VENERDI’ 29 APRILE 2016 - NUMERO 1833 - ANNO 20 - Fondatore e direttore: ACHILLE OTTAVIANI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Alcogram srl - Editori di rete - Via Patuzzi, 5 - 37121 Verona - Telefono 045591316 - Fax 0458067557 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI
14 MILA COPIE QUOTIDIANE E-MAIL E IN EDICOLA
BOCCIA PROMUOVE PEDROLLOCONFINDUSTRIA: VERONA FA LA PARTE DEL LEONE
IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE VERONESE
SCELTO COME VICEPRESIDENTE. ORA LASCERÀ
LA GUIDA DELL’ASSOCIAZIONE SCALIGERA DOVE
SI APRE LA CORSA. VICE ANCHE LISA FERRARINIIl consiglio generale di Con -findustria ha votato a favoredella squadra del presidentedesignato, Vincenzo Boccia,con 107 sì. I votanti presentierano 157 su 198 aventi dirit-to. Boccia ha dunque incas-sato il 70% dei consensi tra gliindustriali presenti in con-siglio. I voti contrari sono stati37, 12 le schede bianche e 1nulla. Sei i vicepresidentiscelti dal presidente designa-to. Tre uomini e tre donne. AMaurizio Stirpe è andata ladelega per il Lavoro e leRelazioni industriali, a Gio -vanni Brugnoli quella per ilCapitale umano e a GiulioPedrollo la Politica industria -le. Lisa Ferrarini si occuperàdi Europa, Licia Mattioli diOrganizzazione mentre Anto -nella Mansi è stata conferma-ta all'Organizzazione. Fannoparte di diritto del team dipresidenza, il numero uno deiGiovani di ConfindustriaMarco Gay, il presidente dellaPiccola industria, AlbertoBaban, e il nuovo presidentedelle Rappresentanze regio -nali, Stefan Pan. Anche senon è chiaro se esiste un’in-compatibilità statutaria tra le
due cariche (presidente aVerona e vice a Roma ndr),Pedrollo lascerà in anticipo lapresidenza provinciale. Ilmandato scadrebbe nel mag-gio 2017 e così in PiazzaCittadella si apre subito unaltro fronte per la conquistadell’ambita poltronissima.Verona, che si era schieratafin da subito con Boccia, pre -ferendolo all’emiliano AlbertoVacchi, ha comunque messoa segno un punto a favore.Pedrollo subentra infatti adAndrea Bolla, che sotto laprecedente presidenza diGiorgio Squinzi si era occu-pato di Fisco. Diciamo pure
che Verona ha due vicepresi-denze: Lisa Ferrarini (confer-mata) può infatti essere con-siderata ormai veronesed’adozione. Pur essendo diReggio Emilia, Flavio Tosil’ha inseri ta infatt i nel la suaterna per la Fondaz ioneCariverona dove siede nelConsigl io generale. Inoltre,la Cd del l ’0monimo gruppoagroa l imentare è s ta tae le t ta anche ne l l ’u l t imoCda di Cattol ica Assicu ra -z ion i . Ora i l t r ip le te conBocc ia , la cu i squadrares terà in car ica per unquadriennio, dal 2016 al 2020.
G. G.
Marco Giorlo, ve lo ricordate? L’ex assessore, pluripreferenziatodella Lista Tosi, dimessosi dopoun’inchiesta di Report? Ora tornain pista e si candida a sindaco diVerona per le elezioni del 2017.Giorlo, 60 anni, ferroviere-pensio-nato, aveva lasciato PalazzoBarbieri, dopo che nella trasmis-sione della Gabanelli si era parla-to di presunte e pericolose amici-zie, sempre respinte, con la‘ndrangheta. Non essendo piùcoinvolto in alcuna indagine,Giorlo prepara il ritorno. “Mihanno ferito”, ha detto, “ma sonovivo e devo ringraziare i magistra-ti, che mi hanno detto ... vadatranquillo”. Scenderà in campocon una lista civica che si chiame-rà “Tutto cambia”. C’è già la datadella presentazione: 30 maggio».Il programma? Un progetto ammi-nistrativo fondato sui temi dellavoro e del sociale.
AMMINISTRATIVE
GIORLO IN CAMPO
“FERITO, MA VIVO”
Marco Giorlo
Giulio Pedrollo e Lisa Ferrarini
Carlo Fuortes
OKVia Mazzini
La centralissima via dello shopping a cieloaperto perde i pezzi. Un ricciolo di ringhieraè finito in testa a una studentessa. Non unbel biglietto da visita per il centro.
KOIl commissario straordinario della Fonda -zio ne Arena assicura che la Stagione Liricasi svolgerà regolarmente e che i flussi divendita sono superiori a quelli del 2015.
