AnnoLVIIIN°2del4maggio2009 - masman.com€¦ · p r i m o p i a n o 2 3 p r i m o p i a n o...

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S siamo in Abruzzo per questo XVI° Congresso Nazionale della Flaei. E’ una Regione a cui siamo parti- colarmente affezionati, perché altre volte i Delegati congressuali Flaei si sono incro- ciati con l’Abruzzo. E' una terra aspra e generosa, che avevamo scelto come sede della nostra massima assise ben prima che il dramma di aprile la portas- se al centro dell'attenzione di tutto il Paese per registrare i contorni di una immane tra- gedia. Abbiamo voluto conferma- re la nostra scel- ta, pur sapendo che vivremo qualche pic- colo disa- gio di cui mi scu- segretario generale Flaei Carlo De Masi Periodico della Flaei-Cisl Spedizione in abbonamento postale Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - punto 2 dell’Art. 1 del DPCM N°294/2002 Anno LVIII N°2 del 4 maggio 2009 CONGRESSO NAZIONALE• La solidarietà della Flaei per l’Abruzzo L’intento è di riportare il Paese fuori da questa difficile crisi Seminario Seminario formativo formativo sul diritto sul diritto di sciopero di sciopero Speciale Speciale Congressi Congressi Regionali Regionali Flaei - Cisl Flaei - Cisl Servizio a pag. 3 Servizio a pag. 3 Servizi da pag 5 a pag. 15 Servizi da pag 5 a pag. 15 © Foto BERNASSOLA so anticipatamente con tutti i Congressisti. Lo abbiamo fatto per portare un messaggio forte di solidarietà, di condivisione, di speranza. Speranza è una delle parole chiave del nostro Congresso, che lanciamo non solo a noi stessi ma anche all’Abruz- zo e al Paese intero. Perché siamo convinti che, anche da eventi avversi, si possa uscire con più fiducia, con una riscrittura dei valori prevalenti, con un orientamen- to alla solidarietà che può costituire una riserva di energia positiva – come ricordato in più occasioni dallo stesso Raffaele Bonanni - non solo per l’A- bruzzo ma per portare il Paese fuori da una situa- zione di profonda crisi economica e sociale. Stiamo per celebrare un Congresso in cui la Flaei vuole caratterizzarsi sempre più nettamente come Sinda- cato della Speranza, come Organizzazione capace di rispondere positivamente alla crisi di civiltà innestata dalla crisi economica che stiamo attraver- sando. Per noi, sperare deve voler dire guardare lontano, non farsi adescare dal breve termine, dal respiro corto, dall’assenza di disegni e di prospetti- va. Vogliamo consolidare, tutti insieme, una Flaei realista e lungimirante, pragmatica ed aperta al futuro, capace di fondere tecnicismo, buon senso e saggezza politica. Per fare questo siamo chiamati ad interrogarci e a cogliere fino in fondo l’esigenza di una nuova dimensione del Sindacato dell’Ener- gia, perché non è più sufficiente limitarsi a conoscere i meccani- segueapag.2 (...) Terremoto: Terremoto: Anche l’Enel Anche l’Enel ha i suoi ha i suoi piccoli «eroi» piccoli «eroi» Servizio a pag. 2 Servizio a pag. 2 MONTESILVANO XVI°CONGRESSO NAZIONALE FLAEI- CISL 10, 11, 12 e 13 maggio 2009 Nella foto: il segretario generale nazionale della Flaei Carlo De Masi

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S siamo in Abruzzo per questo XVI°Congresso Nazionale della Flaei.E’ una Regione a cui siamo parti-

colarmente affezionati, perché altre volte iDelegati congressuali Flaei si sono incro-ciati con l’Abruzzo. E' una terra aspra egenerosa, che avevamo scelto comesede della nostra massima assise benprima che il dramma di aprile la portas-se al centro dell'attenzione di tutto il

Paese per registrare i contornidi una immane tra-gedia. Abbiamovoluto conferma-re la nostra scel-ta, pur sapendoche vivremoqualche pic-

colo disa-gio di

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segretario generale Flaei

Carlo De Masi

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Periodico della Flaei-Cisl Spedizione in abbonamento postale Art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - punto 2 dell’Art. 1 del DPCM N°294/2002 Anno LVIII N°2 del 4 maggio 2009

CONGRESSO NAZIONALE•La solidarietà della Flaei per l’AbruzzoL’intento è di riportare il Paese fuori da questa difficile crisi

SeminarioSeminarioformativoformativosul dirittosul dirittodi scioperodi sciopero

SpecialeSpecialeCongressiCongressiRegionaliRegionaliFlaei - CislFlaei - Cisl

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so anticipatamente con tutti i Congressisti. Loabbiamo fatto per portare un messaggio forte disolidarietà, di condivisione, di speranza. Speranzaè una delle parole chiave del nostro Congresso, chelanciamo non solo a noi stessi ma anche all’Abruz-zo e al Paese intero.Perché siamo convinti che, anche da eventi

avversi, si possa uscire con più fiducia, con unariscrittura dei valori prevalenti, con un orientamen-to alla solidarietà che può costituire una riserva dienergia positiva – come ricordato in più occasionidallo stesso Raffaele Bonanni - non solo per l’A-bruzzo ma per portare il Paese fuori da una situa-zione di profonda crisi economica e sociale. Stiamoper celebrare un Congresso in cui la Flaei vuolecaratterizzarsi sempre più nettamente come Sinda-cato della Speranza, come Organizzazione capacedi rispondere positivamente alla crisi di civiltàinnestata dalla crisi economica che stiamo attraver-sando. Per noi, sperare deve voler dire guardarelontano, non farsi adescare dal breve termine, dalrespiro corto, dall’assenza di disegni e di prospetti-va.Vogliamo consolidare, tutti insieme, una Flaei

realista e lungimirante, pragmatica ed aperta alfuturo, capace di fondere tecnicismo, buon senso esaggezza politica. Per fare questo siamo chiamatiad interrogarci e a cogliere fino in fondo l’esigenzadi una nuova dimensione del Sindacato dell’Ener-

gia, perché non è più sufficientelimitarsi a conoscere i meccani-segueapag.2 (...)

Terremoto:Terremoto:Anche l’EnelAnche l’Enelha i suoiha i suoipiccoli «eroi»piccoli «eroi»

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MONTESILVANOXVI°CONGRESSO

NAZIONALE

FLAEI- CISL10, 11, 12 e 13maggio 2009

Nella foto:il segretario generalenazionale della FlaeiCarlo De Masi

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DALLA PRIMA PAGINA

La solidarietà della Flaei per l’Abruzzoadeguati per i Lavoratori che, però, possono essereottenuti solo se ai Lavoratori viene restituita ladignità che meritano.E questo è possibile con un nuovo accordo che

contemperi il diritto legittimo a potersi difendere,con il diritto dei Cittadini a fruire di un servizioessenziale come quello elettrico. Le Imprese, infat-ti, devono accettare la sfida che la Flaei ha lanciato,rendendosi disponibili a pervenire ad un nuovoaccordo di regolamentazione della legge 83/00,prima del prossimo rin-novo contrattuale. Solocosì si potranno costruirele necessarie condizionidi consenso di cui haurgente necessità ilmondo dell’energia ita-liana. Concludendo gliinteressanti lavori, ilsegretario generale dellaFlaei, Carlo De Masi,riprendendo gli argomen-

ti della relazione introduttiva e tenendo conto di tuttii contributi, primo fra tutti quello del presidenteMartone, ha lanciato la proposta di un «Nuovo PattoSociale per il Settore»: restituire il diritto di sciope-ro ai Lavoratori Elettrici, per ripristinare una«governance sociale» che, rilanciando l’occupazio-ne e migliorando le Relazioni sindacali, la qualitàdella vita sui posti di lavoro e trattamenti adeguatiper i Lavoratori, consenta di non dover mai ricorre-re a questo strumento estremo. mas.man.

smi settoriali e a misurare le nostre possibi-lità di intervento.

Occorre fornire un contributo al fattore Lavo-ro, al mondo della Cultura, al contesto del-l’Informazione, alle Istituzioni e alle Impresesulle problematiche energetiche. La sfida fonda-

mentale delnostro futu-ro di Citta-dini, eanche diSindacato,si giocherà,con ogniprobabilità,intorno allaconnessionetra Energiaed Ambien-te. Si trattadi due aspetti che dobbiamo immaginarelegati quasi in relazione simbiotica e cheaccompagneranno il nostro percorso futurodi riflessione, di proposta e di rappresen-tanza dei Lavoratori del sempre più ambi-zioso e strategico Comparto dell’Energia.Su questo nuovo modello di rappresentan-

za, e su come declinarlo all’interno della Cisl, abbiamo investito, negli ultimidue anni, buona parte delle nostre risorse umane ed intellettuali. Lo abbiamo

(…)

SEMINARIO•

Sciopero ad «impatto zero»: no grazieSi è discusso a Roma sulla proposta di regolamentare la legge 83/00

«Terziarizzazione del conflitto», questosconosciuto. Nella logica di un sinda-cato dinamico, sempre più rappresen-

tativo ed in grado di acquistare credibilità, difen-dendo in maniera nuova gli interessi dei lavoratori erafforzando la solidarietà fra le classi sociali, cam-bia anche lo strumento che da sempre si è usato perattuare la lotta sindacale, vale a dire lo sciopero. Peracquisire significato ed efficacia, lo sciopero devegarantire il coinvolgimento di «terzi».Nasce da questo motivo, l’esigenza, per il Settore

elettrico, di «produrre effetti» in maniera da sensibi-lizzare al problema e quindi alla lotta sindacaleanche i comuni cittadini ed «esterni alla fabbrica»:basti pensare che il Settore elettrico, dal 1948 adoggi non ha mai interrotto l’erogazione elettrica.Frutto, questo, di una gestione consapevole eresponsabile. Di «terziarizzazione», appunto, se n’èparlato a Roma, lo scorso 24 marzo, pressol’Auditorium Cisl di Via Rieti, in un seminario for-mativo sul diritto allo sciopero, promosso e organiz-zato dalla Flaei. Dopo che la Commissione pariteti-

ca contrattuale, nel giu-gno 2007, ha concluso ilavori con un nulla difatto, per l’indisponibi-lità delle Imprese adiscutere nel merito leproposte avanzate unita-riamente dal Sindacatosull’annoso problema deldiritto di sciopero eracalato un silenzio «tom-bale». Per questo motivola Segreteria nazionaledella Flaei, per riaprire ildibattito sul tema, esmuovere le acque prima

