11 11
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Flavio Fogarolo
MPI - USP di Vicenza
Integrazione degli alunni
con disabilitàCorso neoassunti 2010 - Parte generale
22 22
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Dalle scuole speciali all'integrazione
Integrazione=
Un unico sistema scolastico
Scuole normali
Scuole speciali
33 33
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Dalle scuole speciali all'integrazione
Scuole normali
Scuole speciali
Scuola dell’integrazione
44 44
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
La scuola dell’integrazione non è una scuola normale che accetta anche gli alunni con disabilità
È una scuola che ha tra le sue finalità istituzionali l’educa-zione e l’istruzione di tutti gli alunni
55 55
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Diritto all’educazione e all’istruzione
E' garantito il diritto all'educazione e
all'istruzione della persona handicappata nelle
sezioni di scuola materna, nelle classi comuni
delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e
grado e nelle istituzioni universitarie.
L'esercizio del diritto all'educazione e
all'istruzione non può essere impedito da
difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà
derivanti dalle disabilità connesse all'handicap
Legge 104/1992 art. 12, 2 e 4
66 66
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Il diritto all’istruzione
Il diritto all'educazione e all'istruzione per i minori con disabilità è definito in Italia dalla Legge 104/92 che definisce questi principi fondamentali (pienamente validi tuttora):
�è garantito il diritto all’educazione e all’istruzione;�l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona;�l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà derivanti dalla disabilità;�l’integrazione scolastica deve essere garantita mediante un percorso personalizzato;�le ULSS e la scuola sono congiuntamente responsabili della progettazione degli interventi.
77 77
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Dall'inserimento all'integrazione
� 1971 Legge 118� 1976 Legge 360
� 1977 Legge 517� 1987 sentenza C. Costituzionale
� 1988 CM n. 262� 1992 Legge Quadro 104
� 1994 DPR 24 febbraio
88 88
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Individuazione alunni con disabilità
� È compito dell'Unità di Valutazione Multidisciplinare Distrettuale (UVMD) istituita dall'ULSS.
� Il Verbale di Accertamento è l'atto formale indispensabile per l'attivazione di tutte le forme di sostegno previste dalla L. 104/92 per gli alunni con disabilità.
99 99
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
La Scuola può consegnare alla Famiglia, con il suo consenso, una relazione descrittiva dei problemi dell’alunnoProtagonista
di tutto il processo èla Famiglia.
I Servizi (ULLS o convenzionati) pren-dono in carico l’alunno. Consegnano alla Famiglia la Diagnosi Funzionale
Relazione descrittiva
Certificazione clinica
Verbale di accertamento
UMVD
Diagnosi Funzionale
La Famiglia chiede che la certificazione, corredata da opportuna documentazio-ne, venga valutata dall’UMVD dell’ULSS che, se la ritiene valida, l’approva e rila-scia alla famiglia il Verbale di Accerta-mento
La Famiglia si rivolge ai servizi (ULLS o convenzionati) o ad uno specialista privato. Essi rilasciano una certificazione
10101010
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Provincia di VicenzaTotale alunni disabili certificati
1.7701.964 2.054 2.153 2.290
2.4872.662 2.763 2.928
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10
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Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Provincia di VicenzaInsegnanti di sostegno
775 822 854 864 885955
1.094 1.1341.220 1.235
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
00-01 01-02 02-03 03-04 04-05 05-06 06-07 07-08 08-09 09/10
12121212
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Provincia di VicenzaAlunni certificati nella varie classi
148
228 246304 289
348381 359
12896 94 72 61
050
100150200250300350400450
prima prim
aria
seco
nda prim
ariaterza
primaria
quarta
primari
a
quinta prim
ariaprim
a sec.
1°
seco
nda sec
. 1°
terza se
c. 1°
prima se
c. 2°
seco
nda sec
. 2°
terza se
c. 2°
quarta
sec.
2°quin
ta sec.
