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Comune di Campi Salentina
Provincia di Lecce
RELAZIONE TECNICA GENERALE
RELAZIONE DI CALCOLO
OGGETTO:
LAVORI DI ADEGUAMENTO E RIPRISTINO DI UN FABBRICATO DI N°28 ALLOGGI DI E.R.P. SITO IN CAMPI SALENTINA ZONA MAMMA BELLA
PARTE DELL’OPERA:
SOSTITUZIONE DI SOLAIO
COMMITTENTE: IACP PROVINCIA DI LECCE
Lecce, 02/12/2013
Il Progettista
_________________________ (ing.Dario Perrone)
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1 – PREMESSA L'intervento edilizio in parola prevede il rifacimento di una parte del primo impalcato, previa demolizione. L’intervento si rende necessario in quanto, a seguito di un’incendio avvenuto nel locale a piano terra, l’armatura dei travetti dell’attuale solaio (del tipo gettato in opera) risulta in avanzato stato di degrado. Che ha provocato il distacco del copriferro in calcestruzzo sull’intradosso del solaio ed un imbarcamento dei travetti. Risulta quindi necessaria la sostituzione della parte di soaliuo corrispondente al locale n.2 del piano terra per evidente stato di pericolo e di crollo. La nuova realizzazione del solaio sarà in latero-cemento e verrà eseguita con travetti precompressi e interposte pignatte di argilla.
1.1 Verifica delle NTC 2008
L’intervento previsto dal presente progetto riguarda la parziale sostituzione di elementi esistenti del solaio del primo impalcato con elementi nuovi senza alterare significativamente la rigidezza di piano, né tantomeno la ripartizione e il valore dei carichi trasmessi in fondazione (<10%).
Tale intervento è indicato nel nuovo D.M. 14/01/2008 Norme Tecniche per le Costruzioni come riparazione o intervento locale,
La circolare ministeriale n. 617 del 02.02.2009 (Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove norme tecniche per le costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008) specifica meglio quali interventi possono essere classificati come riparazione o intervento locale: C8.4.3 RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE
Rientrano in questa tipologia tutti gli interventi di riparazione, rafforzamento o sostituzione di singoli elementi strutturali (travi, architravi, porzioni di solaio, pilastri, pannelli murari) o parti di essi, non adeguati alla funzione strutturale che debbono svolgere, a condizione che l’intervento non cambi significativamente il comportamento globale della struttura, soprattutto ai fini della resistenza alle azioni sismiche, a causa di una variazione non trascurabile di rigidezza o di peso. Può rientrare in questa categoria anche la sostituzione di solai, solo a condizione che ciò non comporti una variazione significativa di rigidezza nel proprio piano, importante ai fini della ridistribuzione di forze orizzontali, né un aumento dei carichi verticali statici.
2 - DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA Vengono riportate di seguito due viste assonometriche contrapposte, allo scopo di consentire una migliore comprensione della struttura oggetto della presente relazione:
Vista Anteriore La direzione di visualizzazione (bisettrice del cono ottico), relativamente al sistema di riferimento globale 0,X,Y, Z, ha versore (1;1;-1)
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Vista Posteriore La direzione di visualizzazione (bisettrice del cono ottico), relativamente al sistema di riferimento globale 0,X,Y, Z, ha versore (-1;-1;-1)
3 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le fasi di analisi e verifica della struttura sono state condotte in accordo alle seguenti disposizioni normative, per quanto applicabili in relazione al criterio di calcolo adottato dal progettista, evidenziato nel prosieguo della presente relazione: Legge 5 novembre 1971 n. 1086 (G. U. 21 dicembre 1971 n. 321) ”Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica” Legge 2 febbraio 1974 n. 64 (G. U. 21 marzo 1974 n. 76) ”Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche” Indicazioni progettive per le nuove costruzioni in zone sismiche a cura del Ministero per la Ricerca scientifica - Roma 1981.
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D. M. Infrastrutture Trasporti 14 gennaio 2008 (G.U. 4 febbraio 2008 n. 29 - Suppl. Ord.) ”Norme tecniche per le Costruzioni” Inoltre, in mancanza di specifiche indicazioni, ad integrazione della norma precedente e per quanto con esse non in contrasto, sono state utilizzate le indicazioni contenute nella: Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. 26 febbraio 2009 n. 27 – Suppl. Ord.) “Istruzioni per l'applicazione delle 'Norme Tecniche delle Costruzioni' di cui al D.M. 14 gennaio 2008”.