del prossimo rinnovo contrattuale, ha organizzatoquesta interessante giornata di discussione indiriz-zata alle Segreterie regionali e ai Segretari generaliterritoriali. Hanno partecipato ai lavori il leaderdella Flaei nazionale, Carlo De Masi, con le relazio-ni introduttive curate dai segretari nazionali Flaei,Mario Arca e Salvatore Mancuso. Gli altri interven-ti si sono succeduti con le comunicazioni delProfessor Enrico Gragnoli, dell’Università di Parmae dall’avvocato Sandro Maria Carucci. Sono seguitii contributi degli Ospiti, i segretari generali diFilcem Cgil, Alberto Morselli e Uilcem Uil,Augusto Pascucci; il Responsabile delle Relazionisindacali di Assoelettrica, il dottor Federico Morelli.L’intervento più atteso è stato sicuramente quellodel presidente della Commissione di Garanzia per loSciopero nei servizi Pubblici Essenziali, il dottorAntonio Martone che, con il grande equilibrio ecompetenza che lo ha contraddistinto nel suo altoincarico, ha esposto il parere della Commissione inmerito al «caso elettrico».Una posizione che, contrariamente ad altri interlo-

cutori, si è sempre dimostrata attenta alle ragioni edalle proposte del Sindacato. Nel suo appropriatointervento, il Segretario Confederale Gianni Baratta,apprezzando l’opportunità dell’iniziativa e ribaden-do le posizioni della Cisl che, come è noto, sono perlimitare gli interventi legislativi al solo Settore deiTrasporti (85% degli scioperi fra il 2005 e 2006sono quelli dei Trasporti), ha fatto una importanteaffermazione: il Sindacato confederale di categoria,per la sua storia e per l’alto senso di responsabilitàdimostrato da sempre, ha diritto a rivendicare rela-zioni sindacali realmente partecipative e trattamenti

fatto convinti che, al di làdella soluzione organizzati-va prescelta, la condivisio-ne fondamentale e primariadovesse essere, innanzitut-to, legata alla visione difondo dei problemi e alleesigenze dei Rappresentati.I Rappresentanti sindaca-

li passano, e anche le solu-zioni organizzative possonocambiare, adeguandosi alsorgere di nuove istanze,sulla base di nuovi bisognie di nuove tipologie diLavori e Lavoratori. Ma alfondo resta un dato che èconnaturato alla strategicitàdell’Area di rappresentanza(Servizi pubblici essenzia-

li), alla particolarità delle Aziende energetiche, alla sostenibilità ambientale diinfrastrutture e reti. E’ in questa direzione che la Flaei deve orientare il dibattitodel suo XVI° Congresso. Ognuno di noi dovrà crederci, con passione ed ostina-zione, proseguendo nel cammino verso il Soggetto Unico dell’Energia e facen-do di ciò il cimento culturale e sindacale dell’intero Gruppo dirigente, pronto amettersi in gioco in nome di una visione che è di grande valore per le Lavoratri-ci e i Lavoratori, per la Flaei, per la Cisl, per il Paese e per l'Europa.Per queste ragioni auguro a Tutti un XVI° Congresso denso di risultati e

foriero di successi per la Flaei e per la Cisl.Carlo De Masi

D opo essersiinterrogata e

aver discusso al suointerno il problema, chenon è solo retorica opassatempo da salotto,del coinvolgimento deigiovani nel sindacato,la Flaei ha presentatooggi il suo «ProgettoGiovani», un progettovoluto e sostenuto dallasegreteria nazionale eche si è avvalso del-l’apporto e del contri-buto, proprio per quan-to riguarda la fase diprogettazione, di ungruppo nazionale dicoordinamento ad hoc.Come dichiarato oggida Carlo De Masi,segretario generalenazionale della Flaei,tre sono le tipologie didestinatari: i quadriFlaei e lavoratori al di

sotto dei 35 anni e ifigli dei dipendenti delSettore elettrico. Tretarget diversificati eportatori di diverseistanze che il sindacatonon può permettersi diignorare se vuole, sinda oggi, costruire lebasi del proprio futuro.Focalizzare l’atten-

zione su questa temati-ca e fare qualcosa nelconcreto è un atto diresponsabilità che laFlaei pone in essere pergarantire un seguito atutto ciò che oggi c’è eche si è faticosamenteconquistato. Le idee cisono e c’è l’entusia-smo, ma c’è anche laconsapevolezza chedialogare, capire eaccogliere i giovani nelsindacato è un compitomolto arduo data la dif-

fidenza che intercorrenel binomio giovani-organizzazioni sindaca-li. All’iniziativa ha par-tecipato anche il segre-tario organizzativo del-la Cisl, Paolo Mezzio,il quale ha parlato deigiovani non come unsemplice «spot» ma intermini di una sceltastrategica, ed è proprioquesto quello che laFlaei sta facendo, guar-dando oltre la contin-genza del tempo pre-sente e cercando unmodo per trasmettere lapassione e le competen-ze a coloro che poten-zialmente potrannoessere i suoi dirigentinel futuro. Questa èun’iniziativa che inten-de sviluppare nuovesinergie con il progettogiovani della Cisl,

rappresentato dal presi-dente, Mattia Pirulli, ecollaborazioni tra levarie associazioni pre-senti nell’organizzazio-ne, che cercano diintercettare coloro iquali sono in procintodi entrare nel mondodel lavoro o ci sono giàdentro (sindacalizzati oche possono esserlo).Non esiste una ricet-

ta, non c’è un libretto diistruzioni che spiegaper filo e per segnocome gettare un pontetra il sindacato e unmondo, quello dei gio-vani, che per moltiaspetti (già solo nellostesso linguaggio e neimodi di comunicare) èsempre più distante dal-le associazioni e dalleclassi dirigenti sindaca-li. Giusy Aloe

PROGETTO FLAEI GIOVANI•

Costruire le basi per il futuroPer la Cisl ha partecipato all’iniziativa Paolo Mezzio

Nella foto più grande,il segretario confederaledella Cisl, Gianni Barattae il segretario nazionaledella Flaei, Mario Arca.Più in basso, il segreta-rio generale nazionale,Carlo De Masi, nel corsodel suo interventoin occasione del semina-rio formativosul diritto di sciopero

La sfida fonda-mentale del

nostro futuro diCittadini,e anche diSindacato, si

giocherà intornoalla connessio-ne tra Energiae Ambiente

”Anche l’Enel ha i suoi «eroi»: piccole storie di grande umanità

Claudio, tecnico della Rete all’Aquila ci racconta...tecnico specialista della Rete dell’Enel dell’Aqui-la: «In quella famigerata notte, ricordo, è stato iltonfo dei quadri che cadevano dalle pareti chescricchiolavano a farmi comprendere che non sitrattava delle solite scosse: ho svegliato tutta lamia famiglia cercando di metterli in sicurezza pri-ma di abbandonare la casa. Io con mia moglie, imiei figli e mia madre, abitiamo a Pettino, a settechilometri dall’Aquila, e quando siamo scesi instrada non avevamo ancora avuto la percezione

della tragedia.Ho provatoinutilmente atelefonare almio capo-uffi-cio con il miocellulare, percapire la gra-vità della situa-zione. Le lineeerano andate

in tilt: eravamo tutti isolati nel buio spettrale dellanotte e nell’aria si respirava l’odore acre del gas.Una volta sistemata la mia famiglia ho preso lamacchina e mi sono diretto all’Aquila, diretto ver-so la nostra sede dell’Enel di Via Volta. Erano le4.15 di mattina quando entravo in città che eracompletamente al buio, mentre molta gente scap-pava in senso opposto al mio: ero solo io cheentravo all’Aquila mentre tutti uscivano. Ho com-preso della gravità della situazione quando honotato che nei pressi dell’ospedale cominciavanoad incolonnarsi decine di ambulanze dove veniva-no prestate le prime cure ai feriti direttamente instrada. Ho raggiunto finalmente i miei due colle-ghi turnisti: erano fuori dall’edificio: mi hannocomunicato che durante le scosse, vista la gravitàdella situazione, avevano provveduto, prima diuscire dalla sede, alla “chiusura dei trasformato-

ri”. A quel punto ho preso un cordles e ho datol’allarme, telefonando al responsabile di coordina-mento di Zona, comunicandogli la gravità dellasituazione e chiedendogli di convogliare sul postotutto il personale disponibile. Abbiamo lavoratoininterrottamente per ripristinare l’emergenza: tut-ti hanno fatto di tutto. Persino il personale delCommerciale si è prestato per gestire la segnala-zione guasti. I compagni dell’Enel sono stati ecce-zionali, lavoratori instancabili, soprattutto i diri-

genti venuti da Roma, due inge-gneri in particolare: hanno lavo-rato con noi senza tregua, facen-do anche lavori manuali. Dopocirca sette ore dalla scossadistruttrice eravamo in grado diripristinare il servizio elettrico atutta l’area, nell’alta e mediatensione. Nei giorni successiviabbiamo reso operative 30 cabi-ne mobili, e quindi abbiamo

garantito l’allaccio elettrico a tutte le tendopoliallestite dai soccorsi. Nonostante i disagi dovuti alfatto di dover dormire in tenda, tutti i colleghi han-no preso regolarmente servizio a partire dalla mat-tina della tragedia. Bisogna guardare avanti!».

Massimo Manfregola

C irca 300 vittime, 49 comuni colpiti, 70mila sfollati. Sono i numeri della trage-dia che ha colpito al cuore una parte del-

l’Abruzzo e in particolare la città dell’Aquila. Alle3.32 del 6 aprile la terra ha tremato per intermina-bili 37 secondi, con magnitudo 5.8, una scossa suf-ficiente a scuotere e poi a mandare in briciole lecase di quanti sfortunati non hanno avuto il tempoo la fortuna di scampare alla tragedia. In questigiorni di lutto e disperazione la solidarietà umana èstata esemplare, così come gliuomini dei Vigili del Fuoco, del-la Protezione Civile, delle Forzedell’Ordine, dei Militari. Ognu-no ha dato il suo contributo ealtrettanti sono ancora impegnatiquotidianamente per alimentarela speranza della ricostruzione.Fra questi uomini speciali siamoorgogliosi di raccontarvi di unpiccolo «esercito» silenzioso fat-to di operai, tecnici, ingegneri. Sono i lavoratoridell’Enel, e gran parte di loro sono iscritti nelle filadel nostro sindacato. Abbiamo pensato che la testi-monianza di qualcuno dei tanti, avrebbe colmato,in parte, i sacrifici e il lavoro che quotidianamentesi accingono a svolgere. Può capitare anche, cosìcome ci hanno spesso raccontato, che l’Azienda èpersino «titubante» nel riconoscere l’indennità direperibilità, dopo che il loro altruismo, davanti allosgomento della tragedia, ha ignorato i turni presta-biliti. Ma l’orgoglio si nutre di altro, ed è per que-sto motivo che riconosciamo questi uomini comesimboli viventi del dovere e del senso civico, per-ché è grande in loro lo spirito di abnegazione, ilsacrificio ad ogni costo, lo sprezzo per il pericolo.Piccole storie di grande umanità che fanno onorealla nostra categoria e alla società intera. Abbiamoaperto il taccuino lasciando parlare Claudio, un

conto corrente bancario n.12000 intestato«CGIL CISL UIL terremoto Abruzzo 2009»presso UGF Banca, filiale 157 Roma, concodice IBAN:

IT23W0312705011CC1570012000,sul quale far confluire la raccolta, che costi-tuirà un fondo da utilizzare per affrontarei gravi problemi relativi alla ricostruzione.

