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ITS Settore Tecnologico TULLIO BUZZI
Documento del consiglio di classe
ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
Consiglio di classe della 5K Pag. 1
CONSIGLIO DELLA CLASSE V sez. K
INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie”
ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
ITS Settore Tecnologico TULLIO BUZZI
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Indirizzo “Chimica, materiali e Biotecnologie” 4 Profilo professionale 5 Obiettivi didattico-educativi trasversali 6 Obiettivi didattici d’indirizzo 7 Attività curricolari ed extracurricolari 9 Quadro Orario 12 Orario settimanale della Classe 13 Presentazione della classe 5^K 14 Criteri di valutazione finale 15 Lingua e letteratura italiana 18 Obiettivi di apprendimento 18 Tempi e contenuti 19 Verifiche e valutazioni 19 Strumenti di lavoro 20 Programma annuale 20 Storia 24 Obiettivi di apprendimento 24 Verifiche 25 Programma Annuale 25 Lingua inglese 29 Obiettivi 29 Metodologie 29 Verifiche e valutazioni 30 Programma Annuale 32 Matematica 33 Premessa 33 Finalità 33 Obiettivi 33 Contenuti 34 Metodologie 34 Verifiche e valutazioni 35 Programma Annuale 36 Chimica Analitica Strumentale 39 Finalità 39 Obiettivi di apprendimento 39 Metodologie 40 Verifiche e valutazioni 40 Programma 41 Tecnologie Chimiche Industriali 45 Finalità 45 Obiettivi di apprendimento 45 Metodologie 45 Verifiche e valutazioni 45 Programma Annuale 47 Chimica Organica e Biochimica 52 Finalità 52 Obiettivi di apprendimento 52 Metodologie 52 Verifiche e valutazioni 53 Programma 53 Scienze motorie e sportive 56 Finalità 56
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Obiettivi di apprendimento 56 Metodologie 56 Verifiche e valutazioni 56 Programma Annuale 57 Religione cattolica 59 L’impianto della disciplina 59 Competenze 60 Obiettivi specifici di apprendimento 60 Metodologie 60 Verifiche e valutazioni 61 Programmazione Annuale 61 Area di progetto 63 Titolo: monitoraggio dei parametri chimico-fisici del fiume Bisenzio 63 Aspetti didattici 64 Criteri di valutazione dell’area di progetto 64 Terze Prove 66 Esempi di terza prova scritta 67
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Indirizzo “Chimica, materiali e Biotecnologie”
L’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” è finalizzato all’acquisizione di un complesso di competenze
riguardanti: i materiali, le analisi strumentali chimico-biologiche, i processi produttivi, in relazione alle
esigenze delle realtà territoriali, nel pieno rispetto della salute e dell’ambiente. Il percorso di studi prevede
una formazione, a partire da solide basi di chimica, fisica, biologia e matematica, che ponga il diplomato in
grado di utilizzare le tecnologie del settore per realizzare prodotti negli ambiti chimico, merceologico,
biologico, farmaceutico.
Il percorso, pur strutturato con una logica unitaria, prevede tre articolazioni e un’opzione: Chimica e
materiali, Biotecnologie ambientali, Biotecnologie sanitarie. L’unitarietà è garantita dalla coesistenza di
discipline tecniche comuni, approfondite nelle tre articolazioni e nell’opzione, in cui acquisiscono
connotazioni professionali specifiche.
Il secondo biennio punta al consolidamento delle basi scientifiche ed alla comprensione dei principi tecnici
e teorici necessari per l'interpretazione di problemi ambientali e dei processi produttivi integrati.
In particolare, nell’articolazione “Chimica e materiali”, vengono identificate, acquisite e approfondite le
competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi chimici e
all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti chimici e biotecnologici nelle attività di laboratorio e
alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici. Il diplomato dovrà avere competenze che vanno
ben oltre il semplice uso della strumentazione. Il diplomato è in grado di servirsi di tutte le apparecchiature,
ha le competenze per l’ottimizzazione delle prestazioni delle stesse macchine, possiede le abilità di
utilizzazione di tutti i software applicativi, nel pieno rispetto delle normative sulla protezione ambientale e
sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro.
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Profilo professionale
Il Perito in Chimica, Materiali e Biotecnologie:
ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei processi di
produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico,
farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie plastiche, metallurgico, minerario, ambientale,
biotecnologico e microbiologico, nelle analisi chimico-biologiche e ambientali, relative al controllo igienico-
sanitario e al controllo e monitoraggio dell’ambiente;
ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio sanitario,
all’interno del sistema sociale e/o ambientale;
nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel controllo dei
processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla
risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel
rispetto delle normative per la tutela ambientale;
integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e
biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e
delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e
organizzativo delle imprese;
ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del
miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;
ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi e,
nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la corrispondenza del prodotto alle
specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza, controllarne il ciclo di
produzione utilizzando software dedicati sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione
degli impianti; esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e
documenta le attività svolte;
conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti
organizzati
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Obiettivi didattico-educativi trasversali
Il Consiglio di Classe ha unanimemente concordato i seguenti obiettivi al conseguimento dei quali ha
finalizzato la propria azione didattico-educativa:
Conoscenze
Conoscere i contenuti specifici delle singole discipline, articolati secondo modalità
ricavabili dalle programmazioni dei singoli docenti. Conoscere i linguaggi disciplinari.
Competenze
Possedere competenze linguistiche che consentano di esprimersi in modo chiaro,
corretto, coerente, adeguato alla situazione, usando, ove sia richiesto, un lessico specifico e tecnico.
Sapersi porre, di fronte a situazioni problematiche, in termini critici e flessibili,
impiegando dati conosciuti per affrontare difficoltà nuove. Aver maturato il desiderio di ampliare le proprie conoscenze e di mantenersi
aggiornato. Aver sviluppato consapevolezza intorno alle problematiche connesse alla
salvaguardia dell’ambiente ed alla tutela della salute.
Capacità
Essere autonomo, capace di organizzarsi, sia nello studio che nell’affrontare
problemi di ordine pratico. Essere in grado di effettuare collegamenti tra teoria e prassi. Comprendere il senso del proprio lavoro, saperne spiegare e giustificare scopi e
procedimenti in modo adeguato. Essere capace di rielaborare e sistematizzare le conoscenze apprese. Aver acquisito capacità di analisi e di sintesi. Aver maturato una coscienza sociale e quindi un atteggiamento rispettoso di idee e
culture diverse. Aver maturato coscienza del valore della norma come elemento regolatore del
vivere civile. Aver acquisito un comportamento improntato a correttezza, capacità di
collaborazione e interazione nello svolgimento del lavoro di gruppo. Aver acquistato abilità motorie e coordinative e un’idonea manualità.
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Obiettivi didattici d’indirizzo
Obiettivo del curricolo è quello di fornire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto
differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico, sia da quello
dell’organizzazione del lavoro.
Le caratteristiche generali di tale figura sono:
versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;
ampio ventaglio di competenze, unite a capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di
adattamento alla evoluzione della professione;
capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.
Per le peculiari caratteristiche delle realtà produttive in cui dovrà inserirsi, il perito industriale per l’indirizzo
chimico oltre a conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base
nel settore chimico deve essere preparato, nell’ambito del proprio livello operativo a:
partecipare con personale responsabile contributo al lavoro organizzato e di gruppo, accettando ed
esercitando il coordinamento;
documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici ed organizzativi del proprio lavoro;
svolgere un’attività autonoma di aggiornamento onde adeguare la propria preparazione al continuo
evolversi della tecnica e delle necessità di mercato;
valutare nella loro globalità le problematiche connesse alla salvaguardia dell’ambiente ed alla tutela
della salute.
Deve inoltre avere sviluppato sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in termini sistemici,
scegliendo in un modo flessibile le strategie di soluzione; in particolare, grazie anche al possesso di capacità
linguistico-espressive e logico-matematiche deve avere capacità di interpretazione e di orientamento nella
realtà quotidiana e nel mondo circostante.
Sarà quindi in grado di:
- correlare i contenuti della chimica con le relative applicazioni tecnologiche e con i
problemi legati alla qualità della vita e dell’ambiente;
- lettura ed interpretazione di disegni di impianti chimici;
- utilizzo degli strumenti informatici e di strumentazioni scientifiche;
- uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione e al controllo dei
processi chimici industriali.
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Metodi relativi alle concrete interazioni docenti-discenti
Lezione frontale, lezione interattiva, discussione con sollecitazione di interventi, lavoro di gruppo, attività di
ricerca e produzione di documentazione, problem solving, reperimento di fonti.
Spazi e mezzi
Aule dotate di videoproiettori, laboratori, palestra attrezzata, biblioteca, aule di proiezione video e materiali
multimediali; testi, presentazioni multimediali, proiezioni, CD-ROM, software.
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Attività curricolari ed extracurricolari
Alternanza scuola-lavoro
Il binomio scuola-lavoro, che ha sempre caratterizzato il nostro Istituto continua ancora oggi a costituirne
specificità e peculiarità. Questo lungo lasso di tempo ha contribuito a rafforzare, seppur con le mutazioni
esterne ed interne alla compagine scolastica, l’interazione tra i processi formativi e le dinamiche del territorio,
tanto da poter rilevare come l’alternanza scuola-lavoro sia stata praticata ante litteram.
- La recente normativa scolastica, fin dalla legge dell’autonomia e del D.Lgs 77/2005, emanato in attuazione
della delega conferita dall’art.4 della L.53/2003, ha definito l’alternanza scuola-lavoro come una delle
modalità per la realizzazione della formazione del secondo ciclo di istruzione e formazione professionale;
tale impostazione trova nella L.107/2015, commi 33-40, piena espressione.
Anche il nostro Istituto ha attivato e pianificato per tutte le classi di triennio adeguati percorsi di alternanza
scuola-lavoro, con interventi di carattere teorico nelle aule e nei laboratori dell’istituto medesimo e, per le
classi quarte e quinte, stage formativi in aziende e/o presso enti pubblici e privati.
Per quanto concerne le classi quinte, in relazione anche all’elevato numero di studenti coinvolti negli stage
formativi ogni studente è tornato presso l’ente ove aveva effettuato lo stage al termine della classe quarta,
nelle prime due settimane del corrente anno scolastico.
Internamente all’Istituto sono stati predisposti per tutte le specializzazioni calibrati percorsi formativi, come
previsto dalla normativa vigente, nel rispetto dei tempi e delle modalità di acquisizione. Come già di consueto
per il nostro Istituto, ogni azienda e/o ente ha fornito un attestato che certifica la frequenza, le attività svolte,
le competenze acquisite. D’altro canto ogni studente ha elaborato una relazione, seguendo i parametri
predisposti nella quale ha riferito circa:
- le caratteristiche dell’ambiente;
- le operazioni teoriche e tecniche effettuate;
- i rapporti intercorsi con i colleghi e con i tutor;
- le competenze acquisite sul piano relazionale e professionale, tali da interagire anche con le
tematiche prettamente scolastiche;
- le annotazioni per un miglioramento degli stage a venire.
Nell’ultima settimana del mese di maggio e nel mese giugno del 2017 gli studenti della futura 5K hanno
effettuato uno stage in azienda della durata di quattro settimane. La stessa esperienza si è ripetuta durante
le prime due settimane del calendario scolastico del mese di settembre 2017. Gli alunni, distribuiti in diverse
ditte, sia del comprensorio pratese, specializzate nel settore chimico, sia in strutture del comprensorio
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fiorentino, come industrie galvaniche e di produzione di polimeri, sia in laboratori di strutture pubbliche,
hanno avuto modo di mettere in pratica conoscenze e competenze maturate durante gli anni di scuola e di
rendersi conto direttamente di ciò che è richiesto al perito chimico dal mondo del lavoro.
Tutti gli studenti hanno evidenziato un comportamento corretto e rispettoso e hanno rivelato impegno e
buona volontà, meritandosi gli apprezzamenti di coloro che, nell’ambito delle diverse aziende, dei laboratori
pubblici e dell’Università, li hanno seguiti da vicino.
Viaggio di istruzione
Il Consiglio di classe ha approvato il viaggio di istruzione a Monaco di Baviera che è stato effettuato nei
giorni 13 - 17 marzo 2018. Questa esperienza è stata per gli alunni un'utile opportunità di crescita,
non solo sotto il profilo culturale, ma anche dal punto di vista umano e sociale, poiché ha contribuito
a incrementare il loro senso di responsabilità, individuale e collettivo.
Il gruppo, durante il viaggio, ha fatto base a Monaco per cinque giorni; nella prima giornata gli studenti hanno
visitato il centro storico della città, facendo anche una sosta presso la Hofbräuhaus, la più antica e
celebre birreria di Monaco, nota anche perché Hitler vi tenne uno dei suoi primi comizi, enunciando i
25 punti programmatici del Partito dei Lavoratori tedeschi; nei giorni successivi gli alunni hanno
potuto ammirare la Residenz e il Deutsches Museum, uno fra i più importanti musei del mondo
nell’ambito della scienza e della tecnica, il castello di Nympheburg e il suo parco, il famoso
Englischer Garten, la Städtische Galerie im Lenbachhaus, museo d’arte ottocentesca, moderna e
contemporanea in cui sono esposte le principali opere del gruppo di avanguardia espressionista Der
Blaue Reiter. Ultima tappa del viaggio è stata l’escursione alla Herreninsel, sul Lago di Chiemsee, e
al castello di Herrenchiemsee, con ulteriore visita al monastero agostiniano in cui si riunì nel 1948 la
commissione incaricata della stesura della Costituzione della Repubblica Federale Tedesca.
Durante il viaggio, gli alunni si sono mostrati sempre corretti e hanno partecipato con interesse alle visite
previste dal programma. Gli accompagnatori si ritengono molto soddisfatti.
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Attività di orientamento La classe ha partecipato a iniziative di orientamento programmate dall’Università di Firenze, nonché ad altre
attività di avvicinamento al mondo del lavoro. La partecipazione è stata talora di tipo individuale, ma più
spesso ha coinvolto gruppi di allievi, se non l’intera classe. Ad esempio, la classe ha seguito la
presentazione di un rappresentante della Commissione Europea, che ha introdotto le opportunità presenti
sul territorio europeo in ambito lavorativo e universitario, in particolare descrivendo l’offerta formativa legata
al Progetto Erasmus. Inoltre ha svolto un incontro con una rappresentanza dell’Esercito Italiano, sezione
Paracadutisti.
