Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)
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Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 6 Feb. 2015
L’ INFORMAZIONE E’ UN MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO
CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda
edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list.
Siamo online [ https://www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa?fref=ts https://twitter.com/
CarmineGonnell1 ] e’ in costruzione un website ....
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo
imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“
Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore
E-mail : [email protected]
Collaboratori:
DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo Plmerini
DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario
Ponzi.
:
Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto.
La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a
La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close, Bromley BR2 9JD Kent
Oppure sul conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie . FREE FREE
COMUNICATI ( Goffredo Palmerini\)
"XX SECOLO CRESCETE E MOLTIPLICATEVI"
INCHIESTE : Caso Alpi, il supertestimone ha mentito
IL PRICIPE CHE SUSSURRAVA ALLE
PIANTE
..nel ricordo della Grande Guerra
Calabritto e d’ intorni
Langolo della
poesia
( Marylon)
13 14
12 11
15
Giorgio
Brignola
LA FRENATA
Solo Supponiamo
Politica
A
P
I
C
E
L
L
A
L’ANGOLINO DEL GOLOSO
Ingredienti
Per le crepes:
160 g di farina di riso
3 uova
400 ml di l di latte
1 cucchiaio d’olio extra vergine di oliva (per le
crepes)
sale
100 gr di scamorza
250 gr di speck a fettine
100 gr di robiola (1 quadratino)
2 zucchine
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio extravergine di oliva (per le
zucchine)
2-3 cucchiai di latte
Preparo le crepes con la farina di riso come in
questa ricetta.
Lascio le crepes da parte e preparo
le zucchine mettendo sul fuoco una padella con
due cucchiai d’olio e lo spicchio d’aglio, aggi-
ungo poi le zucchine e il sale. Lascio cuocere
per un quarto d’ora circa.
Preparo la “finta besciamella” ammorbidendo
la robiola con un paio di cucchiai dilatte.
Fodero una terrina (che poi andrà in forno) con
le crepes lasciando dei lembi fuori in modo da
ricoprire poi la superficie quando avrò fatto tutti
gli strati per chiudere bene il mio timballo.
Spalmo la crema di robiola sul fondo, aggiungo
le zucchine, la scamorza a pezzetti, lospeck a
listarelle. Messi tutti gli ingredienti, copro con
altre crepes e procedo come prima, fino alla
fine. Poi riverso i bordi delle prime crepes
all’interno.
Inforno a forno preriscaldato a 180 gradi per 10
minuti, il tempo di far sciogliere lascamorza e
rosolare lo speck. Se vedete che si colorisce
troppo sopra, potete coprirlo con un foglio di
carta stagnola.
( cucina24ore.it
B
I
A
N
I
CULTURA & SOCIETA’
NOTE EDITORIALI
MAI PIU’
PORCELUMS
4
UNA COSTITUZIONE NON VA MAI RIFORMATA MA ADEGUATA AI CAMBIAMENTI, DI CERTO NON SARA' PIU' MODERNA O EVOLUTA CON L' ITALICUM E IL MONOCAMERALISMO IMPERFETTO, A NOSTRO AVVISO NON CAMBIERANNO DI UNA SOLA VIRGOLA IL POTERE LEGISLATIVO E LO STATUS
SOCIO/POLITICO DEL PAESE. DIVERSAMENTE DETTO:" STANNO RIFORMANDO LA COSTITUZIONE A PROPRIO USO E CONSUMO. “
2
Editoria: 50 milioni, tanto è co-
stato agli italiani “Il Foglio” di
Giuliano Ferrara
L' IGNORANZA
ISTITUZIONALE E
COSTITUZIONALE DI GRILLO
“QUANDO SULLE
RIFORME
COSTITUZIONALI
INIZIANO LE
BAGARRE,
SIGNIFICA CHE IL PAESE
HA
BISOGNO DI BEN ALTRE
RIFORME “
8 9
Zagrebelsky:
Punto zero della
democrazia
DETTO ESOTTOSCRITTO
Berlusconi al
Quirinale da
Mattarella ?
“Tutte le
opposizioni in fila al Colle
da papa’ Mattarella”
Xenophobia Italica
L'Italia bulla e
misogina
Timballo Senza Glutine con Crepes di Farina di Riso
La ricchezza delle 4 persone più
ricche del mondo, è
superiore al prodotto interno lordo
dei 47 paesi più poveri del mondo. La
ricchezza delle 80 persone più ricche
del mondo, è superiore al PIL della
Cina cioè la ricchezza di 1 miliardo e
300 milioni di
persone. Il 4% della ricchezza delle
200 persone più ricche del mondo
sarebbe sufficiente per i primi
interventi dal punto di vista sanitario,
scolastico, alimentare, idrico
dell'intera umanità.Questo vuol dire che il mondo è gestito da 2-300 persone o
poco più.
G
I
N
O
7
QUIRINALE 12
6
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RIFORME
10
CRIMINI CONTRO L’ UMANITA DIMENTICATI
S
T
R
A
D
A
Venne condotto in piazza Campo de' Fiori a Roma, denudato, legato a un palo e
arso vivo con l'accusa di eresia. Per questa ragione è divenuto emblema e martire
del libero pensiero
ULTIME: LIbia
Onu parla ma
non
decide
Ennio Remondino
3
STAMPA CARTACEA
Mattarella,Quirinale aperto tutti i giorni
15 2 LOCALNEWS Calabritto e dintorni Note Editoriali Carmine Gonnella
MAI PIU' PORCELLUMS Il pruralismo socio/politico e' impossibile estirparlo con un sistema elettorale ad hoc o cambiando la forma repubblicana con il monocameralismo imper-fetto. premi di maggioranze e livelli di sbarramento, perche' oramai e' parte
integrante di ogni democrazia rappresentativa e partecipativa moderna
IL RUOLO DEL CAPO
DELLO STATO Fascciamo presente che uno dei compiti
primari istituzionale del Capo dello Stato e'
quello di autorizzare la presentazione alle
Camere dei disegni di legge di iniziativa
del Governo e di promulgarli, ma prima di
promulgare la legge , può con
messaggio motivato alle Camere chiedere
una nuova deliberazione. Quindi il ruolo
costituzionale del Capo dello Stato e'
quello di equilibrare l' organo legislativo,
onde evitare conflitti istituzionali tra
Governo e Parlamento.. Ecco perche’
rappresenta l’ Unita’ Nazionale.
LE RIFORME NON
CAMBIERANNO DI UNA SOLA
VIRGOLA IL POTERE
LEGISLATIVO E LO STATUS SOCIO/
POLITICO DEL PAESE
Il popolo ha bisogno di un Primo Ministro che
sappia dirigere la politica generale del Gov-
erno, mantenendone l’unità di indirizzo politico
ed amministrativo, promovendo e coordinando
l'attività dei ministri, nell' interesse esclusivo
della Nazione. Perche' per coloro che non lo
sapesero e' compito della Repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e la
uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva parte-
cipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione
politica, economica e sociale del Paese. Tutto il
resto e' retorica, politichese e demagogia spic-
ciola
L’ ITALICUM VIOLA L’ ARTICOLO
PRIMO DELLA COSTITUZIONE ITAL-
IANA…
…ergo incostituzionale!
“La sovranità appartiene al popolo, che la eser-
cita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
Con tutto il rispetto per la Consulta e il Quiri-
nale, ma le liste bloccate, i livelli di sbarra-
mento, le candidature multiple e i premi di
maggioranze, non sono ne’ forme ne’ limiti
della Costituzione Italiana. Per cambiare le
forme e i limiti costituzionali, occorre una legge
costituzionale
L' ERRORE FATTO DA MATTARELLA-
UM DOPO TANGENTOPOLY
Uninominale al 100% e il divieto ai partiti di
candidare e nominare coloro che al momento
della presentazione delle liste e delle nomine
nell' amministrazione pubblica, hanno pendenti
giudiziati sia civili, sia penali; con l' estensione
della mozione di sfiducia a tutti i parlamentari.
Ricordiamo che la Consulta ha gia' sentenziato la
responsabilita' politica anche dei ministri e sotto-
segretari, estendere la mozione di sfiducia anche
ai parlamentari non occorre una legge costituzi-
onale, il provvedimento puo' essere inserito nel
regolamento camerale.
L' ITALICUM RENZIANO E' MENO
DEMOCRATICO DEL SISTEMA
ELETTORALE FASCISTA MUSSOLINIANO
Per chi non lo sapesse..
La legge Acerbo prevedeva un premio di
maggioranza alla lista che prendeva piu' del 25%
di voti degli aventi diritto, non vi erano livelli di
sbarramento o ballottaggi tra i primi due e i seggi
assegnati con il proporzionale puro. In caso in-
vece che nessuna lista superava il 2%% , tutti i
seggi venivano assegnati in proporzione dei voti
ottenuti a livello nazionale, ovviamente non
avendo nessuna ottenuta la maggioranza, v' erano
governi di coalizione. Quindi l' Italicum ( e lo
dice anche il pregiudicato) e' un sistema meno
democratico del siatema fascista mussoliniano.
