PORTFOLIOMarta Sardi
Marta Sardi
ResidenzaVia San Vincenzo n° 77San Salvatore Monferrato 15046 Alessandria (Italy)
Creatività
Determinazione
Precisione
d e s i gn
DomicilioVia Asinari di Bernezzo Torino (Italy)
Urban Exibit Scenography
Free time Theses Product
Drawing Personal project
CurriculumVitae
pag. 4 pag. 14 pag. 31
pag. 65pag. 51pag. 43
pag. 73 pag. 81 pag. 91
1 | 2
INDICECONTENTS
Urban
3 | 4
Riqualificazione spazi esterni e make up
L’obiettivo del progetto è stato quello di riqualificare gli spazi pubblici esterni dell’ Entertainment Center 45° NORD sito a Moncalieri (To).Attenzione particolare è stata posta alla distribuzione esterna, alla segnaletica e all’ arredo urbano.La Società desiderava “svecchiare” il Centro con una netta incli-nazione ad un target attento a nuove proposte dinamiche e inno-vative. A completamento ed integrazione del progetto di riqua-lificazione è stata anche pensata l’organizzazione dell’evento di inaugurazione del restyling stesso che è in previsione per l’inizio di novembre 2013.
IED Torino - Master Professional in Interior Design
Tesi master, Luglio 2013
45° NORDEntertainment CenterMoncalieri
5 | 6Concept
rafforzare l’identita’ del centro
OBIETTIVO
PLACE MAKINGCreare un luogo dove le persone pos-sono riconoscersi e assumere determi-nati comportamenti.
eventseventi
sense of safetysenso si sicurezza
meeting placeluogo di aggregazione
geographical boundaryconfine geografico
sunlight and natureluce e natura
sense of intimacy senso di intimita’
easy accessaccessi facili e visibili
mixed and diverse useusi e utilizzi diversificati
creative expressionliberta’ di espressione creativa
connectionconnessioni
Il luogo deve rappresentare l’utenza e saper soddisfare le sue esigenze.
CONFORTEVOLEFORNIRE DIVERTIMENTO
EMOZIONAREMUTEVOLE
Necessità di strutture che permettano all’utente di
relazionarsi con esse attraverso i comportamenti
“la precisa organizzazione di uno spazio rimanda a un tipo di relazione sociale”
Jean- Marie Floch
ALVEOLARE = luogo di aggregazione
moduli esagono scomposizioni
1 - GIARDINO DI SABBIA
2 - INGRESSO PRINCIPALEInstallazione per proiezioni giorno/notte
3 - FACCIATA ESTERNAApplicazione di pannelli colorati
5 - ZONA RISTOROCopertura e aiuole praticabili
4 - INTERVENTI PIANO SUPERIORESedute e isole d’incontro
45° NORD Entertainment Center - Zone di intervento
1
2
3
5 25
7 | 8
45° NORD Entertainment Center - Sedute e isole d’incontro
Singole Isola
9 | 10
45° NORD Entertainment Center - Aiuole praticabili
11 | 12
Exibit
13 | 14
Progettazione di un allestimento espositivo per il bucintoro dei Savoia
La mostra, che ha come location le Scuderie Juvarriane di Venaria Reale, è stata pensata per accogliere un numero limitato di visi-tatori, pari a 120 ca..Gli orari di visita saranno quindi gestiti in base ad ingressi con ca-denze di 60 minuti.La durata del percorso visita, che dovrà essere prenotato antici-patamente, è previsto intorno al 45 minuti, con un’attesa prima dell’ingresso di 10 minuti, necessari ai tecnici per verificare il cor-retto funzionamento delle attrezzature.La gestione di luci, dell’audio e delle proiezioni sarà totalmente computerizzata e programmata con cadenze specifiche in modo da rendere il percorso visita fluido e piacevole.La mostra sarà strutturata con un percorso di andata e di ritorno gestito con varie zone tematiche.
INGRESSO: ogni 60 minutiDURATA MOSTRA: 45 minuti
IED Torino - Master Professional in Interior Design
Exibit mostra, Giugno 2013
La Peota: un simbolo di potere e riconciliazione
15 | 16Concept
Storia e simboli di Venezia
La Peotasimbolo di potere e riconcigliazione
Storia di successi
lo sposalizio del mare
Feste pubbliche Feste per l’elitè nobile
Stili di vita affini
Il potere dei Savoia
vittorie
ricchezze
Lontane tradizioni
il carnevale
La Peota: un simbolo di potere e riconciliazione - Pianta zone
Elementi grafici
Elementi scenografici
Proiezioni video
Audio
Musica
La Peota
LEGENDA
Postazioni di controllo hardware e software
Uscite di sicurezza
Ingr
esso
/Usc
ita m
ostr
a
I visitatori giungono allo squero veneziano dove è stata costruita la Peota. La ricostruzione dello squero sarà progettata con l’utilizzo di metodi e materiali tipicamente scenogra�ci, ad eccezione delle barche presenti che saranno oggetti reali. Verrà poi focalizzata l’attenzione dei visitatori su una proiezione che spiegherà la breve storia della barca e di come è stata costruita.
