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ITALTEL S.P.A. RELAZIONE SULLA GESTIONE BILANCIO D’ESERCIZIO 31 dicembre 2011
SOMMARIO
INTRODUZIONE _________________________________________________________________________ 3 Italtel S.p.A. __________________________________________________________________________ 3 Key financial highlights _________________________________________________________________ 4 Informazioni sugli azionisti di Italtel S.p.A. _________________________________________________ 5 Organi sociali _________________________________________________________________________ 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE ___________________________________________________________ 7 Base di presentazione ___________________________________________________________________ 7 Scenario di mercato e posizionamento ______________________________________________________ 8 Sviluppo e innovazione ________________________________________________________________ 15 Corporate Governance e responsabilità d‟impresa ____________________________________________ 18 Risorse umane, ambiente e qualità ________________________________________________________ 20 Altri fatti di gestione dell‟esercizio _______________________________________________________ 23 Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale e dei risultati finanziari __________ 25 Gestione dei rischi finanziari ____________________________________________________________ 29 Rapporti con controparti correlate ________________________________________________________ 29 Eventi rilevanti _______________________________________________________________________ 30 Eventi successivi alla chiusura dell‟esercizio ________________________________________________ 31 Evoluzione prevedibile della gestione e considerazioni degli amministratori sulla continuità aziendale __ 31
BILANCIO D‟ESERCIZIO ________________________________________________________________ 35 Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2011 e 2010 ______________________________________________ 35 Conto economico relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010 _________________________ 36 Conto economico complessivo relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010 ______________ 37 Rendiconto finanziario relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010 ____________________ 38 Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010 ___ 39
NOTE DEL BILANCIO ___________________________________________________________________ 40 Allegati al bilancio ____________________________________________________________________ 85
PROPOSTE ALL‟ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ___________________________________________ 87
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE _________________________________________________ 88
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE ______________________________________________ 96
Introduzione
[3]
INTRODUZIONE
La missione di Italtel è far comunicare senza limiti persone ed oggetti e rendere interoperabili tecnologie,
applicazioni e reti. Italtel progetta architetture di rete innovative e offre servizi di consulenza ad alto valore
aggiunto grazie ad un know-how unico che viene messo a disposizione dei clienti, per operare, con loro, in una
logica di partnership. La soddisfazione del cliente rappresenta un obiettivo fondamentale che si concretizza in
soluzioni e servizi tagliati su misura per rispondere con la massima qualità alle specifiche esigenze.
Italtel S.p.A. Italtel S.p.A. è un player di primo piano nel mercato delle telecomunicazioni. La sua leadership tecnologica è
frutto di un forte focus sull‟innovazione e investimenti costanti in ricerca e sviluppo. I suoi clienti sono gli
operatori di telecomunicazione fissa e mobile, gli Internet Service Provider, le Grandi Aziende e la Pubblica
Amministrazione.
Italtel progetta, sviluppa e realizza prodotti e soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione di nuova
generazione, basati su protocollo IP. Utilizza la propria capacità di network e system integration per realizzare
infrastrutture affidabili, aperte al networking e flessibili nell‟evoluzione tecnologica.
Italtel integra il proprio portafoglio di soluzioni e prodotti proprietari e la propria capacità di network e system
integration con il meglio del mercato e con tecnologie di terze parti per offrire infrastrutture affidabili e flessibili
nell'evoluzione tecnologica. Fornisce servizi professionali di ingegneria e consulenza sulle reti, managed
services e soluzioni di ICT per nuovi servizi di comunicazione basati su mobilità, videocomunicazione ad alta
definizione, collaborazione estesa.
Introduzione
[4]
Key financial highlights
(migliaia di euro)
(1) EBITDA è dato da risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni (2) EBIT è il risultato operativo
(3) Capex o capital expenditure è dato dalla sommatoria degli investimenti materiali e immateriali al netto degli effetti del leasing
finanziario dell‟immobile di Castelletto (4) Indebitamento finanziario netto è indicato nella Relazione sulla gestione
(5) Capitale Investito Netto (CIN)
(6) Capitale Investito Netto (CIN) rettificato per il Goodwill (7) Nel 2010 tiene conto del versamento in conto capitale di 70.000 migliaia di Euro
2011 2010
IFRS IFRS
Ricavi 322.411 359.064
EBITDA (1) 35.765 30.477
Margine % 11,09 8,49
EBIT (2) (134.983) (12.686)
Margine % (41,87) (3,53)
Utile / (Perdita) netto (150.666) (26.330)
Margine % (46,73) (7,33)
Al 31 dicembre 2011 Al 31 dicembre 2010
Capex (3) 27.730 26.986
Indebitamento finanziario netto (4) 313.574 237.076
Patrimonio netto (37.768) 116.858
CIN (5) 275.806 353.934
CIN rettificato (6) 106.241 54.369
Flusso monetario dell‟attività operativa (30.211) (2.369)
Flusso monetario da / (per) attività di investimento (25.889) (23.156)
Flusso monetario da / (per) attività finanziarie (7) 16.248 61.793
Introduzione
[5]
Informazioni sugli azionisti di Italtel S.p.A.
Italtel S.p.A. è partecipata al 100% da Italtel Group S.p.A. (società capogruppo) a sua volta detenuta da:
Clayton Dubilier & Rice
Clayton Dubilier & Rice (partecipazione del 48,77%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)
è una tra le
maggiori società di private equity americane con una solida tradizione nel settore industriale e gestisce fondi
chiusi per conto di investitori istituzionali.
Telecom Italia
Telecom Italia (partecipazione del 19,37%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)
, quotata alla Borsa
Italiana, è uno dei principali gruppi industriali europei. Oggi il gruppo è presente all‟estero con una significativa
iniziativa in America Latina.
Cisco Systems
Cisco Systems (partecipazione del 18,40%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)
, quotata al NYSE, è il
leader mondiale nel networking per Internet. L‟azienda è presente in Italia dal 1994.
Capita Trustees Limited
Capita Trustees Limited, quale Trustee di Italtel Employees Benefits Trust (partecipazione complessiva del
10,81%, a seguito della acquisizione, con effetto 8 marzo 2012, della partecipazione del 2,16% previamente
detenuta da Brera Italtel LLC, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)
è un Trust di diritto inglese (costituito
esclusivamente al fine di detenere e gestire azioni di Italtel Group S.p.A. da destinare a futuri piani di azionariato
per i dipendenti.
Cordusio Fiduciaria
Cordusio Fiduciaria (partecipazione del 2,65%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)
è una società
fiduciaria del gruppo UniCredit incaricata di gestire i piani di azionariato diffuso e di stock option esistenti a
favore dei dipendenti e degli Amministratori di Italtel. La sopraindicata quota di partecipazione rappresenta sia
le azioni di dipendenti e Amministratori (o ex Amministratori), sia le azioni proprie della società.
(1)
Il capitale sociale di Italtel Group S.p.A. sottoscritto e versato pari a Euro 131.426.652 è diviso in n. 17.762.976 azioni di cui n. 8.881.488
azioni “A” e n. 8.881.488 azioni “B”. Gli azionisti Telecom Italia Finance S.A., Cisco Systems International BV e Cordusio Fiduciaria
per Azioni sono titolari di tali azioni “B” nelle seguenti misure: Telecom Italia n. 4.440.365; Cisco Systems n. 4.440.365 e Cordusio
Fiduciaria per Azioni n. 758.
Organi sociali
[6]
Organi sociali
Consiglio di Amministrazione(1)
Presidente Umberto De Iulio*
Amministratore Delegato Stefano Pileri*
Consiglieri Giulio Agostini*
Roberto Cornetta(2)
Ross Ian Fowler
Brian Fukuhara
Luigino Giannini(7)
Paolo Leone
Salvatore Spiniello(3)
*
Segretario del Consiglio Nicolò de‟ Castiglioni
Collegio sindacale(4)
Presidente Gaetano Troina(5)
Sindaci effettivi Marco Tani
Marco Baccani(6)
Sindaci supplenti Francesco Tabone
Società di revisione
PriceWaterhouseCoopers S.p.A.
(1) Nominato il 23 settembre 2010 e in carica fino alla data dell‟Assemblea per l‟approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012
(2) Cooptato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 febbraio 2012 ( in sostituzione del Consigliere Francesca Petralia dimessasi in data 17 ottobre 2011) e quindi in carica fino alla prossima Assemblea
(3) Nominato il 21 aprile 2011 e in carica fino alla data dell‟Assemblea per l‟approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012
(4) Nominato il 22 aprile 2009 ed in carica fino alla data dell‟Assemblea per l‟approvazione del bilancio al 31 dicembre 2011 (5) La carica del Presidente del Collegio è stata assunta ai sensi e per gli effetti dell‟art. 2401, 2° comma c.c., a seguito delle dimissioni
rassegnate in data 5 maggio 2011 da Paolo Domenico Sfameni
(6) E‟ subentrato nella carica di sindaco effettivo ai sensi e per gli effetti dell‟art. 2401 c.c., a seguito delle dimissioni rassegnate in data 5 maggio 2011 da Paolo Domenico Sfameni
(7) In data 16 novembre 2012 ha rassegnato le proprie dimissioni
(*) Consigliere indipendente
Relazione sulla gestione
[7]
RELAZIONE SULLA GESTIONE
I ricavi dell‟esercizio 2011 ammontano a 322,4 milioni di Euro rispetto ai 359,1 milioni di Euro dell‟esercizio
2010; la perdita netta, comprensiva della svalutazione dell‟avviamento di 130 milioni di Euro, è pari a 150,7
milioni di Euro, rispetto alla perdita di 26,3 milioni di Euro del 2010. L‟EBIT è passato da un valore negativo di
12,7 milioni di Euro nel 2010 ad un valore negativo di 135,0 milioni di Euro nel 2011 e l‟EBITDA è passato da
30,5 milioni di Euro a 35,8 milioni di Euro (11,1% del fatturato). Gli oneri finanziari sono aumentati di 8,0
milioni di Euro per effetto della svalutazione del credito finanziario verso la società controllante Italtel Group
S.p.A. compensata parzialmente dalla riduzione degli interessi passivi. I proventi finanziari si incrementano di
8,0 milioni di Euro. Gli oneri e proventi finanziari da valutazione di partecipazioni passano da un saldo positivo
di 0,1 milioni di Euro ad un saldo positivo di 2,6 milioni di Euro.
Il livello degli investimenti si è mantenuto rilevante per rafforzare le capacità di innovazione tecnologica della
Società. L‟incremento delle Capex rispetto al 31 dicembre 2010 è determinato principalmente dall‟iscrizione
nell‟attivo fisso dei fabbricati e terreni del comprensorio di Castelletto del valore di 49 milioni di Euro per i quali
è stato stipulato nell‟esercizio un nuovo contratto di leasing finanziario.
L‟indebitamento finanziario netto di Italtel S.p.A. passa da 237,1 milioni di Euro del precedente esercizio a
313,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2011, in relazione principalmente all‟incremento dei finanziamenti bancari
a breve, delle passività per locazioni finanziarie e al decremento delle disponibilità liquide per effetto del flusso
monetario assorbito dalle attività di investimento e dalle attività d‟esercizio.
Base di presentazione
Italtel S.p.A. ha predisposto il bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2011 in conformità agli IFRS( )
.
L‟applicazione di tali principi è avvenuta a partire dal 1° gennaio 2008 e il primo bilancio chiuso al 31 dicembre
2008, con il raffronto del bilancio al 31 dicembre 2007, è stato pubblicato nel 2009.
Relazione sulla gestione
[8]
Scenario di mercato e posizionamento
Scenario di mercato
Il quadro economico globale si è ulteriormente deteriorato, a partire dall‟estate 2011: la crisi dei debiti sovrani, il
rallentamento nella crescita dei Paesi emergenti, ma anche i primi effetti delle politiche di bilancio restrittive da
parte dei Paesi industrializzati ed infine i rincari delle materie prime hanno prodotto una crisi di fiducia che si è
riflessa sui mercati finanziari e sul sistema economico con effetti domino fra comparti merceologici e tra
geografie.
L‟economia italiana appare tra le più colpite dell‟Eurozona, come peraltro già nel biennio 2008-2009: nel 2011 il
PIL è cresciuto dell‟+0,4% rispetto una dinamica dell‟+1,4% dell‟Eurozona. Per contro gli USA ed i paesi
Emergenti nel 2011 hanno segnalato una crescita positiva tuttavia con dinamiche di basso profilo
(rispettivamente +1,7% e +6,2%, di cui Brasile +2,7%).
Il permanere della crisi economico-finanziaria è peraltro atteso riflettersi ancora sulla domanda e sulla crescita
economica dove è previsto un ulteriore rallentamento a livello globale, con marcate riduzioni in alcune aree
geografiche specifiche quali l‟Europa e l‟Italia.
A livello globale la crescita attesa per il biennio 2012-13 sarà pari al +7,7% dove gli Stati Uniti continueranno a
crescere a ritmi blandi, ma costanti: +2,1% nel 2012 e +2,4% nel 2013, mentre il motore della crescita si
confermerà essere la Cina (+8,2% nel 2012, +8,8% nel 2013) tuttavia con dinamiche meno rilevanti rispetto alle
previsioni precedenti anche a causa delle incertezze del contesto internazionale e quindi del valore dell‟Export. Il
Brasile e l‟India sono attesi crescere rispettivamente dell‟+3,0%/+4,1% e dell‟+6,9%/+7,3% nel 2012/2013.
L‟Eurozona continuerà ad avere un trend previsionale negativo: -0,3% nel 2012 di cui -1,9% in Italia a cui
dovrebbe seguire, nel 2013, un + 0,9% per l‟ Eurozona, di cui -0,3% in Italia.
Il comparto ICT ha risentito della crisi economica ed il segmento delle TLC ha mantenuto complessivamente il
livello dei ricavi solo grazie ai servizi di fonia e dati degli Operatori mobili; questi ultimi mostrano un trend
positivo soprattutto in America Latina, Asia Pacifico e Nord America. Nell‟Eurozona si assiste ad una
saturazione sempre più significativa anche del settore TLC mobile correlata anche ai cambiamenti regolatori ed
alla cancellazione di sim doppie/triple (soprattutto in Grecia, Italia e Spagna).
Gli analisti tuttavia confermano che nel 2011 è iniziato un nuovo ciclo di investimenti in infrastrutture da parte
degli Operatori TLC con orizzonte 2014 finalizzato allo sviluppo ulteriore della banda larga mobile (3G/4G) ma
anche fissa. Il target degli investimenti per il 2014 indica ancora la regione Asia Pacifico come quella a maggior
crescita, seguita CALA (Central America Latin America) questa sostenuta principalmente da Brasile e Messico,
e da EMEA (Europa, Middle East e Africa) e Nord America.
In sintesi l‟industria delle telecomunicazioni e dell‟ICT in genere si trova oggi in una fase di avanzata maturità
ma si sta affermando come tecnologia “General Purpose” ovvero con caratteristiche di asset critico se non
abilitante dello sviluppo economico dei Paesi. In tal senso, seppur in un contesto di grave crisi economica, il
settore TLC potrà supportare la ripresa e gli sviluppi dei singoli Paesi.
I principali trend nel settore TLC si confermano:
Contrazione dei ricavi
Tale contrazione continua a permanere, soprattutto per quanto attiene i servizi tradizionali di fonia, notoriamente
a più alto margine; il declino del traffico voce da rete fissa è stato compensato solo in parte dall‟aumento del
traffico voce da rete mobile. Gli Operatori mobili tuttavia, nonostante il costante calo dei prezzi e la saturazione
della domanda di mercato nelle economie avanzate, appaiono in una posizione più stabile di quelli di linea fissa.
Forte pressione sui prezzi
Continua la forte pressione sui prezzi dovuta all‟elevata competizione nel mercato, anche per effetto della
definitiva affermazione sul mercato di massa di nuovi attori quali gli Over-The-Top (es. Google, Facebook,
Microsoft/Skype, ecc.). Gli stessi fornitori di consumer electronics (es. Apple, Samsung, Sony, ecc.)
contribuiscono alla frammentazione dell‟offerta in uno scenario che in Europa è ulteriormente deteriorato dalle
ricadute delle direttive regolatorie in merito a tariffe di roaming e di terminazione mobile.
Relazione sulla gestione
[9]
Aumento della domanda di banda
Continua in modo significativo la crescita della domanda di banda larga, soprattutto mobile, e più in generale
prosegue l‟aumento del traffico dati, incrementato anche dall‟ampia diffusione di applicazioni video e video-
based su IP. Gli Operatori investiranno quindi con priorità in tecnologie che consentano l‟ampliamento della
capacità di rete permettendo contestualmente un alto grado di efficienza sui servizi e sulla gestione.
Reti di nuova generazione ultrabroadband
La realizzazione delle Next Generation Network (NGN), indispensabile per la diffusione di servizi video, dati e
TV, continua ad avere oggi un costo non affrontabile, se non in piccola scala, dai singoli Operatori. D‟altra parte
l‟evoluzione delle reti degli incumbent verso tali tecnologie rappresenta un elemento di evoluzione strategica del
sistema Paese di riferimento; tale infrastruttura appare quindi dover essere comunque governata, per quanto
attiene le reti di accesso, tramite una regolamentazione che permetta ai fornitori di servizi di competere in modo
equipollente.
Semplificazione dell’architettura di reti Core
E‟stato avviato il processo di semplificazione delle reti Core (Control e Service Layer) e dei relativi sistemi
OSS/BSS, anche attraverso l‟utilizzo di tecnologie IP avendo come obiettivo, oltre ad un‟efficiente gestione del
traffico, ad un‟elevata qualità del servizio modalità differenziate ed innovative di tariffazione (e.g.: QoS
Monetization).
Upgrading delle reti dati wireline e wireless
Gli investimenti nelle nuove tecnologie all‟interno delle aziende più innovative nel settore ICT saranno legati
all‟upgrading delle reti dati wireline e wireless (Wi-Fi) per supportare le soluzioni di Unified Communication &
Collaboration basate anche sul video, ma anche per iniziare ad implementare il modello cloud. In quest‟ambito
proseguirà la trasformazione dei Data Center per consentirne la virtualizzazione di concerto con investimenti
sulla sicurezza, sulla gestione delle reti IP ma anche su tecnologie Green per ridurne l‟impatto ambientale ed
energetico.
Agenda digitale e tecnologie abilitanti
Prosegue, nel segmento della Pubblica Amministrazione, la realizzazione dell‟agenda digitale, soluzione in
grado di modernizzarne i processi e di accrescerne la produttività.
Soluzioni Mobile & Wireless
L‟adozione sempre più massiva di soluzioni di mobile & wireless coinvolgerà processi, servizi, relazione con i
clienti e con i dipendenti. Queste piattaforme, che sono destinate a rivestire un ruolo sempre più rilevante a
supporto dell‟innovazione sia nelle imprese sia nella Pubblica Amministrazione, si estendono:
da quelle che supportano l‟interazione P2P (Person to Person) o P2M (Person to Machine) basate su reti
cellulari, Wi-Fi, reti satellitari,
a quelle che supportano l‟interazione diretta M2M (Machine to Machine) basate su RFID (Radio Frequency
IDentification), UWB (Ultra WideBand), NFC (Near Field Communication), WSN (Wireless Sensor
Network).
I tablets, gli Smart Phone ed il nuovo ecosistema Media Mobile
Continua la diffusione, sempre più massiva, di tablet che coniugano diverse caratteristiche della mobility
applicata al business: elevata portabilità, buona capacità di visualizzazione e potenza di calcolo.
Probabilmente nessuna piattaforma specifica è destinata a dominare e le aziende dovranno convivere con
l'eterogeneità delle piattaforme, dei dispositivi e delle applicazioni. I nuovi hardware, in particolare, si
differenziano dagli altri dispositivi mobili tradizionali anche per la capacità di influenzare la user experience:
interfaccia intuitiva ed efficacia per la condivisione dei contenuti multimediali. Alle aziende servirà quindi
definire strategie, policy interne e programmi di digitalizzazione dei processi aziendali adeguati per trarre
immediato vantaggio da una tecnologia che diventerà sempre più pervasiva; ciò vale sia per usi interni sia, per
soddisfare i nuovi bisogni ed i nuovi comportamenti utenti dei clienti (quindi mobilità, portabilità, interattività,
velocità e sicurezza ma anche semplicità, socializzazione, personalizzazione e privacy).
Relazione sulla gestione
[10]
Linee d’offerta
Il catalogo d‟offerta Italtel nel 2011 è articolato su prodotti proprietari (Smart Networks & Products), su prodotti
di partner strategici e tecnologici (Cisco & ICT Solutions), su attività di sviluppo, ingegneria, integrazione e
certificazione delle soluzioni, corredate da un set di servizi professionali (System Integration & Advanced
Professional Services). Inoltre, per rispondere alle nuove opportunità che si aprono nel mercato ICT, il
portafoglio d‟offerta della società si è ampliato includendo, inizialmente solo per il mercato italiano: Cloud
Computing, e-Health, Green Solution & Energy Management, Smart Grid & Smart Metering, e-Transaction &
Mobile Payment, NGAN (Next Generation Access Network).
Smart Networks & Products
Nel corso del 2011 si è consolidata la nuova linea di offerta delle soluzioni proprietarie, attraverso la
razionalizzazione e l‟ampliamento del catalogo prodotti e la gestione del loro ciclo di vita.
L‟attuale linea di offerta, come rappresentato, in figura si articola in:
IMS Core & Services
HSS & Subscriber Data Management System
Session Border Controller & Media Gateway
Intelligent Traffic Management
Smart Gateway
Network Management System.
Le principali innovazioni introdotte nel catalogo 2011 sono:
Rilascio di nuove release per i prodotti di OSS / BSS (Management Layer)
i-NEM (Italtel-Neutral Element Manager) per la gestione di dispositivi e apparati di rete, sia proprietari che
di terze parti, secondo gli standard FCAPS (Fault-management, Configuration, Accounting, Performance
and Security) e per la funzione di mediazione verso altri sistemi di gestione presenti nelle reti dei clienti
Relazione sulla gestione
[11]
i-EMX (Italtel-Enhanced Service Management) dedicato alla configurazione ed alla gestione end-to-end
delle soluzioni Business Voice Italtel/Cisco
Progettazione e realizzazione di un nuovo prodotto in ambiente virtualizzato i-RPS (Italtel-Routing and
Policy Server) per l‟ottimizzazione delle risorse di rete e per la gestione della QoS garantita
Rilascio di nuove release:
N@book, application server per la gestione centralizzata e la sincronizzazione delle rubriche aziendali,
personali e condivise, integrate con servizi di Unified Communication & Collaboration
i-CSE (Italtel-Communication Server Expander), application server per arricchire la proposizione Cisco
UCME (Unified Call Manager Express) con servizi a valore aggiunto di Unified Communication &
Collaboration
Rilascio di due nuove release di Softswitch destinate al consolidamento e all‟evoluzione della base installata
(i-SSW 22.31.5x e 23.30.4x)
Realizzazione di un nuovo prodotto di call control in ambiente virtualizzato i-MCS (Italtel-Multimedia
Communication Suite), in grado di coprire le esigenze di operatori fissi, mobili e convergenti in scenari IMS
e/o NGN con elevata scalabilità dimensionale
Completamento dello sviluppo e rilascio della nuova appliance NetMatch GT 63, Signaling Gateway
destinato alla trasformazione IP delle reti legacy TDM
Sviluppo delle nuove appliance:
NetMatch B, NetMatch M, Border e Media Gateway mid density per la gestione di traffico multimediale
anche in alta definizione
NetMatch S, Session Border Controller per l‟interconnessione IP a qualità garantita, previsto anche in
versione software only
NetMatch D, Diameter Routing Server per l‟evoluzione delle reti mobili verso LTE, applicabile sia alla
segnalazione interna che al roaming
Sviluppo del nuovo access gateway We Gate, destinato ai segmenti home e SOHO, capace di gestire servizi a
QoS garantita in reti di accesso ADSL, VDSL e in fibra.
Cisco & ICT Solutions
L‟offerta della unità “Cisco & ICT Solutions” copre tutti gli ambiti del settore ICT, indirizzando le necessità
degli Operatori di Telecomunicazioni e delle aziende pubbliche e private. Le diverse linee di offerta includono,
insieme agli apparati ed allo sviluppo di soluzioni ad hoc, tutti i servizi a partire da quelli di consulenza, per il
posizionamento dell‟offerta, fino alla completa gestione della soluzione una volta in campo. Le soluzioni,
certificate nei laboratori R&D di Italtel, integrano servizi e prodotti proprietari della società con quelli di terze
parti, avvalorando la capacità di Global Integrator e di visione d‟insieme delle soluzioni stesse. Le linee di
offerta principali sono: infrastrutture di reti IP e sistemi di Traffic Management, soluzioni per Data Center di
nuova generazione, soluzioni specifiche per Operatori mobili, soluzioni di comunicazione e collaborazione per
aziende e Operatori TLC, soluzioni di comunicazioni video per aziende e Operatori TLC, soluzioni verticali per
la sanità (e-Health), soluzioni per Smart Grid ed Energy Management, soluzioni di Security, soluzioni per la
Gestione. Tali soluzioni sono corredate da servizi professionali di ingegneria per la progettazione e
l‟implementazione delle soluzioni e da servizi professionali altamente specializzati per il supporto post-vendita.
Le soluzioni proposte sono implementate utilizzando le tecnologie di partner tecnologici leader a livello
mondiale (relazioni certificate con diversi livelli di partnership, in particolare con Cisco), in grado di garantirci
un eccellente posizionamento sul mercato.
System Integration & Advanced Professional Services
La linea di business “System Integration & Advanced Professional Services” include le seguenti offerte:
IT System Integration & OSS: contempla le “soluzioni OSS” che sono progetti specifici basati su tecnologie
best of breed IT e sulla customizzazione, come valore per indirizzare specifiche esigenze di business dei
clienti. Tali soluzioni riguardano principalmente processi critici delle Telco come l‟Assurance, il
Provisioning e l‟Inventory. Include l‟”IT Consulting”, in cui sono offerti al cliente profili professionali
altamente specializzati su esigenze ad hoc o consulenza tecnologica (analisi, sviluppo, integrazione,
operation dei sistemi esistenti), progettazione (Life Cycle) o progetti complessi di migrazione delle
Relazione sulla gestione
[12]
applicazioni su un modello Cloud Computing. Infine comprende i Servizi di “System Integration” su
soluzioni innovative come Energy Management e Smart Grid
Engineering & Consulting: servizi di consulenza tecnica TLC (design, integrazione, validazione,
trasformazione reti NGN, ecc...) su tecnologia Italtel e non (Acme, Cisco, soluzioni innovative, ecc...), senza
necessariamente essere corredati da fornitura HW/SW Italtel o Cisco; servizi di consulenza per
l‟ingegnerizzazione dei processi operativi di gestione della rete e servizi per il controllo e il miglioramento
della qualità percepita dall‟utente finale (Quality of Experience)
Infrastructure Services: servizi di progettazione dei siti e delle facility connesse (energia e condizionamento),
servizi di installazione indipendenti dalla fornitura di prodotti proprietari o prodotti Cisco e servizi di staging
e collaudo specialistico su tecnologie di terze parti fornite da altri vendors
Managed/Operational services: servizi avanzati gestiti orientati al supporto delle Operation dei clienti o alla
gestione in delega totale o parziale delle loro infrastrutture e servizi, sia presso la sede del cliente che in-
house Italtel. Include attività di network e security management (Technical Operation Center), servizi di
customer care (Contact Center).
Posizionamento
Anche nel 2011 Italtel ha confermato la propria posizione tra i leader dell‟area EMEA nelle soluzioni innovative
NGN. In particolar modo nel segmento Softswitch, Italtel è stata confermata da Gartner nel quadrante dei
visionari (Magic Quadrant Gartner 2011) tuttavia il mercato del softswitch è maturo e presenta spazi per
l‟innovazione limitati. Per rispondere alle mutate esigenze del mercato, Italtel continua dunque a far evolvere il
proprio portafoglio d‟offerta ampliandolo soprattutto nelle aree IP-IP Gateway, Virtualizzazione, Cloud
Computing ed efficienza energetica che, come anticipato, appaiono essere i “mainstream” del mercato di
riferimento.
Nel 2011 Italtel ha rafforzato la propria offerta di prodotti proprietari per le reti di Nuova Generazione,
posizionando, nel mercato domestico, una nuova linea di prodotti NetMatch (NetMatch-S – Session Border
Controller, NetMatch-M – Media Gateway, Signaling Gateway e NetMatch-B - Border Gateway).
Nel perseguire l‟obiettivo di riposizionamento della propria offerta di reti e servizi nell‟ambito delle Reti Mobili,
in particolare verso lo sviluppo del mercato LTE, Italtel ha fornito al nuovo operatore Vistream (MVNO)
l‟infrastruttura di rete integrando un apparato Cisco ASR5000 con la rete di H3G che fornisce la connettività di
accesso. Tutte le attività di progettazione ed inserimento in rete, nonché i test di integrazione sono stati curati da
Italtel.
Per quanto riguarda il segmento delle soluzioni ICT, Italtel quest‟anno ha consolidato la propria offerta in
ambito Data Center con la realizzazione di due Data Center di nuova generazione per l‟Esercito Italiano che
consentiranno di semplificare l‟infrastruttura tecnologica grazie alla riduzione dei server fisici e della
complessità degli elementi di rete.
Sempre nell‟ottica di ampliare la propria offerta in ambito ICT, ha creato un nuovo Centro Servizi a sostegno
dell‟offerta di Energy Management per soddisfare le esigenze di servizio di Monitoraggio Energetico di impianti
ed edifici, per la videocomunicazione e la videosorveglianza per i segmenti Pubblica Amministrazione e
Imprese.
Il gruppo Italtel ha confermato anche nel 2011 la propria posizione nel segmento delle soluzioni di reti dati per
Service Provider in America Latina e ha rafforzato la presenza nel segmento delle soluzioni d‟accesso attraverso
la partnership realizzata con ECI.
Partnership e alleanze
Italtel indirizza le più importanti opportunità di business nei mercati nazionali e internazionali attraverso un
ecosistema di partnership ed alleanze idonee a consolidare il proprio posizionamento tecnologico e di mercato.
