Educatore come Social Designer
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EDUCATORE COME SOCIAL
DESIGNER
di Adamoli Matteo
Matteo Adamoli
Progettista di strategie per la ricerca,la formazione e la cooperazione utilizzando il metodo e gli strumenti della ricerca-azione. Ideatore del progetto Bookasface, docente universitario di tecnologie dell’educazione e di pedagogia della comunicazione presso lo IUSVE e consulente per attività educative volte al design degli ambienti di apprendimento.
Accompagnatore
Conta&
www.facebook.com/ma$eoadamoli
twi$er.com/ma$eoadamoli
Cell: 3487368857
SCENARIO EDUCAZIONE IPOTESI
SCENARIO
17 NOVEMBRE 2014
CALTANA
VENEZIA
Vivere o
raccontare l’esperienza?
In cosa siamo immersi
• Dai 12 anni fino all’età adulta vediamo sullo schermo più di 20.000 omicidi
• Cambiamento di percezione dello spazio, del tempo, del corpo
• FormaCaD dai media, e in parDcolare dalla pubblicità
• ACenzione ?!?
• Durata delle immagini: 7 secondi
• Tempo di risposta agli sDmoli digitali : 15 secondi
Alcuni dati
• Cambiamento di percezione dello spazio, del tempo, del corpo
• Cambiamento delle relazioni umane
• A$enzione o Dispersione ?!
• Gadget ele$ronici e user friendly
• MulXtasking – Task switching
• Sistemi di raccomandazione ( filtri e trappole informaXve)
Rivoluzione degli attrezzi: dura o dolce ?
Scrittura, stampa, digitale…
Rivoluzione del bronzo, del ferro….. industriale
Le rivoluzioni si fanno intorno solo a strumenti duri?
1928 1982 2000 2010
1930
Evoluzione dei media
Attori o Spettatori ?
Museum of me
Connessi, con chi?
1. Touchgraph
2. NeuroproducDons
Anestetizzazione
Indebolimento autorità simbolica
Godimento immediato
Fruizione di mondi virtuali isolati
Processi in atto
Una nuova specie - codificata ?
Chi stiamo diventando?
E’ finita l’era degli intermediari ?
E’ finita l’era degli educatori?
Indicazioni E le nuove generazioni?
Nuovo umano
! Parlano lingue diverse
! Abitano uno spazio-‐ tempo diverso
! Testa diversa ?
! Intelligenza invenXva
! Aspe$o cogniXvo algoritmico/ procedurale (codici)
! Apprendimento diverso
Il Mito dei nativi digitali
h$p://bit.ly/ubT7x
“Non c'è un solo studio scienXfico che dimostri che il cervello dei ragazzi sia mutato, anzi gli studi operaX per verificare hanno dimostrato il contrario: il cervello non muta in una generazione; le tecnologie ahvano aree cerebrali che ognuno di noi ahva quando realizza compiX diversi dall'abituale (come imparare una lingua nuova) e che quindi sono ahvazioni di scopo e non mutazioni stru$urali” (Neurodidahca-‐ di Pier Cesare Rivoltella -‐ 2012)
Formattati dai media
Ricerca di nuove appartenenze ?
Amico di… ?
Film interessanti
EDUCAZIONE
EDUCARE, COME ?
“Condurre in disparte, condurre via”, portare altrove, in un altro luogo, porre di fronte al nuovo, all’inaudito, all’imprevisto, all’insolito, al raro, al diverso, al mostruoso, adombrare e illuminare, nascondere e svelare, rapire e salvare, so$rarre e proteggere, fuggire e sostare, ma anche disorientare, spaesare, distogliere, spostare, decentrare, dislocare”.
EDUCERE…SEDUCERE
“Dinamica formaXva dell’aprire, del far scoprire, del far sorgere, ma anche del ritrarre, dell’appartare e del rinchiudere”
Criticità
• Relazione
• Definizione dei ruoli (limite di amicizia)
• Educatore, accompagnatore, amico ? (asimmetria)
• RispeCo
• Gioco /Riflessione
• Come a&rare l’aCenzione
• Coinvolgimento famiglie e altri aCori educaDvi
• Autorevolezza
• Punire ?
