Processi e metodi per il lavoro con alunni con BES
RETE ROSETTA ROSSIAs 2013 - 14
Annunziata Marciano
CHI SONO?• DISAGIO SOCIO-AMBIENTALE
• NEOIMMIGRATI
• DSA
• DISTURBI CERTIFICATI NON H
• DISTURBI NON CERTIFICATI
CHE FARE?
PERSONALIZZAZIONEDEL PROGETTO EDUCATIVO
???
PERSONALIZZAZIONE vs
INDIVIDUALIZZAZIONE
PERSONALIZZAZIONE
fondamento pedagogico, assioma della Riforma cambia il punto di vista: dal programma all’alunno
orienta la scuola alla promozione dell’eccellenza tramite:
la cura del quadro valoriale dello studente come persona
e
la valorizzazione delle differenze individuali (cfr.:pedagogia delle differenti forme cognitive; differenti forme di intelligenza
Gardner)
si concretizza in:
attenzione al contesti di apprendimento;
costruzione di itinerari differenziati per la
realizzazione di diversi profili
supera l’individualizzazione, che prevede il raggiungimento di
competenza comuni, poiché prevede percorsi diversificati
Crisi del welfare (anni 80)autonomia
oggetti dispositivi di indirizzo
solidarietà
sudditi
soggettidiritti e doveri
cittadini
sussidiarietà
autonomia
la dimensione socio- culturale
proliferazione di linguaggidilatazione di informazioni e conoscenze
globalizzazione
società plurale e instabile
trasformazione istituzionirelazioni tra individui e istituzioni
relazioni tra utenti e scuola
Dinamica dell’autonomia
• Decentramento• Sussidiarietà• Differenziazione • Adeguatezza
Efficacia, efficienza ed economicità non possono realizzarsi nei servizi alla persona senza:
Qualità, Personalizzazione, Partecipazione
globalizzazione
ICT
società cognitiva
istruzione
la società cognitiva
parola d’ordine
veicolo per la transizione dell’Europa verso la società cognitiva (Cresson 1995)
società in cui rapporti tra gli individui sono condizionati
dalle rispettive capacità di apprendere, padroneggiare e usare tecniche e conoscenze
luogo in cui la posizione di ciascuno nell’ambito della comunità
è determinato dalla capacità di apprendere
Autonomia: accezioni
aspetto particolare del processo di alleggerimento dello Stato che ha accompagnato il declino della
presenza pubblica nell’economia a livello internazionale dagli anni 80 del secolo scorso
risposta all’emergere di uno spazio europeo della formazione
soluzione rispetto a problematiche di natura didattica
Norme e modelli organizzativi
Le norme sono importanti ma sono più importanti i modelli organizzativi
Modelli organizzativi tra scuola e impresa
• cultura organizzativa specifica, • modello organizzativo tipologico composito, burocrazia, legame debole, struttura reticolare, dimensione istituzionale
• presenza di organi equiordinati,• tipicità del servizio,• competenza tecnico-professionale tutelata da libertà
costituzionale
da un sistema burocratico ad uno reticolare
Elementi organizzativi
Modello burocratico
Modello reticolare
Ambiente prevedibile turbolento
Strategia Atti ammviConservazione/mantenimento nicchia
ObiettiviEvolutiva/innovativaqualità
Struttura PiramideAccentrata RigidaCompartimenti stagni
A reteDecentrata FlessibileCircolarità/feedback
Sistema decisionale Responsabilità scarsaScarsa delegaPoca tempestività
Responsabilità altaDelegaTempestività
Leadership Laissez faireBurocratica Adattiva
PartecipativaInnovativaProfessionale
Relazioni sindacali ConsociativoCorporativo
PartecipativoObiettivi condivisi
scuola dell’autonomiadei risultati
• funzionalizzata al contesto socio-economico
• orientata all’attivazione di processi evolutivi ripensati dinamicamente nella loro
multidimensionalità• visione sistemica
• partecipazione informale non codificata: progetti
scuola tradizionaledegli adempimenti
• monodimensionale• autoreferente• disciplinare
•visione piramidale• partecipazione