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la Cronaca di Verona.com2 • 29 aprile 2016
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Nella panoramica
fotografica la presen-
tazione del lavoro
svolto da Rilve.
GUARDA FOTO
SU FACEBOOK
“A più di un anno dalla nascita ci
sembra doveroso ritrovarci per rias-
sumere il lavoro svolto nel 2015,
per avere un confronto con gli atto-
ri coinvolti e per presentare i proget-
ti futuri che concorreranno a rende-
re il Quadrante Europa un centro
intermodale sempre più completo e
sistemico”. Così il presidente Sil -
vano Stellini ha presentato, nella
sede di via Sommacam pa gna, il
lavoro di “Rilve”, il motore per lo svi-
luppo dell’intermodalità nel distretto
logistico veronese. Con lui Fede -
rica Ceccato, manager di Rete.
Rilve, Rete d’Impresa Veronese
costituita da due aziende leader
nella gestione dei Terminal, Qua -
drante Servizi e Terminali Italia ha
come obiettivi oltre che sviluppare il
sistema Verona QE, la riduzione
dei costi per gli operatori tramite un
modello di business integrato.
RILVE dovrà concentrare tutte le
proprie energie nel migliorare la
gamma dei servizi al treno, la capa-
cità di trasporto via treno (treni più
lunghi e più pesanti) coordinando
gli attori della filiera logistica che
interpretano l'ultimo miglio. La
costruzione del tunnel di base del
Brennero rappresenta una chiara
indicazione e prova delle determi-
nazioni e degli obbiettivi che
l'Europa ha fissato. A Verona, o
meglio lungo il tracciato ferroviario
del corridoio trans-europeo delle
merci, viaggeranno treni da 750
metri, quindi primo obbiettivo strate-
gico: lavorare in sinergia per poter
garantire al Sistema del Quadrante
Europa di Verona di poter ricevere e
lavorare treni lunghi 750 metri.
Questa è la sfida, dove RILVE è
chiamata a fornire il proprio contri-
buto garantendo l'attuazione di
modelli di servizi e di business che
sicuramente potranno valorizzare
al meglio la disponibilità di infra-
strutture di così alto valore aggiun-
to, considerando gli interventi sui
tre corridoi principali: Genova/Rot -
ter dam-Brennero-Adriatico/Baltico.
Il Qua drante Eu ro pa di Verona è lo
snodo ma anche il raccordo con
tutti gli altri sistemi.
STELLINI E I SUPERTRENI DA 750 METRIIL DISTRETTO LOGISTICO DEL QUADRANTE EUROPA
Il presidente presenta il lavoro svolto da “Rilve”, il motore dell’intermodalità
la Cronaca di Verona.com3 • 29 aprile 2016
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la Cronaca di Verona.com4 • 29 aprile 2016
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FOTOGRAFIA
DEDICATO A FADDA
IL CONCORSO “AMBIENTE
METROPOLITANO”
Assostampa Verona e Amia
ricordano Costantino Fadda,
fotoreporter di cronaca nera del
quotidiano veronese l’Arena
scomparso tre anni fa, testimone
attraverso le sue foto di delitti,
rapimenti, liberazioni e tanto
altro. Un archivio di fotografie che
rappresentano purtroppo la sto-
ria nera di Verona ma anche una
raccolta importantissima di alto
valore storico-sociale. Lo fanno
proprio attraverso un concorso
fotografico, tema “Ambiente met-
ropolitano”, per promuovere,
incentivare e stimolare la pas-
sione per la professione di fotore-
porter, in particolare nei giovani.
“Quello che ci preme – prosegue il
Presidente di Assostampa Mi -
rella Gobbi – è di dare la massi-
ma diffusione al concorso che
sarà promosso anche nelle
scuole di Verona.La città di
Verona e la sua provincia saran-
no raccontate attraverso gli
‘occhi digitali’ di coloro che vor-
ranno partecipare e potranno
così documentare luoghi e pro -
spettive urbane, cogliere la per -
cezione degli aspetti problemati-
ci dello spazio urbano dal punto
di vista del cittadino e mettere in
luce le problematiche che influi -
scono sulla qualità della vita.”
Presente all’incontro anche il
pre sidente di Amia Andrea Mi -
glio ranzi e il Fiduciario di Asso -
stampa, Ales san dra Vaccari.
