Comic-Soon 14

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GIORNALE NAZIONALE D’INFORMAZIONE FUMETTISTICA Redazione Tespi - Via Vigna Fabbri, 5 - 00179 Roma; web: http://www.comic-soon.com; e-mail: [email protected]. Comic-Soon ® Tespi srl. Responsabile editoriale: Andrea Mazzotta; responsa- bile pubblicità e diffusione: Valentino Sergi ([email protected]); grafica e impaginazione: Maryam Funicelli. I copyright, dove non diversamente indicato, sono degli aventi diritto. (rivista in registrazione) Prossima uscita: 28 OTTOBRE 2011 - 50.000 COPIE A LUCCA COMICS & GAMES 2011 E NELLE MIGLIORI FUMETTERIE E SCUOLE DI FUMETTO Intervista ad Esad Ribic p. 5 Digital Divide di RRobe p. 19 Focus On Dylan Dog p. 21-22 SI APRONO LE DANZE Ormai è così da sei anni. Narnia Fumetto apre le danze e inaugura la stagione delle fiere fumettistiche che per i prossimi mesi costelleranno numerose come astri tutto lo stivale italico. Che Narnia Fumetto sia il modo migliore di cominciare il tour de force che porterà editori, distributori, negozianti e, soprattutto, appassionati a spostarsi su e giù per l’Italia è opinione diffusa. A Narni si sta bene. La città è accogliente, l’organizzazione capace e volenterosa. Si respira un’aria di passione sincera per un media che da oltre 100 anni non fa che rincorrere se stesso, mutando, adeguandosi, anticipando e seguendo l’iter evolutivo che la nostra complessa società affronta quotidianamente. E così come il fumetto muta freneticamente, anche Comic-Soon inizia un nuovo percorso. Senza dimenticare la strada indicata e l’ot- timo lavoro compiuto da chi mi ha prece- duto, il nostro free press è pronto a diven- tare, uscita dopo uscita, qualcosa di nuovo. Già da questo numero rafforza la sua presenza nelle fumetterie, nelle scuole di fumetto e in tutto i luoghi in cui si pensa in nuvolette. Inoltre nuovi collabo- ratori prestigiosi come Roberto Recchioni, Michele Ginevra e Andrea Sani ci hanno concesso l’onore di mette- re la loro penna al servizio del nostro desi- derio di intrattenere e approfondire. Insomma, posate il vostro zaino a fianco della pila di fumetti che avete appena comprato e sedetevi vicino a quel cospla- yer che non riconoscete, rilassatevi e gustatevi il vostro Comic-Soon. Ne legge- rete delle belle. Andrea Mazzotta Anno III - N. 14 1 SETTEMBRE 2011 DISTRIBUZIONE GRATUITA 20.000 COPIE

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Il numero 14 di Comic-Soon edito in 20.000 copie in occasione di Narnia Fumetto (settembre 2011)

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GIORNALE NAZIONALED’INFORMAZIONE FUMETTISTICA

Redazione Tespi - Via Vigna Fabbri, 5 - 00179 Roma; web: http://www.comic-soon.com; e-mail:[email protected]. Comic-Soon ® Tespi srl. Responsabile editoriale: Andrea Mazzotta; responsa-bile pubblicità e diffusione: Valentino Sergi ([email protected]); grafica e impaginazione:Maryam Funicelli. I copyright, dove non diversamente indicato, sono degli aventi diritto.

(rivista in registrazione)Prossima uscita: 28 OTTOBRE 2011 - 50.000 COPIE A LUCCA COMICS & GAMES 2011 E NELLE MIGLIORI FUMETTERIE E SCUOLE DI FUMETTO

Intervista ad Esad Ribic p. 5 Digital Divide di RRobe p. 19 Focus On Dylan Dog p. 21-22

SI APRONO LE DANZE

Ormai è così da sei anni. Narnia Fumettoapre le danze e inaugura la stagione dellefiere fumettistiche che per i prossimi mesicostelleranno numerose come astri tuttolo stivale italico. Che Narnia Fumetto sia ilmodo migliore di cominciare il tour deforce che porterà editori, distributori,negozianti e, soprattutto, appassionati aspostarsi su e giù per l’Italia è opinionediffusa. A Narni si sta bene. La città èaccogliente, l’organizzazione capace evolenterosa. Si respira un’aria di passionesincera per un media che da oltre 100 anninon fa che rincorrere se stesso, mutando,adeguandosi, anticipando e seguendo l’iterevolutivo che la nostra complessa societàaffronta quotidianamente. E così come ilfumetto muta freneticamente, ancheComic-Soon inizia un nuovo percorso.Senza dimenticare la strada indicata e l’ot-timo lavoro compiuto da chi mi ha prece-duto, il nostro free press è pronto a diven-tare, uscita dopo uscita, qualcosa dinuovo. Già da questo numero rafforza lasua presenza nelle fumetterie, nelle scuoledi fumetto e in tutto i luoghi in cui sipensa in nuvolette. Inoltre nuovi collabo-ratori prestigiosi come RobertoRecchioni, Michele Ginevra e AndreaSani ci hanno concesso l’onore di mette-re la loro penna al servizio del nostro desi-derio di intrattenere e approfondire.Insomma, posate il vostro zaino a fiancodella pila di fumetti che avete appenacomprato e sedetevi vicino a quel cospla-yer che non riconoscete, rilassatevi egustatevi il vostro Comic-Soon. Ne legge-rete delle belle.

Andrea Mazzotta

Anno III - N. 141 SETTEMBRE 2011

DISTRIBUZIONE GRATUITA20.000 COPIE

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PROGRAMMA

ASPETTANDO NARNIAFUMETTO presso l’auditoriumSan DomenicoMercoledì 31 agosto, ore 21:Francesco Cafiso 4th

Giovedì 1 settembre, ore 21: DaniloRea TrioDurante gli spettacoli, gli autori diZagor e Dampyr, Stefano Andreuccie Mauro Laurenti, produrranno deidisegni dal vivo proiettati su un maxi-schermo, in una interessante commi-stione di musica ed immagini. Info:www.narniblackfestival.it

VENERDÌ 2 SETTEMBRE

Preapertura dalle 15 alle 20: costo diingresso 1 euro!

Stand Sergio Bonelli Editore(Mostra Mercato)Ore 17 Fabiano Ambu (Dampyr)Ore 18 Marco Santucci (Dampyr)

SABATO 3 SETTEMBRE

Incontri e conferenze pressol’Auditorium della MostraMercato (San Domenico)Ore 12 Nicola Pesce Editore presen-ta: 2012 - La Fine del mondo - Istruzioniper l’uso.

Ore 15 Workshop: CONCEPT,MODELLO 3D, SET UP ED ANI-MAZIONE DI UN PERSONAG-GIO PER CARTONI ANIMATI – adopera della CGK School© (marchioregistrato della Dot Mind in Motion©)- ingresso libero.Ore 16 Premiazione del concorsoCGK Creative Concept – consegna premi“miglior personaggio di fantasia” e“miglior soggetto creativo”.Ore 16,45 300 volte Dylan. L’Indagatoredell’Incubo compie 25 anni. Spegnerannole candeline Paola Barbato, LolaAiraghi, Alessandro Poli, PasqualeRuju ed Angelo Stano. Incontro a curadell’Associazione “Dylandogofili – col-lezionisti Dylan Dog dal 2003”.Ore 18 Zagor, cinquanta e non sentirli.Intervengono Renato Polese,Alessandro Chiarolla, Michele Rubini,Mauro Lanurenti e Stefano Andreucci.A cura di Alessandro Di Virgilio.

Stand Sergio Bonelli Editore(Mostra Mercato)Ore 12 Andrea Del Campo (Dampyr)Ore 14 Michele Rubini (Zagor)Ore 16 Mauro Laurenti (Zagor)Ore 17 Massimo Carnevale (DylanDog)

DOMENICA 4 SETTEMBRE

Incontri e conferenze pressol’Auditorium della Mostra Mercato

(San Domenico)Ore 12 Esad Ribic e Darick Robertson:Vecchio e Nuovo Mondo nella Casa delleIdee. Intervista di Davide Occhicone.Ore 14 Permette un osservazione? La criti-ca del fumetto in Italia - Intervengono:Davide Occhicone (Lo Spazio Bianco),Lorenzo Corti (Double Shot), AndreaMazzotta (Nicola Pesce Editore),Alessandro Bottero (FumettoD’Autore), Nicola Peruzzi (saggista).A cura di Alessandro Di Virgilio.Ore 16 L’altra metà della scrittura?Incontro con Paola Barbato. A cura diAlessandro Di Virgilio

Stand Sergio Bonelli Editore(Mostra Mercato)Ore 12 Alessandro Bocci (Dampyr)Ore 14 Alessandro Chiarolla (Zagor)Ore 16 Maurizio Di Vincenzo (DylanDog)Ore 17 Stefano Andreucci (Tex)

ALTRI APPUNTAMENTI

INCONTRI CON AUTORIGli autori presenti alla manifestazionesaranno disponibili presso lo standdell’Artist Alley, nella mostra mercatoa San Domenico in orari che rendere-mo noti durante i tre giorni della fiera,per sessioni di disegno ed autografi.Gli albi degli autori ospiti e il mer-chandising della manifestazione saran-no acquistabili presso il punto-shop

dell’associazione Amici Miei, sempreall’Artist Alley.

Sabato 3 settembre ore 19,15Aperitivo con Zagor, presso il localeCaffè Gnocchetto e GnocchettoDivino. Evento organizzato in colla-borazione con il disegnatore di ZagorMauro Laurenti.

Domenica 4 settembre ore 15 pres-so lo stand Dylandogofili, nellamostra mercato, i disegnatori diDylan Dog, Lola Airaghi eAlessandro Poli, firmeranno duelitografie inedite e a tiratura limitata,realizzate per l’occasione.

IINNFFOONARNIA FUMETTO 6° EDIZIO-NE (2, 3 e 4 settembre 2011) è organizzata dall’AssociazioneCulturale Amici Miei, dal Comunedi Narni e dalla libreria delfumetto Antani Comics di Terni,col patrocinio della Provincia edel Comune di Terni.Venerdì dalle 15 alle 20. Biglietto d’ingresso: 1€Sabato e domenica orario continuato 10-20. Biglietto d’ingresso: 5€Per informazioni:www.narniafumetto.comContatti: 0744.471523;

328.4122189

MAPPA DI NARNI AL CENTRO

DELLA RIVISTA

MAPPA DI NARNIAL CENTRO

DELLA RIVISTA

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PROGRAMMA LUDICO

Associazione Ludiche Menti (Chiostro SanFrancesco)L’associazione animerà l’area con la sua ludoteca ela possibilità sfidarsi o imparare a giocare a Risiko!,Monopoli, Coloni di Catan, Carcassone, Ticket to Ride,Scacchi, Dama, Villa Paletti, Cash’n Guns, Genga e tantialtri.

