I SISTEMI PER LAUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA A cura del gdm1 (Gruppo Diabete Mellito tipo1)
-
Upload
giulio-patti -
Category
Documents
-
view
217 -
download
0
Transcript of I SISTEMI PER LAUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA A cura del gdm1 (Gruppo Diabete Mellito tipo1)
I SISTEMI PER L’AUTOCONTROLLO DELLAGLICEMIA
A cura del gdm1
(Gruppo Diabete Mellito tipo1)
I SISTEMI PER L’AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
I glucometri rilevano la glicemia in base a due principi di misura:
Reflettometrico:
Il glucosio nel sangue, a contatto con i reagenti presenti nella striscia, la colora in maniera proporzionale alla sua concentrazione. Uno o due piccoli diodi luminosi proiettano una luce che viene in parte assorbita e rifratta dall’area di reazione. Tanto più scura sarà la striscia, tanto minore sarà la percentuale di luce rifratta e letta dall’apparecchio.
Elettrochimico:
Il glucosio del sangue, a contatto con i reagenti presenti nella striscia, provoca una variazione di potenziale elettrico direttamente proporzionale al contenuto di glucosio nel sangue, misurabile con un amperometro.
L’autocontrollo della glicemia
I SISTEMI PER L’AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
Le fasi dell’autocontrollo:• Lavarsi le mani e asciugare bene• Caricare il pungidito• Inserire la striscia reattiva nello strumento• Massaggiare il polpastrello e pungere lateralmente• Accostare la goccia di sangue alla striscia reattiva• Attendere qualche secondo• Leggere il risultato• Annotare il valore sul diario• Estrarre la striscia e la lancetta utilizzata
L’autocontrollo della glicemia
I SISTEMI PER L’AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
Nei 30 anni di sviluppo di strumenti per la determinazione della glicemia si è lavorato per
facilitare la pratica dell’autocontrollo, agendo su:
• Tempo di misura
• Quantità di sangue richiesta
• Praticità
• Dolore della puntura
L’autocontrollo della glicemia
I SISTEMI PER L’AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
L’impegno per l’inserimento del glucometro nella vita quotidiana del paziente ha determinato la possibilità di far scegliere al paziente tra modelli diversi, appartenenti a due concetti di strumenti:
• Strumenti a striscia singola: l’utilizzo prevede l’inserimento di una striscia reattiva, la deposizione del campione e la lettura del risultato.
• Strumenti integrati: sono caratterizzati dal “tutto in uno” con la presenza di caricatori contenenti più strisce ed eventualmente il pungidito.
L’autocontrollo della glicemia
I SISTEMI PER L’AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
Pungidito: le caratteristiche da considerare
• Qualità delle lancette (diametro, siliconatura, affilatura);
• Igiene del sistema;
• Possibilità di selezionare diversi livelli di penetrazione;
• Velocità nella puntura;
• Precisione del meccanismo di penetrazione;
• Praticità di smaltimento.
L’autocontrollo della glicemia
I SISTEMI PER L’AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
Pungidito: alcuni consigli
• Cambiare regolarmente la lancetta;
• Effettuare la puntura sul lato del polpastrello alternando le dita ogni volta;
• Preservare il pollice e l’indice dalla puntura, ne diminuirebbe la sensibilità;
• Il prelievo è più facile premendo il pungidito contro il polpastrello;
• E’ importante avere le mani calde, pulite ed asciutte;
• Evitare l’uso di batuffoli di cotone imbevuti di alcool;
• Eliminare la prima goccia di sangue.
L’autocontrollo della glicemia
I SISTEMI PER L’AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA
Siti alternativi
• E’ possibile effettuare il prelievo anche da siti diversi dal polpastrello:
• Palmo della mano e lobo dell’orecchio. I valori rilevati sono assimilabili a quelli del polpastrello.
• Avambraccio, braccio, coscia e polpaccio. Sebbene meno dolorosi, tali siti registrano meno velocemente le variazioni di glicemia e sono da utilizzare in controlli di routine lontano dai pasti.
• Per il prelievo da tali siti occorre applicare l’apposito cappuccio trasparente sul pungidito.
L’autocontrollo della glicemia
Errori comuni
L ’Autocontrollo: probabili errori
Lo strumento:
• Parte ottica sporca * (reflettometrici)
• Pila scarica *
• Controllo dello strumento
* Segnalato automaticamente
L’Autocontrollo: probabili errori.
Le Strisce Reattive:
• Flacone scaduto
• Flacone lasciato aperto
• Flacone mal conservato
L’Autocontrollo: probabili errori
La procedura
• Codice delle Strisce Reattive (calibrazione)
• Lato di inserimento della Striscia Reattiva
• Errata deposizione del sangue
• Non rispetto della sequenza operativa
• Sito prelievo
• Quantità di sangue
Gli strumenti della prima generazione per uso domiciliare danno un risultato riferito
ad analisi su sangue intero: per questo motivo forniscono un risultato inferiore del
12/15 % rispetto a quello del laboratorio.
