Bergamo Coldiretti

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MENSILE D’ MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA INFORMAZIONE AGRICOLA E E CULTURA RURALE CULTURA RURALE MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE Anno LXIII - n.ro 5 Giugno 2012 Raggiunto l’accordo per il prezzo del latte L’Oscar Green regionale a un giovane bergamasco Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo

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Mensile di informazione agricola e cultura rurale

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MENSILE D’MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLAINFORMAZIONE AGRICOLA E E CULTURA RURALECULTURA RURALEMENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALEAnno LXIII - n.ro 5

Giugno 2012

Raggiunto l’accordo

per il prezzo del latte

L’Oscar Green regionale a un giovane bergamasco

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EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileLorenzo Cusimano

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroGiuseppe Cavallanti, Catello Vitaglione, Roberto Pizzagalli, Luigi Carminati, Rossana Brembilla, Andrea Longaretti.

Grafi caStudio Grafi co L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaLitoClap s.r.l.24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

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Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

Anno LXIII - n.ro 5Giugno 2012

EDITORIALEPrezzo del latte, bloccati gli accordi sottocosto 04PRIMO PIANOOltre 7.800 grazie! 05

ATTUALITÀ SINDACALEUn’azienda bergamasca si aggiudica l’Oscar Green dell’agricoltura lombarda 10ATTUALITÀ SINDACALEPapa: Marini, conciliamo i bisogni di consumatori e agricoltori 12ATTUALITÀ SINDACALECensimento, nei campi raddoppiano i laureati 14ATTUALITÀ SINDACALEPremio Aziende Family Friendly 16

ATTUALITÀ SINDACALEI giovani riscoprono l’agricoltura 06ATTUALITÀ SINDACALERaggiunta l’intesa sul prezzo del latte 08

Le notizie di Coldiretti Bergamo

si trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.it

IMPRESA VERDE“Globale agricoltura”, una soluzione personalizzata per le criticità aziendali 18

IMPRESA VERDEDal primo luglio scatta l’obbligo del marchio UE su biologico 20IMPRESA VERDEProroga variazione catastale al fi ne del ricono-scimento della ruralità dei fabbricati 22

PREVIDENZAINAIL, nei campi calo record infortuni -56% in 10 anni 30

CAMPAGNA AMICAEsporre le bandiere della Coldiretti non signifi ca fare pubblicità 26CAMPAGNA AMICAProdotti bergamaschi nelle Botteghe di Campagna Amica 28

CAMPAGNA AMICAL’afa record tiene svegli 12 milioni di italiani 24

VITA ASSOCIATIVAGrana della solidarietà: grande la generosità dei bergamaschi 34VITA ASSOCIATIVAIncontro tecnico per la gestione estiva del vigneto 36

VITA ASSOCIATIVANasce il circuito Terranostra e Campagna Amica 32

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PREZZO DEL LATTE, BLOCCATI GLI ACCORDI SOTTOCOSTO di Alberto Brivio, Presidente Coldiretti Bergamo

oglio subito entrare nel vivo della questione con una provocazione: l’accordo per il prezzo del latte siglato nelle scorse settimane con Italatte non mi soddisfa nel modo più assoluto se penso a quanto costa produrre un litro di latte. Ci sarebbe voluto un prezzo ben più

remunerativo per rispondere alle legittime aspettative dei produttori, non i 36,00 e i 38,00 centesimi che siamo riusciti a strappare, anche se comunque portano il prezzo a una media di 38,46 centesimi al litro per i primi nove messi dell’anno. Tuttavia nel valutare l’intesa raggiunta, i fatti devono essere considerati nella loro completezza.

V

La grande incertezza che domina il settore zootecnico da latte non poteva portare a nulla di diverso e non arrivare ad alcun accordo sarebbe stato, come alcuni casi hanno dimostrato, ancora più deleterio per le nostre aziende. L’intesa raggiunta rappresenta una mediazione tra il prezzo della passata campagna e le diffi coltà con cui si sta confrontando il mercato lattiero caseario. Per questo ritengo che il prezzo fi ssato, a conti fatti, deve essere considerato il frutto di una scelta diffi cile ma fatta con senso di responsabilità, per difendere il nostro latte e dare una minima certezza ai produttori. Poiché il precedente accordo era scaduto a fi ne marzo, ci si stava pericolosamente avventurando in una situazione di “carta bianca” che lasciava il campo a contratti ancora più penalizzanti. Di fatto il prezzo stabilito con Italatte ha fi ssato un punto fermo che ha permesso di evitare l’innesco di una pericolosa spirale al ribasso, purtroppo già avviata da alcuni accordi fi rmati a prezzi ben al di sotto dei 36,00 e 38,00 centesimi. Mi dispiace rilevare che ancora una volta per i produttori della nostra provincia non è stato possibile trovare l’unità, dimostrando così la

nostra debolezza nell’affrontare la parte industriale in modo frammentato. È facile fare i proclami sull’unità a livello teorico, malauguratamente quando è il momento della concretezza continuano a prevalere spesso, per quanto comprensibili, pregiudizievoli diffi denze che alla fi ne impediscono la realizzazione di progetti risolutivi.Non intendo certo fare paternali o prediche, sono certo che le cifre riportate su alcune fatture parlino da sole e valgano più di qualsiasi altro monito, al quale va con forza contrapposta la mia volontà e determinazione a difesa del settore.