L' ERRORE FATTO DA MATTARELLA-
UM DOPO TANGENTOPOLY
Uninominale al 100% e il divieto ai partiti di
candidare e nominare coloro che al momento
della presentazione delle liste e delle nomine
nell' amministrazione pubblica, avevano pendenti
giudiziati sia civili, sia penale; con l' estensione
della mozione di sfiducia a tutti i parlamentari
LA POLITICA E' ANCHE E
SOPRATUTTO RESPONSABILE DELLA
GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA
Facciamo presente ancora una volta che nell'
Italia repubblicana i governi sono caduti, cadono
e cadranno , perche i Primi Ministri non sono in
grado di dirige la politica generale della Nazione,
mantenendo l’unità di indirizzo politico ed am-
ministrativo, promovendo e coordinando prag-
maticamente l'attività dei ministri. Il sistema
elettorale e legislativo e' stato ed e' un caprio
espiatorio, per non ammettere le proprie defi-
cienze
LA REPUBBLICA ITALIANA E' ANCHE
UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA. E
DIRETTA
Con il porcellum abbiamo assistito alla fine della
democrazia rappresentativa del nostro Paese, con
l' Italicum assisteremo anche alla fine di quella
partecipativa grazie al premio di maggioranza
alla lista
FOTO D’ EPOCA Quando contestavamo contro lo Stato, mai contro il Popolo
(nota editoriale)
Là il tempo
trascorre pian piano,
se soffia poi il vento
non disturba nessuno.
Sui prati,
bambini ridenti
si danno la mano,
sussurran parole,
giocando coi raggi di sole
o da nuvole chiare
intravedono il mondo
lontano
Il loro tempo terreno
è stato ben poco
ma così, come allora,
anche lì, in Paradiso,
essi giocano ancora.
Della poesia...
IN PARADISO, COME
AL BEL TEMPO DEI
GIOCHI Maria Rosaria Longobardi
l’ Uniproporzionalismo!
Abolire le candidature multiple il candidato
spende troppo per spostarsi da una circoscrizione
o collegio all’ altra, tutti I parlamentari saranno
eletti a livello territoriale come e’ avvenuto per il
Senato, con un sistema elettorale universal da
adottare a tutte le tornate elettorali. (2) Eta' min-
ima e massima d' eleggibilita' e nomine da 25 a
70, dopo i 75 anni si e’ incompatibili con il car-
cere, (3) Due mandati consecutivi ed uno fuori
per essere rieletti, occorre un cambiamento gen-
erazionale, onde evitare che la Politica diventi
casta e potere occulto. (4) L’ incandidabilita’ di
coloro con pendent giudiziari al momento della
presentazione delle liste. e di coloro che hanno
dichiarato al fisco un income superior allo sti-
pendio del parlamentare. (5) Abolizione del quo-
rum referendario e l’ istituzione di referendum
propositivi sempre da parte di 500 mila cittadini
da tenersi sei mesi prima di ogni tornata eletto-
rale. Questo spianerebbe la strada al nuovo legis-
latore. (6) Stesso iter-parlamentare, delle inizia-
tive popolare legislative, equiparandole a leggi
ordinarie e le petizioni ad emendamenti. (7)
Equiparare il ruolo del politico a quello di funzi-
onario pubblico e dipendente dello Stato,
esplicito nell’ articolo 28 della Costituzione.: “I
funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti
pubblici sono direttamente responsabili, secondo
le leggi penali, civili e amministrative, degli atti
compiuti in violazione di diritti.” In altre parole
responsabilita’ morale per politici e amministar-
tori pubblici, il controllore non puo’ continuare
ad autoassolversi, occorre estendere la mozione
di sfiducia a tutti i parlamentari, dovra’ essere il
parlamento a espellere un parlamentare che lede
in qualsiasi modo la sovranita . (8) Abolire il
primo comma dell’ articolo 68 : “I membri del
Parlamento non possono essere chiamati a ris-
pondere delle opinioni espresse e dei voti dati
nell'esercizio delle loro funzioni.
Come funzionerebbe’ il
sistema
uniproporzioale
Semplice, si divide il Paese in circoscrizioni
(ocollegi) in base al numero dei seggi in parla-
mento, in ogni circoscrizione si eleggono un tot
numero di seggi e quindi i partiti presenteranno
le liste ( anche bloccata) con dieci candidati nu-
merati . Il cittadino ha una sola preferenza ( uni-
nominale) ponendo una x sul nome del candi-
dato. Alla fine i seggi verranno assegnati ai
primi candidatI che hanno ottenuti il magior
numero di voto a prescindere dalle liste.
Le liste presentate per essere validate devono
essere sottoscritte a livello circoscrizionale ( o
collegiale) e non piu’ nazionale, in base al nu-
mero dei votanti, in ogni circoscrizione.
Questo darebbe al cittadino piena liberta’ di
scelta, in piena sintonia con gli aticoli 49: “ Tutti
i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente
in partiti per concorrere con metodo democratico
a determinare la politica nazionale, e il 48:
” Il voto è personale e libero” , ma ( e va
detto) il proporzionalismo porrebbe porre
fine anche alla particocrazia intesa come
casta e potere occultI
(Da:” Detto, ridetto e sottoscritto)
Calabritto, auto in fiamme nella notte Risulterebbe di proprietà del dirigente scolastico
Episodio inquietante nella
notte a Calabritto.
E' stata data alle fiamme un'autovettura
che dai primi accertamenti pare sia di
proprietà del dirigente scolastico del
paese. Sul caso indagano le forze
dell'ordine. Non si conosce ancora la
natura del rogo, ma dai primi accerta-
menti pare sia di natura dolosa. Non è il
primo episodio che accade a Calabritto.
Negli ultimi giorni già altre auto sono
state date alle fiamme.
Fonte : ottopagine.it (Avellino)
E siamo al
quinto episodio
in due mesi.
Maniacale, perverso, e poi
cosa si vuol dimostrare? Possi-
bile che una persona non possa
lasciare parcheggiata l'auto in
strada in un tranquillo paese di
2000 anime? Non siamo mica
a Scampia. A quanto pare,
spiega Ottopagine, ci sono
indagini serrate in corso. E
ovvio che tutti i calabrittani attendano con
ansia che si concludano al più presto con
un esito positivo: che escano fuori il
nome/i dei malfattori e sia destinata loro
la sorte che gli spetti. Qualche nome cir-
cola già, ma attendiamo che siano le
Forze dell'ordine a darne ufficialità. In-
tanto va la soidarieta' in questo caso al
professore Giustino Raimato per il grave
atto subito e a tutti gli altri che lo hanno
subito prima di lui
Mimmo Del Guercio
3 14 INCHIESTE ULTIME
Era uccel di bosco dal dicembre del 1997,
quando lasciò l’Italia diretto verso il Regno
Unito. Il supertestimone del caso Alpi, il
somalo che aveva accusatoHashi Omar As-
san- unico condannato per l’agguato costato
la vita alla giovane giornalista del Tg 3 il 20
marzo 1994, a Mogadiscio - si era reso ir-
reperibile dopo aver deposto davanti alla
Digos e alla Procura di Roma. Mai apparso
in Tribunale, lasciando dietro di sé il so-
spetto di una testimonianza in qualche ma-
niera pilotata.
Alla fine sono stati i colleghi di Ilaria Alpi a
scovarlo. Ai giornalisti del programma di
Rai 3 “Chi l’ha visto” Ahmed Ali Rage,
detto Gelle, il supertestimone sparito nel
nulla, ha confermato di aver mentito: “Gli
italiani avevano fretta di chiudere il caso -
riferisce una nota del programma - e gli
hanno promesso denaro in cambio di una
sua testimonianza al processo: doveva ac-
cusare un somalo del duplice omicidio”. Un
capro espiatorio, dunque, un nome da dare
in pasto all’opinione pubblica e alla
famiglia, cercando di chiudere un caso com-
plesso e politicamente delicato.
La lunga fuga di Ahmed Ali Rage è la chiave
di volta del caso Alpi. Già nel 2006 le
autorità italiane conoscevano tutto sul testi-
mone sparito. Una nota dell’Interpol diretta
alla commissione d’inchiesta sulla morte dei
due giornalisti Rai indicava con precisione
molti elementi per trovare e ascoltare Gelle:
l’indirizzo della sua casa a Birmingham,
dove andava a ritirare il sussidio da rifugiato
politico, i suoi contatti nel Regno Unito. E il
nome della moglie, Kadro Arale.
Nel frattempo il Tribunale di Roma aveva
aperto un processo contro il supertestimone
per calunnia, dopo la rivelazione di una tele-
fonata tra il testimone e un giornalista col-
laboratore di Rai International, dove GelleIl
somalo Hashi Omar Hassan, accusato di
concorso nel duplice omicidiososteneva di
essere stato pagato per raccontare il falso.
Nulla, però, è accaduto. Ahmed Ali Rage
non è stato mai trovato dalle autorità italiane
e il processo si è concluso con un’assoluzi-
one, basata sulla impossibilità di verificare
l’autenticità della telefonata e della voce di
Gelle.Per trovare il testimone somalo in
fondo bastava poco. La moglie Kadro Arale
lo scorso anno era regolarmente registrata
sulle liste degli elettori di Birmingham.
Documenti pubblici, consultabili facil-
mente sul web. All’indirizzo indicato
abitava la famiglia di Gelle, strettamente
protetta dalla comunità somala. “Cosa
volete da lui?”, aveva risposto un anno fa
la moglie, mentre vicini e altre famiglie
somale creavano un muro invalicabile.
Gelle in quei giorni era assente, ma
bastava insistere con le domande per
avere la conferma di essere nel posto
giusto. Se il vecchio indirizzo indicato
dall’Interpol nel 2006 era ormai
“bruciato”, le tracce lasciate dalla moglie
e dai figli erano chiari e inequivocabili.