EDILIZIA E FORMAZIONE
STUDENTI PROTAGONISTIPER UN FUTURO IN SICUREZZAUn incontro sul tema della prevenzione dei rischi sul lavoro, direttamente sui banchi di scuola dell’Istituto Tecnico CangrandeIn occasione della Giornata
Mondiale della Sicurezza e
Salute sul lavoro, la città di
Verona ha aderito con uno
speciale incontro promosso da
ESEV CPT (Ente promosso da
Ance Verona) Inail e Spisal Ulss
20 e l’Istituto Tecnico Cangran -
de in una location emblematica:
tra i banchi di scuola, per lancia-
re un forte messaggio di sensibi-
lizzazione e partire dall’analisi di
una case history formativa di
successo. Protagonisti della
mattinata sono stati i ragazzi
delle classi terze, quarte e quin-
te degli Istituti Tecnici di città e
provincia che hanno portato la
propria testimonianza nell'ambi-
to del virtuoso progetto formati-
vo pilota unico in Italia: “Linee
progettuali per la promozione ed
implementazione della cultura
della sicurezza negli Istituti tec-
nici ad indirizzo “costruzioni,
ambiente e territorio” orientato
allo sviluppo di conoscenze
relative alla gestione della sicu-
rezza nei cantieri edili. “Par -
tiamo dalla scuola perchè ci da
l’opportunità di favorire la diffu-
sione della conoscenza delle
tematiche di prevenzione e di
educazione alla salute, convinti
che solo dai banchi sia possibile
intervenire con un profondo
cambiamento culturale” afferma
Antonio Savio, presidente di
ESEV CPT. L’iniziativa ha preso
avvio nel mese di febbraio 2016
e ha coinvolto gli istituto tecnici
Can grande della Scala, Dal
Cero, Calabrese-Levi, Silvia-
Ricci per un totale di 517 allievi
interessati al progetto, coordina-
to da 14 docenti. Dal prossimo
anno l’obiettivo è di far rientrare
il progetto nell’ambito dell’alter-
nanza scuola-lavoro. Fulcro del
progetto sono state le visite in
cantiere orientate alla cono-
scenza diretta dei contenuti pre-
valentemente di carattere teori-
co appresi in aula nel corso del-
l’anno scolastico. “Per i ragazzi
si tratta di un’esperienza forma-
tiva di grande valore” dichiara la
prof.ssa dell’Ist. Cangrande
Antonella Figos, coordinatrice
del progetto.
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Mirella Gobbi e Andrea Miglioranzi
Alessandra Vaccari e Ismail Ali Farah
Alcune immagini dell’incontroall’Istituto Tecnico Cangrande
e la visita degli studenti nei cantieri. GUARDA FOTO SU FACEBOOK
la Cronaca di Verona.com5 • 29 aprile 2016
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La presentazione del nuovo Museo Archivio
Laboratorio Franca Rame-Dario Fo.
GUARDA FOTO SU FACEBOOK
E’ stato presentato nella sala con-
vegni del Palazzo della Gran Guar -
dia, dal premio Nobel Dario Fo, il
nuovo Museo Archivio Labo ratorio
Franca Rame-Dario Fo, che riper-
corre oltre sessant’anni di storia del
teatro e della cultura italia na.
Presente per l’occasione il sindaco
Flavio Tosi, che ha sottolineato “la
soddisfazione per la città di Verona
di ospitare lo spazio espositivo di
un artista come Dario Fo, una figu-
ra eclettica e geniale, unica nel
panorama culturale italiano. Un
grande regalo offerto al mondo,
ricco d’arte, cultura e della storia di
un’importante parte della mondo
teatro italiano”. Inau gurato lo scor-
so 23 marzo alla presenza del mini-
stro dei Beni culturali Dario Fran -
ce schini, l’Archivio Rame-Fo,
ospitato negli spazi dell’Archivio di
Stato di Verona, costituisce un
patrimonio di straordinaria rilevan-
za, composto da copioni, mano-
scritti, stesure progressive dei lavori
svolti, disegni, dipinti, bozzetti,
manifesti, libri, articoli, costumi,
pupazzi, marionette, scenografie,
locandine e fotografie di scena.Per
valore artistico e ricchezza dei con-
tenuti, il Museo Archivio è stato rico-
nosciuto patrimonio culturale della
storia italiana e dichiarato, nel
2015, “d'interesse storico partico-
larmente importante” da parte del
Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo. In occasione
dell'inaugurazione è stata allestita
una mostra, che presenta le opere
pittoriche di Dario Fo, oltre a manu-
fatti artistici e arredi di scena. Il patri-
monio artistico MusAlab Franca
Rame-Dario Fo è anche centro inter-
nazionale di studi su arte e spettaco-
lo.Il MusAlab è visitabile da lunedì a
venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle
ore 14 alle 17; sabato e domenica
dalle ore 10 alle ore 19. Durante la
conferenza il premio nobel Fo ha illu-
strato alle istituzioni culturali cittadine
e al pubblico le finalità del MusAlab
che, come egli stesso ha affermato,
perseguono “... un’arte diffusa che
arrivi ad aprire le porte di ogni città,
usando il teatro e lo spettacolo per
l'incontro e la conoscenza”.