CGIL – CISL –UIL PER IL TERREMOTO

Nella foto da sinistra: i segretari nazionali della Flaei, Meazzi, Mancuso e Saotta

a l l o s p e c c h i oa l l o s p e c c h i o

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di Massimo Saotta

L’Associazione Adige, degli gli Azioni-sti Dipendenti del Gruppo Enel, costi-tuita nel marzo 2008, prosegue il suo

cammino. In un anno, l’Associazione si è dotatadi una propria sede attrezzata che faciliterà, infuturo, lo svolgimento dei propri compiti, in parti-colare di comunicazione e di informazione neiconfronti dei soci.Seppur in un contesto non proprio favorevole,

legato a pastoie burocratiche che rendono com-plessa l’attività di rappresentanza e ad una crisiche non favorisce la diffusione dell’azionariato trai Lavoratori ed i pensionati, Adige è cresciutaquasi raddoppiando i propri associati rispetto allacostituzione e si è presentata, con uno spirito rin-novato, alla Assemblea degli Azionisti dell’Eneldel 29 aprile u.s. A differenza dello scorso anno,la partecipazione a questo importante evento nonè stata solo di presentazione.Sono stati affrontati nel merito i temi all’ordine

del giorno riportando la voce dei Lavoratori chehanno creduto e che continuano a credere in que-sta Azienda. A seguire questo evento, Adigeavvierà una campagna di informazione e di prose-litismo, coinvolgendo tutti gli organismi rappre-sentativi di dipendenti, dirigenti e pensionatiEnel e le rispettive Associazioni (OrganizzazioniSindacali di categoria, Federmanager, Arca, Fisde,Anse, Asem, Acem, etc.).Sarà così possibile raccogliere un significativo

numero di adesioni per conferire maggiore autore-volezza alla voce dell’ Adige. In questo modo siritiene di poter rivitalizzare quei sentimenti di

appartenenza che tanta parte hanno avuto in pas-sato nel cogliere i successi di Enel e che costitui-scono, a nostro avviso, un patrimonio a rischio peruna gestione, dopo la privatizzazione, poco attentaalla partecipazione. Uno degli obiettivi che a bre-ve si intende perseguire, senza tralasciare le altrequestioni che attengono agli interessi che l’Adige.

tutela e rappresenta e di cui si trova ampia traccianegli interventi del Presidente nell’Assembleapubblicati sul sito www.adige.flaei.org, è trovaresoluzioni che agevolino i Lavoratori e gli exLavoratori Enel a partecipare all’aumento di capi-tale in programma per il prossimo mese di giugno.Ciò perché crediamo fermamente che la parteci-

pazione non solo rafforzi il senso di appartenenzadei dipendenti all’Azienda, ma sia funzionale alleesigenze di competitività di un sistema in cui Enelsi presenta come uno degli attori principali. Negliultimi anni abbiamo assistito ad una serie di rifor-me che hanno coinvolto direttamente (Legge Bia-gi e recepimento della direttiva europea sui dirittidi informazione e consultazione dei Lavoratori) oindirettamente (riforma del diritto societario) lamodernizzazione del nostro sistema di relazioniindustriali e del mercato del lavoro.L’avvicinamento dell’Italia ai modelli europei,

in particolare di governance delle Imprese, haaperto nuovi scenari che sollecitano la promozio-ne di forme relazionali di tipo partecipativo all’in-terno delle Imprese. In tale prospettiva, stannofiorendo, nella attuale legislatura, numerosi pro-getti di legge con l’obiettivo di ricercare soluzioniorganiche all’annosa questione, sempre di strin-gente attualità, del coinvolgimento dei Lavoratorialle attività d’impresa, non solo come riconosci-mento ad una compiuta informazione e consulta-zione, ma anche con riferimento alla regolazionedi forme di rappresentanza negli organi delleSocietà di capitali. Questo è il contesto nel qualepuò operare Adige che può solo crescere. Iscrivitigratuitamente scaricando la delega sul sitowww.adige.flaei.org.

MOLISE•

Convergenza sulle risorse localiL’Enel registra una qualità del servizio in netta ascesa

EMILIA ROMAGNA•

Crisi e opportunità di riscattoProposte: la «federalizzazione» del premio di produzione

L’Emilia Roma-gna ha orga-nizzato a Rivabella diRimini il suo congres-so regionale, alla pre-senza dei rappresen-tanti regionali dellaFlaei Lombardia,Toscana, Marche,

Veneto eAbruzzo, oltreal direttivosindacalenazionale conil segretariogenerale CarloDe Masi e il

segretario organizzati-vo Salvatore Mancuso.Alla tavola rotonda

si sono succedutianche il segretarioregionale della CislPiero Ragazzini e ilsegretario generaleFlaei dell’EmiliaRomagna MassimoGalluzzo che ha aper-to il confronto dibat-

tendo sulla possibilitàdi sfruttare l’attualemomento di crisi eco-nomica generale comeopportunità di riscatto.«Credo sia opportu-

no valutare questomomento critico comeun momento di rina-scita – sottolinea Mas-simo Galluzzo, chepoi continua - , appro-fittando di questa faseper recuperare unadimensione industrialedelle Aziende. Ènecessario recuperarela centralità umanadei lavoratori e dellavoro, cogliendol’opportunità del ral-lentamento dell’eco-nomia come momentopropizio per rilanciaregli investimenti attra-verso la formazione ela ricerca».Sulla scia di questa

visione positiva, molte

considerazioni si sonoorientate anche suiproblemi relativi all’e-tica del lavoro e allatrasformazione delconcetto di «Lavoropartecipativo»: unasorta di join venturefra il lavoratore e l’a-zienda stessa, seguen-do una visione storicae avveniristica dellaCisl.Non sono mancate le

occasioni per una disa-mina delle problemati-che concernenti allequalità delle strutture ealla terzializzazionedelle attività. Per que-sto va ricordato il ten-tativo della Flaei dicondividere il lavorodi terzi nel contesto diun contrattodel Lavoroelettrico.In definitiva

il Congresso

Fleai di Rivabella hasintetizzato in tre puntisalienti le proposteposte all’ordine delgiorno: la difesa delsalario dei lavoratorielettrici, nel modo incui il recupero sullaparte economica diauna risposta importan-te; «Federalizzazionedel premio di produ-zione», nella misura incui ogni singolaregione lo riterràopportuno, stabilendomodi e criteri omoge-nei; la riclassificazio-ne del personale, inmodo che in base algrado di effettiva pro-fessionalità sia ricono-sciuta la migliore retri-buzione.

S i è riunito aTriveneto il

XVI° Congressoregionale della Flaei inMolise. Paolo Scar-selli, segretario gene-rale regionale dellaFlaei, ha riunito attor-no alla tavola rotonda,Pietro Iocca, segreta-rio dell’Usr – Molise,Carlo De Masi e Mas-simo Saotta, rispetti-vamente, segretariogenerale e nazionaledella Flaei.La condivisione di

quelle che sono lelinee guida dell’attuale

politica del Sindacatodei Lavoratori elettri-ci, vale a dire la for-mazione di un coordi-namento funzionaledell’Energia con laFemca, in modo darealizzare un’unicaarea tematica di rap-presentanza, quella delSettore energetico -così strategica per lacrescita economica eindustriale del Paese -sono state l’occasioneper fare il punto suirisultati che l’azionedella Flaei ha fino adora ottenuto in ambitonazionale con ricaduteimportanti anche nellevarie realtà regionali.Ed è per questo

motivo che la Flaeimolisana si prefiggel’obiettivo di conti-nuare nell’azione fina-lizzata alla costituzio-ne di un Esercizio del-le energie rinnovabilidella regione, tenuto

conto della forte pre-senza sul territorio diimpianti e della poten-za installata ed in viadi ulteriore espansio-ne.A supporto di quanto

registrato dall’Enel,relativamente almiglioramento di unapercentuale dell’ 81per cento della qualitàdel servizio dellaregione Molise (si fariferimento al periodo2000 – 2007), la Flaeisi impegnerà affinchévengano sviluppateazioni che consentanoil mantenimento delle

attività tipicamentelocali nella regione,con particolare riferi-mento all’Area Rete.Parallelamente a

quest’ultimo fattore, ilCongresso ha postol’accento anche sul-l’importanza di moni-torare l’evolversi delleattività relative ailavoratori elettrici, allastruttura degli organiciche si vanno a formaree sui riflessi organiz-zativi che hanno suglistessi.

sp e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i

Nella foto inbasso da sini-stra, il segre-tario generaleregionaleFlaei, PaoloScarselli, e ilsegretariogeneralenazionale,Carlo De Masi.Nella foto allato, il qualifi-cato tavolo deirelatori

Nella foto inalto, il tavolodei relatori delCongressoFlaeidell’EmiliaRomagna chesi è tenuto aRivabella diRimini il 12marzo scorso.Nella foto allato, un pano-ramica dell’as-semblea allaquale hannopreso partenumerosi par-tecipanti

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ENEL•

Adige, continua e convince la crescitaSono raddoppiati gli Associati ad un anno dalla sua costituzione

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sp e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i s p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i

UMBRIA•

Riflettori sul futuro industriale«Bisogna rilanciare i siti di Bastardo e Pietrafitta»

BASILICATA•

Solo il petrolio non basta...Sul piano energetico è polemica fra Fiore è la Regione

FRIULI•

Garanzie sindacali per tuttiPiù tutela per i lavoratori delle piccole ditte appaltatrici

SARDEGNA•

Nuovo dialogo con le IstituzioniIntanto c’è un calo del 30 per cento dei Lavoratori elettrici

L’assottigliam-ento della pre-senza delle aziende disettore nonché il bloc-co degli investimentidel comparto elettrico,non frenano l’ottimi-smo di MarioMarras, il neoelettoSegretario regionaleFlaei della Sardegna,succeduto ad Antonel-lo Battelli.Dalla lettura dei dati

discussi in occasionedel Crongresso orga-nizzato a Cagliari dal-

la Flaeiregionale loscorso 18marzo, idati parlanodi una ridu-zione drasti-ca del 30per centodegli addettidel settoreelettrico nelperiodo

L’occasione peruna costruttivadiscussione sulle pro-blematiche e sugli effet-ti dell’attuale stato dicrisi economica è statacreata ad hoc dal XVI°dibattito congressualeorganizzato a Potenzadalla Flaei regionale edin particolare dal suosegretario generalelucano, Nicola Fiore.Al tavolo dei relatorihanno partecipato allanutrita discussione ilsegretario generalenazionale, Carlo DeMasi, e il segretarioregionale della Cisl,Nino Falotico. Se uno

I l Crongressoregionale indetto

dal suo rappresentanteLuigi Sedran, pressoil Centro di accoglien-za «E. Balducci» diZugliano, ha postol’accento sul tema del-la rappresentanza esulla modifica dell’as-setto regionale, relati-vamente ai territori diGorizia, Pordenone,Udine e Triste, e quin-di alle strutture perterritorio di apparte-nenza e alle rispettivecompetenze.Ma il punto centrale

della relazio-ne finale èstato tuttoincentrato sul«Tema delContratto».Vale a dire,offrire rap-presentanza e«voce» sinda-cale a queilavoratori del

I l singolare sce-nario storico di

una città come Folignoha fatto da cornice alXII° Congresso regio-nale indetto dalla Flaeidell’Umbria.