2°
13131313
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Provincia di Vicenza
Rapporto tra alunni con disabilitàe insegnanti di sostegno
2,43 2,40 2,27 2,35 2,26 2,37
2,152,30 2,38 2,43 2,40 2,27 2,35 2,26 2,37
01-02 02-03 03-04 04-05 05-06 06-07 07-08 08-09 09-10
14141414
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Provincia di VicenzaPercentuale di alunni stranieri certificati rispetto al totale degli alunni certificati
seconda 18 93 19,40%terza 8 83 9,60%quarta 7 79 8,90%quinta 7 42 16,70%Totale sec. 2° grado66 406 16,30%
Ripartizione per classe e ordine di scuolaInfanzia 39 154 27,00% 73,00%Pimaria 286 1169 24,80% 75,20%Sec. 1° gr. 282 1038 26,70% 73,30%Sec. 2° gr. 66 406 17,30% 82,70%Totale 673 2767 24,50% 75,50%
27% 25% 27%17% 25%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Infanzia Pimaria Sec. 1° gr. Sec. 2° gr. Totale
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Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Scuola
• Insegnante di sostegno(solo lui?)
ASL ed Enti Locali
•Operatore di Assistenza (se c’è)
Famiglia
Alunnocon
disabilità
Dalla delega…
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Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici• Gruppo H di Istituto
ASL ed Enti Locali
• Servizi psico-socio-sanitari:• Psicologo• Neuropsichiatra Infantile• Assistente Sociale…
• Operatore di Assistenza • Addetto alla comunicazione• Terapisti di riabilitazione:
• Logopedista• Fisioterapista
Territorio• Servizi culturali, ricreativi, sportivi• Volontariato
Famiglia
Alunnocon
disabilità
…alla progettazione condivisa
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Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
La progettazione condivisa
La Progettazione Condivisa si organizza su momenti e strumenti di programmazione già previsti e consolidati
�POF - Il Piano dell’Offerta Formativa descrive gli interventi e i servizi che la scuola organizza per migliorare l’integrazione e per offrire a tutti le stesse opportunità.
�PDF - Il Profilo Dinamico Funzionale è il documento che descrive la situa-zione di partenza e prevede le possi-bili evoluzioni fornendo una traccia per le progettazioni annuali.
�PEI - Il Piano Educativo Individua-lizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici desti-nati all’alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione
�Progetto di Vita - E' un modo condiviso di pianificare gli interventi per favorire un futuro adulto con la migliore qualità di vita possibile.
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Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
L’insegnante di sostegno
L’insegnante per le attività di sostegno
è un insegnante!
è contitolare della classe
opera per l’integrazione dell’alunno con disabilità
nei modi, tempi e luoghi definiti nella progettazione condivisa
Le figure professionali e le risorse che sostengono l'integrazionedegli alunni con disabilità
Se tutto è affidato a poche persone…
…ciascuno gestisce come può il proprio problema e l’integrazione non può funzionare.
Chi lavora per l’integrazione
Scuola
• Insegnante di sostegno(solo lui?)
ASL ed Enti Locali
•Operatore di Assistenza (se c’è)
Famiglia
Alunnocon
disabilità
Ma quando tutti fanno la loro parte…
… si conoscono e dialogano, le cose cambiano radicalmente.
Chi lavora per l’integrazione
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici
ASL ed Enti Locali
• Servizi psico-socio-sanitari:• Psicologo• Neuropsichiatra Infantile• Assistente Sociale…
• Operatore di Assistenza • Addetto alla comunicazione• Terapisti di riabilitazione:
• Logopedista• Fisioterapista
Territorio• Servizi culturali, ricreativi, sportivi• Volontariato
Famiglia
Alunnocon
disabilità
Sono numerose le persone (e le strutture) che hanno compiti e responsabilità nell'integrazione scolastica degli alunni con disabilità.
È indispensabile che ciascuno faccia la propria parte.
Chi lavora per l’integrazione
La scuola
La scuola è interamente coinvolta nel processo di integrazione.
Possiamo dire che tutti coloro che lavorano a scuola hanno competenze e responsabilità, di vario tipo ma comunque dirette nei confronti degli alunni con disabilità.
Alla base di molte situazioni di criticità o di difficile integrazione che si riscontrano nelle scuole c’è una scarsa condivisione della presa in carico che arriva, purtroppo, in diversi casi anche alla delega pressochétotale all’insegnante di sostegno, ed eventualmente all’assistente per l'autonomia, considerati unici veri responsabili dell’alunno .