4 - MATERIALI IMPIEGATI E RESISTENZE DI CALCOLO Per la realizzazione dell’opera in oggetto saranno impiegati i seguenti materiali:
Calcestruzzo tipo C20/25 (Resistenza caratteristica Rck = 25.0 N/mm2) armato con barre di acciaio ad aderenza migliorata tipo Acciaio B450C (Resistenza caratteristica Fyk = 450.0 N/mm2);
I valori dei parametri caratteristici dei suddetti materiali sono riportati nei tabulati di calcolo, nella relativa sezione. Per ciascuna classe di calcestruzzo impiegata sono riportati i valori di:
- Resistenza di calcolo a trazione (fctd) - Resistenza a rottura per flessione (fcfm) - Resistenza tangenziale di calcolo (τRd) - Modulo elastico normale (E) - Modulo elastico tangenziale (G) - Coefficiente di sicurezza allo Stato Limite Ultimo del materiale (γc) - Resistenza cubica caratteristica del materiale (Rck) - Coefficiente di Omogeneizzazione - Peso Specifico - Coefficiente di dilatazione termica
I diagrammi costitutivi del calcestruzzo sono stati adottati in conformità alle indicazioni riportate al punto 4.1.2.1.2.2 del D.M. 14 gennaio 2008; in particolare per le verifiche effettuate a pressoflessione retta e pressoflessione deviata è adottato il modello riportato in fig. (a).
Diagrammi di calcolo tensione/deformazione del calcestruzzo.
La deformazione massima εc max è assunta pari a 0.0035.
Relativamente all’acciaio per cemento armato sono riportati i valori di:
- Tensione caratteristica di snervamento trazione (fyk)
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- Modulo elastico normale (E) - Modulo elastico tangenziale (G) - Coefficiente di sicurezza allo Stato Limite Ultimo del materiale (γf) - Peso Specifico - Coefficiente di dilatazione termica
I diagrammi costitutivi dell’acciaio sono stati adottati in conformità alle indicazioni riportate al punto 4.1.2.1.2.3 del D.M. 14 gennaio 2008; in particolare è adottato il modello elastico perfettamente plastico rappresentato in fig. (b).
La resistenza di calcolo è data da fyk/γf. Il coefficiente di sicurezza γf si assume pari a 1.15. Tutti i materiali impiegati dovranno essere comunque verificati con opportune prove di laboratorio secondo le prescrizioni della vigente Normativa.
5 - ANALISI DEI CARICHI Un’accurata valutazione dei carichi è un requisito imprescindibile di una corretta progettazione, in particolare per le costruzioni realizzate in zona sismica. Essa, infatti, è fondamentale ai fini della determinazione delle forze sismiche, in quanto incide sulla valutazione delle masse e dei periodi propri della struttura dai quali dipendono i valori delle accelerazioni (ordinate degli spettri di progetto). La valutazione dei carichi e dei sovraccarichi è stata effettuata in accordo con le disposizioni del Decreto Ministero Infrastrutture Trasporti 14 gennaio 2008 (G. U. 4 febbraio 2008, n. 29 - Suppl.Ord.) “Norme tecniche per le Costruzioni” La valutazione dei carichi permanenti è effettuata sulle dimensioni definitive. Le analisi effettuate, corredate da dettagliate descrizioni, sono riportate in allegato nei tabulati di calcolo nella relativa sezione.
6 - AZIONI SULLA STRUTTURA I calcoli e le verifiche sono condotti con il metodo semiprobabilistico degli stati limite secondo le indicazioni del D.M. 14 gennaio 2008. I carichi agenti sui solai, derivanti dall’analisi dei carichi, vengono ripartiti dal programma di calcolo in modo automatico sulle membrature (travi, pilastri, pareti, solette, platee, ecc.). I carichi dovuti ai tamponamenti, sia sulle travi di fondazione che su quelle di piano, sono schematizzati come carichi lineari agenti esclusivamente sulle aste. Su tutti gli elementi strutturali è inoltre possibile applicare direttamente ulteriori azioni concentrate e/o
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• si combinano tali sollecitazioni con quelle dovute all'azione del sisma (nel caso più semplice si hanno altre quattro combinazioni, nel caso più complesso una serie di altri valori).
• per sollecitazioni semplici (flessione retta, taglio, etc.) si individuano i valori minimo e massimo con cui progettare o verificare l’elemento considerato; per sollecitazioni composte (pressoflessione retta/deviata) vengono eseguite le verifiche per tutte le possibili combinazioni e solo a seguito di ciò si individua quella che ha originato il minimo coefficiente di sicurezza.
7.5.1 Verifiche di Resistenza
Per quanto concerne il progetto degli elementi in c.a. illustriamo, in dettaglio, il procedimento seguito quando si è in presenza di pressoflessione deviata (pilastri e trave di sezione generica):
• per tutte le terne Mx, My, N, individuate secondo la modalità precedentemente illustrata, si calcola il coefficiente di sicurezza in base alla formula 4.1.10 del D.M. 14 gennaio 2008, effettuando due verifiche a pressoflessione retta con la seguente formula:
1M
M
MM
Ry
Ey
Rx
Ex ≤���
����
�+��
�
����
�αα
dove:
MEx, MEy sono i valori di calcolo delle due componenti di flessione retta dell’azione attorno agli assi di flessione X ed Y del sistema di riferimento locale; MRx, MRy sono i valori di calcolo dei momenti resistenti di pressoflessione retta corrispondenti allo sforzo assiale NEd valutati separatamente attorno agli assi di flessione.