Ora le sue parole registrate da Rai 3 ri-
aprono con forza il caso. La Procura di
Roma - che ha ancora aperto il fascicolo
sull’agguato del 1994 - dovrà capire chi
ha pagato Gelle per mentire. Scoprire chi
ha depistato è la via maestra per arrivare
ai mandanti. Vent’anni dopo l’agguato di
Mogadiscio forse la verità è più vicina.
http://espresso.repubblica.it/
Caso Alpi, il supertestimone ha mentito
Vent'anni dopo l'omicidio la verità è più
vicina
L’Onu tentenna sulla Libia No all’intervento militare
Italia vuole ‘ruolo guida’
Anarchia e guerre per procura non solo Isis. Egitto contro Turchia e Qatar sui 'Fratelli Musulmani'
Prima erano cinquemila soldati schierati dalla
ministra Pinotti pronti a comandare la guerra
alla jihad in Libia, ora l’Italia si acconten-
terebbe di ‘contribuire alla stabilizzazione
della Libia attraverso il dialogo portato avanti
in ambito Onu’, ovviamente ‘pronta ad as-
sumere un ruolo di primo piano in questo
quadro’. Probabilmente all’ambasciatore d’I-
talia all’Onu Sebastiano Cardi la frase gli è
stata imposta da Roma tanto per mimetizzare
le precedenti figure barbine. Comunque, in
attesa di un pigia pigia del mondo a chiederci
di assumere un ‘ruolo guida’, in Libia niente
caschi blu armati.
Consiglio di sicurezza a porte aperte sulla
Libia. Conclusioni più o meno zero. ‘Esistono
spazi e tempi per mediazione Onu, alla ricerca
di un governo di unità nazionale indispensabile
alla stabilizzazione e alla lotta al terrorismo’.
L’Italia auto candidata al ‘ruolo guida’? Vedi
‘monitoraggio di un cessate il fuoco e il man-
tenimento della pace’ (quando mai ci saranno),
oppure ‘addestramento delle Forze armate, già
programmato ‘in una cornice di integrazione
delle milizie in un esercito regolare e per la
riabilitazione delle infrastrutture’. Semplice-
mente un’altra operazione di Peacekeeping
Evidentemente nel viaggio vero New York
molto posizioni bellicose espresse in Patria si
sono ammorbidite. Non solo quelle italiane. Per
prima la Francia, la più attiva all’interno del
Consiglio di Sicurezza. Tutti più prudenti sull’i-
potesi di attivarsi militarmente. L’Italia ora
appoggia l’opera di mediazione dell’inviato
speciale Onu per la Libia, Bernardino Leon, che
spiega come le divergenze tra le parti in Libia
«non sono insormontabili». Più decise le posizi-
oni dei Paesi arabi vicini alla Libia e diretta-
mente coinvolti, Egitto e Giordania, che spin-
gono per armare il governo di Tobruk.
‘Artisti delle sigle, acrobati dell’ipotesi e virtu-
osi con i testi, i comunicati e gli indizi sono al
lavoro’ scrive Quirico su La Stampa: l’Occi-
dente cerca disperatamente qualcuno da
promuovere ad alleato per togliersi di torno,
almeno in Libia, ‘quei preponderanti avversari
che sono gli zeloti dell’ apocalisse califfale.
Vogliamo un libico affidabile che come gli eroi
di Carlyle, consigli in sé i caratteri contraddittori
di ognuno. Necessità e aspirazione frettolosa
che sembra fatta apposta per entrare nella pe-
nombra di nuove tragedie’. Sintesi quasi letter-
aria ma politicamente molto centrata.omunità
internazionale politicamente e culturalmente
disarmata di fronte non a uno Stato e a un anti-
Stato, ma a una pluralità di contendenti armati, a
una guerra civile frammentata e difficilmente
leggibile. Islamismo/anti-islamismo, i contenzi-
oso territoriali e quelli tribali. Caos, anarchia,
ma non soltanto. Il Libia si combatte anche una
guerra per procura tra l’Egitto che appoggia il
governo di Tobruk, e Turchia e Qatar dall’altra,
in sostegno di quella parte dell’islamismo ar-
mato che fa riferimento all’ideologia dei Fratelli
Musulmani. Pasticcio con problemi anche in-
terni Nato.
remocontro.it
’Onu parla parla ma non decide. Salvo stroncare gli azzardi di caschi blu armati in Libia. Nazioni Unite
politicamente e culturalmente disarmate di fronte a una pluralità di contendenti armati, a una guerra
civile frammentata e difficilmente leggibile. Islamismo/anti-islamismo, territori e tribù
By Ennio Remondino
13 4 REGNO UNITO POLITICA Giorgio Brignola
Prince Charles risked provoking a new political
and religious storm yesterday when he said
Muslims living in the UK should follow British
values.
In a staunch defence of Britain's 'Christian
standpoint,' he denounced the radicalisation of
young Britons by Islamic fanatics and said they
should show more respect to 'the values we hold
dear'.
People who had 'come here, were born here or
go to school here' should 'abide by our values,'
he said. His comments were made as he started
a six-day tour of the Middle East, seen as an-
other stage in assuming more of the Queen's
international duties
It is a clear response to critics who say he
should not meddle in sensitive political matters.
The Prince will also challenge Arab leaders
head-on during the trip.
The Mail on Sunday can disclose that he is to
tell new Saudi king Salman bin Abdulaziz al
Saud to his face that he should stop the 1,000
lashes handed down as punishment to Saudi
blogger Raif Badawi for comments which the
regime claimed were critical of Islam
Prince Charles last night called for a halt to the
persecution of Christians by Islamic State and
other militant Islamic groups, telling them
bluntly: 'We were in the Middle East before
you.'
And he killed off speculation that when he be-
comes King he will give up the Monarch's tradi-
tional 'defender of the faith' role in favour of a
multicultural 'defender of faiths' title.
His renewed 'defender of the faith' pledge will
be seen by some as a U-turn and a signal that
the Monarch's role as the head of the Church of
England is far from over.
The Prince's intervention comes hard on the
heels of a new book which claims the Queen is
worried that her heir plans to be an 'activist
king'. The Prince's comments on Islam and
Christianity are broadcast in an interview with
BBC Radio 2's The Sunday Hour this morn-
ing, suggesting he plans to be very active.
'The radicalisation of people in Britain is a
great worry, and the extent to which this is
happening is alarming, particularly in a coun-
try like ours where we hold values dear,' he
says. 'You would think the people who have
come here, or are born here, and go to school
here, would abide by those values and out-
looks.'
It was 'frightening' that young British Muslims
were radicalised by 'crazy stuff on the inter-
net'.
Charles will reinforce his tough stance on
Islamic extremism by telling the new Saudi
king to show clemency to Saudi blogger
Badawi.
His sentence of 1,000 lashes and ten years in
jail over his website which encouraged Saudis
to criticise Islam and their rulers has caused
international outrage.
Diplomatic sources say that Salman bin Abdu-
laziz al Saud may pay more attention to
Charles, a fellow royal, than a foreign political
leader.
he Prince last night touched down in Jordan,
where he will meet Jordanian King Abdullah
II, before travelling on to Saudi Arabia, Ku-
wait and the United Arab Emirates.
Charles also intends to use his Middle East
tour to call for an end to attempts to drive
Christians out of the region. IS terrorists
slaughtered thousands of Yazidis and Chris-
tians in Northern Iraq, and Christians are also
threatened in other Muslim countries.
If nothing was done, the time could soon
come when 'there are no Christians left in the
Middle East… they are intimidated to a de-
gree you can't believe,' the Prince said.
He rammed home his point in uncharacteris-
tically plain terms: 'The tragedy is even
greater because Christians have been in the
Middle East for 2,000 years, before Islam
came in the 8th Century.'
Furthermore, the Prince went out of his way
to quash claims that he does not want to be
'Defender of the Faith' when he inherits the
throne. He said his comment about being
'defender of faiths' to embrace all religions –
made 20 years ago – had been
'misinterpreted'.
The Church of England's role was not to
defend Anglicism to the exclusion of other
religions, he said, but to protect the free prac-
tice of all faiths.
He would approach it from a 'Christian
standpoint' and be both 'defender of the faith'
and 'defender of faiths.'
The former Bishop of Oxford, Lord Harries,
said the Prince's comments were a 'helpful
clarification'. He said some had seen the
Prince's earlier remarks as watering down the
Church of England's historic role in an in-
creasingly multi-faith country.
Lord Harries said the Prince may have been
advised he could not easily change the tradi-
tional title, given to Monarchs since Henry
VIII, because of the constitutional implica-
tions.
The Prince appeared to accept he could be
'deeply immersed' in his own faith in the
Church of England while being 'protective of
other faiths'.
Lord Harries said: 'He is making the impor-
tant point that they are not mutually exclu-
sive.
Prince Charles's trip to the Middle East and
his radio interview come after a new book
Charles: Heart Of A King by writer Cath-
erine Mayer, claimed that the Queen is con-
cerned her son will be an 'activist' Monarch.
Charles's principle private secretary William
Nye was forced to write a public letter de-
scribing it 'ill-informed speculation'. He said
Charles was 'inspired' by his mother's exam-
ple and understood the 'necessary and proper
limitations' on the role of a constitutional
Monarch.
Ms Mayer's biography claims Charles dis-
agrees with the bans imposed in France and
Belgium on Muslim women covering their
faces with burkas and niqabs, seeing the
move as 'an infringement of human rights'
which criminalises women rather than chal-
lenging the custom.
Da: dailymail.co.uk
IL PRICIPE CHE SUSSURRAVA ALLE PIANTE
Il Prince Charles e futuro Re d’ Inglilterra confonde le leggi con i valori
politici, ideologici, e culturali ...
SOLO SUPPONIAMO...
Supponiamo, tanto per non sembrare
indifferenti ai “dolori” d’Italia, che Il PD,
per una serie d’alchimie politiche, possa
mantenere l’accordo con gli uomini dei
partiti che gli consentono la maggioranza
parlamentare. Ipotizziamo, di conse-
guenza, che Renzi consolidi il suo ruolo
di Primo Ministro.
