Città intelligenti - Legambiente

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Città intelligenti Buone pratiche in Comune Benvenuti alla scoperta della città intelligente. Seguiteci in un racconto fatto di news e buone pratiche realmente esistenti. Esempi di nuovi materiali, di tecnologie per l’uso delle fonti rinnovabili, di servizi e tecnologie per la riqualificazione integrata in edilizia, di iniziative per il contenimento degli inquinanti, per l’uso efficiente delle risorse, per una mobilità nuova. Storie di alleanze locali di green economy, con attenzione all’identità e alla socialità. Obiettivo di questa esposizione è mostrare a Pubblici Amministratori, Istituzioni, cittadini che un’idea di città intelligente è auspicabile, anzi già presente. CITTA’ INTELLIGENTI, Buone pratiche in Comune racconta anche come sia possibile coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica. Riqualificazione sostenibile che punta all’efficienza vuol dire anche opportunità per le città italiane di uscire dalla crisi creando nuovi lavori, più occupazione e maggiore sicurezza.

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Città intelligentiBuone pratiche in ComuneBenvenuti alla scoperta della città intelligente.

Seguiteci in un racconto fatto di news e buone pratiche realmente esistenti.

Esempi di nuovi materiali, di tecnologie per l’uso delle fonti rinnovabili, di servizi e tecnologie per la riqualifi cazione integrata in edilizia, di iniziative per il contenimento degli inquinanti, per l’uso effi ciente delle risorse, per una mobilità nuova. Storie di alleanze locali di green economy, con attenzione all’identità e alla socialità.

Obiettivo di questa esposizione è mostrare a Pubblici Amministratori, Istituzioni,cittadini che un’idea di città intelligente è auspicabile, anzi già presente.

CITTA’ INTELLIGENTI, Buone pratiche in Comune racconta anche come sia possibileconiugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica.

Riqualifi cazione sostenibile che punta all’effi cienza vuol dire anche opportunitàper le città italiane di uscire dalla crisi creando nuovi lavori, più occupazionee maggiore sicurezza.

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w w w . l e s s m o r e . i t

Capire il futuro per cambiare il presente

Pensare globalmente e agire localmente: è così che ci battiamo per i beni comuni. Acqua, aria, suolo, energia sono una risorsa collettiva, patrimonio unico e insostituibile che la comunità deve gestire secondo criteri di solidarietà e di accessibilità per tutti, tenendo conto anche delle generazioni future. È così che abbiamo dato vita al volontariato ambientale, alla lotta contro le ecomafi e, ai gruppi di protezione civile. Con oltre 30 anni di storia, 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, con le campagne di monitoraggio scientifi co e informazione, abbiamo raccolto migliaia di dati sull’inquinamento del mare, delle città, delle acque, del sistema alpino e del patrimonio artistico, sviluppando un’idea innovativa delle aree protette, sostenendo le energie rinnovabili e un’agricoltura libera da ogm e di qualità. Con Italia- Bellezza- Futuro promuoviamo una legge dedicata a fare della bellezza il cardine di ogni trasformazione urbana e paesaggistica, la chiave per orientare priorità e investimenti, per guardare in modo nuovo alle politiche per il territorio. Perché nelle tante declinazioni culturali e sociali della bellezza si racchiude il meglio della nostra identità e della nostra storia. Ma anche del nostro futuro.

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Priorità alla riqualificazione urbana ed ediliziaNel nostro Paese non esiste una politica nazionale per le città. Il rischio è che si perdano risorse europee e altro tempo nell’avviare una strategia di riqualifi cazione urbana, ambientale e sociale che può avere nel nostro Paese un ruolo fondamentale per uscire dalla crisi economica e aiutare le famiglie, la coesione sociale, la qualità e la vivibilità.

Edilizia efficienteRiqualifi cazione urbana vuol dire riqualifi cazione energetica, per dimezzare i consumi e la spesa in bolletta negli edifi ci esistenti, e sicurezza antisismica. L’Unione Europea con la nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020 vuole spingere proprio in questa direzione e con le Direttive 2012/27 e 2010/31 ha fi ssato la visione e le scelte da intraprendere per fare dell’effi cienza energetica la chiave per una riqualifi cazione diffusa e ambiziosa del patrimonio edilizio italiano. Un’occasione che non deve essere sprecata e che sottolinea l’importanza di costruire un’alleanza che coinvolga tutti i soggetti sociali e imprenditoriali, politici e associativi che vogliono puntare a fare dell’effi cienza energetica e statica del patrimonio edilizio la leva per uscire dalla crisi, creando occupazione (si stima almeno 600mila posto di lavoro) e nuove opportunità per le città italiane. Sulla base delle risorse previste nell’ambito del nuovo quadro fi nanziario comunitario per l’Italia, considerando i vincoli per la destinazione a interventi in materia di energia e clima e i cofi nanziamenti, le risorse che si possono mobilitare per l’effi cienza energetica sono pari ad almeno 7 miliardi di Euro in Italia.