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ono oltre 7.800 i grazie che desidero rivolgere ai bergamaschi per la sensibilità che hanno di-mostrato in occasione delle vendite del “Grana della solidarietà”, tanti quanti gli spicchi di formaggio che sono stati venduti e che hanno permesso di raccogliere circa 80.000 euro da

destinare alle aziende e ai caseifi ci del mantovano colpiti dal sisma. Un ringraziamento va anche ai dipendenti, ai dirigenti e agli associati che si sono adoperati per raggiungere que-sto prezioso risultato. Acquistare prodotti agricoli e alimen-tari provenienti dalle zone terremotate è il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti. Le aziende agricole infatti sono costrette a seguire i ritmi della natura e non possono fermare la produzione di latte delle mucche o lasciare le verdure nei campi o la frutta negli alberi, anche se è diffi cile la vendita di questi prodotti per la chiusura dei negozi o degli stabilimenti di trasformazione. A causa del terremoto si stimano danni complessivi per

705 milioni di euro all’agroalimentare in Emilia e Lombardia. Ai circa 400 milioni di euro di danni provocati alle strutture agricole (fi enili, stalle, magazzini) si aggiungono 70 milioni necessari per garantire la sicurezza al territorio riportando alla normalità gli impianti idrovori, irrigui, di scolo e di irriga-zione fortemente lesionati. Con una stima di 150 milioni di euro di danni il sistema del Parmigiano Reggiano è in cima alla triste classifi ca dei prodotti più danneggiati dal sisma seguito da vicino dal Grana Padano che accusa un colpo da 70 milioni di euro e dall’aceto balsamico che conta perdite per 15 milioni di euro. Le imprese che operano in questi settori hanno solo la possibilità di scegliere se chiudere o ripartire poiché le uniche attività che certamente non saranno delocalizzate sono proprio quelle legate all’agricoltura e ai suoi prodotti tipici, dal parmigiano al grana, dall’aceto balsamico tradizio-nale alle pere tipiche, la cui produzione non può avvenire per legge al di fuori del territorio delimitato dai disciplinari di produzione approvati dall’Unione Europea.

OLTRE 7.800 GRAZIE! di Lorenzo Cusimano, Direttore Coldiretti Bergamo

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I giovani riscoprono l’agricoltura

I giovani stanno riscoprendo il settore agricolo. È il dato emerso nel corso dell’assemblea della Coldiretti provinciale che si è tenuta il 13 giugno scorso alla Casa del Giovane a Bergamo.Il 95% dei titolari delle 158 nuove aziende avviate negli ulti-mi due anni ha meno di 40 anni, il 30% proviene dal mondo agricolo, il 70% da altri settori. Un altro aspetto interessante è che la maggior parte dei titolari con meno di quarant’anni si trova nelle zone montane e collinari.Parlando ai presidenti di sezione e ai dirigenti territoriali, il presidente Alberto Brivio ha analizzato il percorso com-piuto dal progetto per la costruzione di una Filiera Agricola tutta Italiana messo in campo da Coldiretti e la sua declina-zione sul territorio provinciale. “Questa iniziativa - ha detto - sta creando i presupposti per ridare potere contrattuale alle imprese, andando alla radice della doppia sottrazione che la nostra agricoltura subisce: la sottrazione di identità e la sottrazione di valore. Inoltre non ha solo una valenza strategica per il comparto agricolo, per-ché in un momento di recessione come quello che stiamo vivendo genera valore aggiunto, di ricchezza, di occupazio-ne. Anche se nella Bergamasca non abbiamo ancora nes-suna Bottega di Campagna Amica (speriamo di raggiungere presto questo traguardo!) la nuova rete di vendita degli agricoltori si sta già rivelando un’opportunità per le nostre imprese, che aderendo al Consorzio nazionale hanno la possibilità di veicolare i loro prodotti nelle Botteghe già

STRATEGICO IL PROGETTO PROMOSSO DALLA COLDIRETTI PER CREARE UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA

di Annamaria Fortini

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25012 VIADANA di CALVISANO (BS) - Via A. Vespucci, 22 - Tel. 030 9686428 - Fax 030 9668863 Cellulare: Paolo 338 8656637 - Mauro 339 8689001

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aperte in altre province e in altre re-gioni. Abbiamo mosso i primi passi ma non basta: dobbiamo alzare il livello del nostro agire nell’economico e ave-re il coraggio di fare il salto di qualità. Molte sfi de si stan-no profi lando all’oriz-zonte e noi dobbiamo affrontarle in modo convinto con unità e coesione”.Sottolineando come l’attuale crisi sia fra le più diffi cili dalla fi ne della guerra ad oggi, Brivio ha detto che anche il mondo agricolo sta subendo gli effetti di questo diffi -cile momento e che la Coldiretti è impegnata a guardare oltre le diffi coltà e a mettere in campo tutte le proprie forze affi nché le imprese agrico-le possano diventare il motore della ripresa.“Oggi - ha affermato - la nostra Organizzazione è concentrata anche sulla dimensione economica per aumentare il nostro peso nel-lo scacchiere dell’agroalimen-tare. È ancora troppo radicata in noi la mentalità a non voler guardare oltre il cancello della nostra azienda, a non voler com-prendere che si riuscirà a superare le diffi coltà e ad avere futuro solo se supereremo la diffi denza a stare as-sieme. E non mi riferisco alla semplice

unità sindacale che ogni tanto viene evocata come la soluzione di tutti i mali, intendo riferirmi alle cose reali,

vere, ai progetti con-creti, alla reale

esigenza

di strategie concrete, al condividere veramente le cose da fare superando il nostro individualismo ed il nostro campanilismo”.Evidenziando che nei prossimi anni ci sarà al corsa all’acqua e al cibo, Brivio ha puntato il dito sul pericoloso feno-meno del consumo indiscriminato del suolo. “Dobbiamo rifl ettere sull’utilizzo che stiamo facendo del nostro territorio. - ha ammonito -; Brebemi, TAV e le ope-re ad esse collegate stanno sfregiando irrimediabilmente la nostra campagna mentre si profi la all’orizzonte anche l’autostrada Bergamo - Treviglio. Non siamo contrari per principio alle grandi infrastrutture, riteniamo però che si debba realizzare una programmazio-ne armonica del suolo, possibilmente con un’ottica provinciale. Oggi invece

sono 200 e passa i PGT redatti da altrettanti Comuni ad occupar-

si di questa pianifi cazione. Progetti che, spesso, si

riducono ad un coacer-vo di idee, più o meno

condivisibili, spesso slegate le une da quelle del munici-pio confi nante”.La Coldiretti di Bergamo è una realtà che rappre-senta 3.315 azien-de, di cui 507 sono

società, 2.808 le ditte individuali. Dei

titolari delle ditte indi-viduali, 736 sono donne,

2.072 sono uomini. I tito-lari d’azienda con meno di

quarant’anni sono 396.