Ammettiamo, sempre per eccesso d’otti-
mismo, che la Legislatura sia potenziata
con un Esecutivo nel quale i Centristi
consolidino la “fiducia” parlamentare. In
un’ottica fantascientifica, ed è scrivere
poco, Renzi potrebbe mantenere, così, il
suo ruolo. Scriviamo in via suppositiva
perché il Primo Ministro, almeno per
quanto c’è dato sapere, non ha la pur min-
ima intenzione d’allearsi o cobelligerare
con altri Partiti del “vecchio” sistema
ancora presenti in Parlamento. Ogni riferi-
mento alla “Patto del Nazareno”, quindi,
rimane fuori portata.
Ora, sarebbe assai difficile un cambia-
mento di direzione; anche perché an-
drebbe contro le promesse fatte agli ital-
iani “de visus” e in Rete. Però, tanto per
rimanere in tema, supponiamo che uno
spiraglio sia concepibile. In ogni caso,
meglio sarebbe chiamarlo”breccia” per i
coinvolgimenti che andrebbe a determi-
nare un rimpasto di Governo; anche con
la possibilità dell’ampliamento della
Maggioranza in più tronconi. La conse-
guenza, oltre al caos politico che ne deriv-
erebbe, sarebbe l’ingovernabilità d’Italia.
Allora, perché Renzi, non taglia corto?
Forse ritiene che essendo pdiessino in nu-
mero “sicuro” alla Camera, non ci siano
scelte discordanti? Di fatto, però, anche
questo Esecutivo, pur con tante contrad-
dizioni, può vivere solo con la “fiducia” del
Parlamento; pur con un Esecutivo ben poco
qualificabile. Oggi, il costrutto si conferma;
ma con un’ottica ben diversa e in un Paese
che non può più permettersi di tirare avanti
con i “moccoli” di un Governo dalle incerte
fortune.
Ancora, supponiamo che Renzi, come
continua ad affermare, resti in carica sino al
2018. A nostro avviso, non farebbe che
dilatare i tempi della crisi che è anche d’in-
coerenza gestionale.
Il buon senso, nonostante tutto, dovrebbe
avere la meglio. Come a scrivere: governo
Renzi per tutto l’anno. Poi, con la nuova
legge elettorale, elezioni politiche entro la
primavera del 2016. Il prossimo Potere
Legislativo sarebbe in grado di gestire in
modo più chiaro la questione che premono
perché sussisterebbe con differente nel nu-
mero, nella composizione e nelle attribuzi-
oni.
Al punto in cui siamo, anche le presunzi-
oni, non proprio ipotetiche, potrebbero
avere un loro valore politico.
Almeno, lo supponiamo!
LA FRENATA
Per la prima volta, da anni, il Prodotto Interno
Lordo (PIL) nazionale s’è attestato sullo”0”.
Dopo valori sempre con segno “meno”, ora la
nostra economia evidenzia segni di ristagno che,
in ogni caso, non sono da interpretare positi-
vamente.
La questione è palese: quando un’autovettura
(la nostra economia) è in discesa libera, se si
tenta di frenarne il percorso, la “sbandata” è
inevitabile. E’ successo anche da noi.
Nonostante le assicurazioni di Renzi e Squadra
al seguito. Un’economia che “sbanda” è, a nos-
tro avviso, assai meno controllabile di una in
discesa libera.
Tant’è che il valore”0” la dice lunga sulle
prospettive di ripresa che vediamo ancora tutte
in ripida salita. In economia, come in fisica,
affrontare una”salita”, senza poter controllare il
moto, si rischia di tornare indietro e con effetti
più devastanti di quanto si potrebbe solo ipotiz-
zare. La china è pericolosa e l’Italia, nel con-
testo europeo, segue la Grecia.
Con tutte le possibili conseguenze che hanno da
tener conto anche della situazione esplosiva che
s’è verificata sulla sponda africana del “Mare
Nostrum”.Quando eventi economici e di guer-
riglia convivono in una situazione sempre più
internazionale, non ci sono rimedi sovrani per
evitare guai peggiori.
La volontà nazionale, che ci appare non uni-
voca, resta uno dei problemi che l’Esecutivo di
Centro/Sinistra dovrà portare il Parlamento, in
tempi brevi, per tentare di dare concretezza a
sviluppi politici che consentano una “frenata”
progressiva della nostra caduta economica. A
parer nostro, non ci sono cure miracolose, né
compromessi razionali per uscirne in tempi
contenuti.
Il Capo dell’Esecutivo punta, sempre, su una
vita governativa sino alla primavera del 2018.
Tre anni sono, onestamente, troppi per conser-
vare una Fiducia basata su un compromesso che
potrebbe non trovare più l’assenso illuminato
del Colle. Le paure nazionali non sono ataviche;
ma ci sono. E’ inutile, se non controproducente,
negarle o, peggio, sottovalutarle. La “frenata”
d’Italia non è da minimizzare. Per il bene del
Paese.
5 12 QUIRINALE RIFORME
L' IGNORANZA ISTITUZIONALE E COSTITUZIONALE DI GRILLO
("Siamo i custodi della Costituzione! Il grido del M5S in aula!!! Alle 3.00 di questa notte all'unisono: Onestà!",
ha commentato su Facebook il leader del M5S Beppe Grillo, postando un video girato nella notte in Aula. )
Ricordiamo che il Capo dello Stato rappresententa l' unita' nazionale e puo' solo intervenire sulle leggi ordinarie chiedendone una seconda debibera se in dubbio. Le riforme costituzionale sono regolate dall' articolo 138 della Costi-tuzione italiana, quando il Parlamento non e' in grado di raggiungere nella seconda lettura della legge la maggioranza qualificata dei due terzi, allorchhe' scatta automatico il referendum senza quorum confermativo. Ricordiamo ancora che leggi ordinarie ad esclusione di quelle tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratifi-care trattati internazionali, sono regolate dall' articolo 75 della Costituzione italiana. Ripetiamo tutte le leggi as eclu-sione di ... totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, possono essere abrogate se lo richiedono 500 mila cittadini. Ci chiediamo quale .azzo di Costituzione abbia letto Grillo.Per esempio se a Grillo non ;iace l’ Italicum inizi a raccogliere le firme per la sua abrogazione.
Approvati dopo una lunga maratona notturna
alla Camera gli emendamenti al ddl sulle ri-
forme costituzionali in un'Aula semivuota per
l'assenza delle opposizioni, ad eccezione di un
presidio di deputati M5s e di Fi. Il voto finale è
previsto a marzo.
"Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi",
dice il capogruppo Fi Renato Brunetta, in con-
ferenza stampa congiunta a Montecitorio con
Sel, Lega e Fratelli d'Italia (esclusi i 5 Stelle).
Brunetta ne ha anche per il premier, "è venuto a
fare il bullo in quest'Aula, potrà forse convin-
cere i suoi ma non noi". Nel mirino di Forza
Italia, Lega Nord, Sel, Fratelli d'Italia e i Cin-
questelle la decisione della maggioranza di
chiudere la partita delle riforme in tempi
brevi. Una situazione che contesta anche la mi-
noranza dem: Stefano Fassina e Pippo Civati
non partecipano al voto.
"Renzi è in una mare di guai, dalla seduta fiume
alla palude, e gli si sta spaccando il partito",
aggiunge Brunetta. "Non si è mai visto - incalza
- un premier che in un momento drammatico
piomba in Aula a sfidare le opposizioni, peg-
gio ancora a controllare i suoi parlamentari. E'
inaccettabile, insopportabile. Questa rifles-
sione noi la porteremo fuori di qua, le
urleremo fuori dal palazzo". Brunetta annuncia
poi che il presidente della Repubblica Sergio
Mattarella "ci riceverà da martedì prossimo,
separatamente, gruppo per gruppo".
Ma il premier resta saldo sulla sua posizione e
twitta: "Da anni la politica non fa le riforme.
Noi ascoltiamo tutti, ma non ci facciamo ricat-
tare da nessuno. Avanti. Questa è
#lavoltabuona". Poi in un altro tweet: "La
riforma sarà sottoposta a referendum.
Vedremo se la gente starà con noi o con il
comitato del no guidato da Brunetta, Salvini e
Grillo". Poi all'assemblea Pd, dice: "Non vedo
nessun motivo politico per interrompere la
seduta fiume". Il voto finale alla Camera resta
fissato "all'inizio di marzo".
Nella conferenza stampa del M5S alla Camera,
il pentastellato Riccardo Fraccaro ha affer-
mato: "Oggi abbiamo smascherato il partito
antidemocratico, un partito che ha detto di no a
tutto. Renzi ha detto che la nostra proposta di
referendum senza quorum snatura la Costituzi-
one. Ebbene, non snatura la Costituzione un
Senato di ladri? Di nominati?". Con le riforme
costituzionali "Renzi ha voluto salvare la
casta", e dare modo a una "nuova classe poli-
tica filo-renziana di continuare a rubare più
agevolmente al popolo italiano".
Parole dure anche dal capogruppo di Sel
Arturo Scotto: "L'arroganza cui abbiamo assis-
tito di Renzi e del Pd non ha precedenti.
Stanotte Renzi è venuto in Aula, qui a Monte-
citorio, e poteva fare il premier, invece è
venuto a fare il capo tifoseria. Siamo usciti
dall'aula - specifica - per difendere la separazi-
one dei poteri, per noi un principio non ne-
goziabile". Per la Lega Renzi "svende il
Paese". Ma "c'è anche da dire che l'arbitro non
ha fischiato il fallo, è iniziata male", fa notare
il capogruppo della Lega Massimiliano
Fedriga.
