Frequenza di spreco€¦ · rio extra-scolastico per diversi pomeriggi. Le prove sono state...

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Ogni anno nel mondo viene sprecato cibo per un valore pari a 750 mld di dollari, solo in Italia circa 8 miliardi. La metà degli italiani circa butta cibo quasi ogni giorno, me- diamente 49 chili per famiglia, per un totale di 5 mln di tonnellate ogni anno. Tra l’altro, a sprecare sono molto di più i nuclei familiari piuttosto che la grande distribuzione. Cosa possiamo fare noi ragazzi? Pag. 2 Mettiamo gli allo stomaco Il 30/10 alcuni ragazzi delle classi terze si sono esibiti in una dramma- tizzazione in memoria dei caduti della 1^ guerra mondiale, altrimenti cono- sciuta come la Grande Guerra. I ragazzi con il supporto degli insegnanti, che si sono occupati della parte organizzativa, hanno messo in scena una performance molto coinvolgente ed emozionante. L’impegno profuso è sta- to molto apprezzato dai docenti che si sono fermati con i loro alunni in ora- rio extra-scolastico per diversi pomeriggi. Le prove sono state un’occasione per gli alunni di conoscere aspetti della guerra a loro sconosciuti e accostar- si all’argomento trattato. Lo spettacolo ha avuto luogo al teatro di Via Dan- te alla presenza del sindaco, del preside, dei docenti coinvolti, del personale amministrativo del plesso, e dei numerosi genitori. Durante lo spettacolo i ragazzi, rigorosamente vestiti di nero e entrati perfettamente nella parte, hanno marciato a passo marziale, letto un passo tratto dal romanzo “La not- te in cui la guerra si fermò”, recitato poesie tra cui i celebri componimenti di Ungaretti “Veglia” e “Fratelli”, messo in scena il dramma dei migranti della Valle di Ledro e intonato, stretti in un abbraccio liberatorio, i versi della famosissima canzone “Imagine” di John Lennon, emblema della pace e della fratellanza universale. Gli spettatori sono stati resi partecipi di un a- spetto della guerra che non era mai stato preso in considerazione, infatti non sono stati portati in scena inni o proclami patriottici, ma gli orrori e le con- seguenze reali che la guerra produce nella vita degli uomini, il tutto in un silenzio assordante che ha fatto da sottofondo all’intera performance teatra- le. Lo spettacolo è stato un gran successo, molti spettatori si sono commossi e sono rimasti piacevolmente colpiti dalla bravura di tutti i ragazzi. Antonio, Ludo F., Giulia S 55% 30% 10% 4% 1% Frequenza di spreco quasi ogni giorno 3/4 volte a settimana 1/2 volte a settimana meno di 1 volta a settimana

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Ogni anno nel

mondo viene sprecato

cibo per un valore pari

a 750 mld di dollari,

solo in Italia circa 8

miliardi. La metà degli

italiani circa butta cibo

quasi ogni giorno, me-

diamente 49 chili per

famiglia, per un totale

di 5 mln di tonnellate

ogni anno. Tra l’altro,

a sprecare sono molto

di più i nuclei familiari

piuttosto che la grande

distribuzione.

Cosa possiamo fare

noi ragazzi?

Pag. 2

Mettiamo gli allo stomaco

Il 30/10 alcuni ragazzi delle classi terze si sono esibiti in una dramma-

tizzazione in memoria dei caduti della 1^ guerra mondiale, altrimenti cono-

sciuta come la Grande Guerra. I ragazzi con il supporto degli insegnanti,

che si sono occupati della parte organizzativa, hanno messo in scena una

performance molto coinvolgente ed emozionante. L’impegno profuso è sta-

to molto apprezzato dai docenti che si sono fermati con i loro alunni in ora-

rio extra-scolastico per diversi pomeriggi. Le prove sono state un’occasione

per gli alunni di conoscere aspetti della guerra a loro sconosciuti e accostar-

si all’argomento trattato. Lo spettacolo ha avuto luogo al teatro di Via Dan-

te alla presenza del sindaco, del preside, dei docenti coinvolti, del personale

amministrativo del plesso, e dei numerosi genitori. Durante lo spettacolo i

ragazzi, rigorosamente vestiti di nero e entrati perfettamente nella parte,

hanno marciato a passo marziale, letto un passo tratto dal romanzo “La not-

te in cui la guerra si fermò”, recitato poesie tra cui i celebri componimenti

di Ungaretti “Veglia” e “Fratelli”, messo in scena il dramma dei migranti

della Valle di Ledro e intonato, stretti in un abbraccio liberatorio, i versi

della famosissima canzone “Imagine” di John Lennon, emblema della pace

e della fratellanza universale. Gli spettatori sono stati resi partecipi di un a-

spetto della guerra che non era mai stato preso in considerazione, infatti non

sono stati portati in scena inni o proclami patriottici, ma gli orrori e le con-

seguenze reali che la guerra produce nella vita degli uomini, il tutto in un

silenzio assordante che ha fatto da sottofondo all’intera performance teatra-

le. Lo spettacolo è stato un gran successo, molti spettatori si sono commossi

e sono rimasti piacevolmente colpiti dalla bravura di tutti i ragazzi.