Associazione Legio Dracones (Chiostro SanFrancesco)L’associazione metterà a disposizione dei visitatori ilproprio stand e il proprio personale sportivo per farconoscere la pratica del Softair, mettendo in mostrale attrezzature necessarie per il gioco e proiettandovideo dimostrativi, oltre a far partecipare i visitatoria una piccola dimostrazione.

La Locanda Dei Giullari (giardini di SanBernardo)Ludoteca con giochi di ruolo cartacei e di miniatureofferti dall’associazione (Munchkin con le varieespansioni, Sì Oscuro Signore!, Lupus in Tabula) etavoli dimostrativi di Dungeons & Dragons 3.5, Scion,Marvel Superheroes, Sine Requie, ecc.Scambio carte di Magic The Gathering! e Yu-Gi-Oh!Presentazione, con tavolo dimostrativo, della nuovae originale ambientazione per giochi di ruolo carte-cei Arthrendaal – Il Mondo Celato ideata e scritta da S.Cipiccia, nonché della sua versione dal vivo attiva nellaprovincia di Terni, con la possibilità di provare l’at-tività durante un mini evento.Tavolo dimostrativo dei giochi prodotti dallaGanesha a cura di A. Sfiligoi.Tornei di spada e combattimenti liberi nell’arena.Gli esperti truccatori della Locanda dei Giullarioffriranno i loro servigi a chi vuole sperimentarequalche make up fantasy.

REGOLAMENTO 3° EDIZIONE AAMMIICCII MMIIEEII CCOOSSPPLLAAYY CCOONNTTEESSTT

La gara cosplay si svolgerà Domenica 4 Settembre apartire dalle ore 16,00. Le premiazioni si svolgeran-no a seguire, indicativamente alle ore 18,00.La partecipazione non prevede nessun costo diiscrizione, e le iscrizioni verranno raccolte domeni-ca dalle 12 alle 15,30.I partecipanti sono pregati di presentare un’immagi-ne del personaggio interpretato per facilitare il com-pito della giuria.Per il regolamento completo, visitate l’area GAMESe COSPLAY del sito www.narniafumetto.com

I premi saranno dei buoni acquisto da 60 euro,spendibili da Antani Comics (v. Armellini 6, Terni)e NetCityShop (v. Brin 91, Terni). Per informazioni:[email protected]

IILL VVIINNCCIITTOORREE DDEELL CCOONNCCOORRSSOO

VVEERRTTIICCAALLIISSMMII

LISTA OSPITI

LOLA AIRAGHIFABIANO AMBU

STEFANO ANDREUCCIPAOLA BARBATO

FRANCESCO BIAGINIALESSANDRO BOCCIMANUEL BRACCHI

MASSIMO CARNEVALEELENA CASAGRANDEGIANLUCA CESTARO

RAUL CESTAROALESSANDRO CHIAROLLA

CRISTIANO CUCINAANDREA DEL CAMPODANIELA DI MATTEO

GIUSEPPE DI PASCAMAURIZIO DI VINCENZO

ALESSANDRO DI VIRGILIORICCARDO RCK015 FIORINI

ENRICO GALLIFABRIZIO GALLICCIAMARFISIA GIANNONI

MAURO LAURENTILUCA MARESCA

LUCA MARRANDINOELISABETTA MELARANCI

MAURIZIO NARDIELLOALESSANDRO POLI

LUCA PIERSANTELLIRENATO POLESE

GIORGIO PONTRELLIPHAB POSTINI

PASQUALE QUALANOMASSIMO RAIMONDO

ESAD RIBICDARICK ROBERTSON

PASQUALE RUJUTONY SANDOVAL

MARCO SANTUCCIANGELO STANO

SILVIA ZICHE

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Per la prima volta a NarniaFumetto sarà presente uno degliautori più apprezzati della new

wave di talenti europei che stanno af-fluendo alla Marvel Comics: Esad Ribic.

Comic-Soon: bentornato in Italia,mr. Ribic! Prima di diventare un di-segnatore di fumetti, la immaginia-mo come un lettore: quali erano lesue letture preferite da ragazzo? Eora quali sono le uscite che nonmancano mai nella sua libreria?Esad Ribic: ho iniziato con dei titoliBonelli: il primo è stato Zagor, poi MartinMystère, Ken Parker e altri. Sono stato an-che lettore dei lavori di Magnus, nellafattispecie adoravo Alan Ford. Al liceoho seguito una “dieta” franco-belga:Moebius, Hermann e Bilal erano imiei preferiti. In quel periodo ho sco-perto anche Buscema, non che potes-si definirmi un Marvel fan, ma diBuscema sì. Non appena iniziai a leg-gere fumetti scoprii anche il mondodell’illustrazione e mi innamorai velo-cemente di Frazetta, Cornwall, N.C.Wyeth… Tutto ciò mi fece amare an-che i fumetti dipinti, come quelli diFernando Fernandez, Segrelles,Corben, Sienkiewicz…Ora come ora mi limito a osservare eraramente leggo. Ho amato Promethea ela serie dei Metabaroni, questo genere diopere.

CS: alle fiere del fumetto ha la pos-sibilità di incontrare i suoi fan: lepiace ricevere feedback del propriolavoro direttamente dai lettori? ER: sì, è questo il modo giusto di co-municare, deve essere a due vie!

CS: spazia agevolmente da uno sti-le pittorico come quello usato inLLookk ii e in SSiillvveerr SSuurrffeerr:: RReeqquuiieemmaduno più classico, come quello diUUnnccaannnnyy XX--FFoorrccee e UUllttiimmaatteeCCoommiiccss:: UUllttiimmaatteess. Con quale deidue si sente più a suo agio e in chemodo cambia il suo approccio allapagina?ER: non penso che siano stili

diversi anzi, quando dipingo, dipingosemplicemente sopra le matite che vede-te in Ultimates. Ci sono piccoli cambia-menti nell’approccio alla pagina, ma so-no di natura tecnica e di lieve entità.La principale differenza è che mi limito aschizzare la matita quando dipingo (nes-suno la vedrà mai, quindi non devo ab-bellirla). Se proprio dovessi trovare unadifferenza tra i due “stili”, quella princi-pale sarebbe che evito determinate solu-zioni che sono legate alla scala tonale del-la pittura.

CS: ha completa libertà nella costru-zione della tavola?ER: il più delle volte, mi sforzo nell’inse-rire nella tavola tutte le informazionicontenute nella sceneggiatura, dopodi-ché aggiungo qualcosa di mio se sonotrascinato dall’ispirazione.

CS: quali sono i suoi disegnatori difumetto preferiti? C’è qualche mae-stro del passato che è stato sua fontedi ispirazione per i suoi lavori?ER: il primo posto è a pari merito traCaravaggio e Frazetta. Tra gli altri cisono Moebius, Shirow, Buscema, ipreraffaelliti, il Rinascimento, i film…Diverse influenze in diverse situazioni.

CS: le piacerebbe scrivere una storiaanziché “semplicemente” disegnar-la?ER: mi piacerebbe, ma il saper scrivere èun’arte che richiede molto tempo primadi poter essere padroneggiata a dovere,quindi preferisco che siano gli scrittori afarlo. Probabilmente riuscirei a scrivereuna trama avvincente, un racconto forse,ma una sceneggiatura è tutta un’altra be-stia! Ho iniziato come “autore comple-to” scrivendo e disegnando i miei primilavori underground, ma ho presto decisoche ero meglio come disegnatore e hoseguito quella strada.

CS: legge i suoi fumetti una volta chesono stati pubblicati?ER: no. Se capita, dopo un paio di anni:questo mi permette, spero, di giudicarli a

freddo e di analizzarli in manierapiù oggettiva. Mi serve per cerca-re errori e ingenuità delle qualinon ero consapevole all’epoca.

CS: c’è un personaggio chenon ha ancora disegnato concui le piacerebbe confrontar-si?ER: vedo i personaggio comedegli strumenti, quindi se lostrumento calza bene nella sto-ria sono contento. Se volessidisegnare un determinato per-sonaggio solo perchè ha undesign accattivante cerchereidi disegnare una copertina odue.

CS: c’è uno scrittore con ilquale le piacerebbe lavo-rare?ER: qualsiasi bravo scritto-re mi venga in mente!Lavorare con Gore Vidalsarebbe interessante, se

fosse possibile costringerlo a scrivereuna sceneggiatura per un fumetto

CS: come dicevamo qualche riga piùin alto, attualmente sta lavorando adUUllttiimmaattee CCoommiiccss:: UUllttiimmaatteess sui testidi Jonathan Hickman. Visto che leg-geremo questa serie soltanto l’annoprossimo che anticipazioni può dar-ci?ER: non molto, la sceneggiatura è pienadi azione e politica e mi sto divertendomolto nel disegnarla, vedremo cosa di-

ranno i fan. È liberatoria per me, per-ché ha un nuovo approccio visivo, spe-ro che ai lettori piaccia!

CS: grazie mille per il tempo che ciha concesso, speriamo di poterla in-contrare di nuovo e ci auguriamoche trascorra dei bei momenti quiin Italia.ER: grazie a voi, mi diverto sempremolto quando vengo in Italia e sono si-curo che questa volta non farà ec-cezione! Ciao!

IINNTTEERRVVIISSTTAA AA EESSAADD RRIIBBIICC

A cura di EEmmaannuueellee EEmmmmaa

Nato a Zagabria nel 1972, iniziò la suacarriera indirizzato verso l’animazione,lavorando come assistente per la ZagrebFilm, e creando fumetti per hobby. In segui-to alla guerra lo studio fallì, e Ribic tentò disfruttare l’esperienza maturata nel settoredel fumetto,arrangiandosi anche come illu-stratore e grafico su qualunque progetto adisposizione. A metà degli anni ‘90 decisedi buttarsi all’estero e riuscì ad entrare allaAntartic Press, piccola casa editrice delTexas: da lì ottenne un accesso più facilealla DC/Vertigo per cui realizzò alcune sto-rie brevi, copertine e la miniserie FourHorsemen su testi di RRoobbeerrtt RRooddii; per lostesso scrittore illustrò Loki, lavoro in stilepittorico unico nel suo genere, per la

Marvel, a cui passò in seguito. Dopo il primo lavoro, cioè la conclusionedi Children of The Atom, per la casa delle idee realizzò numerosi fill-in maanche, e soprattutto, Silver Surfer - Requiem (con JJ.. MM.. SSttrraasszziinnsskkyy) eSubmariner - Depths (con PPeetteerr MMiilllliiggaann). Attualmente sta realizzando la nuova serie di Ultimates per la Marvel.