Le figure professionali coinvolte: la scuola
Alunnocon
disabilità
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente
referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici
Il Dirigente Scolastico
È responsabile dell’organizzazione dell’integrazione degli alunni con disabilità e della vigilanza sull’attuazione di quanto deciso nel Piano Educativo Individualizzato.
L’organizzazione comprende l’assegnazione degli alunni con disabilità alle varie classi, la definizione degli orari, la pianificazione degli incontri di progettazione, la gestione di tutta la documentazione formale e, in generale, il coordinamento delle varie attività che richiedono la collaborazione di più soggetti.
Le figure professionali coinvolte
Alunnocon
disabilità
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente
referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici
Le figure professionali coinvolte: la scuola
Il docente Referente per l’integrazione
In molte scuole viene nominato un docente Referente per l’Integrazione, o Figura Strumentale, che collabora con il Dirigente nelle attività prima ricordate.
Esso svolge un ruolo prezioso nelle attività di organizzazione e coordinamento e può essere un importante punto di riferimento per i docenti, le famiglie e i servizi socio-sanitari.
Questa figura non è prevista dalla normativa. Poiché di fatto svolge compiti che sono di responsabilità del Dirigente, è bene che, oltre ad un sostanziale rapporto di fiducia, la collaborazione sia sostenuta anche da una delega formale.
Le figure professionali coinvolte
Alunnocon
disabilità
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente
referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici
Le figure professionali coinvolte: la scuola
Insegnanti di classe
Ogni insegnante ha piena responsabilità didattica ed educativa verso tutti gli alunni delle sue classi, compresi quindi quelli con disabilità.
Dovrà contribuire al conseguimenti degli obiettivi prefissati, didattici e/o educativi, e sarà chiamato di conseguenza a valutare i risultati del suo insegnamento.
Poiché l’alunno con disabilità non segue dei percorsi normali di apprendimento, i reali compiti del docente di classe possono essere definiti solo da un Piano Educativo Individualizzato.
La precisa formulazione degli obiettivi garantisce a ciascun insegnante la chiara definizione dei propri compiti e rende solida la sua posizione verso la famiglia e gli altri soggetti coinvolti.
Un Piano Educativo vago, con indicazioni generiche, indebolisce tutta l’attività didattica e il ruolo stesso dell’insegnante.
Le figure professionali coinvolte
Alunnocon
disabilità
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente
referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici
Le figure professionali coinvolte: la scuola
Insegnante di sostegno
L’insegnante di sostegno non è l’insegnante dell’alunno con disabilità ma una risorsa professionale assegnata alla classe per rispondere alle maggiori necessità educative che la sua presenza comporta.
Le modalità di impiego di questa importante (ma certamente non unica) risorsa, vengono definite dettagliatamente nel Piano Educativo Individualizzato.
Anche in questo caso si sottolinea come solo un Piano formulato con precisione possa contenere gli elementi necessari per garantire una modalità di lavoro chiara e condivisa. Se il Piano non definisce aspetti fondamentali come, ad esempio, se l’attività dell’insegnante di sostegno si svolgerà in classe o fuori (quando in classe, quando fuori, e soprattutto perché in classe, perché fuori, a fare cosa e a “non fare” cosa…) la risorsa insegnante di sostegno sfugge da ogni progettualità e non è quindi più a disposizione della classe.
Le figure professionali coinvolte
Alunnocon
disabilità
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente
referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici
Le figure professionali coinvolte: la scuola
Posso fare una domanda
Certamente no.Nulla vieta che siano organizzate per l’alunno con disabilità delle attività individuali gestite
dall’insegnante di sostegno. Anzi, in molti casi esse sono certamente opportune e necessarie.Quello che va assolutamente evitato è che la scelta di uscire dalla classe derivi da motivazioni
contingenti, fuori da ogni programmazione.Quando l’alunno esce dalla sua classe per una lezione individuale probabilmente guadagna da
una parte, ma rischia di perdere molto dall’altra: non potrà usufruire della lezione fatta in classe, ridurrà il rapporto con i compagni, condizionerà l’apporto educativo dell’insegnante di classe…
Una seria programmazione deve ridurre al minimo questi rischi e garantire che, uscendo, il bilancio tra quello che si guadagna e quello che si perde sia sempre nettamente positivo.