L’elemento centrale è caratterizzato da una grafica di accoglienza con il titolo della mostra.
I visitatori giungono allo squero veneziano dove è stata costruita la Peota. La ricostruzione dello squero sarà proget-tata con l’utilizzo di metodi e materiali tipicamente scenogra-fici. Una proiezione che spiegherà la storia della barca.
I visitatori, una volta lasciata la zona dove verrà esposta la Peota, saranno nuovamente invitati a porre la loro attenzio-ne a una serie di proiezioni in sequenza riguardanti alcune curiosità sul bucintoro; successivamente verrà proiettato un breve video su come è avvenuto il restauro della barca.
Per uscire il visitatore dovrà passare nella parte interna dello squero. Attraverso delle finestre sarà possibile in-travedere e sentire i suoni del “cantiere esterno”.
Zona 1_Ingresso Zona 2_Squero
Zona 7_Sulla via del ritornoZona 8_Uscita
17 | 18
Ingr
esso
/Usc
ita m
ostr
a
I visitatori giungono allo squero veneziano dove è stata costruita la Peota. La ricostruzione dello squero sarà progettata con l’utilizzo di metodi e materiali tipicamente scenogra�ci, ad eccezione delle barche presenti che saranno oggetti reali. Verrà poi focalizzata l’attenzione dei visitatori su una proiezione che spiegherà la breve storia della barca e di come è stata costruita.
Le grafiche del viaggio ritraggono una cronologia fotografica di immagini dell’epoca. Verranno fatte ascoltare ai visitatori frasi audio di alcuni personaggi che hanno intrapreso il viag-gio per consegnare la Peota.
Grazie a luci, proiezioni, suoni e rumori d’acqua ver-rà ricreato un momento immersivo che si concluderà con l’intravedersi della Peota nella Zona 5 attraverso una superficie di tessuto tulle.
E’ il momento princi-pale delle mostra; una serie di luci in sequenza illumineranno l‘intera barca. Musiche dell’e-poca accompagneran-no il momento.
In presenza della Peota illuminata con un dim-meraggio minore, l’at-tenzione verrà direzio-nata alle due estremità dove verrà proiettata la “festa reale“. Il visita-tore verrà immerso tra usanze e costumi della corte dei Savoia e della Repubblica Marinara di Venezia. Simbolo di riconciglia-zione tra due poteri così differenti ma allo stesso tempo molto si-mili tra di loro.
Zona 3_Il viaggio Zona 4_Il fiume e l’arrivo a Torino Zona 5_La Peota
Zona 6_La festa reale
Zona 3_Struttura immersiva Zona 6_La festa reale
La Peota: un simbolo di potere e riconciliazione - Pianta tecnica
A A’
PIANTA
SEZIONE A-A’
Strutture illuminazione
Ingresso/Uscita mostra
Ricostruzione squero veneziano
Riproduzioni audio/video retroproiettati
Pannelli introduttivi
Grafiche applicate
Struttura immersiva Strutture per illuminazione barca e casse riproduzione audio
Illuminazione puntuale per grafiche
Illuminazione fronte Tulle gobelin Illuminazione retro Tulle gobelinNecessaria per mettere in evidenza i dettagli dipinti sul tulle e non permettere di vedere oltre ad esso.
Necessaria per creare una graduale dissolvenza e permettere così l’avvolgimento del tulle e la visione della proiezione retrostante.
