda ribadiscano chiaramen-te, da parte di Aem Gestioni, la possibilità di riallaccio, rateizzando il pregresso in

forme sostenibili per gli utenti. Occorrerà inoltre, per affrontare l’emergenza, che a detta di tutti è alle porte, costituire un fondo di solidarietà. Proponiamo di veri-ficare la possibilità della costituzione di un fondo di solidarietà ad hoc, da parte del Comune, in collaborazione con le società partecipate, i soggetti privati e del terzo settore disponibili, la cui gestio-ne veda l’apporto ed il controllo di tutti i soggetti interessati

Maura ruggeriCapogruppo del Pd

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" punto di vista

sulla questione energeticatemo ci abbiano preso in giro

Gentile direttore, da anni i mass media ci stanno inculcan-do in testa la necessità di ridurre l’uso dell’automobile perché inquinante, in-gombrante e costosa. Poi di diminuire l’uso della benzina, a favore dei carburan-ti “puliti” come metano, idrogeno, elettri-cità. Per non parlare dell’uso dell’energia elettrica nelle nostre case. Anche la lucina rossa del televisore spento fa consumare energia elettrica e quindi petrolio e quindi uccide il pianeta. Quando mi scordavo di spegnere completamente la famosa “luci-na” mi sentivo un criminale... Miracolo! In questi giorni si legge su tutti i giornali che c’è stato un forte calo delle vendite di automobili, del consumo di benzina e, stamattina, miracolo dei miracoli, ho sen-tito anche che c’è stato un deciso calo del consumo di energia elettrica. Bene, ho pensato, finalmente abbiamo ottenuto un risultato positivo contro l’inquinamento del pianeta, ma qualcuno si è subito pre-murato di deludere il mio facile entusia-smo. Molti solerti economisti, si sono precipitati a spiegare che questo non va bene per diversi motivi: si riduce l’occu-pazione, si riduce il prodotto interno lordo e le centrali elettriche, “costrette” a pro-durre meno energia, lavorerebbero al di sotto delle loro potenzialità e quindi in perdita. Inoltre, per concludere il quadro

generale, sembra che l’aumento delle bol-lette dell’energia elettrica sia da imputare quasi unicamente alle sovvenzioni che lo Stato dà per gli impianti di energia solare. In poche parole è colpa di chi installa pan-nelli solari se paghiamo tutti una bolletta più salata. A questo punto mi sono chie-sto, se sono io che non ho capito nulla fino ad ora o se ci prendono in giro da anni! E stasera lascerò accesa la “lucina” del televisore, non vorrei però avere sulla coscienza il posto di lavoro di qualche operaio delle centrali elettriche...

sergio MartoniCremona

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" il riCordo

Ciao Giuseppe, personabuona e generosa con tutti

Gentile direttore, è brutto ritrovare una persona amica, sti-mata che si pensava in salute, sulle pagine dei necrologi. A me è accaduto proprio di recente. Inizialmente l’inaspettato, scioc-cante, sms di un’amica. Poi la conferma. Giuseppe Zanetti era realmente lì, lascian-domi sgomenta, incluso tra le persone che se ne erano andate. Mi è impossibile non dedicargli un ricordo che non vuol certo cadere nel banale, ma unicamente mette-re in risalto l’essenza reale di un uomo dal cuore grande, estremamente umano, che ha saputo offrire tanto, a tanti. Era sempli-ce, retto, speciale, Giuseppe… Generoso, nel donarsi attraverso un volontariato sen-tito, denso di umanità. In quell’instancabi-le aiuto che sapeva offrire ai più sfortunati. Spendendo interamente le proprie giorna-te ed energie, senza mai chiedere nulla in cambio, gratificato solo dal conforto che riusciva ad offrire. Ed è tanto il sostegno che ha offerto in passato a noi portatori di sclerosi multipla…! Non potevamo non volergli bene. Non stimarlo per quella grande persona che ha sempre, con gran-de umiltà, dimostrato di essere. Le cose belle, lo insegna la vita, hanno sempre pe-rò un termine. Giunse anche il momento in cui lasciò l’associazione seguitando a di-

spensare bontà, impegnandosi in nuove opere umanitarie. Andava ad assistere un’anziana signora, mi diceva, ma il cuore, era ancora con i “suoi ammalati”… Era così che forse con un pizzico di nostalgia, ci appellava. Di tanto in tanto ci sentiva-mo. Voleva sapere della mia salute; addo-lorato, se avvertiva che le cose non anda-vano certo per il meglio. Una volta mi disse, disponibile per tutti, immenso come sempre, che se al S. Raffaele avessero messo a punto una cura efficace, mi avrebbe accompagnata personalmente. Ricordo un pomeriggio, in cui organiz-zammo una sorpresa per Fiore, altra por-tatrice di S.M. Non le dissi che mi avrebbe accompagnata. Lei, da tempo non lo sen-tiva. Avrebbe voluto salutarlo. Fu tanto felice di rivederlo. Passava inoltre, quando poteva, a salutare anche Massimo… Era un angelo che ha lasciato un grande vuo-to. Ciao Giuseppe, sono proprio i “tuoi ammalati”, ora a stringersi intorno a te, al tuo ricordo, alla famiglia che adoravi, per dirti che non ti dimenticheremo. Non po-tranno scordarti neppure gli esponenti dell’intera associazione Aism.

Claudia roccaCremona

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" analisi CritiCa

Molti utlizzano vocaboli inglesisoltanto per darsi un tono

Signor direttore, ho letto il suo articolo su “il Piccolo” e mi permetto di scriverle questa nota. Nel caso volesse riprendere l’argomento, le rammento altre parole inglesi che purtrop-po si stanno diffondendo a sproposito, secondo il mio parere, nella lingua italiana. Dico a sproposito perché oltre a poter essere benissimo sostituite con le equiva-lenti italiane, non so quante persone real-mente le possono capire. Ecco quelle che ho raccolto con grande facilità: governan-ce, mission, location, credit, voucher (queste ultime due pronunciate in un’as-semblea di pensionati), target, range, bor-derline, spin-off, panel, trend, competitor, step-by-step, due-diligence, work in pro-gress, men at work, project financing. C’è poi un verbo italiano, confrontare che è stato sostituito dal “comparare”: mi sem-bra che l’operazione sia più per italianiz-zare il verbo inglese, tanto per darsi un po’ di tono, che come vocabolo alternativo. Termino con un vocabolo, veicolare, che ritengo orribile, il cui uso, mi sembra, si sta fotunatamente affievolendo.

sandro GhezziCremona

" posizione di sel

vendola con coraggiosi candida in lombardia

Signor direttore, Nichi Vendola, presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà ha accettato di candidarsi come capolista nel collegio di Lombardia 3 per la Camera dei Deputati. La scelta di Vendola di impe-gnarsi nella nostra circoscrizione eletto-rale, oltre a farci molto piacere, eviden-zia l’importanza del risultato elettorale lombardo nel quadro politico nazionale. Infatti, il risultato elettorale della nostra regione è decisivo per riuscire a stabilire una maggioranza di centrosinistra in entrambi i rami del Parlamento. La deci-sione di Vendola di candidarsi anche in un collegio del nord Italia rafforza l’am-bizione di Sel di essere un interlocutore che parla a tutta la nazione e lo fa con un progetto chiaramente diverso da quello presentato dall’agenda Monti, che anche nel Nord tanto ha fatto nel peggiorare le condizioni economiche dei cittadini più in difficoltà, senza delineare una credibile possibilità di uscita dalla crisi. Sel come forza decisiva e proposi-tiva si impegnerà in tutto il Paese al fine di dare vita ad una solida maggioranza parlamentare di centrosinistra in grado di garantire la stabilità di governo ed una chiara discontinuità con le politiche seguite dai governi di centrodestra e dal governo Monti. A seguito del risultato delle primarie e della candidatura di Vendola, la testa di lista per la nostra circoscrizione alla Camera sarà compo-sta nell’ordine da Vendola, Franco Bordo, Elisabetta Cabrini.

Gabriele piazzoniCoordinatore provinciale di Sel

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" preCisazione

le acli non sono collaterali ad alcuna forza politica

Signor direttore, negli ultimi tempi si è parlato ripetuta-mente delle Acli come di un soggetto politico impegnato a formare un nuovo partito, collocando le nostre associazioni dentro lo schieramento che alle prossi-me elezioni sosteranno la candidatura del prof. Monti alla presidenza del Consiglio. Tutto ciò deriva dalle vicende legate al dimissionario presidente nazio-nale delle Acli, Andrea Olivero, il quale si è fatto promotore, a titolo del tutto per-sonale, della nascita del movimento poli-tico “Verso la Terza Repubblica” deci-dendo poi di scendere direttamente in campo all’interno di tale aggregazione. Questo ha generato a tutti i livelli dell’as-sociazione disagio ed imbarazzo, accompagnati da una forte preoccupa-zione, non per la scelta personale dello stesso presidente Olivero, ma perché essa ha causato una strumentale e scor-retta esposizione mediatica, che descri-vendo le Acli come soggetto partitico, ha costituito una indebita violazione della nostra autonomia. Pertanto, il consiglio provinciale ha sottolineato che le scelte politiche dei dirigenti e aderenti alle Acli non si identificano con quelle del presi-dente Olivero in quanto non ne sono stati coinvolti; che le Acli non sono colla-terali ad alcuna forza politica; le Acli non hanno sottoscritto nessuna agenda poli-tica né sottoscritto alcun programma elettorale; che le Acli, sono un luogo plurale, un laboratorio di democrazia e cittadinanza attiva che vive la propria politicità dentro lo spazio sociale; che compete agli aclisti, come credenti laici adulti decidere la propria opzione politi-ca nonostante il tentativo, calato dall’al-to, di inquadrare l’associazione sotto una sigla costituita da altre realtà; le Acli, pur riconoscendo che il governo del prof. Monti tecnico ha lavorato in un contesto difficile, in ragione della loro autonomia, più volte ne hanno criticato provvedimenti e prese di posizioni non condivisibili dalla nostra associazione; inoltre, le Acli pur continuando nel nostro impegno politico e sociale, non permet-teremo a nessuno di piegare la nostra libertà di azione, di proposta e di critica nei confronti dei governi futuri e per que-sto le Acli mai hanno sposato il manife-sto di Monti. Le Acli stanno con le Acli.

Bruno alessio tagliati Presidente delle Acli provinciale

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] & Opinioni Sabato 12 Gennaio 2013 9

Buongiorno avvocato, quali sono i presupposti pre-visti per poter ottenere l’as-segno di mantenimento in caso di divorzio ?

Michela***

Gentile lettrice, il termine da lei usato non è corretto, infatti, in tema di divorzio si parla di assegno divorzile e non di assegno di manteni-mento. A ben vedere, si tratta di istituti completamente dif-ferenti. In particolare, l’asse-gno di mantenimento svolge la propria funzione assisten-ziale nella separazione legale dei coniugi. Esso serve al co-niuge privo di mezzi per man-tenersi autonomamente e per adeguarsi alla nuova condi-zione di vita venutasi a creare dopo la rottura del nucleo fa-miliare. Viene corrisposto al coniuge a cui non sia addebi-tabile la separazione (ossia la separazione non dev’essere avvenuta per sua colpa)e che non disponga di redditi e mezzi adeguati per godere di un tenore di vita analogo a quello tenuto in costanza di matrimonio. Detti presuppo-sti saranno valutati dal giudi-ce, che dovrà tenere conto, al fine di determinare la somma da versare, della disparità

economica tra i redditi dei coniugi e del loro tenore di vita durante il matrimonio. Da non confondere l’assegno di mantenimento con gli ali-menti. Questi ultimi si sostan-ziano in un aiuto economico da corrispondere obbligato-riamente al coniuge che si trovi in una situazione di indi-genza o povertà e servono a fornire il minimo indispensa-bile per la sopravvivenza. L’assegno di mantenimento, invece, va oltre e serve a ga-rantire al coniuge meno be-nestante lo stesso tenore di vita che aveva in costanza di matrimonio. Per quanto ri-guarda l’assegno divorzile, questo dev’essere corrispo-sto al coniuge bisognoso do-po la sentenza di divorzio, ossia quando il vincolo matri-moniale viene sciolto definiti-vamente. L’assegno divorzile è contemplato all’art. 5, com-ma 6, della legge sul divorzio n. 898 del 1970, come rifor-mata nel 1987, che prevede che esso vada somministrato al coniuge quando quest’ulti-mo non abbia mezzi adegua-ti o non possa procurarseli per ragioni oggettive (per esempio inabilità fisica che

non gli consente di lavorare). A tal proposito, la giurispru-denza prevalente ha chiarito che non si tratta di verificare se il coniuge richiedente è in grado di raggiungere una mera autosufficienza econo-mica, ma di avere un tenore di vita sostanzialmente non diverso rispetto a quello go-duto in costanza di matrimo-nio. L’accertamento della ca-pacità lavorativa va poi com-piuto non in una sfera astrat-ta, bensì concreta. La Supre-ma Corte ha ad esempio confermato il diritto a perce-pire l’assegno divorzile dell’ex moglie che sin dall’ini-zio della vita coniugale aveva rinunciato alla propria attività lavorativa per dedicarsi alla cura della famiglia e ha esclu-so che la stessa, priva di oc-cupazione ed estranea al mondo del lavoro da oltre trent’anni, avesse concrete possibilità di riprendere la propria attività professionale. Il tenore di vita avuto durante il matrimonio costituisce dunque l’indiscusso parame-tro di riferimento per l’attribu-zione dell’assegno di divor-zio. In ordine all’accertamen-to del tenore di vita si dovrà

tenere conto dei redditi della famiglia al momento della cessazione della convivenza, tenendo conto però anche di quei miglioramenti reddituali che si configurino come ra-gionevole sviluppo di situa-zioni e aspettative presenti al momento del matrimonio. Anche l’assegno divorzile, come quello di mantenimen-to, ha funzione assistenziale solidaristica e serve ad evita-re che, a causa del divorzio, si deteriorino le condizioni patrimoniali e vitali del coniu-ge economicamente più de-bole. Infine, l’assegno divor-zile non può essere corrispo-sto se il coniuge beneficiario passa a nuove nozze, perché in questo caso i doveri di so-lidarietà economica e morale si spostano in capo al nuovo coniuge.

*avvocato stabilitoe Mediatore civile

[email protected]

Assegno divorzile: quando l’ex ne ha diritto

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Siognor direttore,ho letto nella lettera del 7 gennaio scorso intitolata “Cimiteri, storie ecc.”, il fatto delle deiezioni umane riscontrate fra due cappelle di famiglia e ne ho tratto la conclusione che il Comune di Casalmaggiore, da cui dipende il cimitero, forse non sa che anche gli abitan-

ti di quella sperduta frazione hanno delle funzioni intestinali improcrastinabili, a cui bisogna provvedore con la costruzione di un gabinetto. O forse pensa che, essendo sper-duti fra i campi, la vadano a fare nel fosso?

ernesto BiagiCasalmaggiore

FOCUSAnche in campagna servono i servizi igienici

Page 10: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

di Michela Bettinelli Rossi

assimiliano Salini dice no. Il presidente della provincia di Cre-mona ha rinunciato alla candi-datura al Parlamento e alla Re-gione, e continuerà nel suo per-

corso a capo dell’amministrazione provincia-le. «Le motivazioni che mi hanno spinto a prendere questa decisione sono molte» ha spiegato Salini. «E riguardano sia la mia at-tuale attività amministrativa, sia il problema politico e culturale che sottende alle proposte che mi sono state fatte. Da una parte, c'è l'esigenza forte e per me imprescindibile di non lasciare a metà il mio mandato. Una mo-tivazione che fino a qualche mese fa non sembrava esserci, dal momento che il desti-no delle Province sembrava segnato. Ora la situazione è cambiata, le Province continue-ranno almeno per ora ad esistere nell'attuale forma, e quindi ho un dovere assunto di fron-te a voi elettori da portare avanti».

La scelta del presidente della Provincia ha così tolto dall’imbarazzo il centrodestra. L’in-certezza dei giorni scorsi aveva creato all’in-terno del Pdl un certo nervosismo. Abbando-nata l’opzione Salini, i nomi che hanno preso

quota sono molti. Per Camera e Senato si so-no fatti i nomi di Mino Jotta e Gianni Rosso-ni. Molto più complessa la situazione per le elezioni regionali. A Cremona sembra ormai scontata la candidatura di Carlo Malvezzi, vice sindaco del capoluogo e cattolico di Co-munione e Liberazione. Per Crema, invece, si fanno i nomi di Paola Orini, Laura Zanibelli e Simone Beretta. Le due donne avrebbero

però rinunciato: preferiscono poter conciliare gli impegni familiari con l’incarico politico già in atto, in Provincia dove è assessore Paola Orini e in comune a Crema, dove Laura Zani-belli è capogruppo PDL. A spuntarla potrebbe essere proprio Beretta; esponente storico del partito, può contare su migliaia di voti. Una dote costruita in anni di lavoro sul territorio e alla quale potrebbe contribuire l’uscente as-sessore Gianni Rossoni, eletto in regione con circa 8 mila preferenze nel 2010.

Si fa strada anche l’ipotesi Renato Anco-rotti. L’imprenditore è stimato in tutto il Cre-masco, conosciuto per il suo impegno sociale e molto amato dai berlusconiani. C’è anche l’opzione di Gabriele Gallina: il vice sindaco di Soncino, giovane impegnato nel Pdl, non ha mai nascosto l’ambizione di una candidatura al Pirellone. Una quadro ricco di papabili can-didati per poche poltrone. Il coordinatore pro-vinciale del Pdl, Luca Rossi, commenta: «Sia-mo al rush finale. Entro metà della prossima settimana sapremo qualcosa di più preciso». In queste ore si terrà il coordinamento provin-ciale. Martedì i nomi cremaschi finiranno sul tavolo del coordinatore regionale Mario Man-tovani e entro giovedì verrà presa la decisione finale.

M

La Lega Nord ha le sue regole. Diverse da quelle di ogni altro partito o movimento. Anche per le candidature regionali. Il Car-roccio ha deciso che, per le ele-zioni al Pirellone, i posti di candi-dato per la provincia di Cremona saranno tre. Due nel Cremasco e uno per il Cremonese. I giochi per Cremona sono già pratica-mente fatti. A correre sarà Fede-rico Lena, il vice presidente del-la provincia. Per il Cremasco i giochi sono ancora aperti.

Sono quattro i nomi sul tavolo. Due donne e due uomini, come vuole la nuova legge, che obbli-ga all’alternanza di genere sulla scheda elettorale. I nomi dei pa-pabili cremaschi sono quindi: Dino Losa, segretario cittadino di Crema, Bernadette Bossi, militante nella sezione di Crema Antonella Simonetta, di Dove-ra, e Roberto Brazzoli, di Ro-

manengo. A dare qualche gratta-capo strategico è proprio l’opzio-ne Losa-Bossi. Perfetta per la legge, che prevede appunto l’al-ternanza uomo-donna, potrebbe però dare qualche problema in termini di numeri. I due papabili candidati provengono dalla stes-sa sezione. Candidarli conte-

stualmente sarebbe un errore perché andrebbero a pescare voti dallo stesso bacino. L’opzio-ne potrebbe essere quindi: Losa-Simonetta o Brazzoli-Bossi.

Sul tavolo c’è anche la candi-datura del vice sindaco di Palaz-zo Pignano, Virgilio Uberti. Nelle prossime settimane, si terrà una

riunione dei massimi vertici della Lega Nord e in quell’occasione il segretario nazionale Matteo Sal-vini discuterà con il commissario provinciale Roberto Mura, quale strategia attuare. Ancora tutto segreto, invece, per la lista civica «Maroni Presidente». I cremonesi hanno presentato dei nomi che verranno resi noti nella seconda metà del mese con un grande evento che si terrà a Cremona.

I candidati al Senato verran-no decisi dai vertici nazionali e tutto è ancora in altro mare. Per il Parlamento sembra ormai scontata la ricandidatura di Sil-vana Comaroli, la soncinese già onorevole nella legislatura appena conclusa. Difficile, se non impossibile, la ricandidatu-ra di Alberto Torazzi. Tra il cre-masco e l’attuale leader della Lega, Roberto Maroni, pare non correre buon sangue.

I carabinieri di Crema sono intervenuti nel negozio «Wurth» di via Milano, dove ignoti si sono introdotti nel punto vendita, asportando diverse smerigliatrici, trapani di varie potenze, calzature professio-nali antinfortunistiche e strumenti di precisione, per un danno eco-nomico complessivo di 15.000 euro circa, che però è coperto da assicurazione. Berenice Bettinelli

I carabinieri di Castelleone, hanno deferito a piede libero un 18enne studente salvadoregno di Cologno Monzese (MI), perché ritenuto responsabile di violenza sessuale. I

l giovane, nello scorso settembre 2012, avrebbe consumato un rapporto sessuale consenziente con una 13enne connazionale, re-sidente in un paese del Cremasco, i cui genitori hanno formalizzato denuncia-querela ai carabinieri BB

I carabinieri hanno deferito in stato di libertà alla procura della Repub-blica due albanesi clandestini per possesso ingiustificato di arnesi da scasso e per guida senza patente perché mai conseguita. I due erano stati fermati a Spino d’Adda a bordo di una Fiesta sulla quale venivano trovati vari arnesi per lo scasso, compreso un grosso flessibile. L’auto è stata sequestrata perché sprovvista di copertura assicurativa obbligato-ria. Nella stessa notte è stato sorpresi un altro guidatori a bordo di una vettura non assicurata (a Spino d’Adda, un romeno disoccupato di 31 anni), mentre a Campagnola Cremasca è stato fermato un disoccupato di San Donato Milanese di 53 anni, che guidava un’auto senza patente.