Tema por-tante delladiscussione èstato il futu-ro del «Mon-do elettrico»,in uno scena-rio di globa-lizzazione edi crisi eco-nomica. Adaprire i lavo-ri ci ha pen-sato Pier-

paola Pietrantozzi,segretario generaleregionale della Flaei,che ha illustrato airelatori, fra i quali irappresentanti deldirettivo nazionaledella Flaei, compostodal segretario generaleCarlo De Masi e da

Salvatore Mancuso,oltre al segretariogenerale Usr – Cisldell’Umbria, UlderigoSbarra, quelle chesono le positive rica-dute di immagine e divalutazioni della Flaeigrazie ad una costrutti-va e coerente politicacontrattuale.Le ombre della

realtà contingente delcomparto industrialenazionale del settoreelettrico si allunganoinevitabilmente anchenelle varie realtà localie regionali. In questianni, l’Enel ha tagliatocirca il 60 per centodei posti di lavoro,tanto nella Distribu-zione quanto nellaProduzione. Una con-trazione che ha portatopunte di sofferenzaoccupazionale allar-manti, con relativericadute negative nellaborsa anche per quelle

dei temi dominanti delCongresso lucano è sta-to quello relativo ad unnuovo piano energeticoregionale che prevedeanche l’utilizzo delnucleare pulito, ad ani-mare la polemica ci hapensato la politicaaccentratrice della Sel(Società energeticalucana), che gestiscetutto quanto ruota attor-no al tema dell’energia,dal petrolio al gas, pas-sando per le fonti alter-native. «Abbiamo piùvolte manifestato lanostra volontà di parte-cipare al tavolo delletrattative al fine di ave-

re un dibatti-to trasparen-te con laSel», affer-ma decisoNicola Fioreche alza iltiro anchenei confrontidella Regio-ne Basilica-

ta, unico socio della Sel,che ha sempre negatoun confronto con le par-ti sociali ed in particolarmodo con la Cisl:«Dopo appena duegiorni dal Congressoche abbiamo organizza-to, la stampa ha ripor-tato con grande eviden-za le dichiarazioni mol-to critiche di dueresponsabili istituziona-li nei confronti dellalinea politica assuntadalla mia Federazionein merito alla questioneenergetica regionale.Ribadiamo che oggi laSel si configura comeuna Società dal potereenorme in cui sono con-centrati sia il ruolo diindirizzo e di controllooltre quello operativo-industriale del “sistemaenergetico” regionale.Noi – conclude Fiore –abbiamo sempre solleci-tato la costituzione diuno specifico Diparti-mento regionale struttu-

rato in modo da concre-tizzare i programmi nel-l’ambito del settoreenergetico, auspicandouna Sel intesa come unGruppo industriale apartecipazione mista».Quanto al consensoespresso dalla FlaeiBasilicata per il nuclea-re, le ragioni trovano leloro radici nel fatto cheil nostro Paese non rie-sce a fronteggiare inmaniera autonoma ilsuo fabbisogno energe-tico, al punto che nel2008 la famigerata«bolletta energetica»italiana ha raggiuntol’apice dei 56 miliardidi euro! La Flaei è favo-revole ad un nuclearesicuro che parta dallaricerca, e che tale sceltaoffrirebbe una disponi-bilità di energia «inter-na» superiore alladomanda di mercato.

aziende solide e navi-gate (vedi Enel e E.Onad esempio), che oggisi ritrovano tragica-mente segnate da unapreoccupante esposi-zione debitoria. Pier-paola Pietrantozzi hale idee chiare sullalinea che la Flaeiregionale dovrà segui-re per dare una svoltaal precariato dei lavo-ratori:«Il nostro obiettivo è

quello di sensibilizzaree coinvolgere la classedirigente affinché pos-sa impegnarsi inmaniera decisa edorganica per riconsi-

derare una presenzapiù marcata delleaziende che operanonel Settore elettriconell’ambito dellaregione Umbria. Soloin questo modo sipotranno garantire iposti di lavoro erafforzare la qualitàdel servizio nell’ambi-to della Distribuzione,mantenendo la presen-za delle aree produtti-ve nella regione e con-siderando anche leipotesi di nuovi inve-stimenti per il sito diBastardo e di Pietra-fitta».

settore elettrico dellepiccole imprese appal-tatrici che non dispon-gono di un contrattoche li rappresenti equindi li tuteli.La tavola rotonda,

alla quale hanno presoparte Antonio Losetti,delle Segreteria gene-rale nazionale dellaFlaei, Elvio Di Lucen-te della Segreteriaregionale della Cisl,Daniele Morassut, rap-presentante della Ust -Cisl di Pordenone eDavide Battiston, neo-riconfermato alla gui-da della Femca – Cisldella Regione FriuliVenezia Giulia, haribadito l’importanzadi indirizzare tutte leenergie nella direzionedi un «Federalismoenergetico» che tengaconto di rilanciare leiniziative locali peroffrire nuove opportu-nità al settore elettrico,

anche e attraverso l’u-tilizzazione di capitaliprivati, in modo dagarantire la gestionedelle reti tecnologichedi elettricità, acqua egas.Cercare soprattutto

un valido sistema di«aggregazione» fra lemultiutility regionali,in modo da scongiura-re la vendita dellestesse con il rischio ditrasferimentodei capitaliall’estero egarantire,invece, posi-tive ricadutesui cittadini

e sulla gestione econo-mica delle aziendestesse.Per attuare un piano

operativo di questotipo la Flaei del Friuliha auspicato un inter-vento della Regione,grazie ad un osserva-torio regionale facentiparte amministratori diimprese, di organizza-zioni sindacali e comi-tati locali.

2003/2008. Un datoancora più allarmantese si considera che nel2008 le assunzioni nonsono state sufficienti acoprire i decessi equindi al rinnovamen-to dell’organico opera-tivo. Se a questo siaggiunge la difficoltànei rapporti unitari,relativamente agliaccordi sulla riformadella contrattazione, eil blocco degli investi-menti (si parla di 600milioni di euro) pro-dotto da una cattiva

politica regionale delvecchio esecutivo, ilquadro è assai chiaro.È in pratica quanto è

emerso dall’ultimoCongresso che si èavvalso della presenzadel Segretario genera-le nazionale Flaei,Carlo DeMasi, e delSegretarionazionaleMario Arca.«Fra le

proposte cheabbiamo incantiere –

sostiene Mario Marras– c’è quella di avviareun dialogo sui temidell’energia con ilnuovo governo regio-nale e con le istituzio-ni locali. Assieme allanostra Segreteriaregionale, compostada Giorgio Calaresu eGianrico Cuboni,abbiamo fatto nostrolo slogan : “Unità,Partecipazione eDecentramento”, chesintetizza in tre paroleguida l’indirizzo delfuturo organizzativodel nostro gruppo dilavoro regionale».

Nella foto inalto, la dinami-ca PierpaolaPietrantozzi,segretariogenerale Flaeidella regioneUmbria. Adestra alcunefasi delCongressoche si è tenutoa Foligno

Nella foto unmomento delCongressoche si è tenutoil 16 marzoscorso, pressol’Hotel Vittoriadi Potenza

Nella foto inbasso, GigiSedran, segre-tario generaleFlaei dellaregione Friuli.Nelle due fotoal lato alcunefasi delCongressoche ha centra-to la questionesull’importan-za di mettere apunto unaforma di tutelacontrattuale esindacale perquei lavoratoriche apparten-gono al setto-re elettrico elavorano pres-so ditte appal-tatrici

Nella foto inbasso, unprimo piano diMario Marras,segretariogenerale Flaeidella regioneSardegna. Allato due imma-gini del dibatti-to organizzatoa Cagliari

88 99

CALABRIA•

Garantire equità retributiva«È il momento di revisionare il sistema contrattuale»

LIGURIA•

Obiettivo sicurezza sul lavoroRischio occupazione per le centrali Enel in Liguria

ABRUZZO•

L’Abruzzo punta sui giovaniLe tre priorità: «investimenti», «sicurezza e formazione»

VALLE D’AOSTA•

Salvaguardia dei posti di lavoroGarantire l’acquisizione della filiera elettrica regionale

alla «Formazione».«Abbiamo chiesto di

aprire un tavolo didiscussione con le isti-tuzioni locali per trat-tare quelle che sonotutte le problematichelegate al piano ener-getico abruzzese, equindi anche all’utiliz-zo dei termovalorizza-tori per il trattamentodei rifiuti». Questo èstato il primo com-mento di Luciano Lan-ci, rappresentanteregionale della Flaei.Ma il rilancio delle

iniziative che sono sta-te il tema cardine del

Congresso arrivanoanche e soprattutto daigiovani protagonistidella compagine rap-presentativa abruzzesedella Flaei-Cisl, sotto-linea Lanci: «Possia-mo contare su unaSegreteria regionaleche ha fra le sue fila ilpiù alto numero digiovani. Questogarantisce una visionediversa, libera dai“vecchi schemi” senzaper questo rinunciareai valori, alle tradizio-ni, alla solidarietà eallo spirito di aggre-gazione e continuità.Quindi – commentaancora Lanci – abbia-mo pensato a quantosia importante comu-nicare in manieradiversa, magari conun lessico che sia piùaccessibile e più flui-bile nell’ottica di unaottimizzazione dellenostre risorse».

ne dei servizi pubbliciessenziali (elettricità,gas, acqua), le norma-tive farraginose assie-me ai veti ideologici estrumentali hanno fini-to per «ingessare» ilSistema Elettriconazionale. Dalla tavolarotonda di Lanciano èdunque emersa l’esi-genza prioritaria diriaprire una serie direlazioni con le azien-de locali, individuan-do, fra i principalitemi congressualiquelli legati al «Lavo-ro», agli «Investimen-ti», alla «Sicurezza» e

I n un clima pro-positivo e

costruttivo, si è tenutolo scorso 20 marzo aLanciano, nella splen-dida cornice del centrocongressi «Villa Medi-ci», il Congressoregionale Flaei dellaregione Abruzzo.Luciano Lanci ,Segretario generaleregionale della Flaei,ha fatto gli onori dicasa aprendo ufficial-

mente il dibattitoe presentando iltavolo dei relato-ri con i rappre-sentanti naziona-li, Carlo De Masie Massimo Saot-ta.Lo stato di

congiuntura economi-canazio-nale,la pri-vatiz-zazio-

S i è tenuto aLamezia Terme

il XVI° Congressoregionale della Flaei, alquale hanno preso partepersonaggi del mondodel lavoro e delle istitu-zioni della regioneCalabria, alla presenzadel direttivo nazionaledella Flaei, con i segre-tari nazionali, SalvatoreMancuso e MassimoSaotta, e il segretariogenerale regionale,Domenico Portaro.

