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anno 1 n. 1 luglio 2006 Un debutto e un ritorno di Erberto Melaragno L’intervista: Michele Iorio Speciali Alleanza Ospedali nel Mondo e “L’io e il suo cervello” la rivista dell’IRCCS INM NEUROMED di Pozzilli, Isernia www.neuromed.it Anno I, numero 1 Febbraio 2007 aut. Tribunale di Brescia n. 4/2007 del 13 febbraio 2007 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1 comma 1 DCB Brescia

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anno 1 n. 1 luglio 2006

Un debutto e un ritornodi ErbertoMelaragno

L’intervista:Michele Iorio

Speciali AlleanzaOspedali nelMondo e “L’io eil suo cervello”

la rivista dell’IRCCS INM NEUROMED di Pozzilli, Isernia

www.neuromed.it

Anno I, numero 1 • Febbraio 2007aut. Tribunale di Brescia n. 4/2007 del 13 febbraio 2007Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – DL. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1 comma 1 DCB Brescia

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S O M M A R I O

e d i t o r i a l e

1 Un debutto e un ritornoErberto Melaragno, Presidente Neuromed

2 Un saluto dal Direttore ScientificoLuigi Frati, Direttore Scientifico Neuromed

3 Neuromed: la storia e gli organi istituzionali

d i b a t t i t o

4 Sanità e devolutionMichele Iorio, Presidente della Regione Molise

c h i e d i a l l ’ e s p e r t o

6 Gli Irccs e le nuove politiche sanitarieGiovanni Zotta, Direttore Generale Ricerca del Ministero della Salute

s p e c i a l i N e u r o m e d

8 Neuromed e l’Alleanza Ospedali nel MondoFrancesco Pompeo, Direttore Sanitario Vicario

i c o n g r e s s i d i N e u r o m e d

9 “L’io e il suo cervello”L’opinione di Rita Levi Montalcini

10 L’io e il suo cervelloTavola rotonda

s p e c i a l i N e u r o m e d

11 Esami PET e TC/PETal Neuromed di Pozzilli

12 La medicina nucleare

13 Irfo: quando la ricerca e la formazione spingono lo sviluppo del Centro Sud Italia

d a i d i p a r t i m e n t i

15 N e u r o l o g i a

16-17 Neuromed news

f o c u s o n

18 Sclerosi multipla, una malattia mediterranea?

20 c a s o c l i n i c o

22 l e a t t u a l i t à

a cura di Barbara Avicolli

23 l a f o r m a z i o n e

24 C e r t i f i c a z i o n e T ü v

NeuromedNewsAnno I, numero 1Febbraio 2007

aut. Tribunale di Brescian. 4/2007 del 13 febbraio 2007

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione inAbbonamento Postale – DL. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1 comma 1 DCB Brescia

Direttore responsabileMauro Boldrini

Comitato Editoriale:prof. Mario Manfrediprof. Erberto Melaragnoprof. Giovanni Orianidott. Francesco Pompeoprof. Ortensio Zecchino

Comitato Scientifico:prof. Alfredo Berardelliprof. Giovanni Cannataprof. Giampaolo Cantoreprof. Ferdinando Cornelioprof. Vincenzo Espositoprof. Fabrizio Eusebiprof. Luigi Fratiprof. Giuseppe Lemboprof. Andrea Lenziprof. Claudio Mastrocolaprof. Ferdinando Nicolettiprof. Aldo Pincheraprof. Stefano Ruggieriprof. Marco Salvatore

NEUROMEDOSPEDALE:Via Atinense, 1886077 Pozzilli (IS) ItalyTel. +39 0865.9291Fax +39 [email protected]

PARCO TECNOLOGICO:Località Camerelle -86077 Pozzilli (IS) ItalyTel. +39 0865.915203Fax +39 [email protected]

RedazioneIntermedia srl

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[email protected] www.medinews.it

Amministratore unico:Sabrina Smerrieri

Coordinamento redazionaleUfficio relazioni esterne NeuromedBarbara Avicolli

StampaStaged, San Zeno (Bs)

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1 NeuroMednews

L A N O S T R A R I V I S T A riprende le pubblicazioni con una veste editoriale egrafica rinnovata. Rielaborare la rivista è stato un pretesto per pensare a chi rivolgersi eper interpretare le esigenze del nostro potenziale lettore.La nuova rivista ha l’ambizione di rivolgersi ad un pubblico composito di medici spe-cialistici, prevalentemente neurologi, medici di famiglia e semplici cittadini utenti del-le strutture sanitarie e potenziali fruitori degli avanzamenti conoscitivi e tecnologici de-

rivati dalla ricerca scientifica.In altre parole vorremmo che chiunque trovasse interesse, non in tutta la rivista, ma almeno ad uno degliarticoli in essa contenuti. Siamo peraltro convinti che, almeno per una rivista divulgativa come la nostra,i confini fra specialista, medico di famiglia e semplice cittadino, siano tutt’altro che definiti.Vi sono argomenti infatti su cui alcuni cittadini ne sanno più degli specialisti per i quali, anche nel lorocampo, è oggi impossibile pensare di conoscere tutto. Non siamo, il lettore lo avrà già intuito, una nuovarivista scientifica.Gli argomenti saranno trattati all’interno delle rubriche per quanto possibili fisse e sarà mantenuta la no-stra caratterizzazione “neurologica”. Siamo consci peraltro del fatto che gli ambiti delle specialità medi-che sono sempre meno delineati e divengono sempre oggetto/soggetto di intrusioni/protrusioni da parte die in altre specialità e discipline mediche, biologiche, sociali e filosofiche. Affronteremo quindi le tematichee le problematiche della neurologia con un taglio multidisciplinare, cercando di evitare visioni settoriali oparziali.Le rubriche daranno grande spazio alle tematiche di frontiera fra ricerca, clinica e medicina applicata. Ènostra idea che l’informazione relativa alle problematiche, alle potenzialità e più in generale alle applica-zioni pratiche del trasferimento delle acquisizioni scientifiche alla realtà clinica quotidiana sia oggi mol-to carente. Spesso il cittadino non è raggiunto da un’informazione completa e realistica ma solo da ba-gliori di una medicina tecnologica e avveniristica che , quando reale, è o addirittura sarà accessibile solo apochi. In quest’ottica avremo come rubrica fissa “intervista con esperto” dove verranno affrontate con ta-glio giornalistico ma con il massimo approfondimento possibile le tematiche sanitarie e di ricerca chemaggiormente interessano il grande pubblico.Senza ridursi ad un’ottica localistica la rivista sarà particolarmente attenta alla realtà molisana. Alcunimotivi di questa scelta sono ovvi e in qualche modo obbligatori. La rivista nasce come iniziativa editorialedell’Istituto Neuromed che è una delle principali realtà e istituzioni sanitarie del Molise e che quindi haprofondi legami con questo territorio. Non riteniamo peraltro che questo legame comporti un evitabile pe-ricolo di particolarismo perché il Molise, pur essendo una piccola regione, vive tutte le problematiche del-la moderna sanità ed è sicuramente emblematico, nel male e soprattutto nel bene, della realtà di tutto ilMezzogiorno.La nostra sarà infine la rivista dell’Istituto Neuromed senza essere un “bollettino” dell’Istituto: presentere-mo i percorsi, le novità e le problematiche assistenziali e di ricerca dell’Istituto in un’ottica rivolta ai citta-dini e ai colleghi che in altre realtà di ricerca operano e con noi collaborano.Dopo aver colto l’entusiasmo del nostro direttore e dei redattori tutti nell’avviarsi a questa ambiziosa im-presa, auguro loro buon lavoro e invio i miei più cordiali saluti a tutti i nostri, spero molti, lettori.

E r b e r t o M e l a r a g n o

Presidente Neuromed

e d i t o r i a l e Un debutto ed un ritorno

LA RIVISTA RIPRENDE LE PUBBLICAZIONI CON LINEA EDITORIALE E VESTE GRAFICA RINNOVATE

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2 NeuroMednews

N E U R O M E D N E W S nasce come strumento di comunicazione che sia in grado di andare oltre ladivulgazione scientifica per portare alla luce nuovi punti di vista, spunti di riflessione, argomenti di di-battito sulle Neuroscienze e sulla cura delle malattie del Sistema nervoso.Neuromed News non vuole più limitarsi a raccontare i risultati ottenuti all’interno del mondo della ricer-ca scientifica e tecnologica, ma vuole puntare i riflettori sull’esterno, sulle connessioni tra l’Istituto di ca-rattere scientifico e i contesti economici, politici, sociali in cui Neuromed stesso si colloca, influenzandolie venendone influenzato.Oltre a news, recensioni e curiosità ci saranno articoli di rassegna sull’attualità scientifica, interventi di ri-flessione su etica, politica, economia della ricerca. Voglio concludere ringraziando tutti coloro che collaboreranno alla rivista Neuromed News, per il vostroimportante contributo al successo del nostro obiettivo: migliorare la comunicazione scientifica per arri-vare a fornire servizi migliori a tutti.

L u i g i F r a t i

Direttore Scientifico Neuromed

Un saluto dal Direttore Scientifico dell’istituto Neuromed

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3 NeuroMednews

Storia dell'Istituto NeuromedFondato il 2 febbraio 1976 con il nome di Casa di Cura Sanatrix presso la sede in Venafro (IS). Nel 1983 l’Istitutoha ottenuto il primo riconoscimento come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.),finalizzato allo studio delle Neuroscienze ed alla cura delle malattie del Sistema Nervoso Centrale e Periferico.Tale riconoscimento è stato confermato con il decreto interministeriale del 16 luglio 1991 presso la nuova sededi Pozzilli (IS). La denominazione è stata modificata da Sanatrix ad Istituto Neurologico Mediterraneo S.r.l.Neuromed nel 1995. Il riconoscimento di I.R.C.C.S. è stato confermato in seguito con il Decreto del Ministerodella Salute del 15 febbraio 2005. L’Istituto Neuromed è quindi ente di rilevanza nazionale e di alta specialità edopera in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e la Regione Molise ed è in possesso dicertificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000 rilasciata dall’ente TUV Italia.Dal 1994 è operativa una convenzione con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” per la gestione diparte delle attività cliniche e di ricerca dell’Istituto, recentemente rinnovata come accordo trilaterale fraI.R.C.C.S. Neuromed, Regione Molise e Università “La Sapienza” di Roma (Deliberazione di Giunta Regionale 20gennaio 2004, n. 62). Rappresenta uno dei pochi Centri in Italia per lo studio e la cura dell’epilessia e deidisturbi del movimento (Morbo di Parkinson, tremore essenziale, distonie e dolore cronico).Per tali ragioni Neuromed è stato formalmente riconosciuto quale Centro di altissima chirurgia-neurochirurgiafunzionale orientato alla neurochirurgia di elezione con particolare riferimento allachirurgia funzionale oncologica, neurovascolare e traumatologica.L’Istituto Neuromed è inoltre riconosciuto quale:• Centro didattico e di formazione insieme ad altri soggetti istituzionali e scientifici(Piano Sanitario Regionale; deliberazioni di Giunta n. 406 del 13 marzo 2000; n.330 del 6 aprile 2001 e n. 308 del 25 febbraio 2002);• Polo assistenziale neurologico in tutti gli aspetti medico-chirurgici e riabilitativicon un bacino di utenza a carattere interregionale, ufficialmente e formalmentericonosciuto dal Consiglio Superiore di Sanità già nel dicembre 1994 con nota n.100.CSS/3.1.51-1/2200 del 14 dicembre 1994 e nota n. 100.47ics-94.1/1529 edanche dalla regione Molise nell’ottobre 1997 nell’ambito del “programmastraordinario di investimenti per l'edilizia sanitaria della regione Molise. Art. 20legge 11 marzo 1998 n. 67” (Regione Molise nota n. 9331 del 12 maggio 1998);• Presidio regionale per le le malattie rare del sistema nervoso e degli organi disenso(Deliberazione di Giunta n. 353 del 4 marzo 2002);• Centro regionale per la sclerosi multipla e la distribuzione di interferone.• Promotore di sperimentazioni gestionali e di ricerca sanitaria, con la Regione Molise e con le ASL regionali(Piano Sanitario Regionale);• Provider ECM per la Formazione Residenziale (Protocollo d’intesa tra Ministero della Salute e IRCCSNeuromed del 22/06/2004)

La sede ospedalieraL’Ospedale è una moderna struttura edilizia in grado di garantire condizioni abitative ottimali e risponde allemutate esigenze assistenziali ed ai più moderni requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali nel rispetto deglistandard europei di qualità. Le divisioni di degenza sono dotate di ampie camere a due letti e sono tutte munitedi bagno interno, telefono e tv.Il risultato è una confortevole unità abitativa nella quale è possibile anche soggiornare ed avere vita di relazionesenza disagi del sovraffollamento. L’istituto Neuromed esplica attività di ricovero ed attività ambulatoriale. OgniUnità operativa provvede non solo al ricovero dei pazienti di propria competenza, ma anche all’assistenzaambulatoriale che viene svolta sia come attività divisionale sia come libera attività professionale.

