CREDITS & PARTNERSHIP
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CREDITS & PARTNERSHIP:ETS è una società di ingegneria civile
che offre servizi di diagnostica e
progettazione geologico-geotecnica,
strutturale ed architettonica
prevalentemente nel campo delle
infrastrutture ferroviarie e stradali.
ETS sviluppa oggi i propri progetti con
metodologia BIM (Building Information
Modelling), in conformità agli standard
descritti nella norma UNI 11337 e linee
guida BS 1192 e PAS 1192-2:2013 con
restituzione di Base Dati, composta da un
Modello di Dati Confederato e relativi
Contenuti Informativi.
ETS s.r.l. è certificata ISO 9001:2015,
ISO 14001:2015 e OHSAS 18001:2007
SA8000
Chi siamo
I ponti misti in muratura e travata metallica possono ritenersi elemento caratterizzante dei ponti ferroviari
della linea ferroviaria Firenze-Faenza – “Faentina” ed erano numerosi al momento in cui questa strada
ferrata fu inaugurata, nel 1893.
Costruita un tratto alla volta, lasciando per ultimo il più difficile: quello che avrebbe collegato Borgo San
Lorenzo a Marradi, scavalcando l’appennino.
Per quanto riguarda la “Faentina”, il tratto più complesso fu la galleria degli Allocchi di ben
3.778 m, lungo la quale il percorso toccava anche la massima altitudine: 577 m. slm.
In dodici anni furono posati 101 km di rotaie, 24 dei quali attraverso gallerie scavate nella
montagna, 55 tra ponti e viadotti, 18 cavalcavia, 100 case cantoniere, 9 magazzini merci, 15
stazioni intermedie.
La sua realizzazione, al centro
di accese diatribe locali, si
inserì nel piano nazionale di
completamento delle linee
ferroviarie.
Cenni storici
Nel corso della seconda guerra mondiale si verificarono notevoli danni lungo tutta la linea ferroviaria e durante la ricostruzione post-bellica
alcune travate danneggiate furono sostituite da strutture in muratura.
Documenti fotografici giacenti presso l’Archivio Storico del
Compartimento di Firenze delle Ferrovie dello Stato, mostrano i danni
della guerra subiti dalle pile di sostegno e dalle arcate e furono riparate
attraverso il lavoro di “ricucitura” con mattoni pieni.
Cenni storici
Il ponte in oggetto, situato poco prima della Stazione di Marradi, al km 66+322 sul versante in direzione Firenze, in una gola dove il fiume
Lamone si apre un varco tra due opposti speroni rocciosi, è in muratura e travata metallica, rappresentando quindi una testimonianza
legata alle caratteristiche originarie della ferrovia “Faentina”.
La travata metallica, con campata di 41,97 m di luce, semplicemente
appoggiata, è composta da due travi principali a traliccio multiplo, con soli
elementi diagonali, travi trasversali, longarine, controventature superiori ed
inferiori a croce di Sant’Andrea.
Cenni storici
Le travi principali, a parete sono tipo “HOWE” costituite con elementi profilati in ferro agglomerate ed
unioni di tipo chiodato.
La struttura muraria del ponte, è costituita da un arco in muratura di mattoni a tutto-sesto poggiante su pile, anch’esse in muratura.
Documentazione fotografica
L’arco principale ha
un raggio di circa 8 m
sotto il quale scorre il
canale artificiale
Enel, limitrofo il
Fiume Lamone.
In direzione Faenza,
la struttura muraria
prosegue con un
altro arco in muratura
sotto il quale è
presente la Via
Celestina Donati.
Stato di fatto – rilievo 3D e 2D
Sulla base delle informazioni acquisite sulla geometria e sui dettagli costruttivi nonché sulle
proprietà dei materiali ed in accordo con il quadro normativo tecnico sulle strutture esistenti
si ritiene di aver acquisito il livello di conoscenza massimo per le strutture in muratura
(LC3 - Accurata), a cui corrisponde il fattore di confidenza FC=1.00
Stato di fatto – indagini geologiche e strutturali
Dati tecnici:
luce di calcolo L = 41.97 m con struttura del tipo a maglia triangolare a passaggio
superiore. E’ costituita da due travi principali poste ad interasse di 4.10 m, di
altezza complessiva variabile e pari a circa 4.00 m agli appoggi e 5.00 m in
campata.
Gli elementi strutturali costituenti la travata sono in parte laminati (longherine,
controventi, diaframmi, diagonali centrali della parete principale) ed in parte
saldati (briglie, prima diagonale della parete principale, montanti).
Le giunzioni in opera fra i vari elementi sono previste con bulloni
lavoranti a taglio.
Il ponte è interessato da un tratto di tracciato in
curva circolare di raggio 400 m, sopraelevazione
di 110 mm, con velocità di tracciato di 70 km/h.
Stato di progetto – la nuova travata metallica
La posizione degliappoggi fissi e mobiliNel progetto della nuovatravata, realizzato neglianni 1986-1991, coincide con ladisposizione degli appoggi presentinella travata attualmente in opera.Ovvero, appoggi fissi posizionati sulla pila/spallalato Faenza, mentre i mobili longitudinali su pulvinoin pietra lato Firenze.
Il peso complessivo della nuova travata è maggiore di quellodella travata esistente, inoltre i sovraccarichi passano da linea A(16 t/asse e 4.8 t/m…) a linea D4 (22.5 t/asse e 8.0 t/m), comportandoun aumento sensibile dei pesi e delle masse in gioco, gravanti sullapila/spalla lato Faenza, dove sono presenti importanti lesioni.
Gli apparecchi di appoggio di nuova costruzione sono del tipo a calotta sferica e sonostati previsti geometricamente intercambiabili.