Berenice Bettinelli

A Offanengo, un individuo con il volto coperto, è entrato al supermer-cato «Sma- Punto Simply» e dopo avere minacciato con la pistola una delle cassiere, si è fatto consegnare 1.500 euro circa, dileguandosi poi a bordo di una Lancia Y, guidata da un complice. L’auto era stata rubata qualche ora prima a Crema, nella zona delle piscine, ai danni di un pen-sionato cremasco 76enne che aveva denunciato il furto ai carabinieri. L’auto è stata trovata abbandonata in via Ricengo a Offanengo. BB

I carabinieri hanno arrestato un marocchino di 23 anni, clandestino, perché responsabile di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di hashish e porto ingiustificato di coltello. L’ 8 gennaio, in via Calmieri, in corri-spondenza di un noto istituto scolastico, l’uomo veniva sorpreso mentre cedeva 2 grammi circa di hashish a un operaio cremasco 22enne.

Berenice Bettinelli

Le nostre pagelle sono state inesorabili: all’assessore Vailati è andato uno dei voti peggiori della giunta. Le sue iniziative hanno infatti fatto discutere, polemicamente, la città. Non certo un bel inizio per la giova-ne più giovane della giunta, che però non ha paura di spie-gare cosa non è andato nei suoi primi sette mesi di asses-sorato. Nessuna scusa e tanta voglia di continuare con la con-vinzione di potersi sempre mi-gliorare, Paola Vailati, ha ac-cettato di rispondere alle no-stre domande.

Assessore, le pagelle pub-blicate dalla stampa non hanno premiato il suo lavoro. Come l'ha presa?

«La politica è per definizione fatta di scelte, e le scelte non possono essere condivise da tutti, altrimenti non sarebbero tali. Può dispiacermi la manca-ta comprensione o condivisio-ne di una mia azione, ma voglio affrontare con spirito positivo la dialettica politica e impe-gnarmi, nei limiti del possibile, ad includere nelle mie decisioni le osservazioni di chi mi sta di fronte, quindi anche dei giorna-listi locali. Coglierò le osserva-zioni fattemi in un’ottica co-struttiva».

Quali sono secondo lei i fattori che le hanno messo i bastoni tra le ruote in questi primi sette mesi?

«La mancanza di risorse economiche in cui mi trovo a lavorare certamente ha ostaco-lato la mia possibilità d’azione ma, a mio parere, l’ammini-strazione in questi sette mesi è riuscita comunque a destreg-giarsi dignitosamente e ad of-frire alla cittadinanza diverse occasioni ricreative dal grande successo e valore. Ne citerei alcune: sono state organizzate

una notte bianca dei bambini, la prima a Crema, una giornata dedicata al gioco in scatola molto apprezzata, uno spetta-colo teatrale gratuito, una gior-nata di festa e solidarietà con “Terre in Moto”, una marcia a promozione della cultura della pace. Insomma, mi sento di dire ch,e tutto sommato, siamo riusciti a vivacizzare la città in maniera intelligente».

Considerando finito il pe-riodo di rodaggio, come af-fronterà questo nuovo anno?

«Con l’impegno e la dedizio-ne di quello appena passato, munita di sette mesi di espe-rienza in più, perciò con una maggior consapevolezza, che comunque non intacca né in-taccherà la mia convinzione che occorre “volare alto” per amministrare bene. La dimen-sione del sogno va sempre col-tivata. Si tenterà di superare lo scoglio della mancanza di fon-di partecipando a bandi, cre-ando sinergie con diverse real-tà, anche private, e prediligen-do lo stile sobrio dell’agire».

Michela Bettinelli Rossi

CREMASabato 12 Gennaio 201310

Ci sono tre posti (due cremaschi) per Milano

Furto al Wurth, 15mila euro

Accusato di violenza sessualenei confronti di una tredicenne

Troppe auto non assicurate

Offanengo, pistola alla tempia della cassiera del supermercato

Spaccia davanti a scuola, arrestato

In lizza: Dino Losa, Bernadette Bossi, Antonella Simonetta e Roberto Brazzoli

SUL LIBERO MERCATO

Gent.mo sig. Lottaroli Ho letto con attenzione la Sua lettera che ho apprezzato.

Dal suo argomentare Lei pensa che ci troviamo su sponde di-verse ritenendomi alfiere di una politica di stampo liberale senza alcun controllo ma in realtà difendiamo gli stessi principi da punti di vista diversi. La frase del mio articolo che riporta, ossia “E’ consentito tutto ciò che non è vietato” non rappre-senta lo stimolo ad un mercato senza regole ma solo la spinta verso una società in cui chi vuole operare non è costretto a obblighi burocratici assurdi e punitivi. L’esempio è quello di Giovanni Rana che ha aperto due stabilimenti negli Stati Uniti in undici mesi quando per farne uno nel nostro paese ci ha impiegato sette anni. Allora dobbiamo decidere se vogliamo una società di burocrati che controllano ed impongono per la loro stessa sopravvivenza regole ed ostacoli od una società in cui chi fa impresa viene facilitato, stimolato e sicuramente controllato per come agisce ma non disincentivato. Le impre-se portano lavoro e benessere sociale creando le condizioni per mantenere livelli accettabili di welfare.

Il libero mercato è tale quando non lede la libertà degli indi-vidui, quindi regole semplici ma efficaci per il controllo della finanza, norme che tutelino i più deboli e che consentano una distribuzione equa della ricchezza, quella ricchezza che co-munque và prima creata per poter poi essere distribuita. Non è possibile pensare che l’aumento del benessere delle perso-ne passi attraverso la creazione di apparati statali, para stata-li, sovvenzioni e sostegni, creati aumentando i debiti pubblici ma và stimolata l’iniziativa privata, tutelati coloro che vogliono fare impresa, create ragionevoli aspettative di guadagno, ga-rantito un livello di tassazione equa, combattuta evasione e corruzione. Come vede entrambi abbiamo a cuore il benesse-re dei cittadini e non penso di essere di destra, conservatore, ma penso che la tutela sociale possa convivere e trovare ali-mento nella tutela delle imprese.

Enrico Tupone

«Signor Lottaroli,le vorrei spiegare...» Beretta, candidato in Regione

Salini resta in Provincia. C’è anche Ancorotti tra i papabili al Pirellone. E a Roma?

Simone Beretta

Dino Losa Bernadette Bossi

INTERVISTA A PAOLA VAILATI

Assessore con voti bassi«Io accetto le critiche»

«Quali sono tuttii miei programmiper la Cultura»

CRONACA NERA

Page 11: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

Crema Sabato 12 Gennaio 201311

L'Auser non ci sta a passare per indif-ferente, di fronte al calo di aderenti nelle fila dei nonni vigile. La settimana scorsa, abbiamo pubblicato un intervento di Ro-mano Vailati, nonno vigile da 12 anni, che si lamentava per il fatto che l'ammi-nistrazione comunale e l'Auser non sta-rebbero facendo abbastanza per sensibi-lizzare i potenziali interessati e consiglia-va a quest'ultima associazione di presi-diare maggiormente circoli e oratori, luo-ghi frequentati prevalentemente dagli anziani. «L'Auser non manca di respon-sabilità» puntava il dito Vailati, «visto che, fin dal primo momento, ha avuto l'incari-co dal Comune di gestire il servizio, rice-vendo un contributo per l'assicurazione dei volontari».

Dura la replica dell'Auser: «Abbiamo indetto di recente una conferenza stam-pa, alla presenza del sindaco, Stefania Bonaldi e dell'assessore ai Servizi socia-li, Angela Beretta» replica il presidente provinciale Giuseppe Strepparola. «A dimostrazione che, tanto noi quanto il Comune, siamo sensibili a questo pro-blema. Inoltre, una o due settimane all'anno, l'Ipercoop ci concede la sua galleria per poter allestire un banchetto e informare così la comunità dei servizi che offriamo e delle nostre necessità. Lo sap-piamo anche noi che la carenza dei nonni vigile è una questione che richiede tutta l'attenzione del caso ma la sua risoluzio-ne non dipende solo dalle associazioni che coordinano il servizio, dipende an-che dalla sensibilità dei cittadini: o si rie-sce a sensibilizzarli in merito all'impor-tanza e al valore del volontariato oppure

va compreso che, data la condizione economica attuale, la pubblica ammini-strazione non può più intervenire diretta-mente a coprire ogni singolo servizio».

Sempre secondo Strepparola, il nu-mero di aderenti sarebbe diminuito non solo a causa dell'età orami avanzata dei volontari della prima ora, ma anche per via di alcune polemiche, verificatesi di recente nei confronti di alcuni degli stessi nonni vigile. Opinione confermata anche dalla presidente dell'Auser di Crema, Luisa Girola: «La situazione è molto difficile, anche per la maleduca-zione di qualche genitore e mi riferisco a quanto avvenuto non molto tempo fa in via Braguti. Bisogna rendersi conto che si ha a che fare con volontari che non percepiscono un centesimo per la loro attività e non fa certo piacere ricevere offese o prese in giro, in cambio del proprio servizio».

«Detto questo» continua Luisa Girala, «sono personalmente stanca di quanti parlano ed esprimono giudizi senza es-sere informati. Non è la prima volta che ci viene rinfacciato di non fare abbastanza ma non è assolutamente vero: ci sono volantini dappertutto ad attirare l'atten-zione della cittadinanza, con tanto di in-dirizzo mail e numero di cellulare per mettersi in contatto con noi. Se, nono-stante tutto, continua a non presentarsi nessuno, non possiamo certo obbligare i pensionati con la forza». Chi volesse mettersi in contatto può telefonare al nu-mero: 392 1547015 o scrivere all'indirizzo email: [email protected]

Gionata Agisti

Per gli invalidi civili al 100% titolari di pensio-ne di invalidità, il limite di reddito stabilito per il 2013 non sarà più solo quello personale ma quello cumulato al red-dito del coniuge. Questa è la novità, grave e allar-mante, contenuta nella circolare Inps che ogni anno viene emanata per adeguare, in base all’inflazione, gli importi delle pensioni per invalidi civili, ciechi civili e sordi.

Una scelta amministrativa dell’Inps che non si basa su alcuna disposizione normativa ma su una sentenza della Corte di Cassazione del 2011, peraltro contraria rispetto ad altre senten-ze precedentemente espresse sullo stesso tema. Così, dal 2013, gli invalidi civili al 100% che han-no un reddito – sommato a quello del coniuge – superiore a 16.127,30 euro, perderanno il diritto alla pensione di invalidità (pari a 275,87 euro mensili). Rimane invece il riferimento al solo red-dito personale per quanto riguarda gli invalidi ci-vili parziali, i ciechi civili e i sordi.

«Una decisione ingiusta, iniqua e inaccettabi-le, che colpisce migliaia di persone disabili, peg-giorando ancor di più le loro condizioni economi-che e sociali già fragili» commenta la senatrice Cinzia Fontana. «Avevamo già presentato a marzo una proposta di legge per evitare arbitrarie interpretazioni dell’Inps e quanto accaduto nei giorni scorsi ci conferma della necessità di un intervento legislativo in materia. Per questo i gruppi del PD di Camera e Senato hanno chiesto al Governo di intervenire immediatamente per bloccare gli effetti della circolare».

«Sui nonni vigile, non abbiamo colpe» L'auser risponde

di Gionata Agisti

utto è iniziato con la presa di posizione di Mario Lottaroli, consi-gliere comunale di Ri-fondazione comunista,

che ha sollevato per primo la questione relativa alla delicata tematica degli affidi. «Nel 2012, i casi di minori dati in affido o col-locati in comunità protetta sono cresciuti del 35%. Questo dato segnala due emergenze: la crisi economica, che impoverisce le famiglie e ne acuisce le tensioni e i problemi e il fallimento della politica di supporto alle famiglie in difficoltà, adottata da parte della Comunità Sociale Crema-sca».

La critica di Lottaroli è indiriz-zata al presidente di quest’ulti-ma, Luciano Capetti, che al suo insediamento - ricorda Lottaroli - aveva promesso una revisione profonda delle modalità di ac-creditamento, avendo verificato i costi rilevanti richiesti dalle as-

sociazioni Fraternità e Papa Gio-vanni XXIII, due delle associazio-ni che si occupano di gestire questa problematica, insieme ad altre associazioni fuori Crema. Le richieste delle associazioni, infatti, superano anche i 1.000 euro mensili, mentre gli euro cor-risposti alle famiglie non collega-te all’associazionismo sono al massimo 500 euro.

Lottaroli, però, ha insinuato qualcosa di ben più grave: «Non penso che l’aumento degli affidi si debba imputare solo alla crisi economica, ritengo che possa

derivare anche da una gestione che privilegia questo tipo di stru-mento rispetto ad altre pratiche di accompagnamento delle fa-miglie in difficoltà, a cui a volte basterebbe un supporto psico-logico o economico, meno one-roso di quanto richiesto per l’af-fido stesso».

Possibile che gli operatori di Comunità Sociale Cremasca sia-no arrivati al punto di consigliare a dei genitori che fosse meglio privarsi del proprio figlio, quan-do sarebbe bastato un semplice aiuto economico? È un’eventua-

lità che il presidente Capetti non esita a respingere: «Mi sento di escludere che si sia mai verifica-to un episodio di una simile gra-vità nella struttura che presiedo. Detto questo, è vero che esiste un problema legato al potere contrattuale di queste associa-zioni e perciò stiamo cercando di rivedere le convenzioni».

Nei giorni scorsi, l’assessore alle Politiche sociali, Angela Be-retta, ha usato toni duri nei con-fronti delle associazioni, accu-sandole di esercitare un ricatto nei confronti di Comunità Socia-

le Cremasca e di chiedere cifre sproporzionate e difficilmente giustificabili, se paragonate a quelle chieste dalle singole fami-glie. Sulla vicenda è intervenuto anche Simone Beretta, consi-gliere comunale Pdl: «Il tema degli affidi va trattato senza al-cuna pregiudiziale politica» .

«In questo senso, il consiglie-re Lottaroli sbaglia a porre il pro-blema, spingendosi addirittura al punto di ritenere che occorra un presidente diverso da quello attuale, come se un tema come questo non fosse mai stato all’attenzione delle diverse am-ministrazioni che si sono succe-dute nel tempo. Quella che va difesa e ricercata è la cultura dell’accoglienza. C’è forse qual-cuno che immagina che sia sem-plice trovare famiglie disposte a spendersi per garantire il miglior futuro a chi deve essere, su ordi-ne del tribunale, momentanea-mente allontanato dal proprio habitat naturale? Sarebbe auspi-cabile ma, purtroppo, non è così

naturale che avvenga». «Per il resto» continua Beret-

ta, «non ci si può fermare al contributo dato alla singola fa-miglia, a confronto con quanto dato ad associazioni e coopera-tive. Chi pagherebbe la spesa del personale – in genere, assi-stente sociale – che, da una par-te, dovrebbe seguire la famiglia affidataria e il minore e, dall’altra, la famiglia di origine dello stes-so? E se ci fosse bisogno di in-terventi di natura medico-sanita-ria, compresi anche frequenti ri-coveri distanti dall’abitazione, chi sosterrebbe la spesa?».

«Se poi» sottolinea ancora il consigliere del Pdl, «possono essere concordate nuove moda-lità di determinazione del contri-buto alle associazioni, questo è un compito che va lasciato alle parti in causa, e sicuramente l’attuale presidente di Comunità Sociale Cremasca lo sta già fa-cendo. Non vi è alcuna necessi-tà di sottrarsi a “ricatti”, perché nessuno ricatta nessuno».

T

Per capirci di più, abbiamo sentito le opinioni in campo. Ma nel mirino sono entrate alcune associazioni private. Ecco chi le difende

La senatrice Cinzia Fontana

Mario Lottaroli Luciano Capetti Angela Beretta

Affidi: questione di soldi, ma non solo

Invalidi civili: ecco che cosa stanno rischiando

progetti internazionali: laureati usa al pacioli

Cinzia Fontana

Sabato 19 gennaio al Pacioli, alle ore 9.30, si terrà un seminario sui progetti inter-nazionali Site e Global Teaching Lab (in collaborazione con il Mit di Boston). Il pro-getto Site (www.siteprogram.pacioli.net), attivo dal 2005, porta ogni anno in Lom-bardia circa 40 neolaureati Usa selezionati dalle loro università, per svolgere tirocini come assistenti madrelingua inglese. Il progetto è un grande arricchimento per le scuole e per gli studenti. Il progetto Global Teaching Labs , sempre coordinato dal Pacioli, porta i laureandi del Massachusetts Institute of Technology (Mit) in alcune scuole lombarde per insegnare materie scientifiche con un approccio innovativo pratico-sperimentale tipico delle metodolo-gie Mit (metodo hands-on).

Al seminario parteciperanno i docenti referenti dei progetti nelle varie scuole della Lombardia appartenenti alla rete coordina-ta dal Pacioli (circa 50) per una valutazione di queste significative esperienze. In occa-sione del seminario, come importante novi-tà a livello nazionale, i docenti del Pacioli presenteranno il nuovo progetto Classe 3.0, che prevede la realizzazione di una aula sperimentale, per una didattica inno-vativa attraverso una configurazione flessi-bile dello spazio scolastico, ispirata alle esperienze didattiche di Usa ed europee.

Al progetto, che si avvierà il 14 gennaio, parteciperanno 18 studenti, di cui tre del Pacioli, selezionati a livello nazionale in rappresentanza di sei dei migliori Istituti Tecnici. Questi studenti verranno coinvolti in uno speciale corso di formazione di altis-simo livello, i cui docenti saranno anche premi Nobel e professori delle migliori Uni-versità italiane e straniere.

Romano Vailati

Luisa Girola

Giuseppe Strepparola

Page 12: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

Non si allenta la morsa della crisi nel settore metal-meccanico del territorio cre-monese, pesantemente coinvolto sia per la presenza di importanti insediamenti industriali, interessati a pro-cessi di ristrutturazione e ri-dimensionamento occupa-zionale sia per la presenza di numerose aziende di piccole o piccolissime dimensioni, storicamente radicate in un tessuto produttivo in costan-te riorganizzazione e con in-tere filiere di prodotto che stanno scomparendo.

«Certamente, nella crisi che stiamo affrontando, ven-gono sacrificati, rallentati o congelati nella gestione

aziendale i programmi di in-vest imento» commenta Omar Cattaneo, della Fim-Cisl. «Si tratta di una conse-guenza diretta delle politiche restrittive di accesso al cre-dito praticate dal sistema bancario, probabilmente non ancora adeguato alle nuove esigenze. La crisi strutturale, che stiamo vivendo ormai dalla fine del 2008, ha ridotto la capacità degli ammortiz-zatori sociali di essere una reale alternativa ai licenzia-menti. Da notare che, nel ter-ritorio cremonese, nei primi otto mesi del 2012, si regi-strava una cauta stabilizza-zione del ricorso agli ammor-tizzatori, che ha visto invece un'impennata preoccupante nel terzo quadrimestre, do-

vuta alla mancata conferma degli ordini da parte della clientela. In particolare, nel settore dell’artigianato, at-traverso l’accordo fatto con Regione Lombardia e le parti sociali, è stata rifinanziata fi-no al 30 giugno 2013, anche se in modo molto stringente per mancanza di fondi, la cassa integrazione in dero-ga».

Per citare qualche dato, in possesso della Cisl: in pro-vincia di Cremona, le azien-de che hanno ricorso agli ammortizzatori sociali sono 196, per un totale di 4.176 dipendenti coinvolti. Solo nel Cremasco, le aziende inte-ressate dagli ammortizzatori sociali sono 91, per un totale di 2.330 lavoratori. «Per il settore metalmeccanico è stato un anno devastante» concorda Umberto Cabini, presidente provinciale della Piccola industria di Confin-dustria.

«A settembre 2012» spie-ga, «avevamo già raggiunto lo stesso numero di ore di cassa integrazione dell'anno precedente e questo basta a dare la misura della gravità della situazione. Di conse-guenza, le previsioni per il nuovo anno non possono che essere negative, anche se, per fortuna, nel nostro terr itorio reggono bene l'agroalimentare e la cosme-si. Auspico che la politica trovi delle soluzioni serie al problema, perché il manifat-turiero è la spina dorsale del sistema economico italiano e, se vogliamo preservarlo, dobbiamo aiutare le pmi, ri-ducendo la pressione fiscale e rimettendo in circolo liqui-dità. È fondamentale tornare a credere nell'imprendito-ria».

«Si naviga a vista» aggiun-ge il segretario della Libera Artigiani, Giuseppe Zuc-chetti. «La situazione sarà molto pesante, almeno per quanto riguarda i primi tre, quattro mesi del nuovo an-no. La parola d'ordine è gal-leggiare, perché non girano soldi, per niente. Si aggiun-ga, poi, l'incertezza del con-testo politico. Si parlava di ripresa nel cuore del 2013 ma, ultimamente, gli spiragli positivi sono già stati fatti slittare alla fine dell'anno. Purtroppo, non è vero che il peggio è alle spalle, forse lo è solo per chi lavora con l'estero».

di Gionata Agisti

a Ancorotti Cosmetics è la prima azienda ad aver aderito al progetto re-gionale del partenariato voluto dall’am-ministrazione provinciale, che prevede la formazione e la ricollocazione dei

lavoratori rimasti senza lavoro. Mercoledì scor-so, presso la stessa azienda di Renato Anco-rotti, l’assessore provinciale al Lavoro, Paola Orini, ha incontrato la stampa per presentare le partecipanti al corso di formazione tenuto dallo Ial e organizzato dall'agenzia di lavoro Ali: tutte donne, provenienti dall'esperienza nella coo-perativa sociale «L'Alternativa».

