Croce Rossa ItalianaCroce Rossa Italiana Comitato di Corciano AREA III Delegato Locale Area 3 Gian...
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Croce Rossa ItalianaComitato di Corciano
AREA III
Delegato Locale Area 3
Gian Luigi Posti
340/3945318
Preparazione della Comunità e risposta ad emergenze e disastri
Area III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri
ARGOMENTI DELLA LEZIONE
Obiettivi specifici dell’Area III
Attività quadro dell’Area III
Il sistema della Protezione Civile; obbiettivi, finalità e struttura nazionale;
Organizzazione, normativa e compiti della C.R.I. in Emergenza
La formazione C.R.I. nel Settore Emergenza
Immagini di attività operativa ed i soccorsi speciali C.R.I.
Obiettivi specifici diQuest’area
Salvare le vite e fornireassistenza alle
comunità colpite daldisastro
Ridurre il livello divulnerabilità delle
comunità di fronte aidisastri
Assicurare una rispostaefficace e tempestiva ai
disastri ed alle emergenzenazionali ed internazionali
Ristabilire e migliorare ilfunzionamento dellecomunità a seguito di
disastri
AREA III - Preparazione della Comunità e risposta ad
emergenze e disastri
Attività Quadro dell’Area III
• Attività di prevenzione e preparazione delle comunità ai disastri
• Attività di risposta alle emergenze nazionali
• Risposta ai disastri internazionali
• Attività psico-sociali in emergenza
• Recupero a seguito dei disastri e crisi
Attualmente 3 volontari della regione Umbria sono in missione ad HAITI
Attività Quadro dell’Area III
Assistenza sanitaria in occasione di grandi eventi
• I soccorsi speciali :
Unità Cinofile
Soccorsi su piste da sci
Soccorsi con mezzi e tecniche speciali
• Il settore NBCR
• Attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
Area III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri
Attraverso il sistema della PROTEZIONE CIVILE che riassumiamo nelseguente schema
INSIEME DELLEATTIVITA’VOLTE A
FRONTEGGIARE EVENTISTRAORDINARI CHE
NON POSSONO ESSEREAFFRONTATI CONSINGOLE FORZE
ORDINARIE
Cultura &Informazione
Prevenzione
Organizzazione
TutelaDell’aŵbieŶte
Gestione OrdinataDi Rischi E Risorse
IntegrazioneSociale
OttimaComunicazione
CoordinamentoStraordinario DiForze Ordinarie
TecnologiaAvanzata:
-Telematica
- Radio E Telefonia
- Informatica
Area III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri
OBIETTIVI DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE
Area III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri
FINALITA’ DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE
Il sistema di Protezione Civile nasce al fine
di tutelare l’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti edell’ambiente dai
danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, dacatastrofi e da
altri grandi eventi che determinino grave rischio
attraverso
GRUPPI NAZIONALI DI RICERCASCIENTIFICA
CROCE ROSSA ITALIANA
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
SOCCORSO ALPINO
VIGILI DEL FUOCO
FORZE ARMATE
FORZE DELL’ORDINE
CORPO FORESTALE DELLO STATO
SERVIZI TECNICI NAZIONALI
Area III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri
LE STRUTTURE OPERATIVE
Area III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri
ORGANIZZAZIONE C.R.I. – SETTORE EMERGENZA
L’azione del Settore Emergenze CRI si sviluppa nei seguenti ambiti:
Gestione delle emergenze sul territorio nazionale, ad ogni livelloterritoriale, intese come attività di Protezione Civile Preparazione,prevenzione e/o risposta a situazioni straordinarie, operando anchein qualità di Struttura Operativa del Servizio Nazionale dellaProtezione Civile.
Rientrano nel medesimo ambito di intervento le azioni svolterelativamente alla gestione del servizio di assistenza sanitaria inoccasione grandi eventi e manifestazioni a massiccio afflusso dipersone.
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ORGANIZZAZIONE C.R.I. – SETTORE EMERGENZA
L’azione del Settore Emergenze CRI si sviluppa anche negli abiti di Emergenza internazionale, intesa come attività di preparazione e risposta a disastri o crisi che
interessano paesi esteri:
operando con il sistema della Federazione Internazionale di Croce Rossa
su richiesta del Comitato Internazionale della Croce Rossa;
come Struttura del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
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NORME C.R.I.