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Quadro Orario
Discipline del piano di studi
Ore settimanali per corso
1
Totale Ore del 5° anno
2
Insegnanti
del 5° anno3 3° 4° 5°
Scienze motorie e sportive 2 2 2 66 Prof. Carmine Cascone
Religione cattolica 1 1 1 33 Prof. Roberto Galassi
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 132 Prof.ssa Silvia Domestici
Storia 2 2 2 66 Prof.ssa Silvia Domestici
Lingua inglese 3 3 3 99 Prof.ssa Daniela Chiusolo
Matematica 3 3 3 99 Prof.ssa Rosanna Fissi
Chimica Analitica Strumentale 7(5) 6(4) 8(8) 264
(264) Prof.ssa Simona Bettarini Prof. Stefano Zanobetti
Chimica Organica e Biochimica 5(3) 5(3) 3(2) 99
(66) Prof. Maurizio Casu Prof. Lorenzo Ciano
Tecnologie Chimiche Industriali 4 5(2) 6 198 Prof. G. Pellegrini
1
Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio e della compresenza con l’insegnante tecnico pratico. 2 Il calcolo delle ore totali è stato effettuato considerando 33 settimane di attività scolastica.
3 Nel caso in cui siano indicati 2 insegnanti, il secondo è l’insegnante tecnico-pratico
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Orario settimanale della Classe
ORA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO
1 Scienze
motorie e sportive
Italiano Tec. Chim. Industriali
Italiano Tec. Chim. Industriali
Tec. Chim. Industriali
2 Scienze
motorie e sportive
Italiano Tec. Chim. Industriali
Storia Tec. Chim. Industriali
Chimica analitica
strumentale
3 Storia Matematica Matematica Tec. Chim. Industriali
Inglese Chimica analitica
strumentale
4 Matematica Lab. Chim.
Org. Biochim. Inglese
Chimica Org. Biochim
Italiano Religione
5 Lab. Chim.
Org. Biochim. Inglese
6 Chimica analitica
strumentale
7 Chimica analitica
strumentale
8 Chimica analitica
strumentale
9 Chimica analitica
strumentale
10 Chimica analitica
strumentale
11 Chimica analitica
strumentale
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Presentazione della classe 5^K
La classe 5^K è composta da 25 alunni (8 femmine e 17 maschi – di cui un’alunna con diagnosi di DSA e un
alunno con riconoscimento BES); la composizione del gruppo classe è rimasta invariata a partire dalla
classe quarta.
Gli alunni hanno instaurato un rapporto positivo e solidale fra loro e si sono sempre mostrati rispettosi e
corretti nei confronti degli insegnanti. Hanno dimostrato senso di responsabilità e rispetto delle regole
sia in ambito scolastico che extrascolastico (visite didattiche, viaggi d’istruzione, stage ecc.); si sono
impegnati regolarmente nelle attività didattiche tradizionali e laboratoriali e hanno partecipato in modo
costruttivo al dialogo educativo, evidenziando nel corso del triennio un interesse complessivamente
adeguato verso tutte le discipline previste dal curricolo.
All’inizio del triennio, la preparazione di base di buona parte degli alunni è apparsa poco consolidata,
soprattutto nelle discipline dell’area comune ed è opportuno rilevare che alcuni studenti non hanno
completamente superato tali incertezze nell’arco dei tre anni, a causa di un impegno individuale o di un
metodo di lavoro non sempre adeguati. Nel complesso, infatti, gli alunni presentano capacità buone o
discrete, ma alcuni risultano poco inclini allo studio teorico e, di conseguenza, trovano maggiore
difficoltà nelle discipline che richiedono una riflessione individuale più astratta e un’applicazione
costante.
Dal profilo generale della classe emerge dunque che gli obiettivi didattici prefissati sono stati conseguiti in
modo sufficientemente adeguato dalla maggior parte degli studenti, i quali hanno raggiunto un profitto
buono o sufficiente nell’intero arco disciplinare, con risultati migliori nelle discipline di indirizzo; per
quanto riguarda un gruppo ristretto di alunni, si evidenzia invece il permanere di incertezze e lacune,
prevalentemente relative all’area linguistica e logico-matematica, che hanno determinato un profitto
globale ai limiti della sufficienza. Si segnala infine la presenza di alcuni alunni meritevoli, che nel corso
dei tre anni si sono distinti per impegno e interesse attivi e costanti e per i risultati positivi in tutte le
discipline.
Per quanto riguarda l’alunna con diagnosi di DSA e l’alunno riconosciuto BES, soprattutto in merito alla
modalità di svolgimento delle prove, si rimanda al fascicolo personale di entrambi, in cui sono indicate le
misure compensative e dispensative adottate nel corso del triennio e la percentuale di allungamento dei
tempi di esecuzione (fino al 30%) della terza prova.
Infine, in relazione alla disciplina Tecnologie chimiche industriali, è doveroso segnalare che per un lungo
periodo la classe non ha avuto un insegnante stabile di riferimento, per la difficoltà di rintracciare un
supplente, dopo che il docente titolare ha abbandonato l’incarico alla metà di novembre. Questo va
detto a tutela degli alunni, i quali, nonostante le oggettive difficoltà, hanno continuato a lavorare con
impegno costante.
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Criteri di valutazione finale
Alla valutazione finale degli allievi concorrono i seguenti elementi:
la considerazione del livello di partenza accertato inizialmente e del progresso registrato, anche in
relazione all'esito della eventuale partecipazione ad iniziative di sostegno e/o di recupero;
il rapporto tra profitto, prestazioni, preparazione individuali e quelli medi conseguiti dalla classe;
il livello di maturazione della autonomia di interessi;
il comportamento tenuto in occasione di incontri o lavori di gruppo e capacità di rispetto per gli altri;
la frequenza alle lezioni.
A tale scopo si considerano i seguenti indicatori e descrittori:
a) impegno nello studio individuale;
b) partecipazione all'attività svolta con la classe;
c) acquisizione delle conoscenze;
d) maturazione delle capacità di analisi (individuazione dei concetti chiave);
e) maturazione delle capacità di sintesi (collegamenti tra i concetti chiave);
f) maturazione delle capacità di rielaborazione (collegamenti disciplinari e pluridisciplinari);
g) competenza linguistico-espositiva (lessicale, morfo-sintattica, testuale o di articolazione del
discorso);
h) competenza disciplinare.
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L'attribuzione del voto finale è data dalla combinazione delle valutazioni dei singoli indicatori e descrittori.
Livello Voto Giudizio corrispondente
1 1-3
a) Impegno nello studio individuale assente b) Partecipazione all'attività svolta con la classe assente c) Il quadro delle conoscenze acquisite è frammentario e tale da non
consentire all'allievo neppure l'esecuzione di compiti elementari d) Non riesce a individuare i concetti-chiave e) Non sa sintetizzare quanto appreso f) Manca del tutto di autonomia nella rielaborazione delle conoscenze g) Si esprime con grande difficoltà, commettendo errori che oscurano
il significato del discorso h) Ha competenze disciplinari nulle o scarse
2 4
a) Impegno scarso e inadeguato b) Partecipazione distratta all'attività svolta con la classe c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta frammentario e
superficiale e l'allievo non è in grado di eseguire correttamente compiti semplici
d) Ha difficoltà nella individuazione dei concetti-chiave e) Ha difficoltà nel sintetizzare quanto appreso f) Ha scarsa autonomia nella rielaborazione delle conoscenze g) Non usa correttamente le strutture della lingua e il lessico
disciplinare specifico e non riesce ad organizzare in maniera coerente e comprensibile il discorso
h) Ha competenze disciplinari molto limitate
3 5
a) Impegno nello studio discontinuo e poco accurato b) Partecipazione saltuaria all’attività svolta con la classe c) Il quadro delle conoscenze acquisite non è omogeneo e
pienamente assimilato e l’allievo commette spesso errori nell’esecuzione di compiti semplici
d) Riconosce i concetti-chiave solo se guidato e) Non riesce a collegare i concetti-chiave in sintesi coerenti f) Mostra poca autonomia nella rielaborazione delle conoscenze g) Si esprime in maniera approssimativa e con qualche imprecisione
terminologica; articola il discorso in modo non sempre coerente h) Ha competenze disciplinari modeste
4 6
a) Impegno nello studio regolare b) Partecipazione regolare all'attività svolta con la classe c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta omogeneo e l'allievo è
corretto nell'esecuzione di compiti semplici d) Sa analizzare alcuni aspetti significativi degli argomenti oggetto di
studio e) Opera sintesi elementari ma coerenti di quanto appreso f) Se guidato sa rielaborare le proprie conoscenze, anche se tende
alla semplificazione concettuale g) Si esprime in maniera elementare e poco fluida, ma usa
correttamente le strutture linguistiche e articola il discorso in modo semplice e coerente
h) Ha competenze disciplinari sufficienti
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Livello Voto Giudizio corrispondente
5 7
a) Impegno accurato nello studio individuale b) Partecipazione attenta all'attività didattica c) Il quadro delle conoscenze acquisite risulta e tale da consentirgli di
eseguire correttamente compiti di media difficoltà d) Individua i concetti-chiave in maniera chiara e corretta e) Sa stabilire collegamenti pertinenti f) Mostra un livello accettabile di autonomia nella rielaborazione delle
proprie conoscenze g) Si esprime con correttezza e sa organizzare un discorso chiaro e
coerente h) Ha competenze disciplinari discrete
6 8
a) Si impegna con assiduità e desiderio di approfondire nello studio individuale
b) Mostra motivazione, interesse e partecipazione nel lavoro svolto con la classe
c) Il quadro delle conoscenze acquisite è organico e approfondito, la capacità di eseguire compiti anche difficili risulta accurata e sicura
d) Sa condurre analisi dettagliate e) Riesce a sintetizzare con chiarezza ed efficacia f) Mostra autonomia anche critica nella rielaborazione delle
conoscenze g) Si esprime con disinvoltura e proprietà terminologica e sa
organizzare il discorso in una serie argomentativa coerente ed efficace
h) Ha buone competenze disciplinari
7 9-10
a) Si impegna con assiduità e desiderio di approfondire nello studio individuale
b) Mostra motivazione nel lavoro svolto in classe, partecipando con contributi personali e costruttivi
c) Il quadro delle conoscenze acquisite è ampio, completo approfondito ed è sicura la capacità di applicazione
d) Sa condurre analisi dettagliate e di buon livello e) Riesce a sintetizzare con chiarezza ed efficacia f) Mostra piena autonomia nella critica e nella rielaborazione
personale delle conoscenze g) Ha un'esposizione fluida e precisa e sa organizzare il discorso in
maniera coerente ed efficace, ma anche originale e creativa h) Ha competenze disciplinari ottime e generalizzate
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ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
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Lingua e letteratura italiana
Prof.ssa Silvia Domestici
Obiettivi di apprendimento
CONOSCENZE
conoscere le strutture di base di un testo narrativo (narratore, focalizzazione, spazio, tempo, personaggi);
conoscere gli elementi costitutivi di un testo poetico (forme, strutture metriche, figure retoriche).
conoscere le linee di sviluppo complessivo della storia della letteratura dall’Unità d’Italia al primo Novecento;
conoscere gli aspetti significativi delle poetiche e delle ideologie degli autori analizzati, con particolare attenzione all’analisi dei testi;
conoscere il lessico specifico della disciplina.
COMPETENZE
- saper individuare all’interno di un testo poetico e narrativo le tematiche fondamentali;
- sapersi esprimere correttamente, nel linguaggio e nel registro appropriato alla situazione e alla finalità comunicativa richiesta;
- saper comunicare e documentare il proprio lavoro in maniera semplice ma pertinente;
- saper comporre testi scritti di varia tipologia, formalmente corretti, strutturalmente coerenti e stilisticamente coesi;
- saper organizzare il proprio lavoro nei tempi e nei ritmi richiesti, nel rispetto degli impegni e delle scadenze preventivamente concordati.
CAPACITA’
Saper cogliere le linee fondamentali di sviluppo della letteratura italiana dalla seconda metà
dell’Ottocento al primo Novecento; saper stabilire nessi tra il testo e il contesto storico-culturale in cui esso si situa, tra testi dello stesso
autore, tra testi di autori coevi; 1) saper rielaborare in maniera personale i concetti appresi;
saper effettuare collegamenti interdisciplinari.
Metodologia
Nella programmazione degli obiettivi si è tenuto conto della situazione di partenza della classe. All’inizio del triennio, infatti, la preparazione di base della maggioranza degli alunni era poco consolidata e alcune incertezze non sono state completamente superate nell’arco dei tre anni. Per quanto riguarda la metodologia didattica, oltre a proporre lezioni frontali tradizionali, letture e analisi guidate di testi, momenti di lezione interattiva e laboratoriale, soprattutto concernenti le abilità di scrittura, nel corso dell’intero triennio è stato fatto costante uso delle tecnologie informatiche, in quanto le aule sono dotate di computer, videoproiettore e casse per PC. È stato così possibile perfezionare e rafforzare la
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proposta didattica mediante l’uso di slide, prodotte dall’insegnate o dagli stessi alunni, filmati, documenti predisposti per attività interattive di analisi tematica o formale di testi letterari e non.
Parte dei testi citati nel programma svolto sono stati pubblicati nella cartella 5K su Dropbox, a cui tutti gli alunni hanno accesso, secondo una prassi di cui ci si è avvalsi nell’arco del triennio. Questo ha permesso un’integrazione del libro di testo con letture, schemi, slide, video selezionati e predisposti dall’insegnante.
Nell’analisi del testo, si è lavorato sia sul piano tematico e lessicale che su quello stilistico-retorico. Attraverso l’analisi, si è voluto inoltre avviare un processo di crescita degli strumenti linguistici e stimolare un atteggiamento critico e personale di rielaborazione dei contenuti; tali obiettivi, come si è già evidenziato, sono stati raggiunti solo in parte In riferimento alle conoscenze, gli obiettivi didattici sono stati complessivamente conseguiti, anche se in alcuni casi permangono delle lacune dovute a un impegno poco costante o a un metodo di lavoro meccanico, che non consente una sufficiente rielaborazione critica dei contenuti. Pertanto, parte degli alunni riesce ad analizzare, confrontare e contestualizzare le opere e gli autori studiati, mentre alcuni studenti vanno ancora guidati e orientati nello svolgimento di tali operazioni. In riferimento alle competenze relative alla produzione scritta, gli allievi, che hanno fatto nel corso del triennio esperienze laboratoriali nel quadro delle testualità previste per la prima prova dell’esame di Stato, hanno mostrato di saper rispondere solo in parte adeguatamente alle richieste, pur mostrando generalmente significativi progressi rispetto ai livelli di partenza.
