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www.ballaronews.it www.ballaronews.it Veronica, la ragazza Allakatalla pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 6 pag. 7 pag. 8-9 pag. 11 pag. 14 La Museruola all’informazione La Museruola all’informazione Pedara 15 Maggio, un Gol per la vita Pedara 15 Maggio, un Gol per la vita La piaga della disoccupazione La piaga della disoccupazione Personaggio del mese: Enrico Lo Verso Personaggio del mese: Enrico Lo Verso Movimento a cinque stelle Movimento a cinque stelle Veronica, la ragazza Allakatalla Mestieri antichi: Giovanni, Maestro d’ascia Mestieri antichi: Giovanni, Maestro d’ascia Io sto con Emergency Io sto con Emergency giornale d’informazione, attualità e cultura anno II n° 2 Aprile 2010

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Giornaledi informazione politoca e di spettacolo

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La Museruola all’informazione

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Pedara 15 Maggio,un Gol per la vitaPedara 15 Maggio,un Gol per la vita

La piaga delladisoccupazioneLa piaga delladisoccupazione

Personaggio del mese: Enrico Lo Verso

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Movimento a cinque stelle

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Mestieri antichi:Giovanni, Maestro d’ascia

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giornale d’informazione, attualità e culturaanno II n° 2 Aprile 2010

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“Decisione di assoluta gravità”, così, nella conferenza stampa indetta dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana, è stata definita la decisione del Consiglio di amministrazione della Rai di sospendere, qualche mese fa, una serie di programmi di approfondi-mento durante la campagna elettorale. Così si legge in una nota diffusa dai vertici Rai: “Il Consiglio di Amministrazione della Rai, in applicazione del Regolamento della Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevi-sivi, ha deliberato a maggioranza la sospensione temporanea, per il periodo relativo alla seconda fase della campagna elettorale, della messa in onda dei programmi di approfondimento informativo ‘Porta a Porta’ (Raiuno), ‘Annozero’ e ‘L’ultima Parola’ (Raidue), ‘Ballarò’ (Raitre)”. Sarà stata davvero la par condicio il problema? Suona strano, considerando che la par condicio è in vigore dal 2000 e che mai una simile decisione era stata neanche ipoteticamente ventilata. E proprio sulla par condicio Santoro ha commentato: “E’ una violenza che non si esercita contro di noi ma contro il pubblico, non e’ un provvedimento fatto in base alla legge, ha un solo nome: censu-ra”.Il Presidente della Rai ha giustificato la decisione con la volontà di dare “un segnale di sfiducia nei confronti dei conduttori dei programmi, presumendo che non siano capaci di gestire lo spazio loro affidato”.Quale che siano state le motivazioni alla base di una simile decisione senza precedenti poco importa. Quello che è rilevante, anche a distanza di qualche mese, è che si è verificata una scandalosa sottrazione dell’informazione del più diverso orientamento. È come dire che tutti i giornalisti sono inaffidabili e tutti i cittadini incapaci di discernere, comprendere e gestire le informazioni ricevute. Il clima, già fetido, che grava sull’informazione italiana si è imputridito ancora di più. Luttazzi, intervenendo sull’argomento nella trasmissione, con ascolti da capogiro, “Raiperunanotte” ha asserito: “L’uso che Minzolini, Masi e Berlusconi hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. Così ha cominciato Hitler!”. Ci è rimasta solo la satira come ultimo baluardo della vera libertà di informazione. Speriamo che non venga imbavagliata anche quella.

Tiziana Campo

L’editoriale

Aprile 2010

La museruoLa aLL’informazione

Conosciamo la nuova campagna associativa ACI 2010. Il portafo-glio associativo 2010 compren-de 5 tessere+ tessera ACI Sara+ nuova tessera giovani. La top di gamma è la tessera Gold. Come mass market si distingue la tes-sera Sistema. Come targettizza-te: One, Club, Vintage, Okkei. Come novità, anche le tessere One e Okkei offriranno il soc-corso alla persona e non solo alla targa associata. Non saranno più in vendita le tessere Motoci-ty e Young che confluiscono nel-la nuova tessera giovani-Viaggi proposta solo nella formula del ‘modulo’ riservato ai soci (€ 39). La novità assoluta è rappresen-tata dalla nuova Tessera Multi-funzione che accorpa in sé, oltre all’attuale tessera che garantisce servizi associativi, anche una carta prepagata ricaricabile, con la nuova funzione di pagamen-to, senza alcun aumento di costo delle tessere e alcun canone an-nuo per la funzione di pagamen-to. Non richiede un conto cor-rente bancario ed è un “borsel-lino elettronico” sul quale poter caricare in anticipo una somma di denaro da spendere ovunque. La carta prepagata ACI, dotata

di IBAN riportato sul retro, è un vero e proprio “conto viaggian-te” sul quale ricevere bonifici o accreditare stipendi/pensioni, sicuro, economico, semplice da usare,indicato per la famiglia (es. no cash ai figli in viaggio) e per gli acquisti su internet. Come utilizzarla? In Italia, pa-gamenti tramite POS su circuito VISA Electron; pagamenti trami-te POS su circuito PAGOBAN-COMAT: prelievi presso ATM (costo € 1,50; max giornaliero prelevabile € 250 e nessun limite mensile); pagamenti su internet e pagamenti del bollo e di tutti i servizi ACI presso i punti di ven-dita ACI. All’estero è possi-bile effet-tuare pa-g a m e n t i t r a m i t e POS su c i r c u i t o VISA e p r e l i e v i in contan-te presso ATM (co-sto € 1,50 area euro; € 5 area non euro).Scopriamo ora nel dettaglio tutti i vantaggi della nuova tessera per i giovani OKKEI, nata dall’ana-lisi dei risultati della ricerca di mercato condotta sui giovani la scorsa estate e dall’esperienza della tessera ACI Young, la pri-ma formula associativa pensata

per i giovani nel 2007. Il costo annuale è di 39 €. Questa tessera garantisce due soccorsi stradali in Italia alla persona e alla targa (a scelta del Socio); fino a 50 euro di rimborso per spese viaggio/albergo (veicolo non riparabile in giornata); evoluzione “Show your Card!” (georeferenziazione su aci.it; info su 803.116; down-load offerte georeferenziate su cellulare/navigatore); corsi gra-tuiti per recupero punti patente. Inoltre, la nuova tessera Okkei ha la funzione di carta prepaga-ta ricaricabile e garantisce corsi omaggio di guida sicura presso i centri di Vallelunga e Brescia,

b i g l i e t t i o m a g g i o per concer-ti ed even-ti, biglietti o m a g g i o per la For-mula 1 a Monza, e un bonus di 5 euro di traffico telefonico/SMS all’at-

tivazione della carta prepagata.Infine, la tessera ACI Gold, che nel 2010 si fa più ricca, con una maggiore estensione territoriale (salgono a 33 i paesi coperti dal-la Gold, oltre a Unione Europea, Svizzera, Croazia).ACI Gold si conferma essere il prodotto più ricco e completo. Offre il massimo dei servizi tec-

nici e il massimo dei servizi ‘a casa’: con le assistenze sanitarie (pediatra e cardiologo) e oggi anche con il nuovo ‘pacchetto casa’ che prevede assistenza an-che a casa 24h su 24h per i soci Gold con l’invio di: fabbro o fale-gname per guasti alle serrature, rottura delle chiavi; elettricista in caso di black out; idraulico per danni da infiltrazione, alla-gamento, mancanza acqua. In tutti i casi rimangono a carico di ACI: diritto di chiamata ed € 200 max di spese. Associarsi all’ACI significa usufruire di servizi esclusivi (assistenza alla persona; auto sostitutiva 30 giorni per furto anche all’estero; rientro a casa/rimpatrio del veicolo; rimborso dei corsi per recupero punti pa-tente). Inoltre, le nuove tessere, competitive e convenienti (val-gono sempre di più e non varia-no di prezzo, da un minimo di € 20 a un massimo di € 99) ga-rantiscono tutta l’assistenza e la professionalità 24h su 24h; e il costo della tessera si ripaga com-pletamente, fruendo delle tante occasioni di sconto su traghetti, noleggi, hotel, musei, teatri, par-chi divertimento, abbonamenti Mediaset Premium, bolletta elet-trica.

aLLa scoperta deLLe nuove tessere aci 2010

BALLARO’ NEWS - Editore: SaperexGuidare - Giovanni Calì. Direttore Responsabile: Tiziana Campo. Direttore Editoriale: Giovanni Calì. Capore-dattore: Antonella Capizzi. Collaboratori: Nelly Gennuso, Andrea Giuffrida, Veronica Mannino, Stefania Patanè, Carmelo Guglielmino, Giulia Calì. Foto della modella: Francesco Dispinzieri, Alessio Bertino. Redazione: V. Fortuna, 24 Catania. Tel. 3394999393 email: [email protected] Pubblicità: Itaca Group tel. 3286925521. Grafica & Stampa T.M., Via N. Martoglio, 93 - S. Venerina (CT). Distribuzione gratuita ai soci ACI di Catania e per tutti i lettori a Catania, in tutti i Comuni dell’hinterland, nella edicola Marzà Salvatore v. Bellini, 7/A a S. A. Li Battiati nelle edicole Edicolè v. Roma 261 ed Editel di Bulla Fabio, v. Duca d’Aosta 34 a S. G. la Punta e Tabaccheria Edicola di Pappalardo Giovanni, p.zza Don Diego 3 a Pedara e a p.zza Stesicoro presso Winplay. Registrazione Tribunale Catania iscr. n°12 del 13/03/2009. Il giornale viene stampato utilizzando carta ecologica in mais. Per l’edizione on line, www.ballaronews.it, in cui troverete anche uno spazio dedicato ai redazionali delle varie aziende. Buona lettura.

