Post on 08-Aug-2015
L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO
Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 6 Feb. 2015
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sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
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imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“
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DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia
DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario
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GRECIA Tsipras: "Siamo un governo di salvezza sociale
Un nuovo Settennato Da: L ‘ Avvenire dei Lavoratori
IL VERO PECCATO ORIGINALE? L'annuncio del Papa....
L’ Italicum e il M5 Stelle
Di Paolo Flores d'Arcais
Di Nino Bellinvia
Lu Chiazzaiuolu
Calabritto e d’ intorni
Langolo della
poesia
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Nuove lezioni presidenziali all’ italiana
AUGURI ALL' ULTIMO PRESIDENTE
REPUBBLICANO, CHE CON L' ITALICUM E IL MONOCAM-
ERALISMO IMPERFETTO, FIRMERA' LA FINE DELLA DE-
MOCRAZIA PARLAMENTARE ITALIANA
Potrei anche iniziare a credere che con Mattarella inizia la terza Repunnlica, se qualcuno mi dicesse con esattezza quand e’ finite la prima ed incominciata la sec-
onda [cg]
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4 VENTITRE ANNI DOPO
Giorgio Brignola
Politica
APICELLA
L’ANGOLINO DEL GOLOSO
Cortesia di Alfonsina Mattia ( Della Fera)
La proposta di oggi? Lasagne di fagiolini, un
primo squisito ma facilissimo e veloce da real-
izzare proposto dall'amica Giulia.
Ingredienti per 4-5 persone: 13-14 fogli di pasta
per lasagne, 250 gr di fagiolini, 2 patate medie,
200 gr di pesto, 1 dose di besciamella, burro, sale,
pepe, pinoli, parmigiano grattugiato.
Lavate i fagiolini, spezzettateli e cuoceteli per
circa 10-15 minuti in padella con burro, sale e
pepe.
Lessato le patate, sbucciatele e tagliatele a fettine
di circa 3 mm di spessore.
Scottate in acqua bollente la pasta da lasagne e
appoggiatela su un asciughino a scolare.
"Sporcato" il fondo di una teglia con un sottile
strato di besciamella e foderate mettendo i fogli di
pasta all'uovo uno accanto all'altro.
Mescolato il resto della besciamella insieme
al pesto e mettetene uno strato sulla pasta.
Fate uno strato con le fettine di patata e dis-
tribuite dei fagiolini
Alternate pasta, besciamella con pesto, patate
e fagiolini fino ad esaurimento degli ingredi-
enti.
Nell'ultimo strato mettete la besciamella al
pesto, fagiolini, parmigiano grattugiato e
pinoli.
Infornate (forno preriscaldato) le lasagne ai
fagiolini a 180° per circa 30 minuti
.
Distribuite sulla superficie i pinoli e... Buon
appetito!
VAURO
Il suicidio politico di Silvio Berlusconi ..
L’ ELEZIONE
SEMI
DIRETTA DEL
CAPO DELLO
STATO [cg]
CULTURA & SOCIETA’
IL MALE ASSOLUTO DELLA REPUBBLICA….
(…e di Repubblica ne abbiamo una
sola...)
Non ho alcun dubbio:” La mancata materializzazione di una socialdemocrazia
come quelle nordiche, esplicata e indiriz-
zata dal Costituente, all’ articolo terzo
della Costituzione repubblicana: “Tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge” Alla politica
spettava il semplice compito, di ieri e di
oggi, di saper rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando
di fatto la libertà e la uguaglianza dei cit-
tadini, impedivano e impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i cittadini all'or-
ganizzazione politica, economica e sociale
del Paese.
E qui non occorre aggiungere alcunche’,
negli anni settanta si e’ passati da un
Paese in fase di ricostruzione sia materi-
ale, sia istituzionale ad uno da risfasci-
mento. Il legislatore invece di continuare
con i dettami repubblicani socialdemoc-
ratici, ha preferito (1) divider il Paese in
20 staterelli e con tutte le problematiche
odierne (2) con la questione di fiducia ha
sbilanciato il rapporto istituzionale che c’
era tra il potere esecutivo e il legislativo.
E di Repubblica ne abbiamo una sola, la
cosidetta “seconda” ed oggi la “terza”,
non sono mai esistite, sono state tutte
invenzioni della politica, per giustificare
appunto, la mancata materializzazione di
una socialdemocrazia. [cg]
“FREE LEONARD
PELTIER”
Doriana Goracci
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I DUE PRESIDENTI
TALIANI ALL’ ESTERO
Maria Iacuzio della lista
Conmites ItalUk ,
incontra il cavaliere Giulio
Comoli , maestro della
ristorazione
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3 FEBBRAIO 2015, IL NUOVO CAPO DELLO STATO: “ IL QUIRINALE E’ LA CASA DI TUTTI “ Se il Quirinale e’ la casa di tutti i cittadini, preghiamo il nuovo imquilino di non violarla con l’ Iialicum e il monocamenralismo imperfetto , perche’
non sono forme repubblicane e non contemplate dalla nostra Costituzione .
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Hanno rotto ...
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A noi !
DAL BICAMERALISMO PARITARIO A
Il Punto...
...E SE FOSSE IL POPOLO ITALIANO A NON VOLER
CAMBIARE ?
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CULTURA E SOCIETA’
Nanna sotto zero
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2 LOCALNEWS Calabritto e dintorni Eletto il giurista Sergio Mattarella al quarto scrutinio Carmine Gonnella
NUOVE ELEZIONI PRESIDENZIALI
ALL’ ITALIANA
LA
SCHEDA BIANCA AI PRIMI TRE
SCRUTINI E' UN METODO
ANTIDEMOCRATICO E
INCOSTITUZIONALE DI ELEGGERE
IL GARANTE DELL' UNITA' DEL
PAESE E COLUI CHE AVRA' LA
PRIORITA' NELL' AUTORIZZARE
LE INIZIATIVE
LEGISLATIVE DEI
PROSSIMI DUE GOVERNI.
L'elezione del Presidente della Repubblica ha
luogo per scrutinio segreto a maggioranza di
due terzi della assemblea.....
Vedete che Sergio Mattarella potrebbe anche
essere la persona giusta al momento giusto, ma
verra' eletto in modo anomalo ( per non dire
altro) Il Costituente all' articolo 83, mette in
evidenza, che l' elezione del Capo dello Stato ha
luogo per scrutinio segreto a maggioranza asso-
luta dei terzi dell' assemblea, in secondo luogo
si passa al quarto scrutinio con la maggioranza
assoluta. Nel caso di Mattarella ( o chi altro) su
richiesta dell' attuale maggioranza di governo si
e' passati direttamente al quarto scrutinio, evi-
tando i primi tre votando scheda bianca. A nos-
tro avviso e' una palese violazione della Costi-
tuzione italiana repubblicana e dell' articolo 83.
Buona mattarellata a tutti
A MATTEO RENZI E A SILVIO BER-
LUSCONI OCCORRE UN ALTRO NA-
POLITANO, O
MEGLIO UN PRESIDENTE
RIFORMISTA CHE LASCI
PASSARE LE RIFORME
ISTITUZIONALI SENZA TROPPI IN-
TOPPI
"Il Capo dello Stato in Italia autorizza la pre-
sentazione alle Camere dei disegni di legge di
iniziativa del Governo, senza poi assumersene
le responsabile tranne che per attentato alla
Costituzione ." Purtroppo il Capo dello Stato
puo' essere messo in stato di accusa per atten-
tato alla Costituzione dal Parlamento in seduta
comune, a maggioranza assoluta dei suoi
membri. Questo fa di Lui la figura istituzionale
puo' ricattata dal Governo. Il Capo dello Stato
in Italia e' solo un burattino nelle mani dell'
esecutivo , un semplice notaio che per paura,
firma qualsiasi disegno di legge legislative del
Governo. Ragion per cui ogni Presidente deve
essere, non solo politico ma anche vicino alla
maggioranza di governo di riferimento
L’ ITALICUM, CON IL
“MONOCAMERALISMO
IMPERFETTO” NON CAMBIERA’ DI
UNA SOLA VIRGOLA
L’ ORGANO LEGISLATIVO
Visto che l’ Italicum non cambiera’ gli arti-
coli 67* e 94* della Costituzione, un qualsiasi
esecutivo per poter legiferare dovra’ per
forza maggiore ricorrere a decretazioni e
questioni di fiducie. Con il
“monocameralismo imperfetto” e il premio di
maggioranza di soli 340 seggi, il nuovo esecu-
tivo sara’ costretto ancor di piu’ a compat-
tare i “suoi” deputati e i suoi “senatoricchi” ,
con l’ esclusivo uso di decreti leggi e questioni
di fiducie
UN CAPO DELLO STATO A TUTTI I
COSTI, ALTRO CHE GARANTE
DELL’ UNITA’ D’ ITALIA E SUPER-
PARTES
I primi tre scrutini scheda bianca ? Ma
questo significa violare la Costituzione !!!