Antonio, Ludo F., Giulia S

55%

30%

10%

4% 1%Frequenza di spreco

quasi ogni giorno3/4 volte a settimana1/2 volte a

settimanameno di 1 volta

a settimana

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METTIAMO GLI OCCHIALI ALLO STOMACO

Ogni anno nel mondo viene sprecato cibo per un valore pari a 750 mld di dollari, solo in Italia circa 8 mi-

liardi. La metà degli italiani circa butta cibo quasi ogni giorno, mediamente 49 chili per famiglia, per un totale

di 5 mln di tonnellate ogni anno. Tra l’altro, a sprecare sono molto di più i nuclei familiari piuttosto che la

grande distribuzione. Un esempio di lotta al consumismo arriva dai Freegans, che sperimentano una filosofia

di vita alternativa prelevando dai cassonetti gli alimenti – ancora in ottimo stato - buttati dai supermercati.

Questo movimento è partito negli USA diffondendosi in Canada e Australia, senza però lasciare il segno in Eu-

ropa. Quella dei freegans è naturalmente una provocazione radicale, che però vuole lanciare un messaggio:

molti sprechi si ridurrebbero se mangiassimo ciò che tendiamo a buttare o se comprassimo esclusivamente ciò

che serve. Da un’indagine, infatti, risulta che il 41% degli italiani butta il cibo perché ha fatto la muffa, conse-

guenza di una scorretta pianificazione della spesa o di un calcolo sbagliato delle dosi quando cuciniamo. A

mensa noi ragazzi del prolungato abbiamo potuto osservare come spesso tendiamo a prendere più di ciò che

poi mangiamo, confermando quanto ci diceva la prof Prandoni, ora in pensione, che cioè ‹‹L’occhio mangia

più della pancia››. Infatti ogni tanto capita che il cibo ordinato, anziché finire nello stomaco, finisca nella spaz-

zatura. Il nostro consiglio è quello di non farsi ingannare, di prendere porzioni giuste e non troppo abbondanti

e nel caso di un grande appetito richiedere poi il bis rendendo felice la cuoca. È eticamente scorretto che i ra-

gazzi più giovani sprechino il cibo quando invece dovrebbero essere educati a non farlo. Fortunatamente nel

corso degli ultimi anni lo spreco si è ridotto notevolmente, infatti, gli avanzi che non finiscono nei bidoni, gra-

zie alla nuova legge anti-sprechi, vengono donati agli enti benefici, che aiutano i più bisognosi. Anche gli a-

vanzi della nostra mensa finiscono alla Caritas ma, se gettiamo il cibo nel bidone dell’umido, questo non può

avvenire. Nel nostro piccolo pensiamo che la legge antisprechi si sarebbe potuta evitare se tutti noi avessimo

avuto un atteggiamento etico e responsabile nei confronti del cibo. Inoltre, si potrebbe ridurre la povertà di

molti Paesi in via di sviluppo se il consumismo nei Paesi occidentali non fosse così sfrenato. Intervistando

l’inserviente delle mensa Lidia Nogarè abbiamo scoperto che i cibi meno consumati sono: l’insalata, le mine-

stre e il pesce. Al contrario, i cibi che consumiamo maggiormente sono la verdura cotta, il pollo, lo yogurt e la

pasta.

Federico, Larissa, Ludovica G.

20%

35%20%

25%

Cosa si spreca?

cereali

frutta e verdura

latticini

carne e pesce

41%

34%

14%

11%

muffa

alimenti andati a male

troppo cibo cucinato

spesa eccessiva

Motivazioni dello

spreco

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Ogni anno la nostra scuola partecipa alle più celebri competizioni matematiche, tra cui i giochi della

Bocconi, il Bebras e il Kangourou. Queste competizioni sono un’opportunità per tutti i ragazzi di mettersi in

gioco mostrando le proprie abilità in campo matematico. I giochi si tengono nella maggior parte dei casi in

orario scolastico, fatta eccezione per i giochi della Bocconi che si svolgono un pomeriggio d’autunno, solita-

mente verso la fine di ottobre in orario extrascolastico e, per questo, vengono definiti “Giochi d’autunno”.

