PRESENTE E FUTURO DELLA TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’
TRASFUSIONALE DAL DONATORE AL RICEVENTE
Dr. Roberto ReverberiServizio TrasfusionaleArcispedale S.Anna, Ferrara
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
CH Wallas, Transfusion 2005; 45:1054-5
“COLMARE IL DIVARIO TECNOLOGICO CON I SUPERMERCATI”
EDITORIALE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
CH Wallas, Transfusion 2005; 45:1054-5
“… quando vado a fare la spesa mi rendo conto che i supermercati sono molto più bravi a tener traccia di una scatola di piselli di quanto facciamo noi con i campioni di sangue dei pazienti e con gli emocomponenti”
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
WH Dzik et al., Transfus Med Rev 2003; 17:169-80
“Attualmente una bottiglia di succo di frutta è etichettata con più precisione della maggior parte dei campioni di sangue usati per i test pre-trasfusionali …
… ed è più probabile che sia identificata correttamente di un paziente che riceve una trasfusione …
… Infine, lo scontrino del supermercato è compilato più accuratamente della documentazione sulla trasfusione dei nostri pazienti”
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
•Che cosa significa tracciabilità•A cosa serve •Quali mezzi abbiamo a
disposizione per ottenerla•Cosa ci impedisce di ottenerla•Problemi dovuti a difetti di
tracciabilità
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
COSA SIGNIFICA TRACCIABILITA’
• Identificazione corretta di:• donatore e ricevente• donazione di sangue• emocomponenti ed emoderivati• campioni di sangue (donatore e ricevente)
• Poter conoscere chi ha fatto cosa, quando e come
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
A COSA SERVE
•E’ un mezzo, non un fine•Essenziale per la sicurezza trasfusionale (donatore e ricevente)
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
DIFETTI DI TRACCIABILITA’
• Mancata identificazione dei donatori sospesi• Consultazione ed aggiornamento della
cartella clinica sbagliata• Impossibilità di consultare la cartella clinica:
• Impossibilità di correlare la situazione clinica attuale con il passato
• Impossibile prendere visione dell’anamnesi: effetti collaterali, storia di assunzione di farmaci ecc.
CONSEGUENZE• Rischi per il donatore e per il ricevente
DONAZIONE: CHIAMATA E VISITA
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
INCIDENZA DI DIFETTI DI FUNZIONALITA’ PIASTRINICA FRA I DONATORI DI
SANGUE
• In due studi, rispettivamente il 4% ed il 9% dei donatori di piastrine presentavano difetti di funzionalità piastrinica altamente indicativi di assunzione di inibitori della ciclossigenasi-1 (aspirina e simili)
• In tutti i casi, i donatori avevano negato l’assunzione di farmaci (nel modulo di consenso)
P. Harrison et al: Transfusion 2004, 44:764-70P Jilma-Stohlawetz et al: Thromb Hemost 2001, 86:880-6
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
DIFETTI DI TRACCIABILITA’
• Confusione fra sacche e provette• Etichette discordanti o mancanti• Prelievo di donatore non idoneo• Mancata registrazione dei dati del prelievo
CONSEGUENZE• Attribuzione di esami al donatore/donazione
sbagliata• Produzione di emocomponenti da donazioni
inadatte
DONAZIONE: IL PRELIEVO
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
D.M. 3/3/2005 Caratteristiche e modalità per la donazione
del sangue e di emocomponenti
Allegato 1 – Donazione di sangue intero:
“Il flusso ematico deve essere adeguato ed ininterrotto… Se la durata è superiore a 12 minuti non deve essere utilizzata per la preparazione di concentrati piastrinici, mentre se è superiore a 15 minuti il plasma non deve essere utilizzato a scopi trasfusionali o per la preparazione di fattori labili della coagulazione”
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
DIFETTI DI TRACCIABILITA’
• Conservazione inadatta alla destinazione• Mancata produzione o utilizzo• Confusione fra donazioni omologhe ed
autologhe/dedicate
CONSEGUENZE• Emocomponenti inutilizzati o inadeguati
qualitativamente• Rischio di errori trasfusionali
SEPARAZIONE E CONSERVAZIONE DEGLI EMOCOMPONENTI