Per la prima volta nella storia della Repub-
blica il voto per l’ Elezione del Capo dello
Stato non e’ piu’ segreto, e’ il Primo Ministro
a deciderne che sara’ eletto chi nominera’
Lui e’, con l’ appoggio indiretto del ratto del
Nazareno
(
L' INCOERENZA DEL NUOVO
CAPO DELLO STATO
Lasciamo perdere l' uranio impoverito, come
costituzionalista il nuovo Capo dello Stato Ser-
gio Mattarella e' ( e sara') poco coerente. E ve-
niamo ai fatti. Nel 1994 con il mattarellum in-
troduce anche se non previste dalla Costituzione
italiana ( voto a suffragio universale e diretto) e
solo per il 25% le liste bloccate. Dopo il ricorso
del 2006 di 26 comuni cittadini durato ben 8
anni, sara' Lui stesso come giudice costituzion-
ale a bocciarle. Purtroppo fra non molto, come
Presidente della Repubblica, dovra' firmare la
nuova legge elettorale L' Italicum e re-
introdurle. Alla faccia della coerenza
CHI SI RICONOSCE ?
FOTO (sotto) Cortesia di Donato Gonnella
TROVATA MORTA Giuditta Perna aveva solo 27 anni ed era scomparsa dal 21 gennaio. Oggi hanno ritrovato il suo corpo sul greto del fiume Ofanto, tra i comuni irpini di Aquilonia e Monteverde, lontano circa un chilometro da dove aveva lasciato la sua auto con all'interno la sua borsa e i documenti. Studiava a Perugia, era originaria di Calitri (Avellino) ma la sua famiglia risiedeva a Ruvo del Monte (Potenza).Una tristezza infinita qualunque sia stato il motivo della sua morte.[dg]
AUGURI ALL' ULTIMO PRESIDENTE
REPUBBLICANO, CHE CON L' ITALICUM E
IL MONOCAMERALISMO IMPERFETTO,
FIRMERA' LA FINE DELLA DEMOCRAZIA
PARLAMENTARE ITALIANA
Potrei anche iniziare a credere che con Mattarella inizia la terza Repunnlica, se qualcuno mi dicesse con esat-tezza quand e’ finite la prima ed incominciata la seconda
UN CAPO DELLO STATO
SCELTO DAI PARTITI PUO'
ESSERE CRITICATO DA
TUTTI I CITTADINI
Io non ti ho votato, io non ti ho scelto io...ho tutti i diritti a
mettere in discussione il tuo operato ...
OGGI 3 FEBBRAIO, GIORNO DEL
GIURAMENTO, RICORDIAMO AL
NUOVO CAPO DELLO STATO
CHE...
L' Italicum viola il voto a suffragio uni-
versale e diretto ( il voto e' eguale e senza
livelli di sbarramenti, personale senza
liste bloccate)
La riforma costituzionale del senato e'
incostituzionale, perche':" La forma
repubblicana non può essere oggetto di
revisione costituzionale. Il bicameral-
ismo, e' secondo noi , la forma repubbli-
cana
La volpe e l’uva , tratta
sempre dal mio Favole in fiore, che ho pubblicato nel 2002, è una mia rie-laborazione della nota
favola di Fedro.
La volpe e l’uva
Una volpe affamata
in un vigneto era capitata,
dove sui tralci pendeva
tanta uva, bianca e nera.
Pensò subito di mangiarla
ma non riuscì ad afferrarla.
Per consolarsi
di quel fallimento
disse che non era
giunto il momento
di cogliere quell ’uva
a dismisura,
perchè non era
ancora matura.
Maria Rosaria Longobardi, ‘Marylon’
Della poesia...
3 14 cronaca Toto sul Quirinale
L’ ELEZIONE SEMI-DIRETTA DEL CAPO DELLO STATO La Costituzione italiana detta solo le regole per l’ elezione del Capo dello Stato e non come sceglierlo.
Cambiando l’ articolo 85: “Il Presidente della Repubblica è eletto per cinque anni, su indicazione del
Popolo” Secondo comma “ Trenta giorni prima che scada il termine “ (abolito) Il Presidente della Camera
dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente
della Repubblica. Terzo comma (abolito)
il Capo dello Stato puo’ essere scelto dal Popolo sovrano. Il metodo e’ semplice, un unica preferenza ed il
Parlamento dovra’ poi scegliere ad ogni nuova legislature tra I primi due scelti dal Popolo. Ogni lista pre-
sent ail suo candidato, l’ elettore puo’ scegliere il suo candidato preferito a prescindere dalla lista, o meglio
puo’ votare il suo candidato al Parlamento delle lista A e il candidato alla presidenza della Repubblica della
B e cosi viua…(A buon rendere )… Carmine Gonnella)
Onde evitare che ....
Con l'elezione di Mattarella si celebra la fine del berlusconismo e ormai solo Gasparri giura che in fondo è tutto a
posto. Ma se per l'implosione di Forza Italia manca poco, quella dell'Ncd di
Angelino Alfano è già iniziata,,, Alla Camera dei deputati impegnata a eleggere
Mattarella al Quirinale, la lode in memoria di
quel che fu Silvio Berlusconicome politico, il
requiescat del berlusconismo insomma, si
onora nel centrodestra coi sorrisi, la com-
postezza, una specie di allegria di naufragi.
Non si capisce se sia dissimulazione o sollievo,
intanto si spargono le ceneri.
“Certo che è stato proprio un suicidio, si è fatto
spianare da Renzi”; “Lui sì, ma pure Alfano”:
ecco, si sentono sussurri così. Nessuno comun-
que ostenta ottimismo, tenta una difesa, rac-
conta un “vedrete adesso”. Molto nero negli
abiti, tra il lutto e l’elegante; al limite si vira
nel feticismo del rosso, come la camicia in seta
di Mariarosaria Rossi e i pantaloni fiammanti
di Michela Biancofiore, abbinati a scarpe di
vernice nera con tre giri di stringhe.
Crocicchi che si stringono fra loro, come par-
enti vicini e lontani nei momenti importanti: in
un cerchio del Transatlantico ci sono Giovanni
Toti, Angelino Alfano, Renato Schifani,
Nunzia De Girolamo; due partiti un sorriso
solo, e la cosa suona talmente strana che uno
degli astanti alza il telefonino e dice “vi spiace
se vi faccio una foto?”. E loro si stringono
ancor di più per stare nell’in-
quadratura. Sconfitti ma
sereni, intenti a non far vedere
la fatica della rincorsa, la gara
a non restare del tutto fuori da
una partita a cui non hanno
saputo opporre alternativa. Un
altro nome, una strategia:
niente. Né da dentro il gov-
e r n o , l ’ N c d . N é d a
fuori, Forza Italia. E domani
che si farà?
L’unico che si sforza ancora
è Maurizio Gasparri. Instan-
cabile, forse ottimista, in fondo indifferente.
Della genìa di quelli buoni a resistere pure
alle carestie, alle malattie, alla guerra nu-
cleare. Impermeabile: “Guardate che alla
fine i voti per Mattarella, dei nostri 140,
saranno stati dieci, quindici, non di più:
comunque ho fatto registrare la votazione, la
vedrò subito. Faccio il moviolone, tanto fino
alla partita della Roma non ho niente da
fare”. Più in là, nascosto dai cronisti, Sandro
Baldelli, vicepresidente della Camera e
grande imitatore, si esercita a recitare Denis
Verdini e il suo toscano: “Il patto del Naza-
reno è morto? Il Nazareno si sa, dopo tre
giorni risorge”.
Spietatezza e sortilegio. Del resto in questa
dissolvenza finale chi può azzardarsi ormai a
nominare il futuro? Anche il famoso Patto,
nel Transatlantico, è diventato oggetto di
domande spicce, tipo quelle che si fanno al
mercato. “Mi dà un chilo di mandarini?”
oppure “Il patto del Nazareno è morto?”, il
tono è lo stesso.
D’altra parte, il solo segno vivente dell’ex
premier è un telegramma, le congratulazioni
al nuovo capo dello Stato. Silvio Berlusconi
comunica per iscritto. Quello in carne ed
ossa è lontano, relegato a Milano dalla sen-
tenza di condanna e dai suoi addentellati.
Contrito, offeso, arrabbiatissimo, dicono. Ha
lasciato la Roma politicante giovedì, un evo
fa. Il resto sono telefonate, urla, ordini e
contrordini. L’ultimo per Forza Italia alla
fine è stato quello di votare scheda bi-
anca: una resa doppia, anzi tripla. Non è
l’Aventino immaginato, non è quell’imme-
diato intestarsi il sì a Mattarella che in molti
gli avevano consigliato, e non è nemmeno un
modo per tenere unito il partito, giacché un
parlamentare su quattro gli ha comunque
disobbedito (votando per Mattarella).
Una sconfitta assoluta. Di quel che è stato
Berlusconi per un ventennio, con i parlamen-
tari comprati, le furbate, l’autoritarismo, i
volemose bene, le lucide follie, sembra non
esserci rimasto nulla: niente conigli dal cilin-
dro, e perfino di botox pochissimo. Pure
Daniela Santanché sembra oltre, il tempo non
la scalfisce anzi la migliora. Pare aver fatto
un patto col diavolo, e non di Arcore.
