3B-DNA
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QUALI CARATTERISTICHE VENGONO RICONOSCIUTE?
Scheletro zucchero-fosfato
Gruppi chimici delle basi azotate nei solchi INTERAZIONI CHE DIPENDONO
DALLA SEQUENZA DI BASI
INTERAZIONI CHE NON DIPENDONO DALLA SEQUENZA DI BASI
INTERAZIONI TRA ACIDI NUCLEICI E PROTEINE
LE PROTEINE CHE RICONOSCONO IL DNA POSSONO
ESSERE CLASSIFICATE IN DUE GRUPPI:
Riconoscimento sequenza-indipendente • Esempi:istoni, enzimi replicazione
Riconoscimento sequenza-dipendente • Esempi: fattori di trascrizione, enzimi di restrizione
ISTONI proteine basiche ed evolutivamente conservate
H1
H2B
H2A
H3
H4
elica
variabile
conservato
N
Ottamero di
istoni
H2A H2B
H3 H4
IL TRATTO DI DNA CHE AVVOLGE L’OTTAMERO E’
LUNGO 146 NUCLEOTIDI
LA DOPPIA ELICA E’ DISTORTA: 9.4-10.9 BASI PER GIRO (MEDIA 10.2 vs 10.4)
I LEGAMI TRA ISTONI E DNA:
-LEGAMI AD IDROGENO -PONTI SALINI
CODE ISTONICHE mediano interazioni con altre
proteine regolatrici
Modificazioni istoniche note e ben caratterizzate sono:
metilazione
acetilazione
ADP ribosilazione
ubiquitinazione
fosforilazione
Le code degli istoni possono essere modificate covalentemente
LA METILAZIONE DEL DNA E LE MODIFICAZIONI DEGLI ISTONI INFLUENZANO IL FENOTIPO
MECCANISMO GENETICO
Caratteri ereditari che risultano da cambi nella sequenza del DNA
Caratteri ereditari che non dipendono dalla sequenza del DNA
MECCANISMO EPIGENETICO
La DNA polimerasi III (batterica) ha una velocità di sintesi di circa 1000 nucleotidi al secondo.
Questo enzima ha una elevata processività (può catalizzare molte reazioni senza rilasciare il
substrato)
Quindi l’enzima:
- Rimane associato al DNA
- Scorre velocemente lungo la doppia elica
- (100 giri/secondo= circa 1000nt/sec)
GLI ENZIMI DELLA REPLICAZIONE
Oloenzima DNA polimerasi III
(10 subunità-900 kDa)
La subunità beta (dimero) consente lo scorrimento della DNA polimerasi
La subunità beta scorre sul DNA grazie alla sua struttura ed al tipo
di interazioni che stabilisce con l’acido nucleico
INTERAZIONI ELETTROSTATICHE (+/-)
NON SPECIFICHE
IL RICONOSCIMENTO COINVOLGE INTERAZIONI TRA SPECIFICI RESIDUI AMINOACIDICI E LE BASI AZOTATE DELLA SEQUENZA DI RICONOSCIMENTO
LE PROTEINE CHE RICONOSCONO IL DNA IN MODO SEQUENZA-DIPENDENTE
1. Caratteristiche della sequenza di DNA che viene riconosciuta (tagliata).
2. Caratteristiche della proteina (o sue regioni) che sono coinvolte nel riconoscimento.
LA PRESENZA DI QUESTE REGIONI (SU DNA E PROTEINA) PERMETTE DI PREVEDERE LA FUNZIONE
Esempi:
Regolatori della sintesi degli RNA (fattori di trascrizione)
Enzimi di restrizione (endonucleasi)
PROTEINE COINVOLTE NELLA REGOLAZIONE DELLA ESPRESSIONE DI SPECIFICI GENI
CARATTERISTICHE GENERALI: - RICONOSCONO SEQUENZE SIMMETRICHE (PALINDROMI) PIU’
O MENO COMPLESSE (CON AFFINITA’ 4x106 MAGGIORE DI UNA SEQUENZA CASUALE)
- SONO SPESSO OLIGOMERI (DIMERI O TETRAMERI)
5’- TGT ACTAGT TA ACTAGT AC - 3’ Ripetizione diretta: Repressore Trp
Ripetizione inversa: Repressore Lac
FATTORI DI TRASCRIZIONE
I FATTORI DI TRASCRIZIONE PROCARIOTICI CONTENGONO SPESSO UN
MOTIVO STRUTTURALE DI RICONOSCIMENTO DEL TIPO
ELICA-GIRO-ELICA
SI FORMANO INTERAZIONI MOLTO SPECIFICHE
Fattori di trascrizione eucariotici
- recettori degli steroidi
- oncogeni trasformanti (myc, jun, fos… possiedono un dominio leucine zipper)
(possiedono domini di tipo zinc fingers)
(Gcn4, CREB/ATF, C/EBP, AP1 (Jun-Fos))
Regione ad α elica costituita da: dominio N-terminale basico che “afferra” il DNA a 2 scanalature principali adiacenti dominio C-terminale di dimerizzazione con almeno 5 ripetizioni di Leucine (aa idrofobici) ogni 7 aa La dimerizzazione avviene tramite interazioni idrofobiche tra le 2 regioni della cerniera di leucine, formando una struttura coiled-coil
Possono legare al DNA sia come omodimeri che come eterodimeri
INTERAZIONI IDROFOBICHE
DOMINI A CERNIERA DI LEUCINE
I recettori degli ormoni steroidei e tiroidei si trovano nel nucleo e sono dei fattori di trascrizione
GLI ENZIMI DI RESTRIZIONE CATALIZZANO L’IDROLISI DEL LEGAME FOSFODIESTERE
INTERMEDIO COVALENTE
IDROLISI DIRETTA
GLI ENZIMI DI RESTRIZIONE UTILIZZANO METALLI PER LA ROTTURA DEL LEGAME FOSFODIESTERE
CATALISI MEDIATA DA METALLI (posizione e aumenta la polarità molecola di acqua)