Non tutte loro sono riuscite a essere assunte dall'azienda di Ancorotti, ma la partecipazione al corso costituisce un punto di forza all'interno dei rispettivi curricula. Undici, invece, andran-no a rafforzare immediatamente la squadra dei dipendenti della Ancorotti Cosmetics, ringra-ziata, a nome di Cristiana e di Alessandra, per l'opportunità a loro offerta. «La nostra azienda»

ha sottolineato lo stesso Ancorotti, «poteva decidere di scegliere i suoi nuovi dipendenti tra quanti sono in mobilità, nel nostro territorio o meno, dal momento che sicuramente avrebbe avuto un vantaggio in termini di contributi. Non lo abbiamo fatto, perché abbiamo scelto diver-samente: abbiamo preferito favorire quanti, tra coloro che sono in difficoltà, avevano già lavo-rato con noi tramite l'esperienza de “L'Alterna-tiva”, per recuperare professionalità che aveva-mo già avuto modo di testare sul campo».

All'incontro era presente anche il sindaco, Stefania Bonaldi: «Sono felice di poter parteci-pare a questo appuntamento, condividendo con voi la soddisfazione per aver raggiunto questo traguardo. Quello che stiamo vivendo è sicuramente un momento difficile e tutte voi potete ritenervi fortunate per il vostro risultato, senza nulla togliere ai vostri meriti e alle vostre capacità. Mi auguro che l'iniziativa della Anco-rotti Cosmetics possa essere contagiosa e spinga presto altre aziende della cosmesi a fa-re un passo in questa direzione. Da parte no-

stra, stiamo lavorando a un piano per tracciare i profili professionali di quanti hanno lavorato presso “L'Alternativa”, così da ricollocare il maggior numero di persone possibile e contat-teremo le altre aziende potenzialmente interes-sate, invitandole a porre la loro attenzione su questo problema».

L'assessore Orini ha evidenziato come il primo progetto di partenariato abbia avuto proprio la provincia di Cremona come sua se-de. «Si tratta di un progetto sperimentale della Regione, che coinvolge aziende, enti pubblici, sindacati e operatori della formazione profes-sionale. Sono anni, ormai, che si fa formazione senza poter assicurare una ricollocazione dei soggetti coinvolti. In questo senso, lo strumen-to del partenariato introduce una differenza sostanziale. Quello che ha riguardato la Anco-rotti Cosmetics è stato per noi il punto di par-tenza, che ha consentito a Crema e al Crema-sco di fare da apripista per tutta la Lombardia ma a breve, entro poche settimane, partiranno altri progetti».

«Apprendiamo con piacere che l’assessore Gilardoni e i ver-tici di Trenord stanno valutando l’ipotesi di concedere il bonus ai pendolari lombardi vittime dei disagi occorsi lungo le linee fer-roviarie regionali nel mese di di-cembre».

Così commenta il consigliere regionale del Pd, Agostino Allo-ni, in merito alle decisioni assun-te tra l'assessore alle Infrastrut-

ture e Mobilità di Regione Lom-bardia, Andrea Gilardoni, l'am-ministratore delegato di Trenord, Luigi Legnani , e i vert ici dell'azienda.

«Il Pd» continua Alloni, «aveva da subito richiesto che venisse perseguita la strada del rimbor-so indipendentemente dalla veri-fica degli indici di affidabilità per l’ottenimento del bonus e quindi senza aspettare i tre mesi di

tempo necessari per essere pubblicati. E’ un bene che Re-gione e Trenord stiano andando in questa direzione ma auspi-chiamo che venga preso questo giusto provvedimento già nel mese di gennaio senza aspetta-re le verifiche».

Durante il vertice si è discusso anche della cancellazione tem-poranea del Lombardia Express, treni veloci che collegano Varese

e Bergamo con Milano. Secondo il consigliere del Pd il servizio non deve essere cancellato in toto, ma deve essere ripensato.

C’era anche una ventina di cremaschi tra i 42.000 partecipanti all’Incontro europeo dei giovani organizzato dalla comunità di Taizé e tenutosi a Roma dal 28 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013. Le giornate sono state scandi-te da incontri di preghiera nelle basiliche e grandi chiese della città, dalla condivisione con i giovani delle altre nazioni europee, da visite culturali nella capitale e momenti di fe-sta. Di particolare importanza e intensità la preghiera svoltasi sabato 29 dicembre in piazza S.Pietro alla presenza di Papa Bene-

detto XVI insieme a tutti i partecipanti. Gli Amici di Taizé di Crema continuano la

loro esperienza di preghiera nello stile di Taizé sul territorio con gli incontri mensili: il prossimo si terrà venerdì 18 gennaio alle ore 21,15 presso il Centro diocesano di spiritua-lità in via Medaglie d’Oro a Crema e darà spazio a delle brevi testimonianze di chi ha partecipato all’evento romano. Per informa-zioni chiamare Simona (333/4828698) - Ste-fania (340/7135277) o consultare il profilo Facebook Amici Di Taizè Crema.

L

Ancorotti, ancora assunzioniL’assessore provinciale Orini e il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, nell’azienda cremasca della cosmesi

«Treni, rimborsi subito da gennaio»

CremaSabato 12 Gennaio 201312Rifinanziata la Cassa per le piccole aziende

crisi, da noi si naviga a vista

Li ha chiesti Alloni per i pendolari lombardi, vittime dei disagi a dicembre

Giuseppe Zucchetti

Umberto Cabini

Agostino Alloni

I cremaschi all’incontro di Roma: le riunioni mensili a CremaLa Comunità di Taizé

Page 13: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

abato scorso, sono par-titi i saldi invernali di fine stagione, un momento sempre molto atteso dai commercianti, per dare

nuovo impulso alle vendite che, a causa della crisi, soffrono or-mai da troppo tempo. Complice la presenza delle luminarie e di 40 eventi circa programmati da Asvicom, in occasione della pri-ma edizione di «Crema Città del Natale», nelle scorse settimane il centro storico è riuscito a ca-talizzare una grande folla di visi-tatori e famiglie, per un inizio saldi che fa ben sperare. Ele-menti positivi emergono infatti da un sondaggio che l’associa-zione di categoria ha condotto tra i suoi associati del centro, anche se le previsioni nazionali

sulla scorta di indicatori statisti-ci non sono rassicuranti, come commenta il presidente di Asvi-com, Berlino Tazza.

«È un fatto che oggi, rispetto al 2009» ha precisato, «il budget

delle famiglie destinato ai saldi sia quasi dimezzato. Non ha certo giovato il dover pagare il conguaglio dell’Imu proprio in prossimità delle feste natalizie, una scadenza che ha drenato liquidità dalle tasche delle fami-glie, mentre avrebbe potuto es-sere impiegata per gli acquisti anche nel periodo dei saldi. Ma queste sono le previsioni nazio-nali».

«Se vogliamo invece affinare l’analisi» ha continuato, «pos-siamo affermare che le previsio-ni sui saldi possono variare da luogo a luogo, in funzione della presenza o meno di fattori che possono condizionarne le ven-dite. I centri commerciali con la loro capacità attrattiva, gli outlet tipicamente realizzati come bei

centri di passeggio, possono ambire ad aspettative migliori di vendita, rispetto ai classici ne-gozi di vicinato. Tant’è che, a causa dell’agguerrita concor-renza da parte della grande di-stribuzione, gui-data da una ca-pace regia e da parte degli outlet, con i loro modelli di vendita sempre più innovat iv i , l’attrattiva innata del nostro centro storico po-trebbe non bastare, per sperare in un grande afflusso da parte delle famiglie».

È su questa riflessione che Asvicom ha basato la propria li-nea di intervento a favore dei

negozi del centro, realizzando progetti di lungo respiro, in gra-do di vivacizzare le vie del cuore della città e richiamare un mag-gior numero di persone. «Que-

sto è stato l’inten-to di “Crema Città del Natale”, che ha certamente centrato l’obietti-vo. Ora, Asvicom ci vuole riprovare con un ulteriore progetto, del la durata di un me-

se, che ha l'intenzione di soste-nere le vendite dei negozi del centro proprio in questo perio-do di saldi, grazie a iniziative ed eventi di richiamo sul territorio».

«Abbiamo già presentato il nostro progetto all’amministra-

zione comunale e i suoi dettagli verranno svelati entro pochissi-mo tempo» ci ha spiegato sem-pre Berlino Tazza. «La nostra associazione non ha alcuna in-tenzione di rassegnarsi alla diffi-cile situazione economica, al contrario: ha accettato la sfida di poter cambiare le sorti di una categoria in difficoltà, convinta che lo si possa fare, mettendo in campo importanti risorse economiche e idee innovative».

(ga)

SNuovi progetti per sostenere i saldiNelle scorse settimane, grazie ad Asvicom, il centro della città ha catalizzato una grande folla di visitatori

L’indagine prende spunto da un intervento della volante del com-missariato di Crema che nel mese di marzo del 2010 era intervenuta in soccorso di una giovane nige-riana, che perdeva sangue dalle mani in seguito a una ferita da ar-ma da taglio. La giovane rintrac-ciata presso i giardini pubblici di Porta Serio dopo il primo soccor-so, aveva denunciato di essere una vittima della tratta e di essere stata costretta con continue per-cosse su tutto il corpo visibili an-che da pregresse cicatrici a prosti-tuirsi sulle strade di Piacenza.

La giovane era riuscita a fuggi-re si era rifugiata a Crema presso propri connazionali, dove però ve-niva rintracciata dai suoi aguzzini che per lasciarla libera chiedevano una somma di denaro contante pari a 35.000euro, quale mancato

guadagno, che la donna non ave-va. Nel contempo, per potersi mantenere in Italia, la giovane ave-va anche contratto un debito con due sue connazionali residenti a Crema, le quali per ottenerne la restituzione immediata l’avevano aggredita sul piazzale della stazio-ne di Crema, ferendola con una lametta e rapinandola dei suoi do-cumenti personali e dei telefoni cellulari.

L’indagine che ne era seguita, portata a termine dalla squadra anticrimine investigativa del Com-missariato di Crema ha consentito di identificate 8 persone tra cui un italiano, indagati per associazione per delinquere e a vario titolo per riduzione in schiavitù, per tratta di persone, per rapina aggravata, per la promozione organizzazione e ingresso illegale finalizzato allo

sfruttamento della prostituzione nonché per lesioni personali gra-vissime . Nel successivo mese di aprile 2011 il Gip presso il tribuna-le di Bologna emetteva in proposi-to ordinanza di custodia cautelare in carcere per gli 8 indagati; l’ordi-nanza che venne eseguita con la preziosa collaborazione delle Squadra Mobile di Piacenza com-petente per territorio. Dopo il suc-cessivo sviluppo investigativo del-la squadra mobile, gli indagati so-no giunti a dibattimento presso la Corte d’assise di Piacenza che ha emesso la sentenza di condanna a 51 anni di reclusione complessivi nei confronti di 4 degli indagati, mentre per gli altri indagati la posi-zione è stata stralciata e gli atti sono stati trasmessi alle procure della Repubblica competenti.

Berenice Bettinelli

La notizia era già stata anticipata dai sin-dacati, ma ora ha i crismi dell'ufficialità. «Sono lieta di comunicare ai cittadini di Cre-ma ed in particolare agli abitanti di Santa Maria che l’ufficio postale di Crema 3, sotto-posto a un piano di razionalizzazione di Po-ste Italiane, non verrà soppresso ma man-terrà l’attuale orario di apertura. Le nostre istanze sono state accolte».

Così il sindaco Stefania Bonaldi mostra la lettera protocollata il 31 dicembre 2012 nella quale il direttore Affari Istituzionali di Poste Italiane, Loretana Cortis, conferma l’attenzione riservata dalla società alle esi-genze della clientela e alle istanze delle isti-tuzioni, con mantenimento dell’ufficio e dell’orario di apertura.

«A luglio» prosegue il sindaco, «quando seppi, grazie alla stampa, della possibilità di chiusura dell’ufficio postale di Crema 3, in via Battaglio a Santa Maria, scrissi subito alla società Poste Italiane esprimendo tutta

la nostra preoccupazione per la soppressio-ne di un servizio così importante per le per-sone anziane, con difficoltà di movimento, che vivono nel quartiere. La risposta di Po-ste Italiane, arrivata ai primi di ottobre, con-fermava la notizia che l’ufficio rientrava nel piano di interventi di razionalizzazione di Poste Italiane anno 2012, ma che ogni valu-tazione e decisione in merito era subordina-ta al confronto con le istituzioni locali»

«Ho fatto presente» dice il primo cittadi-no, «che il quartiere di Santa Maria conta 4.528 abitanti dei quali 895 anziani do oltre 70 anni, 251 dei quali vivono soli. Gli uffici postali più vicini sono quello di Crema cen-tro, a 2 Km di distanza e quello di San Ber-nardino a 2,4 Km. Va da sé che il raggiungi-mento di entrambi avrebbe richiesto, per molte persone anziane , la necessità di do-ver dipendere da terzi per raggiungere l’uffi-cio postale, con chiaro disagio per una po-polazione di per sé fragile».

Alcuni suoi aguzzini sono già stati condannati

Crema Sabato 12 Gennaio 201313

Berlino Tazza, AsvicomBerlino Tazza: «La nostra associazione

non si rassegna»

ERA VITTIMA DI UNA TRATTA

Santa Maria, la posta non sarà soppressae manterrà l’attuale orario di apertura

COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER LE ELEZIONI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, DEL SENAP TO DELLA REPUBBLICA E PER LE AMMINISTRATIVE REGIONALI FISSATE PER I GIORNI

24 E 25 FEBBRAIO 2013

La Società Promedia

Ai sensi e per gli effetti della L. 22/2/2000 n. 28 così come modifi cata dalla L. 6/11/2003 n. 313, del D.M. 8/4/04 e della successiva delibera n. 80/09/CSP dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in attuazione alla disciplina in materia di comunicazione politica e parità di accesso ai mezzi di informazione nel periodo compreso tra la data dei comizi elettorali ed il termine ultimo per la presentazione delle candidature:

Comunica, che intende pubblicare su Il Piccolo Giornale di Cremona - Il Piccolo del Cremasco, messaggi politici elettorali a pagamento relativi alla campagna per le elezioni della Camera dei Deputati, del Senato della repubbli-ca e per le Amministrative Regionali amministrative regionali fi ssate per i giorni

24 e 25 febbraio 2013, alle seguenti condizioni:

Per le posizioni di rigore come la fi nestrella di prima pagina e l’ultima pagina, vista la limitatezza degli spazi, saranno accettate le richieste sulla base dell’or-dine temporale delle prenotazioni. Nessun diritto fi sso o spesa di impaginazione verrà applicato. Non sono previsti sconti di quantità né provvigioni di agenzia. La prenotazione degli spazi utilizzabili per i messaggi elettorali è consentita fi no alle ore 14 del giorno precedente la data di pubblicazione. I messaggi elettorali devono recare l’indicazione del committente e la dicitura: “Messaggio elettorale”. La pubblicazione degli avvisi è consentita fi no al numero del 23 febbraio 2013 compreso. Il pagamento dovrà essere anticipato. Sarà garantita la parità di ac-cesso e saranno ammesse soltanto le forme di messaggio politico previsto dalla normativa vigente e dalle delibere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunica-zioni nei termini e nel rispetto delle condizioni stabilite nel documento analitico depositato presso la redazione de il Piccolo, via S. Bernardo 37/A, Cremona.

Per le richieste di preventivi e per maggiori informazioni:Telefonare a Immagina pubblicità 0372 453967 - 335 208695

Oppure per email a: [email protected]

Pubblicità elettorale Tariffe A modulo, in bianco e nero:

euro 20,00 + IVA 4%A modulo, in quadricromia:

euro 25,00 + IVA 4%

IMPEGNO DEL SINDACO

Page 14: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

14 Sabato 12 Gennaio 2013

a quest'anno c'è una novità per tutti gli studenti che si ritrovano a scegliere il proprio percorso formativo: accanto alle normali preoccupazioni che accompa-

gnano una scelta tanto importante, stu-denti e genitori sono chiamati a fare i con-ti con il nuovo metodo di iscrizione che prevede lo svolgimento delle operazioni obbligatoriamente tramite il web.

La tecnologia, insomma, entra sempre più nelle scuole non solo come strumento e oggetto di didattica, ma anche come mezzo per snellire e facilitare le operazio-ni di iscrizione in tutta Italia: questo, alme-no, l'intento del Miur, che a proposito ha predisposto nuove funzionalità per con-sentire alle segreterie di disegnare il pro-prio modulo d’iscrizione, integrando il modulo base definito dal Ministero con ulteriori informazioni che la scuola ritiene necessarie per la corretta valutazione del-le richieste d’iscrizione.

Il modulo d’iscrizione completo (che è possibile inviare dal 21 gennaio al 26 feb-braio) è consultabile da parte delle fami-glie su Internet attraverso la nuova appli-cazione “Iscrizioni online”. Il portale è

sviluppato in tre principali macroaree: la prima, dedicata alle scuole, è finalizzata alla predisposizione del modulo d’iscrizio-ne in modo tale da renderlo adattabile alle esigenze specifiche dei singoli istituti.

La seconda area è dedicata alle fami-glie per la registrazione e l’invio della do-manda d’iscrizione e si svolge attraverso il sistema “Iscrizioni online”, raggiungibi-

le dal sito del Miur, dall’indirizzo web: www.iscrizioni.istruzione.it in modo diret-to o dai link creati sui siti delle singole istituzioni scolastiche. L'iscrizione può quindi essere effettuata direttamente dal sito del Miur oppure collegandosi al sito web della scuola prescelta, dove sarà possibile anche reperire tutte le informa-zioni necessarie relativamente all'istituto

stesso e alle modalità di iscrizione passo per passo. La terza e ultima fase compe-te di nuovo alle scuole per il trattamento delle domande ricevute e si svolge attra-verso l’area “Gestione iscrizioni” del por-tale SidiI. Per accedere al sistema la fa-miglia deve indicare una casella di posta elettronica attiva e completare la proce-dura di registrazione, sullo stesso portale Iscrizioni online. Questa operazione si può effettuare anche in anticipo rispetto all’apertura dei termini per la presenta-zione delle domande, per procedere poi, in seguito, con la sola iscrizione. Ogni famiglia deve accedere all’applicazione e compilare la domanda online in tutte le sue sezioni, infine procedere con l’inoltro ad un solo istituto scolastico affinchè l'iscrizione possa ritenersi valida.

Le famiglie, in sede di presentazione delle domande d’iscrizione online alla scuola primaria, alla scuola secondaria di I grado o alla scuola di II grado possono indicare, in subordine, fino ad un massimo di altre due scuole di proprio gradimento. Inoltre per ogni scuola possono indicare, eventualmente, massimo tre indirizzi di studio, in ordine di priorità.

D

Le indicazioni per procedere alla scelta dell’Istituto e agli adempimenti bucratici via web

Speciale Scuola

Le iscrizioni scolastiche via web an-cora non hanno preso ufficialmente il via, ma già sorgono i primi timori da par-te dei presidi, che hanno rivolto un ap-pello al Ministero dell'Istruzione affinchè per quest'anno venga ancora mantenu-ta la possibilità di un'iscrizione con si-stema misto, ovvero digitale e cartaceo.

Sotto la firma collettiva Disal (Dirigen-ti scuole autonome e libere), il gruppo di dirigenti scolastici aderenti ha sottoline-ato come la procedura online possa co-

stituire un problema per le famiglie, solo il 43% delle quali abitualmente avvezze all'uso di internet.

"Questa modalità ha ridotto un aspet-to di vita come l'iscrizione alle prime classi ad un puro atto burocratico. Inve-ce è il primo vero contatto della famiglia con la scuola prescelta che in diventava occasione di incontro personale", si leg-ge nel documento inviato al Ministero.

Disal non boccia, tuttavia, l'iniziativa, ri-tenendo solamente che essa abbia ne-cessità di un maggiore periodo di rodag-gio e di strumenti alternativi pre le fami-glie che ancora devono avvicinarsi al mondo della comunicazione e della bu-rocrazia 2.0.

"Riteniamo si debba investire nella valorizzazione di spazi di dialogo scuola/genitori, come accade in esperienze in

corso in alcune scuole, che mettono a disposizione le loro aule informatiche alle famiglie, e chiediamo che si concer-ti con altri ministeri lo sviluppo di reti tecnologiche in tutto il Paese, sostenen-do la spesa delle scuole e delle famiglie per l'informatizzazione", prosegue l'ap-pello Disal. Nel frattempo, per le famiglie è giunto il momento di fare i conti con una scuola sempre più tecnologica, e con la possibilità di un rapporto diretto, ma che passa da schermi e tastiere.

L’APPELLO DISAL: PROCEDURA MISTA

Iscrizione scolastica, da quest’annosi farà obbligatoriamente onlineUsare Facebook e i Social Net-

work sui banchi di scuola: probabil-mente il sogno di molti ragazzi, ma anche una esplicita richiesta che il Garante della Privacy Antonello So-ro ha deciso di rivolgere al Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo.

