Post on 15-Feb-2019
ESSERE O BEN-ESSERE?Questo è il problema…
PROF. ENRICO FACCO
Spec. In Anestesiologia e Rianimazione, Spec. In Neurologia
Studioso Senior – Studium Patavinum, Università di Padova
Didatta, Centro di Ipnosi Clinica e Sperimentale, Torino
Aspetti culturali
• Conseguenze del clima culturale attuale, ancora dominato dalla separazione cartesiana di anima e corpo, dalla dominante prospettiva egocentrica, razionalistica e materialistica:
• Dissociazione di psiche e soma • Stile di vita sempre più stressante, nevrotico e deumanizzato, incompatibile con le esigenze di
una vita sana del corpo e della mente;• Un orientamento esplorativo, essenzialmente rivolto alla realtà fisica• La supremazia dell’intelletto sul sentimento• Fare e produrre come valori prioritari • Sviluppo di uno stile di vita sempre più competitivo
• poco rispettoso dell’altro, ansioso, incline a interpretare la realtà come competizione, pericolo e rischio, quindi fobico e ossessivo-compulsivo
• Illusoria identificazione del bene con l’avere e il piacere • Utilitarismo e negoziabilità di ogni valore
Alienazione
Oblio dell’essere e dell’interiorità
La maggior parte delle persone è così assorbita
dalla contemplazione del mondo esterno da
ignorare completamente ciò che accade al loro
interno
NIKOLA TESLA
ΓΝῶΘΙ ΣΕΑΥΤΌΝgnôthi seautón
conosci te stesso
• Riconsiderare dalle sue fondamenta il paradigma culturale dominante, profondamente
• egocentrico
• antropocentrico
• etnocentrico
• logico-analitico
• radicalmente dualistico
• meccanicistico
• utilitaristico
• Riscoprire il valore della soggettività nel mondo della scienza
• Riconsiderare dalle basi la natura della coscienza e del suo posto nel mondo
E’ forse giunto il momento di:
Molti significati diverse dicotomie apparentemente inconciliabili
COGITO ERGO SUM
SUM ERGO COGITO
SUM ERGO SENTIO ERGO COGITO
APPARIREESSERE
ESSERE NON ESSERE
AVEREESSERE
Contraddizioni Apparentemente Inconciliabili
IRREALISMOREALISMO
MONISMO DUALISMO
IMMATERIALISMOMATERIALISMO
LA REALTÀ NON È COME APPARE
• Il senso comune ci porta al realismo ingenuo, o realismo naif:• La convinzione che la realtà sia costituita da quello che si percepisce,
così come lo si percepisce, questo perché:1. I processi nervosi di codificazione degli input sensoriali e di
formazione delle immagini mentali è inconscio2. Non possiamo essere coscienti di ciò che non percepiamo3. I condizionamenti culturali creano potenti filtri
• Gran parte di ciò che conosciamo e di natura più convenzionale chesostanziale
LA REALTÀ NON È COME APPARE
“Quel che chiamate spirito dei tempi è in sostanza lo spirito di quei certi
signori in cui si rispecchiano i tempi. E poi è spesso, in verità, una scena trista, da
scappar via da voi alla prima occhiata: un bidone per rifiuti e una stanza di
sbratto o al più uno di quei drammi politico-sociali zeppi di massime morali,
molto adatte all’eloquenza delle marionette” (Goethe, Faust I, 577-85)
Essere «nel» mondo e non essere «del» mondo
Siamo tutti necessariamente immersi nello spirito del nostro tempoCi conformiamo a ciò che la società vuole che siamo
SCIAMANESIMO
PANASIATICO
PREISTORICO
PRESOCRATICI
TAOISMO
ZEN
VEDA – YOGA
BRAHMANESIMO
BUDDHISMO
ZEN
Filosofia orientale e occidentale: due fiumi con un’unica sorgente
Focea
Efeso
MiletoSamos
Velia
Facco E, Meditazione e Ipnosi tra Neuroscienze, Filosofia e Pregiudizio. Altravista, Lungavilla, 2014
Filosofia occidentale
• I presocratici erano grandi sapienti
• Paradigma non dualistico, analogo a quello del Taoismo (Coniunctio oppositorum)
• Con il parricidio di Parmenide e da Aristotele in poi la filosofia occidentale si è sviluppata in senso sempre più razionale, logico-analitico, rivoltosepre più al mondofenomenico:
• L’era moderna e la scienza si sono interessate in modo predominante al mondoesterno, con un paradigma radicalmente dualista, meccanicista, materialista e riduzionista
Filosofia orientale
• L’oriente ha mantenuto un grande interesse per i mondo interno , la sua esplorazioneintrospettiva con un paradigma non dualistico
• Le riflessioni elaborate grazie anche alle tecniche introspettive e meditative si perdono nella preistoria;
• Sono presenti conoscenze profonde e raffinate, comprendenti:
• La descrizione dei processi inconsci
• La relazione realtà-immagini mentali-concetti-parole
• I limiti del pensiero concettuale
• L’illusorietà del mondo della coscienza ordinaria
• Esse risalgono a oltre 2000 anni fa e sono ben descritte nella tradizione Vedica, nello Yoga e nel Buddhismo in India e nel Taoismo e nello Zen in Cina.