Il disastro è ancora più palmare dalle parti
di Alfano: costretto anche in questo caso,
nella tragedia, a recitare il ruolo minore. Ti-
rato prima da Berlusconi e Casini in un verso
(rompere con Renzi) e poi da Renzi e Casini
in un altro (ricucire su Mattarella), ha pro-
dotto tali e tanti ondeggiamenti nel suo par-
tito che la foto finale è da panico: il capog-
ruppo al Senato Maurizio Sacconi si è
dimesso, la portavoce Barbara Saltamartini
pure; Nunzia De Girolamo, la presidente dei
deputati, ha evitato per polemica di ap-
plaudire all’elezione di Mattarella, e come lei
anche Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quaglia-
riello. Alfano ha detto che chiederà un chiari-
mento con Renzi, che nulla nella maggio-
ranza sarà armonioso come prima. Ma intanto
deve stare attento che sia il partito, a non
scoppiargli in mano. Quella sua difesa finale
per votare Mattarella “in quanto cattolico e
siciliano” viene già ripetuta qua e là come
fosse una barzelletta, la prova del nove del
suo spessore politico.
Da adesso, il centrodestra dovrà cominciare a
ripensare come mettersi in piedi. Quali pa-
role, quali alleanze, quali persone. Ma sem-
bra l’anno zero, tutto da ricominciare. E tra le
macerie fumanti del berlusconismo, gli unici
a saltellare sono gli ex democristiani. Del
resto, fa notare il forzista Gianfranco Ro-
tondi, “ai vertici dello Stato, ora, i democris-
tiani sono diventati due”
Il suicidio politico di Silvio Berlusconi Centrodestra distrutto dal voto per il Quirinale.. Da L’ Espesso di SUSANNA TURCO
Una nostra iniziativa
Allora l'uomo disse:
"Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
perché dall'uomo è stata tolta"
(genesi 23)
IL VERO PECCATO ORIGINALE?
Uccide la moglie
davanti al figlio e
poi si spara.
Tragedia famigliare a Salerno
Ha sparato alla moglie uccidendola e poi ha rivolto l'arma
contro se stesso. L'omicidio-suicidio è avvenuto davanti a un
impianto sportivo a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.
Moglie e marito, che erano in fase di separazione, erano origi-
nari di Casal di Principe, in provincia di Caserta.
La tragedia è avvenuta davanti alla piscina dove il figlio di 10
anni stava partecipando alle gare di nuoto. Secondo quanto ri-
costruito dagli investigatori, tra moglie e marito questa mattina
non c'era stata nessuna lite: l'uomo si è presentato in piscina e ha
ucciso la moglie, subito dopo si è suicidato. Le indagini sono
condotte dai carabinieri del comando provinciale di Salerno e
dai carabinieri di Battipaglia.
L'annuncio del Papa, a
giugno a Sarajevo "per
consolidare la pace e il
dialogo fra religioni"
Papa Francesco si recherà il 6 giugno in viaggio apostolico a Sarajevo,
la martoriata capitale della Bosnia, che ospita cristiani e musulmani e che
ha a lungo sofferto per la guerra civile scoppiata dopo la dissoluzione della
Jugoslavia. Ad annunciarlo è lo stesso pontefice, al termine della recita
dell'Angelus in piazza San Pietro.
"Desidero annunciare che sabato 6 giugno, a Dio piacendo, mi recherò a
Sarajevo, capitale della Bosnia ed Erzegovina - esclama il Papa, dalla fi-
nestra del Palazzo Apostolico in Vaticano, rivolgendosi ai fedeli in piazza
San Pietro - Vi chiedo fin d’ora di pregare affinché la mia visita a quelle
care popolazioni sia di incoraggiamento per i fedeli cattolici, susciti fer-
menti di bene e contribuisca al consolidamento della fraternità e della
pace, dell'amicizia e del dialogo interreligioso".
Sempre al termine dell'Angelus, il Papa ha ricordato che oggi si celebra in
Italia la 'Giornata per la Vita' ed è tornato, pur senza nominarli, a condan-
nare aborto ed eutanasia, richiamando a "riconoscere il valore sacro della
vita umana, dall'inizio del concepimento al suo termine naturale" e
sollecitando "un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura
più adeguata della vita. Quando ci si apre alla vita e si serve la vita - sotto-
linea Francesco - si sperimenta la forza rivoluzionaria dell’amore e della
tenerezza, inaugurando un nuovo umanesimo: l’umanesimo della soli-
darietà, l'umanesimo della vita".
In precedenza, il Papa durante l'Angelus si è rivolto ai fedeli n piazza San
Pietro per sottolineare che "il Vangelo è parola di vita: non opprime le
persone, ma al contrario libera quanti sono schiavi di tanti spiriti mal-
vagi di questo mondo: la vanità, l’attaccamento al denaro, l’orgoglio, la
sensualità. Il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclina-
zioni al male in propositi di bene. Pertanto - ha concluso Francesco - è com-
pito dei cristiani diffonderne ovunque la forza redentrice, diventando mis-
sionari e araldi della Parola di Dio. La nuova dottrina insegnata con autorità
da Gesù è quella che la Chiesa porta nel mondo".
SIAMO SICURI CHE LA DONNA SIA STATA
REALMENTE CREATA DALLA COSTOLA DELL'
UOMO E NON E' STATO LO STESSO UOMO AD
INVENTAESELO E QUESTO SIA STATO IL VERO
PECCATO ORIGINALE?
Io nel mio piccolo non sono un teologo , ma non credo che una pic-
cola disubbidienza della gola come quella di mangiare una mela,
possa essere interpretato come peccato originale di tutti i mali della
Terra e che invece con la creazione anomala della donna (badate bene
che Dio ha creato tutto l' universo animale alla pari) a generare nell'
uomo l' idea di supremazia e quindi di impunibilita', sopratutto nei
confronti della stessa donna. Una volta picchiare la moglie non era
reato o nei casi di delitti d' onore. Adesso non me ne vogliano le
donne amiche di FB ma....penso che se le donne la smettessero di
credere alle "belle"favole, forse (e sottolineo forse), oggi avremmo
meno femminicidii [cg]
13 4 GRECIA POLITICA Giorgio Brignola
Era l’inverno del 1992 quando s’innescò la
faccenda, poi, chiamata “mani pulite”. Sem-
brava, al principio, una normale operazione di
polizia, era, invece, l’inizio della scoperta di
un complesso meccanismo che ha contribuito
al tramonto della Prima Repubblica e dei suoi
partiti.
Ora, sembra che i fatti, sotto altra politica,
tornino, prepotentemente, alla ribalta. L’Italia
del 1992 è lontanissima. Un sistema politico è
tramontato; con la scomparsa dei partiti d’al-
lora o la loro frammentazione. I “mali” della
Penisola, però, sono riaffiorati. I corrotti e i
corruttori sono tornati, ufficialmente, alla
ribalta dopo ventitré anni dagli eventi che
avevano dato scacco matto a un certo costume
di tangenti e opportunismi.
Nessuno, ora, può considerarsi
senza”peccato” e le responsabilità sono rin-
carate proprio per la situazione di generale
degrado nel quale si trova il Paese. Come in
allora, non ci sono scusanti, né scelte mitigato-
rie. Prima per Lire, ora per Euro, l’onestà ha
Alla sua prima riunione di governo,questa mattina ad Atene, il nuovo capo del gov-erno grecoAlexis Tsipras ha assicurato di-non voler rompere con i creditori internazi-onali, ma di non voler accettare una politica di subordinazione. "Il nostro obiettivo è la riduzione del debito" , ha detto Tsipras, dopo aver descritto il suo esecutivo come un "governo di salvezza sociale", la cui massima priorità è affrontare la crisi umanitaria nel Paese. Domani, è stato an-nunciato, il neo ministro degli Esteri Nikos Kotzias, sarà a Bruxelles. "Abbiamo proposte realistiche per il debito e gli investimenti", ha dichiarato Tsipras, annunciando un piano in quattro anni per raggiungere un bilancio in equilibrio. E infine ha ribadito l'impegno contro corruzi-one e nepotismo, così come l'obiettivo di ripristinare la credibilità e la dignità della Grecia a livello internazionale. Secondo il premier greco, la principale priorità è quella di affrontare la crisi umanitaria che sta vivendo il Paese a causa dei tagli im-posti dall'austerity, che "il popolo ci chiede di combattere per difendere la sua dignità". Poco prima, il ministro dell'Energia e l'Am-biente, Panagiotis Lafazanis, aveva di-chiarato alla radio Skai l'intenzione del governo di bloccare il processo di privatiz-zazione, iniziando dall'azienda elettrica Dei. Non saranno inoltre vendute le ferrovie di Stato. Lafazanis non ha citato il porto del Pireo, anche se nei giorni scorsi si era espresso contro la sua privatizzazione. Intanto il viceministro per le Riforme Am-ministrative, Giorgios Katrougalos, ha di-chiarato in televisione di voler riassumere
migliaia di funzionari pubblici licen-ziati nell'ambito del programma di aus-terity. Solo nel 2014 erano stati licen-ziate 9.400 persone. Mentre Tasia Christodoulopoulou, vice ministro per le Politiche migratorie, ha affermato che il nuovo governo intende dare la cittadinanza a tutti i figli dei mi-granti che sono nati e sono cresciuti in Grecia. "Syriza si è impegnata a dare la cittadinanza greca a tutti i bambini che sono stati e sono cresciuti in Grecia, la cosiddetta seconda generazione dei mi-granti", ha detto intervistata da una radio sottolineando che questi bambini non hanno un'altra patria "anche quelli che non sono nati qui, ma sono arrivati molto piccoli e qui hanno iniziato e completato la scuola". La replica dell'Ue - Dal canto suo il vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Kataine ha detto di "non credere che l'Eurogruppo sia disposto a fare marcia indietro" sulla gestione del debito pubblico della Grecia. "Non possiamo cambiare le nostre politiche in base ai risultati elettorali -ha continuato il com-missario finlandese - ma siamo disposti a discutere con il nuovo governo". La Grecia "si è assunta degli impegni e ci aspettiamo che mantenga le promesse. Quando inizieremo a parlare -ha con-tinuato- capiremo le esigenze del gov-erno e le sue aspettative, ma l'economia reale non è cambiata dopo le elezioni". Da: TZETZE
“PRIMA
MOSSA”
Taglia
ministri,
auto blu,
scorte,
telefoni,
pranzi e
cene La partita in Grecia è molto incerta.
