Post on 28-Sep-2018
Inclusione sociale e dinamiche interculturali
Elio Gilberto Bettinelli
focus
Gli alunni “stranieri Fare scuola
nella classe multiculturale
Le due direttrici della ricerca educativa interculturale (M. Fiorucci)
Non solo lessico
• Stranieri• Immigrati• Extracomunitari• Seconde generazioni (G2) • con retroterra migratorio• CNI• Clandestini• Irregolari
Termini e rappresentazioni
• In un mondo in cui l’informazione diventa risorsa centrale, le parole che utilizziamo non sono più soltanto modi di nominare le cose, ma acquistano il potere di farle esistere, di renderle parte del nostro tessuto sociale quotidiano. Dunque non è indifferente il linguaggio con cui ci indirizziamo agli effetti delle grandi migrazioni contemporanee e al confronto inevitabile tra le culture che si produce in una società planetaria nella quale i confini tradizionali che le separavano si indeboliscono o vengono distrutti. Il fatto che utilizziamo una categoria o un’altra per qualificare tali fenomeni è già quasi una scelta di campo.
(Melucci A., in “Parole chiave per un nuovo lessico delle scienze sociali”, Carocci, Roma 2000)
Sfide di adolescenti nella migrazione( G. Favaro, da “Non uno di meno. Le ragazze e i ragazzi stranieri nella
scuola superiore”, Franco Angeli)
• Vivere la perdita attraverso le separazioni• Gestire l’ambivalenza del viaggio• Trovare il proprio posto in uno spazio
famigliare ristretto• Entrare a far parte del gruppo dei pari• Allargare gli spazi di vita (l’esclusione dalle
narrazioni dei pari)• Le difficoltà linguistiche• Trovare il proprio posto a scuola (Imparare il
mestiere dell’alunno)• Confrontarsi e gestire aspettative differenti• Far fronte a episodi di discriminazione• Destreggiarsi fra autonomia e dipendenza
Bisogni e sfide degli studenti NAI
• Comunicare in italiano: ITALBASE (Balboni), BICS (basic interpersonal communicative skills, Cummins)
• leggere e scrivere in italiano• Studiare in italiano: ITALSTUDIO (Balboni),
CALP (cognitive academic language proficiency, Cummins)
Insegnare l’italiano L2 non compito del solo insegnante di
lettere o del facilitatore
Fasi del percorso personale(adattamento da Linee guida, febbraio 2014)
Fasi del percorso personale: i dispositivi
Promemoria: alcuni punti di attenzione
• Gli alunni NAI non sono “tabula rasa”: far emergere le competenze
• Non possiamo sapere tutto in partenza: scoperte progressive
• Il rischio di “ soggettivizzare “ le difficoltà.
• Un “periodo silenzioso” iniziale non deve allarmare
• Gli “errori” linguistici sono indicatori del processo di acquisizione
• Dare e darsi tempo • Adottare un approccio comunicativo,
contestualizzante, esperienzale ed operativo (“se faccio capisco”)
• Favorire un clima di classe collaborativo mediante forme di tutoring e di apprendimento cooperativo
• Riservare tempi “dedicati”
L’integrazione scolastica degli alunni stranieri
Da “MIUR – Ufficio di statistica”
Alcuni dati al 31/7/2015
• Alunni CNI: 805.800• % alunni CNI: 9,2%• alunni CNI per gradi scolastici (su tutti gli
alunni)
SdI 10,2% 165.862 SP 10,3% 288.620 SS1° 9,6 %165.441 SS2° 7 % 185.877• % alunni CNI nati in Italia (su 100 alunni
CNI)
SdI 84
SP 64,4
SS1° 37,9
SS2° 15,3
Paesi di provenienza degli studenti CNI al 31/7/2015
• Nella scuola:
1. Romania
2. Albania
3. Marocco
4. Cina
5. Filippine
6. Moldavia
7. India
8. Ucraina
9. Perù
10. Tunisia
• Immatricolati all’Università
1. Albania – Romania
2. Marocco
3. Moldavia e Ucraina
4. Perù
5. Cina
6. Ecquador
Presenze alunni CNI: caratteristiche attuali
a) Varietà delle nazionalità (193) ma europeizzazione (Romania, Albania, Ucraina)
b) Assestamento
c) Diminuzione complessiva NAI
d) Aumento dei nati in Italia
Percorsi scolastici, performance ed esiti: indicatori
1. Ritardo: a 11 anni 21%, a 15 anni 62,7%
2. Promozioni e bocciature
3. Iscrizione/abbandono
4. Esiti agli esami di stato
5. Prove INVALSI
6. Indagini OCSE a campione (PIAAC – PISA)
7. Scelta scuola secondaria di 2° grado
Alcuni dati nazionali sui percorsi scolastici
Percentuale di alunni in ritardo scolastico (al 31/7/2015)
• SP : CI 1,8; CNI 13,4
• SS1°: CI 7; CNI 39,1
• SS2°: CI 22,4; CNI 63
Il ritardo aumenta da un grado scolastico all’altro. La differenza fra CNI e CI si riduce lentamente nel tempo.