Le scienze galileiane non nascono da una riflessione libera su cosa e come investigare ma da un compromesso politico con la Chiesa e l’Inquisizione:
Il peccato originale delle scienze Galileiane
(Galileo Galilei, Discorsi e dimostrazioni matematiche
intorno a due nuove scienze, giorno 3° corollario 3°)
Simplicio. «…i cerchi e le sfere, …mi fa credere che possa essere che qualche gran misterio si contenga in queste vere ed ammirande conclusioni; misterio, dico, attenente alla creazione dell'universo, il quale si stima essere di forma sferica, e alla residenza della prima causa».
Salviati. «Io non ho repugnanza al creder l'istesso. Ma simili profonde contemplazioni si aspettano a più alte dottrine che le nostre: ed a noi deve bastare d'esser quei men degni artefici, che dalle fodine scuoprono e cavano i marmi, ne i quali poi gli scultori industri fanno apparire maravigliose immagini, che sotto roza ed informe scorza stavano ascoste. Or, se così vi piace, seguiremo avanti».
• Cartesio, preoccupato di non creare una frattura insanabile con gli Scolastici e la Chiesa, ha separato radicalmente l’anima (res cogitans) dalla realtà fisica (res extensa) assegnando loro una diversa ontologia:
• Ha salvato l’anima, rendendola immune dal modello meccanicista
• Ha arbitrariamente separato la mente dal corpo, che in vivo sono inscindibilmente unite
• Assegnando alla materia un’autonomia ontologica, ha finito involontariamente per favorire la nascita del materialismo
• La medicina è quindi nata come medicina della sola macchina terrena del corpo cartesiano:
• Al riparo dall’Inquisizione
• Tuttavia malfondata nel negare qualsiasi ruolo della mente in fisiologia e in patologia
• Questa scissione si è protratta fino ad oggi, assieme all’accettazione acritica degli errori (in parte intenzionali) di Cartesio
Il peccato originale delle scienze Galileiane:
La nascita della scienza medica
• La scienza non è dunque nata da una riflessione filosofica libera, ma come compromesso con la Chiesa e l’Inquisizione, in cui l’anima, quindi la coscienza, era esclusiva competenza della religione:
• La fisica ha rimosso l’osservatore dal fenomeno osservato, nell’illusione di una sua neutralità
• La medicina ha curato i pazienti come se la psiche non avesse nessun ruolo né in fisiologia né in patologia
• La fisica del 20° secolo ha reintrodotto il ruolo dell’osservatore, mentre la medicina ha continuato ad occuparsi della sola macchina terrena del corpo, con un paradigma meccanicistico-riduzionistico:
Scienza e coscienza
Fascinazione dell’oggettività e negazione della soggettività
• L’anima è stata comunque ammessa nella medicina occidentale per circa 2000 anni
• Dalla fine del XIX secolo la coscienza e l’anima sono state scartate e considerate un argomento controverso o addirittura incongruo dalla prospettiva positivista.