In particolare, nell‟ambito dei Managed Services, Italtel, nell‟ottica di rafforzare il ruolo di Global System
Integrator, ha stipulato più partnerships (i.e. Avanade, Google, Ericsson), allargando quindi il perimetro di
offerta nel medio/lungo termine.
Continua il rapporto privilegiato con i propri azionisti Telecom Italia e Cisco, con l‟obiettivo di consolidare le
scelte tecnologiche e commerciali. Relativamente a Telecom Italia, Italtel si conferma essere player di
riferimento per la continuazione del processo di evoluzione e trasformazione verso una “rete Full IP
multiservizio”, rivolta sia alla creazione di nuovi servizi per il mercato in tutte le sue espressioni (Consumer,
Business e Top Client), sia al rinnovamento e mantenimento delle componenti infrastrutturali di rete e di
Information Technology che puntano al contenimento e alla riduzione dei costi operativi.
Relazione sulla gestione
[13]
La partnership con Cisco, strategica a livello internazionale in tutti i segmenti di mercato, è stata rafforzata nel
corso nel 2011: Cisco e Italtel hanno avviato e portato avanti attività di co-sviluppo di soluzioni congiunte
indirizzate agli Operatori TLC che consistono in cooperazioni sia relative ai prodotti che relative ai servizi. In
questo contesto si inseriscono: l‟introduzione del nuovo Italtel i-MCS, basato su tecnologia Cisco (UCS); la
proposizione di soluzioni a valore aggiunto per le piccole e medie imprese basate sull‟integrazione di prodotti
Cisco con prodotti Italtel; la proposizione in termini di prodotti e servizi per gli operatori mobili; l‟integrazione
della soluzione di collaborazione Cisco (HCS) con prodotti Italtel; le soluzioni e i servizi di videoconferenza
(Telepresence) intra e inter-carrier.
Nel corso del 2011 Italtel ha ottenuto il riconoscimento di “gold” partner Cisco per il Brasile, encomio
confermato anche per Italia e Argentina.
Mercati e rapporto con la clientela
Mercato domestico (Operatori di Telecomunicazioni)
Italtel è presente presso tutti i principali Service Provider italiani, come fornitore di servizi e di tecnologia,
operando sui vari clienti con prodotti e soluzioni nell‟ambito delle reti di nuova generazione.
Italtel è un partner di riferimento nel processo di evoluzione e trasformazione verso le “reti multi-servizio full
IP”, per tutti i segmenti di mercato (Consumer, Business e Top Client) del proprio portafoglio clienti.
Nel 2011 il mercato ICT in Italia ha sofferto degli effetti della crisi internazionale iniziata nel 2008. Il persistere
delle sfavorevoli condizioni macroeconomiche ha determinato una ulteriore flessione negli investimenti degli
operatori ed una attenzione sempre più marcata verso la riduzione del “Total Cost of Ownership” delle
infrastrutture.
Le attività di sviluppo commerciale sul cliente hanno consentito comunque di mitigare tale riduzione di ricavi
attraverso l‟avvio di nuovi progetti in aree innovative.
Nel 2011 i ricavi del segmento Telecom Italia Domestic Operations sono stati pari a 112,6 milioni di Euro, quelli
del segmento OLO (Other Licensed Operators) si sono attestati a 71,3 milioni di Euro, registrando quindi una
riduzione, rispetto al 2010, dovuta principalmente alla forte pressione competitiva nelle aree reti IP e System
Integration IT.
Infatti, oltre al consolidamento nelle aree tradizionali (reti IP, reti VoIP, System Integration IT) nel corso del
2011, Italtel ha confermato il proprio ruolo di Global System Integrator, realizzando diversi progetti innovativi e
curando la progettazione e l‟avvio del servizio all‟interno di reti multi-vendor.
In seguito, si evidenziano le attività di maggior rilievo realizzate sui vari clienti:
Delivery dei primi progetti di interconnessione IP-IP tra i principali Service Provider in accordo con le
raccomandazioni dell‟AGCOM
Inserimento dei nuovi prodotti di interconnessione (piattaforma NetMatch) per migliorare l‟interlavoro fra
differenti domini VoIP presenti all‟interno della rete del Service Provider
Realizzazione di reti NGN per l‟erogazione dei servizi verso la clientela residenziale/business e il trasporto
integrato del traffico voce, dati e video. Italtel ha fornito soluzioni basate su i-SSW (Italtel Softswitch) gestite
dal prodotto i-NEM che permette il monitoraggio, la diagnostica e la configurazione dei Network Element
Reti e servizi per videocomunicazione ad alta definizione, sviluppando anche soluzioni per l‟interoperabilità
Evoluzione dei servizi (ad esempio di Collaboration o per i Contact Center) verso una struttura convergente e
“full IP”
Applicazioni integrate per la gestione dei contenuti in ambito Content Delivery Network e VAS Mobile
Soluzioni di Enterprise Communication Multimediale che consentono l‟offerta di una vasta gamma di servizi
convergenti su banda larga per le imprese di piccole e medie dimensioni. Le soluzioni si basano su i-SSW e
su prodotti Cisco e forniscono alle aziende un elevato livello di qualità del servizio VoIP, nonché una serie di
servizi a valore aggiunto. Il prodotto i-EMX permette il provisioning e la configurazione in tempo reale dei
dispositivi Cisco, facenti parte integrante della soluzione
Infrastrutture di backbone, edge e metropolitan network multiservizio IP
Infrastrutture tecnologiche per progetti IT ed evoluzione di progetti basati sulle piattaforme IT Italtel (i-
NEM, N@book, DevMan)
Relativamente al mercato domestico, Italtel ha fornito servizi professionali ad alto valore aggiunto per la
migrazione e la certificazione con l‟obiettivo di supportare i clienti nel processo di trasformazione delle reti. In
particolare:
Relazione sulla gestione
[14]
QoS Monitoring, atti a fornire agli Operatori informazioni in modalità proattiva sullo stato di utilizzo della
rete e della qualità di servizio percepita dai clienti finali (sia in ambito voce che video)
Tools a supporto dell‟esercizio delle reti
Solution Design, Integration & Testing e Network Transformation
Technical Support, Consultancy & Trend Analysis .
Mercato Enterprise e Public Sector
Nel 2011, lo scenario macroeconomico italiano ed europeo è stato caratterizzato da una contrazione degli
investimenti da parte delle imprese e una spesa sostanzialmente stazionaria da parte della Pubblica
Amministrazione. Italtel è riuscita, nonostante il contesto poco favorevole, a rafforzare il proprio posizionamento
nel segmento registrando una crescita del +7,7% rispetto all‟anno precedente in termini di ricavi. Tale risultato è
stato possibile grazie al rafforzamento del modello di vendita diretta, alla valorizzazione delle capacità e delle
competenze consolidate come Global System Integrator e di un portafoglio d‟offerta rinnovato e ritagliato sulle
esigenze delle imprese e della Pubblica Amministrazione. Così, durante il 2011, Italtel si è aggiudicata la gara
per la gestione e la manutenzione della rete VoIP di Eni, una delle reti IP più grandi in Italia e in Europa.
Nell‟ambito della Pubblica Amministrazione, Italtel in un raggruppamento temporaneo d‟impresa insieme a
Cisco, si è aggiudicata il progetto per la realizzazione di due Data Center di Nuova Generazione per l‟Esercito
Italiano. I due Data Center, denominati NCV (Nodi di Concentrazione e Virtualizzazione), consentiranno
all‟Esercito Italiano di intraprendere un percorso di rinnovamento dell‟infrastruttura tecnologica, che sarà così in
grado di sfruttare pienamente i vantaggi offerti dal Cloud Computing in termini di rafforzamento e
virtualizzazione delle applicazioni informatiche, garantendo, nel contempo, le esigenze di affidabilità della rete e
di sicurezza dei dati trattati. Per quanto riguarda invece la vendita non diretta, Italtel ha continuato anche nel
2011 la propria proficua collaborazione con i principali Operatori italiani per lo sviluppo delle soluzioni di
Unified Communication & Collaboration per la clientela business.
Un altro risultato positivo raggiunto nel 2011 è rappresentato dal progetto di realizzazione della componente di
Unified Communication & Collaboration nel gruppo Enel che, grazie alla presenza in 40 paesi e in 4 continenti,
ha consentito ad Italtel di posizionarsi anche fuori dal mercato domestico nel segmento Enterprise e Public
Sector.
Mercato EMEA
Nell‟anno 2011, Italtel, direttamente o attraverso le proprie società controllate, ha ottenuto significativi risultati
nell‟area di mercato Europa sia per il consolidamento e l‟ampliamento della propria presenza nei principali
gruppi di telecomunicazione quali Vodafone, France Telecom e Telefonica, sia per la vendita di nuove soluzioni
e prodotti proprietari per reti NGN/IMS quali la nuova release VoIP convergente, il data base e il sistema di
gestione multi-vendor.
In particolare, sono degni di nota il potenziamento della rete VoIP di Vodafone Germania attraverso il
collegamento di nuova clientela fissa tramite LTE, il progetto di ampliamento della rete internazionale di OBS
(Orange Business Services), l‟acquisizione di un nuovo Operatore mobile virtuale con la soluzione di accesso
mobile e la realizzazione del primo sistema virtualizzato per la clientela business in Vodafone Romania. In
Polonia la rete dell‟operatore incumbent è stata ulteriormente sviluppata con innovative soluzioni di disaster
recovery e per la clientela business, mentre in UK per Cable&Wireless Worldwide si è realizzata l‟estensione
della rete internazionale. In Belgacom si sono poste le basi per l‟evoluzione della rete mediante l‟introduzione di
nuove prestazioni.
La rete VoIP di SFR in Francia sarà completamente rinnovata grazie alla prossima introduzione del nuovo data
base, del sistema di gestione e della nuova release per i nodi Italtel.
In Grecia, per l‟operatore Wind Hellas, che continua ad incrementare il numero di utenti attestati alla piattaforma
VoIP di Italtel, è stato realizzato un nuovo nodo ad Atene.
Per il gruppo Telefonica in Spagna si sono realizzate innovative soluzioni video, reti IP e soluzioni di Unified
Communication & Collaboration per la clientela corporate corredate da servizi professionali avanzati.
Per la Generalità di Catalunya, è proseguita la collaborazione per soluzioni IP e si sono create opportunità per
nuovi sviluppi congiunti con Cisco.
Per quanto concerne il mercato Middle East, in Arabia Saudita sono state portate avanti attività di sviluppo delle
soluzioni basate sui prodotti proprietari e progetti ad-hoc per indirizzare le nuove realtà cittadine nella capitale.
Inoltre, Italtel ha continuato il processo di accreditamento nei confronti delle grandi aziende e di Cisco attraverso
la progettazione di soluzioni complesse basate su sistemi Italtel e Cisco con integrazione ad alto valore aggiunto.
In Oman, il progetto di migrazione della rete è proseguito con successo e si sono poste le basi per nuove
opportunità nell‟area.
Relazione sulla gestione
[15]
Nei mercati del Nord Africa, che hanno fatto registrare diversi successi negli anni precedenti, si è assistito ad una
battuta di arresto dovuta alle condizioni geopolitiche; battuta d‟arresto che non ha riguardato il Kenya e, in
particolare l‟operatore incumbent appartenente al gruppo France Telecom, in cui sono proseguiti diversi progetti
IP.
Mercato LATAM
Nel 2011, Italtel, , nella regione LATAM, attraverso le proprie società controllate, oltre alla riconosciuta
presenza in Brasile ed Argentina, ha ulteriormente ampliato la propria posizione in Perù e Colombia, diventando
uno dei key player del mercato ICT ed uno dei principali Global System Integrator di prodotti Cisco.
In Brasile, per il cliente Tim Brasil, Italtel ha realizzato l‟upgrade del backbone IP con l‟introduzione di apparati
ad alta capacità di nuova generazione e ha concordato le linee evolutive dell‟infrastruttura NGN, dando il via al
deployment di nuove release software e all‟inserimento delle nuove soluzioni a catalogo Italtel. Inoltre, la
società, grazie alle riconosciute capacità di Global System Integrator, ha avviato la realizzazione di una
soluzione di Corporate TelePresence. Relativamente all‟area dei servizi professionali, Italtel ha registrato un
sostanziale incremento delle attività e della presenza in diversi segmenti di mercato -dalle operation fino al
network planning e all‟IT- merito del riconosciuto know-how da parte dell‟operatore Tim Brasil.
In Argentina, Italtel, oltre a rivestire un ruolo fondamentale nell‟introduzione nel mercato di soluzioni innovative
Cisco, ha visto riconosciuta la propria eccellenza come Global System Integrator con l‟aggiudicazione di una
importante gara per la fornitura di sistemi di accesso a larga banda MiniDslam outdoor.
Per quanto concerne Perù e Colombia, in linea con le aspettative di piano, si è registrato un incremento del
business e un‟ ulteriore conferma del ruolo di integratore Cisco (in Perù per il cliente Telefonica).
Sviluppo e innovazione
Progetti europei
Nel 2011 Italtel S.p.A. ha condotto attività di ricerca e sviluppo industriale nell‟ambito di progetti collaborativi
europei, sia nel contesto Eureka, dove Italtel è attiva fin dal 1985, sia in quello dell‟Unione Europea – Settimo
Programma Quadro.
L‟attività di Italtel ha riguardato il proseguimento di progetti già avviati negli anni precedenti e la proposizione
di nuove iniziative, alcune delle quali già approvate nel corso del 2011 dagli enti finanziatori.
Nel contesto Eureka, Italtel è azienda fondatrice nei due principali consorzi di ricerca e sviluppo industriale nel
settore ICT, denominati ITEA2 (Information Technology for European Advancement) e CELTIC (Cooperation
for a European Leadership in Telecommunications). I consorzi ITEA2 e CELTIC consentono di veicolare nuove
proposizioni di progetti finanziati in modo complementare alle opportunità ed agli strumenti offerti dai
Programmi Quadro della Commissione Europea.
Nell‟ambito del programma CELTIC, Italtel ha proseguito nella collaborazione con otto partner internazionali
alla realizzazione e conclusione del progetto COMESI (COnverged MultimEdia communication Suite over
IMS). In particolare, Italtel ha contribuito alla definizione degli scenari basati sulla presenza e sul contesto,
nonchè alle specifiche dell‟architettura realizzata nel progetto, che è conforme agli standard OMA (Open Mobile
Alliance) e RCS (Rich Communication Suite).
Per quanto concerne i progetti collaborativi nei Programmi Quadro dell‟Unione Europea, nel corso del 2011
Italtel ha condotto le proprie attività nell‟area ICT (Information & Communication Technologies).
In questo contesto, nel 2011 si sono concluse le attività sul progetto “PANLAB Infrastructure Implementation”,
in collaborazione con 19 partner internazionali, con la realizzazione di strumenti software per la funzionalità e
l‟operatività di un centro-servizi per la condivisione di infrastrutture di testing e verifiche di compatibilità.
Nel 2011 sono proseguite le attività del progetto IP (Integrating Project) ANIKETOS, in collaborazione con 16
partner internazionali, con lo scopo di definire e realizzare a livello sperimentale una piattaforma di Secure
Service Composition.
A dicembre del 2011 Italtel ha avviato la preparazione di tre nuove proposte di progetto da indirizzare nella
Call8 – ICT del Settimo Programma Quadro. Esse consistono nei progetti COBALT (Integrating Project), per la
Relazione sulla gestione
[16]
virtualizzazione di reti in overlay a quelle fisiche, EDUENTECH (Special Targeted REsearch Project), per la
definizione di modelli di formazione in auto-apprendimento, e MobileCloud (Integrating Project), per
l‟evoluzione architetturale della rete mobile, attraverso la virtualizzazione delle funzionalità “core” della stessa,
secondo i paradigmi del Cloud Computing.
Finanziamenti agevolati e contributi per lo Sviluppo e innovazione
Nell‟esercizio 2011 i proventi a conto economico Italtel S.p.A. sono stati pari a circa 4,3 milioni di Euro, di cui
0,4 milioni di Euro per il credito d‟imposta relativo alle annualità 2007 e 2008. Gli incassi per contributi a fondo
perduto sono stati di circa 0,5 milioni di Euro. Nessun finanziamento agevolato è stato erogato nel corso
dell‟esercizio.
Gli incentivi suddetti hanno fatto leva sulle seguenti normative nazionali ed internazionali:
Fondo rotativo FAR – Fondo Agevolazioni alla Ricerca MiUR (Ministero dell‟Università e della Ricerca),
secondo la Legge 297/99 e precedenti
Fondo rotativo FIT – Fondo Innovazione Tecnologica MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico),
secondo la Legge 46/82 (art.14)
Normativa di attuazione del Fondo per la Competitività e per lo Sviluppo, che ha finanziato tre grandi aree
tecnologiche di Innovazione Industriale: Efficienza Energetica, Mobilità Sostenibile e Made in Italy, decreti
MiSE di marzo e aprile 2008
Normativa di attuazione della Commissione Europea sul Sesto e Settimo Programma Quadro.
Nel corso del 2011 Italtel ha sostenuto con esito positivo le verifiche ispettive ministeriali di primo livello sui
progetti PNGN ed ASIC, ha presentato nuove proposte a valere sul bando PON 2007-2013 “Distretti Tecnologici
e Laboratori Pubblico-Privati SUD”, nei contesti Regione Lombardia e Regione Sicilia, ha concluso le attività
del progetto CAMP e proseguito le attività nel progetto SURE.
Il progetto CAMP (Context Aware Mobility Platform), inserito nel quadro delle iniziative di “mobilità
sostenibile” del programma Industria 2015, viene sviluppato nel triennio 2009-2011 e vede Italtel capofila di una
compagine di 13 partner industriali ed Università.
Il progetto SURE (Sensori Ultra Wideband per il Risk Management in ambito e-health) è finanziato da Regione
Lombardia nel triennio 2010-2012 e sviluppato in collaborazione con Università ed altre imprese lombarde.
Nel corso del 2011, i progetti COMARE, SIAT e PING-US, presentati in risposta al Bando PON 2007-2013
emanato dal MIUR, non sono stati ammessi all‟istruttoria finale per il fallimento del partner CRES. Italtel S.p.A.
ha presentato ricorso al TAR di annullamento del provvedimento di non-ammissione.
Il progetto PA-IMS (Piattaforma d‟Accesso – IP Multimedia Subsystem), le cui attività sono terminate nel 2009,
ha visto nel corso del 2011 il riavvio dell‟iter istruttorio.
L‟anno 2011 ha visto Italtel particolarmente attiva nella presentazione di progetti in risposta a bandi nazionali e
regionali (Regione Lombardia e Regione Siciliana).
Italtel S.p.A. ha partecipato al nuovo bando della Regione Lombardia e MiUR “FESR 2011” presentando i
progetti ASSET (Advanced Sensor-based- Social Environment- friendly Teleassistance) per la definizione di
sistemi di assistenza remota in ambito healthcare e RETEmia, per la definizione di piattaforme tecnologiche e
servizi a supporto della società.
Il Contratto di Programma in collaborazione con Telecom Italia (soggetto proponente), presentato nel 2009 e
sospeso dal Ministero dello Sviluppo Economico causa la mancanza di dotazione finanziaria in area non
eleggibile (Nord), è stato rimodulato con focalizzazione SUD e presentato ad INVITALIA con richiesta formale
di switch sul nuovo strumento dei Contratti di Sviluppo.
Sempre nell‟ambito PON 2007-2013, Italtel ha partecipato al bando per la creazione e/o il potenziamento di
“Distretti Tecnologici e Laboratori Pubblico-Privati“ presentando due progetti in ambito Distretto Micro e Nano
Sistemi (ENERGETIC: Tecnologie per l‟ENERGia e l‟Efficienza energeTICa e HIPPOCRATES: Sviluppo di
Micro e Nano-tecnologie e Sistemi Avanzati per la Salute dell‟uomo), due studi di fattibilità per nuove
Relazione sulla gestione
[17]
aggregazioni Pubblico-Privato (SI-Lab: Laboratorio in rete di Service Innovation e CLOUD TESTING) ed una
ipotesi di ammissione al futuro Distretto bio-medico.
Nel contesto del Contratto di Programma Regionale – Regione Siciliana Italtel ha presentato il “Progetto Carini:
Future Internet Innovation Lab”, per il quale è prevista la realizzazione di due Competence Center “WSN
Competence Center” (Wireless Sensor Networks Competence Center, WSN-CdC) e “NGN Competence
Center” (Next Generation Networks Competence Center, NGN-CdC). Le soluzioni prodotte dai centri di
competenza potranno essere fornite ai clienti anche tramite Servizi di Cloud Computing, previa costituzione di
un Cloud Computing Service Center.
A fine 2011 Italtel ha risposto al bando Ricerca e Competitività della Regione Siciliana presentando il progetto
IPA (Intelligent Parking Assistant) nell‟ambito “Trasporti e Mobilità sostenibile” per la progettazione e
realizzazione di una soluzione per la gestione e prenotazione di stalli di sosta urbani.
Anche nel 2011 è perdurata l‟assenza di fondi pubblici per le agevolazioni attraverso il meccanismo del credito
di imposta sui costi sostenuti per la Ricerca e Sviluppo.
Relazione sulla gestione
[18]
Corporate Governance e responsabilità d’impresa
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione, in conformità allo Statuto vigente si compone di nove Consiglieri.
Dalla data del 16 novembre 2012, quando sono intervenute le dimissioni di un Consigliere, non ancora sostituito
dal Consiglio ai sensi dell‟art. 2386 c.c, il Consiglio di Amministrazione si compone di otto membri, in carica
fino all‟approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012 (ad eccezione di un Consigliere, cooptato dal Consiglio
di Amministrazione del 15 febbraio 2012 in carica fino alla prossima Assemblea - ovvero di approvazione del
bilancio al 31.12.2011).
Nel corso dell‟esercizio, i Consigli di Italtel S.p.A. si sono riuniti con frequenza, oltre che con la regolarità di
legge e da statuto per esaminare gli argomenti sottoposti alla loro attenzione.
Fanno parte dei Consigli di amministrazione di Italtel S.p.A., in conformità alle previsioni degli attuali statuti
sociali, 4 componenti muniti dei requisiti di indipendenza e professionalità sia esecutivi (attualmente il solo
Amministratore Delegato) sia non esecutivi, che danno il loro contributo con un‟ampia gamma di competenze e
di esperienze alle attività di questi organi sociali.
Compensi ad Amministratori e Sindaci Italtel S.p.A.
L‟ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori per la carica e ai Sindaci di Italtel S.p.A. è il seguente:
(migliaia di euro)
2011 2010
Amministratori (1) 1.061 1.333
Sindaci 76 76
(1) Si ricorda che per i due Amministratori indipendenti,(diversi dal Presidente e dall‟ Amministratore Delegato, per la loro qualità di
componenti dei comitati consultivi interni, istituiti presso la Capogruppo, è stato a suo tempo deliberato dalle rispettive Assemblee un importo complessivo e omnicomprensivo di Euro 50.000 (che verrà corrisposto da Italtel S.p.A.) per ciascun esercizio sociale e per la
durata del mandato. Si segnala che l‟Amministratore indipendente M. Giordani – cessato per scadenza del mandato con effetto 21
aprile 2011 – non ha ricevuto compenso per avervi espressamente rinunciato. Si ricorda inoltre che era stato a suo tempo deliberato un compenso, pari ad Euro 8.000 per il componente esterno (nonché Presidente) dell‟Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 per ogni
esercizio di durata dell‟incarico. L‟importo 2011 comprende anche il compenso per le cariche di Presidente e Amministratore Delegato
come risultanti da appositi contratti e omnicomprensivi di ogni emolumento spettante ai medesimi per le cariche suddette e/o di consiglieri di amministrazione in ogni società del Gruppo, compreso la Capogruppo.
Modello di Organizzazione Gestione e Controllo
Nel corso del 2011 si è completato l‟iter di approvazione del Modello adottato dalla Società e finalizzato alla
prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001. Il Modello modificato e aggiornato in quinta emissione è
stato approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. del 23 febbraio 2011.
Gli aggiornamenti effettuati hanno tenuto conto di :
Adeguamento alle nuove fattispecie di reato presupposto introdotte nell‟ambito del D.Lgs 231/01 nel corso
del 2009
Introduzione di nuove parti speciali relative ai nuovi reati
Modifiche organizzative della Società.
Sono proseguite le attività di informazione relative al D.Lgs.231/2001, al Codice Etico e al Modello di
Organizzazione Gestione e Controllo, rivolte al personale con funzioni di responsabilità e le azioni di
comunicazione in particolare curando l‟aggiornamento dei contenuti informativi del sito intranet aziendale
dedicato alle attività del Compliance Office.
Il Compliance Office ha inoltre condotto Audit volti a verificare la corretta applicazione di quanto previsto dal
Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/2001 e in particolare relativamente alla corretta
applicazione in azienda nell‟area a rischio:
Prevenzione dei reati contro i diritti di proprietà industriale ed intellettuale nelle seguenti aree di attività
aziendale:
Gestione delle partnership
Relazione sulla gestione
[19]
Acquisiti di prodotti hardware e software .
Gli Audit hanno evidenziato il generale rispetto degli elementi di controllo previsti nei diversi protocolli e le
azioni correttive, ove individuate, sono state in parte evase nel 2011 ed in parte pianificate per il 2012.
Il Compliance Officer di Italtel S.p.A. ha tenuto costantemente aggiornato l‟Organismo di Vigilanza e i vertici
aziendali in merito alle attività svolte per l‟attuazione e la vigilanza del Modello.
Nel corso dell‟esercizio 2011, l‟Organismo di Vigilanza di Italtel S.p.A., costituito da due componenti del
Consiglio di Amministrazione, dal Compliance Officer e dal responsabile dell‟Internal Audit , si è riunito due
volte.
Le principali attività svolte sono di seguito elencate:
Approvazione, prima di sottoporli al CdA di Italtel S.p.A., dei seguenti protocolli:
PRO231-S020 Prevenzione dei reati in tema di falsità in segni di riconoscimento
PRO231-S021 Prevenzione dei delitti contro l‟industria e il commercio
PRO231-S022 Prevenzione dei delitti contro il diritto d‟autore
PRO231-S023 Prevenzione dei reati contro l‟amministrazione della giustizia
PRO231-S024 Prevenzione dei delitti di criminalità organizzata
I suddetti protocolli sono stati approvati dal CdA di Italtel S.p.A. nella riunione del 26 maggio 2011
Verifica delle risultanze dei flussi informativi ricevuti periodicamente in ottemperanza a quanto definito dai
Protocolli 231
Approvazione del piano di attività di Compliance per l‟anno 2012 e del relativo budget di spesa.
Normativa per il conflitto di interesse
Nel corso del 2011 è continuato il censimento dei casi di conflitto di interesse per il personale di Italtel S.p.A.
dotato di procure e deleghe.
Privacy, Documento Programmatico sulla Sicurezza
L‟art. 45 - comma 1, lett. d) - del Decreto-Legge del 9 febbraio 2012 n. 5 (Pubblicato sul Supplemento n. 27 alla
Gazzetta Ufficiale del 9 febbraio 2012 n. 33), ha abrogato gli artt. da 19 a 19.8 e 26 dell‟Allegato B del D.Lgs
196 del 2003, conseguentemente è stato abrogato l‟obbligo di redazione e aggiornamento del Documento
Programmatico sulla Sicurezza.
Rimangono inalterate e obbligatorie da parte della Società la predisposizione e l‟adozione delle Misure di
Sicurezza minime ed idonee in materia di trattamento dei dati personali.
Relazione sulla gestione
[20]
Risorse umane, ambiente e qualità I dipendenti di Italtel S.p.A. al 31 dicembre 2011 sono 1.640 dei quali 14 all‟estero (nel 2010 erano 1.728 di cui
13 all‟estero).
Le persone assunte nel corso dell‟anno sono state 29 (di cui 2 all‟estero), 117 quelle uscite di cui 61 per
dimissioni volontarie e 56 tra esodi incentivati e mobilità breve.
Sul totale indicato, i dirigenti assunti sono stati 3 e gli usciti dall‟azienda sono stati 19; al 31/12/2011 sono 85 i
dirigenti in organico.
Il personale risulta distribuito nelle seguenti funzioni: Sviluppo e Innovazione (40%), Service (30%),
Commerciale (22%) e funzioni di Amministrazione e di Staff (8%).
I laureati rappresentano poco più della metà (51%) degli addetti mentre i diplomati ne costituiscono circa il 44%.
DIPENDENTI
PER CATEGORIA
31/12/2011
Negli Impiegati sono comprese 3 persone
inquadrate come operai.
DIPENDENTI
PER FUNZIONE
31/12/2011
DIPENDENTI
PER TITOLO DI
STUDIO
31/12/2011
Organizzazione
Il 2011 è trascorso nel segno della continuità organizzativa rispetto al modello varato ad inizio anno,
caratterizzato da Product Unit focalizzate sulla gestione di specifiche linee d‟offerta e Market Unit con
responsabilità di Conto Economico . Nel corso dell‟anno le funzioni di vendita dedicate ai mercati internazionali
sono state strutturate in due distinte Market Region focalizzate sulle principali aree di mercato presidiate
dall‟azienda, rispettivamente LATAM ed EMEA. Sono stati poi realizzati alcuni interventi minori di c.d. fine-
tuning in alcune specifiche aree aziendali. Nella seconda parte dell‟anno sono state inoltre gettate le basi per una
revisione dell‟assetto generale dell‟Azienda i cui principi e caratteristiche sono stati definiti e comunicati nel
mese di novembre con efficacia a partire dal mese di gennaio 2012. I tratti salienti della nuova organizzazione
sono sintetizzabili nella ridefinizione del perimetro d‟offerta delle Product Unit, che dalle attuali quattro passano
a tre, dall‟allargamento dello scopo delle Market Unit, sia attraverso l‟unificazione delle attuali Market Unit
Telecom Italia e Market Unit Other Licensed Operators in un‟unica funzione dedicata ai Service Providers del
mercato domestico sia attraverso il rafforzamento della capacità propositiva della Market Unit Enterprises &
Public Sector. Più in generale si opereranno interventi di semplificazione e razionalizzazione dei livelli
organizzativi e dei processi in un‟ottica di accountability e di riduzione di costi.