Questo significa che, per fare delle buona integrazione, l’insegnante di sostegno non può mai uscire dalla classe con l’alunno?
Le figure professionali coinvolte: la scuola
Collaboratori scolastici
Ai collaboratori scolastici è affidata la cosiddetta assistenza di base degli alunni con disabilità.
Per assistenza di base si intende l'ausilio materiale agli alunni con disabilità all’interno della scuola, nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell'uscita da esse. Sono comprese anche le attività di cura alla persona, uso dei servizi igienici e igiene personale dell'alunno con disabilità.
Ma non è solo questione di “accompagnarlo in bagno”. In una scuola inclusiva l’assistenza di base è parte fondamentale del processo di integrazione scolastica e attività interconnessa con quella educativa e didattica. Il collaboratore scolastico partecipa al progetto educativo e collabora con gli insegnanti e la famiglia per favorire l’integrazione scolastica (CM 3390/2001)
Le figure professionali coinvolte
Alunnocon
disabilità
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente
referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici
Approfondimenti in rete:
Si occupa di questo argomento la Circolare 3390 del 30.11.2001 “Assistenza di base agli alunni in situazione di handicap”: http://www.pubblica.istruzione.it/news/2001/prot3390_01.shtml
Le figure professionali coinvolte: la scuola
ASL ed Enti Locali
L’alunno con disabilità frequenta la scuola ma non èaffidato solo alla scuola.
La normativa prevede espressamente il supporto di altre figure professionali fornite dalle Aziende Sanitarie Locali e/o dagli Enti Locali (Comune o Provincia di residenza dell’alunno).
Le modalità di applicazione possono variare in base a diverse disposizioni regionali.
Le figure professionali coinvolte: ASL ed Enti Locali
Alunnocon
disabilità
ASL ed Enti Locali
• Servizi psico-socio-sanitari
• Operatore di Assi-stenza
• Addetto alla comuni-cazione
• Terapisti di riabilita-zione
Servizi psico-socio-sanitari
Svolgono un ruolo di supporto e consulenza e sono corresponsabili, assieme alla scuola, delle attività di progettazione educativa.
L’equipe operativa può essere composta, secondo le necessità e l’organizzazione dei servizi, da:- specialista in neuropsichiatria infantile,- psicologo esperto in età evolutiva,- medico specialista nella patologia segnalata,- terapista della riabilitazione,- operatori sociali.
Le modalità di collaborazione tra scuole e servizi sono definiti, a livello locale, dagli Accordi di Programmaossia da una sottoscrizione ufficiale di reciproci impegni stipulata nell’ambito di una provincia o, in certi casi, di una ASL.
La partecipazione attiva dei Servizi è indispensabile in tutti i momenti di progettazione e di verifica del piano educativo: essi non rivestono solo il ruolo di consulenti o esperti ma assumono, congiuntamente alla scuola, tutte le più importanti decisioni.
Le figure professionali coinvolte: ASL ed Enti Locali
Alunnocon
disabilità
ASL ed Enti Locali
• Servizi psico-socio-sanitaria
• Operatore di Assi-stenza
• Addetto alla comuni-cazione
• Terapisti di riabilita-zione
Approfondimenti:
Si consiglia di recuperare, presso il proprio Ufficio Scolastico Provinciale, il testo in vigore degli Accordi di Programma o di eventuali Protocolli di Intesa sull’integrazione scolastica per conoscere bene gli impegni assunti a livello locale dalle ASL e dalla scuola.
Operatore di assistenza e Addetto alla Comunicazione
Sono figure professionali, nominate dagli Eni Locali, che sono presenti a scuola, a supporto dell’alunno con disabi-lità, per consentirgli di frequentare le lezioni in modo ade-guato.