• La scienza della coscienza è dunque una disciplina nuova, nata circa 30 anni fa e ancora non definitivamente fondata, un fatto apparentemente curioso essendo le scienze moderne iniziate nel XVII secolo:
• C’è un ritardo di 4 secoli a causa di una serie di potenti filtri culturali, errori e pregiudizi introdotti dalla rivoluzione razionalistica del ‘600 e dal suo conflitto con la Chiesa
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
• La psicologia moderna nasce alla fine del 19° secolo con la psicologia sperimentale di Wundt nel clima positivista, materialista e razionalista:
• Rifiuto a priori della soggettività e dell’immaginazione
• Arbitraria convinzione post-illuministica che l’unica realtà sia quella esterna, fisica, materiale e quantitativa, concepita in termini classici:
• Vogt: «La mente è per il cervello quello che per il fegato e la bile»
• La Mettrie: «L’uomo macchina»
• Wundt criticava le idee di Freud come una sorta di “psicologia mistica”.
• In seguito i principi della psicologia sperimentale hanno dato origine al behaviorismo, seppellendo nell’oblio coscienza e anima fino alla fine del 20º secolo (Ferrari et al., 2010)
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
• Dalla fine del 19° secolo la coscienza e l’anima sono state scartate e considerate un argomento controverso o irrilevante in relazione al paradigma dominante positivista.
• Nel dominante materialismo come nelle utopie totalitarie dell’inizio del 20° secolo:
• Anima = mera denotazione nominale, priva di qualsiasi valore scientifico definibile
• Coscienza = argomento non di interesse per la psicologia
• Immaginazione = dote dei bambini, dei popoli primitivi e delle razze «inferiori»
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
“Le anime non sono più di moda” William Janes
• La coscienza, l’inconscio, lo spirito e l’anima con le loro insondabili profondità costituiscono forse il più grande, fondamentale e complesso problema della conoscenza fin dalle origini dell’umanità.
• La scienza della coscienza è nata negli anni ‘80 del secolo scorso e quindi è ancora non definitivamente fondata:
• Forse siamo per la scienza della coscienza in una fase analoga a quella della fisica ai tempi di Galileo
• Oggi è disponibile nella letteratura scientifica internazionale una grande mole di dati sugli aspetti neurobiologici della coscienza; tuttavia, questi sono solo un elemento, per quanto rilevante, di un problema molto più complesso
• La coscienza non è un argomento di competenza esclusivamente medica e biologica, ma coinvolge anche psicologia, fisica, filosofia e l’antropologia con una crescente necessità di un approccio interdisciplinare.
La scienza della coscienza
L’abbandono pressoché totale dello studio della coscienza e dell’anima per gran parte del 20° secolo sembra dipendente dallo Zeitgeist, lo Spirito del Tempo, la cui natura è convenzionale:
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
• È necessario riconsiderare criticamente il mondo come ci è dato e i processi e categorie mentali sottesi alla sua conoscenza, grazie ai quali esso ci è dato come ci appare e come lo abbiamo codificato
• In accordo con Husserl , dobbiamo comprendere se siano validi o invece qualificabili come “ingenuità trascendentale, non soltanto il moderno naturalismo fisicalista ma anche qualsiasi filosofia obiettivistica”1.
• Come direbbe Marcel Proust, «il vero problema di oggi non è tanto quello di scoprire nuovi territori, quanto di avere nuovi occhi».
1. Husserl (1959) La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale.
Problema fondamentale
L’idea di coscienza-anima-spirito è un’illusione culturale
dell’intera umanità di tuti i tempi?
oppure
È un grossolano errore di un élite culturale del 20° secolo, abbagliata dal materialismo e dall’esclusiva considerazione della realtà fisica classicamente intesa?
