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Schema della presentazione1. Dove siamo: confronto crisi attuale con quella anni
’30 (slides 3‐6)2. Sfide per i paesi avanzati a fronte di mutamenti
strutturali socio‐economici: Riduzione del debito e protrarsi di una crescita bassa (slides 7‐8)
Diseguaglianza dei redditi socialmente insostenibile (slides 9‐11)
Sovranità nazionale o democrazia o integrazione internazionale (slide 12)
3. Prospettive per l’Italia (slides 13‐23)
•
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Mondo: Confronto tra le due grandi crisi e rischio 1937 (Eichengreen e Rourke 2012)
• Produzione industriale mondiale
• Commercio mondiale in volumeRischio
1937
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Europa (anni 30) e UE‐15confronto tra le due crisi (da Krugman 2012)
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Meno sovranità nazionale o meno democrazia? Trilemma di Rodrik sulla governance mondiale/eurozona ←
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Prospettive per l’Italia per Confindustria (marzo 2012) e ruolo degli imprenditori
• «A posteriori, non si può che concludere che la mancata somministrazione di tali droghe sarebbe stata salutare, anche se politicamente sediziosa, perché avrebbe costretto potere esecutivo, potere legislativo e potere sindacale ad assumersi responsabilità da vera classe dirigente, anziché inseguire il consenso rinviando il momento in cui i problemi sarebbero stati affrontati» (p. 8).
• «Le difficoltà di adattamento dell’Italia ai mutamenti interni ed esterni vanno considerate come un fallimento dello Stato, più che del mercato.» (p. 10)
• →curiosità 1: Confindustria non si considera classe dirigente, e dunque nessuna responsabilità?
• →curiosità 2: un esercizio contabile sulla crescita è tutto quello che Confindustria è in grado di proporre?
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Prospettive per l’Italia: qualità dell’occupazione• In un paese «anziano» occorre che si lavori “di più, in più e
più a lungo” (Ignazio Visco, BdI, marzo 2012). • Con la riforma pensionistica Fornero si è raggiunto il terzo
obiettivo, ma senza garanzie di sostenibilità sociale delle pensioni. Questo dipende dal raggiungimento degli altri due obiettivi.
• Le sfide per il primo obiettivo : Aumentare tasso di occupazione, in particolare femminile Ridurre i due milioni di giovani NEET, di cui 1,2 donne Inserimento immigrati • Le sfide per il secondo obiettivo : Valorizzare l’istruzione in occupazioni più qualificate Conciliare lavoro e famiglia Percorsi lavorativi con minore incertezza sui redditi da
lavoro
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Crescono i laureati occupati ma non in occupazioni ad alta specializzazione
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Credito bancario alle imprese difficile in un’economia che non cresce
• Banca d’Italia (2012): La capacità delle banche italiane di alimentare il capitale attraverso l’autofinanziamento trova però un limite in modesti margini reddituali, a cui contribuiscono in misura significativa le perdite sui crediti.
Tra il 2008 e il 2011, i prestiti in condizioni di anomalia (che includono, oltre a quelli in sofferenza e in situazione di incaglio anche quelli ristrutturati e scaduti o sconfinanti) sono aumentati da 85 a 192 miliardi. Costituiscono oggi il 10,8 per cento del totale; per i finanziamenti alle imprese la quota è pari al 14,9 per cento, per quelli alle aziende con meno di 20 addetti è del 15,8. Nel biennio 2009‐2010 le perdite e gli accantonamenti determinati dal deterioramento della qualità del credito sono stati pari a più di 26 miliardi, la metà del reddito operativo. I tassi di insolvenza permangono elevati.
E quindi?
• Sfida: scommessa a favore delle nuove generazioni conferendo ricchezza privata in investimenti per produzioni che aumentino esportazioni di beni e servizi (es. turismo) e/o riducano importazioni, aumentando la domanda di lavoro qualificato
• Una condizione necessaria: assunzione di responsabilità di una classe dirigente del paese credibile innanzitutto perché accetta una riduzione dei propri benefici di status economico e adotta una visione di lungo periodo, da condividere con i cittadini‐elettori.
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