La nostra scuola è sempre riuscita a classificarsi, raggiungendo livelli alquanto inaspettati… Eccovi alcuni

esempi: il 7 maggio 2017, ben due squadre di ragazzi della nostra scuola, dopo essersi ben piazzati nella

classifica nazionale del Bebras, sono andati a Mirabilandia per competere contro gli altri finalisti, alloggian-

do in Emilia-Romagna, nei pressi di Ravenna, per ben tre giorni. L’ anno scorso, alcuni ragazzi dell’attuale

3^A, dopo aver partecipato al Bebras a squadre, hanno scalato la classifica nazionale acquisendo il dodicesi-

mo posto! Insomma nella nostra scuola non mancano appassionati e apprendisti matematici, ma non bisogna

essere obbligatoriamente amanti della matematica per partecipare a queste competizioni, anzi esse possono

essere un modo per scoprirsi e per confrontarsi con i propri amici e compagni sperimentando esperienze for-

mative nuove e diverse. Partecipare ai giochi è semplice, basta una firma e una discreta intelligenza!

Antonio,Ludovica F.

Se l’uomo non sapesse di Matematica non si eleverebbe di un sol palmo da terra.

Galileo Galilei

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Ogni anno a scuola, i primi di novembre, si svolge nell’antistante parco dei platani “la corsa campestre”, una gara

di fondo basata sulla resistenza. I metri da percorrere variano in base al sesso e alla classe di appartenenza: le femmine

delle classi prime corrono 650 m, le femmine delle classi seconde e i maschi delle prime e delle seconde percorrono 900

-950 m, i maschi delle terze 1350 m, infine c’è un percorso misto lungo 400 m a cui possono partecipare alunni di 1^, 2^

e 3^. Questa manifestazione inizia alle ore 9.00 e finisce alle 12.00 di sabato mattina, in caso di maltempo viene sempre

rimandata ma mai annullata. I 12 campioni, suddivisi nelle rispettive categorie, possono accedere alla “Cinque mulini”,

chiamata così perché il percorso si snoda attraverso le zone intorno all'Olona toccando i mulini ancora presenti lungo il

fiume. Questa manifestazione è organizzata a San Vittore Olona dalla locale associazione sportiva. È una campestre a

cui partecipano le scuole della regione Lombardia.

Ecco le classifiche della fase d’Istituto:

Daisy, Giulia B

FEMMINE

PRIMA SECONDA TERZA

CLASSI PRIME FRACCHIA A LUALDI D LEKA D

CLASSI SECONDE LEGUEN A SIGOLO A CATTANEO C

CLASSI TERZE GALUPPI A FARINA B BONZINI B

MASCHI

PRIMO SECONDO TERZO

CLASSI PRIME COLOMBO A FAEDDA C BERARDO B

CLASSI SECONDE FERDANI E FRIGOLI D ASTA A

CLASSI TERZE CAZZANIGA D BELFAKIR C RAMIREZ A

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Il 4 ottobre, nell’ambito del progetto Orientamento, noi alunni delle classi terze della scuola Leonardo Da Vin-

ci abbiamo incontrato, in aula Magna, imprenditori attivi in provincia di Varese che si sono distinti nel campo

dell’artigianato. Queste eccellenze del nostro territorio ci hanno raccontato la loro esperienza lavorativa, ricordando

anche qualche aneddoto di quando erano studenti come noi.

La prima a raccontarsi è stata un’imprenditrice di Marnate che dal 1.999 realizza protesi di arti ad alta tecnologia,

da quelle per adulti a quelle per bambini anche molto piccoli, e tutori pediatrici per gravi patologie infantili. Il suo è

un sogno avverato: rendere felici le persone, dando loro la possibilità di riprendere a camminare o a usare le mani.

Sempre di Marnate la seconda imprenditrice, titolare di una piccola azienda di modellazione meccanica specializza-

ta nella fornitura di modelli per fonderie ad aziende di svariati settori (industria meccanica, automobilistica, design

ecc). Tuttavia, la testimonianza che più ci ha colpito è stata quella di un artigiano di Golasecca che, partendo da un

lavoro molto umile (quello dell’imbianchino), è riuscito a riscoprire e far conoscere il valore dei materiali e delle

tecniche del passato. Grazie all’uso sapiente del marmorino, conosciuto fin dai tempi degli antichi romani, è stato

scelto dalla Sovrintendenza dei beni culturali per il restauro di alcuni corridoi della Scala di Milano.

