Il miglioramento scolastico nel Sistema Nazionale di Valutazione
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Il miglioramento scolastico nel Sistema Nazionale di Valutazione
Massimo Faggioli, Dirigente Area di ricerca “miglioramento” Indire
Convegno internazionale “Migliorare la scuola”Napoli, 14-15 Maggio 2015
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
IL RUOLO DELL’INDIRE NEL SNV
«fornire un sostegno al miglioramento scolastico»
Un compito specifico, circostanziato, e ribadito da tutte le norme che riguardano SNV.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
La legge 10 del 26/2/2011Conversione in legge del DL 225 del 29/12/2010 “milleproroghe”
Definisce in modo sintetico un sistema nazionale di valutazione delle scuole composto da tre soggetti:
1 – l’INVALSI, che si occupa della valutazione degli apprendimenti degli studenti e partecipa alle indagini nazionali e internazionali in questo settore
2 – il corpo ispettivo autonomo e indipendente, che valuta le scuole e i loro Dirigenti
3 – l’INDIRE, che fornisce un sostegno al miglioramento scolastico
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
DPR 80/13 Art. 4 - Indire
Fornisce il supporto alle istituzioni scolastiche nella definizione e attuazione dei piani di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti, autonomamente adottati dalle stesse.
A tale fine, cura il sostegno ai processi di innovazione centrati sulla diffusione e sull'utilizzo delle nuove tecnologie, attivando coerenti progetti di ricerca tesi al miglioramento della didattica, nonchè interventi di consulenza e di formazione in servizio del personale della scuola, anche sulla base di richieste specifiche delle istituzioni scolastiche.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
DPR 80/13 Art. 6 - Procedimento di valutazione
c) azioni di miglioramento:
1) definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche
degli interventi migliorativi anche con il
supporto dell'Indire o attraverso la collaborazione con università,
enti di ricerca, associazioni professionali e
culturali. Tale collaborazione avviene nei limiti delle risorse umane
e finanziarie disponibili e senza determinare nuovi o maggiori
oneri per la finanza pubblica;
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Direttiva n°11 del 18 settembre
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell' offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:
•alla riduzione della dispersione scolastica e dell' insuccesso scolastico;
•alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti;
•al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;
•alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al lavoro.
•L'INDIRE svolgerà le attribuzioni previste dall'articolo 4 del Regolamento, mettendo a disposizione delle scuole strumenti ed esperti qualificati per predisporre i piani di miglioramento.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Circolare 47 21/10/2014DG Ordinamenti
Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione.
Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014.
Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione.
Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Cos’è?Albo consulenti per il miglioramento
Selezione, costruzione e formazione
di un Albo Nazionale di consulenti del miglioramento
Sarà garanzia della qualità e della professionalità degli
esperti impiegati nei progetti INDIRE.
Potrà essere interrogato e utilizzato anche dalle istituzioni
scolastiche che necessitano di esperti da destinare a corsi di
formazione in servizio per gli insegnanti, ovvero per realizzare
processi di miglioramento etc., nell’ambito di iniziative gestite
con fondi propri nel rispetto delle regole fornite dal Regolamento.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Chi
Docenti e ricercatori che abbiano maturato titoli ed
esperienze attinenti ai processi di autovalutazione,
valutazione e miglioramento delle Istituzioni
scolastiche.
Albo consulenti per il miglioramento
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Perché
Dotare INDIRE di una comunità di consulenti con competenze
relazionali e metodologiche e con conoscenze relative ai quadri
di riferimento della school effectiveness e school improvement.
Mettere a disposizione delle scuole strumenti ed esperti
qualificati a supporto dei processi di autovalutazione e
miglioramento delle istituzioni scolastiche.
Albo consulenti per il miglioramento
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Come
Il reclutamento avverrà verrà effettuato tramite bando
di selezione ad evidenza pubblica e percorso di
formazione selettivo per titoli e prove.
Sistema di candidatura sarà online con:verifica dei requisiti di accesso valutazione iniziale del percorso culturale e professionale dei candidati.
Inserimento nel percorso di formazione selettiva di un contingente di circa 600consulenti.
Albo consulenti per il miglioramento
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Percorso di formazione selettiva
Albo consulenti per il miglioramento
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Risultati attesiBiennio di avvio 2015/2017
Saranno inseriti nel percorso di formazione selettiva
un contingente di 600 consulenti per il miglioramento
per selezionarne, al termine del percorso
formativo e con prove finali, circa 300.
I termini per la candidatura verranno riaperti ogni 2 anni
al fine di raggiungere gradualmente un numero di consulenti pari ad
almeno 500.