40%
22%
30%
8%
Development & Innovation
Commerciale
Service
Amministrazione e Staff
51%
44%
5%
Laurea
Diploma superiore
Altro
Relazione sulla gestione
[21]
Relazioni Industriali
Sul versante delle Relazioni Industriali il 2011 ha registrato - a valle dei negoziati tra azienda e organizzazioni
dei lavoratori, ripresi nell‟ottobre 2010 - la firma il 5 gennaio 2011 di un accordo presso il Ministero dello
Sviluppo Economico che ha definito una serie di strumenti per la gestione delle eccedenze per il periodo gennaio
2011-aprile 2013. Nel mese di gennaio sono stati resi operativi gli strumenti previsti dall‟accordo: è stato attivato
il Contratto di Solidarietà (C.d.S.) per 800 dipendenti per una durata di 12 mesi, con proroga già prevista di
ulteriori 12 mesi; sono rientrate al lavoro dalla CIGS per crisi aziendale – terminata l‟11 aprile - 110 persone (80
a gennaio, 30 ad aprile); senza soluzione di continuità il 12 aprile è iniziata la Cassa Integrazione Guadagni
Straordinaria per riorganizzazione che al 31 dicembre interessa 106 persone sulle tre sedi aziendali, oltre a 45
unità in rotazione per 6 mesi; sono inoltre stati rivisti alcuni istituti normativi di contrattazione aziendale
(reperibilità, ore viaggio); infine il contenzioso collettivo e individuale relativo alla procedura di CIGS per crisi
aziendale attivata dall‟azienda il 12 aprile 2010 è stato azzerato. A partire da settembre l‟azienda ha
rappresentato alle organizzazioni sindacali il nuovo e peggiorato contesto economico, produttivo e finanziario
sviluppatosi nel corso del 2011 e le ricadute negative sul 2012, evidenziando la necessità di rivedere il sopra
citato accordo del 5 gennaio in quanto non più idoneo per la gestione della nuova situazione aziendale. Il 14
dicembre 2011 sono stati quindi firmati due accordi per assicurare la riduzione dei costi industriali attraverso la
gestione delle eccedenze nel 2012. A superamento e novazione di quanto definito il 5 gennaio, il primo accordo
ha previsto la costituzione di un nuovo C.d.S. con decorrenza 17 gennaio 2012 e termine 11 aprile 2013 per 1078
dipendenti con una riduzione oraria media del 25%. Con il secondo accordo le parti hanno confermato la
prosecuzione dell‟utilizzo della CIGS per riorganizzazione fino all‟11 aprile 2013 per un massimo di 170
lavoratori, con turni di rotazione sempre per 45 unità ma ridotti a 3 mesi di durata rispetto a quanto
precedentemente concordato.
La formazione
Nel corso del 2011 sono stati realizzati 144 eventi formativi, a prevalente carattere tecnologico, per un totale di
19.800 ore di formazione con 997 partecipazioni. Sono stati erogati corsi principalmente su tematiche Cisco,
Telepresence, Avaya, virtualizzazione VMware nonchè aggiornamenti sulle funzionalità SAP e sul relativo
ambiente di sviluppo. Si è inoltre concluso il Piano dedicato al People Management per i Dirigenti ed è stato
realizzato un analogo Piano per Quadri con responsabilità di team. Per entrambe le iniziative si è fatto ricorso a
finanziamenti provenienti da Fondirigenti ovvero attivando fondi della L. 236/93. Nel complesso le attività
formative sono state erogate a fronte dell‟attivazione di Piani aziendali finanziati con una percentuale di
copertura superiore al 70% del totale delle spese consuntivate. Da segnalare, inoltre, l‟attivazione di un percorso
per lo sviluppo delle competenze di persone in CIG per un totale di 327 partecipazioni, a fronte di circa 8200 ore
di formazione d‟aula.
E‟ stato infine aggiornato il Modello delle Competenze Manageriali di Italtel, rendendolo più coerente con
l‟attuale contesto aziendale. Su tali presupposti è stato attivato un percorso di valutazione del potenziale per
risorse di talento.
Piani di Stock Option
Non ci sono da segnalare eventi rilevanti.
Ambiente e salute
L‟Azienda monitora costantemente l‟impatto ambientale delle attività nei diversi insediamenti, in linea con la
Politica Italtel per l‟Ambiente, la Salute e la Sicurezza sul Lavoro.
Relativamente al comprensorio di Palermo-Carini, nel marzo 2011 è stata pienamente riconfermata la conformità
del Sistema di Gestione Ambientale ai requisiti richiesti dalla norma IS 14001.
Sempre a Carini, nell‟ambito delle iniziative di miglioramento ambientale, è stato implementato l‟Energy
Service Center (sviluppato da Italtel) per il controllo dei consumi energetici, sia del sito di Carini sia del sito di
Settimo Milanese.
Sempre in tema di risparmio energetico è in corso di completamento il processo di “virtualizzazione” dei server
– siano essi dedicati allo sviluppo SW ovvero alla produttività individuale – che ha raggiunto circa l‟80% dei
server in esercizio.
In tema di salute, Italtel ha attuato nel novembre 2011 una campagna gratuita di vaccinazione anti-influenzale.
I documenti di “Valutazione dei Rischi” per la salute e la sicurezza dei lavoratori sono stati aggiornati, in
ottemperanza alla vigente normativa, sia per le attività nelle nostre sedi sia per quelle prestate direttamente
presso il cliente.
Relazione sulla gestione
[22]
Il servizio sanitario aziendale ha fornito ai dipendenti circa 6.600 prestazioni per attività di sorveglianza sanitaria
obbligatoria e di pronto soccorso, per interventi a carattere preventivo e per la copertura vaccinale o
farmacologica al personale inviato all‟estero (per i paesi le cui condizioni igienico-sanitarie lo richiedono).
Qualità
Italtel, da sempre, pone particolare attenzione alle tematiche di qualità sia rispetto ai prodotti, soluzioni e servizi
che fornisce, ma anche rispetto alle performance dei propri processi, correlandole, inoltre, ai requisiti inerenti
l‟ambiente, la salute e la sicurezza.
Italtel ha confermato, anche per il 2011, la conformità del Sistema di Gestione per la Qualità allo standard ISO
9001 rinnovando la relativa certificazione, che detiene dal 1992.
Il riesame puntuale dei processi aziendali costituisce, inoltre, uno degli strumenti per valutare e selezionare
iniziative interne per il miglioramento delle performance aziendali.
Relativamente ai prodotti sviluppati, le relative configurazioni sono certificate secondo gli standard di
compatibilità elettromagnetica di sicurezza oltre ad essere realizzate secondo criteri di minimizzazione
dell‟impatto ambientale (es.: Direttive RoHS - Restrictions of certain Hazardous Substances); a questo riguardo
l‟Azienda - iscritta al Registro dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -garantisce quanto
previsto in sede di Unione Europea (WEEE - Waste Electrical and Electronic Equipment) in relazione allo
smaltimento dei prodotti una volta giunti al termine del loro ciclo di vita.
La grande attenzione, infine, che Italtel dedica alle esigenze del Cliente si realizza anche attraverso la
conduzione di campagne di Customer Satisfaction considerate quali indispensabili strumenti a supporto al
miglioramento delle performance aziendali.
Relazione sulla gestione
[23]
Altri fatti di gestione dell’esercizio
Evoluzione di passività potenziali significative
Tecnosistemi TLC Engineering & Services S.p.A. in liquidazione in Amministrazione Straordinaria (in breve
“TCS”)
Ad ottobre 2012 è stato depositato il dispositivo della sentenza relativa al procedimento a carico di uno degli ex
amministratori di TCS, all‟epoca amministratore delegato di Italtel. Nel medesimo procedimento le domande
svolte nei confronti di Italtel, citata quale responsabile civile, sono state integralmente rigettate.
Ispezione fiscale in Brasile
Il 19 dicembre 2007 l‟amministrazione tributaria dello stato di San Paolo Brasile ha emesso un Atto di infrazione
e imposizione di multa alla società del Gruppo, Italtel Brasil Ltda per le operazioni di importazione effettuate dal
2002 al 2005. In tale atto l‟amministrazione tributaria contesta un‟infrazione relativa al versamento dell‟imposta
ICMS e un‟infrazione per l‟utilizzo di crediti della stessa imposta a riduzione del pagamento dei debiti relativi a
tale imposta, oltre all‟applicazione di sanzioni e interessi sugli importi contestati. L‟importo complessivo per le
due infrazioni contestate e relative sanzioni e interessi ammonta a circa 18 milioni di Euro. Né il primo grado di
giudizio amministrativo, né il secondo terminato nel 2009 hanno avuto esito favorevole per Italtel che è ricorsa
al terzo grado di giudizio. Tale ultimo ricorso è allo stato sospeso in quanto gli stati di San Paolo e di Espirito
Santo hanno sottoscritto un accordo riguardo l‟imposta ICMS sulle transazioni commerciali effettuate prima del
marzo 2009. Tale accordo è stato recepito nel Decreto n. 56,045/2010 e regolarizzerà la situazione fiscale
cancellando tutti i debiti derivanti dall‟imposta ICMS. Italtel Brasil ha predisposto ed inoltrato apposita istanza
al fine di veder riconosciuta la cancellazione degli asseriti debiti derivanti dall‟Atto di infrazione.
Nel mese di dicembre 2011, le Autorità Fiscali di San Paolo hanno completato un‟ispezione fiscale e informato
la Società che la medesima ha soddisfatto tutti i requisiti legali richiesti per avvalersi del sopramenzionato
Accordo tra gli stati di San Paolo e di Espirito Santo. Ad ottobre 2012 è stato emesso l‟ultimo documento atteso
per poter considerare definitivamente chiuso senza alcuna passività il contenzioso in oggetto. Contestualmente,
analogo documento è stato emesso relativamente anche al secondo Atto di infrazione relativo al periodo
successivo (anno 2006).
Contenzioso fiscale in Italia
Ad oggi Italtel ha in essere alcuni contenziosi fiscali pendenti dinnanzi alla Commissione Tributaria di Milano
che traggono origine dall‟impugnazione degli avvisi di accertamento emessi dalla Agenzia delle Entrate –
Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio Grandi contribuenti in relazione ai periodi di imposta 2004, 2005
e 2006. In sintesi, con tali avvisi di accertamento l‟Agenzia delle Entrate ha principalmente contestato ai fini
IRES (i) il mancato riaddebito a CRDR Investment III S.a.rl. (socio al 48,77% di Italtel Group S.p.A.) degli
interessi passivi e dei costi connessi ai finanziamenti accesi in relazione all‟operazione di Leveraged Buy Out
con la quale nel corso del 2002 Italtel Group S.p.A. (già Italtel Holding S.p.A.) ha acquisito la società Italtel
S.p.A. (per il tramite di Italtel Acquisition S.p.A.) per un importo pari a circa 19,5 milioni di Euro per il 2004,
18,9 milioni di Euro per il 2005, 17,5 milioni di Euro per il 2006 e 16 milioni di Euro per il 2007; ed inoltre (ii)
l‟indeducibilità di costi per servizi resi a favore di Italtel S.p.A. da società del gruppo non residenti ai fini fiscali
in Italia per difetto del requisito di inerenza ovvero di idoneo supporto documentale per un importo pari a circa
5,1 milioni di Euro per il 2004; 2,9 milioni di Euro per il 2005, 3,5 milioni di Euro per il 2006 e 1,2 milioni di
Euro per il 2007.
In relazione alle annualità 2004-2006 i maggiori redditi contestati ai fini IRES non hanno determinato alcuna
maggiore imposta accertata e tanto meno sanzioni, in quanto integralmente compensati mediante l‟utilizzo delle
perdite fiscali pregresse disponibili.
Per il periodo d‟imposta 2007 l‟Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio Grandi
contribuenti in relazione ai predetti rilievi ha richiesto il pagamento di una maggiore imposta IRES pari a Euro
5.722.614, sanzioni per Euro 5.722.614 ed interessi per Euro 928.670,51 (calcolati alla data del 30 novembre
2012).
La richiesta dell‟imposta IRES, maggiorata dalle relative sanzioni e dagli interessi, discende dal fatto che
l‟Agenzia delle Entrate ha sposato acriticamente la posizione espressa dalla Suprema Corte di Cassazione Civile
con l‟ordinanza n. 16333 del 26 settembre 2012 secondo la quale, in sede di accertamento, non possono essere
automaticamente scomputate le perdite pregresse a detrazione dei maggiori redditi accertati. In particolare,
secondo la Suprema Corte, l‟Amministrazione finanziaria non è tenuta d‟ufficio a scomputare le perdite fiscali
Relazione sulla gestione
[24]
disponibili in quanto tale scomputo può avvenire solo a seguito della manifestazione di volontà del contribuente.
Inoltre, l‟Agenzia delle Entrate ha ritenuto i costi sub (ii) indeducibili anche ai fini IRAP e ha recuperato a
tassazione l‟IVA (indebitamente) detratta, ai sensi dell‟art. 19 del d.p.R. n. 633/1972.
L‟importo delle maggiori imposte accertate (IVA e IRAP) e delle sanzioni irrogate sulla base dei menzionati
avvisi di accertamento ammonta complessivamente a circa 5,3 milioni di Euro (oltre interessi).
Non è possibile escludere che le contestazioni mosse ai fini IRES, IVA e IRAP negli avvisi di accertamento
riferiti ai periodi di imposta dal 2004 al 2007 possano essere formulate anche in relazione alle annualità
successive, i.e. alle annualità che risultano parimenti incise dagli oneri afferenti i finanziamenti accesi in
relazione alla sopramenzionata operazione di Leveraged Buy Out nonché da costi per prestazione di servizi
infragruppo.
Allo stato attuale Italtel ritiene che tale passività potenziale rappresenti un rischio possibile e ha pertanto ritenuto
di non procedere ad alcun accantonamento. Vista la complessità della materia oggetto delle contestazioni e la
rilevanza dell‟importo si ritiene comunque opportuno fornire la presente informativa.
Relazione sulla gestione
[25]
Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale
e dei risultati finanziari
Nel presente capitolo sono fornite le analisi di situazione reddituale, sintesi patrimoniale e situazione finanziaria
della Società per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010.
Risultati reddituali
Nel seguito sono esposti i conti economici relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2010.
(migliaia di euro)
(a) Incidenza percentuale rispetto ai ricavi delle vendite e delle prestazioni
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Per cliente (migliaia di euro)
(a) Incidenza percentuale rispetto al totale
(b) Variazione percentuale rispetto all‟esercizio precedente
(c) Include esclusivamente Telecom Italia S.p.A., Telecom Italia Sparkle S.p.A. e le società partecipanti al progetto PEB
(d) Escluse le società estere del gruppo Telecom Italia partecipanti al progetto PEB
I ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2011 ammontano a 322.411 migliaia di Euro ed
evidenziano un decremento complessivo di 36.653 migliaia di Euro, pari ad una riduzione del 10,2% , rispetto
all‟anno 2010 che rilevava ricavi per 359.064 migliaia di Euro.
In particolare si evidenzia un decremento dei ricavi verso Operatori Italiani2 che porta questo mercato a calare,
come incidenza sui ricavi totali, dal 61,8% del 2010 all‟attuale 57,0%. Contestualmente, si segnalano l‟aumento
2 Includono Telecom Italia e Altri Operatori Italiani
2011 % 2010 %
(a) (a)
Ricavi delle vendite e prestazioni 322.411 100 359.064 100
Altri proventi 51.530 16,0 45.392 12,6
Acquisti di materiali e servizi esterni (245.924) (76,3) (252.822) (70,4)
Costo del lavoro (104.412) (32,4) (123.422) (34,4)
Ammortamenti e svalutazioni (170.748) (52,9) (43.163) (12,0)
Altri costi operativi (6.205) (2,0) (16.372) (4,5)
Variazione delle rimanenze (5.554) (1,7) (6.892) (1,9)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori
interni 23.919 7,4 25.529 7,1
Risultato operativo (134.983) (41,9) (12.686) (3,5)
Oneri finanziari netti (16.687) (5,1) (16.727) (4,6)
Proventi / (Oneri) da valutazione di
partecipazioni netti 2.608 0,8 95 -
Risultato del periodo prima delle imposte (149.062) (46,2) (29.318) (8,1)
Imposte dell‟esercizio (1.604) (0,5) 2.988 0,8
Utile / (Perdita) dell’esercizio (150.666) (46,7) (26.330) (7,3)
2011 % 2010 % Variazione %
(a) (a) (b)
Telecom Italia (c) 112.580 34,9 132.909 37,0 5,6
Altri Operatori Italiani di TLC 71.353 22,1 88.841 24,8 4,9
Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione 65.007 20,2 60.363 16,8 (1,3)
Operatori esteri (d) 73.471 22,8 76.951 21,4 1,0
Totale 322.411 100 359.064 100 10,2
Relazione sulla gestione
[26]
dei ricavi verso Pubblica Amministrazione e Grandi Aziende (che passano, come incidenza sui ricavi totali, dal
16,8% del 2010 al 20,2% del 2011) e l‟aumento dei ricavi verso Operatori esteri il cui mercato cresce dal 21,4%
del totale ricavi nel 2010 all‟attuale 22,8%.
I ricavi verso i Service Providers nazionali del gruppo Telecom Italia (Telecom Italia SpA e Telecom Italia
Sparkle SpA) ammontano a 112.580 migliaia di Euro, contro 132.909 migliaia di Euro del 2010, con un
decremento di 20.329 migliaia di Euro, pari al 15,3%. Tale diminuzione è dovuta alla focalizzazione nel 2011,
da parte di Telecom Italia, su progetti dedicati alla rete mobile con conseguente riduzione della spesa per
investimenti sulla rete fissa, relativamente ai quali Italtel è uno dei partner di riferimento per quanto riguarda le
forniture hardware e software.Telecom Italia ha inoltre avviato un processo di internalizzazione che ha condotto
ad una rilevante diminuzione dei servizi professionali forniti da Italtel.
I ricavi verso gli Altri Operatori Italiani (OLO) ammontano a 71.353 migliaia di Euro contro 88.841 migliaia di
Euro del 2010 con un decremento di 17.488 migliaia di Euro, pari al 19,7%. Il mercato degli OLO nel 2011 è
stato caratterizzato da una significativa diminuzione degli investimenti in infrastrutture di rete da parte di tutti gli
operatori con importanti tensioni sui prezzi specie nel comparto IT. In aggiunta diversi operatori (Wind in
primis) hanno optato per soluzioni tecnologiche nell‟ambito delle reti dati alternative a quelle offerte da Italtel.
I ricavi verso Pubblica Amministrazione e Grandi Aziende, che ammontano a 65.007 migliaia di Euro contro
60.363 migliaia di Euro del 2010, evidenziano una crescita di 4.644 migliaia di Euro, pari al 7,7%, rispetto
all‟anno precedente. In uno scenario caratterizzato da una contrazione degli investimenti da parte delle imprese e
una spesa stazionaria da parte della Pubblica Amministrazione, Italtel è riuscita comunque a rafforzare la propria
posizione soprattutto grazie al rafforzamento del modello di vendita diretta nonché alla competenze come Global
System Integrator.
I ricavi verso Operatori esteri ammontano a 73.471 migliaia di Euro contro 76.951 migliaia di Euro del 2010. Per
quanto riguarda il Latam si segnala l‟ampliamento della quota di mercato in Perù e Colombia, che ha consentito
ad Italtel di diventare uno dei principali Global System Integrator di prodotti Cisco della regione.
Per quanto riguarda l‟area EMEA si evidenzia come i recenti avvenimenti accaduti in vari paesi in via di
sviluppo di Medio Oriente e Nord Africa abbiano comportato un rallentamento delle attività previste per il 2011
solo in parte compensato dai buoni risultati conseguiti in paesi quali Germania e Spagna. In particolare in
Germania si rileva come Italtel sia diventata, per il cliente Vodafone, un fornitore rilevante per le soluzioni
proprietarie di nuova generazione (iTDS).
La contrazione complessiva dei ricavi, soprattutto nei servizi tradizionali voce, a più alto margine, e la forte
pressione sui prezzi dovuta all‟elevata competizione sul mercato hanno comportato una minore redditività a costi
esterni (ricavi al netto del costo del venduto) rispetto all‟esercizio precedente. Tale diminuzione è dovuta sia ad
un mix di vendite più sfavorevole (maggiore incidenza della quota di Network Integration), sia alla minore
redditività sulle linee di offerta a più alta marginalità.
Costo del lavoro
Il costo del lavoro al 31 dicembre 2011 ammonta a 104.412 migliaia di Euro contro un valore di 123.422
migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 con un decremento di 19.010 migliaia di Euro, pari al 15,4%. Il
decremento è dovuto principalmente alla diminuzione della forza lavoro media del periodo in esame e agli effetti
degli accordi firmati con i Sindacati nel gennaio 2011. Il costo del lavoro, inoltre, risulta inferiore rispetto
all‟esercizio precedente per il mancato accertamento della quota variabile della retribuzione (MBO) in seguito al
mancato raggiungimento degli obiettivi previsti.
Gli oneri di ristrutturazione dell‟anno 2011, relativi a costi sostenuti per uscite del personale, ammontano a 8.083
migliaia di Euro rispetto a 5.418 migliaia di Euro del 2010.
Ammortamenti e svalutazioni
Nel 2011 questa voce ammonta a 170.748 migliaia di Euro (43.163 migliaia di Euro nel 2010) ed include la
svalutazione dell‟avviamento per 130.000 migliaia di Euro.
Relazione sulla gestione
[27]
Risultato operativo
Il risultato operativo (EBIT) è negativo e ammonta a 134.983 migliaia di Euro nel 2011. Il decremento rispetto al
risultato dell‟esercizio precedente, negativo per 12.686 migliaia di Euro, è determinato dalla svalutazione
dell‟avviamento per 130.000 migliaia di Euro.
EBITDA
Per Italtel S.p.A. l‟EBITDA è così composto:
2011 2010
Risultato operativo (134.983) (12.686)
Ammortamenti e svalutazioni 170.748 43.163
EBITDA 35.765 30.477
L‟EBITDA dell‟esercizio 2011 ammonta a 35.765 migliaia di Euro (11,1% del fatturato) e si raffronta con
30.477 migliaia di Euro dell‟esercizio 2010 (8,5% del fatturato) con un incremento di 5.288 migliaia di Euro.
Oneri finanziari netti
Gli Oneri finanziari netti passano da 16.727 migliaia di Euro nel 2010 a 16.687 migliaia di Euro nel 2011. Le
Differenze cambio nette negative passano da 2.600 migliaia di Euro nel 2010 a 2.323 migliaia di Euro nel 2011.
Gli Interessi passivi netti si riducono di 845 migliaia di Euro.
Il miglioramento degli interessi passivi netti di 845 migliaia di Euro è dovuto principalmente per 3.237 migliaia
di Euro a minori oneri derivanti dall‟estinzione di un Interest Rate Swap sottoscritto quale copertura del rischio
di oscillazione del tasso di interesse sui finanziamenti a medio-lungo termine e convertito in un prestito a lungo
termine a tasso fisso, per 241 migliaia di Euro alla riduzione degli spread applicati al debito a medio e lungo
termine seppur in presenza di tassi di riferimento crescenti. Gli effetti positivi citati sono parzialmente
compensati per 2.597 migliaia di Euro da maggior oneri relativi al nuovo contratto di affitto del Comprensorio di
Castelletto – Settimo Milanese.
Gli altri oneri e proventi finanziari netti subiscono una variazione netta negativa di 1.082 migliaia di Euro
attribuibile prevalentemente: per 13.138 migliaia di Euro alla svalutazione del credito finanziario verso la società
controllante Italtel Group S.p.A. compensata per 6.883 migliaia di Euro dall‟aumento dei dividendi su
partecipazioni controllate, per 3.061 migliaia di Euro dall‟estinzione della passività derivante dalla cessione di
un credito Irpeg per un importo nominale pari a 6.861 migliaia di Euro pagato dall‟erario al cessionario e dal
mark-to-market delle operazioni forward in Dollari USA positivo nel 2011 per 1.796 migliaia di Euro (negativo
nel 2010 per 178 migliaia di Euro).
Proventi e oneri da valutazione di partecipazione
I proventi e oneri da partecipazione netti presentano un saldo positivo di 2.608 migliaia di Euro e si
incrementano di 2.513 migliaia di Euro rispetto all‟esercizio precedente. Il saldo al 31 dicembre 2011 è
composto principalmente dalla rivalutazione della partecipata Italtel B.V, in relazione alla restituzione del
contributo in conto futuro aumento di capitale per 4.267 migliaia di Euro, parzialmente compensata dalla
svalutazione delle partecipazioni in società controllate per 1.667 migliaia di Euro.
Imposte dell’esercizio
Le imposte del 2011 ammontano a 1.604 migliaia di Euro e sono riferite agli oneri per imposte IRAP e per
imposte subite all‟estero giudicate non recuperabili al netto dell‟iscrizione di imposte anticipate rilevate sulle
differenze temporanee.
Risultato netto
L‟esercizio 2011 registra una perdita di 150.666 migliaia di Euro rispetto alla perdita di 26.330 migliaia di Euro
dell‟esercizio 2010.
Relazione sulla gestione
[28]
Sintesi patrimoniale
Nel seguito viene esposta la sintesi patrimoniale al 31 dicembre 2011 e 2010. (migliaia di euro)
31/12/2011 31/12/2010 Variazioni
A) Capitale fisso 371.347 492.871 (121.524)
B) Capitale circolante (28.451) (63.001) 34.550
C) Fondi per benefici ai dipendenti (28.299) (29.910) 1.611
D) Altre passività non correnti e Altri fondi (38.791) (46.026) 7.235
Totale capitale investito netto 275.806 353.934 (78.128)
E) Indebitamento finanziario netto 313.574 237.076 76.498
F) Patrimonio netto (37.768) 116.858 (154.626)
Capitale sociale 116.858 196.830 (79.972)
Altre riserve incluso risultato dell‟esercizio (154.626) (79.972) (74.654)
Totale indebitamento e Patrimonio netto 275.806 353.934 (78.128)
Investimenti
Gli investimenti dell‟esercizio sono stati di 27.730 migliaia di Euro, di cui 24.543 migliaia di Euro in
immobilizzazioni immateriali e 3.187 migliaia di Euro in immobilizzazioni materiali, escludendo l‟iscrizione del
nuovo contratto di lease back relativo al comprensorio di Castelletto.
In particolare sono stati investiti 23.689 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 854 migliaia di
Euro in software applicativi acquisiti in licenza d‟uso a tempo illimitato e progetti di sviluppo di software.
Le immobilizzazioni materiali si sono incrementate di 1.313 migliaia di Euro in attrezzature industriali
riguardanti per lo più gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plant dei prodotti
destinati al mercato. Gli altri beni si sono incrementati di 1.209 migliaia di Euro, prevalentemente in sistemi
computerizzati per il potenziamento del sistema informatico aziendale.
Indebitamento netto
L‟indebitamento finanziario netto risulta come segue: (migliaia di Euro)
31/12/2011 31/12/2010
Finanziamenti a breve termine 235.118 61.142
Finanziamenti a medio lungo termine (bancario e agevolato) 83.898 232.651
Altri debiti finanziari 13.356 17.322
Ratei e risconti passivi 1.313 544
INDEBITAMENTO LORDO 333.685 311.659
Denaro e valori in cassa - -
Banche conti correnti disponibili (15.875) (55.727)
Crediti finanziari a breve termine (4.236) (18.755)
Ratei e risconti attivi - (101)
INDEBITAMENTO NETTO 313.574 237.076
L‟indebitamento netto al 31 dicembre 2011 di Italtel S.p.A. è pari a 313.574 migliaia di Euro e aumenta di 76.498
migliaia di Euro rispetto a 237.076 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 per effetto principalmente della
diminuzione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti per 39.852 migliaia di Euro, dell‟aumento
dell‟indebitamento lordo per 22.026 migliaia di Euro e della svalutazione del credito finanziario verso la società
controllante Italtel Group S.p.A. per 13.138 migliaia di Euro.
L‟indebitamento lordo aumenta di 22.026 migliaia di Euro per effetto prevalentemente: dei debiti a lungo termine
per locazioni finanziarie passati da 37.955 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010 a 48.394 migliaia di Euro al 31
dicembre 2011 parzialmente compensati dal rimborso dei finanziamenti a medio-lungo termine per 7.052 migliaia
di Euro.
I finanziamenti a breve termine aumentano di 173.977 migliaia di Euro per effetto della riclassifica di 152.467
migliaia di Euro dei prestiti Senior nel breve termine, come descritto nella nota 25, e dell‟aumento di 23.700
Relazione sulla gestione
[29]
migliaia di Euro dei finanziamenti revolving a copertura del capitale circolante al netto di un decremento degli altri
debiti finanziari quale la chiusura di una passività di 3.061 migliaia di Euro corrispondente alla valutazione residua
di un credito IRPEG pagato dall‟Erario nell‟esercizio 2011.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti si decrementano di 39.852 migliaia di Euro per effetto del flusso
monetario assorbito dalle attività di investimento per 25.889 migliaia di Euro e del flusso monetario assorbito
dalle attività d‟esercizio per 30.211 migliaia di Euro al netto del flusso monetario generato dalle attività di
finanziamento per 16.248. migliaia di Euro.
I crediti finanziari a breve termine si riducono di 14.519 migliaia di Euro in relazione alla svalutazione del credito
verso la società controllante Italtel Group S.p.A. pari a 13.138 migliaia di Euro.
Gestione dei rischi finanziari Per quanto attiene agli obiettivi e alle politiche della Società in materia di gestione del rischio finanziario e della
relativa politica di copertura si rinvia alla Nota 5 delle Note del bilancio.
Rapporti con controparti correlate Con riferimento alle attività svolte con controparti correlate nel corso dell‟esercizio, si rimanda alla relativa
sezione delle Note integrative del bilancio.
Relazione sulla gestione
[30]
Eventi rilevanti In data 9 giugno 2011 è stato formalizzato con Nabucco R.E. S.r.l. il contratto di locazione dell‟area industriale
di Castelletto sede storica di Italtel già approvato dal Consiglio di Amministrazione Italtel in data 5 ottobre 2010.
La decorrenza del contratto è dal 1° gennaio 2011 e la scadenza concordata è il 31 dicembre 2025 per un totale
di 15 anni ad un canone annuo di 8,1 milioni di Euro. Il contratto in oggetto risolve quello precedente firmato in
data 30 dicembre 2003 il cui titolare era Nabucco R.E. S.r.l.