La figura di Operatore di Assistenza è riferita preva-lentemente agli alunni con disabilità di tipo fisico e conse-guenti problemi di autonomia, l’Addetto alla Comunica-zione si occupa degli alunni con disabilitàsensoriale. L’organizzazione di questi servizi può però essere anche molto diversa nelle varie regioni d’Italia.
Il loro ruolo è nettamente distinto da quello dell’in-segnante di sostegno. In particolare:
non hanno, strettamente parlando, il compito di insegnare bensì quello di consentire all’alunno di fruire dell’insegnamento impartito dai docenti. In realtà, fortuna-tamente, la situazione è spesso assai diversa e queste persone offrono alla scuola un contributo educativo di qualità che va ben oltre la mera assistenza.
seguono solo lo specifico alunno e non hanno nes-suna competenza sul resto della classe (in certe regioni si chiamano anche assistenti ad personam).
Il compito dell’Operatore di Assistenza è chiamato anche di Assistenza Specialistica per distinguerlo dall’Assi-stenza di Base affidata ai collaboratori scolastici.
Le figure professionali coinvolte: ASL ed Enti Locali
Alunnocon
disabilità
ASL ed Enti Locali
• Servizi psico-socio-sanitaria
• Operatore di Assi-stenza
• Addetto alla comuni-cazione
• Terapisti di riabilita-zione
Posso fare una domanda
Le figure professionali coinvolte: ASL ed Enti Locali
L’insegnante di sostegno non ha mansioni di assistenza. Non è suo compito portare l’alunno in bagno tranne nei casi in cui questa attività risponde ad esigenze educative (controllo sfinterico, acquisizione di corretti comportamenti igienici o altro).
L’Operatore di Assistenza svolge il suo servizio a scuola in orari concordati e di solito non èsempre presente.
Negli altri momenti bisogna trovare una soluzione che garantisca all’alunno di poter svolgere le proprie necessità assistito da una persona idonea e preparata. Oltre ad un minimo di disponibi-lità dal punto di vista umano, è importante il rispetto di elementari attenzioni di riservatezza evi-tando di assegnare persone di sesso diverso soprattutto in caso di alunni adolescenti.
In ogni caso spetta al Dirigente Scolastico individuare la soluzione più idonea, fermo restando che la mancata assistenza igienica non può mai essere accettata se pregiudica il diritto dell’alun-no alla frequenza scolastica.
Se l’operatore di assistenza non c’è e il collaboratore scolastico non vuole, a chi tocca portare ilbambino in bagno? All’insegnante di sostegno?
Terapisti di riabilitazione
È frequente che gli alunni con disabilità, soprattutto i piùpiccoli, frequentino al pomeriggio delle attivitàspecifiche di riabilitazione in centri specializzati: fisiatria, logopedia, ortottica, terapia occupazionale o altro.
Sono attività che hanno spesso dei collegamenti molto stretti con quelle svolte a scuola la mattina, anche se rispondenti a finalità diverse.
L’ideale sarebbe che il terapista facesse parte dell’equipe operativa che partecipa agli incontri di progettazione. Se questo non fosse possibile sarà necessario prevedere comunque dei momenti di incontro per condividere le informazioni e coordinare gli interventi.
Le figure professionali coinvolte: ASL ed Enti Locali
ASL ed Enti Locali
• Servizi psico-socio-sanitaria
• Operatore di Assi-stenza
• Addetto alla comuni-cazione
• Terapisti di riabilita-zione
Alunnocon
disabilità
La centralità della famiglia caratterizzaogni progetto educativo e questo vale certamente anche
in caso di disabilità. Oggi questa è una convinzione condivisa e abbastanza
accettata, ma non è stato sempre così: per molto tempo si è ritenuto che in caso di disabilità la competenza genitoriale media non fosse adeguata e che andasse vicariata, in tutto o in parte, da un intervento specialistico esterno.
Ora, è vero che i genitori non hanno nessuna preparazione specifica e si trovano immersi improvvisamente nel mondo della disabilità che non avevano mai incontrato prima, ma molto spesso essi sanno sviluppare delle enormi capacità di osservazione e di analisi che risultano essenziali per l’efficacia del lavoro degli specialisti.