Uscite di emergenza scale-pedana disabili
Tulle Gobelin
Proiezioni frontaliProiezioni a terraProiezioni laterali Quattro strutture verticali con
proiettoriQuattro proiettori singoli fissati su strutture Truss Rigging
Tre strutture verticali con proiettori
Riproduzioni audio/video retroproiettatiProiezioni Short Lens su tessuto Free Format Illuminazione puntuale per squero
1
23
4 5 66
77
8
9
Zona 1_Ingresso
Zona 2_Squero
Zona 3_Il viaggio
Zona 4_Il fiume e l’arrivo a Torino
Zona 5_La Peota
Zona 6_La festa reale
Zona 7_Le curiosità e il restauro
Zona 8_Sulla via del ritorno
Zona 9_Uscita
19 | 20
A A’
PIANTA
SEZIONE A-A’
Strutture illuminazione
Ingresso/Uscita mostra
Ricostruzione squero veneziano
Riproduzioni audio/video retroproiettati
Pannelli introduttivi
Grafiche applicate
Struttura immersiva Strutture per illuminazione barca e casse riproduzione audio
Illuminazione puntuale per grafiche
Illuminazione fronte Tulle gobelin Illuminazione retro Tulle gobelinNecessaria per mettere in evidenza i dettagli dipinti sul tulle e non permettere di vedere oltre ad esso.
Necessaria per creare una graduale dissolvenza e permettere così l’avvolgimento del tulle e la visione della proiezione retrostante.
Uscite di emergenza scale-pedana disabili
Tulle Gobelin
Proiezioni frontaliProiezioni a terraProiezioni laterali Quattro strutture verticali con
proiettoriQuattro proiettori singoli fissati su strutture Truss Rigging
Tre strutture verticali con proiettori
Riproduzioni audio/video retroproiettatiProiezioni Short Lens su tessuto Free Format Illuminazione puntuale per squero
1
23
4 5 66
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8
9
Illuminazione
Grafica
Proiezione
Retroproiezione
Percorso/flusso andata
Percorso/flusso ritorno
LEGENDA
Progettazione di uno spazio museale esperienziale
La Lavazza, nota casa produttrice di Caffè italiana, sta progettan-do un suo Head Quarter a Torino. Questo progetto riguarda la realizzazione di uno spazio museale/ esperienziale dedicato alla promozione del marchio, alla valoriz-zazione della sua storia, alla degustazione e alla vendita dei loro prodotti.Lo spazio a disposizione era un’ambiente di 800 mq, 40m x 20m.
IED Torino, Master Professional in Interior Design
Museologia/Museografia, Gennaio 2012
Museo Esperienza Lavazza
21 | 22Concept
Locali di supporto riservatiLocali di supporto pubbliciLocali espositiviLocali di consumoLocali di vendita/produzione
L’aziendaCome nasceLe chiavi del successoLuoghi della LavazzaPubblcità
Il caffèPaesi d’origineTipologieLavorazioniIl caffè nella società
Workshop degustazioneGastronomiaOspiti d’eccezione
Il caffè dei più piccoliArea giochi esperienzialeWorkshopVideoBaby parking
VenditaMacchine: espresso/mokaMiscele/cialdeMerchandising/GadgetsBookshop
Mostre temporaneeEventi a rotazioneConcorsi LavazzaFotografie d’autore
L’ Espresso_bevi e fuggiBancone degustazione in piedi, tavoli e sgabelli altiLa Moka_siediti e degustaTavolini con degustazione seduti, il salotto di casa (divani, poltrone, libreria)
Museo Esperienza Lavazza - Piante tecniche
4
2 3
1
23 | 24
2 1
3
4
Progettazione di un sistema vetrina
La collaborazione con De Carlo, noto negozio torinese di coltel-leria, ha riguardato la progettazione di un sistema vetrina che comprendesse sia il progetto di un nuovo espositore, sia alcune proposte di allestimento temporaneo da allestire durante lo svol-gersi di importanti eventi annuali torinesi. Modularità e scomponibilità sono caratteristiche che permetto-no all’espositore di essere utilizzato con semplicità e mutevolez-za, a seconda delle particolari necessità espositive della commit-tenza. I moduli a blocco possono essere riposizionati e ruotati a piacimento così da interagire anche con il cliente stesso.