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La nuova tessera ACI Multifunzione

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“un GoL per La vita”: sport e sicurezza stradaLe

Quando lo sport diventa un modo per vei-colare messaggi dalla fortissima rilevanza sociale. Questo il connubio che si realizzerà con l’evento “Un gol per la vita”, che si ter-rà il 15 Maggio alle ore 16 presso lo Stadio Comunale di Pedara. La nazionale di calcio attori sfiderà la squa-dra Vip e Giornalisti sicilia-ni e la Dimotor Team, in un triangolare di beneficenza in memoria di Claudio To-marchio e Gianfranco Troi-na, entrambi giovanissimi che hanno perso la vita in incidenti stradali nel Co-mune di Pedara, non per tragica fatalità ma a causa di violazione di regole da parte di chi li ha investiti.Giovanni Calì, Presidente Nazionale dell’Associa-zione SaperexGuidare, da anni impegnata proprio in campagne di sensibilizzazione e preven-zione stradale, spiega che “questo evento è stato fortemente voluto per raccogliere fon-di da destinare interamente alla realizzazio-ne, con l’Associazione SaperexGuidare, di un progetto sulla sicurezza stradale rivolto alle scuole medie catanesi. Le scuole medie – continua Calì - mai sono state interessate da campagne di prevenzione stradale. Ep-pure, Catania è la città col più alto numero di morti per incidenti stradali. Si conta ad-dirittura un morto al giorno sulle due ruote. Questo la dice lunga sul fatto che progetti di prevenzione stradale nelle scuole medie non siano stati attuati. Più volte – continua il Presidente di SaperexGuidare - abbiamo proposto campagne di sensibilizzazione da rivolgere proprio agli studenti di scuola media, ma non siamo stati ascoltati. L’even-to “Un gol per la vita” consentirà appunto di colmare questo preoccupante vuoto di prevenzione e sicurezza stradale proprio in quella fascia d’età – i ragazzi delle medie appunto – in cui è fondamentale inculcare e radicare l’educazione al rispetto delle re-gole del codice della strada. Il progetto del camper è un progetto dall’indiscussa effica-cia e ciò è dimostrato dai grandi e continui riscontri, ad amplissimo raggio, che ricevia-mo nel corso delle campagne di sensibiliz-zazione SaperexGuidare. Questo progetto - puntualizza Calì - nasce in memoria di Claudio Tomarchio e Gianfranco Troina,

entrambi da me conosciuti, che hanno perso la vita in incidenti stradali a causa di una infrazione delle regole, perché gli incidenti stradali non sono mai tragiche fatalità, ma

sono sempre legati e collegati, appunto, a una infrazione delle regole. Desidero rin-graziare, oltre a quan-ti parteciperanno a quest’evento, il Sinda-co di Pedara Anthony Barbagallo, Giuseppe Castiglia e Francesco Giuffrida che hanno fortemente voluto e sostenuto questa no-stra iniziativa”.“Un gol per la vita” vedrà il coinvolgi-mento di attori famo-si, di vip nostrani, di rappresentanti del mondo giornalistico

siciliano. Tutti insieme, con la loro entu-siasta partecipazione, si faranno portavoce dell’importanza di simili campagne di sen-sibilizzazione e prevenzione stradale.A tal proposito Giovanni Calì sottolinea che “per dare un respiro anche nazionale all’ini-ziativa, abbiamo pensato di coinvolgere la Nazionale attori, grazie all’impegno dell’at-tore Francesco Giuffrida che da sempre ha sposato il nostro progetto. Il coinvolgimento della realtà siciliana è garantito dalla squa-dra composta da giornalisti e Vip siciliani, con in testa Giu-seppe Castiglia, testimonial da anni dell’Asso-ciazione Saperex-Guidare”.Proprio Giuseppe Castiglia dichiara di aver “con entu-siasmo accettato di partecipare a questo importan-te evento per lo stesso motivo per cui ha accettato di essere testimonial dell’Associazione SaperexGuidare. Mi impressionano i numeri tragici le-gati agli incidenti

stradali, specie se si tratta di ragazzi. Questa partita farà in modo di accendere i riflettori sulla problematica della sicurezza stradale in maniera ampia. Non potevo assoluta-mente mancare, perché quando un evento è così nobile e rilevante a livello sociale, non aderire sarebbe assurdo. Mi impegnerò a fare un tunnel a Francesco Giuffrida”. Anche il diretto “antagonista” sul campo di Giuseppe Castiglia, l’attore Francesco Giuf-frida, terzino destro della Nazionale Attori, si è gettato a capofitto in quest’iniziativa. Spiega Francesco: “Ho sposato con passione questa iniziativa principalmente per ricor-dare, in questo giorno di festa e divertimen-to, Claudio che non c’è più a causa di un incidente stradale e che ha fatto parte e fa tuttora parte della mia famiglia. Il mio im-pegno di cuore e di testa in questa manife-stazione ha come fine primario quello di far comprendere a tutti che quando siamo alla guida dobbiamo avere la testa sulle spalle. La mia – conclude Francesco, scoperto dal celeberrimo regista Gianni D’Amelio – era una partecipazione obbligata, dal momento che credo moltissimo nel progetto portato avanti strenuamente dall’Associazione Sa-perexGuidare”. Non possiamo che condividere in pieno l’appello del Presidente Giovanni Calì: “Ve-nite in tanti perché è fondamentale che si divulghi, nella maniera più capillare possi-bile, il messaggio sulla sicurezza stradale”. Un “Gol per la vita” non solo calcio, ma una partita per la vita.

Tiziana Campo

Aprile 2010

15 Maggio, partita di calcio tra la squadra Nazionale Attori e i Vip e Giornalisti siciliani

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Da sinistra: Giuseppe Castiglia, Fabio Formosa, la modella di Febbraio Chiara e Francesco Giuffrida

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Checché se ne dica, la disoccupa-zione c’è e non cessa a diminuire, specie in Sicilia.Quanto a Catania, dal Dossier Cgil 2009 sul lavoro si evince un aumento del tasso di disoccupa-zione, nel corso del 2009: ben oltre il 20%. (maschi 16,7% , femmine 30,6%. Fonte: Provincia regionale, aggiornamento Giugno 2009).La disoccupazione giovanile (meno di 24 anni) si attesta al 50% (a Catania e provincia un giovane su due non lavora). L’industria perde il 10% di occupati. Nel set-tore Scuola, il 2009 ha contato più di 1200 docenti e 300 ATA rimasti senza incarico.Lo scorso 12 marzo è stato orga-nizzato dalla CGIL uno sciopero nazionale generale. In occasione della conferenza stampa la Segre-taria Generale della Cgil siciliana Mariella Maggio ha dichiarato che in “una Sicilia in cui la povertà re-lativa viaggia intorno al 50%, tra il 2008 e il 2009 (primo trimestre) sono andati perduti 58 mila posti di lavoro (8 mila nell’agricoltura, 29 mila nell’industria, 19 mila nel commercio)” e ancora sull’indu-stria ha rilevato che “in 7 anni è stato cancellato un quarto del va-lore aggiunto dato da questo set-tore, se calcoliamo che c’è stato un calo del manifatturiero del 24% e delle costruzioni del 22%”. Con il Segretario Generale e Con-servatore del Registro delle Im-prese della Camera di Commercio di Catania, dott. Alfio Pagliaro, abbiamo analizzato la situazione occupazionale della nostra città.Qual è la sua opinione sull’attua-le situazione economica catane-se?E’ sotto gli occhi di tutti che stia-mo attraversando un periodo ne-rissimo sotto il profilo dell’occu-pazione. Basta richiamare alcune vicende legate a varie aziende, quali la SAT, la SAWYER ex Me-der, e la stessa ST Microelectroni-

cs, che però sembra aver scongiu-rato il pericolo di ulteriori ipotesi di licenziamento grazie all’accor-do stipulato con ENEL e SHARP per la produzione di pannelli fotovoltaici. Il punto è riuscire a comprendere se i soggetti pubblici preposti - e di riflesso la nostra co-munità imprenditoriale - abbiano le forze per poter invertire questa tendenza, soprattutto ritornan-do ad assumere e creare nuova occupazione. Purtroppo queste domande non trovano risposte adeguate a breve termine. Gli enti pubblici dovrebbero avviare inter-