Un'iniziativa che prende le mosse dai recenti fatti di cronaca e viene promossa, in concomitanza con la Giornata europea della protezione dei dati personali del 28 gennaio, per richiamare l'attenzione sui rischi del cyber - bullismo. "La tutela della riservatezza e della dignità delle per-sone nel mondo on-line deve essere assunto come momento imprescin-dibile di formazione dei nostri giova-ni, spiega Soro nella lettera indirizza-ta al Ministero. "I rischi che stiamo sperimentando riguardano l'enorme potenziale di danno che, come nel caso del cyberbullismo, i nuovi stru-menti di comunicazione, proprio per la loro stessa primaria qualità di rag-giungere con un click un numero elevatissimo di persone, portano con sé. Per questo è necessario aiu-tare i ragazzi a conoscere realmente gli strumenti che abitualmente usa-no, ma di cui spesso ignorano i pe-ricoli, che potremmo garantire loro un'autentica capacità di costruire se stessi, di sviluppare in libertà e ar-monia la loro identità". Il mondo sco-lastico dovrebbe dunque rispondere alle necessità di fornire agli studenti gli strumenti per tutelarsi nel'utilizzo del web e, in particolare, dei social che consentono ampia diffusione dei dati personali. "La sfida è quella per garantire il rispetto a ognuno di noi, a partire dai più giovani che so-no i più esposti ai pericoli di una 'terra incognita' qual è spesso Inter-net, e la cui fragilità è ora accentua-ta dalle sfide tecnologiche".

Facebook e Twittersi imparano a scuola:l'appello del Garante

della privacy

Page 15: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

l momento di scegliere il proprio per-corso formativo si accompagna ad eccitazione, ma anche dubbi e ansia: il timore non è solo quello di fare una scelta sbagliata, ma anche di ritrovar-

si di fronte ad un percorso più difficile di quello in corso e dunque di non essere in grado di affrontare lo studio nel modo mi-gliore e più efficace. Tali preoccupazioni si accompagnano anche alla consapevolezza di dover affrontare, prima del nuovo anno scolastico e di tutte le novità ad esso con-nesse, anche l'esame finale di terza media.Per affrontare al meglio l'esame e prepararsi ad affrontare un nuovo ciclo di studi, svilup-pare un adeguato metodo è fondamentale.In parte, esso dovrà essere calibrato sulla base del tipo di materie che si andrà ad af-frontare, in parte è possibile farre affidamen-to ad alcuni metodi e sistemi generlamente utili che permetteranno di studiare meglio e con meno fatica.

Il primo passo importante da fare, in vista di una mole maggiore di materiale da prepa-rare per le interrogazioni e i compiti in classe, è quello di imparare a programmare lo studio in modo tale da affrontare un numero prefis-sato di pagine al giorno, senza ritrovarsi con la necessità di immersioni fino a tarda serata la notte prima di esami e interrogazioni. Il vantaggio non sarà solamente quello di evi-tare di stancarsi troppo il giorno prima delle verifiche, ma anche di imparare in modo più efficace: i concetti rimarran-no fissati nella memoria a lungo termine e verranno ri-cordati con più facilità.

Ore e ore continuate di studio possono essere me-no efficaci di piccoli periodi di concentrazione intervalla-ti da pause, che permettono invece di mantenere la con-centrazione senza affaticarsi troppo. Mai studiare davanti a tv o computer, che posso-no distrarre portando ad un infinito prolun-gamento del tempo di studio, del tutto privo di efficacia: meglio quaranta minuti ben con-centrati e nel silenzio, per poi dedicarsi a una

pausa di circa dieci minuti e ricominciare poi a studiare.

Importantissimo è l'ascolto attento e la capacità di prendere appunti in modo effica-ce: essi saranno una integrazione ai libri sco-lastici che non devono contenere errori nè

imprecisioni, che verrebbe-ro altrimenti immagazzinati come dati corretti.

Anche il momento delle interrogazioni è importan-tissimo: è l'occasione mi-gliore per potersi segnare le domande più frequenti da parte degli insegnanti e gli argomenti che sono ritenuti

più importanti, in modo tale da concentrare su quelli la propria preparazione. Prendere appunti anche durante le interrogazioni per-metterà, inoltre, di imparare dai propri com-pagni e prendere spunto per quanto riguarda un'efficace esposizione.

Il metodo di studio, poi, va modellato sul-la base delle materie che si studiano, ma anche sulle caratteristiche dell'apprendi-mento personale, che possono variare da studente a studente. C'è chi ha bisogno di ripetere quanto studiato diverse volte, chi necessita di fissare i concetti con una me-moria visiva facilitata da sottolineature di colore diverso, o ancora chi ha bisogno di poter trascrivere i concetti importanti per fissarli meglio nella memoria e costruire un proprio discorso fluido ed un'esposizione coerente.

Individuare il metodo di studio più indicato permetterà così di studiare con meno fatica, in meno tempo, ottenendo risultati migliori e fissando nella memoria i concetti senza più dimenticarli: una capacità estremamente im-portante in vista degli esami di fine anno o di un nuovo percorso scolastico che prevederà la capacità di tenere a mente più argomenti per ogni singola verifica o interrogazione.

I

Le interrogazionisono una risorsaper memorizzare

Sviluppare un metodo di studio15Speciale Scuola Sabato 12 Gennaio 2013

Tecniche efficaci per affrontare al meglio ogni percorso scolastico

Page 16: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

a scelta del percorso scolastico da compiere alla fine della terza me-dia è un momento im-portante per i ragazzi e

per i genitori, coinvolti nella prima decisione che effettivamente se-gnerà una direzione nel percorso formativo e successivamente professionale dello studente.

Trovare la propria strada non è sempre facile, ma in aiuto del-le famiglie e dei giovani ci sono diverse risorse che possono for-nire un validio aiuto, per una scelta della quale non doversi pentire. Le inclinazioni persona-li e le attitudini degli studenti sono, naturalmente, uno degli elementi principali da prendere in considerazione, per poter in-dividuare un percorso che forni-sca i giusti stimoli e valorizzi i talenti e le abilità dei ragazzi.

Non può però mancare anche uno sguardo consapevole a ciò che il percorso potrà offrire in ter-mini di ricerca occupazionale successiva, riflettendo sulla pos-sibilità di proseguire un percorso universitario oppure di avere tito-li sufficienti ad entrare nel mondo del lavoro già con il consegui-mento del diploma. Tali ragiona-menti devono tuttavia tenere

conto della possibilità di cambia-menti di scenari futuri: per que-sto, scegliere un percorso unica-mente sulla base dei trend occu-pazionali è un'operazione che potrebbe rivelarsi doppiamente deludente: da una parte, la scelta

di un percorso non idonei alle in-clinazioni dello studente potreb-be rendere difficoltoso l'intero percorso di studio. Ai giovani che si ritrovano a compiere questa scelta viene chiesto, naturalmen-te, uno sforzo di immaginazione

per quanto riguarda il tipo di per-corso scolastico futuro: un ulte-riore aiuto, in questo caso, viene fornito dalla possibilità di visiona-re in prima persona gli istituti e incontrare insegnanti e studenti per uno sguardo più concreto

sulla preparazione fornita, poten-do entrare in contatto in modo diretto con le realtà che sono considerate di proprio interesse.

Gli Open day e le giornate de-dicate all'orientamento si confi-gurano quindi come alcune del-

le risorse più preziose per gli studenti e per i genitori, assolu-tamente da cogliere.

Anche il web corre in soccor-so degli indecisi: la maggior par-te degli istituti è oggi dotato di un sito internet aggionato che costituisce il primo, immediato canale di comunicazione con le famiglie e gli studenti interessati ad approfondire le caratteristi-che dei percorsi di studio offerti.

Alcuni siti web permettono inoltre di eseguire dei rapidi test per individuare le proprie incili-nazioni ed ottenere preziosi sug-gerimenti: non si tratta di risorse infallibili, ma certamente di si-stemi che possono offrire un valido aiuto per i più indecisi e i più dubbiosi.

Una volta individuato il per-corso, anche l'Istituto presso il quale iscriversi può essere va-gliato: in questo caso assume maggiore importanza il contatto diretto con l'istituto e i suoi rap-presentanti, per poterne valuta-re la qualità e anche la varietà dei servizi offerti. Molte scuole, infatti, mettono a disposizione degli studenti la possibilità di svolgere attività extra scolasti-che, per fare parte di un ambien-te sempre attivo e stimolante.

L Test e Open Day per orientare la sceltaGli strumenti a servizio delle famiglie per individuare il percorso formativo

16

diploma a qualsiasi etàLa scelta del percorso formativo si

lega indissolubilmente a quella suc-cessiva della ricerca del lavoro, so-prattutto in un periodo nel quale l'in-gresso o il reinserimento non sono sempre percorsi facili e di immediata risoluzione. Accanto ad una attenta valutazione da parte dei giovani che proseguono il proprio percorso forma-tivo, sono in molti coloro che, già in-seriti nel mondo del lavoro, decidono di tornare sui banchi di scuola per conseguire il titolo non ancora preso oppure per qualificarsi con un percor-so scolastico più in linea con quello intrapreso anche a livello lavorativo.

Il ritorno sui banchi di scuola è un fenomeno in crescita anche a causa delle difficoltà del mercato del lavoro

attuale: molte delle persone che per-dono il proprio posto di lavoro decido-no di sfruttare in modo costruttivo il periodo di inattività rendendosi più competitivo per il mercato occupazio-nale e tornando a completare o ad adattare il proprio percorso formativo.

A sostegno di coloro che decidono di completare il percorso scolastico e conseguire il diploma non ci sono so-lamente gli istituti tradizionali, ma an-che i percorsi specifici che permetto-no il recupero in pochi anni, adattan-dosi alle esigenze dei lavoratori anche dal punto di vista degli orari: lezioni serali e in piccoli gruppi renderanno più semplice recuperare gli anni sco-lastici senza dover abbandonare, se già presente, il proprio posto di lavoro

o la propria attività. La scuola serale ha in tutto e per tutto un programma di-dattico e un orario scolastico che ri-flette quello del percorso diurno tradi-zionale; anche le modalità di valutazio-ne sono cooerenti con la formazione diurna. Alcune scuole superiori offro-no, comunque, la possibilità di fre-quentare più anni insieme modellando le modalità di studio proprio sulla base degli studenti, che possono godere solitamente dei vantaggi di piccole classi dal numero contenuto di iscritti.

I professori delle scuole serali san-no di avere di fronte persone che af-frontano nuovamente un percorso di studi per necessità o che deve essere necessariamente compatibile con ne-cessità professionali e attività già in

Speciale Scuola

corso, pertanto devono essere in gra-do di stabilire metodi e percorsi che possano ben adattarsi alle esigenze della classe e dei singoli individui adattando tempi e metodi di studio in modo tale da poter rendere il percorso il più efficace possibile per tutti gli iscritti. I percorsi serali danno poi la possibilità di conseguire regolare di-ploma e sostenere l'Esame di Stato, al pari di qualsiasi istituto tradizionale.

Proprio per queste caratteristiche, gli istituti che offrono percorsi di recu-pero crediti si configurano come un'importante risorsa soprattutto in tempi nei quali essere competitivi nel mercato del lavoro costituisce un ele-mento fondamentale per la ricerca o per la crescita professionale.

Sabato 12 Gennaio 2013

Page 17: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

oveva essere l'anno della rivo-luzione digitale per la scuola, che avrebbe dovuto adottare tablet e libri digitali per tutti gli studenti: l'iniziativa, però, tarda

a prendere piede e ancora i libri cartacei sono il principale strumento didattico nelle scuole italiane.

A sorpresa, ad esserne maggiormen-te felici sono proprio gli studenti: dai nativi digitali ci si sarebbe aspettato un maggiore entusiasmo nel veder trasfor-mati i noiosi libri in supporti con i quali i giovani sembrano oggi avere maggiore familiarità. Abituati a passare le ore di svago tra internet e social network, tra tablet, computer e smartphone, gli stu-denti italiani considerano comunque più utile e pratico, per l'apprendimento, l'utilizzo dei libri da poter sfogliare e sot-tolineare con mano. Secondo quanto emerso da una ricerca condotta dal por-tale web Skuola.net, i libri sono ancora la soluzione preferita dagli studenti per imparare, anche a fronte di un risparmio per le famiglie riguardo ai costi annuali, che si attesterebbe intorno al 15%.

I risparmi si legano, infatti, all'abbatti-

mento dei costi di stampa, trasporto e spedizione dei volumi, con vantaggi ulte-riori anche dal punto di vista dello spazio e dell'alleggerimento delle cartelle che i ragazzi devono usare quotidianamente. Il sopra citato 15% di risparmio meduo an-nuo a famiglia, però, è un dato che non prende in considerazione gli eventuali co-sti dell'acqusito di un tablet, che si rivele-rebbero a carico delle famiglie.

Ad essere assenti dai cataloghi multi-mediali, inoltre, ad oggi sono molti titoli che possono venire adottati dalle scuole italiane, con la logica conseguenza che l'e book semplicemente non può costiturie un'opzione valida per lo studente che si trova ad effettuare l'acquisto.

Al momento restano altri, dunque, gli ambiti nei quali la tecnologia si inserisce nelle scuole: dalla digitalizzazione di tutte le iscrizioni, che a partire da quest'anno dovranno essere effettuate rigorosamen-te online, fino alla possiblità di poter con-sultare le pagelle online e mettersi in con-tatto con gli insegnanti, per un filo diretto tra scuola e famiglia. Ma per una digitaliz-zazione completa della scuola, sono an-cora molti i passi da fare.

DFatica a prendere piede la Riforma che prevede la digitalizzazione dei libri di testo

apprendimento e alimentazioneAvete mai pensato che la prepara-

zione scolastica dipenda anche dalla dieta? Di certo l'alimentazione quoti-diana non è l'unico fattore responsa-bile dell'apprendimento, tuttavia ha un ruolo importante che è bene non sot-tovalutare per ottenere risultati con-creti.

Uno degli errori ai quali gli studenti vanno incontro, ad esempio, è quello di non bere a sufficienza o non bere affatto durante la giornata scolastica: la lieve disidratazione alla quale si va incontro è in grado di influire negativa-mente sull'apprendimento, così come l'assenza di un pasto adeguato ad ini-zio della giornata, che possa fornire le energie necessarie e la giusta concen-

trazione per seguire le lezioni senza troppa fatica. Per gli stessi motivi, un pranzo bilanciato influenzerà il rendi-mento nelle ore pomeridiane: se è noto che la sottoalimentazione può rendere difficoltoso l'apprendimento da parte del cervello, anche uno sto-maco troppo appesantito sarà origine di sonnolenza e renderà difficile la concentrazione in fase di studio.

Sotto esame, o prima di una verifi-ca, una certa tensione è normale, così come la necessità di mantenersi svegli per poter sfruttare tutto il tempo a pro-pria disposizione. Attenzione, però, a non esagerare con l'assunzione di so-stanze eccitanti come il the o il caffè: esse possono aiutare a combattere la

Ebook e tablet, ancora utopia

sonnolenza e il senso di affaticamento mentale, ma in grandi quantità gene-rare ansia e nervosismo, nemici della buona concentrazione, oppure creare insonnia che impedirà il giusto riposo, a scapito della giornata di studio suc-cessiva.

Una dieta bilanciata favorirà l'as-sunzione di proteine, che agiscono direttamente sul cervello: forniscono aminoacidi che, oltre ad essere utiliz-zati come componenti strutturali del cervello, sono necessarie per la pro-duzione di neurotrasmettitori, fra cui le catecolamine, da cui dipendono l' ap-prendimento e la regolazione delle pressione sanguigna, e l'acetilcolina, coinvolta nella memoria.

17Speciale Scuola Sabato 12 Gennaio 2013

Page 18: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

CASALMAGGIORESabato 12 Gennaio 201318 [email protected]

di Vanni Raineri

uno stillicidio di servizi ospedalieri quello che sta toccando tutto il territorio dell’Oglio Po, tanto che, mettendo

da parte le rivalità campanilistiche, il casalasco e la parte confinante del mantovano si stringono a dife-sa dell’ospedale Oglio Po.

L’ultimo colpo è l’annunciato taglio del reparto di chirurgia gene-rale all’ospedale di Asola (per il primario in vista il trasferimento a Castiglione), trasformato in day surgery. Giovedì a Gazzuolo la pro-vincia di Mantova ha promosso un incontro con i sindaci mantovani i cui comuni gravitano attorno all’ospedale Oglio Po. Obiettivo unire il proprio sforzo a quello della provincia di Cremona per coordi-nare un’azione che consenta di stendere un documento comune a sostegno del nosocomio di Vico-moscano e delle esigenze dell’in-tera area di riferimento, e quindi ottenere un incontro in Regione,

che, ricordiamolo, deve ancora approvare il nuovo piano program-matico.

Ieri pomeriggio intanto è arrivata una nuova doccia gelata sulle spe-ranze che i guai della politica (che curiosamente si intrecciano con la sanità) potessero congelare la si-tuazione, in attesa delle imminenti elezioni regionali. I sindacati hanno

incontrato nel pomeriggio i vertici dell’azienda ospedaliera cremone-se e le informazioni ricevute hanno deluso le già scarne aspettative. «A livello politico – ci spiega Moni-ca Vangi della Cgil che ha preso parte al vertice – erano state avan-zate speranze che il Piano Orga-nizzativo Aziendale (POA, ndr) fos-se stato sospeso su impulso della

Regione. È vero che la Regione Lombardia ha fatto rilievi sul POA, ma questi non sono sostanziali, è stato solo chiesto all’azienda di nominare diversamente alcune strutture individuate. L’assetto di fatto non è stato messo in discus-sione, ma ci sono stati solo rilievi formali, per il futuro del laboratorio analisi, pediatria e tutto il resto non cambia purtroppo nulla».

Anzi, c’è di peggio: «Abbiamo potuto vedere una delibera dello scorso 27 dicembre che dispone che i reagenti necessari per effet-tuare gli esami all’Oglio Po saran-no forniti solo sino a fine marzo».

Sembra una condanna firmata. «Noi alla politica chiediamo solo chiarezza, intanto ovviamente ci daremo da fare e già lunedì ci sarà un incontro con le rsu».

Il clima elettorale provoca a vol-te illusioni di tal genere, ma è pro-prio questo il momento di chiede-re, senza ritardi e incertezze, rispo-ste precise a chi si candida ad una poltrona al Pirellone e si accinge a chiedere il voto alla nostra gente.

E’

Emerge una delibera: stop al laboratorio analisi. E il territorio si compatta nella protesta

L’azienda ospedaliera di Cremona conferma ai sindacati: dalla Regione nessuna frenataOglio Po, il piano non si tocca

CASALMAGGIORE – Potrebbe, anzi dovrebbe, essere una bella terrazza con vista Po, utilizzata come stenditoio comune dai resi-denti delle case Aler di via Cairoli. Si sta lentamente trasformando in un letamaio e in una discarica a cielo (quasi) aperto. E’ questa la situazione (nella foto) che emerge dall’ultimo sopralluogo, effettuato giovedì scorso dalle Guardie Eco-logiche Volontarie di Casalmag-giore, letteralmente basite dinnan-zi allo “spettacolo” choccante of-ferto dal piano superiore delle ex case popolari, subito dietro alla chiesetta del vecchio ospedale,

fronte argine. Escrementi di ani-mali, materassi abbandonati, alcu-ni tavolini e sedie di legno rotte in varie parti e un televisore, tutti ammassati sull’ampia superficie del terrazzino che, come detto, gode peraltro di un’ottima visuale sul vicino fiume Po e sull’argine. Il problema del degrado e dell’inci-

viltà di alcuni condomini potrebbe presto ripercuotersi anche sugli amministratori dei condomini stessi. E’ infatti giunto il momento, spiegano le Gev, di tirare le fila del discorso e di intervenire duramen-te: dopo un anno trascorso a map-pare i vari condomini, ora partiran-no le sanzioni. La situazione appe-na presentata delle abitazioni Aler ex Iacp è difatti un caso estremo, ma in tante altre zone della città non viene rispettato il regolare ca-lendario della raccolta rifiuti deci-so da Casalasca Servizi: spesso infatti i residenti lasciano fuori dal cancello comune del condominio

lattine o barattolame, quando in-vece il camioncino della Casala-sca raccoglie carta o umido, e vi-ceversa. Un qui pro quo dettato molto spesso dalla pigrizia che la-scia di conseguenza i rifiuti “sba-gliati” a cielo aperto per parecchi giorni. Poiché non sempre è facile identificare con certezza chi com-mette questo tipo di errori (si parla pur sempre di condomini, e i rifiuti ovviamente non hanno targhette identificative), d’ora in avanti le Gev attueranno un piano di rispo-sta che mette a rischio sanzione anche gli stessi amministratori de-gli stabili.

Nuove situazioni di degrado emergono dai sopralluoghi effettuati dalle Guardie Ecologiche VolontarieTerrazza con vista Po... Ma in mezzo ai rifiuti

ADDIO A PIETRO FEDERICI, SPONSOR TAZIO MAGNI

IERI L’ULTIMO SALUTO A GIUSEPPE FEDERICI

A SAN SIRO PER VEDERE MILAN-BARCELLONA

CASALMAGGIORE E VIADANA CONTRO IL BULLISMO

Giovedì pomeriggio, all’Ospedale Maggiore di Cremona, si è spento Pietro Federici, 69enne molto conosciuto nel casa-lasco, residente a Viadana e amministratore unico della ditta Sintostamp Spa di Cividale (in provincia di Mantova), dal 1997 main sponsor dell’A.S.D. Tazio Magni di Gussola. La stessa società cestistica gussolese, nelle fi gure del presidente ono-rario Ennio Nicoli e della presidentessa Daniela Panizzi, in-sieme a tutta la prima squadra che con la scritta Sintostamp sul petto ha sfi orato il salto di categoria dalla Promozione, ol-tre ai componenti dello staff tecnico e del settore giovanile, si uniscono al cordoglio dei famigliari, i due fi gli Cinzia e Mas-simo (entrambi impegnati presso Sintostamp Spa) e la moglie Maria Luisa, originaria di Martignana di Po. Un’emorragia ce-rebrale ha colpito Pietro Federici nella giornata di mercoledì: ri-coverato a Cremona, le sue condizioni si sono presto compli-cate. Giovedì il decesso nel tardo pomeriggio. Oggi si terranno i funerali, alle ore 15, presso la chiesa di San Pietro a Viadana.