La vittoria di Tsipras alle elezioni ha
portato sicuramente una ventata di novità, ma anche forti preoccupazi-
oni per il futuro economico del Paese. La Grecia uscirà dall'Euro?
La Grecia resterà nell'Euro rine-
goziando il debito? Sono interroga-tivi caldi, caldissimi che, al mo-
mento, non trovano ancora risposte
certa.
In attesa di una soluzione a questa intricata questione, il nuovo e gio-
vane premier fa quello che nessuno
ha mai fatto prima: tagliare i costi della politica. Un cambiamento im-
portate, quello che Renzi, altro gio-vane premier, aveva promesso e mai
attuato. La dieta dovrebbe coinvolgere auto
blu, segreterie, pr, lampadine dimenti-
cate accese, telefonini, agenti di
scorta, aerei di Stato, pranzi e cene. Il
primo governo di sinistra anti austerità
dell'Unione europea parte con produt-
tività e spending review.
Corriere della Sera.
Tsipras: "Siamo un governo di salvezza sociale, pronti a
negoziare sul debito" lasciato il posto alla corruzione. Non importa se
sotto altre vesti, sempre di cattiva gestione della
cosa pubblica si tratta. Basta, però, con i ga-
rantismi di facciata. Prima si scoperchierà la
“pentola” e prima s’identificheranno i responsa-
bili. Perché “dare” e “prendere” continua a
taglieggiare il Popolo italiano.
La garanzia di pene certe resta indispensabile.
Chi ha sbagliato, o sbaglierà, non deve avere
diritto a “sconti”. Non ci dovrebbero essere dubbi
in proposito. Resta, invece, da focalizzare lo
spirito d’autocritica di chi ha sbagliato. Errato nei
confronti del Paese e in quelli del partito che ha
rappresentato. Riconoscere, o scovare, gli errori
resta un segnale d’evoluzione politica, anche se
non sempre spontanea, che potrebbe rappresen-
tare un successivo passo per liberare il Paese da
dilemmi che non dovrebbero essere suoi.
Le nuove formazioni di potere hanno, comunque,
radici profonde e le scelte di governo continuano
a essere contenute e condizionate. Tanto da farci
ricadere nel dubbio. Dopo ventidue anni, una
scena di politica becera s’è proposta alla pubblica
opinione. Ora non resta che agire finché il
“dramma” non si trasformi in “farsa”. L’anno
nuovo, vicinissimo, porterà, ne siamo certi, quei
segnali coscienza responsabile che sono indispen-
sabili per ridare fiducia al Paese.
VENTITRE ANNI DOPO
ITALIANI ALL’ ESTERO Maria Iacuzio della lista Conmites ItalUk , incontra il cavaliere Giulio Comoli
Oggi ho avuto il piacere di
trascorrere il pomeriggio con
una persona speciale: il cava-
liere Giulio Comoli. Sorseg-
giando un ottimo Earl Greay
mi ha raccontato la sua storia
di italiano residente in UK. Il
signor Giulio arrivo’ a Londra
nel 1956, da Brigano Varese,
in provincia di Novara. Dal
1956 al 1960 per I nostri con-
nazionali era possibile lavorare solo attraversopermessi lavorativi nei
seguenti settori: ristorazione, agricoltura, ferrovie o come domestici. Alle
donne erano riservati oltre alla ristorazione, anche I lavori come au pair,
domestiche o infermiere. Il signor Giulio inizia la sua carriera in In-
gilterra come cameriere, presso il ristorante Frank’s di Frank Amadini, un
italiano di seconda generazione. Dopo due anni passa al Rules Restaurant
di Covent Garden, un famoso ristorante inglese in cui tre dei camerieri in
sala e lo chef erano italiani. Questo lavoro lo aiutera’ molto a migliorare
il livello d’inglese, inesistente al suo arrivo in Inghilterra, mi spiega il
cavaliere Giulio.Tutti gli ordini, infatti, inclusi quelli in cucina dello chef
i t a l i a n o , e r a n o d a t i e s c l u s i v a m e n t e i n i n g l e s e .
Nel 1961 viene richiamato al ristorante Franks, con la posizione di capos-
ervizio. Assieme ad un suo collega italiano decide di aprire uno snack bar,
che diventa ben presto una popolare trattoria. Scelgono il nome Verbanella,
in una zona nelle vicinaze di Baker Street. “Io ed il mio collega eravamo
pieni di debiti fino ai capelli”, mi racconta, ma allora non c’era tanta compe-
tizione nella ristorazione e dopo soli due anni, abbiamo aperto un secondo
ristorante a Notthing Hill, poi a distanza di altri due anni c’e’ stata l’apertura
di un terzo ristorante a Burcham Place.Tutti e tre sotto il nome di Ristarante
Verbanella; un nome che piaceva molto agli inglesi, mi spiega. Numerosi gli
ospiti illustri italiani dei ristoranti Verbanella: Edoardo De Filippo, Luciano
Pavarotti, il pittore Pietro Arrigoni famoso ritrattista della regina, ma tanti
sopratutto I personaggi famosi della tv e del cinema inglese. Gruppi come i
Queens, gli Shadows, I Rolling Stones, Mick Jacker con l’allora fidanzata
Marian Faithfull erano degli habituee’. Alla Verbanella sono avvenuti nu-
merosi incontri non pubblicizzati fra Neil Gordon Kinnock e Tony Blair,
poco prima della nomina di Blair a Primo Ministro. Il sig Giulio e’ stato
nominato cavaliere nel 1997 dal Presidente Scalfaro su segnalazione dell’as-
sociazione dei ristoratori italiani Ciao Italia. Oggi ad 82 anni, si dedica
all’attivita’ di nonno e alla lettura di gialli e libri di politica.
Giulio rappresenta il meglio di noi italiani nel Regno Unito, una storia di
riscatto e di successo, come quella di tanti italiani. Noi vogliamo rappresen-
tare anche queste persone, che hanno contribuito con il loro lavoro a diven-
tare dei modelli.
5 12 Il Punto..... “FREE LEONARD PELTIER”
“FREE LEONARD
PELTIER”
Il 6 febbraio sono 39 anni di carcere per Leonard Peltier :
Presidente Obama quando la Liberazione?
Raccolgo l’ accorato appello per Leonard Peltier, attivista per i diritti dei nativi americani che si è sempre detto innocente per l’ uccisione di due agenti nel giugno del 1975, passandovi tutta la lettera che mi ha inviato Andrea De Lotto, un insegnante italiano che vive a Barcellona e si batte da anni per la sua liberazione, pregandovi di condividere e fare altrettanto. I Media siamo anche noi, usiamoci !
Grazie, Doriana Goracci
FACCIAMO NOSTRO L’ APPELLO DI
DORIANA E DI ANDREA
Carissimi e carissime, non sappiamo più come gridarlo, a chi scriv-
ere,da un anno esatto manifestiamo tutte le settimane qui a Barcel-
lona,abbiamo cercato di far uscire questa vicenda, qui come in
Italia,qualcuno in più lo sa, ma non è ancora abbastanza,questa setti-
mana noi saremo per tre giorni consecutivi in piazza,vi prego di far
girare la voce. Questo uomo esiste e soffre da 39 anni esatti:14.245
giorni e notti. Leonard Peltier ha più di 70 anni.Cosa aspetta Obama
a firmare la sua liberazione? Ho anche chiesto quanto costerebbe fare
uno striscione trainato da un aereo che qui a Barcellona dica....
“FREE LEONARD PELTIER”
http://www.leonardpeltier.info/petition
https://www.facebook.com/OfficialLeonardPeltier
https://www.facebook.com/leonardpeltiersupportgroup
Poesia di Leonard Peltier
Peccato Aborigeno
Ognuno di noi ha inizio nell’innocenza.
Tutti diventiamo colpevoli.
In questa vita ti ritrovi colpevole
di essere quello che sei.
Essere te stesso, questo è il Peccato
Aborigeno,
il peggiore di tutti i peccati.
E’ un peccato per il quale non sarai mai
perdonato
Noi indiani siamo tutti colpevoli,
colpevoli di essere noi stessi.