Politecnico di Torino - Facolta di Achitettura I - Disegno industriale
Design dell’esporre, a.a. 2010/2011
VIA CESARE BATTISTI
VIA
ROM
A
PIAZZA CARIGNANO
PIAZZACASTELLO
VIA
ACCA
DEM
IA D
ELLE
SCI
ENZE
25 | 26Collocazione
Vetrine in Via Cesare Battisti
Vetrine in Via Accademia delle Scienze
DE CARLO coltelleria dal 1912 - Espositore
26 | 27
5.48
ZON
A CA
SS
A
ZONA CONFEZIONAMENTO MERCE
INGRESSO
A A’
BB
’
DE CARLO coltelleria dal 1912 - Pianta, sezioni, vetrine evento
PIANTA
SEZI
ON
E B-
B’
SEZIONE A-A’
3D Negozio
28 | 29
TORINODESIGNWEEK 2
01
0
TORINODESIGNWEEK 2
01
0TORINODESIGNWEEK 2
01
0 TORINODESIGNWEEK 2
01
0
TORINODESIGNWEEK 2
01
0
COLTELLERIA DAL 1912
COLTELLERIA DAL 1912COLTELLERIA DAL 1912
Vetrina evento: TORINO DESIGN WEEK
Vetrina evento: BRAND
Vetrina evento: CIOCCOLATO’
Scenography
30 | 31
Progettazione di uno spettacolo teatrale al Teatro Regio di Torino
L’obiettivo era quello di progettare con una chiave interpretativa personale l’opera lirica “Il Flauto Magico”. Questo approccio è stato principalmente caratterizzato da un forte simbolismo che, anche se non palesemente evidenziato nel testo, è parte inte-grante o addirittura fondamentale, dell’opera. Oltre al simbolismo, l’intero progetto segue una linea molto mi-nimale, caratterizzata da forme semplici della geometria euclidea e da colori intensi con impatto significativo. Per ogni scena sono state progettate le strutture teatrali, sono stati scelti i materiali per le scenografie e i costumi ed è stato fatto un breve studio illuminotecnico delle scene principali.
IED Torino - Master Professional in Interio Design
Scenografia, Giugno 2013
..IL FLAUTO MAGICO DIE ZAUBERFLOTEEmanuel Schikaneder | Amadeus Mozart
32 | 33Concept
SIMBOLOGIA
Argento = luna = Regina della notte
Conoscenza d’identità = oro = Sarastro
Oro = Sole = infinita apertura mentale
Quadratura del cerchio
con il compasso segni il cerchio = sole = apertura mentale
con la squadra disegni la linea e il quadrato = terra = acqua e fuoco
EQUILIBRIO SAGGEZZA E FERMEZZA
IL FLAUTO MAGICO - ATTO PRIMO _ Scena 1 _ Tamino inseguito dal serpente
LIFT DI SCENA
cu�a suggeritore
TD1D2
D3
P
Pianta e prospetto palco
Paesaggio caratterizzato da alberi “luminosi”, di cui alcuni praticabili.Il fondale è retro illuminato e con l’ingresso di Tamino e del Serpente cambierà con una restroproiezione in movimento.
ENTRATE
USCITE
Fondale retroproiettato
Entrate/Uscite di scena
1 _ T - Tamino
2 _ S - Serpente (viene calato dalla parte superiore del palco e mosso da vari fili come una marionetta)
3 _ D1, D2, D3 - Damigelle (uccidono il serpente e si nascondono dietro gli alberi)
4 _ P - Papageno
5 _ D1, D2, D3 - Damigelle (puniscono Papageno per le sue bugie/parlano a Tamino della sorte di Pamina)
34 | 35
ATTO PRIMOScena 1
Tamino inseguito dal serpente
STUDIO ILLUMINOTECNICA
cuffia suggeritore
A
A
B c
Lift di scena retroilluminato,luce rossa
Proiettore SPOT, luce rossa
A
B
Proiettore SPOT, luce blu C
film fondale Arizona 01 Ab
LIFT DI SCENA
cuffia suggeritore
TP
D1D2
D3
R
IL FLAUTO MAGICO - ATTO PRIMO _ Scena 2 _ La Regina della notte
Pianta e prospetto palco
Il paesaggio si apre e il cielo si scurisce, la Regina della notte sale da sotto al palco seduta su un trono imponente che verrà posizionato al centro della scena. Il fondale è retro illuimnato, dall’alto una struttura sostiene dei cavi elettrici a cui sono avvitate lampadine decorate con superfici specchianti.
Struttura scenografica
36 | 37
LIFT DI SCENA
cuffia suggeritore
TPaC1 C2
IL FLAUTO MAGICO - ATTO SECONDO _ Scena 6/7 _ Seconda e terza prova: il fuoco e l’acqua
Pianta e prospetto palco
Grazie ad un abbassamento di luci il lift di scena si alzerà per far entrare un grande cubo. Il cubo verrà aperto e i due innamorati entreranno al suo interno per affrontare la prova del fuoco e successivamente quella dell’acqua. Grazie all’illuminazione, a particolari giochi di luce e a giochi di riflessione , il cubo si animerà creando suggestioni magiche. Tamino suonando il Flauto Magico riesce a superare la prova.