I genitori conoscono solo il loro bambino, ma lo conoscono molto, molto bene; ci passano assieme un tempo di gran lunga superiore a quello di tutti i professionisti messi assieme, scuola compresa.
La condivisione del progetto con la famiglia non è quindi solo il riconoscimento del diritto alla responsabilitàeducativa, ma la razionale valorizzazione di preziose risorse e competenze.
Senza la famiglia è tutto molto più difficile.
La famiglia
Alunnocon
disabilità
La famiglia
Il territorio
La vera integrazione non può limitarsi alla scuola e il progetto dovrà prevedere il coinvolgimento di ogni possibile risorsa disponibile, in particolare:
I servizi culturali, ricreativi, sportiviIl volontariatoLa parrocchia e altre forme di aggregazione di tipo
religioso.Il progetto in questo caso è più efficace se non viene
affrontato a livello individuale, per il singolo alunno, ma se è gestito globalmente da tutta la scuola attraverso il Dirigente, il docente referente e il Gruppo di Lavoro per l’integrazione.
Il territorio
Alunnocon
disabilità
Territorio• Servizi culturali, ricreativi, sportivi• Volontariato
L’apporto di tante risorse è efficace solo se inserto all’interno di un progetto condiviso.
Chi lavora per l’integrazione
Scuola• Dirigente scolastico• Eventuale docente referente• Insegnanti di classe• Insegnante di sostegno• Collaboratori scolastici• Gruppo H di Istituto
ASL ed Enti Locali
• Servizi psico-socio-sanitari:• Psicologo• Neuropsichiatra Infantile• Assistente Sociale…
• Operatore di Assistenza • Addetto alla comunicazione• Terapisti di riabilitazione:
• Logopedista• Fisioterapista
Territorio• Servizi culturali, ricreativi, sportivi• Volontariato
Famiglia
Alunnocon
disabilità
La confusione rispetto alle competenze e alle responsabilità di coloro che dovrebbero essere i principali attori dell'integrazione è una delle più frequenti cause di criticità.
L’apporto di tante risorse è efficace solo se inserto all’interno di una progettazione condivisa.
Chi lavora per l’integrazione
39393939
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Valutazione
Riferimenti� Legge 104 1992� OM n. 90 2001� Circolare/Ordinanza annuale
Punti principali:
� La valutazione è un "diritto"� Tutti gli insegnanti sono coinvolti nella valutazione� Gli alunni con disabilità vanno sempre valutati in base al loro PEI
40404040
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
La valutazione degli alunni con disabilità
Nel secondo ciclo di istruzione (secondaria di 2°grado)
la programmazione
è sempre valida per la promozione alla classe successiva, anche quando ècompletamente differenziata.
può essere:
Curriculare, o comunque globalmente ricondu-cibile alla programma-zione del corso di studi. Si segue un normale percorso di studi
Differenziata: consente la frequenza alla classe successiva. Al termine del percorso viene rilasciato un attestato delle competenze.
Nel primo ciclo di istruzione
(primaria e secondaria di 1°grado)
la programmazione
41414141
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione e alunni con disabilità
La valutazione si effettua sul PEI, non sui programmi della classe.Si posso predisporre prove differenziate che hanno sempre valore equipollente.
Nessuna indicazione particolare sull'attestato – diploma, che ha comunque valore legale.
Valutazione
42424242
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione e alunni con disabilità
Se le prove non vengono superate la commissione può rilasciare un attestato delle competenze
Valutazione
43434343
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Per le scuole secondarie di 2°gradoil PEI può essere:
� normale� su obiettivi minimi ma globalmente riconducibili ai programmi � differenziato.
Valutazione
44444444
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
La valutazione del PEI, e conseguente decisione sulla validità del percorso scolastico, spetta al solo Consiglio di Classe ed è sempre globale. Va presa all’inizio dell’anno scolastico, subito dopo la definizione del PEI stesso.
Valutazione
45454545
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Alunni con programmazione curriculare, su obiettivi minimi e differenziata (solo dal secondo anno in poi).