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
È una questione fondamentale:
• da essa dipende l’intera visione del mondo, del significato della vita umana e di molte specie animali
• Per la soluzione è necessaria una revisione critica dei fondamenti del positivismo e del fisicalismo, basi del paradigma scientifico dominante nelle scienze “dure” e in medicina:
• Le conseguenze di una scelta errata sarebbero disastrose: una grave mutilazione culturale
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
In altre parole:
• Se il rifiuto fisicalista di coscienza, anima e spirito, è una ben fondata evoluzione del pensiero scientifico e filosofico, dovremmo coerentemente abbandonare per sempre il loro studio:
• Per coerenza dovremmo forse tacere per sempre, per evitare manifestazioni in sé prive di significato…
• Altrimenti il paradigma fisicalista deve essere riconsiderato dai suoi fondamenti per individuarne e correggerne gli errori.
Tertium non datur
• Nei secoli scorsi si è verificata una frattura tra scienza, religione e filosofia (Russel, 1959):• Crescenti problemi di comunicazione interdisciplinare• Barriere culturali• Pregiudizi
• «Le diverse religioni… riflettono il lavorìo indipendente, ma simile, dello spirito umano nel suo primitivo e sincero sforzo di sondare i segreti dell’universo e di adattare la sua piccola esistenza ai suoi tremendi misteri» (Frazer, Il ramo d’oro)
• “E’ deplorevole vedere l’umanità affaticarsi verso la stessa meta lungo due diversi sentieri tortuosi e difficili, munita di paraocchi e di mura di divisione» ( Shrödinger, 1933)
• «La scienza può essere creata solo da quelli che sono profondamente impregnati dall’aspirazione verso la verità e la comprensione… La sorgente di questo sentimento, comunque, nasce dalla sfera della religione… La situazione può essere espressa da un’immagine: la scienza senza religione è zoppa, la religione senza scienza è cieca» (Einstein, Out of My Later Years, 1950)
Scienza della coscienzaImplicazioni filosofiche
• È del resto assolutamente chiaro come l’approccio classico, dominato dal razionalismo post-illuminista e dal positivismo, abbia portato a fraintendere grossolanamente e rifiutare apriori diversi fenomeni soggettivi, come l’ipnosi e ridurre altre Espressioni Non-Ordinarie della Mente a mere manifestazioni disfunzionali prive di significato, se non espressione di patologie psichiatriche (Facco, 2010; Facco & Agrillo, 2012a; Facco, 2014a; Facco et al., 2015).
• È singolare osservare a questo proposito che nemmeno l’evidenza della chirurgia in analgesia ipnotica ha potuto minimamente incrinare l’incrollabile pregiudizio nei suoi confronti fino agli anni recenti e solo ora si comincia a comprenderne il valore (Facco, 2014a; Facco, 2016b).
Pregiudizi e le credenze sono più forti della realtà,Anche nel mondo della scienza
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
Immaginazione
• Nella prima metà del XX secolo, dominata dal razionalismo e dal materialismo, è stata denigrata la conoscenza basata sulla visione (Thomas, 2010):
• Immaginazione come facoltà primitiva, espressione di una mente sottosviluppata o deficitaria rispetto al pensiero concettuale
• Maphoter, psichiatra inglese, nel 1912 sosteneva “la predominanza del pensiero verbale nell’uomo civilizzato, e l’immaginazione concreta nelle razze primitive
• Lo stesso Freud ha considerato le immagini visive dei pazienti come elementi della loro nevrosi, da esorcizzare e rimpiazzare con un’analisi razionale mediata verbalmente.
• Jaensch, con il sorgere dell’ideologia nazista, sostenne che l’immaginazione fosse tipica
• della “mente meno evoluta dei bambini”
• Delle “popolazioni meridionali, di colore e razzialmente inferiori”
• In sintesi, la prima metà del XX secolo si è caratterizzata per:
• Negazione della soggettività e dell’immaginazione
• Supremazia dell’intelletto, della logica, dell’analisi, del pensiero concettuale quindi,
• Una dittatura dell’emisfero sinistro (de Nicolas, 1998).
• Illusione che l’unica realtà sia quella esterna, fisica, materiale e quantitativa;
• Inaridimento del mondo interiore, dello spirito, dell’anima e delle facoltà della mente loro collegate.
• L’arte si è spesso ridotta a geometria
• la musica si è sciolta nella dissoluzione tonale e nella dodecafonia, mentre l’anima è sopravvissuta nel jazz
• La poesia è evoluta nell’ermetismo
• Alienazione di una cultura inaridita in un rigido razionalismo � solitudine intima e disperata dell'uomo moderno � esistenzialismo di Sartre
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
In questo clima culturale che ben-essere possiamo aspettarci?