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66 Comic-Soon n14

Estremamente divertente, equindi iniziativa editorialeassolutamente da lodare, la

distribuzione in edicola della collanadi cartonati I tesori Disney. Ritrovarevecchie storie di Topolino e Co. non èuna novità, anzi è un tormentone dellacasa editrice; un collezionista traristampe, classici e polpettoni vari,spesso anche malamente rilegati,rischia di avere numerose copie e ver-sioni delle storie importanti. Ma iTesori sono un’altra cosa, divertentidicevo, anche se le storie sono semprequelle, per averle “accorpate” pertema, e non più per autore o per datao per personaggio. Così ti trovi tutteinsieme le migliori storie di Paperinocon Reginella, oppure tutto il cicloDragonLords eccetera….e con i testiredazionali impedibili di Luca Boschie Alberto Becattini, che da soli var-rebbero la spesa. Ma quello che aspet-tavo di più, quello che tolkienamentepotrei definire “il mio tesoro”, è ilnumero 11, intitolato Topolino eAtomino. Ciò è certamente legato allamia età anagrafica, alle letture di un’in-fanzia con poca o nulla televisione emanco l’ombra di computer, e al fattoche il topo protagonista delle avventu-re contenute in questo impedibilevolume è stato il compagno di assola-ti pomeriggi estivi. Ma come succedeai lettori esigenti, mi aspettavo che allarilettura queste storie, al di là del-l’aspetto affettivo, mi risultasserolente, melense... in poche parole, comesi dice con un eufemismo, “datate”. Einvece no, posso dire che oggi comeallora il taglio dato da RomanoScarpa, riconosciuto maestro deicosiddetti “Disney italiani”, alle tope-sche vicende eleva il livello della narra-zione quanto a idee, sceneggiatura,trovate. Pur immaginando il contestopiuttosto artigianale degli autori del-l’epoca (si parla della fine degli anni

ri del duo Walsh-Gottfredson e,incredibile a dirsi,migliorandolo. Gliamericani, pur aven-do scritto una pagi-na fondamentaledella storia delfumetto e dell’in-trattenimento ingenere, avevano illimite della “daily”,la striscia quotidiana. Le avventure delnostro topo si dipanavano ad una stri-scia al giorno, sui quotidiani, ma la loroedizione italiana ne richiedeva il mon-taggio a storie intere, al massimo divisein due parti, e questo non rendeva intermini di ritmo narrativo, nonostante ibrillanti soggetti. Scarpa parte già per ilTopolino libretto, del formato di quelloattuale, riconvertito da Mondadori nel’49 dal formato giornale, ormai supera-to, per adattarlo al formato di“Selezione dal Reader’s Digest”, unmagazine che è stato quanto di peggio ilcolonialismo culturale americano ciabbia regalato (ma questa è un’altra sto-

ria). Il topo entracosì in una “gab-bia” di sei vignet-te per pagina, masenza i tagli e ibalbettii delrimontaggio dallestrisce; l’intreccionarrativo cono-sce così il ritmo.

CHE ATTOREQUEL TOPO!

Questo “Tesoro”Disney raccoglieuna serie diavventure cheTopolino divide avario titolo conAtomino Bip-Bip, personaggiocreato apposita-mente da Scarpaper la storia

Topolino e la Dimensione Delta, e poi piùvolte utilizzato come comprimario,vistene le potenzialità, in diverse altrestorie. Di queste, oltre alla prima, ilvolume raccoglie Topolino e Bip-Bip alleSorgenti Mongole, Topolino e la collanaChirikawa e Topolino e il Bip-Bip 15, unaselezione di tutto rispetto. Ma è la sto-ria della collana Chirikawa, indossata ingioventù dalla zia Topolinda (altro per-sonaggio creato per l’occasione dall’au-tore) che più di ogni altra ha dato dascrivere ai critici ed è rimasta nel cuoredei lettori. In questa storia del 1960, tracitazioni cinematografiche hitchcockia-ne (specie da Vertigo, 1958), inusitate -

‘50) non riesco a non immaginarmi ilsignor Romano che si diverte come unmatto a confezionare questi piccoli“film di carta”, col risultato di divertireanche il lettore. Anche se bisogna rico-noscere che il nostro autore potevacontare su un’invidiabile e oggi impen-sabile libertà creativa, ma questo nonne sminuisce i meri-ti; gli autori di oggidovrebbero comun-que ammettere checon le idee, gli spun-ti che Scarpa infila-va in un’unica sto-ria, oggi ce ne con-fezionerebbero unadecina. Ma oltre allaprofusione di trova-te avventurose eumoristiche, quelloche rende la letturadi questi lavoriancora oggi estre-mamente piacevoleè il ritmo. Non dàtregua Scarpa, infi-lando elementinecessari all’intrec-cio e inserti pura-mente comici, e datalento naturaledipana sceneggiature impeccabili, dataanche la densità degli accadimenti, nonsi concede una vignetta di troppo.

IL MAESTRO DEL MAESTRO

Il vero padre del Topolino che noi ita-liani abbiamo nel cuore, quello stranodetective candido e perspicace al tempostesso, è Floyd Gottfredson. Ex proie-zionista cinematografico, entrato allaDisney per fare i cartoni animati, fu“girato” momentaneamente al neonatosettore fumetti per quotidiani, e vi restòper quarantacinque anni. Soggettistanotevole oltre che disegnatore, dettematurità e completezza al Topolino astrisce specie nel periodo di collabora-zione con lo scrittore Bill Walsh(1943-1956). È lui il maestro diRomano Scarpa, ed è la fine dell’avven-tura nelle strisce giornaliere americane(che a metà degli anni ’50 divenneroumoristiche e autoconclusive) chelasciò orfani i lettori italiani dell’intrec-cio, del mistero, della sagacia del formi-dabile topo investigatore. RomanoScarpa, senza soluzione di continuità,ha proseguito un filone collaudato eche sarebbe venuto a mancare, pren-dendo tutto il meglio degli anni miglio-

all’epoca - sequenze in soggettiva esapiente gestione e graficizzazione deiflashback, Scarpa scoperchia il latooscuro, noir, di Topolino. Se nell’im-portante saggio di Antonio Faeti, Intrappola col topo (Einaudi, 1986), lo stu-dioso bolognese, analizzando il perio-do d’oro del Topolino Walsh-Gottfredson, teorizza una sorta di filrouge tra Charles Dickens, FrankCapra e Walt Disney, non possiamonon notare come il principale inter-prete del cinema di Capra sia JamesStewart e come il personaggio del-l’americano qualunque, ingenuo epieno di buoni sentimenti, ma acuto ecapace di cavarsela in tutte le situazio-ni, fino all’immancabile lieto fine, siavestito allo stesso modo dall’“attore”Topolino. Con Scarpa che mette iltopo nelle stesse trappole in cuiAlfred Hitchcock aveva messoJames Stewart, in Vertigo – La donna chevisse due volte, L’uomo che sapeva troppo,Nodo alla gola o La finestra sul cortile, ilcerchio si chiude; Mickey e Jimmyhanno recitato lo stesso personaggio,con la stessa abilità e facendoci sogna-re allo stesso modo.

NOTA BENE

Va ricordato che per necessità narrati-ve di Topolino e la collana ChirikawaScarpa crea il personaggio di Trudy, lapassionale fidanzata di Gambadilegno.Per quanto riguarda questa edizione,ritengo sia molto da apprezzare lacuratela, che ha indicato di riproporrele storie nell’originale versione condue pagine a quattro colori alternatecon due pagine in bianco e nero (sitrattava di un escamotage tipografico ditutto rispetto, se si tiene conto che lariduzione in questo modo dei costi distampa di circa 3/8 ha consentito arendere più economiche e quindi piùpopolari queste pubblicazioni). Misembra molto importante anche l’at-tenzione filologica per la quale il colo-re di Atomino, che nelle storie succe-dutesi negli anni era variato da celestea rosa, non è stato uniformato e lacosa è stata spiegata nei testi redazio-nali. Sono questi elementi di qualitàche concorrono a rendere anche unprodotto “da edicola” degno dellalibreria del salotto buono.

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Romano Scarpa, 1970 ©romanoscarpa.net

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88 Comic-Soon n14

Vi sono dei rischi nel comporreun’opera che trae ispirazionedall’immaginario di un’altra

epoca. Il primo è che l’autore possalimitarsi a saccheggiare tale immagina-rio senza portare innovazione alcuna,limitandosi a riproporre personaggi esituazioni già visti e rivisti. Il secondoè che il suddetto autore si cimenti inun’operazione di puro feticismo, ren-dendo quindi il proprio lavoro un cer-vellotico gioco di rimandi e citazioni,spesso del tutto inaccessibili alla mag-gior parte dei lettori e destinati a esse-re compresi solo da una ristretta cer-chia di questi.Un’opera così composta si riducespesso a uno sfoggio narcisista, diinnegabile competenza certo, maanche il modo più antipatico di farpesare la propria cultura.Fortunatamente Rocketeer non hacorso nessuno dei due rischi sopraci-tati. Rocketeer non è né un tentativodi plagio né una forma di autocom-piacimento, ma un classico che hasaputo fondere l’immaginario di unatradizione passata, quella delle rivistepulp anni ’30 e ’40, dei serial televisivianni ’50 e dei vecchi programmi radio-fonici, con una freschezza di idee e diinnovazioni stilistiche. Dave Stevenscolpì nel segno, quando creò la serienel 1981, riuscendo a dar vita a un