Ecoquartieri Si tratta di un nuovo modo di ripensare porzioni di città, dove realizzare servizi adeguati, aree verdi e dove diffondere buone pratiche sostenibili, sviluppare un trasporto pubblico e ciclopedonale sicuro ed effi ciente. In Italia l’esperienza di Milano e alcune città europee stanno dimostrando come gli ecoquartieri siano un modello per il futuro delle città. In particolare il valore trainante delle prime esperienze di housing ecologico degli anni Novanta (Vauban a Friburgo, Solarcity a Linz, BedZED a Londra, Hammarby Sjostad a Stoccolma, GWL Terrein ad Amsterdam) si è tradotto nel primo decennio di questo secolo in decine di successi immobiliari, capaci di dare nuova identità a quartieri abbandonati, insediamenti in periferia e aree dismesse. Oggi si stanno ricostruendo ecoquartieri in centinaia di città europee, capaci di ospitare migliaia di abitanti e lavoratori: in Francia 394 candidature al bando nazionale 2011 con un centinaio di cantieri aperti; ad Amburgo, in Germania, è stato aperto il più grande cantiere di trasformazione urbana d’Europa nella zona portuale.

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Comfort termico Isolamento delle pareti

Il tema dell’isolamento termico risulta fondamentale per il contenimento dei consumi energetici delle abitazioni.

L’ isolamento termico è affrontato in 782 Comuni su 1.110, con indirizzi e prescrizioni per almeno un Comune in ogni Regione.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E. Collegno (TO)U= 0,25 W/m2 K per le pareti opache verticali.Strutture Opache Verticali: 0,25 W/m2k; Strutture Opache Orizzontali di Copertura: 0,23 W/m2k; Strutture Opache Orizzontali di Pavimento: 0,23 W/m2k;Chiusure Trasparenti (valore medio vetro/telaio): 1,7 W/m2k. Eventuali sottofi nestra e cassonetti per avvolgibile, dovranno avere le medesime caratteristiche prestazionali delle pareti esterne.

SerramentiLe prestazioni dei serramenti giocano un ruolo centrale nel controllo dei consumi energetici, invernali ed estivi, oltre che assicurare un migliore isolamento acustico. Sono 439 i Comuni che l’affrontano in maniera specifi ca,386 Comuni obbligano a rispettare specifi ci parametri di trasmittanza, 64 incentivano miglioramenti nelle prestazioni.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.Fara Gera d’Adda e Almenno San Salvatore (BG): la trasmittanza massima ammessa per i serramenti è di 1,6 W/m2 K, mentre per la fascia climatica E le norme nazionali prevedono un limite di 2,2 W/m2 K. A Bassano del Grappa (VI) si incentivano edifi ci con valori di trasmittanza almeno del 30% inferiori a quelli obbligatori

[dati Rapporto Onre, Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, 2013]

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Tetti verdi Dotare gli edifi ci di tetti verdi permette di regolare in modo naturale la temperatura interna dei locali. L’isolamento dal freddo o dal caldo è garantito in tutte le stagioni. Inoltre, acquistare un tetto verde consente di incrementare il valore dell’abitazione. I tetti verdi permettono di risparmiare acqua ed energia. Con un tetto verde si assorbe fi no al 54% dell’acqua piovana in inverno e il dato sale al 70% in estate. Un tetto verde ha una durata di vita più che doppia rispetto ad un tetto convenzionale, pari a ben 50 anni, anziché 20.

Sono 390 i Regolamenti che trattano il ricorso ai tetti verdi. Di questi 22 obbligano, per le nuove costruzione, a realizzare parte delle coperture a verde, mentre 24 Comuni incentivano questa pratica.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.A Zinasco (PV), per gli edifi ci di nuova costruzione con copertura piana è obbligatoria, se la superfi cie non è già occupata da impianti solari asserviti all’edifi cio sottostante ed è libera per almeno il 50% dell’area complessiva della copertura stessa, la realizzazione di tetti verdi, con lo scopo di ridurre gli effetti ambientali in estate dovuti all’insolazione delle superfi ci orizzontali.

