PROTOCOLLO D’INTESA
TRA
MiBAC – SABAP AB
Agenzia del Demanio
Regione Abruzzo
Provincia di Pescara
Ente Parco Nazionale della Majella
ANCI Abruzzo
finalizzato all’avvio di iniziative di valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e
degli opifici industriali connessi nei Comuni di Abbateggio (PE), Bolognano (PE),
Caramanico(PE), Lettomanoppello (PE), Manoppello (PE), Roccamorice (PE), San
Valentino in Abruzzo Citeriore (PE), Scafa (PE), Serramonacesca (PE), Tocco da
Casauria (PE) e Turrivalignani (PE)
Pescara, 30 agosto 2018
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PREMESSO CHE
il patrimonio immobiliare del settore pubblico, centrale e territoriale, rappresenta un valore
sociale ed economico di fondamentale importanza per il Paese che, attraverso l’avvio di
concrete iniziative di valorizzazione o riqualificazione, può costituire un fattore di crescita
per l’economia;
le operazioni di valorizzazione dei patrimoni pubblici integrati possono costituire, nell’ambito
del contesto economico e sociale di riferimento, elemento di stimolo ed attrazione di
interventi di sviluppo sostenibile locale, nonché per incrementare le dotazioni di servizi
pubblici locali e di quelle relative all’abitare;
tali risorse possono essere impiegate al meglio se adeguatamente supportate da modelli,
informazioni e competenze mirate a promuovere iniziative finalizzate alla massimizzazione
degli effetti che le stesse possono avere sullo sviluppo dei territori;
lo sviluppo dei territori può assumere carattere durevole se radicato nei luoghi, partecipato
anche dai soggetti attivi nei contesti, in grado di creare aggregazione e reti di economie,
aperto al dialogo con le comunità e può essere perseguito attraverso la promozione e la
messa a sistema dell'imprenditorialità turistica adeguatamente sostenuta da infrastrutture
capillari al servizio degli utenti e dei luoghi, con azioni congiunte mirate alla valorizzazione
del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione;
nell’ambito dell’attuale indirizzo politico-amministrativo, il perseguimento di tali finalità
costituisce obiettivo prioritario per il rilancio economico del Paese, da favorire, altresì,
attraverso l’applicazione della disciplina normativa di cui al Decreto Legge 31 maggio 2014,
n. 83, conv. in Legge 29 luglio 2014, n. 106 (cd. D.L. “Turismo”);
il MiBAC provvede, secondo quanto previsto D.Lgs. n. 368/1998, dal D.Lgs. n. 42/2004 e dal
DPCM n. 171 /2014 alla tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e
alla promozione delle attività culturali e, nell'esercizio di tali funzioni, favorisce la
cooperazione con gli Enti Territoriali, con le Amministrazioni Pubbliche, con i privati e con le
organizzazioni di volontariato e opera per la massima fruizione dei beni culturali e ambientali
e per la più ampia promozione delle attività culturali, garantendone il pluralismo e
l'equilibrato sviluppo in relazione alle diverse aree territoriali e ai diversi settori;
il MiBAC, nel perseguimento delle finalità di cui al D.L. n. 83/2014, conv. in L. n. 106/2014,
intende avviare e favorire iniziative di valorizzazione finalizzate allo sviluppo di nuova
occupazione e nuove attività imprenditoriali nei settori del turismo e della cultura; al rilancio
del lavoro di qualità; all’ingresso nel mercato del lavoro da parte dei giovani; alla promozione
di iniziative culturali, sociali, artistiche, artigianali ed imprenditoriali attraverso l’avvio di
progetti a rete legati al mondo della cultura, dell’associazionismo sociale e culturale, della
produzione artistico-culturale;
il MiBAC, in coerenza con le norme contenute nel D.L. n. 83/2014, promuove la diffusione
del turismo lento con particolare attenzione alle aree interne del Paese anche attraverso la
valorizzazione dei percorsi ciclo-pedonali ed equestri. In particolare, l’art. 11 D.L. n. 83/2014
attraverso gli strumenti del Piano Straordinario della Mobilità Turistica, delle conferenze dei
servizi e della concessione di beni demaniali favorisce la fruibilità del patrimonio culturale
con particolare attenzione alle destinazioni minori, la realizzazione di circuiti nazionali di
eccellenza a sostegno dell’offerta turistica e del sistema Italia. La promozione dei “percorsi”
che potranno avvalersi del patrimonio immobiliare che verrà messo a disposizione
dall’Agenzia del Demanio e da ANAS, sarà inserita tra le strategie nazionali del redigendo
Piano Nazionale per la Promozione del Turismo in Italia;
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l’Agenzia del Demanio, nell’ambito della mission istituzionale ad essa affidata, con
riferimento ai beni immobili dello Stato e di altri soggetti pubblici, provvede a: definire la loro
ottimale composizione nel tempo e tutelarne l’integrità e la corretta utilizzazione; assicurare
le conoscenze complete ed aggiornate delle loro caratteristiche fisiche e giuridiche;
garantire i più alti livelli di redditività e definire e realizzare, anche in collaborazione con gli
Enti Locali, gli interventi finalizzati alla loro valorizzazione; coordinare la programmazione
dei loro usi ed impieghi nonché degli interventi edilizi sugli stessi, monitorandone lo stato di
attuazione;
tra le molteplici azioni di sviluppo, l’Agenzia del Demanio ha avviato, in collaborazione con
Invitalia, ANCI/ FPC, MiBAC, MiSE e di altri soggetti pubblici e privati interessati, il progetto
“Valore Paese – DIMORE”, per la valorizzazione di immobili pubblici di pregio storico,
artistico e paesaggistico, localizzati in ambiti di interesse turistico, culturale e ambientale,
ponendosi come nodo di accoglienza dei flussi di domanda più sensibili alla fruizione dei
beni culturali e naturali, puntando allo sviluppo dei territori e alla promozione delle
eccellenze italiane: paesaggio, arte, storia, musica, moda, design, sport, industria creativa,