Il Parco TecnologicoIl Parco Tecnologico ha una superficie complessiva pari a circa mq. 3.000. Ogni laboratorio usufruisce diambienti indipendenti arredati ed è dotato di professionalità specifiche sia mediche che tecniche e diapparecchiature adeguate, come trasduttori per topi con relativa telemetria, stabulario per topi e ratti etransgenici, culture cellulari con laboratori dedicati, colture cellulari per cellule dendritiche, “vaccini tumorali”contro neoplasie cerebrali, microscopio confocale per isolamento “single cell”, sequenziatore per screeningmolecolare-isolamento e caratterizzazione molecolare DNA/RNA.

NEUROMED: LA STORIA

GLI ORGANI ISTITUZIONALI

Gli Organi Istituzionali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEProf. Erberto Melaragno PresidenteDr. Simone FeigDr. Biagio ChircoProf. Giuseppe BenagianoProf. Alberto Spanò

COLLEGIO SINDACALEProf. Giuseppe Paolone PresidenteDr. Giovanni PetrolliniProf. Marco Lacchini

COMITATO DI CONTROLLO del D.Lgs231 del 2001Dr. Nicola MoscatoProf. Osvaldo De TullioGen. Francesco Sciarretta

DIRETTORE SANITARIOProf. Pasqualino Simonelli

DIRETTORE SCIENTIFICOProf. Luigi Frati

COMITATO TECNICO-SCIENTIFICOProf. Ortensio Zecchino PresidenteProf. Aldo PincheraProf. Andrea LenziProf. Mario ManfrediProf. Ferdinando CornelioProf. Marco SalvatoreProf. Luigi FratiProf. Claudio MastrocolaProf. Giovanni CannataProf. Erberto Melaragno

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soluzione avrebbe potuto esserel’adeguamento più rispondente tra iLivelli Essenziali di Assistenzasanitari e i finanziamenti. E, perchéno, un altro intervento avrebbepotuto essere la riduzione dei servizi,provvedendo però a garantire glistessi nella maniera più efficiente.

Al di là dei provvedimentinazionali, cosa sta facendo laRegione per sanare il deficitsanitario?

La Regione Molise non ha potutofare altro che adeguarsi a taliprovvedimenti statali. Ci sono peròdelle risoluzioni che la nostraregione intende adottare a livellolocale: già portato all’attenzione delMinistro alla Salute, Livia Turco, edel Ministro dell’Economia, l’On.Padoa-Schioppa, a breve sarà siglatocon il Governo italiano unimportante ‘Piano di Rientro’, persanare le casse della sanitàmolisana. In tre anni tale misura,che poggia su una serie di interventistrutturali, tra cui la trasformazionedegli spazi, e un maggioreadeguamento funzionale rispetto aiposti letto, risolleverà le condizionidi eccedenza passiva della sanitàmolisana. L’obiettivo è anche quelloelevare il livello qualitativo delleprestazioni sanitarie, al fine diridurre la cosiddetta migrazionesanitaria che ammonta in Molise adoltre 60 mld di euro all’anno.

Le misure adottate in questi ultimianni riguardano in particolare il“pacchetto per il mezzogiorno”.

Lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italiadeve essere una priorità assoluta perl’intero Paese. In quest’otticaabbiamo dato vita, già da tempo, adun coordinamento tra tutte le

Regioni del meridione. Cisiamo visti più

volte tra

Qual è la posizione della RegioneMolise rispetto ai provvedimentisanitari sanciti nella Finanziaria2007?

Siamo contrari alla tipologia diticket sanitari introdotti dallaFinanziaria 2007. È un’applicazionepericolosa e impopolare. Occorrecertamente regolamentare il flussodi persone che accedono al prontosoccorso, ma non attraverso il

d i b a t t i t o s a n i t a r i o

Sanità e devolutionINTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE, ON. MICHELE IORIO

pagamento del servizio, in quantoquesto scoraggia ad esempiol’utilizzo di accesso alle emergenze.Il pronto soccorso è un servizioprimario che va garantito allapopolazione indiscriminatamente ein maniera gratuita. L’introduzionedi un costo per i cosiddetti ‘codicibianchi’, vale a dire emergenze dilieve importanza, è unprovvedimento deleterio che nontutela i cittadini. Così come ilversamento di 10 euro in più all’attodel pagamento di un esame clinico èoltremodo vessatorio.

Quali le soluzioni allora persanare il deficit sanitario inItalia?

Ben più sensato sarebbe statorisolvere il deficit sanitario delloStato italiano, attraversol’incremento del Fondo SanitarioNazionale oppure attraverso una piùrazionalizzata gestione delle risorse,abolendo la quantità eccessiva disprechi che caratterizza da sempre ilsistema sanitario italiano. Un’altra

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NeuroMednews5

i vari Presidenti e abbiamo messo apunto una strategia di interventocomune e condivisa. Strategia cheha portato proprio in questi giorniad approvare, insieme airappresentanti delle parti sociali e aConfindustria, un documento dipriorità e di richieste che porremoall’attenzione del GovernoNazionale. In sintesi possiamo diredi aver avanzato richieste per lequali ci aspettiamo rispostealtrettanto concrete. Certo i primimovimenti di questo Governo sulletematiche dello sviluppo e dellafiscalità non sono incoraggianti,purtuttavia l’unità di intentiriscontrata tra tutti i soggettiistituzionali, economici e sociali delMezzogiorno fa sperare inun’attenzione proporzionata eresponsabile.

Cosa è stato fatto in questi anni diamministrazione per migliorare illivello qualitativo delle strutture dicura e per favorire l’insediamentodi nuovi centri di ricercad’eccellenza nel Sud?

La sanità molisana in questi anni,prescindendo dalla riforma dellagovernance del settore, è cambiata.Abbiamo un sistema sanitario chepur tra luci ed ombre offre, tra ilsettore privato e quello pubblicoprestazioni di elevatissima qualità.La presenza di istituti di ricercaquali la Neuromed qualificano ilsistema e lo pongono all’attenzionedi un bacino d’utenza molto ampiorelativo a tutto il centro Italia.Risultato di una politica sanitarialungimirante e coraggiosa i cuifrutti si stanno gradualmentevedendo se è vero come è vero cheper la prima volta nella storia delMolise il saldo tra pazienti cheesportiamo e quelli che importiamoè positivo per i secondi. Segno cheabbiamo interrotto il flusso dimolisani che per curarsi devonoandare in strutture fuori regione oaddirittura fuori d’Italia e cheabbiamo iniziato ad importareutenti dal resto del Paese. Unrisultato importante questo che ci

incoraggia e che ci responsabilizzaad andare aventi investendo semprepiù in tecnologia, in ricerca e inampliamento delle prestazioni.Il Neuromed è da sempre fioreall’occhiello della sanità. Io,personalmente, nell’impegnopolitico ho affiancato ogniprocedimento di miglioramento ditale eccellente struttura. È sullaqualità che si può vincere ilconfronto con la concorrenza. In talsenso va riconosciuta l’essenzialitàall’interno del sistema sanitario nonsolo regionale, ma italianodell’Istituto Neuromed.

Crede che, a fronte dei recenti taglidei finanziamentiall’imprenditoria meridionale, lasinergia pubblico-privato possaessere una chiave per usciredall’impasse?

Ne sono convinto. I risultati positivifino ad oggi conseguiti ne sono unaprova. Sono d’altronde convinto cheil cittadino-utente ha interesse adavere prestazioni qualitativamente equantitativamente elevate; non loappassiona sapere se esse sonofornite da strutture pubbliche o dastrutture private convenzionate. Noidobbiamo continuare a qualificarele strutture pubbliche e le dobbiamofar interagire con quelle privatepresenti sul territorio. Il tutto in unalogica di sussidiarietà e di sapiente evirtuosa gestione delle risorseeconomiche disponibili.

La devolution: oltre a risorseadeguate per la sostenibilità delsistema sanitario, cosa chiedeteallo Stato per far sì che ilfederalismo non crei disparità ealtri viaggi della speranza perandare a curarsi nelle regioni piùricche?

Va detto innanzitutto che se ilfederalismo fiscale fosse già unarealtà il Molise potrebbe contare supiù risorse da destinare ai servizi conparticolare attenzione per quellisanitari. Possiamo, e dunquedobbiamo, pensare ad un sistema

con principi federali veri e concretiche tenga nella giusta attenzionequelle che sono le specificità delleregioni piccole e che ne salvaguardile caratteristiche territoriali edemografiche. È stato questol’impegno che ho chiesto al Capodello Stato Napolitano nel nostroultimo incontro, ed è quello che hopiù volte ribadito agli esponentigovernativi e parlamentari.

Come fare per “tenere in casa” i tanti “cervelli” che ancora oggisono costretti ad emigrare per poterlavorare in strutture adeguate?

Aumentare l’offerta universitaria;creare concrete condizioni affinché sirealizzino progetti e programmi diricerca, incentivare una continuaformazione delle professioni. Sonoquesti i vettori che hannocaratterizzato la nostra azione digoverno tesa a mantenere in regionei nostri giovani e a dare loro lapossibilità di trovare occupazione siaprofessionale che educativo-didatticanella loro terra.Il raddoppio degli studentidell’Università del Molise, l’aperturadi tre nuove Facoltà (medicina,ingegneria e lettere), laconcretizzazione, presso il Centrodella Cattolica e la Neuromed,nonché presso il Cardarelli e altrestrutture pubbliche, di progetti diricerca sono la testimonianza praticadel lavoro fatto e dei risultati fino adoggi conseguiti. Risultati che sono edebbono essere la base operativa sucui costruire programmi futurisempre più innovativi e sempre piùcapaci di dare risposte ai giovanimolisani e alle loro famiglie.

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eventuali ammanchi sono generatidall’attività assistenziale essendo ilfinanziamento della ricerca erogatosotto forma di contributo èaltrettanto vero che non sempre èstata visibile una netta linea didemarcazione tra i fondi per laricerca e quelli dell’assistenza. Inconseguenza di ciò le Regionimostravano diffidenza, in unasituazione di sofferenza dell’interosistema SSN, ad accollarsi costi la cui

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Dott. Zotta che fotografia può faredella situazione economico-finanziaria degli IRCSS in Italia?

È bene distinguere tra IRCCS didiritto pubblico e IRCCS di dirittoprivato. Per quest’ultimi è ovvio chele eventuali perdite sarannosostenute dalla proprietà. Alcontrario l’opera di risanamentodegli IRCCS pubblici deriva da unacomplessa mediazione tra lo Stato ele Regioni. Se è pacifico che gli

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Gli Irccs e le nuovepolitiche sanitarieGIOVANNI ZOTTA, DIRETTORE GENERALE RICERCA DEL MINISTERO DELLA SALUTE

NEGLI ULTIMI ANNI SONO STATI RICONOSCIUTI NUOVI IRCSS NELLA RETE

SANITARIA NAZIONALE E UNA PARTE SI SONO TRASFORMATI IN FONDAZIONI.

ENTRAMBI HANNO COME FINE DA PERSEGUIRE QUELLO DI INFORMARE LA

PROPRIA ATTIVITÀ A CRITERI DI EFFICACIA, EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ E SONO

TENUTI AL RISPETTO DEL VINCOLO DI BILANCIO, ATTRAVERSO L’EQUILIBRIO DI

COSTI E RICAVI, COMPRESI I TRASFERIMENTI DI RISORSE FINANZIARIE PER

SPECIFICHE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI. ESSI ORGANIZZANO LA PROPRIA

STRUTTURA MEDIANTE CENTRI DI COSTO IN GRADO DI PROGRAMMARE E

RENDICONTARE LA GESTIONE ECONOMICA, AMMINISTRATIVA E DELLE RISORSE

UMANE E STRUMENTALI.

natura poteva apparire incerta. Ilmancato accordo ha di fattocomportato un rallentamento deiriequilibri finanziari dell’IRCCSpubblici. Per risolvere il problema la legge diriforma ha di fatto demandato alleRegioni il compito della nomina deldirettore generale, figura simile,come responsabilità e legame con ilGovernatore, a quella dei direttorigenerali delle ASL. Questo dovrebbe, ein parte si sta già realizzando,normalizzare i rapporti tra le Regionie lo Stato a tutto vantaggio della“salute” dell’ente.Pertanto si può affermare che lalegge di riforma ha posto le basi perun costante miglioramentoobbligando gli IRCCS di dirittopubblico a perseverare nelriequilibrio economico potendo peròcontare, a differenza di ciò cheaccadeva negli anni precedenti, suregole ed interlocutori certi edaffidabili.

Nell’ultima Conferenzapermanente per i rapporti tra loStato e le Regioni, quali criteri sonostati utilizzati per dividere lerisorse economiche per promuoverel’attività di ricerca in coerenza conil programma di ricerca sanitariae con gli atti di programmazioneregionale in materia?