venti nel settore dell’edilizia, ad esempio con l’apertura di piccoli cantieri (ad esempio nell’ambito stradale e/o degli immobili) per rimettere in circolo il motore eco-nomico. Ciò significherebbe far lavorare non solo gli operai, ma tutta una fitta rete di attività con-nesse a queste opere. Quanto agli imprenditori, ritengo vi sia un de-ficit strutturale nel nostro tessuto territoriale. Infatti, dopo la chiu-sura di aziende legate ai famosi “Cavalieri del Lavoro”, non c’è

stato più un soggetto economico di tale valenza imprenditoriale; e oggi al di fuori della grande distri-buzione organizzata non esistono grandi aziende e rimangono in vita, seppur faticosamente, le mi-cro aziende, soprattutto a gestio-ne familiare. Proprio la mancanza di posti di lavoro ha creato anche nelle nuove generazioni l’idea che avviando un’attività imprendito-riale si possa sopperire alla caren-za di occupazione. Si è così diffusa la tendenza a creare imprese quali forme di auto impiego. Il dato del 2009 su Catania (che ancora non

possiamo con-fermare) rispetto all’anno prece-dente mostra un incremento del numero di im-prese individuali che nascono ri-spetto alle ditte cessate: una evi-dente controten-denza rispetto all’attuale crisi economica. Con quale risulta-to, però? Molto spesso i nuovi e giovani impren-ditori investono i soldi forniti dalla famiglia o si in-debitano e, dopo circa due anni,

sono obbligati a chiudere i batten-ti, perché magari non possiedono la giusta preparazione e la menta-lità dell’imprenditore. Altre vol-te, non riuscendo più a pagare le imposte, ci si cancella dai registri e si scivola nel lavoro nero, cosa che riguarda soprattutto l’ambu-lantato e l’artigianato. Basta fare un giro per le strade cittadine per rendersi conto dell’aumento smi-surato degli ambulanti abusivi negli ultimi due anni. Come si potrebbe incentivare una

nuova economia, incentivando i giovani?Gli incentivi economici ci sono. Appena poco tempo fa la Regio-ne Sicilia ha stanziato un fondo per l’imprenditoria giovanile e femminile; ma mi chiedo se quel giovane, che abbia avuto la possi-bilità di accedere al fondo, sia in possesso di quella necessaria cul-tura di impresa, ovvero di un’idea vincente. È indispensabile che ci sia una forte spinta da parte dei soggetti pubblici, quanto meno creando le condizioni affinché l’imprenditore, che è già radicato sul territorio, possa incrementare il suo volume d’affari in modo da assumere personale. Inoltre biso-gna iniziare a lavorare nelle scuo-le e nelle università per formare i giovani e far comprendere loro quello che significa scommettere sulle proprie potenzialità e sulla propria forza nel creare un’impre-sa vincente.L’apertura “furiosa” di Centri Commerciali a Catania incide po-sitivamente sul contesto occupa-zionale?Centri commerciali, croce e delizia del sistema economico di un ter-ritorio. Bisogna stabilire là dove fissare l’asticella dell’equilibrio fra benefici a favore del consuma-tore (in termini di competitività e riduzione dei costi) e i costi che l’intera collettività paga in termini di chiusura dei piccoli esercenti. E’ chiaro che non è una scien-za esatta, però dai fatti in nostro possesso, possiamo pensare che la “rapidità” con cui i centri com-merciali aprono e chiudono, la loro alta concentrazione e la con-tinua richiesta di nuove aperture non sono finalizzate a quello che dovrebbe essere il principio base di un centro commerciale, ossia la riduzione dei costi, bensì alla spe-culazione edilizia.

Stefania Patanè

La piaGa deLLa disoccupazione cataneseIntervista al Segretario generale della Camera di Commercio di Catania, dott. Alfio Pagliaro

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Aprile 2010 www.ballaronews.it

Si è appena conclusa la seconda edizione del Progetto di Prevenzione e Sicurezza Stradale, realizzata dall’Associazione SaperexGuidare, nel territorio dell’Unio-ne dei Comuni della Valle degli Iblei, in provincia di Siracusa. Il progetto è stato fortemente voluto dal Presidente Prof. Paolo De Luca che, dato l’alto indice di gradimento riscontrato nella passata edizione, ha voluto riproporlo anche quest’anno a tutti gli studenti di terza media del proprio territorio che com-prende Buccheri, Buscemi, Ferla, Cassa-ro, Palazzolo Acreide, Canicattini Bagni e Sortino. Anche quest’anno gli studenti hanno

mostrato vivo interesse e partecipazione. Insegnanti e presidi hanno molto gradito la realizzazione del progetto e ne hanno auspicato una riproposizio-ne negli anni a venire. Il progetto Sa-perexGidare è stato studiato e realizzato in modo da cattu-rare l’attenzio-ne dei “ragazzi in età da ciclomotore”. Nel progetto infatti il binomio camper-computer non è casuale, ma studiato in

modo da rendere appetibile ai ragazzi una materia come la sicurezza stradale, verso la quale altrimenti non mostrereb-

bero alcun in-teresse. Anche la piattaforma i n f o r m a t i c a utilizzata, ar-ricchita da ma-teriale multi-mediale fornito dalla sezione Studi e Ricer-

che sulla Sicurezza Stradale dell’Auto-mobile Club d’Italia, serve a mantenere sempre alta l’attenzione degli studenti

e a trasmettere loro l’importanza del ri-spetto delle regole per ridurre i rischi e rendere le strade più sicure.Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli di promuovere, attraverso il camper della Sicurezza Stradale in sinergia con l’Au-tomobile Club d’Italia, l’utilizzo costante dei sistemi di sicurezza - come norma di prevenzione della traumatologia della strada - nonché la prevenzione. Il tutto con la finalità di creare una nuova cul-tura di comportamenti e di educazione stradale, sottolineando che il rispetto delle norme riduce i rischi e migliora la sicurezza di tutti.

Giulia Calì

Quest’anno la nostra Provincia potrà conta-re un primato nel settore del Motociclismo. Infatti gli unici tre siciliani che parteciperanno al Trofeo Italia-no di Motociclismo, categoria 600 cc, saranno: Gianvito Sor-bello (33) di Giarre, Francesco De Pasquale (23) di Acireale e Luca Milioto (36) di Gravi-na di Catania, i quali hanno costituito, da circa un anno, il TEAM SDM RACING. Luca e Gianvito ga-reggeranno, appunto, per il Trofeo Italiano; mentre Francesco correrà per la Michelin Power Cup, una manifestazione sempre na-zionale che si svolgerà in parallelo (stesse piste, stesse giornate) con il Trofeo Italiano,

il quale avrà inizio il 5 Maggio prossimo a Misano, in Emilia Romagna e si prolunghe-

rà, da Roma in su, fino a Settembre per un totale di 5 giornate. Francesco de Pasqua-le è stato già Campio-ne Italiano nel 2007, classe 600 cc under 20; mentre Gianvito ha vinto la competizione

regionale Continental Race Cup nel 2009. Luca, uno dei componenti, ci racconta che l’idea di mettere su il Team ha avuto origine dalla grande passione per le due ruote che li accomuna, che ha trasformato un sempli-ce divertimento in uno sport da coltivare e

sostenere, transitando in breve tempo dalla strada alla pista. “Un’idea nata un po’ per gioco che però sta prendendo sempre più forma – spiega Luca. Siamo gli unici tre sici-liani e con le nostre sole forze stiamo parte-cipando al Trofeo Italiano per rappresentare la nostra terra in una competizione naziona-le; speriamo che questo possa portare in alto il nome della Sicilia e di Catania in partico-lare. E’ pur vero che per giungere a buoni risultati il nostro team ha bisogno del sup-porto di molti sponsor che credano in noi e ci diano fiducia”. E allora non ci resta che augurare buona fortuna al TEAM SDM RA-CING: riscaldate i motori, ragazzi, la gara sta per cominciare!

Stefania Patanè

iL team catanese sdm racinG aL trofeo itaLiano di motocicLismo

prevenzione e sicurezza stradaLe neLL’unione dei comuni deLLa vaLLe deGLi ibLeiGrande successo della II edizione del progetto SaperexGuidare

Chi ha pagato l’Iva sui rifiuti, pari al 10% del totale, può chiederne il rimborso per gli ul-timi 10 anni (vedi sito Codacons). L’Iva non può essere pagata su una tassa e lo smalti-mento rifiuti è considerato tale. Il costo dello smaltimento rifiuti dovrebbe tendere a zero con politiche di riciclo e di diminuzione de-gli imballaggi. Per ora risparmiamo il 10%. “La Cassazione ha stabilito che la tassa dei rifiuti è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l’iva su un importo dove non doveva essere applica-ta in quanto appunto “tassa”. Pertanto tutti

gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi, inoltre controllando sul sito “federconsumatori” si evince che chi richiede il rimborso (che come al solito arri-verà, lentamente, ma arriverà) bloccherà di fatto l’iva sulle prossime fatture. Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come capita solo in Italia, gen-te come anziani o fasce inferiori che non san-no i loro diritti non ne usufruiscono “in auto-matico”, ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta. Pertanto alleghiamo il modulo che contiene le spiegazioni per la compilazione,

anche in formato word se volete compilarlo direttamente a video. Fate girare comunque tale comunicazione che, come al solito, i mez-zi di comunicazione non ne parlano.”