Tempi e contenuti
Il programma è stato articolato in diverse unità didattiche, scandite secondo l’ordine cronologico, aventi come oggetto gli autori e le correnti più importanti della storia della letteratura italiana dall’Ottocento al primo Novecento. La trattazione degli argomenti di studio ha preso avvio con la lettura e l’analisi dei testi per poi risalire alla poetica sviluppata dai singoli autori e giungere alla ricostruzione del contesto storico-culturale.
Per la preparazione alla prima prova sono state analizzate le caratteristiche strutturali delle varie tipologie testuali previste, in modo che gli alunni avessero, per ciascuna di esse, strutture e modelli di riferimento.
Verifiche e valutazioni
Il processo di apprendimento è stato verificato principalmente attraverso due modalità:
in itinere, attraverso commenti e analisi (collettive e individuali) e attraverso verifiche formative.
a conclusione dei moduli storico-letterari, attraverso interrogazioni orali, e prove di produzione scritta nella varietà di tipologie testuali previste dalla prima prova dell’esame di Stato (analisi di testi sia in poesia che in prosa, saggio breve, articolo di giornale, tema storico tema di ordine generale).
I momenti di verifica scritta sono sempre stati preventivamente concordati (verifiche delle conoscenze, produzione di testi scritti), quelli di verifica orale sono stati programmati solo nel secondo quadrimestre.
Per mettere alla prova gli strumenti di analisi dei testi narrativi e poetici, gli alunni si sono impegnati nell’elaborazione di presentazioni in PowerPoint di poesie e novelle scelte dall’insegnante. Per le valutazioni delle verifiche si sono adottati i criteri approvati dal Dipartimento di Lettere dell’Istituto.
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Strumenti di lavoro
Per l’inquadramento storico, la lettura e l’analisi dei testi ci si è avvalsi dei libri di testo, G. SAMBUGAR-A. SALÀ, Letteratura +, Voll. 2 e 3, La Nuova Italia Editrice.
Parte del materiale didattico (slides, letture, schemi, sintesi, filmati, files mp3 ecc.) è stato pubblicato su Dropbox, nella cartella 5K (vedi Metodologia).
Programma annuale
Modulo Unità didattica Argomenti Testi/Materiali audiovisivi
Metodi Verifiche
LA NARRATIVA
DELL’ OTTOCENTO: POSITIVISMO: NATURALISMO
E VERISMO
Il romanzo realista Il Positivismo e la sua diffusione Naturalismo e verismo
Caratteristiche del romanzo realista Il romanzo realista francese Cenni ai principi del positivismo: l’idea del progresso e il darwinismo sociale. Caratteri generali del Naturalismo; il determinismo e l’ereditarietà, lo scrittore come scienziato sociale Differenze sostanziali tra il Verismo italiano e il Naturalismo francese.
G. Flaubert: L’educazione di Emma Una serata a teatro (Madame Bovary) E. Zola: Il romanzo sperimentale Gervasia all’Assommoir (L’Assommoir)
Lezione frontale slide
Orale
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G. Verga La vita,
il pensiero e la poetica;
le tecniche narrative;
le novelle,
i romanzi del ciclo dei vinti
Vita dei campi: Un documento umano Fantasticheria Rosso Malpelo Novelle rusticane: La roba Libertà I Malavoglia: Prefazione La famiglia Malavoglia Mastro-don Gesualdo: La morte di Gesualdo
Lezione frontale Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale
DECADENTISMO
E SIMBOLISMO
Cultura e poetica del decadentismo Simbolismo
Il superamento del positivismo; una nuova sensibilità; la critica alla società borghese
la funzione dell’arte e dell’artista: il dandy
La concezione della natura tra realtà e mistero; La retorica dei sensi nella poesia
C. Baudelaire: Corrispondenze L’albatro (I fiori del male) J.K. Huysmans: Un pranzo a lutto (Controcorrente) O. Wilde: Prefazione Lo splendore della giovinezza (Il ritratto di Dorian Gray)
Lezione frontale slide
Orale
G. D’Annunzio
Estetismo: vita come opera d’arte; la costruzione dell’immagine; il fallimento dell’esteta;
il mito del superuomo; il panismo;
Il culto della parola
Il piacere: L’attesa dell’amante Ritratto di un esteta Il verso è tutto Cronachetta delle pellicce Laudi: Alcyone: La sera fiesolana La pioggia nel pineto Le stirpi canore
Lezione frontale video/slide Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale
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G. Pascoli L’influenza dell’esperienza biografica sulla poesia;
la tematica del nido;
la poetica del “fanciullino”;
il tema della natura;
Le novità strutturali e linguistiche.
Il fanciullino: È dentro di noi un fanciullino… Myricae: X agosto; L’assiuolo; Temporale Canti di Castelvecchio Il gelsomino notturno La grande Proletaria si è mossa
Lezione frontale; video
Orale
PRODUZIONE
LETTERARIA
DEL PRIMO
NOVECENTO
Le avanguardie storiche: Espressionismo Surrealismo Futurismo Dadaismo
L’affermazione dei processi industriali e le nuove strutture sociali; il contesto culturale; Freud e la psicanalisi
F.T. Marinetti, Zang Tumb Tumb Il Manifesto del Futurismo C. Govoni, Il palombaro
Lezione frontale video/slide
Orale
Il romanzo del Novecento
Le nuove caratteristiche del romanzo del Novecento; Panoramica sugli autori europei
M. Proust, La madeleine (Alla ricerca del tempo perduto) F. Kafka, Il risveglio di Gregor (La metamorfosi)
Lezione frontale slide
Orale
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I. Svevo La vita e il contesto culturale mitteleuropeo;
il “caso Svevo”;
la tematica dell’inettitudine.
Il ruolo della psicanalisi e il rapporto salute-malattia.
le nuove strutture del romanzo:
la mutata funzione del narratore.
La coscienza di Zeno Lettura integrale e analisi del romanzo
Lezione frontale; slide
Orale
L. Pirandello
La vita e la personalità;
la visione del mondo e la critica alla società borghese;
la poetica dell’umorismo;
il relativismo gnoseologico e la coscienza della polivalenza e della contraddittorietà del reale;
“persona e personaggio”, “forma e vita”.
L’umorismo: Il sentimento del contrario. Novelle per un anno: Il treno ha fischiato; La patente; La giara. Il fu Mattia Pascal: Cambio treno; Io e l’ombra mia. Così è (se vi pare) Come parla la verità Sei personaggi in cerca d’autore: La condizione di personaggi.
Lezione frontale; slides Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale
LA POESIA
DEL PRIMO
CONFLITTO
MONDIALE
G. Ungaretti L’esperienza drammatica della guerra; le novità formali e linguistiche
L'allegria: Il porto sepolto Veglia; Fratelli; Sono una creatura; I fiumi; Soldati.
Lezione frontale Video Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale
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Storia
Prof. Silvia Domestici
Obiettivi di apprendimento
Conoscenze
conoscere le linee di sviluppo complessivo delle vicende storiche della fine del secolo XIX e della
prima metà del secolo XX
conoscere i contenuti degli argomenti singolarmente trattati nel corso dell’anno.
Competenze
utilizzare i termini e le concettualizzazioni necessari per descrivere e spiegare le linee di sviluppo complessivo dell’età contemporanea;
analizzare un argomento o un evento, riuscendo a contestualizzarlo in modo coerente nella fase storico-cronologica di riferimento;
servirsi degli strumenti della disciplina: cronologie, atlanti storici e geografici, documenti e letture storiografiche
Capacità
comprendere, analizzare e sintetizzare le informazioni acquisite dal manuale;
porre in corretta successione temporale avvenimenti e fenomeni storici;
affrontare i problemi del presente anche sulla base di un’analisi storica precisa.
Metodologia
Le lezioni di storia si sono svolte sia in modo frontale, tradizionale, sia in forma interattiva, assegnando agli alunni, su argomenti selezionati dall’insegnante, lavori in piccolo gruppo, che sono stati esposti in classe, con produzione di materiale multimediale. Le lezioni frontali sono state integrate con materiale multimediale, in particolare con documentari d’epoca e lezioni di RaiStoria per quanto riguarda la storia del Novecento,. Altro materiale, sotto forma di slide, presentazioni multimediali, mappe, è stato fornito dall’insegnante. Questa metodologia ha favorito la comprensione e l’approfondimento degli eventi e migliorato la partecipazione degli alunni. Il materiale didattico di approfondimento (slides, letture, schemi, sintesi, filmati, files mp3 ecc.) è stato pubblicato su Dropbox, nella cartella 5K a cui tutti gli alunni hanno accesso, secondo una prassi consueta di cui ci si è avvalsi nell’arco di tutto il triennio. Questo ha permesso un’efficace integrazione del manuale. In riferimento alle conoscenze, gli obiettivi didattici sono stati complessivamente conseguiti, anche se in alcuni casi permangono delle lacune dovute a un impegno poco costante o a un metodo di lavoro meccanico, che non consente una sufficiente organizzazione critica dei contenuti. Pertanto, parte degli alunni riesce ad operare corrette sintesi e adeguate rielaborazioni concettuali dei contenuti appresi, mentre alcuni studenti vanno ancora guidati e orientati nello svolgimento di tali operazioni.
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Tempi e contenuti
Il programma è stato sviluppato attraverso scansioni modulari secondo l’ordine cronologico, aventi come
oggetto l’analisi degli eventi più significativi della storia italiana ed europea a partire dalla fine del secolo XIX
fino alla prima metà del secolo XX
Verifiche
Per quanto concerne le verifiche, ci si è avvalsi prevalentemente di interrogazioni orali o di prove scritte, alcune delle quali modellate sulla tipologia del tema storico della prima prova. Nel secondo quadrimestre le interrogazioni orali sono state programmate. Gli alunni hanno esposto inoltre alcuni argomenti alla classe, predisponendo slide di presentazione, sulla base di materiale cartaceo e multimediale fornito dall’insegnante.
Strumenti di lavoro
Testi in adozione: A.M. Banti, Frontiere della storia, voll. 2-3, Editori Laterza. Parte del materiale didattico (slides, letture, schemi, sintesi, filmati) è stato pubblicato su Dropbox, nella cartella 5K (vedi Metodologia).
Programma Annuale
Modulo Unità didattica Argomenti Testi / Materiali
audiovisivi
Metodi Verifiche
TRASFORMAZIONI E
CONFLITTI LE ORIGINI DELLA
SOCIETÀ DI MASSA
La seconda rivoluzione industriale Il socialismo Nazionalismo e razzismo Il dominio coloniale
Aumento demografico; le grandi migrazioni; la seconda rivoluzione industriale; depressione industriale e crisi agraria. Le origini del pensiero socialista. Il nazionalismo; teorie razziste. Caratteristiche della società di massa.
Manuale Scolastico e materiale multimediale
Lezione frontale/ interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale /scritta
L’età giolittiana La crisi di fine secolo; Il riformismo giolittiano; Anni cruciali per l’Italia: 1911-13 Il colonialismo italiano
Manuale Scolastico e materiale multimediale
Lezione frontale/ interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di
Orale / scritta
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alcuni alunni
LA BELLE ÉPOQUE La Belle époque La fiducia nel progresso e nella civiltà L’età del positivismo L’ottimismo del primo ’900
Manuale Scolastico e materiale multimediale
Lezione interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale
DALL’IMPERIALISMO
ALLA GRANDE
GUERRA
Colonialismo e imperialismo
L’Occidente domina il mondo
Manuale scolastico Materiale multimediale
Lezione interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale /scritta
Alleanze e contrasti tra le grandi potenze
Accordi internazionali e crisi nei Balcani; Il crollo dell’impero ottomano; Sarajevo, 28 giugno 1914
Manuale scolastico Materiale multimediale
Lezione frontale video/slide
Orale / scritta
La Grande Guerra Le prime fasi della guerra; nelle retrovie e al fronte; l’Italia dalla neutralità all’intervento; la strategia bellica e il costo umano della guerra; la fase conclusiva (1917-18); le conseguenze geopolitiche
Manuale scolastico Materiale multimediale
Lezione interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale / scritto
IL PRIMO
DOPOGUERRA La Rivoluzione russa
Le due rivoluzioni; la guerra civile; i comunisti al potere;
Manuale scolastico Materiale multimediale
Lezione interattiva video/slide
Orale / scritta
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i caratteri del regime sovietico: paura e consenso
Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Il dopoguerra dell’Occidente
Le trasformazioni economiche; le riparazioni di guerra; la Repubblica di Weimar
Manuale Scolastico e materiale multimediale
Lezione frontale video/slide
Orale
Il fascismo al potere
Il quadro politico italiano del dopoguerra; il “biennio rosso”; la debolezza dello stato liberale; la nascita del fascismo; la marcia su Roma; la prima fase (1922-25) la fascistizzazione dello Stato (1925-29).
Manuale scolastico; materiale multimediale
Lezione frontale video/slide
Orale
DALLA CRISI DEL ’29
ALLA SECONDA
GUERRA MONDIALE
La crisi economica del 1929
La crescita economica statunitense degli anni ’20; L’ottimismo, la corsa agli investimenti, agli acquisti di massa; la bolla speculativa e la saturazione del mercato; il crollo di Wall Street e la grande depressione; la depressione in Europa; Roosevelt e il New Deal
Manuale scolastico; materiale multimediale
Lezione frontale video/slide
Orale
Il regime nazista L’ascesa del nazismo; le strutture del regime nazista
Manuale scolastico Materiale multimediale
Lezione interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di
orale
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alcuni alunni
Il fascismo negli anni ’30
L’impero; le leggi razziali; la politica economica; la propaganda e i rituali.
Manuale scolastico; materiale multimediale
Lezione interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale
La Seconda guerra mondiale
Dall’Anschluss al patto di Monaco; dalla dissoluzione della Cecoslovacchia all’aggressione della Polonia; la “guerra lampo”; le guerre “parallele” dell’Italia; l’Operazione Barbarossa; la guerra nel Pacifico; lo stermino degli ebrei; la Resistenza contro il nazi-fascismo; la caduta del fascismo; la fine della guerra.
Manuale scolastico; materiale multimediale
Lezione frontale/ interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale
IL SECONDO
DOPOGUERRA
Il secondo dopoguerra
Nascita dell’Onu; il piano Marshall; L’Unione Sovietica Democrazie occidentali e comunismo; La guerra fredda
Manuale scolastico
Lezione frontale/ interattiva video/slide Presentazioni orali con slide da parte di alcuni alunni
Orale
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Lingua inglese
Prof.ssa Daniela Chiusolo
Obiettivi
La principale finalità dell’insegnamento della lingua straniera nelle classi terminali del corso di studi è il consolidamento della competenza comunicativa acquisita fino a questo momento, allo scopo di servirsi della lingua in modo adeguato in contesti diversi: ciò si sviluppa tramite un uso costante della lingua straniera nei vari momenti della lezione per favorirne ed incrementarne la fluidità.