[dati Rapporto Onre, Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, 2013]

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Bolzano e lo standard

CasaClima

L’impegno del Comune di Bolzano si è visto molto con l’approvazione di un regolamento

edilizio in cui è stato imposto, per le nuove costruzioni, l’obbligo di fonti rinnovabili in grado

di produrre il 25% di energia elettrica e il 50% di acqua calda sanitaria. Inoltre tutte le nuove edifi cazioni

hanno l’obbligo di essere in Classe B, e a partire dal 2015 lo standard A-Nature come previsto dal Patto del

Clima 2050, secondo il sistema di certifi cazione energetica CasaClima, che prevede consumi inferiori a 50 kWh/mq.

Bolzano è stato il primo comune italiano, nel 2005, ad adottare standard qualitativi di effi cienza energetica con parametri molto più

restrittivi di quelli richiesti a livello nazionale con la Legge 10/1991, facendo così da apripista in questo settore ad un modello edilizio più

sostenibile.

Il successo ottenuto da questo comune è stato da esempio per molti altri comuni sia in Trentino Alto Adige che in altre Regioni Italiane decisi ad adottare gli standard CasaClima.

Per quanto riguarda la diffusione delle rinnovabili nel comune sono 14,1 i MW totali di pannelli fotovoltaici e 5.445 mq i pannelli solari termici presenti nel territorio comunale. Dal punto di vista elettrico il fotovoltaico è in grado già oggi di soddisfare il fabbisogno di circa 7mila famiglie, pari a circa il 18% del totale delle famiglie residenti.

Nel bilancio energetico del Comune di Bolzano è importante sottolineare anche la presenza di 5 mini impianti idroelettrici per complessivi 938 kW, un impianto geotermico a bassa entalpia da 700 kW, un impianto a biogas da 870 kW, un impianto a biomassa da 941 kWt.

[dati Comuni Rinnovabili 2014 di Legambiente; Comune di Bolzano]

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Contesto locale Orientamento e schermatura

Il corretto orientamento degli edifi ci e la schermatura dal sole si trovano in 504 Comuni. In 409 Comuni i due requisiti sono obbligatori.Nei Comuni di Bergamo, Collegno (TO), Sarsina (FC) e Vigonovo (VE) l’obbligo di oscuramento riguarda l’80% delle superfi ci vetrate presenti.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.Nel Comune di Piacenza: lo scostamento dell’asse longitudinale principale dell’edifi cio rispetto alla direttrice Est- Ovest di 0-10° porta ad un incentivo economico (riduzione oneri di urbanizzazione secondaria) del 2%. L’ombreggiamento medio degli elementi trasparenti delle chiusure esterne degli elementi dell’organismo edilizio oggetto di intervento dalle ore 13 alle ore 15 del 25 luglio tra l’85 ed il 100% porta ad un incentivo economico (riduzione oneri di urbanizzazione secondaria) del 2%.

Permeabilità del suolo Quello della permeabilità dei suoli è un tema fondamentale per impedire l’incremento delle temperature nelle aree urbane, noto come effetto isola di calore. 254 Comuni affrontano questo argomento, ma inizialmente solo il Comune di Bolzano ha introdotto, già nel 2004, il R.I.E. (Riduzione dell’Impatto Edilizio), un indice che serve per certifi care la qualità dell’intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo e del verde.Nasce proprio per limitare la quantità di superfi ci impermeabili e si esprime con un valore fi nale compreso tra 0 e 10, dove 0 corrisponde ad una superfi cie completamente sigillata e 10 ad una totalmente permeabile.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.Scandiano (RE) dal 2013 ha introdotto l’ Indice di Riduzione dell’Impatto Edilizio (R.I.E.) sul modello di quello presente a Bolzano.A Mortara (PV) per aiutare il processo evaporativo nei periodi di maggior insolazione viene promosso l’utilizzo di pavimentazioni verdi permeabili nelle aree carrabili (zone di parcheggio, zone di transito di autoveicoli, cortili) di pertinenza agli edifi ci.

