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CORSO DI FORMAZIONE Dlgs.59 a.s. 2004/2005
“Le mappe concettuali favoriscono la memoria?”
(Fonte: l’omonima relazione di Mario Cardona)
E-tutor Ivana Niccolai Dlgs 59 a.s. 2004/2005
ivanaangela.niccolai@fastwebnet.it
Indice
Mappe concettuali Cenno storico Apprendimento e memoria Cognitivismo e Costruttivismo Metaconoscenza Apprendimento meccanico e Apprendimento significativo Architettura della memoria Reti semantiche Mappa “riepilogativa” Biblio-Sitografia
E-tutor Ivana Niccolai Dlgs 59 a.s. 2004/2005
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Mappe concettuali
Le mappe concettuali sono strumenti finalizzati alla rappresentazione grafica delle conoscenze. Esse descrivono l’organizzazione gerarchica tra concetti collegati tra loro da connessioni, tramite etichette che rendono espliciti i rapporti semantici.
La struttura delle mappe concettuali prevede la distribuzione dei concetti in una configurazione gerarchica con al vertice i concetti più generali che includono concetti più specifici (questi ultimi vengono posizionati in basso).
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Cenno storico
Le mappe concettuali furono proposte come strumento didattico da Novak e Gowin negli anni ottanta (del secolo scorso) sulla base delle teorie dell’apprendimento significativo di Ausubel (1968)
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Apprendimento e memoria
L’apprendimento (più legato alle modalità di acquisizione dell’informazione) e la memoria (che riguarda maggiormente i processi di immagazzinamento e di recupero di quanto appreso) sono processi che tendono inevitabilmente a intrecciarsi.
Sulla base delle teorie cognitiviste e costruttiviste, apprendere significa “confrontare le nuove informazioni con quanto è già patrimonio della nostra conoscenza del mondo e integrarle in esso modificandolo”.
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Cognitivismo e Costruttivismo1/2
Nei suoi paradigmi epistemologici il cognitivismo si è prefisso di indagare e di rappresentare i processi mentali. Inizialmente assunse importanza l’impostazione neo-funzionalista, che poggiava sull’analogia sia tra mente e programma, sia tra cervello e computer. (Cervello paragonato all’hardware e abitato dalla mente - paragonata al software - e dalle sue funzioni).
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Cognitivismo e Costruttivismo2/2
Il costruttivismo socio-culturale ha rappresentato il superamento della cosiddetta “prima fase cognitivista”. Si è realizzata la svolta verso il cognitivismo ecologico, che sottolinea l’importanza della “costruzione del significato”. L’apprendimento assume, quindi, tre caratteristiche fondamentali:
è attivo (perché frutto di processi dinamici e soggettivi); è collaborativo (in quanto le nuove strategie di problem solving si
sviluppano grazie alla mediazione e alla negoziazione dei significati): è situato (perché avviene in un determinato contesto socio-culturale).
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Metaconoscenza
“Tutte le volte che stiamo usando un determinato processo cognitivo stiamo facendo cognizione e tutte le volte che abbiamo consapevolezza su di esso stiamo facendo metacognizione (Cornoldi)
Rappresentare il sapere utilizzando le mappe concettuali significa riflettere sui processi utilizzati per pervenire a tale rappresentazione, quindi l’uso delle mappe concettuali può essere molto utile per la riflessione metacognitiva.
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Apprendimento meccanico e apprendimento significativo
C’è apprendimento meccanico quando il soggetto che apprende non è in grado di integrare le nuove informazioni nella memoria semantica e/o quando la nuova conoscenza non può essere messa in relazione con le conoscenze e gli “script” già presenti nella memoria semantica.
“L’apprendimento significativo è alla base dell’integrazione costruttiva di pensieri, sentimenti e azioni e induce empowerment, finalizzato all’impegno e alla responsabilità” (Novak)
Le mappe concettuali favoriscono l’apprendimento significativo.
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Architettura della memoria1/2
Il modello di funzionamento della memoria, che si è maggiormente diffuso in ambito cognitivista, prevede la distinzione tra:
memoria sensoriale; memoria a breve termine (grazie ai processi dell’attenzione, elabora
l’informazione attraverso una codifica principalmente fonologica e di carattere lessicale);
memoria a lungo termine (trattiene e organizza il ricordo in modo stabile, perché elabora l’informazione a livello semantico)
Gli ideatori di tale modello, detto modale (Atkinson, Shiffrin 1968) supponevano che la ripetizione servisse a trasferire l’informazione, elaborata temporaneamente dalla memoria a breve termine, nella memoria a lungo termine.
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Architettura della memoria2/2
La sola ripetizione non è sufficiente per condurre alla costruzione di un ricordo stabile nel tempo; è necessaria un’elaborazione più profonda. Bisogna distinguere tra:
ripasso di mantenimento (ha solo la funzione di attivare una rappresentazione già esistente in memoria);
ripasso elaborativo (è adibito alla riorganizzazione del sapere) L’uso delle mappe concettuali, per rappresentare le conoscenze
apprese, permette di fatto un ripasso di tipo elaborativo.
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Reti semantiche
Una delle modalità di rappresentare l’organizzazione dei concetti nella memoria a lungo termine è attraverso i modelli di reti semantiche. (Si tratta di reti di nodi concettuali legati tra loro sulla base dei tratti semantici che li contraddistinguono.)
I modi di rappresentazione delle conoscenze tramite le mappe concettuali corrispondono all’organizzazione dei concetti nella memoria.
La creazione di una mappa concettuale favorisce il sorgere di forti connessioni tra i nodi concettuali, facilitandone l’attivazione nel momento del recupero.
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Biblio - Sitografia
A cura di Renzo Dameri, “comunic @ ted”, IRRE Liguria (Articolo di Mario Cardona da pagina 297 a pagina 316)
http://www.maecla.it/bibliotecaMatematica/go_file/novak_apprendimento.htm http://www.maecla.it/BibliografiaDidattica/pagine%20biblio_2/novak1.htm
http://www.oppi.mi.it/equipe/IAD/index.htm
http://www.erickson.it/images/upload/doc_conv_1.36.pdf
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