Conoscenze:
saper comprendere una varietà di messaggi orali di carattere generale, prodotti a velocità normale, finalizzati a scopi diversi, cogliendo la situazione, l’argomento, il ruolo e l’intenzione dell’interlocutore;
Saper esprimere concetti fondamentali relativi alla storia e alla cultura del paese straniero di cui si studia la lingua
Competenze:
sapere esprimersi su argomenti di carattere generale in modo efficace ed appropriato, adeguato al contesto ed alla situazione, pur se non sempre corretto dal punto di vista formale;
saper comprendere il senso e lo scopo di testi scritti per uso diverso
Capacità:
saper produrre testi di carattere personale, anche con errori di interferenza dall’italiano, purché la comprensione non ne venga compromessa;
saper inferire il significato di elementi non noti di un testo sulla base delle informazioni ricavabili dalle caratteristiche degli elementi stessi e dal contesto;
saper individuare e sistematizzare strutture e meccanismi linguistici che operano a diversi livelli: testuale, semantico, lessicale, morfo-sintattico e fonologico (capacità).
Metodologie
Alcune note introduttive di carattere generale sembrano utili per chiarire lo scopo ultimo della metodologia didattica adottata:
si deve sempre cercare di favorire ed incoraggiare la partecipazione attiva dei ragazzi al processo di apprendimento;
accettare ed utilizzare l’errore come strumento per modificare il comportamento dell’alunno;
esigere la puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati;
privilegiare, laddove possibile, la lezione interattiva a quella frontale sollecitando ogni intervento individuale spontaneo.
La lingua può essere acquisita in modo operativo mediante lo svolgimento di attività su compiti specifici, perché in tal modo viene percepita come strumento e non come fine immediato di apprendimento. Si cerca, in genere, di proporre situazioni di tipo comunicativo che coinvolgano tutte e quattro le abilità linguistiche onde attivare strategie di apprendimento differenziate in un contesto adeguato alla realtà dello studente, focalizzando di volta in volta l’attenzione su elementi diversi che spaziano dall’argomento vero e proprio alle informazioni extratestuali deducibili dal contesto.
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Le attività comunicative richiedono che si privilegi l’efficacia della comunicazione tollerando anche errori di carattere formale la cui consapevolezza talvolta ostacola l’esprimersi a livello spontaneo, lo sfruttare situazioni motivanti aiuta lo studente nella realizzazione di una sempre più consapevole autonomia. Nelle attività di lettura le conoscenze extralinguistiche influenzano notevolmente la comprensione del testo, è quindi stimolante suscitare aspettative da parte degli alunni, in particolare utilizzando:
la lettura globale che è finalizzata alla comprensione dell’argomento generale del testo;
la lettura esplorativa che serve per la ricerca di informazioni specifiche;
la lettura analitica per l’esame dei dettagli.
Anche la lettura silenziosa si rivela spesso tecnica utile ed efficace. Fra le varie attività adottate per sviluppare l’abilità della scrittura si evidenziano le seguenti:
ricostruire un testo da appunti presi in precedenza;
riassumere testi orali o scritti evidenziandone i punti chiave Infine l’uso del dizionario monolingue, la visione e l'ascolto di file audio e video ( dvd e internet) tecniche di apprendimento che proprio per le loro caratteristiche così diverse ben si integrano nei vari momenti del processo educativo.
Verifiche e valutazioni
La verifica è una rilevazione di dati attendibili, che vengono analizzati in modo da pervenire ad una valutazione. La verifica, come la seguente valutazione, può essere FORMATIVA o SOMMATIVA. Si parla di verifica formativa allorché essa è realizzata in itinere, volta quindi sia ad accertare le conoscenze e le abilità acquisite dagli alunni, sia a fornire utili indicazioni per approntare eventuali modifiche alla metodologia didattica. Si parla invece di verifica e/o valutazione sommativa, quando fornisce la misura dei progressi compiuti dagli alunni al termine di un processo di apprendimento. La verifica, da effettuarsi sistematicamente a brevi intervalli, può inoltre spaziare dalle prove strettamente strutturate fino a domande a risposta aperta, passando da test di profitto sia di tipo oggettivo che soggettivo. In particolare, nel corso di questo anno, si è privilegiato la tipologia B, in vista della struttura della terza prova dell’esame di stato. Ma la verifica non è necessariamente solo scritta, essa può e deve comprendere anche attività orali, intendendo qualsiasi tipo di partecipazione attiva da parte dei ragazzi nel quadro di lezioni il più possibile interattive dove si incoraggia la frequenza degli interventi. Come esempio, nel caso della produzione orale, si è considerato non solo la correttezza strutturale o l’appropriatezza semantica, ma anche e soprattutto l’originalità e la chiarezza delle idee espresse, la varietà e la proprietà del lessico adoperato e la capacità di adattare la lingua al contesto in cui si svolge la comunicazione, insomma la competenza del discente, in riferimento sia ad abilità isolate che integrate. Nel valutare il lavoro svolto dal singolo allievo, a medio e lungo termine, si deve tener conto:
della sua preparazione iniziale
del processo di apprendimento,
dell’interesse e della partecipazione dimostrate,
della motivazione e dell’impegno nello studio.
Inoltre sono da considerarsi:
il rapporto tra profitto e preparazione individuali e quelli medi conseguiti dalla classe,
eventuali interessi personali,
la frequenza delle lezioni,
il conseguimento, in conclusione, degli obiettivi a suo tempo prefissati. Più specificamente, in considerazione delle quattro abilità linguistiche considerate come parametri di riferimento per qualsiasi tipo di valutazione:
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nella produzione orale, si è tenuto in considerazione l’appropriatezza grammaticale, la fluidità espositiva e la correttezza fonetica;
nella comprensione orale si è valutato l’immediatezza della ricezione, graduando opportunamente la velocità espositiva;
nella lettura la capacità di comprensione del testo in generale, la velocità di realizzazione e l’abilità di interferenza extratestuale;
nella produzione scritta si sono considerate determinanti la capacità di produrre testi sempre più rielaborati e personalizzati, la coesione, l’accuratezza lessicale, la ricchezza del patrimonio culturale
Per quanto riguarda infine le valutazioni delle verifiche, sia scritte che orali, si sono adottati i criteri deliberati dal Consiglio di Classe.
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Programma Annuale
MODULI OBIETTIVI CONTENUTI TEMPI
FCE TUTOR
UNIT 7
LEARN HOW TO DESCRIBE USING
PROPER TERMINOLOGY... COMMUNICATION AND TECHNOLOGY
SETTEMBRE
-OTTOBRE
FCE TUTOR
UNIT 8
LEARN HOW TO DESCRIBE USING
PROPER TERMINOLOGY... NATURE NOVEMBRE
FCE TUTOR
UNIT 9
LEARN HOW TO DESCRIBE
USING PROPER TERMINOLOGY... CHALLENGES DICEMBRE
FCE TUTOR
UNIT 10
LEARN HOW TO DESCRIBE USING
PROPER TERMINOLOGY... RELATIONSHIPS GENNAIO
FCE TUTOR
UNIT 11
LEARN HOW TO DESCRIBE USING
PROPER TERMINOLOGY... CRIME FEBBRAIO
FCE TUTOR
UNIT 12
LEARN HOW TO DESCRIBE USING
PROPER TERMINOLOGY... MONEY
MARZO
LITERATURE G.ORWELL ANIMAL FARM PRIMO
QUADRIMES
TRE
G. Orwell: life and works (photocopy) G. Orwell: The Dystopian Novel (photocopy) O.Wilde: life and works (photocopy) Formal letter (photocopy)
PRIMO
QUADRIMES
TRE
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Matematica
Prof.ssa Rossana Fissi
Premessa
L’attività didattica che abbiamo svolto nel corso dell’anno ha rappresentato la prosecuzione naturale e il compimento del percorso iniziato l’anno precedente sugli argomenti di analisi matematica. Il criterio generale che ha ispirato il nostro lavoro è stato quello di mostrare il significato e il ruolo della matematica con le altre discipline scientifiche e tecnologiche. Si è così cercato di far vedere il carattere e il modo di procedere specifico della matematica, tanto nella fase della scoperta che in quella della successiva sistemazione deduttiva.
Finalità
Le finalità generali previste per l’insegnamento della matematica nell’ambito dei programmi ministeriali per l’indirizzo di Elettronica e Telecomunicazioni, sono quelle di concorrere, con le altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico e alla promozione umana e intellettuale degli allievi. In questo processo l’insegnamento della matematica deve curare l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione, avendo sempre come riferimento l’utilizzo dei metodi, degli strumenti e dei modelli matematici in ambiti diversi, e deve inoltre sviluppare l’abitudine al riesame critico delle conoscenze acquisite.
Obiettivi
Gli obiettivi specifici della disciplina sono stati individuati, nell’ambito delle finalità e dei contenuti previsti dai programmi, con lo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi didattici trasversali definiti dal Consiglio di classe. CONOSCENZE
Conoscere i contenuti proposti nelle unità didattiche sviluppate nel corso dell’anno (v. la successiva Programmazione annuale).
COMPETENZE
Riconoscere, interpretare, dimostrare ed applicare le proprietà studiate.
Operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche applicate.
Utilizzare in modo consapevole le tecniche e le procedure del calcolo integrale e quelle relative alle equazioni differenziali studiate.
Affrontare situazioni problematiche in vari ambiti disciplinari utilizzando modelli matematici forniti dallo studio degli integrali e delle equazioni differenziali, e atti alla loro rappresentazione.
CAPACITÀ
Saper esporre con proprietà di linguaggio e coerenza logica.
Saper individuare i concetti fondamentali nell’ambito dei temi studiati.
Saper effettuare delle sintesi coerenti degli argomenti trattati.
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ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
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Contenuti
I contenuti sviluppati nel corso dell’anno sono quelli individuati come contenuti essenziali nell’ambito dei programmi ministeriali dal dipartimento di matematica dell’Istituto. Le caratteristiche della classe hanno suggerito di concentrare l’attenzione sui due temi del calcolo integrale e delle equazioni differenziali, ponendo particolare attenzione alla acquisizione dei concetti fondamentali e delle proprietà che hanno, dal punto di vista teorico, una maggior valenza. La prima parte dell’anno è stata dedicata al calcolo integrale, introducendo il concetto di integrale indefinito di una funzione continua al fine di offrire agli allievi maggior tempo da dedicare al raggiungimento di abilità di calcolo necessarie, passando in rassegna i principali metodi di integrazione. In seguito è stato introdotto il concetto di integrale definito, e sviluppato, per quanto possibile, la relativa teoria. A partire dal teorema fondamentale del calcolo integrale ricollegandoci alla definizione di integrale indefinito di una funzione continua, è stato possibile far cogliere agli allievi uno degli scopi del raggiungimento di abilità di calcolo non fini a se stesse, ma per applicarli nel calcolo di aree e volumi. La definizione degli integrali impropri è stata presentata come una naturale generalizzazione del concetto di integrale. Nella seconda parte dell’anno si sono introdotte le funzioni in due variabili che sono state utilizzate per introdurre poi naturalmente le equazioni differenziali. Inizialmente si sono studiate quelle del primo ordine mettendo in evidenza il loro ruolo di modelli per la rappresentazione e lo studio di alcuni fenomeni naturali ( Problema di raffreddamento di un corpo, problema della disintegrazione del radium). Si è dapprima preso in esame il caso delle equazioni lineari del primo ordine omogenee e non omogenee, giungendo per passaggi successivi alla determinazione dell’integrale generale di queste classi di equazioni. Per le equazioni non lineari si sono poi passate in rassegna le equazioni a variabili separabili. Questa parte si è conclusa con l’esame delle equazioni differenziali del secondo ordine a coefficienti costanti omogenee e non, per le quali, senza sviluppare in modo completo la teoria, si è posta l’attenzione sulla loro applicabilità alla descrizione di importanti fenomeni fisici.
Metodologie
Il metodo seguito, data la limitata presenza della disciplina nel quadro orario settimanale, è stato quello della lezione frontale, con una impostazione problematica degli argomenti che ha cercato di coinvolgere gli allievi nella formulazione di ipotesi risolutive e nel loro esame critico. Le lezioni sono state alternate dalle esercitazioni nelle quali, con l’applicazione e il consolidamento dei concetti e dei metodi introdotti, si è trovata l’occasione per discussioni in classe stimolate dallo studio di esercizi significativi.. Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, ci si è basati sul libro di testo, appunti dell’insegnante e supporto di fotocopie.
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Verifiche e valutazioni
Gli strumenti utilizzati per la verifica sono stati principalmente :
verifiche sommative sia per la valutazione scritta sia per la valutazione della parte teorica (problemi e quesiti a risposta aperta, trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola) finalizzati alla valutazione delle competenze acquisite nella formalizzazione e nella risoluzione dei problemi proposti; i colloqui orali, finalizzati al miglioramento delle competenze e alla valutazione delle conoscenze acquisite, della capacità espositiva (uso del linguaggio specifico e coerenza logica) nonché delle capacità di analisi e di sintesi maturate.
Alcune verifiche sono state inoltre effettuate nelle due simulazioni in preparazione alla terza prova scritta dell’esame di Stato (tipologia B :quesiti a risposta singola). La valutazione finale, coerentemente con i criteri definiti dal Consiglio di classe, ha tenuto conto sia dell’evoluzione delle prestazioni registrate nel corso dell’anno, anche in relazione alle capacità e attitudini individuali, sia del livello complessivo di impegno e di partecipazione all’attività svolta.
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Programma Annuale
Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore Verifiche (s.o.p.)
Richiami sullo studio di funzioni e sulla rappresentazione grafica delle funzioni
1) Saper condurre deduzioni rigorose, saper assumere decisioni documentate.
2) Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura scegliendo, ove possibile, le strategie risolutive
– Richiami sui concetti di continuità e di derivabilità di funzioni matematiche.
– Richiami su massimi e minimi relativi e assoluti.
– Richiami sullo studio di funzioni e sulla rappresentazione grafica delle funzioni. Differenziale primo di una funzione in una variabile.
Aula Lez. Frontale Lez. Interattiva
8 s. o.
TOTALE 8
Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore Verifiche (s.o.p.)