Antonella Capizzi

come richiedere iL rimborso deLL’iva sui rifiuti

Chiedete il rimborso dell’Iva. Scaricate einoltrate il: “Modulo richiesta di rimborso

dell’IVA per la Tariffa di IgieneAmbientale/Tassa di Smaltimento dei

Rifiuti Solidi Urbani”www.beppegrillo.it

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Aprile 2010www.ballaronews.itenrico Lo verso, fascino siciLiano e taLento indiscussoUn attore di qualità,che vanta un bagaglio artistico dall’indiscutibi-le valenza. Ha al suo attivo una li-sta di film da inchino : da “Il ladro di Bambini” (in cui è stato preferi-to ad Antonio Banderas) a “Così ridevano”, entrambi diretti dal ce-leberrimo regista Gianni D’Ame-lio; a “Mario, Maria e Mario” di Ettore Scola, ad “Hannibal” di Ridley Scott, a “Salvatore - Questa è la vita” di Gian Pa-olo Cugno, per citarne solo alcuni. Parliamo del sicilia-no Enrico Lo Verso, uno dei pochi attori italiani in grado di alternare film d’autore a importantissime parteci-pazioni internazionali che lo hanno reso celebre an-che all’estero. Adorato in Francia per la sua parteci-pazione in “Farinelli - Voce regina” di Gerard Corbiau; noto oltreoceano per i suoi ruoli in film come “Hudson Hawk, il mago del furto”, al fianco di Bruce Willis o ne “L’educazione fisica del-le fanciulle” di John Irvin; molto apprezzato dal gran-de pubblico anche per la sua partecipazione a impor-tanti fiction e film tv come “Mosè”, “I miserabili” e “Mogli a pezzi”.Enrico, hai amato lo spetta-colo fin da bambino. Com’è nata la tua avventura da attore?L’episodio principe risale a quan-do avevo otto anni e andai al Te-atro Greco di Siracusa. Da quel giorno conobbi un nuovo gioco, oltre a Zorro o a nascondino, di-vertendomi declamando ad alta voce.All’età di 16 anni, poi, parteci-pai ad uno spettacolo con il mio Liceo (il Gargalo di Siracsa). Feci parte del coro nell’Agamennone e rimasi affascinato dal lavoro di squadra, dal gruppo, dalla ca-vea stracolma che contava oltre 10 mila spettatori, apprezzando anche la durezza e la serietà del-la situazione e del lavoro. Questi i due episodi che mi hanno fatto comprendere che recitare era ciò che davvero volevo fare.

Il film a cui sei maggiormente le-gato?I film so piezz’e cori. Mentre ne fai uno, ti dedichi con tutto te stesso a quello, mettendoci anima, pas-sione e amore. Persino quei film in cui non ho avuto rapporti pia-cevoli sul set o con la storia, tut-tavia fanno parte di me e quando li rivedo o li richiamo alla memo-

ria, li ricordo sempre in positivo, tanto da salvarli. Ogni film è un momento intensissimo in cui si conoscono situazioni e persone nuove. Ad ogni film si dedicano 2 o 3 mesi della propria vita, viven-doli in una maniera tanto intensa da non poterli dimenticare. Metti a nudo te stesso e vedi gli altri a nudo.Cosa ti piace del tuo lavoro?Proprio questo continuo metter-si in gioco completamente e to-talmente. Ogni volta è una sfida nuova. Non sai mai cosa avverrà nel momento successivo. È tutto una scoperta.Sei un attore molto poco sotto i riflettori, molto defilato, quasi mimetizzato, umile, nonostante la tua fama. Ti ritieni un attore,

per così dire, anomalo? Questo tuo modo di essere ti ha creato problemi nel lavoro?Quello che mi piace del mio lavo-ro è il lavoro in sé e per sé, la reci-tazione. Non mi piace l’apparire, il mostrarmi. Non mi interessa e non mi ci ritrovo. Oggi però è pro-prio lo stare sotto i riflettori che permette di andare avanti. Questo

mio essere defilato mi pregiudica molto perché oggi è mag-giormente perso in considerazione chi si sa vendere, piuttosto che chi sa fare le cose. Provo ad essere più “prezzemolino”, mi sforzo, ma purtroppo mi rendo sempre più conto che è proprio una cosa contraria alla mia natura. Mi trovo a disagio quan-do vado in contesti in cui mi forzo di esse-re presente. Forse il problema non è mio, ma della miopia di chi non si rende con-to che, considerando ciò che ruota intorno allo spettacolo piut-tosto che le capacità reali di chi sa fare lo spettacolo, perde un valore aggiunto.

A cosa stai lavorando adesso? Progetti in cantiere?Proprio per la mia scarsa propen-sione ad apparire non ho molto in cantiere. Il 21 maggio, distribuito da Medusa, uscirà un film molto bello di Gian Paolo Cugno, girato tra Enna e Torino, dal titolo “La bella società”. È una storia cora-le, in cui interpreto il figlio di un ricco farmacista del paese che è Giancarlo Giannini. C’è un cast molto importante: Raul Bova, Ma-ria Grazia Cucinotta, David Coco, Anna Safroncik, per citarne solo alcuni.Sto scrivendo una sceneggiatura e tra breve partirò per la Spagna per un altro film. Attualmente è nelle sale spagnole un film in cui ho recitato, “Room in Rome” di

Julio Medem, ambientato in una camera d’albergo a Roma.Come attore sei molto gettonato all’estero. Perché?Perché all’estero se scelgono un attore, specie se straniero, consi-derano le sue capacità, i film che ha interpretato, il suo modo di re-citare, non il business che c’è e si crea intorno all’attore. All’estero, a differenza che in Italia, il marke-ting conta meno.Cosa ti è rimasto delle tue espe-rienze cinematografiche interna-zionali?Sensazioni molto positive, per-ché quando lavoro all’estero sono lì con le mie capacità. All’estero sono meno nome e più attore che non Italia, sono solo l’artigiano che lavora il legno.Un attore che apprezzi partico-larmente e un regista con cui vor-resti lavorare?L’attore che considero il più gran-de è sicuramente Marcello Ma-stroianni, ma anche Randone, il cui pensiero mi emoziona. Registi con cui vorrei recitare? Quelli bra-vi, non sono tanti ma ce ne sono.Cosa porti con te della nostra Si-cilia? Cosa invece cancelleresti?Racconto un episodio per espri-mere quello che amo della mia Si-cilia: anni fa ero ad una conferen-za a Londra per la presentazione del calendario Pirelli, in cui c’era una mia foto vicino ad una colon-na. Una giornalista mi ha chiesto quanto tempo era occorso per re-alizzare quella foto e io ho rispo-sto: “Duemila anni”. Ecco, pro-prio questa risposta utilizzo per dire cosa amo della Sicilia: porto dentro la bellezza di una terra che vanta duemila anni di storia. Cancellerei gli ultimi cento anni, cento anni di orrore che hanno massacrato la bellezza di interi paesini, di posti meravigliosi, di tradizioni, del concetto dell’uso pubblico.Non hai mai fatto mistero delle tue inclinazioni politiche. Una battuta sulla situazione politica italiana attuale?Quale politica?

Tiziana Campo

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Istanze ecologiste e attenzione per l’ambiente, senza sottovalutare il risparmio energetico, sono questi i punti chiave intorno a cui si è sviluppato il “Movimento a Cinque Stelle” di Bep-pe Grillo, un vero e proprio movimen-to politico, nato n e l l ’ o t t o b r e del 2009, che in Piemonte, Emilia Ro-magna e To-scana ha rag-giunto ottimi risultati.Il 25 gennaio 2007 Grillo spiega che ormai occorre «ripartire dai Comuni. I partiti sono anacronistici, finiti e autoreferen-ziali». Per far ciò la via da seguire dovrà essere quella di esprimere «liste ci-viche in ogni Comune» e arrivare così ai «Comuni a Cinque Stelle». Le Cinque Stelle rappresentano cinque settori particolarmente im-portanti della nostra realtà socia-le e ambientale: energia, svilup-po, trasporti, ambiente e acqua, che possono essere considerati dei diritti naturali del cittadino da cui siamo stati espropriati dai partiti. Proprio i partiti sono un mondo a parte, un circolo che va in televisione, legge i giornali, che pensa al Pil ma non alle pensioni, al lavoro e al precariato. Vengono considerati delle macchine di po-tere e di clientela, che gestiscono interessi senza perseguire il bene comune.L’idea che sta alla base del proget-to è che la rivoluzione debba par-tire dai cittadini, attraverso il loro impegno e la loro partecipazione. Per costruire un mondo migliore non possiamo delegare il compito

di rinnovare la “nostra” società a p e r - sonaggi

che in buo-na parte non ci rappresentano, guidati solo da interessi personali. Per migliorare le cose, dobbiamo realizzare quella che Beppe Gril-lo chiama “Democrazia Diretta”, quella forma di democrazia in cui non esiste il meccanismo della delega politica, bensì quello della diretta partecipazione degli indi-vidui alle decisioni riguardanti la collettività.«Il Movimento a Cinque Stelle non ha ideologie, ma idee. Non è di destra o di sinistra. Non vuo-le leader o politici di professione, ma cittadini eletti da altri cittadini per la gestione della cosa pubbli-ca», afferma Grillo.Quali punti chiave, il movimen-to punta sulla creazione di posti di lavoro “verdi” e sul rifiuto di progetti inquinanti e costosi, tra cui gli inceneritori, mirando nel

complesso a una migliore qualità della vita e a una maggiore giu-stizia sociale. Progetti dunque di risparmio energetico, di elimina-

zione dei rifiuti urbani, di mo-bilità sostenibile, di prote-

zione del territorio dalla cementificazione, di

telelavoro, di infor-matizzazione.