Grazie a questi incontri abbiamo capito che i sogni si possono avverare, ma per far sì che questo avvenga servono

molta fatica ed impegno. Nel mondo del lavoro la sufficienza, alla quale molti studenti ambiscono, non basta. Oc-

corre puntare all’eccellenza.

Nell’ambito dell’Orientamento tutte le classi terze hanno visitato due aziende del territorio ad alto livello ma-

nifatturiero. Nello specifico, le classi IIIA e IIIC hanno visitato l’azienda PRIMETALS di Marnate, che produce

macchine per la lavorazione dell’acciaio. La Primetals nasce nel 2015 dall’unione di due colossi: SIEMENS VAI

(Germania) e MITSUBISCHI (Giappone), è un’azienda di 150 persone circa, di cui la maggioranza uomini, e l’età

media si aggira intorno ai 45 anni. Invece, le classi IIIB e IIID hanno visitato la Tiba Tricot S.r.l., azienda specializ-

zata in tessuti indemagliabili, a maglia circolare e 3D, ad alto contenuto tecnologico. Noi ragazzi, attraverso le visi-

te in azienda, abbiamo avuto modo di conoscere diverse figure professionali, che ci hanno presentato i reparti delle

imprese, nonché il ciclo produttivo, i laboratori di ricerca, gli impianti, i magazzini. Abbiamo imparato che cos’è

un’azienda, come si lavora al suo interno, quali competenze bisogna coltivare per ambire ad un posto di lavoro nel-

le varie tipologie di impresa.

Antonio & Daria

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Novembre è un mese non particolarmente amato per diverse ragioni, ma in realtà, almeno noi ragazzi dovrem-

mo iniziare a reputarlo il Nostro mese. Il 20 novembre, in tutto il mondo, viene festeggiata la giornata internaziona-

le per i diritti dei bambini, diritti che a noi sembrano scontati come ad esempio il diritto alla vita, alla salute,

all’istruzione e all'ascolto delle nostre opinioni. Purtroppo, però, non in tutto il mondo è così; alcuni bambini ven-

gono venduti, comprati e sfruttati, e non hanno alcun modo per ribellarsi perché la loro parola non ha alcun peso,

alcun valore. La nostra scuola ha deciso di ricordare questa giornata, dedicando il cineforum di novembre proprio a

storie di diritti violati o negati.

Per le classi prime è stato proposto il film “Vado a scuola” del regista Pascal Pisson, che parla di come bambini e

ragazzi, decisamente più sfortunati di noi, debbano percorrere a piedi ogni giorno moltissimi km per andare a scuo-

la, sperimentando spesso pericoli mortali e avventure spiacevoli.

Le classi seconde hanno visto il film tratto dal libro “Wonder” di R.J.Palacio. Un ragazzino molto intelligente, che

ha dovuto subire innumerevoli interventi a causa delle sue malformazioni, si trova a dover affrontare da solo le te-

mutissime scuole medie, dove verrà pesantemente insultato e maltrattato. Questo è un film più “vicino” a noi, infat-

ti può farci riflettere come noi stessi possiamo in un attimo diventare i veri mostri della situazione.

Noi ragazzi delle classi terze abbiamo visto il film “La generazione rubata”, che racconta una pagina poco nota

della storia contemporanea, ossia il dramma dei bambini aborigeni australiani forzatamente allontanati dalle loro

famiglie e deportati in centri di rieducazione. Il film è la cronaca della fuga di tre ragazzine meticce che cercano di-

speratamente di fare ritorno a casa.

Ludovica Forloni

ART 12: hai il diritto

di essere ascoltato

dagli adulti.

ART 6: hai diritto

alla vita. ART 8: hai diritto a un

nome, a una nazionalità

e a una famiglia.

ART 22: se sei scappato

dalla guerra o dalla fame

hai diritto a una protezione.

ART 24: tu hai diritto a essere

sano e ad essere curato se ti

ammali. ART 28: tu hai il diritto

di andare a scuola ed

imparare.

ART 2: tu sei uguale agli

altri anche se hai un colore

diverso della pelle.

ART 31: tu hai diritto al

tempo libero per riposarti

e giocare.

ART 19: tu hai diritto ad essere

difeso contro la violenza.

ART 7: se sei adottato hai il

diritto di conoscere i tuoi

genitori naturali.