E mentre Stefano Fassina e Pippo Civati ap-
poggiano le opposizioni e non partecipano al
voto ("L'abbandono delle opposizioni è un
fatto politico molto grave", ha detto in aula
Fassina),
Pier Luigi Bersani nel suo intervento all'assem-
blea del Pd sostiene che bisogna fare "ogni
sforzo" per "tenere aperto il dialogo" e recu-
perare le opposizioni nell'esame delle riforme
alla Camera. L'ex segretario ha messo in
guardia: il governo non può pretendere di avere
"il dominio" della partita delle riforme in Parla-
mento.
La seduta notturna giovedì si era conclusa con
una rissa. La bagarre è iniziata con laprotesta
dei pentastellati che in precedenza avevano
minacciato di occupare Montecitorioper poi
'ripiegare' su un ostruzionismo che ha impedito
dibattito e voto. Quindi è scoppiata la rissa tra i
banchi della sinistra: protagonisti Pd e Sel. In-
evitabile la sospensione. Per dare un segno tan-
gibile di fronte all'ostruzionismo e all'atteggia-
mento dell'opposizione, lo stesso premier Mat-
teo Renzi, di rientro da Bruxelles dopo il Con-
siglio Ue, a sorpresa in piena notte ha fatto un
passaggio a Montecitorio.
"Siamo i custodi della Costituzione! Il grido del
M5S in aula!!! Alle 3.00 di questa notte all'uni-
sono: Onestà!", ha commentato su Facebook il
leader del M5S Beppe Grillo, postando un video
girato nella notte in Aula."Il clima non è
granché e mi auguro si trovi una soluzione per
cambiarlo, perché non è quello consono all'op-
erazione che stiamo portando avanti di cambia-
mento della Costituzione", osserva Pier Luigi
Bersani, ospite di 'Agorà' su Raitre. "Il Patto del
Nazareno è finito ma lo rispettiamo? Che cosa
curiosa", prosegue l'ex segretario del Pd.
Fonte : adnkronos.com 13 febbraio
I sorci sono Verdi !
LE RIFORME
RENZIANE
ISTITUZIONALI
INSIEME ALL'
ITALICUM, SONO
PEGGIORI DELLE
RIFORME
BERLUSCONIANE DEL 2005,
BOCCIATE POI DAL
REFERENDUM
CONFERMATIVO DEL
GIUGNO 2006. Ergo....
Berlusconi al Quirinale da Mattarella ?
“INCANDIDABILITA’, SIGNIFICA ESSENZIUILAMENTE PERDITA DA PARTE DEL POLITICO DEL DIRITTO DI
VOTO E QUINDI DIVIETO DI CONCORRRE A DETERMNARE LA POLITICA NAZIONALE E AMMINISTRATIVA
DEL PAESE”
“Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indi-
cati dalla legge.” (dettame costituzionale) La legge Severino e’ una legge delllo Stato che prevede nei casi di sentenza penale irrevocabile la deca-
denza e l’ incandidabilita’ per sei anni dal concorrere a determinare la politica nazionale e amministrativa del Paese. Prima era solo un dettame costi-
tuzionale ora e’ legge [Legge Severivo che tra l;’ altro e’ stata votata nel 2012 con una larga maggioranza al Senato con 256 e alla Camera 480) e
la dovrebbe rispettare anche Silvio Berlusconi.
QUANDO LA POLITICA PERDE ONORABILITA’, DISCIPLINA ED ETICA DIVENTA UN POTERE OCCULTO
Ecco preche’ ... I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi
stabiliti dalla legge. Nel caso del governo, questi giurano di essere (1) fedeli alla Repubblica (2) alla Costituzione (3) alle leggi dello Stato (4) e di
esercitare le loro funzioni nell’ esclusivo interesse della Nazione.
Facciamo nuovamente
presente che il Capo
dello Stato rappresenta l’
Unita’ Nazionale e
quindi la Nazione. Il suo
ruolo istituzionale non prevede interventi
sulle riforme istituzionali e
costituzionali, questo eclusivo compito
spetta del Parlamento e ai cittadini
e Cinque Stelle che, per protesta contro la
seduta fiume alla Camera della scorsa setti-
mana, avevano deciso di disertare i lavori sull
Ddl Boschi. Sul Colle sono stati ricevuti i
rappresentanti del partito di Silvio Berlusconi
e di Nichi Vendola. Presto avranno udienza
anche i pentastellati guidati da Beppe Grillo :
''Mattarella ha risposto alla mia richiesta di
incontro, la ringrazio Presidente!'' annuncia
entusiasta il leader del Movimento, che su
Twitter posta la lettera inviatagli dal presidente
della Repubblica.
Alle 10 il primo a salire al Colle è stato il ca-
pogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunet-
tacon un documento di dieci pagine articolato
in 25 punti, una sorta di memorandum-appello,
che suona come un vero e proprio atto di ac-
cusa nei confronti del patto del Nazareno:
l'Italicum e le riforme targate Matteo Renzi
vengono definite un ''mostro giuridico che
potrebbe finire per pregiudicare persino i prin-
cipi supremi della Carta fondamentale dello
Stato'' /PDF. "Il presidente Mattarella ha aus-
picato che il dialogo tra maggioranza e op-
posizioni sulle riforme possa riprendere e
conoscendo la persona, userà tutti gli strumenti
previsti dalla Costituzione per ripristinare un
clima di dialogo'', ha assicurato l'esponente
forzista al termine del colloquio, lanciando un
avvertimento al premier: ''Renzi stia molto
attento: con le sue sparate fatte per dividere,
per comprare gli avversari. Non ci dividerànon
ci comprerà".
In FI scoppia la polemica sull'iniziativa
'solitaria' di Brunetta. ''Di uomini soli al co-
mando pensavamo che ne bastasse uno solo:
Berlusconi'', attacca il deputato 'fittiano', Mauri-
zio Bianconi, che avverte: ''Vediamo con vivo
disappunto che ce n'è un altro, Brunetta che se
ne va solo soletto al Quirinale portando un
documento in 25 che sicuramente non ha con-
frontato col gruppo''. Resta sugli scudi anche
Sel. '''Non si può governare con i colpi di mano
e con accelerazioni che imbavagliano il Parla-
mento, sottoposto a una permanente forma di
umiliazione della funzione legislativa'', av-
verte Nichi Vendola, che dopo l'udienza al
Quirinale insieme ai capigruppo di Camera e
Senato, Loredana De Petris e Arturo Scotto, ha
spiegato che la scelta aventiniana è stata deter-
minata ''in primo luogo perché si pensa che si
possa governare con i colpi di mano, con accel-
erazioni che imbavagliano e umiliano il Parla-
mento, che è il rappresentante del popolo e non
può essere ridotto a un votificio''.
''Ci vediamo al Quirinale'', assicura Grillo,
dando conto dell'invito di Mattarella per parlare
di riforme. "La ringrazio vivamente -si legge
nella missiva datata 16 febbraio inviatagli dal
capo dello Stato- per le cortesi espressioni di
augurio che ha voluto inviarmi in occasione
della mia elezione a Presidente della Repub-
blica. Nella sua lettera -scrive il leader M5S- il
capo dello Stato auspica anche di potermi incon-
trare al Quirinale e desidero assicurarle che sarò
lieto di riceverla prossimamente, in una data che
i nostri uffici potranno concordare''.
“Tutte le opposizioni in fila al Colle da papa’ Mattarella”
17/02/2015 ( adnkronos.com)
Primo round di consultazioni sulle riforme per
Sergio Mattarella con le forze politiche.
Questa mattina il capo dello Stato ha incon-
trato le opposizioni, dopo lo strappo di FI, Sel,
RIFORME
Mattarella,Quirinale aperto tutti i giorni Verranno utilizzati nuovi spazi per attività espositive ANSA) - ROMA, 16 FEB - "Ho disposto che il Quirinale sia, entro breve tempo,
aperto alle visite tutti i giorni". Lo ha annunciato il presidente della Repubblica
Sergio Mattarella spiegando di aver chiesto di aprire "il percorso delle visite ad
altre parti del Palazzo e di utilizzare nuovi spazi per le attività espositive perma-
nenti o temporanee
QUANDO SULLE RIFORME COSTITUZIONALI INIZIANO LE
BAGARRE, SIGNIFICA CHE IL PAESE HA BISOGNO DI BEN ALTRE RIFORME
11 6 COMUNICATO
elettiva della Cube-gallery ed anche del suo
mondo creativo, in cui processi di grande pro-
duttività e accumulazione, danno origine a
mostre che sono il frutto di una stratificazione
esistenziale, fino ad essere puro caos e confu-
sione, come una pellicola di un film che im-
pazzita, srotola immagini a ritmo sfrenato.
“Eppure” spiega Catia Monacelli, curatore e
critico d’arte, “ciò che appare infine davanti ai
nostri occhi è estremamente lucido, calcolato,
tagliente, sottile, in una parola sola: geniale. Ho
visto pochissimi artisti far emergere da tanta
frenetica confusione, una così straordinaria
sintesi”.