Duemilacinque-cento euro al mese anziché diecimi-la, questo lo sti-pendio dei due grillini, Davide Bono e Fabrizio Boilè, eletti nel consiglio regio-nale del Piemonte.

Tutto il resto andrà a finanziare il movi-

mento, che d’ora in avanti ha bisogno di

poter disporre di qual-che risorsa economica per

tentare un radicamento sul territorio. La decisione del Movi-mento Cinque Stelle riguarda tut-ti i consiglieri eletti in Italia, ma è perfettamente condivisa da Bono, che dichiara di essere disponi-bile a percepire anche meno: «E’ una cifra di tutto rispetto, ci sono profes-sionisti che vi-vono con molto meno». Oltre a fornire fondi al movimento, spiega il lea-der piemontese del Movimento Cinque Stelle «i soldi che avan-zeranno ci con-sentiranno di finanziare pro-getti sociali, un sostegno ad una

scuola decentrata per potenziare i collegamenti informatici, una iniziativa concreta per migliora-re la vita di un quartiere disagia-to». Il giovane medico Bono, dice anche che la sua prima missione sarà quella di verificare la reale intenzione dei neo consiglieri di ridurre indennità e prebende: «Li conteremo, vedremo subito se le promesse saranno mantenute».Il Movimento a Cinque Stelle può essere dunque considerato il più importante esperimento, attual-mente in atto, di politica parteci-pata e organizzata solo dai nor-mali cittadini. E i grandi consensi, riscontrati intorno a questa nuova realtà da parte di cittadini dalla più disparata estrazione sociale, sono la dimostrazione lampante della delusione degli italiani nei confronti della tradizionale po-litica, vista soprattutto da parte dei giovani come troppo lontana da quello che dovrebbe essere il suo fine intrinseco: la cura e l’at-tenzione per gli interessi della collettività.

Veronica Mammino

movimento a cinque steLLe, quando La poLitica è dei cittadiniI grillini contro il sitema dei partiti: “Viviamo in partitocrazia, non in democrazia”

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Per il look di Veronica: gioielli, occhiali, abiti, Scarpe, acconciatura e servizio fotografico di...

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cooLmaGazine viLLaGe 2010: L’oasi deL reLax

Pedara, Aprile 2008

So di lei, dove abita, quanti anni ha, dov’è nato, come si chiama, che in estate trascorre le sue gior-nate a Nicolosi, che non è sposato e non ha figli. So tante cose di lei, eppure non la conosco, ma so che lei ha cambiato la mia vita. Sono la mamma di Clau-dio, il ragazzo che la sua distrazione ha portato via per sempre da me. Lei ha ucciso i miei sogni, il mio futuro e anche una parte di me. Vorrei che lei sapes-se quanto eravamo felici prima di quel maledetto giorno..e di quanto è grande la nostra disperazione. Lei non sa quello che un figlio ti da e quello che pro-vi quando un figlio non torna più a casa. Quando ti viene voglia di abbracciarlo, quando hai voglia di sentire ancora la sua voce, il suo profumo, vedere il suo sorriso, guardare i suoi occhi; quando arriva il suo compleanno e gli auguri non puoi farglieli mai più; quando guardi le sue foto, quando apparec-chi la tavola e il suo posto sarà per sempre vuoto; quando corri nella sua stanza e speri di trovarlo lì; quando urli il suo nome e non ti risponde; quando il dolore ti devasta l’anima; quando il silenzio ti fa impazzire; quando devi tenere duro e andare avan-ti; quando speri che è solo un sogno e che non può essere vero e poi ti accorgi che non è così. Questa è l’amara realtà e non posso fare nulla per cambiar-

la […] I miei giorni passano lenti uno dopo l’altro, senza essere diversi: lo stesso dolore, la stessa rab-bia. Vado tutti i giorni al cimitero e in quella strada dove il cuore di mio figlio ha avuto gli ultimi battiti di vita. Non conto più le notti passate a piangere e a pregare. Spero tanto di non vivere a lungo e che nessuna mamma conosca il sapore amaro di queste lacrime.. perché perdere un figlio è come se ti sot-traggono una parte di te stessa. Non esiste parola o gesto che possa consolarmi. Sto facendo soffrire chi mi ama e mi vuole bene. È così difficile vivere senza il mio adorato Claudio. L’ho amato ancora prima che venisse al mondo. Immaginavo per lui le cose più belle..lo guardavo con orgoglio di mamma ed ero felice di vederlo crescere così bello e forte..e in-vece l’ho visto tornare a casa dentro una bara chiu-sa. Perché la vita non ci ha lasciato il tempo per vi-vere ancora momenti belli? Tutto è cambiato. Non possiamo più essere felici come prima. Claudio ci manca troppo: lui ci travolgeva con la sua allegria e la sua voglia di vivere. Adesso invece conto i giorni, le ore, i minuti che se n’è andato via. Vivo nel suo ricordo e vorrei raccontare di lui a tutte le persone che incontro, per far sapere che al mondo è esistita una persona speciale come il mio Claudio, che non aveva fatto niente di male per meritare questo. Vor-rei che nessuno si dimenticasse di lui e di quanto è

stato amato. Rimane l’amarezza per ciò che è stato e non potrà più essere. Il dolore per un figlio che non torna più per i genitori è un anticipo alla fine.So che lei è un professore e desidero che lei faccia un piccolo gesto per me e per mio figlio, affinché la sua morte non sia stata inutile: parli ai suoi giovani, insegni che la vita è bella, che bisogna amarla e che la vita non è solo divertimento ma è fatta anche di regole che vanno rispettate, meglio se per amore. Un incidente non è mai un evento naturale ma è sempre procurato da azioni umane sbagliate. Un mezzo che circola sulla strada è un’arma che ucci-de. Non c’è differenza con una pistola o un coltello. Bisogna mettersi alla guida con la consapevolezza che stiamo usando uno strumento di morte per noi e per gli altri. Bisogna affrontare le nostre azioni con responsabilità e rispetto, per far finire questa strage di giovani sulle strade, ricordandoci che, insieme a tante vite spezzate, ci sono giovani che rimangono disabili per tutta la vita; e le famiglie rimangono se-gnate con un peso unico e doloroso da portare per sempre... Facciamo in modo che le strade diventino transito di vita e non di morte..Parli lei in memoria di quelle persone che non hanno più voce...

Maria Grazia, mamma di Claudio

Dopo il grande successo dello scorso anno…arriva alla sua VIII edizione…COOLMAGAZINE VILLAGE10.L’evento che tutti stavate aspettando ap-proda nuovamente in una meravigliosa

“Baia” pronta a regalarvi un’altra va-canza unica ed indimenticabile fatta di Wellness, Relax, Fitness e Divertimento. COOLMAGAZINE è lieta di invitarvi al Villaggio Baia Samuele**** (IGV Club), il più bel Villaggio del Sud Italia dove, anche quest’anno, i migliori istruttori del panorama nazionale ed internazionale terranno per voi lezioni di Fitness, Step, Fitboxe, Pilates, Yoga, Group Cycling®, Walking Program, Striding, Heat Pro-gram, Arti Marziali, Krav Maga, Danze Caraibiche, Capoeira, Etna Country Fe-stival, Danza del Ventre, Danza Indiana, Canoa Polo. Potrete farvi coccolare dai nostri massaggiatori a bordo piscina in un’area completamente dedicata a chi vuole godere semplicemente di una vacanza di totale relax, immersi tra il massimo del comfort e un emozionante fascino paesaggistico. Per i più esigenti

saranno come sempre a disposizione il Centro Benessere, la nostra equipe di animazione per adulti e bambini, e tutti i servizi a cui COOLMAGAZINE pensa ogni anno per soddisfare le esigenze di ogni singolo partecipante! COOLMA-GAZINE VILLAGE vi regala come ogni anno tante risate e spettacoli di cabaret con i migliori artisti di ZELIG e COLO-RADO CAFE’, i quali faranno da pre-messa alle serate in discoteca con i DJ Set più COOL del momento!L’Hotel Villaggio Baia Samuele è situa-to all’estremo Sud della Sicilia. Sorge al centro di un’ampia baia delimitata a Ovest dalla Punta Sampieri e a Est da una scogliera, su cui si fonda un’antica fornace, raro esempio di archeologia industriale. Un modernissimo villaggio dall’architettura originale, dal design gradevole e dotato di tutti i comfort.