Le risorse economiche derivano dalSSN. Una quota di questo vieneaccantonata per il finanziamentodella ricerca sanitaria. Ilfinanziamento si divide in Ricercacorrente, Ricerca finalizzata, contocapitale. Purtroppo dal 2001 al 2005si è assistito ad una consistenteriduzione delle disponibilità da circa270 milioni di euro a circa 190milioni di euro con una riduzione

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approssimativa del 40%. Tutto ciò hadeterminato una sofferenza anchenel settore della ricerca degli IRCCS.I criteri utilizzati per ripartire lerisorse economiche sono diversi asecondo la tipologia delfinanziamento. La ricerca corrente èprogrammata dal decreto delMinistro della salute che individuagli obiettivi da raggiungere neltriennio in coerenza con i targets delPSN. Per ogni IRCCS sono previste lelinee di ricerca i progetti e gliobiettivi. La ripartizione economica èdeterminata tramite l’applicazione diindicatori oggettivi che sono, a titolodi esempio, l’impact factor (valoreassegnato alle pubblicazioniscientifiche da un soggetto terzo eutilizzato in tutto il mondo pervalutare la qualità della ricercascientifica), il case mix, la capacitàdi attrazione, i brevetti ecc. Le diverseperformance degli Istituti possonoessere premiate con una riduzione oun aumento del finanziamento.Ovviamente, con riduzioni a montedel finanziamento, tutti gli IRCCShanno assistito ad una riduzionesignificativa delle risorse destinatealla ricerca. La ricerca finalizzata ègestita tramite un bando pubblico incui vengono determinati dei temi,anche questi coerenti con quelli delPSN. I progetti sono selezionati daicomponenti della commissionenazionale della ricerca individuatanella legge di riforma. Analoga è laprocedura per il conto capitale cherappresenta il finanziamento perl’acquisizione di apparecchiature perla ricerca. Tutto il sistema è coerentenel senso che, secondo la disciplinadel riconoscimento, l’Istituto preparauna solida base di ricerca con laricerca corrente (uomini, materiali,laboratori ecc) ed inserisce obiettivipiù mirati o diversi, resi peròpossibili dall’esperienza acquisita,con la ricerca finalizzata e con leapparecchiature del conto capitale.Tutto sempre coerente con leaspettative del PSN.

Quali sono le direttive che ilMinistero vuole seguire per

aumentare la ricerca in Italia emigliorare la qualitàdell’assistenza, della diagnosi eprevenzione?

Gli obiettivi possono essere raggiuntisolo investendo di più. Nel 2006 si ètornati ai valori del 2001 e in più sisono trovate risorse aggiuntive per100 milioni di euro per la ricercaoncologica. Il Ministero con lapropria rete di ricerca e in accordocon le Regioni deve sperimentarenuove soluzioni tese a migliorare laqualità dell’assistenza, delladiagnosi e della prevenzione. Sequeste esperienze sono positive devedivulgare la notizia affinché leRegioni possano trasferire questeconoscenze nel loro serviziosanitario. Attualmente infatti sono leRegioni responsabilidell’organizzazione del loro serviziosanitario e contrattano con lo statocentrale i soli LEA. Questi ultimisono i livelli minimi di assistenzache le Regioni debbono garantire atutti i cittadini a fronte delfinanziamento pubblico. Eventualiaggiunte, integrazioni sono a caricodella regione stessa. Pertanto ilruolo del Ministero della salute deveessere quello di sperimentare nuovesoluzioni, aumentare la“conoscenza” di base (le scopertedei laboratori di ricerca) e metterlaa disposizione di tutto il SSN. Laricerca non deve essere vista comeuna spesa qualunque ma come uninvestimento per il futuro.

Come riorganizzare la retenazionale italiana per arginarel’emergenze come liste di attesa? efermare i viaggi della speranzetra le regioni?

Il problema è che non esiste ancorauna vera rete nazionale. Nel 2005 ilMinistero della salute ha perseguitol’obiettivo di far approvare dallaConferenza stato regioni le lineeguida per lo Stoke (ischemia/emorragia cerebrale). Il target eraquello di consegnare alle regioniitaliane, che oggettivamente sitrovano ad un diverso livello di

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complessità del loro ServizioSanitario spesso difficilmenteconfrontabile, una sorta divocabolario comune checonsentisse loro di dialogare edinteragire su tematiche come lastroke unit o lo stroke team comepossibili forme organizzative ancheinterregionali. Tutto ciò puòrappresentare un buon inizio per lacreazioni di reti nazionali o solointerregionali. E in definitiva quelloche deve continuare a fare ilMinistero della salute:sperimentare, proporre, discutere lasostenibilità economica utilizzandola propria rete di ricerca, quelladegli IRCCS. Il secondo puntoquello dei viaggi della speranza traregioni è legato in modosostanziale allo stato di complessitàdel servizio sanitario regionale. Sel’offerta è presente sul territorio equesta è vissuta dai cittadiniresidenti come valida i viaggi dellasperanza saranno contenuti. Solo icasi complessi che hanno lanecessità di una estremaspecializzazione potranno avviarsi acentri super specializzati extraregionali o extra nazionali. Si portaa titolo di esempio il dipartimentodonna dell’IRCCS OncologicoGiovanni Paolo II di Bari che hasaputo in pochi anni concentraresu di sé la domanda della RegionePuglia ed anche quella extraregione sulle patologie oncologichedella donna. Questa feliceintuizione, finanziata dal Ministerodella salute, di un assettoorganizzativo dotato di tutte letecnologie e professionalitànecessarie ha dato una risposta diqualità ad una esigenza dellecittadine e la risposta è stataimmediata. Il Ministero può fornireun contributo di conoscenza edesperienza ma l’adozione sulterritorio spetta alla Regione. Ed ècompito delle regioni più evoluteesportare le loro esperienze vincentie del Ministero della salutepungolare quelle in situazione diarretratezza e renderle sensibili allaricezione delle novità.

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L ’ I S T I T U T O N E U R O M E D aderisce al progettoIPOCM – Integrazione e Promozione degli Ospedali e deiCentri Sanitari Italiani nel Mondo – e interviene,attraverso il teleconsulto medico e la formazione adistanza, nel migliorare la qualità delle prestazionisanitarie erogate dai Centri Sanitari Italiani nel Mondo.I Centri Sanitari Italiani nel Mondo (CSIM) sono collocatiin 22 Paesi e in Italia sono rappresentati con i CentriSanitari Nazionali di Riferimento (CSNR) attraverso gli

Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e grandi Ospedali pubblici e privati.

Per la realizzazione del progetto IPOCM esistono cinque obiettivi funzionali:

• la creazione di una rete tra Centri Sanitari Italiani nel Mondo e Centri Sanitari Nazionali diRiferimento, che opera attraverso il Segretariato di Assistenza Tecnica dell’Alleanza degli OspedaliItaliani nel Mondo;

• la riduzione delle criticità di tipo clinico-diagnostico e tecnico-organizzativo rilevabili neiCentri Sanitari, essenzialmente attraverso l’attivazione del servizio di teleconsulto asincrono,nell’interesse dei pazienti e dell’efficienza della struttura;

• l’aumento delle capacità professionali del personale sanitario dei Centri Sanitari Italiani nelMondo attraverso il servizio di formazione a distanza;

• il supporto per l’attuazione di gemellaggi su tematiche di mutuo interesse tra Centri SanitariItaliani nel Mondo e Centri Sanitari Nazionali di Riferimento, anche attraverso lo scambiotemporaneo di esperti e la sperimentazione di soluzioni innovative;

• l’acquisizione dei fabbisogni di salute delle popolazioni afferenti ai Centri Sanitari Italiani nelMondo per la formulazione di politiche coerenti di cooperazione sanitaria.Nel 2004 è stata creata l’Associazione “Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo” nel sostenernel’IPOCM, è orientata alla cooperazione e alla promozione sociale ed è impegnata nell’agevolare ladismissione delle apparecchiature sanitarie e tecnologiche giudicate per legge obsolete a beneficiodi quei Centri Sanitari Italiani nel Mondo, che ne facciano richiesta.Sono 36 Centri Sanitari Italiani nel Mondo e 33 Centri Sanitari Nazionali di Riferimento, a cuipossono aggiungersi enti pubblici, amministrazioni statali e regionali, istituzioni sanitarie ancheprivate interessate alla realizzazione degli scopi.L’Associazione, fondata dal Ministro della Salute, dal Ministro degli Affari Esteri, dal Ministrodell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, dal Ministro degli Italiani nel Mondo e da quellodell’Innovazione e le Tecnologie, è senza finalità di lucro.

F r a n c e s c o P o m p e o

Direttore Sanitario Vicario

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s p e c i a l i N e u r o m e d

Neuromed e l’Alleanza Ospedali nel MondoOGGI SIAMO TUTTI PIU AGGIORNATI E CONSAPEVOLI GRAZIE ALL’AMPLIARSI DEGLI SPAZI

CHE I MASS MEDIA DEDICANO ALLA SALUTE

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i c o n g r e s s i d i N e u r o m e d

I L P R E M I O N O B E L per la Medicina Rita LeviMontalcini è intervenuta al convegno “L’Io e il suoCervello e Ambiente, Coscienza e Cervello” svoltosi alNeuromed e parte integrante delle celebrazioni per ilcentenario dall’assegnazione del Premio NobelItaliano per la Medicina a Camillo Golgi (1906-2006).La Montalcini ha visitato i laboratori del ParcoTecnologico Neuromed, accompagnata dai giovani ricercatoridell’Irccs. La senatrice ha scambiato qualche battuta con loro e haespresso apprezzamento per la struttura definendo “emozionante’’tutta l’attività che si svolge presso i laboratori. Con lei anche il suoprimo studente. Si tratta di Luigi Frati, Direttore Scientifico dell’Istituto.“Sono stato il suo primo studente – ha detto Frati – quando è tornatadagli Stati Uniti d’America”. L’arrivo della Montalcini ha dato il via ai lavori con gli interventi degliesperti: Lamberto Maffei, Nicoletta Berardi, Edoardo Boncinelli, MarcoSalvatore, Giovanni Battista Cassano, Aldo Pinchera e Mario Manfredi. Poispazio al tavolo di confronto tra filosofi, medici e scienziati su “L’Io e il suoCervello”. Tra loro la Montalcini, Frati, Sergio Bartolomei e Laura Palazzani.Moderatore il Presidente del Comitato Scientifico di Neuromed, OrtensioZecchino. Hanno partecipato anche il Rettore dell’Universitàdegli Studi del Molise, Giovanni Cannata e il Presidentedi Neuromed, Erberto Melaragno. “La ricerca ècambiata in modo tale che posso pensare all’operache ho svolto come di tipo medioevale o al massimorinascimentale – ha spiegato la Montalcini – niente a

CRONACA DI UN IMPORTANTE INCONTRO:

“IL FUTURO DIPENDE DA QUELLO CHE RIUSCIREMO A CAPIRE

SUL FUNZIONAMENTO DEL CERVELLO”

“L’io e il suo cervello”

UN SECOLO DI

NOBEL1906

2006

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che fare con quello che sifa oggi e che si faràdomani. Oggi si aprononuove frontiere. Tutto ilfuturo dipende da quelloche riusciremo a capire sulfunzionamento delcervello”. La Montalcini hadefinito “essenziale laricerca integrata.Fortunatamente – hacommentato – sullo studiodel cervello non esiste piùil monopolio da parte deglianatomo-fisiologi o deifarmacologi. Ora è studiatoanche da matematici, fisicie informatici. È questo ilnuovo grande sviluppo.Cadute le barriere, hannocominciato a studiare ilcervello persone cheavevano conoscenze dialtro livello”. “Lei è stata definita unadonna che ha cambiato lacondizione femminile” – èstato osservato, e lascienziata ha risposto:“Purtroppo non lo hoancora fatto. Lo stofacendo in Africa dovededico tanto tempo alledonne. Abbiamo dato 800borse di studio per farlestudiare. La situazionetragica del continenteafricano cambierà quandole donne avranno quelloche è sempre stato loronegato: l’istruzione e lapossibilità di carrierapolitica e sociale”.Il convegno “L’io e il suocervello” della fondazioneNeuromed ha assunto unparticolare significatoperché inserito nellemanifestazioni delcentenario del premioNobel a Camillo Golgi.

l a t a v o l a r o t o n d a

L’io e il suo cervello“ L ’ I O E I L S U O C E R V E L L O ” , un convegno organizzato da Neuromed emoderato dal prof. Ortensio Zecchino, presidente del Comitato Scientifico di Neuromed, peranalizzare quali punti di connessione esistono tra la filosofia e la medicina e nello specifico trail pensiero filosofico e quello biomedico e neuroscientifico. Alla tavola rotonda hanno partecipato:

Rita Levi Montalcini premio Nobel per la Medicina Luigi Frati direttore scientifico NeuromedLaura Palazzoni Filosofia del diritto, Univ. Lumsa di RomaSergio Bartolomei Bioetica, Università di Pisa

Il titolo del convegno riprende quello di un famoso testo riferito a un dialogo che ebbe granderisonanza tra Karl Popper e John Eccles, due dei principali protagonisti della storia del pensierodel XX secolo. Il dialogo tra il filosofo e il neurofisiologo, che aveva vinto il premio Nobel, dettevita poi ad una pubblicazione del 1977 tradotta in italiano con il titolo appunto “L’io e il suocervello”. Karl Raimund Popper (1902-1994), tra i più influenti filosofi della scienza del Novecento, haproposto la falsificabilità come criterio di demarcazione tra scienza e metafisica.John Carew Eccles (1903-1997), premio Nobel nel 1963 per gli studi di neurofisiologia sullatrasmissione dello stimolo nelle cellule nervose.Il dialogo tra i due pensatori e ricercatori prendeva le mosse dal classico binomio cartesiano rescogitans - res exstensa.A trent’anni di distanza Neuromed ha organizzato una tavola rotonda con l’intento diabbracciare nella discussione la filosofia di Popper e la medicina di Eccles toccando due altipicchi dell’esperienza e dell’avventura scientifica e umanistica, due momenti del pensiero:quello filosofico e quello biomedico e neuroscientifico. L’incontro tra i diversi settori dellaconoscenza deve contraddistinguersi, nei meeting tra filosofi e ricercatori medico-scientifici,nella capacità degli uni di far comprendere agli altri, e viceversa, le proprie ragioni, proposte eidee. Se questo può avvenire, quando avviene, il beneficio si estende a tutti ma soprattutto ainon addetti ai lavori, cittadini cui vengono forniti strumenti per comprendere realtà ostiche esentirsi così partecipi delle evoluzioni e del progresso. Inoltre va sottolineato anche l’intrinsecovalore didattico, educativo e culturale di questo genere d’iniziative che contengono uninsegnamento di validità generale e cioè: si ha reale e profondo possesso di un’idea o di unconcetto, anche di crescente complessità, quando lo si riesce a spiegare e tradurre a beneficio diun numero sempre maggiore di persone. Ed è questo l’obiettivo – ambizioso – del convegnoorganizzato da Neuromed.

La presenza della prof.ssa Montalcini dà rilievo all’iniziativa Neuromed e testimonia l’impegnodella struttura in un settore di ricerca di cui il premio Nobel è stato uno dei massimi iniziatori alivello mondiale. La Montalcini ha introdotto il proprio intervento partendo da unapprofondimento diretto nel settore delle applicazioni delle acquisizioni della ricerca biomedicasul cervello.Il premio Nobel ha parlato del ruolo dell’ormone tiroideo in unamalattia neurologica altamente invalidante come lasclerosi multipla: oggi si sta valutando lapossibilità dell’impiego dell’ormone tiroideonon più solo nel modello animale manell’uomo.

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S O N O A T T I V I presso il Neuromed esami PET e TC/PET. Una nuova metodicadiagnostica estremamente qualificante per l’Istituto, considerato tra i centri di ricerca piùspecializzati e avanguardistici di Medicina Nucleare.“Nota anche come tomografia ad emissione di positroni, la PET è un’applicazione ad altacapacità diagnostica, che rivela i più intimi meccanismi biochimici dei tessuti tumorali,consentendo di diagnosticare molto precocemente la malattia”, ha precisato il Presidente delNeuromed, Prof Erberto Melaragno, che ha anche aggiunto che “la PET consente dilocalizzare eventuali focolai neoplastici e di seguirli nel tempo dopo il trattamento chirurgicoo radio-chemio-terapico”. Per la prenotazione, già attivata nell’Istituto, dal 9 gennaio scorso, è sufficiente comunicare iltipo di esame da effettuare, il proprio nominativo, la data di nascita e i recapiti personali.All’atto dell’esecuzione dell’esame, invece, occorre portare la documentazione relativa alquesito clinico (storia clinica, pellicole degli ultimi esami eseguiti, etc.). È importante inoltrecomunicare eventuali altre patologie, operazioni chirurgiche o trattamenti farmacologici incorso o eseguiti in passato.“La PET rappresenta un primo step di un variegato programma di ampliamento dei serviziclinici offerti dal Neuromed e di acquisizione di nuovi macchinari ad alta tecnologia per ladiagnosi d’immagine per il 2007. Tra questi, una Risonanza Magnetica da 3 TESLA, dadestinare alla ricerca scientifica, una seconda Risonanza Magnetica da 1,5 TESLA e ilpotenziamento dell’attuale Risonanza, per esami diagnostici, ed un Angiografo digitalizzato,destinato alla diagnosi vascolare e al trattamento endovasale di patologie vascolari, inparticolare aneurismi cerebrali. L’acquisizione di tali tecnologie”, ha concluso il PresidenteMelaragno, “consentirà all’IRCCS Neuromed di svolgere al meglio il ruolo istituzionale che glicompete nel panorama sanitario nazionale e in particolar modo dell’Italia meridionale, qualestruttura neurologica-neurochirurgica e neuroriabilitativa d’eccellenza per il Sud Italia”.

La tomografia ad emissione dipositroni (PET) total body

La tomografia ad emissione di positroni (PET) èuna metodica che utilizza un tracciantedebolmente radioattivo che, una volta iniettato(somministrazione endovenosa), vienemetabolizzato e si accumula nelle cellule tumoraliin misura superiore rispetto ai tessuti normali.Questo esame consente quindi di localizzareeventuali focolai neoplastici e di seguirli nel tempodopo trattamento chirurgico o radio-chemio-terapico. Per l’esecuzione dello studio PET èimportante portare a nostra conoscenza eventualialtre patologie, operazioni chirurgiche o trattamentifarmacologici in corso o eseguiti in passato.

Preparazione all’esame: è necessario undigiuno assoluto da almeno 8 ore, per evitareinterferenze nella captazione del tracciante. Èimportante segnalarci la presenza di diabete o lanon completa osservanza del digiuno richiesto. Ènecessario consegnarci, al momentodell’esecuzione dell’esame, la documentazionerelativa alla precedente storia clinica e soprattuttoeventuali pellicole degli ultimi esami eseguiti TAC,RM, PET o altre scintigrafieL’esame è controindicato in gravidanza edallattamento (quest’ultimo non è unacontroindicazione assoluta). Pertanto ledonne in età fertile possono eseguirel’esame solo se possono escludere lo statodi gravidanza ed allattamento.

Esecuzione dell’esame: il tracciante vieneiniettato in una vena del braccio o della mano.L’iniezione non comporta di solito nessunareazione allergica o effetti collaterali. Dopo

l’iniezione è importate rilassarsi ed evitarel’attività fisica, per ridurre la captazionemuscolare del tracciante. Durante l’attesa èpreferibile bere due o tre bicchieri di acqua eurinare frequentemente negli appositi bagniadiacenti alla sala di attesa interna. Taleprocedura ha lo scopo di ottimizzare la qualitàdelle immagini eliminando la radioattivitàpresente in vescica, in quanto il radiofarmacoche non si fissa ai tessuti viene eliminato conle urine.

Tempo di attesa: L’esame inizia di solitocirca 60 minuti dopo la somministrazione delradiofarmaco durante i quali il paziente dovràtrattenersi nella sala di attesa interna.

Durata dell’esame: La durata dell’esame è dicirca 40 minuti, durante i quali il pazientedovrà rimanere disteso sul lettino dellamacchina (simile alla TAC), mantenendo unarespirazione tranquilla e senza cambiareposizione sul lettino.

Cosa fare dopo l’esame: Dopo l’esame èpossibile riprendere le comuni attività, iltracciante non ha effetti tali da potercompromettere la capacità di guida. È buonanorma non sostare in prossimità di donne ingravidanza e bambini nelle successive quattroore.

Informazioni per la prenotazioneÈ necessario un digiuno di 8 ore (si può bereacqua nel periodo di digiuno, solo acqua e nonaltre bevande); l’ultimo pasto precedente alperiodo di digiuno deve essere povero incarboidrati (pasta, pane etc.).Si devono assumere tutti i farmacieventualmente prescritti agli orari soliti (non sideve sospendere alcuna terapia).Portare documentazione relativa al quesitoclinico (storia clinica, pellicole degli ultimiesami eseguiti (TC, RMN, PET, altrescintigrafie).In caso di PET cerebrale è necessaria una TCo RM recente (non più vecchia di 6 mesi)In caso di paziente diabetico che assumeinsulina prenotare l’esame alle ore 11.00circa: il paziente farà colazione alle ore 05.00circa del mattino associata alla quantità diinsulina solita per la prima colazione,successivamente digiuno fino all’esecuzionedell’esame. In ogni caso sarà misurata la glicemia primadella somministrazione del tracciante.

Impegnativa del medico di base

Per eseguire PET total Body prescrivere:Tomoscintigrafia globale corporea (PET)Per eseguire PET cerebrale prescrivere:Tomoscintigrafia cerebrale (PET)(Se possibile con quesito diagnosticocircostanziato).Entrambi gli esami sono eseguibili lo stessogiorno, in tal caso sono prescrivibili nellastessa impegnativa

Per eseguire TC / PET (in pratica, utilizzando laTC della PET come presidio diagnostico)Total Body: prescrivere su due impegnativediverse1- Tomoscintigrafia globale corporea (PET)2- TC senza m.d.c. collo, torace, addome

completo e pelvi

Per eseguire TC/PET Cerebrale: prescrivere sudue impegnative diverse1- Tomoscintigrafia cerebrale (PET)2- TC senza m.d.c. cerebrale

s p e c i a l i N e u r o m e d

Esami PET e TC/PET al Neuromed di Pozzilli

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Reparto di Medicina Nucleare

L’Istituto Neuromed svolge attività di assistenzasanitaria nell’ambito della Medicina Nucleare.Per prenotazioni telefonare ai seguentinumeri di telefono: 0865.929482 /510 /452Fax 0865.925351

Possono rivolgersi all’Istituto tutti i cittadini che lodesiderano, muniti di impegnativa ASL.• Le impegnative devono essere presentate alcentro accettazione (CUP) sito allo stesso piano delservizio (I sotterraneo)• Gli esami diagnostici vengono eseguiti il lunedì,

martedì, mercoledì, giovedì e venerdì secondoschemi ben definiti per tipologia di esame a partiredalle ore 9.00 con obbligo di prenotazione.• I referti possono essere ritirati dall’interessato, ocon delega e fotocopia di un documento deldelegato, a partire dal giorno successivo all’esamedalle 10.00 alle 18.00 dal lunedi’ al venerdi’ e ilsabato dalle 9.00 alle 13.00 presso il CUP.• Esami diagnostici urgenti sono refertati e ritirabiliin giornata.Inoltre e’ possibile richiedere al momentodell’esecuzione dell’esame la spedizione del refertoa domicilio dopo pagamento del costo dellaraccomandata.Il Servizio di Medicina Nucleare è convenzionatocon il S.S.N. ed esegue i seguenti esamidiagnostici:

CUORE Angiocardioscintigrafia 1° transitoAngiocardioScintigrafia all’equilibrioSPET miocardica di perfusione a riposo e/o doposforzoSPET miocardica di perfusione a riposo e/o dopotest farmacologicoSPET miocardica di perfusione per lo studio dellavitalità miocardia

POLMONIScintigrafia polmonare di perfusione

APPARATO DIGERENTEScintigrafia delle ghiandole salivariStudio scintigrafico del transito esofageoScintigrafia per lo studio dello svuotamento gastricoScintigrafia per lo studio del reflusso gastro-esofageoRicerca di diverticolo di MeckelValutazione scintigrafica del sanguinamento gastro-intestinale

FEGATO e VIE BILIARIScintigrafia epato-splenicaScintigrafia sequenziale epato-biliareScintigrafia epatica per ricerca lesioni angiomatose(con GR marcati)

TIROIDE - PARATIROIDI Scintigrafia tiroideaScintigrafia delle paratiroidi

APPARATO URINARIOScintigrafia renale sequenziale con calcoloclearanceScintigrafia renale statica (DMSA)valutazione scintigrafica del reflusso vescico-ureterale

APPARATO OSTEO-ARTICOLARE Scintigrafia ossea o articolare totale corporea Scintigrafia ossea segmentaria Scintigrafia ossea polifasica (dinamica)

SISTEMA NERVOSO CENTRALE SPET cerebrale perfusionale SPET cerebrale con radiofarmaci per recettoridopaminergici (recettoriale)

LOCALIZZAZIONE NEOPLASTICA E/OINFIAMMATORIAScintigrafia globale corporea con indicatori positiviScintigrafia segmentaria con indicatori positivi

SISTEMA LINFATICOLinfoscintigrafia

VISITE SPECIALISTICHEVisita specialistica medico-nucleare

Presso il Neuromed è consultabile l’elencodettagliato degli esami diagnostici eseguibili, lemodalità ed i tempi di preparazione e diesecuzione.Il personale del Servizio è a disposizione perinformazioni utili al paziente circa le modalità dipreparazione ed esecuzione di specifici esami.