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Le organizzazioni agricole Lombarde Coldiretti, Confagricoltura e CIA hanno siglato con Italatte, società del Gruppo Lactalis Italia, un accordo sul prezzo del latte alla stalla fi no a Settembre 2012.La situazione di grande incertezza e preoccupazione che si era venuta a creare in questi ultimi mesi che hanno visto il mercato del latte senza nessun prezzo di riferimento, è stata scongiurata da questo nuovo accordo che prevede un prezzo alla stalla pari a 38 centesimi al litro per le consegne da giugno a settembre e a 36 centesimi al litro per quelle già conferite nei mesi di aprile e maggio, IVA esclusa e più i premi previsti dall’attuale tabella qualità.L’intesa rappresenta un punto di incontro tra il prezzo del precedente accordo e le mutate condizioni del mercato che hanno già portato forte diffi coltà nel mercato lattiero caseario.

Raggiunta l’intesa sul prezzo del latte È FRUTTO DI UNA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ

ANCHE SE NON SODDISFA PIENAMENTE

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L’accordo prevede un prezzo in fl es-sione solo del 2,4% rispetto allo stesso periodo gennaio/settembre dello scor-so anno, facendo comunque già arriva-re, in questo mese di giugno, il valore del latte a 38,00 centesimi al litro.“In un momento di diffi coltà come quello attuale - sottolinea il presidente della Coldiretti di bergamo Alberto Brivio - questo accordo è stato sotto-scritto con un’impegnativa assunzione di responsabilità, al fi ne di dare un mi-nimo di certezza agli allevamenti che possono così programmare il proprio futuro. Tra gli operatori del settore era forte la preoccupazione che si era venuta a creare in questi ultimi mesi in cui il mercato del latte non aveva un prezzo di riferimento. Certamente le diffi coltà che investono la produzione richiedevano maggior sforzo da parte degli interlocutori industriali al fi ne di salvaguardare il latte italiano, ma vista la situazione si è ritenuto opportuno fi rmare questo accordo, che è impor-tante anche perché contrasta la corsa al ribasso innescata dalla sottoscri-zione da parte di alcune cooperative di raccolta latte e organizzazioni di

produttori di contratti al di sotto del prezzo stabilito con Italatte”.In un mercato che ha visto i prezzi degli scambi di latte sia nazionale che estero toccare i minimi storici dopo il 2009, crediamo sia stato un atto di reciproca responsabilità aver raggiunto un accordo che permette di affrontare i prossimi mesi con maggiore fi ducia con un prezzo medio che per i primi

nove mesi dell’anno è di 38,46 cente-simi al litro. Il nuovo accordo è frutto di una complessa trattativa che non poteva non tenere conto del nuovo scenario europeo, ma che dà continu-ità ad un rapporto di reciproca fi ducia e rispetto tra un’Azienda come Gruppo Lactalis, leader italiano nei formaggi freschi, e le maggiori organizzazioni sindacali agricole.

QUOTE LATTE: QUEST’ANNO NIENTE MULTE Nessuna multa in arrivo per le quote latte a carico degli allevatori italiani che quest’anno hanno prodotto al di sotto del limite imposto dall’Unione Europea. Per la campagna 2011/2012 secondo le rilevazioni dell’Agenzia per le Erogazioni in agricoltura (Agea) la produzione di latte commercializzata in consegne non ha superato il quantitativo nazionale di riferimento. Nessuna sanzione può quindi essere imputata ai singoli produttori ita-liani a differenza di quanto è accaduto nel passato. La questione quote latte è iniziata quasi 30 anni fa nel 1983 con l’asse-gnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992 con la legge 468 poi il 2003 con la legge 119 e infi ne il 2009 con la legge 33, sono le tappe principali del diffi cile iter legislativo per l’ap-plicazione delle quote latte in Italia. Degli attuali 40mila allevatori oggi in attività nel nostro Paese (erano 120mila nel 1996) sono solo un po’ più un migliaio quelli che devono alle casse dello Stato 1,7 miliardi di euro di multe maturate in questi ultimi anni.

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Un’azienda bergamasca si aggiudica

l’Oscar Green dell’agricoltura lombardaIL “GRANDE FRATELLO” ENTRA NELLA STALLA

Fabio Bonzi 29 anni, di San Giovanni Bianco, ha vinto l’Oscar Green 2012 dell’agricoltura lombar-da per la categoria “Stile e cultura d’impresa”. Le premiazioni si sono svolte a Milano, presso il Grattacielo Pirelli. L’iniziativa, promossa dai Giovani della Coldiretti, punta a valorizzare storie di idee e lavoro di coloro che hanno

scommesso sull’agricoltura come leva competitiva per il Paese.“Questo premio - afferma il presidente della Coldiretti bergamasca Alberto Brivio - è il miglior esempio di quanto innovativo sia l’apporto che i giovani stanno dando al settore agricolo, il cui processo di rinnovamento travalica anche le situazioni di crisi a dimostra-zione che l’agricoltura deve essere

oggi ancor più considerata il settore primario, non tanto nei termini quanto nel reale peso che ha sia dal punto di vista produttivo sia occupazionale”.Sono state 67 le aziende provenienti da tutta la regione iscritte alla sesta edizione dell’Oscar Green. Dieci le aziende bergamasche can-didate: la Cooperativa Gasparina di Sopra di Romano di Lombardia, la Soc. Agr. Erremme di Isso, La Ca-scina del Sole New Nature Center di Carobbio degli Angeli, l’Az. Agr. Cascina Castello di Locatelli Simone di Chiuduno, l’Az. Agr. Fumagalli di Bottanuco, l’Az. Agr. Pagani di Palazzi Veronica di Oltre il Colle, l’Az. Agr. Ca-scina Ombria di Caprino Bergamasco, l’Az. Agr. Settimocielo di Sangalli di Camerata Cornello, l’Az. agr. Villa Serica di Orlandini Chiara di Caprino bergamasco, l’Az. Agr. Fabio Bonzi di San Giovanni Bianco.