formale-istituzionale di gruppi stabili:
OOCC• pianificazione
discrepanza tra i due modelli di scuola che si avvicendanoL’autonomia cambia:
la missionl’assetto ordinamento scolasticole correlazioni con altri soggetti
le relazioni istituzionali
Come cambia la scuola con l’autonomia
La scuola come sistema evolutivo complesso
territorio
alunni
sistema politico
dirigenti scolastici famiglia
insegnanti
relazione educativa
collaboratoriscolastici
approccio alla scuola come sistema evolutivo complesso
• processi vs contenuti
• centralità della relazione educativa
• centralità della persona in relazione
La scuola come sistema evolutivo complesso
• Sistema - insieme di componenti in interazione reciproca, “tutto” formato da parti collegate fra loro in un modo dinamico finalizzato all’ organizzazione dei processi di apprendimento
• Evolutivo - caratterizzato da processi complessi per la molteplicità e specificità delle variabili intervenienti
• Operatori scolastici - attivatori di processi complessi e che richiedono uno strumento di lavoro altrettanto complesso
Un modello complesso• sistemico
scuola come sistema evolutivo complesso
• relazionalerelazioni come ambiente mentale di sviluppo
• simbolico valutazione come attribuzione di significato
• esperienzialepercorso formativo come storia e memoria
Il modello sistemico come strumento complesso
Nozione di sistemacomplesso di elementi in interazione costante con l’ambiente
con cui scambiano energia, materia e informazioni allo scopo di mantenere la propria organizzazione
• trattamento delle diverse variabili che influenzano l’apprendimento
• concreta gestione delle relazioni interpersonali implicate dalla scuola
• centralizzazione della relazione educativa
processi del percorso formativo attraverso i principi dei sistemi
Teoria dei sistemi e scuola
– crisi del modello meccanicista della scienza classica, articolato attorno al paradigma lineare di causa-effetto,
di fronte alle caratteristiche complesse dei fenomeni biologici, sociali e comportamentali
– processo di unificazione delle conoscenze intorno a un nuovo paradigma
articolato intorno alla nozione-chiave di sistema
– concetto centrale nelle scienze applicatecome metodologia interdisciplinare di organizzazione delle
conoscenze
- visione che mutua dalle scienze matematiche ed informatiche concetti, come quelli di causalità circolare, regolazione, informazione, rete, per descrivere il funzionamento delle
configurazioni sociali come organismi
– visione organismica dei fenomeni che si avvicendano nell’esperienza scolastica
Principi e applicazioni del modello sistemico: articolazione gerarchizzata dei sottosistemi
Contesto• valorizzazione delle diversità come
risorsa
• elaborazione progetti attraverso forme di gruppo di studio e di ricerca
• organizzazione per la progettazione, la valutazione e la preparazione di riunioni istituzionali
• organizzazione del lavoro in commissioni;
• articolazione del lavoro scolastico come laboratorio
• attivazione di procedure flessibili per le relazioni tra soggetti coinvolti
sintesi di regole riguardano ruoli e funzioni
implicano complesse dinamiche di relazione
creano storia e memoria
Principi e applicazioni del modello sistemico:
totalità - non sommatività
totalità prevalenza dell’organizzazione
sulle parti componenti
non sommatività il tutto non coincide con la
somma delle parti
• mentalità sistemica• competenze trasversali• formatività• valorizzazione della
dimensione collegiale per la qualità del rapporto tra scuola, famiglia , territorio
• metodologia mirata all’integrazione
• centralizzazione degli aspetti di relazione rispetto a quelli di contenuto per l’apprendimento
Principi e applicazioni del modello sistemico: equifinalità
