I processi di democratizzazione. 2 La prima instaurazione democratica Secondo Dahl sono due i...
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I processi di democratizzazione
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La prima instaurazione democraticaSecondo Dahl sono due i processi:
a) il primo fa riferimento all’ammissione del dissenso tra le forze politiche diritti civili;
b) il secondo all’inclusività della
popolazione diritti politici.
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In queste due dimensioni si possono far rientrare tutti i regimi politici perché rappresentano il passaggio dalla politica di élite alla politica di massa (Bendix).
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Oligarchie competitive Poliarchie
Egemonie chiuse Egemonie includenti
PARTECIPAZIONE
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Vengono riconosciuti tre tipi di diritti:
Politici: elettorato attivo e passivo e costruzione di organi rappresentativi;Sociali: diritto al lavoro, alla salute e creazione del cosiddetto welfare state;Civili: diritti legati alla libertà individuale e alla creazione del sistema giudiziario.
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Rokkan spiega i diversi esiti della prima instaurazione democratica: legittimazione, incorporazione, rappresentanza e potere esecutivo.
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Legittimazione: riconoscimento effettivo dei diritti civili, ovvero della cittadinanza civile.
Incorporazione: espansione del suffraggio e quindi della cittadinanza politica;
Rappresentanza: il passaggio dal sistema elettorale maggioritario a quello proporzionale;
Potere esecutivo: viene riconosciuta la responsabilità politica del governo nei confronti del parlamento.
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L’introduzione di queste soglie differisce da paese a paese portando a soluzioni e modelli democratici diversi.
Es.: il modello inglese è caratterizzato dall’introduzione del principio di responsabilità prima dell’estensione del diritto di voto.Il modello tedesco rappresenta la soluzione inversa.
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Il paradigma democraticoLa dinamica di un processo di democratizzazione si articola in quattro processi: crisi ed eventuale crollo, transizione, instaurazione, consolidamento.
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CRISI:
si apre quando cominciano a cadere le barriere che impedivano l’espressione della libertà, del dissenso, del pluralismo.
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Cause della crisi:
1. crescita della violenza e della illegalità;
2. caduta del rendimento politico;
3. frattura interna all’élite;
4. aumento della domanda di partecipazione.
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Reazione alla crisi Effetti della crisi
repressione consolidamento
concessione tempo
legittimazione transizione
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TRANSIZIONE:
si tratta di un periodo ambiguo e intermedio in cui il regime ha abbandonato alcuni caratteri determinanti del precedente assetto istituzionale, senza avere acquisito i caratteri del nuovo regime che sarà instaurato.
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Continuità/discontinuità: attori, regole, istituzioni
Partecipazione: bassa alta
Violenza: bassa alta
Durata: breve lunga
Modalità della transizione democratica (Morlino)
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Transizione continua:
1. l’élite ritiene che sia importante il “tempo”;
2. i costi repressivi sono troppo alti;
3. ricambio generazionale dell’élite;
4. si emarginano gli oppositori estremisti;
5. ci sono più possibilità di mantenere le cariche.
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Transizione discontinua:1. se le élite prevedono una vittoria dell’estremismo rifiutano la democrazia;2. se le élite prevedono una vittoria dell’estremismo ed una vittoria dei moderati accettano la democrazia;3. se le élite prevedono una sconfitta dell’estremismo e una propria vittoria accettano la democrazia.
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INSTAURAZIONE:
si intende la fase che vede l’edificazione delle principali istituzioni del nuovo regime democratico.
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Le fasi dell’instaurazione:
1. constitution-building;
2. scelte di tempo e ordine di priorità;
3. patto costituzionale;
4. legittimazione dei processi costituenti;
5. modello di democrazia.
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Si è nel pieno della fase instaurativa dopo le prime elezioni libere e si realizza il disegno costituzionale.
Questa fase si conclude con la costruzione delle nuove strutture del regime.
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I dilemmi dell’instaurazione:
1. dilemma del torturatore;
2. epurazione del personale;
3. riallineamento dei cleavages.
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Dimensioni di variazione dell’instaurazione:1. durata e ruolo della violenza;2. attori (anche diversi da quelli della
transizione);3. posizione dei militari;4. coalizione fondante il regime;5. partecipazione di massa;6. continuità/discontinuità del personale del
nuovo regime.
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I fattori esplicativi della transizione:
1. tradizioni politiche;
2. precedente politica di massa;
3. durata e tipo di esperienza autoritaria;
4. ragioni della caduta;
5. grado di organizzazione dell’opposizione;
6. modalità della transizione.
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CONSOLIDAMENTO:
quel processo di definizione-fissazione nei loro caratteri essenziali, e di adattamento in quelli secondari, delle diverse strutture e norme proprie del regime democratico, indotto anche dal trascorrere del regime (Morlino).
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Linz e Stepan:
1. nessun gruppo politico cerca di destituire il regime;
2. i mutamenti avvengono entro i parametri delle regole democratiche;
3. la democrazia è l’unica alternativa politica possibile.
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Diamond:
consolidamento positivo, ovvero più il regime ha successo nel fornire alla gente ciò che essa vuole, più la legittimità tende a radicarsi nell’opinione pubblica.
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Pridham:
consolidamento negativo, che consiste nella soluzione dei problemi rimasti aperti con la transizione e l’instaurazione e nella riduzione di ogni seria sfida alla democratizzazione.
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Valenzuela:
il consolidamento può essere continuo o discontinuo rispetto alla transizione ed instaurazione. Nel primo caso si possono avere effetti negativi ai fini del consolidamento.