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Complessivamente sono state sette le imprese premiate nelle categorie “Ide-ando”, “Stile e cultura d’impresa”, “Non solo agricoltura”, “In Filiera”, “Campagna Amica”, “Esportare il territorio” e “Paese Amico”. Assegnate anche due menzioni spe-ciali: “Tecnologia e tradizione” e “Vigneto storico”.“Siamo orgogliosi del fatto che questo

premio prestigioso sia stato attribuito anche a un’azienda bergamasca - so-stiene il direttore della Coldiretti di Ber-gamo Lorenzo Cusimano -; è giusto dare un volto a tutte quelle imprese che contribuiscono con spirito innova-tivo alla costruzione di una fi liera agri-cola tutta italiana, per rispondere alle esigenze dei consumatori ed essere sempre più competitive sul mercato”.

STILE E CULTURA D’IMPRESALa motivazione del premioUna sessantina di capre spiate ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Così il “Grande Fratello” entra in stalla. Succede a San Giovanni Bianco, lungo i pendii della Valle Brembana, nell’azienda di Fabio Bonzi, imprenditore agricolo di 29 anni. Titolare e gestore di tutto ciò che avviene nella sua impresa, dalla cura degli animali alla produzione del formaggio fi no alla vendita diretta, Fabio ha deciso di installare alcune telecamere all’interno della stalla e dello spaccio aziendale per monitorare costantemente quello che succede in sua assenza. Le telecamere, infatti, sono collegate direttamente al suo cellulare.

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L’obiettivo che ci propo-niamo è quello di garantire un sistema di tutela sociale ed economica in grado di assicurare il giusto reddito alla nostra gente e un cibo sicuro e accessibile a tutti. La Coldiretti persegue i propri obiettivi alla luce di una sana sussi-diarietà e di una fattiva solidarietà tra i soci e verso i cittadini più bisognosi. Valori questi che applichiamo con uguale impegno in ogni parte del Paese con lo scopo di tenere alto il sentimen-to della coesione nazionale. È quando ha affermato nell’indirizzo di saluto al Santo Padre Benedetto XVI il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel corso dell’udienza a cui hanno partecipato in Vaticano i dirigenti nazionali, regionali e provinciali della principale Organiz-

zazione agricola italiana. “Sono soprattutto le parole della Caritas in verita-te, in cui Vostra Santità invita le

organizzazioni

sindacali a uscire dalla esclusiva difesa degli interessi dei propri iscritti, per individuare nella società civile l’am-bito più consono all’azione di difesa e promozione del mondo del lavoro, che ci hanno motivato a dare vita a un progetto che abbiamo chiamato Filiera agricola italiana”. “È la nostra risposta all’appello che abbiamo letto nelle Vostre parole. È il nostro contributo per rispondere alla diffi cile crisi che attanaglia tutti noi. Un impegno che da un lato va a

salvaguardia dell’identità dell’agricol-tura italiana, il rispetto dell’ambiente e della biodiversità; dall’altro garantisce ai consumatori giusta qualità e quanti-tà, genuinità e sicurezza degli alimenti, conciliando i bisogni di consumatori e di produttori. Questo nostro quotidiano impegno, coglie l’obiettivo di ritrovare, per noi tutti e per la comunità in cui viviamo, un diverso equilibrio fra dimensione materiale e dimensione immateriale, agganciata a valori permanenti e non

usurabili, soprattutto in questi tem-pi di crisi. Padre Santo in questa occasione che è per noi di grande festa e di soddisfazione ci teniamo particolarmente ad esprimerle la più sincera solidarietà per le asprezze rivolte alla Chiesa. Le esprimiamo affetto sincero nella certezza che il bene prevarrà. Gli agricoltori delle campagne ita-liane Le vogliono bene e oggi sono qui per dimostrarglielo. Sappiamo di potere sempre conta-re sul Suo affetto. Ci ricordi nelle sue preghiere. Ne abbiamo bisogno in particolare oggi, in quanto viviamo una sta-gione di profonda crisi economica e sociale che colpisce duramente le nostre imprese e ci fa guardare con preoccupazione al futuro”.

Papa: Marini,

conciliamo i bisogni di consumatori

e agricoltori

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“In dieci anni sono raddoppiati i laureati alla guida delle aziende agricole a conferma di un processo di professionalizzazione che ha riguardato anche la straordi-naria crescita degli agricoltori impegnati in attività multifun-zionali di trasformazione e vendita di prodotti e nell’offerta di servizi innovativi”. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati del censimento dell’agricoltura nel 2010. È importante sottoline-are che del 6,2 per cento dei capi azienda laureati la grande maggioranza ha frequentato facoltà diverse da quelle di agraria a dimostrazione del fatto che il settore ha allargato i propri ambiti di operatività. I nuovi dati del censimento arrivano a distanza di circa undici anni dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio

2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha allarga-to i confi ni dell’attività agricola e ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. Gli imprenditori agricoli oggi si possono occupare di attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla loro vendita in azienda o nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, ma anche della fornitura di servizi a privati e alla pubblica amministrazione. Per non parlare della produzione e vendita della birra ottenuta dalla coltivazione di orzo in azienda o del pane dal grano, ma anche dei prodotti cosmetici a base di vino, olio o latte di asina. E ancora delle fattorie didattiche convenziona-te con le scuole, degli agriasili e degli agriospizi.