La Medicina NucleareLa medicina nucleare fa parte della diagnostica per immagini e comprende la medicinanucleare convenzionale, che utilizza radiofarmaci marcati con radionuclidi emittentiradiazioni gamma e la tomografia per emittenti di positroni (PET), che impiegaradiofarmaci marcati con radionuclidi che nel loro decadimento emettono particelle(positroni).La medicina nucleare convenzionale comprende esami planari (scintigrafie) ed esamitomoscintigrafici (SPET). La PET permette l’effettuazione di esami tomograficisegmentari e totali corporei. Mentre la Radiodiagnostica consente di acquisire informazioni molto precise di tipoanatomico, le indagini medico-nucleari forniscono informazioni di tipo prevalentementefunzionale e metabolico, contribuendo alla diagnosi, alla prognosi ed alle scelteterapeutiche.Le tecniche scintigrafiche e tomoscintigrafiche consistono essenzialmente nello studiodella distribuzione in vivo di radiofarmaci, rappresentati da composti a differentecomportamento biologico marcati con isotopi gammaemittenti o da radionuclidi cometali. I radiofarmaci sono generalmente somministrati per via endovenosa e si comportanocome traccianti all’interno dell’organismo in esame. La tomografia per emissione di fotone singolo ha trovato una vasta applicazione inrapporto ad una serie di fattori favorevoli. Essa prevede l’utilizzazione di radionuclidigammaemittenti normalmente impiegati nelle più comuni tecniche scintigrafiche planarie quindi disponibili presso i centri di medicina nucleare.Le indicazioni degli esami SPET sono attualmente molto ampie: per alcune indagini laSPET rappresenta un completamento dell’esame planare, come ad esempio nei casi in cuivengono impiegati indicatori positivi, leucociti marcati o traccianti immunologici orecettoriali. In alcune indicazioni tuttavia la SPET va progressivamente sostituendo o hagià sostituito completamente la corrispondente tecnica planare.Nella PET vengono utilizzati radionuclidi emittenti di positroni, cioè di particellecorpuscolate (positroni), che dopo aver percorso un brevissimo tratto nella materia siannichilano, reagendo con un elettrone orbitale, con emissione di due fotoni gamma di511 KeV fra loro in coincidenza.I radionuclidi più comunemente impiegati (C-11; O-15; N-13) hanno un’emivita moltobreve nell’ordine di pochi minuti e pertanto devono essere prodotti nella sede stessa dellaloro utilizzazione mediante ciclotroni. Si tratta di radioisotopi di elementi particolarmente abbondanti in natura che possonomarcare pertanto composti organici, i quali, mantenendo invariate le loro caratteristichestechiometriche, non subiscono variazioni per quanto concerne sia le proprietà biologiche,sia il comportamento metabolico. Le molecole marcate con isotopi emittenti di positroniconsentono pertanto di valutare quantitativamente il flusso distrettuale ed anche diversefunzioni metaboliche tessutali ed in particolare il consumo di ossigeno ed il tasso diutilizzazione di substrati come il glucosio, gli acidi grassi e gli aminoacidi.Fra i radiocomposti metabolici quello maggiormente impiegato è il fluoro-desossi-glucosio marcato con F-18 (F-18 FDG), che dopo iniezione endovenosa viene fosforilato aFDG-6-fosfato, il quale non va incontro a glicolisi e rimane quindi intrappolato a livellocellulare per diverse ore.

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G i u s e p p e P a o l o n e *

Irfo: quando la ricerca e la formazione spingono lo sviluppodel Centro Sud Italia

L A R I C E R C A scientifica e laconsulenza aziendale effettuate perconto di enti pubblici e aziendeprivate grazie all’apporto di docentiprovenienti dal mondo accademicolocale e nazionale e dalle piùqualificate realtà imprenditoriali. Iltutto per offrire progetti di ricerca econsulenze caratterizzati da unassetto teorico quanto maiapprofondito e da un risvolto praticoassolutamente attuale. Sono queste

le principali aree di interventodell’I.R.FO., Istituto di Ricerca eFormazione di Pescara, presiedutodal Prof. Giuseppe Paolone,Ordinario di Metodologie eDeterminazioni Quantitative per ilManagement della Facoltà di ScienzeManageriali dell’Università “Gabrieled’Annunzio” di Chieti-Pescara.L’I.R.FO. si occupa inoltredell’organizzazione e della gestionedi corsi di alta formazione rivolti siaai giovani, per elevare il loro livellodi preparazione universitaria econsentirne un più agevole ingresso

nel mondo del lavoro, sia a tutticoloro che desiderano ampliare ilproprio bagaglio di competenzeprofessionali.Per quanto concerne la ricerca sononumerosi i progetti gestitidall’Istituto nel corso degli anni,caratterizzati da una comunevocazione allo studio e allo sviluppodi tematiche innovative. Tra di essi i più significativi sonostati il progetto “ResponsabilitàSociale e Bilancio Sociale” promossodall’I.R.FO. in convenzione conl’Assessorato alle Politiche Sociali

* Presidente dell’I.R.FO, Istituto diRicerca e Formazione di Pescara

QUALIFICATI PROGETTI DI RICERCA SCIENTIFICA E INNOVATIVE CONSULENZE

AZIENDALI, GESTIONE DI CORSI DI ALTA FORMAZIONE PER GIOVANI E PER CHI È GIÀ

INSERITO NEL MONDO DEL LAVORO. SONO QUESTI GLI INGREDIENTI CHE FANNO

DELL’I.R.F.O. UNO DEGLI ISTITUTI DI FORMAZIONE DI ECCELLENZA NEL PANORAMA

NAZIONALE.

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della Regione Abruzzo, che si èproposto di sensibilizzare gli attorieconomici del territorio ad unavolontaria e consapevole assunzionedella cosiddetta “responsabilitàsociale” attraverso l’adozione e lasperimentazione di un modello diBilancio Sociale. Di non minore impatto sul tessutoproduttivo e sociale abruzzese è statoil progetto “Improvement of personallife quality and improvement ofworking life quality of olderworkers”, presentato dal Politecnicofinlandese North Karelia nell’ambitodelle Azioni innovative finanziate dalFondo Sociale Europeo. Il progetto mira a proporre esperimentare soluzioni alternativeper lo sviluppo e lo sfruttamentodelle potenzialità dei lavoratori over55, aumentandone le motivazioni eprolungando il loro periodoproduttivo.

Ancora in via di realizzazione èl’ambizioso progetto “Modello digovernance della Regione Abruzzo”che ha l’obiettivo di implementareun metodo per il governo dei serviziassolti indirettamente dalla RegioneAbruzzo attraverso i propri entistrumentali, le società partecipate ele aziende che erogano servizi dipubblica utilità. Il tutto partendo dalpresupposto che la Governancerappresenta l’insieme dei principi edelle regole giuridiche e tecnichefinalizzate alla realizzazione di ungoverno regionale che sia, non soloefficace ed efficiente, ma ancherivolto all’informazione e alla tuteladegli interessi dei differenti attorieconomici e sociali dell’economiaregionale. Sempre nel campo della ricerca,l’I.R.FO. ha acquisito interessanticommesse dalla Regione Abruzzo frale quali un progetto portato avantida aziende speciali consortili per lagestione dei servizi sociali esociosanitari.E per contribuire ad un

innalzamento del livello dellaformazione del personale e delleprestazioni offerte dal ServizioSanitario Sanitario Nazionalel’I.R.F.O. ha portato avanti una seriedi innovativi progetti e corsi diformazione sulla promozione dellasicurezza e della comunicazione inambito sanitario. Fra i più avanzati quello organizzatoper i dipendenti di Neuromed, notoIstituto di cura e ricovero a caratterescientifico (I.R.C.C.S.), di rilevanzanazionale e di alta specialità,associato all’I.R.F.O.Il corso che verte sulla gestione dellacomunicazione e delle relazioniinterpersonali ha permesso aidipendenti sanitari e amministratividi Neuromed di approfondire le basie gli strumenti della comunicazioneinterpersonale, l’importanzadell’ascolto attivo e del feed back, divalorizzare la comunicazioneassertiva, di affrontare in manieraappropriata le interferenze, leinterruzioni e le contestazioni, digestire l’emozione e lo stress. Iconcetti espressi nei seminari, sonostati trasmessi in maniera ancorapiù immediata con l’ausilio diesercitazioni, simulazioni e giochi diruolo che hanno coinvoltoattivamente il personale.Il tutto per ottimizzare il rapportomedico paziente e per promuovereun corretto canale informativo fra lestrutture sanitarie e gli utenti sparsisul territorio. Fra i corsi organizzati dall’I.R.F.O.nell’area della sanità meritano diessere citati quelli sul controllo digestione nelle aziende sanitarie, sullaigiene e la sicurezza nelle strutturesanitarie, sulla normativa sullaprivacy e sui principi della sicurezzainformatica, sulla qualitàassistenziale, relazionale e gestionale,sulle tecnologie dell’informazionenella sanità, sulla valutazione dellaqualità nei servizi sanitari e sulperfezionamento della lingua ingleseapplicata al settore medico.

Vale la pena di ricordare chel’Istituto è arrivato ad acquisire unruolo di primaria importanza nelcampo dell’alta formazione e dellaricerca qualificata anche inconsiderazione del progressivo ecostante ampliamento dellacompagine associativa, verificatosinel corso del 2005 con l’inserimentodi nuovi e prestigiosi partner .Già alla fine del 2004 sono entrati afar parte della compagine associativadue enti pubblici quali la Provinciadi Chieti ed il Comune di Pescarache si sono aggiunti alla RegioneAbruzzo.Sono partner dell’I.R.F.O. anche lasocietà “Il Melograno Data ServiceSpA”, che fa capo all’OrdineOspedaliero dei Fatebenefratelli e chesi occupa dell’organizzazione e dellagestione dei sistemi informativisanitari e la Interplan Srl che operanel campo della consulenzaaziendale.

Fra i partner storici figurano le dueCamere di Commercio di Chieti ePescara, quattro Istituti di Credito(Banca Popolare dell’Adriatico,Caripe, Carichieti, Banca Popolare diLanciano e Sulmona), le imprese DeCecco e Fox e la società di revisioneRia & Partners mentre nellacategoria degli associati accademicifigurano dipartimenti universitari ecentri di ricerca ubicati nel centro-sud dell’Italia.Tutto ciò fa sì che l’I.R.FO. possaannoverarsi tra i più prestigiosiCentri di eccellenza, in grado diattrarre corsisti provenienti da variambiti e da varie località e disviluppare con successo ricercaapplicata su tematiche sempreattuali e innovative, mettendo adisposizione un partenariatoqualificato, un’esperienza acquisitasul campo ed una dotazione didocenti e ricercatori, in gran parteprovenienti dal mondo delle impresee delle professioni, di riconosciutovalore e di elevata competenza.

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15 NeuroMednews

ORARI E RESPONSABILIAMBULATORI DIPARTIMENTO DINEUROLOGIA

Neurologia Generaledott.ssa Anna Elisa Castellano dr. D’Alessio Carmeloda lunedì a venerdì 11.30 – 13.00

dott.ssa Filomena Fittipaldi martedì 14.00 - 18.00giovedì 15.00 - 18.00

Ambulatorio speciale per Epilessiae sindromi correlatedott. Pierpaolo Quarato lunedì e giovedì 15.00-18.00martedì e mercoledì 10.00-4.00

Sclerosi Multipladott. Paolo Bellantonio Lunedì 14.00 - 18.00Giovedì 14.00 - 19.00

d a i d i p a r t i m e n t i

N e u r o l o g i a

I L D I P A R T I M E N T O si occupa di malattieextrapiramidali, patologie cerebrovascolari e malattie delsistema nervoso periferico. Particolare attenzione è rivoltaalle nuove strategie terapeutiche nel morbo di Parkinson enelle altre forme di disturbi del movimento incluse leterapie chirurgiche ed infusionali (apomorfine).Nell’ambito delle patologie cerebrovascolari, accanto altrattamento della fase acuta, si studiano, segnatamente, gliaspetti della prevenzione primaria (e secondaria) la qualetrova attualmente ulteriore sostegno in farmaci di

documentata efficacia endotelio-protettiva. Per le malattie del sistema nervosoperiferico, unitamente alle terapie tradizionali, si prevede l’uso dei trattamentiimmunosoppressivi e di terapia infusionale con immunoglobuline. La secondaUnità Operativa si dedica alle malattie demielizzanti, demenze e cefalee.Nell’ambito delle prime, essendo la divisione centro prescrittore regionale, sipraticano tutte le attuali terapie di profilassi (interferoni, capolimero,mitoxantrone) ed inoltre regolari controlli ambulatoriali. In merito alle demenze,si sottolinea che è operativa presso l’Istituto una Unità di Valutazione Alzheimer, èpossibile effettuare una diagnostica precoce e trattamenti specialistici esperimentali. In ordine ai disturbi cefalalgici ci si occupa, in collaborazione con IlCentro Cefalee e la divisione di Day Hospital, di forme cronicizzate o condiagnostica differenziale complessa.