• Paura di sbagliare
Punti di forza
• Lavoro di equipe
• Forza del team
• Presenza costante
• Apertura verso l’educatore anche in ambienD estranei alla parrocchia
Costruzione di una idea condivisa del ruolo dell’educatore
A&tudini Competenze
Mappa da costruire insieme
TERRA DI MEZZO
• Lavoro sul presente che prende il necessario dal passato e guarda al futuro, al cambiamento e alla trasformazione
• Ruolo che si basa su uno scarto temporale, sull’agire per produrre effeh che non si vedranno mai pienamente nella loro realizzazione (reggere questa frustrazione)
• Ruolo capace di stare sufficientemente vicino e sufficientemente distante (Giusta Distanza)
DESIGNER SOCIALE
• Rendere possibile l’incontro con l’umano, le avventure, incontri, esperienze
• STILE dell’ educatore: diverso dalle tecniche e dai metodi
• Designer, che lascia il segno, un’impronta
• Ponte d’incontro per mostrare soddisfazioni e desideri molto più forX
• AllesXre contesX relazionali ( costruire relazioni ) entro i quali facilitare la presa di consapevolezza e il cambiamento;
Mettere in atto… • Alimentare nell’altro l’ampliamento degli orizzonX esistenziali
• Tecnici esperX di relazione capaci di uXlizzare sé stessi come strumento di lavoro
• PraXca cardiaca, come lavoro di cuore: desideri;passioni;senXmenX;emozioni
• Non favorire un processo idenXficatorio, di emulazione, ma promuovere la differenziazione, perme$endo all’altro di assumere una parte ahva per trovare la propria strada
Agire…
1. Posizione paradossale: “esserci come posizione desiderante, presenza appassionante e vitale, capace di dare senza reciprocità, ovvero di farsi vuoto, per lasciare spazio affinché l’altro possa scoprirsi come sogge$o capace di desiderare”
2. Arte di moXvare e incuriosire, dare gusto all’esistenza e prendere coscienza di sè
3. Rendere possibile i buoni incontri, quelli che sanno aprire mondi. Favorire la manifestazione della sorpresa, l’imprevisto, il non ancora senXto, il non ancora conosciuto.
IPOTESI SU COME FARE
Indicazioni Ricerca…
! Ricerca di senso (qui ed ora, nelle interazioni quoXdiane, negli avanzamenX come negli insuccessi della propria operaXvità con il sostegno dell’equipe in cui favorire la riflessività su di sé per una buona manutenzione)
! Errore come generatore di apprendimento nel campo dell’esperienza educaXva; Il buon educatore è colui che sa inciampare per cogliere l’occasione di parXre da quell’errore
Indicazioni …Azione
Lavoro in gruppo ! Far esperienza di gruppi diversi
conosciuX fin ora
! Far esperienza di straneamento, di ro$ura della propria idenXtà
! Insegnare il valore dell’alterità e come uscire dalla condizione narcisisXca
! Allenare all’incontro con l’altro
! Far fare esperienze ai ragazzi che si possano equipaggiare per la vita
(iniziazioni)
GRUPPO
1. Gruppo come Strumento di lavoro
2. Luogo di pensiero dove far apprendere ai ragazzi come sviluppare l’immaginazione e come elaborare le emozioni che provano, sentono, vivono
Spazio
Indicazioni Ipotesi
Aiutare i ragazzi a:
! Trasformare l’idea che il desiderare corrisponde all’aver già realizzato. Insegnare a fare sforzi, impegnarsi, immaginare risultaX per o$enere quello che si desidera
! Esercizio di ascolto del proprio corpo e del corpo altrui
! Far esperienza del limite
METAFORA DEL TEATRO
1. Maschera che l’educatore deve assumere nel suo ruolo.
2. L’educatore è chiamato ad essere presente in maniera assoluta, in una presenza fisica, psichica,emozionale dietro a una maschera che gli garanXsce quello spazio di non idenXficazione assoluta
STRUMENTI
Che fare :
1. Educare alla creaDvità
2. Partecipazione a&va
3. Cooperazione tra individui non atomizzaD
4. “Arte come esperienza”
ESPERIENZE CONDIVISE
Parole chiave
1. Educare 2. Gruppo dei pari 3. Errare 4. Iniziazione 5. Tempo di relazione 6. Gioco 7. Storie (incontro) 8. Fiducia 9. Ascolto 10. Parola (trasforma; plasma; genera la vita)
11. Trasporto
“Spazio di circolazione, oralità diffusa, movimenX liberi, fine delle classi classificate, distribuzioni disparate, serendipità dell’invenzione, velocità della luce, novità dei soggeh e degli oggeh, ricerca di un’altra ragione…” (M. Serres – Non è un mondo per vecchi – BollaX Boringhieri )
Nuova Paideia? Rifondare le agenzie della mediazione culturale
BUONE PRATICHE e RIFLESSIONE
• Esempi di blog educaDvi
-‐ Every kid need a champion
-‐ Storytelling animatori
-‐ Cambiare i paradigma dell’educazione
Lavoro faCo ad arte
Approfondimento
“La vita, amico, è l'arte dell'incontro” (Vinicius de Moraes)