Domenica 15 febbraio, a Corciano, presso lo
spazio galleria del Gherlinda, prospicente al
cinema, è stata inaugurata la sua nuova person-
ale dal titolo “XX Secolo. Crescete e moltiplicat-
evi”, che già promette di suscitare grandi po-
lemiche, per i temi sensibili trattati. A rapire
questa volta l’attenzione dell’artista, dopo aver
esposto in tutto il mondo, ed in decine di spazi
Il costituzionalista è inter-
venuto nel dibattito "Meno
democrazia?" organizzato
dalle associazioni "Libertà e
giustizia" e "I popolari" a
Torino: "Bisogna
interrogarsi sulle cause e su
chi ha determinato le
condizioni in cui ciò si è
verificato"
“Un degrado, quasi il punto zero della de-
mocrazia”. Il costituzionalista Gustavo Za-
grebelsky ha commentato così la discussione
delle riforme in Parlamento e le polemiche
sulla decisione del presidente del Consiglio
di andare avanti nonostante le polemiche
dell’opposizione. “Bisogna interrogarsi”, ha
detto il presidente emerito della Corte Costi-
tuzionale, “sulle cause e su chi ha determi-
istituzionali, tra gallerie pubbliche, private e
musei, è proprio “un luogo-non luogo”, come lo
definiscono i sociologi. Siamo infatti all’interno
di un centro commerciale, uno spazio senza
identità, nel quale la civitas, si è geneticamente
trasformata nella civiltà omologante dei con-
sumi. Ed è in questo luogo fluttuante, di passag-
gio, di circolazione e rapida comunicazione,
che Piergiusepe Pesce mette in scena per quin-
dici giorni uno straordinario spettacolo fatto di
colori, di forme, di pensiero e di icone del se-
colo appena trascorso. Vicino alla corrente
internazionale e postmoderna del neo pop, mis-
cela i simboli di culture diverse rimandando al
grafitismo urbano, al mondo dell’underground,
ma anche ai fumetti e al web design. Le opere
che fanno parte di questo progetto raffigurano
soggetti tratti dall’universo mediatico, icone del
quotidiano note a tutti e riconoscibili.
Ed ecco allora che disparati protagonisti sono
costretti a coabiatare in un improbabile spazio
comune. Attraverso il linguaggio critico e lu-
dico che lo caratterizza, anche la carrellata di
personaggi e simboli che l’artista propone rap-
presenta un grande riassunto del secolo che ci
siamo appena lasciati alle spalle, con le sue
contraddizioni, con le sue star, con il suo modo
di vivere il pianeta. “Non mancano anche
questa volta”, continua Catia Monacelli, che ha
presentato il progetto, “richiami critici verso
l’attualità e le notizie di cronaca drammatiche
di questi ultimi tempi: Pesce non può fare a
meno di essere azzardato, ribelle, senza filtri e
brutale, poiché l’arte, quando è tale può dire
tutto, e lui racconta il suo essere Je suis Charlie,
andando ben oltre la scomoda satira, osser-
vando tutto apparentemente da un altro pianeta,
senza giudizi morali o etici, senza vincitori né
vinti”. Lo spettatore entra di diritto a far parte
della scena personificando se stesso e partecipa
ad una performance destinata sia ai principianti
che ai giocatori più esperti. La grande lezione
delle avanguardie storiche del Novecento arriva
fino a noi in veste contemporanea e concettuale.
Anche questa è in fondo un’eredità del XX
secolo: un nuovo approccio nel fare arte e nel
fruirla, un’apertura a 360° verso il mondo in cui
viviamo e che solo ora possiamo percorrere
contemporaneamente sia in senso geografico
che in senso storico. L’iniziativa è promossa da
Oxigene Symbiotic Ambient, nelle persone di
Alessandra Anca Palel e Michele Martinelli,
che hanno deciso di accogliere volutamente un
progetto forte e dirompente, ma di altissimo
livello artistico, capace di attirare non sono gli
esperti d’arte, ma anche un pubblico più gio-
vane. Non a caso le opere di Pesce fanno parte
anche della collezione privata di Fedez, uno dei
volti rap più amati in Italia dai ragazzi e non
solo. Durante la manifestazione è intervenuta
per un saluto il Direttore del Corriere dell’Um-
bria Anna Mossuto, che in particolare ha analiz-
zato i lavori dell’Artista dal punto di vista me-
diatico e comunicativo.
Tra arte e consumo:
Piergiuseppe Pesce
espone in un centro
commerciale
La mostra presentata
da Catia Monacelli,
curatore e critico
d’arte
GUALDO TADINO (Perugia) - Dissacrante,
onnivora, pretestuosa e conflittuale, è tutta
l’opera dell’artista di origini partenopee Pier-
giuseppe Pesce, che vive e lavora da oltre
trent’anni in Umbria, a Gualdo Tadino, sede
nato le condizioni in cui ciò si è verifi-
cato”. Dubbi simili a quelli espressi dal costi-
tuzionalista Alessandro Pace che, in
un’intervista al Fatto Quotidiano, ha detto che
“le Camere si trovano sotto ricatto”.
Zagrebelsky è intervenuto nel corso del dibattito
organizzato dalle associazioni “Libertà e
Giustizia” e “I Popolari” sul tema “Meno de-
mocrazia? e ha rivelato le sue perplessità sulla
situazione politica e sul dibattito in Parlamento.
“Sono 40 anni”, ha detto, “che si parla di ri-
forme costituzionali, chiediamoci in che direzi-
one vanno quelle che sono in cantiere: in quella
di aprire spazi alla politica e alla democrazia o
piuttosto di valorizzare il momento esecutivo,
che non è compatibile con l’ampliamento della
democrazia?”.
Secondo Zagrebelsky, che nel suo intervento ha
ammonito la politica a lavorare in un “clima
costituente“, bisognerebbe porsi la domanda se
siano più importanti “le regole costituzionali o
la qualità di chi le fa funzionare perché una
cattiva Costituzione nella mani di una buona
politica produce comunque risultati accettabili,
mentre la migliore Costituzione nelle mani della
cattiva politica produce risultati cattivi”. Riferen-
dosi, infine, all’eventualità del referendum con-
fermativo, il giurista ha invitato a fare attenzione
perché, ha detto, “qui ci si gioca moltissimo. Se è
richiesto dal Governo sarà un plebiscito e sarà un
voto di schiacciamento da una parte o dall’altra.
Si sta giocando una partita che può essere ter-
ribile”.
Nei mesi scorsi Matteo Renzi aveva liquidato i
commenti dei costituzionalisti dicendo di “aver
giurato sulla Costituzione e non sui professoroni“.
E lo stesso Zagrebelsky, in occasione della festa
del Fatto Quotidiano “Partecipa” ha rivelato di
aver ricevuto una telefonata del ministro delle
Riforme Maria Elena Boschi che cercava di
scusarsi per l’equivoco: “Abbiamo a che fare con
la stampa, per cui le parole che usiamo più sono
pesanti, più passano”, gli ha detto al telefono per
giustificare le espressioni usate dal presidente del
Consiglio. Ma secondo il costituzionalista sarebbe
stato solo un modo per dimostrare che il governo
stava cercando di sentire più esperti possibili sulle
riforme
.Da: lfattoquotidiano.it/2015/02/14
COMUNICATO STAMPA MOSTRA PIERGIUSEPPE PESCE
"XX SECOLO CRESCETE E MOLTIPLICATEVI" (cortesia di Goffredo Palmerini)
Riforme, Zagrebelsky: “Siamo quasi al punto zero della democrazia”
DETTO E SOTTOSCRITTO
Quello che non vi diranno mai i costituzionalisti, ma....
UNA COSTITUZIONE NON VA MAI RIFORMATA MA ADEGUATA AI
CAMBIAMENTI, DI CERTO NON SARA' PIU' MODERNA O EVOLUTA
CON L' ITALICUM E IL MONOCAMERALISMO IMPERFETTO, A NOSTRO
AVVISO NON CAMBIERANNO DI UNA SOLA VIRGOLA IL POTERE
LEGISLATIVO E LO STATUS SOCIO/POLITICO DEL PAESE.
DIVERSAMENTE DETTO:" STANNO RIFORMANDO LA
COSTITUZIONE A PROPRIO USO E CONSUMO. “
7 10 Xenophobia STAMPA CARTACEA
Un milione di insulti contro le donne,
150 mila frasi razziste, oltre 100 mila
omofobe. E poi ci sono quelle intolleranti
nei confronti dei disabili. C'è un'Italia
bulla e misogina scolpita a 140 caratteri, il
linguaggio tutto speciale di Twitter, un
mezzo che avrebbe dovuto velocizzare i
messaggi in poche battute e che invece è
diventato anche un canale naturale per
urlare odio e intolleranza. Un mezzo falli-
mento come ha ammesso il ceo di Twitter
Dick Costolo in una lettera ai dipendenti
rilanciata dal Corriere della Sera. Stesse
conclusioni cui è giunto dopo un anno di
lavoro e un momentale screening il
gruppo di lavoro riunito attorno al pro-
getto di Vox - l'Osservatorio italiano sui
diritti. E' la Mappa dell'Intolleranza: un
panorama sconsolante, di cui ogni giorno
abbiamo conferma dai fatti di cronaca.
L'idea di questo gruppo, un team universi-
tario che ha monitorato, estratto e
studiato, circa due milioni di tweet - la
giornalista Silvia Brena, Marilisa
D'Amico, ordinario di diritto costituzion-
ale all'Università di Milano, co-fondatrici
di Vox; Maurizio Binetti, Cecilia Sic-
cardi, Maura Pelizzari, Roberto Reduzzi
del dipartimento di psicologia dinamica e
clinica della Sapienza Università di Roma;
il Prof. Vittorio Lingiardi e Nicola Carone;
Prof. Giovanni Semeraro e Cataldo Musto
dell' Università Aldo Moro di Bari e Ce-
cilia Siccardi del Dipartimento di diritto
pubblico italiano e sovranazionale all'Uni-
versità di Milano - è di fare prevenzione
sul territorio, mettendo il risultato di questo
lavoro a disposizione di chiunque, comuni
e scuole, per supportare interventi mirati
sul territorio. Un progetto ispirato ad
esempi stranieri, come la Hate Map della
americana Humboldt State University.
Dalla Mappa esce fuori per la prima volta
la diffusione in Italia dei tweet razzisti,
omofobi, misogini, antisemiti e intolleranti
nei confronti dei disabili. Una geografia
sconfortante, con una diffusione a macchia
di leopardo su tutta la penisola delle di-
verse forme di intolleranza. "Nei 140 carat-
teri di twitter comprimiamo i nostri senti-
menti", spiega Silvia Brena, giornalista e
co- fondatrice di Vox. "140 caratteri con
cui ci alleniamo a urlare emozioni, rabbie,
frustrazioni che spesso non riusciamo a
elaborare in altro modo".