[dati Rapporto Onre, Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, 2013]

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Risorse idriche Recupero delle

acque piovane Il tema del recupero delle acque piovane è presente in 636 Comuni,

in 511 il requisito è obbligatorio.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.A Celle Ligure (SV) vige l’obbligo di risparmio idrico mediante raccolta delle acque meteoriche dalle superfi ci impermeabili, fi nalizzata al riutilizzo. La raccolta delle acque meteoriche dalle coperture deve avvenire con uno stoccaggio in cisterne o accumuli naturali per gli edifi ci con uno spazio esterno impermeabilizzato di almeno 200 mq. Viene inoltre incentivata l’installazione di un impianto idrico duale per permettere l’utilizzo delle acque piovane per usi domestici non potabili.

(bioblu brevettato da Starplast: cassette igieniche - lavatrici - impianti di riscaldamento - impianti di irrigazione)

Risparmio idrico Sono 653 i Comuni che inseriscono il tema del risparmio idrico all’interno dei propri R.E., 586 ne prevedono l’obbligo mentre in 19 Comuni vengono incentivate azioni come le cassette w.c. a doppio scarico e l’utilizzo dei riduttori di fl usso.La maggioranza dei 586 Comuni che prevedono l’obbligo si rifà alla seguente richiesta: è obbligatoria l’adozione di dispositivi per la regolarizzazione del fl usso di acqua delle cassette di scarico dei servizi igienici, in base alle esigenze specifi che. Le cassette dovranno essere dotate di un dispositivo manuale che consenta la regolazione di almeno due diversi volumi d’acqua: il primo tra 7 e 12 litri, il secondo tra 5 e 7 litri. Per gli edifi ci esistenti il provvedimento si applica nel caso di rifacimento dell’impianto idrosanitario.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.A Torre Pellice (TO) per tutti gli edifi ci di nuova costruzione e nel caso di interventi di ristrutturazione edilizia integrale, si deve prevedere l’utilizzo di sistemi individuali di contabilizzazione del consumo di acqua potabile per ogni singola unità immobiliare, in modo da garantire che i costi vengano ripartiti in base ai consumi reali effettivi.

[dati rapporto Onre, Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, 2013]

Con il sistema di recupero acque piovane bioblu

brevettato da Starplast, captiamo le acque meteoriche

a scopo di riutilizzo, in sostituzione dell’acqua

potabile di rete. L’impianto garantisce il risparmio idrico

dell’acquedotto di rete fi no ad un 50%, grazie allo stoccaggio in serbatoi dell’acqua piovana

opportunamente trattata, inviata ai servizi dell’abitazione

che non necessitano obbligatoriamente di acqua

potabile (sciacquone WC, lavaggio auto, innaffi amento

giardino, etc.)

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Fitodepurazione La fi todepurazione inizia ad essere una pratica diffusa proprio in quei Comuni più attenti alle tematiche citate in precedenza.

Sono 104 i Comuni che parlano di fi todepurazione, in 6 di questi il requisito è incentivato, in 98 viene fatta promozione.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.Melendugno (LE). L’impianto di fi todepurazione di Melendugno, con il suo attuale potenziale di 21.250 AE (abitante equivalente), è alimentato dalle acque provenienti dall’impianto di depurazione a servizio dei Comuni di Melendugno, Calimera e Martignano.

[dati rapporto Onre, Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, 2013]

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Centrali idroelettriche

sulla rete dell’ Acquedotto

PuglieseAcquedotto Pugliese ha avviato nel 2010 un

progetto di risparmio energetico e di sviluppo eco-sostenibile dal nome Energia 10 in condotta.

L’iniziativa prevede la realizzazione di 10 centrali idroelettriche dislocate lungo la rete in grado di sfruttare i salti dell’acqua trasportata nelle condotte, l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici sui siti aziendali. Iniziative che, nel complesso, consentiranno, a regime, di coprire fi no a circa il 5% del fabbisogno elettrico annuo. A queste azioni si aggiunge il piano per gli acquisti verdi che ha permesso di riconvertire il 30% delle forniture in acquisti eco-compatibili. Al termine delle attività previste dal piano, complessivamente Acquedotto Pugliese sarà in grado di produrre circa 25.000.000 KWh, una quantità suffi ciente a servire un Comune di circa 25.000 abitanti. Ad oggi sono quattro le turbine in esercizio con una produzione di circa 13.000.000 KWh/anno; le restanti entreranno in esercizio entro il 2015.