Nell‟esercizio 2008, in sede di transizione ai principi contabili internazionali, tale locazione venne considerata
un leasing finanziario con riferimento alla porzione di fabbricati e di impianti retrolocati e un leasing operativo
per la parte riguardante i terreni retrolocati come previsto dal principio contabile internazionale IAS 17 in vigore
all‟epoca. Nel corso del 2010, il principio contabile indicato è stato modificato introducendo il concetto che
anche i terreni vanno ammortizzati qualora insistano sulle pertinenze di fabbricati oggetto di locazione.
Pertanto nella valutazione del leasing finanziario legato al nuovo contratto si è reso necessario considerare nel
valore del cespite oggetto di leasing anche i terreni. Si è dunque provveduto a calcolare gli effetti della
cancellazione del vecchio contratto come se, dalla data di decorrenza fino al 2010, si fossero considerati quei
terreni anch‟essi oggetto di leasing finanziario. L‟effetto di tale riapertura ha comportato un peggioramento del
patrimonio netto iniziale di 4,0 milioni di Euro, un aumento del valore delle immobilizzazioni materiali di 5,2
milioni di Euro, un aumento del debito finanziario di 7,8 milioni di Euro, un aumento del risconto relativo alla
plusvalenza iniziale di 2,6 milioni di Euro e un credito per imposte anticipate pari a 1,2 milioni di Euro.
La cancellazione dell‟operazione originaria, come precedentemente descritta, ha comportato una plusvalenza di
32,2 milioni di Euro (come risultante della derecognition della passività finanziaria residua e del risconto passivo
relativo alla plusvalenza sospesa al netto del valore del cespite iscritto all‟attivo patrimoniale), riscontata
interamente coerentemente con l‟impianto contrattuale del leaseback (il valore comprende anche i terreni legati
alle aree che nel primo contratto non erano state conteggiati) tenendo conto dell‟effetto relativo alla porzione di
terreno non riaffittato con il nuovo contratto per 1 milione di Euro che ha effetto positivo non ricorrente sul
conto economico del periodo. Il residuo, pari a 31,2 milioni di Euro, viene riscontato per un periodo di 15 anni e
dà luogo a una rettifica positiva nell‟anno di 2,1 milioni di Euro che rispetto a 1,7 milioni di Euro
precedentemente determinati sulla base del contratto del 2004 comportano una differenza di 0,4 milioni di Euro
nell‟esercizio.
Sotto il profilo finanziario i terreni e fabbricati in leasing sono stati iscritti rispettivamente per 13 milioni di Euro
e 36 milioni di Euro, ammortizzati per 3,3 milioni di Euro (3,4 milioni di Euro secondo il precedente contratto).
In contropartita è stato iscritto un debito finanziario di pari importo ammortizzato in linea capitale per 0,3
milioni di Euro e rilevati a conto economico oneri finanziari di 7,8 milioni di Euro (4,9 milioni di Euro secondo
il precedente contratto). Pertanto l‟effetto netto positivo sul risultato dell‟esercizio 2011 rispetto all‟effetto che si
sarebbe generato secondo il precedente contratto ammonta a 0,1 milioni di Euro. Sulla posizione finanziaria si è
rilevato un effetto negativo di 10,8 milioni di Euro dovuto all‟aumento del debito relativo al nuovo contratto di
locazione e un effetto positivo di 2 milioni di Euro legato alla diminuzione del deposito cauzionale richiesto a
garanzia dal locatore oltre a un minor canone d‟affitto pagato di 1,1 milioni di Euro.
Sulle previste modifiche al contratto con Nabucco R.E. S.r.l. si veda infra la sezione sull‟Evoluzione prevedibile
della gestione.
Relazione sulla gestione
[31]
Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio
Salvo quanto commentato nella nota successiva, alla data di predisposizione del presente bilancio, non sono
intervenuti ulteriori fatti di rilievo.
Evoluzione prevedibile della gestione e considerazioni degli amministratori
sulla continuità aziendale
Evoluzione prevedibile della gestione
A partire dal 2009, la Società, in conseguenza sia dell‟andamento del mercato e dell‟inasprimento competitivo,
che del livello di indebitamento particolarmente gravoso, veniva a trovarsi in una situazione di seria difficoltà
industriale e finanziaria, che la portava a sottoscrivere in data 16 settembre 2010 con UniCredit S.p.A.
(“Unicredit”), Banca Popolare di Milano S.c.a r.l. (“BPM”), GE Capital S.p.A. (“GE Capital”), ABC
International Bank – Milan Branch, Banco Popolare Società Cooperativa, Banco Brescia S.p.A. e Centrobanca –
Banca di Credito Finanziario e Mobiliare (congiuntamente, di seguito, le “Banche Finanziatrici”), con Telecom
Italia S.p.A. e con Cisco Systems International BV (“Cisco”) alcuni accordi volti a risanare l‟esposizione
debitoria dell‟impresa e ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria, nell‟ambito di un piano di
risanamento attestato ex art. 67 Decreto 16 marzo 1942 n. 267 (“LF”o “Legge Fallimentare”).
In forza di tali accordi: (A) le Banche Finanziatrici hanno rinegoziato le condizioni dell‟indebitamento bancario
di Italtel e si sono obbligate a rifinanziare tale indebitamento alla relativa scadenza secondo i nuovi termini e
condizioni; mentre (B) Telecom Italia e Cisco hanno sottoscritto in parti uguali un aumento di capitale nella
controllante Italtel Group per complessivi Euro 70 milioni e assunto impegni commerciali nei confronti di Italtel
consistenti, per quanto riguarda Telecom, nell‟obbligo di acquistare un quantitativo minimo annuo di prodotti e
servizi da Italtel per gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013 e per quanto riguarda Cisco nell‟accettare alcune
modifiche delle condizioni commerciali applicate a Italtel.
Tuttavia, a partire dal terzo trimestre dell‟anno 2011, in conseguenza dell‟ulteriore significativo deterioramento
del contesto economico europeo (ed in particolare modo di quello italiano) connesso alla crisi dell‟area Euro e ai
suoi gravi effetti recessivi, Italtel si è trovata ad affrontare una nuova crisi economica, finanziaria e patrimoniale
- dopo quella alla quale aveva fatto fronte siglando l‟accordo ex art. 67 LF - e ha dovuto prendere atto della
necessità di un ulteriore intervento.
La revisione di tutti i propri piani economici e industriali imposta dalla peggiorata congiuntura economica, ha
determinato, tra l‟altro, una pesante svalutazione del valore di avviamento iscritto nel bilancio della Società, che
a sua volta ha comportato perdite tali da causare la riduzione del capitale al di sotto del minimo di legge, con le
conseguenze di cui all‟art. 2447 Codice Civile; tale situazione è stata accertata dal Consiglio di amministrazione
della Società che ha predisposto e depositato la documentazione prescritta dalla legge e regolarmente convocato
l‟assemblea dei soci, attualmente sospesa e rinviata al 13 dicembre 2012.
Per risolvere la crisi patrimoniale e finanziaria derivata dal grave peggioramento del contesto industriale ed
economico richiamato in premessa, Italtel ha avviato fin dai primi mesi del 2012 delle trattative con le proprie
banche creditrici e con Telecom Italia e Cisco finalizzate alla conclusione e successiva omologazione ex art.
182-bis LF di un accordo di ristrutturazione dei debiti che, attraverso una serie di pattuizioni di natura finanziaria
con le banche e di impegni finanziari e commerciali di Telecom Italia e Cisco, potesse consentire il definitivo
risanamento della Società, sotto il profilo finanziario, patrimoniale ed industriale.
La ristrutturazione promossa dalla Società si fonda sul piano industriale approvato dalla Società in data 28
novembre 2012, che prevede, oltre alle operazioni commerciali e finanziarie previste nella proposta stessa e
brevemente riassunte qui di seguito, una significativa riorganizzazione del personale della Società, che ha
formato oggetto di un importante memorandum di accordo sottoscritto in data 22 novembre 2012 dal Ministero
dello Sviluppo Economico e da tutte le principali organizzazioni sindacali.
Relazione sulla gestione
[32]
All‟esito delle trattative con tutte le parti interessate, e grazie al forte sostegno delle autorità coinvolte e delle
parti sociali, in data odierna è stato sottoscritto l‟accordo di ristrutturazione del quale si chiederà l‟omologazione
con un ricorso che si prevede di presentare al tribunale di Milano in data 12 dicembre 2012.
L‟Accordo di Ristrutturazione prevede i seguenti interventi per il risanamento patrimoniale, finanziario e
industriale di Italtel:
a. la ripatrimonializzazione della Società per Euro 153.035.272, da realizzare attraverso l‟emissione di
strumenti finanziari partecipativi ex art. 2346, sesto comma, c.c. a fronte di: (a) conferimento da parte
delle Banche Finanziatrici dei loro crediti derivanti dal contratto di finanziamento a medio lungo termine
per Euro 89.342.969, (b) conferimento da parte di Unicredit del proprio credito derivante dai contratti di
interest rate swap (già oggetto di riscadenziamento nel 2010) per Euro 9.192.303; (c) conferimento da
parte di Cisco di propri crediti commerciali relativi a forniture di prodotti Cisco a Italtel, per Euro 50
milioni e (d) conferimento da parte di Telecom Italia Finance del finanziamento interinale di Euro 4,5
milioni che sarà erogato a Italtel subito dopo il deposito del ricorso; oltre agli apporti sopra previsti,
l‟Accordo di Ristrutturazione prevede un‟ulteriore conversione automatica di crediti delle banche per
massimi Euro 29.516.100 (ventinovemilioni cinquecentosedicimila cento/00) in strumenti finanziari
partecipativi, nell‟ipotesi in cui, allo scadere delle linee di finanziamento RCF nel giugno 2017, la Società
avesse utilizzato, in tutto o in parte, le Linee di Sostegno descritte alla successiva lettera b.;
b. l‟apporto di nuova finanza per complessivi Euro 51.000.000 (cinquantunomilioni): (i) da parte di due
delle Banche Finanziatrici (Unicredit e BPM) per Euro 36.500.000 (trentaseimilionicinquecentomila),
tramite la sottoscrizione di un nuovo contratto di finanziamento; (ii) da parte di Telecom Italia Finance,
per Euro 4.5 milioni, che, come detto saranno erogati come finanziamento interinale entro cinque giorni
dal deposito del presente ricorso, e (iii) da parte di Cisco per Euro 10 milioni, sotto forma di concessione
di nuovi crediti commerciali a fronte di nuove forniture per Euro 5.000.000, e di dilazione e
riscadenziamento di una parte dei crediti commerciali preesistenti di pari ammontare. L‟erogazione di
circa metà delle nuove risorse finanziarie fornite dalle banche (in quest‟ultimo caso, limitatamente alla
quota messa a disposizione da Unicredit) e da Cisco, nonché di tutto il finanziamento interinale TI, per
complessivi Euro 23 milioni avverrà già prima dell‟omologazione sotto forma di finanziamento interinale,
del quale si richiederà venga riconosciuta la natura funzionale e la conseguente prededucibilità ex art. 182
quater LF; oltre alle risorse fresche sopra indicate, l‟Accordo di Ristrutturazione prevede l‟impegno di
Banche, Cisco e Telecom Italia Finance a mettere a disposizione due ulteriori linee di natura condizionata
cautelativa (definite Finanza di Sostegno nell‟Accordo di Ristrutturazione), di ammontare complessivo
pari a Euro 39.783.451, dei quali (A) Euro 15.800.000 a garanzia del pagamento dei creditori estranei, e
(B) Euro 23.983.451 per l‟ipotesi di mancata erogazione di finanziamenti e contributi agevolati previsti
dal Piano;
c. la sottoscrizione di un nuovo contratto di finanziamento a medio-lungo termine per complessivi Euro
63.124.174 (sessantatremilioni centoventiquattromila centosettantaquattro) - volto a rifinanziare le
esposizioni residue derivanti dal contratto di finanziamento stipulato in data 28 maggio 2002 (il
“Contratto di Finanziamento Term Originario”), già scaduto alla data del presente ricorso - il quale
prevederà, inter alia: (a) il riscadenziamento del rimborso degli importi in linea capitale in tre soluzioni il
31 dicembre 2017, 2018 e 2019 fatta eccezione per una quota minore detenuta da ABC Bank, pari a circa
Euro 2.5 milioni, che sarà rimborsata in unica soluzione al 31 dicembre 2019; e (b) la sospensione del
pagamento degli interessi;
d. una rinegoziazione dei termini e delle condizioni del contratto di finanziamento di tipo revolving stipulato
con alcune delle Banche Finanziatrici in data 29 novembre 2010 per complessivi Euro 203,5 milioni,
attualmente utilizzato per ca. Euro 91,5 milioni, di cui Euro 77,9 milioni ca. per cassa (suddiviso in varie
forme di utilizzo) e Euro 13,6 milioni ca. per firma, che comporterà, inter alia: (a) alcune modifiche agli
importi e alle forme di utilizzo delle linee di credito esistenti ai sensi di tale contratto, con una riduzione
dell‟importo massimo complessivo del finanziamento stesso sino a Euro 135.183.451, di cui Euro
109.000.000 ca. per cassa e Euro 26.183.451 per firma; (b) la parziale sospensione del pagamento degli
interessi; (c) il consolido di una quota parte delle somme attualmente utilizzate a valere sulla linea per
anticipo su effetti, per un importo di Euro 3.950.000,00 con riscadenziamento del relativo importo sino al
30 giugno 2013, (d) il consolido di un‟ulteriore quota parte delle somme attualmente utilizzate a valere
sulla linea per anticipo su effetti, per un importo di Euro 4.000.000,00 linea anticipo fatture con
riscadenziamento di tale importo al 30 giugno 2017, (d) il riscadenziamento della data di rimborso finale
di tutti gli ulteriori importi dovuti ai sensi di tale contratto sino al 30 giugno 2017;
e. modifiche a entrambi i contratti di finanziamento, tra cui inter alia: una parziale sospensione del
Relazione sulla gestione
[33]
pagamento degli interessi (diversi da quelli sulla nuova finanza che dovranno essere regolarmente
corrisposti) sino a tutto il 2014 e, successivamente, il pagamento della sola quota variabile (Euribor) dei
suddetti interessi, a condizione che e nella misura in cui vi sia un saldo di cassa disponibile sufficiente a
coprire le esigenze di liquidità a breve di Italtel;
f. il riscadenziamento del rimborso in tre rate negli anni 2017, 2018 e 2019 e la sospensione sino a tutto il
2017 del pagamento degli interessi sul credito che attualmente Unicredit vanta nei confronti di Italtel ai
sensi del Hedging amounts assignment and rescheduling agreement, del 16 settembre 2010, con il quale
sono stati, inter alia, riscandenziati alcuni importi dovuti da Italtel a seguito della risoluzione dei contratti
di interest rate swap in essere a tale data;
g. la concessione da parte di Cisco a Italtel, in deroga agli accordi contrattuali in essere di condizioni di
pagamento delle forniture di prodotti Cisco che comportino la possibilità di maturare debiti verso Cisco
fino a un plafond di Euro 55.000.000 (cinquantacinquemilioni) e di pagare i crediti a fronte di forniture
Cisco entro un termine di 90 giorni nell‟area Europea ed entro un termine di 60 giorni nell‟area
dell‟America Latina e una serie di altre condizioni commerciali e di credito migliorative di quelle attuali;
h. l‟impegno di Telecom Italia ad acquistare beni e servizi da Italtel per un fatturato di almeno Euro
120.000.000 all‟anno, per il periodo 2013-2016, come meglio precisato nell‟Accordo di Ristrutturazione;
i. il pagamento da Telecom Italia a Italtel di un importo pari a Euro 10.000.000 (diecimilioni), previa stipula
di accordo transattivo con riguardo a una serie di richieste di indennizzo inviate da Italtel a Telecom Italia
ai sensi dell‟Art. 7 del “Subscription and Share Purchase Agreement” datato 30 settembre 2000;
j. la già ricordata significativa riorganizzazione aziendale, oggetto del già richiamato accordo con il
Ministero dello Sviluppo Economico e con le principali organizzazioni sindacali.
Nell'ambito dell'Accordo di Ristrutturazione è prevista tra l'altro la rinuncia al credito infragruppo al 31
dicembre 2011 pari, per capitale e interessi, a 13.138 migliaia di Euro di Italtel S.p.A. verso Italtel Group S.p.A.
Con tale rinuncia, Italtel Group S.p.A. non si troverà più nella situazione di cui all'Art. 2447 del Codice Civile,
ma avrà un patrimonio netto positivo.
L‟Accordo di Ristrutturazione, fatta eccezione per le disposizioni relative ai finanziamenti interinali e per la
rinuncia al credito di Italtel S.p.A. verso Italtel Group, come sopra illustrati e è sospensivamente condizionato
all‟omologazione.
Parallelamente all‟Accordo di Ristrutturazione, e come condizione dello stesso, la Società ha inoltre raggiunto
un importante accordo per la modifica delle condizioni del contratto di locazione che la Società ha attualmente
in essere con Nabucco R.E. S.r.l.. con riguardo ai propri uffici di Settimo Milanese, località Castelletto, che
consente una riduzione della durata contrattuale, che è divenuta sei anni, rinnovabile automaticamente per altri
sei, salvo disdetta con 18 mesi di preavviso, una riduzione del canone e la conseguente derecognition del debito,
con una riduzione dell‟indebitamento finanziario di oltre Euro 48 milioni.
Attraverso l‟apporto di crediti da parte di Banche, Cisco e TI, e la contestuale emissione degli SFP, la Società
coprirà le perdite maturate, ricostituendo il proprio patrimonio, cosicché all‟esito dell‟operazione Italtel non si
troverà più nella situazione di cui all‟articolo 2447 c.c. ma avrà un patrimonio netto positivo che è oggi stimato
in circa Euro 109,7 milioni (assumendo la copertura avvenga nel febbraio 2013, come oggi previsto, e un
ammontare di perdite al 31 dicembre 2012 in linea con quanto previsto dal piano).
A tale risanamento della situazione patrimoniale, si accompagnerà un miglioramento della struttura del debito
della Società, sia per l‟iniezione di nuova finanza, che in conseguenza delle modifiche apportate alle condizioni
dei contratti di finanziamento in essere.
Italtel potrà inoltre contare, sotto il profilo industriale, di un accresciuto sostegno dei propri partner strategici e
soci indiretti Telecom Italia e Cisco, che come si è visto hanno assunto importanti impegni anche di natura
commerciale.
La significatività degli interventi, l‟attuabilità dell‟Accordo di Ristrutturazione e la sua idoneità, in particolare,
ad assicurare il pagamento dei creditori estranei all‟accordo stessi sono stati del resto attestati dalla dott.ssa
Stefania Chiaruttini e del Prof. Enrico Laghi, professionisti aventi “i requisiti di cui all’art. 67, terzo comma,
lett. d)”, Legge Fallimentare, nella relazione di asseverazione redatta ai sensi dell‟art. 182 bis.
Bilancio d’esercizio
[40]
Note del bilancio
Nota 1 Introduzione
Premessa
Italtel S.p.A. è una società per azioni avente sede legale in Castelletto, Settimo Milanese (MI) ed è partecipata al
100% da Italtel Group S.p.A. (società capogruppo).
La Società offre soluzioni, prodotti e servizi prevalentemente per gli operatori di telecomunicazioni e anche per
Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione. Tali soluzioni, prodotti e servizi vengono perlopiù proposti sotto
forma di progetti per la convergenza voce-dati e fisso-mobile.
Il presente bilancio d‟esercizio annuale, relativo all‟esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, è presentato in Euro
ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Rendiconto finanziario, dal Prospetto delle
variazioni del Patrimonio netto, dal Conto economico complessivo e dalle Note illustrative. Tutti i valori
riportati nelle note al bilancio d‟esercizio sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.
Modalità di presentazione del bilancio
La Società, con riferimento al 31 dicembre 2011, ha predisposto il bilancio d‟esercizio in conformità ai principi
contabili internazionali IFRS emessi dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea. Per IFRS si
intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International
Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing
Interpretations Committee ("SIC").
Di seguito vengono indicate le variazioni apportate con evidenza della rilevanza o meno per la Società.
Variazione ai principi contabili e interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2011 rilevanti per il bilancio della
Società:
Miglioramenti agli IFRS: In data 23 marzo 2010 è stato emesso il Regolamento CE n. 243-2010 che ha
recepito a livello comunitario i miglioramenti, entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2010, ai seguenti
principi:
IAS 17 (Leasing): la modifica riguarda la classificazione dei leasing di terreni e di fabbricati. Quando il
leasing riguarda sia un terreno che un fabbricato, l‟entità deve valutare separatamente ciascun elemento ai
fini della loro classificazione come leasing finanziario o leasing operativo. Alla data di applicazione della
modifica deve essere rivista la classificazione di tutti i contratti di leasing in essere per la parte
riguardante i terreni. La riclassifica da leasing “operativo” a leasing “finanziario” deve essere
contabilizzata retrospettivamente.
Variazione ai principi contabili e interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2011 non rilevanti per il bilancio
della Società:
IAS 32 (modifica) – Classificazione dei diritti di emissione. Le modifiche riguardano le modalità di
contabilizzazione dei diritti di emissione (diritti, opzioni o warrants) che sono denominati in una valuta
diversa dalla valuta funzionale dell‟emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività
da strumenti finanziari derivati. La modifica richiede che, se sono soddisfatte determinate condizioni, tali
diritti siano classificati come strumenti rappresentativi di patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella
quale il prezzo di esercizio è denominato. Le modifiche allo IAS32 si applicano a partire dal 1° gennaio
2011; tuttavia, è consentita l‟applicazione anticipata.
IAS 24 – (modifica) - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate. Le modifiche prevedono
una parziale esenzione circa la disclosure che le entità correlate alla Pubblica Amministrazione devono
produrre. Inoltre, è stata rivista la definizione di parte correlata e sono state introdotte alcune precisazioni
sul contenuto della disclosure. Le modifiche allo IAS 24 si applicano a partire dal 1° gennaio 2011; è
consentita l‟applicazione anticipata.
IFRIC 14 (modifica) - Pagamenti anticipati relativi a una previsione di contribuzione minima. Le modifiche
riguardano, in particolare, il caso in cui un‟entità, soggetta a contribuzione minima ad un fondo, faccia un
versamento anticipato a fronte di quanto dovuto. In questo caso, tale versamento può essere trattato come
Bilancio d’esercizio
[41]
un‟attività. Le modifiche all‟IFRIC 14 si applicano a partire dal 1° gennaio 2011; è consentita
l‟applicazione anticipata.
IFRIC 19 – Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di patrimonio netto. Tale
interpretazione chiarisce il trattamento contabile da applicare nel caso in cui un‟entità rinegozi i termini di
una passività finanziaria con un proprio creditore e quest‟ultimo accetti azioni della società o altri
strumenti rappresentativi di patrimonio netto per regolare la passività finanziaria in tutto o in parte.
L‟IFRIC 19 si applica a partire dal 1° gennaio 2011; è consentita l‟applicazione anticipata.
Miglioramenti agli IFRS: in data 18 febbraio 2011 è stato emesso il Regolamento CE n. 149-2011 che ha
recepito a livello comunitario i miglioramenti, entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2011, ai seguenti
principi:
IFRS 1 (Prima adozione degli International Financial Reporting Standards): le modifiche si riferiscono
alle informazioni da fornire per i seguenti casi specifici: cambiamento di principi contabili nell‟anno di
prima adozione degli IFRS e utilizzo del cd. “deemed cost” dopo la data di transizione agli IFRS, anche
con riferimento alle operazioni soggette a tariffe regolamentate.
IFRS 3 (Aggregazioni aziendali): le modifiche riguardano:
- la limitazione della possibilità di valutare le partecipazioni di minoranza al relativo
fair value o, in alternativa, in proporzione alla relativa quota nelle attività nette
dell‟acquisita;
- la precisazione che l‟IFRS 2 va applicato alla data di acquisizione sia per le
transazioni con pagamento basato su azioni dell‟acquisita sia per quelle rimpiazzate
dall‟acquirente;
- alcune precisazioni sul trattamento dei corrispettivi potenziali.
IFRS 7 (Strumenti finanziari: informazioni integrative): le modifiche prevedono informazioni qualitative
in aggiunta alle informazioni quantitative richieste per aiutare gli utilizzatori a formarsi un quadro
complessivo della natura e dell‟entità dei rischi connessi agli strumenti finanziari. Inoltre, la modifica
precisa le informazioni richieste circa il rischio di credito, le garanzie detenute e semplifica le
informazioni relative ai prestiti rinegoziati.
IAS 1 (Presentazione del bilancio): la modifica consente di presentare il dettaglio delle altre componenti
del conto economico complessivo o nel prospetto dei “Movimenti del patrimonio netto” o nelle note al
bilancio
IAS 27 (Bilancio consolidato e separato): la modifica precisa le modalità di adozione delle modifiche
apportate allo IAS 21, allo IAS 28 e allo IAS 31 a seguito della rivisitazione dello IAS 27 nel 2008.
IAS 34 (Bilanci intermedi): le modifiche sottolineano che l‟esposizione degli eventi e delle operazioni
significative nei bilanci infrannuali aggiornano le informazioni rilevanti presentate nell‟ultimo bilancio
annuale. In particolare, specificano come evidenziare le operazioni rilevanti con riferimento agli
strumenti finanziari e al loro fair value.
IFRIC 13 (Programmi di fidelizzazione della clientela): la modifica precisa la metodologia di
determinazione del fair value per i punti premio.
Variazione ai principi contabili e interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2012:
IFRS 7- (Informazioni integrative - Trasferimenti di attività finanziarie): con il regolamento n.1205/2011
emesso dalla Commissione Europea in data 22 novembre 2011 sono state omologate le modifiche
all‟IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative – Trasferimenti di attività finanziarie”, che
prevedono l‟integrazione dell‟informativa sugli strumenti finanziari, con riferimento ai trasferimenti di
attività finanziarie, per descrivere i rischi ai quali al società rimane esposta in relazione alle attività
trasferite. Le nuove disposizioni richiedono, tra l‟altro, informative addizionali nel caso in cui la società
effettui rilevanti trasferimenti di attività finanziarie in prossimità della chiusura dell‟esercizio.
Tali modifiche devono essere applicate a partire dal 1° gennaio 2012. Si prevede che dette modifiche non
comporteranno alcun effetto significativo sul bilancio separato di Italtel S.p.A.
Bilancio d’esercizio
[42]
I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
Nota 2 Principi contabili adottati
Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
Il bilancio d‟esercizio di Italtel S.p.A. è stato redatto secondo il principio generale del costo, salvo nei casi
specificatamente descritti nelle note seguenti, per i quali è stato applicato il valore equo (“fair value”).
Tutte le cifre sono esposte, salvo diversa indicazione, in migliaia di Euro.
Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.
A Immobili, impianti e macchinari
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli
ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto
per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno
sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni
originarie. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali non sono
capitalizzati.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati
al conto economico dell‟esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all‟ampliamento,
ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata
esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come
attività o parte di una attività applicando il criterio del “component approach”. Analogamente, i costi di
sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all‟attivo patrimoniale e ammortizzati
secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a
conto economico.
Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall‟ammortamento sistematico,
calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all‟uso, in funzione della stimata
vita utile al netto del valore recuperabile residuo.
La vita utile stimata da Italtel S.p.A., per le varie categorie di cespiti, è la seguente:
Fabbricati industriali 33 anni
Impianti e macchinari 5-10 anni
Attrezzature industriali e commerciali 4 anni
Altri beni 4-10 anni
La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove
applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.
I terreni non sono ammortizzati.
Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile
differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l‟attività, l‟ammortamento è effettuato
separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del principio del “component
approach”.
B Beni in leasing
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti su
Italtel S.p.A. i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività di Italtel S.p.A. al loro
valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente
passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il
Bilancio d’esercizio
[43]
criterio e le aliquote precedentemente indicati per le immobilizzazioni materiali, salvo che la durata del contratto
di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la ragionevole certezza del
trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il periodo di
ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione. Eventuali plusvalenze realizzate sulla
cessione di beni retrolocati in base al contratto di locazione finanziaria sono iscritte tra i risconti passivi e
imputate a conto economico sulla base della durata del contratto di locazione.
I pagamenti sono suddivisi tra quota capitale e quota interessi. La quota interessi è calcolata in modo da produrre
un tasso d‟interesse costante sul debito residuo.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono
classificate come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto
economico lungo la durata del contratto di leasing.
C Attività immateriali
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica,
controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di
produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l‟attività al suo utilizzo, al netto
degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e
per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L‟ammortamento ha inizio
nel momento in cui l‟attività è disponibile all‟uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua
possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile al netto del valore recuperabile
residuo.
(i) Avviamento
L‟avviamento è rappresentato dall‟eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla
data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende. L‟avviamento non è soggetto ad ammortamento
sistematico bensì a un test periodico di verifica sull‟adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio
(impairment test). Il test di impairment sull‟avviamento avviene con cadenza almeno annuale. Tale test viene
effettuato con riferimento all‟unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (“cash generating unit”) cui
attribuire l‟avviamento. L‟eventuale riduzione di valore dell‟avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore
recuperabile dell‟avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile si
intende il maggiore tra il fair value dell‟unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, e il
relativo valore d‟uso (cfr. successivo punto D per maggiori dettagli circa la determinazione del valore d‟uso).
Non è consentito il ripristino di valore dell‟avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di
valore.
Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell‟avviamento allocato alla cash
generating unit l‟eccedenza residua è allocata alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del
loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l‟ammontare più alto tra:
il fair value dell‟attività al netto delle spese di vendita;
il valore in uso, come sopra definito.
(ii) Costi di ricerca e sviluppo
I costi relativi all'attività di ricerca e sviluppo sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono
sostenuti, a eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali laddove risultano
soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
il progetto è chiaramente identificato e i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera
attendibile;
è dimostrata la fattibilità tecnica del progetto;
è dimostrata l'intenzione e la capacità di completare il progetto e di vendere i beni immateriali generati dal
progetto;
esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l‟utilità dell‟immobilizzazione
immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto;
sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.