Il calcio, il canottaggio, la musi-ca e la “sua” Casalmaggiore, era-no solo alcune delle tante passioni che hanno reso Giuseppe Federici una persona molto popolare in città. Ieri si sono tenuti in San Francesco i funerali del 68enne pensionato, ex centralinista presso lo stabilimento casalese della Marcegaglia, dece-duto giovedì. Federici ha lasciato il fi glio Ugo e la moglie Anna, oltre a tanti amici che lo vedevano sempre impegnato nelle iniziative della Pro Loco, di cui era attivissimo consigliere e all’interno della quale lo ricordano tutti come un instancabile volontario, oltre che partecipe ideatore di iniziati-ve di successo. Lo ricordano all’Unione Calcio Casalese, so-cietà per cui prestò servizio da dirigente, alla società Canottie-ri Eridanea e all’Estudiantina. Una vita spesa al servizio della comunità, cittadina e sportiva, commemorata ieri e negli ultimi giorni da un vastissimo cordoglio.

Milan-Barcellona di Champions League, a San Siro il 20 febbraio. Un’occasione che si ripete per i tifosi rossoneri e per gli appassionati di calcio a distanza di meno di un anno. Chi si fosse perso lo spettacolo dello scorso marzo, o semplice-mente chi volesse riviverlo dal vivo, può approfi ttare dell’op-portunità offerta dal Milan Club Casalmaggiore, che organiz-za un pullman per l’evento. Il costo è di 30 euro per i biglietti di secondo anello blu e verde o per l’intero terzo anello; di 65 euro per il secondo anello arancio. Questi sono i tagliandi a disposizione del Milan Club: andranno aggiunti, al momento della prenotazione, 20 euro per il trasporto da Casalmaggio-re a San Siro in pullman. Per informazioni contattare il nume-ro 348-6042620.

Sono sempre più frequenti le collaborazioni fra i comuni di Casalmaggiore e Viadana. In un’ottica d’azione comprenso-riale è indirizzata anche la compartecipazione ad un bando re-gionale che sosterrà “azioni orientate verso l’educazione alla legalità”. Il progetto in cantiere riguarda l’eliminazione (o co-munque la riduzione) dei fenomeni di bullismo, sia diretto che indiretto, sia a scuola che al di fuori degli edifi ci scolastici. Un obiettivo da raggiungere attraverso iniziative di prevenzione che possano migliorare le relazioni tra ragazzi, coinvolgendo anche genitori ed insegnanti (con corsi di formazione ad hoc). Il progetto è rivolto ad un target di ragazzi che comprende stu-denti di scuole medie e superiori.

Concretamente, il bando assegnerà fi nanziamenti per la realizzazione di iniziative d’interesse regionale in materia di educazione alla legalità, arrivando a coprire fi no all’80% del-le spese sostenute dagli enti promotori, fi no ad un tetto di 30mila euro. Casalmaggiore e Viadana metteranno sul piat-to un progetto da 37.500 euro complessivi, con quote di 3750 euro per comune.

VICOMOSCANO - Per i bambini della scuola elementare di Vicomoscano la pausa natalizia ha riservato un regalo speciale. Rientrati in aula con l’anno nuovo, gli scolaretti hanno trovato i bagni femminili completamente ristrutturati e, ulteriore sorpresa, un bagno per disabili nuovo di zecca. Un cadeau frutto della generosità dell’Associazione Sportiva Vicomoscano, con cui i piccoli alunni condividono diversi spazi e strutture, in primis il campo da calcio. Un inter-vento di manutenzione straordinaria – i bagni risalivano agli anni Sessanta – che verrà com-

pletato a fine anno scolastico con la ristruttura-zione dei servizi igienici maschili, stavolta col contributo del comune di Casalmaggiore. Sta-mattina, alle ore 11,30 in municipio, i rappresen-tanti dell’Associazione Sportiva Vicomoscano, a cominciare dal presidente Massimo Decò, ver-ranno ricevuti dall’amministrazione casalese: l’iniziativa ha già guadagnato il plauso delle au-torità. La somma offerta per la realizzazione della ristrutturazione dei bagni femminili e la re-alizzazione del bagno per handicap rientra nelle disponibilità maturate dall’associazione anche

grazie all’accesso a fondi attraverso bandi pro-mossi dai distretti diffusi del commercio. Oltre, ovviamente, alle numerose e partecipate attività che continuano ad attrarre soci e pubblico pres-so le strutture sportive di Vicomoscano.

Vicomoscano, un regalo per la scuola

Bar Giulia angolo Conad CasalmaggioreGR2 di Rivieri Gianfranco via Guerrazzi 4 CasalmaggioreFermata KM Polo Romani via Trento 20 CasalmaggioreVia Pascoli via Giovanni Pascoli 28 CasalmaggioreSportime via E. Fermi 19 CasalmaggioreBar Barracuda via Martelli 2 CasalmaggiorePortici del Municipio piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Italia piazza Garibaldi CasalmaggioreFarmacia Comunale piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Tavola Calda Centro Commerc. Padano CasalmaggioreDistrib. carburante ENI via Repubblica rotonda Diotti CasalmaggioreDistr. carburante Ariete via Repubblica 76 CasalmaggioreRist. Pizz. Piccolo Paradiso via Molossi 47 VicobellignanoCartoleria via Dante Alighieri 9/B VicobellignanoCartol. Tabacch. Campanini via Manzoni 39/B VicomoscanoAlim. Tabaccheria Vicini via Gioberti 74 QuattrocaseCartoleria Giamei via Nicolò Tommaseo 101 CasalbellottoAlim. Tabacch. Tosi Remo via Canzio 100 RoncadelloBar La Nuova Luna via Roma 7 Torricella del PizzoPortici del Comune piazza Italia Scandolara RavaraPortici via Mazzini 3 CastelponzoneCaffè Roma via Giuseppina 97 Solarolo RainerioEdic. Tabacch. Camozzi via Matteotti 113 San Giovanni in CroceEdic. Tabacch. Lorenzini via Giuseppina 103 Cingia de' BottiBar Time Out via della libertà 46/b Martignana di PoSido Café via Bardellina Martignana di PoFermata KM piazza Comaschi GussolaTabaccheria Venturini via Roma 93 GussolaQu

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Casalmaggiore Sabato 12 Gennaio 2013 19Grosse novità per il promettente velocista: continuerà ad allenarsi a Casalmaggiore col tecnico Contini

Fausto Desalu nelle Fiamme GialleSU RAITRE LE BONTÀ DEL NOSTRO TERRITORIO

SPERZAGA E LA CORRETTA ALIMENTAZIONE A TORRE

CI SONO LE ELEZIONI, LA COMMEDIA SLITTA

AUSERINSIEME GUSSOLA, SABATO TOMBOLATA

SCANDOLARA, INIZIA IL CORSO DI COMPUTER

Andrà in onda oggi alle ore 11,30, su RaiTre, il programma “Prodotto Italia”, che sarà dedicato ai prodotti gastronomici della nostra provincia. In par-ticolare ampio spazio sarà dedicato al casalasco, a seguito delle riprese effettuate il 2 gennaio presso il ristorante Il Ganascino di San Martino del Lago, quando il conduttore Giancarlo Zanella intervistò lo chef Elvezia Chiozzi ed altre persone (nella foto Gianluigi Cerati) che hanno esaltato le tipiche pro-duzioni locali, grazie anche al contributo del pre-sidente del Gal Oglio Po Giuseppe Torchio. L’ab-binamento tra cucina e musica sarà il leitmotiv del programma. Si parte dunque dal binomio violino-torrone di Cremona per arrivare a mostarda, salumi e prelibatezze varie.

Lunedì 14 gennaio alle ore 20,45 presso la Sala Consiliare di Torre si terrà una conferenza-dibatti-to con il dottor Luciano Sperzaga, medico, chirur-go ed omeopata, sul tema “L’alimentazione biologi-ca per il bambino e la famiglia”. Questi gli argomenti che verranno affrontati nel corso della serata: danni da alimentazione industriale e nuove malattie; pato-logie dell’era industriale e tossicosi; obesità, cancro, cardiopatie eccetera; coltivazioni industriali e biolo-giche; pesticidi, diserbanti, residui tossici e additi-vi alimentari; diete, rischi, abusi e carenze; allergie e intolleranze alimentari; caratteristiche del prodotto biologico; alimentazione biologica. L’incontro è or-ganizzato dall’Amministrazione Comunale di Torre de’ Picenardi.

La commedia dialettale “L'è armàs in müdandi” inizialmente in programma domenica 20 gennaio, è stata rinviata a data da destinarsi, presumibilmen-te nella prossima primavera. Lo rende noto il diret-tore artistico del teatro comunale di Casalmaggiore Giuseppe Romanetti, specifi cando che, poiché lo spettacolo viene allestito dalla compagnia “I nostar ragass” del senatore Giacinto Boldrini e poiché lo stesso è in queste settimane impegnato in campa-gna elettorale, sono venuti meno i tempi tecnici per prove e messa in scena. La data sarà comunque re-cuperata alla fi ne di marzo.

Il circolo Auserinsieme di Gussola organizza per i suoi associati una nuova tombolata che si terrà sta-sera, sabato 12 gennaio, alle ore 21.

La Biblioteca dell'Unione Municipia di Scandola-ra organizza la 3ª edizione del corso di computer per adulti e anziani, denominato “Un salto tra i compu-ter”. Il corso si articolerà in 10 lezioni della durata di un'ora: una seduta il lunedì (la prima è in program-ma il 21 gennaio alle 17,30), l'altra il mercoledì. Il co-sto è di 55€, comprensivi di dispensa. Le iscrizioni dovranno pervenire alla Biblioteca dell'Unione Muni-cipia (347/[email protected]) entro il 19 gennaio. Il corso sarà attivato al raggiun-gimento delle 10 iscrizioni.

di Giovanni Gardani

austo Desalu, gioiello dell’atletica casalese in rampa di lancio, entra uffi-cialmente nel gruppo sportivo delle Fiamme

Gialle, coronando un sogno che da sempre covava. A tal punto da svi-colare dal consiglio del suo dirigen-te Carlo Stassano, che avrebbe preferito che il ragazzo terminasse la stagione agonistica 2012-2013 ancora sotto l’egida dell’Atletica Interflumina.

«Fausto ha scelto così, di testa sua» rivela Stassano, da poche set-timane non più inserito nei quadri dirigenziali della società per il natu-rale ricambio «e questo è indice di grande maturità, di carattere, di vo-lontà ferrea: tutte doti che Fausto ha rivelato anche in pista. Siamo felici, ci mancherebbe, per questo salto di qualità».

La notizia, infatti, è che Desalu, pur entrando a far parte di un gruppo militare con sede a Roma (a Castel Porziano per la precisione), conti-nuerà ad allenarsi a Casalmaggiore, nella palestra che l’Atletica Interflu-mina-Pomì ha fatto costruire su mi-sura per lui e per Alessandra Feu-datari: una tensostruttura da veloci-sti. Perché? Per due motivi principa-li, il primo di routine, il secondo inve-ce fuori dall’ordinario. A differenza del canottaggio e di altri sport, dove le Fiamme Gialle disputano un cam-pionato di società, nell’atletica l’egi-

da della finanza viene esposta solo nelle competizioni individuali. Nei campionati di società, invece, gli at-leti possono continuare a correre per il club di appartenenza. Un aspetto non secondario, anzi talmente im-portante da spingere Gian Giacomo Contini, storico allenatore di Desalu, all’annuncio: «Dopo 37 anni l’Atletica Interflumina tornerà a competere in un campionato di società assoluto. Non accadeva dal 1976: lo farà con un gruppo giovanissimo, che avrà proprio in Fausto, in Marco Falchet-ti e in Alessandra Feudatari gli atleti di punta».

Campionato assoluto, dunque senza limiti di età: decisamente altra

cosa rispetto ai campionati di cate-goria (Cadetti, Allievi, Promesse e Juniores) ai quali l’Interflumina ha sempre preso parte. Una scelta co-raggiosa e un motivo di orgoglio per Contini, dato che Fausto ha scelto di continuare ad allenarsi con il suo coach storico, nonostante il passag-gio al gruppo militare. «E’ importante - rivela il tecnico casalese - che Fau-sto pensi anche a finire la scuola (frequenta Ragioneria a Viadana con ottimi risultati, ndr): questo è l’anno della maturità. Da giugno, poi, ve-dremo: ma qui a Casalmaggiore ab-biamo tutto quel che serve per farlo migliorare ulteriormente».

Stassano rivela poi un altro detta-

glio non da poco: «Su iniziativa di Alfio Giomi, neo presidente Fidal, ogni atleta nelle gare individuali avrà sul petto un doppio stemma: quello del gruppo militare di appartenenza e quello della società in cui è cre-sciuto. Per questo Fausto continue-rà a tutti gli effetti a portare in giro per l’Italia e l’Europa il nostro logo. La speranza anzi è che questa scelta confermi la forte attrattività sportiva della Baslenga, anche nell’ottica della scelta di Giomi di dichiarare Casalmaggiore centro interregionale di eccellenza per lo sport di base».

La prima gara di Fausto con le Fiamme Gialle sarà a febbraio, con i campionati italiani Juniores.

F

Il sito www.casalaschinelmondo.it compie oggi una settimana e pochi ne conoscono l’esistenza. L’idea è venuta, sabato scorso appunto, a Franco Manfredi, che fa parte del cda di Santa Chiara, ma in questo caso ha agito come privato cittadi-no. Chiedendo un aiuto grafico per il sito a Luigi Bonafede, Manfredi ha pensato di edificare un luogo virtuale di ritrovo per tutti i casalaschi che hanno scelto di vivere lontano dall’Italia. «Per ora parliamo ancora di un esperimento - ammette Man-fredi - ma le prime risposte sono buone. Ovviamente i primi giorni so-no di grande ricerca: ho sfruttato molto Facebook, contattando amici o figli di amici che sapevo essersi trasferiti all’estero per lavoro. Non a caso abbiamo una trentina di nomi nel nostro database, diviso tra i cin-que continenti, tutti di ragazzi dai 25 ai 40 anni, appena laureati o comun-que giovani, dunque abili a mastica-re il linguaggio di Internet e dei social network. Sappiamo tuttavia che molte storie di emigrazione dalla no-

stra terra all’estero affondano le loro radici nell’immediato Dopoguerra».

Da Facebook al passaparola, ri-gorosamente on-line. In attesa di farsi conoscere. «E di fare conoscere tra di loro queste persone», precisa

Manfredi. «L’idea primaria che ha fatto nascere il sito è proprio questa: consentire a tutti di apprendere le storie dei nostri concittadini e fare in modo che chi ha condiviso questa esperienza di vita possa entrare in

contatto, per scambiarsi esperienze ed opinioni. Ad ogni nuovo contatto chiediamo una foto e un breve arti-colo, che spieghi il perché della scel-ta e il legame al casalasco. Non na-scondiamo un’intenzione di esperi-mento sociale: vogliamo capire quanti sono i casalaschi che vivono lontano dalla madre patria. E poi c’è un motivo pratico: se un’azienda delle nostre parti dovesse magari decidere di espandersi all’estero (è successo lo scorso anno con l’Emi-liana Parati, ndr), potrebbe trovare un contatto sicuro nei nostri concit-tadini che da anni si sono insediati in loco».

Casalasco, abbiamo detto. Dun-que, non solo Casalmaggiore. Lo ri-badisce a più riprese Franco Manfre-di. «Sul sito troviamo immagini gene-riche del fiume Po e della campagna padana. Nessun riferimento a loghi o stemmi di singoli comuni. Lo preci-siamo in home page: il casalasco coinvolge una ventina di comuni e 40mila abitanti e così vogliamo in-tenderlo».

Lo ha realizzato Franco Manfredi: «Finora abbiamo una trentina di nomi, l’appello è a chiunque sia emigrato»Casalaschi nel mondo, un sito per censirli

Un'immagine di lanca della golena casalasca pubblicata sul sito

A destra un primo piano di Desalu in tuta Fiamme Gialle; sopra coi nuovi compagni

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di Federica Ermete

ell’ambito della sta-gione concertistica del Teatro Ponchielli, an-che quest’anno pro-segue la felice ini-

ziativa dedicata ai “nuovi talen-ti”. Il primo appuntamento è con la Bundesjugendorchester, che si esibisce martedì 15 gennaio alle ore 20.30. Fondata nel 1969 dal-la Consulta musicale tedesca, la Bundesjugendorchester (Orchestra giovanile tedesca) riscuote ormai da più di quarant’anni unanimi suc-cessi per l’alto livello professionale con cui i suoi giovanissimi compo-nenti (di età compresa tra i 14 e 19 anni) si esibiscono in tutto in mon-do, eseguendo ogni tipo di reper-torio sinfonico, da quello più tradi-zionale alle nuove composizioni; il programma dell’orchestra include, infatti, non solo la letteratura clas-sica e romantica, ma anche quella contemporanea e prime esecuzioni assolute. La fluttuazione dei mem-bri (un musicista di regola rimane

per due anni nell'orchestra) com-porta uno spirito interpretativo sem-pre nuovo, lontano da ogni routine nivellante, i concerti si distinguono non solo per la qualità elevata, ma

anche per l’entusiasmo e l’incredi-bile energia che i giovani musicisti sanno trasmettere. Molti ex membri della Bundesjugendorchester oggi suonano in grandi orchestre pro-

fessionali o hanno intrapreso la car-riere solistica: 18 sono oggi mem-bri dei Berliner Philharmoniker e 22 dell’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese. Nel concerto al Ponchielli la formazione viene diret-ta da Michael Sanderling, che guida la giovanissima orchestra attraverso un programma eterogeneo. L’incipit è affidato all’eroica Ouverture da “Egmont” di Ludwig van Beethoven, per poi passare al Piano Concerto op.13 di Benjamin Britten, uno dei pochissimi brani scritti dal composi-tore inglese per lo strumento che lui stesso suonava abitualmente e che richiede grandi abilità interpretative. Ad affrontare il virtuosistico pezzo nel nostro teatro è il pianista austria-co Markus Schirmer, premiato per la sua “eterogeneità artistica” con il “Music Manual Award” all’Euromu-sic International Music Convention. Conclude il concerto “Petruška”, composto da Igor Stravinskij come balletto per Sergej Diaghilev e suoi Ballets Russes, ma che viene ese-guito di sovente anche come brano sinfonico a se stante.

N

Proseguono, anche nel 2013, gli appunta-menti de “Il Sipario”, rassegna teatrale organiz-zata dal Teatro Primo Ferrari di Castelverde. Questa sera la Compagnia Ronzinante porta in scena “Cyrano De Bergerac... In salsa comica” di Lorenzo Corengia e la regia di Marco Barza-ghi. Spadaccino terribile e tenerissimo amante, pronto alle bravate più temerarie come ai più grandi gesti di generosità, il romantico Cyrano, dal grottesco naso e dal cuore puro, sarà l’in-dimenticabile protagonista di una delle più po-

polari opere teatrali di tutti i tempi. Questa è una delle frasi iniziali che il capocomico utilizza per presentare l’opera di Rostand. Nulla di co-mico fin qui... Il povero Cyrano si troverà a in-terloquire con una serie di personaggi che ren-deranno ogni scena, oltre che comica, impre-vedibile. L’associazione culturale Ronzinante è nata ufficialmente nel gennaio del 2001 dall’in-contro di un gruppo di giovani interessati a ci-nema, teatro e fotografia, con l’esigenza di promuovere nuove attività culturali.

di Federica Ermete fessionali o hanno intrapreso la car-

Giovani talenti tedeschi sul palco del PonchielliNell’ambito della stagione concertistica appuntamento con la Bundesjugendorchester

&&&Cultura SpettacoliTornano gli “Aperitivi in musica” al Teatro

Sociale di Soresina. Il primo appuntamento è per domani alle ore 18 con “Il bello deve ancora venire” di Enrico Vaime e con Massimo Bagliani. Solo davanti a se stesso, l’animale uomo si inter-

roga sulle sue fragilità, paure, abitudini e insoddi-sfazione per come va il mondo. La mente vaga alla ricerca della felicità e del bisogno d’amore. Dietro a tutto ci sono spunti comicissimi e can-zoni meravigliose.

Aperitiviin musicaa Soresina

A CASTELVERDE

Stasera al Teatro Ferrari un Cyrano De Bergerac... in salsa comica

Il ciclo di videoproiezioni “Il viaggio at-traverso le immagini”, martedì 15 gennaio in sala Alessandrini alle ore 21 presenta Bianca Cremonesi e Alberto Vascon, una coppia di viaggiatori lodigiani, che illu-streranno e spiegheranno la Dancalia, attraversata con un fuoristrada. La Dan-

calia è una regione triangolare i cui lati sono il Mar Rosso con la zona costiera a nord di Gibuti, l’acrocoro eritreo ed etio-pico e i monti dell’Hararghè. E’ l’imbocca-tura africana della Great Rift Valley, una grande depressione di fronte allo Yemen, fra il Mar Rosso e il Golfo di Aden. E’ una

delle regioni più inospitali della Terra, con la temperatura media più alta del mondo. I due viaggi effettuati da Bianca e Alberto nel 2001 e nel 2003 riguardano la parte settentrionale dalla Dancalia, che è la par-te più ostile, con paesaggi di gesso, sale e lava e temperature che superano i 70°

C. Bianca e Alberto ci mostreranno imma-gini spettacolari di vulcani, cave di sale, altipiani e laghi e ci immergeranno nell’at-mosfera di un luogo aspro e inospitale.