L’esponente α può dedursi in funzione della geometria della sezione, della percentuale meccanica dell’armatura e della sollecitazione di sforzo normale agente.
• se per almeno una di queste terne la relazione 4.1.10 non è rispettata, si incrementa l’armatura variando il diametro delle barre utilizzate e/o il numero delle stesse in maniera iterativa fino a quando la suddetta relazione è rispettata per tutte le terne considerate.
Sempre quanto concerne il progetto degli elementi in c.a. illustriamo in dettaglio il procedimento seguito per le travi verificate/semiprogettate a pressoflessione retta: • per tutte le coppie Mx, N, individuate secondo la modalità precedentemente illustrata, si calcola il
coefficiente di sicurezza in base all'armatura adottata; • se per almeno una di queste coppie esso è inferiore all'unità, si incrementa l’armatura variando il
diametro delle barre utilizzate e/o il numero delle stesse in maniera iterativa fino a quando il coefficiente di sicurezza risulta maggiore o al più uguale all’unità per tutte le coppie considerate.
Nei tabulati di calcolo, per brevità, non potendo riportare una così grossa mole di dati, si riporta la terna Mx, My, N, o la coppia Mx, N che ha dato luogo al minimo coefficiente di sicurezza.
Una volta semiprogettate le armature allo SLU, si procede alla verifica delle sezioni allo Stato Limite di Esercizio con le sollecitazioni derivanti dalle combinazioni rare, frequenti e quasi permanenti; se necessario, le armature vengono integrate per far rientrare le tensioni entro i massimi valori previsti. Successivamente si procede alle verifiche alla deformazione, quando richiesto, ed alla fessurazione che, come è noto, sono tese ad assicurare la durabilità dell’opera nel tempo.
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8 - PROGETTAZIONE DEI SOLAI Il solaio è un elemento strutturale fondamentale la cui principale funzione è quella di trasferire i carichi e i sovraccarichi verticali alla struttura portante. In zona sismica il solaio assume anche la funzione di trasferire le forze inerziali di piano alla struttura principale, nell’ipotesi che esso sia dotato di sufficiente rigidità nel proprio piano. La vigente normativa per le costruzioni in cemento armato individua le seguenti tipologie di solaio:
• Solai in getto pieno (Tipo I) • Solai misti in c.a. e c.a.p. con elementi di alleggerimento (Tipo II) • Solai con elementi prefabbricati in c.a. e c.a.p. (Tipo III) Nella struttura oggetto della presente relazione, in considerazione delle caratteristiche geometriche e dei sovraccarichi, si è deciso di adottare solai di tipo: Solai con travetti prefabbricati in c.a.p. I solai con travetti prefabbricati in c.a.p. sono solai misti in laterizio e cemento armato. I travetti prefabbricati, a seconda delle loro caratteristiche, hanno capacità portanti più o meno elevate e sono in grado, quindi, di sostenere da soli il peso dei laterizi e del getto di completamento in calcestruzzo, aiutati solo da elementi rompitratta situati ad intervalli regolari. Inoltre, rispetto al solaio gettato in opera, conservano comunque una discreta flessibilità di adattamento anche a fabbricati di pianta complessa. I travetti in c.a.p. sono indicati soprattutto in presenza di luci o carichi elevati o quando è difficoltosa la realizzazione di un puntellamento adeguato poiché posseggono capacità autoportanti superiore ai travetti prefabbricati in c.a. ordinario. Le dimensioni e l’armatura di precompressione, realizzata con acciai ad alta resistenza, variano a seconda del campo di utilizzazione, mentre l’armatura destinata ad assorbire i momenti flettenti negativi deve essere posizionata in opera poco prima del getto di completamento finale. Modello di calcolo Il solaio è composto da un’alternanza di travetti in cemento armato (precompresso) con elementi di alleggerimento in laterizio e da una soletta di completamento in cemento armato che, coprendone tutta la superficie ed inglobando una opportuna armatura di ripartizione, rende i vari elementi tra loro solidali. La presenza della soletta fa sì che il solaio sia per certi versi assimilabile ad una piastra caricata in direzione perpendicolare al piano stesso (ricordiamo che una piastra è in grado di trasferire i carichi alle strutture portanti perimetrali diffondendoli lungo la propria superficie). Questa marcata eterogeneità consente, nel calcolo, di approssimare il comportamento del solaio con quello di una trave, quindi con una struttura monodimensionale trascurando le sollecitazioni che si sviluppano in direzione ortogonale ai travetti. Grazie a quest’assunzione, un solaio su una o più campate può essere modellato, in linea generale, come una trave continua su appoggi (o incastri cedevoli). Le luci delle singole campate sono assunte pari alla distanza tra gli interassi degli appoggi. I carichi distribuiti linearmente sulla trave sono ottenuti moltiplicando i carichi per unità di superficie determinati nell’analisi dei carichi per l’ampiezza della fascia di solaio considerata. Le caratteristiche dei vincoli adottati sono riportate in dettaglio, per ciascun appoggio, negli allegati tabulati di calcolo. Per quanto non espressamente riportato in questo paragrafo, ed in particolare per le analisi dei carichi, la determinazione delle azioni agenti sulla struttura, la definizione del modello strutturale agli elementi finiti e le verifiche, può farsi riferimento a quanto illustrato nella restante parte della presente relazione e negli allegati “Tabulati di Calcolo”.