Villaggio Baia Samuele 30 Aprile - 1/2/3 maggio - Marina di Ragusa

“che Le strade diventino transito di vita e non di morte”Lettera di una mamma che ha perso il figlio in un incidente

PRENOTAZIONI: TEL. 095327385-095312164

GENERAL MANAGERANDREA BONINA

facebook: GRUPPO COOLMAGAZINE e-mail: [email protected] sito: www.coolmagazine.it

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La stagione invernale appena trascorsa, parti-colarmente fredda e piovosa, è stata caratte-rizzata da una contrazione dei consumi che ha coinvolto inevitabilmente anche il setto-re turistico. Gli short break, decisamente in crescita,hanno rappresentato un’ancora di sal-vezza per gli operatori del settore. Il trascor-rere da due a quattro giorni in giro per il Bel-paese, nelle splendide capitali europee o nelle città del mediterraneo decisamente più calde anche se a poche ore di volo da casa, è diven-tato decisamente un fenomeno molto in voga. Chi si reca a Barcellona, a Londra, a Parigi, al Cairo per un weekend, o comunque per alcu-ni giorni durante la settimana, ci è già stato e dedica la propria permanenza a ad un even-to sportivo, d’arte, mondano, allo shopping oppure ad un tour per i locali notturni più di tendenza invece che ai più tradizionali circuiti turistici. Il tempo è poco, quindi in questo ge-nere di viaggi come non mai, partire informati e ben organizzati può dare una grossa mano. E’ proprio per questo che i Tour Operator e le agenzie di viaggi puntano molto su questa tipologia di vacanze, proponendo pacchetti vacanza tematici,che includono spesso, oltre

ai servizi di viaggio, gli ingressi ai musei, ai parchi a tema, escursioni negli Outlet o serate organizzate nei locali più alla moda.L’arrivo della bella stagione fa crescere la vo-glia di staccare un po’ dal solito tran tran quo-tidiano, di trascorrere un po’ di tempo fuori città, con la famiglia o con gli amici, a contatto con la natura, per fare i primi bagni al mare o per rigenerarsi nelle SPA e nei centri benes-sere. Gli short break e i weekend rappresentano anche per molti siciliani un’occasione per non rinunciare alle proprie vacanze. Sulla scia di questa tendenza, chi vuol evadere dalla routi-ne ma anche fare qualcosa di diverso dal con-sueto, ricerca modi alternativi per trascorrere il proprio tempo libero. Sono tante le proposte di weekend a tema, dal ballo ai giochi di grup-po, dai corsi di cucina ai tornei di sport, alle passeggiate a cavallo. Un esempio che sta ri-scuotendo un certo successo è il weekend con delitto, un soggiorno che prevede un gioco interattivo al quale partecipare, insieme agli altri ospiti, immergendosi in un episodio da romanzo giallo, suddivisi in squadre, dime-nandosi tra indizi veri e falsi, interrogatori, so-

spetti, segreti e molto altro alla ricerca dell’au-tore del delitto, sotto la regia del direttore del gioco.

A.B.

Aprile 2010 www.ballaronews.itshort break vs sLow and active

Da una recente analisi, emerge che le lunghe vacanze estive, soprat-tutto quelle in Agosto lasceranno sempre più spazio ai cosiddetti short trip, vale a dire vacanze di una o due settimane realizzate in più periodi dell’anno, e agli short break, vacanze di pochi giorni ef-fettuate nei mesi primaverili e in autunno. Questa tendenza è già in atto in gran parte del mondo occidentale,sia a causa della crisi economica, sia per le paure legate al fenomeno del terrorismo inter-nazionale. Si prevede che il nu-mero dei turisti che sceglieranno vacanze più brevi e dilazionate durante l’anno crescerà notevol-mente. Il loro viaggio privilegerà le mete più vicine al luogo di par-tenza e la riscoperta del territorio di appartenenza. Buona parte del turismo, soprat-tutto quello di massa, individua nella variabile prezzo la motiva-zione principale nella scelta del viaggio. Spesso non è la destina-zione che invoglia la scelta ma, vi-

ceversa, è la situazione economica che impone la meta di una vacan-za. Il fenomeno dei “lastminute”e dei voli low-cost è un tipico segnale del nostro tempo: si viaggia al mi-nor costo possibile e la destinazio-ne non ha quasi importanza.Di contro, una parte dei clienti dei tour operator, che per la maggior parte provengono da aree urbane fortemente antropizzate, ricerca-no sempre di più nella vacanza una forma di evasione dalla vita stressante delle grandi città e una possibile risposta la trovano in viaggi che offrono un’immersio-ne completa in ambienti integri, autentici, puliti, più conservati e tutelati. C’è quindi in atto una tendenza a vivere la vacanza len-tamente, assaporando il territorio nella sua profondità, gustando il piacere di mangiare e bere sano e in modo naturale, rilassandosi ma in modo “attivo”, alla scoperta di luoghi e culture diverse. Il turista chiede inoltre di esse-re l’attore della propria vacanza:

a u m e n t a -no infatti i turisti che v o g l i o n o partecipare al “confe-zionamen-to” del p r o d o t t o , in contrap-p o s i z i o n e alle formule “passive”, tipiche di una va-canza passata in spiaggia o di un viaggio “all inclusive” organizza-to in modo standard e non perso-nalizzato.Questo tipo di cambiamento si riscontra anche nei consumi, non solo turistici, degli ultimi anni: slow food, tour enogastronomi-ci, prodotti biologici, agriturismo sono tendenze sociali e di mer-cato in continua crescita. Emerge sempre più il desiderio di una connessione più profonda con la natura, la famiglia, gli anziani e

la comunità. Il turismo agrituri-stico, quello enogastronomico e il turismo “verde” in generale, mo-strano previsioni di aumento nelle tendenze turistiche internazionali. Accanto all’interesse per l’ambien-te naturale cresce anche l’attenzio-ne per gli aspetti culturali, che non comprendono solo le peculiarità artistiche della destinazione, ma integrano il piacere di scoprire le tradizioni del luogo e i modi di vi-vere della popolazione locale.

A.B.

primavera, voGLia di evadere

Grand Canyon

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L’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Manga-no”, con sede legale in Sant’Agata Li Battiati, nasce per volontà della nobile Antonietta Lazzaro in La-bisi, che nel 1954 ,unitamente a un gruppo di dame, fondò appunto il centro assistenziale Lucia Manga-no. In virtù dell’incontro in gioventù con la serva di Dio Lucia Mangano, cominciò il suo percorso assi-stenziale che consisteva nel sostegno morale, mate-riale e psicologico della gente dei quartieri più po-veri e abbandonati di Catania e provincia. Il centro “Lucia Mangano” raggiunse oltre 45 mila assistiti. A seguito dell’incontro con una povera bambina di-sabile, la nobildonna appurò che non esisteva alcun centro di assistenza per questi soggetti, rinchiusi a casa per vergogna. Fu così che Antonietta Lazzaro in Labisi decise di creare, a sue spese, nel 1959 il pri-mo centro medico psicopedagogico “Lucia Manga-no” per quelli che un tempo venivano definiti “mi-norati” dal latino “minor, ossia per i diversamente abili. Il centro nacque in via Gabriele d’Annunzio 58, in una delle ville più prestigiose di Catania, Vil-la Caflish, ospitando 30 bambini diversamente abili dei quartieri poveri e dando uno schiaffo morale all’indifferenza dell’allora mondo politico. A distanza di anni questo centro divenne fiore all’occhiello della Sicilia e nel 1964 fu trasferito a Sant’Agata Li Battiati, nell’attuale struttura di 6

mila mq coperti che è tuttora all’avanguardia.Il “Lucia Mangano” è un centro polivalente dove – come spiega l’avv. Corrado Labisi, figlio della fon-datrice - «si curano ragazzi in internato, cioè privi di una famiglia normo strutturata; ragazzi in semi-convitto; e ragazzi che hanno bisogno di fisiokinesi terapia, logopedia o psicomotricità presso il nostro reparto ambulatoriale. Siamo inoltre gli unici a cu-rare i lattantini. La nostra struttura organica – spie-ga l’avvocato - è composta da oltre 200 dipendenti tra medici, psicologi, assistenti sociali, educatori specializzati e amministrativi, con una equipe per ogni centro e con personale che viene costantemen-te riqualificato e aggiornato. Portando avanti, assie-me alle mie nipoti Consuelo e Antonietta, l’idea di mia madre di creare centri per lungo degenza per ragazzi diversamente abili senza famiglia, già nel 2000 è stata così fondata la RSA di Mascalucia, con 39 posti letto. Alla base della “filosofia” del nostro centro “Lucia Mangano” si pone il concetto di socia-lizzazione: abbiamo, ad esempio, creato una com-pagnia stabile con 52 elementi, con patologia diver-se, che hanno calcato i palcoscenici più importanti in Italia e all’estero. Fondamentale è, infatti, intrec-ciare contatti continui tra esterno e interno – sotto-linea l’avvocato Labisi - per divulgare l’importante messaggio che tutti siamo dei disabili in qualcosa,

