Cyberlaundering: catch the money

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Cyberlaundering: catch the money I - Il riciclaggio in generale II - Crime.net III - Cyberlaundering IV - Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minori Emanuele Florindi

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Cyberlaundering: catch the money

I - Il riciclaggio in generaleII - Crime.netIII - CyberlaunderingIV - Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minori

Emanuele Florindi

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I. Il riciclaggio in generale648-bis

[I]. Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da 1.032 euro a 15.493 euro.[II]. La pena è aumentata [64] quando il fatto è commesso nell'esercizio di un'attività professionale.[III]. La pena è diminuita [65] se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto per il quale è stabilita la pena della reclusione inferiore nel massimo a cinque anni.[IV]. Si applica l'ultimo comma dell'articolo 648.

competenza: Trib. collegialearresto: facoltativofermo: consentitocustodia cautelare in carcere: consentitaaltre misure cautelari personali: consentiteprocedibilità: d'ufficio

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I. Il riciclaggio in generaleCaratteristiche

Il reato de quo è caratterizzato dalla sostituzione o trasferimento di denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero dal compimento, in relazione ad essi, di altre operazioni di modo che

Integrano il delitto di riciclaggio le attività manipolatorie e modificative di beni ove esse siano idonee ad ostacolare l'individuazione della loro provenienza ed il loro riconoscimento da parte del proprietario (fattispecie in cui il giudicante ha ritenuto la sussistenza del delitto "de quo" in presenza di importanti trasformazioni operate dalle imputate su gioielli, con asportazione di parti degli stessi, e pellicce cui erano state apportate aggiunte di altre pelli ovvero cui erano state ristrette le spalle, accorciate le maniche e la lunghezza complessiva ovvero ancora trasformate da mantelle in giacche).Trib.Milano, Sez. IX, 06/10/08

Si osserva che il delitto di riciclaggio deve intendersi punito a titolo di dolo generico, a differenza del reato di ricettazione per il quale è richiesto il dolo specifico rappresentato dal “fine di procurare a sé o ad altri un profitto”.

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I. Il riciclaggio in generaleGiurisprudenza

Il delitto di riciclaggio si configura quando le condotte di sostituzione e di trasferimento del denaro siano attuate con modalità tali da ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa del bene (Fattispecie nella quale non è stato ritenuto configurabile il delitto di cui all'art. 648 bis c.p. nell'ipotesi in cui un bancario si sia limitato a consentire il trasferimento di una somma di denaro su un conto corrente estero in quanto tale condotta di per sé non risulta accompagnata da modalità operative tali da creare ostacolo alle indagini).Tribunale Milano sez. X, 20 dicembre 2005

Costituisce riciclaggio e non ricettazione la condotta di colui che non solo pone in contatto l'acquirente e il venditore, ma che interviene materialmente nel trasferimento del bene, in quanto mentre la mediazione è un'attività accessoria al contratto di acquisto, il materiale trasferimento del bene dall'uno all'altro costituisce una condotta ulteriore e diversa che inserisce il mediatore tra coloro che agiscono per ostacolare la possibilità di identificazione del bene, indipendentemente dall'accertamento del reato presupposto, il che caratterizza l' elemento soggettivo e oggettivo del riciclaggio. (Nella specie si trattava di titoli di credito italiani e stranieri).Cassazione penale sez. II, 18 ottobre 2005, n. 36779

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I. Il riciclaggio in generaleGiurisprudenza

Integra l' elemento oggettivo del reato di riciclaggio, ex art. 648 bis c.p., la condotta di un professionista, volta alla costituzione di numerose società estere fiduciarie e di comodo, con apertura di conti correnti e con sedi in paesi con i quali le rogatorie internazionali risultano particolarmente difficoltose, su cui siano confluiti i proventi di un'illecita attività di appropriazione indebita e corruzione, compiuta da un cliente dello stesso professionista.Tribunale Milano sez. XI, 04 dicembre 2006

Secondo l'Interpol il riciclaggio è "ogni atto volto ad occultare o dissimulare l'identità di proventi illegalmente ottenuti cosicché essi appaiano derivanti da una fonte legittima".

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II. crime.net: Un'idea sulle cifre fonte

http://www.wired.com/magazine/2011/01/ff_orgchart_crime/

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II. crime.net: Dati Ottobre 2011 UNODC (U.N. office on drugs and crime)

La sola pornografia infantile rende alle organizzazioni criminali circa 250 milioni di dollari all'anno con una produzione stimata di circa 50.000 nuove immagini all'anno.A queste cifre vanno poi aggiunte quelle legate allo sfruttamento sessuale dei minori (prostituzione) pari al 21% di 1,25 Miliardi ovvero ad altri 250 milioni di dollari circa.