Censimento, nei campi raddoppiano i laureati

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La Camera di Commercio di Bergamo, in collaborazione con la propria azienda speciale “Bergamo Sviluppo”, il Comitato per la Promo-zione dell’Imprenditorialità Femminile, la Consulta delle Politiche Familiari del Comune di Bergamo, la Provincia di Bergamo - Settore Istruzione, Forma-

zione, Lavoro, Sicurezza Lavoro e Pari Opportunità -, la Consigliera di Parità della Provincia di Bergamo e l’Asl di Bergamo, hanno istituito il Premio“Aziende family friendly - Valoriz-zare e diffondere le azioni di pari opportunità e di conciliazione vita - famiglia - lavoro, svolte dalle im-

prese bergamasche a favore dei propri dipendenti”.Al premio potranno partecipare tutte le imprese private, con sede in provin-cia di Bergamo, che stiano realizzando esperienze/iniziative a favore dei pro-pri dipendenti in tema di pari opportu-nità nella gestione/organizzazione del

Premio Premio Aziende Family FriendlyAziende Family Friendly

Premio Aziende Family Friendly

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lavoro interno o di welfare aziendale/inte-raziendale, che facilitino la conciliazione vita - famiglia - lavoro. Sei le categorie del premio identifi cate:• Strategie per promuovere la valoriz-

zazione del personale interno e i temi della parità tra i generi e della concilia-zione vita - famiglia - lavoro;

• Flessibilità lavorativa e organizzazione del lavoro condivisa;

• Strategie organizzative e/o benefi t per conciliare lavoro-famiglia-genitorialità;

• Strumenti e benefi t per agevolare/so-stenere la gestione domestica;

• Servizi/iniziative integrative per accre-scere la qualità della vita dei dipendenti e/o dei loro familiari;

• Partnership con il territorio locale (im-prese e istituzioni) per sviluppare ser-vizi comuni o nuovi, fruibili anche dai dipendenti.

Per ciascuna categoria sarà identifi -cata un’azienda vincitrice.La scadenza del bando è fi ssata per il 22 settembre 2012.

L’uffi cio Relazioni Esterne della Coldiretti di Bergamo è a disposizione per ogni ul-teriore informazione.

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“Globale agricoltura”, una soluzione personalizzata

per le criticità aziendali Le aziende che si assi-curano in Italia sono ancora in numero sottodimensionato rispetto al panora-ma europeo.Per estendere meglio l’analisi biso-gnerebbe valutare le forme di rischio prescelte per l’acquisto di una polizza ed allora si scoprirebbe come alcuni ambiti, come ad esempio la re-sponsabilità civile, risultino anco-ra poco preferiti.Circa il trenta per cento delle aziende non possiede una coper-tura contro i danni provocati ed il margine aumenta se si valuta la copertura per quelli subiti dai prestatori d’opera.La più gettonata appare la poliz-za incendio con una percentuale di poco superiore all’ottanta per cento. Ma anche qui sarebbe il caso di approfondire quali forme di copertura rientranti nel conte-nitore - polizza incendio -, sono state acquistate e con quali limiti di indennizzo.Al momento sono particolarmen-te in auge le cosiddette “garanzie catastrofali” come il terremoto e le alluvioni a causa dei tristi eventi che negli ultimi mesi han-no colpito alcuni territori della nostra penisola.Il mercato ormai propone diffuse

ed articolate soluzioni ma ogni scelta va operata attraverso la consulenza di un valido professionista.Nella fattispecie la specializzazione di FATA ASSICURAZIONI, forte della sua ultradecennale esperienza nel settore agricolo, appare degna di nota e l’of-ferta che rappresenta anche tramite la

Federazione Coldiretti raggiunge il più elevato livello di conoscenza in ogni specifi co ambito: non ultime quelle emergenti quali fattorie didattiche, agri-turismi, maneggi e quant’altro.Per qualsiasi tipo di azienda indipen-dentemente dall’indirizzo produttivo la risposta di FATA è GLOBALE AGRICOL-

TURA. In un unico prodotto sono racchiusi tutti i rischi ai quali l’imprenditore può andare incon-tro e con le relative soluzioni e garanzie per ogni comparto. Pertanto conoscere GLOBALE AGRICOLTURA è un passag-gio importante per la vita di un’azienda agricola soprattutto se si considerano le criticità che il nostro settore sviluppa e che troppo spesso vengono trascu-rate benché evidenti nell’operato quotidiano.Dialogare poi con un intermedia-rio qualifi cato come COLDIRETTI rappresenta un’opportunità in più, tenendo presente che non verrà proposta una soluzione standardizzata ed uniforme ma personalizzata sia in termini di garanzie che di premio.Per ulteriori informazioni: Giuseppe Cavallanti, subagente FATATel. 035 4524142

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Dal primo luglio

scatta l’obbligo del marchio UE sul biologico

Dal primo luglio 2012 scatta l’obbligo del marchio comu-nitario per tutti gli alimenti biologici preconfezionati prodotti in Italia e negli altri Stati membri dell’Unione Europea che potranno così essere fi nalmente distinti da quelli importati da Paesi ex-tracomunitari. Lo rende noto la Coldiretti che invi-ta circa la metà degli italiani che ac-quistano biologico a verifi care d’ora in poi sulle confezioni la presenza del logo biologico dell’UE, rappresentato dalla “foglia europea” con dodici stelle

bianche su fondo verde brillante con al centro una cometa. Nel campo vi-sivo del logo devono fi gurare anche il numero di codice dell’organismo di controllo e il luogo di produzione delle materie prime agricole. Il logo comunitario resta però facolta-tivo per i prodotti biologici non confe-zionati e per quelli importati mentre continueranno ad essere ammessi, insieme al marchio UE, altri loghi nazio-nali, regionali o privati. Con un aumento annuale degli acquisti del 9 per cento nel primo bimestre del

2012 il fatturato dei prodotti biologici in Italia negli ultimi dieci anni è triplicato passando da meno di un miliardo di euro del 2000 agli oltre tre miliardi di euro attuali ed è quindi importante ga-rantire la trasparenza dell’informazione anche alla luce di un aumento delle importazioni da paesi extracomuni-tari ottenute con standard diversi da quelli comunitari. L’Italia può contare sul maggior numero europeo di im-prese biologiche. Al primo gennaio del 2011 in Italia gli operatori del settore biologico sono 47663 mentre la su-