Gli strumenti di ultima generazione sono plasma calibrati e quindi confrontabili al
risultato di laboratorio.
La accuratezza è la capacità di uno strumento di misura di dare un risultato quanto più
vicino a quello reale.
La precisione è la capacità di uno strumento di misura di dare, da uno stesso
campione, misurazioni più possibile simili.
ACCURATEZZA SMBG
E’ accettata comunemente una deviazione massima nei confronti del laboratorio di un + - 20%
PRECISIONE SMBG
Si conviene una imprecisione massima accettabile < 5%
Non confrontare mai tra di loro i risultati di due glucometri, ma confrontarli singolarmente con i risultati ottenuti da un sistema di riferimento (il laboratorio) del cui funzionamento si è certi.
Attenersi ai protocolli corretti per effettuare questo tipo di confronti.
Tempo fra i due prelievi.
Tempo di analisi in laboratorio.
Perché usare un reflettometro anziché un altro?
• Ridotte dimensioni d’ingombro
• Ridurre al minimo le operazioni di manovra: inserimento strisce reattive e codifica
automatica delle stesse.
• Possibilità di trasferire i dati memorizzati dal reflettometro, in tempo reale,
direttamente sul server del proprio diabetologo via e-mail e ricevere informazioni su
eventuali correzioni da apportare alla terapia insulinica, ipoglicemizzanti orali, o
modificare semplicemente il proprio stile di vita.
L’INSULINA DEVE ESSERE INIETTATA NEL TESSUTO SOTTOCUTANEO
• Siringhe
• Penne
• Microinfusori
• Le confezioni non iniziate: 2 anni in frigorifero a 2-8°C (comparto frutta e verdura).
• Non iniettare l’insulina appena estratta dal frigorifero (va utilizzata a temperatura
Ambiente).
• Le confezioni in uso: 28 giorni (sempre a temperatura ambiente), evitando di esporle a fonti di calore, fonti dirette di luce ed a sbalzi di temperatura in genere.
GLI AGHI DEVONO ESSERE USATI UNA SOLA VOLTA IN QUANTO DOPO IL
LORO PRIMO USO:
• Si riduce il grado di lubrificazione e affilatura con comparsa di micro ripiegature,
• Si provoca maggiore danno ai tessuti
• (iniezioni più dolorose e maggiore rischio di lipodistrofia);
• Si contaminano divenendo quindi fonte di infezione.
COME PRATICARE L’INSULINA CON LA SIRINGA (I)
• Lavarsi le mani
• Accertarsi che il prodotto non sia scaduto e il tappo sia in perfette condizioni
• Ruotare tra i palmi delle mani il flacone per rimettere l’insulina in sospensione
(non necessario per l’insulina ad azione rapida/ultrarapida)
• Iniettare nel flacone una quantità d’aria uguale alla dose di insulina da prelevare
• Aspirare la quantità d’insulina desiderata
COME PRATICARE L’INSULINA CON LA SIRINGA (II)
• Disinfettare il sito d’iniezione
• Aspirare qualche unità di insulina in più in modo da facilitare l’eliminazione delle
bolle d’aria eventualmente presenti
• Assicurarsi di non aver leso alcun vaso
Per la preparazione estemporanea di miscele:
• Iniettare aria nei flaconi e prelevare sempre per prima l’insulina ad azione
rapida/ultrarapida poi quella ad azione prolungata.
• Il vantaggio della siringa è la preparazione estemporanea di miscele (ma
attualmente vi sono varie formulazioni di miscele precostituite)
TECNICA DI INIEZIONE
• Iniezione
Nel tessuto sottocutaneo utilizzando eventualmente la tecnica del pizzico
• Sito di iniezione
Parte alta delle braccia, delle cosce, delle natiche o dell’addome, ruotando le zone e
cambiando il punto di iniezione all’interno della stessa zona per evitare la lipodistrofia
Ed evitando le aree destinate ad attività fisica e quelle danneggiate
LE PENNE PER INSULINA
• Il nome deriva dalla somiglianza con le penne stilografiche usate per la scrittura:
con la differenza che al posto
del serbatoio di inchiostro dispongono di un serbatoio di insulina (cartuccia) ed al
posto del pennino hanno un ago.
VANTAGGI (I)
• Semplicità d’uso (molti di quei punti prima descritti per la preparazione della
siringa si rendono superflui in questo caso)
• Precisione di dosaggio
• Precisione di erogazione
• Facilità di caricamento
• Possibilità di disporre di sistemi di controllo e verifica
VANTAGGI (II)
• Facilità di impugnatura
• Trasporto facilitato dell’insulina
• Migliore protezione dell’insulina
• Migliore compliance e maggiore accettazione della malattia da parte del paziente
• Liberazione dallo stigma sociale
SVANTAGGI
• E’ bene ricordare che l’uso della penna è strettamente personale.
• E’ consigliabile non rimuovere continuamente la cartuccia ma, in caso sia
necessario, è bene disporre di più penne.
• Dopo 1 sola iniezione il 58% delle cartucce sono apparse contaminate (materiale
biologico quale squame e cellule epiteliali).