• L’umanità non mai goduto in tutta la sua storia un benessere materiale, una disponibilità di cibo e mezzi, una capacità di cura delle malattie e una longevità come quella attuale
• Eppure c’è un malessere esistenziale e una nevrotizzazione crescenti:
• Siamo infelici come prigionieri in una gabbia dorata sull’orlo di un baratro
• Il materialismo e il progresso tecnologico del XX secolo, come il pifferaio di Hamelin, ci ha liberato dai topi, ma ora si sta portando via anche i bambini:
• Epidemia di autismo tra i bambini, da 1/1.200 a 1/65 casi.
• La condizione di crescente disagio deriva da:
Una schizofrenica scissione tra:• Mente e corpo• Io e non-Io• Vita e morte
La negazione di:• Vita interiore• Anima• Spirito
Definizione di coscienza
Nonostante abbiamo oggi molte valide conoscenze scientifiche sulla coscienza e i processi cerebrali ad essa correlati, rimane ancora misteriosa:
• La sua natura
• La relazione mente-cervello-corpo-mondo
• Il posto della coscienza nel mondo
• Probabilmente non sono ancora conosciute tutte le sue capacità e funzioni:
• Quello che conosciamo meglio sono i suoi aspetti ordinari
• NON esiste un’area della coscienza nel cervello.
• Coscienza come proprietà emergente dalla complessità:
• Complesso di processi integrati non locali derivanti dall’integrazione di processi locali distribuiti in diverse aree cerebrali
Recentemente è stato introdotto il concetto di connettoma
Connettoma
• La connettività delle aree cerebrali è diversa da individuo a individuo, in funzione delle variabili che caratterizzano il mondo reale:
• può modificarsi nel tempo in conseguenza dell’apprendimento (Sporns, 2013).
• Il quoziente d’intelligenza è associato alla connettività globale della corteccia frontale, mentre lo sviluppo cognitivo ed emotivo dipende dalla maturazione delle matrici strutturali e funzionali ad esso correlati:
• Le connessioni funzionali indirette e la loro distanza interregionale non sono spiegabili sulla base della neuroanatomia classica;
• Non è più sufficiente basare le conoscenze sulle sole connessioni anatomiche.
• Diversi disturbi psichiatrici sono associati ad una riduzione della connettività tra aree cerebrali diverse (Barch et al., 2013).
Aspetti epigenenetici
• Le esperienze precedenti determinano come gli individui risponderanno a quelle successive e le esperienze successive modificano gli effetti di quelle precedenti (Champagne, 2008; Champagne and Curley, 2010; Curley et al., 2009; Korosi and Baram, 2009; Moriceau et al., 2009).
• Le esperienze dei periodi sensibili di sviluppo possono agire da sole o insieme per modificare il genoma senza alterare la struttura del DNA (Crews 2011)
• Ereditarietà epigenetica (alterazioni espressione genetica)
• Modificazioni interazione con l’ambiente
Nuove traiettorie nella storia della vita
Γνῶθι σεαυτόν
(gnôthi seautón, conosci te stesso)
L’uomo risponde al cielo e alla terra
(Nei Jing Su Wen)Esperienza
Insegnamenti
Sviluppoconnettoma
Potatura neuronale
Subire il destino
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
Artefici responsabili della propria Mente e del proprio cervello
Coartazione
Disagi irreversibili
• La realtà può essere classificata in tre mondi (Popper & Eccles, 1981):
• Mondo dei fenomeni in sé • Mondo della mente• Mondo dei prodotti della mente
Scienza della coscienzaAspetti storici ed epistemologici
Scienza della coscienza
Mondo 1Mondo 2Mondo 3
Coscienza
Mente
Inconscio
Anima
Es
Super-Io
Io
Spirito
Sé
Co
rpo Mondo
Esterno
Stanza
degli Specchi
Immagini di:• Mondo esterno• Mondo interiore• Teorie• Scienza• Arte• Miti
Percezione
Comportamento
ψ
Esperienze anomaledefinizione
• Le esperienze straordinarie, inspiegabili e gli incontri con lo “Sconosciuto” hanno a lungo affascinato artisti, scienziati, e il pubblico con profondi effetti in tutta la storia dell’umanità e in tutte le culture.