innovazione, enogastronomia;
in tale ambito si inseriscono le iniziative a rete “Valore Paese – FARI 2015” e “Fari, Torri ed
Edifici Costieri 2016”, ispirate ad un modello rispettoso del paesaggio e delle identità
territoriali e finalizzate a proporre sul mercato immobili per lo sviluppo di una forma di
turismo sostenibile, legata alla cultura dell’ambiente costiero e del mare;
più di recente è stato avviato il progetto CAMMINI e PERCORSI, promosso di concerto tra
MIBAC, MIT, ANAS S.p.A. e Agenzia del Demanio, in collaborazione con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, ed inquadrato nell’ambito del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo
2017 – 2022, a supporto del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche e del Piano
Straordinario della Mobilità Turistica;
CAMMINI e PERCORSI punta alla valorizzazione di una rete di beni di proprietà dello Stato
e di altri Enti pubblici, legata al tema del turismo lento, della scoperta di territori e
destinazioni anche minori, attraverso mobilità dolce lungo cammini storico-religiosi (Via
Francigena, Via Appia, Cammino di Francesco, Cammino di Benedetto, Regi Tratturi,
Tratturi, etc.) e percorsi ciclopedonali (VenTO, Sole, Acquedotto Pugliese, Ciclopista
Adriatica, etc.);
gli obiettivi del progetto CAMMINI e PERCORSI sono orientati al potenziamento dell’offerta
turistico-culturale e alla messa a rete di siti di interesse storico e paesaggistico presenti sul
territorio, attraverso il recupero e il riuso di edifici pubblici - riconducibili sia al patrimonio
minore sia al patrimonio culturale di pregio - che si trovano in prossimità di itinerari pedonali
e ciclabili da affidare a imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da
soggetti fino a quaranta anni e selezionate mediante procedura ad evidenza pubblica nella
quale sia riconosciuta adeguata rilevanza sociale, culturale turistica, ambientale;
la Regione Abruzzo ritiene importante promuovere ed intraprendere un’attività di rilancio
strutturale e sviluppo del Territorio, anche attraverso l’ottimizzazione e la valorizzazione
del patrimonio immobiliare di proprietà pubblica ampiamente inteso non più utile a fini
strumentali.
la Regione Abruzzo, in collaborazione con l’Agenzia, ha avviato attraverso la sottoscrizione
dell’Accordo Istituzionale del 22 dicembre 2015 un’operazione di asset management a scala
regionale denominata “Programma Abruzzo” per la verifica di possibili sinergie per lo
sviluppo dei patrimoni immobiliari pubblici abruzzesi, come anche per la definizione di
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percorsi operativi integrati, anche innovativi, finalizzati al recupero, alla razionalizzazione ed
alla valorizzazione del beni coinvolti;
il Parco Nazionale della Majella ritiene che l’intera area protetta, e in particolare la sua
porzione settentrionale per l’esistenza del vasto distretto minerario, oggi da considerarsi
patrimonio di archeologia industriale, sia un territorio privilegiato per la realizzazione di
politiche di geoconservazione e di conservazione dell’ambiente e, più in generale, di
promozione del turismo naturalistico-ambientale con particolare riferimento al geoturismo, in
connessione con gli aspetti storico-culturali di cui la stessa area è ricca (es. eremi,
paesaggio agrario costruito), per la promozione dell’educazione ambientale e del turismo
scolastico, nonché per lo sviluppo locale attraverso corrette politiche di sostenibilità
ambientale, economica e sociale;
a partire dal 2016, il Parco Nazionale della Majella, nel cui Piano, fin dalla sua istituzione, è
stata evidenziata la necessità di tutelare come geositi le manifestazioni di idrocarburi del
proprio comprensorio e, con riferimento ad esse, sono state previste alcune azioni di
valorizzazione del patrimonio, ad iniziare dagli aspetti geologici, ha avviato, in
collaborazione con altre istituzioni interessate e, in particolare, l’Ordine dei Geologi della
Regione Abruzzo, e con l’accordo delle comunità e i portatori di interesse locali, un percorso
di candidatura per il riconoscimento dell’area protetta quale geoparco per essere inserito
nella Rete Mondiale dei geoparchi dell’UNESCO, integrando nell’elenco geositi diverse
miniere abbandonate del suo territorio e promuovendo azioni per la conoscenza di tale
ricchezza geo-culturale;
− l’ANCI ha lo scopo di valorizzare e diffondere la cultura della valorizzazione e della gestione
attiva del patrimonio immobiliare e mobiliare de proprietà dei Comuni Italiani, supportando e
collaborando con tutti i Soggetti Pubblici e privati interessati. ANCI promuove l’informazione e
la formazione degli Enti Locali sul tema della valorizzazione, sia lo sviluppo di attività da
realizzare in partnership con i comuni aderenti;
− l’ANCI Abruzzo costituisce il sistema di rappresentanza dei Comuni abruzzesi, ne promuove
lo sviluppo e la crescita, ne tutela e rappresenta gli interessi ,anche nei rapporti con le altre
Istituzioni e Amministrazioni. Svolge attività di sostegno, assistenza tecnica ed erogazione di
servizi e promuove lo studio di soluzioni per le questioni d’ interesse degli associati;
CONSIDERATO CHE
l’Italia possiede un vasto patrimonio geominerario e a livello mondiale rappresenta uno degli
ambiti in cui la cultura mineraria ha trovato il suo maggiore sviluppo. I resti e le
testimonianze di attività estrattiva costituiscono una ricchezza di dati scientifici e un nucleo
di potenzialità divulgative, culturali e turistiche non ancora pienamente espresso. I siti
minerari dismessi rappresentano la tipica sintesi di patrimonio geologico, naturale,
paesaggistico, culturale, archeologico, storico-artistico e industriale, a partire dal quale si
sono sviluppate aggregazioni sociali e stimoli di progresso legati all’attività estrattiva.