• DOMENICA PER LE FAMIGLIE Do-mani alle ore 16 al teatro San Domenico, appuntamento con lo spettacolo “L’al-bero delle bolle” con Carola Boschetti, Cinzia Brogliato e Luca Chieregato, per la regia di Claudio Orlandini.

Cosa può la passione per l’auto! Perfino diventare arte, pittura. E’ stato il caso di Bru-no Gentile – in arte Gruno – che espone i propri lavori nei chiostri del teatro San Dome-nico di Crema con inaugura-zione questa sera alle ore 17 (presentazione di Marco Vivia-ni). L’esposizione rimarrà aper-ta fino a domenica 27 gennaio. «La passione per l’auto - dice l’artista - mi ha accompagnato per tutta la vita fin dalla prima infanzia (allora erano i modelli-ni) ed è diventata progressiva-mente, idealizzandosi, il modo di esprimere la parte più profon-da di me. Dapprima fu lo stu-pore infantile con l’automobile-giocattolo, poi le immagini pub-blicitarie, il fascino della com-petizione, l’emozione dei pano-rami sempre cangianti attraver-so gli ampi finestrini o su di una cabrio. Oggi tutto questo è il passato – con tutte le emozio-ni che procurano i ricordi – è finita l’era del petrolio, dell’au-

to rumorosa e inquinante di una volta: presto la pompa di ben-zina erogherà l’ultima goccia, i motori si spegneranno, quel gioco finirà: qualche cosa di nuovo sta per accadere» Qua-dri che richiamano la pop art, il viaggio artistico di Gruno con-tinua tra iperrealismo e neo-pop (tecnica tradizionale, olio su tela); ma anche la ricer-ca di nuovi linguaggi espressi-vi e nuove tecniche come rie-laborazioni di computer grafi-ca di immagini colte semplice-mente con un cellulare per viag-gi impossibili. Chi non ha amato l’automobile-giocattolo?

• CAFFÈ POLITICO Giovedì 17 gennaio ore 18 al Caffè Galle-ry di via Mazzini a Crema si par-lerà di “In principio fu la Costi-tuzione”, relatore il professor Ugo de Siervo, docente di Dirit-to costituzionale, già presiden-te della Corte Costituzionale. In tempo di elezioni, tornare ai fon-damentali del nostro Paese può essere utile, se non dispensabile.

Ricordate Simona Marchini? Qualche anno fa era di casa in tele-visione. Oggi è una ironica, pungente ma anche riflessiva attrice di teatro. Questa sera alle ore 21 al teatro San Domenico si rappre-senta “La mostra” – autore Claudio Pallottini - con Simona Mar-chini protagonista nonchè co-autrice e con una regia importante, quella di Gigi Proietti. Sulla scena la protagonista racconta i tanti perché della sua vita – che corrispondono a tanti sogni mai realiz-

zati – con “l’aiutante” Alessio Sardelli e accompagnata dalla musi-ca dal vivo del pianoforte del maestro Andrea Bianchi. Il palcosce-nico è come una galleria d’arte e questo aiuta ad affrontare molti aspetti appunto dell’arte: il ballo, il canto, l’opera lirica… la cultura. Tutto un mondo che Simona Marchini ha frequentato e che hanno reso, dice lei stessa «molto interessante perché pieno di ironia, e in qualche caso di comicità» la sua vita.

Simona Marchini porta in scena al San Domenico “La mostra”

La passione per l’autonelle opere di Gruno

Il mistero di Marylin in una mostraA Ripalta Arpina esposizione di fumetti dedicati all’indimenticabile attrice

na mostra di fumetti dedicata all’indimenticata attrice america-na Marilyn Monroe. La mostra, realizzata in collaborazione con Spazio Excalibur e Giuseppe

Di Dio è aperta presso La Palazzina nel Comune di Ripalta Arpina sulla strada Crema-Codogno, fino al 3 febbraio 2013. Una mostra per scoprire che fine ha fatto Marilyn Monroe: indagine non autorizzata, curata da Riccardo Mazzoni e Luca Temo-lo Dall’Igna, che attraverso una ricca sele-zione di tavole a fumetti tutte rigorosamen-te “made in Italy”, cerca di aiutarci a capi-re se sia stato un falso suicidio o un vero omicidio. Tra le storie esposte le immagi-ni di Guido Crepax, il papà di Valentina, di Carlo Jacono, l’illustratore delle coperti-

ne dei Gialli Mondadori, di Milo Manara e Hugo Pratt ma anche le biografie disegnate da Sergio Toppi, Guido Buzzelli e Gianni De Luca. Non mancheranno poi le rivisitazione dell’attrice fatta recitare accanto a Diabo-lik o a Ken Parker o l’indagine realizzata da Julia la criminologa di casa Bonelli. Arric-chisce il percorso “dell’indagine” una sele-zione di opere realizzate per l’occasione da Anna Pennati, autrice anche del mani-festo della mostra, che ci testimonia quan-to il mito dell’attrice più sexy del mondo sia ancora vivo. Al termine della mostra alcu-ne opere originali di Anna Pennati saran-no battute all’asta e parte del ricavato sarà devoluto all'Associazione donne contro la violenza, onlus di Crema.

Tiziano Guerini

U

Stasera alle ore 21, al Teatro Comunale di Casal-maggiore, Cantieri Teatrali Koreja di Lecce e Centar Za Kulturu di Smederevo (Serbia), con il sostegno di Te-atro Pubblico Pugliese, portano in scena “Brat (Fratel-lo) – Cantieri per un’opera rom”. «Incontriamo da tre anni un gruppo di giovani rom e giovani attori che vi-vono a Smederevo... Proviamo a fare teatro. Lavoria-mo di sera, dopo faticose giornate di lavoro quotidia-no. Non vogliamo creare una nuova compagnia pro-fessionale né cerchiamo alcuna catarsi sociale. Che fare? Partiamo da un testo. “L’Opera del mendicante” di John Gay. Cerchiamo persone e attori in grado di dare senso e verità alle parole molto graffianti dell’ope-ra. Al tempo del reality, quando sempre più sottile si fa il confine tra verità e finzione. Ladri, ricettatori, donne di malaffare, capi di polizia in combutta per spillare quattrini dove si può: questi sono i nuovi eroi di un mondo alla rovescia. Una storia rappresentata tante volte in diverse epoche e luoghi. Undici non attori rom e otto giovani attori serbi assumono ruoli da comme-dia dell’arte, facendosi testimoni di una cultura, la propria. Una cultura che è destinata a scomparire». Così Cantieri Teatrali Koreja presenta lo spettacolo che gli è valso il Premio Internazionale per il Teatro dell’Inclusione. “Brat” è un lavoro che cerca di mette-re in ridicolo quello stereotipo che, da sempre, la cul-tura occidentale nutre nei confronti del mondo rom. E’ una sorta di commedia musicale che, con ironia e leg-gerezza, si fa portavoce di un atto di denuncia.

Rom e serbi in scenastasera a Casalmaggiore

Il fascino del viaggio in Dancalia attraverso le immagini

La Bundesjugendorchester

• A CASALMAGGIORE Domani alle ore 17, il Teatro di Casalmaggiore propone un nuovo appuntamento della rasse-gna “Domenica a teatro con la famiglia”. Principio Attivo Tea-tro porta in scena “La bicicletta rossa” per la regia di Giusep-pe Semeraro. Nelle magiche atmosfere della fiaba, viene af-fronta la delicata questione dell’economia famigliare. A tenere il filo della narrazione c’è Marta che, dal pancione di sua ma-dre, racconta le eroiche avventure della sua famiglia, che per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a com-plicarle la vita c’è BanKomat, il cattivo proprietario di tutto e per cui nulla può essere fatto senza pagargli qualcosa.

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06.45 unomattina.attualità07.00 tg1mattina07.30 tg1l.i.s.12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1focus/economia14.10 verdettofinale.attualità15.15 lavitaindiretta.att18.50 l'eredità.game20.00 tg1telegiornale20.30 affarituoi.game21.10 l'isola.fiction23.25 portaaporta.attualità01.05 tg1notte01.40 sottovoce02.10 raieducational

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06.45 unomattina.attualità07.00 tg1mattina07.30 tg1l.i.s.12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1focus/economia14.10 verdettofinale.attualità15.15 lavitaindiretta.att18.50 l'eredità.game20.00 tg1telegiornale20.35 affarituoi.game21.10 riuscirannoinostrieroi.var23.25 tv7.attualità00.25 l'appuntamento.attualità01.30 sottovoce.attualità02.00 raieducational

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10.00 tg2insieme.attualità11.00 ifattivostri.attualità13.00 tg2giorno13.50 siviaggiare14.00 seltz.varietà14.45 senzatraccia.tf15.30 coldcase/numb3rs.tf17.00 raiparlamentoelezioni17.45 tg2flash/sport18.15 tg2notizie18.45 squadraspecialecobra11.tf19.35 ilcommissariorex.tf20.30 tg2notizie21.10 hawaiifive-0.telefilm21.50 missing.telefilm

sabato 12 domenica 13 Lunedi’ 14 martedi’ 15 mercoLedi’ 16 giovedi’ 17 venerdi’ 18

canaLe 5

itaLia 1

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rete 4

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08.40 hunter.telefilm09.50 carabinieri2.telefilm10.50 ricettedifamiglia.att11.30 tg4/meteo/notizie/traffico12.00 undetectiveincorsia.tf12.55 lasignoraingiallo.tf14.00 tg414.45 losportellodiforum.att15.35 mylife.soap15.50 storiadiunamonaca.film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 wolkertexasranger.tf21.10 quartogrado.att24.00 occhinelletenebre.film

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La 7

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Programmi Tv Sabato 12 Gennaio 201321

Page 22: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

di Laura Bosio

arlare oggi di "contagio da tubercolosi" è tutt'altro che anacroni-stico. Si tratta, infatti, di un problema che si pre-

senta ogni anno, seppure nella misura di pochi casi (nel 2012 sono stati denunciati 57 casi so-spetti nella nostra provincia): Ca-si che, peraltro, vengono presi con grande serietà dalle autorità sanitarie locali.

«Si tratta di una patologia pre-sente fin dal neolitico, e ad oggi non è ancora stata debellata completamente» spiega il dottor Giancarlo Bosio, direttore dell'unità operativa di pneumolo-gia dell'ospedale di Cremona. «I casi si verificano ogni anno, con un'incidenza piutto-sto bassa - 5-10 ca-si ogni centomila persone - ma si trat-ta comunque di una malattia contagiosa, che ogni tanto riaf-fiora».

Il vero problema riguarda la formazione di micro-batteri tubercolari multiresistenti, che si stanno diffondendo - in Ita-lia ora sono al 2% - e che sono in continuo aumento. «La terapia per trattare la tubercolosi è di ti-po antibiotico e ha una durata piuttosto lunga: essendo infatti un tipo di batterio che cresce len-tamente, la terapia può durare fi-no a nove mesi, e si tratta di as-sumere 3 o 4 antibiotici diversi»

spiega Bosio. «Se però essa non viene seguita correttamente per tutto il tempo, se viene assunta saltuariamente o comunque non con la regolarità che sarebbe pre-vista, il rischio è che il germe, in-

vece di venire de-bellato, sviluppi una resistenza a tali an-tibiotici. Purtoppo questo è un proble-ma non da poco per le autorità sanitarie, che tengono alta l'allerta. In alcuni

paesi dell'Est, la tubercolosi, per colpa di questi batteri multiresi-stenti, sta diventando una nuova drammatica epidemia, e anche se in Italia la situazione è ancora abbastanza tranquilla la preoccu-pazione è inevitabile».

La principale causa della tu-bercolosi è l'infezione dal micro-batterio tubercolare, ma vi sono anche delle concause, che ren-dono più frequente il contagio.

«La stretta vicinanza tra tante persone può aumentare il rischio di contagio. A questo proposito tra i luoghi più a rischio c'è sicu-ramente il carcere, dove la vici-nanza forzata e prolungata di tan-te persone può portare al conta-gio. Il germe attacca soprattutto indivisui deboli, malati, immuno-depressi o che vivono in luoghi dalle scarse condizioni igieni-che». Anche se si tratta di una pa-tologia con scarsa contagiosità, le autorità sanitarie prendono molto sul serio il rischio, tanto che esistono protocolli d'azione per cui ogni volta che si verifica un caso devono essere individua-te tutte le persone che sono sta-te esposte al possibile contagio, in modo da prevenire eventuali focolai. «L'Asl a questo proposito ha un servizio molto efficiente, che si occupa di effettuare un'in-dagine a tappeto su tutti i possi-bili contagi, attraverso l'esame della tubercolina, oppure attra-

verso un test nuovo, rapido e pre-ciso, che si effettua sul sangue e fornisce informazioni sul possibi-le contatto con il germe» spiega Bosio. «La tubercolosi è una ma-lattia subdola, che a volte passa inosservata a lungo, cresce lenta-mente e distrugge gli organi inter-ni. Come dicevo prima, purtrop-po, capita che la terapia non ven-ga condotta in modo corretto, specialmente se si tratta di citta-dini stranieri che per un certo pe-riodo tornano in patria, dove ma-gari hanno difficoltà a reperire i farmaci».

La prevenzione è strategica, in casi come questi: c'è un apposi-to vaccino, che viene consigliato alle categorie più a rischio, come i medici, che lavorano a stretto contatto con i pazienti malati. C'è poi la chemioprofilassi, che con-siste in una terapia antibiotica per la durata di circa sei mesi a tutti coloro che sono venuti a contat-to con il germe».

A causa della scarsa aderenza alla terapia, i germi diventano immuni agli antibiotici

P Il dottor Giancarlo Bosio,

direttoredell'unità operativa

di pneumologiadell'AziendaOspedalieradi Cremona

Profilassi per chi ha avuto contatti con un malato

Parlare di tubercolosi non è anacronistico

SaluteSabato 12 Gennaio 201322

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Gentile naturopata, leggo da tempo la sua rubrica con interesse e curiosità ed ho notato che ha un modo un pò inusuale di affrontare i temi che le vengono sottoposti. Mi spiego meglio: se io leggo una qual-siasi rivista a una domanda vengono dati almeno dieci rimedi in rispo-sta, lei fa l'opposto , vorrei capire meglio se possibile, perchè mi incu-riosisce questo suo modo . Spero in una risposta, nell'attesa le invio i complimenti e cordiali saluti. Rosa Maria

Gentile sig. Maria Rosa, la professione del Naturopata con indirizzo psi-

cosomatico insegna che: esclusa dal punto di vista strettamente medico (clinico) una patologia, la ricerca deve essere fatta con un altro punto di vi-sta , che è quello del linguaggio del corpo. Se Il naturopata si approccia al malessere considerando l'uomo come: corpo-mente-cuore-anima, quello che non c'è a livello clinico, c'è sicuramente a livello emozionale e quindi il disagio è l'espressione di qualcosa che non è in armonia con tutto quello che una persona è. Il lavoro del naturopata con indirizzo psicosomatico non è quello di sedare il sintomo , ma di accompagnare la persona affinchè com-prenda il motivo dello stesso e questo spesso è sufficiente perchè il males-sere scompaia. Consigliare un rimedio non è risolutivo , ma comprendere il perchè dei propri disagi sì. Naturalmente non viene escluso l'uso di uno o più rimedi se ritenuti necessari, ma senza escludere il percorso di compren-sione. Capire chi siamo, cosa vogliamo, cosa abbiamo perso , quali erano i nostri sogni, ecc, capire questo ci aiuta a ritrovare la nostra autenticità ed anche il nostro star bene nel mondo e con il mondo.

Gentilissima Dottoressa la mia bambina frequenta il primo anno della scuola per

l’infanzia. Quando vado a prenderla alle ore 16.00 non mi racconta nulla della sua giorna-ta scolastica. Le insegnanti riferiscono che durante la giornata è taciturna e che difficil-mente si lascia coinvolgere nelle attività proposte. Cosa posso fare perché sia più serena? Debora

L'ingresso alla scuola dell'infanzia è un’esperienza che coinvolge la sua bambina sia dal punto di vista emotivo che relazionale e in alcuni casi può generare qualche difficoltà. Alcuni bambini si buttano subito nel gioco, partecipano serenamente alle attività proposte dalle insegnanti, altri invece stanno un po' in disparte ed in silenzio osservano ed esplorano l'ambiente, gli spazi, gli insegnanti e i compa-gni. La sua bambina probabilmente deve anco-

ra accettare il distacco da lei (e dalle figure per lei familiari), percepisce come un luogo estra-neo l’ambiente scolastico e ha deciso di tenere un po’ le distanze da tutto ciò che gli viene proposte. Per ora preferisce il ruolo di osserva-trice…. Chiaramente alle 16.00 non vuole rac-contare nulla dell’esperienza scolastica perché finalmente è con la sua mamma e vuole goder-si questo momento. Gent.ma Debora cerchi comunque di stimolarla al dialogo, facendogli domande e davanti al suo silenzio, offra varie possibilità di risposta. La aiuti a comunicare i suoi sentimenti: “come ti senti oggi?, ti sei di-vertita? sei arrabbiata?”, cerchi di farle capire che sta vivendo un’esperienza significativa e che lei ne è contenta. Anche al mattino, quan-do l’ accompagna a scuola , in modo rituale descriva accuratamente come sarà la sua gior-nata in modo che lei possa prevedere ciò che vivrà: “la tua maestra ti sta aspettando, incon-trerai i tuoi compagni, disegnerai, farai lo spun-

tino, giocherai con la plastilina, pranzerai ….ecc… e infine verrò a prenderti e faremo merenda, giocheremo insieme”. Le abitudini danno sicurezza e permettono alla bambina di immaginare cosa accadrà senza che debba avere paura. E’ inoltre fondamentale instaurare un buon rapporto con le insegnanti, un clima di fiducia che consenta un confronto sereno e leale. Se sua figlia percepisce che lei si fida delle sue insegnanti, si fiderà anche lei, se ve-de che la mamma parla volentieri con le sue maestre anche lei si rivolgerà tranquillamente a loro per le sue necessità. Scuola e famiglia devono muoversi verso lo stesso obiettivo, il benessere del bambino, ognuna nell’ambito delle proprie specifiche competenze educati-ve. Si dia tempo fino a marzo, chieda espres-samente la collaborazione delle insegnanti per monitorare segnali positivi della sua bambina. Se la situazione si dovesse protrarre utilizzi pure questa rubrica per ricontattarmi.

a cura della dottoressa Graziella LocciLa Logopedista Risponde...

STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATICastelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa - Tel. 0372 429208 - mail: [email protected]

Page 23: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

Agricoltura Sabato 12 Gennaio 201323

I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 11 GENNAIO 2013

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA BOLOGNA(27 dicembre)

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CEREALI MINORI

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mer-cato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì.

Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

kg. p.v. 1,06-1,24 p.m 2,40-2,70

1,05-1,25 da macello 1,11-1,21

Kg. pv 0,84-0,92 pm 2,00-2,15

0,75-0,85 0,92-1,02

kg. pv 0,64-0,76pm 1,65-1,85

0,50-0,60 0,76-0,86

kg. pm 2,50-3,00 Vitelloni da macello 24/30 mesi1,32-1,47

1,42-1,59

kg.1,00-1,10 MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 1,00-1,30

(45-55 kg) 0,75-1,35

kg. 3,00-4,00 MONTICHIARI 3,85-4,00

3,45-4,00 (pregiate 70 kg) 3,56-4,50

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di creme X burrificaz. 2,00

kg.(dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANO

REGGIANO 12 mesi

8,90-9,10

kg. 6,90-7,20 6,80-7,25 6,90-7,10 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 11,05-11,35

kg. 8,00-8,25 8,00-9,00 8,10-8,30 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

12,65-13,05

Vitelloni femm. da macello pez. nere

(kg. 450-500)p.v. 1,48–1,63pm 2,85-3,15

Tonn. 247-251 n.q. n.q. (fino) 271-274buono m. n.q.

Tonn. 234-236 248-249 240-244 243,5-247,5

Tonn. n.q. 507-510 496-501 495-503

Tonn. 229-233 235-240

n.q. 268-270

Fino a 65 253–258 Fino a 70 259–264

(p.spec. 62-64) n.q.