Latavolarotondasi è sof-fermatasullacrisifinan-ziariache sof-

fia quotidiana-mente come unvento sinistro sulcollo degli italia-ni. Soprattuttonel contesto diquelle realtà dove

è ancora più complicatogestire il bilancio di unafamiglia già afflitta daun cronico deficit eco-nomico e adesso vittimaindifesa di una politicafinanziaria spregiudica-ta. È stato quindi inevi-tabile parlare di salari edi cifre, sempre in ros-so. «La ripresa dell’e-conomia – commentaDomenico Portaro –passa dalla capacità dimettere in atto politicheadeguate e garantireequità retributiva dellaricchezza, oltre che dauna revisione del siste-ma contrattuale. Laconcertazione dei primianni novanta ha fallitogli obiettivi che si eranoprefissati, alla luce delfatto che, non è stato ingrado di determinarevantaggi per i nostrirappresentati. Negliultimi 15 anni, i salarisono cresciuti menodella produttività e del-l’inflazione, conseguen-za che ha portato i

salari dei lavoratoriitaliani alle soglie piùbasse d’Europa».Da questo esame, il

Congresso di LameziaTerme auspica un inter-vento sindacale piùincisivo: «È necessarioriconfermare il valore eil ruolo del Contrattonazionale, nella misurain cui sia in grado didistribuire la ricchezzaprodotta nella manierapiù capillare ed equapossibile. Nel caso que-sto non avvenga, sare-mo spettatori di unacontrattazione decen-trata, sempre più pove-ra ed inesistente, inbalia degli umori deidatori di lavoro. Laconcezione dei bassisalari e della precarietàpraticata in questi anni– conclude Portaro –non ha contribuito allacompetitività delleimprese. Per questimotivi è indispensabileagire sulla leva dell’u-nificazione del mondo

del lavoro e ragionaresu come rilanciare ungrande progetto unita-rio che esprima il con-senso e gli interessi ditutti i lavoratori». Si èdiscusso anche della«corsa al ribasso» degliappalti del Settore elet-trico. Tutto questorischia di tradursi in unabbassamento dellaqualità del servizio el’innalzamento dellavoro precario, sotto-pagato, con livelli disicurezza da terzo mon-do. In conclusione si èparlato anche di federa-lismo fiscale, intesocome una vera iatturaper le regioni meridio-nali. In alternativa biso-gnerebbe capitalizzarele risorse energetichedel territorio per rilan-ciare una sana ed effi-ciente politica del lavo-ro.

A nfitrione delX V I °

Congresso regionaleFlaei della Liguria èstato il segretario gene-rale regionale EnricoDenevi, che ha illustra-to al nutrito tavolo deirelatori il trittico deiprincipali temi oggettodella discussione:«Modello contrattuale;Riforme energetichelocali e nazionali;Accorpamento Femca».Alla presenza dei rap-

presentanti Flaei nazio-nali, il segretario gene-rale Carlo De Masi e delsegretario MassimoSaotta, del segretario

S i è tenuto a Sar-re, antico comu-

ne medievale, il XVI°Congresso regionaledella Valle d’Aosta.Sono intervenuti ilsegretario nazionale del-la Flaei, Carlo Meazzi, ilsegretario regionale del-la Cisl, Riccardo Mon-zeglio, e il segretariogenerale della Valled’Aosta,Mario Rugge-ri, che ha presentato aiconvenuti la relazionedella discussione, orien-tata nel valutare con unacerta attenzione quelleche sono le problemati-che relative agli insedia-menti lavorativi presentisul territorio regionale.Il processo di efficienta-

mento hacoinvol-to inmanierarilevantela Flaei ela Cislche han-

no dovuto gestire unasituazione tra le più rile-vanti in Europa (70 miladipendenti in meno nelSettore elettrico) senzamai fare ricorso a inter-venti pubblici. Di frontea questa emergenza,anche la Valle d’Aosta,come altre regioni italia-ne, si trovano nella diffi-cile situazione di salva-guardare posti di lavoroe soprattutto competen-ze professionali. Perquesto motivo ben pre-ciso il Congresso ha evi-denziato l’impegno dimettere in atto tutte leazioni che possono esse-re necessarie per salva-guardare la permanenza

e la qualità dei servizielettrici sul territoriolocale, attraverso il man-tenimento e il potenzia-mento dei livelli occupa-zionali e professionali e,soprattutto, con investi-menti adeguati special-mente nel settore dellaDistribuzione e Venditadell’energia elettrica.Parallelamente a que-st’ultima esigenza si èdiscusso sull’esigenza diconsolidare e migliorarenel settore produttivo,l’attuale sistema di rela-zioni sindacali, per offri-re ai lavoratori risposteadeguate sia in terminieconomici che ambien-tali. Si è sottolineato

l’importanza di un pianodi acquisizione dell’inte-ra filiera elettrica regio-nale (produzione, distri-buzione e vendita) sullafalsariga di quanto giàavvenuto nelle provincedi Trento e Bolzano;approfittando della pro-spettiva di venditaauspicata dall’Enel. Si èdibattuto anche di«Federalismo solidale»,nell’ottica di politicheche portino ad aumenta-re le autonomie regiona-li in materia di contratta-zioneArca e Fisde. Sulpiano contrattuale ilCongresso si è espressofavorevole nel comple-tare il percorso di rifor-ma, seguendo quantosottoscritto nel Quadrodel 22 gennaio scorso.Infine, si è maturatoquanto sia fondamentaleattivarsi per una nuovaregolamentazione cheriguarda il diritto disciopero.

regionale della Cisl,Sergio Migliorini, sonostati evidenziati quelliche sono le problemati-che più annose e lesoluzioni migliori peraffrontare questi proble-mi.Si è molto discusso

soprattutto sulla drasti-ca riduzione degli orga-nici del Comparto elet-trico: le cifre parlano dialmeno 800 dipendentiin meno fra Struttura eRete. Altro nodo fonda-mentale è quello relati-vo alla riduzione deiturnover aziendali,sostiene lo stessoEnrico Denevi:

«Bisognerà por-tare il turnoverad una misuraaccettabile per ilavoratori, per-ché questo statodi precarietàfinisce per intac-care la qualitàdel lavoro e

quindi del servi-zio. Si sonoridotti gli investi-menti sulla Retedi una misurapari al 30 percento e in alcunestrutture lamanutenzione siè drasticamente assotti-gliata a causa dellacarenza di personale,con il risultato che lasicurezza in moltissimeaziende del settore è inallarme rosso!». Perquesto la compaginesindacale ligure non èstata con le mani inmano: «La Flaei assie-me alla Cisl – diceDenevi – proprio inmerito al problema“Sicurezza”, su manda-to di tutti i Quadri edelle Segreterie territo-riali, ha avviato unavertenza, chiedendoall’Azienda un incontrourgente». Un altro brac-cio di ferro che la Flaei

territoriale sostiene conla Regione è quello perla sopravvivenza dellecentrali Enel della«Lanterna» di Genova equella di la Spezia, non-ché per quella TirrenoPower di Vado Ligure.In questo caso si

cerca di traghettare unaparte dei finanziamentiregionali per il miglio-ramento dell’impattoambientale delle centra-li e quindi cercare disalvare importanti postidi lavoro che diversa-mente andrebbero defi-nitivamente perduti.

Nella foto unafase congres-suale deldibattito chesi è tenuto aGenova e cheha visto fra isuoi protago-nisti il segre-tario generalegenerale Flaei,Enrico Denevie il segretarioregionale Cisl,SergioMigliorini. Inalto a destra,una delle cen-trali dell’Enelche si affacciasul porto diGenova

Nella foto cen-trale una dasedel Congressoregionaledella Flaei chesi è tenutonella localitàvaldostana diSarre lo scor-so 20 marzo.In basso, unafoto di gruppoche ritra partedella segrete-ria regionale

s p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i

Nella foto inbasso, unapanoramicadel tavolo deirelatori delCongresso diLameziaTerme del 18marzo scorso.Più in basso,un primopiano delsegretariogeneraleregionaledella Flaei,DomenicoPortaro,durante il suointerventocongressuale

Nella foto inbasso, unprimo piano diLuciano Lanci,segretariogenerale Flaeidella regioneAbruzzo. Allato due imma-gini cheriguardano ilCongressoche si tenuto aLanciano il 20marzo scorso

1010 1111

MARCHE•

Più garanzie per i lavoratoriSi avanzano proposte mirate per il rinnovo contrattuale

VENETO•

Proposte in bilico senza... ReteSi lavora per la riconversione a carbone di Porto Tolle

PUGLIA•

Quo vadis polo energetico?Flaei e Cisl si battono per il rigassificatore di Brindisi

TOSCANA•

Energia pulita dal sottosuolo«Geotermia» è il centro di eccellenza per la Toscana

sp e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i s p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i

L a città di Bari haospitato il XVI°

Congresso regionaledella Flaei con la graditapartecipazione delsegretario generale dellaFlaei, Carlo De Masi, edel segretario generalepugliese della Cisl, Giu-lio Colecchia.A fare gli onori di

casa ci ha pensato ilsegretario generaleregionale del sindacatoconfederale dei lavora-tori elettrici, Silvio DiPasqua, che ha aperto ilavori tratteggiandoquelle che sono le pro-blematiche presenti sul-lo scenario mondiale e

nazionale e chedi riflesso rap-presentano unimportante moti-vo di riflessione,soprattutto nelcontesto relativoalle prospettive eai nuovi assetti diuna politica ener-

S i è tenuto a Seni-gallia il XIV°

Congresso regionaledella Flaei delleMarche. Vi hannopreso parte moltiesponenti dellaFederazione, fracui il segretariogenerale naziona-le, Carlo De Masi,il segretario nazio-nale Mario Arca, il

rappresentante della Cisl- Ust territoriale di Pesa-ro, e il segretario dellaFlaei regionale,MarcoGentili, che ha aperto ildibattito con una rela-zione che ha trovatonumerosi spunti didiscussione sulla diffici-le crisi finanziaria in

relazioneal siste-ma direcessio-ne mon-diale e alpianod’emer-

genza finanziario messoa punto da governo. Adesempio si è puntatol’indice sulla eccessivaburocratizzazione delnostro Paese che ha fini-to per imbrigliare l’inte-ro sistema economico esociale, favorendo anco-ra una certa forma dinepotismo indiscrimina-to, figlio di un sensocivico e politico imma-turo e retrogrado. Lapolitica energetica attua-ta fino ad ora in Italianon è estranea da questalogica: il gruppo Enel,in primis, ma anche tuttigli altri soggetti a cui ildecreto Bersani nel feb-braio del 1999 ha forni-to la «patente» di impre-sa del settore energia,hanno esasperato quelconcetto imperante direalizzare i massimiprofitti con investimentiresiduali che non garan-tiscono né i cittadini-consumatori, tantomeno

i cittadini-dipendenti.«Purtroppo da anni –dice Marco Gentili – lenostre imprese energeti-che, quelle elettriche inparticolare, non fannoaltro che ridurre gliinvestimenti con ritardiimperdonabili nella rea-lizzazione di nuovi pro-getti e nelle necessariemanutenzioni degliimpianti produttivi e ditrasmissione e distribu-zione ormai, sempre piùspesso, divenuti obsole-ti. È necessario che loStato si riappropri,nonostante la moltepli-cità dei soggetti oggicoinvolti nel processoenergetico - “basta cita-re Enel, Eni, Terna e legrandi aziende Munici-palizzate” – della suafunzione direttiva ecognitiva al fine didistribuire ricchezza edequità sul territorio».Quindi, se dalla libera-lizzazione del mercato

elettrico nazionale ci siaspettava vantaggi com-petitivi per quantoriguarda le tariffe appli-cate ai cittadini edimprese, i fatti ci con-fermano che siamo benlontani da quegli obietti-vi e che forse la stradaintrapresa è quella sba-gliata. Il contratto deilavoratori elettrici scadeil prossimo giugno, enel Congresso marchi-giano della Flaei, questoimportante appuntamen-to ha trovato le condi-zioni per delle riflessio-ni sull’opportunità diriclassificare il persona-le e sul diritto di sciope-ro, di cui si è ampia-mente parlato a Roma,in occasione di un riu-scitissimo seminarioorganizzato dalla Flaeidi cui si parla nel servi-zio che abbiamo realiz-zato a pagina tre delnostro giornale.