con la fine del secolo scorso, si è conclusa l’epoca dello sfruttamento dei giacimenti
minerari, lasciando sul territorio un’ampia e diffusa articolazione di testimonianze legate alle
attività minerarie che rappresentano un patrimonio di archeologia industriale e di paesaggio
unici;
a livello nazionale, europeo e mondiale matura sempre più la consapevolezza della
necessità di mantenere viva la testimonianza della cultura e della storia delle attività relative
allo sfruttamento geominerario e, pertanto, tale specifica sensibilità volta ad apprezzare e
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sostenere ogni esperienza, determina come diretta conseguenza un turismo di qualità,
consapevole e culturalmente preparato;
la Costituzione italiana pone all’art. 9 lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e
tecnica la tutela e salvaguardia del paesaggio, quali principi fondamentali;
il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio D.Lgs n.42/2004 al capo I art.10, in attuazione
dell’art.9 della Costituzione, riconosce i “siti minerari di interesse storico ed
etnoantropologico” quali beni culturali da tutelare;
per effetto del Regio Decreto 10 aprile 1921 n.470, sono stati devoluti al Demanio dello
Stato i beni di proprietà della società tedesca Reh & C. e Valle Romana, siti nella Regione
Abruzzo e consistenti in miniere, terreni, civili abitazioni ed opifici industriali, tra i quali quello
di Scafa, dislocati nei comuni di Abbateggio, Lettomanoppello, Manoppello, San Valentino in
Abruzzo Citeriore, Roccamorice e Scafa;
con convenzione del 09/10/1937, approvata con Decreto Interministeriale del 13/08/1937,
detto compendio minerario venne concesso alla soc. S.A.M.A. fino alla data del 10/11/1955,
per lo sfruttamento minerario ed industriale della roccia asfaltica e bituminosa, sulla base di
un programma che prevedeva la coltivazione di una miniera a cielo aperto, dove si estraeva
il materiale che riforniva l’opificio industriale di Scafa;
con Decreto del 06/06/1984 il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato
rilasciava alla soc. S.A.M.A. una concessione mineraria trentennale, denominata “San
Valentino”, relativa allo sfruttamento di roccia asfaltica e bituminosa, sita nei territori di
Manoppello, Lettomanoppello, Abbateggio, Roccamorice, San Valentino e Scafa,
comprensiva di terreni privati e dell’Agenzia del Demanio, la cui superficie originale è stata
ridotta con i provvedimenti regionali D.P.G.R. 216/2002 e Determinazione Dirigenziale n.
DI8/86/2011;
l’Agenzia del Demanio e la Regione Abruzzo hanno indetto una procedura ad evidenza
pubblica per l’individuazione di un nuovo soggetto a cui affidare la concessione del
compendio minerario denominato “San Valentino”, costituente unico sito minerario ancora
produttivo e ricadente nel comune di Manoppello, delimitato in planimetria con i termini
lapidei posti a delimitazione della ex Concessione Mineraria “San Valentino”, numerati dal
14 al 24 (Allegato “A”), e dal pertinente opificio industriale di Scafa (Allegato “B”);
ad oggi, risulta opportuno porre in essere azioni volte alla tutela e valorizzazione dei siti
minerari dismessi e degli opifici industriali connessi non ricompresi nel nuovo perimetro
concessorio;
RITENUTO CHE
l’Agenzia del Demanio, in accordo con la Regione Abruzzo, con nota prot. n. 8707 del
24.07.2017 ha rilasciato allo speleo Club di Chieti ed all’associazione non riconosciuta
GRAIM, il proprio nullaosta finalizzato all’avvicinamento e sopralluogo ai fini di studio dei siti
minerari dismessi ricadenti nei territori dei Comune di Abbateggio, Bolognano, Caramanico,
Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice, San Valentino in A.C., Scafa,
Serramonacesca, Tocco da Casauria e Turrivalignani;
a seguito dell’attività posta in essere dai membri del GRAIM e dello Speleo club sono stati
rinvenuti nel massiccio della Majella ricompreso tra i comuni di Scafa, San Valentino in
Abruzzo Citeriore, Manoppello, Lettomanoppello, Abbateggio e Roccamorice, ma anche
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Tocco da Casauria, Caramanico, Turrivalignani, Bolognano e Serramonacesca, reperti di
interesse storico-archeologico-industriale;
nell’ambito di tale attività di studio sono state rinvenute una ventina di miniere nel territorio
del Parco Nazionale della Majella, con annesse gallerie sotterranee strutturate anche su
molteplici livelli sovrapposti, con annessi binari, carrelli, bunker sotterranei, montacarichi,
tramogge, stazioni di carico, stabilimenti e centrali idroelettriche;
il patrimonio minerario presente nel Parco Nazionale della Majella necessita di un’attenta
attività di valorizzazione e tutela e, ai fini di idonee iniziative di sviluppo, che tengano conto
del consolidamento della sicurezza dei siti/beni minerari dismessi, tutti i soggetti firmatari
dell’Intesa convengono sulla necessità di operare sinergicamente per la conoscenza dei siti
minerari dismessi e degli opifici industriali connessi in discorso e la loro promozione, nonché
per l’analisi degli eventuali ulteriori immobili pubblici localizzati nei diversi Comuni ricompresi
nel perimetro del Parco Nazionale della Majella non più strategici e dunque utili per la
creazione di nuove reti di rilancio locale.
le parti firmatarie hanno riconosciuto negli strumenti per l’attuazione delle politiche sul
patrimonio immobiliare pubblico i veicoli idonei per l’avvio di iniziative di rilancio strutturale,
valorizzazione e/o gestione degli immobili pubblici non strumentali ed appartenenti al
patrimonio pubblico centrale e locale;
le parti firmatarie individuano nell’Agenzia del Demanio l’attore istituzionale funzionalmente
competente a fornire supporto tecnico-specialistico in favore di Enti Pubblici proprietari o
gestori, per l’avvio di iniziative di valorizzazione di patrimoni immobiliari pubblici.