9 - TABULATI DI CALCOLO Per quanto non espressamente sopra riportato, ed in particolar modo per ciò che concerne i dati
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numerici di calcolo, si rimanda all'allegato "Tabulati di calcolo" costituente parte integrante della presente relazione. Lecce, 02/12/2013
Il Progettista
(ing.Dario Perrone)
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Comune di Campi Salentina
Provincia di Lecce
TABULATI DI CALCOLO
ALLEGATO ALLA RELAZIONE DI CALCOLO
OGGETTO:
LAVORI DI ADEGUAMENTO E RIPRISTINO DI UN FABBRICATO DI N°28 ALLOGGI DI E.R.P. SITO IN CAMPI SALENTINA ZONA MAMMA BELLA
COMMITTENTE:
IACP PROVINCIA DI LECCE
Il Progettista
_________________________ (ing.Dario Perrone)
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INFORMAZIONI GENERALI
Edificio Cemento Armato Costruzione Nuova Situazione - Intervento - Comune Comune di Campi Salentina Provincia Provincia di Lecce Oggetto Parte d'opera Solaio piano interrato Normativa di riferimento D.M. 14/01/2008 Zona sismica - Analisi sismica Nessuna
MATERIALI
Caratteristiche generiche
Modulo
elastico
Tipo
Rot. Tag.
N Tipo Descrizione Sigla ρρρρk
Coeff.
Dil. Termic
a E G
Rk Rm γγγγ γγγγe rid
Fmk Cat.
Mur. µµµµ
M F
n ft fc ττττ R N Act
[N/m3] [1/°C] [N/mm2] [N/mm2] [N/mm2] [N/mm2] [N/mm2] [N/mm2] [N/mm2]
001 CA Cls C20/25_B450C C20/25 25 000
0,000010
30 200
12 583 25,00 - 1,50 - - - - - - 15 1,06 2,72 0,31 002
002 AcT Acciaio B450C B450C 78 500
0,000010
210 000
80 769
450,00 - 1,15 - - - - - - 1 - - -
LEGENDA Materiali N Numero identificativo del materiale. Tipo Tipologia del materiale: [CA] = Calcestruzzo armato - [AcT] = Acciaio in tondini - [AcP] = Acciaio per profilati - [AcB] = Acciaio per bulloni -[G] = Altri
materiali - [M] = Muratura - [MA] = Muratura armata - [B] = betoncino - [R] = Rinforzo FRP. Sigla Sigla del materiale. Coeff. Dil.
Termica Coefficiente di dilatazione termica.
E Modulo elastico normale. G Modulo elastico tangenziale. Rk Resistenza caratteristica del materiale. Il valore riportato è ''Rck'' per il calcestruzzo, ''f yk''per l'acciaio/bulloni, ''fmk'' per la muratura ed ''fk'' nel caso
di altro materiale. Rm Resistenza media cubica per il calcestruzzo. [-] = Non significativo per il materiale. γγγγ Coefficiente di sicurezza allo Stato Limite Ultimo del materiale. Il valore riportato è ''γc'' per il calcestruzzo, ''γf'' per l'acciaio, ''γM2'' per i bulloni, ''γm''
per la muratura e ''γg'' in caso di altro materiale. γγγγe Coefficiente di sicurezza del modello. ridFmk Percentuale di riduzione di Rcfmk. Cat.Mur. Categoria muratura(p.11.10 DM 14/01/2008); [1] = Categoria I - [2] = Categoria II. µµµµ Coefficiente di attrito. Tipo Rot. Tag. Tipo rottura a taglio del materiale: 1=per scorrimento 2 = per fessurazione diagonale 3 = per scorrimento e fessurazione. colonna M: Maschi - colonna
F: Fasce. n Coefficiente di omogeneizzazione. ft Il valore riportato e' la ''Resistenza di calcolo a trazione'' per il calcestruzzo armato, la ''Resistenza caratteristica a trazione'' per la muratura, la
''Resistenza caratteristica allo snervamento (t compreso tra 40mm e 80mm)'' per l'acciaio, la ''Resistenza caratteristica a rottura'' per i bulloni. fc Il valore riportato e' la ''Resistenza a rottura per flessione'' per il calcestruzo armato, la ''Resistenza caratteristica a compressione orizzontale'' per la
muratura. ττττ R Il valore riportato e' la ''Resistenza tangenziale di calcolo'' per il calcestruzzo armato, la ''Resistenza caratteristica a taglio in assenza di compressione -
fvk0'' per la muratura. N Act Identificativo, nella tabella materiali, dell'acciaio utilizzato. ρρρρk Peso specifico.