vedendo così la diversità nella giusta ottica, perché, come asseriva mamma mia, “nella diver-sità esiste l’uguaglian-za”. Stiamo, ad esempio, preparando per fine giu-gno il musi-cal “Giusep-pe venduto dai fratelli”, messo in scena da 44 ragazzi. Non solo un musical, ma una vera metafora: come Giuseppe, tradito dai fratelli, quando diventa faraone li per-dona, così questi ragazzi tutti i giorni perdonano il nostro menefreghismo, la nostra indifferenza o il nostro erroneo senso di pietà. Loro – sottolinea con decisione Labisi -vanno trattati alla pari, sono come l’elefantino Dumbo di un altro musical da noi mes-so in scena, che pur essendo”diverso”, imparando a volare diventò speciale».

Tiziana Campo

isitituto medico psicopedaGoGico “Lucia manGano”La storia di una “rivoluzione” che arriva ai giorni nostri

Alcuni mestieri sono in grado di fermare il tempo, di riportare al passato, a tradizio-ni lontane. Sono me-stieri manuali ma no-bili, che hanno fatto la storia della nostra terra. Uno di questi mestieri “d’arte” è quello del maestro d’ascia, che cioè si dedica alla costruzio-ne di barche, all’alag-gio (vale a dire alla pulitura della carena delle barche tirate a secco, alle rifiniture del cabinato, alla pitturazione) e al varo; come fa Giovanni Rodolico, maestro d’ascia da quattro generazioni e da ben 25 anni, un’istitu-zione per Acitrezza, dove ha il suo storico cantiere navale “Rodolico&figli”, presso i basalti colonnari dell’antico scalo dei Malavoglia. «In origine – spie-ga Giovanni - le barche venivano costruite solo con

l’ascia, così come faceva mio non-no; oggi si usano anche altri stru-menti, ma le tra-dizioni, i segreti del mestiere sono rimasti inalterati. Ho preso la terza media – ci raccon-ta - e ho subito iniziato a lavora-re con mio padre, anche lui maestro d’ascia, così come

mio nonno e il padre di mio nonno». Un patrimo-nio di segreti del mestiere, una cura certosina nelle rifiniture, tanto che persino barche da pesca sono da Giovanni tanto rifinite da sembrare barche da diporto. «Quando arriva l’inverno – continua - ri-usciamo a tirare nel mio cantiere 35-40 imbarca-zioni al mese persino di oltre 100 tonnellate. Ogni barca viene lavorata con una cura estrema, rifinita

all’interno in pino di Svezia, in compensato marino, con ricercati incastri a coda di rondine. Non abbia-mo mai fatto una brutta figura, perché lavoriamo con passione ed esperienza. Ho imparato questo mestiere da mio padre, che lo ha appreso da mio nonno che a sua volta era figlio d’arte. Mio padre ha persino ricevuto un attestato dal Ministero del-la Marina Mercantile con conseguente iscrizione all’albo d’onore dei maestri d’ascia, per essersi distinto in questa professione». È un lavoro duro che però, come garantisce Giovanni, regala soddi-sfazioni immense, tanto che il maestro d’ascia non ha dubbi: «Se tornassi indietro, farei esattamente la stessa cosa. Prenderei la terza media e poi andrei di nuovo a lavorare con mio padre come apprendista, perché questo è il lavoro che amo». A volte sono mestieri antichi che possono diventare attuali op-portunità di lavoro e proprio per questo Giovanni incita i ragazzi a cimentarsi in quest’attività: «Se si ha un minimo d’inclinazione e volontà, far prende-re vita a un’imbarcazione non ha eguali».

Tiziana Campo

Giovanni rodoLico, maestro d’ascia da quattro Generazioni

A destra, in primo piano, il maestro d’ascia Giovanni Rodolico

L’Avv. Corrado Labisi e, nel quadro,la madre Antonietta Lazzaro in Labisi

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Consigli della dott.ssa StradaLe lesioni cariose e le malattie para-dontali che colpiscono anche in età scolare si possono facilmente pre-venire mettendo in atto semplici ed economiche misure di prevenzione, descritte nel dettaglio dalla dott.ssa. Maria Grazia Strada: INFORMAZIONE: è importante co-noscere come sono fatti i nostri denti e che cosa fare per mantenerli sani. Vista al microscopio la superficie dentale non si presenta perfetta-mente liscia ed è proprio per questo che i batteri riescono ad annidarsi, nutrirsi, moltiplicarsi e ad organiz-zarsi in placca batterica. La placca non si forma solo sulla superficie del dente; la troviamo anche nelle zone vicino alla gengiva e tra un dente e l’altro. L’azione degli acidi prodot-ti dalla placca batterica dà inizio al processo distruttivo del dente, cioè la carie, che inizialmente è indolore,

ma estendendosi in pro-fondità distrugge i tessuti più in-

terni del dente p r o v o c a n d o

dolore ed au-

mentando il rischio di perdita del dente. CORRETTE TECNICHE DI IGIENE ORALE CON ADEGUATI STRU-MENTI: dopo la pulizia, la placca si riforma in poche ore per cui occor-re spazzolare i denti di frequente, dopo ogni pasto. E’ importante, più del numero di volte in cui ci lavia-mo i denti in un giorno, il modo di spazzolarli. E’ più corretto lavare i denti a bocca aperta, un’arcata per volta, con movimenti verticali che vanno dalla gengiva al dente fa-cendo attenzione che le setole del-lo spazzolino siano inclinate verso l’alto o verso il basso, a seconda dell’arcata che stiamo spazzolando. Lo spazzolino è il principale stru-mento di prevenzione per cui, quan-do lo acquistiamo, dobbiamo atten-zionare la forma delle setole, meglio se a punta arrotondata. La durezza che deve essere media; la forma del-la testina meglio se non molto gran-de, per non dare problemi durante le manovre d’igiene. Altro consiglio è quello di cambiare lo spazzolino spesso, e comunque ogni 2/3 mesi. Personalmente non sono molto fa-vorevole all’uso dello spazzolino

elettrico perché non ef-fettua una igiene orale

ottimale.In ausilio allo spazzoli-

no usiamo un dentifricio antibatterico, con fluoro,

con elementi detergenti at-tivi, meglio se in gel così nel

tempo non arreca danni allo smalto.Il filo interdentale è uno strumento molto

valido, indispensa-bile per ottenere una igiene orale ottimale, ma per utilizzarlo corret-

tamente vi consi-glio di chiedere al vostro denti-sta come si usa

perché un e r r a t o

utilizzo può dare lesioni gengivali dolorose.Il colluttorio è costituito fondamen-talmente da antibatterici, proprio per questo vi consiglio di utilizzarlo solo se necessario e sotto indicazio-ne medica. La flora batterica della

nostra bocca non è formata solo da batteri “cattivi”. L’azione antibatte-rica dei colluttori non è in grado di distinguere i “buoni” dai “cattivi” e quindi utilizzando il colluttorio quo-tidianamente rischiamo di indeboli-re la flora a noi utile. ALIMENTAZIONE CORRETTA: la nutrizione corretta è formata da cibi naturali e poco elaborati come: riso, pesce, carne, verdura, frutta e latte. Alcuni di questi alimenti hanno un azione detergente. La prima deter-sione avviene con la masticazione meglio se di cibi corposi e con fibre ad esempio la mela. E’ impensabile non far mangiare ai bambini dolci, caramelle e bibite gassate. Tuttavia la placca si nutre di zuccheri quin-di, più residui di cibo rimangono in bocca per lungo tempo, più la placca se ne nutre e prolifera. Per questo è necessario lavarsi i denti ogni fine pasto o al termine di uno spuntino ricco di zuccheri. FLUORIPROFILASSI: il fluoro ir-robustisce lo smalto dei denti. Ai bambini può essere somministrato in pastiglie o in gocce, secondo il pa-

rere del medico. Per gli adulti, oltre ai dentifrici, è possibile effettuare trattamenti topici. VISITE PERIODICHE: le visite pe-riodiche eseguite con regolarità, permettono di bloccare qualunque

eventuale danno sul nascere. Come noto, il tartaro costituisce il più importante fattore di distruzione dell’osso di sostegno dei denti, quin-di è necessario sottoporsi ad una seduta di igiene orale almeno una volta l’anno. COSMETICA: bocca e denti sono tra le parti del corpo che più si notano quando si parla. Non solo perché contribuiscono alla prima impres-sione, ma anche perché in qualsiasi occasione e conversazione una den-tatura regolare riveste un ruolo im-portante. L’aspetto dei denti e della bocca danno l’idea dell’età, dello stato sociale, del benessere fisico e, in generale, contribuisco ad influire sulla empatia di una persona. Gli attuali prodotti dell’odontoiatria cosmetica, consentono di riportare il dente al loro bianco e brillantezza naturale. Esistono diversi modi di rendere un sorriso piacevole. Vi con-siglio di non usare prodotti acqui-stati in farmacia o al supermercato, questi vi faranno spendere solo soldi senza ottenere un risultato ottimale e duraturo nel tempo.