Bilancio d’esercizio
[44]
L'ammortamento dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali inizia a partire dalla data in cui
il risultato generato dal progetto è commercializzabile. L‟ammortamento è effettuato in quote costanti in un
periodo di tre anni, che rappresenta la durata della stimata vita utile delle spese capitalizzate.
(iii) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno
Gli oneri relativi all‟acquisizione di diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell‟ingegno di
durata pluriennale o a tempo indeterminato sono capitalizzati.
L‟ammortamento è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo sostenuto per l‟acquisizione del
diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi diritti, a partire dal momento
in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.
D Riduzione di valore delle attività
A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al
fine di identificare l‟esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne sia interne a Italtel S.p.A., di
riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede
alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l‟eventuale svalutazione a conto economico.
Il valore recuperabile di un‟attività è il maggiore tra il suo fair value ridotto dei costi di vendita e il suo valore
d‟uso, laddove quest‟ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati originati dall‟utilizzo
dell‟attività e di quelli derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Nel determinare il valore d'uso, i
flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la
valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell‟investimento e ai rischi specifici
dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è
determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene.
Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell‟attività, ovvero
della cash generating unit a cui essa è allocata, sia superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i
presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell‟attività viene ripristinato
con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l‟attivo in oggetto avrebbe avuto se
non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati rilevati gli ammortamenti.
Nel caso in cui il valore in uso risulti inferiore al valore contabile della cash generating unit, la differenza
negativa viene in primo luogo imputata all‟avviamento, se presente, fino alla totale svalutazione dello stesso.
L‟ulteriore riduzione di valore viene imputata in maniera proporzionale alle altre attività della cash generating
unit. Il valore contabile delle attività non viene ridotto mai al di sotto del maggiore tra il loro valore recuperabile
e zero.
E Strumenti finanziari
Attività finanziarie
Le attività finanziarie sono al momento della prima iscrizione classificate in una delle seguenti categorie e
valutate come segue:
Finanziamenti e crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-
derivati e non quotati in un mercato attivo dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi vengono
inclusi nella parte corrente a eccezione di quelli con scadenza superiore ai 12 mesi rispetto alla data di
bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al momento della prima
iscrizione al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse
effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l‟attività viene ridotta in
misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate
a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il
valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall‟applicazione del
costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Investimenti disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in
questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali strumenti
finanziari sono valutati sin dalla prima iscrizione al fair value e gli utili o perdite da valutazione rilevati in
una riserva di patrimonio netto che viene riversata a conto economico solo nel momento in cui l‟attività
finanziaria viene effettivamente ceduta o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si evidenzia che
Bilancio d’esercizio
[45]
la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere recuperata. Limitatamente ai titoli di
debito se, in un periodo successivo, il fair value aumenta e l‟incremento può essere correlato oggettivamente
a un evento che si verifica dopo che la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico,
la perdita per riduzione di valore deve essere eliminata, con l‟importo stornato rilevato a conto economico.
Inoltre per i titoli di debito la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato è
iscritta in bilancio in contropartita del conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei
cambi, mentre le variazioni dei cambi relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono
rilevate nell‟ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o
non corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell‟attività e dalla reale negoziabilità
della stessa; sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro 12 mesi dalla data di
riferimento del bilancio.
Le partecipazioni in altre imprese sono classificate, al momento dell‟acquisto, tra le attività finanziarie
“disponibili per la vendita” nell‟ambito delle attività non correnti; sono valutate al fair value oppure al costo
in caso di partecipazioni non quotate o di partecipazioni per le quali il fair value non è attendibile o non è
determinabile, rettificato per le eventuali riduzioni di valore, secondo quanto disposto dallo IAS 39
(Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione). Le variazioni di valore delle partecipazioni classificate
come disponibili per la vendita, se valutate al costo, sono iscritte direttamente a conto economico, mentre se
valutate al fair value sono iscritte in una riserva di patrimonio netto che sarà riversata a conto economico al
momento della vendita ovvero in presenza di una riduzione di valore (impairment).
Partecipazioni in società controllate e collegate: sono imprese controllate le imprese in cui Italtel S.p.A. ha
autonomamente il potere di determinare le scelte strategiche dell‟impresa al fine di ottenerne i relativi
benefici. Generalmente si presume l‟esistenza del controllo quando si detiene, direttamente e indirettamente,
più della metà dei diritti di voto esercitabili nell‟assemblea ordinaria considerando anche i cosiddetti voti
potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili. Sono imprese collegate le imprese in cui
Italtel S.p.A. esercita una influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell‟impresa, pur
non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da
strumenti convertibili; l‟influenza notevole si presume quando Italtel S.p.A. detiene, direttamente e
indirettamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell‟assemblea ordinaria. Le partecipazioni in imprese controllate sono valutate al costo di acquisto comprensivo degli oneri di diretta
imputazione. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore, la recuperabilità è verificata
confrontando il valore di iscrizione con il valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al
netto degli oneri di dismissione, e il valore d‟uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair
value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base
delle migliori informazioni disponibili per riflettere l‟ammontare che l‟impresa potrebbe ottenere dalla
vendita degli asset e, se significativi e ragionevolmente determinabili, al netto degli oneri di dismissione
derivanti dalla sua cessione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni regionevoli e
documentabili rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche prevedibili, dando
maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall‟esterno. L‟attualizzazione è effettuata ad un tasso che
riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell‟attività
non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio
netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a
obbligazioni legali o implicite nei confronti dell‟impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono
rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con l‟imputazione dell‟effetto a conto economico alla voce
“Proventi (oneri) da valutazione di partecipazioni”.
Le attività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo
strumento si è estinto e Italtel S.p.A. ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento
stesso e il relativo controllo.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare e sono
valutate al momento della prima iscrizione al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il
criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la
possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla
base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Bilancio d’esercizio
[46]
Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che Italtel S.p.A. abbia un diritto
incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.
Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio quando vengono estinte, cioè quando l‟obbligazione
contrattuale è soddisfatta, oppure viene cancellata o scade.
Strumenti derivati
Gli strumenti derivati sono attività e passività rilevate al fair value. I derivati sono classificati come strumenti di
copertura quando la relazione tra il derivato e l‟oggetto della copertura è formalmente documentata e l‟efficacia
della copertura verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di
variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del
fair value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a
conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del
fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash
flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei
tassi di interesse), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e
successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall‟operazione
coperta.
La soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell’hedge accounting è verificata periodicamente.
Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura
sono rilevate a conto economico.
Determinazione del fair value degli strumenti finanziari
Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa
quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un
mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su
variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e
delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.
F Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo
rappresentato dall‟ammontare che l‟impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento
dell‟attività. Il costo delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, nonché dei prodotti finiti e
merci è determinato applicando il metodo FIFO.
G Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche,
altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni). Gli
elementi inclusi nella liquidità netta, se in Euro, sono iscritti al valore nominale corrispondente al fair value, se
in altra valuta al cambio corrente alla chiusura del periodo. Ai fini della determinazione della liquidità netta, i
conti correnti passivi, inclusi nella voce “Passività finanziarie a breve termine”, sono rilevati a riduzione delle
disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
H Patrimonio netto
(i) Capitale sociale
Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato.
(ii) Riserve
Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica. In particolare include la Riserva legale
movimentata attraverso accantonamenti rilevati ai sensi dell‟art. 2430 del Codice Civile, ovvero è incrementata
in misura pari alla ventesima parte degli utili netti realizzati dalla Società, fino a che la riserva in oggetto non
abbia raggiunto il quinto del capitale sociale della Società. Una volta raggiunto il quinto del capitale, qualora la
riserva, per qualsiasi ragione, venga diminuita, la stessa è reintegrata con accantonamenti annuali nella misura
minima pari a quella sopra indicata.
Bilancio d’esercizio
[47]
(iii) Azioni proprie
Nel caso in cui la Società acquisti azioni proprie il valore delle azioni acquistate è dedotto dal Patrimonio netto
sino al momento in cui le azioni sono annullate o cedute. Il valore delle azioni proprie è rappresentato dal costo
di acquisto determinato con il metodo FIFO. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive
sono rilevati nel patrimonio netto.
(iv) Altre riserve incluso utile dell’esercizio
Includono i risultati economici del periodo in corso e degli esercizi precedenti per la parte non distribuita né
accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite) e gli effetti positivi o negativi delle
transazioni direttamente imputate a Patrimonio netto al netto degli eventuali effetti fiscali.
I Benefici ai dipendenti
(i) Fondi per benefici ai dipendenti
La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici a benefici definiti e a contribuzioni definite, in linea
con le condizioni e le pratiche comunemente applicate nei paesi in cui svolge le proprie attività. I premi pagati a
fronte di piani a contributi definiti sono rilevati a conto economico per la parte maturata nell‟esercizio.
I piani pensionistici a benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai
dipendenti ai sensi dell‟articolo 2120 del Codice Civile, sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla
remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la
passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al valore attuariale
della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base a un piano a prestazioni definite.
L‟iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell‟ammontare
delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell‟attività lavorativa prestata nell‟esercizio corrente e in
quelli precedenti e l‟attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni.
Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al valore dell‟iBoxx EUR Italy 10+
con scadenza correlata alla durata media residua della permanenza in azienda del collettivo oggetto di
valutazione.
Gli utili e le perdite attuariali, connessi al modificarsi dei parametri attuariali utilizzati in precedenza, sono
iscritti in base al metodo del “corridoio”, ossia solo quando eccedono il 10% del valore attuale degli impegni di
Italtel S.p.A. alla fine del periodo precedente. In tale circostanza, l‟eccedenza rispetto al 10% è imputata a conto
economico.
Con l‟introduzione del Decreto Legislativo n. 124/93, è stata prevista la possibilità di destinare quote di TFR per
il finanziamento della previdenza complementare. In tal senso, la Legge Finanziaria 2007, con la quale è stata
anticipata al 1° gennaio 2007 la decorrenza della nuova normativa sulla previdenza complementare introdotta
dalla Legge n. 296/2006, prevede il conferimento alla previdenza complementare del TFR maturando, con
modalità esplicita o tacita, entro il 30 giugno 2007.
A seguito della pubblicazione dei decreti attuativi dei dettami della Finanziaria 2007 in merito alla riforma della
previdenza complementare inerente al TFR, le situazioni patrimoniali redatte dopo la pubblicazione di detti
decreti devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa.
Si è tenuto conto degli effetti derivanti dalle nuove disposizioni, valutando ai fini IFRS solo la passività relativa
al TFR maturato rimasto in Azienda, poiché la quota maturanda viene versata a un‟entità economica separata
(Forma pensionistica complementare o Fondi INPS), senza che tali versamenti comportino ulteriori obblighi a
carico dell‟Azienda, connessi all‟attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente e vengono quindi
considerati piani pensionistici a contributi definiti e contabilizzati di conseguenza.
Anche per coloro che, con modalità esplicita, hanno deciso di mantenere il TFR in Azienda sotto la previgente
normativa, il TFR maturando a partire dal 1° gennaio 2007 viene versato al Fondo di Tesoreria gestito dall‟INPS
e quindi considerato un piano a contributi definiti.
(ii) Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
Alcuni amministratori, dipendenti, manager e key contributor sono coinvolti in piani di stock option.
Bilancio d’esercizio
[48]
Secondo quanto stabilito dall‟IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, il valore corrente dei diritti assegnati è
determinato, per le stock option, alla data di assegnazione ed è rilevato a conto economico tra i costi del
personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione del diritto e quella di maturazione, con
contropartita riconosciuta direttamente in apposita riserva del Patrimonio netto.
Tali piani prevedono, in caso di quotazione della Capogruppo, che i periodi di esercizio delle opzioni siano
anticipati. La Società nella valutazione del fair value delle opzioni ha considerato queste condizioni contrattuali.
Nel caso di strumenti soggetti a condizioni di maturazione non di mercato, il costo cumulato riflette le
aspettative sul numero di strumenti che arriveranno a maturazione.
Al momento dell‟esercizio delle stock option:
nel caso siano emesse nuove azioni, il valore di assegnazione delle stock option esercitate, al netto dei costi
direttamente attribuibili alla transazione, per la parte dello stesso pari al valore nominale delle azioni emesse,
è accreditato a capitale sociale, la rimanente parte è rilevata come variazione della voce “Riserve”;
nel caso siano utilizzate azioni detenute in portafoglio, il valore di carico delle azioni utilizzate rappresenta
una diminuzione della voce “Azioni proprie” e la differenza tra tale valore e il valore di assegnazione delle
stock option esercitate rappresenta una variazione della voce “Riserve”.
J Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla
data di chiusura dell‟esercizio sono indeterminati nell‟ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli
accantonamenti ai fondi sono rilevati quando: (i) è probabile l‟esistenza di un‟obbligazione attuale, legale o
implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l‟adempimento dell‟obbligazione sia oneroso; (iii)
l‟ammontare dell‟obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore
rappresentativo della migliore stima dell‟ammontare che l‟impresa razionalmente pagherebbe per estinguere
l‟obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell‟esercizio. Quando l‟effetto finanziario del
tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l‟accantonamento
è oggetto di attualizzazione; l‟incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto
economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”.
I costi che l‟impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell‟esercizio in
cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la
ristrutturazione avrà luogo.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione
e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto
economico che ha precedentemente accolto l‟accantonamento.
Nelle note al bilancio sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili (ma non
probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più
eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell‟impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi
passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia
oneroso.
K Riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni
I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l‟effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti
tipici della proprietà.
I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del
servizio.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
Bilancio d’esercizio
[49]
L Contributi pubblici
I contributi pubblici sono iscritti in bilancio quando sussiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le
condizioni previste dagli Organi Governativi concedenti per il loro ottenimento e sono rilevati per competenza in
diretta correlazione con i costi sostenuti.
I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a immobili, impianti e macchinari sono registrati come
ricavi differiti nella voce “Altre passività” delle passività non correnti e “Altri debiti e passività” delle passività
correnti rispettivamente per la quota a lungo e a breve termine. Il ricavo differito è imputato a conto economico
come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo ricevuto è
direttamente riferibile.
I contributi diversi dai contributi in conto capitale vengono accreditati al conto economico nella voce “Altri
proventi”.
M Riconoscimento dei costi
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell‟esercizio o per
ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l‟utilità futura degli stessi.
N Imposte
Le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile dell‟esercizio, applicando le
aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le imposte differite/anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee che emergono tra la base imponibile
delle attività e delle passività ed i relativi valori contabili nel bilancio separato. Le attività per imposte anticipate
sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del
quale possano essere recuperate.
Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando vi è un diritto legale di
compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate adottando le aliquote fiscali che si
prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee si annulleranno.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci
direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l‟effetto fiscale è riconosciuto direttamente
a patrimonio netto. Le imposte sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima
autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come quelle sugli immobili, sono incluse tra gli “Oneri operativi”.
O Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro
Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della
transazione.
Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine
esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzati a conto economico.
P Dividendi
Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla
delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
Nota 3 Uso di stime
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l‟applicazione di principi e metodologie
contabili che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull‟esperienza
storica e assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative
circostanze. L‟applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio,
quali lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario, nonché l‟informativa fornita. I risultati
finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni, possono differire da
Bilancio d’esercizio
[50]
quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell‟evento oggetto di stima, a causa
dell‟incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.
Nota 4 Principi contabili di particolare rilevanza
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività da
parte degli amministratori nell‟elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti
le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati riesposti.
Riduzione di valore delle attività: in accordo con i principi contabili applicati dalla Società, le attività
materiali e immateriali con vita definita sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia verificata una
riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono indicatori che facciano
prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l‟uso. La verifica dell‟esistenza
dei suddetti indicatori richiede da parte degli amministratori l‟esercizio di valutazioni soggettive basate sulle
informazioni disponibili all‟interno della Società e dal mercato, nonché dall‟esperienza storica. Inoltre,
qualora venga determinato che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, la Società procede
alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime tecniche
valutative sono applicate in sede di verifica finalizzata alla determinazione della recuperabilità degli
avviamenti in relazione ai quali tali verifiche sono svolte con cadenza almeno annuale. La corretta
identificazione degli elementi indicatori dell‟esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime
per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le
valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.
Ammortamento delle immobilizzazioni: l‟ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo
rilevante per la Società. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la
vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni è determinata dagli
amministratori nel momento in cui l‟immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull‟esperienza storica
per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero
avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l‟effettiva vita economica può
differire dalla vita utile stimata. La Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore per
aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel
periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di
reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle
imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla
valutazione delle imposte differite attive.
Fondi rischi legali e fiscali: a fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi il
rischio di soccombenza. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima
alla data operata dal management. Tale stima comporta l‟adozione di assunzioni che dipendono da fattori che
possono cambiare nel tempo e che potrebbero, pertanto, avere effetti significativi rispetto alle stime correnti
effettuate dagli amministratori per la redazione del bilancio separato della Società.
Fondi garanzie: a fronte degli impianti forniti, la Società garantisce assistenza tecnica per un determinato
periodo successivo alla vendita. Il costo rappresentativo il valore dell‟assistenza che sarà prestata, in
adempimento della garanzia data, viene stimato dal management. Il valore dei fondi iscritti in bilancio
relativi a tali costi rappresenta la miglior stima alla data operata dal management. Tale stima comporta
l‟adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero,
pertanto, avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli Amministratori per la redazione
del bilancio della Società.
Nota 5 Informativa sui rischi finanziari
Rischio di credito
La Società è esposta al rischio di credito sia in relazione ai rapporti commerciali sia alle attività di finanziamento
verso intercompany.
La direzione finanziaria della Società monitora mensilmente il rischio di esigibilità del credito, scaduti e linee di
credito affidate per i maggiori clienti.
Bilancio d’esercizio
[51]
Il rischio di credito della Società in relazione ai rapporti commerciali con controparti estere (ad eccezione dei
crediti nei confronti del Gruppo Telecom Italia e di altre poche realtà aziendali) è assicurato da SACE. nella
percentuale minima dell‟80% e massima del 90%.
La massima esposizione teorica al rischio di credito al 31 dicembre 2011 è rappresentata dal valore contabile
delle Altre attività, dei Crediti commerciali, delle Attività finanziarie a breve termine e delle Disponibilità
liquide presso banche, istituti finanziari e postali per complessivi 156.199 migliaia di Euro (218.492 migliaia di
Euro al 31 dicembre 2010).
Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di
inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente
e considerando i dati storici.
Al 31 dicembre 2011 i Crediti commerciali verso clienti terzi per 74.884 migliaia di Euro (91.434 migliaia di
Euro al 31 dicembre 2010) sono iscritti al netto di un fondo svalutazione di 8.584 migliaia di Euro (8.598
migliaia di Euro al 31 dicembre 2010).
La policy della Società prevede termini rigorosamente definiti per le normali dilazioni di pagamento.
Le disponibilità liquide della Società sono depositate presso primarie controparti.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società è legato alle difficoltà potenziali nell‟ottenere finanziamenti a
supporto delle attività operative nella corretta tempistica.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità della Società sono monitorati dalla Tesoreria con
l‟obiettivo di garantire un‟efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.
Italtel S.p.A. dispone di aperture di credito a breve che per la parte preponderante si riferiscono al finanziamento
Revolving concesso alla Società e definito nel settembre 2010.
La linea di credito Revolving, con scadenza al dicembre 2017, ha lo scopo di finanziare il capitale circolante e
altri fabbisogni finanziari della Società ammonta al 31 dicembre 2011 a 203,5 milioni di Euro, di cui 48 milioni
di Euro utilizzabili nella forma di impegni di firma.
Al 31.12.2011 le linee di credito Revolving per “cash advances” e per “hot money” per complessivi 70 milioni di
Euro risultano interamente tirate.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, unitamente a quelli generati
dall‟attività operativa e di finanziamento, non consentiranno alla Società di soddisfare appieno i fabbisogni
derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro
scadenza in assenza di interventi di nuova finanza e/o di moratoria sui crediti (si veda il paragrafo “Evoluzione
prevedibile della gestione e considerazioni degli amministratori sulla continuità aziendale” nella Relazione sulla
gestione).
Rischio di tasso d’interesse
La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi a
breve scadenza. Inoltre, la Società effettua su base ricorrente cessione di crediti derivanti dalla propria attività
commerciale. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle
varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo sul livello degli oneri finanziari netti.
Rischio di cambio
La Società è soggetta al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute in quanto opera in
un contesto internazionale.
Italtel S.p.A. conclude operazioni di acquisto e in misura minore di vendita in Dollari USA. Poiché l‟Euro è la
valuta di rappresentazione del bilancio, eventuali variazioni del rapporto di cambio tra l‟Euro e il Dollaro USA
determinano i seguenti effetti:
Bilancio d’esercizio
[52]
l‟apprezzamento dell‟Euro ha effetti positivi sulla redditività operativa e negativi sui ricavi delle vendite e
delle prestazioni;
il deprezzamento dell‟Euro ha effetti negativi sulla redditività operativa e positivi sui ricavi delle vendite e
delle prestazioni.
Operazioni espresse in altre valute diverse dall‟Euro sono poco significative rispetto alle attività di Italtel S.p.A.;
pertanto, gli effetti delle variazioni dei rapporti di cambio tra l‟Euro e valute estere diverse dal Dollaro USA
potrebbero influenzare, in modo marginale, il risultato d‟esercizio della Società.
Italtel S.p.A., al fine di ridurre gli effetti delle variazioni di cambio tra Euro e Dollaro americano, è parte di
contratti derivati con lo scopo di coprire i rischi di cambio sugli acquisti nominati in Dollari americani. Nei
bilanci predisposti in accordo agli IFRS omologati dalla Commissione Europea i contratti derivati devono essere
valutati al relativo fair value alla data di riferimento del bilancio. I nozionali di tali contratti derivati sono
dettagliabili come segue:
(*) Controvalore al cambio del 31 dicembre
Al 31 dicembre 2011 e 2010 il fair value dei contratti derivati in essere risultava come segue:
31/12/2011 31/12/2010
Interest Rate Swap - -
Coperture su rischi di cambio 1.617 (178)
Italtel S.p.A. monitora le principali esposizioni al rischio di cambio da conversione; peraltro, alla data di bilancio
non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni in quanto ritenute non necessarie.
Nota 6 Criteri seguiti per realizzare il passaggio dai Principi Contabili Italiani agli IFRS
omologati dalla Commissione Europea
Modalità di presentazione degli schemi di bilancio
Per lo schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio “non corrente/corrente”, mentre per lo schema di
Conto economico è stato adottato lo schema che prevede la classificazione per natura delle componenti di costo.
Per lo schema di Rendiconto finanziario è stato adottato il metodo indiretto.
Descrizione degli effetti significativi della transizione sia con riguardo alla classificazione delle voci di
bilancio sia alla loro diversa valutazione e, quindi, ai conseguenti effetti sulla situazione patrimoniale,
finanziaria ed economica
Gli effetti della transizione agli IFRS omologati dalla Commissione Europea, sia in termini di riclassifiche, sia di
rettifiche sullo stato patrimoniale al 1° gennaio 2007 (data di transizione) e al 31 dicembre 2007, oltre che sul
patrimonio netto al 1° gennaio 2007 e al 31 dicembre 2007, nonché sul conto economico dell‟esercizio 2007,
sono evidenziati nelle Note al bilancio chiuso al 31 dicembre 2008.
Nelle Note al bilancio chiuso al 31 dicembre 2008 sono anche descritti la natura e gli importi delle rettifiche che
sono state apportate in occasione della transizione agli IFRS.
Forward(*) Altre forme(*) Totale
31 dicembre 2011 26.965 - 26.965
31 dicembre 2010 35.167 - 35.167
Bilancio d’esercizio
[53]
Nota 7 Immobili, impianti e macchinari
La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
2010 Terreni Fabbricati
industriali
Impianti e
macchinari
Attrezza-
ture
industriali
Altri beni Immobiliz-
zazioni
in corso
Totale
Costo originario
Saldo al 1° gennaio 2010 327 71.315 30.109 48.367 87.428 575 238.121
Incrementi - 29 116 739 78 95 1.057
Svalutazioni / ripristini - - - - - (18) (18)
Dismissioni - - (133) (43) (182) - (358)
Riclassifiche - - 23 452 10 (498) (13)
Saldo al 31 dicembre 2010 327 71.344 30.115 49.515 87.334 154 238.789
Fondo ammortamento
Saldo al 1° gennaio 2010 - (31.133) (22.764) (40.287) (84.496) - (178.680)
Ammortamenti - (3.865) (1.072) (4.051) (1.328) - (10.316)
Dismissioni - - 119 11 172 - 302
Riclassifiche - - - - - 0
Saldo al 31 dicembre 2010 - (34.998) (23.717) (44.327) (85.652) - (188.694)
Valore netto contabile
Saldo al 1° gennaio 2010 327 40.182 7.345 8.080 2.932 575 59.441
Saldo al 31 dicembre 2010 327 36.346 6.398 5.188 1.682 154 50.095
2011 Terreni Fabbricati
industriali
Impianti e
macchinari
Attrezza-
ture
industriali
Altri beni Immobiliz-
zazioni
in corso
Totale
Costo originario
Saldo al 1° gennaio 2011 327 71.344 30.115 49.515 87.334 154 238.789
Incrementi 13.053 35.987 230 1.313 1.209 395 52.187
Svalutazioni / ripristini 9.681 9.681
Dismissioni (9.681) (47.300) (4.243) (1.403) (62.627)
Riclassifiche - - - 56 36 (100) (8)
Saldo al 31 dicembre 2011 13.380 60.031 26.102 50.884 87.176 449 238.022
Fondo ammortamento
Saldo al 1° gennaio 2011 - (34.998) (23.717) (44.327) (85.652) - (188.694)
Ammortamenti (870) (3.107) (594) (2.969) (920) - (8.460)
Svalutazioni / ripristini (4.518) - - - - - (4.518)
Dismissioni 4.518 22.072 2.052 - 1.300 - 29.942
Riclassifiche - - - - - 0
Saldo al 31 dicembre 2011 (870) (16.033) (22.259) (47.296) (85.272) - (171.730)
Valore netto contabile
Saldo al 1° gennaio 2011 327 36.346 6.398 5.188 1.682 154 50.095
Saldo al 31 dicembre 2011 12.510 43.998 3.843 3.588 1.904 449 66.292
Le immobilizzazioni materiali si sono incrementate di 52.187 migliaia di Euro ed includono l‟iscrizione al fair
value dei terreni e fabbricati, pari rispettivamente a 13.053 migliaia di Euro e 35.947 migliaia di Euro, rilevati
per effetto della stipula di un nuovo contratto di locazione finanziaria, con il medesimo locatore, dell‟area
industriale di Castelletto. Per maggiori dettagli dell‟operazione si rimanda alla pagina 29 della Relazione sulla
gestione.
La voce Ripristini si riferisce esclusivamente al costo storico e al relativo fondo ammortamento dei terreni
oggetto del precedente contratto di locazione, stipulato in data 30 dicembre 2003, con decorrenza 1 gennaio
2004, il cui trattamento contabile secondo il principio contabile internazionale IAS 17 è stato rivisto nell‟anno
2010. Per effetto delle nuove disposizioni contabili la locazione dei terreni retro locati, all‟origine trattata come
Bilancio d’esercizio
[54]
locazione operativa, è stata ridefinita come locazione finanziaria così come originariamente previsto per la sola
porzione dell‟immobile.
Nel corso dell‟esercizio sono stati effettuati investimenti in attrezzature industriali, riguardanti per lo più gli
apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plant dei prodotti destinati al mercato, per un
totale di 1.313 migliaia di Euro.
Gli altri beni registrano un incremento di 1.209 migliaia di Euro e si riferiscono prevalentemente a investimenti
in sistemi computerizzati e al potenziamento del sistema informatico aziendale.
Le dismissioni pari a 62.627 migliaia di Euro includono 61.075 migliaia di Euro relativi ai terreni, fabbricati e
impianti annessi dismessi a seguito della risoluzione del contratto di locazione dell‟area industriale di
Castelletto, stipulato in data 30 dicembre 2003, il cui relativo fondo ammortamento è pari a 28.501 migliaia di
Euro.
Al 31 dicembre 2011, i terreni, i fabbricati industriali, gli impianti e i macchinari, le attrezzature industriali e gli
altri beni, includono beni soggetti a ipoteche di primo grado, pegno e privilegio speciale, il cui valore lordo
risultava pari a 193.528 migliaia di Euro, date a garanzia a favore di UniCredit S.p.A. in relazione ai
finanziamenti ricevuti da Italtel S.p.A. e descritti nella nota 25.
Nota 8 Avviamento
La voce Avviamento e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
31/12/2011 31/12/2010
Valore al 1° gennaio 299.564 299.564
Decrementi - -
Svalutazioni (130.000) -
Valore al 31 dicembre 169.564 299.564
L‟Avviamento si è originato conseguentemente all‟assunzione del controllo totalitario della ex Italtel S.p.A. da
parte dell‟allora controllante Italtel Acquisition S.p.A., denominata Italtel S.p.A. dopo la fusione per
incorporazione, e rappresenta la differenza tra il costo di acquisto e il patrimonio netto di Italtel S.p.A. al 31
dicembre 2000 al netto dell‟ammortamento cumulato al 31 dicembre 2003 e della svalutazione rilevata al 31
dicembre 2009.
Per le attività immateriali con vita utile non definita, tra le quali rientra l‟Avviamento, il principio contabile
internazionale n. 36 (IAS 36) richiede la misurazione formale del valore recuperabile almeno annualmente e a
prescindere dalla circostanza per la quale si rilevino indicazioni di possibili perdite di valore. Si intende per
Valore Recuperabile di un attività il più alto tra il suo Valore Equo Netto dei Costi di Vendita e il suo Valore
d‟Uso. Nel caso in cui il Valore Recuperabile dell‟attività risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio,
allora il valore contabile deve essere ridotto sino al Valore Recuperabile e tale riduzione costituisce una perdita
da rilevare a conto economico.
Il principio IAS 36 definisce i criteri e le regole da seguire per effettuare i controlli per riduzione di valore,
indicando esplicitamente che tali criteri si applicano con riferimento sia a singole attività sia ai gruppi di attività
denominati Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit o CGU).