ANALISI CARICHI
Analisi carichi
Peso proprio Sovraccarico Permanente Sovraccarico Accidentale N
Tipo
Car. Descrizione del Carico
Condizione di
Carico Descrizione PP Descrizione SP Descrizione SA
Caric
o neve
ϕϕϕϕ
[N/m2]
001 S Solaio a t.p. 20+5 cm Carico Verticale/Abitazi
oni
Solaio di tipo tradizionale latero-cementizio di spessore 25 cm (20+5)
3 200 Pavimento e sottofondo, incidenza dei tramezzi e intonaco inferiore
2 500 Civile abitazione (Cat. 1 - Prospetto 5.1 - DM 16.01.1996)
2 000 0 -
LEGENDA Analisi carichi N Numero identificativo dell'analisi di carico. Tipo Car. Identificativo del tipo di carico: [S] = Superficiale - [L] = Lineare - [C] = Concentrato. PP, SP, SA Valori rispettivamente, del Peso Proprio, del Sovraccarico Permanente, del Sovraccarico Accidentale. Secondo il tipo di carico indicato nella colonna ''Tipo
Carico'' (''S'' - ''L'' - ''C''), i valori riportati nelle colonne ''PP'', ''SP'' e ''SA'', devono intendersi espressi in [N/m2] per carichi Superficiali, [N/m] per carichi Lineari, [N] per carichi Concentrati.
ϕϕϕϕ Nel caso di effettuazione dei calcoli secondo l’Ordinanza 3274/03 e s.m.i., è il valore del coefficiente di riduzione delle masse sismiche.
CONDIZIONI DI CARICO
Condizioni di carico
Condizioni Carico Utente Tipologia Carico Accidentale N
Descrizione AgS Alt Descrizione Durata ψψψψ 0 ψψψψ 1 ψψψψ 2 ψψψψ 0i ψψψψ 2i
0001 Carico Permanente - NO Carico Permanente Permanente 1,0 1,0 1,0 - - 0002 Carico Permanente - NO Permanenti NON Strutturali Lunga 1,0 1,0 1,0 - - 0003 Carico Verticale - NO Abitazioni Media 0,7 0,5 0,3 - -
LEGENDA Condizioni di carico N Numero identificativo della condizione di carico. AgS Indica se la condizione di carico considerata è Agente con il Sisma.
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Condizioni di carico
Condizioni Carico Utente Tipologia Carico Accidentale N
Descrizione AgS Alt Descrizione Durata ψψψψ 0 ψψψψ 1 ψψψψ 2 ψψψψ 0i ψψψψ 2i
Alt Indica se la condizione di carico è Alternata (cioè considerata due volte con segno opposto) o meno. Durata Indica la classe di durata del carico. NOTA: questo dato è significativo solo per elementi in materiale legnoso. ψψψψ 0 Coefficiente riduttivo dei carichi allo SLU e SLE (Carichi rari). ψψψψ 1 Coefficiente riduttivo dei carichi allo SLE (Carichi frequenti). ψψψψ 2 Coefficiente riduttivo dei carichi allo SLE (Carichi frequenti e quasi permanenti). ψψψψ 0i Nel caso di effettuazione dei calcoli secondo l'Ordinanza 3274/03 e s.m.i. è il coefficiente riduttivo dei carichi allo SLD. ψψψψ 2i Nel caso di effettuazione dei calcoli secondo l'Ordinanza 3274/03 e s.m.i. è il coefficiente riduttivo dei carichi allo SLU.
SLE: COMBINAZIONE DI AZIONI FREQUENTE - COEFFICIENTI
COMB.
CC 01 Carico Permanente
CC 02 Carico
Permanente/Permanenti NON Strutturali
CC 03 Carico
Verticale/Abitazioni
01 1,00 1,00 0,30 02 1,00 1,00 0,50
LEGENDA SLE: Combinazione di azioni Frequente - Coefficienti COMB. Numero identificativo della Combinazione di Carico. CC Condizione di carico considerata.
