Post on 14-Jul-2020
3 APPUNTAMENTI
18 OTTOBRE
8 NOVEMBRE
22 NOVEMBRE
Intelligenza emotiva
L’Intelligenza Emotiva è la
capacità di integrare pensieri
ed emozioni per prendere
decisioni sostenibili
Cervello integrato
Modello di sviluppo dell’intelligenza emotiva
Consapevolezza:Comprendere le emozioniRiconoscere i sentieri emozionaliGestione:Pensiero sequenzialeNavigare le emozioniMotivazione intrinseca OttimismoDirezione:EmpatiaPerseguire obiettivi eccellenti
Modello di sviluppo dell’intelligenza emotiva
3. Connettiti:
Cosa desidero davvero?
1° Allenamento per essere genitore «più»
Nei prossimi 15 gg, a fine giornata:
1° allenamento
Ritagliarmi momenti di «consapevolezza» in
cui chiedermi:
«Cosa è accaduto oggi?
Come mi sono sentito?
Quali emozioni ho provato?
Ho ascoltato?
Ho fatto domande per capire meglio?
Sono stato neutro o sono rimasto in giudizio?»
2° Allenamento per essere genitore «più»
Nei prossimi 15 gg, a fine giornata:
2° allenamento
Ritagliarmi momenti di «consapevolezza» in
cui chiedermi:
« Di fronte alla situazione, come ho reagito?
Mi sono dato del tempo per comprendere?
Sono riuscito a modificare alcuni schemi non
utili? »
Approccio: points of you Genitori & Figli
Pensiero sequenziale
I Genitori più sanno esaminare
le conseguenze
delle loro decisioni, azioni e scelte.
Sanno utilizzare il Pensiero sequenziale,
facendo lavorare assieme i 2 emisferi
Pensiero sequenziale
E’ la chiave per gestire la propria impulsività:
• agendo intenzionalmente
• esaminando le conseguenze delle proprie
scelte
• valutando cause ed effetti, pro e contro,
opzioni possibili
• analizzando le situazioni con il PEA
Modello PEA- Pensiero-emozione-azione
Il pensiero é la cosa più potente che haiOgni volta che tu pensi é come se tu programmassi il tuo
futuro.Scegliendo e cambiando i tuoi pensieri, provochi emozioni
diverse e, quindi, risultati diversi.
Riconosciamoci!
Qual è il nostro stile preferito?
Aperto alle idee e alle novitàImmagina
Inventa Esplora nuove vie
Si mette in discussioneEsce dagli schemi
Accetta l’assenza di regole
Aperto nei confronti degli altriHa bisogno della relazione con
l’altro e dello scambioCerca armonia
E’ empaticoHa bisogno del riconoscimento
degli altri
E’ un organizzatoreNon ama le incertezzeE’ prudente e cauto
E’ affidabileAma i dettagli
Gestisce, implementa, esegueHa senso pratico
Gli piace ciò che è sperimentato
Guarda ai risultatiValuta aspetti economici e
efficienzaHa bisogno di numeri, dati
Risolve i problemi con la logicaE’ uno specialista
E’ un tecnicoE’ preciso
Corticale
Limbico
Pensiero sequenziale
Quale è il livello di Pensiero sequenziale
dei nostri figli?
PROPENSIONE AL RISCHIO: MI METTO ALLA PROVA
SUPERAMENTO DEI LIMITI- RICERCA IDENTITA’
FATTORE «GRUPPO»
Limiti del pensiero sequenziale
REATTIVITA’
Pensiero sequenziale
Possiamo allenarli a sviluppare
questa competenza! Come?
• Passando loro informazioni
• Rendendoli consapevoli dei rischi e aiutandoli
ad affrontare le «sfide evolutive»
• Non andando «in giudizio»
• Raccontando storie
• Facendo domande e ascoltando in modi
attivo
Navigare le emozioni
I Genitori più sanno navigare le emozioni
- Ascoltare, comprendere, trasformare le emozioni -
Si tenta di cercare di controllare l’emozione con evidenti «effetti collaterali»
• Si soffoca l’emozione, facendola implodere all’interno
• L’emozione va in esterna, esplodendola verso chi ci circonda
• Si contaminano ambienti diversi, «trascinandosi» alcuni stati emotivi
• Si contaminano relazioni diverse, trascinandosi» alcuni stati emotivi
Navigare emozioni
La sfera sull’acqua
4 TIPI DI ASCOLTO
RALLENTARE E METTERSI IN ASCOLTO
ASCOLTO PASSIVO- SELETTIVO-ATTIVO-GENERATIVO
Non si ascolta nulla o quasi.
Non si danno segnali di attenzione (sguardo, presenza)
Si pensa ad altro
Ci si ritrova a chiedere: “Cosa hai detto?”
“Puoi ripetere per favore?”
Non si fanno domande
Si fa intendere che si ha fretta o altri segnali di disinteresse
Ascolto passivo
Ascolto selettivo
Si ascolta solo ciò che si vuole sentire
Ci si confronta SENZA cogliere il messaggio
Si cambia argomento rapidamente, mostrando disinteresse
Si pensa “cosa dirò dopo?”, senza concentrarsi sull’altro
Si riferisce tutto ciò che si ascolta, alla propria esperienza di genitore
Si ascolta quanto viene detto, ma subito il tutto viene accantonato perché ritenuto di poca importanza
Messaggi anticipatori per avere attenzione
Creare una cornice: «Sto per dirti una cosa importante»
Dare una visione d’insieme: «Ti dirò esattamente cosa è successo»
Porre una clausola su come si tratterà l’argomento:
«Non ho la verità assoluta, ma..