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Mi chiamo Ayush, sono un ragazzo nato in Italia ma di origine indiana. Vorrei parlarvi in questa rubrica di

alcuni piatti tipici del mio Paese d'origine. La cucina indiana è nota soprattutto per il grande uso che fa di spezie,

latte e latticini. Si differenzia in numerose varietà regionali, comunque riferibili a 2 grandi gruppi: la cucina in-

diana del nord, che fa uso di carni ed è meno speziata e quella del sud, vegetariana e più speziata. Ogni giorno

una famiglia indiana che si rispetti mangia il riso, coltura che ben si adatta al clima monsonico e che è esportata

in tutto il mondo. Se poi parliamo di dolci, in India ce ne sono moltissimi, quasi 140 tipi!

Di seguito alcuni piatti tipici molto famosi:

Il roti che è un pane di forma rotonda fatto con farina integrale di frumento e acqua, non lievitato e cotto

in un forno tandoor che è un forno cilindrico d'argilla con il fondo interrato dove viene messo il carbone

che lo alimenta. Il roti viene consumato da solo o spalmato di olio o di ghee che è il burro sciolto in una

pentola a 110°. Il roti viene chiamato anche chapati, che è il nome della farina. Un altro pane molto fa-

moso è il naan, che viene mangiato soprattutto all'estero nei ristoranti indiani.

Il samosa che è uno snack molto diffuso in tutta l'Asia centro meridionale ma anche in Africa, dal Kenya

fino alla Tanzania, Paesi che si affacciano sull'Oceano Indiano. Si tratta di una sorta di involtino ripieno

di cipolle, piselli, lenticchie, patate, formaggio e, talvolta, pollo.

In India si usa molto formaggio perchè la mucca è un animale sacro che non si può mangiare. Tipico il

paneer, formaggio vaccino mescolato al succo di limone, che si può acquistare nei negozi alimentari an-

che se molte donne, come la mia mamma, lo preparano in casa. Col paneer si possono fare molti piatti tra

cui lo shahi paneer in cui abbiamo pomodori, cipolle, zenzero e molto pepe.

Il Daal makhani è un piatto tipico della regione del Punjab i cui ingredienti principali sono le lenticchie

nere, i fagioli rossi chiamati rajma, il burro e la panna. Si tratta di un piatto delle feste, servito ai matri-

moni.

Il Rajma è un piatto vegetariano popolare originario del sub continente indiano costituito da fagioli rossi

in un sugo denso, molto speziato e solitamente servito con riso.

Ayush

La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella.

Anthelme Brillat-Savarin

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BARZELLETTE:

Perché un gobbo non potrà mai diventare avvocato? Perché non può

studiare diritto.

Qual è la città preferita dai ragni? Mosca.

Un taglialegna va in un negozio d’abbigliamento e chiede alla com-

messa: “vorrei un paio di jeans” e la commessa risponde “che taglia?”

e lui risponde “la legna”.

“Perché stai passando con la bicicletta sopra una banconota?” e l’altro

risponde “Perché sto investendo il mio denaro”.

Pierino chiede alla maestra “Maestra, non può punire una persona per

una cosa che non ha fatto, vero?” e risponde “Certamente no” “Allora

non ho fatto i compiti”.

Che cos’è una zebra? È un cavallo evaso dalla prigione.

Pierino chiede “prof cosa vuol dire i don’t know?” la prof “Non lo

so” “Allora se non lo sa lo chiederò a qualcun altro”.

La maestra di Pierino dice alla classe: "Quali erano le 2 famiglie che

andavano più d'accordo nel 1400?" e Pierino dice: "I Medici e i Mala-

testa".

Un milanista parla con un amico e gli dice: "Sai che il mio cane quan-

do il Milan perde sta a digiuno per tutto il giorno?" al che l'amico in-

curiosito gli chiede: "E se vince?" e il fallito milanista dice: "Eh... non

lo so sinceramente...in fondo sono solo 10 anni che ce l'ho!

Basta con ‘ste freddure… il riscaldamento costa

INDOVINELLI:

1. La getti quando ti serve e la riprendi quando non ti serve più. Che

cos'è?

2. Chi la crea la vede. Chi la compra non la usa. Chi la sta usando non la

vede. Cos'è?

3. Io prima entro e poi apro. Chi sono?

4. E' figlio di tuo padre e di tua madre ma non è tuo fratello e neanche

tua sorella. Chi è?

5. Se un gallo fa un uovo sulla punta di un tetto, dove cade?

6. Quanti animali portò Mosè sull'arca in attesa del diluvio universale?

7. Ieri lo è stato, domani lo sarà. Cos'è?

Giulia S. , Jheycol, Nastassia

SOLUZIONI 1 Ancora. 2 Bara. 3 Chiave 4 Tu. 5 Il gallo non fa le uova. 6 Nessuno. Era Noè. 7 Oggi.

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Vi aspettiamo al prossimo numero!!

Redazione 3^A