Quella colpa ci viene insegnata dal
giorno in cui nasciamo.
La impariamo bene.
A ognuno dei miei fratelli e delle mie
sorelle dico,
siate orgogliosi di quella colpa.
Siete colpevoli solo di essere innocenti,
di essere voi stessi,
di essere indiani,
di essere umani.
E’ la vostra colpa a rendervi sacri.
ARBITRO. Che l'Italia abbia un bisogno
urgente di riforme, di fatti e non di proclami
salottieri, è trapelato in modo inequivocabile
dalle vivacissime reazioni all'elezione del
nuovo Presidente. Dal punto di vista socio-
economico il contesto, che il rapporto
Eurispes definisce sempre più povero e pessi-
mista, rimane infatti difficilissimo. Sobrio,
austero, inattaccabile dalla dietrologia sgang-
herata dei suoi avversari, quando Sergio Mat-
tarella, arbitro e non tifoso, fa appello ai gio-
catori, è alla classe politica, sia essa vittoriosa
o sconfitta, che si rivolge affinché sia la prima
a dare il buon esempio. Ma come nel calcio,
da arbitro si aspetti insulti e simulazioni da
chi le leggi le esige ad personam.
STAGIONE. Come evidenzia la svolta greca,
oggi la crisi economica e di bilancio pone non
solo Palazzo Chigi, ma tutta l'UE di fronte a
scelte che forse non è esagerato definire epo-
cali. Sempre più impellente appare la neces-
sità di rinnovarsi, di osare di più , di tornare a
vincere e convincere. Se l'Italia mediterranea
ed europea , superata la prova del Quirinale,
troverà una maggiore tranquillità per gestire il
cambio di stagione senza traumi, e soprattutto
se il Pd smetterà di litigare, potrà riavere quel
ruolo che il nefasto ventennio berlusconiano le
ha fatto perdere, in modo da restituire smalto e
vigore ai Trattati di Roma di cui è la culla.
REGALINO. In cauda venenum. In politica,
malgrado le apparenze, c'è sempre una coda
velenosetta che mette in guardia gli osserva-
tori. A proposito del Nazareno sembrava che
nella partita per il Colle fossero stati chiariti
gli equivoci. Invece l'imprevisto sconto di
pena all'ex Cav, il curioso regalino alla fine dei
giochi non è passato inosservato. Nulla da
eccepire, per carità. Le sentenze non si dis-
cutono e non c'è motivo di fare peccato pen-
sando male. A guardar bene, la fine anticipata
del percorso rieducativo è un atto di clemenza
che non modificherà di un ette la turbolenta
biografia del personaggio.
CONFUSIONE. "Quel che resta del giorno" il
titolo di un libro e di un film che raccontano
l'evanescenza di un amore. Con una parafrasi
un po' ardita in questi giorni si potrebbe evo-
care l'evanescenza di una leadership, la dis-
soluzione di un progetto per il cambiamento:
quello che sotto la guida dell'ex premier ha
illuso e deluso il Paese. Ormai su quel fronte
che ha prodotto scandali e disastri, quel che
resta è la confusione. A destra l'ultimo in par-
tita è rimasto Matteo Salvini che però con i
suoi slogan di facile suggestione, nonché l'ap-
piattimento acritico sulle posizioni estremiste
della Le Pen, è l' opposto di una cultura di
governo.
RUOLO. Sul ruolo della Repubblica federale
tedesca nel concerto a volte cacofonico ma
anche vitale della comunità europea sono già
stati scritti interi trattati, a volte entusiastici,
altri meno benevoli. Di sicuro farà discutere
l'analisi di un autorevole quotidiano svizzero
di lingua tedesca, fondata sul presupposto che
al mondo serve “più Germania” per il rigore
col quale Berlino riesce a tenere a bada le
derive dell'estremismo di destra senza lasciarsi
contagiare dal Fonte nazionale francese e com-
pagnia bella. E' un giudizio che in parte di può
condividere, a patto però che la Germania
rimanga così com'è, leale, democratica e ,
consapevole della sua storia , al riparo da mire
egemoniche.
INSICUREZZA. La classica missione impos-
sibile. Da mesi la diplomazia di Berna sta
sudando le proverbiali sette camicie per con-
ciliare due concetti inconciliabili: il rifiuto
della libera circolazione sancito dell'iniziativa
populista di un anno fa e gli accordi bilaterali
con l'UE che, da parte sua, non ammette
deroghe. Questa volta la democrazia referen-
daria, gran vanto della Confederazione, ha
prodotto un frutto non facile da amministrare.
Nell'accettare l'iniziativa nazionalista, il voto
ha portato insicurezza, ma il popolo ha preso il
rischio consapevolmente mettendo il Paese e il
suo governo in una situazione per nulla
piacevole che può portare in un vicolo cieco.
BARBARIE. Il mondo arabo non poteva più
restare silente dopo l'orrenda uccisione del
pilota giordano, arso vivo nella prigione
dell'Is, che ci fa ripiombare in pieno medio
evo. Dall'università di Al-Azhar del Cairo, il
più prestigioso centro di insegnamento dell'Is-
lam sunnita, arriva una durissima presa di
posizione contro questa inaudita esplosione di
crudeltà. E poiché violenza chiama violenza, la
prima conseguenza è stata la doppia impic-
cagione di due terroristi di Al Qaida in Giorda-
nia, col rischio di riesumare la pratica disu-
mana dell'occhio per occhio, dente per dente
che non farebbe che gettare benzina sul fuoco
dei tagliagole. Di fronte alla nuova minaccia,
non è più procrastinabile un'azione non solo a
parole del mondo unito contro tanta barbarie,
prima che l'incendio divori ogni cosa. http://www.avvenirelavoratori.eu
Un nuovo Settennato
di Renzo Balmelli ( su L ‘ Avvenire dei Lavoratori)
...E SE FOSSE IL POPOLO ITALIANO A NON VOLER CAMBIARE ?
Il dubbio ad ogni osservatore attento arriva
spontaneo ! Il politese non e’ o non dovrebbe
essere un caprio espitatorio per ogni cittadino,
Spesso di parla di riforme epocale ( e non la
prima volta) come se fosse una cosa roiservata
esclusivamente alla politica, con un cittadino
poco attento se non addirittura in uno stato co-
matoso, per svegliarsi poi a dato tratto e pun-
tare il dito sul primo che si incontra ! [cg]
11 6 L’ Italicum e il M5Stelle
DAL BICAMERALISMO PARITARIO A QUELLO
EQUILIBRATO IN COSTITUZIONE Come abbiamo sempre ribadito la Costitituzione italiana ha sempre con-
templato un bicameralismo equilibtato e non quello paritario, o
“cosidetto “ perfetto. All’ articolo Art. 57.leggiamo:”
Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale”. Il Costituente gia’
all’ alba della Repubblica, avevano contemplato due ruoli con delle com-
pretenze diversi delle due Camere. Tant e’ vero che ha dettato due sis-
temi elettorali, uno a livello nazionale ( camera) e l’ altro a livello re-
gionale o territoriale ( senato). Il “cosidetto” bicameralismo paritario,
meglio conosciuto come perfetto, non e’ mai esistito, e’ stata un inter-
preatazione anomala del legislatore della forma repubblicana. Noi cul-
tori, crediamo che e’ ancora possible riparare con un bicameralismo
equilibrato, con un ruolo del Senato ( eletto sempre a suffragio universal
e diretto) con delle commisssioni speciali eesclusive di competenze territoriali, del Senato, spostando delle com-
missioni di competenze esclusive per la Camera. Per fare cio’, occorre sia ben chiaro, abolire le regioni e
spostare le competenze ai Comuni, enti direttamente vicini ai cittadini. Una riduzione di parlamentari a 200 sena-
tori e 400 deputati non guasterebbe !
[ gonnella] p
HANNO ROTTO...
Dall’impasse di Renzi e Berlusconi sulla legge
elettorale alla situazione del comune di Roma dopo
l’esplosione di Mafiacapitale, fino
all’elezione del prossimo Presidente della
Repubblica. Ecco come il Movimento 5 Stelle
potrebbe essere protagonista in modo straordinariamente
efficace. Perché continua a giocare di rimessa?
di Paolo Flores d'Arcais Cari parlamentari eletti nelle liste M5S, come
vostro rappresentato vi sottopongo alcune ri-
flessioni che certamente terrete in considerazi-
one.
La forza che col nostro voto vi abbiamo dato
può esercitarsi nella attuale situazione – di crisi
morale politica ed economica sempre crescente
– in modo straordinariamente efficace. Faccio
solo tre esempi: la legge elettorale, la situazione
del comune di Roma dopo l’esplosione di Mafi-
acapitale, l’elezione del prossimo Presidente
della Repubblica.
La legge elettorale continua ad essere elemento
cruciale della trattativa tra Renzi e Berlusconi, e
una pietra d’inciampo dell’accordo politico-
istituzionale tra i due. Il M5S potrebbe, come si
dice nell’unico gergo con cui ormai i media
parlano di politica, quello calcistico, entrare a
gamba tesa, o con una metafora scacchistica,
compiere la “mossa del cavallo”, insomma
diventare protagonista, utilizzando i nostri voti,
anziché spettatore passivo, ibernandoli o dissi-
pandoli. E partecipare come protagonisti non
significa affatto edulcorare la propria radicalità,
ma anzi esercitarla davvero anziché conservarla
nella teca delle parole.