Percentuale alunni non ammessi alla classe successiva(a.s. 2012 – 2013)
• SP: CI 0,3; CNI 2,1
• SS1°: CI 3; CNI 9,1
• SS2°: CI 12,7; CNI 27
Canalizzazione o segregazione formativa (al 31/7/2015)
I. P. I. T. L.C. L.S. L.SUCI 20,4% 31,7% 6,5% 22,2 % 7,1%CNI nati in Italia
28,2% 36,3% 1,9% 15,4% 6,6%
CNI nati fuori Italia
39,3% 36,8% 1,3% 9,2% 4 %
Alcuni aspetti
• Il problema del rendimento e dell’insuccesso scolastico degli alunni CNI comune a paesi europei ed extraeuropei.
• Le ricerche sulle performance degli alunni “nativi”, “immigrati” (G1), figli di immigrati (G2). Differenze fra paesi.
• Il peso delle condizioni socio-economiche famigliari
Il successo scolastico degli alunni stranieri pare connesso con attive politiche mirate a contrastare gli effetti dello status socio-economico, vale a dire politiche che migliorano la qualità della scuola, a elevare il “capitale umano”, intrecciate con azioni di riconoscimento e rispetto delle differenze culturali.
Non solo parole
• Integrazione• Inclusione• Multiculturalismo• Intercultura• …..
Indicazioni nazionali 2012
… Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta..
Una molteplicità di culture e lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello per permettere a tutti i bambini e i ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno. (…) La scuola raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.
L’intercultura è il modello ….
L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE
Si basa sulla consapevolezza che i valori che danno
senso alla vita non sono tutti nella nostra cultura
ma neppure tutti nelle culture degli altri,
non tutti nel passato ma neppure tutti nel presente
o nel futuro.
Educare all’ intercultura significa costruire la
disponibilità a conoscere e a farsi conoscere
nel rispetto dell’identità di ciascuno in un clima di
dialogo e di solidarietà.
La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri
UNIVERSALISMO
SCUOLA COMUNE
LA PERSONA IN RELAZIONE
INTERCULTURA
Dalla Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per un’educazione plurilingue e pluriculturale
• Plurilinguismo e multilinguismo
• Competenza plurilingue e interculturale
• Diritto alla lingua di origine
La competenza interculturaleè l’abilità a interagire efficacemente e
appropriatamente in situazioni interculturali, e può essere costruita sviluppando atteggiamenti,
conoscenze di tipo interculturale, abilità concrete e un adeguato pensiero critico in grado di alimentare e
dare senso a quanto descritto.La competenza interculturale è di natura strettamente
personale e relazionale.
Citazione da M. Coda Spuetta in “La scuola bene di tutti”
Competenza interculturale: competenza chiave per il XXI secolo
(M. Coda Spuetta, “Scuola e interculturalità: una sfida strategica”, in L. Caselli (a cura di), “La scuola bene di tutti”, Il Mulino, Bologna 2009
L’apprendimento delle competenze interculturali
Conoscenze e capacità interculturali- Conoscenza cultura globale- Capacità di comunicazione- Abilità a gestire i conflitti
Atteggiamenti-Apprezzare la diversità culturale-Tollerare l’incertezza
Acquisizione interne: la riflessione interculturale-Ottica etno-relativa-Creare empatia
Acquisizioni esterne: l’interazione costruttiva-Evitare di violare regole culturali-Perseguire obiettivi comuni
Diversi da chi? (MIUR 2015)Dieci attenzioni e proposte
• Diritto all’inserimento immediato dei NAI• Importanza della SdI• Contrastare il ritardo scolastico• Accompagnare i passaggi; adattare il
programma e la valutazione• Organizzare un orientamento efficace alla
prosecuzione degli studi. Investire sul protagonismo degli studenti
Diversi da chi? (MIUR 2015)Dieci attenzioni e proposte
• Sostenere l’apprendimento dell’italiano L2• Valorizzare la diversità linguistica• Prevenire la segregazione scolastica• Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo
per i loro figli• Promuovere l’educazione interculturale nelle
scuole.
Documenti
• La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri (MIUR 2007, Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura) )
• Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per un’educazione plurilingue e pluriculturale (Consiglio d’Europa 2011)
• Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (MIUR 2014)
• Diversi da chi? (MIUR 2015, Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura)
Alcuni materiali
• G. Favaro-M. Napoli, Almeno una stella. Un progetto di tutoraggio per gli adolescenti immigrati, Franco Angeli Opena Access
• AA.VV. , Insieme (antologia, storia, matematica, geografia, scienze), La Nuova Italia
• AA.VV., Italiano come lingua seconda. Materiali 7-8-12-14- 16-17-18, IPRASE Trento e Centro Interculturale Millevoci
• A cura di CEM/Brescia, Collana quaderni dell’interculturalità, EMI