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
DIFETTI DI TRACCIABILITA’
• Campioni di sangue/risultati attribuiti alla persona sbagliata
• Emocomponenti trasfusi alla persona sbagliata o non trasfusi alla persona giusta
• Reazioni trasfusionali non segnalate
CONSEGUENZE• Reazioni trasfusionali ed altri effetti
collaterali per il ricevente
TRASFUSIONE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
ERRORI NELLA RACCOLTA INFORMATIZZATA
ERRORE N GRAVE Donazione attribuita al donatore sbagliato
13
Donazione registrata con codice a barre errato
20
Totale 33 (10% ) MENO GRAVE Donazioni non registrate 13 Donazioni registrate ma non presenti 7 Donazioni non scaricate sul dischetto 11 Errore nel tipo di sacca 24 Altri errori 4
Totale 59 (17% ) Percentuali relative al numero di sessioni di prelievo
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
CAUSE DELL'ELIMINAZIONE DELLE DONAZIONI DI SANGUE
0%
20%
40%
60%
80%
100%
10/2003 - 3/2004
ANAMNESI
ALTRI PROBLEMITECNICI
PRELIEVOINSUFFICIENTE
IDENTIFICAZIONE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
QUANTO SONO FREQUENTI GLI ERRORI
Dzik WH: Transfusion 2003,43:1190–9.
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
ERRORI DI IDENTIFICAZIONE
• Serious Hazards of Transfusion (SHOT) 1996-2001: riportati 213 casi di morte o danno grave da sangue non trasfuso correttamente
• Il più importante singolo fattore responsabile era l’errore di identificazione del paziente
• I rischi maggiori per il paziente derivano da problemi risolvibili
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
ERRORI RILEVATI IN CASI DI REAZIONE EMOLITICA TRASFUSIONALE FATALE (USA 1976-1985 )
ERRORE % Richiesta
Campione prelevato al paziente sbagliato 3 Campione o richiesta identificati erroneamente 6
Servizio Trasfusionale Confusione di campioni o registrazioni 10 Rilascio dell’emocomponente sbagliato 6
Errore nei test 13 Trasfusione
Sangue trasfuso al paziente sbagliato 49 Errori di natura incerta 6 Nessun errore 8
Sazama K: Transfusion 1990;30:583-90.
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
GLI ERRORI CONTRIBUISCONO AL RISCHIO INFETTIVO TRASFUSIONALE
• New York: 2 casi di errori di trascrizione con rilascio di emocomponenti HIV+: 4 pazienti implicati: 2 infettati, 2 deceduti
• Nello stesso periodo: 4 riceventi infettati da 3 donazioni sieronegative per HIV
• 13 casi (con 23 riceventi) di rilascio di emocomponenti positivi per HBV o sifilide o ALT elevate
(JV Linden: Transfusion 1994, 34:1016)
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
RISCHIO DI RILASCIO DI EMOCOMPONENTI INFETTI A CAUSA DI RISULTATI ERRONEI FALSAMENTE NEGATIVI
(MP Busch et al.: Transfusion 2000, 40:585-9)
0
2
4
6
8
10
12
14
HBV HCV HIV HTLV
VIRUS
%
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
ERRORI NELLA RACCOLTA DEI CAMPIONI DI SANGUE
• Errori di compilazione dell’etichetta
• Campioni contenenti sangue di un altro paziente
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
ERRORI NELLA RACCOLTA DEI CAMPIONI DI SANGUE
STUDIO N Errori di
compilazione etichetta
Sangue di un altro paziente
Dzik (2003) 650.000 1/ 165 1/ 1986 Murphy (2004) 445.726 1/ 32 1/ 1501 Chiaroni (2004) 407.769 / 1/ 3400
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
ERRORI NELLA RACCOLTA DEI CAMPIONI DI SANGUE
• I campioni con errori di compilazione dell’etichetta avevano una probabilità 40 volte maggiore di contenere sangue di un altro paziente: segnale di problemi più gravi nascosti (Lumadue 1997)
• Alcuni errori scoperti solo al controllo di gruppo al letto del paziente (Chiaroni 2004)
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
LE CAUSE DI ERRORE
•L’errore umano
•L’errore di sistema
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
PERCHE’ GLI UOMINI SBAGLIANO
• Automatica: rapida e senza sforzo: compiti ripetitivi
• Soluzione di problemi: lenta e difficile da mantenere: intensa concentrazione per raccogliere le informazioni e confrontarle con la conoscenza acquisita o applicare delle regole
MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO DELLA MENTE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