Cosa che invece il M5S continua a fare, ripe-
tendo come un mantra che sul sistema elettorale
la decisione è già stata presa perché “rete locuta
causa finita”. Ma con queste superstizioni non
si fa politica radicale, perché per essere radicale
una politica deve essere innanzitutto azione.
Ora, proprio l’impasse in cui Renzi e Berlus-
coni si trovano per la legge elettorale vi offre
(ci offre!) l’occasione di diventare protagonisti,
di lanciare voi (noi!) una proposta che ponga il
M5S al centro della scena politica e costringa
gli altri a misurarsi con la propria
(vostra, nostra) radicalità. Basterebbe mettere
sul tappeto il sistema uninominale a due turni,
con ballottaggio al secondo fra i due più votati
al primo (erroneamente lo si definisce “alla
francese” benché in Francia al secondo turno
possano passare anche un terzo e un quarto can-
didato, se hanno ottenuto il 12,50% al primo,
con possibilità di pastette fra partiti per il
“désistement”).
È il sistema con cui si eleggono i sindaci. Oltre-
tutto è proprio il sistema che ha permesso al
M5S di compiere il grande salto (prima della
vittoria di Pizzarotti a Parma le prospettive non
erano certo un quarto e oltre dei voti), inoltre è il
sistema elettorale più amato dagli italiani poiché
per i sindaci funziona benissimo, e infine Renzi
e Berlusconi dovrebbero arrampicarsi sugli spec-
chi per rifiutarlo, perché in vari momenti i ris-
pettivi partiti lo hanno magnificato (anche se ora
per calcoli di bottega immediati non lo vogliono
più). Perché dunque non fare di questo tema un
vostro (nostro!) agire politico, anziché lasciare
campo libero alle varie componenti della Casta?
Roma, devastata da Mafiacapitale, offre un’oc-
casione ancora più imperdibile. Marino è per-
sona onesta, e costantemente in conflitto col Pd
(che aveva ormai deciso di farlo fuori). Ha com-
messo e continua a commettere gaffes, stupidag-
gini, errori. Ma è pur sempre giulebbe rispetto a
quello che passa il convento partitocratico affa-
ristico-criminale (ora tutti i media si sbracciano
a dire che erano cose note, ma quando alcune
rarissime testate parlavano della destra di Ale-
manno come criminale, e di mezzo Pd anche, era
tutto uno stracciarsi di vesti contro i
“giustizialisti”, “manettari” e “girotondini-
giacobini”). Perché il M5S continua a giocare di
rimessa anziché ad agire da protagonista?
Infatti significa giocare di rimessa lasciare che le
proposte (perfino alquanto ragionevoli) vengano
da Rutelli e siano riprese da Marino, mentre
sarebbe agire da protagonisti prendere l’inizia-
tiva e proporre in modo ultimativo e credibile a
Marino la costituzione di una “giunta degli on-
esti”, cambiando tutti gli assessori, discutendoli
insieme a partire dalle competenze presenti nella
società civile, che lo stesso M5S dovrebbe indi-
viduare e proporre. Che senso ha ridursi invece
ad un altro mantra, quello dello scioglimento o
commissariamento, che in concreto significa
affidare il governo della città ad una persona
scelta dal ministro dell’Interno, il cui nome è
Si rompe il patto del Nazareno. Al termine di un Comitato di presidenza ris-
tretto, convocato d'urgenza, Forza
Italia annuncia infatti che d'ora in avanti
valuterà di volta in volta l'atteggiamento da
tenere sulle riforme. Una decisione che ar-
riva dopo una giornata ad alta tensione nel
movimento azzurro, con le dimissioni, subito
respinte, dei capigruppo di Senato e Cam-
era,Paolo Romani e Renato Brunetta, e le
reiterate critiche di Raffaele Fitto, scettico
sulla possibilità che il cambio di rotta deciso
dal suo partito sulle riforme sia reale.
Decisa la reazione del governo, espressa da
due pezzi da novanta dell'esecutivo, vale a
dire il sottosegretario alla
presidenza del Consig-
lio Luca Lotti e il minis-
tro Maria Elena Boschi.
Contenti loro, noi andiamo
avanti, dice il primo. Se ci
ripensano siamo qui, aggi-
unge la seconda.
"Da opposizione responsa-
bile, quale siamo sempre
stati, voteremo solo ciò
che riterremo condivisibile
per il bene del Paese,
senza pregiudizi, come
peraltro abbiamo fatto sino
ad oggi. Riteniamo Forza
Italia -si legge nella nota
diffusa al termine del
Comitato di presidenza-
libera di valutare quanto
proposto di volta in volta, senza alcun vincolo
politico derivante dagli accordi che hanno fin
qui guidato, nello spirito e negli obiettivi, un
percorso comune e condiviso che oggi è stato
fatto venir meno dalla nostra controparte".
Telegrafica la reazione di Lotti. "Contenti
loro, contenti tutti. Ognuno per la sua strada,
è meglio per tutti. Per noi, sicuramente".
"Credo che oggi non si sia rotto il patto del
Nazareno, semmai si è rotta Forza Italia",
reagisce Boschi. "Noi -aggiunge- abbiamo
eletto un Presidente della Repubblica come
Mattarella, oggi Forza Italia ha cambiato idea
perchè abbiamo eletto una persona perbene
alla Presidenza della Repubblica? Le riforme -
aggiunge- vanno avanti, le abbiamo appena
calendarizzate alla Camera dove abbiamo una
ampia maggioranza. Se poi Forza Italia ci
ripensa, siamo qui".
"Oggi -replica il senatore di Forza Italia Altero
Matteoli- si è compiuto un grosso passo in
avanti verso il necessario chiarimento politico
soprattutto con i nostri elettori. Del resto, la
reazione arrogante al documento approvato dal
Comitato di presidenza di Forza Italia da parte
di alcuni esponenti fidati di Renzi dimostra che
abbiamo colpito nel segno e che questa è la
direzione giusta".
Ma non tutti nel movimento azzurro la pensano
allo stesso modo, a cominciare da Raffaele
Fitto, che non arretra di un millimetro rispetto
alla linea di opposizione interna. "Io insieme a
tanti altri colleghi -ricorda- ho già votato contro
la legge elettorale e la riforma costituzion-
ale:finchè non vedo non credo, vorrei vedere
concretamente che le parole si trasformassero in
fatti. Non vogliamo scontrarci con nessuno,
poniamo solo questioni politiche e lo faremo
all'interno del partito -aggiunge poi l'ex gover-
natore della Puglia- Noi restiamo, dunque, in
Forza Italia ma apriamo con forza un confronto
nel partito sulla linea politica e sul suo assetto''.
Intanto alla Camera l'esame della riforma del
Senato riprenderà da martedì 10 e andrà
avanti fino a sabato. "Governo e maggioranza -
protesta il capogruppo di Forza Italia alla Cam-
era, Renato Brunetta- violentano il Parlamento
imponendo la discussione sulle riforme, il cui
iter si concluderà fra uno e due anni con il refer-
endum confermativo, e bloccano l'attività ris-
petto a provvedimenti attesi dal Paese.
L'egemonismo di Renzi sul Parlamento è ai
limiti della democrazia". (adnkronos.com)
Fi rompe patto Nazareno: "Non più vincolati", ma il governo tira
dritto: "Meglio così"
Hanno ro
tto ...
Una nostra iniziativa
Angelino Alfano? Cosa è
più radicale? Oggi uno
dei “cinque” del diretto-
rio ha giustamente chie-
sto per il M5S la presi-
denza dell’assemble
comunale e della com-
missione alla tras-
parenza. Ma perché chia-
marsi fuori da una
“giunta degli onesti”?
Non nel senso di farne
parte con propri espo-
nenti (neanche esponenti
del Pd dovrebbero farne
parte) ma di indicarne e
discuterne i nomi tratti
dalle competenze della
società civile.
Quanto alla Presidenza della Repub-
blica: perseverare diabolicum, come è noto. E
si rischia di perseverare se si continua a dire che
nella scorsa occasione si è fatto il massimo e il
meglio in coerenza con i valori del movimento.
Non è vero. Si poteva, e si può, fare di più,
senza perdere di radicalità, anzi. Si tratta, come
al solito, di occupare il luogo strategico dello
scontro, anziché giocare di rimessa o collateral-
mente, accomodandosi nella mera testimo-
nianza.
Se se vuole fare decidere alla rete la rosa dei
primi dieci nomi, si faccia, ma assai più seria-
mente. Con una discussione sul sito che
cominci subito, che comporti pro-
poste argomentate, e discussioni su ciascuno di
essi altrettanto argomentate, che sia aperta agli
elettori e non solo ai militanti (oltretutto quelli
“certificati” e entro una certa data), che veda
esprimersi apertamente i vari deputati. Allora, a
conclusione di questa elaborazione collettiva di
settimane, il voto avrebbe un significato non
occasionale, non semplicemente emotivo, non
prono alla mera notorietà mediatica (e anzi di
quel medium che è un sito generalmente troppo
autoreferenziale: quel sito infatti sarebbe stato
aperto quanto più possibile a simpatizzanti ed
elettori).