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II. crime.net:

I = pedo porno

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II. crime.net:

Spesso i proventi di attività illecite vengono reinvestiti in attività criminali direttamente nel cyberspazio, i.e. botnet

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II. crime.net: poi utilizzate per nuove attività criminali o per nuove attività di

riciclaggio

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II. crime.net: Russian Business Network

An Internet business based in St. Petersburg has become a world hub for Web sites devoted to child pornography, spamming and identity theft, according to computer security experts.The Russian Business Network sells Web site hosting to people engaged in criminal activity.Brian Krebswashingtonpost.com Staff Writer – 13/10/07

David Bizeul - RBN study – before and after V.1.0.1RBN is nothing and RBN is everything. RBN is the name of the whole cybercrime scheme described in this study. is also the name of the small network zone where many malicious ISP are attached to; offers bullet-proof hosting services. It is used for phishing, malware diffusion, child pornography and many other malicious activities.

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II. crime.net: Russian Business Network

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III. CyberlaunderingPerché?

L’esperienza investigativa dimostra chiaramente che la criminalità organizzata è sempre alla ricerca di nuove fonti di reddito e a tale “colonizzazione” non poteva di certo sfuggire internet.Di particolare interesse si è rivelata la possibilità di trasferire, direttamente in forma elettronica, ingenti capitali verso le “lavatrici internazionali” di denaro sporco, riducendo notevolmente il rischio di intercettazioni e sequestri alla frontiera da parte delle Forze dell’Ordine. Per le organizzazioni criminali, è, infatti, vitale non soltanto assicurasi un flusso costante di risorse finanziarie, ma anche riuscire a reinvestire ed utilizzare il denaro raccolto.Ed internet si presta ottimamente a tali scopi, ma non è colpa di internet!I primi studi in tema di cyberlaundering si devono, nel 1999 al Dott.Vigna ed al T.Col. Umberto Rapetto che, in Per Aspera ad Veritatem, n. 14 del 1999 (“Cyberlaundering - Il riciclaggio del terzo millennio”) prendeva atto ed ammoniva di fronte a questa svolta epocale.

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III. CyberlaunderingInternet lava più bianco

Fasi tipiche:- placement: fase di collocamento fisico del denaro nel circuito finanziario o nel commercio legale. Si tratta del momento di maggior rischio per i criminali.- layering: è il cosiddetto “lavaggio” in cui il denaro viene ripulito.- integration: il denaro, ormai “pulito”, viene investito in attività legali...

Esistono due distinte tipologie di riciclaggio in internet: 1) riciclaggio digitale strumentale: internet viene preso in considerazione comemero strumento e l’attività illecita prende le mosse dai cosiddetti “paradisi fiscali” ovvero da centri “off-shore”. La tecnologia viene utilizzata per perfezionare e migliorare le strategie classiche di riciclaggio dei proventi illeciti sostituendo con un computer il classico corriere. 2) riciclaggio digitale integrale: completa sostituzione del denaro convenzionale con moneta virtuale, di conseguenza gli scambi sono molto più difficili da tracciare. La fase di placement, viene condotta direttamente in forma digitale riducendo notevolmente tutti i rischi connessi e, spesso, rendendo persino superflue le altre due fasi.

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III. CyberlaunderingCome

http://www.flarenetwork.org/report/enquiries/article/cybercrime_and_underground_economy_operating_and_business_model.htm

Per mettere in piedi una “lavatrice” basta un'infrastruttura, ma per essere al sicuro dalle indagini servono quelli che una volta venivano chiamati “muli” o “spalloni”.Oggi il loro nome è “e-mules”, ma il loro ruolo non è cambiato: sono soggetti che prendono il denaro e, in cambio di un compenso, lo trasferiscono all'estero. Naturalmente il sistema è gestito dai network criminali visti in precedenza:

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III. CyberlaunderingCome

http://www.flarenetwork.org/report/enquiries/article/cybercrime_and_underground_economy_operating_and_business_model.htm

L'evoluzione notata negli ultimi anni è, però, passata da questa:

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III. CyberlaunderingCome

http://www.flarenetwork.org/report/enquiries/article/cybercrime_and_underground_economy_operating_and_business_model.htm

a questa in cui gli attori principali si sono fusi in un'unica entità che si coordina e “lavora” come un'unica struttura.

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III. CyberlaunderingCome

(R.Chiesa, Hackers Corner, Perugia, 2011)

Di recente è comparso un nuovo “attore”: the “Innovative Marketing Ukraine” (IMU) che ha nuovamente modificato il modello economico:

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III. Cyberlaundering: il futuro Mondi virtuali, denaro reale...