ENTRATE
USCITE
Fondale retroproiettato scena 6
Entrate/Uscite di scena
1 _ T - Tamino
2 _ C1, C2 - Corazzati
3 _ Pa - Pamina entra per affrontare le prove con Tamino, poi-chè una donna che non teme la morte è degna di essere iniziata
Fondale retroproiettato scena 7
38 | 39
LIFT DI SCENA
cuffia suggeritore
TPa S
F1 F2 F3S1 S2 S3
IL FLAUTO MAGICO - ATTO SECONDO _ Scena 10 _ Il raggiungimento della conoscenza
Pianta e prospetto palco
“Fermezza, saggezza e bellezza vincono” Il tulle viene fatto risalire e il cubo “magico” si illuminerà nuovamente sprigionando una luce solare: grazie ad una retro proiezione l’intera scena si illumi-na. Il cerchio è enfatizzato al centro della scena, l’equilibrio si è nuovamente stabilito.
Struttura scenografica
40 | 41
Free time
42 | 43
Fashion StoreProgettazione di un negozio di abbigliamento
La richiesta della committenza era quella di riprogettare inte-ramente un piccolo negozio di abbigliamento su due piani, che esteticamente avesse come caratteristiche il solo utilizzo del bianco con qualche nota di fucsia. L’intera progettazione doveva anche fare riferimento ad una cor-rente artistica, il Pointillisme, rivisitata in chiave moderna. In aggiunta, era necessario che il piano terra ospitasse cinque cassettiere per la vendita di accessori, dei ripiani espositivi per borse e una piccola sezione espositiva per le scarpe. Il piano pri-mo doveva essere progettato in modo da avere almeno otto me-tri lineari di appenderia, un’area espositiva per le scarpe e due camerini. Inoltre, avrebbe dovuto esserci un piccolo bagno e un’ufficio/magazzino per i dipendenti.
IED Torino - Master Professional in Interior Design
Free Time, Maggio 2013
44 | 45Concept
COLORIPRIMAR
Divisionismo
Romanticismo
Immaginazione
Pointillisme
Luci
Unicità
ScomposizioniUnioni
Pieni
Vuoti
POINT OF YOU Fashion Store - Piante e sezioni prospettiche
LEGENDA
B’
PIANO TERRA
46 | 47
PIANO PRIMO
POINT OF YOU Fashion Store - Piante e prospetti con materiali
Idropitt
ura
Laminato la
ccato
bianco
Acciaio sa
tinato
Parquet r
overe grigio
Marmo cr
istallin
o rosa
Pelle bianca
Vetro sp
ecchio
Vetro cr
istallo
R 225 G 5 B 140C 5 M 100 Y 0 K 0
LED RGBFaretti/Strip
MATERIALI
1
23
48 | 49
1
2
3
Theses
50 | 51
Un percorso fra tradizioni, percezione e nuovi concept
Questa tesi nasce dalla collaborazione con l’azienda veneziana ANTICA MURRINA e il Politecnico di Torino. Dopo una visita alla sede principale, situata a Olmo di Martellago, e alla formulazione da parte loro di un Briefing di progetto prosegue da parte mia, in maniera approfondita, una fase di ricerca inerente al gioiello in vetro.A seguito di un’analisi più generica, ne segue una più approfondi-ta dei principali tratti distintivi dell’azienda, di alcune problemati-che e dei competitors presenti sul mercato. Il progetto si amplia ulteriormente attraverso il coinvolgimento della classe di Design I, del laboratorio di Concept Design del Politecnico di Torino.Dopo aver eseguito un’analisi di mercato volta a raggiungere un nuovo tipo di target ho delineato delle linee guida per il progetto di una collezione sperimentale di gioielli in vetro di Murano.
Politecnico di Torino - Facolta di Achitettura I - Disegno industriale
Tesi di Laurea di I Livello, Dicembre 2012
L’arte del vetro artigianale e il gioiello
52 | 53
POLITECNICO DI TORINOI FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
Corso di laurea in Disegno Industriale
L’arte del vetro artigianale e il gioielloUn percorso fra tradizioni, percezione e nuovi concept
Relatori:Claudia De GiorgiEleonora BuiattiMarco Bozzola
Candidata:
Marta Sardi
Italia
DESIGN
Step 1 - L’incontro con ANTICA MURRINA
“Ottenere un prodotto con alta valenza comunicativa che alzi la percezione del valore, esalti correttamente un prodotto italiano e raggiunga quindi un target sensibile al Made in Italy e in grado di apprezzare questo tipo di gioiello”
ANTICA MURRINA
Visita alla produzione e all’area espositiva dei prodotti.Inizio collaborazione
con l’azienda.