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Impianti alta efficienza Pompe di caloreIn 259 Comuni viene affrontato il tema delle pompe di calore. In 22 Comuni si obbliga l’installazione (in alternativa a fonti rinnovabili), in 223 si fa promozione, mentre in 18 Comuni sono previsti incentivi.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.Volvera (TO) prevede incentivi e promuove l’utilizzo di pompe di calore nei casi di: a. pompe di calore con scambio su acqua di falda o aria di rinnovo;b. impianti solari fotovoltaici che alimentino pompe di calore elettriche utilizzate ai fi ni del riscaldamento ambiente e/o acqua calda sanitaria;c. nuove edifi cazioni, nel caso in cui l’effi cienza dell’isolamento termico dell’involucro edilizio raggiunga i livelli minimi richiesti;d. edifi ci esistenti, nel caso in cui l’effi cienza dell’isolamento termico dell’involucro edilizio raggiunga almeno i livelli richiesti complessivamente

dalla normativa regionale.

Ventilazione controllataL’adozione di sistemi di ventilazione meccanica controllata è prevista in 403 Comuni. L’obbligo, per nuovi edifi ci e grandi ristrutturazioni, è presente in 111 Regolamenti Edilizi, mentre in 35 casi il requisito è incentivato.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.Zogno (BG): in presenza di impianti di ventilazione meccanica che prevedano l’immissione di aria esterna riscaldata o raffreddata, contestualmente all’espulsione di aria interna viziata, è fatto obbligo di adottare sistemi di recupero del calore dall’aria in espulsione con effi cienza minima del 70%.

[dati Rapporto Onre, Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, 2013]

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Caldaie a condensazione

Sono 245 i Comuni che nei Regolamenti Edilizi inseriscono il parametro delle caldaie a

condensazione nei casi di nuova costruzione ed in quelli di sostituzione degli impianti di riscaldamento.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.

Nel Comune di Cremona vige il seguente obbligo Art. 122 comma 7: nei casi in cui l’impianto sia alimentato a metà, ad esclusione degli edifi ci dove è prevista la sola

sostituzione del generatore di calore, è obbligatoria l’installazione di caldaie a condensazione.

Contabilizzazione individuale del caloreSono 359 i Comuni che si occupano della contabilizzazione individuale del calore con impianto centralizzato di produzione. Tra questi sono 315 quelli che ne fanno un requisito cogente per i nuovi edifi ci o in caso di nuova installazione/sostituzione del sistema di produzione di calore.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.

In Lombardia il requisito è obbligatorio in 181 Comuni, oltre la metà dei Comuni individuati in tutta Italia. In 19 Comuni italiani il parametro è incentivato.

Pieve Vergonte (VB): gli impianti termici installati in edifi ci residenziali con un numero di unità abitative superiore a 4 devono essere di tipo centralizzato e dotati di termoregolazione e contabilizzazione del calore per ogni singola unità abitativa. Negli edifi ci residenziali di nuova costruzione con un numero di unità abitative superiore a 4 è consentita, in alternativa all’installazione dell’impianto termico centralizzato di cui al punto precedente, l’installazione di sistemi di climatizzazione separati per ogni unità abitativa basati esclusivamente su pompe di calore prive di sistemi di combustione.

I vantaggi: - il conteggio dei consumi effettivi ed individuali per ogni singolo alloggio;

- un risparmio medio del 20-30% sul costo di riscaldamento dello stabile;

- la gestione autonoma della temperatura secondo le proprie esigenze;

- il pagamento solo del proprio consumo;

- benefi ciare delle agevolazioni fi scali come le detrazioni IRPEF e IVA al 10%;

- la possibilità del funzionamento della caldaia fi no a 24 ore su 24 in deroga

alle prescrizioni di legge.

[dati rapporto Onre, Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, 2013]

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Energie rinnovabiliFotovoltaico e solare termicoll tema delle energie rinnovabili è considerato in 977 Regolamenti Edilizi.In 751 Comuni vige l’obbligo di installazione di pannelli fotovoltaici, in 456 l’obbligo è di 1 kW, in 117 l’obbligo è di 0,2 kW, nei restanti 178 Comuni si è inserito l’obbligo previsto dal Decreto 28/2011. In 727 Comuni è obbligatorio l’uso del solare termico. L’obbligo per entrambe le tecnologie è previsto in 610 Comuni. 244 sono i Comuni che citano in maniera non obbligatoria il ricorso ad altre fonti rinnovabili.