Ordinanza Presidenziale n.135 del 07 maggio 2013“Approvazione Regolamento di Organizzazione delle Attività del Settore Emergenza”, regol. volontari CRI.
Protocollo d’Intesa C.R.I. / Dipartimento della Protezione Civile del 29 Agosto 2003
Protocollo d’Intesa C.R.I. / Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del 7 Ottobre 2004.
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COMPITI DELLA C.R.I. ambito di PROTEZIONE CIVILE
PRIMO SOCCORSO SGOMBERO FERITI TRASPORTO INFERMI
ALLESTIMENTO E GESTIONED I POSTI
DI PRIMO SOCCORSO
CONCOR“O ALL’ EVACUAZIONE DELLA POPOLAZIONE
SINISTRATA
CENSIMENTO DELLE VITTIME
ALLESTIMENTO TENDOPOLI
E ROULOTTOPOLI
RICERCA ERICONGIUNGIMENTO
DEI DISPERSI
GESTIONE OSPEDALI DACAMPO E TRENI OSPEDALE
RACCOLTA E DISTRIBUZIONEDEI SOCCORSI
INVIO DI MATERIALE E MEZZIDI ASSISTENZA IMMEDIATA
ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA
DIFFUSIONE DELLE NOZIONIDI PRIMO SOCCORSO,
EDUCAZIONE SANITARIA EPROTEZIONE CIVILE
ASSISTENZA PSICOLOGICAALLE VITTIME E AI
SOCCORRITORI
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GLI ATTORI
Il Delegato C.R.I. AREA III/A.E. /Volontari CRI;
Il Servizio 12°-Attività di Emergenza ed Operazioni Internazionali e i C.I.E.(Centri Intervento di Emergenza).
L’Unità di crisi.
La Sala Operativa Nazionale e le Sale Operative Territoriali.
Il Team di Valutazione e Coordinamento.
I Nuclei di Intervento.
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COMPITI DELEGATO AREA III/ A.E./Squadra
PREVISIONE/PIANIFICAZIONE
PREPARAZIONESOCCORSO/RISPOSTA
PREVENZIONE/PREPARAZIONE
Area III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri
COMPITI DELEGATO AREA III/A.E. /Squadra
•L’individuazione di risorse, l’analisi delle criticità, la determinazione di ruoli e responsabilità e lo sviluppo di procedure che permettono alla Croce Rossa Italiana di rispondere rapidamente ed efficacemente alle emergenze
PIANIFICAZIONE
•L’insieme delle misure e azioni intraprese per consentire la risposta all’evento e la riduzione dei suoi effetti PREPARAZIONE
•La somma delle azioni intraprese a seguito della massiccia di accadimento dell’evento o a seguito del verificarsi dell’evento
RISPOSTA
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Livelli dello «STATO» di operatività della C.R.I.
EMERGENZA
ALLARME
ATTENZIONE
QUIETE
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ESEMPIO ERU Base Camp della C.R.I.
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IMMAGINI DI ATTIVITA’ OPERATIVA
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IMMAGINI DI ATTIVITA’ OPERATIVA
Umbria-Marche 1997
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IMMAGINI DI ATTIVITA’ OPERATIVA
Kavaje e Kukes –Albania 1999
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IMMAGINI DI ATTIVITA’ OPERATIVA
Badgad 2003
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IMMAGINI DI ATTIVITA’ OPERATIVA
Sry Lanka 2005
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ESEMPI ATTIVITA’ OPERATIVA
Abruzzo 2009
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ESEMPI ATTIVITA’ OPERATIVA
Haiti 2010
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ESEMPI ATTIVITA’ OPERATIVA
Emilia 2012
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ESEMPI ATTIVITA’ OPERATIVA
Terremoto Umbria – Marche . Lazio 2016
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LE ATTIVITA’SPECIALI
Comprendono particolari attività tecniche especialistiche, svolte da personale C.R.I., che hafrequentato specifici corsi.
In emergenza sono coordinate dal Delegato C.R.I. AreaIII/ A.E., attraverso le Sale Operativeai vari livelli
SOCCORSI CON MEZZIE TECNICHE
SPECIALI
S.M.T.S.
SOCCORSOPISTEDA SCI
UNITA’ CINOFILE
Nuclei N.B.C.R.
Composti da personale specializzato per interventi di soccorso su eventi di tipo
Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico.
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