Incontro con l’azienda veneziana in sede.
Delineazione del Brief di progetto:
54 | 55
Competitors: produzione del gioiello in vetro
AZIENDE STRANIERE
AZIENDE ITALIANE
CLASSICO
VIVACE
ELEGANTE
ESPRESSIVO
LUMINOSO
RICERCATO
ORGANICO
RICICLATO
CONTEMPORANEO
TRADIZIONALE
ACCATTIVANTE
IRONICO
INNOVATIVO
PERSONALIZZATO
DI MARCA
DI TENDENZA
Vetro di Murano
Vetro di Murano
Vetro di Murano
Vetro di Murano
Vetro di Murano
Vetro di Murano
Vetro di Murano
Vetro cristallo
Vetro cristallo
Vetro cristallo
Vetro di bottiglia
Vetro cristallo
Vetro borosilicato
Vetro borosilicato
Vetro di Murano
Vetro desag e float
Target elevatoPrezzo elevato
Target medio-giovane
Prezzo medio-alto
Target elevato
Prezzo elevato
Target giovane
Prezzo medio-alto
Target giovane
Prezzo medio
Target medio-giovane
Prezzo elevato
Target medio-giovane
Prezzo medio
Target giovane
Prezzo medio
Target giovane
Prezzo medio
Target giovane
Prezzo medio
Target medio-elevato
Prezzo medio-basso
Target giovane
Prezzo basso
Target giovane
Prezzo medio
Target giovane
Prezzo medio
Target generico
Prezzo medio-alto
Target medio-elevatoPrezzo medio-basso
Step 2 - Analisi aziendale e delineazione di un nuovo target
RICERCA
Analisi dei competitors di ANTICA MURRINA
Alcuni tratti distintivi di ANTICA MURRINA
Non esiste un logo/marchio vero e proprio ma solo una scritta:
IL LOGO/MARCHIO
Colori ricorrenti:Bianco, Grigio e Rosso
Font sottile e minimale in linea con le tendenze internazionali
Font con scarsa identità territoriale
Flagship storeNegozi monomarca
Corner dedicati
Shop on-line
Compagnie aeree,Duty free di navi da crociera,
Duty free di aeroporti:
I PUNTI VENDITA
Visibilità internazionale Un regalo al “volo”, scarsa identità territoriale con collocazione dubbia dell’azienda
Sono molteplici e trattano gioielli, orologi, perle sfuse e charms:
LE COLLEZIONI
- Charming glass 2012- Blooming glass 2012
- Glam glass 2012- Evergreen 2012- Silver Collection
- Glass Time- Charms
- Beads mania
- Progetti basati sulle tendenze stagionali della moda- Varie possibilità nella scelta delle tonalità di colore- Varie tipologie di lavorazioni superficiali
- Nessuna evidente differenza tra le varie collezioni- Sovrabbondanza linguistica di forme e colori- Scarso utilizzo di mate-riali alternativi e preziosi
Sito internet: www.anticamurrina.com
Social media: facebook, twitter, youtube
Video:
LA PUBBLICITA’
Ponte di Brooklyn (NY)
Città internazionale e capitale della moda, ma perdita della visibilità delle origini del prodotto e dell’artigianalità
Venezia e i suoi canali
Forte identità territoriale e aziendale
Il prodotto ANTICA MURRINA è esclusivamente dedicato alle donne
OBIETTIVO:“Alzare la percezione del valore”
IL TARGET
TARGET ATTUALE
Donne dai 35 anni in sù:
Glamour
Appariscenti
Eleganti
Culturalmente elevato e sensibile alla preziosità artigianale:
Giovani tra i 20 e i 35 anni
Donne e uomini dai 35 anni in sù
TARGET FUTURO
Principali materiali utilizzati: Acciao, foglia argento, foglia oro, argento
Caratteristiche:
Stilemi e citazioni:seguono alcuni esempi di gioielli che potrebbero
fornire identità territoriale e aziendale debole
Tematiche africane
Lalique
Rimandi allanatura
(minerali, fiori, foglie)
Breil
Riconoscibilità dell’azienda nei gioielli:Non esiste un logo/simbolo di riconoscimento uguale per tutte le collezioni
- Differenti tipologie- Posizionato in parti differenti del gioiello
Analisi dei principali tratti distintivi e delle problematiche aziendali
Identificazione di un nuovo target per ANTICA MURRINA
56 | 57
UOMINI
GIOVANIUNIVERSITARI E LAVORATORI
CULTURALMENTE ELEVATI
SENSIBILI ALLA PREZIOSITA’ ELEGANTI/SPORTIVI/CASUAL
DINAMICI E CON INTENSA VITA SOCIALE
CON PASSIONI
DONNE
FUTUROdai 20 ai 35 anni
Gioielli personalizzabilisimbolici
distintiviGioielli in materiali particolariinnovativi
Gioielli sempliciper la quotidianità Prezzi contenuti
ATTUALEdai 35 anni in sù
Step 3 - Analisi di mercato
ANALISI DI MERCATO Volta a delineare le conoscenze
sulla lavorazione del gioiello in vetro artigianale e preferenze d’acquisto del nuovo target.