S i è tenuto aMonastier, ad un

passo da Treviso e Vene-zia, nella suggestivaresidenza dell’HoetlRelais Villa Fiorita, ilXVI° Congresso dellaFlaei regionale. Nume-rosi e di grande valenzastrategica sono stati itemi trattati nella tavolarotonda che ha visto pre-senti, oltre alla rappre-sentanza del direttivonazionale della Flaei,

con in segretariogenerale Carlo DeMasi, il segretarionazionale AntonioLosetti, e i segretariconfederali regionaliGiancarlo Zannini eValter Rigobon,anche esponenti del-

S i è svolto aLastra a Signa, in

provincia di Firenze, ilXVI° Congresso regio-nale della Flaei, che havisto come ospiti i rap-presentanti del direttivonazionale della Flaei,Carlo De Masi e MarioArca, il segretario gene-rale regionale uscentedella Flaei, FedericoMontomoli, oltre alsegretario regionale Usr– Cisl, Sergio Sorani.Il dibattito ha trovato

molti spunti di discus-sione sugli effetti dovutialla ripercussione dellacrisi finanziaria sul mon-do del lavoro. Soprattut-to sulla necessità di rico-

struire un sistemache ridia fiducia allepersone, ai lavorato-ri. Approfittare diquesta particolarecondizione, peravviare in Italia lariprogettazione e la

rimodulazione anchedello stato sociale. Perquesto motivo è indi-

spensabile pensare ad unfronte sindacale compat-to, che tenga conto del-l’accordo del 22 gennaio2009 con le parti sociali(ed esclusione della solaCgil), in modo da con-sentire una nuova cresci-ta del modello economi-co del «sistema Italia».Sul fronte dell’Energia, èfondamentale che l’Italiaridimensioni la propriadipendenza dagli idro-carburi ed aumentarenotevolmente la disponi-bilità di energia abbas-sandone il costo.Il Congresso ha evi-

denziato che per risolve-re il fabbisogno energeti-co nazionale è indispen-sabile riconvertire il Pae-

se al nucleare, e nel bre-ve e medio periodo conl’utilizzo di centrali acarbone. Esistono, adesempio, realtà localiche possono rappresen-tare un tassello impor-tante nel contesto delquadro energetico tosca-no, così come argomentaGraziano Froli, neo-segretario generaleregionale della Flaei: «InToscana possiamo con-tare su un insediamentogeotermico importantis-simo, la “Geotermia“,sviluppato dall’Enel, cherappresenta il centro dieccellenza fra le centralidi energia rinnovabili:viene sfruttato il vaporedel sottosuolo per pro-

durre energia elettrica eper riscaldare aziendeed abitazioni. In partico-lare si utilizza il caloreper la climatizzazione diserre nella zona del bas-so pisano e nelle zonedel Colle Amiata. A dif-ferenza di altri siti comequello di Santa Barbara,centrale riconvertita dalcarbone al metano e aquelle ad olio combusti-bile di Livorno e Piom-bino, la “Geotermia”rappresenta la risorsaenergetica più compati-bile con il nostro territo-rio». In tema di centrali,l’accento è caduto anchesull’Enel, nei confrontidella quale esiste unaferma condanna per laderiva delle relazionisindacali ed il sistemati-co mancato rispetto deiprotocolli. Si denunciaanche il mancato rispettodelle professionalità edell’intero tessuto lavo-rativo nel contesto delleimprovvise ristruttura-zioni aziendali.

la Cisl regionale.Le considerazioni

generali esposte nellefasi preliminari deldiscorso congressualesono stati sufficienti perintrodurre le problemati-che contingenti relativealla difficile e dissennatasituazione economicagenerale. Riflessioni chehanno portato al noncomprendere lo stanzia-mento governativo di988 milioni di euro asostegno del settoreautomobilistico, invecedi licenziare un interven-to privato di 2,2 milionidi euro per la riconver-sione a carbone dellaCentrale di Porto Tolle,in provincia di Rovigo.«Intanto, - annuncia il

segretario generale Flaeide Veneto,GiancarloZannini - la cassa inte-grazione nel mese di feb-braio è aumentata del535 per cento. È neces-sario che la politica e leparti sociali si impegni-no affinché si rafforzi

l’azione di “controllopubblico” sull’econo-mia, per impedire il per-petrarsi di un mercatosenza regole».Le difficili relazioni

sindacali all’interno disocietà facenti parte del-le principali aziende diSettore, ci danno lamisura di quanto siamutato lo scenario delmondo del lavoro:«Nell’Enel, ad esem-

pio, le aziende del grup-po sono quasi tutte pre-senti nella nostra regio-ne, ma più che con figlidi una stessa madre,sembra di rapportarsicon soggetti aventiparentela di non precisa-to grado; l’area dellaRete, è quella che, ulti-mamente, ci ha trovatospesso non in linea conle proposte e le soluzioniaziendali: Il Documentodi riorganizzazione del2007, trova ora parec-chie discrepanze rispettoa come si svolgono oggile attività nelle strutture

aziendali sul territorio.Nell’area “termica” sof-friamo ancora, da tantianni, la questione dellariconversione della Cen-trale di Porto Tolle,mentre le altre realtàpresenti (Fusina e Mar-ghera) non sono certoscevre da problemi, chein più casi scontano lamancanza di organiciper garantire i livelli diaffidabilità ed efficienzaprevisti dai programmiaziendali». Intanto non èun mistero per nessunoche la presenza di Ternasul territorio nazionalecostituisca un punto diforza vitale nel sistemaenergetico del Paese. E,anche se i piani di Ternasembrano tenere benpresente l’importanzadel compito svolto, esi-stono problematicherelative all’ammoderna-mento dei sistemi che siscontrano con i veti postidalle amministrazionilocali.

getica pugliese. Le sortidi molte centrali Enel acarbone sembranosegnate, mentre lo svi-luppo di altre fonti ener-getiche alternative comeil fotovoltaico e l’eolicosono messe in discussio-ne dall’eccessivo «sen-so» affaristico di Pro-vince e Comuni.«Il problema energeti-

co in Puglia è assaicomplesso – spiega Sil-vio Di Pasqua -: più cheun Piano organico ener-getico sembra prevalereun disordine energeticoregionale, con i vari ter-ritori provinciali checondizionano la realtàproduttiva e le stesseAziende che, di certo,non contribuiscono atranquillizzare il conte-sto in cui operano, per-ché fortemente impe-gnate a salvaguardaresolo i loro bilanci. Adesempio, – continua DiPasqua – il polo energe-

tico brindisino, con igrandi insediamentiproduttivi di Enel e diEdipower, vive unmomento di grande ten-sione: sarebbe opportu-no una grande sinergiatra la Cisl, regionale eterritoriale, e la Flaei,in modo da salvaguar-dare le specificità pro-duttive in questione».Il braccio di ferro è

incentrato anche sul-l’impatto che le centralia carbone avrebbero sulmondo agricolo, anchese gli studi non sonocosì allarmistici, contro-batte ancora Di Pasqua:«Da uno studio di Noni-sma Energia su “Cen-

trali acarbonee agrico-lutura”,emergeche gliimpiantia carbo-ne pro-

ducono solo il 3 percento delle polveri sotti-li presenti nell’atmosfe-ra, originate dall’uomo:basta dotare le centralidi appositi filtri perabbattere efficacementel’emissione di anidridesolforosa». Intanto, laCisl, dal canto suo, hapreso posizioni sulrigassificatore BrindisiLng-British Gas di CapoBianco, dicendosi favo-revole, così come la Uile la Ugl. Un insedia-mento industriale diquesto tipo in Pugliapuò portare solo risvoltipositivi, con positivericadute occupazionalied imprenditoriali.

Nella foto inbasso, SilvioDi Pasqua,segretariogeneraleregionale FlaeiPuglia eDirettoreresponsabiledel nostroperiodico.Nella foto allato una fasedel Congressoche si è tenutoa Bari il 30 e31 marzo scor-so pressol’HotelExcelsior

Nella foto inbasso, l’inter-vento diGiancarloZannini, segre-tario generaleregionale dellaFalei. Più inbasso il tavolodei relatori delCongressoche si è tenutoil 26 marzoscorso in pro-vincia diRovigo e alquale hannopreso parte iprincipali rap-presentantiConfederali

Nella foto inbasso, primopiano del neo-eletto segre-tario generaleFlaei dellaToscana,GrazianoFroli, che si èdetto fiducio-so di uno svi-luppo dell’at-tività indu-striale dellacentrale geo-termicadell’Enel cheopera nel cen-tro dellaRegione.Nella foto allato, la plateaintervenuta alCongresso

Nella foto inalto, primopiano delsegretariogeneraleregionaleFlaei delleMarche,Marco Gentili.In basso unapanoramicadel tavolo deirelatori inoccasione delCongressodella Flaei diSenigallia

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CAMPANIA•

Una taske force «meridionale»Si annuncia un tavolo di coordinamento anticrisi

TRENTINO•

Si punta sulla concertazione«La privatizzazione di Terna comporta dei rischi»

SICILIA•

Approvato il piano energeticoMa in Sicilia il costo dell’Energia è il più alto d’Italia

ALTO ADIGE•

Dialogo difficile con le AziendeDa Enel Rete si attendono ancora risposte concrete

S ullo sfondo dellaPenisola Sorren-

tina, si è tenuto come daconsuetudine a VicoEquense il XVI° Con-gresso regionale dellaFlaei Campania. Conuna nutrita rappresentan-za delle delegazioni del-la Flaei regionale, delsuo segretario generalenazionale, Carlo DeMasi, del segretarionazionale, SalvatoreMancuso, e dei rappre-sentanti Cisl della regio-ne Campania: PietroCerrito, Lina Lucci eGianpiero Tipaldi, si èaperto il dibattito suitemi che hanno caratte-

rizzato questoincontro. In pri-mis, la annosa«Questionemeridionale»,per esprimereuna citazioneche molti statistidel passato eranosoliti usare e«cavalcare» pertratteggiare le