• Il pensiero scientifico dominante le ha rifiutate o anche derise, perché apparentemente incompatibili con la prospettiva positivista.
• Le esperienze anomale sono state incluse nel capitolo degli stati alterati di coscienza (ASC), termine criticabile, perché insinua un’idea di anormalità e di patologia.
• Il termine di “stati alterati di coscienza” può essere adottabile solo per I fenomeni indotti da alterazioni cerebrali o sostanze esogene.
• In tutti gli altri casi è più appropriato il termine di “ Espressioni Non Ordinarie dellaMente” (Non Ordinary Mental Expression , NOME; Facco et al. 2015) per perché si trattadi attività fisiologiche.
Dipendenza del termine ASC dal costrutto socio-culturale e da quale metafisica, ossia, quale visione della realtà è adottata � spirito del tempo
Esperienze anomale(Cardena 2014)
• Allucinazioni
• Fenomeni di tonalità parapiscologica• es. ESP, pre- e retrocognizioni
• Esperienze mistiche
• Esperienze di premorte
• Miracoli e guarigioni inspiegabili
• Out of Body Experiences (OBE)
• Reminiscenze di vite precedenti
• Sinestesie
• Sogno lucido
• Creatività
• Immaginazione
• Pensiero inconscio
• Arte
• Musica
• Invenzioni
• Scoperte
• Creatività
• Immaginazione
• Pensiero inconscio
• Arte
• Musica
• Invenzioni
• Scoperte
Attività non riducibili al solo pensiero concettuale
logico-analitico
Attività non riducibili al solo pensiero concettuale
logico-analitico
Quale posto nella cultura e nella formazione?
«I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere»
Plutarco
Neurologia dell’arte e creatività
• «L’arte rende visibile l’invisibile» (Paul Klee)
• «Il saggio è colui che vede l’invisibile , ovvero il saggio è colui
che vede quello che è invisibile allo stolto» (I Ching)
• Anche la scienza rende visibile l’invisibile
Dunque scienza, conoscenza e arte sono competenza dei visionari
«Ci sono due tipi di mania, una che nasce da malattie umane,
l’altra che nasce da un mutamento divino delle consuete
abitudini» (Platone, Fedro, 265a)
Anima e Spirito
• Sono stati arbitrariamente esclusi da una prospettiva materialista limitata
• Sono facoltà della mente, e come tali indipendenti da qualsiasi confessione
• La World Psychiatric Association (WPA) e l’OMS hanno riconosciuto la rilevanza dellaspiritualità e della religione per la salute mentale e la qualità della vita (Moreira-Almeiraet al., 2016).
• Escluderle costituisce la grave mutilazione culturale di un’umanità alienata, autoridottasi alle sole funzioni ordinarie della mente nella presunzione di un’esistenza solo materiale.
• Essendo una facoltà della mente, non è immune da alterazioni patologiche:
• Necessità di una corretta diagnosi differenziale, non rifiuto a priori
Platone ha ragione!
Conclusioni
• Il cervello è un motore ontologico, che costruisce un modello della realtà a partire dalle assunzioni su cosa esiste e cosa non esiste (Metzinger, 2009) :
• Ciò che abbiamo sono solo le immagini mentali e i modelli
• Ciò che è incompatibile con il modello viene scartato a priori
• Molte idee sono basate sul realismo ingenuo, eresia moderna (Vaselli, 2013)
• Le immagini non originano da una qualche ‘immacolata percezione’ provocata dalla mera presenza di agenti esterni… Non bisogna pertanto definire l’allucinazione quale percezione esteriore falsa, quanto piuttosto la percezione esteriore come un’allucinazione vera” (Bodei, 2009).
• La superiorità dell’intelletto rispetto alle altre facoltà della mente è solo un affermazione autoreferenziale della tradizione razionalistica