Analisi dei dati emersi
58 | 59
Allegato A
Step 4 - Delineazione di linee guida per il progetto
Proposte progettualiavanzate dalla classe di DESIGN I del Laboratorio di Concept Design. ( Politecnico di Torino)
LINEE GUIDA
Per il progetto di una nuo-va collezione di gioielli in vetro.
Per il rafforzamento dell’identità aziendale.
60 | 61
62 | 63
Product
64 | 65
Progettazione di una porta per hotel
La collaborazione con Bertolotto porte, nota azienda cuneese, ha riguardato la progettazione di una porta per Hotel, che do-veva essere posta come ingresso alle camere private dei clienti dell’albergo. La porta, oltre ad avere precise caratteristiche funzionali, avreb-be dovuto avere dei segni grafici significativi e con fine utile. Nasce da qui il progetto di creare sulla superficie interna della porta una serie di mappe tematiche della città in cui è situato l’hotel; così da permettere all’utente di avere a disposizione una selezione di luoghi/monumenti da visitare o di luoghi di ristora-zione consigliati dalle più note guide turistiche (es. guida Miche-lin, Gambero Rosso, Tripadvisor, ecc.).
Politecnico di Torino - Facolta di Achitettura I - Disegno industriale
Disegno industriale III, a.a. 2010/2011
66 | 67Concept
ZDISTRIBUITE DA BERTOLOTTO NEL MONDO
In città di�erenti
Con percorsi piani�cati
Punti di interesseMonumenti
C A
R A T T E R I S T I C H E F U N Z I O
N A L I
manutenibile
antincendio
smontabile
riciclabile
ecocompatibile
contestualizzataM A C R O G R U P P O
Gra�co
Alberghiero
A M B I T O
utile
versatile
semplice
sostituibile
tematicadeclinabile
Musei e parchi
Map
pe tematiche
Panama
Madrid
AlmeriaBadajoz
Torino (presente in tutta Italia)
Kiev
Atene
Mosca
San Pietroburgo
Salonicco
Bucarest
Langenstein
Fechy
Tunisi
BERTOLOTTO Porte, TOGO declinazioni e viste
B’
B
VISTA CAMERA _ Percorso musei VISTA CORRIDORIO SEZIONE A-A’
A
A’
68 | 69GN
T La porta che ti svela la città
DECLINAZIONE Ristoranti
DECLINAZIONE Monumenti
BERTOLOTTO PORTE - Particolare sezione
Intonaco
Legno d’abete
MDF
Laminatino finitura Wengè
Cerniera
Legno duro
Legno d’abete
Sughero
Vite Panel TSP TORX
Alluminio anodizzato
Legno d’abete
MDF
Laminatino finitura Wengè
Cartongesso
Pannello laminato ABET
PARTICOLARE ESPLOSO
PARTICOLARE VITE - Panel TSP TORX
Pannello
Laminatino
Sostegno pannello
70 | 71
Drawing
72 | 73
Rappresentazione a mano libera di oggetti
In queste pagine seguono solo alcuni disegni di oggetti estratti da tavole di rappresentazione realizzate interamente a mano libera.Queste rappresentazioni vogliono far emergere come sia possibi-le ottenere una buona resa senza l’esclusivo utilizzo di program-mi informatici specifici.
Politecnico di Torino - Facolta di Achitettura I - Disegno industriale
Tecniche di rappresentazione, a.a. 2008/2009
Drawing
74 | 75Phon diffusore BOMANN
SEZIONE A-A’ABACO
Modellino di barca a vela - SHOONER AMERICA, George Steers
76 | 77
Vele Bermudiane
Vele Aurica
Paiolato
Argano
Ancora
Lucernario
Timone
Tuga
Ingresso cambusa
Bandiera
Casco integrale APRILIA racing
SEZIONE A-A’
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Personal project
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Girocollo in vetro e oro giallo
Grazie ad uno stage svolto in un laboratorio di vetrofusione, a cui ancora mi appoggio, è nata la mia passione per il vetro e le sue lavorazioni. Seguono quindi alcune delle idee e sperimentazioni che ho personalmente realizzato.