Le funzioni di due variabili
1) Possedere capacità strumentali e di rappresentazione utilizzabili nei vari ambiti disciplinari e che consentano di utilizzare la matema-tica come strumento d’interpretazione, valutazione e previsione della realtà schematizzata 2) Saper analizzare un modello analitico ben strutturato
– Richiami su nozioni elementari di topologia in R
2
– l’insieme di definizione
– Curve di livello e di sezione
– Il concetto di limite – La continuità (solo
la definizione) – Derivate parziali del
primo ordine – Derivate parziali del
secondo ordine teorema di Schwartz
– Equazione del piano tangente.
– Calcolo di massimi e minimi per una funzione in due variabili.
Aula Lez. Frontale Lez. Interattiva
16 s. o.
TOTALE 16
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Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore Verifiche (s.o.p.)
Funzione primitiva ed integrale indefinito Integrale definito
1) Possedere capacità strumentali e di rappresentazione utilizzabili nei vari ambiti disciplinari e che consentano di utilizzare la matema-tica come strumento d’interpretazione, valutazione e previsione della realtà schematizzata
2) Saper condurre deduzioni rigorose, saper assumere deci-sioni documentate
3) Saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura scegliendo, ove possibile, le strategie risolutive
4) Possedere organicità e chiarezza espositiva, saper comunicare messaggi documentati, rigorosi sia dal punto di vista logico che linguistico
- Primitiva - Integrale indefinito e
relative proprietà. - Integrali immediati. - Metodi di integrazione:
per decomposizione, per parti ( con dimostrazione della formula ) , per sostituzione e integrazione di funzioni razionali fratte ( tutte le tipologie).
- Area di un trapezoide - Definizione di integrale
definito di una funzione - Integrale definito di una
funzione continua in [a,b]
- Proprietà dell’integrale definito
- Definizione di funzione integrale
- Teorema della media ( con dimostrazione)
- Teorema di Torricelli-Barrow (con dimostrazione) e relativa formula di Newton
- Relazione tra l’integrale indefinito e l’integrale definito di una funzione
- Applicazione dell’integrale definito al calcolo dell’area di una parte di piano limitata da contorni curvilinei e calcolo di volumi di solidi di rotazione intorno all’asse x e intorno all’asse y. Formula della lunghezza di un arco di curva cin relativa dimostrazione intuitiva.
- Integrali impropri di una funzione che diventa infinita in qualche punto, integrali estesi a intervalli illimitati.
Aula
Lez. Frontale Lez. Interattiva
40 s. o.
TOTALE 40
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Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore Verifiche (s.o.p.)
Equazioni differenziali
1) Possedere capacità strumentali e di rappre-sentazione utilizzabili nei vari ambiti discipli-nari e che consentano di utilizzare la matema-tica come strumento d’interpretazione,valuta-zione e previsione della realtà schematizzata 2) Saper analizzare con sicurezza e costruire un modello analitico ben strutturato
- Nozioni generali - Enunciato del teorema
di Cauchy per le equazioni differenziali del primo ordine.
- Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili
- Equazioni differenziali del primo ordine omogenee
- Equazioni differenziali del primo ordine lineari: risoluzione e dimostrazione della formula
- Equazioni differenziali di Bernoulli
- Enunciato del teorema di Cauchy per le equazioni differenziali del secondo ordine
- Equazioni differenziali del secondo ordine del tipo y’’=f(x)
- Equazioni differenziali del II ordine lineari a coefficienti costanti omogenee e non omogenee
- Applicazioni alla fisica dell’equazioni differenziali: decadimento radioattivo, raffreddamento di un corpo esposto all’ aria, caduta libera con attrito proporzionale alla velocità
Aula Lez. Frontale Lez. Interattiva
20 s. o.
TOTALE 20
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Chimica Analitica Strumentale
Proff. Simona Bettarini - Stefano Zanobetti
Finalità
Il corso di Chimica analitica e strumentale, che si articola sugli ultimi due anni, presenta nella prima fase tutte le caratteristiche culturali di base ed evolve poi gradualmente verso contenuti sempre più applicativi. Le finalità essenziali da perseguire sono le seguenti: saper usare correttamente e consapevolmente la strumentazione; saper trattare le principali tecniche analitiche quali-quantitative, strumentali e non, sotto i diversi aspetti applicativi, oltre che economici e legislativi; saper realizzare una corretta relazione scientifica; saper valutare ed elaborare i dati facendo uso di software applicativi; avere un metodo di lavoro adeguato e la capacità di assumere decisioni autonome.
Obiettivi di apprendimento
CONOSCENZE 1) Conoscere e comprendere il contenuto delle unità didattiche in cui è suddiviso il
programma.
2) Conoscere la terminologia specifica della disciplina.
3) Conoscere la strumentazione utilizzata per le analisi chimiche eseguite durante l’anno scolastico.
4) Conoscere i parametri di rischio del materiale utilizzato.
5) Conoscere le norme di smaltimento dei reattivi utilizzati e valutarne l’impatto ambientale.
COMPETENZE
1) Saper utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica della disciplina.
2) Sapersi esprimere correttamente in modo pertinente.
3) Saper usare in modo autonomo la strumentazione.
4) Saper eseguire un’analisi tecnica utilizzando la metodica appropriata, nel rispetto delle norme di sicurezza.
5) Saper elaborare e presentare i dati analitici facendo uso adeguato di software applicativi.
CAPACITA’
1) Saper rielaborare in modo critico le conoscenze acquisite.
2) Saper fare collegamenti con argomenti di discipline affini.
3) Saper scegliere la tecnica analitica in funzione dei risultati richiesti.
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4) Saper utilizzare le conoscenze teoriche per valutare e risolvere semplici problemi pratici relativi ad analisi su campioni reali.
Metodologie
Il corso di Chimica analitica e strumentale, nella quinta classe, ha carattere essenzialmente applicativo, pertanto sono state eseguite numerose analisi tecniche su campioni reali e di laboratorio. Una parte delle ore di esercitazione è stata utilizzata per la realizzazione dell’area di progetto. La parte teorica del programma relativa ai metodi cromatografici, ai metodi elettrochimici, e a elementi di statistica è stata totalmente affrontata nel corso di questo anno scolastico parallelamente alle esperienze di laboratorio. La trattazione teorica degli argomenti è stata affrontata mediante lezioni frontali e interattive e le verifiche scritte, come le simulazioni della terza prova d’esame, sono state utilizzate sia per attribuire una valutazione numerica sia per chiarire ed approfondire concetti fondamentali e per mettere in relazione tra di loro le varie tecniche strumentali. Le esperienze sono state effettuate utilizzando la strumentazione in dotazione all’Istituto, strumentazione che ha consentito agli alunni di acquisire un’adeguata manualità. Le spettrofotometrie di assorbimento ed emissione sono state riprese soltanto a fini pratici per l’esecuzione delle analisi sulle acque. Le metodiche fornite agli alunni per lo svolgimento delle prove pratiche sono state ampiamente illustrate, ma valutate solamente con prove formative.
Verifiche e valutazioni
Gli strumenti di valutazione sono riportati in dettaglio nel documento relativo al programma svolto corrispondentemente ai vari moduli. Sia le verifiche orali che scritte hanno rilevato le conoscenze, le competenze e le capacità degli alunni. I criteri di valutazione utilizzati compaiono nel documento del Consiglio di Classe. Per quanto riguarda la terza prova, sono state eseguite esercitazioni del seguente tipo: quesiti a risposta singola (Tipologia B).
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Programma
Modulo
Unità didattica
Argomenti Testi analizzati
Tempi (ore)
Metodi Tipologia di verifica
Metodi
di
analisi
quantit
ativa
strume
ntale
Tratta
mento
dei
dati
analitic
i
Costruzione delle rette di lavoro
Errori nell'anali
si chimica
Probabilit
à e statistica
Introduzione ai metodi cromatografici
Cromatografia su
strato sottile
Standard esterno, standard interno, normalizzazione interna e metodo dell’ aggiunta multipla (principio teorico) Errori sistematici e casuali Accuratezza e precisione Deviazione standard e gradi di libertà Cifre significative Media aritmetica,media pesata, mediana, moda Distribuzione di probabilità normale, normale standardizzata e campionaria delle medie Variabile di Student Regressione lineare e minimi quadrati (cenni) LOD e LOQ Principio del metodo Classificazione delle tecniche cromatografiche Meccanismi della separazione: adsorbimento, ripartizione, scambio ionico, esclusione. Grandezze, equazioni e parametri fondamentali: costante di distribuzione, fattore di ritenzione, selettività, efficienza, risoluzione, asimmetria dei picchi, capacità Principi e applicazioni Definizione di RF
Materiali di sostegno, fase stazionaria e fase mobile Criteri per la scelta delle due fasi Tecnica operativa
Libro di testo :
Elementi di analisi chimica
strumentale (Cozzi
Protti Ruaro)
Libro di testo
Libro di testo
Manuale di analisi chimica
strumentale
(Amandola Terreni)
Chimica analitica
strumentale
(Skoog-Leary)
7
10
12
6
Lezioni frontali e lezioni interat-tive
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive Esercitazioni
Verifiche formative
Test di Tipologia B
Verifiche orali
Test di tipologia B
Esercitazioni di laboratorio Verifiche orali
Test di tipologia B
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Modulo
Unità didattica
Argomenti Testi analizzati
Tempi (ore)
Metodi Tipologia di verifica
Tecni-che di separazione
Cromatografia su colonna a bassa pression
e
Gascromatografia
Cromatografia in
fase liquida
ad elevate
prestazioni
Introduzione ai metodi elettro-
Principi generali e applicazioni Analisi qualitativa e quantitativa (cenni) Principi delle tecniche gascromatografiche Tempo e volume di ritenzione Costante di distribuzione, fattore di ritenzione e rapporto di fase Selettività, efficienza, risoluzione Equazione di Van Deemter Fasi mobili e fasi stazionarie Schema dello strumento. Rivelatori: rivelatori a ionizzazione di fiamma, a cattura di elettroni Accoppiamento GC-spettrometria di massa Analisi qualitativa e quantitativa Programmazione delle temperature Gascromatografia dello spazio di testa: principi generali e applicazioni Principi generali Classificazione delle tecniche HPLC Tempo e volume di ritenzione Costante di distribuzione, fattore di ritenzione selettività, trattazione generale dell’efficienza, risoluzione, capacità Fasi stazionarie e mobili Cromatografia liquido-solido (cenni) Cromatografia liquido-liquido Cromatografia di esclusione Cromatografia di scambio ionico. Cromatografia di scambio ionico con soppressore autorigenerante Schema dello strumento Colonne, rivelatori: spettrofotometro UV/Vis, conduttimetro, spettrometro di massa. Analisi qualitativa e quantitativa Programmazione di polarità, di pH e di forza ionica dell'eluente.
Libro di testo
Libro di testo
Manuale di analisi chimica
strumentale
(Amandola Terreni) Chimica analitica strumentale
(Skoog-Leary)
Libro di testo
Manuale di analisi chimica
strumentale
(Amandola Terreni)
Chimica analitica
strumentale
(Skoog-Leary)
5
12
12
12
di laborat
orio
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive Esercitazioni
di laborat
orio
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive Esercitazioni
di laborat
orio
Verifiche formative
Verifiche orali Test di
tipologia B Esercitazioni di laboratorio
Verifiche orali Test di
tipologia B Esercitazioni di laboratorio
Verifiche orali
Test di
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Modulo
Unità didattica
Argomenti Testi analizzati
Tempi (ore)
Metodi Tipologia di verifica
Metodi elettro chimici
chimici
Potenziometria
Metodi conduttrimetrici
Analisi su campioni sintetici
in matrice acquosa
Gascromato-grafia
(FID)
Elettrodi e potenziale di elettrodo. Celle galvaniche Equazione di Nernst Classificazione degli elettrodi (I, II, III specie, elettrodi a gas) Elettrodi di riferimento: a calomelano, ad argento/cloruro d'argento, a mercurio/solfato di mercurio(II) (cenni) Elettrodi per la misura del pH: a vetro, a idrogeno Elettrodi per la misura del potenziale redox Strumenti per la misura della fem: potenziometri(cenni) e millivolmetri elettronici (cenni) Potenziometria diretta: misure di concentrazione Potenziometria indiretta: costruzione di una curva di titolazione redox e acido-base (discussione generale) Conduttimetria: principi generali Conducibilità elettrica delle soluzioni Conducibilità specifica. Misure dirette: misure di conducibilità di una soluzione Misure indirette: titolazioni acido/base (discussione generale) Determinazione potenziometrica del pH Determinazione strumentale ossigeno disciolto Determinazione della conducibilità specifica Determinazione nitrati e nitriti per via spettrofotometrica Determinazione solfati per via turbidimetrica Determinazione dei tensioattivi anionici (MBAS) mediante spettrofotometria UV-vis Determinazione dei tensioattivi non ionici mediante retrotitolazione con Na-Tetrakis Determinazione del C.O.D
Libro di testo
Libro di testo
Manuali specifici
8
95
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive
Lezioni frontali
e lezioni interat-
tive Esercitazioni
di laborat
orio
tipologia B
Verifiche orali Test di
tipologia B Esercitazioni di laboratorio
Verifiche orali Test di
tipologia B Esercitazioni di laboratorio
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Modulo
Unità didattica
Argomenti Testi analizzati
Tempi (ore)
Metodi Tipologia di verifica
Esercitazioni
di laborat
orio
Gascromatografia
con rivelatore di massa
HPLC
HPLC a scambio ionico
MP/AES
Metodi elettrochi
mici
Area di progetto
Determinazione del contenuto di benzene in una benzina verde, verifica del limite di legge. Analisi gascromatografica: scelta delle condizioni operative per separare miscele di composti organici e loro determinazione quali e quantitativa. Determinazione della caffeina in un analgesico mediante cromatografia liquida Analisi di anioni mediante cromatografia a scambio ionico Determinazione di metalli presenti in campioni sintetici in matrice acquosa Titolazioni conduttimetriche acido forte-base forte, acido debole-base forte, acido debole-base debole. Analisi quali-quantitative di campioni reali delle acque del fiume Bisenzio mediante tecniche strumentali e non.
40
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Tecnologie Chimiche Industriali
Prof. Pellegrini
Finalità
Le finalità complessive del corso di Tecnologie Chimiche Industriali possono riassumersi nella formazione di giovani tecnici che possano vantare discrete competenze nel campo dell’impiantistica chimica e di processo, nelle relative problematiche ecologiche, nonché preparati a collaborare responsabilmente in attività di equipe. L’insegnamento si prefigge altresì di fornire le competenze di base per frequentare corsi di istruzione tecnica superiore o corsi universitari.
Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi disciplinari di apprendimento stabiliti all’inizio dell’anno scolastico possono considerarsi raggiunti: la classe ha risposto in modo estremamente positivo, con interesse e partecipazione durante tutto il percorso di apprendimento. Nel complesso si può ritenere che tutti gli alunni abbiano raggiunto gli obiettivi di apprendimento minimi inizialmente prefissati, mentre solo una parte di essi ha mostrato di aver raggiunto un grado di competenze così elevato da garantire piena autonomia e indipendenza nell'acquisizione e nell'elaborazione delle informazioni relative alle tematiche dell'impiantistica industriale.
Metodologie
Le lezioni frontali sono state intervallate da diverse esercitazioni numeriche e grafiche condotte sia collettivamente sia in piccoli gruppi, con l'obiettivo di consolidare i concetti fondamentali che sostengono le scelte progettuali impiantistiche e, contemporaneamente, di acquisire padronanza nella rappresentazione simbolica degli impianti di processo, secondo le norme UNICHIM. Data la complessità di alcune tematiche relative ai processi unitari (con particolare riferimento al modulo sulle regolazioni automatiche di processo), le spiegazioni si sono limitate allo studio dello stato stazionario. Molti dei percorsi didattici hanno preso comunque il via dalla visione macroscopica dei fenomeni (supportata dal bagaglio di esperienze sensibili comune a tutti gli studenti), per giungere poi alla loro interpretazione a livello microscopico. Dal punto di vista degli strumenti didattici, si è fatto uso, oltre che del libro di testo in adozione (Natoli, Calatozzolo - Tecnologie Chimiche industriali v. 3 – Edisco), di materiale disponibile sul Web, di basi di dati chimico–fisici e di fotocopie tratte da opere specialistiche a carattere saggistico o enciclopedico, in lingua italiana e straniera, relative ai temi della chimica industriale e dell'ingegneria chimica.
Verifiche e valutazioni
Le verifiche somministrate sono state prevalentemente del tipo semistrutturato, con quesiti a risposta aperta, problemi numerici e grafico-progettuali. Per quanto riguarda le valutazioni delle verifiche si sono adottati i criteri deliberati dal Consiglio di Classe e riportati nel paragrafo “Criteri di valutazione finale” del presente documento.
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Documento del consiglio di classe
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Conoscenze, Competenze, capacità
Conoscenze:
conoscenza teorica delle separazioni tramite distillazione, estrazione e assorbimento
conoscenza di alcune metodiche produttive importanti o dal punto di vista esemplificativo
conoscenza degli aspetti salienti dell’organizzazione di un’industria chimica
assimilazione della normativa vigente nel campo della salvaguardia dell’ambiente, con particolare riferimento al patrimonio idrico
Competenze:
corretto uso del linguaggio tecnico-scientifico della disciplina
adeguata comunicazione degli aspetti tecnici e organizzativi del proprio lavoro
individuazione dei nessi fondamentali nelle problematiche affrontate e esecuzione di sintesi sommari
correlazione dei contenuti della chimica con le varie applicazioni tecnologiche e con i problemi legati alla qualità della vita e dell’ambiente
realizzazione di semplici schemi di processo (con acclusi i vari automatismi di controllo) inerenti le operazioni unitarie studiate
Capacità:
comprensione di semplici schemi di processo (con acclusi i vari automatismi di controllo) inerenti principalmente le operazioni unitarie studiate
relativa autonomia nell’impiego di strumenti informatici e software applicativo di acquisizione e rielaborazione dati
relativa autonomia nella consultazione di testi chimici e nell’apprendimento
risoluzione di semplici calcoli e dimensionamenti inerenti l’impiantistica chimica
comprensione dei presupposti teorici su cui si basano le fermentazioni industriali
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Consiglio di classe della 5K Pag. 47
Programma Annuale
Modulo Unità
didattica Argomenti
Testi analizzati
Tempi (ore)
Metodi Mezzi e spazi
Tipologia di verifica
Operazioni unitarie e
impiantistica chimica
Assorbimento
- Generalità e terminologia
- Assorbimento fisico e chimico
- Solubilità di gas in liquidi: legge di Henry
- Trasferimento attraverso l’interfase; coefficienti di trasferimento di massa
- Torri a riempimento - Bilanci di materia:
rapporti molari; curva di equilibrio; retta di lavoro
- Rapporto minimo solvente/gas
- Determinazione del numero di stadi
S. Natoli / M. Calatozzolo
Tecnologie
chimiche industriali
vol. 3
Edisco
15
Lezioni frontali;
esercitazioni numeriche e
grafiche
Libri di testo;
fotocopie
Aula
Interrogazioni orali e/o
questionari scritti e/o
prove scritte e grafiche
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Modulo Unità didattica Argomenti Testi
analizzati Tempi (ore)
Metodi Mezzi e spazi
Tipologia di verifica
Processi industriali
e biotecno-
logici
Produzioni biotecnologiche e fermentazioni
industriali
- Produzione di bioetanolo - Produzione di penicilline - Produzione di acido citrico - Tecniche di
immobilizzazione di enzimi
- Depurazione delle acque reflue
- Produzione di biogas da fanghi di supero
S. Natoli / M. Calatozzolo
Tecnologie
chimiche industriali
vol. 3
Edisco
15 Lezioni frontali
Libri di testo;
fotocopie; diapositive
Aula
Interrogazioni orali e/o
questionari scritti e/o
prove scritte e grafiche
ITS Settore Tecnologico TULLIO BUZZI
Documento del consiglio di classe
ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
Consiglio di classe della 5K Pag. 49
Modulo Unità
didattica Argomenti
Testi analizzati
Tempi (ore)
Metodi Mezzi e spazi
Tipologia di verifica
Processi industriali
Petrolio e petrolchimica
- Composizione e proprietà chimico fisiche del petrolio e sua origine
- Generalità delle operazioni di raffineria
- Raffinazione del petrolio; topping, desalting, vacuum, distillazione atmosferica
- Cracking catalitico - Reforming - Platforming - Reazioni di
isomerizzazione ed alchilazione
- Steam cracking - Benzine: natura e
proprietà; miglioramento delle benzine (reforming catalitici e produzione degli aromatici); stabilizzazione.
- Blending delle benzine - Numero di ottani e
additivi per il suo incremento
- Operazioni petrolchimiche di base
S. Natoli / M. Calatozzolo
Tecnologie
chimiche industriali
vol. 3
Edisco
15
Lezioni frontali;
esercitazioni grafiche
Libri di testo;
fotocopie
Aula
Interrogazioni orali e/o
questionari scritti e/o
prove scritte e grafiche
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ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
Consiglio di classe della 5K Pag. 50
Modulo Unità
didattica Argomenti
Testi analizzati
Tempi (ore)
Metodi Mezzi e spazi
Tipologia di verifica
Processi industriali
Polimeri
- Materie plastiche, fibre ed elastomeri
- Struttura dei polimeri - Reazioni di
polimerizzazione: poliaddizioni e policondensazioni
- Tecniche di polimerizzazione: in massa, in soluzione, in sospensione ed in emulsione
- Catalizzatori tipo Ziegler-Natta;
- Polimeri di notevole interesse industriale e commerciale
S. Natoli / M. Calatozzolo
Tecnologie
chimiche industriali
vol. 3
Edisco
10 Lezioni frontali
Libri di testo;
fotocopie
Aula
Interrogazioni orali e/o
questionari scritti e/o
prove scritte e grafiche
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ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
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Modulo Unità didattica
Argomenti Testi analizzati
Tempi (ore)
Metodi Mezzi e spazi
Tipologia di verifica
Operazioni unitarie e
impiantistica chimica
Estrazione
- Estrazione solido-liquido (lisciviazione): impieghi e parametri che influenzano il processo.
- Diagrammi ternari e bilanci di materia
- Regole della leva e dell’allineamento delle correnti.
- Determinazione del numero di stadi teorici per estrazione a stadio singolo, a correnti incrociate ed in controcorrente.
S. Natoli / M. Calatozzolo
Tecnologie
chimiche industriali
vol. 3
Edisco
10
Lezioni frontali;
esercitazioni numeriche e
grafiche
Libri di testo;
fotocopie
Aula
Interrogazioni orali e/o
questionari scritti e/o
prove scritte e grafiche
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ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
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Chimica Organica e Biochimica
Prof. Maurizio Casu – Prof. Lorenzo Ciano
Finalità
L'insegnamento della disciplina è volto a educare e stimolare i ragazzi all’osservazione consapevole, alla riflessione, alla sperimentazione su fatti e fenomeni connessi alla microbiologia, alla biochimica e alle produzioni industriali da microrganismi.
Obiettivi di apprendimento
Come obiettivi specifici minimi si può ritenere che ogni allievo, alla fine del corso sia in grado di:
definire le principali caratteristiche dei microrganismi impiegati nei processi fermentativi industriali trattati e conoscere gli aspetti biochimici salienti del processo essere in grado di effettuare in laboratorio semplici operazioni volte all'osservazione dei microrganismi, alla loro coltivazione e alla loro conta. descrivere i processi utilizzati nell'industria e nella ricerca, anche riguardo agli organismi modificati geneticamente.
Il comportamento e la disciplina sono stati sempre buoni, sia nelle attività curricolari che in quelle extracurriculari. Nel complesso si può ritenere che quasi tutti gli alunni abbiano realizzato gli obiettivi specifici minimi, e una parte di essi, ha mostrato conoscenze, competenze e capacità tali da muoversi con un certo grado di indipendenza e disinvoltura all’interno delle tematiche inerenti alla disciplina.
Metodologie
Il piano di lavoro del corso è stato realizzato seguendo i temi suggeriti dalle indicazioni nazionali e aggiungendo la trattazione delle nuove tecnologie di ingegneria genetica. Tutti gli argomenti teorici sono stati svolti dando maggior rilievo all'aspetto più chimico e chimico-fisico della materia limitando invece lo studio della microbiologia ad un approccio sostanzialmente descrittivo. Inoltre, non essendo presente sul territorio alcun insediamento produttivo specifico di tipo fermentativo (se si escludono alcune industrie casearie e vinicole ed alcuni impianti di depurazione delle acque reflue), si è preferito fornire una panoramica generale dell'argomento, senza soffermarsi in modo troppo prolungato su processi particolari. Benché il programma sia suddiviso per chiarezza in quattro blocchi (microbiologia, biochimica, tecniche di laboratorio e processi industriali) la trattazione dei temi affrontati si è svolta sempre coordinando i diversi approcci. Oltre al libro di testo sono stati utilizzati contributi provenienti da altri testi, per approfondire e meglio chiarire alcuni argomenti trattati troppo succintamente dal libro adottato. La parte introduttiva alla tecnologia del DNA ricombinante è stata affrontata utilizzando come lingua veicolare l’inglese anche grazie al contributo della Dott. Shika Thakur, che nel mese di gennaio ha svolto in classe parte del suo tirocinio per diventare insegnante di Biochimica presso la Monash University.
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Verifiche e valutazioni
Gli strumenti di valutazione sono stati verifiche di trattazione sintetica di argomenti, risoluzione di esercizi di calcolo laddove la teoria è stata trattata anche da un punto di vista quantitativo e interrogazioni orali per quanto riguarda la parte teorica. In particolare, per ciò che riguarda la modalità della terza prova scritta, sono state somministrate 2 prove della tipologia B. in particolare, dato il carattere particolare del linguaggio della disciplina, è stato consentito agli studenti di esprimersi non solo in maniera verbale ma anche utilizzando formule o schemi per rispondere ai quesiti proposti. I criteri di valutazione adottati si conformano a quanto descritto in generale nel documento del Consiglio di Classe. In ogni caso ricordo che per valutazione intendiamo l'apporto di un giudizio di valore circa l'operato dell'alunno sul piano della maturazione. Le singole manifestazioni della vita scolastica: un compito, un’interrogazione, un momento di distrazione, di attenzione, ecc., rappresentano segmenti, frazioni, tessere di mosaico che possono servire per il giudizio parziale o finale. La classificazione o il voto non sono relativi solo alla quantità di nozioni apprese, ma soprattutto alla capacità che l'alunno ha dimostrato nel fruire di queste nozioni e di questi contenuti allo scopo di potenziare le sue funzioni e di arricchirsi culturalmente. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto quindi anche della capacità di percezione, di intuizione, attenzione, di riflessione, di memoria, di connessione logica, di induzione, di deduzione, di concettualizzazione, di volontà, di immaginazione.
Programma (Le parti in corsivo sono state trattate durante le lezioni in laboratorio)
Modulo Unità didattica
Argomenti
Biochimica Enzimi
GENERALITA': Classificazione. Enzyme Commission Number. Cofattori e coenzimi. SPECIFICITA': Modello di Fischer. Modello dell'adattamento indotto. ATTIVITA' CATALITICA: Stabilizzazione dello stato di transizione. Effetto sui parametri termodinamici e cinetici dell'attività catalitica. CINETICA ENZIMATICA: Grandezze misurabili (concentrazione dei substrati e dei prodotti e velocità della reazione. Lo stato stazionario. L'equazione di Michaelis-Menten. Definizione di V0 e Km. Grafico dei doppi reciproci di Lineweaver-Burk. Definizione di Kcat. (numero di turn-over o attività catalitica) e di Ksp (costante di specificità) per caratterizzare l'attività enzimatica. REGOLAZIONE DELL'ATTIVITA' ENZIMATICA: Inibitori irreversibili. Inibitori reversibili: inibizione competitiva, incompetitiva, mista e non competitiva e grafici di L-B corrispondenti. Enzimi allosterici. Inibizione retroattiva. Regolazione dei processi metabolici per regolazione genica della sintesi degli enzimi. ENZIMI NATIVI: Enzimi esocellulari e endocellulari, ENZIMI MODIFICATI: enzimi resi insolubili per adsorbimento ad un supporto, per formazione di un legame chimico e per chelazione, per reticolazione, per inclusione in polimeri, per inclusione in microcapsule e in liposomi. Cellule immobilizzate.
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Modulo Unità didattica
Argomenti
Metabolismo
Respirazione aerobica, respirazione anaerobica e fermentazioni. Metaboliti primari e secondari. Classificazione delle vie metaboliche (rifornimento, biosintesi, polimerizzazione ed assemblaggio). Prodotti del catabolismo più importanti, mattoni elementari più importanti, macromolecole più importanti e strutture cellulari. CATABOLISMO: glicolisi; via dei pentosofosfati; ciclo di Krebs; fosforilazione ossidativa; fermentazioni lattica ed alcolica. Bilancio energetico del catabolismo del glucosio a seconda della via metabolica utilizzata. REAZIONI DI POLIMERIZZAZIONE: formazione del peptidoglicano, attività delle
-lattamasi e dell'acido clavulanico; duplicazione del DNA; trascrizione del DNA in RNA; traduzione del RNA in proteine. mRNA, rRNA, tRNA. Il primo e secondo codice genetico.