A questo punto i dieci nomi dovrebbero essere
affidati ai parlamentari, per dare al M5S i mar-
gini di manovra necessari in qualsi-
asi azione che si svolga in Parlamento, e mas-
sime in una elezione del Presidente della Re-
pubblica, dove votazione per votazione cambia
lo scenario e la possibilità di incidere efficace-
mente. I parlamentari ovviamente si sentireb-
bero moralmente obbligati a rispettare le indi-
cazioni della rete, ma tra un indicato al primo
posto che dopo varie votazioni non ha alcuna
possibilità, e uno al terzo o quarto, che può
diventare un outsider con effettive probabilità
per i veti reciproci con cui gli altri partiti hanno
bruciato i rispettivi candidati, consentire ai
gruppi parlamentari di poter decidere non
sarebbe certo opportunismo “contro la rete” ma
possibilità di rendere efficaci le decisioni della
rete, anziché velleitarie e di mera testimonianza.
www.micromega.net
Legge elettorale, Roma, Quirinale: il M5S deve essere decisivo (dipende solo da lui)
7 10 CULTURA E SOCIETA’ QUIRINALE
Noi italiani facciamo fatica a lasciare i nostri
figli fuori all’aperto durante la stagione inver-
nale, figuriamoci a dormire! Ma
con un’adeguata copertura termica, nei paesi
nordici esiste la pratica della “nanna sotto
zero”.
In Italia si ricoprono i bambini di giacconi su-
per imbottiti, sciarpe, guanti, cappelli e calzet-
toni pesanti ma solo se fa bello li facciamo us-
cire. Se piove o peggio se nevica si sta in casa al
caldo… ma anche altre società si comportano
così? Proprio per niente, i popoli nordici las-
ciano i propri figli in balia delle intemperie in-
vernali, ore ed ore fuori al freddo a giocare, a
correre e saltare in mezzo alla neve. E non solo
bambini in età scolare, anche i più piccini ven-
gono lasciati a dormire in carrozzine fuori al
freddo. Madri snaturate? Tutt’altro! Lo fanno per
la loro salute!
E’ facile vedere bimbi scorrazzati su biciclette
durante una bufera di neve, ogni scuola e ogni
asilo prevedono attività all’aria aperta in inverno,
cosa che in Italia sarebbe sicuramente mal vista.
Ma il corpo deve abituarsi e il sistema immuni-
tario deve saper reagire ai cambi di stagione e
alle intemperie per temprare il corpo; pioggia,
neve e gelo non sono un ostacolo alle attività
all’aria aperta per nessuno: dal bimbo più piccolo
al nonno. La salute ne giova e sembra proprio
che i nordici stiano in salute, nessuno “sterminio
da gelo” anzi!
Ma è normale la nanna sotto zero?
Certamente! Anzi è la temperatura ideale per un
sonnellino secondo la pratica della “nanna sotto
zero“, molto comune in tutti i paesi nordici nei
quali si tende a lasciare i bambini a dormire al
freddo, spesso anche fuori dal ristorante nel pas-
seggino!
La pratica della nanna sotto zero nasce negli anni
venti grazie al pediatra Arvo Ylppö; in quegli
anni il tasso di mortalità si abbassò drasticamente
proprio grazie alla pratica suggerita dal pediatra,
di far dormire i bimbi a temperature tra i -10° e i
-15°.
Aria fresca (fredda a dire il vero) ed esposizione
al sole prevenivano il rachitismo e aumentavano
l’immunità ai batteri. Pensate che vengono fatti
dormire all’aperto i bambini di due settimane,
una volta alla settimana con temperature che
oscillano dai -27° ai 5°C. Un recente stu-
dio dell’Universita di Oulu ha stabilito che i
bambini dormono meglio all’aria aperta e la
temperatura esterna ideale sarebbe di -5°C.
I bambini che dormono all’aperto dormono di
più e al loro risveglio risultano più attivi, forse
anche dovuto al fatto della maggiore ossigenazi-
one del sangue, l’importante è indossare sempre
abiti adatti, caldi e impermeabili per non riman-
ere bagnati, per il resto il freddo non deve essere
un impedimento alle uscite e alle attività anzi
stare all’aria aperta, in particolar modo quando
c’è il sole, che aiuta la produzione della vitamina
D necessaria al corretto funzionamento dell’or-
ganismo. Visto che nei paesi nordici il sole non è
poi così presente stare il più possibile all’aria
aperta aiuta ad esserne più esposti: ecco che
anche i neonati ben vestiti e all’interno della loro
carrozzina durante i loro sonnellini vengono
posizionati sul terrazzino, in giardino o in ve-
randa per respirare aria pulita e per prendere un
pò di sole.
Cortesia di FB
Con la formula di rito secondo l'articolo 91 della
Costituzione pronunciata nell'aula di Montecito-
rio, Sergio Mattarellaha prestato giuramento
da presidente della Repubblica. Tre minuti di
applausi, rigorosamente bipartisan, lo hanno ac-
colto dal suo ingresso alla Camera. A parte qual-
che defezione fra i banchi dei grillini, battimani in
tutto l'emiciclo dell'Aula di Montecitorio, sia dal
centrosinistra che dal centrodestra, a differenza di
quanto è accaduto al momento della proclamazi-
one della sua elezione al Quirinale.
"Avverto pienamente la responsabilità del
compito che mi è stato affidato. La responsa-
bilità di rappresentare l'unità nazionale innanzi-
tutto. L'unità che lega indissolubilmente i nostri
territori, dal Nord al Mezzogiorno", ha affermato
Mattarella nel suo discorso di insedia-
mento. Discorso che è durato esattamente 30
minuti, dopo il solenne giuramento. Trenta minuti
interrotti da ben 40 applausi che, con quello
iniziale e il finale fanno arrivare a 42 il numero
totale dei battimani, quasi sempre bipartisan.
Nessuna contestazione, né plateale né strisciante
all'indirizzo del nuovo inquilino del Quirinale.
Il nuovo capo dello Stato, secondo una prassi
consolidata, è arrivato a Montecitorio dove ha
pronunciato il suo discorso di insediamento di
fronte al Parlamento riunito in seduta comune. Al
suo ingresso alla Camera è stato accolto dalla
presidente della Camera Laura Boldrini e dalla
vicepresidente vicaria del Senato Valeria Fedeli e
da uno schieramento di Carabinieri in alta uni-
forme.
"Dobbiamo scongiurare il rischio che la crisi
economica intacchi il rispetto di principi e valori
su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Cos-
tituzione", ha detto ancora Mattarella sottoline-
ando che il presidente della Repubblica è
come ''l'arbitro'': ''Devo essere e sarò impar-
ziale''. E auspica: ''I giocatori lo aiutino con la
loro correttezza". "E' indispensabile che al con-
solidamento finanziario si accompagni una ro-
busta iniziativa di crescita, da articolare innanzi-
tutto a livello europeo", ha affermato poi il neo
presidente che a un certo punto si è fermato
avendo perso l'ordine dei fogli che stava leg-
gendo e cercando di ricomporli con calma e
senza imbarazzo, mentre l'Aula lo applaudeva.
Poi, ritrovato il foglio mancante, prima di prose-
guire il discorso ha spiegato sorridendo: "Mi
sarebbe mancato un passaggio importante... ".
''La lunga crisi si è prolungata oltre ogni lim-
ite e ha a inflitto ferite al nostro Paese'', ''ha
aumentato le ingiustizie, prodotto emarginazi-
one e solitudine '', ha sottolineato Mattarella.
"Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi,
come Falcone e Borsellino'', ha affermato poi
commosso il presidente della Repubblica aggi-
ungendo che "garantire la Costituzione vuol dire
difendere e diffondere i valori della legalità.
La lotta alla mafia e quella alla corruzione
sono priorità assolute". E poi "occorre con-
tinuare a dispiegare il massimo impegno af-
finché la vicenda dei nostri fuciliari di Ma-
rina, Massimiliano Latorre e Salvatore Gi-
rone, trovi al più presto una soluzione posi-
tiva". Essere garante della Costituzione significa
inoltre garantire ''il diritto allo studio dei nostri
ragazzi e ''il loro diritto al futuro'', ''il diritto al
lavoro'', ''promuovere la cultura'' e ''sostenere la
famiglia''.
L'italia sia ''un popolo che si senta davvero
comunità e che cammini con una nuova sper-
anza verso un futuro di serenità e di pace'', ha
aggiunto Mattarella secondo il quale
"considerare la sfida terribile del terror-
ismo fondamentalista nell'ottica dello
scontro tra religioni o tra civiltà sarebbe
un grave errore". "La minaccia è molto più
profonda e più vasta - ha sottolineato il capo
dello Stato - L'attacco è ai fondamenti di
libertà, di democrazia, di tolleranza e di con-
vivenza. Per minacce globali servono ris-
poste globali. Un fenomeno così grave non si
può combattere rinchiudendosi nel fortino
degli Stati nazionali. I predicatori d'odio e
coloro che reclutano assassini utilizzano
internet e i mezzi di comunicazione più
sofisticati, che sfuggono, per la loro stessa
natura, a una dimensione territoriale. La
comunità internazionale - ha rimarcato il
presidente - deve mettere in campo tutte le
sue risorse". L'Ue si trova davanti a
''un'emergenza umanitaria, grave e dolo-
rosa, che deve vedere l'Unione Europea più
attenta, impegnata e solidale''. ''Le guerre, gli
attentati, le persecuzioni politiche, etniche e
religiose, la miseria e le carestie generano
ingenti masse di profughi'', sottolinea il pre-
sidente. ''Milioni di individui e famiglie in
fuga dalle proprie case, che cercano salvezza
e futuro proprio nell'Europa del diritto e della
democrazia''.