Stevens è riuscito a catturare quell’im-maginario, quell’epoca che conoscevabene e amava tantissimo, riuscendo afar rivivere nel suo fumetto tutta l’at-mosfera di una società che si avviava,nonostante l’ombra della SecondaGuerra Mondiale, verso un’era di pro-gresso tecnologico e scientifico.Stevens rievoca l’America di fine anni’30, la fa rivivere senza indulgere in cita-zioni superflue o ridondanti, senzapedanteria, ma con entusiasmo enostalgia.Ora tutta la magia di questo inimitabileclassico, di questo pezzo distoria del fumetto americano,torna in una prestigiosa edi-zione impreziosita da unricco apparato di bozze,schizzi e studi preparatori,con una gustosa introduzionedi un grande scrittore di fan-tascienza del calibro diHarlan Ellison, che puòdarci testimonianza viva diStevens grazie ai suoi ricordidi amico. L’introduzione diEllison fu scritta nel 1985, marimane ancora una testimo-nianza vivida e reale.È per gli appassionati unavvenimento a lungo atteso lariproposta dell’intera serie indue volumi editi da SaldaPress. Per chi aveva letto diRocketeer sulle paginedell’Eternauta e sulla collanaBest Comics della defuntaComic Art, per chi avevaapprezzato il film della Disney

personaggio capace di imporsi nelparonama fumettistico statunitense emondiale.Si può amare il protagonista CliffSecord, pilota scavezzacollo e temera-rio piombato in una situazione piùgrande di lui, senza aver mai letto diDoc Savage, The Shadow, Operator 5 eG-8, o aver mai visto una puntata di SpySmasher o Commando Cody. Si può rima-nere affascinati di fronte alla bellezza diBetty, la procace fidanzata di Cliff,senza aver mai visto una sola fotografiadi Bettie Page.Per apprezzare le avventure diRocketeer basta tornare con l’animo aquando si era bambini, quando si pen-sava che bastasse uno zaino jet per vio-lare la gravità.Ciò che viene richiesto al lettore di oggida Dave Stevens è quello stesso sense ofwonder che avevano i lettori di rivistepulp o dei primi comic book: non inge-nuità, ma innocenza e desiderio di eva-sione.

del 1991, lo spericolato Rocketeertorna a sfrecciare nei cieli fumettisticid’Italia.Un evento che purtroppo lascia unpo’ di amara tristezza e di rimpiantoper un brillante autore che ci ha lascia-to troppo, troppo presto. Stevens ci hadonato però la sua più riuscita creazio-ne e il suo amore per l’azione e l’av-ventura, il suo tratto vivido e pulsante,attenuano un poco questo senso diperdita donando una vibrante e scin-tillante impronta di immortalità all’ar-te del fumetto.

RROOCCKKEETTEEEERR TTOORRNNAA AA VVOOLLAARREE IINN IITTAALLIIAAdi FFuullvviioo PPaazzzzaagglliiaa

LE NOVITÀ ALLAGALLA

Allagalla continua a farciconoscere opere di sicurointeresse anche quando sitratta di selezionarle in generisovraffollati di proposte.Sono già due i volumi dedica-ti a quella che viene conside-rata la serie horror più riusci-ta tra tutte quelle nate sullascia di Walking Dead: Rotten,scritta da Mark Rahner eRobert Horton, per i disegnidi Dan Dougherty. Rotten èapparentemente ambientatonegli Stati Uniti d’America dimetà Ottocento. Infatti i suoiprotagonisti, due agentigovernativi, si muovono inuna realtà che ha molti puntidi contatto con l’attualità.Riecheggiano in molti punti lecontroversie dopo l’elezionedi George Bush o quella diObama, accusato di nonessere un cittadino america-no. Così come l’ispirazionedegli stupendi capitoli di“Tracy Shilo” si può ricercarenel discusso caso di Terry

Schiavo e nelle contrappostefazioni e linee di pensiero nateattorno alla sua situazione. Epoi, naturalmente, ci sono glizombie, sempre diversi in ogniepisodio ma sempre sanguina-ri e mortali. Questa impostazio-ne così ricca, mai banale, per-mette quindi più livelli di letturae ha fatto sì che la critica piùattenta abbia avvicinato Rottenai film diretti da George A.Romero.Sempre restando in ambitohorror, Allagalla ha da pocopresentato un corposo libroscritto da Carlos Trillo, autoredi capolavori come Custer e IlPellegrino delle stelle, e dise-gnato da uno dei nuovi maestridel bianco e nero, EduardoRisso. Racconti del terrore èuna riuscita raccolta di storiebrevi in cui vengono reinterpre-tati, con la sensibilità e l’umori-smo tipici del compianto sce-neggiatore argentino, i grandiprotagonisti dei classici del bri-vido come vampiri, mummie e ilmostro di Frankenstein, assie-me ai nuovi rappresentanti

della paura come gli spietatiserial-killer.Passando al lato supereroisti-co, è imminente la serializza-zione di Pantheon, l’osannatamaxiserie creata da BillWillingham, famoso e apprez-zato anche da noi per il premia-to ciclo narrativodi Fables. Si pro-spetta un’edizioneintegrale, corre-data di note, inter-viste e interventicritici. Com’è con-suetudine dellacasa editrice tori-nese, si cercheràdi fornire al lettoreun prodotto curatoe completo, un’at-tenzione neces-saria per un’operacosì complessa eavvincente. Lavicenda è unmeccanismo per-fetto in cui nullaviene presentatoper puro caso.Qualsiasi partico-

lare, anche il più insignifican-te, non sarà mai superfluo matroverà alla fine una propriacollocazione. Veramenteimperdibile!

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Settembre è alle porte, il ricordo de-gli esami di maturità sta svanendoinsieme all’abbronzatura, ed è tem-

po di scegliere quale corso dare al pro-prio futuro. Migliaia di giovani ogni annosognano la carriera del fumettista e perquesto si affidano a una scuola. Non inmolti però conoscono la situazione delmercato, o di quali professionalità sia ef-fettivamente composta una casa editrice.Per questo motivo molti istituti della no-na arte integrano il loro programma condiscipline legate alle nuove tecnologie, al-l’animazione, al diritto editoriale, in mo-do da formare una classe di mestieranticonsapevoli e pronti a confrontarsi conun settore in mutamento, in cui è neces-sario sapersi adattare.Per questo motivo la scelta della scuola èun passo importante, non solo per un di-scorso di qualità dell’insegnamento, maper l’inserimento dell’allievo in un per-corso a lui utile e congeniale, in modo ta-le da scoprire e sviluppare al massimo lesue attitudini. Prima di firmare il modu-lo d’iscrizione, quindi, eccovi alcuni utiliconsigli per effettuare la vostra decisio-ne:1) INFORMATEVI – non acconten-tavi di visitare il sito della scuola diFumetto a voi più vicina. Documentatevianche sulle altre. Molti istituti offrono ilservizio di orientamento, approfittatene.Spesso, inoltre, vengono offerte borse distudio a copertura dell’iscrizione, ma ènecessario fare richiesta per tempo.2) ESAMINATE GLI INSEGNAN-

TI – verificate il curriculum dei vostri fu-turi docenti e cercate di comprendere se,con loro, sarà possibile assimilare glistrumenti necessari a sviluppare le tecni-che di vostro interesse.3) SIATE UMILI – il mestiere del dise-gnatore, del colorista, dello sceneggiato-re ecc. si sviluppa in un settore soggettoalle leggi del mercato. Gli editori hannoesigenze precise, degli standard di quali-tà e di puntualità a cui bisogna attenersi.È importante conoscerli e coltivare leproprie capacità relazionali, perché il me-stiere del fumettista molto spesso si faproprio in team e per conto di una casaeditrice.4) FATEVI VALUTARE – dovrete im-parare a lavorare per mesi, anche più diotto ore al giorno, a una storia. Si tratta disaper essere versatili, di aver appreso lebasi dell’anatomia umana e animale conlungo e faticoso esercizio, oltre a docu-mentarsi e rispettare scadenze pressanti.Abbiate quindi la pazienza di ascoltare ilparere di insegnanti e futuri colleghi, fa-te tesoro dei loro consigli per migliorar-vi. Una buona critica può aiutarvi più dimille complimenti.5) ABBIATE CORAGGIO – Non la-sciatevi abbattere dagli articoli sulla crisidel fumetto, sul calo delle vendite, sulladisoccupazione... Seguite la vostra voca-zione avendo cura di mantenere aperti ivostri orizzonti, focalizzandovi su ciòche vi piace, ma senza escludere discipli-ne e strumenti che potrebbero tornarviutili a trovare lavoro.

SSCCEEGGLLIIEERREE UUNNAA SSCCUUOOLLAA DDII FFUUMMEETTTTOO

A cura della rreeddaazziioonnee

Accademia Europea di Mangavia Podere Fecciano 27, Orciaticocomune di Lajatico (PI) Tel. 0587641074Sito: www.accademiamanga.itAccademia Pictor – Sito: http://www.pictor.itMail: [email protected]: via Pietro Micca 4, 10122 -Tel. 011 5622969 Venaria: v.le Roma 26, 10078 -Tel. 011 4593208AccademiAnimataPiazza Santa Croce 8A, 00033Cave (RM). Tel. 06 97244053Sito: www.accademianimata.itMail: [email protected] del Fumetto AndreaPazienza Piazza Giovanni XXIII 1, 26100Cremona - Tel. 0372 22207Sito: www.cfapaz.orgMail: [email protected] School via Tommaso Caravita 10, 80134Napoli - Tel. 081 5518659Sito: www.cgkschool.itMail: [email protected]ì School via Vecchia Ferriera 18/22, 36100Vicenza - Tel. 0444 565006 Sito: www.dalischool.itMail: [email protected] nuova EloisaStrada Maggiore 96, 40125Bologna - Tel. 051 6360180Sito: www.lanuovaeloisa.itMail: [email protected] NT – Accademia delle Artidigitali via della Colonna 35/a, Firenze -Tel. 055 2466738 Sito: www.scuolanemo.comMail: [email protected] / Nuovo Istituto di Designvia Savonarola 76, 06121 Perugia- Tel. 075 34868 Sito: www.nuovoistitutodesign.itPGM Bolognavia Santa Rita 4, 40138 Bologna -Tel. 051 333303 / 051535615Sito: www.pgmbologna.comMail: [email protected] San Valentino 1/f, 40122Bologna - Tel. 051 6493296 Sito:www.ramdes.netMail: [email protected] chiavarese del fumettoPiazza della Repubblica 64, 16039Sestri levante - Tel. 333 2865801 Mail: [email protected] del fumetto di Cassinovia bellini 5, 03043 Cassino - Tel. 340 3442965Sito: www.scuolafumettocassino.itScuola del fumetto di Milanovia Savona 10, 20144 Milano - Tel: 02 8356371, 02 8393267Sito: www.scuoladelfumetto.comMail: [email protected] del fumetto di Pescarac.so Vittorio Emanuele II 209,65122 Pescara - Tel. 085 4218036 Sito: www.scuoladelfumetto.netMail: [email protected] del fumetto di Veneziaex Forte Militare, di ForteMarghera 30171 Venezia - Tel. 346 1544101Sito: www.veneziacomix.comMail: [email protected]