Regolazione dell’espressione genica e modificazioni genetiche
Geni. Regolazione dell'espressione genica nei procarioti per controllo della trascrizione. Geni costitutivi e regolati. Operoni: geni strutturali, promotore, regolatore, operatore. mRNA policistronici. Enzimi inducibili e reprimibili. Mutazioni genotipiche e fenotipiche. Organismi auxotrofi e prototrofi. Agenti mutageni fisici e chimici. Test di Ames. Biosintesi mutazionale. Selezione dei mutanti. Metodo della replica delle piastre. Trasferimenti genici: combinazione, trasformazione, coniugazione e trasduzione. Cellule competenti. Tecnica del DNA ricombinante. Ottenimento del gene da clonare. Enzimi di restrizione. Trascrittasi inversa. Sintetizzatori automatici di geni. Trasferimento del gene nel DNA di un vettore. Introduzione di DNA ricombinante in una cellula ospite. Clonazione del DNA ricombinante. Proteine di fusione. Amplificazione del DNA con PCR. Cenno riguardo alla terapia genica
Micro- Biologia
Classificazione dei viventi
Categorie e unità tassonomiche. Definizione di specie. Nomenclatura binomiale. Sistematica evolutiva. I 5 regni di Whittaker. I 3 domini di Woese. I virus. Principali differenze fra le cellule procariote e eucariote. Ulteriori caratterizzazioni sulla base delle fonti nutritive, energetiche, dell'utilizzo di O2, della temperatura, pH e salinità dell'ambiente. Riproduzione, mutazioni e scambio di materiale genico nei procarioti. Parete cellulare dei procarioti. Gram + Gram -. Membrana cellulare: struttura e trasporto di membrana.
Funghi Composizione della parete cellulare. Lieviti e muffe. Ife. Spore riproduttive.
Coltivazion
e e
crescita
dei
microrgani
smi
Terreni di coltura. Fonti di Carbonio, Azoto e ioni inorganici. Fattori di crescita: precursori, inibitori e induttori. Crescita dei microrganismi: temperatura minimale, ottimale e massimale. Sterilizzazione. Pressione osmotica, pH, aerazione. Antimicrobici. Curva di crescita. Modello cinetico ed equazione di Monod. Metaboliti primari e secondari. Crescita in discontinuo e coltura in batch. Crescita in continuo. Turbidostato e chemostato. Preparazione dell’inoculo e scale-up.
Tecniche di laboratorio
Laboratorio
Norme comportamentali e di sicurezza nel laboratorio di microbiologia.
Il microscopio
Il microscopio ottico: costituzione ed uso. Esame a fresco di microrganismi presenti nell'ambiente (muffe, lieviti, amebe e parameci). Osservazione e riconoscimento di alcuni preparati (vetrini di lieviti, muffe e batteri).
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Consiglio di classe della 5K Pag. 55
Modulo Unità didattica
Argomenti
Preparazione di vetrini
Metodi per la preparazione dei vetrini da microscopia: goccia schiacciata; striscio. Coloranti da microscopia: basici o cationici, acidi o anionici, neutri o non ionici. Colorazione semplice dei preparati con blu di metilene. Colorazione differenziale dei vetrini preparati per l’osservazione al microscopio: la colorazione di Gram; preparazione di vetrini con metodo dello striscio e colorazione di Gram.
Terreni Terreni di coltura e colture
Tipi nutrizionali di microrganismi. Classificazione dei terreni di coltura (naturali, sintetici, solidi, semi-solidi, liquidi, elettivi, selettivi, differenziali, di arricchimento). Tecniche di coltivazione dei microrganismi. Tecniche di conteggio dei microrganismi in una coltura. Preparazione ed uso dei terreni di coltura. Tecniche di semina su terreno solido e su terreno liquido, su piastra e su slant. Tecniche di trasferimento. Tecniche di isolamento e determinazione dei batteri da colture miste. Descrizione delle cellule batteriche e delle loro colonie in terminologia scientifica condivisa in laboratorio: osservazione delle varie colonie batteriche formatesi sulle capsule Petri
Controllo della crescita microbica
Tecniche di sterilizzazione e disinfezione
Metodi di sterilizzazione della vetreria e dei terreni di coltura: a secco in stufa termostatata ; a vapore corrente ; a vapore saturo secco (autoclave). Uso della cappa a flusso laminare.
Analisi microbiologiche delle acque
Tecniche di misura della biomassa
Conta delle cellule nella camera di Burker. Analisi microbiologica dell'acqua: conta batterica totale con il metodo delle diluizioni successive, secondo il metodo delle membrane filtranti e secondo il metodo MPN nell'acqua di fonte.
Processi microbici industriali
Produzioni industriali da lieviti
Effetto Pasteur ed effetto glucosio.
- Produzione di lieviti ad uso alimentare. Ceppi utilizzati, substrati utilizzati, pH e temperature richiesti, chimismo della produzione, fasi della produzione.
- Produzione di alcol per fermentazione: produzione di etanolo. . Ceppi utilizzati, substrati utilizzati, pH e temperature richiesti, chimismo della produzione, fasi della produzione.
Produzioni industriali da muffe
Muffe più importanti dal punto di vista industriale. 3) Produzione di acido citrico. Impieghi dell’acido citrico. Ceppi utilizzati e substrati utilizzati. Aspetti biochimici della produzione. Condizioni chimiche e fisiche richieste per ottimizzare la produzione. 4) Produzione di antibiotici: Penicilline naturali e semisintetiche. Aspetti biochimici della produzione. Condizioni chimiche e fisiche richieste per ottimizzare la produzione.
Produzioni industriali da batteri
Ceppi batterici più importanti dal punto di vista industriale. Produzione di acido acetico. Produzione di aminoacidi: acido glutammico. Produzione di ormoni: insulina e insuline modificate.
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Scienze motorie e sportive
Prof. Cascone
Finalità
Educare ad usare in modo consapevole, appropriato personale e creativo il proprio corpo in un adeguato sviluppo psicomotorio per sapere interagire con gli altri nell'ambiente , nel pieno rispetto delle singole personalità. Educare alla corretta pratica sportiva.
Prevenire, dove possibile, i fenomeni legati al disagio giovanile.
Favorire le capacità di espressione degli allievi.
Avviare o recuperare l'allievo ad una sana pratica sportiva
Obiettivi di apprendimento
In ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio di Classe in merito alla programmazione didattica, al termine del corso, l’allievo dovrà dimostrare di:
- Avere acquisito una buona conoscenza del proprio schema motorio.
- Avere acquisito una buona conoscenza del proprio corpo.
- Essere di in grado di organizzarsi nello spazio e nel tempo.
- Conoscere i propri limiti e le proprie capacità motorie.
- Avere sane abitudini di lealtà e civismo.
- Conoscere la valenza educativa dell'attività sportiva.
- Conoscere i principali sport di squadra .
Metodologie
La prima parte del corso è finalizzata al miglioramento delle capacità di resistenza attraverso una corsa lenta e prolungata che consenta all'allievo di prendere coscienza delle proprie capacità e lo metta in grado di distribuire appropriatamente lo sforzo fisico. Successivamente vengono affrontati tutta una serie di test atti a verificare i livelli di partenza per quel che riguarda la resistenza, velocità, forza esplosiva, forza assoluta. Stretching, mobilità articolare, coordinazione, organizzazione spazio-temporale. Conoscenza delle principali regole dei vari sport praticati. Capacità di partecipare alle varie attività sportive in diverse vesti: da atleta, allenatore, arbitro, organizzatore . Uso dei vari linguaggi corporei.
Verifiche e valutazioni
La disciplina Scienze Motorie ha un solo voto pratico quindi le verifiche sono, prevalentemente, di tipo pratico. Tuttavia, in considerazione del fatto che alcuni degli argomenti programmati hanno carattere teorico e che necessitano di un accertamento della comprensione di quanto proposto, sono state effettuate anche verifiche di tipo scritto. La struttura delle prove scritte è stata prevalentemente quella della trattazione sintetica di argomenti, delle domande di tipologia B. Per quanto riguarda le valutazioni delle verifiche si sono adottati i criteri deliberati dal Consiglio di Classe e riportati nel paragrafo “Criteri di valutazione delle verifiche” della presente relazione.
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Consiglio di classe della 5K Pag. 57
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Consiglio di classe della 5K Pag. 58
Programma Annuale
Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore % Verifica (p.)
Miglioramento della funzione cardiocircolatoria. Resistenza generale
Sviluppare e potenziare le capacità fisiche di resistenza
Corsa lenta e prolungata
Palestra e spazi annessi
Lez. Frontale Concetto di allenamento per arrivare a correre x 5m fino a raggiungere 15 minuti consecutivi Corsa sui 1000 metri ( test) Saltelli alla funicella (test)
12 20
Sapere controllare la respirazione anche sotto sforzo sapere economizzare le energie
Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore % Verifica (.p.)
Rafforzamento della potenza muscolare. Forza muscolare.
Sviluppare e potenziare le capacità fisiche di forza .
Lavoro a carico naturale e con piccoli pesi
Palestra e spazi annessi
Lez. Frontale Esercizi di opposizione- palloni medicinali e pesini Esercizi di core-stability
10 20
Eseguire correttamente gli esercizi.
Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore % Verifica (p.)
Mobilita e scioltezza muscolare e articolare Mobilità del rachide , del cingolo scapolo omerale e coxo femorale
Migliorare la mobilità articolare
Esercizi a corpo libero piccoli attrezzi e grandi attrezzi
Palestra e spazi annessi
Lez. Frontale Esercizi di allungamento esercizi di mobilizzazione
7 10
Eseguire correttamente gli esercizi
Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore % Verifica (p.)
Educazione spazio temporale e coordinazione generale e oculo manuale. Rappresentazione mentale di situazioni dinamiche.
Consolidare e coordinare gli schemi motori di base
Strutturazione di azioni attacco- difesa nei giochi di gruppo . Equilibrio statico e dinamico.
Palestra e spazi annessi.
Lez. Frontale Pallavolo . schema di ricezione Giochi propedeutici ai giochi sportivi con regole varie e diversificate
3,5 5
Si richiede la comprensione e la corretta esecuzione.
Conoscere sé stessi
Formare sane abitudini di previdenza e tutela della vita.
Effetti fisiologici ed effetti psichici e sociali.
Palestra e spazi annessi.
Lez. Frontale Effetti sugli apparati cardiocircolatorio, muscolare, osteoarticolare , respiratorio. Effetti sul sistema nervoso e sulle capacità di socializzazione.
3,5 5
.
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Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore % Verifica (p.)
Ricercare una consuetudine di lealtà e senso civico. Ricercare l'autocontrollo , l'autocritica e la collaborazione
Conseguire capacità sociali di rispetto per gli altri ed acquisire fiducia in sé stessi
Autocontrollo nelle situazioni di gara collaborazione nei lavori di gruppo o in coppia.
Palestra e spazi annessi
Lez. Frontale Organizzare partite da arbitrare a turno . Autoregolarsi e autorganizzarsi; partecipare con impegno dando il meglio di sé stessi. Avere la consapevolezza dei propri limiti . Assumersi la responsabilità degli errori commessi.
7 10
Sapere arbitrare . Sapersi organizzare in gruppi.
Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore % Verifica (.p.)
Atletica leggera Pallavolo Pallacanestro Calcio a 5 Tennistavolo
Avviamento alla pratica sportiva .
50 metri Salto in lungo (test) Salto triplo (test) Vortex (test) Pallavolo Pallacanestro Calcetto Torneo interno di calcio a 5 e tennistavolo
Palestra e spazi annessi
Lez. Frontale Corse ripetute sui 50 metri. Corsa 400metri Corsa 4x100 (staffetta) Corsa in progressione, in allungo Skip Esercizi propedeutici ai lanci. Fondamentali con e senza palla sia per basket, pallavolo e calcio a 5
16 25
Si richiede la corretta esecuzione .
Modulo Obiettivi Contenuti Spazi Metodologia Ore % Verifica (p.)
Conoscenza del proprio corpo. Valorizzazione di tutti i mezzi di espressione ed interrelazione
Sviluppare la capacità di espressione personale come linguaggio
Semplici esempi su base ritmica. Eventuale messa a punto di una piccola coreografia.
Palestra e spazi annessi
Lez. Frontale Lavoro interdisciplinare sul linguaggio corporeo e sulla comunicazione non verbale.
3,5 5
Analisi del lavoro prodotto.
TOTALE ORE
62 100
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Consiglio di classe della 5K Pag. 60
Religione cattolica
Prof. Roberto Galassi
L’impianto della disciplina
L’insegnamento della religione cattolica (Irc) (in riferimento al DPR 15 marzo 2010 n. 88, alle Linee Guida per gli Istituti Tecnici di cui alla Direttiva n. 57 del 15 luglio 2010 e alla Direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012) risponde all’esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della legislazione concordataria, l’Irc si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa specifica, offerta a tutti coloro che intendano avvalersene. Contribuisce alla formazione con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale, nel mondo universitario e professionale. L’Irc, con la propria identità disciplinare, assume le linee generali del profilo culturale, educativo e professionale degli istituti tecnici e si colloca nell’area di istruzione generale, arricchendo la preparazione di base e lo sviluppo degli assi culturali, interagendo con essi e riferendosi in particolare all’asse dei linguaggi per la specificità del linguaggio religioso nella lettura della realtà. Il docente di religione cattolica, attraverso un’adeguata mediazione educativo-didattica, contribuisce a far acquisire allo studente i seguenti risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi:
agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;
riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;
collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi;
cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;
saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;
essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.
In particolare lo studio della religione cattolica, in continuità con il primo ciclo di istruzione, promuove la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri, della vita. A questo scopo, l’Irc affronta la questione universale della relazione tra Dio e l’uomo, la comprende attraverso la persona e l’opera di Gesù Cristo e la confronta con la testimonianza della Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per una lettura critica del rapporto tra dignità umana, sviluppo tecnico, scientifico, ed economico, nel confronto aperto tra cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di significato.
ITS Settore Tecnologico TULLIO BUZZI
Documento del consiglio di classe
ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
Consiglio di classe della 5K Pag. 61
Nell’attuale contesto multiculturale, il percorso scolastico proposto dall’Irc favorisce la partecipazione ad un dialogo aperto e costruttivo, educando all’esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace. I contenuti disciplinari, anche alla luce del quadro europeo delle qualifiche, sono declinati in competenze e obiettivi specifici di apprendimento articolati in conoscenze e abilità, come previsto per gli istituti tecnici, suddivise in primo biennio, secondo biennio e quinto anno.