20 I CONSIGLI PER CHI LI ACQUISTA

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perfi cie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura biologica, risulta pari a 1113742 ettari, con un incremento rispetto all’anno precedente dello 0,6 per cento. Per questo di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l’importazione di pro-dotti falsamente biologici è necessario introdurre al più presto un marchio per il biologico italiano che possa rendere facilmente riconoscibile la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consuma-tori di fare scelte di acquisto consape-voli sulla reale origine del prodotto ac-quistato. In attesa che questo avvenga il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici diretta-mente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campa-gna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita. Lo scopo principe del nuovo logo, defi nito “Logo di produzione biolo-gica dell’Unione europea” dal Reg. CE n. 271/2010, è quello di fornire visi-bilità ai cibi e alle bevande biologiche, unitamente ad un sistema di garanzie che sia effettivamente percepito dai consumatori, e che può essere sinte-tizzato come segue: • almeno il 95% degli ingredienti agri-

coli sono stati prodotti con metodo biologico; solo in questo caso può comparire la parola “biologico” o una sua abbreviazione nella denomina-zione di vendita del prodotto;

• il prodotto è conforme anche alle

regole del sistema di controllo e cer-tifi cazione, approvato da ogni singolo Stato membro;

• il prodotto proviene direttamente dal produttore (se sfuso) o è preparato in una confezione sigillata;

• il prodotto porta il nome del produt-

tore, del preparatore o del venditore ed il numero del codice dell’organi-smo di certifi cazione che ha effettua-to il controllo dell’ultima operazione prima dell’immissione in vendita.

Solo in Italia il legislatore nazionale ha disposto che i prodotti ottenuti in Italia debbano recare altre indicazioni

aggiuntive. In particolare, il codice di controllo deve essere preceduto dalla dicitura “Organismo di controllo auto-rizzato dal MiPAAF”; deve essere inol-tre indicato il numero di codice attri-buito dall’OdC all’operatore “Operatore controllato n. xxxx”.

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ProrogaProroga variazione variazione catastale al fine catastale al fine del riconoscimento del riconoscimento della della ruralità dei fabbricatiruralità dei fabbricati

Proroga variazione catastale al fine del riconoscimento della ruralità dei fabbricati Nella Gazzetta Uffi ciale n. 156 del 6 luglio 2012 è stato pubblicato il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei ser-vizi ai cittadini (“spending review’).L’articolo 3, comma 19, proroga al 30 settembre 2012 il termine, scaduto il 30 giugno, per far salvi gli effetti delle domande di va-riazione di categoria catastale dei fabbricati rurali, in possesso dei requisiti di cui all’articolo 9 del DL n. 557 del 1993, censiti al catasto edilizio urbano nella categorie diverse dall’A/6 e D/10.Si ricorda che la presentazione delle domande di variazione non incide sulla determinazione dell’IMU, né sulla rendita catastale degli immobili, ma è necessaria ai fi ni dell’esenzione degli immobili stessi dall’ICI per gli anni ancora suscettibili di accertamento.

di Roberto Pizzagalli

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L’AFA RECORD TIENE SVEGLI 12 MILIONI

DI ITALIANI La dieta ideale per dormire

Con l’arrivo di Minosse l’afa record durante la notte tiene svegli circa dodici milioni di italiani che soffrono di insonnia. Per battere il grande caldo e garantirsi giorni e notti più tranquille è importan-te non sbagliare l’alimentazione. Cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e for-

maggi freschi, uova bollite, latte fresco caldo e frutta dolce come pesche e nettarine possono venire in soccorso per superare le notti di passione. Sono invece gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry, paprika in abbondanza ed anche pa-tatine in sacchetto, salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina

i veri nemici del riposo che le alte tem-perature rendono più diffi cile. Attenzio-ne però anche a caffè e superalcolici che spesso accompagnano le serate in compagnia nei luoghi di vacanza ed anche agli alimenti in scatola che garantiscono praticità ai turisti che non vogliono perdere tempo nella prepara-zione dei cibi ma che sono considerati

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a “rischio” per chi vuole trascorrere tranquillamente la notte nelle braccia di Morfeo mentre sono da privilegia-re lattuga, radicchio e frutta dolce di stagione. L’attenzione all’alimentazione è parti-colarmente importante nei soggetti a rischio come gli anziani ed i bambini: ci si addormenta diffi cilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti. La Coldiretti ha stilato un vademe-cum degli alimenti utili per conciliare un buon sonno e di quelli da evitare, soprattutto la sera, come cioccolato, cacao, caffè e the per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che in-ducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino presto. Innanzitutto a cena è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche patatine in sacchetto, salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola per l’ec-cesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani. Esistono invece cibi che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuro-mediatore del benessere e il neuro-trasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Ok nella dieta serale anche a legumi,

uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi e yogurt. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione mentre tra le verdure al primo posto la lattuga seguita da radicchio, cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà seda-tive conciliano il sonno. Un bicchiere di latte fresco caldo,

giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita. Infi ne un buon dolcetto ricco di carboi-drati semplici ha un’azione antistress, così come infusi e tisane dolcifi cati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere che distende la mente.

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Fonte: Elaborazione Coldiretti

CALDO: GLI ALIMENTI PER DORMIRE BENE

CIBI CATTIVI CIBI BUONI

Patatine in sacchetto Pasta, Riso, Pane, Orzo

Piatti con dado da cucina Lattuga, radicchio, Cipolla, Aglio

Caffè, The, Cioccolato, Cacao Formaggi freschi, Yogurt

Curry, Pepe, Paprika Uova bollite

Superalcolici Miele in infusi caldi, Latte fresco caldo

Salatini Frutta dolce

Alimenti in scatola Dolce

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Esporre le bandiere

della Coldiretti non significa

fare pubblicità

Le bandiere di Coldiret-ti, esposte da un imprenditore socio dell’organizzazione, non rappresen-tano un mezzo di comunicazione, assoggettabile all’imposta di pubblici-tà, non essendo assolutamente idoneo a costituire un adeguato messaggio pubblicitario, in assenza totale di riferi-menti oggettivi all’azienda dell’impren-ditore che le espone ed ai suoi prodotti e/o servizi. Con tali motivazioni, la Commissione tributaria provinciale di Arezzo (sentenza n. 53/5/12 depositata il 22 marzo 2012) ha accolto il ricorso presentato dal titolare di un’azienda