PERCHE’ GLI UOMINI SBAGLIANO
• Errori nel modo automatico: distrazione, incapacità di fare attenzione
• Errori nel modo di soluzione di problemi:• Erronea valutazione della situazione• Applicazione sbagliata di una regola• Carenze nella conoscenza individuale• Tendenza a rimanere attaccati all’ipotesi
iniziale
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
PERCHE’ GLI UOMINI SBAGLIANO
BOLOGNAE’ BELLA IN
IN PRIMAVERA
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
PERCHE’ GLI UOMINI SBAGLIANO
• Fisiologici: stanchezza, privazione del sonno
• Psicologici: distrazione per altre attività, stati emotivi
• Ambientali: stimoli uditivi, visuali, ambiente non confortevole
FATTORI CHE CONTRIBUISCONO
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
• Procedure complesse eseguite in urgenza• Scarsa comunicazione fra il personale• Etichettatura confusa dell’emocomponente• Formazione incompleta o inadeguata• Personale insufficiente o disattento• Mancanza di automazione
PERCHE’ GLI UOMINI SBAGLIANO
FATTORI ASSOCIATI AD ERRORI TRASFUSIONALI
Dzik WA: Transfus Med Rev 2003;17:169-80.
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
• Esecuzione di compiti ripetitivi: non è soggetta a fattori fisiologici, psicologici ed ambientali
• Ausilio nel prendere la decisione corretta:
• Sequenza preordinata di operazioni• Ritorno di informazioni/avvertimenti
automatici
PREVENZIONE DEGLI ERRORI
RUOLO DELLA TECNOLOGIA
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
• Braccialetti di identificazione leggibili automaticamente
• Lettori di codici a barre portatili (collegamento con sistema informativo ospedaliero o trasfusionale)
• Transponder e lettori a radiofrequenza (RFID)• Lettori di impronte digitali• Bilance da prelievo informatizzate• Frigoemoteche computerizzate• Revisione computerizzata dell’utilizzo del
sangue
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
• Piccoli chip attivi o passivi (senza fonti di energia)
• Lettura possibile anche in presenza di ostacoli• Possono essere riscritti o aggiornati
SISTEMI DI IDENTIFICAZIONE A RADIOFREQUENZA (RFID)
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
ESPERIENZE PUBBLICATE:BLOOD LOC
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
ESPERIENZE PUBBLICATE:I-TRAC e Safe-Track
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
ESPERIENZE PUBBLICATE:I-TRAC e Safe-Track
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
ESPERIENZE PUBBLICATE:I-TRAC e Safe-Track
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
IL SISTEMA CARU
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
B.A.S.I.C.-HEMO
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
• I sistemi semplici sono incompleti• I sistemi più completi sono complessi e costosi• Accettati dagli operatori solo se semplificano le
procedure• Accettabili come investimento se utilizzati per
altre attività:• Medicina di laboratorio• Radiologia ed anatomia patologica• Somministrazione di farmaci• Procedure amministrative
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
RIASSUNTO DELLE ESPERIENZE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
• Rallentamento o blocco occasionale delle operazioni: ritardo nella trasfusione
• Eccesso di fiducia nella tecnologia: anche i computer sbagliano
• Impossibilità di adattarsi a situazioni impreviste
• Errori causati da software mal concepito
POSSIBILI EFFETTI NEGATIVI DELL’USO DELLE TECNOLOGIE DI IDENTIFICAZIONE AUTOMATICHE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
AUTOMAZIONE ED INFORMATIZZAZIONE
I. PERCHE’
QUALITA’ DELLA RACCOLTA
Qualità del sangue raccolto Requisiti di tracciabilità
TECNOLOGIA E SICUREZZA TRASFUSIONALE
• Art. 1 – Comma 2: “… per ogni singola donazione devono essere registrati i dati identificativi del personale coinvolto … la durata della procedura …”
• Comma 3: “… devono inoltre essere adottate misure volte ad evitare ogni possibilità di errore di identificazione del donatore, nell’etichettatura dei dispositivi di prelievo e nelle corrispondenti provette.”
