«Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
Dal Vangelo secondo Luca (5,1-11)
In quel tempo, 1mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola
di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, 2vide due barche accostate
alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3Salì in una barca, che
era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
4Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le
vostre reti per la pesca». 5Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la
notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6Fecero
così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano.
7Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero
ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
8Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù,
dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». 9Lo
stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto;
10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che
erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
11E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo
seguirono.
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Siamo persone fragili, che sbagliano spesso.
Siamo peccatori bisognosi di un amore che ci supera.
Dio ci chiama nonostante e proprio grazie ai nostri peccati.
Lo straniero nella Bibbia (6)
“Essi però gli dissero: «Togliti di mezzo!» E ancora: «Quest'individuo è venuto qua come straniero e vuol fare il giudice!” Genesi 19:9
Il primo termine che incontriamo nell’Antico Testamento per
definire lo straniero è zar.
Zar sta a significare lo straniero che abita fuori dei confini di Israele, colui che è del tutto estraneo al popolo. Verso questa figura si prova un senso di timore, di estraneità, di paura e di inimicizia. La paura dello straniero ha quindi delle radici molto profonde nel cuore umano, e viene documentata dalla Scrittura. C'è anzi un gioco di parole nell'ebraico, che permette di confondere zar (straniero) con sar (il nemico da cui ci si deve difendere). Questa considerazione praticamente negativa dei popoli stranieri farà posto lentamente ad una sempre maggiore consapevolezza dell’amore di Dio verso tutti i popoli e della importanza della missione affidata al popolo di Israele.
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Anche quest’anno riportiamo, sul foglio domenicale, una sintesi dei pensieri annotati nell’agenda della nostra chiesa nel corso dell’anno 2018. Sono preghiere di ringraziamento, di supplica, di richiesta di aiuto, richieste di perdono, preghiere per i defunti ,pensieri di bambini e di visitatori. Un bell’invito alla meditazione.
Frasi di ringraziamento …
Grazie per tutte le cose belle che mi stai dando Grazie Gesù di aver vigilato su di noi durante le nostre vacanze e di essere ritornati a casa con tanta gioia Grazie Dio per non avermi lasciato cadere, per avermi dato la forza di continuare Grazie per l’immenso dono che mi hai fatto Gesù e Maria grazie per la grazia che avevo chiesto e che è stata esaudita Cara Madonnina del cielo ti ringrazio per tutto l’amore che mi hai messo in cuore Grazie Dio per questa bella settimana di vacanza Dio, ti ringrazio per essere in buona vita ogni giorno L’amore vero è il cammino in due verso la luce. E’ stata questa la nostra forza in 25 anni di matrimonio. Auguri a noi. Grazie!
I luoghi della fede La SUGHERA chiesa parrocchiale Santi Pietro e San Cerbone
La chiesa, moderna, di forma ottagonale, fu
consacrata nel 1973. I lavori erano iniziati nel 1969
dopo che la vecchia chiesa era collassata a causa
dell’alluvione del 1966.
PAPA FRANCESCO A MONTAIONE? Speriamo…
Papa Francesco e Montaione sembrano due cose così distanti ma non sono
mai state così vicine. Domenica 20 gennaio, il nostro sindaco Paolo Pomponi
ha pubblicato su Facebook una lettera che ha riempito d'orgoglio sia il primo
cittadino sia tutta la comunità di Montaione. Il Papa ha infatti ringraziato
Montaione e i bambini della scuola primaria per gli auguri inviati sia per il
Natale 2018 sia per il Suo compleanno, che cade il 17 dicembre. In Comune
a Montaione è difatti arrivata una lettera dalla Santa Sede in cui Papa
Francesco ha rivolto i ringraziamenti e ha invitato, tra le altre cose, a "essere
testimoni della semplicità contemplata nel presepe". Il sindaco incontrò il
Papa a dicembre e lo invitò a passare dalla Gerusalemme di San Vivaldo.
Inoltre il sindaco ha pubblicato una sorta di appello, o di pensiero, proprio
verso il Santo Padre. Nel Comune di Montaione è presente il celeberrimo
convento di San Vivaldo, che con le sue cappelle è diventato ormai famoso in
tutto il mondo: questa 'Gerusalemme' rappresenta uno degli esempi più
significativi di riproduzione dei luoghi di Terra Santa in Occidente, a scopo di
pellegrinaggio sostitutivo. E chissà che proprio Papa Francesco non voglia
farci una visita, come conclude velatamente il sindaco Pomponi: "Pensando a
San Vivaldo, aspettiamo fiduciosi un'altra lettera”.…………………………….
TOSCANA OGGI del 3-2-19 (liberamente tratto)…
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