49%1347651provincia
44%552023ulss 6
50%271710ulss 5
47%23137ulss 4
50%341511ulss 3
DifferenziataSu obiettivi
minimiPienamente curricolare
Percentuale di alunni disabili che stanno conseguendo un titolo di studio valido
46464646
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
La programmazione differenziata:- deve essere comunicata alla famiglia, che può opporsi;
- vale il silenzio-assenso;- se la famiglia si oppone, l’alunno segue comunque il suo PEI ma viene valutato con gli stessi criteri della classe.
Valutazione
47474747
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
La programmazione differenziata:- consente di frequentare la classesuccessiva, ma non equivale ad una effettiva promozione;-non dà titoli di studio con valore legale (notazione sul diploma o attestato, nessuna indicazione all'albo)-
Valutazione
48484848
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Prove equipollenti in sede d’esame� possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti
� devono consentire di verificare che il candi-dato abbia raggiunto una preparazione cul-turale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell'esame
(dall’OM esami di Stato)
Valutazione
49494949
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Prove equipollenti (in generale)In generale (quindi anche non in situazione di esame) le prove equipollenti sono prove diverse che consentono di verificare il raggiungimento degli stessi obiettivi della classe.
Valutazione
50505050
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Prove equipollenti:
Possono essere diverse rispetto a:� Modalità di espressione-comunicazione: scritto, orale, grafico…� Modalità di somministrazione: domande chiuse/ aperte, a scelta multipla ecc.� Contenuti� Tempi: non solo durata, ma anche frequenza delle verifiche o interrogazioni e loro programmazione;� Quantità: numero di esercizi, di domande ecc.
Valutazione
51515151
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Esami:per tutti gli alunni con disabilità, con PEI curricolare o differenziato, sono previsti se necessario:
� tempi maggiori per le prove scritte� strumenti tecnici di supporto
� assistente all’autonomia o comunicazione� prove equipollenti
Valutazione
52525252
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e alunni con disabilità
La valutazione si effettua sempre sul PEI. Se il PEI è curriculare o su obiettivi minimi, il superamento dell’esame comporta il rilascio di un regolare diploma (con nessuna menzione del sostegno ricevuto)Se il PEI è differenziato viene comunque attribuito un punteggio in centesimi ma viene rilasciato un attestato delle competenze
Valutazione
53535353
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e alunni con disabilità
Su indicazione del Consiglio di Classe, l’insegnante di sostegno può partecipare all’esame con un ruolo di assistenteall’autonomia o alla comunicazione.Non fa parte della Commissione.Il C.d.C può anche decidere, d’accordo con gli interessati, di incaricare altri a svolgere il ruolo di assistente all’esame (ad esempio l’operatore ULSS o della provincia).
Valutazione
54545454
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e alunni con disabilità
L’attestato delle competenze contiene la descrizione dettagliata di cosa l’alunno sa fare al termine del percorso di istruzione, indicando anche, quando opportuno, i contesti e le condizioni necessarie. Usare l’apposito modello ministeriale
“Sa …………….….. se………………...”