Coordinatore: prof. Mario Manfredi

Responsabile: prof. Stefano Ruggieri

Collaboratori: dott. Paolo Bellantoniodott.ssa Anna Elisa Castellanodott. Nicola Modugnodott.ssa Roberta Fantozzidott. David Iapaolo

Tel. 0865.929250Fax 0865.929267E-mail: [email protected]

Centro demenzedott. David Iapaolo martedì 14.00 - 18.00mercoledì 14.00 17.30

Disturbi del movimentodott. Nicola Modugno martedì 14.00 - 18.00

SERVIZI COLLEGATI

Centro CefaleeDr.ssa Anna Ambrosini da lunedì a venerdì 10.30-12.30

NeurogeneticaDr. Ferdinando Squitieri Lunedì/giovedì 10.00-12.00

NeuropsicologiaDr.ssa Mariella Simonelli Lunedì 14.00-16.00Mercoledì 9.00-12.00

Sono inoltre attivi il servizio diEEG/video-EEG del dott. Di GennaroGiancarlo e Neurofisiopatologiadel prof. Berardelli Alfredo

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NeuroMednewsMalattia di Parkinson: Nuove strategie terapeuticheneuroprotettive.

I ricercatori del Neuromed coordinati dal Prof. Ferdinando Nicoletti dell’Università diRoma “La Sapienza” hanno individuato un nuovo meccanismo coinvolto nelladegenerazione neuronale nelle malattie extrapiramidali quali la malattia di Parkinsone la Corèa di Huntington. I risultati di questo studio condotto nei laboratori dell’IstitutoNeuromed in collaborazione con centri di ricerca nazionali (Università di Roma “TorVergata”; Istituto Nazionale Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani, Roma; FondazioneS. Lucia, Roma) ed internazionali (Università di Ghent, Belgio; Consiglio delle RicercheMediche, Leicester, Regno Unito) saranno pubblicati sulla prestigiosa rivistainternazionale Journal of Neurochemistry. I ricercatori hanno dimostrato che latransglutaminasi, un enzima responsabile delle modificazioni post-traslazionali delleproteine, è coinvolto nella regolazione della catena respiratoria mitocondriale sia incondizioni fisiologiche che in condizioni patologiche. L’attività di questo enzimapotrebbe modificare la soglia alla quale si attivano i processi di morte neuronale nellamalattia di Parkinson e nella corèa di Huntington. Questi dati presentati al XXXIII Congresso Nazionale della LIMPE (Lega Italiana per lalotta contro la Malattia di Parkinson, le Sindromi Extrapiramidali e le Demenze),tenutosi a Stresa il 14-17 Novembre 2006, hanno valso la premiazione della Dott.ssaGemma Molinaro, ricercatrice presso il Laboratorio di Neurofarmacologia dell’IstitutoNeuromed.

Neurologia: studio svela comeneuroni fame lavorano durante ildigiunoDigiuno per motivi religiosi, politici o psicologici.In ognuno di questi casi, un pugno di cellule delcervello ha il compito di stimolare l’appetito e diassicurarsi che si rimanga affamati. Fa in modoche, quindi, non si perda l’importante istinto chespinge a nutrirsi dopo un periodo, più o menolungo, senza cibo. Un nuovo studio di un team discienziati della Yale University School ofMedicine (Usa), condotto su topi, svela lacomplessa serie di eventi molecolari chemantiene attivi i neuroni della fame.I ricercatori statunitensi - si legge su CellMetabolism - hanno infatti individuato uncollegamento chiave fra la presenza di unormone tiroideo attivo (triodotironina o T3) nelcervello e l’aumento della proteina Ucp2. Unaminoacido che è in grado di accrescere ilnumero di mitocondri, le centraline energetiche,nei neuroni che controllano l’appetito. Questaproteina consente alla zona del cervello doverisiede il senso di fame, di rimanere attiva anchenei periodi in cui non viene introdotto cibo ediminuisce l’energia di cui l’organismo dispone,spiega Sabrina Diano, a capo dello studio. In laboratorio, gli esperti hanno osservato che itopi in cui veniva spenta la proteina Ucp2 oppurel’enzima che stimola la produzione dellatriodotironina, mangiavano meno del solito dopoun periodo di digiuno. Ovvero, nel loro cervello siera letteralmente addormentato il senso di fame.Tutto questo - sottolinea Diano - mostral’importanza cruciale del legame fra la proteinaUcp2 e l’ormone T3, che mantiene stabilel’attività dei neuroni. E come se il T3 mediassel’attivazione della Ucp2 - evidenzia l’esperta -consentendole di produrre mitocondri e dimantenere vivo l’appetito anche dopo un periododi digiuno.

Neurologia: scoperte aree cervelloche 'Immaginano' il futuroChiudere gli occhi e immaginare il futuro. Èpossibile grazie alla preziosa attività di tre areedel cervello: la corteccia laterale sinistra, ilprecuneo sinistro e il cervelletto posterioredestro. Funzionano come delle sfere di cristallo,rendendo possibile la capacità unicamenteumana di creare immagini mentali di eventi chenon sono ancora accaduti. A scoprire le zone che ci permettono di sognarea occhi aperti la casa che compreremo o dovesaremo fra 10 anni, sono stati alcuni scienziatidell’Università di Washington (Usa), che hannoutilizzato la tecnica della risonanza magnetica(Mri) su 21 persone.Sottoponendo i volontari alla scansione dellamacchina per la Mri e chiedendo loro di pensaread eventi o azioni future, si è notato che sono

B R E V I

Epilessia: Promettenti terapie farmacologiche

L’epilessia rappresenta una patologia convulsiva relativamente frequente. Il danno neuronaleindotto dalle convulsioni è dovuto in parte ad una componente eccitotossica. L’uso di farmacicapaci di bloccare questa componente è limitato da gravi effetti collaterali. Quindi sononecessari farmaci più sicuri. Negli ultimi anni i ricercatori del Neuromed hanno dimostratoche la proteina Dickkopf-1, espressa durante lo sviluppo, viene riattivata tutte le volte che siverifica un danno al DNA, come nella morte neuronale ischemica. Sulla base di questi risultatii ricercatori del Neuromed coordinanti dal Prof. Ferdinando Nicoletti dell’Università di Roma“La Sapienza” hanno individuato un nuovo meccanismo coinvolto nella degenerazioneneuronale in modelli sperimentali di epilessia. I risultati di questo studio condotto neilaboratori dell’Istituto Neuromed in collaborazione con centri di ricerca nazionali (Università diPisa; SienaBiotech, Pisa; Università “La Sapienza”, Roma) ed internazionali (Università diAmsterdam, Olanda) saranno pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Epilepsia. Inquesto studio è stato dimostrato che la proteina Dickkopf-1 è in relazione con la morteneuronale in modelli sperimentali di epilessia, ed inoltre è espressa nell’ippocampo di pazientiepilettici. Questi dati suggeriscono che farmaci in grado di bloccare la funzione di Dickkopf-1potrebbero avere un potenziale impiego terapeutico nel ridurre il danno neuronale nei pazienticon epilessia del lobo temporale.

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17 NeuroMednews

Neurologia: identità e azionepercepite da 2 aree distintecervelloDue comandi diversi, uno per mettere a fuocol’identità di un corpo, l’altro per focalizzarnel’azione. Nel cervello sono due, e distinte, le areeche elaborano l’identità e il movimento del corpoumano. Lo hanno scoperto i ricercatori italianiguidati da Cosimo Urgesi, psicologo ricercatorenel Polo regionale Friuli Venezia Giulia dell’IrccsEugenio Medea-associazione La nostra famiglia,in collaborazione con l’università La Sapienza el’Irccs Santa Lucia della Capitale.Un risultato che, secondo gli scienziati, potrebbeoffrire nuove strade nella lotta all’anoressianervosa, la condizione più nota in cui unapersona ha un’alterata percezione erappresentazione del proprio corpo. Lo studio èpubblicato su Nature Neuroscience. Ilriconoscimento dell’individualità e dell’identità delcorpo è affidato all’attività di un’area dellacorteccia visiva, la Extrastriate body area (Eba) -spiega l’equipe italiana - mentre la corteccia pre-motoria ventrale (cPMv) è determinante percomprendere ciò che il corpo sta facendo. Iricercatori sono giunti a questi risultati grazieall’utilizzo della stimolazione magneticatranscranica ripetitiva, una tecnica non invasiva ingrado di interferire transitoriamente con l’attivitàdelle aree stimolate, inducendo una lesionevirtuale. Così facendo, è stato osservato chestimolare l’area extrastriata interferisce con lapercezione dell’identità di individui che eseguonol’azione, mentre la stimolazione della cortecciapremotoria ventrale manda in cortocircuito lapercezione di due diverse azioni eseguite dallostesso individuo. I risultati - commentano gliscienziati - chiariscono le basi neurali dellarappresentazione visiva del proprio corpo e delcorpo degli altri. E aprono nuove prospettive perla comprensione delle alterazioni dellarappresentazione corporea in campo neurologicoe psichiatrico, per esempio nel casodell’anoressia. Una più accurata conoscenza dellestrutture corticali implicate nella codificazione deidiversi aspetti del corpo - sottolinea Urgesi - puòaiutare la messa a punto di piani di intervento perla riabilitazione dei disturbi dell’immaginecorporea, da adulti e durante l’infanzia.

Sonno: Ain, emozioni 'vietate' per25mila italiani narcoletticiLa storia di Wendy Richmond, la donna ingleseche non può dire ti amo perché perde le forze esviene, è anche la storia di quasi 25 mila italiani.Tanti, infatti, sono i connazionali malati dinarcolessia, una patologia neurologica che causaun irresistibile impulso ad addormentarsi, ma chenella maggior parte dei casi (80%) siaccompagna a un sintomo detto cataplessia oparalisi flaccida: l’impossibilità a emozionarsi,

pena la perdita momentanea dei sensi. A ricordare i dati dopo il recente caso di cronacaè l’Associazione italiana narcolettici (Ain), chesottolinea come nel nostro Paese siano soltantoun migliaio i casi di narcolessia diagnosticati. Glialtri 24mila malati non sanno ancora di esserlo.La narcolessia, si legge in una nota dell’Ain,colpisce quattro persone su 10 mila e restatuttora una malattia sconosciuta anche ai medici- avverte Icilio Ceretelli, presidentedell’associazione - Nella nostra attività vediamo,infatti, casi di persone che sono statericonosciute narcolettiche solamente dopo 50anni dall’esordio dei primi sintomi. Ed è nellanorma che un narcolettico impieghi circa setteanni ad arrivare alla diagnosi corretta. Più cheuna malattia rara, dunque, la narcolessia èsoprattutto una patologia sotto diagnosticata.Spesso il narcolettico viene scambiato perepilettico, depresso o malato di sindrome daaffaticamento cronico. La narcolessia è lamalattia del non-sorriso, continua Ceretelli,perché la concomitanza fra la perdita di forze el’emozione che la causa fa sì che il malatoimpari a controllare le emozioni al punto daapparire freddo sia al partner che ai figli. E così,sottolinea, anche la sfera sessuale è fortementecondizionata, perché all’acme del piacere siassocia di norma una crisi di cataplessiafortemente condizionante per la qualità delrapporto di coppia. Ma quali sono i campanellid’allarme che possono indurre pazienti efamiliari a sospettare la narcolessia? I sintomiprincipali, elenca l’Ain, sono l’eccessivasonnolenza diurna, la cataplessia, le allucinazioniipnagogiche (veri e propri sogni ad occhi aperti)e la paralisi del sonno, caratterizzata dallaconsapevolezza di non riuscire a muoversimalgrado il desiderio di farlo. Un quinto segno èpoi il sonno notturno disturbato, e un sesto sonoi cosiddetti comportamenti automatici: gesti oazioni complesse, ma eseguiti in uno stato digrave sonnolenza.La diagnosi certa può essere soltantostrumentale, precisa però l’associazione, eprevede un iter abbastanza complesso che soloin pochi centri del sonno è possibile completare.È, infatti, necessario uno studio polisonno graficodel sonno notturno, seguito da un test detto Mslt(Multiple Sleep Latency Test) sempre daeseguire nel laboratorio del sonno. Quanto allecure, il trattamento farmacologico è al momentosolo sintomatico: farmaci stimolanti percombattere la sonnolenza, e antidepressivi o ilgamma idrossibutirrato (non disponibile in Italia)per la cataplessia. Da pochi anni, conclude l’Ain,è noto che all’origine della narcolessia c’è undeficit marcatissimo o addirittura l’assenza di unpeptide prodotto dall’ipotalamo e denominatoipocretina od orexina. Questa scoperta aprequindi grandi speranze per la diagnosi e la curareale della malattia.

proprio le tre zone ad attivarsi e ad illuminarsisugli schermi dei radiologi, nel momento in cuisi dà carta bianca alla propria mente e si pensaagli anni che verranno. Tre zone che,curiosamente, sono coinvolte anchenell’immaginazione dei movimenti del corpo:quando il cervello umano pensa al futuro,dunque, lo fa dando vita a una serie di azionivirtuali vere e proprie. Ricerche precedentiavevano infatti dimostrato che, chiedendo a unindividuo di immaginare di giocare a baseball,nel suo cervello si può notare un comandoall’area adibita al movimento di un braccio.