CC 01= Carico Permanente CC 02= Carico Permanente/Permanenti NON Strutturali CC 03= Carico Verticale/Abitazioni
SLU: COMBINAZIONI DI CARICO IN ASSENZA DI SISMA - COEFFICIENTI
COMB.
CC 01 Carico Permanente
CC 02 Carico
Permanente/Permanenti NON Strutturali
CC 03 Carico
Verticale/Abitazioni
01 1,00 0,00 0,00 02 1,00 0,00 1,05 03 1,00 1,50 0,00 04 1,00 1,50 1,05 05 1,00 0,00 1,50 06 1,00 1,50 1,50 07 1,30 0,00 0,00 08 1,30 0,00 1,05 09 1,30 1,50 0,00 10 1,30 1,50 1,05 11 1,30 0,00 1,50 12 1,30 1,50 1,50
LEGENDA SLU: Combinazioni di carico in assenza di sisma - Coefficienti COMB. Numero identificativo della Combinazione di Carico. CC Condizione di carico considerata.
CC 01= Carico Permanente CC 02= Carico Permanente/Permanenti NON Strutturali CC 03= Carico Verticale/Abitazioni
CARICHI SUI SOLAI
Carichi sui solai
T.Carico Carico CC Dis[
i] Fx[i] /
Qx[i] Fy[i] / Qy[i] Fz[i] / Qz[i] Mx[i] My[i] Mz[i] Dis[f] Qx[f] Qy[f] Qz[f]
[m] [N] / [N/m] [N] / [N/m] [N] / [N/m] [N·m]] [N·m] / [N·m/m] [N·m] / [N·m/m] [m] [N/m] [N/m] [N/m]
Piano Terra Solaio: Travetto 1-2 Peso proprio -1 600 L CR001 000 0,00 0 0 -1 600 0 0 - 0,00 0 0 -1 600 L CR002 000 0,00 0 0 -1 250 0 0 - 0,00 0 0 -1 250 L CR003 000 0,00 0 0 -1 000 0 0 - 0,00 0 0 -1 000
Piano Terra Solaio: Travetto 2-3 Peso proprio -1 600 L CR001 000 0,00 0 0 -1 600 0 0 - 0,00 0 0 -1 600 L CR002 000 0,00 0 0 -1 250 0 0 - 0,00 0 0 -1 250 L CR003 000 0,00 0 0 -1 000 0 0 - 0,00 0 0 -1 000
LEGENDA Carichi sui solai T.Carico Descrizione del tipo di carico. Carico Descrizione del carico:
CR001= SOLAIO (Sezione di calcolo): Solaio a t.p. 20+5 cm CR002= SOLAIO (Sezione di calcolo): Solaio a t.p. 20+5 cm (sovraccarico permanente) CR003= SOLAIO (Sezione di calcolo): Solaio a t.p. 20+5 cm (sovraccarico accidentale)
CC Identificativo della condizione di carico, nella relativa tabella. Dis[i] Distanza del punto ''i'' dall'estremo inferiore del pilastro. Il punto ''i'', in relazione alla descrizione riportata nella colonna ''T. Carico' (''Lineare'' o
''Concentrato''), indica rispettivamente il punto iniziale del tratto interessato dal carico distribuito o in cui è posizionato il carico concentrato. Fx[i] / Qx[i],
Fy[i] / Qy[i], Fz[i] / Qz[i]
Valore (nel punto ''i'') della forza concentrata/distribuita riferita agli assi del sistema di riferimento indicato nella colonna ''SR''.
Mx[i] Se nella colonna ''T.Carico'' è riportato ''Concentrato'', è il valore del vettore momento concentrato collocato nel punto ''i'', riferito agli assi del sistema di riferimento indicato nella colonna ''SR''. Se nella colonna ''T.Carico'' è riportato ''Lineare'', è il valore nel punto ''i'', del vettore momento (torcente) distribuito sempre riferito all'asse 1 (asse del pilastro) del sistema di riferimento locale 1, 2, 3, quale che sia il sistema di riferimento indicato nella colonna ''SR''.
My[i], Mz[i] Valore (nel punto ''i'') del vettore momento concentrato riferito agli assi del sistema di riferimento indicato nella colonna ''SR''. Dis[f] Distanza del punto ''f'' dall'estremo inferiore del pilastro. Il punto ''f'' indica il punto finale del tratto interessato dal carico distribuito.
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Carichi sui solai
T.Carico Carico CC Dis[
i] Fx[i] /
Qx[i] Fy[i] / Qy[i] Fz[i] / Qz[i] Mx[i] My[i] Mz[i] Dis[f] Qx[f] Qy[f] Qz[f]
[m] [N] / [N/m] [N] / [N/m] [N] / [N/m] [N·m]] [N·m] / [N·m/m] [N·m] / [N·m/m] [m] [N/m] [N/m] [N/m]
Qx[f], Qy[f], Qz[f]
Valore (nel punto ''f'') della forza distribuita riferita agli assi del sistema di riferimento indicato nella colonna ''SR''.