Rispettando il posizionamento degli appoggi del progetto originario, la pila subirebbe azioniorizzontali statiche e sismiche di entità non trascurabile pertanto, considerando lo stato fessurativo già inatto sulla pila/spalla esistente e l’entità delle azioni statiche e sismiche previste per la nuova travata inacciaio, si è scelto di posizionare gli appoggi uni-longitudinali sulla pila-spalla ad arco in muratura e degli appoggifissi dalla parte opposta rispetto all’attuale configurazione.
Stato di progetto – la nuova travata metallica
La previsione della risposta sismica di un
ponte in muratura presenta non poche
difficoltà
Il comportamento certamente non lineare
della struttura deriva principalmente:
- debole resistenza a trazione del
materiale, che al limite è nulla
- fenomeni di schiacciamento
- possibile dislocamento del pietrame nel
corso dello scuotimento sismico.
Il ponte è stato analizzato con il codice di
calcolo ad elementi finiti (FEM), valutando la
risposta inelastica della struttura in
direzione longitudinale e trasversale, al fine di
ottenere i livelli tensionali massimi
raggiunti dalla muratura ed il quadro
fessurativo dovuto al superamento dei
limiti di trazione.
Particolare attenzione è stata data
nell’implementazione del legame non lineare
della muratura: TOTAL STRAIN CRACK
MODEL che permette una risposta della
struttura sempre più realistica.
Legame costitutivo TRAZIONE Legame costitutivo COMPRESSIONE Legame costitutivo TAGLIO
Stato di progetto – Arco in muratura - modello FEM
I risultati ottenuti dallo modello ante-operam, il tipo di riclassificazione svolta
sulla travata metallica, principalmente a carattere statico, ed il vincolo
storico-monumentale presente, hanno fatto propendere per la scelta di
interventi non eccessivamente impattanti, che consentono di
raggiungere un consolidamento statico, ed un non
trascurabile miglioramento sismico, ma certamente
non il raggiungimento del totale adeguamento sismico
dell’opera esistente, in accordo con quanto
effettuato per la travata metallica
sknn max Cwnn max
Analisi non lineare – ante operam
sknn max Cwnn max
Analisi non lineare – post operam
Tensioni in fase plastica Fessurazioni
Tensioni in fase plastica Fessurazioni
Le sknn rappresentano le tensioni
principali di trazione in fase plastica;
le zone rosse, rappresentano le zone
appena entrate in fase plastica, mentre
quelle blu evidenziano zone in fase
plastica avanzata.
Le Cwnn rappresentano le fessure
associate alle tensioni principali di
trazione in fase plastica.
Stato di progetto – Arco in muratura - modello FEM
Stato di progetto – Arco in muratura - modello FEM
Stato di progetto – opere civili
Stato di progetto – fasi di varo
Stato di progetto – fasi di varo – mezzi d’opera
Carrelli semoventi SPMT – movimentazione impalcatiIl peso totale che verrà scaricato a terra dagli pneumatici degli SPMT sarà pari a 260 t, numero dato dalla somma dei singolipesi dei due carrelli (45 t) più quello dell’impalcato ferroviario (170 t).Ognuno dei due SPMT è dotato di quattro assi, con quattro ruote ciascuno, la cui impronta sulla superficie di appoggio conl’impalcato caricato è pari a 30x30cm.Da ciò si può dedurre che la pressione massima esercitata a terra durante il trasporto dell’impalcato tramite SPMT è pari a9 kg/cm2, che è quindi il valore di portanza minima del terreno richiesta.
Gru secondaria LR 1400 montaggio gru principaleLa gru esercita una pressione massima a terra di 6,83 Kg/cm2. Questo carico è riferito alla gru in condizioni stazionarie.Vista la presenza di rotazione e cingolamento, tale valore andrà incrementato tramite un coefficiente di sicurezza dinamicopari a 1,5 volte.Il valore di portanza del terreno dovrà quindi essere non inferiore a 10,2 Kg/cm2
Gru principale CC 3800rimozione travata esistente evaro nuova travataLa gru esercita una pressionemassima a terra di 8,91Kg/cm2. Questo carico è riferitoalla gru in condizionistazionarie.Vista la presenza di rotazione ecingolamento, tale valore andràincrementato tramite uncoefficiente di sicurezzadinamico pari a 1,5 volte.Il valore di portanza del terrenodovrà quindi essere noninferiore a 13,4 Kg/cm2
Stato di progetto – rimozione travata esistente
Stato di progetto – fasi di varo - movimentazioniPlanimetria generale – rimozione e movimentazione travata esistente
Planimetria generale –movimentazione e varo nuova esistente
Stato di fatto – opere propedeutiche al varo
Le autogru e i mezzi di trasporto raggiungeranno il cantiere percorrendo Strada Provinciale 302 R Brisighellese-Ravennate fino a
raggiungere il Comune di Marradi.
Sul percorso sono presenti diverse opere d’arte in muratura e con luce abbastanza contenuta. A seguito di parere richiesto alle Provincie
di Firenze e Ravenna in merito al transito di trasporti eccezionali sul tratto Faenza-Marradi, è stato indicato da tali Enti il peso di 56 t.
come carico massimo ammissibile per ogni convoglio.
E’ stata eseguita un’accurata ispezione delle opere d’arte interessate dal transito dei mezzi pesanti (garantendo il peso massimo di 56
tonn) ed alcune di esse hanno dato esito negativo, necessitando quindi di interventi di consolidamento.
In particolare sono stati eseguiti lavori di consolidamenti su 5 ponti in Provincia di Firenze e n. 4 ponti in Provincia di Ravenna
Stato di progetto – controllo posizionamenti
CRONOPROGRAMMA LAVORI
CRONOPROGRAMMA DI VARO
GRAZIE PER L’ATTENZIONE