(p.spec. 66-67) 261-263

Tonn. Triticale 275-277 Sorgo 271-273

Sorgo nazionale 265-269

Tonn. 234–236 224–225 in sacchi260-263

222-223

Tonn. 160-175 loietto: 160-175

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Tonn. 85 – 95 80-92 Paglia di frum. casc. 45-50

15 kg 3,790 3,790 3,800 3,800

25 kg 2,750 2,840 2,740 2,730

30 kg 2,420 2,495 2,420 2,450

40 kg 2,100 2,150 2,070 2,100

156 kg 1,455 1,510 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,455

176 kg 1,515 1,510 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,510

Oltre 176 kg 1,485 1,485 n.q. (da 11,49480 kg) 1,494

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MONTICHIARI MANTOVA MODENA

a preso il via l’attività del nuovo Consorzio di bonifica che interes-sa larga parte del terri-torio cremonese, e na-

sce dalla fusione dei tre Consorzi preesistenti e ben conosciuti sul territorio: il Dugali ed il Naviglio Vacchelli che espletavano già funzioni di bonifica, oltre che di irrigazione, e l’Adda Serio, il più giovane per costituzione che era un consorzio di ‘secondo gra-do di irrigazione e miglioramen-to fondiario’. E’ terminata la fase costituente, durata oltre un anno e gestita da un organismo col-legiale composto dai presidenti uscenti dei tre disciolti consorzi - Italo Soldi (Dugali), Francesca Vannutelli (Naviglio Vacchelli) e Agostino Groppelli (Adda Serio) - e dal delegato di Giunta della Regione Lombardia, Marco Za-notto.Con votazione unanime (14 voti su 14 e la sola assenza del rap-presentante di Regione Lombar-dia, che non è ancora stato indi-cato), si è tenuto il primo cda del neo costituito Consorzio di boni-

fica Dugali, Naviglio, Adda Serio che ha designato i suoi vertici: pronostici rispettati per la presi-denza, andata al leader uscen-te del Dugali, Italo Soldi. E dal Dugali, che nel suo quartier ge-nerale di via Ponchielli 5 ospi-ta la sede del nuovo ente, arri-va pure il direttore Sergio Con-ti; vice presidente vicario è Ago-stino Groppelli, vice presidente Arnaldo Freri. Soldi, Groppelli e Freri sono pure componenti del comitato esecutivo.Il presidente ha subito commen-tato che si tratterà di un com-pito decisamente impegnati-vo; sia nell’adempimento della ‘mission’, sia nell’armonizzazio-

ne di tre strutture distinte e per vari aspetti anche molto diverse tra loro. Ha anche assicurato il massimo impegno per svolgere al meglio l’ impegno assunto, ma per il quale si conterà sul soste-gno di Regione Lombardia. E poi ha detto di non chiedere contri-buti Pirellone, ma una normativa adeguata e dalla quale non deri-vino ulteriori ostacoli. Le cose da fare sono molte e tutte importan-ti, e vanno dalla normale gestione di irrigazione e bonifica, all’atten-zione per le zone non ancora ser-vite da un Consorzio di bonifica come il Cremasco, ed il neces-sario lavoro di reale unificazio-ne fra le realtà preesistenti: Du-

gali, Naviglio Vacchelli ed Adda Serio. Il cda del nuovo consorzio è composto dagli eletti Giorgio Guarneri, Loris Beduschi, Alfredo Quaini, Arnaldo Freri, Francesco Stroppa, Giovanni Ghidoni, Italo Soldi, Claudio Cabrini, Fabio Va-lenti, Agostino Groppelli, Mario Roldi e Marco Stabilini; insieme a loro Michele Zamboni (il vice sindaco di Robecco d’Oglio in-dicato in rappresentanza dei Co-muni) e Bruno Moretti di Crema, espressione dell’Amministrazio-ne Provinciale. Manca ancora il rappresentante del Pirellone, per il quale è probabile che si deb-ba aspettare di conoscere l’esito delle elezioni regionali.

Nato dalla fusione del Dugali, Naviglio, Vacchelli e Adda Serio. Nei giorni scorsi si è svolto il Primo Cda

H

Sono state organizzate due iniziative dal Sindacato Pen-sionati di Confagricoltura, presieduto a livello provinciale da Cesare Pasquali. La prima iniziativa è in programma per ve-nerdì 18 gennaio e prevede un incontro conviviale prece-duto da una funzione religiosa che si terrà presso la Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità di Gradella, frazione di Pandino, uno dei borghi più belli d’Italia. Per ulteriori infor-mazioni ed eventuali adesioni, gli interessati possono rivol-gersi presso gli uffici della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi.

A livello nazionale è stato invece programmato un soggior-no presso l’Hotel Commodore Terme a Montegrotto Terme (PD) dal 15 al 23 febbraio p.v. Oltre ad escursioni di grande interesse, l’hotel offre la possibilità di usufruire di un’attrezza-ta zona fitness, centro beauty farm, giardini e spazi verdi e si potranno effettuare cure termali in convenzione con il S.S.N. Per adesioni ed informazioni presso gli uffici centrali e peri-ferici della Libera, entro e non oltre il 21 gennaio.

• A cura di Libera Agricoltori •

2,5 MILIONI DI EURO ASSEGNATI A 23 BENEFICIARI Pensionati Confagricoltura, conviviale e giornata alle terme

Alleanza nel nome della qualità e della promozione dell’agroa-limentare cremonese e non solo, tra il Consorzio Tutela Provolone Valpadana e quello del Salame Cremona Igp. Il ‘Salame Cremona’ vara così una significativa riorganizzazione interna; puntando sulla collaborazione del nuovo partner per accrescere la propria efficien-za e rilanciare la presenza sui mercati. Con l’obiettivo di cogliere al meglio le potenzialità legate al suo marchio, anche mediante un comune rafforzamento dei rapporti tra i diversi soggetti della filiera.

Sarà dunque il Valpadana, su specifico mandato, a gestire an-che per l’alleato i rapporti con i soci, i terzi e le istituzioni; a proporre iniziative di promozione e pubblicitarie pure in collaborazione con altre realtà analoghe, a svolgere attività di vigilanza e offrire ogni necessario servizio di supporto. L’intesa ha la durata di un anno, e potrà essere rinnovata successivamente per un periodo più lun-go se il bilancio di questa sperimentazione sarà positivo. Il nuovo assetto è maturato anche a fronte dell’oggettiva debolezza opera-tiva del Salame Cremona. Mancava una struttura adeguata sia a garantire un’attività promozionale non sporadica, sia a soddisfare gli standard organizzativi richiesti dal Ministero per conservare il riconoscimento per la tutela della Igp, sancita con un decreto del 16 febbraio 2011. Si è deciso così di puntare sul gioco di squa-dra, su una struttura (quella del Valpadana) più robusta ed in gra-do di attivare ulteriori sinergie, grazie alla presenza nel Consorzio Alti Formaggi insieme ai Consorzi di tutela del Taleggio e del Salva Cremasco. Una realtà che ha tra i suoi scopi pure il rafforzamen-to dei rapporti tra le dop del settore agroalimentare; e dove quindi anche il Salame Cremona potrebbe in futuro trovare un suo ruolo. La fase di riorganizzazione si concluderà nei primi mesi dell’anno e da marzo si conta di far partire le nuove iniziative promoziona-li del Salame Cremona, rilanciarne la presenza, nella convinzione che questo rinnovato impegno possa determinare l’auspicato al-largamento delle quote di mercato di un prodotto che, insignito del marchio europeo Igp, esprime potenzialità da cogliere.

Provolone Valpadano e Salame Cremona, è accordotra i due consorzi di tutela Costituito il nuovo Consorzio di bonifica

La Regione Lombardia ha assegna agli agricoltori colpiti dal terremoto nuovi fondi per la ricostruzione. L’as-sessore all’agricoltura Giuseppe Elias ha spiegato che oltre 2,5 milioni di euro si sono liberati sulla misura 121 del Programma di sviluppo rurale e sono stati immediatamente riasse-gnati a 23 beneficiari, in base alla graduatoria delle domande di aziende mantovane già istruite positivamente ma non finanziate per carenza di risor-se. Il sistema agricolo mantovano ri-sulta ancora in una situazione di grave emergenza anche a causa della con-giuntura economica negativa che gra-

va su tutto il nostro Paese, pertanto è stata data la massima priorità alle aziende che hanno subito danni a causa del sisma dello scorso maggio.

Per ulteriori informazioni, gli inte-ressati possono consultare diretta-mente il sito www.agricoltura.regione.lombardia.it.

Terremoto, dalla Regione in arrivo fondiagli agricoltori per la ricostruzione

Page 24: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

La Cremonese si è rifatta il lookdi Matteo Volpi

a Cremonese si presenterà di fronte all’Al-binoLeffe in piena rivoluzione. Il mercato di gennaio, infatti, anche quest’anno rifa-rà pesantemente il trucco alla truppa gri-giorossa. Ieri pomeriggio sono stati pre-

sentati i primi tre acquisti ufficiali, ovvero Caridi, il portiere Viotti e il mediano Martina Rini, tutti e tre disponibili per la difficile trasferta in terra bergama-sca. Dei tre, Scienza potrebbe proporre dall’inizio soprattutto Caridi, il primo arrivato, ma soprattutto giocatore navigato che ha anche avuto modo di al-lenarsi con la squadra una settimana in più rispetto agli altri due. Il “Mago”, come lo chiamavano a Man-tova, dovrebbe agire sulla trequarti alle spalle di Djurc, alternandosi con Carlini. Non è tuttavia da escludere che Viotti possa comunque prendere su-bito il posto di Grillo tra i pali, così come il giovane Martini Rini possa subito partire titolare a centro-campo, al fianco di Degeri e Baiocco, considerando anche l’assenza per squalifica di Buchel (non ci sarà nemmeno Moi). Sempre a proposito di mercato, nei prossimi giorni verrà annunciato anche il tessera-mento di Stefano Avogadri, terzino “multifascia” (può giocare sia a destra che a sinistra), ex Piacenza, classe ’85, reduce da qualche mese di opaca espe-rienza nella massima serie rumena. In uscita, il futu-ro di Alessandro Marotta appare più che mai lontano da Cremona e questo punto restano probabili even-tuali ciliegine sulla torta per qualche new entry in attacco, ma l’impressione è che si debba aspettare gli ultimi giorni di mercato. Nel frattempo, il campio-nato prosegue inesorabile e domenica la sfida in casa dell’AlbinoLeffe si presenta tutt’altro che facile, ma altrettanto importante se si vuole continuare a

mantenere le giuste distanze dalla zona playoff, ri-masta ormai l’unico obiettivo ancora da raggiunge-re. La compagine orobica è infatti reduce da cinque risultati utili consecutivi (tra cui due vittorie esterne a Trapani e Portogruaro) e, nonostante la non esal-tante posizione di classifica, è la formazione del gi-rone che, sin qui, ha perso meno gare (solo due contro Carpi e Lumezzane). Mister Pala non avrà a disposizione l’esperto mancino Regonesi, speciali-

sta anche sui calci piazzati, fermato per un turno dal giudice sportivo. All’andata finì con un mediocre 1-1 che scatenò le prime contestazioni del pubblico gri-giorosso. Tra gli spettatori d’eccezione, salvo impe-gni televisivi, potrebbe essere allo stadio Mondoni-co, grande ex tecnico di entrambe le squadre.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1): Grillo; Sa-les, Cremonesi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Degeri, Magallanes; Caridi, Carlini; Djuric. All.: Scienza.

L

Al termine di una partita vibrante e non priva di polemiche, la Pergolettese ha piegato 3-1 l’Aurora Seriate (con i gol di Avanzini, Amodeo e Chiurato), confermando il ruolo di grande prota-gonista del girone. La vetta è lontana solo punto e la squadra mostra di avere le carte in regola per tentare l’agognato ritorno tra i professionisti. Ma la strada che porta alla Seconda Divisione è ancora lunga e ricca di insidie, a partite dalla sfida di domani a Castelgoffredo contro la Castellana, squadra temibile sul proprio terreno. Come previsto, il giudice sportivo ha squalificato per una giornata Stefano Martinelli ,per aver raggiunto la quarta ammonizione e non sarà quindi disponibile per domani. Walter Fusarpoli, fisioterapista e mas-sagiatore della Pergolettese, ci aggior-na sulla situazione infortuni: «Alla ripre-sa degli allenamenti, quasi tutti gli

infortunati si sono allenati regolarmen-te nonostante soffrano ancora di acciacchi dopo la partita di domenica col Seriate. E’ rimasto fermo solo

Soregaroli, che si è sottoposto ad esame ecografico per accertare la situazione del menisco operato e col-pito dopo soli 5 minuti domenica.

Starà fermo ancora sicuramente fino ad oggi (venerdì), poi vedrò di poterlo mandare in campo per renderlo dispo-nibile al mister per la partita infrasetti-manale di mercoledì col Lecco. Bertaz-zoli e Zanola hanno lavorato saltando la partitella, ma per domenica dovreb-bero essere ristabiliti, mentre Zoppetti sta continuando a lavorare col gruppo senza risentire dolori e se la situazione rimane stabile, a breve lo si potrà rive-dere in campionato».

CLASSIFICA (20ª giornata) Ponti-sola 44; Pergolettese 43; Caronnese, Olginatese, Voghera 38; Lecco 31; Caravaggio, Castellana 30; A. Seriate, MapelloBonate, Montichiari 27; Alzano Cene 24; Seregno 23; St. Georgen 21; Darfo Boario (-1), Pro Sesto 20; Fersina P. 19; Mezzocorona, Sant’Angelo 13; Trento 11 (-1).

dalla redazione

Superata l’Aurora Seriate la squadra gialloblu cerca conferme domani a Castelgoffredo

Pergolettese in salute è a un passo dalla vetta

Dopo Caridi e Viotti, è stato ingaggiato Martina Rini. Domani sfida delicata con l’AlbinoLeffe

E’ in arrivo un’altro gesto importante contro il razzismo e in particolare contro l’antisemitismo e l’intolleranza tra gli uomini. Grazie all’iniziativa del movimento “W il calcio” il match di Coppa Italia di mertedì prossimo tra Inter e Bologna sarà dedicato

ad Arpad Weisz, grande allenatore ungherese di religione ebraica, espulso dall’Italia, poi deportato e ucciso nel campo di concentramento di Auschwitz. Weisz vinse lo scudetto nel 1930 con l’Inter e quelli del 1936 e 1937 con il Bologna.

In Coppacontroil razzismo

SPORTSPORTSPORTloINIZIATIVA

LEGA PRO

SERIE D

PROMOZIONE

Moi, Tedeschi e Buchel domenica scorsa(foto © Ivano Frittoli)

ECCELLENZA

Le vacanze sono finite, domani si torna in campo, con Crema e Rivoltana impegna-te a raggiungere i rispettivi obiettivi. La for-mazione di Lucchetti ha terminato l’anno in crescendo ed è più che mai in lizza per i playoff, ma deve ripartire con il piede giu-sto, battendo sul terreno amico l’Arcella-sco, formazione in lotta per la salvezza. Più complicato, almeno sulla carta, l’impegno che attende la Rivoltana a Sancolombano, squadra ambiziosa e molto temibile sul proprio campo. I ragazzi di Castellani sono vogliosi di riscattare il 6-2 incassato dal Giana, ma per racimolare punti nel Lodigia-no servirà una prestazione super.

CLASSIFICA (16 giornate) Giana 42; Ci-serano 34; Sancolombano 31; Cavenago 29; Sondrio 28; Crema 24; Trevigliese 26; Base 96 25; Ardor Lazzate 24; Mariano 22; Desio 20; Arcellasco 19; Rivoltana 18; Real Milano 16; Valle Brembana 15; Zanconti 10; Giussa-no 7; Cantù 5.

Crema, riprendela corsa ai playoff

La Casalese vuolesfidare il pronostico

Domani, in Baslenga, la terzultima ospiterà la terza: si gioca Casalese-Meletolese, coi biancocelesti a caccia del riscatto dopo il passo falso di Ciano d’En-za e i reggiani smaniosi di riprendersi il primato a lun-go monopolizzato. Quanto a motivazioni, sarà una bella sfida. Non inganni l’abissale distacco in classifi-ca - i maggiorini hanno la metà dei punti - perché già ad inizio stagione le due sfidanti s’erano incontrate e alla fine non servì il pallottoliere, indispensabile nelle prime gior-nate di campionato: in Coppa, alla prima uscita ufficiale della Casalese targata Thanasi, la Me-letolese vinse 2-0, senza entu-siasmare. A mister Agazzi il com-pito di ribaltare le gerarchie: in settimana si è lavorato molto in Baslenga e la discesa in campo con una domenica d’anticipo rispetto ai rivali (ai box per la Befana) può aver accelerato il rodaggio bianco-celeste. La possibilità di schierare la formazione tipo darà alla Casalese qualche certezza in più rispetto alla prima uscita dell’anno.

CLASSIFICA (16ª giornata) Arcetana 31; Meletole-se 30; Castellana* 29; Castelnovese*, Montecchio* 24; Cadelbosco, Povigliese 23; Brescello 22; Falk 21; Cari-gnano, Medesanese*, Ciano 20; Borgonovese 19; Lan-ghiranese* 18; Bobbiese 17; Casalese 15; Fabbrico, Traversetolo* 14.

Simone Arrighi

Il tema dominante del campionato è incen-trato sul rendimento della Juventus, non più dominatrice come la scorsa stagione. E’ vero che il vantaggio in classifica è ancora ampio, ma è maturato soprattutto per la pochezza delle avversarie dei bianconeri, nessuna in grado di competere per lo scudetto. Anche in Coppa Italia (pur battendo il Milan in rimonta) la Juve è apparsa affaticata soprattutto nei suoi interpreti di centrocampo, che hanno perso il furore ago-nistico di qualche mese fa. Più che per la lotta allo scudetto, questo calo preoccupa in vista della Champions, dove non bastano le presta-zioni “normali” per puntare alla finale. Come sta veramente la squadra di Conte lo scopriremo domani a Parma, dove la capolista incontra una

squadra che al “Tardini” ha vinto sei gare e pareggiate tre in nove esibizioni interne. Un avversario ostico per tutti, che vanta un centro-campo dinamico e di qualità, ma anche attac-canti molto pericolosi. Interessata alla sfida emiliana è la Lazio, lontana solo 5 punti dalla Juve e in pole per conquistare il secondo posto. La squadra di Petkovic non sembra però avere i mezzi per puntare allo scudetto, ma può legit-timamente ambire a un posto in Champions, traguardo sfumato d’un soffio nelle ultime due stagioni. Classifica alla mano, l’unica squadra che può insidiare il secondo posto ai biancaz-zurri è il Napoli, trascinato da Cavani e rinforza-to dall’arrivo di Armero. Battendo il Palermo al S. Paolo, la formazione di Mazzarri piò scavare

un solco tra sé e le inseguitrici, tutte alle prese con problemi più o meno grandi.

20ª GIORNATA (13-1- h 15) Bologna-Chievo (12-1 h 18), Cagliari-Genoa, Catania-Roma, Inter-Pescara (12-1 h 20.45), Lazio-Atalanta, Napoli-Palermo, Parma-Juventus, Sampdoria-Milan (h 20.45), Torino-Siena (h 12.30), Udine-se-Fiorentina.

CLASSIFICA Juventus 44; Lazio 39; Napoli 37 (-2); Inter, Fiorentina 35; Roma 32; Milan 30; Parma 29; Udinese 27; Catania 26; Chievo 24; Atalanta (-2) 22; Sampdoria (-1), Torino (-1), Pescara 20; Genoa 17; Cagliari 16; Palermo 15; Siena (-6) 11.

Fabio [email protected]

Sul campo dell’ottimo Parma conosceremo lo stato di salute della capolista, rinfrancata dal successo in Coppa

Esame verità per la Juve al TardiniSERIE A

AlbinoLeffe-CremoneseLecce-CuneoPavia-SudTirolPortogruaro-LumezzaneReggiana-CarpiTrapani-Feralpi SalòTreviso-Virtus EntellaTritium-San MarinoRiposa: Como

Lecce 31Carpi 30SudTirol 30Trapani 29Virtus Entella 26Pavia 26Lumezzane* 23Cuneo 23San Marino* 22Cremonese (-1) 21Feralpi Salò* 18Como (-1) 17AlbinoLeffe (-10) 15Reggiana 15Portogruaro (-2) 15Tritium* 9Treviso (-1) 7

19ª

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Responsabile Fabio Varesi

I tifosi gialloblu

Scordamaglia

Giovinco, grande ex del Parma

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di Giovanni Zagni

na spenta Vanoli ha ceduto nettamente alla Trenkwalder Reggio Emilia per 71-87. Que-sto il verdetto numerico che viene dal match, scarno nei

suoi dati, ma estremamente indicativo per i contenuti. Non possiamo parlare di “partita sbagliata” per gli uomini di Gre-sta e perciò di prova negativa di squadra, quando a determinarla, oltre che una certa mancanza di “fame” diffusa, resta-no sul piatto da prendere in considera-zione prestazioni individuali di qualche giocatore nettamente al di sotto della sufficienza. Le note meno liete riguarda-no Huff e Kotti, impalpabili entrambi, poi Peric, assente in difesa ed a rimbalzo, nonché Harris in netto calo di rendimen-to, senza apparenti ragioni plausibili. Con Vitali a mezzo servizio (confermata una frattura all’indice della mano destra) che purtroppo lo terrà lontano dai campi per un bel po’, diremmo che sugli scudi va messo Jackson. Onesta la presta-zione di Johnson e più che sufficiente quella di Stipanovic. Con queste troppe “punte arrotondate” cosa poteva fare Gresta ? Più che un’onorevole difesa non si poteva chiedere, anche se qualche situazione non è parsa centratissima tatticamente (perchè non provare mai a

mettersi in difesa a zona?), tanto Taylor più di 35 punti difficilmente ne avrebbe segnati. Poi, anche se il ragazzo non era presentissimo, il continuo dentro-fuori di Harris, forse non gli ha giovato. Pre-cisiamo che queste considerazioni sono di uno che guarda da bordo campo e non conosce il vissuto settimanale o del

periodo. Fortunatamente la classifica, pur non brillantissima, non è ancora drammatica, poiché Pesaro annaspa e resta a meno quattro con un passivo pesante da ribaltare, ma bisogna sotto-linearlo, che sta muovendo il mercato in cerca di riparazione definitiva. Avellino poi ha fatto il miracolo andando a vince-

re in trasferta e perciò ha agganciato la Vanoli, mentre fortunatamente Biella pur meritando forse i due punti, ha ceduto nel finale a Roma e perciò resta lì, anche lei sui bracieri ardenti. Già Biella, pros-simo avversario dei biancoblu, domani alle 18.15 al Palalauretana, ha mostrato di essere in crescendo e sta cercando

anch’essa sul mercato importanti rinforzi (il primo è il playmaker Taylor Rochestie, classe 1985): ciò significa che la squa-dra che la Vanoli si troverà di fronte, sarà motivatissima. Sin qui il complesso di Cancellieri ha evidenziato in Trey John-son e Jurak le sue punte di diamante, mentre il play Robinson potrebbe fare le valigie. E’ tornato in campo Matteo Soragna, classe 1975, per portare il suo contributo alla causa, anche se la condizione fisica, dopo il lungo stop causa infortunio, non sarà delle migliori. A sostenere il primo quintetto, oltre ai citati, saranno Mayunga, ala statuniten-se ed il greco Chrysikopoulos, il serbo Jaramaz, il play Laganà e l’ala Renzi, nonché il centro cecoslovacco Slanina. La Vanoli, che speriamo in settimana abbia ritrovato il filo di come stare in campo e perché starci a lottare, dovrà cercare il colpo grosso, pur mancando di Vitali, il che sarà pesante ma non servirà da alibi, se i compagni in buona salute non evidenzieranno quegli attri-buti che si richiedono ad una squadra ed una società che deve salvarsi. I tifosi, non sappiamo quanti, saranno al fianco della squadra ed auspichiamo che dopo la brutta prestazione con Reggio Emilia, ci sia la volontà di riscatto, per cui si possa ritornare a sorridere, in attesa di importanti riconferme.