agricola che, in qualità di socio della Coldiretti, aveva esposto all’interno della medesima quattro bandiere recanti il logo e la dicitura Coldiretti, a testimonianza di una condivisione di valori, principi ed ideali che riconosce come propri. Questa forma di partecipazione, espressa mediante un veicolo di comunicazione ideologica quali sono appunto le insegne, aveva indotto il Comune di Arezzo a ritenere, invece, che il messaggio in esse contenuto (logo e semplice dicitura dell’organiz-zazione) rappresentasse comunque un

mezzo espressivo di un’attività econo-mica, avente fi nalità lucrativa, suscetti-bile di assoggettamento all’imposta di pubblicità.Pertanto, aveva notifi cato alla parte ricorrente un avviso di accertamento per il recupero dell’imposta relativa all’anno 2010. In sede di ricorso, il contribuente aveva sostenuto l’insus-sistenza dei presupposti del tributo rilevando quanto poi condiviso dalla Commissione e cioè che le bandiere, nel caso di specie, non recano alcun messaggio di tipo economico riferito sia all’attività di impresa esercitata da chi le espone che ai prodotti prove-nienti dalla medesima attività. È opportuno, a tale riguardo, osservare che il comportamento tenuto nella cir-costanza dal titolare dell’azienda non può essere inteso come una volontà di migliorare la propria immagine, quanto piuttosto di testimoniare, come già det-to, una condivisione della “ideologia” propria dell’organizzazione di catego-ria cui la bandiera stessa si riferisce. La sentenza, unica nel suo genere, è di particolare importanza poiché costitu-isce un precedente per la soluzione di casi analoghi

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Cena Cena a KM Zeroa KM Zero con il Ducato con il Ducato di Piazza di Piazza PontidaPontida I prodotti del territorio forniti dalle aziende aderenti al circuito di Campagna Amica Coldiretti sono stati protagonisti della cena organizza-ta dal Ducato di Piazza Pontida che si è tenuta nei giorni scorsi in piazza Pontida a Bergamo in collaborazione con l’azienda SerCar.

Salumi, cereali, carni, formaggi e vini provenienti dall’agricoltura provinciale hanno dato vita a un menù a km zero che non solo ha proposto sapori unici di grande qualità, ma ha raccontato anche il territorio bergamasco e le sue tradizioni agricole, la sue peculiarità gastronomiche e l’eccellenza del suo patrimonio agroalimentare. È questa una delle tante tappe del percorso legato al progetto di Campagna Amica promosso da Coldiretti per un’agricol-tura impegnata a sviluppare un dialogo aperto e profi cuo con il cittadino con-sumatore, facendo sintesi degli inte-ressi di tutta la società civile intorno ai temi dell’ambiente, del territorio, della qualità dei consumi, della sicurezza alimentare e degli stili di vita.

Cena a KM Zero con il Ducato di Piazza Pontida

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Prodotti bergamaschi

nelle Botteghe di Campagna

Amica

I prodotti dell’agricoltura bergamasca volano in Italia grazie alle Botteghe di Campagna Amica promos-se dalla Coldiretti.Sono già 11 i punti della prima catena di vendita diretta organizzata degli agricoltori italiani dove si possono ac-quistare le eccellenze dell’agricoltura “Made in Bergamo” e si trovano nelle province di Milano, Salerno, Piacenza, Rieti, Cosenza, Roma, Ascoli Piceno, Varese, Verona Pordenone e Belluno.“Questo interesse verso il nostro agroalimentare - afferma il presidente della Coldiretti di Bergamo Alberto Brivio - è per noi motivo di grande soddisfazione ed è la dimostrazione che i nostri agricoltori stanno lavo-rando bene e realizzano prodotti di grande qualità. Le Botteghe di Campagna Amica volute dalla nostra Organizzazione si stanno confermando come un interessante sbocco commerciale per i produttori e grazie a questa rete il Formai de Mut dell’Alta Valle Bremba-na si può acquistare a Roma, il nostro Valcalepio a Rieti e i nostri cereali a Cosenza. Stanno riscuotendo grande apprezza-mento anche le nostra carne e l’am-pia gamma dei formaggi frutto della nostra consolidata tradizione casearia,

dallo stracchino Monte Bronzone alle formaggelle prodotte nelle valli”. Dal Piemonte, alla Lombardia passan-do dalla Toscana e dalle Marche fi no alla Calabria e alla Puglia, si stanno moltiplicando i punti vendita della pri-

ma catena di vendita diretta organiz-zata degli agricoltori italiani, un nuovo e moderno canale commerciale che si affi anca alla Grande distribuzione e ai negozi di prossimità e che va ad inte-grare la rete già attiva di quasi diecimi-

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29la frantoi, cantine, malghe, cascine e aziende agricole trasformate in punti vendita e i quasi mille mercati degli agricoltori di Campagna Amica già presenti su tutto il territorio nazionale.“Il successo che i nostri prodotti

stanno ottenendo anche nelle altre regioni - sottolinea il diret-tore della Coldiretti di Bergamo Lorenzo Cusimano - è molto importante perché i consumato-ri quando acquistano le nostre eccellenze vengono a contatto con il territorio bergamasco e questo si può trasformare in un volano effi cace anche dal punto di vista turistico. I nostri formaggi, i nostri vini e i nostri cereali oltre ad essere buoni raccontano la nostra terra e le nostre tradizioni ai cittadini che li portano sulla propria tavola”.

L’architettura commerciale delle Botteghe di Campagna Amica si fonda su quattro perni: la Fondazione Campagna Amica, che garantisce origine italiana e fi liera degli agricoltori; il Consor-zio Produttori che è lo strumen-to per realizzare la “catena”; l’imprenditore agricolo che offre il proprio prodotto; il punto

vendita denominato “La Bottega di Campagna Amica”. I produttori bergamaschi che aderisco-no al Consorzio Produttori mettono quindi in una grande vetrina virtuale i propri prodotti che poi possono essere scelti e acquistati dalle oltre cento Botteghe di Campagna Amica già presenti nel nostro Paese.