Stefania Patanè

un’efficace prevenzione per una bocca sana e per un beL sorriso

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biLancio deLL’amministrazione pedarese barbaGaLLo: operosità e proGrammazioneNella vita contano i fatti. Sono i ri-sultati che la gente considera; sono gli obiettivi raggiunti che consen-tono di valutare quanto bene si è operato, specie se si tirano le som-me di un’amministrazione politi-ca. Ebbene, se dovessimo fare un bilancio dell’attività del Sindaco di Pedara Anthony Barbagallo, potremmo riassumerlo in poche battute: operosità, intraprenden-za, dinamismo, serietà, capacità di programmazione e consegui-mento di risultati notevoli e lode-voli. È stato il sindaco più votato in Sicilia (con il 75% dei voti) e il più giovane, ma è stato anche uno dei pochi sindaci che, con soler-zia, dedizione e considerazione esclusiva per gli interessi della collettività, ha realmente e fattiva-mente messo sopra a tutto la sua cittadina, Pedara appunto, e i suoi

abitanti. Nei suoi cinque anni di mandato, assieme alla sua ammi-nistrazione, ha appaltato più di 25 opere pubbli-che. Realizzan-do importan-tissime opere di viabilità (ad esempio l’al-largamento di Via Trigona) ha determina-to un indubbio miglioramento nella problema-tica situazione viaria non solo di Pedara, ma dei Paesi etnei in generale. Ha dato volto nuo-vo all’edilizia scolastica, con

il nuovo plesso della De Gasperi, lavori di ristrutturazione del ples-so della Faro, e l’ottenuto finan-

ziamento della scuola media Ca-sella. Ha riqua-lificato il centro storico, rifacendo il look alla città, realizzando, per citare alcuni in-terventi, la nuo-va illuminazione della Basilica, il prospetto della piazza, l’illumi-nazione artistica del Corso della Regione e il pas-saggio pedonale della posta. Ma il valore di un Sin-daco e di un’am-

ministrazione si valutano anche in base alle capacità di program-mazione, alla voglia di mettersi sempre in gioco, di migliorare e conseguire ulteriori nuovi risul-tati. È così che molte altre sono le opere in cantiere e di prossima consegna, quali, per citarne solo alcune, l’allargamento di via del-la Resistenza e di via Cisternazza; l’attesa “circonvallazione nord” e l’urbanizzazione della zona C2Z, dove nasceranno nuove strutture sportive polivalenti, come campi da tennis e da calcetto. E se i fatti contano e i risultati anche, come diceva Dario Fo, come ci sono oratori balbuzienti, umoristi tri-sti, parrucchieri calvi, potrebbero esistere benissimo anche politici onesti”.

Tiziana Campo

noi stiamo con emerGency. L’emerGenza come missioneDa “Il Fatto Quotidiano” di Gianni Barbacetto Quando nel 1994 Gino Strada s’in-ventò Emergency, non pensava cer-to che avrebbe dovuto fare i conti con provocazioni e servizi segreti, bugie di stato e crisi internazionali, per lui darsi da fare era semplice-mente una necessità. Emergency viene fondata per portare aiuto alle vittime civili delle guerre e della po-vertà. Raccoglie medici, infermieri, tecnici che accettano di lavorare per un periodo della loro vita, dentro una delle 40 guerre dimenticate in corso nel mondo. In 15 anni di vita Emergency è intervenuta in 15 paesi, ha costruito ospedali, centri chirurgici, posti di primo soccorso, un centro di maternità e un centro cardiochirurgico. Ha portato aiuto concreto a 3 milioni e settecento-mila persone. L’attività medica, nei paesi in guerra, è stata sempre pa-rallela ad azioni di pace in Italia. La prima campagna di Emergency,fin dal 1994, è stata quella contro le mine antiuomo. L’Italia alla fine le ha messe al bando. Altre campagne per la pace, per ripudiare la guerra come sancito dall’art. 11 della nostra Costituzio-

ne, “Fermiamo la guerra Firmiamo la pace”! E nel 2008 insieme ad al-cuni paesi africani elabora il “Ma-nifesto per una medicina basata sui diritti umani” per rivendicare una sanità basata sull’equità e sul-la responsabilità sociale. Nel 2006 viene riconosciu-ta come ONG partner delle Nazioni Unite. L’elenco delle realizzazioni è lunghissimo. Ha lasciato un se-gno in Ruanda, Eritrea, Serbia, Iraq, Nicaragua, Algeria, Angola. ”Provate” ripe-te Gino Strada . “Impegnate 15 giorni della vo-stra vita per veni-re a vedere. Pro-vate a lavorare per i civili in zone di guerra. Se poi una volta tornati a casa, deciderete di ripartire, come ho fatto io, per la seconda missione, attenti, siete fini-ti, non tornerete più indietro”.

Roma, sabato 17 aprile Piazza San Giovanni.

Un popolo che indossa magliette bianche con la scritta: “io sto con Emer-gency”; un popolo che ripudia ogni forma di violenza. Sono in tantissimi

a Roma a testimoniare la loro solidarietà ad Emergency, tra gli altri anche artisti come Lella Costa, Fiorella Mannoia, Da-niele Silvestri, Moni Ovadia, Vauro, Die-go Cugia ecc. Oltre 350.000 italiani hanno sottoscritto la petizione in favore di Emer-gency , e oltre 10.000 sono gli afgani che si sono recati negli ospedali di Emergency per testimoniare la loro solidarietà. “Siamo lì da anni, dice Gino Strada, ci conoscono tutti e quando una macchina con le nostre insegne passa per i villaggi capita spesso di doversi fermare perché invitati a bere un thé”.Adesso l’ospedale di Lashkar Gah è stato chiuso e per Gino Strada e gli altri operato-ri la chiusura del loro ospedale rappresenta una violenza contro i pazienti. Siamo d’ac-cordo con Gino Strada quando afferma che il governo italiano dovrebbe essere orgo-

glioso della reputazione e del lavoro di Emergency, che è molto rispettato fuori dai confini italiani tanto che è stato terribile anche per molti italiani sentire i politici esprimere dubbi nei confronti degli operatori umanitari detenuti illegalmente e adesso finalmente liberi.

Antonella Capizzi

sta consta con

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Continuano a nascere come funghi, sono simili in tutto il mondo, sono i centri com-merciali. Entri e la musica assordante dei vari negozi non ti lascia il tempo di riflet-tere. Musica e luci servono a stimolare gli acquisti, anche se in questo periodo di crisi stiamo tutti un po’ più attenti alle spese e a tentare di evitare il superfluo. Ma già rag-giungerli comporta code per strada, code per il parcheggio, code alle casse ecc.. Ma davvero è questo il miglior modo di trascor-rere il nostro tempo da dedicare agli acqui-sti? Partiamo dal presupposto che i centri commerciali nascono pensando a tutti noi come consumatori, e in quanto consumatori

dobbiamo acquistare e riacquistare merci, ma siamo sicuri che questo termine calzi su ciascuno di noi? Siamo sicuri di voler essere solo consumatori? Non sarebbe meglio in-vece definirci acquirenti dato che lo scopo dell’acquistare è l’uso e non il consumo? Non sarebbe anche meglio distinguere la qualità dalla quantità? Sicuramente nei cen-tri commerciali siamo solo dei numeri. Se vogliamo tornare alla nostra individualità di acquirenti e non di consumatori bastereb-be riprendere certe sane abitudini di tanto tempo fa, tornando ad agire come faceva-no i nostri nonni, acquistando solo ciò che realmente serviva loro, nel negozio vicino

casa, dove erano riconoscibili come persone e non come numeri. Tornare a tessere rap-porti umani, socializzare, è possibile solo nei negozi a misura d’uomo nei quali il rap-porto negoziante acquirente è basato sulla fiducia. In questo momento di grande crisi poi tornare dal negoziante sotto casa, torna-re al negozio di fiducia vuol dire sostenere l’economia locale in una realtà poi come Catania che è la punta dell’iceberg della de-sertificazione delle medie e piccole imprese, comportando anche un miglioramento della qualità della vita.

Antonella Capizzi

nei neGozi a misura d’uomo: acquisti consapevoLi e non impersonaLiwww.ballaronews.it

Vetrine di ValVerde - i tuoi negozi di Fiducia

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