NORMATIVA ATTUALED.M. 3/3/2005 “Caratteristiche e modalità per la
donazione di sangue e di emocomponenti”
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
AUTOMAZIONE ED INFORMATIZZAZIONE
II. COME
QUALITA’ DELLA RACCOLTA
Utilizzo esclusivo delle bilance elettroniche che consentono la memorizzazione e lo scarico dei dati
Collegamento informatico dei separatori cellulari per l’aferesi produttiva
TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA TRASFUSIONALE
BILANCE DA PRELIEVO INFORMATIZZATE
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
AUTOMAZIONE ED INFORMATIZZAZIONE
III. IMPEGNO ECONOMICO
QUALITA’ DELLA RACCOLTA
Occorrono circa 700 bilance informatizzate Investimento previsto di circa € 900.000, inclusa l’informatizzazione dei separatori cellulari per l’aferesi produttiva
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
IDENTIFICAZIONE SICURA DEL DONATORE, DELLA SACCA E DEI
CAMPIONI AL MOMENTO DEL PRELIEVO
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
• Art. 1 – Comma 2: “… per ogni singola donazione devono essere registrati i dati identificativi del personale coinvolto … la durata della procedura …”
• Comma 3: “… devono inoltre essere adottate misure volte ad evitare ogni possibilità di errore di identificazione del donatore, nell’etichettatura dei dispositivi di prelievo e nelle corrispondenti provette.”
NORMATIVA ATTUALED.M. 3/3/2005 “Caratteristiche e modalità per la
donazione di sangue e di emocomponenti”
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
IDENTIFICAZIONE SICURA DEL DONATORE E DEI CAMPIONI AL MOMENTO DEL PRELIEVO
SCOPI
Identificare il donatore ed associarlo in maniera sicura alla sacca di prelievo ed alle provette
Impedire che il sangue nelle provette sia diverso rispetto a quello nella sacca
Diminuire il numero di donazioni scartate
Semplificare le operazioni per il personale addetto alla raccolta
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
IDENTIFICAZIONE SICURA DEL DONATORE E DEI CAMPIONI AL MOMENTO DEL PRELIEVO
STRUTTURA DEL SISTEMA DI IDENTIFICAZIONE
Lettori di codici a barre collegati in radiofrequenza al PC
Software di elaborazione dei codici ricevuti ed invio dei segnali
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
IDENTIFICAZIONE SICURA DEL DONATORE E DEI CAMPIONI AL MOMENTO DEL PRELIEVO
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI IDENTIFICAZIONE. I
Al momento del prelievo, l’infermiere sceglie a caso una sacca già etichettata con le provette associate e la porta sul lettino del donatore
L’infermiere legge in sequenza i codici a barre del
donatore, della sacca e delle provette
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
IDENTIFICAZIONE SICURA DEL DONATORE E DEI CAMPIONI AL MOMENTO DEL PRELIEVO
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI IDENTIFICAZIONE. II
Il software controlla che: Il codice del donatore corrisponda ad uno
dei donatori visitati ed idonei I codici di sacca e provette coincidano
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
IDENTIFICAZIONE SICURA DEL DONATORE E DEI CAMPIONI AL MOMENTO DEL PRELIEVO
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI IDENTIFICAZIONE. III
Se i controlli sono superati con successo, il software:
Associa il donatore al codice di prelievo Invia un segnale acustico/visivo che indica la
possibilità di procedere
Se i controlli non sono superati, il software invia un segnale acustico/visivo al lettore di codici a barre che indica la necessità di verifica da parte dell’infermiere
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
UN SISTEMA TRASFUSIONALE PIENAMENTE INFORMATIZZATO
ovvero
IL SOGNO DI UN TRASFUSIONISTA?