Le nuove frontiere del riciclaggio si stanno oggi spostando verso il denaro virtuale (e-currency) o, addirittura in mondi virtuali (tipicamente MMORPG o Second Life) dove l'impiego di denaro virtuale sta rapidamente sostituendo il denaro reale.In questo modo è possibile trasferire ingenti quantità di denaro con la minima esposizione dato che neppure i più sofisticati strumenti di analisi del traffico bancario sono in grado di tracciare operazioni compiute in un universo che … non esiste, in una sorta di infinito gioco a rimpiattino o, per essere più filosofici, di corsa tra Achille e la tartaruga...

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IV. Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minoriFocus sui sistemi di pagamento: le carte di credito

Nei primi anni del 2000 ci si è trovati a dover affrontare il problema dell'impiego delle carte di credito per pagare l'accesso ai siti pedo pornografici.Uno dei principali problemi era rappresentato dall'impiego di carte di credito rubate e dalle garanzie di riservatezza offerte da numerosi intermediari.Per rispondere a tale situazione la legge 38/2006 ha introdotto nella legge 269/98 l'articolo 14-bis che prevede l'istituzione del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete INTERNET, di seguito denominato "Centro", con il compito di raccogliere tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile, riguardanti siti che diffondono materiale concernente l'utilizzo sessuale dei minori avvalendosi della rete INTERNET e di altre reti di comunicazione, nonché i gestori e gli eventuali beneficiari dei relativi pagamenti. Alle predette segnalazioni sono tenuti gli agenti e gli ufficiali di polizia giudiziaria. Ferme restando le iniziative e le determinazioni dell'autorità giudiziaria, in caso di riscontro positivo il sito segnalato, nonché i nominativi dei gestori e dei beneficiari dei relativi pagamenti, sono inseriti in un elenco costantemente aggiornato.

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IV. Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minori14 quinquies

Misure finanziarie di contrasto alla commercializzazione di materiale pedopornografico

1. Il Centro trasmette all'Ufficio italiano dei cambi (UIC), per la successiva comunicazione alle banche, agli istituti di moneta elettronica, a Poste italiane Spa e agli intermediari finanziari che prestano servizi di pagamento, le informazioni di cui all'articolo 14-bis relative ai soggetti beneficiari di pagamenti effettuati per la commercializzazione di materiale concernente l'utilizzo sessuale dei minori sulla rete INTERNET e sulle altre reti di comunicazione.2. Le banche, gli istituti di moneta elettronica, Poste italiane Spa e gli intermediari finanziari che prestano servizi di pagamento comunicano all'UIC ogni informazione disponibile relativa a rapporti e ad operazioni riconducibili ai soggetti indicati ai sensi del comma 1.3. Ai fini dell'applicazione del presente articolo e dell'articolo 14-bis l'UIC trasmette al Centro le informazioni acquisite ai sensi del comma 2.4. Sono risolti di diritto i contratti stipulati dalle banche, dagli istituti di moneta elettronica, da Poste italiane Spa e dagli intermediari finanziari che prestano servizi di pagamento con i soggetti indicati ai sensi del comma 1, relativi all'accettazione, da parte di questi ultimi, di carte di pagamento.

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IV. Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minori14 quinquies

Misure finanziarie di contrasto alla commercializzazione di materiale pedopornografico

5. Il Centro trasmette eventuali informazioni relative al titolare della carta di pagamento che ne abbia fatto utilizzo per l'acquisto di materiale concernente l'utilizzo sessuale dei minori sulla rete INTERNET o su altre reti di comunicazione, alla banca, all'istituto di moneta elettronica, a Poste italiane Spa e all'intermediario finanziario emittente la carta medesima, i quali possono chiedere informazioni ai titolari e revocare l'autorizzazione all'utilizzo della carta al rispettivo titolare.6. Le banche, gli istituti di moneta elettronica, Poste italiane Spa e gli intermediari finanziari che prestano servizi di pagamento, in conformità con le disposizioni emanate dalla Banca d'Italia, segnalano i casi di revoca di cui al comma 5 nell'ambito delle segnalazioni previste per le carte di pagamento revocate ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 15 dicembre 1990, n. 386.7. Le banche, gli istituti di moneta elettronica, Poste italiane Spa e gli intermediari finanziari che prestano servizi di pagamento comunicano all'UIC l'applicazione dei divieti, i casi di risoluzione di cui al comma 4 e ogni altra informazione disponibile relativa a rapporti e ad operazioni riconducibili ai soggetti indicati ai sensi del comma 1. L'UIC trasmette le informazioni così acquisite al Centro.