Due, gli elementi emersi in modo più rile-
Diciassette anni di contributi e finanziamenti
pubblici. Attraverso l'utilizzo di tutte le leggi
messe in campo dalla presidenza del Consig-
lio a favore dei giornali. Prima creando un
apposito partito. E poi costituendosi in co-
operativa
Certo, qualcosa al bilancio dello Stato è co-
stato”: ha detto un rilassato Giuliano
Ferrara parlando del suo giornale “Il
Foglio” davanti alla Commissione Cultura della
Camera dei deputati nell’ambito dell’esame
della proposta di legge del Movimento 5 Stelle
per l’abolizione del finanziamento pubblico
all’editoria. Qualcosa? 50 milioni 899 mila 407
euro, ecco per l’esattezza quello che “Il Foglio”
di Ferrara è costato ai contribuenti a partire dal
1997, data in cui il giornale ha cominciato a ris-
cuotere i contributi pubblici per l’editoria: 2 mili-
oni 994 mila euro l’anno, 250 mila euro al mese,
8 mila euro al giorno. Per 17 anni. Una bella som-
metta.
GIUSTIZIA E’ SFATTA Nato da un’idea dello
stesso Ferrara, “Il Foglio”, da poche settimane
diretto da Claudio Cerasa, si è sempre contraddis-
tinto per i suoi azionisti di gran calibro: oltre il
finanziereSergio Zuncheddu (editore dell'”Unione
Sarda”) e lo stampatoreLuca Colasanto, l’ex
moglie di Silvio Berlusconi, Veronica Lario e
l’onorevole azzurro Denis Verdini, tra gli altri.
Sin dalla prima ora si è attrezzato per accomo-
darsi al ricco banchetto dei contributi statali per
l’editoria, partecipando alla spartizione della
ricca torta. All’epoca, lo Stato già prevedeva,
tramite la leggedel 1990 sulla “Disciplina delle
imprese editrici e provvidenze per l’editoria”,
l’elargizione di sovvenzioni alle imprese editrici
di quotidiani. E, tra queste, ai giornali organi di
partito. E cosa ha fatto Ferrara? Ha creato un
apposito movimento-partito di cui il suo quotid-
iano è diventato organo ufficiale: la“Convenzione
per la Giustizia”, fondata con gli allora amici-
parlamentari Marcello Pera (Forza Italia) e
Marco Boato (Verdi), con la quale si è garantito
i requisiti per accedere ai finanziamenti. Così,
già nel 1997, al termine del primo anno di pub-
blicazioni, “Il Foglio” ha incassato la prima
tranche di contributi statali: 222 milioni di lire,
cioè 115mila euro circa.
SOLDI SOLDIDall’anno successivo il quotid-
iano ha iniziato a raccogliere somme piùconsis-
tenti: secondo i dati forniti dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, nel 1998sale a 6,3 mil-
iardi di lire (pari a 3,25 milioni di euro). Stesso
trend per il 1999 con 6,1 miliardi di lire (pari a
3,15 milioni di euro). Al ritmo di oltre 3 milioni
di euro, si calcola che la trovata del giornale di
partito ha consentito a Ferrara e al Foglio di
percepire nei primi 5 anni qualcosa come 13
milioni e 600mila euro.
RICCHI E COOPERATIVI Dal 2001, poi, per
potere continuare ad accedere al fondo spe-
ciale per l’editoria predisposto dalla Presidenza
del Consiglio, “Il Foglio”, come molte altre
testate, hamutato la sua struttura giuridica, di-
ventando unacooperativa. All’interno della
legge finanziaria per il 2001 si definiva infatti
un nuovo soggetto destinatario delle provvi-
denze: “imprese editrici di quotidiani o periodici
organi di movimenti politici, trasformatesi in
cooperative entro e non oltre il 1 dicembre
2001”. E “Il Foglio” si è puntualmente messo in
linea con la nuova situazione.
GIULIANO IN MISERIA Via perciò con un
nuovo inizio: ai 13,6 milioni “raccolti” nei primi
5 anni di vita, il quotidiano ne aggiungerà sfrut-
tando le nuove regole oltre 37 in poco più di un
decennio, a ritmo costante di oltre 3 milioni
l’anno con l’eccezione dell’ultimo biennio, in
cui si è assistito ad un taglio del fondo che non
ha risparmiato neanche il giornale diretto
dall’ElefantinoFerrara. Che, negli ultimi 3
anni, ha visto comunque entrare nelle casse
della sua creatura la “miseria” di 5 milioni di
euro. Bilancio finale per un giornale non
ancora “maggiorenne”: 17 anni di vita, ven-
dite anche molto al di sotto delle 10 mila,
oltre 50 milioni di euro, circa 100 miliardi di
vecchie lire di pubbliche sovvenzioni. Eccolo
il “qualcosa” che Giuliano Ferrara ha lasciato
in eredità a lettori e contribuenti.
CONTRIBUTI STATALI PER-
CEPITI DA “IL FOGLIO” (1997-
2013)
1997 114.966,73 €
1998 3.250.158,97 €
1999 3.157.813,05 €
2000 3.408.615,54 €
2001 3.674.626,21 €
2002 3.202.032,77 €
2003 3.511.906,92 €
2004 3.821.781,05 €
2005 3.821.781,05 €
2006 3.821.781,06 €
2007 3.745.345,44 €
2008 3.745.345,44 €
2009 3.441.668,78 €
2010 3.205.317,44 €
2011 2.251.696,55 €
2012 1.523.106,65 €
2013 1.201.463,75 €
TOT. 50.899.407,39 €
(fonti: Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Dipartimento per
l’informazione e l’editoria)
vante. Il primo. Complessivamente la dis-
tribuzione dell'intolleranza, considerati i 5
gruppi, è polarizzata soprattutto al Nord e al
Sud, poco riscontro invece nelle zone del
Centro come Toscana, Umbria, Emilia Ro-
magna. Una situazione, che si capovolge per
quanto riguarda l'antisemitismo, fenomeno
in evidenza soprattutto nel Lazio e nel
Centro Italia. Va segnalato un picco signifi-
cativo in Abruzzo, nell'area tra L'Aquila,
Chieti, Pescara e Teramo. Presente anche in
alcune zone del Nord e del Sud Italia.
Il secondo dato riguarda la misoginia, sulla
quale si concentra la maggiore proliferazi-
one di tweet intolleranti. Il numero di tweet
contro le donne, infatti, in 8 mesi è arrivato
a 1.102.494, con 28.886 tweet geolocaliz-
zati.
"Hate speech è parola dell'odio, parola che
attacca e offende una persona o un gruppo
sociale", dice Vittorio Lingiardi, docente di
Psicologia Dinamica presso La Sapienza-
università di Roma. "Favorite dalla velocità
e custodite dallo spazio cibernetico, le pa-
role possono diventare pietre, incitamento
all'odio e, a volte, crimine".
Fonte ANSA Alessandra Magliaro
NOI SIAMO PER L’ ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI GIORNALI E DELL’
ORDINE DEI GIORNALISTI , ONDE EVITARE CHE IL COSIDETTO QUARTO POTERE ,
PARTORISCA ANCORA “MENTITORI “PROFESSIONISTI.... L'Italia bulla e misogina
Editoria: 50 milioni, tanto è costato agli italiani
“Il Foglio” di Giuliano Ferrara
“Le parole
possono diventare
pietre, incitamento
all'odio e, a volte,
crimine".
(ma Salvini non deve
saperlo )
CULTURA & SOCIETA’ 8 Nino Bellinvia 9
Roma- I Jalisse in primo piano con un nuovo
progetto.
Nicola Savino conduttore radiofonico e tele-
visivo, autore televisivo, attore e produttore
discografico italiano, lo scorso 1 febbraio nel
backstage di “Quelli che il calcio” ha firmato
la menzione che verrà offerta alle 15 scuole
medie del Veneto che partecipano a
“Melodie dal Cuore al Fronte”. Un ringrazia-
mento a Nicola Savino dai Jalisse che tor-
nano a far parlare di loro, non per una nuova
uscita discografica, ma per aver sposato
questa iniziativa che li vede protagonisti di
un progetto letterario-musicale, sostenuto
dalla Regione Veneto, che vuole celebrare il
centenario della Grande Guerra, ideato e
promosso dall’Associazione Crescere Crea-
tivi, coordinata dagli stessi Jalisse
(Alessandra Drusian e Fabio Ricci). Un pro-
getto, multidisciplinare e formativo, ispirato
alla scuola dei Cantautori, che si rivolge alle
classi terze delle Scuole Secondarie di primo
grado delle sette province venete.
Nelle classi si scoprirà come nasce una can-
zone, come scaturisce l’ispirazione e come si
scrive un testo legandolo alla musica, per dar
vita al brano che verrà musicato da un’or-
chestra e interpretato da voci soliste e cori in un
concerto aperto al pubblico.
Con il supporto di musicisti, compositori, artisti
noti ed emergenti (scelti dalla Produzione) che
supporteranno i ragazzi delle Scuole, il progetto
“Melodie dal Cuore al Fronte” , organizzato in
più fasi.
I ragazzi inizieranno da un lavoro di ricerca
storica e realizzeranno, in classe, idee e pensieri,
rime e versi liberi, grazie ad uno schema iniziale
dato da Alessandra e Fabio, sulla struttura tipo di
una canzone popolare; quartine, strofe, ritornelli
per portare in musica la figura romantica degli
eroi della Prima Guerra Mondiale.