Il Valore d‟Uso è definito dal principio IAS 36 come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede
derivabili da un'attività. Il calcolo del Valore d'Uso di un'attività comporta la stima dei flussi finanziari futuri in
entrata e in uscita che deriveranno dall'uso continuativo dell'attività e dalla sua dismissione finale e
l‟applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione. La stima dei futuri flussi finanziari si basa sui più
recenti budget e piani previsionali approvati dalla direzione aziendale. I flussi si riferiscono all‟attività nelle
condizioni d‟uso attuali, senza includere effetti attesi da ristrutturazioni non impegnate o da miglioramenti delle
condizioni d‟uso attesi in futuro. Il tasso di attualizzazione riflette le valutazioni correnti di mercato del costo
finanziario del tempo e dei rischi specifici connessi all'attività d'impresa.
Bilancio d’esercizio
[55]
In base al principio IAS 36 la miglior indicazione del Valore Equo di un‟attività è il prezzo definito nell‟ambito
di un accordo vincolante di compravendita fra controparti indipendenti, rettificato dei costi direttamente
attribuibili all‟operazione. Il principio indica anche che, nel caso in cui l‟accordo di vendita non esista, il Valore
Equo è stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili al fine di riflettere il valore ottenibile della
vendita dell‟attività.
Ne consegue che, per la stima del Valore Equo, si può far riferimento agli indicatori di valore espressi da
transazioni per attività similari effettuate all'interno dello stesso settore industriale, sui mercati regolamentati
oppure in contesto privato. Gli indicatori di valore sono generalmente espressi in forma di coefficienti
moltiplicatori riferiti a indicatori di redditività.
Tuttavia il prezzo di compravendita di un‟attività è spesso determinato, nella prassi di mercato, sulla base dei
flussi finanziari futuri dell‟attività stessa. Anche il Valore Equo, pertanto, può essere stimato con modelli basati
sul valore attuale dei flussi di cassa attesi. In tal caso, e diversamente dal Valore d‟Uso, le previsioni dei flussi
di cassa possono includere gli effetti connessi agli interventi e alle ristrutturazioni necessarie a riportare l‟attività
nelle condizioni di uso più efficienti purché tali interventi e ristrutturazione siano ragionevolmente
implementabili dal potenziale acquirente e nella prospettiva del partecipante di mercato.
Nel caso di Italtel le modalità applicative utilizzate per la misurazione del Valore Recuperabile dell‟Avviamento
possono essere riassunte come segue.
Relativamente al perimetro, data l‟interdipendenza tra i flussi di cassa generati dalla capogruppo e dalle
controllate estere, il gruppo di attività della CGU di riferimento per il controllo dell‟Avviamento è stato
identificato come corrispondente alla totalità delle attività operative del bilancio consolidato, con l‟unica
esclusione delle attività di cui alla voce „Imposte Anticipate‟.
Relativamente alle metodologie, le stime del Valore Recuperabile sono state condotte con riferimento
all‟approccio del Valore Equo, come più sopra descritto, sulla base dei flussi di cassa scontati (metodo DCF) e di
alcuni moltiplicatori di mercato. Le stime sono riferite alla data del 31 dicembre 2011. I dati finanziari
prospettici per l‟applicazione delle metodologie sono predisposti su base consolidata e denominati in valuta
Euro, e sono stati derivati dal piano 2012-2016 del Gruppo Italtel approvato dal Consiglio di Amministrazione in
data 26 luglio 2012.
Relativamente alle tematiche inerenti la struttura finanziaria del gruppo Italtel e la sostenibilità finanziaria del
piano (per le quali si rimanda agli appositi paragrafi della Relazione sulla Gestione), si precisa che il Valore
Recuperabile degli attivi per il controllo dell‟Avviamento è stimato dal lato degli impieghi e sulla base di dati
finanziari al lordo della leva. Le stime sono riferite agli attivi operativi autonomamente considerati nell‟ambito
dell‟ipotesi di continuità aziendale, nell‟ottica del partecipante di mercato e sulla base della struttura finanziaria
efficiente teorica.
Relativamente alle modalità applicative, per il metodo DCF è stato adottato un modello con periodo esplicito di
previsione dei flussi finanziari a cinque anni e valore residuo calcolato con algoritmo della rendita perpetua. Il
tasso di attualizzazione dei flussi finanziari e del valore residuo è il costo medio ponderato del capitale (WACC),
calcolato con le modalità di prassi e sulla base della struttura finanziaria prevalente per le società del settore. Nel
caso di specie il tasso utilizzato risulta dalla media ponderata dei tassi riferiti ai principali paesi di attività del
gruppo, calcolati con modalità analoghe e consistenti tra loro.
Più in dettaglio i parametri relativi ai tassi finanziari medi utilizzati per la stima DCF del Valore Recuperabile
delle attività della CGU su base consolidata sono i seguenti.
rendimento delle attività prive di rischio basato sul rendimento puntuale, a data recente, dei titoli di stato
benchmark a dieci anni pari al 5,9% (4,3% al 31 dicembre 2010);
costo del capitale di rischio (KE) stimato con il modello CAPM e pari al 10,8% (9,9% al 31 dicembre
2010);
costo medio ponderato del capitale WACC corrispondente al tasso KE in ipotesi di struttura finanziaria
interamente costituita da capitale proprio, e quindi ancora pari al 10,5% (9,5% al 31 dicembre 2010);
tasso di crescita nominale del flusso finanziario perpetuo (G-Rate) in linea con tasso di inflazione
tendenziale sulla valuta Euro e pari al 2,0% (2,1% al 31 dicembre 2010).
Bilancio d’esercizio
[56]
Per i moltiplicatori si è fatto riferimento agli indicatori di valore del capitale impiegato di alcune società quotate
del settore. I moltiplicatori sono riferiti al risultato previsionale dell‟anno 2014, che rappresenta l‟orizzonte
temporale più lungo disponibile per i dati di mercato. Più in dettaglio si sono utilizzati un moltiplicatore
EV/EBITDA pari a 4,7 volte e un moltiplicatore EV/EBIT pari a 5,9 volte. I moltiplicatori sono stati applicati ai
dati previsionali di EBITDA e EBIT del gruppo Italtel per l‟anno 2014 al netto dell‟ammortamento degli oneri
pluriennali di ricerca e sviluppo e dei costi di ristrutturazione previsti.
Sulla base dei metodi e dei parametri sopra descritti si è pervenuti ad una misurazione del Valore Recuperabile
delle attività della CGU di bilancio consolidato pari a Euro 290 milioni, a cui corrisponde una riduzione del
valore contabile dell‟Avviamento pari a Euro 130 milioni.
Relativamente alla sensibilità dei risultati ottenuti con il metodo DCF si rileva che, a parità di ogni altro
parametro, una variazione in aumento (diminuzione) di 50 punti-base del tasso WACC determinerebbe una
variazione in diminuzione (aumento) del Valore Recuperabile degli attivi per Euro 20 milioni. Ancora a parità di
ogni altro parametro (incluso il tasso WACC), una variazione in aumento (diminuzione) di 50 punti-base del
tasso G-Rate determinerebbe una variazione in diminuzione (aumento) del Valore Recuperabile degli attivi per
Euro 12 milioni.
Nota 9 Altre attività immateriali
La voce Altre attività immateriali e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
Diritti di brevetto
industriale
e di utilizzazione
delle opere
dell’ingegno, licenze
e diritti simili
Costi di sviluppo Immobiliz-
zazioni
in corso
Altre Totale
Costo originario
Saldo al 1° gennaio 2010 8.163 42.497 416 - 51.076
Incrementi 555 25.356 18 - 25.929
Svalutazioni - - - - 0
Dismissioni - - - - 0
Ammortamenti (4.702) (28.145) - - (32.847)
Riclassifiche 371 - (415) - (44)
Saldo al 31 dicembre 2010 4.387 39.708 19 - 44.114
Incrementi 374 23.689 480 - 24.543
Svalutazioni - - - - 0
Dismissioni - - - - 0
Ammortamenti (3.688) (28.600) - - (32.288)
Riclassifiche 7 - (6) - 1
Saldo al 31 dicembre 2011 1.080 34.797 493 - 36.370
Gli investimenti dell‟esercizio in immobilizzazioni immateriali sono stati di 24.543 migliaia di Euro. In
particolare sono stati investiti 23.689 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 854 migliaia di
Euro in diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell‟ingegno, licenze e diritti simili, che
riguardano principalmente software applicativi acquisiti in licenza d‟uso a tempo illimitato e progetti di sviluppo
di software.
Nell‟esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 e 2010 le attività di Ricerca e Sviluppo effettuate da Italtel S.p.A.
risultano dettagliabili come segue:
31/12/2011 31/12/2010
Attività di Ricerca e Sviluppo 45.764 50.800
di cui:
- capitalizzati 23.689 25.356
- rilevati a Conto economico dell‟esercizio 22.075 25.444
Ammortamenti dell‟esercizio su costi di sviluppo 28.600 28.145
Bilancio d’esercizio
[57]
Il valore netto di attività immateriali generate internamente è risultato pari a 34.797 migliaia di Euro e 39.708
migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2011 e 2010.
Nota 10 Partecipazioni La voce Partecipazioni presenta la seguente movimentazione:
Partecipazioni
in società controllate
Partecipazioni
in società collegate
Totale
Saldo al 1° gennaio 2010 11.665 194 11.859
Acquisizioni / movimenti del periodo 1.703 - 1.703
Riclassifiche - - -
Alienazioni / liquidazioni - - -
Svalutazioni/rivalutazioni (129) 4 (125)
Saldo al 31 dicembre 2010 13.239 198 13.437
Acquisizioni / movimenti del periodo 817 - 817
Riclassifiche - - -
Alienazioni / liquidazioni (1.062) - (1.062)
Svalutazioni / rivalutazioni (1.013) (1.013)
Saldo al 31 dicembre 2011 11.981 198 12.179
Le acquisizioni del periodo sono relative ai versamenti in conto futuro aumento di capitale nella società
partecipata Italtel Arabia (644 migliaia di Euro) e alla sottoscrizione dell‟aumento di capitale sociale di Italtel
Argentina S.A. (173 migliaia di Euro).
Il decremento delle partecipazioni per Alienazioni/liquidazioni è dovuto al rimborso dello Share Primium che
negli anni precedenti era stato pagato alla società controllata Italtel BV a titolo di versamento per futuro aumento
di capitale sociale.
In data 17 aprile 2012 l‟Assemblea degli azionisti di Italtel NGA S.p.A. ha deliberato lo scioglimento anticipato
della società e la sua messa in liquidazione con effetto dalla data di iscrizione dell‟atto nel Registro delle Imprese
avvenuta il giorno 8 giugno 2012. In data 29 ottobre 2012 la società è stata cancellata dal Registro delle Imprese
di Palermo.
In data 31 maggio 2012 si è conclusa la liquidazione della società partecipata OOO Italtel Russia in liquidazione.
I valori delle singole partecipazioni, le variazioni intervenute nel corso dell‟esercizio e i dati analitici sono
riportati nell‟Allegato 1.
Al 31 dicembre 2011 nessuna delle entità collegate aveva titoli quotati in mercati regolamentati.
Nota 11 Attività finanziarie a medio e lungo termine
La voce Attività finanziarie a medio e lungo termine così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Partecipazioni in altre imprese 112 107
Risconti attivi finanziari - -
Totale 112 107
I valori delle singole partecipazioni, le variazioni intervenute nel corso dell‟esercizio e i dati analitici sono
riportati nell‟Allegato 1.
Si ritiene che il valore contabile delle Attività finanziarie a medio e lungo termine approssimi il loro fair value.
Bilancio d’esercizio
[58]
Nota 12 Altre attività
La voce Altre attività risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Depositi cauzionali 10.346 12.377
Crediti verso Erario 381 381
Crediti verso Erario chiesti a rimborso 6.844 6.853
Altri - -
Fondo svalutazione crediti diversi non correnti (373) (373)
Totale 17.198 19.238
I depositi cauzionali includono 10.000 migliaia di Euro costituiti in relazione al contratto di locazione del
complesso industriale di Castelletto a Settimo Milanese. La riduzione dei depositi cauzionali rispetto
all‟esercizio precedente per 2.000 migliaia di Euro è legata alla stipulazione, nel corso dell‟esercizio, del nuovo
contratto di locazione finanziaria dell‟area industriale di Castelletto.
Sui crediti verso l‟Erario chiesti a rimborso maturano interessi al tasso annuale del 2% (pari a 130 migliaia di
Euro per l‟esercizio 2011). Nell‟anno sono stati incassi dall‟Amministrazione finanziaria interessi per 121
migliaia di Euro e 18 migliaia di Euro in linea capitale relativi al credito d‟imposta Irpeg 2003 chiesto a
rimborso.
I crediti verso l‟Erario per imposte di varia natura, di vecchia data e dubbia recuperabilità sono stati interamente
svalutati.
Si ritiene che il valore contabile delle altre attività, al netto dei fondi, approssimi il loro fair value.
Nota 13 Imposte anticipate
La voce Imposte anticipate risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Imposte differite attive 73.416 69.898
Imposte differite passive (3.785) (3.583)
Totale 69.631 66.315
Italtel ha compensato le attività e passività per imposte differite perché sussiste il diritto legale alla
compensazione.
Bilancio d’esercizio
[59]
Il dettaglio della composizione per natura delle imposte differite risulta come segue:
Imposte differite attive Differite passive
31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010
Differenze temporanee originate da:
- Contributi in conto capitale e in conto esercizio - - 2.760 2.454
- Ammortamenti anticipati - - 134 134
- Fondo svalutazione crediti 2.602 2.602 - -
- Fondo svalutazione rimanenze 14.764 10.632 - -
- Ammortamenti beni materiali e immateriali 157 98 - -
- Altri fondi per oneri e rischi 4.298 10.774 - -
- Eccedenza interessi passivi riportabili 13.046 13.461 - -
- Altre 1.039 225 - -
- Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali degli esercizi
precedenti 28.365 21.694 - -
Variazioni per prima adozione principi IFRS
- Attualizzazione fondo TFR - - 873 942
- Ammortamento immobile in lease back Castelletto - 1.470 - -
- Restatement terreno in locazione finanziaria Castelletto 1.230 - - -
- Plusvalenza su cessione e retrolocazione finanziaria 7.915 4.273 - -
- Rettifica calcolo ammortamenti delle immobilizzazioni - - 14 18
- Attualizzazione debito per mobilità del personale - - 4 35
- Differenza aliquote ammortamenti costi di sviluppo - 4.669 - -
Totale 73.416 69.898 3.785 3.583
Al 31 dicembre 2011 risultano iscritte imposte anticipate per 13.046 migliaia di Euro come eccedenza interessi
passivi riportabili riferiti agli esercizi dal 2008 al 2010. Come previsto dall‟articolo 96 del TUIR, riformato dalla
Legge 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), gli interessi passivi e gli oneri assimilati netti sono
deducibili nel corrispondente periodo d‟imposta fino al limite del 30% del risultato operativo lordo della
gestione caratteristica. L‟eccedenza può essere dedotta dal reddito imponibile negli esercizi successivi, senza
limiti temporali. Tale nuova norma ha generato l‟iscrizione di imposte anticipate relative a oneri finanziari da
portare in deduzione nei prossimi esercizi per 47.439 migliaia di Euro.
Al 31 dicembre 2011 non sono state accantonate imposte anticipate stimate in 4.300 migliaia di Euro
sull‟eccedenza di interessi passivi dell‟esercizio non dedotti fiscalmente per 15.700 migliaia di Euro.
La Società non ha iscritto imposte anticipate riferite alla perdita dell‟esercizio 2011 per circa 800 migliaia di
Euro.
Al 31 dicembre 2011 e 2010 le Imposte differite attive e le Imposte differite passive imputate direttamente alla
voce di Patrimonio netto, in applicazione del rivisto principio contabile internazionale IAS 17, sono dettagliabili
come segue:
Differite attive Differite passive
31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010
- Restatement terreno Castelletto in leasing finanziario 1.230 - - -
Totale 1.230 - - -
Bilancio d’esercizio
[60]
Nota 14 Rimanenze
La voce Rimanenze e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
2010 Materie prime,
sussidiarie
e di consumo
Prodotti in
corso
di lavorazione
e semilavorati
Prodotti finiti
e merci
Acconti Totale
Rimanenze lorde
Saldo al 1° gennaio 6.598 18.312 45.522 281 70.713
Variazioni dell‟esercizio (310) (2.080) (4.193) (6.583)
Saldo al 31 dicembre 2010 6.288 16.232 41.329 281 64.130
Fondo svalutazione rimanenze
Saldo al 1° gennaio (6.575) (8.492) (18.482) - (33.549)
Accantonamenti / Utilizzi 290 (600) - (310)
Saldo al 31 dicembre 2010 (6.285) (8.492) (19.082) - (33.859)
Rimanenze nette
Saldo al 31 dicembre 2010 3 7.740 22.247 281 30.271
2011 Materie prime,
sussidiarie
e di consumo
Prodotti in
corso
di lavorazione
e semilavorati
Prodotti finiti
e merci
Acconti Totale
Rimanenze lorde
Saldo al 1° gennaio 6.288 16.232 41.329 281 64.130
Variazioni dell‟esercizio (86) 1.015 8.571 27 9.527
Saldo al 31 dicembre 2011 6.202 17.247 49.900 308 73.657
Fondo svalutazione rimanenze
Saldo al 1° gennaio (6.284) (8.493) (19.082) - (33.859)
Accantonamenti / Utilizzi 82 90 (15.226) - (15.054)
Saldo al 31 dicembre 2011 (6.202) (8.403) (34.308) - (48.913)
Rimanenze nette
Saldo al 31 dicembre 2011 0 8.844 15.592 308 24.744
Le rimanenze comprendono materiali presso terzi per 53.477 migliaia di Euro al lordo delle svalutazioni
cumulate. Tali materiali sono depositati nel magazzino centrale e in altri minori o presso i cantieri dei clienti.
Gli acconti sono costituiti da anticipi contrattuali corrisposti per forniture non ancora avvenute di beni da
iscrivere fra le rimanenze.
Al 31 dicembre 2011 e 2010 i beni inclusi tra le Rimanenze sono costituiti a garanzia per finanziamenti in essere
a tali date.
Nota 15 Crediti commerciali
La voce Crediti commerciali risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Crediti verso clienti 74.884 91.434
Crediti verso società controllate 32.003 37.612
Crediti verso società consociate 4.502 6.275
Svalutazione cumulata dei crediti (8.584) (8.598)
Totale crediti netti 102.805 126.723
Bilancio d’esercizio
[61]
Di seguito si elencano i crediti commerciali espressi in valute diverse dall‟Euro al 31 dicembre 2011: (migliaia)
Valuta estera Euro
Dollaro USA 38.065 28.954
Sterlina inglese 557 667
Peso Filippino 1.193 20
La movimentazione delle svalutazioni cumulate dei crediti è dettagliabile come segue:
31/12/2011 31/12/2010
Saldo al 1° gennaio 8.598 8.432
Variazioni dell'esercizio:
- Incrementi 70 224
- Utilizzi (84) (58)
Saldo al 31 dicembre 8.584 8.598
Gli incrementi delle svalutazioni cumulate dei crediti sono stati rilevati a conto economico alla voce Altri costi
operativi per 70 migliaia di Euro.
Gli utilizzi si riferiscono al rilascio del fondo eccedente accantonato in esercizi precedenti per 84 migliaia di
Euro.
I crediti verso le società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia e Cisco sono dettagliati nella Nota 41
– Rapporti con entità correlate.
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
Nota 16 Crediti per imposte correnti
La voce Crediti per imposte correnti al 31 dicembre 2011 rappresenta il credito verso l‟Erario per l‟eccedenza
degli acconti d‟imposta versati per l‟IRAP.
31/12/2011 31/12/2010
IRES - -
IRAP 1.148 453
Totale 1.148 453
Nota 17 Altri crediti e attività
La voce Altri crediti e attività risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Crediti verso il personale 2.941 2.703
Crediti verso enti previdenziali 679 799
Ratei e risconti attivi 372 2.646
Crediti tributari a breve 4.499 4.418
Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi 9.434 5.220
Altri crediti diversi 2.645 2.380
Svalutazione cumulata dei crediti diversi (1.573) (1.434)
Totale 18.997 16.732
Le posizioni creditorie verso il personale dipendente si riferiscono principalmente ad anticipi erogati per trasferte
di lavoro (2.177 migliaia di Euro) e alle quote di retribuzioni pagate dalla Società ai dipendenti in dicembre per
le giornate in CDS effettuate nel mese e trattenute nel cedolino del mese successivo (467 migliaia di Euro).
Bilancio d’esercizio
[62]
I crediti verso enti previdenziali includono il valore dei crediti verso l‟INPS per le retribuzioni anticipate
dall‟azienda al personale in CIGS per i mesi di novembre e dicembre 2011 (312 migliaia di Euro).
I ratei e risconti attivi includono i risconti dei costi di competenza dell‟esercizio successivo. Lo scorso anno tale
voce includeva il risconto dell‟affitto di Castelletto di competenza del primo trimestre 2011 per 2.220 migliaia di
Euro.
I crediti tributari sono composti prevalentemente da ritenute d‟acconto versate all‟estero e dal saldo IVA a
credito.
I Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi si riferiscono a contributi in conto esercizio per progetti di
Ricerca e Sviluppo per i quali esiste la ragionevole certezza del loro riconoscimento come previsto dal paragrafo
7 del principio contabile internazionale IAS 20.
Gli Altri crediti diversi, pari a 2.645 migliaia di Euro, includono posizioni aperte in anni precedenti
prudenzialmente svalutate per 1.573 migliaia di Euro.
Si ritiene che il valore contabile delle altre attività approssimi il loro fair value.
Nota 18 Attività finanziarie a breve termine
La voce Attività finanziarie a breve termine e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
31/12/2011 31/12/2010
Crediti finanziari verso controllate 557 2.776
Crediti finanziari verso consociate 519 1.377
Crediti finanziari verso controllante - 12.578
Altri crediti finanziari 1.543 2.023
Attività per derivati di copertura 1.617 -
Ratei e risconti finanziari attivi a breve termine - 102
Totale 4.236 18.856
I crediti di natura finanziaria verso società controllate e consociate rappresentano i saldi dei rapporti di conto
corrente e dei finanziamenti erogati, regolati a condizioni di mercato.
La variazione della voce crediti finanziari verso impresa controllante è determinata dalla svalutazione di 13.138
migliaia di Euro del saldo del conto corrente di corrispondenza intrattenuto a condizioni di mercato con Italtel
Group S.p.A. Come descritto nel capitolo “Evoluzione prevedibile della gestione” della Relazione sulla gestione,
l‟Accordo di Ristrutturazione prevede, tra l‟altro, la rinuncia di tale credito finanziario da parte della società.
I crediti finanziari verso le società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia e Cisco sono dettagliati
nella Nota 41 – Rapporti con entità correlate.
Gli altri crediti finanziari si riferiscono principalmente ai crediti per interessi maturati nei confronti di società di
factoring con le quali sono stati stipulati in anni precedenti contratti di cessione di crediti d‟imposta.
Le attività per derivati di copertura sono dettagliate nella Nota 5 – Rischio di cambio.
Si ritiene che il valore contabile delle altre attività finanziarie approssimi il loro fair value.
Nota 19 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali 15.875 55.727
Assegni - -
Cassa - -
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.875 55.727
Bilancio d’esercizio
[63]
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di
valore non significativo.
Nota 20 Capitale sociale e Riserve
Al 31 dicembre 2011 il capitale sociale della Società, pari a 116.858 migliaia di Euro (196.830 migliaia di Euro
al 31 dicembre 2010), è costituito da 224.727.400 azioni ordinarie del valore di 0,52 Euro cadauna.
In data 21 aprile 2011 l‟Assemblea degli azionisti di Italtel S.p.A., in sede straordinaria, ha deliberato la
copertura delle perdite degli esercizi precedenti portate a nuovo mediante l‟integrale utilizzo del versamento in
conto capitale e la riduzione del capitale sociale mediante annullamento di 153.792.600 azioni ordinarie del
valore di 0,52 Euro cadauna.
Al 31 dicembre 2011 tutte le azioni emesse risultavano sottoscritte e versate, non risultavano emesse azioni
privilegiate.
Alla data del 31 dicembre 2011 la Società non possiede azioni proprie.
Le Riserve sono di seguito dettagliate e ammontano a:
31/12/2011 31/12/2010
Riserva legale - -
Versamento conto futuro aumento capitale sociale - 70.000
Totale - 70.000
In data 24 settembre 2010, in esecuzione a quanto previsto dai contratti con i quali vengono disciplinati i diritti,
impegni ed obblighi assunti dagli azionisti di Italtel Group S.p.A. in relazione all‟operazione di rifinanziamento,
incluso in particolare il versamento a fondo perduto a favore di Italtel S.p.A., il socio unico Italtel Group S.p.A.
aveva effettuato il versamento in conto capitale per l‟importo di Euro 70.000.000 previsto dagli accordi. In data
21 aprile 2011 l‟Assemblea degli azionisti di Italtel S.p.A., in sede straordinaria, ha deliberato la copertura delle
perdite degli esercizi precedenti portate a nuovo mediante l‟integrale utilizzo del versamento in conto capitale.
Nota 21 Altre riserve inclusa Perdita dell’esercizio
La voce Altre riserve inclusa Perdita dell‟esercizio risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Assegnazione stock option 674 674
Altre riserve (4.634) (124.316)
Utile / (perdita) dell‟esercizio (150.666) (26.330)
Totale (154.626) (149.972)
Bilancio d’esercizio
[64]
La composizione e movimentazione della voce Altre riserve inclusa la Perdita dell‟esercizio è dettagliata nella
seguente tabella:
Le perdite degli esercizi precedenti accumulate alla data del 31 dicembre 2010, pari a 149.972 migliaia di Euro,
sono state integralmente coperte mediante l‟utilizzo del versamento in conto capitale di 70.000 migliaia di Euro
e la riduzione del capitale sociale di 79.972 migliaia di Euro.
A seguito della risoluzione del contratto di locazione dell'area di Castelletto, sostituito da un nuovo contratto,
con decorrenza 1° gennaio 2011 e stipulato con il medesimo locatore, si è rivista, seppur con un esercizio di
ritardo rispetto a quanto previsto dallo IAS 17, la classificazione della componente terreno sulla base delle
informazioni esistenti all'inizio del contratto originario. L'applicazione retrospettica di tale principio ha
comportato la rilevazione, delle attività e della relativa passività e allo storno della plusvalenza realizzata
attraverso la vendita dei relativi terreni al locatore occorsa nel 2003. L‟effetto dell'applicazione del principio,
generatosi dalla decorrenza del leasing al 31 dicembre 2010 è stato rilevato tra le perdite portate a nuovo ed
ammonta a 3.960 migliaia di Euro, al netto dell‟effetto fiscale di 1.230 migliaia di Euro.
La composizione del patrimonio netto con riferimento alle disponibilità e distribuibilità è dettagliata nel seguente
prospetto:
Natura e descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
indisponibile
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre precedenti
esercizi
Per copertura
perdite
Altro
Capitale 116.858 (79.972)
Riserva sovrapprezzo azioni - - - - - -
Versamento soci conto aumento
capitale sociale - - - - (70.000) -
Riserva legale - b) - - (20.217) -
Altre riserve:
- Riserva Cash flow edge - - - - -
- Assegnazione Stock option 674 b) 674 - - -
- Riserva D.Lgs. 38/2005 art.7 - b) - - (163.904) 29.300
- Riserva D.Lgs. 38/2005 art.7 (4.634) - - - (29.300)
Perdite portate a nuovo incluso
il risultato dell‟esercizio (150.666) - - - -
Totale (37.768) 674 - (334.093) -
Quota non distribuibile -
Residua quota distribuibile -
a) per aumento capitale
b) per copertura perdite
c) per distribuzione ai soci
Perdita
dell’esercizio
Perdite
degli
esercizi
precedenti
Disavanzo
di fusione
Riserva
prima
adozione
IFRS
Riserva Cash
flow edge
Riserva
Stock
option
Totale
Saldo al 1° gennaio 2010 (181.269) (126.494) - 163.230 - 674 (143.859)
Perdita dell‟esercizio 2009
riportata a nuovo 181.269 (181.269) - - - - 0
Perdita dell‟esercizio 2010 (26.330) (26.330)
Variazione esercizio 2010 - 184.121 - (163.904) - - 20.217
Saldo al 31 dicembre 2010 (26.330) (123.642) - (674) - 674 (149.972)
Copertura Perdita degli esercizi
precedenti portati a nuovo 26.330 123.642 - - - - 149.972
Rettifica IFRS Terreno Castelletto - (3.960) - - - - (3.960)
Variazione esercizio 2011 (150.666) - - - - - (150.666)
Saldo al 31 dicembre 2011 (150.666) (3.960) - (674) - 674 (154.626)
Bilancio d’esercizio
[65]
Nota 22 Piani di stock option e piano di azionariato diffuso
Il Consiglio di Amministrazione di Italtel Group S.p.A. (ex Italtel Holding S.p.A.), controllante della Società, ha
approvato, in data 11 dicembre 2000, (a) un Piano di azionariato diffuso per tutti i dipendenti di Italtel S.p.A.; (b)
un piano di stock option riservato a impiegati, dirigenti assunti a tempo indeterminato e amministratori delle
società del Gruppo e (c) un piano di acquisto di azioni a pagamento con stock option collegate, riservato a
dirigenti e amministratori di società del Gruppo.
In data 27 febbraio 2006, l‟Assemblea Straordinaria di Italtel Group S.p.A. ha deliberato l‟adeguamento dei
limiti massimi di aumento di capitale a servizio anche dei piani di stock option e di acquisto azioni proprie a
pagamento con stock option collegate, al numero di azioni e opzioni effettivamente collocate e/o assegnate alla
stessa data.