I l XVI° Congressoregionale della

Flaei-Cisl del Trentinoriunito a Sarche di Cal-vino, alla presenza delsegretario nazionaledella Flaei, AntonioLosetti, del segretariogenerale della Cislregionale, LorenzoPomini, e del segretariogenerare della Flaei delTrentino, PiergiorgioPolignano, ha rappre-sentato anche l’occasio-

ne per fare il puntosugli ultimi quattroanni di lavoro dellaSegreteria trentina.Grande valore sim-bolico, per l’occa-sione, ha assuntoanche la sede sceltaper la tavola roton-da: propria la zona

limitrofa al bacinoimbrifero del fiume Sar-ca è stata protagonista«dell’epopea idroelettri-ca» del secondo dopo-guerra, grazie allacostruzione di grandiimpianti che fanno capoalla centrale di S. Mas-senza. Fra i temi chehanno sensibilizzatoparticolarmente l’atten-zione dei congressisti èstato quello relativo adun nuovo piano di poli-tica energetica, come haspiegato PiergiorgioPolignano:«La Flaei ha avanza-

to, nel luglio dello scor-so anno, un pacchetto diproposte per affrontarele “criticità del SistemaEnergetico Italiano”, inattesa di scelte politicheindifferibili, che ritenia-mo opportuno ripropor-re ed integrare, rispettoall'attualità che viviamo.Non è più procrastinabi-le la costituzione di una“Cabina di regia/Osser-vatorio per l'Energia”,

presso la presidenza delConsiglio dei Ministri,con la partecipazionedei ministeri dello Svi-luppo Economico e del-l’Ambiente e di tutti gliAttori del Settore, persviluppare il coordina-mento delle problemati-che energetiche e costi-tuire la sede per la prati-ca della concertazioneprogrammatica». Preoc-cupazioni sono emerseper la privatizzazione diTerna, nella misura incui questa sua nuova«identità» potrebbemettere a rischio ilSistema elettrico nazio-nale. Anche sul temacontrattuale la Flaeiauspica una nuova«classificazione profes-sionale» dei lavoratorielettrici: «Quando ilavoratori svolgono lemedesime mansionidevono avere lo stessoinquadramento».Anchela realtà localenon è immune da pro-blemi: «Il settore elettri-

co nella nostra provin-cia sta ancora attraver-sando un periodo ditransizione e di grandetrasformazione a segui-to del DPR 235 del1977 - commenta Poli-gnano -. Con il nuovoAssessore all'Energia,che è anche il presiden-te della Giunta dellaProvincia Autonoma diTrento, non siamo riu-sciti ad impostare lostesso tipo di dialogoche avevamo coin il suopredecessore. Il pianodoveva essere emanatodopo pochi mesi dallacessione di Enel, maancora oggi non è statoancora approvato: Que-sto ritardo sta provo-cando grandi incertezzealle aziende che nonriescono ne a pianifica-re gli investimenti, chenel nostro settore assu-mono vitale importanzaper la continuità e laqualità del servizio ero-gato».

S i è tenuto a Bol-zano, presso la

sede della Flaei-Sgb ilXVI° Congresso regio-nale dell’Alto Adige.Elena Maria Beltrami,confermata segretariogenerale Flaei-Sgbregionale, e alla presen-

za del segretarionazionale dellaFlaei, AntonioLosetti, ha fatto ilpunto sulla neces-sità di rilanciarequelli che sono gliinsediamenti pro-duttivi della pro-vincia di Bolzanocon la partecipa-

zione delle istituzionilocali e regionali:«Un tema molto

importante e di attualitàper quanto riguarda ilnostro territorio, è lasituazione delle conces-sioni idroelettriche inscadenza che, tenendoconto dello scenarioenergetico e della libe-

N ella splendidacornice dell’Ho-

tel Baglio Basile di Petro-sino, in provincia di Tra-pani, si è celebrato ilXVI° Congresso regiona-le della Flaei-Cisl. Eranopresenti il segretariogenerale nazionale, CarloDe Masi, tutta la Segrete-ria nazionale e il Segreta-rio Usr-Cisl della regioneSicilia, Maurizio Bernava.La relazione introduttivaha trattato diversi argo-menti inerenti la situazio-ne politica e sindacalenazionale e regionale, hadedicato particolare atten-zione al nuovo piano

energetico regio-nale della Sicilia eha ribadito l’esi-genza del rinnova-mento della classe

dirigenteregiona-le peraffronta-re almegliogli sce-nari

futuri. Tutti gli interventiche si sono succeduti han-no evidenziato la neces-sità di intraprendere unprocesso di rinnovamentoal fine di fornire nuovi sti-moli e segnali ai nostriassociati e una nuova linfavitale alla nostra organiz-zazione, così come haribadito il segretario gene-rale regionale, Vito LoIacono: «Ho avuto il pia-cere e l’onore di avereottenuto l’unanimità deiconsensi per la mia riele-zione e sono altresì soddi-sfatto che il Consigliodirettivo abbia votatoall’unanimità gli amiciLeonardo La Piana e Lil-lo Cipolla che insieme alsottoscritto, costituisconola Segreteria regionaleFlaei-Cisl della Siciliaper il prossimo quadrien-nio». Il Congresso sicilia-no ha motivato gran partedei suoi sforzi sulla spino-sa questione relativaall’approvazione del Pia-no energetico regionale,come ci dice lo stesso Lo

Iacono: «L’approvazionedel nuovo Piano energeti-co regionale non sia asso-lutamente sufficiente adare risposta ai temi con-creti che affliggono ilnostro settore: non sugge-risce strategie di breve,medio e lungo termine perovviare ai problemi dicompetitività e perditaoccupazionali per leaziende siciliane legatiall’incremento dei costi;non effettua un’adeguataanalisi dei costi delle fontienergetiche primarie e deivettori energetici non con-sentendo di effettuareun’adeguata pianificazio-ne degli interventi da rea-lizzare; non analizza lecause che determinano ilcosto dell’energia elettri-ca e del gas che in Siciliaè più elevato rispetto alleregioni del Centro-Nord».Si evince, infatti, che InSicilia le imprese nonhanno potuto godere deibenefici connessi allaliberalizzazione del mer-cato dell’energia avviata

con il decreto Bersani,anzi, per alcuni aspetti, nesono state svantaggiate.Questo perché il sistemaelettrico siciliano presentaalcune caratteristichepeculiari che lo rendonoun sistema estremamentedebole: si tratta infatti diun sistema quasi «isolato»essendo interconnesso alcontinente solo attraversoun cavo sottomarino diportata limitata. Inaggiunta l’alto costo dellaproduzione fornisce allaSicilia il triste primato diregione con il prezzo del-l’energia più caro d’Italia(nel biennio 2009/2010 isiciliani pagheranno 26,76euro/MWh in più rispettoal prezzo unico naziona-le). «Adesso – concludeLo Iacono- ci prepariamoad affrontare i tanti pro-blemi dei nostri lavoratoricoscienti del fatto che illavoro sarà arduo e com-plesso».

ralizzazione del mercatoanche verso clienti vin-colati, resta strategicaper la nostra realtà.Infatti non ci può sfuggi-re il fatto che gli aspettidelle concessioni sonostrettamente connessialle politiche energeti-che che la Provinciaintende attuare».Sul versante della nuo-

va riorganizzazione dellaRete la situazione non èmolto chiara, tanto menorassicurante: «Dagliincontri che abbiamoavuto con la direzione diEnel Rete, non è preval-so certo l’ottimismo –afferma Elena MariaBeltrami - . L’impressio-ne che abbiamo avuto èstata quella di giocareuna partita a dama: ècome se l’Enel si limi-tasse a spostare “pedi-ne” da una unità all’al-tra, senza preoccuparsidei riflessi che questispostamenti potevano

pregiudicaresui lavoratori.In definitivasiamo rimastidelusi per lerisposte rice-vute e per iltipo di approc-cio che hannomostrato nei confrontidelle problematiche danoi evidenziate».Intanto le aziende cer-

cano di «bypassare» ilsindacato, utilizzandosempre di più il metododella trattativa indivi-duale, con l’offerta dicompensi che «glorifica-no» apparentemente illavoratore, senza risol-vere per questo i proble-mi alla radice: «Tuttoquesto crea disorienta-mento nei lavoratori, alpunto che in più di unaoccasione siamo staticostretti a prendere deci-sioni forti che ci hannoportati anche alla ribal-ta della cronaca locale.

Abbiamo molti probleminel rapportarci con leaziende, una fra tuttecon Azienda Energetica:già in passato abbiamoavuto problemi con que-sta realtà, anche secomunque siamo riuscitiad avere dei buoni risul-tati. La separazione etrasformazione delleaziende – conclude laBeltrami - dovuta all’in-tervento dell’Authority,non ha contribuito amigliorare la situazione.La percezione da partedei dipendenti delladistanza dei verticiaziendali dalla realtàlavorativa si è acuita».

difficili sorti della politi-ca economica del Mez-zoggiorno d’Italia. Daquei tempi fino ai giorninostri, molti di quei pro-blemi ancora attanaglia-no il Meridione, ed inparticolare per quelloche riguarda lo sviluppoeconomico ed industrialedelle regioni del sud Ita-lia.«Nel Sud, infatti, ci

sono tutte le ricchezzedel Paese, sfruttate,rapinate e dominate,così com’è accaduto anoi a Napoli con i rifiuti– ha esorditoGiuseppeVaccaro, segretario

generale regionale dellaFlaei, che poi continua-.Con la liberalizzazionedel Settore elettrico e delGas, i concessionarihanno destrutturato laloro presenza industrialeed hanno abbandonato ilpresidio territoriale perl’esercizio di impianti ereti. Sono stati annullatii programmi pluriennalidi investimento permanutenzionare ed ade-guare i rispettivi sistemiregionali di impianti ereti. Il tasso di sostitu-zione degli stessi è paria zero mentre si accrescea dismisura il livello di

criticità e di obsolescen-za degli stessi con l’e-stremizzazione del gapinfrastrutturale». Questetestimonianze sono suf-ficienti per avere unavisione di piena emer-genza del Sud e della suaquestione energetica,anche in virtù della sot-todimensionata e super-ficiale presenza indu-striale di Terna nell’eser-cizio e nella manuten-zione degli impianti. Perquesto motivo, la Flaeidella Campania, ha riba-dito la necessità di con-vocare un tavolo di coor-dinamento delle Segrete-rie regionali meridionaliin modo da coordinareun piano operativo diintesa sulla ricognizionedello stato e dei sistemiregionali; sugli assettistrutturali ed industrialidei gruppi di settore econcessionari; dei siste-mi tariffari e verificadelle criticità ed onero-sità; dei programmi edegli investimenti.