Un grande concerto finale a chiusura del progetto
riunirà entro marzo ed in luogo da stabilire, le
classi e le famiglie per condividere le emozioni
raccontate dai ragazzi sul tema della Grande
Guerra. Ogni canzone interpretata al concerto
finale sarà illustrata e raccontata anche con at-
tività parallele come disegni, fotografie, video e
tutti i possibili linguaggi espressivi e comunica-
tivi, a sviluppare le competenze individuali degli
alunni.
Il progetto, attivo dal 2005, intende evidenziare
la creatività dei ragazzi attraverso la realizzazi-
one di canzoni partendo dalla scrittura del testo,
proprio come veri Cantautori Nati.
Il duo Jalisse, lo sanno tutti, è formato dai
coniugi Alessandra Drusian e Fabio Ricci (anche
direttore artistico delle Produzioni ed Edizioni
Musicali Tregatti e direttore artistico del Premio
Internazionale “DOC MUSIC CONTEST” 2014
di Rieti). Il duo ha vinto il Festival di Sanremo
nel 1997 con “Fiumi di parole”, ha inciso tre
album (“Il cerchio magico del mondo”, “Siedi e
ascolta”, “Linguaggio universale”) e 15 singoli.
Ultimi dei quali “Tra rose e cielo”, “E se torna la
voce”, “Dove sei” e “L’Alchimista, per sempre
tuo cavaliere”.
I Jalisse, sono tra l’altro testimonial del Premio
Nazionale “Un Mare di Poesia” di Ostia (III anno
consecutivo), ideatori e produttori di “Song of
the Knight” per la Journée Mondiale des Cheva-
liers ed anche ideatori e promotori di “Melodie
dal Cuore al Fronte” Grande Guerra per Regione
del Veneto e di “Cantautori Nati” per nuove leve
e autori in erba.
Tra i premi ricevuti dai Jalisse da ricordare: Best
Award Band 2014 (Europa Song); Premio
“Impegno Sociale” (alla Fiera Internazionale
Musica 2013); Premio alla Carriera al Festival
della Campania 2014"; Premio alla Carriera a
L'Aquila 2014"; Premio alla Carriera a
Mondragone 2014"; Premio “Dono dell'Umanità
2014”. “Melodie da cuore al fronte”. Sito isti-
tuzionale:
HYPERLINK
melodiedalcuorealfronte.wordpress.com
melodiedalcuorealfronte.wordpress.com
Per maggiori informazioni: Jalisse Duo
Ventennale Associazione Culturale “De
Musica” di Savona 11° Concorso Nazionale di
Composizione Pianistica 2015
L’Associazione Culturale “De Musica” di
Savona, fondata nel 1994 dal M° Giusto
Franco, bandisce l’11° Concorso Nazionale
di Composizione Pianistica 2015 che si av-
vale del patrocinio del Comune di Savona,
Provincia di Savona, Provveditorato agli
Studi di Savona, Accademia Musicale Geno-
vese (presidente M° Prof. Vincenzo Silvio
Giauni),Circolo Pirandello Savona
(Presidente Dr. Enzo Motta), Villa Cambiaso
di Savona (Direttore artistico Prof. Pio
Vintera), Distribuzione De Musica Savona/
Milano, Arranger e vocal coach M° Giusto
Franco, Il Secolo XIX, La Stampa, Il Letim-
bro, Liguria 2000 News, Banca di Credito
Cooperativo di Pianfei e Rocca De’ Baldi
Savona.
Al concorso (biennale) possono partecipare
compositori di nazionalità italiana e senza
limiti di età con una o più composizioni
(musica classica di qualsiasi stile) per piano-
forte solo. La composizione dovrà essere
depositata inedita alla SIAE e della durata
massima di sedici minuti. I concorrenti di
nazionalità italiana e senza limiti di età dov-
ranno far pervenire lo spartito entro il 30 set-
tembre 2015. E’ possibile partecipare al con-
corso sino a cinque composizioni con una
sola iscrizione. L’autore dovrà inviare (per
iscrizione Socio De Musica per l’anno acca-
demico 2015/2016) 70 euro a mezzo bonifico
bancario intestato a: BCC Pianfei
e Rocca De’ Baldi – Via F. Niella,
7 – 17100 Savona. IBAN:
IT29Q0875310600000100113503
Associazione Culturale De Mu-
sica
Unitamente allo spartito l’autore
dovrà trasmettere i propri dati
(nome, cognome, luogo di nas-
cita e nazionalità, recapito e nu-
mero telefonico, numero posizi-
one SIAE e la fotocopia della
cartolina Siae del deposito inedito
della composizione. E’ gradita,
invece del manoscritto, la grafica
musicale del PC (ad libitum cd,
dvd, etc.). Il giudizio della Com-
missione, formata da cinque musi-
cisti di chiara professionalità, è
inappellabile. Il materiale inviato
(posta elettronica oppure posta
tradizionale) non sarà restituito e
andrà a far parte dell’Archivio
“De Musica”. La “De Musica”
s’impegna a stampare le tre com-
posizioni che saranno giudicate
vincitrici (1a, 2°, 3a). I tre compo-
sitori vincenti riceveranno in
omaggio venti copie dello spartito
pianistico in elegante veste edito-
riale. Saranno anche assegnati tre
premi speciali: un “Premio speciale della Gi-
uria” per una composizione romantica in
omaggio al M° Attilio Vitale ad memoriam;
“Premio Speciale della Giuria” per una com-
posizione classic-jazz in omaggio al Maestro
franco Zauli ad memoriam; “Premio Speciale
della Giuria” per una composizione breve (non
oltre 24 battute) in omaggio alla Maestra Tina
Fanzino – ad memoriam. Gli autori vincenti
riceveranno ciascuno in omaggio dieci copie
dello spartito pianistico in elegante veste di
stampa.
Saranno segnalate anche composizioni giudicate
per merito artistico, con possibilità di stampa. I
concorrenti saranno informati sull’esito del
concorso entro il 31 ottobre 2015. I nomi degli
autori delle composizioni vincenti saranno noti-
ficati a giornali e riviste musicali. Le sei com-
posizioni vincenti saranno stampate per conto
della Produzione Associazione Culturale “De
Musica” di Savona, la quale s’impegna a dis-
tribuire gratuitamente in Italia e all’estero le
composizioni vincenti, inviandole in omaggio a
Rai Tv, Mediaset, Conservatori, Licei Musicali,
Accademie Musicali, Scuole private di piano-
forte, Scuole Civiche di Musica, Concertisti di
Pianoforte, Associazioni Culturali di Musica.
La premiazione avverrà con concerto nella sta-
gione estiva 2016 presso l’Auditorium Villa
Cambiaso di Savona.
Ricordiamo agli autori che l’iscrizione al Con-
corso comporta l’accettazione piena ed in-
condizionata delle norme ch abbiamo seg-
nalato.
Per informazioni: tel. 3294730217; e-mail:
_ HYPERLINK
"mai l to : f r an co giu s to7 5 @g mai l . co m"
_HYPERLINK
"mailto:[email protected]"__franco.giust
Segnaliamo ai nostri lettori i titoli delle com-
posizioni vincitrici delle precedenti edizioni
del concorso (tra parentesi il nome del compo-
sitore).1995: “Viaggio con Morfeo” (Giovanni
P o l l o n i d i P a d o v a ) ; 1 9 9 7 :
“Preludio” (Giuseppe Bonamico / Bologna);
1999: “Le tempeste” (Giovanni Renzo /
Messina); 2000: “Pensieri vaganti” (Nadyr
Vietti /Aosta); 2002: “Adonis Con-
certo” (Adone Grossi /Conselice-Ravenna);
2004: “Settembre” (Stefano Cornaglia / Alba-
Cuneo); 2006: Marius” (Giuseppe Fricelli /
Firenze); 2008: “Epifanie dimenticate” (Elia
Grassetti / Treia-Macerata); 2010:
“Berceuse” (Pasquale Lucia / Roma); Dolce
Pensiero” (Alessandro Martire / Senna Co-
masco-Como).
Importante segnare anche che tutte le com-
posizioni vincenti sono state stampate per
conto dell’Associazione Culturale “De Mu-
sica” di Savona e distribuite non solo in Italia
ma anche in Svizzera, Austria, Germania,
Spagna, Olanda, Inghilterra, Romania, Alba-
nia, Russia, Ungheria, Usa, Canada, Messico,
Uruguay, Argentina, Brasile, India, Cile, Giap-
pone, Congo, Libia, Senegal e altre nazioni.
Queste le produzioni musicali “De Musica
2015”:”Antologia pianistica di autori contem-
poranei” (Volume 2°) a cura di Giusto Franco
dedicata al Maestro Attilio Vitale; “L’altra
metà del cielo – Antologia Compositrici –
Eccellenza al femminile” a cura di Giusto
Franco dedicata alla Maestra Tina Franzino;
“Master Class Pianoforte Level II” by Giusto
Franco Classic Soundtrack) c/0 Accademia
Musicale Genovese – Genova/Auditorium
Villa Cambiaso di Savona; “Antologia pianis-
tica di autori contemporanei” (volume 3°) a
cura di Giusto Franco, dedicata al Maestro
Alfonso Corsini.
Direttore artistico del Concorso è il M° Giusto
Franco (compositore e pianista) che ricorda a
tutti quanto affermavano in particolare J.S.
Bach (“La musica aiuta a non sentire dentro di
noi il silenzio che c’è fuori”), Beethoven (La
musica è la patria eletta di coloro che vogliono
astrarsi dalle miserie del mondo”) e Nietzsche
(“Senza musica la vita sarebbe un errore”).
I Jalisse nel ricordo della Grande Guerra
“Melodie dal Cuore al Fronte”
M. Giusto Franco “MELODIE DAL
CUORE AL FRONTE”