Piano di azionariato diffuso
Le azioni assegnate in esecuzione del piano di azionariato diffuso (Piano A) attribuiscono il diritto di voto
soltanto per le materie di competenza dell‟Assemblea Straordinaria di Italtel Group S.p.A. fino all‟eventuale
offerta pubblica di azioni della stessa società. I titolari delle azioni possono compiere atti di disposizione sulle
azioni medesime al ricorrere di una delle seguenti ipotesi:
le azioni possono essere trasferite liberamente qualora intervenga un‟offerta pubblica di azioni di Italtel
Group S.p.A. In tal caso le azioni non possono comunque essere oggetto di atti di disposizione nel periodo
compreso fra i 20 giorni antecedenti e i 180 giorni successivi all‟inizio dell‟offerta pubblica;
le azioni possono essere trasferite qualora intervenga la risoluzione del rapporto di lavoro, solo nei casi
previsti dal regolamento.
Piano di stock option per Manager & Key Contributor
Il “Piano di stock option per Manager & Key Contributor” (Piano B) è riservato a impiegati, dirigenti assunti a
tempo indeterminato e amministratori di Italtel S.p.A. discrezionalmente scelti dal Consiglio di Amministrazione
di Italtel Group ovvero da membri del Consiglio di Amministrazione a ciò delegati e prevede l‟assegnazione a
titolo gratuito di opzioni non trasferibili, se non mortis causa, per l‟acquisto di altrettante azioni ordinarie della
Società. Le opzioni assegnate maturano sulla base del seguente decorso temporale:
il 25% delle opzioni assegnate matura dopo due anni dalla data di assegnazione;
un altro 25% delle opzioni assegnate matura dopo tre anni dalla data di assegnazione;
il restante 50% delle opzioni assegnate matura dopo quattro anni dalla data di assegnazione.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro o di cessazione dalla carica di amministratore le opzioni possono
essere esercitate, subordinatamente a talune condizioni. Particolari disposizioni regolano il diritto di esercizio
delle opzioni assegnate in caso di offerta pubblica o di operazioni di gestione straordinaria che coinvolgono
Italtel S.p.A. medesimo.
Nel mese di dicembre dell‟esercizio 2008, come da regolamento, si sono automaticamente annullati i diritti di
opzione assegnati nel dicembre 2000, essendo decorso un periodo di otto anni. Analogamente, nel mese di
novembre 2010, come da regolamento, si sono automaticamente annullati i diritti d‟opzione assegnati nel
novembre 2002, essendo decorso un periodo di otto anni.
Piano di stock option e di Acquisto di Azioni per i Key Manager
Il piano di stock option e di acquisto di azioni riservato a dirigenti e Amministratori delle società del Gruppo
prevedeva l‟assegnazione a titolo gratuito a dirigenti e Amministratori della Socità di opzioni non trasferibili (se
non mortis causa), condizionata alla preventiva sottoscrizione di un numero minimo di azioni ordinarie della
Società secondo il rapporto di tre opzioni (di cui una service option e due performance option) per ogni azione
sottoscritta.
Al 31 dicembre 2011 le opzioni assegnate e maturate si sono automaticamente annullate essendo decorso il
periodo di otto anni dalla data di assegnazione.
Bilancio d’esercizio
[66]
Nota 23 Fondi per benefici ai dipendenti
La voce Fondi per benefici ai dipendenti risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Trattamento di Fine Rapporto 24.832 27.053
Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro 3.467 2.857
Totale 28.299 29.910
Le differenze attuariali non riconosciute sono pari ad un onere di 304 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011
contro un provento di 171 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010.
Gli oneri per “Interest cost” ammontano a 1.237 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011 e a 1.488 al 31 dicembre
2010.
Con l‟entrata in vigore nel corso del 2007 delle disposizioni previste dalla riforma previdenziale le situazioni
patrimoniali redatte dopo tale riforma devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa,
illustrata nella nota 2 – I – Benefici ai dipendenti, valutando ai fini IAS solo la passività relativa al TFR maturato
con la previgente normativa. Quanto maturato dopo la riforma previdenziale rappresenta un piano di retribuzione
a contributi definiti in quanto tali versamenti non comportano ulteriori obblighi a carico dell‟azienda connessi
all‟attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.
In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del TFR è stata utilizzata la metodologia
denominata “Projected Unit Credit Cost” utilizzando le seguenti ipotesi:
31/12/2011 31/12/2010
IPOTESI ECONOMICHE
Incremento del costo della vita 2,00% annuo 2,00% annuo
Tasso di attualizzazione 4,00% annuo 4,60% annuo
Incremento retributivo - -
Tasso annuo incremento TFR 3,00% annuo 3,00% annuo
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso
Dati della popolazione italiana rilevati
dall'ISTAT nell'anno 2002
Dati della popolazione italiana rilevati
dall'ISTAT nell'anno 2002
Probabilità di invalidità Tabelle distinte per sesso, adottate nel
modello INPS per le proiezioni al 2010.
Tali probabilità sono state costruite
partendo dalla distribuzione per età e
sesso delle pensioni vigenti al
1° gennaio 1987 con decorrenza 1984,
1985, 1986 relative al personale
del ramo credito
Tabelle distinte per sesso, adottate nel
modello INPS per le proiezioni al 2010.
Tali probabilità sono state costruite
partendo dalla distribuzione per età e
sesso delle pensioni vigenti al
1° gennaio 1987 con decorrenza 1984,
1985, 1986 relative al personale
del ramo credito
Probabilità di dimissioni
Sono state considerate delle frequenze
annue del 7,5%
Sono state considerate delle frequenze
annue del 7,5%
Probabilità di pensionamento Si è supposto il raggiungimento del primo
dei requisiti pensionabili validi per
l'Assicurazione Generale Obbligatoria
Si è supposto il raggiungimento del primo
dei requisiti pensionabili validi per
l'Assicurazione Generale Obbligatoria
Probabilità di anticipazione
Si è supposto un valore annuo per anno
del 3%
Si è supposto un valore annuo per anno
del 3%
La movimentazione del Trattamento di Fine Rapporto risulta dettagliabile come segue:
31/12/2011 31/12/2010
Saldo al 1° gennaio 27.053 30.609
Incremento dell‟esercizio compresa la riduzione
per riforma previdenziale 1.237 1.488
Utilizzi dell‟esercizio (3.458) (5.044)
Saldo al 31 dicembre 24.832 27.053
Bilancio d’esercizio
[67]
La movimentazione del fondo Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro risulta dettagliabile
come segue:
31/12/2011 31/12/2010
Saldo al 1° gennaio 2.857 8.129
Accantonamento dell‟esercizio 2.695 2.271
Utilizzi dell‟esercizio (2.085) (7.543)
Saldo al 31 dicembre 3.467 2.857
Il fondo Indennità per risoluzione anticipata del rapporto di lavoro comprende 2.767 migliaia di Euro relativi a
importi ancora da riconoscere nel 2012, a titolo di indennità, al personale della società con cui è stato sottoscritto
individualmente un “Verbale di Conciliazione in sede sindacale ex art. 2113 IV comma Codice Civile e artt. 410
e 411, III comma Codice Procedura Civile.
Nota 24 Fondi per rischi e oneri
La voce Fondi per rischi e oneri e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
Garanzie
contrattuali
Rischi diversi Totale
Saldi al 1° gennaio 2010 16.572 24.683 41.255
Variazioni dell'esercizio:
- Incrementi 445 3.389 3.834
- Utilizzi (2.480) (11.153) (13.633)
Saldi al 31 dicembre 2010 14.537 16.919 31.456
Variazioni dell'esercizio:
- Incrementi 1.423 1.423
- Utilizzi (14.103) (7.322) (21.425)
Saldi al 31 dicembre 2011 434 11.020 11.454
Il fondo Garanzie contrattuali rappresenta il valore stimato dei costi da sostenere per l‟assistenza tecnica
garantita su impianti venduti.
Il fondo Rischi diversi di 11.020 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011 (16.919 migliaia di Euro al 31 dicembre
2010) è relativo a rischi legati a contenziosi in corso per 4.508 migliaia di Euro, a rischi per penalità e altri rischi
contrattuali per 3.127 migliaia di Euro e a rischi di natura fiscale e contributiva anche relativi ad attività di
società o branch estere, chiuse o liquidate, ma riferibili a periodi di imposta non definiti per 3.078 migliaia di
Euro. La voce include inoltre 302 migliaia di Euro relativi a rischi di varia natura sorti in precedenti esercizi e il
fondo indennità suppletiva di clientela per 5 migliaia di Euro.
Nota 25 Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine
Le voci Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine risultano così composte:
31/12/2011 31/12/2010
Breve Medio-lungo Totale Breve Medio-lungo Totale
Finanziamenti con garanzia reale 152.467 18.222 170.689 - 170.322 170.322
Finanziamenti senza garanzia reale a
tasso ordinario - 401 401 - 401 401
Finanziamenti senza garanzia reale
a tassi agevolati 7.092 16.881
23.973 7.052 23.973
31.025
Passività per locazioni finanziarie 616 48.394 49.010 2.853 37.955 40.808
Finanziamenti a medio-lungo
termine 160.175 83.898 244.073 9.905 232.651 242.556
Finanziamenti bancari 74.943 - 74.943 51.237 - 51.237
Totale debiti verso enti
finanziatori 235.118 83.898 319.016 61.142 232.651 293.793
Debiti finanziari vs soc. consociate 12.283 - 12.283 11.190 - 11.190
Altri debiti 1.073 - 1.073 3.071 3.061 6.132
Ratei e risconti passivi 1.313 - 1.313 544 - 544
Totale 249.787 83.898 333.685 75.947 235.712 311.659
Bilancio d’esercizio
[68]
I finanziamenti con garanzia reale si riferiscono a due linee di credito (Senior 1 e Senior 2) per 152.467 migliaia
di Euro, interamente utilizzata, concessa il 6 giugno 2002 da un pool di banche il cui leader è UniCredit S.p.A.
(di seguito le “Banche Finanziatrici”), che andranno a scadenza il 1 giugno 2012, come originariamente previsto
da contratto. A scadenza delle suddette linee di credito le Banche Finanziatrici si impegnano a concedere due
ulteriori linee di credito per un importo complessivo pari ad 137.500 migliaia di euro con scadenza entro il 6
dicembre 2017.
In data 24 settembre 2010 è stato sottoscritto tra Italtel e un pool di banche il cui leader è UniCredit S.p.A., il
contratto come previsto da piano per cui le Banche Finanziatrici, ai termini ed alle condizioni di cui al Contratto
di Finanziamento, concedono alla Mutuataria, che accetta, il Finanziamento, per un importo capitale
complessivo massimo fino a 203.500 migliaia di euro.
Il Finanziamento è suddiviso nelle seguenti Linee di Credito:
linea rotativa dell‟importo capitale massimo fino a euro 200.437.000,00 (duecento milioni
quattrocentotrentasettemila/00), la Linea di Credito A1) disponibile come segue:
nella forma di Utilizzi per Cassa base (ciascuno un Utilizzo per Cassa Base) fino a un importo massimo di
euro 31.937.000,00 (trentuno milioni novecentotrentasette mila/00);
nella forma di Utilizzi per Cassa addizionali (ciascuno un Utilizzo per Cassa Addizionale) fino a un
importo massimo utilizzato di:
- euro 10.000.000,00 (dieci milioni/00) sino al 31 marzo 2011;
- euro 25.000.000,00 (venticinque milioni/00) dal 1 aprile 2011 al 30 giugno 2011;
- euro 35.000.000,00 (trentacinque milioni/00) dal 1 luglio 2011 sino al 6 dicembre 2013;
- euro 23.334.000,00 (ventitre milioni trecentotrentaquattro mila/00) dal 6 dicembre 2013 al
6 dicembre 2014;
- euro 11.668.000,00 (undici milioni seicentosessantotto mila/00) dal 6 dicembre 2014 al 6
dicembre 2015;
- euro 0 (zero/00) successivamente.
nella forma di Utilizzi su Effetti, e fermo restando quanto previsto dall'Articolo 8.2 (Cancellazione
automatica della Linea di Credito A1), fino a un importo massimo utilizzato di:
(I) euro 85.500.000,00 (ottantacinque milioni/00) sino al 6 dicembre 2013;
(II) euro 97.166.000,00 (novantasette milioni centosessantasei mila/00) dal 6 dicembre 2013
al 6 dicembre 2014;
(III) euro 108.832.000,00 (centootto milioni ottocentotrentadue mila/00) dal 6 dicembre 2014
al 6 dicembre 2015;
(IV) euro 120.500.000,00 (centoventi milioni cinquecento mila/00) dal 6 dicembre 2015.
nella forma di Utilizzi per Firma, e fermo restando quanto previsto dall'Articolo 8.2 (Cancellazio ne
automatica della Linea di Credito A1), fino a un importo massimo di:
(I) euro 3.000.000,00 (tre milioni/00) in forma non rotativa (e pertanto senza possibilità di
riutilizzo) per Utilizzi per Firma in relazione a Impegni di Firma Roll-Over relativi a
Finanziamenti Agevolati o a Fondo Perduto;
(II) euro 30.000.000,00 (trenta milioni/00) per Utilizzi per Firma in relazione alla Garanzia
Castelletto utilizzata per euro 12.000.0000 con conseguente cancellazione della parte
restante;
(III) euro 15.000.000,00 (quindici milioni/00) per Utilizzi per Firma in relazione a Bid e
Performance Bonds (ivi inclusi gli Impegni di Firma Roll-Over relativi a Bid e
Performance Bonds.
Fermo restando che:
Bilancio d’esercizio
[69]
- l'importo complessivo degli Utilizzi per Cassa e degli Utilizzi su Effetti erogati e non
rimborsati non potrà eccedere euro 155.500.000,00 (centocinquantacinque milioni e
cinquecento mila/00);
- la Mutuataria avrà la facoltà di utilizzare sino a 10.000.000,00 (dieci milioni/00) di Utilizzi per
Cassa a supporto di Utilizzi per Firma addizionali in relazione a Finanziamenti Agevolati o a
Fondo Perduto ovvero, subordinatamente al raggiungimento di un accordo tra la Mutuataria e
le Banche Finanziatrici Linea A1 circa le forme tecniche di tale utilizzo, per l'erogazione della
quota parte dei Finanziamenti Agevolati o a Fondo Perduto eventualmente non oggetto di
impegno, e complementare alla quota di impegno, del relativo ente o soggetto pubblico.
linea a medio-lungo termine per cassa dell‟importo capitale massimo fino ad euro 3.063.000,00 (tre milioni
sessantatremila/00) (la Linea di Credito B1).
Quest‟ultima è stata interamente utilizzata nell‟esercizio ed il relativo importo è incluso nel saldo dei
finanziamenti con garanzia reale.
Inoltre, il saldo dei finanziamenti con garanzia reale al 31 dicembre 2011 include complessivi 15.159 migliaia di
Euro relativi al finanziamento poliennale Unicredit. Alla firma del Waiver, Amendement and Undertaking
Agreement sottoscritto dalla Società con le controparti ovvero Unicredit Corporate Banking S.p.A., Banca
Popolare di Milano S.C.a.R.L., GE Capital S.p.A., ABC International Bank PlC, Banca Popolare di Verona,
Banco di Brescia S.p.A. e Centrobanca S.p.A, in data 16 settembre 2010 è stato previsto che il contratto di
hedging in essere fino a tale data fosse risolto e, per l'importo complessivamente dovuto pari a 14.690 migliaia
di Euro,, corrispondente al fair value del derivato alla stessa data, è stato concesso un finanziamento il rimborso
del quale è previsto in un unica soluzione al 6 Dicembre 2017. L‟aumento rispetto al saldo del 31 dicembre
2010, pari a 14.792 migliaia di Euro, è dovuto agli interessi maturati che saranno rimborsati alla scadenza.
I finanziamenti senza garanzia reale rappresentano parte di un finanziamento ottenuto da Unicredit Mediocredito
Centrale S.p.A. per 3.297 migliaia di Euro per le attività di ricerca di cui 2.896 migliaia di Euro a tassi agevolati.
I finanziamenti senza garanzia reale a tassi agevolati sono costituiti da finanziamenti a tassi compresi tra lo 0,5%
e lo 0,886% e si riferiscono alle agevolazioni finanziarie erogate in base alle leggi per la ricerca, lo sviluppo e
l‟innovazione industriale.
In conformità allo IAS 20 i finanziamenti a tassi agevolati sono iscritti in base al valore nominale al momento
dell‟erogazione e il contributo governativo viene computato tramite l‟imputazione degli oneri finanziari a conto
economico.
I sopraindicati finanziamenti a medio-lungo termine presentano la seguente movimentazione:
2010 Finanziamenti con
garanzia reale
Finanziamenti senza
garanzia reale a
tassi ordinari
Finanziamenti senza
garanzia reale a
tassi agevolati
Passività per
locazioni finanziarie
Saldo di apertura 152.341 - 43.736 42.651
Accensioni 17.855 401 3.709 -
Rimborsi 126 - (16.420) (1.843)
Saldo di chiusura 170.322 401 31.025 40.808
2011 Finanziamenti con
garanzia reale
Finanziamenti senza
garanzia reale a
tassi ordinari
Finanziamenti senza
garanzia reale a
tassi agevolati
Passività per
locazioni finanziarie
Saldo di apertura 170.322 401 31.025 40.808
Accensioni 367 - - 49.449
Rimborsi - - (7.052) (41.247)
Saldo di chiusura 170.689 401 23.973 49.010
Bilancio d’esercizio
[70]
I sopraindicati finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve, sono rimborsabili come segue:
31/12/2011 31/12/2010
- entro un anno 160.175 9.906
- tra uno e due anni 7.741 160.382
- tra due e tre anni 4.440 11.016
- tra tre e quattro anni 4.399 9.852
- tra quattro e cinque anni 3.776 8.493
- oltre cinque anni 63.542 42.907
Totale 244.073 242.556
La voce Finanziamenti bancari pari a 74.943 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011 contro i 51.237 migliaia di
Euro al 31 dicembre 2010, rappresenta l‟utilizzo della linea Revolving per anticipi di cassa a servizio del capitale
circolante.
La voce Passività per locazioni finanziarie si riferisce prevalentemente al debito sorto al 1 gennaio 2011 in
seguito alla stipula di un nuovo contratto di affitto e alla cancellazione del contratto stipulato in data 30 dicembre
2003 per la vendita e successiva retro locazione di parte del Comprensorio di Settimo Milanese in applicazione
del principio IAS 17. Il debito risultante ammonta a 49.000 migliaia di Euro al 1 gennaio 2011 e 48.709 migliaia
di Euro al 31 dicembre 2011 ed e‟ rimborsabile entro il 2025. La passività per locazioni finanziarie correlate al
nuovo contratto di affitto e‟ stata negoziata ad un tasso effettivo implicito del 16%.
Nel corso dell‟esercizio 2011 la Società ha stipulato un contratto di leasing finanziario per l‟acquisto di
apparecchiature elettroniche dal fornitore T-System per un valore complessivo di 449 migliaia di Euro
rimborsabile entro il 31 marzo 2014. Al 31 dicembre 2011 il saldo del debito finanziario è pari a 301 migliaia di
Euro.
Nel seguito viene riconciliato il debito per la locazione finanziaria con i canoni da pagare:
31/12/2011 31/12/2010
Canoni di locazione fino a scadenza del contratto 127.345 65.328
Interessi impliciti (78.335) (24.520)
Valore attuale dei canoni fino a scadenza del contratto 49.010 40.808
La riduzione degli altri debiti deriva dall‟estinzione della passività di 3.061 migliaia di euro corrispondente alla
valutazione residua in base allo IAS 39 di un credito IRPEG, per un importo nominale pari a 6.861 migliaia di
euro, ceduto nel 2005 e pagato dall‟erario nel corso del primo semestre 2011.
La voce Ratei e risconti passivi si riferisce a ratei di interessi maturati su debiti finanziari e da liquidare
nell‟esercizio successivo.
Liquidità
La liquidità netta al 31 dicembre 2011 e 2010 risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Cassa e valori in cassa - -
Banche conti correnti disponibili 15.875 55.727
Totale 15.875 55.727
Di seguito sono sintetizzate le variazioni della liquidità netta della Società:
31/12/2011 31/12/2010
Cassa generata / (assorbita) dall‟attività operativa (30.211) (2.369)
Cassa generata / (assorbita) dall‟attività d‟investimento (25.889) (23.156)
Cassa generata / (assorbita) dall‟attività finanziaria 16.248 61.793
Variazione dell’esercizio (39.852) 36.268
Bilancio d’esercizio
[71]
Nell‟esercizio al 31 dicembre 2011 Italtel S.p.A. ha assorbito liquidità per un ammontare pari a 39.852 migliaia
di Euro contro 36.268 migliaia di Euro di cassa generata nell‟esercizio precedente.
Cassa generata dall’attività operativa
Il flusso monetario riveniente dall‟attività operativa presenta una variazione negativa di 27.842 migliaia di Euro
passando da 2.369 migliaia di Euro negativi nell‟esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 a 30.211 migliaia di Euro
negativi nell‟esercizio chiuso al 31 dicembre 2011.
La differenza negativa di 27.842 migliaia di Euro consegue a un maggior apporto di cassa per 24.028 migliaia di
Euro riveniente dal flusso operativo prima delle variazioni del capitale circolante al netto di un minor apporto di
cassa per 51.870 migliaia di Euro generato dalla variazione del capitale circolante.
La variazione del capitale circolante ha assorbito 45.304 migliaia di Euro al flusso operativo, mentre nel 2010
aveva generato 6.566 migliaia di Euro al flusso operativo con una variazione negativa nei due esercizi di 51.870
migliaia di Euro. La variazione del capitale circolante va analizzata considerando i seguenti fenomeni
significativi:
un decremento dell‟esposizione verso clienti per 23.918 migliaia di Euro nell‟esercizio 2011 a fronte di un
incremento di 17.971 migliaia di Euro nel 2010, con una variazione positiva netta di 41.889 migliaia di Euro
nel 2011 rispetto al 2010;
un decremento dell‟esposizione verso i fornitori per 63.727 migliaia di Euro nell‟esercizio chiuso al 31
dicembre 2011 a fronte di un incremento di 22.553 migliaia di Euro nell‟esercizio chiuso al 31 dicembre
2010, con una variazione negativa netta di 86.280 migliaia di Euro.
Cassa assorbita dall’attività d’investimento
Nel corso dell‟esercizio al 31 dicembre 2011 l‟attività d‟investimento ha assorbito cassa per 25.889 migliaia di
Euro a fronte di un assorbimento di cassa nel corso dell‟esercizio precedente per 23.156 migliaia di Euro.
Cassa generata dall’attività finanziaria
Nel corso dell‟esercizio 2011 l‟attività finanziaria ha generato cassa per 16.248 migliaia di Euro a fronte di un
flusso positivo di cassa dell‟esercizio precedente per 61.793 migliaia di Euro. La differenza negativa di 45.545
migliaia di Euro rilevata tra gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2010 consegue
essenzialmente al versamento in conto capitale avvenuto nel corso del 2010 per 70.000 migliaia di Euro, a
minori accensioni di nuovi finanziamenti, a minori rimborsi di debiti a medio e lungo termine nel corso
dell‟esercizio 2011 e ad una maggiore variazione netta delle accensioni e rimborsi di prestiti bancari a breve.
Al 31 dicembre 2011 i finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve, presentano le seguenti
caratteristiche:
Tasso variabile Tasso fisso 31/12/2011
- entro un anno 152.467 7.708 160.175
- tra uno e due anni - 7.741 7.741
- tra due e tre anni 194 4.246 4.440
- tra tre e quattro anni 207 4.192 4.399
- tra quattro e cinque anni - 3.776 3.776
- oltre cinque anni 3.063 60.479 63.542
Totale 155.931 88.142 244.073
Bilancio d’esercizio
[72]
Nota 26 Altre Passività
La voce Altre passività risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Risconti passivi plusvalenza su cessione immobili 27.044 11.907
Oneri di mobilità a medio-lungo termine 181 2.449
Ratei e risconti passivi a medio-lungo termine - 2
Cauzioni passive 112 212
Totale 27.337 14.570
La voce Risconti passivi plusvalenza su cessione immobili si incrementa per effetto dell‟estinzione del contratto
di locazione finanziaria dell‟area industriale di Castelletto datato 30 dicembre 2003 e della stipula del nuovo
contratto di cui alla nota 7 Immobili impianti e macchinari. L‟incremento del risconto passivo della plusvalenza
al 1 gennaio 2011, momento della prima rilevazione del nuovo contratto, ammontava a 18.589 migliaia di Euro
di cui 379 migliaia di Euro come quota corrente e 18.210 migliaia di Euro come quota non corrente. Alla data di
chiusura del bilancio l‟incremento del risconto passivo rispetto al 31 dicembre 2010 risulta di 15.136 migliaia di
Euro.
Gli oneri di mobilità a medio-lungo termine si riducono a seguito della riclassifica della passività nei debiti a
breve termine.
Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro fair value.
Nota 27 Debiti commerciali
La voce Debiti commerciali risulta così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Debiti verso fornitori 134.845 168.508
Debiti verso società controllate 92 61
Debiti verso società consociate 662 752
Totale 135.599 169.321
Di seguito si elencano i debiti commerciali espressi in valute diverse dall‟Euro al 31 dicembre 2011: (migliaia)
Valuta estera Euro
Dollaro USA 104.389 80.678
Sterlina inglese 310 372
Rublo (60) (1)
Peso colombiano 2.432.123 973
Peso Filippino 474 7
I debiti verso le società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia e Cisco sono dettagliati nella Nota 41
– Rapporti con entità correlate.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data del bilancio approssimi il loro fair value.
Nota 28 Debiti per imposte correnti
La voce Debiti per imposte correnti al 31 dicembre 2011 è pari a zero.
31/12/2011 31/12/2010
IRES - -
IRAP - -
Totale - -
Bilancio d’esercizio
[73]
Nota 29 Altri debiti e passività
La voce Altri debiti e passività risulta dettagliabile come segue:
31/12/2011 31/12/2010
Debiti inerenti il personale 21.594 32.941
Debiti verso istituti previdenziali 3.258 3.947
Ratei e risconti passivi 5.150 8.196
Risconto quota a breve plusvalenza Castelletto 2.080 1.701
IVA a debito - 8.039
IVA differita 638 -
Ritenute d'acconto da versare 2.604 2.849
Altri tributari - -
Anticipi da clienti 1.834 4.701
Altre passività 3.388 5.485
Totale 40.546 67.859
Il decremento dei debiti inerenti il personale è dovuto prevalentemente agli accantonamenti per la parte variabile
della retribuzione correlata al raggiungimento degli obiettivi aziendali (Management By Objective), rilevati al 31
dicembre 2010 e non stanziati nel bilancio al 31 dicembre 2011.
La voce Risconto quota a breve plusvalenza Castelletto si incrementa per 379 migliaia di Euro a seguito
dell‟estinzione del vecchio contratto di locazione finanziaria e della stipula del nuovo contratto di cui alla nota 7
Immobili, impianti e macchinari e alla nota 26 Altre passività non correnti.
Gli anticipi da clienti rilevati a fronte di accordi commerciali sono pari a 1.834 migliaia di Euro e si
decrementano di 2.867 migliaia di Euro per effetto del completamento dei lavori in corso al 31 dicembre 2010.
La riduzione delle Altre passività è determinata principalmente dall‟estinzione del debito verso
l‟Amministrazione straordinaria TCS – Tecnosistemi (1.000 migliaia di Euro) e dalla chiusura di accertamenti di
natura diversa effettuati in esercizi precedenti.
Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro fair value.
Nota 30 Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nelle seguenti tabelle sono rappresentati i ricavi delle vendite e prestazioni rilevati negli esercizi chiusi al 31
dicembre 2011 e 2010, distinti per cliente e per area geografica.
i) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per cliente
(a) Include esclusivamente Telecom Italia S.p.A., Telecom Italia Sparkle S.p.A. e le società partecipanti al progetto PEB
ii) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per area geografica
2011 2010
Italia 238.007 277.406
Altri paesi europei 30.528 26.281
America Centrale e Latina 50.876 42.377
USA 297 1.811
Africa 764 9.339
Asia 1.939 1.850
Totale 322.411 359.064
2011 2010
Telecom Italia (a) 112.580 132.909
Altri operatori italiani 71.353 88.841
Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione 65.007 60.363
Operatori esteri 73.471 76.951
Totale 322.411 359.064
Bilancio d’esercizio
[74]
Nota 31 Altri proventi
La voce Altri proventi risulta così composta:
2011 2010
Contributi 4.332 4.194
Plusvalenze da alienazione 3.138 1.721
Assorbimento fondi e altri 44.060 39.477
Totale 51.530 45.392
I contributi in conto esercizio per 4.332 migliaia di Euro sono relativi a contributi in conto esercizio per costi
sostenuti per l‟attività di ricerca e sviluppo e comprendono la quota di contributi in conto capitale (13 migliaia di
Euro), conseguiti a partire dall‟esercizio 2007, imputata a conto economico con il progredire dell‟ammortamento
dei cespiti cui si riferiscono.
Le plusvalenze da alienazione includono la quota di competenza dell‟esercizio della plusvalenza relativa
all‟operazione di Sale and Lease Back dell‟immobile di Castelletto (3.073 migliaia di Euro) e le plusvalenze
derivanti dalle vendite di immobilizzazioni materiali realizzate nell‟esercizio (65 migliaia di Euro).
La voce assorbimento fondi e altri include i contributi Cisco legati al “Cisco Value Incentive Program” per 2.297
migliaia di Euro (1.907 migliaia di Euro nel 2010), proventi verso società del Gruppo fatturati secondo quanto
previsto dai contratti di Management Services per 5.849 migliaia di Euro (7.365 migliaia di Euro nel 2010);
rivalse costi verso terzi per 2.276 migliaia di Euro (2.208 migliaia di Euro nel 2010), sopravvenienze attive per
11.244 migliaia di Euro (13.774 migliaia di Euro nel 2010) e assorbimento fondi per 21.356 migliaia di Euro
(13.545 migliaia di Euro nel 2010).
Nota 32 Acquisti di materiali e servizi esterni
La voce Acquisti di materiali e servizi risulta così composta:
2011 2010
Acquisti di materiali 174.104 176.026
Acquisti di servizi 71.820 76.796
Totale 245.924 252.822
Il dettaglio degli acquisti di materiali e servizi da società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia e
Cisco è riportato nella Nota 41 Rapporti con parti correlate alla quale si rimanda.
