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VERSO LA STRATEGIA REGIONALE DELL’INNOVAZIONE 2014-2020Focus tematico

L’INNOVAZIONE SOCIALE

UNIONE EUROPEA Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

Associazione IFS I Ifoodshare<Daniele Scivoli>

<Fondatore><info@ifoodshare.org>

Allegato 2

Format presentazione candidatura esperienzaFormat presentazione candidatura esperienza

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Obiettivo• Il programma IFoodShare ha come obiettivo principale il recupero e la messa a

disposizione a scopi solidali, di quantità di cibo in scadenza, surplus prodotto dalla filiera agroalimentare o acquistato dai consumatori, altrimenti destinato al rifiuto urbano.

• Promozione e diffusione rete IFoodShare come nuova pedagogia dello sviluppo sostenibile.

• Mission: I food share è cultura della solidarietà che si fonda sullo scambio solidale del bene primario, il cibo, fondamento dello sviluppo umano. Il diritto all’alimentazione è un diritto di ogni essere umano come diritto inviolabile.

I food share è condivisione, è partecipazione solidale nel settore dell’alimentazione.

Destinatari diretti : Soggetti in temporanea difficoltà socio economica

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Innovazione• La sharing economy ha radici antichi quanto l’uomo, la condivisone sul web è più recente… ci

sono esempi in Germania, Inghilterra, USA, in Italia siamo all’inizio…a Bologna vi è Waste Watcher, l'Osservatorio internazionale contro gli sprechi attivato nell'ambito dell'Università di Bologna.

• Partecipazione attiva di cittadini dello stesso territorio che utilizzano ifoodshare.org come canale di donazione e/o recupero prodotti agroalimentari a scopi umanitari quotidianamente come canale addizionale o ibrido per sostenere i bisogni dello stesso territorio.

• L’innovazione tecnologica spinge il cittadino a formarsi o conoscere continuamente le nuove tecniche di comunicazione, commercio, scambi, ricerca lavoro ecc. Il learning by doing è il caso anche di ifoodshare.org fronte ai metodi tradizionali di scambi di prodotti alimentari.

• Il sistema I foodshare può essere utilizzato dai sistemi produttivi e dalla GDA per inserire i prodotti in eccedenza o a breve scadenza che non possono essere più venduti e innescando un circolo virtuoso di recupero a monte dello scarto a scopi solidali da ridistribuire nel territorio attraverso le reti tradizionali o direttamente ai cittadini. L’educazione contro lo spreco alimentare e in generale contro lo spreco di risorse è uno degli obiettivi pedagogici e culturali a lungo termine dello stesso programma ifoodshare.org.

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Metodo• Il sito di I food share è completamente gratuito e può essere utilizzato gratuitamente per

donare o beneficiare delle disponibilità di ceste agroalimentari pubblicate facendo una semplice ricerca per città. La web è solo uno strumento di condivisione per i cittadini che liberamente vogliono donare o recuperare risorse agroalimentari a scopi umanitari. Basta registrasi al sito come donatore/beneficiario (cittadino, ente NP, GDS o produttore) per poter da subito usufruire del servizio di condivisione on line.

• La web come strumento innovativo di mediazione dei bisogni e per lo sviluppo di forme nuove di cittadinanza partecipativa che parte dal basso e sfrutta la web coinvolgendo varie fasce di popolazione con particolare attenzione ai nativi del mondo virtuale che sono stati il grande motore di start up per questa iniziativa si ain termini di diffusione che di volontariato.

• Coinvolgimento e diffusione del programma tramite la web, social network, stampa, tv, radio, face to face e incontri con reti formali e informali di amici, associazioni, gruppi ed enti pubblici.

• Utilizzo della web per localizzare cibo in eccedenza e per recuperarlo a scopi umanitari. I food share è uno strumento di condivisione che ha vocazione territoriale in quanto lo scambio/recupero e donazione avvengono nel territorio tra soggetti delle stesse località.

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Partecipazione• I comuni cittadini e le reti territoriali di produzione e commercializzazione sono i

diretti destinatari del programma I foodshare. La lotta allo spreco è essenzialmente culturale e ultimamente trova terreno fertile “grazie” alla crisi economica che ha rallentato lo spreco agroalimentare.

• Coinvolgere i territori con i suoi cittadini, le istituzioni private e pubbliche nella lotta allo spreco è una fonte di sviluppo e di sostenibilità per gli stessi territori. Le politiche di educazione allo sviluppo sostenibile devono trovare spazi e luoghi di condivisone e formazione in tutti gli apparati della società civile come nuovo paradigma di scelte economiche dalla new economy alla human economy, basata sul rispetto dell’uomo e del pianeta di cui l’essere umano è ospite temporaneo.

• La rete territoriale, regionale e la dimensione nazionale e oltre sono degli step dopo la fase di prova del sistema su una piccola scala.

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Impatto e sostenibilità• I foodshare è un sistema di condivisione web di prodotti agroalimentari in

eccedenza che ha già nel suo software un sistema di controllo e monitoraggio e archiviazione di tutto quanto è donato e recuperato per fini solidali. Avvio di percorsi di educazione allo sviluppo sostenibile con gli istituti scolastici e gli enti presenti, sviluppo reti con centri di ricerca e Università. Possibile avvio attività imprenditoriale per gestione programma ifoodshare su larga scala.

• 255 registrazioni, 56 ceste agroalimentari donate• Monitoraggio e valutazione in corso…• Il sistema è gratuito nel suo utilizzo per donatori e beneficiari.

Finanziamenti e donazioni: enti privati/pubblici, comuni cittadini.

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GRAZIE DELL’ATTENZIONEDaniele Scivoli, info@ifoodshare.org

Si autorizza il Dipartimento Programmazione della Regione siciliana, al trattamento dei propri dati personali e del materiale inviato ai fini della pubblicazione sul sito e di eventuale materiale per la

comunicazione istituzionale.