VISTI
l’articolo 826 e ss. cc.;
il Regio Decreto 29 luglio 1927, n. 1443 “Norme di carattere legislativo per disciplinare la
ricerca e la coltivazione delle miniere”;
il Decreto del Presidente della Repubblica 04 aprile 1959, n. 128 “Norme di Polizia
Mineraria”;
la Legge Regionale del 12 aprile 1983 n. 18 “Norme per la conservazione, tutela,
trasformazione del territorio della Regione Abruzzo” e ss.mm.ii;
l’art. 6 Legge Regionale 8 agosto 1985, n. 431 concernente disposizioni urgenti per la tutela
delle zone di particolare interesse ambientale;
la Legge 7 agosto 1990, n. 241, "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e
di diritto di accesso ai documenti amministrativi" e, in particolare, l’art. 15, rubricato “Accordi
fra pubbliche amministrazioni”;
il Piano Regionale Paesistico vigente, definitivamente approvato con Delibera di Consiglio
Regionale il 21 marzo 1990 con atto n. 141/21
la Legge 6 dicembre 1991 n. 394 “Legge quadro sulle aree protette”;
la Legge 24 dicembre 1993, n. 537 “Interventi correttivi di finanza pubblica”;
il Decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 382, “Disciplina dei
procedimenti di conferimento dei permessi di ricerca e di concessioni di coltivazione di
giacimenti minerari di interesse nazionale e di interesse locale”;
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il Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626 “Attuazione delle direttive CEE riguardanti
il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro”;
il Decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1995 “Istituzione dell’Ente Parco
Nazionale della Maiella”;
il Decreto Legislativo 25 novembre 1996, n. 624 “Attuazione delle direttive CEE relative alla
sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee”;
il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della
legge 15 marzo 1997, n. 59";
il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della
legge 15 marzo 1997, n. 59";
il Decreto Legislativo 30 marzo 1999, n.96 "Intervento sostitutivo del Governo per la
ripartizione di funzioni amministrative tra regioni ed enti locali a norma dell'articolo 4,
comma 5, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni";
il Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300, rubricato “Riforma dell'organizzazione del
Governo, a norma dell'articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59”, che ha istituito l’Agenzia
del Demanio, alla quale è attribuito il compito di amministrare i beni immobili dello Stato,
con il compito di razionalizzarne e valorizzarne l'impiego e di sviluppare il sistema
informativo sui beni del Demanio e del patrimonio e il successivo D.Lgs. 3 luglio 2003, n.
173, “Riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze e delle agenzie fiscali, a
norma dell'articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;
il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli
enti locali” e ss.mm.ii;
l’articolo 3-bis del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, in
Legge 23 novembre 2001, n. 410, “Valorizzazione e utilizzazione a fini economici dei beni
immobili tramite concessione o locazione”;
l’articolo 3-ter del decreto-legge 25 settembre 2001 n. 351, convertito, con modificazioni, in
Legge 23 novembre 2001 n. 410, : “Processo di valorizzazione degli immobili pubblici”;
il Decreto Legislativo 22 Gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai
sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;
il Decreto del Presidente della Repubblica 13 settembre 2005, n.296, “Regolamento
concernente i criteri e le modalità di concessione in uso e in locazione dei beni immobili
appartenenti allo Stato”;
Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;
la Direttiva 2006/21/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio “Gestione dei rifiuti delle
industrie estrattive”;
il Decreto del Presidente della Regione del 7 settembre 2006, n. 82 “Piano Paesaggistico
Regionale”;
il Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 117 “Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa
alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE”;
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il Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, in L. 6 agosto 2008,
n.133 e, in particolare, l’art. 58: “Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di
Regioni, Comuni ed altri Enti Locali”;
il Piano del Parco Nazionale della Majella approvato con Delibera di Consiglio Regionale
d’Abruzzo n. 122/2 e pubblicato in G.U. n. 164 – Serie Generale – suppl. ord. n. 119 il 17
luglio 2009;
il Decreto Legge 6 luglio 2012, n. 95 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa
pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, convertito, con modificazioni, in Legge 7
agosto 2012, n. 135;
il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, in Legge 29 luglio
2014, n. 106 e, in particolare, l’articolo 11, comma 3, il quale al fine di favorire la
realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari,
prevede che le case cantoniere, i caselli e le stazioni ferroviarie o marittime, le fortificazioni
e i fari, nonché ulteriori immobili di appartenenza pubblica non utilizzati o non utilizzabili a
scopi istituzionali, possano essere affidati in concessione d’uso gratuito, non superiore a
nove anni a imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti fino a
40 anni;
la Legge Regionale del 09 giugno 2015, n. 15 “Sistema di Governance Turistica Regionale”
(art. 7 riconoscimento STL-DMC-PMC);
il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, “Attuazione delle direttive 2014/23/UE,
2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti
pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia,
dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di
contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”;
la Legge Regionale 20 novembre 2017, n. 52 “Disposizioni per il riconoscimento, la
valorizzazione e la promozione dei cammini abruzzesi” – art. 2 “Riconoscimento dei
cammini”;
il Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 “Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo
1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106;
il “Programma Attuativo Annuale 2017/2018” del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo
(Italia Paese per Viaggiatori) in approvazione al Consiglio Regionale d’Abruzzo;
la Delibera di Giunta Regionale con cui la Regione Abruzzo provvederà a ratificare la
sottoscrizione dell’Accordo;
il Decreto Delibera Presidenziale del 29.06.2018 con cui la Provincia di Pescara ha
provveduto ad approvare lo schema di Protocollo d’Intesa;
la Delibera presidenziale n. 4 del 03.08.2018 con cui l’Ente parco Nazionale della Majella
ha provveduto ad approvare lo schema di protocollo e la Delibera del Consiglio Direttivo con
cui provvederà alla ratifica della sigla dello stesso;
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QUANTO SOPRA PREMESSO, CONSIDERATO E VISTO
TRA
MiBAC, in persona del Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio dell'Abruzzo,
Rosaria Mencarelli;
Agenzia del Demanio, in persona del Direttore Regionale Abruzzo e Molise Vittorio Vannini
Regione Abruzzo, in persona del Presidente Luciano D’Alfonso
Provincia di Pescara, in persona del Presidente Antonio Di Marco
Parco Nazionale della Majella, in persona del Vice Presidente Claudio D’Emilio
ANCI Abruzzo, in persona del Presidente Luciano Lapenna
SI CONVIENE E SI STABILISCE QUANTO SEGUE:
Art. 1
(Recepimento delle premesse)
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto e si intendono
integralmente trascritte nel presente articolo.