Nota 33 Costo del lavoro
La voce Costo del lavoro risulta così composta:
2011 2010
Salari e stipendi 66.134 87.189
Oneri sociali 23.202 23.537
Trattamento fine rapporto 6.609 6.913
Mobilità e altri oneri non ricorrenti 8.083 5.418
Altri 384 365
Totale 104.412 123.422
La voce Salari e stipendi al 31.12.2010 include la parte variabile dal salario correlata al raggiungimento di
obiettivi aziendali (Management By Objective) non maturati al 31 dicembre 2011.
Il costo del lavoro include oneri non ricorrenti di ristrutturazione per complessivi 8.083 migliaia di Euro (nel
2010 erano 5.418 migliaia di Euro) relativi a oneri di mobilità e di indennità per il personale uscito nel corso
dell‟esercizio e per il personale la cui uscita è prevista nell‟esercizio successivo.
Bilancio d’esercizio
[75]
Gli organici diminuiscono da 1.728 unità al 31 dicembre 2010 (di cui 13 dipendenti locali presso cantieri esteri e
branch all‟estero) a 1.640 al 31 dicembre 2011 (di cui 14 dipendenti locali presso cantieri esteri e branch
all‟estero).
Il numero medio dei dipendenti nell‟esercizio è risultato di 1.683 unità, così ripartito per categoria:
2011 2010
Dirigenti 89 109
Quadri 378 413
Impiegati 1.213 1.404
Operai 3 5
Totale 1.683 1.931
Nota 34 Ammortamenti e svalutazioni
La voce Ammortamenti e svalutazioni risulta così composta:
2011 2010
Costi di sviluppo 28.600 28.145
Altri beni immateriali 3.688 4.703
Terreni in leasing finanziario 870 -
Fabbricati industriali 3.107 3.865
Impianti e macchinario 594 1.071
Attrezzature industriali e commerciali 2.969 4.051
Altri beni 920 1.328
Svalutazione avviamento 130.000 -
Totale 170.748 43.163
L‟ammortamento degli Altri beni immateriali si riferisce all‟ammortamento dei software applicativi.
L‟ammortamento delle Immobilizzazioni materiali è determinato sulla base del criterio economico-tecnico e
risulta dall'applicazione di aliquote che corrispondono a quelle fiscali ordinarie.
2011 2010 Aliquote prevalenti (%)
adottate nel 2011
Terreni in leasing finanziario 870 - 6,67
Terreni in leasing finanziario A) 870 -
Fabbricati di proprietà sociale 710 713 3,00
Fabbricati in leasing finanziario 2.397 3.152 6,67
Totale Fabbricati B) 3.107 3.865
Impianti e macchinario:
Impianti generici 570 1.024 10,0
Impianti ecologici 1 2 15,0
Impianti specifici e automatici 23 45 15,5
Autoveicoli industriali - - 20,0
Totale Impianti e macchinario C) 594 1.071
Attrezzature industriali e commerciali D) 2.969 4.051 25,0
Altri beni:
Attrezzature diverse 8 7 25,0
Mobili e dotazioni d‟ufficio 154 160 12,0
Calcolatori e sistemi per progettazione
e office automation
729 1.108 20,0
Telefoni portatili e radiotelefoni 1 2 20,0
Autovetture 28 51 25,0
Totale Altri beni E) 920 1.328
Totale generale A+B+C+D+E 8.460 10.315
Bilancio d’esercizio
[76]
Per la svalutazione dell‟Avviamento si rimanda alla precedente Nota 8.
Nota 35 Altri costi operativi
La voce Altri costi operativi risulta così composta:
2011 2010
Oneri diversi di gestione 4.557 12.378
Accantonamenti per rischi 1.423 3.833
Svalutazione di crediti 225 161
Totale 6.205 16.372
Gli oneri diversi di gestione ammontano a 4.557 migliaia di Euro e sono costituiti da:
2011 2010
Imposte indirette e tasse dell'esercizio 1.123 1.586
Costi e storni di ricavi di esercizi precedenti 2.494 2.837
Perdite su crediti - 7.460
Contributi associativi 325 294
Borse di studio per stages aziendali 10 3
Penalità contrattuali 556 31
Altri oneri di gestione 41 158
Minusvalenze da alienazione e demolizione cespiti 8 9
Totale 4.557 12.378
Nota 36 Variazione delle rimanenze
Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto.
2011 2010
Materie prime, sussidiarie e di consumo 3 20
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati (1.105) 2.079
Prodotti finiti e merci 6.656 4.793
Totale 5.554 6.892
Nota 37 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
La voce Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni pari a 23.919 migliaia di Euro nell‟esercizio chiuso al
31 dicembre 2011 (25.529 migliaia di Euro nel 2010) è riferita a capitalizzazioni tra le immobilizzazioni
materiali e immateriali del costo di acquisto o produzione, non comprensivo di oneri finanziari.
Nell‟esercizio al 31 dicembre 2011 la voce si riferisce per 23.689 migliaia di Euro (25.356 migliaia di Euro al 31
dicembre 2010) alla capitalizzazione di costi di sviluppo aventi le caratteristiche descritte nel relativo principio
contabile.
Nota 38 Proventi finanziari e Oneri finanziari
Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto.
2011 2010
Oneri Proventi
Oneri /
(Proventi)
netti
Oneri Proventi
Oneri /
(Proventi)
netti
Differenze cambio 11.059 8.736 2.323 14.031 11.431 2.600
Interessi 14.008 395 13.613 14.945 487 14.458
Altri 15.957 15.206 751 4.043 4.374 (331)
Totale 41.024 24.337 16.687 33.019 16.292 16.727
Bilancio d’esercizio
[77]
Gli Oneri finanziari netti passano da 16.727 migliaia di Euro nel 2010 a 16.687 migliaia di Euro nel 2011. Le
Differenze cambio nette negative passano da 2.600 migliaia di Euro nel 2010 a 2.323 migliaia di Euro nel 2011.
Gli Interessi passivi netti passano da 14.458 migliaia di Euro nel 2010 a 13.613 migliaia di Euro nel 2011. Il
miglioramento di 845 migliaia di Euro è dovuto principalmente per 3.237 migliaia di Euro a minori oneri
derivanti dall‟estinzione di un Interest Rate Swap sottoscritto quale copertura del rischio di oscillazione del tasso
di interesse sui finanziamenti a medio-lungo termine e ora convertito in un prestito a lungo termine a tasso fisso,
per 241 migliaia di Euro alla riduzione degli spread applicati sia sul debito a lungo termine che sul debito a
breve, al netto di un maggior utilizzo della linea revolving a breve termine. Entrambi i fenomeni sono
conseguenti al rifinanziamento del debito conclusosi con gli Istituti Finanziatori alla fine del terzo trimestre
2010. Gli effetti positivi precedentemente esposti sono parzialmente compensati da maggiori oneri relativi al
nuovo contratto di affitto del Comprensorio di Settimo Milanese per 2.597 migliaia di Euro.
Gli altri oneri e proventi finanziari netti subiscono una variazione netta negativa di 1.082 migliaia di Euro
attribuibile prevalentemente: per 13.138 migliaia di Euro alla svalutazione del credito finanziario verso la società
controllante Italtel Group S.p.A. compensata per 6.883 migliaia di Euro all‟aumento dei dividendi su
partecipazioni controllate, per 3.061 migliaia di Euro alla plusvalenza derivante dalla chiusura della passività di
pari importo corrispondente alla valutazione residua, in base allo IAS 39, di un credito IRPEG di 6.861 migliaia
di Euro, ceduto nel 2005 e pagato dall‟erario nel corso del primo semestre 2011. Si aggiunge inoltre il mark-to-
market delle operazioni forward in Dollari USA positivo nel 2011 per 1.618 migliaia di Euro (negativo nel 2010
per 178 migliaia di Euro).
Nota 39 Oneri/Proventi da valutazione partecipazioni
La voce Oneri/Proventi da valutazione partecipazioni risulta così composta:
2011 2010
Oneri Proventi
Oneri /
(Proventi)
netti
Oneri Proventi
Oneri /
(Proventi)
netti
Oneri/(Proventi) da valutazione di
partecipazioni / Altri 1.667 4.275 (2.608) 672 767 (95)
Totale 1.667 4.275 (2.608) 672 767 (95)
I Proventi netti da valutazione di partecipazione passano 767 migliaia di Euro nel 2010 a 4.275 migliaia di Euro
nel 2011. L‟incremento di 2.513 migliaia di Euro è determinato dalla restituzione del versamento in conto
capitale della società Italtel BV svalutato in esercizi precedenti.
Le svalutazioni/rivalutazioni in società controllate e collegate rilevate nell‟esercizio sono dettagliate
nell‟Allegato 1.
Nota 40 Imposte dell’esercizio
Lo schema di riconciliazione dell‟imposta effettiva relativa al Società risulta così dettagliabile:
(a) Determinato applicando l‟aliquota fiscale teorica del 27,5% al risultato d‟esercizio prima delle imposte
2011 2010
Imposte teoriche (a) (40.992) (8.062)
IRAP 1.200 2.450
IRAP anno precedente (102) 263
Ritenute d‟acconto Argentina 2.554 -
Svalutazione avviamento Italtel S.p.A. non deducibile 35.750 -
Differite non rilevate su perdite fiscali e differenze temporanee (573) -
Componenti positivi non soggetti a tassazione (119) (1.315)
Componenti non deducibili (esenti) fiscalmente 3.849 3.668
Imposte sul reddito branch offices 37 8
Imposta effettiva 1.604 (2.988)
Bilancio d’esercizio
[78]
Nota 41 Rapporti con entità correlate
Nell‟esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 e 2011 Italtel S.p.A. ha avuto rapporti con entità correlate dettagliabili
come segue:
31 dicembre 2010 Crediti
commerciali
Crediti
finanziari
Altri
crediti
Debiti
commerciali
Debiti
finanziari
Altri
debiti
Società controllate:
Cons. Italtel Telesis in liquidazione - 544 - - - -
Italtel Argentina SA 10.881 - - (1) - -
Italtel Brasil Ltd 5.179 2.044 1 (30) - -
Italtel SA 2.277 - - - (7.942) -
Italtel France S.A.S. 5.268 - - - (2.815) -
Italtel Kenya Ltd 474 - - (31) - -
Italtel Middle East FZ-LLC 878 - - - - -
Italtel Nga – Next Generation Access
S.p.A. in liquidazione - -
-
- (220) -
Italtel Poland SP.Zo.o. 1.303 - - - (213) -
OOO Italtel Russia in liquidazione
(estinta il 31 maggio 2012) - -
-
1 - -
Italtel Arabia Ltd 2.667 188 - - - -
Italtel Perù S.A.C. 8.685 - - - - -
Totale 37.612 2.776 1 (61) (11.190) -
Società consociate:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione 59 -
-
(45) - -
Consorzio Hermes in liquidazione 27 - - (74) - -
Italtel Deutschland Gmbh 3.355 883 - - - -
Italtel Telecomunications Hellas EPE 2.675 7 - - - -
Italtel Belgium Sprl - - - (504) - -
Italtel UK Ltd 159 487 - (128) - -
Totale 6.275 1.377 - (751) - -
Società controllante:
Italtel Group S.p.A. - 12.578 - - - -
Totale - 12.578 - - - -
Altre parti correlate:
Clayton Dubilier & Rice - - - - - (513)
SocietàTelecom Italia 44.848 - - (1.240) (157) (2.896)
SocietàCisco Systems 5.110 - - (90.957) (3) -
Totale 49.958 - - (92.197) (160) (3.409)
Totale complessivo 93.845 16.731 1 (93.009) (11.350) (3.409)
Bilancio d’esercizio
[79]
31 dicembre 2011 Crediti
commerciali
Crediti
finanziari
Altri
crediti
Debiti
commerciali
Debiti
finanziari
Altri
Debiti
Società controllate:
Cons. Italtel Telesis in liquidazione - 557 - - - -
Italtel BV - - - - (133) -
Italtel Argentina SA 14.056 - - (1) - -
Italtel Brasil Ltd 2.255 - 1 (31) - -
Italtel SA 1.282 - - - (6.305) -
Italtel France S.A.S. 5.653 - - (5) (1.473) -
Italtel Kenya Ltd 534 - - (32) - -
Italtel Middle East FZ-LLC 834 - - - (737) -
Italtel Oman 290 - - - - -
Italtel Nga – Next Generation Access
S.p.A. in liquidazione 1 -
-
- (214) -
Italtel Poland SP.Zo.o. 1.162 - - - -
OOO Italtel Russia in liquidazione
(estinta il 31 maggio 2012) - -
-
1 - -
Italtel Arabia Ltd 2.412 - - (24) - -
Italtel Perù S.A.C. 3.525 - - - - -
Totale 32.004 557 1 (92) (8.862) -
Società consociate:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione 59 -
- (52) - -
Consorzio Hermes in liquidazione 27 - - (84) - -
Italtel Deutschland Gmbh 3.146 - - - (2.773) -
Italtel Telecomunications Hellas EPE 1.105 7 - - - -
Italtel Belgium Sprl - - - (394) - -
Italtel UK Ltd 164 512 - (132) - -
Totale 4.501 519 - (662) (2.773) -
Società controllante:
Italtel Group S.p.A. 1 - - - - -
Totale 1 - - - - -
Altre parti correlate:
Clayton Dubilier & Rice - - - - - (148)
SocietàTelecom Italia 22.415 - - (291) - -
SocietàCisco Systems 14 - - (72.768) - -
Totale 22.429 - - (73.059) - (148)
Totale complessivo 58.935 1.076 1 (73.813) (11.635) (148)
Bilancio d’esercizio
[80]
2010 Vendite Acquisti Proventi / (Oneri)
finanziari
Altro
Società controllate:
Consorzio Italtel Telesis in liquidazione - - 8 -
Italtel Argentina S.A. 17.400 - - -
Italtel Brasil Ltd 5.645 - 34 1.677
Italtel SA 2.494 - (104) 471
Italtel France S.A.S. 6.645 - (66) 1.230
Italtel Kenya Ltd 36 - - 76
Italtel Middle East FZ-LLC 910 - (11) 293
Italtel Nga – Next Generation Access S.p.A.
in liquidazione - - (4) -
Italtel Poland SP.Zo.o. 653 - (5) 223
OOO Italtel Russia in liquidazione
(estinta il 31 maggio 2012) 3 (9) - (5)
Italtel Arabia Ltd 246 - - 1.035
Italtel Perù S.A.C. 12.436 - - 306
Totale 46.468 (9) (148) 5.306
Società consociate:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione - - - (6)
Consorzio Hermes in liquidazione - - - (4)
Italtel Deutschland Gmbh 3.840 - 3 640
Italtel Telecommunications Hellas EPE 2.780 - - 29
Italtel Belgium Sprl - (867) - -
Totale 6.620 (867) 3 659
Società controllante:
Italtel Group S.p.A. - - 188 1
Totale - - 188 1
Altre parti correlate:
Clayton Dubilier & Rice - - - (29)
Società Telecom Italia 167.481 (2.617) - -
Società Cisco Systems 4.116 (159.683) - 1.882
Totale 171.597 (162.300) - 1.853
Totale complessivo 224.685 (163.176) 43 7.819
Bilancio d’esercizio
[81]
2011 Vendite Acquisti Proventi / (Oneri)
finanziari
Altro
Società controllate:
Consorzio Italtel Telesis in liquidazione - - 12 -
Italtel Argentina S.A. 17.936 (5) - (928)
Italtel Brasil Ltd 5.199 - 18 (493)
Italtel SA 2.846 (1) (165) 571
Italtel France S.A.S. 6.135 (5) (47) 1.565
Italtel Kenya Ltd 300 - - 113
Italtel Middle East FZ-LLC 209 - (9) 258
Italtel Oman 48 - - 242
Italtel Nga – Next Generation Access S.p.A.
in liquidazione - - (5) 1
Italtel Poland SP.Zo.o. 1.077 - - 284
OOO Italtel Russia in liquidazione
(estinta il 31 maggio 2012) - - - 242
Italtel Arabia Ltd 597 (24) - 1.412
Italtel Perù S.A.C. 14.632 - - 78
Totale 48.979 (35) (196) 3.345
Società consociate:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione - - - (7)
Consorzio Hermes in liquidazione - - - (9)
Italtel Deutschland Gmbh 4.598 - (21) 1.087
Italtel Telecommunications Hellas EPE 1.945 - - 431
Italtel Belgium Sprl - - - -
Totale 6.543 - (21) 1.502
Società controllante:
Italtel Group S.p.A. - - 284 1
Totale - - 284 1
Altre parti correlate:
Clayton Dubilier & Rice - - - (1)
Società Telecom Italia 144.790 (2.669) - -
Società Cisco Systems 5 (163.446) (143) 2.333
Totale 144.795 (166.115) (143) 2.332
Totale complessivo 200.317 (166.150) (76) 7.180
Per quanto riguarda i dirigenti aventi responsabilità strategiche, nel 2011 e nel 2010 gli stessi hanno maturato
emolumenti per un ammontare complessivo rispettivamente pari a 3.843 migliaia di Euro e 2.865 migliaia di
Euro. Tali emolumenti sono dettagliabili come segue:
2011 2010
Emolumenti con pagamento a breve termine 3.677 2.690
Benefici successivi al termine del rapporto (TFR) 166 175
Totale 3.843 2.865
Alcuni membri degli organi di amministrazione della Società nonché alcuni dei principali dirigenti di Italtel
S.p.A. partecipano al Piano di azionariato diffuso (Piano A), al Piano di stock option e di acquisto azioni (Piano
C) oltre che a un Piano di stock option per Manager e Key Contributor (Piano B).
Bilancio d’esercizio
[82]
Nota 42 Impegni
Italtel S.p.A. è parte di contratti di locazione a carattere operativo aventi a oggetto essenzialmente autovetture e
apparati informatici. La tabella seguente riepiloga gli impegni in essere relativamente a tali contratti.
31/12/2011 31/12/2010
Da rimborsare
- entro un anno 1.708 2.479
- tra uno e due anni 1.607 1.595
- tra due e tre anni 1.640 1.438
- tra tre e quattro anni 375 307
- tra quattro e cinque anni 430 314
- oltre cinque anni 449 191
Totale 6.209 6.324
Al 31 dicembre 2011 e 2010 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di
servizi a carattere pluriennale.
Nota 43 Corrispettivi alla Società di Revisione
Ai sensi dell‟Art. 37 comma 16 del Decreto legislativo n. 39/2010, recante modifiche al Codice Civile, che ha
introdotto all‟interno dell‟Art. 2427 del Codice Civile il numero 16-bis, il seguente prospetto riporta i
corrispettivi di competenza dell‟esercizio 2011 per i servizi di revisione legale dei conti resi alla Società da
PriceWaterhouseCoopers.
2011
Servizi di revisione 273
Servizi di consulenza fiscale 23
Totale costi 2011 per servizi di revisione 296
Nota 44 Eventi successivi
Salvo quanto commentato nella nota degli Eventi successivi riportata nella relazione sulla gestione, alla data di
predisposizione del presente bilancio, non sono intervenuti ulteriori fatti di rilievo tali da essere rappresentati nei
dati di bilancio.
Bilancio d’esercizio
[83]
Nota 45 Elenchi delle società partecipate
Elenco delle altre partecipazioni in società controllate e collegate valutate al costo
Denominazione sociale
(attività)
Sede Divisa Capitale
sociale
Quote possedute % Valore di
carico
Controllate italiane:
Italtel N.G.A. S.p.A. (già CERM Palermo
S.c.p.A.) in liquidazione
(ricerca)
Carini (PA) Euro 212.500 100 Italtel S.p.A. 206
Consorzio Italtel Telesis in liquidazione
(sistemi telematici integrati)
Settimo
Milanese
Euro 516.456 100 Italtel S.p.A 13
Controllate estere:
Italtel BV
(commerciale e finanziaria)
Amsterdam
(Olanda)
Euro 6.000.000 100 Italtel S.p.A 9.226
Italtel Argentina SA
(sistemi di telecomunicazioni)
Buenos Aires
(Argentina)
P.A. 4.030.000 71,46
28,54
Italtel BV
Italtel S.p.A
284
OOO Italtel Russia in liquidazione
(sistemi di telecomunicazioni)
(estinta il 31 maggio 2012)
S.Pietroburgo
(Federazione
Russa)
Rublo 20.000 99,99
0,01
Italtel BV
Italtel S.p.A.
-
Italtel Kenya Ltd
(sistemi di telecomunicazioni)
Nairobi
(Kenya)
Scellino
kenyota
500.000 99,98
0,02
Italtel BV
Italtel S.p.A
-
Italtel Brasil Ltda
(sistemi di telecomunicazioni)
San Paolo
(Brasile)
Real
brasiliano
6.586.636 85,12
14,88
Italtel S.p.A
Italtel BV
1.775
Italtel France Sas
(commerciale)
Suresnes
(Francia)
Euro 40.000 100 Italtel S.p.A 40
Italtel Poland Sp.Zo.O.
(commerciale)
Varsavia
(Polonia)
Zloty
Polacco
400.000 100 Italtel S.p.A -
Italtel Middle East Fz-LLC
(commerciale)
Dubai
(Emirati Arabi)
AED 2.500.000 100 Italtel S.p.A 139
Italtel Arabia Ltd
(commerciale)
Riyad (Arabia
Saudita)
SAR 3.287.980 90,00
10,00
Italtel S.p.A
Italtel BV
-
Italtel Perù S.A.C.
(commerciale)
Lima
(Perù)
Nuevo
Soles
641.000 90,00
10,00
Italtel BV
Italtel S.p.A
14
Italtel de Venezuela S.A.
(commerciale)
Caracas
(Venezuela)
Bolivar
Fuerte
940.000 95,00
5,00
Italtel S.p.A
Italtel BV
285
Collegate italiane:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione
(reti a larga banda)
Milano Euro 260.000 30,00 Italtel S.p.A 76
Consorzio Hermes in liquidazione
(sistemi di trasmissione)
Milano Euro 510.000 24,00 Italtel S.p.A 118
Collegate estere:
Italtel Telecom. Hellas EPE
(commerciale)
Atene
(Grecia)
Euro 18.000 80,00
20,00
Italtel Group
Italtel S.p.A
4
Bilancio d’esercizio
[84]
Elenco delle altre partecipazioni valutate al costo
Denominazione sociale
(attività)
Sede Divisa Capitale
sociale
Quote possedute % Valore di
carico
Cefriel – S.c.r.l.
(formazione e ricerca)
Milano Euro 100.350 5,80 Italtel S.p.A. 36
Consorzio Milano Ricerche
(progettazione e ricerca)
Milano Euro 186.431 8,30 Italtel S.p.A. 15
Consel – Consorzio Elis per la
Formazione Professionale Superiore -
S.c.r.l.
Roma Euro 51.000 2,50 Italtel S.p.A. 1
SISTEL - Comunicaçoes, Automaçao e
Sistemas S.A.
(sistemi di telecomunicazioni)
Monte de
Caparica
(Portogallo)
Euro 10.338.838 0,88
0,72
Italtel S.p.A.
Italtel BV
29
Consorzio MIP - Politecnico di Milano Milano Euro 150.000 5,88 Italtel S.p.A. -
Consorzio Nazionale Imballaggi CONAI
(gestione degli imballaggi)
Roma Euro variabile 0,005 Italtel S.p.A. 1
Consorzio COFRIDIP Padova Euro 28.402 9,09 Italtel S.p.A. 2
S.P.S. S.p.A. in liquidazione nd Euro nd 7,00 Italtel S.p.A. -
Distretto Tecnologico Sicilia Micro e
Nano Sistemi s.c.a.r.l.
Catania Euro 600.000 4,55 Italtel S.p.A. 27
Allegati al bilancio
[85]
Allegati al bilancio
Allegato 1: Partecipazioni delle immobilizzazioni finanziarie e versamenti in c/ partecipazioni (migliaia di Euro)
31/12/10 Variazioni dell'esercizio 31/12/11
Costo e Svalutazioni Valore a Acquisizioni/ Alienazioni Svalutazioni (-) Utilizzo Totale Costo Svalutazioni Valore a
Versamenti bilancio Sottoscrizioni Riduzioni Ripristini svalutazioni variazioni bilancio
c/partecipazioni Versam.c/part. di valore (+) dell'esercizio
Partecipazioni in imprese controllate:
Italtel NGA-Next Generation Access S.p.A. in liquidazione 212 - 212 - - (6) - (6) 212 (6) 206
Consorzio Italtel Telesis in liquidazione 517 (496) 21 - - (8) - (8) 517 (504) 13
Italtel B.V.* 10.289 - 10.289 - (1.063) - - (1.063) 9.226 - 9.226
Italtel Argentina S.A. 110 - 110 174 - - - 174 284 - 284
Italtel Kenya LTD - - - - - - - - - - -
Italtel Brasil LTDA 1.775 - 1.775 - - - - - 1.775 - 1.775
Italtel France S.A.S. 40 - 40 - - - - - 40 - 40
Italtel Poland SP. ZO.O** 1.281 (1.180) 101 - - (101) - (101) 1.281 (1.281) -
Italtel Middle East FZ-LLC 550 (207) 343 - - (204) - (204) 550 (411) 139
OOO Italtel Russia in liquidazione - - - - - - - - - - -
Italtel Arabia LTD**** 1.995 (1.939) 56 643 - (699) - (56) 2.638 (2.638) -
Italtel Perù S.A.C 14 (7) 7 - - 7 - 7 14 - 14
Italtel Venezuela S.A *** 285 - 285 - - - - - 285 - 285
17.068 (3.829) 13.239 817 (1.063) (1.011) - (1.257) 16.822 (4.840) 11.982
* include il versamento in conto aumento capitale pari a 3,217 migliaia di euro al 31.12.2011
** include il versamento in conto aumento capitale pari a 1.178 migliaia di euro al 31.12.2011
*** include il versamento in conto aumento capitale pari a 1 migliaia di euro al 31.12.2011
**** include il versamento in conto aumento capitale pari a 2.102 migliaia di euro al 31.12.2011
31/12/10 Variazioni dell'esercizio 31/12/11
Costo Svalutazioni Valore a Acquisizioni/ Alienazioni Svalutazioni (-) Utilizzo Totale Costo Svalutazioni Valore a
bilancio Sottoscrizioni Riduzioni Ripristini svalutazioni variazioni bilancio
di valore (+) dell'esercizio
Partecipazioni in imprese collegate:
Italtel Telecommunications Hellas EPE 4 - 4 - - - - - 4 - 4
Consorzio Hermes in liquidazione 118 - 118 - - - - - 118 - 118
Cored Consorzio Reti Duemila in liquidazione 77 (1) 76 - - - - - 77 (1) 76
199 (1) 198 - - - - - 199 (1) 198
31/12/10 Variazioni dell'esercizio 31/12/11
Costo Svalutazioni Valore a Acquisizioni/ Alienazioni Svalutazioni (-) Utilizzo Totale Costo Svalutazioni Valore a
bilancio Sottoscrizioni Riduzioni Ripristini svalutazioni variazioni bilancio
Versam.c/part. di valore (+) dell'esercizio
Partecipazioni in altre imprese:
S.P.S. Spa in liquidazione 11 (11) - - - - - - 11 (11) -
Cefriel - S.c.r.l. 36 - 36 - - - - - 36 - 36
Consorzio Nazionale Imballaggi Conai 1 - 1 - - - - - 1 - 1
Sistel - Comunicaçoes, Automaçao e Sistemas S.A. 91 (62) 29 - - - - - 91 (62) 29
Consel - Consorzio Elis per la formaz. Professionale - S.c.r.l. 1 - 1 - - - - - 1 - 1
Consorzio Cofridip 2 - 2 - - - - - 2 - 2
Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sististemi S.c.a.r.l 23 - 23 4 - - - 4 27 - 27
Consorzio Cost.Milano Ricerche Centro Inn.tecnologica 15 - 15 - - - - - 15 - 15
180 (73) 107 4 - - - 4 184 (73) 111
Allegati al bilancio
[86]
Allegato 1.1: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate
(migliaia di euro)
Denominazione Sede Capitale Capitale Patrimonio Utile Quota Corrispon- Valore di Differenze
Sociale Sociale netto (perdita) parteci- dente PN carico
in valuta estera in Euro pazione di bilancio * (A-B)
% (A) (B)
Imprese controllate
ITALTEL NGA Next Generation Access S.p.A. IN
LIQUIDAZIONE CARINI (PA) 213 206 (6) 100 206 206 -
ITALTEL B.V.* AMSTERDAM 6.000 10.078 5.549 100 10.078 9.226 852
CONSORZIO TELESIS IN LIQUIDAZIONE SETTIMO MILANESE 516 (491) (17) 100 (491) 13 (504)
ITALTEL ARGENTINA S.A. BUENOS AIRES 724 4.324 2.565 28,54 1.234 284 950
Pesos 4.030.000
ITALTEL BRASIL LTDA S.PAOLO 2.726 3.338 2.782 85,12 2.841 1.775 1.066
Reais 6.586.636
ITALEL KENYA LTD NAIROBI 5 (221) (90) 0,02 - - -
Scellino kenyota 500.000
ITALTEL POLAND SP. ZO.O* VARSAVIA 90 (173) (285) 100 (173) - (173)
Zloty polacco 400.000
ITALTEL MIDDLE EAST FZ-LLC DUBAI 526 139 (76) 100 139 139 -
Dhiram Em. Ar. 2.500.000
ITALTEL FRANCE S.A.S. SURESNES 40 936 892 100 936 40 896
OOO ITALTEL RUSSIA IN LIQUIDAZIONE* SAN PIETROBURGO - 175 (279) 0,01 - - -
Rubli 20.000
ITALTEL ARABIA LTD* RIYAHD 678 (474) (1.152) 90 (427) - (427)
Riyal 3.287.980
ITALTEL PERU' S.A.C.* LIMA 184 905 757 10 91 14 77
Nuevos soles 641.000
ITALTEL VENEZUELA S.A.* CARACAS - - - 95 - 285 (285)
Bolivar Fuerte 940.000
Imprese collegate
ITALTEL TELECOMMUNICATIONS HELLAS EPE ATENE 18 822 133 20 164 4 160
CONSORZIO HERMES IN LIQUIDAZIONE MILANO 510 516 - 24 118 118 -
CONSORZIO RETI DUEMILA IN LIQUIDAZIONE MILANO 260 255 - 30 76 76 -
* il valore di carico include i versamenti in conto aumento di capitale