Valutazione
55555555
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Dislessia e altri Disturbi Specifici di
Apprendimento
56565656
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Disabilità
Disturbi Specifici di Apprendimento
StranieriDisagio
Assenze
Deficit attenzione
57575757
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Provincia di Vicenza
Alunni certificati per dislessia o altri DSA
0 16 19
92
141181
215
273303
0
40
80
120
160
200
240
280
320
01/02 02/03 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10
58585858
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Solo primarie e secondarie di 1°grado Dati relativi a circa il 90% delle scuole
15%1.7182651.453provincia
17%52090430ulss 6
21%32167254ulss 5
10%45748409ulss 4
14%42060360ulss 3
percentuale certificati
rispetto al totale dei DSATotale DSA
Alunni certificati
L. 104 con diagnosi DSA
Alunni con diagnosi DSA
non certificati
59595959
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
2,9%60.0471718provincia
2,3%22.643520ulss 6
3,0%9.690321ulss 5
3,5%13.840457ulss 4
3,0%13.874420ulss 3
percentuale alunni DSA
Popolazione scolastica
complessiva
Totale alunni con DSA
(diagnosi e certificazione)
Solo primarie e secondarie di 1°grado Dati relativi a circa il 90% delle scuole
60606060
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Certificata formalmente
come disabilità
Normativa Scolastica e DSA
La dislessia può essere
Diagnosticata da uno
specialista
Tutele previste dalla L.104/92, compreso
insegnante di sostegno
Personalizzazione degli interventi:
strum. compensativimisure dispensative
61616161
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Certificata formalmente
come disabilità
Normativa Scolastica e DSA
La dislessia può essere
Diagnosticata da uno
specialista
Tutele previste dalla L.104/92, compreso
insegnante di sostegno
Personalizzazione degli interventi:
strum. compensativimisure dispensative
62626262
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Tutele per gli alunni con diagnosi di dislessiaDocumenti ministeriali specifici sui DSA
Nota ministeriale n. 4099 del 05.10.2004Nota ministeriale n. 26 del 05.01.2005
Nota ministeriale n. 1787 del 01.03.2005Nota ministeriale n. 4674 del 10.05.07
Documenti generali sulla valutazione, con importanti riferimenti agli alunni con DSAC.M. 14.03.08, n. 32
Ordinanza Ministeriale 15.03.2007, n.26
DPR 122 2009 (Regol. valutazione)
63636363
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguata-mente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni;
Valutazione
DPR 122/2009 art. 10
64646464
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
… a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
Valutazione
DPR 122/2009 art. 10
65656565
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
Valutazione
DPR 122/2009 art. 10
66666666
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Riguardo la lingua straniera:(nota min. del 2007)... in sede di esame di Stato non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera, ma che, più opportunamente, è necessario compensare le oggettive difficoltà degli studenti mediante assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e procedere in valutazioni più attente ai contenuti che alla forma....In tutti i casi in cui le prove scritte interessino lingue diverse da quella materna e non si possano dispensare gli studenti dalla loro effettuazione, gli insegnanti vorranno riservare maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta.
Le misure dispensative
67676767
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
C.M. 32 2008Scrutini ed esame di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione - Anno scolastico 2007-2008
5.A Alunni con disturbo specifico di apprendimento (DSA)
Per quanto riguarda gli alunni con diagnosi specialistica di dislessia o di altri disturbi specifici di apprendimento che, comunque, dovranno sostenere tutte le prove scritte, si ricorda che essi hanno diritto all’impiego di strumenti compensativi, come indicato nella nota ministeriale prot. 26/A del 4 gennaio 2005, oltre all’assegnazione di maggior tempo a disposizione per lo svolgimento delle prove.
La valutazione
68686868
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
O.M. 30 2008Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008.
Art 12; 7°comma.
La Commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati affetti da dislessia, sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno
La valutazione
69696969
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
E' fondamentale che nella valutazione si sappiano sempre separare gli obiettivi oggetto della singola verifica dalle competenze strumentali di tipo generico.
La valutazione
70707070
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Si consiglia di:
� preferire in generale le prove orali a quelle scritte;
� nelle prove scritte accertarsi, con un breve colloquio iniziale, che tutte le consegne siano state davvero comprese. Può essere utile anche un analogo colloquio finale per capire se le risposte date sono davvero consapevoli;
� predisporre verifiche scalari, con il testo chiaro graficamente;
La valutazione
71717171
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
� valutare in modo costruttivo, separando l’errore dal contenuto. Anche visivamente, segnare in modo diverso gli errori effettivamente legati all'oggetto della verifica da quelli di tipo strumentale (che possono essere ignorati o comunque sempre considerati in rapporto all'impegno e ai possibili miglioramenti in corso).
La valutazione
72727272
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Gli strumenti compensativi usati abitualmente nelle attività didattiche verranno impiegati senza restrizioni anche nelle verifiche e negli esami(nota MIUR Prot. N. 1787 del 1 marzo 2005).
La valutazione
73737373
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
EsamiGli alunni con diagnosi di DSA possono usufruire in sede di esame di stato di:� Tempi più lunghi� Uso di strumenti tecnologici
La valutazione
74747474
Flavio Fogarolo – USP di Vicenza
Flavio Fogarolo
Ufficio Scolastico ProvincialeInterventi Educativi
0444 [email protected]
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