Il presente Protocollo d’Intesa contiene norme a carattere generale cui le parti dovranno fare
riferimento in sede di stipula di futuri accordi negoziali. Per quanto non espressamente disposto
dai futuri accordi o contratti, si riterranno applicabili gli articoli di cui al presente Protocollo
d’Intesa.
Art. 2 (Oggetto ed obiettivi del Protocollo)
Con il presente Protocollo, le Parti firmatarie si impegnano ad instaurare un rapporto di
collaborazione ai fini di definire e regolare le attività di tutela e valorizzazione del patrimonio
immobiliare pubblico sito nel territorio di riferimento ed a verificare, altresì, le ulteriori
potenzialità di sviluppo delle aree interessate con particolare attenzione alla conoscenza del
cosiddetto patrimonio minore, suscettibile di rientrare in progetti strategici, anche di livello
regionale e nazionale, legati alle tematiche del turismo lento e della sostenibilità ambientale.
L’obiettivo immediato delle parti è quello di pervenire ad un efficace coordinamento delle attività
di competenza, ponendo a sistema ogni singolo intervento in essere e/o da programmare,
soprattutto per ciò che attiene la tutela e la salvaguardia delle testimonianze storiche, la
gestione dei servizi e la logistica per l’accoglienza dei visitatori oltre che le fondamentali attività
di recupero e di promozione turistica di buona parte degli ex complessi minerari, preso atto che
tutti gli interventi/attività debbano consolidare la sicurezza dei siti/beni minerari dismessi e degli
opifici industriali connessi.
Tra gli obiettivi di medio termine rientrano, altresì, la preliminare ricognizione dello stato di fatto
delle zone di intervento, a cui seguiranno, ove necessario, attività di manutenzione e messa in
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sicurezza propedeutiche ad accessibilità, visitabilità e dunque fruibilità dei siti in argomento;
l’implementazione di un idoneo strumento amministrativo per la gestione coordinata delle aree
oggetto dell’Intesa in chiave turistico-ricettiva e culturale, in linea con i principali progetti a
sostegno del turismo lento promossi da Agenzia del Demanio, MIBAC e MIT a scala nazionale,
quali l’iniziativa Valore Paese - Cammini e Percorsi, e, con richiamo alla normativa regionale in
materia di cammini storico-culturali, in funzione di una potenziale valorizzazione culturale delle
stesse, anche in chiave UNESCO. Nello specifico, i soggetti sottoscrittori dell’Intesa, nell’ambito
delle rispettive attribuzioni e ferma l’adozione dei provvedimenti di competenza dei rispettivi
organi deliberativi, si impegnano ad instaurare un rapporto di collaborazione allo scopo di
definire e regolare le attività di tutela e valorizzazione del patrimonio minerario mediante:
l’avvio di un Tavolo permanente in cui confrontarsi sinergicamente su progetti, obiettivi e
strumenti da mettere in campo per la valorizzazione dei siti;
la promozione di un centro di interesse e di studio in grado di catalizzare specificamente
la propria attenzione sulla valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e degli
opifici industriali connessi;
l’avvio di tutte le attività preordinate alla valorizzazione degli immobili pubblici di
proprietà centrale e locale, come anche dei tracciati pedonali di interesse storico già
individuati e/o da individuarsi, ricadenti nella vasta area di interesse, per
l’implementazione di progetti strategici a rete, anche di livello regionale e nazionale,
legati alle tematiche del turismo lento e della sostenibilità ambientale, primo tra tutti il
progetto Cammini e Percorsi;
la verifica delle possibilità di attrazione di eventuali risorse finanziarie pubbliche, anche
all’interno della programmazione regionale, da destinare alle attività di valorizzazione e
di promozione turistica dei siti di interesse;
l’avvio di eventuali proposte di rafforzamento dell’impianto normativo a sostegno del
settore;
la definizione di percorsi attuativi integrati, anche attraverso la sottoscrizione di
successivi Accordi Operativi con ciascuna delle realtà comunali interessate dal progetto;
la promozione e la diffusione di iniziative relative alla conservazione, tutela e
valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e degli opifici industriali connessi.
Art. 3 (Impegni assunti dalle parti)
Per il perseguimento dei suddetti obiettivi, le parti si impegnano a:
coordinare gli adempimenti di rispettiva competenza, in modo da garantire la massima
efficacia nell’attuazione e finalizzazione dei singoli processi di valorizzazione avviati;
garantire il collegamento con gli altri Soggetti Istituzionali interessati, a partire dalle
Amministrazioni Statali e da qualunque altro Soggetto Pubblico o privato coinvolto;
fornire, ciascuno per le rispettive competenze, idoneo supporto specialistico nelle
indagini di carattere sia socio-economiche che tecnico-amministrative relative alle
singole operazioni, mettendo a disposizione tutte le informazioni e la documentazione
del caso;
a) Impegni assunti dal MiBAC-SABAP AB
11
Ai fini dell’attuazione della presente Intesa, Il MiBAC si impegna a:
predisporre gli atti da sottoporre alla Commissione Regionale Beni Culturali relativi al
riconoscimento dell'interesse culturale (vincoli) artt. 13 e 45 D.lgs. n. 42/2004 per
quanto attiene le miniere riconsegnate ai proprietari del soprasuolo;
attivare la procedura di verifica dell'interesse culturale (vincoli) artt. 12 - 13 e 45 da
sottoporre alla Commissione Regionale Beni Culturali, per tutti i beni culturali
(archeologia industriale, paesaggi minerari, etc.) statali suscettibili di rientrare
nell’iniziativa;
garantire il supporto da parte dei propri Uffici competenti per territorio, assicurando i
pareri, i nulla osta e le autorizzazioni necessari per l’attuazione delle specifiche iniziative
individuate in relazione al portafoglio immobiliare di riferimento;
favorire, nell'ambito dei propri compiti istituzionali, i progetti di valorizzazione, le
iniziative di sviluppo del territorio e la promozione di tutte le imprenditorialità che
focalizzeranno e avranno per obiettivo primario culturale e turistico il contesto
(documenti, demo-etno-antropologia, storia mineraria) e i luoghi (miniere e relative
strutture) situati nel distretto minerario della Majella settentrionale;
favorire l'integrazione dei progetti stessi con gli elementi emergenti del paesaggio
archeologico, storico e antropologico, con particolare riferimento alle azioni rivolte allo
slow travel, ai percorsi ciclopedonali, ai circuiti lenti e alla mobilità dolce.