Girocollo a forma di pesce realizzato in vetro desag, dicroico e oro liquido;Chiusura artigianale a forma di amo in oro 750/1000.
Pesce gioiello
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Realizzazione di un vaso a 14 strati di vetro piano
Vaso ikebana 150 x 100 x 35 caratterizzato da 14 strati di vetro da 3mm.Per la realizzazione è stato utilizzato vetro desag, vetri colorati, e vetri dicroici. I vari strati permettono di gestire la profondità delle decorazioni interne.
Vaso ikebana farfalle
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Realizzazione di un vaso a 10 strati con inclusioni di rame e oro
Vaso 200 x 240 x 40 caratterizzato da 10 strati di vetro da 4 mm.Per la realizzazione è stato utilizzato vetro float, pittura, foglia oro e filo di rame.I vari strati permettono di gestire la profondità delle decora-zioni interne. Il foro, pensato sia per un fine decorativo che per un pratico spostamento, è stato praticato su ogni strato prima della cottura.
Vaso ikebana doppio
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Riproduzione di un’opera di Friedensreich Hundertwasser
Questo quadro, totalmente realizzato in vetro, è la prima opera della collezione Hiyon.E’ stato realizzato con varie tecniche in vetrofusione. La parte centrale del viso è stata realizzata con del vetro “float”; i pezzi sono stati tagliati e sagomati in modo da dare profondità e carattere al viso, successivamente sono stati dipinti. Per occhi, bocca e narici è stato usato del vetro “floasing” che ha già una patina colorata applicata sopra.La parte laterale è stata fatta con vetro “desag” su cui sono sta-ti incollati del pezzi di micromosaico e altri di vetro dicroico.La parte superiore è stata setacciata, dipinta e cosparsa di di-croici iridescenti. La parte inferiore è composta da uno strato di pittura e uno di vetro specchio.
Irinaland over the Balkans
Riproduzione in vetro del quadro di Friedensreich Hundertwasser
Prima opera della collezione Hiyon attualmente esposta e in vendita in un negozio di design.
Realizzato con verie tecniche in vetrofusione.
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Curriculum Vitae
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Curriculum Vitae
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IED Torino - Master Professional in Interior Design(Allestimento di spazi ed ambienti con un’alta valenza comunicativa: spazio, arredo, luce, materiali, linguaggi espressivi. Exhibit, Entertainment Design, Shop Design, Hotel Design, Free Time Design, Garden Design, Scenography)Dicembre 2012 - Luglio 2013
IED Torino - Corso di specializzazione in 3dsMax (grafica 3d per l’architettura e il design)Novembre 2012 - Aprile 2013
Politecnico di Torino - Corso di laurea in Disegno Industriale (Facoltà di Architettura I)a.a. 2008/2009 - a.a. 2011/2012
Liceo Scientifico Galileo Galilei, Alessandria - Diploma maturità scientificaa.a. 2003/2004 - a.a. 2007/2008
PEC
Account Skype
marta.sardi
Esperienze
Competenze
Assistente scenografa durante le riprese di “MADELEINE“Film di Mario Garofalo e Lorenzo Ceva Valla, ASSOCIAZIONE CULTURALE VICTORSettembre 2013
Lezioni introduttive in laboratorio su “L’arte del vetro artigianale, un percorso attraverso la storia, le tradizioni e le tecniche”.Classe 2012/2013 del corso di Vetrate artistiche, Scuola per Artigiani Restauratori, SERMIG25/26 Febbrario 2013
Attiva partecipazione durante la preparazione del Briefing di progetto per il corso di Design I del Laboratorio di Concept Design al Politecnico di Torino. Il corso ha avuto come scopo la progettazione di gioielli in vetro di Murano.Assistente al corso di Design I, docenti: Claudia De Giorgi, Marco Bozzola.a.a. 2011/2012
Workshop sulla lavorazione a lume del vetro di Murano tenuto da Fabio Marcomin,maestro vetraio di Bassano del Grappa.Febbraio 2012
Stagista presso laboratorio di vetrofusione “CHIARA FERRARIS ART & GLASS FUSIGNProgettazione e realizzazione di oggetti in vetro.Marzo 2011 - Aprile 2011
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3ds Max
Rhinoceros
Blender
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