LE MIGLIORI PRESTAZIONI RICHIESTE NEI R.E.BolognaEsempio di Comune dell’ Emilia-Romagna dove con Legge Regionale sono stati incrementati gli obblighi nazionali.Nel caso di interventi di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impianti in edifi ci esistenti è obbligatorio soddisfare il 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria.I nuovi pannelli solari possono essere realizzati con soluzioni particolari ed originali, su misura, come installazioni su superfi ci verticali o su tetti con falde.

[dati rapporto Onre, Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, 2013]

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Prato allo Stelvio

vince contro il black out

Il Piccolo Comune di Prato allo Stelvio, assoluta eccellenza italiana e internazionale in fatto di

sviluppo di politiche energetiche, punta sulla strada della rivoluzione energetica non solo attraverso un

mix perfetto di fonti rinnovabili, elettriche e termiche, ma anche attraverso la gestione e la distribuzione su

piccola scala dell’energia prodotta in loco. Sono 7 le tecnologie che concorrono al mix energetico: per una potenza

totale di 7,4 MW, 210 impianti solari termici per complessivi 2.200 mq, 5 impianti mini idroelettrici per complessivi 4.082 kW

e 141 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 6,87 MW, 2 pompe di calore da 28 kW, 2 impianti a biomassa per complessivi

990 kWe e 6.370 kWt, 3 cogeneratori ad alto rendimento alimentati da un impianto a biogas da 150 kWe e 230 kWt e da oli vegetali tracciati. Tutti questi

impianti insieme alla rete di teleriscaldamento e alla rete di distribuzione elettrica, concorrono a rendere il Comune di Prato allo Stelvio completamente autosuffi ciente

dal punto di vista energetico. L’intero sistema energetico, gestito dalla Cooperativa E-Werk Prad, ha permesso nel 2003 di non subire il black out nazionale che interessò tutto il Paese

ma non questo Piccolo Comune e pochi altri. Cittadini, PMI e la stessa Amministrazione comunale compongono i 1.148 soci della Cooperativa E-Werk Prad, che attraverso questo straordinario sistema sono in grado di servire 1.600 utenze elettriche, 580 termiche e oltre 330 utenze per servizi di telecomunicazione, la nuova frontiera della Cooperativa.

Il prossimo obiettivo che la Cooperativa si è posta è quello di sviluppare un progetto di smart grid, ora al vaglio dell’Authority, di cui la banda larga è solo il primo passo. Il progetto prevede infatti, per migliorare l’effi cienza di gestione degli impianti legata alla variabilità della domanda e della produzione da fonti rinnovabili, di realizzare un accumulo dell’energia, attraverso una delle centrali idroelettriche (caratterizzata da una salto di 840 metri) per mezzo di una centrale di pompaggio.

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Bergamo e la Sostenibilità Ambientale L’Amministrazione Comunale di Bergamo ha varato il progetto Bergamo Sostenibile con l’intento di promuovere la sostenibilità ambientale ed energetica dello sviluppo della città negli anni futuri. Tale progetto è concepito come un grande contenitore di azioni concrete, raccolte nei tre piani principali, ossia l’Agenda 21, il Piano Energetico Comunale e il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.

Con lo scopo di incentivare la riduzione dei consumi negli edifi ci, l’Amministrazione Comunale di Bergamo ha approvato un nuovo metodo di calcolo degli oneri urbanistici: fi no al 50% di sconto per interventi di nuove realizzazione e fi no al 70% per interventi di ristrutturazione edilizia, per tutte le tipologie di interventi, nei casi in cui l’operatore preveda prestazioni energetiche superiori a quanto imposto dalle normative vigenti. La nuova metodologia di calcolo degli oneri prevede inoltre scontistiche anche per chi installa impianti energetici da fonti alternative con prestazioni superiori a quanto previsto dalle leggi.

Inoltre, anche le nuove costruzioni in ambito comunale sono volte al massimo risparmio energetico e all’utilizzo di fonti energetiche alternative: sono state realizzate due scuole a basso consumo energetico, con presenza di pome di calore, geotermia, fotovoltaico e solare termico, ed è in f ase di consegna un complesso di residenze in edilizia residenziale pubblica certifi cate in classe A CENED, con soluzioni di risparmio energetico innovative e impianto termico allacciato al teleriscaldamento.