A tale riguardo, saranno di riferimento i progetti nazionali “South Cultura Routes” e IT.inere
percorsi e luoghi di eccellenza nel Centro Italia di cui la regione Abruzzo è partner, come pure la
più ampia iniziativa CAMMINI e PERCORSI, promossa dall’Agenzia del Demanio, dal MIBAC e
dal MIT a scala nazionale.
b) Impegni assunti dall’Agenzia del Demanio
Ai fini dell’attuazione della presente Intesa, l’Agenzia si impegna a:
coordinare, per quanto di competenza, le azioni di ricognizione dello stato attuale delle
opere realizzate per la coltivazione del giacimento minerario finalizzate alla restituzione
documentale, relazionale e cartografica in dettaglio dei percorsi delle gallerie e di ogni
altra opera rilevata e degli opifici industriali connessi;
verificare la presenza nel territorio di riferimento di immobili statali suscettibili di
valorizzazione;
fornire supporto tecnico-specialistico in favore degli Enti Pubblici coinvolti, anche per
sola territorialità, per l’espletamento delle attività relative alla ricognizione e analisi del
portafoglio immobiliare di riferimento. In tal senso le attività di scouting immobiliare
dovranno essere condotte attraverso la piattaforma web EnTer all’interno del sito
Internet dell’Agenzia del Demanio, a cui i singoli Enti interessati ed interessabili,
potranno accreditarsi e, quindi, candidare beni di proprietà per la valorizzazione;
provvedere alla cura ed al coordinamento delle singole iniziative nella fase relativa agli
Accordi Operativi;
curare lo svolgimento di tutte le azioni propedeutiche alla definizione dei percorsi per
singolo immobile o gruppi di beni nella fase di avvio delle attività di valorizzazione,
anche in relazione alla possibilità di implementazione di Progetti già avviati dall’Agenzia
a livello nazionale quali la già menzionata iniziativa Cammini e Percorsi;
12
fornire il necessario supporto tecnico nella fase di esecuzione delle attività di
valorizzazione fino all’immissione degli immobili sul mercato, tramite i più idonei
strumenti previsti dalle vigenti normative;
supportare gli Enti nella predisposizione di materiale informativo, divulgativo ed in ogni
attività di promozione e comunicazione, ivi compresa la pubblicazione su piattaforme
informatiche dedicate dell’Agenzia.
c) Impegni assunti dalla Regione Abruzzo
Ai fini dell’attuazione del presente Protocollo, la Regione Abruzzo, nel ruolo di indirizzo e
governo del territorio, si impegna a:
promuovere e coordinare i lavori del Tavolo che verrà costituito ai sensi del successivo
art. 4, tramite il competente Servizio Politiche Turistiche.
partecipare al Tavolo di cui al punto precedente con tutti i rappresentanti dei Servizi
coinvolti;
fornire supporto alla ricognizione dello stato attuale delle opere realizzate per la
coltivazione del giacimento minerario finalizzata alla restituzione documentale,
relazionale e cartografica in dettaglio dei percorsi delle gallerie e di ogni altra opera
rilevata;
facilitare l’espletamento delle azioni amministrative necessarie per il raggiungimento
degli obiettivi di cui all’art. 2 del presente Protocollo, anche mettendo a disposizione le
competenze e le prerogative ad essa espressamente attribuite dalla legge;
favorire la partecipazione degli Enti Pubblici proprietari di beni suscettibili di inserimento
nell’operazione, attraverso proposte sovralocali e/o di sistema, in continuità col ruolo di
promotore assunto nell’ambito dell’iniziativa Programma Abruzzo;
mettere a disposizione e/o facilitare il reperimento di tutta la documentazione tecnico-
amministrativa relativa agli immobili pubblici appartenenti al proprio patrimonio
eventualmente interessato dall’iniziativa e agli ulteriori immobili di successiva
individuazione;
individuare eventuali risorse finanziarie all’interno dei driver strategici di
programmazione regionale funzionali, in termini generali, alla valorizzazione del
patrimonio pubblico degli Enti Locali ed in particolare all’attuazione delle inziative
oggetto della presente intesa;
relativamente al tema del turismo lento, vagliare e promuovere gli itinerari pedonali e
ciclopedonali individuati nell’area di progetto, ai fini del loro inserimento all’interno della
L.R. n. 52 del 20 novembre 2017 “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e
la promozione dei cammini abruzzesi”
d) Impegni assunti dalla Provincia di Pescara
Ai fini dell’attuazione del presente Protocollo la Provincia di Pescara, quale Ente intermedio di
area vasta, si impegna a:
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promuovere uno o più tavoli di lavoro con le realtà Comunali interessate, tutte ricadenti
in territorio provinciale, ai fini di una capillare sensibilizzazione degli attori locali verso il
progetto di valorizzazione in discorso,
censire eventuali strutture pubbliche esistenti, anche in disuso, che possano essere
messe a disposizione dell’iniziativa;
verificare le possibilità di implementazione ed integrazione dell’iniziativa attraverso
ulteriori risorse paesistiche ed ambientali presenti (es. Sorgenti del Lavino, Tholos,
Eremi, Mulini, ecc.) per la costituzione di un vero e proprio sistema a rete integrato, di
connotazione dell’intera area;
verificare la disponibilità di operatori economici locali atti a sostenere iniziative di
promozione territoriale nell’ambito del progetto di valorizzazione, con possibilità di
ricadute positive in termini economici sull’intero comprensorio;
rafforzare le infrastrutture per la realizzazione di ciclopiste.