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Huntington:
quando il partito o il gruppo di partiti che ha preso il potere con le prime elezioni cede successivamente il potere a nuovi vincitori e, quando i nuovi vincitori cedono a loro volta pacificamente il potere a ulteriori vincitori, dopo una nuova elezione.
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Per realizzare un consolidamento è necessaria una rottura con il passato:1. scomparsa dei poteri tutelari e domini riservati;2. eliminazione di attori autoritari;3. superamento della neutralità di alcuni attori politici e sociali;4. eliminazione di comportamenti autoritari;5. superamento della crisi economica e delle disuguaglianze sociali.
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Una democrazia è consolidata quando:
a) la democrazia è l’unico regime possibile;b) routinizzazione delle prassi democratiche;c) lo Stato esercita la sua sovranità;d) le relazioni tra lo Stato e le istituzioni sono
reciproche;e) lo Stato riesce a superare gravi crisi
economiche.
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Teoria dell’ancoraggio
(Morlino, paesi del Sud Europa):
i rapporti stabili si instaurano in due direzioni: dal basso verso l’alto (legittimazione) e dall’alto verso il basso (ancoraggio).
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Legittimazione:
è il processo attraverso il quale si sviluppa la legittimità, cioè un insieme di atteggiamenti positivi nei confronti delle istituzioni democratiche che sono considerate le più appropriate per governare.
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I cittadini possono accettare in modo diverso le istituzioni:
Consensoosservanza e obbedienza
SostegnoA questo proposito tale misurazione si effettua con i sondaggi di opinione.
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Per il consolidamento di un paese è importante riscontrare consenso nella popolazione e legittimazione nelle élite partitiche (espressa nelle dichiarazioni e nei manifesti elettorali).
Per misurare il consolidamento è importante il timing.
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Legittimazione esclusiva: interi settori della élite non accettano le istituzioni democratiche.
Legittimazione inclusiva: tutte le organizzazioni politiche sono integrate e coinvolte.
Consenso ristretto: esiste, tra i cittadini, un’alternativa politica con propri valori.
Consenso esteso: è diffusa l’acquiescienza.
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Effetti:
a. rispetto della legalità;
b. compromesso democratico;
c. neutralità dei militari;
d. consenso dei gruppi imprenditoriali.
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Ancore:
le ancore (1. organizzazione partitica, 2. clientelismo, 3. neo-corporativismo, 4. ruolo di gatekepeer dei partiti) tengono agganciata la società civile in generale o diversi settori specifici.
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1. l’introduzione della competizione porta a sviluppare organizzazioni efficienti e funzionali;
2. crea un legame forte tra i singoli individui e le autorità pubbliche;
3. prevede la presenza di accordi tra associazioni, sindacati e istituzioni;
4. i partiti di governo e di opposizione controllano l’accesso dei gruppi di interesse e stabiliscono le priorità.
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Le ancore possono caratterizzare e rafforzare il consolidamento, mentre la legittimità (esclusiva o inclusiva) rappresenta il risultato del processo di legittimazione.
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Esempi di consolidamento:
Italia consolidamento attraverso i partiti;
Spagna consolidamento attraverso le élite partitiche;
Portogallo consolidamento attraverso lo Stato.
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Disancoraggio e crisi:
questo si può verificare nei casi in cui il consolidamento democratico è avvenuto a causa di un forte ancoraggio (i costi di mantenimento diventano troppo elevati).
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Come avviene il disancoraggio?
a) il consolidamento porta alla assenza di alternanza politica;
b) le interazioni politiche tra élite e cittadini influenzano le ancore;
c) percezione di inefficienza del sistema;d) indebolimento delle ancore e apertura al
cambiamento.
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La teoria dell’ancoraggio è applicabile, parzialmente, ai paesi del Sud America (consolidamenti più deboli).
Nei paesi dell’Europa dell’Est l’ancoraggio avviene tramite le istituzioni.
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Secondo Linz e Stepan una democrazia è consolidata quando (cinque arene democratiche):
1. si sviluppa una società civile libera e attiva;2. vi è una società politica autonoma;3. c’è il rispetto della rule of law;4. esiste una burocrazia statale;5. vi è una società economica istituzionalizzata.
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Definizione operativa di democrazia consolidata (Linz e Stepan):
a. in riferimento ai comportamenti: assenza di un problema di statualità;
b. in riferimento agli atteggiamenti: consenso dell’opinione pubblica;
c. in una prospettiva costituzionale: risoluzione pacifica dei conflitti.
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Le ondate di democratizzazioneSono una serie di passaggi da regimi autoritari a regimi democratici, concentrati in un periodo di tempo il cui numero di fenomeni che si producono nella direzione opposta (da regimi democratici a regimi non democratici), è inferiore.
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Secondo Huntington esistono tre ondate:
1. 1828-1926,
1.a 1922-1942;
2. 1943-1962,
2.a 1958-1975;
3. 1974-2004.
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La prima ondata:la spinta arriva con la rivoluzione americana e francese, per questo si fa iniziare nel 1828 negli USA con l’abolizione dei requisiti di censo.
Il primo riflusso:iniziata nel 1922 con alcuni paesi che tornano a forme tradizionali di autoritarismo.
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La seconda ondata:iniziata nel 1945 grazie all’occupazione alleata. Anche la fine del colonialismo portò alla nascita di nuovi Stati.
Il secondo riflusso:Iniziata in Perù nel 1962 con l’intervento dei militari.
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La terza ondata:
Inizia con la rivoluzione dei garofani in Portogallo nel 1974 e verso le fine degli anni’70 arrivò in America Latina.
Si considera conclusa nel 2004 con il ritorno della Russia tra i regimi non democratici.