Nella foto inbasso, unprimo pianodel segretariogenerale dellaregioneCampania,GiuseppeVaccaro.Come spessoaccade ilCongressodella Flaei si ètenuto nellasplendida cor-nice di VicoEquense. Allato una fotodi gruppo deicongressistiche vi hannopartecipato

Nella foto inbasso, unprimo pianodel segretariogenerale dellaregioneTrentino,PiergiorgioPolignano. Inbasso unnutrito parter-re di presential congressoorganizzato aSarche diCalvino

Nella foto inbasso, unprimo pianodel segretariogenerale dellaregione Sicilia,Vito LoIacono, nelcorso del suointervento, inoccasione delCongressoregionale dellaFlaei aPetrosino(nella foto laplatea) del 3 e4 aprile scorso

Nella foto inalto, il confer-mato segreta-rio generaleregionale dellaFlaei, ElenaMaria Beltrami.Al lato in altole fasi delCongresso chesi è tenuto aBolzano il 1°aprile scorso

s p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i s p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i

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LAZIO•

«Partecipazione e coesione»Piano energetico regionale: occorrono interventi mirati

LOMBARDIA•

Reti: rispetto per la sicurezzaLa Lombardia è l’area «elettrica» più vulnerabile del Paese

PIEMONTE•

Rilanciare gli investimentiContratti: rivalutare la persona come «risorsa umana»

Sottoscrizione Annuale: Ordinario € 5,00; Sostenitore € 20,00, da versare a mezzo vagliapostale o assegno bancario a «Il Lavoratore Elettrico», Via Salaria, 83 - 00198 Roma

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PRIMO PIANO

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s o m m a r i oAnno LVIII N°2 del 4 maggio 2009

Progetto Grafico e Impaginazione:MASMAN Communications Srlwww.masman.com [email protected]

sp e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i s p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l is p e c i a l e c ong r e s s i r e g i o n a l i

S i è tenuto a Nemiil XVI° Congres-

so regionale Flaei delLazio. Il dibattito, coor-dinato da AmedeoTesta, segretario genera-le regionale della Flaei,ha toccato tutte quelleproblematiche che sim-boleggiano lo stato dimutazione sociale diquesti tempi. Hanno partecipato alla

tavola rotonda anche ilsegretario generale e ilsegretario nazionale del-la Flaei, rispettivamente,Carlo De Masi e Mario

Arca, e il segretarioconfederale dellaCisl, Gianni Barat-ta. L’incontro sin-dacale ha rappre-sentato anche l’oc-casione per faredelle considerazionisulla stagione sin-

dacale esuiquattroannichehanno

P ollenzo, piccolafrazione di Bra,

nel cunese, ha ospitato ilIX° Congresso regiona-le della Flaei, al qualehanno preso parte i rap-presentanti della segre-teria nazionale, CarloDe Masi e Carlo Meaz-zi, mentre il segretariogenerale del Piemonte,Franco Maraucci, ha

aperto ladiscussionefocalizzandol’interessesoprattuttosulle strate-gie di inter-vento gover-

native messe in atto persuperare questo gravemomento di crisi finan-ziaria. La Flaei del Piemonte

giudica ancora insuffi-cienti le misure adottatedal Governo per farfronte alla suddetta crisi.Gli interventi da metterein campo non possono

S i è tenuto adIseo, in provin-

cia di Brescia, l’VIII°Convegno della Flaeidella regione Lombar-dia. Alla presenza delleader della Falei nazio-nale, Carlo de Masi, delsegretario nazionale,Carlo Meazzi, e delsegretario regionale del-la Cisl, Gigi Petteni,sono stati molteplici itemi che hanno tenutobanco nel corso delnutrito dibattito. Il segretario generale

regionale,GiuseppeBertozzi, ha aperto ladiscussione orientandoil tema della discussionesull’importanza di una

politica energeticacoerente e risoluti-va. Particolarmen-te condivisa è lacircostanza per cuinon bisognalasciarsi «ammor-bidire» dalla bassacongiuntura dei

prezzi del petrolio e dal-

la crisi finanziaria diquesti mesi, nella misu-ra in cui il problemadella dipendenza dagliidrocarburi di importa-zione sia svanito. Già inpassato furono accanto-nate iniziative impor-tanti perché il prezzodel petrolio aveva deilivelli bassissimi e poipagammo, invece, congli interessi questa scel-ta. Rimane quindi l’esi-genza di riportare laquestione dell’energiaal centro dell’iniziativaregionale. I termini incui oggi si configura ilproblema dell’energiain Lombardia, infatti,pongono questioni cheassociano una rilevanzanon inferiore di quelleche attengono l’ambien-te e che appaionosuscettibili di soluzionesolo se gestite - nonsecondo «logiche autar-chiche» - bensì attraver-so una stretta ed artico-lata integrazione tra

politica energe-tica regionale enazionale. Sitratta infatti diun problema diimportanzacruciale, checondiziona la sopravvi-venza di importanti set-tori energy intensivedell’economia lombar-da, che contribuisce aconsolidare lo stato distasi economico e pro-duttiva in cui versanomolte imprese lombar-de, anche e soprattuttocon l’attuale crisi eco-nomica, a causa deglialti costi dell’energiaelettrica, ma che potràtrovare risposte congruesolo in presenza di ade-guati «atteggiamenti»della politica energeticae ambientale nazionale.Analoghe considerazio-ni possono essere fattein ordine al problemadella sicurezza del siste-ma elettrico, a cui laLombardia, risulta par-

ticolarmente interessata,in quanto area struttu-ralmente importatrice dienergia elettrica prodot-ta all’estero e in altreregioni italiane. Pertan-to, è fondamentale cheil Gestore o il proprieta-rio della rete, sia rispet-toso di effettuare gliinterventi di potenzia-mento o ampliamento emanutenzione della retenecessari per garantirele richieste e l’affidabi-lità delle forniture elet-triche usufruite dall’u-tenza lombarda; gestirel’attività secondo moda-lità che impediscanoagli interessi commer-ciali degli Operatorielettrici di prevalere sul-le esigenze di sicurezzadel sistema elettrico.

essere interventi tampo-ne, ma devono assumereun carattere strutturalefrutto di programmazio-ne che va dall’immedia-tezza al medio termine.Gli interventi, oltre adinteressare la salvaguar-dia del sistema crediti-zio, la grande e la mediaimpresa, devono esten-dersi alla piccola impre-sa, all’artigianato esoprattutto alle famiglie,che sono l’anello debo-le, più indifeso e piùvulnerabile di questacrisi. Per quanto concerne,

invece, il Settore elettri-co, si è discusso sull’im-

portanza di una strategiache tenda a rivedere ipiani industriali delleaziende, rilanciando conforza investimenti chegarantiscano nel medio -lungo periodo, garanten-do il rinnovo degliimpianti e delle reti,l’«efficientamento» ditutta la generazione, losviluppo delle energierinnovabili gestitosecondo le specificitàdel nostro territorio eduna ripresa fattiva dellaricerca e della produzio-ne nucleare, recuperan-do così un livello di pro-fessionalità, una voltacitato come modello da

imitare, oramai quasitotalmente disperso. Larivalutazione della per-sona, intesa come«risorsa umana», è statouno degli argomenti car-dini nell’ottica di conce-pire un modello contrat-tuale che tenga conto diquesti valori. La persona, come tale,

dovrà assumere sempredi più un ruolo centraleattorno al quale svilup-pare tutte le tematichesociali, politiche e sin-dacali future. A tal pro-posito, con l’imminenterinnovo del contratto disettore, la Flaei regiona-le auspica la presenta-zione di una piattaformaunitaria, ma soprattuttoauspica la risoluzione ditutti i problemi differitie ad oggi irrisolti, com-presa la nascita dell’Os-servatorio per l’Energia,che garantirebbe stabi-lità in materia energeticaal nostro Paese.

caratterizzato quest’ulti-mo ciclo di lavori dellaFlaei del Lazio, unastruttura che ingloba unasua specificità, legatacom’è a quella naziona-le, perché ne esprime ilprimo livello di impegnonella realizzazione del-l’azione nazionale, sin-dacale e contrattuale. Si è discusso dell’attri-

to fra la Flaei e la Acea,scaturito dalla rotturadella trattativa sull’age-volazione tariffaria, cheha poi avuto riflessi sututto il Settore elettriconazionale. E ancora lavicenda Enel di Civita-vecchia, con la conver-sione a carbone della

Centrale di Torre Nord,che ha collocato la Flaeiad un livello politico diprimissimo livello. Si èanche parlato di quantosia importante la parteci-pazione e la coesione peruscire dal tunnel dellacrisi: «Mai, come in que-ste crisi, - sottolineaAmedo Testa - è richie-sta una rinnovata unitànazionale perché glieffetti che si producono equelli che sono attesifanno temere, invece,una sorta di rottura irre-versibile fra Nord e Sud,per le aree giganteschedi povertà, di precarietà,di marginalità, e diesclusione sociale. Serve

l’unità di un disegno e diuna azione condivisacon l’opposizione e l’in-tera rappresentanzasociale che si è unita il22 gennaio di questoanno con l’accordo sulnuovo sistema delle rela-zioni sindacali e sul nuo-vo modello contrattualecentrato sulla competiti-vità e sulla produttivitàaziendale». Anche sul versante

energetico regionalesono necessari degliinterventi sostanziali,visto che la regioneLazio è collocato, strate-gicamente, all’internodello scacchiere nazio-nale: «Si può definire laregione Lazio comequella che possiede ilpiù grande surplus ener-getico del Paese. EppureRoma, la sua provinciaed il resto della regionepresenta un forte gapinfrastrutturale nei siste-mi distributivi a rete esconta una elevata one-rosità tariffaria».

Nella foto inbasso, ilsegretariogenerale dellaFalei regioneLazio,Amedeo Testa.Sotto unmomento con-viviale con iltaglio dellatorta. Al lato inalto il tavolodella presi-denza delCongressoche si è tenu-to a Nemi il 6aprile scorso

Nella foto inbasso, ilsegretariogenerale dellaFalei regioneLombardia,GiuseppeBertozzi. Nellafoto al lato,una delle fasidel Congressoche si è tenu-to ad Iseo loscorso 16 e 17aprile

Nella foto inalto, uno scor-cio della salagremita diospiti chehanno parteci-pato al con-gresso indettodalla Flaei delPiemonte. Allato, in basso,foto di gruppoper i relatoripresenti aPollenzo

44ALLO SPECCHIO

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pag. 2 Anche l’Enel ha i suoi «eroi»pag. 3 Sciopero ad «impatto zero»: no graziepag. 4 Adige: continua e convince la crescitapag. 5 MOLISE - EMILIA ROMAGNApag. 6 UMBRIA - BASILICATApag. 7 FRIULI - SARDEGNApag. 8 CALABRIA - LIGURIApag. 9 ABRUZZO - VALLE D’AOSTApag. 10 TOSCANA - MARCHEpag. 11 VENETO - PUGLIApag. 12 CAMPANIA - ALTO ADIGEpag. 13 TRENTINO - SICILIApag. 14 LAZIO - PIEMONTEpag. 15 LOMBARDIA

CONGRESSIREGIONALI