Scuola del fumettoPalermo/Grafimated Cartoon via G. De Spuches, 6 90141Palermo - Tel: 091 2514723 Sito: www.scuoladelfumetto.comMail: [email protected] di fumetto Adriatica (variesedi in Abruzzo e nelle Marche) -Tel. 320 4205220 Sito: www.scuoladifumetto.netMail: [email protected] di fumetto di AstiCorso Alfieri 350, 14100 Asti -Tel.0141 399573 Sito:http://www.comune.asti.it/SITOFU-METTO2010.it/index.htmlMail: [email protected] di fumetto di Vercelli via A.Vescovo 4, 13100 Vercelli Tel. 0161 56285 Sito: www.unipopvercelli.itMail: [email protected] Internazionale di ComicsSito: www.scuolacomics.itRoma - circ. Ostiense 80, 00154 -Tel. 06 5141120 Mail: [email protected] - via del Corso 1, 50122 -Tel. 055 218950 Mail: [email protected] - via Santa Maria 1/A, 60035 -Tel. 0731 844181 Mail: [email protected] - c.so Peschiera 140/6,10138 - Tel. 011 334940 Mail: [email protected] - via Regina Elena 88,65123 - Tel. 085 4429080 Mail: [email protected] - via Castelfidardo 11,35141 - Tel. 049.8752352 Mail: [email protected] Emilia - via Roma 20,42100 - Tel. 0522 455063 Mail: [email protected] – c.so Cavour 17/a, 25121- Tel. 327 2409951 Mail: [email protected] italiana di Comixvia Atri 21, 80100 Napoli - Tel. 081 459643Sito: www.scuolacomix.netMail: [email protected] Moholevia Privata Desiderio 3/9, 20131Milano - Tel. 02 36513670 /0236513696 Sito: http://scuola.mohole.it/Mail: [email protected] Romana dei fumettivia Flaminia 29, 00196 Roma - Tel.:06 3214609Sito: www.scuolaromanadeifumetti.itMail: [email protected] Superiore d’Arte delCastello Sforzescovia Giusti 42, 20514 Milano - Tel. 02 34932021Sito: www.scuolaartecastellosforze-sco.itMail: [email protected] - Scuola di Fumetto e Illustrazionevia Edoardo Brizio 10, 12042 Bra(CN) - Tel: 0172 244701Sito: www.sfei.it Mail: [email protected] Art & Technology schoolVia Tiziano 62, 09128 Cagliari - Tel. 070 8570444 / 070 4560956Sito: www.thelos.itMail: [email protected]

ELENCO DELLE SCUOLE DI FUMETTO IN ITALIA:

1100 Comic-Soon n14

Siete lettori di fumetti professio-nisti o lettori di fumetti occasio-nali?

Cioé, c’è uno schema e una program-mazione nella vostra spesa cartaceamensile oppure andate in fumetteria ecomprate quello che trovate e che piùvi stuzzica l’appetito letterario? Inquesto secondo caso, a causa dellenumerosissime uscite mensili, proba-bilmente qualche bel fumetto ve losiete perso... o perché la vostra fumet-teria l’aveva già finito o perché magarinon l’ha ordinato (anche perché seordinasse tutto quello che esce ognimese dovrebbe avere gli spazi di uncampo da calcio). I distributori difumetti mettono a disposizione dinegozianti e lettori degli strumenti perfar fronte a questi problemi: sono deicataloghi mensili che contengonotutte le uscite di tutte (più o meno) lecase editrici! Anteprima per Pan, Megaper Alastor, Première perMessaggerie e GP Preview per GP.Da questo numero Comic-Soon lesfoglierà per voi per proporre

No. He’s dead, and he’s not coming back in 12 minutes [No. È morto e non torneràindietro in 12 minuti]. Questa la dichiarazione lapidaria di Mike Mignolain un’intervista rilasciata in esclusiva al sito comicbookresources.com in

occasione dell’uscita di Hellboy: The Fury #3, l’ultimo numero della lunga saga artico-lata in 3 miniserie (le precedenti: Darkness Calls, The Wild Hunt and The Storm) che cimostrano il demone investigatore alle prese con la battaglia finale, armato diExcalibur e alla guida di un esercito di non-morti contro la perfida Nimue e le sueschiere di dannati. “Ho già ucciso Hellboy una volta, ma è tornato indietro abbastan-za in fretta” spiega l’autore californiano “aspettavo che le persone esclamassero ‘ohmerda! Hellboy è morto!’, ma nessuno parve accorgersene.”Ma questa volta si fa sul serio e, con la complicità del disegnatore Duncan Fegredo(che, insieme a Richard Corben, ha sostituito nel corso degli anni lo stesso Mignolaal tavolo da disegno), il personaggio marchiato Dark Horse è pronto a spiazzareancora una volta il suo pubblico.I lettori italiani dovranno purtroppo attendere ancora qualche mese (Magic Press hada poco pubblicato il decimo volume: L’uomo deforme e altre storie), mentre bruttenuove giungono sul destino della terza pellicola dedicata a Red e compagni: in un’al-tra intervista, questa volta al Daily Blam, Mike ha affermato che il progetto è al paloa causa dei contrasti tra il regista Guillermo Del Toro e i produttori della UniversalPictures, e la mancanza di tempo del filmmaker, impegnato in altri progetti.

protagonista della televisione degli anni ’80, Ralph Megamaxieroe. Recuperimeritevoli. Colpo grosso perBao Publishing, che ci offreil volume con miglior rappor-to quantità/qualità delle pagi-ne e prezzo, cioè l’integrale diBone di Jeff Smith, mille milapagine che ogni appassionatodi fumetti dovrebbe fare sue. Edato che siete nel reparto Baodella fumetteria approfittateneper prendere anche Chagall inRussia di Joann Sfar. Non vene pentirete. La Magic Pressinvece riporta in Italia i LunaBrothers che ci avevano delizia-to qualche anno fa con Girls. TheSword è il titolo della nuova pro-posta. Chiudono la nostra car-rellata di consigli per gli acquistidue opere un po’ più autoriali: ilsecondo numero di quella espe-rienza mistica che è Cerebus(Chiesta e stato il titolo) e il nuovo lavorodi Marino Neri, La coda del lupo, editoda Canicola.Naturalmente questo elenconon può essere completo. Ha lafunzione di essere una bussolaper orientarsi nel mare di cartain cui il lettore professionistanaviga ogni mese. Una bussolaè solo uno strumento e quindiper tracciare la rotta delle pro-prie letture serve l’impegno el’ingegno del lettore. In libre-ria, in fumetteria e in edicolabisogna sentirsi avventurierie non avere paura di provaree assaggiare nuovi generi enuovi personaggi. Di solitolo sperimentare riserva sor-prese sconvolgenti cheaprono strade fin ora maibattute. Insomma, scopritei bisogni che non sapete diavere leggende semprequalcosa di nuovo….e sesi serve qualche consiglioper le letture, ritroveretequesta rubrica sul prossi-mo numero di Comic-Soon!

qualche consiglio su cosa non lasciarsisfuggire, concentrandosi soprattutto sunuove serie e volumi! Apriamo ledanze: per Panini Comics parte que-sto mese il nuovo mega crossover dellaCasa delle Idee che ci terrà a lungocompagnia e Fear It self 0 è l’albo da cuitutto inizia. La casa editrice modeneseci propone anche il nuovo lavoro deglieclettici Paguri (Pagani-Caluri),Nirvana Numero 0. Sul fronte 100%Cult Comics, Scarlet della rodata cop-pia Bendis/Maleev sembra accatti-vante. Gli autori sono una garanzia.Imprescindibile per tutti i Rat-Fans,sempre targato Panini, The Art of theRat, catalogo della fiera tenutasi questaestate a Rimini, raccoglie tutte le coper-tine e tanti studi preparatori del Rattopiù amato d’Italia. La Planet Mangainvece offre un bel pack dedicato aTsutomo Nihei che contiene sia ilprimo numero della ristampa di Blameche quello della nuova serie Knights ofSidonia. Sempre sul fronte manga l’iperpropositiva Star Comics lancia una

nuova serie, Magi, rivisitazione dellafavola di Aladino. Cambiando gene-re, due giovani ma interessantissimiautori (Alessio D’Uva e ArjunaSusini) realizzano per le EdizioniBD Bullet Ballad, storia allucinogenaambientata dalle parti del Messico.Da leggere. Abbandoniamo per unattimo la fiction per addentrarcinella cronaca grazie alla BeccoGiallo che affida a Marco Peronie Riccardo Cecchetti la rievoca-zione della memoria di AdrianoOlivetti, un uomo che ha cam-biato il mondo di cui si parlaancora troppo poco. La discon-tinua Free Books ci sorprendequesto mese con due propostedi alto livello. Metropolis del “Diodei manga” Osamu Tezuka eThe Greatest American Hero, cherievoca le vicende di un

LLAA MMOORRTTEE DDII HHEELLLLBBOOYYdi VVaalleennttiinnoo SSeerrggii

SSOOMMMMEERRSSII DDAALLLLAA CCAARRTTAA di Annddrreeaa MMaazzzzoottttaa

oovvvveerroo ccoommee ssoopprraavvvviivveerree aallllee uusscciittii mmeennssiillii!!

NNAARRNNII SSCCAALLOO

TTEERRNNII

1144 Comic-Soon n14

Vi voglio proporre unasfida….fatevi venire un’ ideageniale, declinatela in modo ta-

le da trasformarla sia nella prima tesse-ra di un domino che ha come risultatofinale di rinverdire un genere da annidimenticato (le storie dei pirati) e poi ilfumetto più venduto del mondo.Impossibile dite? Non per EichiroOda, autore di One Piece!, apparso per laprima volta 15 anni fa su Shonen Jump diShueisha, serie che racconta le avven-ture di Monkey D. Rufy, giovane pirata,deciso a diventare il re dei sette mari, edella sua variegata ciurma. Un mangache ha saputo conquistare nel tempocentinaia di migliaia di lettori. Propostesul suolo italico da Star Comics (e dapoco raggiunte le 60 uscite, oltre a 4speciali) le gesta di Cappello di Paglia(questo il sopranome con cui è cono-sciuto tra gli altri pirati Rufy) diventanonumero dopo numero sempre più spet-tacolari ed entusiasmanti. Sfide impos-sibili, nemici imbattibili, situazioni sen-za via di fuga sono ormai parte inte-grante della narrazione coinvolgente,marchio di fabbrica dell’autore. OnePiece è ambientato in un universo nar-rativo con delle regole e con un struttu-ra politica ben definita. La società si ba-sa sul delicato equilibrio che vede pro-