la stessa causa può produrre effetti
differenti ovvero
fenomeni analoghi possono derivare da
differenti cause
• valorizzazione della dimensione euristica dei processi attivati
• orientamento a costruire strategie tecniche di intervento specifiche, non date una volta per tutte
• uso di una molteplicità di diverse strategie organizzative e metodologiche per l’ottimizzazione della qualità delle relazioni
Principi e applicazioni del modello sistemico:omeostasi
dinamica di stabilizzazione del
sistema in uno stato di equilibrio stazionario rispetto alle variabili
esterne e interne
• coerenza metodologica della scuola nell’articolazione del proprio modello formativo
• costruzione di un ambiente favorevole all’apprendimento
Principi e applicazioni del modello sistemico:entropia
tendenza degli organismi a uno stato
privo di energia e di movimento,
a un livello in cui il caos diventa
paradossalmente ordine rigido
nelle situazioni di disadattamento/ insuccesso scolastico
il disagio, cristallizzandosi,
acquista valore di forma e diventa
un testo privilegiato che contribuisce a svelare
la stratificazione del processo di apprendimento
CURRICOLO
fondato sull’epistemologia della psicologia, pedagogia e sociologia
legato alla conoscenza delle indicazioni legislative
e alla capacità di lettura della domanda sociale
la scuola gioca un ruolo di sviluppo dinamico della comunità
e si inserisce all’interno di un sistema integrato
nel quale i soggetti implicati mettono in comune identità risorse e storia
Dalle capacità alle competenze attraverso conoscenze e abilità
• Capacità - potenzialità
• Competenze – potenzialità attualizzate
• Conoscenze - prodotti delle attività teoriche e pratiche
• Abilità – prodotti dell’attività mentale
Unità di apprendimento n. …. (Scuola dell’Infanzia)
Titolo: Destinatari: Tempi
Aree di sviluppo coinvolte (Campi di esperienza) Il sé e l’altro Il Corpo e il movimento Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole La conoscenza del mondo
Breve descrizione:
Strumenti e modalità di lavoro:
Legittimazione
Norma POF OB GENERALI
AttivitàProdotti
Obiettivi specifici di apprendimentoCosa fa l'insegnante Cosa fa l'alunno Contenuti Abilità
AttivitàProdotti
Obiettivi specifici di apprendimentoCosa fa l'insegnante Cosa fa l'alunno Contenuti Abilità
Unità di apprendimento n. 1 (Scuola Primaria)Area/e di responsabilità: Titolo: Destinatari: alunni seconda classeTempi: 2 mesi Prodotto:
Discipline coinvolte Italiano Inglese Seconda
lingua Storia
Geografia Matematica Scienze Tecnologia e
informatica
Musica Arte e
immagine Religione Attività fisica e
sportivaBreve descrizione: L’unità di apprendimento,
Strumenti e modalità di lavoro: lezione frontale, lavoro di gruppo, coppie di aiuto, materiale cartaceo, informatico e audiovisivo, metodologia del compito reale, verifica e valutazione formativa di prodotti e conoscenze acquisite
Legittimazione
NORMA POF OB GENERALI
AttivitàProdotti
Obiettivi specifici di apprendimentoCosa fa l'insegnante Cosa fa l'alunno Contenuti Abilità
Unità di apprendimento n. 1 (Scuola Secondaria del I grado)
Area/e di responsabilità: Titolo: Destinatari: alunni seconda classeTempi: 2 mesi Prodotto:
Discipline coinvolte Italiano Inglese Seconda
lingua Storia
Geografia Matematica Scienze Tecnologia e
informatica
Musica Arte e
immagine Religione Attività fisica e
sportivaBreve descrizione: L’unità di apprendimento,
Strumenti e modalità di lavoro: lezione frontale, lavoro di gruppo, coppie di aiuto, materiale cartaceo, informatico e audiovisivo, metodologia del compito reale, verifica e valutazione formativa di prodotti e conoscenze acquisite
Legittimazione
NORMA POF OB GENERALI
Grazie per l’attenzione!
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