DARIO FO APRE LE PORTE ALL’ARTE DIFFUSAPRESENTATO IL MUSEO ARCHIVIO LABORATORIO
Il Premio Nobel ha ripercorso oltre sessant’anni di storia del teatro
la Cronaca di Verona.com6 • 29 aprile 2016
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La giunta per le elezioni della Cameraha deciso per l’ineleggibilità dell’ex pre-sidente della commissione Cultura, cheil 31 dicembre 2012 aveva patteggiato.
Dino Secco Giancarlo GalanIl bassanese, di scuola democristiano-bisagliana (oggi FI) ha dovuto attendereanni per vedere concretizzato il suoapprodo a Montecitorio. Ringrazia Galan.
OK KO
«Il ministero dell’Ambiente non è ilgrande assente della vicenda Pfas,anzi: se si sono messi i filtri agliacquedotti rendendo l’acqua sicurae se si sta procedendo con le verifi-che sanitarie, è perché il primo amuo versi è stato il ministero del -l’Am biente». A parlare è BarbaraDegani, padovana ed esponentedell’Ncd, in qualità di sottosegretarioall’Ambiente nel governo di MatteoRenzi. La Degani annuncia anchepiani idrografici e di trattamento del -le acque e punta il dito sulla RegioneVeneto: «Quando c’è da risolvere iproblemi non c’è mai, quando c’è daurlare c’è sempre». L’acqua dei rubi-netti ora è "sana" grazie ai filtri alcarbone, ma i Pfas sono sostanzenon biodegradabili, persistenti e chesi accumulano nel sangue, come hadimostrato il biomonitoraggio ese-guito dall’Isti tuto superiore di sanità(Iss) su un campione di 507 persone.E siccome i Pfas sono potenzial-mente cancerogeni, la Regione hadeciso di controllare per i prossimi5-10 anni tutti gli abitanti dei 31Comuni contaminati, compresi tra leprovince di Vicenza, Verona, Pado -va. Per un costo complessivo chealla fine sfiorerà il miliardo di eurosolo di accertamenti clinici di base.
Barbara Degani
P FA S : L A R E G I O N E
S A S O LO U R L A R E
INQUINAMENTO
SFIDA ALL’ULTIMA CANNULACHOC AL PRONTO SOCCORSO DI VICENZA
Una sfida folle, inquietante, via
smartphone, a chi riesce a
mettere la cannula più grossa,
quella che può essere più
dolorosa, nelle vene di pazien-
ti ignari. Vi partecipano due
medici e sei infermieri. Lo sce-
nario è il pronto soccorso del-
l'ospedale di Vicenza. Il prima-
rio Vincenzo Riboni scopre latrama, si indigna, individua i
responsabili. Il dg GiovanniPavesi apre otto procedimentidisciplinari. L'avvocato Laura
Tedeschi, capo dell'ufficio
legale dell'Ulss, formalizza i
capi di accusa, ascolta gli
imputati ed emette le senten-
ze. Due sanzioni e sei archi-
viazioni. Un medico è punito
con la censura scritta. Un
infermiere con il rimprovero
scritto. Prosciolti l'altro medi-
co, una donna, e gli altri 5
infermieri, 3 donne e 2 uomini.
Termina così il “processo”
interno ai presunti protagonisti
di uno scandalo sul filo di
Whatsapp che sarebbe avve-
nuto nel reparto di urgenza del
San Bortolo all'insaputa del
primario Vincenzo Riboni, di
altri medici e infermieri che
ogni giorno svolgono, con pas-
sione, dedizione, umanità,
spesso con sacrificio, un lavo-
ro di eccellenza per salvare
persone in pericolo. La pre-
sunta "gara" sull'uso e il nume-
ro delle cannule inserite nelle
vene dei pazienti, avrebbe
previsto anche il punteggio,
assegnato per ogni tipo di tubi-
cino da quello più sottile a
quello più doloroso. La deci-
sione di dare avvio alla "gara"
sarebbe stata presa nel corso
di una cena e la vicenda
sarebbe andata avanti fino a
quando uno dei partecipanti
ha deciso di parlarne con il pri-
mario che ha subito informato
la dirigenza dell'ospedale. La
vicenda, secondo quanto pub-
blicato da "Il Giornale di
Vicenza", ha portato così alla
fine a due sanzioni disciplinari
e sei "archiviazioni" nei con-
fronti dei presunti protagonisti.
Cesare Albertini
IL PRIMARIO HA SCOPERTO LA FOLLE GARA E HA INDIVIDUATO I
RESPONSABILI. C’ERA UN PUNTEGGIO PER CHI METTEVA QUELLA
PIÙ GROSSA E DOLOROSA NELLE VENE DI IGNARI PAZIENTI. IL
DG GIOVANNI PAVESI HA APERTO I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI
Giovanni Pavesi
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