e) Impegni assunti dall’Ente Parco Nazionale della Majella
Ai fini dell’attuazione del presente Protocollo l’Ente Parco Nazionale della Majella, quale Ente
intermedio di area vasta, si impegna a:
fornire supporto alla ricognizione dello stato attuale delle opere realizzate per la
coltivazione del giacimento minerario finalizzata alla restituzione documentale,
relazionale e cartografica in dettaglio dei percorsi delle gallerie e di ogni altra opera
rilevata;
promuovere nell’ambito del Tavolo tecnico di cui al successivo art. 4 la conoscenza
delle finalità istitutive del Parco Nazionale della Majella e delle norme che lo regolano, in
particolare le previsioni del Piano del Parco e quanto riguarda la tutela delle aree
Natura2000, in vista di futuri progetti e delle azioni che scaturiranno dalla collaborazione
fra i firmatari del presente Protocollo;
avviare una ricognizione del proprio patrimonio immobiliare e strumentale (ricognizione
cartografica) al fine di valutare la possibilità di metterlo a disposizione delle azioni
progettuali comuni per la valorizzazione del complesso minerario della Maiella e del
contesto in cui sono inserite;
dare il proprio contributo tecnico-progettuale, attraverso le proprie risorse umane
qualificate nei campi della tutela ambientale e naturalistica, nella geo-conservazione e
nell’educazione ambientale, nonché con le risorse strumentali nella propria disponibilità,
per sostenere le azioni di valorizzazione che si vorranno intraprendere soprattutto per
facilitare lo sviluppo di progetti che siano compatibili con l’ambiente, gli habitat, le specie
faunistiche, quelle floristiche e il patrimonio geologico del proprio territorio e, più in
generale, con il regime di tutela esistente nelle varie zone del Parco;
facilitare l’integrazione e la messa a sistema delle proprie strutture e dei percorsi per la
fruizione del Parco (es. sentieri, itinerari MTB, ippovie, Centri di Educazione Ambientale,
Centri Visita, Centri Informazioni, musei) con quelle che si andranno a realizzare e
sviluppare nell’ambito della collaborazione di cui al presente Protocollo;
collaborare alla individuazione di risorse finanziarie da dedicare alla valorizzazione del
patrimonio minerario dismesso valutando la possibilità di attingere a strumenti di
finanziamento su cui l’Ente Parco ha sviluppato esperienza come i fondi europei e
ministeriali (MinAmbiente);
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f) Impegni assunti dall’ANCI Abruzzo
Ai fini dell’attuazione della presente Intesa, ANCI Abruzzo si impegna a:
- supportare i Comuni che ricadono nel bacino minerario della Maiella nelle attività di
relazione istituzionale e rappresentanza con le altre Istituzioni firmatarie del presente
protocollo;
- coordinare un gruppo di lavoro costituito da tutti i Comuni ricadenti nel bacino al fine di
definire le iniziative di coinvolgimento sia al fine dei progetti di valorizzazione turistica
ambientale del patrimonio, sia nella ricerca e messa a sinergia delle conoscenze
tecnico/amministrative e delle risorse immobiliari e mobiliari presenti sul loro territorio;
- fornire assistenza tecnica per la definizione di percorsi attuativi integrati, anche
attraverso la sottoscrizione di accordi operativi con ciascuna delle realtà comunali
interessate dal progetto previsti dagli obiettivi del presente Protocollo.
Le modalità e i termini sulla base dei quali attivare il rapporto di collaborazione per il
raggiungimento degli obiettivi di cui al precedente articolo 2 saranno oggetto di specifiche
Intese volte a disciplinare organicamente i rapporti tra le parti attraverso la stipula di appositi
accordi operativi, che verranno adottati nelle forme/procedure previste ex legge per
ciascuna Parte firmataria del presente Protocollo d’Intesa.
Art. 4 (Tavolo Tecnico Operativo)
Ai fini dell’attuazione dell’Intesa, entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’Accordo, verrà costituito
formalmente apposito Tavolo Tecnico Operativo (TTO) composto da rappresentanti di ciascuna
delle parti firmatarie come di seguito individuati:
n. 2 (due) rappresentanti per MiBAC SABAP AB
n. 6 (sei) rappresentanti per Agenzia del Demanio
n. 3 (tre) rappresentanti per Regione Abruzzo
o 1 Servizio Beni Ambientali e Governo del Territorio - DPH004
o 1 Servizio Politiche Turistiche - DPH002
o 1 Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive – DPC023
n. 1 (uno) rappresentante per Provincia di Pescara
n. 2 (due) rappresentanti per Ente Parco Nazionale della Majella
n. 3 (tre) rappresentanti per ANCI Abruzzo
A detto Tavolo Tecnico Operativo (TTO) prenderanno parte in forma permanente i
rappresentanti delle Parti firmatarie e lo stesso sarà aperto alla partecipazione di ulteriori
soggetti istituzionali e di altri Enti Pubblici - Territoriali e non - a qualsiasi titolo coinvolti nel
processo di valorizzazione in argomento, con particolare riferimento alle Amministrazioni
Comunali di Abbateggio, Bolognano, Caramanico, Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice,
San Valentino in Abruzzo Citeriore, Scafa, Serramonacesca, Tocco da Casauria e
Turrivalignani, interessate dalla presente Intesa per territorialità.
