Contesto Siracide 1

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IL CONTESTO DI SIR 1,11-30 Il brano di Sir 1,11-30 si trova nella prima parte del libro (1,1-4,10) e, a sua volta, questa parte si divide così: 1,1-10 l’origine divina della sapienza 1,11-30 la sapienza e il timore del Signore 2,1-18 pazienza e fiducia nella prova 3,1-16 onorare i genitori 3,17-29 umiltà e docilità 3,30-4,10 carità con i poveri 1,1-10: è una corta composizione innica dove si loda la sapienza (come in 4,11-19; 6,18-37; 14,20-15,10; 24) e dove si afferma che ogni sapienza viene da Dio (cfr. Pr 8,22-31 e Gb 28,1-28); Egli l’ha creata e l’ha diffusa su tutte le sue opere (1,1.4.8- 10). Per Ben Sira, la sapienza è destinata a essere un dono per gli uomini e le donne che amano Dio. 1,11-30: brano che inizia e finisce parlando sul timore del Signore, che implica riverenza a Dio, vissuta nelle vicende di ogni giorno, e rispetto della tradizione (v.26). E questo timore del Signore che concede l’acceso alla sapienza, porta pazienza (v.23), disciplina, fiducia e umiltà (v.27), sincerità (vv.28- 29) e una vita lunga e felice. 2,1-18: questo brano potrebbe intitolarsi “il timore di Dio nella prova”, un tema già presente nell’Antico Testamento, specialmente nei salmi. Temere il Signore amandolo e servendolo

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Bibbia. Siracide, capitolo 1

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CONTESTO REMOTO

IL CONTESTO DI SIR 1,11-30

Il brano di Sir 1,11-30 si trova nella prima parte del libro (1,1-4,10) e, a sua volta, questa parte si divide cos:

1,1-10lorigine divina della sapienza 1,11-30la sapienza e il timore del Signore 2,1-18pazienza e fiducia nella prova 3,1-16onorare i genitori

3,17-29umilt e docilit

3,30-4,10carit con i poveri1,1-10: una corta composizione innica dove si loda la sapienza (come in 4,11-19; 6,18-37; 14,20-15,10; 24) e dove si afferma che ogni sapienza viene da Dio (cfr. Pr 8,22-31 e Gb 28,1-28); Egli lha creata e lha diffusa su tutte le sue opere (1,1.4.8-10). Per Ben Sira, la sapienza destinata a essere un dono per gli uomini e le donne che amano Dio.1,11-30: brano che inizia e finisce parlando sul timore del Signore, che implica riverenza a Dio, vissuta nelle vicende di ogni giorno, e rispetto della tradizione (v.26). E questo timore del Signore che concede lacceso alla sapienza, porta pazienza (v.23), disciplina, fiducia e umilt (v.27), sincerit (vv.28-29) e una vita lunga e felice.2,1-18: questo brano potrebbe intitolarsi il timore di Dio nella prova, un tema gi presente nellAntico Testamento, specialmente nei salmi. Temere il Signore amandolo e servendolo fedelmente difficile ma il vero credente rester saldo nelle prove. Sembra che Ben Sira se ne accorga che le sue idee sono diverse da quelle del mondo ellenistico e che perci gli attendono delle prove, per cui consiglia pazienza e fiducia in Dio, nella sua misericordia. Lultimo versetto chiude la presentazione della sapienza e i due capitoli servono da cornice teologica al libro.3,1-16: il timore del Signore comprende anche dei doveri verso gli altri e i primi tra questi altri sono per Ben Sira i genitori, acquistando in questo modo una preferenza: chi non li onora un bestemmiatore3,17-29: si parla sullimportanza dellumilt e docilit, tema gi proposto in Pr 11,2; 18,12; 22,4 e sullorgoglio intellettuale e si paragonano il cuore ostinato e quello saggio (vv.25-29).3,30-4,10: a modo distruzione si parla sulla carit verso i poveri e sullelemosina che ha un valore importante nella tradizione israelita. In questo brano parla anche del comportamento richiesto con la comunit, con lautorit, con i poveri, gli orfani e le vedove.

importante notare che i due primi capitoli del libro costituiscono lintroduzione di tutta lopera e vi presentano una sintesi della teologia e dellantropologia. Formano ununit per il vocabolario comune (sapienza, timore Dio, i verbi amare, temere, cadere e confidare e i sostantivi cuore, anima, gioia) e perch mettono insieme lo stilo innico (1,1-10. 11-21) con la esortazione (1,22-30). In questi capitoli Ben Sira presenta il rapporto tra sapienza e timore del Signore e il loro legame con la legge, vissuta anche attraverso lesperienza della prova: per ottenere la sapienza si richiede il timore del Signore e questa attitudine interiore di carattere eminentemente religioso si ottiene per mezzo del compimento della torah (19,20).

Bibliografia consultata:Calduch-Benages, N., En el crisol de la prueba, estudio exegtico de Sir 2,1-18 ,Estella 1997, 24. 270ss.

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