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Roma e l’innovativo appalto

per la fornitura di energia termica

Innovativa è la scelta di Roma Capitale che con l’obiettivo di riduzione dei consumi e delle emissioni per le circa 1.800 strutture pubbliche, tra scuole, uffi ci ed ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), ha studiato un innovativo appalto per la fornitura dell’energia termica basato sull’EPC, ovvero un Contratto di Prestazione Energetica.Nei prossimi 3 anni infatti tutti gli appalti per la gestione del calore verranno trasformati da una formula pago quello che consumo ad una pago con quello che risparmio. Il fornitore dell’energia infatti non avrà il semplice compito di fornire calore agli uffi ci pubblici, ma quella di effettuare investimenti sugli impianti e gli immobili tali da ripagare la stessa energia attraverso il risparmio ottenuto dall’ effi cientamento energetico degli edifi ci, garantendo così al Comune di Roma un risparmio energetico e l’abbattimento delle emissioni climalteranti.Inoltre attraverso il Protocollo d’intesa fi rmato con il GSE i fornitori potranno avere accesso all’incentivo del Conto Termico, normalmente riservato ai Comuni, che sarà parte integrante della nuova gara e che permetterà ai fornitori del calore di apportare fi no al 40% degli investimenti in più, mentre la Banca Europea di Investimento garantirà tassi agevolati alle imprese partecipanti.

Ultimo elemento caratterizzante della nuova gara, sempre con il sostegno di GSE, sarà quello del monitoraggio: al contrario di ciò che accade ora, sarà un ente terzo ad effettuare le diagnosi energetiche e a rilevare i consumi e quindi i risparmi effettivi, fornendo un cruscotto dei consumi/risparmi degli edifi ci comunali in tempo reale.

[dati Ecosistema Urbano, 2014]

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Le Zone 30 a TorinoLe zone 30 sono accessibili a tutti con il solo limite della velocità a 30 km/h dove non è la segnaletica o la civiltà dei cittadini a indurre velocità moderate ma le caratteristiche fi siche e geometriche della strada trasformata. Come per le vie residenziali, la ristrutturazione dei parcheggi auto gioca un ruolo essenziale. Interventi di arredo urbano e alterazioni della pavimentazione cambiano l’assetto della strada al punto da sembrare ristretta. In corrispondenza degli incroci si riduce il raggio di curvatura dei marciapiedi con aiuole supplementari, come pure agli ingressi, in modo da rendere inequivocabile che si è in procinto di attraversare una strada diversa. Le strade a velocità 30 o 20 non devono avere traffi co di attraversamento improprio ma caratterizzarsi come Isole Ambientali dove il recupero della vivibilità urbana è prioritario. Tutto questo succede già a Torino, dove 10.000 abitanti del quartiere Mirafi ori Nord vivono una mobilità slow: veicoli a bassa velocità, più sicurezza stradale, riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, un ambiente stradale con pavimentazione variata, arricchito di verde, piccole aree riposo con sedute, arredo, porta-bici. Da due anni nella zona è stata istituita una Zona 30 e gli effetti sulla sicurezza stradale sono stati straordinari: nel 2010 zero incidenti gravi, rispetto ai 15 sinistri con feriti registrati in media negli anni col limite (magari non rispettato) a 50 all’ora. Il Politecnico di Torino ha rilevato una diminuzione del traffi co superiore al 15% (molti automobilisti preferiscono fare giri più lunghi piuttosto che rallentare) e un dato curioso: il 5% degli abitanti di questo angolo di Mirafi ori Nord ha smesso di usare sonniferi per addormentarsi, grazie alla riduzione del rumore prodotto dalle auto e un altro 5% assicura di avere accresciuto la sua capacità di concentrazione. Il costo per realizzare la Zona 30 è stato di 500 mila euro, ma si stima che grazie alla diminuzione degli incidenti stradali (74% di giorni di prognosi in meno rispetto al passato) si sia già risparmiati 1,5 milioni di euro in spese sanitarie (*). Il Parlamento europeo, peraltro, ha votato un piano destinato a far scendere il numero di morti sulle strade dagli attuali 35.000 ogni anno a 18.000 entro il 2020. Una parte importantissima all’interno di questa strategia è proprio quella relativa alla velocità dei veicoli: la proposta, infatti, è quella di ridurre il limite di velocità urbano a 30 km/h nelle zone residenziali e nelle strade ad una sola corsia di marcia prive di pista ciclabile. In Italia, praticamente, si tratterebb e di ridurre di 20 km/h il limite massimo per i veicoli sull’80% delle reti stradali cittadine.

