Post on 01-Oct-2021
Il sistema pronominale in italiano -
I pronomi personali
Elisabetta Santoro (USP)
Pronomi personali soggetto
L’uso del pronome personale soggetto• Molto più spesso che in portoghese, in molti casi, il suo uso è facoltativo
Es.: (Io) Avevo detto che non c’era bisogno di arrivare in anticipo. • viene usato in funzione enfatica
Es.: Avevo detto io che non c’era bisogno di arrivare in anticipo.
• va sempre usato dopo i rafforzativi anche, neanche, pure, neppure, nemmeno, proprio.
Es.: Neanch’io sono andata al concerto di Bocelli.
• per evitare ambiguità (visto che le desinenze dei verbi sono uguali), èconsigliabile (e in alcuni casi addirittura obbligatorio!) usare i pronomisoggetto con le prime tre persone del congiuntivo presente e con le prime due del congiuntivo imperfetto.
che io faccia qualcosaEs.: è necessario che faccia qualcosa che tu faccia qualcosa
che lui/lei faccia qualcosa
sarebbe necessario che io/tu facessi qualcosa
Pronomi personali complemento
Pronomi tonici
• In generale, seguono il verbo: veniamo da voi, ho parlato con lui, ho fiducia in te, ecc.;
• Possono però muoversi nella frase, perciò si può cambiare la loro posizione a secondadella necessità di enfatizzareun’informazione:
. con lui non ho mai giocato a carte
invece di
. non ho mai giocato a carte con lui.
Pronomi atoni• Di norma, precedono il verbo (posizione proclitica): mi ascolti, vi prego,
te lo dico, ecc. Solo in alcuni casi seguono il verbo (posizione enclitica) a cui si uniscono e con cui formano un’unica parola. Vediamo quali:
QUANDO? ESEMPIO PARTICOLARITA’
con un infinito perderlo, mangiarne, ecc. in questi casi, il verbo perde la vocale finale; se l’infinito è unito a un verbo coniugato c’è anche la possibilità di lasciare il pronome in posizione proclitica (prima del verbo coniugato)
con un gerundio(usato in forma assoluta o con funzione aggettivale)
vendendolo, copiandogliela, ecc.
con un participio passato
il libro regalatomi è molto interessante
con un imperativodiretto affermativo o negativo (TU-NOI-VOI)
mandaci una cartolina, non ascoltarlo (si può però anche dire “non lo ascoltare”);
con l’avverbio ecco eccoci qua, eccomi arrivato
La scelta tra pronome atono o tonico NON è indifferente:
Atono Tonico
• io ti ascolto io ascolto te
(forma neutra) (ENFASI)
forme atone: complemento oggetto e complemento di termine:
• io la ammiro io ammiro lei
• io le parlo io parlo a lei
solo per terze persone, anche per alcuni complementi indiretti:
• io ci parlo io parlo con lui
• ricordatene ricordati di lei
Prima e seconda persona
• una sola forma per ciascuna serie: me/mi; te/ti; noi/ci; voi/vi:
Es.: io sono stato chiamato hanno chiamato me (tonico)
(pronome soggetto) mi hanno chiamato (atono)
• Attenzione: I pronomi atoni mi, ti, ci, vi, quando sono seguiti da un altro pronome atono, diventano me, te, ce, ve:
Es.: mi presti la macchina? me la presti?
Terza persona
• Le terze persone hanno forme diverse in base al genere: glidico (= dico a lui), le dico ( = dico a lei); e alla funzionelogica: lo vedo (= vedo lui, complemento oggetto), ma glichiedo (= chiedo a lui, complemento di termine):
lui lo vedo
Es.: io vedo lei la vedo
loro li vedo (masch.) / le vedo (femm.)
Riflessivo
• il pronome di terza persona quando ha valore riflessivo (ovvero, si riferisce al soggetto) è sé (tonico) e si (atono) ed è uguale per singolare, plurale, maschile e femminile:
Es.:
Marco ha molta stima di sé; quei ragazzi pensano solo a sé; Paola si lava; i genitori si preoccupano.
Attenzione: la forma atona si dei riflessivi e dei verbi pronominali diventa se davanti a un altro pronome atono:
Es.: Marco si lava le mani Marco se le lava
• il pronome riflessivo sé è rafforzato da stesso quando ilpronome è un complemento oggetto: Marco ama sé stesso.