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IV. Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minori14 quinquies

Misure finanziarie di contrasto alla commercializzazione di materiale pedopornografico

8. Con regolamento adottato ai sensi del-l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, dai Ministri dell'interno, della giustizia, dell'economia e delle finanze, delle comunicazioni, per le pari opportunità e per l'innovazione e le tecnologie, di intesa con la Banca d'Italia e l'UIC, sentito l'Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali, sono definite le procedure e le modalità da applicare per la trasmissione riservata, mediante strumenti informatici e telematici, delle informazioni previste dal presente articolo.9. La Banca d'Italia e l'UIC verificano l'osservanza delle disposizioni di cui al presente articolo e al regolamento previsto dal comma 8 da parte delle banche, degli istituti di moneta elettronica, di Poste italiane Spa e degli intermediari finanziari che prestano servizi di pagamento. In caso di violazione, ai responsabili è applicata una sanzione amministrativa pecuniaria fino a euro 500.000. All'irrogazione della sanzione provvede la Banca d'Italia nei casi concernenti uso della moneta elettronica, ovvero il Ministro dell'economia e delle finanze, su segnalazione della Banca d'Italia o dell'UIC, negli altri casi. Si applica, in quanto compatibile, la procedura prevista dall'articolo 145 del testo unico di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni.10. Le somme derivanti dall'applicazione delle sanzioni di cui al comma 9 sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate al fondo di cui all'articolo 17, comma 2, e sono destinate al finanziamento delle iniziative per il contrasto della pedopomografia sulla rete INTERNET".

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IV. Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minori14 quinquies

Misure finanziarie di contrasto alla commercializzazione di materiale pedopornografico

I due punti essenziali sono:4. Sono risolti di diritto i contratti stipulati dalle banche, dagli istituti di moneta elettronica, da Poste italiane Spa e dagli intermediari finanziari che prestano servizi di pagamento con i soggetti indicati ai sensi del comma 1, relativi all'accettazione, da parte di questi ultimi, di carte di pagamento.

5. Il Centro trasmette eventuali informazioni relative al titolare della carta di pagamento che ne abbia fatto utilizzo per l'acquisto di materiale concernente l'utilizzo sessuale dei minori sulla rete INTERNET o su altre reti di comunicazione, alla banca, all'istituto di moneta elettronica, a Poste italiane Spa e all'intermediario finanziario emittente la carta medesima, i quali possono chiedere informazioni ai titolari e revocare l'autorizzazione all'utilizzo della carta al rispettivo titolare.

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IV. Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minoriSistema bancario ed autotutela

Nel 1988 il Comitato di Basilea per le regolamentazioni bancarie e le pratiche di vigilanza ha adottato la "Dichiarazione dei principi sulla prevenzione dall'uso illecito del sistema bancario a fini di riciclaggio", nella quale si afferma, tra l'altro, che l'uso improprio del sistema finanziario da parte delle organizzazioni criminali deve costituire materia di attenzione non solo per le forze di polizia ma anche per gli organi di direzione e vigilanza bancaria.

In tale ottica nasce la “Financial Coalition Against Child Pornography”, una coalizione di istituti di carte di credito e di banche per tentare di eliminare il commercio di pornografia infantile.

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IV. Flusso di denaro e sfruttamento sessuale dei minoriSistema bancario ed autotutela

Nel 1988 il Comitato di Basilea per le regolamentazioni bancarie e le pratiche di vigilanza ha adottato la "Dichiarazione dei principi sulla prevenzione dall'uso illecito del sistema bancario a fini di riciclaggio", nella quale si afferma, tra l'altro, che l'uso improprio del sistema finanziario da parte delle organizzazioni criminali deve costituire materia di attenzione non solo per le forze di polizia ma anche per gli organi di direzione e vigilanza bancaria.In tale ottica nasce nel 2006 la “Financial Coalition Against Child Pornography”, una coalizione di istituti di carte di credito e di banche per tentare di eliminare il commercio di pornografia infantile. In particolare, la coalizione afferma “Child pornography has become a multi-billion dollar commercial enterprise and is among the fastest growing businesses on the Internet. Through the use of digital and web cameras, child pornography has become easier and less expensive to produce. Distribution on the Internet has facilitated instant access by thousands and possibly millions of individuals throughout the world. The ability to use a variety of payment methods to purchase child pornography has made it easier than ever to obtain. [...]The FCACP works hand-in-hand with federal, state, local, and international law enforcement to support, to the fullest extent of the law, criminal prosecution. The FCACP, however, was formed on the premise that it is impossible to arrest and prosecute everybody who is involved in this global epidemic. That’s why it is so important “to follow the money” and disrupt the economics of the child pornography business by denying criminals the use of the legitimate international financial system.

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“It’s important to follow the money and disrupt the economics of the child

pornography business.” — Ernie Allen, FCACP

Avv.Emanuele Florindi

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Grazie per l'attenzione!

Per approfondire:http://www.ciace-florindi.ithttp://www.telediritto.it http://www.accademiascienzeforensi.it

© 2012 by Emanuele Florindi [email protected]. Il presente materiale è soggetto a licenza CC Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia (CC BY-SA 3.0).

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