[*dati Comune di Torino, Regione Piemonte]

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Smart lands, non solo

smart citiesNon solo smart cities ma anche borghi

intelligenti e smart lands dove migliora la qualità della vita anche di comunità sparse.

L’Italia è rappresentata per il 55% da queste terre con immense risorse. Ecco come possono

essere gestite in modo smart.

IL DISTRETTO DELLA SCUOLA SOSTENIBILEPannelli solari e fotovoltaici, riscaldamento tramite pozzi

geotermici, materiali ecologici (tutta la struttura è in legno) massimo isolamento termico e acustico, grande attenzione al

comfort ambientale dei piccoli alunni: queste le caratteristiche della eco scuola primaria di Scarmagno, inaugurata nel 2012 in provincia di

Torino in un progetto voluto fortemente dai sindaci della comunità, che hanno lavorato per ottenere una scuola simbolo del territorio, dove i bambini

dei diversi comuni potessero ritrovarsi in uno stesso luogo, grazie al lavoro svolto dalla Comunità Collinare Piccolo Anfi teatro Morenico, composta dai piccoli

comuni di: Strambino, Romano Canavese, Mercenasco, Scarmagno, Perosa Canavese, San Martino Canavese e Vialfrè.

IL DISTRETTO DELLA FORESTA MODELLO DELLA MONTAGNA FIORENTINALe foreste di questo territorio appenninico sono gestite in modo sostenibile per garantire la tutela del paesaggio e dell’ambiente, ma anche per creare occasione di lavoro, reddito e nuovi servizi alle comunità territoriali ed evitare così lo spopolamento. In questo territorio è stata sviluppata una rete di piccoli impianti di teleriscaldamento a biomasse, alimentati coi residui delle lavorazioni forestali locali e progettati con un ampio coinvolgimento delle popolazioni in assemblee. Comuni di Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufi na e San Godenzo (Unione Comuni Valdarno e Valdisieve) 548 kmq con una popolazione di 64.000 abitanti. Territorio caratterizzato da foreste storiche, come la foresta dell’abbazia di Vallombrosa (scuola forestale) e la foresta di Sant’Antonio. Una piccola parte rientra nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Qui è nata anche la prima proprietà forestale privata toscana certifi cata FSC (Marchesi de’ Frescobaldi). [dati Piccola Grande Italia, 2014]

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Condomini efficientiIl 40% dei consumi fi nali di energia e delle emissioni di CO2 sono causate dagli edifi ci, pubblici e privati. Riqualifi care gli edifi ci evita consumo di suolo, valorizza il patrimonio, consente elevati risparmi (anche grazie agli ecobonus fi scali). Ed è spesso un’opportunità.

Il progetto Condomini effi cienti, nato a primavera 2014 a Milano per iniziativa di Legambiente, del Comune e di numerosi operatori privati si propone di offrire ai condomini privati:- offerte (parte impiantistica ed edilizia), fondate su diagnosi energetiche complete, che permettano ai condomini di decidere in base a tempi di intervento certi, ritorno economico e responsabilità chiare;- contratti di effi cienza, con forme di impegno e garanzie di prestazione dichiarate e impegnative.

Legambiente si impegna a incontri formativi e a verifi care e dichiarare, con i condomini che lo vogliano, il grado di soddisfazione del risultato sino ad almeno un anno dopo l’intervento di riqualifi cazione.

Partecipano al progetto: Accademia Classe A, Geo, HabitaMi, ReteIrene.

Prossimi progetti simili in preparazione a: Torino, Genova, Padova e Treviso.

Ecocondominio di via San Gregorio a Milano, nel quartiere centrale di Porta Venezia, esempio di promozione di comunità sostenibile (progetto Viviconstile con il Comune di Milano) condivisione e inizio di riqualifi cazione energetica ed ambientale. I regolamenti condominiali e di polizia urbana prescrivono che si debba prevedere la possibilità di far giocare i bambini nei cortili.

Tuxa: edifi cio di via Toce a Milano, residenziale di 11

appartamenti, ultimato ad aprile 2014, certifi cazione

Cened A+,

CasaClima classe Oro, Leed. Spazi in condivisione.