Competenze
Al termine del corso di studi, lo studente sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica;
utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica.
Obiettivi specifici di apprendimento
Conoscenze - Ruolo della religione nella società
contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione;
- identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo;
- Progetto “Quotidiano in classe”: riflessione sulla lettura delle notizie alla luce delle posizioni anche della Chiesa nel mondo contemporaneo;
- la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
- il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
Abilità - Motivare, in un contesto multiculturale, le
proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;
- individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero;
- riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico;
- riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo;
- usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica.
Metodologie
La metodologia con cui è stato affrontato l’insegnamento della Religione cattolica è varia, in ragione della molteplicità dei contenuti. Le linee e gli indirizzi metodologici che sono stati privilegiati sono: la linea esistenziale; la linea storica; la linea biblica; la linea teologico sistematica. Il metodo d'insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale-induttivo per mezzo del quale si è cercato di sollecitare e coinvolgere gli studenti ad un apprendimento attivo e significativo.
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ANNO SCOLASTICO 2017 – 2018 Classe 5K / CHIMICA INDIRIZZO: “Chimica, Materiali e Biotecnologie” ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali
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Le varie tecniche di insegnamento (brevi lezioni frontali, lezioni interattive, lettura ed analisi di documenti, ...) sono state utilizzate a seconda delle esigenze per favorire l'acquisizione dei contenuti e lo sviluppo delle abilità definite negli obbiettivi didattici trasversali. Come sussidi didattici, alternativamente utili al processo d'insegnamento/apprendimento, ci si è serviti del libro di testo e della Bibbia, ma anche della lavagna, nonché di fotocopie, audiovisivi, immagini artistiche e testi integrativi. Si precisa infine che l’attività didattica ha subito interruzioni a causa di festività, attività extra didattiche organizzate dall’Istituto (ad es. Giochi della Chimica del 28.04.2018) e per motivi organizzativi legati all’orario.
Verifiche e valutazioni
La valutazione ha tenuto conto del livello di partenza dell’alunno, dell’interesse e dell’impegno mostrati, della partecipazione alle lezioni e discussioni in classe e del comportamento. Nel corso dell’anno, l'insegnante ha potuto verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, sollecitando gli allievi a esprimersi su quanto emerso nella lezione del giorno, attraverso dibattiti e discussioni in classe. Nel corso dell’anno, la valutazione ha previsto risultati quantificati numericamente con voti in decimi. Mentre, a conclusione di ogni quadrimestre, i giudizi sono stati espressi, secondo una scala decrescente, nel modo che segue: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente. Per questa materia non sono previste verifiche scritte.
Programmazione annuale (lezioni iniziate nel mese di ottobre 2017, dopo lo stage)
Modulo Contenuti Ore Mezzi Spazi
Il problema religioso
Le domande dell’uomo, le critiche alla religione. Il rapporto fede e ragione. La ragionevolezza del credere. L’essenza del cristianesimo. Alcune feste cristiane, origine e significato.
3 Testo
Aula
Il Cristianesimo nella storia
contemporanea
Il giorno della Memoria – il 25 aprile 1945 (Festa della Resistenza): approfondimenti e confronto con gli allievi, alla luce anche della lettura di alcuni fatti di cronaca. Progetto Policoro.
3 Testo
Aula
Elementi della morale cristiana
La dignità umana e i suoi diritti fondamentali: il primato della carità (caratteristiche e definizione); il perdono cristiano.
3 Testo Bibbia Altro
Aula
Etica della persona
Il matrimonio cristiano: sacramento, condizioni, valori implicati, Amoris Laetitia. Visione del film: “Perfetti sconosciuti”.
8 Testo
Doc. del Magistero Video
Aula e aula video
Etica sociale Violenza sulla donna e il rispetto del prossimo. 3 Testo Bibbia
Doc. del Magistero Aula
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Area di progetto
Titolo: Monitoraggio dei parametri chimico-fisici del fiume Bisenzio
Coordinatore: Zanobetti Stefano Collaboratori: Bettarini Simona Discipline interessate dai progetti: Chimica analitica e strumentale La specializzazione in Chimica e Materiali negli Istituti tecnici mira a dare al futuro diplomato le basi teoriche e tecniche dell’indirizzo e far acquisire competenze pratiche facilmente spendibili sul territorio in cui l’istituto scolastico sorge. Per tale ragione nella didattica scolastica si tende a fornire all’allievo una cultura di base generale, la più ampia possibile, ed a dare spazio a numerose esercitazioni di laboratorio affinché la preparazione acquisita gli possa permettere sia un inserimento nel mondo del lavoro, sia una prosecuzione degli studi in ambito Universitario. Il grosso sviluppo delle industrie chimiche comporta una sempre maggiore attenzione alle problematiche ambientali e sull’inquinamento, con particolare riguardo a quello relativo ad acque superficiali e reflue. Quindi l’obiettivo primario del presente lavoro è stato quello di avvicinare gli allievi alle tematiche ambientali, oltre che ad una specifica conoscenza delle tecniche analitiche da utilizzare per arrivare a una valutazione chimica dello stato del corso d’acqua. L’attività tecnico-sperimentale ha previsto lo svolgimento di lezioni teoriche che hanno permesso agli allievi di apprendere i principi delle tecniche da utilizzare. Il lavoro è stato organizzato in tre fasi: la prima, di ricerca bibliografica sulla morfologia del territorio, sull’assetto idrogeologico, sulla storia del fiume, sulla legislazione che regola e stabilisce i valori dei parametri inquinanti delle acque superficiali; la seconda, sull’esecuzione delle analisi tecniche nei laboratori della scuola; la terza, infine, sulla valutazione dei risultati analitici ottenuti. La parte più complessa è stata sicuramente quella sperimentale, nella quale gli allievi hanno dovuto eseguire le analisi tecniche e strumentali. Tali analisi sono state condotte sulle acque prelevate opportunamente durante due fasi di campionamento. Tale procedura ha cercando di tener conto delle diverse stagioni, delle diverse temperature e dei cicli di lavorazione delle industrie che, talvolta dopo le opportune operazioni di depurazione, scaricano i propri reflui nel corso d’acqua monitorato. L’attività è stata abbastanza impegnativa sia per la complessità del campionamento che per l’esecuzione delle analisi. Tutti gli allievi si sono impegnati in modo proporzionale all’interesse personale, mostrando delle elevate capacità nell’esecuzione tecnica delle analisi e nella qualità di organizzazione delle attività assegnate. La coesione tra gli studenti della classe si è positivamente dimostrata nelle attività di gruppo sia organizzative che esecutive.
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Aspetti didattici
L’area di progetto, nella maggior parte dei casi, ha consentito di raggiungere in modo più che buono i seguenti obiettivi formativi fissati all’inizio dell’anno:
potenziamento dell’autonomia operativa e familiarizzazione con la ricerca bibliografica;
confronto tra la realtà scolastica e le realtà produttive e sociali;
comprensione del ruolo determinante assunto dalla scienza e dalla tecnologia nella società moderna;
acquisizione di attitudini al lavoro di gruppo e di capacità di coordinazione;
accettazione del confronto di idee e della critica esterna.
Per quanto riguarda gli obiettivi cognitivi specifici, per quasi tutti gli alunni, si sono ottenuti i seguenti risultati:
assimilazione del concetto di norme legislative vigenti nel campo della classificazione delle acque reflue;
potenziamento delle abilità analitiche esecutive;
acquisizione di capacità di valutare e risolvere problemi reali.
Criteri di valutazione dell’area di progetto
La valutazione nei suoi aspetti tecnici è stata effettuata dagli insegnanti delle discipline coinvolte nel lavoro, nei suoi aspetti formativi dall’intero Consiglio di Classe. Valutazione tecnica
Complessità del progetto;
Efficacia delle soluzioni;
Originalità delle soluzioni;
Correttezza dello sviluppo;
Accuratezza della realizzazione;
Qualità della documentazione; Valutazione valenza formativa
Ricchezza delle conoscenze connesse;
Capacità di lavorare in gruppo;
Criteri di valutazione area di progetto;
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Accuratezza della realizzazione;
Qualità della documentazione;
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Terze Prove
Alle prove dell’Esame di Stato gli alunni sono stati preparati fin dall’inizio del triennio. A proposito
della terza prova scritta sono state effettuate, nel corrente anno scolastico, due simulazioni della tipologia B
“Quesiti a risposta singola su quattro discipline (10/12 quesiti), decise di volta in volta dal Consiglio. Nella
scelta della tipologia il Consiglio ha operato secondo i seguenti criteri: sono state escluse le prove del
“problema scientifico a soluzione rapida”, dei “casi pratici e professionali” e del “progetto” perché avrebbero
vincolato, nella scelta delle materie, a quelle di indirizzo escludendo quelle di cultura generale, e la tipologia
dei “quesiti a risposta multipla“, perché ritenuta non del tutto idonea a fornire informazioni complete sulle
competenze disciplinari di livello più prettamente rielaborativo e sulle capacità espressive degli studenti. Si è
preferito inoltre evitare la trattazione sintetica di argomenti per l’ambito “troppo ristretto” (4 sole domande) sul
quale avrebbe indagato la prova. I testi delle due simulazioni svolte sono di seguito allegati.
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Esempi di terza prova scritta
Simulazione terza prova del 12/12/2017
Matematica
1) Scrivere le definizioni di integrale definito e di integrale indefinito per una funzione definita e continua
in un intervallo ba,
2) Enunciare e dimostrare il teorema della media per gli integrali definiti. Calcolare il valor medio della
funzione y = 54
32 xx nell’intervallo
3,1.
3) Scrivere come si ottiene la formula di integrazione definita per sostituzione ed applicarla al calcolo
del seguente integrale:
9
4 2 xx
dx
Analisi
1) Come è legata l’efficienza della colonna alla temperatura in GC? Indicativamente a che temperatura si
lavora e perché in programmata? (6-8 righe)
2) Parla dell’asimmetria dei picchi cromatografici e confrontala con il valore che assume la K di distribuzione.
(10 righe)
3) Qual è la differenza sostanziale che esiste fra il rivelatore FID e l’ECD?
Biochimica
1) La fosforilazione ossidativa rappresenta il culmine del metabolismo energetico dei microrganismi aerobici.
Descrivi i punti essenziali della teoria chemiosmotica di Mitchell.
2) Nella fase “di investimento” della glicolisi, il substrato viene trasformato con una sequenza di reazioni:
fosforilazione in posizione 1, isomerizzazione, rottura di un legame C-C, fosforilazione in posizione 6 (ma non
in questo ordine). Ordina correttamente queste trasformazioni. Quali di queste comportano un notevole
dispendio energetico e quale è il loro significato all’interno del percorso metabolico?
3) Il ciclo di Krebs porta alla formazione di una notevole quantità di coenzimi ridotti. Quali sono questi coenzimi
e quale è la loro funzione nel metabolismo generale di un microorganismo?
Inglese
1) There has been a lot of doubt and debate about the role of social media in rioting and disorder to what extent
are social media responsible? 2) The idea of human cloning is normally seen as ethically and morally controversial explain this opinion through
Professor Ian Wilmut's point of view
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Simulazione terza prova 18/04/2018
Inglese
Discuss these topics in about 10/12 lines
1) Comment on the following quotation by famed theoretical physicist Stephen Hawking: “It's time to free ourselves
from Mother Earth. I believe that the long term future of the human race must be in space. The human race
shouldn't have all its eggs in one basket, or in one planet"
2) Research shows that there have been examples of violent acts copied from television programmes. Do you think
television is making us more violent? 3) Compare the characters of Mollie and Boxer in the novel Animal Farm by G.Orwell
Biochimica
1) I microrganismi regolano la sintesi delle proteine enzimatiche a seconda delle necessità. Descrivi il
funzionamento del sistema chiamato OPERONE
2) Nella tecnologia del DNA ricombinante è indispensabile poter individuare le colonie che hanno avuto origine da
microorganismi che hanno inglobato il gene di interesse da quelle che invece hanno avuto origine da
microrganismi non utili. Descrivi come questo sia possibile.
3) La scoperta degli enzimi di restrizione ha permesso la sviluppo della tecnologia del DNA ricombinante. Quale è
la funzione di questi enzimi?
Analisi
1) Il candidato spieghi quali sono i fattori che possono influire sul valore di χ (6-8 righe)
2) Il candidato spieghi come funziona l’analizzatore a quadrupolo nella spettrometria di massa.(6-8righe)
3) Il candidato spieghi quali tipi di resine vengono utilizzate in cromatografia ionica e quali caratteristiche fisiche
possono presentare. (6-8righe)
Matematica
1) Scrivere la definizione di integrale improprio o generalizzato per una funzione y = f(x). Analizzare il
comportamento del seguente integrale:
dxxx
0
2ln
6
2) Enunciare il Teorema di Cauchy per le equazioni differenziali del primo ordine. Determinare la soluzione
particolare della seguente equazione differenziale verificando se sono soddisfatte le ipotesi del Teorema di
Cauchy: xsinx+yy’=0 y(0)=1
3) Determinare l’ area della regione finita di piano delimitata dalla parabola di equazione y = 32x - 3 e le sue
tangenti nei punti d’ intersezione con l’ asse delle ascisse
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Esempio griglia valutazione terza prova Candidato ……………………………………………………………. Classe …………..
Indicatori
Punteggio corrispondente
Punteggio attribuito
Conoscenza dei contenuti
disciplinari
Gravi e diffuse lacune nella conoscenza dei contenuti disciplinari
1,5
Inesattezze significative nel possesso di alcuni dati disciplinari
2,5
Correttezza nella conoscenza dei contenuti 4
Conoscenze corrette e rielaborate
5
Conoscenze complete ed organiche dei contenuti disciplinari
6
Organizzazione
sintetica e collegamenti
Gravi e diffuse carenze nei confronti dello specifico delle richieste
0,5
Genericità nelle scelte contenutistiche 2
Prevalenza di argomenti attinenti alle richieste 3
Efficace capacità di sintesi e uso autonomo dei contenuti
4
Equilibrio e sintesi nella scelta degli argomenti e dei collegamenti
5
Correttezza degli strumenti
espressivi e/o del lessico specifico
Gravi errori nell’uso dello specifico lessico disciplinare
1
Errori non particolarmente gravi di lessico 2
Utilizzo di strumenti espressivi semplici ma corretti
3
Utilizzo di strumenti espressivi corretti ed appropriati
3,5
Scelte linguistiche sicure, personali ed efficaci 4
Punteggio attribuito /15