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
PERCORSO DI UNA DONAZIONE DI SANGUE IN UN SISTEMA TRASFUSIONALE PIENAMENTE INFORMATIZZATO. I
I l donatore si presenta ad una sessione di prelievi esterna
Non è iscritto alla locale sezione associativa ma i suoi dati, come pure quelli di tutti gli altri donatori della provincia, sono comunque presenti nell'archivio informatizzato sul PC portatile
I suoi dati demografici e sanitari sono aggiornati durante la visita, nella quale fra l'altro il medico ha potuto prendere visione degli esami obiettivi e di laboratorio effettuati in precedenza e li ha confrontati con quelli attuali
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
PERCORSO DI UNA DONAZIONE DI SANGUE IN UN SISTEMA TRASFUSIONALE PIENAMENTE INFORMATIZZATO. II
Al momento del prelievo l'operatore chiede al donatore di mostrargli la sua tessera, vi legge con una penna ottica il codice a barre identificativo e legge successivamente tutti i codici a barre sulla sacca e sulle provette
Un PC, collegato con un dispositivo a radio-frequenza, risponde confermando l'esattezza dei dati con un segnale acustico e visivo sul display della penna ottica
La bilancia automatica legge il codice a barre della sacca e registra i dati del prelievo
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
PERCORSO DI UNA DONAZIONE DI SANGUE IN UN SISTEMA TRASFUSIONALE PIENAMENTE INFORMATIZZATO. III
L'unità di sangue è quindi trasportata nella sede del Servizio Trasfusionale dove tutti i dati della raccolta sono scaricati automaticamente nel sistema informativo
Durante la preparazione degli emocomponenti, altri dati sono raccolti automaticamente dalle centrifughe e dagli spremisacca automatici
I vari emocomponenti derivati dalla sacca sono conservati in frigoemoteche od incubatori computerizzati, da dove saranno tolti solamente per ulteriori lavorazioni o la consegna
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
PERCORSO DI UNA DONAZIONE DI SANGUE IN UN SISTEMA TRASFUSIONALE PIENAMENTE INFORMATIZZATO. IV
Nel frattempo, le provette raccolte durante il prelievo per gli esami immunoematologici, sierologici e chimico-clinici sono inserite nelle opportune strumentazioni, le quali hanno ricevuto dal sistema informativo le istruzioni sugli esami da svolgere per ogni campione
I risultati ritornano automaticamente al sistema informativo che provvede, se rientrano entro i limiti prefissati, a convalidare gli emocomponenti e renderli disponibili per l'uso
………
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
UN SISTEMA TRASFUSIONALE PIENAMENTE INFORMATIZZATO. I
La maggior parte delle funzionalità sono già disponibili; alcune di esse sono già presenti in molti Servizi Trasfusionali; il completamento del sistema è solo una questione di tempo
I costi necessari per far funzionare un sistema del genere potrebbero persino essere inferiori, considerati i possibili risparmi di personale, a quelli sopportati attualmente
L'immensa mole di dati che circola nel sistema è raccolta ed anche utilizzata con un minimo intervento da parte dell'uomo
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
UN SISTEMA TRASFUSIONALE PIENAMENTE INFORMATIZZATO. II
Chi, in questo ipotetico Sistema Trasfusionale, riveste responsabilità gestionali ha a disposizione i dati per documentare, verificare e quindi valutare l'operatività di tutte le componenti del sistema trasfusionale coinvolte nei processi produttivi
Gli stessi dati potranno suggerire gli interventi per migliorare la qualità e permetteranno successivamente di valutarne l'impatto
TRACCIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ TRASFUSIONALE
CONCLUSIONI
• Tracciabilità = sicurezza• I requisiti di tracciabilità devono essere
soddisfatti utilizzando una tecnologia adatta
• Anche le macchine sbagliano: ogni tecnologia deve essere utilizzata in modo appropriato, altrimenti si corrono rischi inutili e si sprecano risorse meglio impiegabili
• Un sistema con caratteristiche ideali è attualmente possibile ma non è stato ancora realizzato
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