Farmaci: Aifa, nuove regole suantipsicotici per malati condemenzaNuove regole per la somministrazione di farmaciantipsicotici, di prima e seconda generazione,nei pazienti con disturbi psicotici ecomportamentali affetti da demenza. A suggerireun programma di farmaco-vigilanza attiva è laCommissione consultiva tecnico scientifica (Cts)dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Rispettoal passato, si concede al medico il poterediscrezionale di somministrare al malato unmedicinale off-label, cioè con un’indicazionediversa da quella autorizzata.In pratica, la Commissione dell’Aifa stabilisceche in singoli casi il medico, sotto la sua direttaresponsabilità e previa informazione eacquisizione del consenso del malato, puòimpiegare un medicinale con un’indicazione, viadi somministrazione o utilizzazione diversa daquella autorizzata, qualora ritenga in base a datidocumentabili che il paziente non possa essereutilmente trattato con farmaci per i quali sia giàapprovata quella indicazione terapeutica. Epurché tale impiego sia noto e conforme a lavoriapparsi su pubblicazioni scientifiche accreditatea livello internazionale. La prescrizione degliantipsicotici sarà circoscritta ai centri specialisticiautorizzati, identificati dalle Regioni, con laprocedura di rimborsabilità da parte del Serviziosanitario nazionale. Cambiano anche i moduliper la prescrizione di inizio trattamento, adottatidalle aziende sanitarie, e le schede dimonitoraggio. Le visite di controllo, invece,dovranno effettuarsi ogni due mesi, per cui laCommissione ha disposto che la dispensazionedei farmaci non può superare i 60 giorni diterapia.

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18 NeuroMednews

Sclerosi multipla, una malattia mediterranea?

f o c u s o n

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19 NeuroMednews

Il bacino dei Paesi del Mediterraneo non è

accomunato solo da matrici culturali simili e da

ricchezze ineguagliabili appartenenti al

patrimonio storico di ciascuna identità ma

riferibili ad antiche civiltà in parte comuni.

Anche dal punto di vista medico vi sono

profonde similitudini e analogie, tanto che nella

suddivisione delle zone del pianeta,

l’Organizzazione Mondiale della Sanità include

l’Italia nell’Europa del Sud, assieme a tutti i

Paesi del Mediterraneo. Le somiglianze risultano

evidenti e riassumibili dando un’occhiata anche

fugace ai dati epidemiologici: minori tassi

d’incidenza delle malattie cardiovascolari e

tumorali (non direttamente legate al fumo)

rispetto ai Paesi del Nord Europa e agli Stati

Uniti, maggiori affezioni respiratorie (ad es.

bpco da fumo), minori tassi d’incidenza

dell’osteoporosi rispetto al Nord Europa

(sedentarietà), indici di mortalità inferiori per

molte di queste malattie (in particolare tumori

del tratto digerente), minori tassi d’incidenza di

malattie psicosomatiche e di suicidi,

preponderanza delle influenze ambientali e di

stile di vita rispetto ai geni per alcune malattie,

ad esempio per la sclerosi multipla secondo

quanto riportato nel recente studio di Iss,

Ministeri Salute e Istruzione pubblicato il

20/10/2005 su Annals of Neurology e finanziato

dalla FISM - Fondazione Italiana Sclerosi

Multipla.

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Anamnesi Patologica Prossima:nel 2003 episodio acuto di deficit del visus in OD condiagnosi di sospetta neurite ottica retrobulbare. Successivamente la paziente è stata sottoposta a terapiacortisonica.Nel luglio 2004 episodio di sospetta paralisi di Bell. Si ricovera per gli accertamenti e per le cure del caso.

ESAME NEUROLOGICO· Paziente vigile, orientata nel tempo e nello spazio· Esoftalmo in OS· Nervi cranici in ordine· Non deficit di forza ai 4 arti· Non deficit delle sensibilità superficiali e profonde ai 4arti

· ROT normoevocabili e simmetrici ai 4 arti· RCP in flessione bilateralmente· Stazione eretta e deambulazione nella norma

ITER DIAGNOSTICO· Es. ematochimici: nella norma· Dosaggio autoanticorpi: positività ANA· Es. citochimico ed immunoelettroforetico del Liquor:nella norma eccetto Indice di Link: 0.83; Presenza dibande oligoclonali

· Es. urine: nella norma· ECG: nella norma· Videat oculistico: nei limiti della norma· Potenziali evocati Motori: nei limiti della norma· Potenziali evocati Somatosensoriali: nella norma· Potenziali evocati visivi: nella norma

RMN ENCEFALO (OTTOBRE 2004)· Presenza di multiple aree di iperintensità di segnale in T2e DP localizzate bilateralmente nella sostanza biancadegli emisferi cerebrali, con prevalentementeinteressamento del corpo calloso e della sostanza biancaperiventricolare.

· Dubbia area di potenziamento dopo mdc in sedetemporale sinistra.

· Quarto ventricolo normale ed in sede. · Nella norma per morfologia e dimensioni il sistemaventricolare sovratentoriale.

· Normali gli spazi sub-aracnoidei della base e della volta.

MIDOLLO CERVICALE· Piccola area di alterato segnale (iperintensa in T2) alivello C2-C3 a sinistra.

· Non evidenti altre sicure alterazioni del segnalemidollare.

· Non potenziamenti dopo mdc.

Durante il ricovero la paziente è stata sottoposta a terapiainfusionale con Cortisonici per 4 giorni e dimessa conl’indicazione di praticare controllo RMN Encefalo e

Centro sclerosi multiplaIRCCS Neuromed-PozzilliP. Bellantonio, R. Fantozzi, S. Ruggieri.

CASO CLINICO

SCLEROSI MULTIPLA DI TIPO RELAPSING-REMITTING

M.A ., anni 15, sesso femminile

Anamnesi Familiare: padre di 39 anni in abs, madre di 38 anni in abs; unfratello di 9 anni in abs. Familiarità per cardiopatia, diabete e tireopatia.

Anamnesi Fisiologicanata a termine da parto eutocico, normale sviluppo psico-fisico. Menarca a 9 anni, cicli di ritorno regolari. Non fumatrice, non assume alcolici, alimentazione varia,diuresi regolare, alvo regolare. Normale ciclo sonno-veglia. Non riferite allergie a farmaci o ad altre sostanze.

Anamnesi Patologica Remota:riferiti i CEI. Riferiti episodi di cefalea dall’età di circa 10anni, diffusa o a localizzazione variabile, di intensitàmoderata, pulsante, della durata di alcune ore o di ungiorno intero, associata a fonofobia, circa 3 episodi al mese.

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cervicale e visita neurologica dopo tre mesi.

RMN ENCEFALO (FEBBRAIO 2005)· Presenza di due nuove aree lesionali senzapotenziamento dopo m.d.c.

· Esame neurologico : non evidenti focalità. Inizia terapiacon Avonex 1 fiala a settimana.

RMN ENCEFALO (GIUGNO 2005)Rispetto al precedente del febbraio 2005, rispetto al quale siosservano delle nuove aree lesionali localizzate, una nelcontesto del peduncolo cerebellare di sinistra, una a livellodella capsula interna di destra, alcune nel contesto dellasostanza bianca sottocorticale parieto-occipitale bilaterale,qualcuna nel contesto dei centri semiovali; di tali nuovearee, mostrano un sicuro enhancement post-mdc un’area localizzata in adiacenza al corno frontale del ventricololaterale di destra alla periferia omolaterale del ginocchiodel corpo calloso, una piccola area lesionale a sedefrontale destra sottocorticale ed una piùpiccola area lesionale a sede frontale destra sottocorticaleed una più evidente area localizzata nel contesto del centrosemiovale sempre a destra.

MIDOLLO CERVICALEDuplice area di iperintensità anteriore nel contesto dimidollo ad altezza dei somi di C3 e di C4; incorrispondenza di tali aree non si osserva sicuraiperintensità del segnale in T2, per cui l’ipotesi piùverosimile è che si tratti di artefatti. Assumendo tale ipotesi, i reperti a livello della porzionecervicale del midollo sembrano invariati rispetto alsopracitato precedente.L’unica sicura area di demielinizzazione si osserva in sedelaterale sinistra ad altezza della porzione inferiore di C2.

Esame Neurologico invariato per cui continua terapia inatto.

RMN ENCEFALO (Ottobre 2005)Rispetto al precedente esame del giugno 2005, sievidenziano 8 nuove aree lesionali dotate di nettoenhancement in fase post-mdc, localizzate,rispettivamente, in sede temporale posteriore corticalesinistra, in sede temporale corticale posteriore destra iuxta-ventricolare, in sede temporale craniale sinistra nelcontesto della corteccia a livello della corona radiata disinistra, in sede frontale corticale sinistra, a livello dellasostanza bianca sottocorticale frontale sinistra, in sedefrontale corticale parasagittale sia sinistra che destra. Èpossibile, inoltre, la presenza di qualche puntiforme nuovaarea lesionale, priva di significativa impregnazione doposomministrazione del mezzo di contrasto, nel contestodelle corone radiate e dei centri semiovali.

MIDOLLO CERVICALEI reperti sono sostanzialmente sovrapponibili alsopracitato precedente.· Non aree di contrast-enhancement.· Si conferma la presenza di una sicura area lesionalenel contesto dell’emiporzione sinistra del midollospinale ad altezza della porzione inferiore di C2.

· Non altre sicure aree di demielinizzazione.

ESAME NEUROLOGICO: non evidenti lesioni focaliEDSS:1,5Nuovo ricovero per terapia infusionale con Solumedrol 1grammo/die per 5 giorni + 500 mg. Per altri due giorni e modifica terapia modificante ildecorso con rebif 22 mcg tre volte a settimana.

La paziente praticherà nuovo controllo clinico eneuroradiologico a distanza di tre mesi.

C O N C L U S I O N I

Si tratta di un caso abbastanza tipico di

Sclerosi Multipla di tipo remittente-

recidivante ad esordio infantile (inferiore

a 16 anni), con severo decorso ed attività

di malattia, evidenziato in particolare

dalla RMN nonostante la stazionarietà

del quadro clinico neurologico, che

sottolinea l’importanza del follow-up sia

clinico che neuroradiologico di questi

pazienti e la necessità di iniziare

precocemente una terapia che modifichi

il decorso naturale della Sclerosi

Multipla.

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Convenzione per attività di ricercaUniversità degli studi “La Sapienza”di RomaUniversità degli studi del MoliseIrccs Neuromed di Pozzilli

Come già avvenuto nella convenzione con l’Università “La Sapienza” di Roma,che regola rapporti e attività nel settore delle neuroscienze, l’Istituto Neuromedsi relaziona anche ad un’altra realtà di ricerca universitaria, impegnandosi acollaborare con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi delMolise, per la programmazione e attuazione di progetti di formazione e diricerca, di attività di stage, di utilizzo di piattaforme tecnologiche nell’ambitodelle neuroscienze, della medicina molecolare e dei settori scientifici collegati. L’occasione è data dalla recente inaugurazione in Molise del Polo Didatticodella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del Molise.Cerimonia memorabile svoltasi lo scorso aprile alla presenza delle più elevatecariche politiche, militari e religiose molisane.