natura (gravità, elettricità, fuoco) e di tra-sformarsi in una di esse. Sono i frutti piùforti, ma non introvabili. Infine ci sono ifrutti Zoo-Zoo che permettono a chi liingerisce di mutarsi in un animale speci-fico e di acquistare tutte le caratteristichee i punti di forza di quell’animale. Tra ipiù ambiti gli Zoo-Zoo ancestrali (cheattribuiscono le capacità di animali estin-ti) e quelli mitologici, che attribuiscono ipoteri di animali leggendari come la feni-ce. Tutti gli schieramenti in campo go-dono della benedizione e della maledi-zione di questi frutti. Quindi i lettori pos-sono divertirsi a fantasticare su questi in-finiti tipi di poteri e sulle loro applicazio-ni negli scontri tra pirati.One Piece è anche la storia di Gol D.Roger, re dei pirati condannato a mortedella marina. Il più grande pirata di tuttii tempi a cui Rufy si ispira per misurare lesue ambizioni. Gol D. Roger è un perso-naggio ormai entrato nella leggenda, in-sieme al suo tesoro, il mai ritrovato OnePiece (da cui prende iltitolo il manga).Impressionate è lacapacità di Oda dicreare una vicendacorale e muovere sulloscacchiere della narra-zione un numeroinfinto di personaggi, apartire dalla ciurmadel protagonista: lospadaccino Zoro, ilcuoco combattenteSanji, il medicoChopper (che ha

tagoniste treprincipali entità:La Marina, checontrolla il go-verno mondiale,La Flotta deiSette, cioè i settepiù potenti e pe-ricolosi piratidel mondo e leforze rivoluzio-nare di MonkeyD. Dragon, pa-dre di Rufy e figlio di Monkey D. Garp,vice ammiraglio della marina e nonno diCappello di paglia! Come se le cose nonfossero abbastanza complicate, Oda hainserito nella narrazione i frutti del dia-volo! Si tratta di frutti maledetti che con-feriscono a chi li mangia straordinari po-teri a discapito della capacità di nuotare.I frutti del diavolo sono di tre tipi:Paramisha, Rogia e Zoo-Zoo. I fruttiParamisha sono i più comuni e possonoessere a loro volta divisi in due categorie:la prima attribuisce poteri legati a unaabilità del corpo (elasticità, velocità), laseconda a un oggetto (capacità di usare ilproprio corpo come lama, come forbiciecc.). I frutti Rogia, molto più rari e ri-cercati, invece permettono di legare lapropria essenza a una delle forze della

assunto il frutto del diavolo Zoo-Zootipo Homo-Homo ), la ladra e naviga-trice Nami, l’archeologa Nico Robin,ammantata di segreti, Usop, il bugiar-do Re dei Cecchini, Franky, l’ingegne-re cyborg e Brook lo scheletro violini-sta. Ognuno di questi personaggi ècaratterizzato con enorme attenzione.Pian piano l’autore ci rivela dettagli eracconta episodi chiave della vita diquesti pirati, riuscendo a fornire tridi-mensionalità narrativa ai co-protago-nisi. Una scelta stilistica che premia,sia in merito alla crescita di attenzionee di interesse del racconto, sia in ter-mine di sfruttamento gadgettisco.Parlare di un solo protagonista sareb-be infatti limitativo per questo manga.One Piece racconta un mondo, com-plesso e fantastico.Insomma, un manga da leggere capa-ce di tenere il lettore sempre sul filodel rasoio e l’adrenalina a mille... alme-no per duecento pagine a numero.

FFOOCCUUSS OONN:: OONNEE PPIIEECCEE AALLLL’’AARRRREEBBAAGGGGIIOO DDEEII LLEETTTTOORRIIdi AAnnddrreeaa MMaazzzzoottttaa

1166 Comic-Soon n14

Pareggiato a fatica il budget di200 milioni di dollari investitida Warner Bros , i l film di

Martin Campbell sul giovane avia-tore Hal Jordan impegnato a com-battere minacce intergalattiche perconto del Corpo delle LanterneVerdi è in uscita nelle nostre sale,atteso con un misto di ansia e trepi-dazione dai fan italiani della serieDC. A detta dello stesso regista inuna recente intervista, la pellicoladovrebbe essere la prima di una tri-logia e non a caso la sceneggiatura èstata affidata a un poker di firme aproprio agio con la scrittura di pro-dotti seriali: Greg Berlanti (Brothersand Sisters e No Ordinar y Family),Michael Green, una delle mentidietro Heroes e Smallvil le , MarcGuggenheim, talento televisivo pre-stato ai comics (da Wolverine perMarvel Comics alla Justice Society ofAmerica per la DC) e MichaelGoldenberg, uno dei responsabilidell’adattamento di Harry Potter eL’ordine della Fenice.

corpo delle Lanterne Verdi sarannoinvece i protagonisti di nuove batta-glie cosmiche in Green Lantern Corps,per i testi di Peter Tomasi e i disegnidi Fernando Pasarin. Green Lantern:The New Guardians, di Tony Bedard,Tyler Kirkham e Batt, sarà incentra-ta su Kyle Rainer, alla guida dei nuo-vi Guardiani. A chiudere le novità,Red Lanterns, di Peter Milligan, EdBenes e Rob Hunter, serie con pro-tagonista il malvagio Atrocitus e il suomicidiale corpo delle Lanterne Rosse.

IL PERSONAGGIO

Lanterna Verde esordì su All-AmericanComics #16 nel luglio 1940 ad opera diMartin Nodell e Bill Finger. Il su-pereroe era ben diverso da come loconosciamo: vestito di maschera,mantello e calzamaglia dai colori viva-ci, Alan Scott è un ingegnere ferrovia-

Green Lantern ha avuto una lavorazio-ne travagliata; era il 1997 quandoWarner Bros ricevette il rifiuto diKevin Smith, e il progetto fu accan-tonato sino al 2004, quando fu affida-to a una delle menti del Saturday NightLive, il comico Robert Smigel, inca-ricato di costruire un’action-comedycon protagonista Jack Black, la stardi School of Rock. La decisione scatenòle ire dei fan e la lavorazione vennesospesa. Solo nel 2008 il film entrò fi-nalmente in pre-produzione e l’annosuccessivo i produttori resero notol’attore protagonista (dopo che alcuneagenzie di stampa avevano riportatopersino il nome di JustinTimberlake): Hal Jordan sarebbe sta-to interpretato da Ryan Reynolds,nonostante avesse appena vestito ipanni di Deadpool in X-Men le origini– Wolverine. Ad accompagnarlo nel-l’avventura la Gossip Girl BlakeLively nei panni di Carol Ferris,Mark Strong (dopo due ruoli da cat-tivo eccellenti in Sherlock Holmes eKick-Ass) sotto il trucco di Sinestro, la

star Tim Robbins nel ruolo diRobert Hammond, e ancoraGeoffrey Rush , passato dalDiscorso del Re a quello di Tomar-Re(a cui presta la voce), MichaelClark Duncan (Kilowog) eClancy Brown (Parallax).

Nonostante le tiepide reazioni dicritica e pubblico la pellicola è alcentro di una grande operazionedi rilancio del personaggio checomincia proprio sulle pagine delfumetto. DC Comics ha infatti dapoco azzerato ben 52 delle suecelebri testate (tra cui la storicaAction Comics , dove debuttòSuperman, che aveva appena su-perato il traguardo dei 900 nu-meri), compresa Green Lantern,pur mantenendo il precedenteteam creativo composto daGeoff Johns, Doug Mahnke eChristian Alamy. Guy Gardner,John Stewart e altri membri del

rio che, in seguito a un incidente,trova una lanterna capace di dotarlodi incredibili poteri grazie a un anel-lo magico da ricaricare ogni 24 ore,ma inefficace contro oggetti di le-gno. Il personaggio godette di gran-de popolarità e non mancarono i te-am-up con Flash e Wonder Woman,prima di entrare a far parte a pienotitolo della Justice Society ofAmerica. Dopo la Seconda GuerraMondiale gli eroi DC caddero in de-clino e la serie venne cancellata conil numero 38 (maggio 1949). Nellaseconda metà degli anni ‘50 DCComics rilanciò con successo le suetestate e nel numero 22 di Showcase(Settembre 1959) riapparve LanternaVerde, con costume e identità rin-novate: il pilota collaudatore HalJordan, entrato in possesso dell’anel-lo del potere dal morente Abin Sur earruolato nel Green Lantern Corps,

l’organismo di polizia in-tergalattico sotto il con-trollo dei Guardianidell’Universo. Anche que-sta volta non mancano lelimitazioni: oltre alla con-sueta ricarica l’anello èinefficace sul colore giallo.Il personaggio visse alter-ne fortune editoriali, com-battendo nuove battaglie incoppia con Freccia Verde ecome membro della JusticeLeague, fino alla saga Orazero (1994), in cui Hal, difronte al rifiuto deiGuardiani di ricostruire lasua città natale, distrutta daMongul, impazzisce e mas-sacra l’intero Corpo delleLanterne per poi trasformar-si in Parallax, un essere daipoteri pressoché infiniti. Unsopravvissuto, Ganthet, do-na l’ultimo anello a un car-toonist di New York, KyleRayner, per porre fine allaminaccia.

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di VVaalleennttiinnoo SSeerrggii

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“Dimenticatevi Schwarzy,questo è il vero film diConan, con maghi,

mostri, decapitazioni, belle donne etutto il fascino del mondo diHyboria”. Così il regista MarcusNispel ha presentato Conan Il Barbaro3D. A raccogliere l’eredità di ArnoldSchwarzenegger (che interpretò ilruolo la prima volta nel 1981) JasonMomoa, nato alle Hawaii.Dopo aver avuto successo ed essersievoluto nell’immaginario del pubblicoper otto decenni consecutivi grazie aromanzi e fumetti, sul grande e sulpiccolo schermo, nei giochi e in ognialtro tipo di prodotto, le imprese diConan nell’epoca hyboriana riprendo-no vita con forza inedita in una nuovapellicola d’azione e avventura, ancheper merito del 3D.Ma vediamo da vicino chi è questobarbaro!Conan è un personaggio letterarioinventato dallo scrittore di heroic fanta-sy Robert Ervin Howard. Il cimmeroesordisce nel dicembre 1932 su WeirdTales con il racconto La fenice sullalama. Howard stava già collaborandocon la rivista pulp da diversi anni edera già noto al pubblico grazie aSolomon Kane, ma fu Conan a dargli ilsuccesso e il favore dei lettori, oltreche degli altri collaboratori (propriograzie a questi splendidi racconti ini-

ziò il suo rapporto d’ami-cizia con Lovecraft).Conan, eroe duro dallamuscolatura imponente,ma al tempo stesso agile efurbo, altro non è cheun’evoluzione del piùsfortunato (letteralmenteparlando) Kull di Valusia,anche lui cimmero, maspesso incapace di com-prendere non tanto laciviltà, quanto l’uomocivilizzato. Howard,attraverso Conan o altripersonaggi di contorno,infatti, trovava semprel’occasione per criticare ilgenere umano, tantoavvezzo alle comodità,quanto alle azioni subdo-le, sempre pronto a otte-nere il proprio vantaggio,anche a costo della vita diqualcun altro. E proprioin contrasto con questo atteggiamento,Conan spicca soprattutto per nobiltànel portamento e nelle azioni: nono-stante i suoi mestieri siano stati quelli diladro, mercenario, pirata, non rinuncia-va ad aiutare una persona in difficoltà,indipendentemente dal possibile guada-gno.I romanzi e racconti con Conan prota-gonista non sono solo quelli scritti per-

sonalmente da Howard. Si consideranoparte del ciclo conaniano solo quei rac-conti pubblicati mentre lo scrittore eraancora in vita o quelli editi postumi conil permesso del suo esecutore testamen-tario, Glenn Lord.Tra le carte di Howard, Lord ha poiritrovato anche una serie di racconti eromanzi incompleti, semplici soggetti oaddirittura delle scalette appena abboz-zate. Buona parte di questo materiale è

stata affidata dallo stesso per il com-pletamento a una serie di scrittori, conrisultati che non sempre raggiungonola qualità dei testi howardiani.