SOLAI - SOLLECITAZIONI PER CONDIZIONI DI CARICO NON SISMICHE
Solai - Sollecitazioni per condizioni di carico non sismiche
Estremo Iniziale Estremo Finale Campata CC
M3 N T2 M3 N T2 [N·m] [N] [N] [N·m] [N] [N]
Piano Terra Sezione solaio: Solai1.1 Travetto 1-2 000 0 0 2 370 4 606 0 -4 269
000 0 0 1 851 3 598 0 -3 336 000 0 0 1 482 2 879 0 -2 668
Travetto 2-3 000 4 606 0 4 300 0 0 -2 419 000 3 598 0 3 358 0 0 -1 891 000 2 879 0 2 687 0 0 -1 512
LEGENDA Solai - Sollecitazioni per condizioni di carico non sismiche CC Identificativo della Condizione di Carico, nella relativa tabella. Estremo Iniziale/Finale
Le caratteristiche della sollecitazione sono relative al sistema di riferimento locale 1, 2, 3.
SOLAI - VERIFICHE ALLO STATO LIMITE ULTIMO (Elevazione)
Solai - Verifiche allo stato limite ultimo Campata %LLI Mxs Mxi Afs Afi CSs CSi
[%] [N·m] [N·m] [cm2] [cm2]
Piano Terra Sezione: Solai1.1 Travetto 1-2 0% 8 255 5 032 1,57 0,00 1,67 -
25% - 10 515 0,79 0,00 - - 62,5% 985 11 006 0,79 0,00 6,83 - 87,5% 4 379 7 066 0,79 0,00 1,54 - 100% 10 606 - 1,57 0,00 1,30 -
Travetto 2-3 0% 10 571 - 1,57 0,00 1,31 - 25% 4 177 7 215 0,79 0,00 1,61 - 62,5% 791 11 234 0,79 0,00 8,51 - 87,5% - 10 737 0,79 0,00 - - 100% 8 426 5 097 1,57 0,00 1,64 -
LEGENDA Solai - Verifiche allo stato limite ultimo %LLI Posizione della sezione per la quale vengono forniti i valori di sollecitazione e armature,
valutata come % della lunghezza libera d’inflessione della campata (LLI), a partire dal suo estremo iniziale.
Mxs Momento M che dà origine alla massima armatura di trazione superiore. Mxi Momento M che dà origine alla massima armatura di trazione inferiore. Afs, Afi Area delle armature esecutive superiori ed inferiori. Afi non significativa per tipologia di solaio a
travetti precompressi. CSs Coefficiente di sicurezza relativo a ''Mxs'', ''Afs'' : [NS] = Non Significativo per valori di CS
maggiori o uguali a 100. CSi Coefficiente di sicurezza relativo a ''Mxi'', ''Afi'' : [NS] = Non Significativo per tipologia di
solaio a travetti precompressi.
SOLAI - VERIFICHE A TAGLIO ALLO STATO LIMITE ULTIMO (Elevazione)
Solai - Verifiche a taglio allo stato limite ultimo
Campata
%LLI Ty+ Ty- CS+ CS- Vcc+ Vcc- Vwd+ Vwd- N+ N- Vwp+ Vwp- Afe+ Afe- Afpe+ Afpe-
[%] [N] [N] [N] [N] [N] [N] [N] [N] [N] [N] [cm2/cm] [cm2/cm] [cm2/cm] [cm2/cm]
Piano Terra Sezione: Solai1.1 Travetto 1-2
0% 9 242 - 9,21 - 85101 85101 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000
25% 3 583 -453 5,70 45,09
20424 20424 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000
62,5% - -3 239 - 6,31 20424 20424 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 87,5% - -8 898 - 2,30 20424 20424 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 100% - -14
556 - 5,85 85101 85101 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000
Travetto 2-3
0% 14 659
- 5,81 - 85101 85101 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000
25% 8 932 - 2,29 - 20424 20424 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 62,5% 3 203 - 6,38 - 20424 20424 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 87,5% 375 -3 639 54,4
6 5,61 20424 20424 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000
100% - -9 367 - 9,09 85101 85101 0 0 0 0 0 0 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000
LEGENDA Solai - Verifiche a taglio allo stato limite ultimo %LLI Posizione della sezione per la quale vengono forniti i valori di sollecitazione e armature, valutata come % della lunghezza libera d’inflessione della
campata (LLI), a partire dal suo estremo iniziale. Ty+, Ty- Valori massimo e minimo della sollecitazione di taglio. CS+, CS- Coefficienti di sicurezza relativi alle sollecitazioni ''Ty+'' e ''Ty-'' : [NS] = Non Significativo - Per valori di CS maggiori o uguali a 100. Vcc+, Vcc- Valori massimo e minimo del taglio ultimo, per conglomerato compresso. Vwd+, Vwd- Contributi dell'acciaio al taglio ultimo dovuto alle staffe, relativi alle sollecitazioni ''Ty+'' e ''Ty-''. N+, N- Sforzo Normale medio nella Sezione di Verifica. Vwp+, Vwp- Contributi dell'acciaio al taglio ultimo dovuti ai ferri piegati, relativi alle sollecitazioni ''Ty+'' e ''Ty-''. Afe+, Afe- Aree di ferro per il taglio in un centimetro, relativi alle sollecitazioni ''Ty+'' e ''Ty-''. Afpe+, Afpe- Aree di ferri piegati per il taglio in un centimetro, relativi alle sollecitazioni ''Ty+'' e ''Ty-''.