Attribuire un ruolo: « Tu che sai bene…»
Esplicitare come si desidera essere ascoltati:
«Ti chiederò un’attenzione particolare per i prossimi 10 minuti»
Ascolto attivo
Se in famiglia si pratica tutti l’ascolto attivo!
Ascolto generativo
Mindfulness: consapevolezza del respiro
Navigare le emozioni
Quanto sono capaci di Navigare le emozioni
i nostri figli?
ATTEGGIAMENTI IMPULSIVI
ESPLOSIONI EMOTIVE
Vantaggi del Navigare le emozioni
NO ASCOLTO
DECISIONI AVVENTATE
Motivazione intrinseca
I Genitori più hanno un perché molto forte
E’ una forza- spinta che viene dall’interno ed è
durevole: le emozioni intercettano tale forza
Partire dal perchè
Cosa
Come
Perché
Neocorteccia
Limbico
Motivazione intrinseca
Se aspettiamo una motivazione dall’esterno:
• Dipendiamo dagli altri
• Si perde il focus sul perché essere Genitori, sul senso profondo del ruolo di genitore
Come ritrovare il focus?
• Riflessione su noi stessi nel ruolo di genitori
• Riflessione su noi stessi nel ruolo di compagno-a
• Riflessione su noi stessi nel ruolo di figlio
Imparare a comunicare partendo dal perchè
Motivazione intrinseca
Quale è il livello di Motivazione intrinseca
dei nostri figli?
PERCHE’ POCO CHIARO
DIPENDONO DAL GIUDIZIO DEI PARI
BISOGNO DI GRATIFICAZIONE ESTERNA
INVITO ALLA RIFLESSIONE, DANDO STIMOLI
FOCUS SU VALORI IMPORTANTI E PRIORITA’
VALORIZZAZIONE DEI TALENTI
Un uccello posto su un ramo non ha mai paura che il ramo si spezzi,
Perché la sua fiducia non è nel ramo, ma nelle sue ali.
Fidati sempre delle tue capacità.
Esercitare ottimismo
I Genitori più sanno esercitare l’ottimismo
- che non vuol dire pensare che andrà tutto bene-
Esercitare ottimismo
Se esercitiamo l’ottimismo come genitori:
• Possiamo osservare la realtà in modo più positivo
• Possiamo provare a cambiare alcune convinzioni per avere un atteggiamento più proattivo, prendendo forza dalle cose positive e cercando risorse, in una fase di difficoltà
• Possiamo guardare oltre il presente, con un approccio che guarda ai problemi come accadimenti temporanei in cui ci si concentri sulle soluzioni più che sulle cause, sugli stimoli più che sulle paure
• Possiamo promuovere la «gentilezza»
Una questione di atteggiamento
- Non finirà!
- Sarà
sempre cosi
perché…
Durata
Questo
scompiglia
tutto.
- Io non
potrò mai…
Generalità
Non vedo come
cambiare le
cose.
- E comunque
non posso farci
niente
Responsabilità
Se presto più
attenzione,
posso
cambiare le
cose.
Peò io potrei
almeno…
PESSIMISTA
OTTIMISTA
Esercitare ottimismo
- Non sarà
per
sempre…
- Passerà
anche
questa
perché..
- E’ solo una
parte della
mia vita
- Sarebbe
peggio se..
Ottimismo
Quale è il livello di Ottimismo
dei nostri figli?
ALTI E BASSI UMORALI
PARZIALE PERDITA FIDUCIA IN SE STESSI
GENERALIZZAZIONI
ALTI: GRANDE ENERGIA, CURIOSITA’ E APERTURA
Rinforzo positivo e migliorativo
38
La persona: chi seiI comportamenti: cosa hai visto
Stimolare il CAP:
compormenti alternativi positivi
Attenzione a:
GENERALIZZAZIONI
CANCELLAZIONI
DISTORSIONI
Sono espressioni che definiscono la realtà in modo univoco, raggruppando le esperienze in categorie, come se non esistessero sfumature e differenze tra soggetti, oggetti e contesti. «Non ho mai tempo, ce l’hanno tutti con me, mi dicono tutti di no, nessuno mi ascolta»
Sono espressioni che tendono a cancellare pezzi interi di esperienza. Le cancellazioni eliminano molte informazioni e spesso si riducono a Esclamazioni «si dice, sono stufo, fare così è molto peggio (manca specificazione e comparazione)
Sono modi di collegare i pensieri e le frasi in modo abbastanza arbitrario e di conseguenza non certo. “Se guardi il cellulare, significa che non mi rispetti; se mi dici di no, vuol dire che non mi vuoi bene; se mi hai mentito una volta, vuol dire che mi mentirai sempre» Non esiste alcun legame logico secondo cui un’azione debba sempre generare l’altra
1° Allenamento per essere genitore «più»
Nei prossimi 15 gg:
1° allenamento
Ritagliarmi momenti di «consapevolezza» in
cui chiedermi:
«Cosa è accaduto oggi?
Cosa ho fatto per navigare le emozioni?
Cosa ho fatto per alimentare la mia
motivazione?
Cosa ho fatto per esercitare l’ottimismo?
Stress e Performance
2° Allenamento per essere genitore «più»
Nei prossimi 15 gg:
2° allenamento
Ritagliarmi momenti di «consapevolezza» in cui
chiedermi:
1. Come reagisco di solito alle situazioni stressanti:
cosa faccio?
2. Quali sono gli effetti sulle persone che mi
circondano?
3. Di cosa avrei bisogno per sentirmi meglio?
4. Cosa faccio per sentirmi meglio?
5. Riassumi in uno slogan la tua ricetta anti-stress
Vi
aspettiamo
il 22 novembre!
ass.agisco@gmail.com
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