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INAILINAIL, nei campi calo record , nei campi calo record infortuni -56% in 10 anniinfortuni -56% in 10 anni

È nelle campagne che si è verifi cata la maggiore riduzione degli infortuni sul lavoro negli ultimi dieci anni durante i quali hanno registrato una riduzione del 56 per cento con un calo del 24 per cento per le morti nello stesso periodo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Inail che evidenziano nel 2011 un totale di 46.963 infortuni in agricoltura con 115 casi mortali. Molto resta tuttavia ancora da fare e per questo è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplifi cazione, la trasparenza, l’innovazione tecno-logica e la formazione, che sappiano

accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto. Il trend registrato conferma il prezio-so lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro come dimostra il pro-gressivo e costante calo degli infortuni con tassi nettamente superiori a quelli degli altri settori. Un risultato che è frutto dell’impegno degli imprenditori e dei lavoratori per lo sviluppo di un’agricoltura al servizio della sicurezza della salute, dell’am-biente e dell’alimentazione, che vuole conciliare gli interessi delle imprese, degli occupati e dei consumatori.

INAIL, nei campi calo record infortuni -56% in 10 anni

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Nasce il circuito Terranostra e Campagna AmicaLucia Morali confermata presidente provinciale Campagna Amica e Terrano-stra vanno a braccetto. Le aziende agritu-ristiche infatti entreranno a far parte del circuito promosso dalla Coldiretti per valorizzare il made in Italy e la fi liera agricola fi rmata dagli agricoltori e l’iscrizione a Terranostra sarà d’ora in avanti automaticamente collegata a Campagna Amica. Si è parlato di questa importante novità nel corso dell’assemblea di Terra-nostra che si è tenuta il 26 giugno scorso con la presidente di Terrano-stra Lombardia Alessandra Morali, la presidente di Terranostra Bergamo Lucia Morali e la coordinatrice di Campagna Amica Lombardia Valeria Sonvico.Nella Bergamasca sono 75 gli agriturismi associati a Coldiretti (su un totale di 135 autorizzati sul ter-ritorio provinciale) con un volume d’affari complessivo che nel 2011 ha superato di 5 milioni di euro quello dell’anno precedente. Con la partecipazione a Campa-gna Amica le aziende agrituristiche dovranno attenersi alla regola che per preparare i pasti dovranno impiegare prodotti provenienti dalle produzioni aziendali e

dalle aziende della rete di Campagna Amica. Le aziende che entraranno a far parte di que-

sto circuito dovranno sottoscrivere un regolamento, una Carta dell’accoglien-

za e accettare il sistema di controlli.Per gli agriturismi si aprono nuove prospettive poiché il nuovo rego-lamento lascia spazio ad attività complementari a quella tradizio-nale più strettamente legata alla coltivazione dei terreni o all’alleva-

mento. Tra le varie novità per il settore,

fi gurano anche la prossima apertura del primo agricampeggio a Schilpario e di un

centro benessere (già autorizzato) a Co-lere. Al termine dell’assemblea si sono

svolte le elezioni del direttivo per il nuovo quadriennio. Questi gli otto consiglieri eletti: Alessandra Bet-toni di Parzanica; Paolo Vecchi di Trescore Balneario; Marco Cressi di Sarnico; Egidio Morandi di Valbondione; Lucia Morali di San

Giovanni Bianco; Roberta Ceruti di Branzi; Claudio Rinaldi di Brignano;

Paolo Rotoli di Clusone. Alla presidenza è stata confermata Lucia Morali, come

vicepresidente è stato eletto Marco Cressi.

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La solidarietà dei berga-maschi verso le popolazioni terremo-tate è stata veramente notevole. Sono stati infatti 7.800 gli spicchi di Grana “terremotato” venduto nel giro di pochi giorni per sostenere le imprese agricole colpite dal sisma e far ripartire l’economia. Le vendite sono state organizzate a Bergamo, Covo, Bottanuco e

Grana della solidarietà: grande la generosità

dei bergamaschi

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Dossena, hanno coin-volto personale e dirigenti della Fe-derazione che hanno voluto in qualche modo dare il proprio contributo, ma soprattutto hanno coinvolto i cittadini berga-maschi, che si sono mostrati veramente molto generosi e ai quali va un sentito ringraziamento per la sensibilità che hanno dimostrato.

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Il 28 giugno 2012, presso la Te-nuta Le Mojole di Marta Mondonico a Ca-stelli Calepio, la Coldiretti, unitamente all’As-sociazione vitivinicoltori del Monte Bronzone lago d’Iseo, ha svolto un importante incontro riguardante la gestione estiva del vigneto. I 50 partecipanti hanno ascoltato con molta attenzione gli interventi dei preparatissimi re-latori; l’agronomo Matteo Pinzetta e l’enolo-go Teresio Schiavi. Argomento principe dell’incontro la po-tatura verde in tutte le sue pratiche con visita guidata nei vi-gneti, fra le pratiche elencate la spollona-tura, la cimatura, la sfogliatura,i dirada-menti dei grappoli, ecc..

Entusiaste la presiden-te dell’associazione Domizia Frattini e la “padrona di casa” Marta Mondonico, che hanno sottolineato l’importanza di queste pratiche di gestione nel vigneto al fi ne di migliorare decisamente la qualità dei nostri vini bergamaschi.

Non solo, la fi losofi a da portare avanti nel comparto dovrà essere bere di qualità e bere responsabile, rivolgendosi soprattutto ai giovani consumatori.Una visita alla cantina della Tenuta le Mojo-le ed un ricco rinfresco fi nale, accompagna-to dai vini Rossobronzone e DonnaMarta Rosè, hanno allietato e concluso il piacevo-le incontro.

Incontro tecnico per la gestione estiva del vigneto

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PAD A

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Con il patrocinio di

Assessorato Urbanistica e Agricoltura

Segreteria organizzativa

Organizzazione

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