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SOLAI - VERIFICHE ALLO STATO LIMITE DI ESERCIZIO (Elevazione)
Solai - Verifiche allo stato limite di esercizio
Trazione calcestruzzo Compressione calcestruzzo Trazione acciaio %LLI
σσσσ ct M3 σσσσ cc M3 σσσσ at M3 [%] [N/mm2] [N·m] [N/mm2] [N·m] [N/mm2] [N·m]
Piano Terra Sezione: Solai1.1 Campata Travetto 1-2 FRC=0,09 cm AA= PCA CA=FRQ εεεε sm=0,00000 Ae=0,0 cm2 sm=0 mm wk=0,00 mm CA=QPR εεεε sm=0,00000 Ae=0,0 cm2 sm=0 mm wk=0,00 mm
0% 0,000 - 0,000 - 0,000 - 25% 0,000 - 0,000 - 0,000 - 62,5% 0,000 - 0,000 - 0,000 - 87,5% 0,569 1 891 -1,110 1 891 6,515 1 891 100% 1,362 7 485 -1,405 7 485 17,115 7 485
Campata Travetto 2-3 FRC=0,10 cm AA= PCA CA=FRQ εεεε sm=0,00000 Ae=0,0 cm2 sm=0 mm wk=0,00 mm CA=QPR εεεε sm=0,00000 Ae=0,0 cm2 sm=0 mm wk=0,00 mm
0% 1,358 7 460 -1,401 7 460 17,058 7 460 25% 0,525 1 746 -1,025 1 746 6,015 1 746 62,5% 0,000 - 0,000 - 0,000 - 87,5% 0,000 - 0,000 - 0,000 - 100% 0,000 - 0,000 - 0,000 -
LEGENDA Solai - Verifiche allo stato limite di esercizio %LLI Posizione della sezione per la quale vengono forniti i valori di sollecitazione e armature, valutata come % della lunghezza libera d’inflessione della
Campata (LLI), a partire dal suo estremo iniziale. FRC Abbassamento massimo della campata (Freccia) [cm]. AA Identificativo dell'aggressività dell'ambiente: [PCA] = Poco aggressivo - [MDA] = Moderatamente aggressivo - [MLA] = Molto aggressivo. CA Identificativo della Combinazione di Azione: [QPR] = Quasi Permanente - [FQR] = Frequente - [RAR] = Rara. εεεε sm Deformazione media nel calcestruzzo. Ae Area efficace del calcestruzzo teso [mm²]. sm Distanza media tra le fessure [mm]. wk Apertura massima delle fessure [mm]. σσσσ ct, M3 Valori rispettivamente della tensione massima di trazione nel calcestruzzo e del momento agente che l’ha generata. σσσσ cc, M3 Valori rispettivamente della tensione massima di compressione nel calcestruzzo e del momento agente che l’ha generata. σσσσ at, M3 Valori rispettivamente della tensione massima di trazione nell'acciaio e del momento agente che l’ha generata.
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INFORMAZIONI GENERALI............................................................................................................pag. 2 MATERIALI ................................................................................................................................pag. 2 ANALISI CARICHI........................................................................................................................pag. 2 CONDIZIONI DI CARICO ..............................................................................................................pag. 2 SLE: COMBINAZIONE DI AZIONI FREQUENTE - COEFFICIENTI.............................................................pag. 3 SLU: COMBINAZIONI DI CARICO IN ASSENZA DI SISMA - COEFFICIENTI ...............................................pag. 3 CARICHI SUI SOLAI.....................................................................................................................pag. 3 SOLAI - SOLLECITAZIONI PER CONDIZIONI DI CARICO NON SISMICHE ................................................pag. 4 SOLAI - VERIFICHE ALLO STATO LIMITE ULTIMO (Elevazione).............................................................pag. 4 SOLAI - VERIFICHE A TAGLIO ALLO STATO LIMITE ULTIMO (Elevazione)...............................................pag. 4 SOLAI - VERIFICHE ALLO STATO LIMITE DI ESERCIZIO (Elevazione).....................................................pag. 5
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