IL CONAN A FUMETTI

Roy Thomas avrebbe voluto acqui-stare i diritti di sfruttamento deiromanzi di Lin Carter con protagoni-sta Thongar di Lemuria. La cifra chel’agente dell’autore pretese fu perògiudicata troppo onerosa per i dirigen-ti Marvel che si videro costretti quindia ripiegare sul più conveniente perso-naggio di Howard, pagato poche cen-tinaia di dollari, ma rivelatosi un’au-tentica gallina dalle uova d’oro, tantoda insidiare persino la popolaritàdell’Uomo Ragno. Nell’ottobre 1970esordì Conan The Barbarian, per i dise-gni di Barry Windsor-Smith. Nellametà degli anni settanta gli succedette-ro John Buscema e Neal Adams. Idue grandi cartoonist, sempre su testidi Thomas, presentarono una versionepiù fedele alla versione letteraria,anche perché lo scrittore iniziò a rea-lizzare la riduzione a fumetti deiromanzi e racconti originali.Ben presto alla testa principale se neaggiunsero altre: Savage Tales, SavageSword of Conan, King Conan, Conan TheAdventurer, Conan e Conan The Savage,oltre a svariati volumi tra one-shot eromanzi grafici, annual, alcune minise-rie e una serie di strisce per i quotidia-ni. Oggi i fumetti di Conan sono pub-blicati su licenza dalla Dark Horse, cherilevò il personaggio nel 2003.

IILL RRIITTOORRNNOO DDII CCOONNAANN

di LLoorreennzzoo ““RRaaggnnoo”” CCeellllii

Una produzione

In collaborazione con

PERUGIA 16-20 NOVEMBRE 2011MAPPE IDEE PERSONE DEL MONDO FUTURO

Info: 349.22.333.84 / [email protected]

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www.comic-soon.com 1199

Scrivere un pezzo sullo stato divideogiochi con due mesi d’an-ticipo è come leggere il proprio

destino nei fondi di caffè.Nel momento in cui vi scrivo, il futu-ro del medium videoludico è nebulosoe in costante mutamento, quindi ilmassimo che posso fare è provare aipotizzare la situazione in cui si trove-rà il settore quando voi leggerete que-ste righe.A voi il compito e il divertimento divedere quante ne avrò azzeccate.Dunque, io vedo e prevedo che...

- Le notizie sul lancio della Wii U sisaranno fatte sempre più concrete epressanti. Avremo un prezzo (inferio-re ai 300 dollari), una data di uscita(aprile o maggio 2012) e una line-up dititoli comprendente titoli first e third-party. I giochi di maggior richiamosaranno l’immancabile Zelda e Batman:Arkham City (titolo che implementeràtutta una serie di funzioni inediterispetto alla sue versioni per 360 ePS3). Il 3DS, nonostante un drasticotaglio di prezzo, non decollerà nellevendite, ma non sarà Sony a vincere laguerra delle console handheld.

- La Nintendoforzerà la manoa Microsoftche, entro pochimesi, rivelerà almondo i suoipiani per il lan-cio della nuova

X-Box (che non si chiamerà 720).L’hardware della nuova console inte-grerà nativamente Kinect e sarà pari aquello di un PC casalingo di fasciamedio-alta. Il che significa che, in ter-mini di performance, umilierà la Wii U,ferma ancora agli standard della genera-zione precedente. La macchina avrà unprezzo di lancio abbastanza aggressivoper le sue specifiche (più di 300 dollari,ma inferiore ai 400) ma non disporrà diuna unità ottica Blu-ray. La Microsoftpunterà forte sul digital delivery e, pro-prio per questo, fornirà le console diHD da un tera. Ipotizzo anche unaqualche forma di compatibilità con idispositivi dotati di Windows 7 Mobile, inmodo da replicare alcune caratteristichedel Wii U attraverso l’uso di smartpho-ne compatibili. La nuova consolle verràlanciata entro il natale 2012 e per unlungo periodo sarà la macchina piùpotente sulla piazza.

- La Sony, in ritardo sullo sviluppo,ancora impegnata a cercare di recupera-re l’investimento fatto su Playstation 3,presa in contropiede dall’accellerazioneimposta da Nintendo, e ancora nel pan-tano per quello che riguarda i servizi

on-line, resterà per il momento al palo,sperando follemente che la sua ammira-glia possa replicare, sulla lunga distan-za, il record di longevità della Playstation2. Quest’anno la Sony punterà fortesulla potenza bruta di PSVita, cercandodi dominare il mercato delle consolleportatili (grazie anche al passo falso diNintendo) e sottolineando come lanuova nata, in accoppiata con la vecchiaPS3, fornisca un’esperienza similare, senon superiore, a quella di Wii U.Lo scettro del gioco portatile però gliverrà sottratto da un inaspettato com-petitor.

- A scombinare tutti i programmi però,ci penserà la Apple.L’accoppiata tra iPad 2 e Apple Tv forni-rà un’esperienza talmente similare aquella proposta da Wii U che il pubbli-co di massa non riuscirà a coglierne ledifferenze sostanziali in termini di pre-stazioni. Con l’arrivo dell’iPad 3, poi, la

via al videogioco proposta dalla Melaentrerà nelle case di milioni di utenti.In poche parole, il 2012 sarà l’anno deivideogiochi per la Apple che, attraver-so l’App Store, con giochi venduti apochi spiccioli, giocabili sia in giro chesul televisore di casa propria, si trove-rà a dominare il mercato dei casualgaming. Quasi casualmente, la Apple eSteve Jobs si troveranno a diventaredegli importanti protagonisti in unsettore, quello dei gaming, che hannosempre snobbato.

- il natale 2011 sarà l’ultimo per la vec-chia Next Gen.

E credo che questo sia tutto.Fatemi sapere se ci ho azzeccato cheho sempre sognato una carriera damonaco pazzo.

SalutiRRobe

di RRoobbeerrttoo RReecccchhiioonnii

CCoommee uunn nnoovveelllloo RRaassppuuttiinn ccoonn iill jjooyyppaadd ttrraa llee mmaannii

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Dylan Dog è uno dei personag-gi più conosciuti del fumettoitaliano. A partire dalla sua

uscita, avvenuta nell’autunno del1986, la creatura di Tiziano Sclavi hasempre goduto di ottima stampa,merito forse anche di una campagnapubblicitaria iniziale a pagamento e dialcune iniziative culturali e promozio-nali come il Dylan Dog Horror Fest, checontribuirono a creare un senso diappartenenza tra i lettori. Dylan Dog èspesso apparso

sulle coper-tine di rivi-ste nonspecializza-te, comeMax, XL,M o d a ,Movie, Scarpde Tennis. Èstato prota-gonista diiniziative editoriali speciali, quali inserti(Sorrisi e Canzoni, Corriere Stadio, ancoraMax...) e collaterali (con Repubblica-L’Espresso, Corriere della Sera,Panorama...). Non si contano i gadget,dalle statue alle figurine, passando perle immancabili magliette. E infine l’at-tività intensa di testimonial, contro ladroga, contro l’abbandono degli ani-mali, a favore della disabilità. Il con-senso attorno al personaggio è statostraordinario e ha interessato ognipossibile categoria in modo trasver-sale. Così, Dylan Dog è diventatouno dei character fumettistici più notie amati di sempre. Naturalmente, ilpersonaggio della Sergio BonelliEditore è stato anche protagonistadi frequenti iniziative promosseall’interno del settore del fumetto.E proprio in questi mesi, assistia-mo a un rinnovato fervore attornoall’Indagatore dell’Incubo! Come i

raduni tra lettori organizzati all’internodelle fiere, o come la mostra Dylan Dog25 che ho avuto la possibilità di orga-nizzare con il Centro Fumetto AndreaPazienza, grazie a un fondo di tavoleoriginali messo a disposizione da un exgiovane frequentatore del Centro,Marco Cortellazzi, diventato poi unodei più noti collezionisti dylandoghiani.Intanto siamo arrivati al numero tre-cento della serie che, da tradizione, è acolori. Per la verità, in casa Bonelli, ilcolore sta diventando sempre menoeccezionale e si moltiplicano le collanee i numeri speciali in technicolor! Ma aldi là degli aspetti cromatici, siamodavanti a una vita editoriale non banale.A differenza di altri eroi che stannoinvecchiando assieme ai loro lettori,Dylan Dog continua a conquistarne dinuovi e sempre più giovani, mantenen-do comunque un consistente

zoccolo duro di appassionati dellaprima ora. Il loro atteggiamento è dif-ferente. I primi sono entusiasti e gra-discono sia i primi classici episodi chequelli più recenti. I secondi sono inve-ce legati profondamente ai primicento albi, tra cui possiamo ricordarecapolavori come Memorie dall’Invisibile,Storia di Nessuno, Johnny Freak. Sui suc-cessivi il giudizio di questi è più artico-lato. E l’acquisto mensile assomigliaquasi a una manifestazione di devo-zione. In effetti Dylan Dog è cambia-to profondamente. Tiziano Sclavi halasciato ad altri la gestione del perso-naggio: prima Mauro Marcheselli epoi recentemente GiovanniGualdoni. La casa editrice ha garanti-to la massima fedeltà possibile rispet-to alla prima versione. Ma in questogenere di fumetto popolare, la perso-nalità degli autori è decisiva. E ognisceneggiatore che si è via via aggiuntoha dato interpretazioni diverse delpersonaggio. Oggi Dylan Dog è unfumetto soprattutto sociale, indagato-re degli aspetti più malsani dellanostra quotidianità. Prima era inveceun fumetto esistenziale, corroboratoda tanto splatter, azione e un funzio-nale umorismo. L’attività investigati-va era un pretesto. Oggi è spessoinvece il centro delle storie. Storieche rimangono complessivamentedi livello, grazie anche al talentocreativo dei tanti autori ingaggiati.Per citarli tutti, occorrerebbe unospazio apposito. L’editore ha sem-pre selezionato ottimi sceneggiato-ri e veri e propri artisti del biancoe nero, che si sono avvicendati piùche mensilmente, regalandoci perpochi soldi uno dei più bei fumet-ti di sempre.