Durante il tragitto dalla residenza nella for-
esteria della Corte costituzionale a Monteci-
torio, come è tradizione, ha iniziato a suonare
la campana più grande di Montecitorio che
ha cessato di farlo solo quando il nuovo capo
dello Stato avrà fatto il suo ingresso alla
Camera. E' una campana particolare, quella
che accompagna il tragitto del capo dello
Stato: forgiata in bronzo, oltre allo stemma
papalino (dal momento che prima dell'unità
d'Italia Palazzo Montecitorio era la sede del
tribunale pontificio), e alle figure di Cristo e
Sant'Antonio, c'è il motto 'Onorate la
giustizia voi che giudicate in terra'. Utile
ricordare, a questo proposito, che il presi-
dente della Repubblica è anche il presidente
del Consiglio superiore della magistratura, il
primo magistrato d'Italia. (adnkronos.com)
DUE PRESIDENTI CHE INSIEME AD UN
PREGIUDICATO RISCRIVERANNO LA
COSTITUZIONE ITALIANA
Il Primo, Giorgio Napolitano, che
come tutti sappiamo ( o dovremmo)
ha firmato l' autorizzazione sia dell'
Italicum, sia del Monocameralismo
imperfetto, il secondo Sergio Mat-
tarella che firmera' e li promul-
ghera' (su di questo non v'e' alcun
dubbio, ormai e' gia' storia e
dovremmo farcene una
ragione) [cg]
Nanna Sotto Zero nei Paesi Nordici: i
Bambini Dormono Fuori per la Loro
Salute
CULTURA & SOCIETA’ 8 Nino Bellinvia 9
Le Edizioni Musicali e Dis-
cografiche “Estate Record Bomba” di Milano
hanno in preparazione che hanno in prepara-
zione, dopo il successo delle precedenti, una
nuova compilation che s’intitolerà
“Carrellata di emozioni”. Compilation alla
quale possono partecipare tutti gli autori,
compositori, cantautori, interpreti ed esecu-
tori che lo ritengono utile per il loro bagaglio
artistico. Le canzoni e i brani musicali validi,
che prenderanno parte a questa iniziativa
editoriale, saranno pubblicate dalle stesse
Edizioni Musicali e Discografiche Estate
Record Bomba. L’uscita della Compilation è
prevista entro la prossima primavera 2015.
Nella stessa compilation ci saranno canzoni
interpretate da Pupo, Gianni Nazzaro,
Checco dei Giganti ed un brano dello scom-
parso Peter Van Wood che ha lasciato un
grande vuoto nel mondo musicale e nell’as-
trologia e l’editore vuole ricordare a tutti.
Come al solito, tutte le canzoni e brani musi-
cali della raccolta verranno pubblicati sia su
un compact disc professionale, che alla pub-
blicazione su carta di tutte le canzoni e com-
posizioni degli autori facenti parte della com-
pilation. Inoltre saranno inserite tutte le foto
degli autori ed interpreti sia sul compact disc,
sia nell’Album musicale. Per chi le desidera,
verranno stampate separatamente anche le
parti in Sib e Mib. L’obiettivo dell’editore è
di dare, a tutti coloro che vogliono avvici-
narsi al mondo della canzone, un pò di sod-
disfazione. Comunque, per essere più precisi
verso gli autori e compositori, l’editore pre-
cisa che la tiratura minima della compilation
non sarà inferiore a n. 2.000 copie. E si
riferisce, quindi, anche ai diritti di Autore
S.I.A.E. e di Riproduzione Meccanica
(D.R.M.) che potranno essere verificati nei
semestri seguenti attraverso l’estratto conto
S.I.A.E.. Da ricordare che tutti coloro che
prenderanno parte a questa Iniziativa Editori-
ale e Discografica “Carellata di emozioni”,
riceveranno in omaggio n. 50 (cinquanta)
copie della compilation per ogni canzone o
composizione, comprese alcune copie
dell’Album musicale. Nel caso in cui l’arran-
giamento sarà realizzato dall’editore, gli
interessati riceveranno in omaggio la base
musicale su Mp3. Le composizioni (sia che
siano solo testi o solo brani musicali o completi
di parole e musica) devono essere inviate all’in-
dirizzo elettronico
_ HYPERLINK
m a i l t o : e s t a t e r e c o r d b o m b a @ l i b e r o . i t "
__estaterecordbomba@libero.it_ o
ppure per raccomandata con ricevuta di ritorno a
ESTATE RECORD BOMBA – Via Rovereto, 8
– 20127 Milano.
Non è richiesta alcuna tassa d’iscrizione e selezi-
one. Richiesti invece minimi contributi per arran-
giamenti e stampa. Ogni artista può chiedere
informazioni telefoniche (dalle ore 10,30 alle ore
19,00) ai numeri: 02.28.71.290 – 338.40.41.972.
Il bando completo dell’iniziativa editoriale si
può leggere sul sito:
HYPERLINK
" h t t p : / / w w w . e s t a t e r e c o r d b o m b a . c o m "
__www.estaterecordbomba.com_
In onda su oltre 80 tv
il format del Festival di Potenza
Due puntate per tre ore complessive di
musica di qualità, contaminazione tra
generi diversi, interpretazioni all’in-
segna della creatività, virtuosismi di
musicisti, giovani talenti sul palco in-
sieme a interpreti più noti, un pizzico di
comicità e tanta fantasia per incuriosire
il pubblico: sono gli ingredienti della
14esima edizione del Festival di Po-
tenza che andrà in onda in due puntate
nei palinsesti di oltre 80 tv in tutt’Italia
ed all’estero del Circuito Fox Produc-
tion di Nicola Mauro Marino. Un for-
mat di spettacolo, realizzato per la di-
rezione artistica di Mario Bellitti, con-
dotto da Daniele Perini insieme ad Er-
tilia Giordano, particolarmente innova-
tivo per la varietà di proposte musicali e
per la miscellanea di proposte in grado
di tenere attaccati agli schermi tv un po’
tutti i target di telespettatori. Gli opera-
tori di spettacolo, gli addetti ai lavori, i
giornalisti esperti che hanno seguito in
diretta il Festival, hanno espresso pareri
e commenti più che lusinghieri specie
per la novità nel panorama festivaliero
italiano ricco di appuntamenti che in
gran parte sono costruiti intorno ad un
concorso (in questo caso abolito) o ad una
“scaletta” più o meno non casuale di esi-
bizioni. L’evento ha una sua precisa e
autonoma identità ed è stato ideato per la
produzione televisiva che ne racchiude la
spettacolarità testimoniando, inoltre, che il
Sud è fucina di un nuovo modo di intendere
il Festival come struttura di musicalità e di
arte che può contare sulle risorse umane di
cantanti, musicisti, band, autori-
compositori e cabarettisti che interpretano
la nuova sensibilità meridionale.
Un’occasione per riaccendere i riflettori su
un altro pianeta che non è quello di San-
remo e coinvolge centinaia e centinaia di
giovani che dedicano passione, impegno,
professionalità e decine e decine di opera-
tori dello spettacolo. Una scommessa ris-
petto alla situazione già difficile in cui
versa lo spettacolo dal vivo in Italia, per
mancanza di spazi, di incentivi ai giovani,
di opportunità professionali, che rischia di
aggravarsi ulteriormente se non si trovano
delle soluzioni tra cui quella di offrire
nuovi palcoscenici nazionali e opportunità
di crescita professionale.
Il Programma del Festival è trasmesso
inoltre da: SEI TV “canale 819” del
digitale terrestre in Campania, basso
Lazio e alta Calabria, “canale 185” Na-
poli, Caserta, Avellino e Benevento,
“canale 645” Abruzzo e Molise, (Sabato
7 febbraio ore 20,30).
La NUOVA TV “canale 12” digitale
terrestre in Basilicata e “canale 840”
Sky (Domenica 8 febbraio ore 11,00).
TRM “canale 11” in Basilicata, “canale
668” Molise, canale 171 Puglia (prima
puntata sabato 21 febbraio ore 21.00,
seconda puntata domenica 28 febbraio
ore 21.00). Tutta la programmazione tv
al sito ufficiale del festival: _
HYPERLINK
"http://www.festivaldipotenza.com/
Programmazione
w w w . f e s t i v a l d i p o t e n z a . c o m /
programmazione_.
Iniziativa editoriale delle Edizioni Musicali e
Discografiche “Estate Record Bomba” di Milano.
Autori e interpreti possono partecipare alla nuova
compilation “Carellata di emozioni”