Altri usi delle forme atone
• Lo, la: Il pronome lo può anche riferirsi a un’intera frase:
Es.: Era molto interessata alla conversazione: lo si vedeva chiaramente (lo = il fatto che fosse interessata alla conversazione).
• Ci, vi: ci può esprimere altri complimenti indiretti: ho visto Ada e ci ho parlato a lungo (ci = con lei). Inoltre, ci e vi possono avere le funzioni di:
• avverbio di luogo: conosco quel ristorante, ci sono andato molte volte (ci = lì, in quel luogo); senso generico di “esistere”: ci sono tanti film da vedere.
• pronome dimostrativo (valore neutro): ci ho pensato (ci = a ciò); non ci capisco nulla (ci = di ciò); non ci trovo nulla di strano (ci = in ciò), ecc.
Ci e Ne
• Ci e Ne sono due pronomi particolari, che hanno vari usi e vari significati:
• pronome personale diretto:
Es.: noi (oggetto) Roby ci ha visti sull’autobus.
• pronome personale indiretto:
Es.: a noi Ci presti il tuo dizionario?
Ci
• Particella avverbiale di luogo:in questo posto, qui,
in quel posto, lì, là
con il verbo essere:
(ci è) = c’è Nello zaino c’è il portapenne.
ci sono Nel portapenne ci sono le matite.
Con altri verbi:
Come vai a scuola? Ci (= là) vado a piedi.
Vieni al cinema con noi? Non ci (= là) posso venire perché ho da fare.
• Particella pronominale:a questo, con questo,
di questo, su questo .
Es.: Sei abituato a stare così tanto al sole? Sì, ci sono abituato.
Sei riuscito a trovare i biglietti per la partita? Sì, finalmente ci sono riuscito
Ne• Pronome personale indiretto: di lui, di lei, di loro
Es.: Beppe è molto affezionato ai figli. Ne (= di loro) parla sempre.
Rafael viene dall’Ecuador e ne (= dell’Ecuador) ha molta nostalgia.
• da lui, da lei, da loro
Es.: Ho fatto questo lavoro ma non ne (= da questo) ho guadagnato niente.
• Pronome partitivo: di questo, di questa, di questi, di queste
Es.: Vuoi del gelato? Sì, ne (= di gelato) vorrei un po’.
- per indicare una parte di qualcosa:
Es.: Mangi tutta la pasta? No, ne (= di pasta) prendo solo un piatto.
Attenzione: Lo, la, li, le significano tutto. Ne invece significa un po’, ed è necessariospecificare la quantità (tre, un chilo…).
Es.: Vuoi le arance? – Sì, le voglio. Vuoi le arance? – Sì, ne vorrei tre.
Gruppi/nessi di pronomi atoni (o pronomi combinati)
Gruppi o nessi di pronomi atoni (i pronomi combinati)
• I pronomi atoni mi, ti, ci, vi si, quando sono seguiti da un altro pronome atono, diventano me, te, ce, ve, se. Inoltre le e gli diventano glie-. Tali forme possono essere seguite dai pronomi atoni lo, la, li, le, ne, dando origine ai gruppi me lo, te la, se li, ce le, ve ne (staccati).
• I gruppi formati con glie- si scrivono in una sola parola:
Es.: lo dico a lei (o a lui) glielo dico
Altre possibili combinazioni
• Pronome atono (oggetto) + ci (avverbio di luogo o pronome dimostrativo):
a) mi, ti, vi non cambiano forma e rimangono al primo posto: - mi ci lavo, ti ci vedo.
b) Lo, la, li, le ne vanno al secondo posto e diventa ce:
- ce lo vedo, ce la trovi.
• Pronome atono (oggetto o complemento di termine) + si(riflessivo, impersonale o passivante):
tutte le forme (singolare e plurale) non cambiano e rimangono al primo posto: mi si offre una grande opportunità; è una bella casa: la si vende senza difficoltà; gli si rivolse com parole sincere, ecc.
E per concludere...I pronomi allocutivi
• Tu: forma confidenziale• Lei: forma di cortesia o rispetto•Voi: al contrario di quello che ci aspettiamo, può
fare riferimento anche a una persona sola. Diffusa fino a qualche decennio fa, oggisopravvive in alcune regioni meridionali (Come state Voi, Signor Bessoni?)• Loro: forma plurale equivalente al pronome di
rispetto o cortesia Lei (Come stanno loro, signoriospiti?), viene di solito sostituita da VOI