La Vanoli prova a riscattarsi a BiellaMatch molto delicato domani in Piemonte con in palio punti molto “pesanti” per la salvezza

Anche senza l’infortunato Vitali i biancoblu vogliono cancellare la brutta prestazione fornita contro Reggio Emilia

ULEGA A

Sarà ancora la Rai a trasmettere il Giro d’Italia. L’accordo, che verrà ufficializzato nei prossimi giorni, è stato raggiunto tra i vertici della tv di Stato e gli organizzato-ri di Rcs, che hanno realizzato il prodotto di qualità richiesto. Al via della corsa rosa sono annunciate 22 squadre di nove cor-ridori ciascuna: alle 18 di World Tour si aggiungeranno la Androni di Pellizotti, che si è qualificata vincendo la Coppa Italia e le tre “invitate” Colombia Coldeportes, Fantini Vini-Selle Italia e Bardiani Csf. Al Giro dovrebbe esserci anche Joaquin “Purito” Rodriguez, ha lasciato la squadra russa Katusha Team (bocciata dal grande cicli-smo e estromessa dell’Uci World Tour ). Fuori dal ciclismo che conta, il numero uno mondiale, come avevamo già anticipato non ha accettato di sperare negli inviti, ma

ha preferito trovarsi immediatamente un altro team, firmando un contratto con la for-mazione olandese Argos-Shimano (ex team Professional) di Degenkolb e Kittel.

SIR WIGGINS Bradley Wiggins, primo britannico a vincere il Tour de France e oro

olimpico nella cronometro a Londra, è stato nominato cavaliere dell’Impero dalla regina Elisabetta. Con lui è diventato Sir anche il velista Ben Ainslie, quattro volte campio-ne olimpico. Ryder Hesjedal, lo spilungone salito sul gradino più alto del podio del Giro, ha ricevuro il “Lionel Conacher Award”, tito-lo di “Atleta canadese dell’anno”. Hesjedal è entrato nella galleria delle leggende cana-desi - primo ciclista ad aggiudicarsi il rico-noscimento, in palio dal 1932 - e asse-gnato in passato a fenomeni come Gilles e Jacques Villeneuve. Tom Boonen, con il tris da leggenda sul pavè (Fiandre, Roubaix e Gand-Wevelgem) è stato premiato qua-le miglior atleta in Belgio. In Kazakistan il festeggiato è stato Alexandre Vinokourov, oro olimpico.

Fortunato Chiodo

CICLISMO

Avellino-Pesaro Biella-Cremona Brindisi-Milano Cantù-Bologna Montegranaro-Roma Reggio Emilia-Caserta Sassari-Siena Varese-Venezia Varese 26Siena 22Sassari 22Cantù 20Roma 18Brindisi 16Reggio Emilia 14Milano 14Caserta 14Venezia 12Bologna 12Cremona 8Montegranaro 8Avellino 8Biella 6Pesaro 4

15ª

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Il Giro d’Italia sarà trasmesso ancora dalla RaiAl via 22 squadre di nove corridori ciascuna. Nel Regno Unito, Wiggins è stato nominato cavaliere dell’Impero

Sport Sabato 12 Gennaio 201325

(F.C.) Con una cerimonia solenne nella Sala consiliare del palazzo muni-cipale di Livraga (Lodi), nasce una squadra della categoria Juniores intito-lata a Lorenzo Mola, lo sfortunato corridore di Bertonico scomparso pre-maturamente: team che sarà gestito dall’Us Acli Pedale Casalese.

MONDIALE FIORENTINO L’agenda del ciclismo cerchia in rosso la data del 29 settembre: è il giorno del Mondiale, ancora più speciale per-ché dopo cinque anni la prova iridata si torna a correre in Italia, a Firenze. Nel ricordo di una persona speciale: lo spettacolare percorso che da Lucca raggiungerà il circuito finale sulle colline di Fiesole, toccherà anche Casalguidi, il paese dell’ indimenticato e indimenticabile Franco Ballerini. Un motivo in più per fare bene, anche se il ciclismo italiano si augura di trovare l’ ìuomo che lo riporti in alto. Si spera nel collaudato Vincenzo Nibali dell’Astana Team, si fa parecchio conto sul talento di Moreno Moser della Cannondale. Prima di arrivarci, si attendono anche segnali impor-tanti: l’ultima vittoria in una classica che conta risale all’autunno 2008, quando Cuneo centrò il Lombardia. L’attesa è durata fin troppo, dovranno vedersela con l’imbattibile “baronetto” inglese Wiggins, atteso ad un’altra stagione da protagonista, ma anche con lo spagnolo Contador che ha in testa il botto iridato a Firenze.

Un team intitolato a MolaLa squadra Juniores sarà gestita dall’Acli Pedale Casalese

Piadena cerca conferme contro CantùObiettivo dell’MgK Vis è chiudere uno splendido

girone d’andata con un altro successo, stasera alle 21 a Piadena nello scontro al vertice con Cantù (re-duce dal successo sul Bernareggio). La squadra di Pedroni difende il secondo posto solitario, conqui-stato con merito, a suon di ottime prestazioni.

Trasferta impegnativa, invece, per l’Erogasmet Crema, impegnata domani sul difficile parquet di

Pisogne per confermare i progressi mostrati nel match vinto contro MilanoTre. Con tanti infortunati, passare nel Bresciano non sarà facile, ma i crema-schi hanno comunque le qualità per riuscirci.

CLASSIFICA (12ª giornata) Montichiari 22; Pia-dena 18; San Bonifacio, Crema, Cantù, Orzinuovi 16; Bernareggio, Lissone, Pisogne, Milanotre Basiglio 12; Bergamo 8; Cittadella 6; Bancole 2; Arzignano 0.

BASKET DNC

Assi, sfida impossibile contro la seconda«Le giocatrici, per quanto giovani, devono sapere

contro chi stanno giocando, altrimenti saremo sempre incompiuti». Così coach Anilonti ha cercato di sponare le proprie giocatrici al termine del match perso dall’Assi Manzi contro il San Salvatore Selargius. Per sarlvarsi, la squadra non può più farsi sfuggire le occasioni propizie e anche se sfavorita, dovrà provar-ci stasera contro il San Martino di Lupari, secondo in

classifica. Diverso il discorso per la Tec-Mar Crema, che vola ad alta quota, ma che vuole riscattare l’inatte-so ko di Algrero, battendo domani a Crema il Marghera.

CLASSIFICA (14ª giornata) Venezia 26; San Martino di Lupari 24; Milano 22; Tec-Mar Crema 20; Marghera 18; Udine 16; San Salvatore, Alghero 14; Broni 12; Muggia 10; Valmadrera 8; Assi Manzi Cre-mona 6; Virtus Cagliari 4; Biassono 2.

BASKET A2

Il Giro 2012

Vitali sarà assenteper infortunio (foto Castellani)

Page 26: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

Sul difficilissimo campo di Basiano, il Videoton Crema si è laureato virtualmente campione d’inver-no. Virtualmente, perché se pur arrivati al giro di boa, con il termine del girone d’andata manca all’appello una giornata intera di campionato, quella sospesa dalla federazione a causa della neve cadu-ta qualche settimana fa, mentre il Videoton dovrà recuperare ben due giornate, lasciate lungo il cam-mino in questo freddissimo autunno. Dunque le carte potrebbero ancora mischiarsi, ma resta il fatto che i cremaschi hanno iniziato l’anno con il primato in tasca e, per il terzo anno consecutivo, con la miglior difesa del torneo. Numeri che consentono di pensare in grande nel prosiegue di una stagione che sta regalando grandi siddisfazioni.

Il Videoton Crema campione d’inverno

proprio finita. Un punto di non ritorno. Giovedì mattina la società Crema Volley ha comu-nicato alla Lega Palla-

volo di non essere più in grado di onorare la sua partecipazione al campionato di serie A. Una notizia ormai scontata, ma fino all’ultimo la dirigenza violarosa ha tentato di portava avanti la trattativa per la cessione societaria, ma tutto è risultato inutile. «Premesso che nel corso della camera di conciliazione del 21 dicembre 2012 - si legge nel comunicato inviato dal presidente Cogorno alla Lega - ed in incontri precedenti, ho illustrato i motivi che ci costringevano nostro mal-grado a ritirare fin da subito la squadra dal campionato di A1. Avendo nella stessa riunione accol-to l’invito rivoltoci a completare il girone d’andata, impegno che pur con gravi difficoltà abbiamo onora-to. Accogliendo l’invito a ricercare, anche in collaborazione con code-sto spettabile consorzio, soluzioni che consentissero alla scrivente di portare al termine il campionato ed avendo operato in queste settima-

ne in tal senso avviando diverse trattative, di cui vi ho sempre infor-mato. Tutto ciò premesso, sono purtroppo a comunicarvi l’impossi-bilità a proseguire e di conseguen-za mi vedo costretto a ritirare la squadra dal campionato di A1. Desidero ringraziare il presidente e tutto il cda per la vicinanza umana

e istituzionale dimostrataci in que-sti anni ed in particolare in questo ultimo periodo».

«Siamo costretti a prendere atto, nonostante la disponibilità dimo-strata da parte della Lega Pallavolo serie A femminile nei confronti della società Crema Volley, del ritiro dal campionato di serie A1 - afferma il

presidente Mauro Fabris -. Nel mentre comprendiamo come im-provvisi rovesci di natura economi-ca possano capitare alle imprese proprietarie delle società facendo venir meno le risorse necessarie per le attività sportive, ritengo sia però giunto il momento di tutelare il movimento della pallavolo femmi-nile di vertice, oggi e in futuro, da danni derivanti da simili situazioni e di richiamare direttamente alle pro-prie responsabilità quelle società che, pur possedendo i requisiti per iscriversi alla serie A, poi risultano non avere risorse adeguate agli impegni assunti per disputare il campionato».

Un epilogo amaro, che non deve però offuscare quanto di buono ha fatto la dirigenza della società cre-masca, griffata Icos, nel corso degli ultimi sei anni. La formazione violarosa, infatti, partita dalla serie C, è arrivata sino al gotha della pallavolo femminile, confermando nel girone d’andata di poter lottare per la salvezza. Peccato, perché il Crema Volley era diventata una bella realtà del parorama nazionale e meritava di andare avanti.

E’

Fallita la trattativa per la cessione della società, il presidente si è visto costretto a ritirare la squadra dalla serie A1

Crema Volley, game over. PurtroppoAll’indomani della sconfitta al tie-break di Brescia

contro l’Altlantide, il tecnico dei blues Vittorio Verderio ha rimesso alla società il proprio incarico, comunican-do al presidente Percivaldi le proprie dimissioni. Preso atto della volontà del tecnico, dall’inizio della settima-na la società e a caccia di sostituto, che possa con-durre la squadra sino alla termine del campionato di serie B1. Gli allenamenti, in preparazione alla gara contro Olbia, sono stati diretti dal tecnico in seconda Giancarlo Gandolfi, coadiuvato dall’assistente Gianpietro Vergine e dai preparatori atletici Diego Cerioli e Gianluca Severgnini. «La società ringrazia Vittorio per la professionalità, l’umanità l’impegno e profusi in questi anni, augurandogli le migliori fortune nelle attività future», ha fatto sapere la dirigenza della Reima, che sicuramente non pensava di iniziare il nuovo anno all’ultimo posto in classifica. Tempo per rimediare non manca, ma è inutile rimarcare quanto sia importante recuperare il terreno sin da subito, vin-cendo il match domani contro l’Olbia.

CLASSIFICA (11ª giornata) Cantù 26; Bergamo 24; Genova 23; Asti 20; Cagliari, Mondovì, Milano, S. Antioco 18; Olbia 15; Brescia 13; Iglesias, Brugherio 12; Reima Crema, Cisano 7.

Verderio si è dimessoReima, ora devi reagire

IL CASO

SportSabato 12 Gennaio 201326

Ha portato bene alla Pomì il ritorno al Pala Baslenga di Casalmaggiore in occasione dell’allenamento congiunto con la Systema Montichiari: la formazione di casa ha avuto la meglio per 3-0 e poi ha vinto anche il quarto set disputato a risultato acquisito (25-19, 25-19, 25-16, 25-20 i parziali). Dopo il succes-so per 3-1 sul Crovegli Cadelbosco nel primo test dell’anno, è arrivata un’altra prestazione confortante da parte delle ragazze di Gianfranco Milano. Il tecnico ha dovuto rinun-ciare alla Olivotto (alle prese con un risenti-mento alla schiena), ma in compenso ha potuto apprezzare una squadra tonica e moti-vata, ottimo segnale in vista della difficile tra-sferta di domani sul campo del Bisonte San Casciano. In fotocopia i primi due set, il primo ha visto la Pomì arrivare per prima ai due stop tecnici, 8-4 e 16-10, per poi chiudere 25-19. Più equilibrata la prima parte di secondo par-

ziale, con le ragazze di Giorgio Nibbio avanti 7-8 poi raggiunte e distanziate nel prosieguo sino al bis del 25-19 finale. Dal terzo set ci sono state le sostituzioni, ma il risultato non è cambiato, progressivamente guadagnano campo Agri-foglio, Guatelli, D’Ambros e Nasari. Le bresciane hanno dato sempre l’im-pressione di reggere il confronto, ma solo fino al primo terzo di gioco, per poi lasciare campo a Bacchi e compagne, che hanno chiuso con un netto 25-16. A risultato acquisito i due tecnici Milano e Nibbio si sono accordati per la disputa di un quarto set che questa volta ha visto la Systema decisamente più combattiva per lo meno fino al secondo time out tecnico, al quale si è arrivati con la Pomì avanti di un solo punto. Un finale di set di nuovo autorita-rio ha permesso alle casalasche di distanziare Montichiari di quattro lunghezze sul 21-17 e poi chiudere lasciandole a 20. Insomma, una

Pomì in palla quella che vuole vendicare il ko patito all’andata contro il San Casciano. Fu un incontro molto strano, con il sestetto rosa quasi incapace di prendere in mano le redini del gioco. Da allora molte partite sono passa-te e la Pomì ha indubbiamente una maggiore consapevolezza del proprio valore. La partita di domani sancirà anche il ritorno dell’oppo-sta rosa Valentina Zago, bloccata tutto il giro-ne di andata da un problema agli addominali. Proprio a San Casciano Valentina ha trascor-so due anni in B1, culminati nella partecipa-zione alla finale dei playoff promozione persa proprio contro Casalmaggiore.

CLASSIFICA (13ª giornata) Novara 33; Pomì Casalmaggiore 31; Ornavasso 30; Frosi-none, Pavia 21; Montichiari, Soverato 20; Mazzano 19; San Casciano, Sala Consilina 18; Cadelbosco 17; Fontanellato 12; Marsala 8; San Vito 5.

SERIE A2

Tutto si potrà dire del boccismo di casa nostra, che tecnicamente è alquanto modesto e inadeguato, ma non si potrà mai affermare che i nostri bocciofili non hanno un cuore grande. La dimostrazione è arrivata dalla “Gara di Natale” organizzata da Franco Bosi in supporto con il comita-to tecnico cremasco, dove ancora una volta in tanti e con un grande spirito di solidarietà hanno aderito a questa manifestazione promozionale con finalità benefiche, libera a tutti.

Il suo epilogo, come è ormai una tradizione, il giorno dell’Epifania sulle corsie di un gremito bocciodromo comunale alla presenza, tra gli altri, del presidente del comitato provincia-le cremonese Giovanni Piccioni. Si

sono aggiudicati la gara Giovanni Gritti in coppia con Ernesto Giana, ma hanno vinto e si sono distinti i 336 uomini e donne, tesserati e non che hanno collegato lo sport delle bocce alla solidarietà dimostrando grande sportività.

Dopo aver superato nei quarti di finale i lodigiani Ghidoni e Veronesi, Gritti e Giana eliminavano in semifina-le Belloni e Pecchenini ed in finale avevano la meglio su Francesco Vezzoni e Mario Magnini con il pun-teggio finale di 12-6. Al quarto posto Franco Gaffuri accoppiato a Gian-battista Defendenti.

Al termine della manifestazione il presidente Franco Stabilini ha conse-gnato l’intero ricavato della manifesta-

zione e della lotteria, 5500 euro, al “Progetto Pro-Bosnia”, all’Anffas di Crema, alla parrocchia Sacro Cuore di Crema Nuova, alla Famiglia Sma ed ai terremotati dell’Emilia-Romagna.

L’unica nota negativa nuovamente l’assenza a questa simpatica manife-stazione di un rappresentate del Comune di Crema: “Mi dispiace - afferma Stabilini - anche perché si tratta di un fatto che si ripete tutti gli anni e non so darmi una spiegazione. Ho sempre più l’impressione che lo sport delle bocce al Comune di Crema interessi molto poco: solamente tante promesse e niente di più! Al di là di questo episodio negativo desidero ancora una volta ringraziare tutti i par-tecipanti e il buon Franco Bosi che ha diretto la gara e che da tanti anni cura con passione questa manifestazione».

Massimo Malfatto

BOCCE

La Pomì sogna di riscattare il ko all’andata

SERIE B1

Un attacco della Bracchi

Gritti e Giana si aggiudicano la “Gara di Natale”

Le violarosa dell’Icos Crema salutano il campionato

Giovanni Gritti, Ernesto Giana, Paolo Gatti e Valerio Branchi, finalisti della gara

CALCIO A 5

Non è iniziato nel migliore dei modi l’anno nuovo per il Pieve 010, che a Montecchio Precalcino ha incassato la terza sconfitta in campionato contro una formazione non certo irresistibile.

Sconfitta maturata negli ultimi otto minuti, quan-do i rossoblu sembravano avere in mano la partita (conducevano per 2-0). Nella ripresa, la reazione della squadra di casa è stata veemente: prima Clavello e poi Andrea Gnata segnavano le due reti del pareggio a quattro minuti dalla fine. A questo punto i pievesi andavano in tilt gol e lasciavano via libera al Montecchio Precalcino, che alla fine si imponeva 5-3. Un asconfitta che comunque lascia il Piave 010 a metà classifica, a distanza di sicurez-za dalla zona pericolosa, ma serve un’immediata

reazione nel match di stasera a Viareggio (ore 20.45) contro la seconda della classifica. Ci vorrà però una grande prestazione per portare a casa un risultato positivo.

10ª GIORNATA Hockey Sandrigo-Hockey Roller Scandiano, Amatori Modena-Montecchio Precal-cino, Spv Viareggio-Hockey Pieve 010, Correggio Hockey-Roller Bassano, Caf Cgn Pordenone-Cresh Eboli. Riposa: Amatori Vercelli.

CLASSIFICA Hockey Roller Scandiano 20; Spv Viareggio 19; Correggio Hockey 15; Amatori Vercelli 14; Montecchio Precalcino, Hockey Pieve 010 13; Caf Cgn Pordenone 12; Hockey Sandrigo 11; Roller Bassano, Cresh Eboli 4; Amatori Modena 3.

Il Pieve 010 cerca l’impresa a ViareggioHOCKEY PISTA

Page 27: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

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MERCEDES-BENZ A 180 CDI AVANTGARDE BLUE EFFICIENCY- 11/2010 , 4/5-Porte, Nero, 47000 km, 80 kW/109CV, Diesel, Manuale, E5, Iva esposta - € 13.600

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MERCEDES-BENZ E 270 CDI S.W. ELEGANCE - 03/2004 , Sta-tion Wagon, Nero, 141000 km, 130 kW/177CV, Diesel, Automatico, E3€ 8.700

VOLVO XC 70 2.4 D5 163 CV AWD KINETIC - 01/2005 , Station Wagon, Argento, 110000 km, 120 kW/163CV, Diesel, Automatico, E3€ 12.400

Page 28: Il Piccolo del Cremasco 12 gennaio 2013

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