Al TTO è assegnato il compito di adempiere a quanto previsto dal presente Protocollo, di
sovrintendere alle attività tecnico-amministrative propedeutiche e conseguenti all’attuazione
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degli interventi previsti, nonché di garantire il coordinamento tecnico con gli altri eventuali
soggetti istituzionali a qualsiasi titolo di volta in volta coinvolti.
Art. 5 (Comunicazioni)
Tutte le comunicazioni relative alla presente Intesa dovranno essere effettuate per iscritto ed
inviate tramite e-mail ai seguenti indirizzi:
MiBAC - SABAP AB:
Via degli Agostiniani n. 14 , 66100 – Chieti
E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Abruzzo e Molise:
Piazza Italia, n. 15, 65121 – Pescara
E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Regione Abruzzo:
Via Leonardo da Vinci, n. 6, 67100 - L'Aquila
Viale Bovio, n. 425, 65122 - Pescara
Ufficio Supporto alle attività gestionali, amministrative e contabili del Gabinetto e del Presidente E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Dipartimento Turismo Cultura e Paesaggio Servizio Politiche Turistiche, Demanio Marittimo e Sostegno alle Imprese E-mail: [email protected]
Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali Servizio Beni Ambientali e Governo del Territorio
E-mail: [email protected]
Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive E-mail: [email protected]
Provincia di Pescara:
Piazza Italia n. 30 – 65121 Pescara
E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Parco Nazionale della Majella:
Via Badia n. 28, 67039 – Sulmona (AQ)
E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
− ANCI Abruzzo:
Via Michele Iacobucci n.4 , 67100 L’Aquila
E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
16
Art. 6 (Durata)
La presente Intesa ha durata di anni 3 (tre), decorrente dalla data di sottoscrizione della stessa.
Essa potrà essere prorogata per un periodo di eguale durata in ragione dello stato di
avanzamento delle attività, previa comunicazione tra le Parti, con preavviso di tre mesi, a
mezzo di raccomandata A/R o a mezzo Posta Elettronica Certificata.
Nell’ipotesi in cui le previsioni del presente Protocollo non potessero trovare integrale
attuazione, le Parti potranno sciogliersi dagli impegni assunti mediante comunicazione scritta da
trasmettere a mezzo Posta Elettronica Certificata, senza nulla avere a pretendere l’una
dall’altra.
Art. 7 (Revisioni ed integrazioni)
La presente Intesa potrà essere modificata, integrata o aggiornata esclusivamente in forma
scritta con eventuali atti aggiuntivi o integrativi, previo accordo tra le Parti.
Essa non verrà sostituita o superata dagli eventuali atti aggiuntivi o integrativi e sopravvivrà a
questi ultimi, continuando con essi a regolare la materia tra le Parti.
Art. 8
(Risorse finanziarie)
Per l’attuazione della presente Intesa, non è previsto il riconoscimento reciproco di alcun
corrispettivo; pertanto, qualunque onere rimarrà a carico della Parte che è chiamata a
sostenerlo.
Art. 9 (Riservatezza)
Tutti i dati, documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le Parti in esecuzione del
presente protocollo dovranno essere considerati come “informazioni riservate”, ove qualificati
come tali dalla Parte che li comunica. Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dal GDPR
Regolamento UE 2016/679 e dalle vigenti disposizioni normative in materia, si dichiara che le
Parti concordano di utilizzare tali informazioni riservate solo in relazione all’esecuzione
dell’intesa, salvo diverse pattuizioni, da formalizzarsi per iscritto e che ciascuna di esse adotterà
tutte le misure ragionevolmente necessarie per tutelare la riservatezza delle informazioni e della
documentazione di cui essa disponga in virtù della presente intesa.
Art. 10
(Controversie)
Nel caso di controversie di qualsiasi natura che dovessero insorgere in ordine all’interpretazione
e all’applicazione del presente Protocollo, le Parti si impegnano a comporre amichevolmente e
secondo equità le controversie medesime.
Resta inteso che eventuali controversie non pregiudicheranno in alcun modo la regolare
esecuzione delle attività, né consentiranno alcuna sospensione degli impegni assunti dalle
Parti.
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Art. 11 (Clausole finali)
Le Parti si impegnano alla piena ed integrale attuazione di quanto definito con il presente
Accordo, all’esito dei procedimenti di competenza dei rispettivi organi deliberativi, ponendo in
essere ogni idonea iniziativa per addivenire alla più solerte, positiva e completa conclusione
delle attività.
Le parti possono recedere dal presente Protocollo d’Intesa mediamente comunicazione scritta
da notificare con preavviso di almeno quindici giorni mediante lettera raccomandata con avviso
di ricevimento o via PEC.
Il presente atto viene sottoscritto digitalmente ai sensi dell’art.15 comma 2bis L.n.241/90.
Per tutto quanto non espressamente regolato dalla presente Intesa, si applicano le disposizioni
di legge.
Letto, confermato e sottoscritto
Pescara, 30.08.2018
18
Per il MiBAC - SABAP AB
il Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio dell'Abruzzo, Rosaria Mencarelli
____________________________
(f.to ex art. 24 D.Lgs n. 82/2005)
Per l’Agenzia del Demanio,
Il Direttore Regionale Abruzzo e Molise, Vittorio Vannini
____________________________
(f.to ex art. 24 D.Lgs n. 82/2005)
Per la Regione Abruzzo
L’Assessore al Turismo, Giorgio D’Ignazio ____________________________
(f.to ex art. 24 D.Lgs n. 82/2005)
Per la Provincia di Pescara
Il Presidente Antonio Di Marco ____________________________
(f.to ex art. 24 D.Lgs n. 82/2005)
Per il Parco Nazionale della Majella
Il Vice Presidente Claudio D’Emilio ____________________________
(f.to ex art. 24 D.Lgs n. 82/2005)
Per ANCI Abruzzo
il Presidente Luciano La Penna ____________________________
(f.to ex art. 24 D.Lgs n. 82/2005)
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