L’inaugurazione del Polo Didattico ha rappresentato il momento finale del complesso iterprocedurale istitutivo della Facoltà. Un percorso nel quale sono state esaminate tutte lemotivazioni di fondo della proposta progettuale, la previsione della domanda, gli obiettiviformativi e le aree di eccellenza e di ricerca e caratterizzato da una costante e continua fase diascolto che l’Università del Molise ha inteso sempre tener viva e aperta con tutte con leIstituzioni e con le rappresentanze sindacali e delle categorie di operatori del mondo sanitario esocio-assistenziale della Regione. Soddisfacente finora il lavoro svolto, lo stesso Preside di Facoltà, il Prof Giovannangelo Oriani,ha riferito che “la Facoltà di Medicina ha iniziato il suo cammino seguendo le lineeprogrammatiche che erano state prefissate all’atto della sua istituzione”. Nel mese di settembre, ben 350 candidati hanno sostenuto il test d’ammissione, di questi 50gli studenti, secondo il numero stabilito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e dellaRicerca, sono stati ammessi ai corsi. “Il rapporto di 7:1 rientra nella fascia alta dei rapporti alivello nazionale, ha riferito il Preside Oriani con tono soddisfatto, aggiungendo che tutte e 50 lematricole hanno poi confermato l’iscrizione e hanno peraltro già affrontato i primi esami”.Giudizio positivo espresso anche dal Comitato di Valutazione del Sistema Universitario che, allafine del 2006, ha espletato una site-visit, passando in rassegna le strutture, le aule, le intese ele convenzioni, la produzione scientifica dei docenti, confermando la valutazione positiva giàespressa nel progetto iniziale.“La convenzione tra Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, Università degli Studi delMolise e IRCCS Neuromed di Pozzilli risponde all’esigenza di potenziare la rete di ricercabiomedica nel Molise, ha affermato il Preside di Facoltà, il Prof Giovannangelo Oriani,mettendo in collegamento le istituzioni universitarie con quelle realtà di ricerca biomedica checome Neuromed costituiscono un autentico patrimonio della regione. Si tratta di unaconvenzione quadro, ha continuato il Prof Oriani, che prevede attività di ricerca che tre entipossono svolgere, condividendo strutture e competenze, presso la sede del Neuromed, nelsettore delle neuroscienze. I progetti da attivare all’interno della convenzione possono essereproposti da ognuno dei partner e prevedono che ricercatori dell’Università del Molise possanooperare presso i laboratori Neuromed e viceversa”.“In effetti, questo Istituto, per le sue capacità scientifiche e per le sue attività assistenziali, si èguadagnato un posto di alto rilievo nel campo della sanità e si è posto all’attenzione nazionalee internazionale”, ha affermato il Presidente dell’IRCCS di Pozzilli, il Prof Erberto Melaragno,concludendo che “tutto ciò si è reso possibile anche grazie alla collaborazione con l’Università“La Sapienza” di Roma e, certamente, ulteriori traguardi si raggiungeranno, instaurando

rapporti con lagiovane Facoltà diMedicinadell’Università degliStudi del Molise.

Dal Neuromed nuovi interventiassistenziali dell’Inpdapin favore dei pensionati affetti dalmorbo di AlzheimerNell’ambito delle attività socio-assistenziali che l’INPDAP,Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti delleAmministrazioni Pubbliche, offre in favore dei suoipensionati, vi sono alcuni interventi assistenziali per coloroche sono affetti dal morbo di Alzheimer. Per espletare taleattività l’Istituto ha individuato due centri in Italia, cherisultano essere i più all’avanguardia per la cura del Morbodi Parkinson: la Fondazione Ferrero che ha sede a Milano ela Fondazione Neuromed di Pozzilli. Le attività svolte dallaFerrero riguardano, esclusivamente, le persone residentinelle regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’assistenzaofferta dall’Istituto Neuromed, invece, è rivolta ai residenti inMolise e Puglia, prossimamente il servizio sarà esteso ancheall’Abruzzo.In tal senso nell’aprile 2004 fu siglata la convenzione traINPDAP e Fondazione Neuromed. Oggi, tale convenzionetrova attuazione nell’inizio delle attività assistenziali presso lasede ospedaliera dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli.L’attività che il Neuromed svolge nell’ambito di taleconvenzione è fissata nel “Modello gestionale organizzativoper l’assistenza a soggetti non autosufficienti e affetti dademenza di Alzheimer”. L’azione operativa dell’Istituto siespleta, in sintesi, attraverso l’intervento di assistenzaresidenziale e diurna a tempo pieno (24h/24 per 365 giorniall’anno), garantendo un contatto costante con le famiglie acontenuto consulenziale – informativo, attraverso l’utilizzo diun centro di ascolto (call center) che si occupa di fornireinformazione, ascolto e sostegno alle famiglie che hanno alloro interno un malato di Alzheimer, allo scopo di sollevare,totalmente o parzialmente, i care givers dal caricoassistenziale. Il call center funziona anche come centraleoperativa e centro servizi.

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L e a t t u a l i t à A CURA DI BARBARA AVICOLLI

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E C M

Tutti i corsi di educazione continua inmedicina (E.C.M.) organizzati dall’IstitutoNeuromed sono consultabili sul sitowww.neuromed.it nella sezione dedicataalla “Formazione”. L’iscrizione al corso siriterrà completa solo quando l’UfficioOrganizzazione dell’Istituto Neuromedabbia ricevuto via fax al numero 0865-927575:• la scheda di iscrizione compilata intutte le sue parti • ricevuta contabile dell'effettuatobonifico bancario sul conto corrente: c/c 3000562/9 intestato a I.N.M.Neuromed, Banca Popolare di Puglia eBasilicata, Agenzia di Pozzilli, ABI 05385- CAB 78170

Le Aziende, Enti o Ordini Professionaliche iscriveranno 10 o più partecipantiallo stesso evento formativo potrannousufruire di una riduzione delle rispettivequote di iscrizione pari al 10% di ognisingola partecipazione confermata.

Per informazioni:Neuromed Parco Tecnologico Località Camerelle - 86077 Pozzilli (IS)Tel. 0865.915203 - Fax 0865.927575E-mail: [email protected]

Iscrizioni ON-LINE:www.neuromed.it, sezione “formazione”

13 aprile 2007

La riflessologia plantare

9.00 Test di ingresso

9.30 Cenni storici della terapia delriflesso

10.00 Anatomia del piede

10.30 Mappe zonali del piede

11.00 Schema del passo e patologie delpiede

11.45 La tecnica

12.30 Linguaggio del corpo

14.00 Trattamento dell’apparatourogenitale

15.00 Trattamento dell’apparato

digerente e delle ghiandole endocrine

16.00 Trattamento dell’apparatocircolatorio e linfatico

17.00 Trattamento dell’apparatomuscolo- scheletrico e respiratorio

18.00 Verifica finale di apprendimento

Responsabili Scientifici: Dott.Vincenzo Deda, Antonio Di Deco

Sede: Parco Tecnologico LocalitàCamerelle Pozzilli (Is)

Destinatari: Fisioterapisti

Numero minimo di partecipanti 20

Numero massimo di partecipanti 30

Crediti formativi: in attesa di rispostadal Ministero della Salute

Iscrizione on line: www.neuromed.it >formazione

A mezzo telefax: inviando la scheda diiscrizione al n. 0865/927575

Per informazioni: Tel. 0865/915203 –0865/915236

5 maggio 2007

La sindrome metabolica9.00 Test di ingresso

9.30 Presentazione del corso e obiettiviformativiAntonio Giovanni Tartaglione

10.00 Definizione ed individuazione dellaSindrome Metabolica Antonio Giovanni Tartaglione

10.30 La genetica dell’ipertensione nellasindrome metabolicaGiuseppe Lembo

11.15 Appropriatezza prescrittiva degliesami di laboratorio nel monitoraggiodella Sindrome Metabolica Giuseppe Castaldo

12.10 Il trattamento antidiabeticofarmacologico e non farmacologico Domenico Gattozzi

14.30 Il Medico di M.G. il counseling e ilruolo del pazienteAntonio Giovanni Tartaglione

15.30 Esercitazione a piccoli gruppi:presentazione di casi clinici “carta epenna” Antonio Giovanni Tartaglione

16.30 Discussione in plenaria con irelatori

17.30 Test di valutazione finale.

Responsabile Scientifico: Dott.Antonio Giovanni Tartaglione

Sede: Parco Tecnologico LocalitàCamerelle Pozzilli (Is)

Destinatari: Medici di medicinagenerale, cardiologi, internisti

Numero minimo di partecipanti 20

Numero massimo di partecipanti 30

Crediti formativi: in attesa di rispostadal Ministero della Salute

Iscrizione on line: www.neuromed.it >formazione

A mezzo telefax: inviando la scheda diiscrizione al n. 0865/927575

Per informazioni: Tel. 0865/915203 –0865/915236

10 maggio 2007

Insufficienza cardiacaepidemia del nuovomillennio Destinari: MMG, cardiologi, internisti,neurologi

17 maggio 2007

Nuove modalità ditrattamento nei gliomicerebraliDestinari: neurologi, neurochirurghi,oncologi, radiologi, MMG

24 maggio 2007

Alterazioni vascolari edanno cerebraleDestinari: MMG, cardiologi, internisti,neurologi, farmacisti

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L a f o r m a z i o n e

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L ’ I S T I T U T O N E U R O L O G I C O Mediterraneo, IRCCS - Neuromed di Pozzilli (IS), Istituto di ricovero ecura a carattere scientifico nelle Neuroscienze, ha ricevuto nuovamente il certificato di qualità per la conformità airequisiti della norma UNI EN ISO 9001:2000. La certificazione, rilasciata per la prima volta nel 2004 e riconfermata lo scorso 5 gennaio, in conformità alregolamento tecnico SINCET RT-04, per l’organismo di certificazione TÜV, conferma gli standard di eccellenza con cuiopera l’IRCCS Neuromed e offre una ulteriore garanzia per i cittadini-utenti della qualità dei servizi ospedalieri prestati.La certificazione garantisce, inoltre, coerentemente con lo sviluppo internazionale per l’applicazione delle Norme ISO9001 nelle Strutture Sanitarie, la crescita della consapevolezza della qualità, intesa non solo come adempimentolegislativo, ma supporto del miglioramento continuo dei servizi e prestazioni sanitarie. Standard qualitativi elevati per il Neuromed di Pozzilli riconosciuti ai seguenti ambiti: servizi di diagnosi e cura di altaspecialità in neurologia, neurochirurgia, neuroriabilitazione, neurogenetica, e campi correlati; servizi ambulatoriali(visite specialistiche e diagnostica strumentale); servizi di ricovero ordinario; servizi di Day Hospital (Day HospitalMedico e Day Surgery); servizi di terapia intensiva; servizi di laboratorio analisi; servizi di diagnostica per immagini e

strumentale; attività didattiche e formative inambito E.C.M. (EA 38, 37).Soddisfazione espressa dall’intero staffamministrativo, medico e paramedico cheopera all’interno della struttura. “Si tratta diun’importante riconferma e un elevatoriconoscimento che premia il lavoro e l’altacapacità professionale di tutto il personaleNeuromed, nonché la significativa attivitàdi ricerca scientifica dell’Istituto, haaffermato il Presidente ErbertoMelaragno”.

Barbara Avicolli

Certificazione TÜV, conferma gli standard di eccellanzadel Neuromed

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OspedaleAttività Assistenziale• Neurochirurgia• Neurochirurgia Funzionale• Neurologia• Complicanze Neurologiche delleMalattie Internistiche• Centro Epilessia• Neurologia vascolare• Centro Alzheimer• Neuroriabilitazione• Day Hospital• Day Surgery

Ambulatori Generali• Neurologia• Neurochirurgia• Neurocardiologia• Neuroriabilitazione• Neuroangiologia• Neurofisiopatologia• Neuroendocrinologia• Neurodermatologia• Neuropsicologia• Neuroftamologia

Ambulatori Speciali• Centro per lo studio e la curadell'Epilessia e sindromi correlate• Centro per lo studio e la cura delleCefalee• Centro per lo studio e la curadell'Ipertensione Arteriosa

• Centro per lo studio e la cura delMorbo di Parkinson • Centro per lo studio e la cura del laSclerosi Multipla• Neurochirurgia Funzionale• Neurogenetica e centro per le malattierare del sistema nervoso• Centro demenze e unità valutativaAlzheimer

Ambulatori di Diagnostica perImmagini, Strumentale e diLaboratorio• Diagnostica per Immagini (Radiologiatradizionale, Tac multislice, RMNtradizionale, RMN funzionale,Angiografia, Ecografia, MedicinaNucleare, SPECT)• Laboratorio di patologia clinica• Laboratorio di Anatomia Patologica• Laboratorio di Neurogenetica• Laboratorio di Neurofisiopatologia• Diagnostica e Terapia Vascolare

Parco TecnologicoDipartimento di Ricerca• Patologia Molecolare• Angiocardioneurologia• Neurologia• Neuroriabilitazione• Diagnostica per Immagini• Neurochirurgia

Centro Studi• Lauree brevi• Scuole di Specialità• Biblioteca• Formazione Continua

Direzione ScientificaDirettore scientifico: Prof. Luigi FratiTel. 0865.915203 - Fax [email protected]

Direzione SanitariaTel. 0865.929181 - Fax [email protected]

Numeri UtiliCentro Unico Accettazione (CUA)0865.929454/455Centro Unico Prenotazioni (CUP)0865.929482/452CUP Diagnostica0865.929510Segreteria Scuole0865.9295230Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP)0865.929273

C o m e r a g g i u n g e r c i

Distanze chilometriche• da Campobasso Km. 80

• da Isernia Km. 22

• da Roma (A1 uscitaS.Vittore del Lazio) Km. 150

• da Napoli (A1 uscitaCaianello) Km 90

• da Bari (A14 uscitaMontenero di Bisaccia) Km.220

• da Pescara (A14 uscitaVasto Sud) Km 156

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