Albo consulenti per il miglioramento
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
1. un percorso di ricerca finalizzato allo studio approfondito della professionalità del consulente per il miglioramento della scuola;
2. un costante monitoraggio delle attività dei consulenti presso le scuole, sia per verificare la qualità degli interventi, sia per sviluppare linee di ricerca volte all'analisi di efficacia dei processi di miglioramento;
3. una valutazione in itinere del lavoro dei consulenti per il miglioramento attraverso questionari di soddisfazione rivolti a Dirigenti Scolastici e Team per il miglioramento (erogati da INDIRE o da soggetti terzi incaricati da INDIRE).
Ricerca, monitoraggio e valutazione
Albo consulenti per il miglioramento
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Il Piano di Miglioramento
Postulato: priorità e traguardi sono fissati nella sezione 5 del RAV e non sono oggetto di revisione/modifica
Gli obiettivi/processi descritti nel RAV sono oggetto di revisione alla luce dell’analisi dei possibili nessi tra i diversi obiettivi e della valutazione di fattibilità e impatto (che non è stata oggetto della sezione 5 del RAV)
Scopo: ridurre il numero di azioni concentrandosi su quelle strategiche ai fini del raggiungimento dei traguardi
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Nota 2/3/2015 - DG OrdinamentiOrientamenti per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione.
«Certo, ogni sistema di valutazione e di miglioramento necessita di
un linguaggio condiviso, di modalità standardizzate e di un quadro
di riferimento comune. Per favorire adeguati processi di analisi e
miglioramento è stato, pertanto, imprescindibile fornire, tramite un
modello-base di Rapporto di autovalutazione, punti di riferimento
univoci, indicatori comuni, dati comparabili.»
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Prima fase: la contestualizzazione degli obiettivi di processo
1. Rilettura d’insieme delle criticità individuate nelle 19 sottoaree del RAV. Questo tipo di lettura permette una visione sistemica del lavoro svolto durante il processo di autovalutazione.
2. Individuazione dei nessi riscontrabili tra le diverse criticità individuate, rileggendole in ottica trasversale rispetto alle 7 aree del RAV.
3. Aggregazione di «grappoli» di criticità/problemi su pochi obiettivi da raggiungere. Questo passaggio diviene centrale per poter acquisire consapevolezza della necessità di indirizzare il piano su poche azioni strategiche.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Seconda fase: le azioni strategiche
1. Collegamento degli obiettivi di processo così identificati con le priorità/traguardi precedentemente dichiarati nel RAV (espressione delle motivazioni)
2. Per ogni obiettivo definizione delle azioni che la scuola intende attuare, considerandone la fattibilità e l’impatto.
Questa fase permette di definire quali sono gli interventi necessari e possibili alla scuola nel breve/medio periodo, in funzione dei traguardi definiti nel RAV, per iniziare il proprio processo nell’ottica del miglioramento continuo.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Terza fase: la pianificazione delle azioni
• Pianificazione delle azioni di miglioramento in termini di:
I. Descrizione delle attività;
II. Definizione di risorse economiche, umane e contestuali da
impegnare;
III. Attività di monitoraggio e relativi indicatori (check);
IV. Tempistica delle azioni.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Quarta fase: valutazione e diffusione
Tutte le azioni che riguardano il Piano di Miglioramento sono oggettodi valutazione periodica (check complessivo) da parte del Nucleo peril miglioramento.
1. La valutazione del Piano di Miglioramento: indicatori, attori
coinvolti, strumenti.
2. La diffusione dei risultati: attori coinvolti e strumenti;
3. Monitoraggio del Budget complessivo
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Quinta fase: la descrizione del Nucleo per il Miglioramento
Viene chiesto alla scuola di descrivere:
I componenti del Nucleo per il Miglioramento;
Il loro ruolo nell’organizzazione;
Modifiche o meno nella formazione rispetto al Nucleo per
l’autovalutazione.
Valutazione del percorso svolto
descrizione degli eventuali interventi di consulenti esterni per
l’accompagnamento al PdM.
Massimo Faggioli, 14-15 Maggio 2015
Alcuni aspetti centrali
• Il Piano di Miglioramento come documento di progettazione e di
documentazione che rimane “aperto” durante tutto il corso delle
azioni.
• Ruolo centrale del Ds;
• Importante partecipazione del DSGA e di componenti della
comunità scolastica ritenuti attori privilegiati (studenti, genitori).
• Importanza di scegliere azioni piccole ma concretamente
realizzabili e condivisibile per la scuola.