IILL NNOOSSTTRROO IINNDDAAGGAATTOORREE DDEELLLL''IINNCCUUBBOO

di MMiicchheellee GGiinneevvrraa

TTiizziiaannoo SSccllaavvii (Classe 1953) è uno dei più importanti innovatori del fumet-to mondiale. Creatore del personaggio che negli anni ’80 rimise in motoe rilanciò il fumetto in Italia (Dylan Dog), Sclavi concepisce il suo figlio pre-diletto dopo aver maturato una grande esperienza e lavorato con alcunidei più importanti maestri del fumetto. Collabora con Il Giornalino, ilMago e il Corriere dei Piccoli. Sceneggia con CCaasstteellllii gli Aristocratici, perCCaavvaazzzzaannoo le avventure della dinamica coppia di investigatori Altai &Jonson e il western Silas Finn, per AAttttiilliioo MMiicchheelluuzzzzii le trasognanti avven-ture di Roy Mann. Alla carriera di scrittore di fumetti affianca quella diromanziere. Con oltre venti romanzi all’attivo Sclavi dimostra di avere inte-ri universi narrativi da raccontare; universi che rapiscono e avvolgono illettore incollandolo alle pagine. Ogni romanzo di Sclavi è ammantato diuna poetica ironica, la stessa che pervade le pagine di Dylan Dog, perso-naggio di cui, dal 2000, Sclavidiventa supervisore. Se neiprimi anni di vita del personag-gio le sceneggiature di Sclavierano numerosissime, pianpiano la presenza della manodel padre dell’Indagatore del-l’incubo diventa sempre piùrarefatta. Tiziano Sclavi è unautore che non ama presenzia-re a mostre o incontri. Neglianni ’90 era difficile reperirepersino una sua foto e si eracreato attorno a lui un alone dimistero e di leggenda.Colpisce il fatto che, nonostan-te abbiamo passato buonaparte della sua vita a parlaredi mostri, fantasmi e demonisia membro del CCIICCAAPP(Comitato Italiano per ilControllo delle Affermazionisul Paranormale).

2222 Comic-Soon n14

Tiziano Sclavi non sceneggiapiù da molto tempo le storiedi Dylan Dog e ne sentiamo la

mancanza, malgrado il talento di alcu-ni sceneggiatori (e sceneggiatrici,come Paola Barbato) che hannopreso il suo posto.Se dovessi riassumere in poche parolel’“arte” di Sclavi nel realizzare leavventure di Dylan Dog, fisserei trepunti fondamentali (prescindendodalla sua abilità nel creare un eroe vici-no alla sensibilità dei giovani).In primo luogo, Sclavi è capace di uti-lizzare con grande bravura classichecitazioni cinematografiche all’internodi trame sostanzialmente originali ecoinvolgenti. Sclavi parte da unospunto cinematografico, ma poi lascialibero corso alla sua fantasia e adattain modo molto personale il soggettoall’universo di Dylan Dog. In secondoluogo, sa come arricchire i suoi intri-ghi con problematiche ricavate dallacultura “alta”, e in particolare dalla let-teratura, dalla scienza, dalla filosofia edalla psicoanalisi. Infine, riesce a sor-prendere quasi sempre il lettore, consoluzioni narrative spiazzanti e deltutto imprevedibili.Tutte e tre queste caratteristiche sonopresenti nella storia che, secondo me,costituisce il suo capolavoro più rap-presentativo, Terrore dall’infinito (DylanDog n°61, ottobre 1991), disegnato dauno straordinario Bruno Brindisi,ancora sotto l’influenza grafica della“linea chiara”.Il personaggio principale dell’albo,Whitley Davies, vede nelle sue alluci-nazioni e nei suoi incubi ricorrentidegli extraterrestri che vogliono entra-re in contatto per rivelargli qualcosa dimolto importante, ma Whitley nonriesce a capire. Ci riuscirà solo nelfinale della storia, grazie all’aiuto diDylan Dog, dello psichiatra dottorBronsky e dell’ipnosi.I riferimenti cinematografici di questoepisodio sono prevalentementeCommunion, un film di fantascienza del1989 diretto da Philippe Mora conChristopher Walken e tratto dalromanzo omonimo di WhitleyStrieber del 1987 (Sclavi vi fa riferi-mento chiamando Whitley Davies ilprotagonista della vicenda e ripren-

temporale molto forte. Nella pagina 19,infatti, il direttore della casa editrice incui lavora Whitley Davies, detto Whitty,ha mostrato a quest’ultimo il disegno diun extraterrestre che apparirà sullacopertina di un prossimo volume. Il let-tore, che riconosce in quest’immaginel’alieno che sta ossessionando Whitleyda un po’ di tempo, si figura che nellatavola successiva Whitty lancerà un urlodi terrore. Ed effettivamente, voltatapagina, la prima vignetta ci mostra ilprimo piano di Whitley che grida sbi-gottito. Ma fra le due immagini, in real-tà, c’è stato un brusco cambiamento ditempo e di scenografia, giacché ilnostro uomo sitrova ora davan-ti alla casa diDylan Dog e staurlando perchéha di fronte l’as-sistente diD y l a n ,Groucho, chegli ha aperto laporta travestitoda marziano perla festa diHalloween. IIlettore resta cosìdel tutto spiaz-zato per questoscarto improv-viso, e fa appena in tempo a raccapez-zarsi che, dopo tre sole vignette, siimbatte in una nuova sincope narrativa.Questa volta Whitley sembra passatodalla casa londinese di Dylan Dog addi-rittura su Marte (ultima vignetta doppiadella pagina), dove Dylan sta appuntopasseggiando (prima vignetta dellatavola successiva). Ben presto capiremoche i due personaggi si trovano in real-tà all’interno dell’English Space

Museum di Londra, cheriproduce in scala ilsistema solare, ma l’ef-fetto scioccante e sur-realista è ormai assicu-rato.Bruno Brindisi, dalcanto suo, in Terrore dal-l’infinito disegna quelleche mi sembrano lepagine più efficaci dellasua carriera: le tavolefinali, con I’apparizionedegli alieni prodottidalla mente di Whitley,ma visibili anche agliocchi di Dylan Dog edel dottor Bronsky,

dendo l’idea del rapi-mento alieno) e Incontriravvicinati del terzo tipo(1977) di StevenSpielberg.Per quanto riguarda ilbackground culturale,l’avventura dà valoreall’ipotesi sostenuta daCarl Gustav Jung – ildiscepolo di SigmundFreud – per cui gliUFO, gli alieni e i dischi volanti sono“proiezioni” dell’inconscio, vere e pro-prie materializzazioni sul gigantescoschermo del firmamento dei nostriincubi più segreti. Sviluppando questaidea della “psicologia analitica” junghia-na, Sclavi costruisce forse la sua storiapiù rigorosa, del tutto priva di parente-si raccapriccianti, e riesce così a dimo-strare come si possano produrre delleforti emozioni nel genere fanta-horror,anche senza ricorrere a truci efferatez-ze (che talvolta hanno caratterizzato iprimi episodi di Dylan Dog).Infine, in questa avventura va segnalatoI’uso azzeccatissimo delle ellissi narrati-ve (cioè dei bruschi salti spazio-tempo-rali della trama), che producono nel let-tore delle vere e proprie sensazioni di“spiazzamento”, analoghe a quellesuscitate, con altri mezzi, dalla pitturasurrealista di René Magritte. Magrittecrea nei suoi quadri un’atmosfera dimistero e di stranezza facendo ricorsoall’associazione imprevedibile di ogget-ti e situazioni senza rapporto logico traloro. Dipinge, per esempio, un paio discarpe che si trasformano nelle dita diun piede, o un paesaggio che risultanotturno nella parte inferiore del qua-dro e contemporaneamente diurno inquella superiore, così da creare nell’os-servatore una specie di “cortocircuitovisivo”. Dal canto suo, Tiziano Sclavidisorienta il pubblico quasi nello stessomodo, ma con il montaggio, accostan-do una vignetta ambientata in una stra-da di Londra con un’altra che ci trasfe-risce di colpo nello spazio.Apriamo, a questo proposito, Terroredall’infinito a pagina 20. Già il primoriquadro è frutto di un’ellissi rispettoall’ultima vignetta della pagina prece-dente. Anzi, si può parlare addirittura diuna sincope, cioè di un “taglio” spazio-

sono fra le più potenti che si siano maiviste nella saga dell’lndagatoredell’Incubo, e riescono davvero a“scuotere” i lettori. La giustapposizio-ne del volto di Whitley adulto, accan-to a quello di Whitley bambino nellevignette a pagina 87 e 89 (entrambiinvestiti da una luce accecante), rendeperfettamente sulla pagina gli effetticinematografici creati da PhilippeMora in Communion e da StevenSpielberg in Incontri ravvicinati, a cuiSclavi e Brindisi aggiungono addirittu-ra un supplemento di pathos. In parti-colare, è perfettamente riuscito il ten-tativo di Brindisi di riprodurre, sul

viso dell’adulto, la stessa espressione equasi le stesse fattezze del viso infan-tile, in modo da rendere evidente laregressione del personaggio, che starivivendo un’esperienza traumatica delpassato, sepolta nella sua memoria.In questa vicenda densa di citazioni (avolte subliminali), non manca nemme-no un riferimento a Twin Peaks (1990-1991), il famoso serial televisivo diDavid Lynch, da cui Sclavi riprendel’immagine ossessiva del gufo, che quivola da Whitley per strappargli ilcuore, e cioè, simbolicamente, il ricor-do della morte del fratello, ucciso dallamadre impazzita, e che costituiscel’origine di tutti i suoi traumi.

La storia è magnifica anche perchénonostante tutto, e dopo mille peripe-zie, finisce bene, in modo liberatorio,senza le crudeltà disperanti con cuialcuni sceneggiatori che sono succe-duti a Sclavi fanno spesso concluderele avventure fantastichedell’Indagatore dell’incubo (purrispettando, nel corso delle storie, leopinioni più conformiste del “politi-camente corretto”).

LL’’AARRTTEE DDII TTIIZZIIAANNOO SSCCLLAAVVIIdi AAnnddrreeaa SSaannii