Malattie professionali tabellate e non – le
Tabelle – Prestazioni erogate da INAIL
Dott. Mauro MorgantiSovrintendente sanitario regionale
Direzione regionale INAIL FVG
Ordine dei Medici Chirurghi e
Odontoiatri della Provincia di
Udine
In Collaborazione con INAIL di Udine
Corso di Formazione
LE MALATTIE PROFESSIONALI IN PROVINCIA DI UDINE
Lo stato dell’arte: riflessioni e prospettive
SABATO 11 maggio 2019 (dalle 8.30 alle 13.30)
Sala Convegni OMCeO Udine – Viale Diaz 30
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La malattia professionale: cos’è
Forma morbosa, patologia che trova la sua origine (causa, concausa)nella esposizione a fattori causali lavorativi:
- Intrinseci al lavoro
- Modalità di lavoro
- Ambiente di lavoro
La CAUSA LAVORATIVA la distingue dalle altre patologie comuni
Infortunio sul lavoro e malattia professionale
INFORTUNIO SUL LAVOROArt. 2 T.U. 1124/65
MALATTIA PROFESSIONALEArt. 3 T.U. 1124/65
Causa violenta (concentrata nel tempo) Causa «lenta» (diluita nel tempo)
Occasione di lavoro Nell’esercizio e a causa del lavoro o dell’ambiente di lavoro
Accidentalità presente: «lavorare può fare male»
Accidentalità assente: «lavorare fa male»
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Il sistema «misto»(Sentenze C. Cost. 179 e 206 del 1988)
MALATTIE TABELLATE MALATTIE NON TABELLATE
• Sono previste espressamente da tabelle di legge (attualmente D.M. 09/04/2008)
• Per quelle manifestatesi entro un Periodo Massimo di Indennizzabilità(P.M.I.) dalla cessazione della lavorazione a rischio vige il principio della presunzione legale di origine (superabile solo con la «prova contraria» a carico INAIL)
• Tutte le patologie in rapporto causale con le lavorazioni, qualora non espressamente previste dalle tabelleo, se previste, manifestatesi oltre il P.M.I.
• Il nesso causale va dimostrato: «onere della prova» a carico del lavoratore
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Il Periodo Massimo di Indennizzabilità(P.M.I.) Malattie Tabellate
• Variabile a seconda della patologia e del tipo di rischio
• Per i tumori è ILLIMITATO
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Malattie non tabellate
L’onere di dimostrare l’origine professionale della malattia denunciata è dellavoratore ma INAIL, comunque, non lo lascia da solo in questo compito.Oltre alla possibilità di giovarsi della consulenza sul rischio fornita dallaCONTARP regionale, l’area sanitaria contribuisce anche alla ricostruzionedel nesso causale, ai sensi della Circolare INAIL n° 80 del 30 settembre1997:«…quando l'area sanitaria, sulla base della documentazione medicapresentata dall'assicurato, esprime una prima valutazione di "sospetta"malattia professionale, tutti gli ulteriori esami clinico-specialistici estrumentali necessari per l'approfondimento del nesso eziologico devonoessere svolti a cura ed a carico dell'Istituto; e ciò soprattutto nei casi in cui lacomplessità delle indagini e le difficoltà interpretative a fini medico-legaliobbligherebbero comunque ad una ripetizione degli esami, con inutileduplicazione dell'impegno anche finanziario».
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Il nesso di causa nelle malattie multifattoriali - 1
• Giurisprudenza consolidata e concorde della Corte di Cassazioneritiene sufficiente la ragionevole certezza della genesi professionaledella malattia, non potendosi raggiungere la certezza assoluta, specienel caso delle malattie multifattoriali.
• Tale ragionevole certezza, che non può certamente consistere insemplici presunzioni desunte da ipotesi tecniche teoricamentepossibili, deve ritenersi sussistente in presenza di un elevato grado diprobabilità dell’etiopatogenesi professionale, desumibile anche dadati epidemiologici e dalla letteratura scientifica.
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• Nel caso di concorrenza di fattori professionali con fattoriextraprofessionali trovano, infatti, applicazione i principi di cui agliartt. 40 e 41 c.p., che, in quanto principi generali dell’ordinamentogiuridico, sono applicabili anche alla materia dell’ assicurazionecontro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
• In particolare, in forza del principio di equivalenza, causa di unevento è ogni antecedente che abbia contribuito alla produzionedell’evento stesso, anche se di minore spessore quantitativo oqualitativo rispetto agli altri, salvo che sia dimostrato l’intervento diun fattore causale da solo sufficiente a determinarlo.
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Il nesso di causa nelle malattie multifattoriali - 2
• Ne consegue che, una volta che sia accertata l’esistenza di unaconcausa lavorativa nell’eziologia di una malattia, l’indennizzabilitàdella stessa non potrà essere negata sulla base di una valutazione diprevalenza qualitativa o quantitativa delle concause extralavorativenel determinismo della patologia.
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Il nesso di causa nelle malattie multifattoriali - 3
Malattie tabellate D.M. 09/04/2008
(85 voci per l’Industria, 24 per l’Agricoltura + silicosi e asbestosi)
Il D.M. ha codificato e definito in tabella molte malattie (e molti fattoridi rischio) che sulla base della tabella precedente (D.P.R. 336/94) non loerano e che negli ultimi tempi venivano riconosciute solo in virtù dellasentenza C. Cost. 179/88, come ad es. le malattie osteoarticolari, tantoche ormai la maggioranza è in tabella.
Rimane ancora da definire meglio il ruolo di alcuni fattori di rischiocome ad es. lo stress lavoro-correlato e, soprattutto, rimane pococonosciuto il ruolo di alcuni fattori di rischio per le neoplasie.
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Tabella MP Industria
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Tabella MP Agricoltura
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MALATTIE (ICD-10) LAVORAZIONI
Periodo massimo di
indennizzabilitàdalla cessazione della lavorazione
76) MALATTIE CAUSATE DA VIBRAZIONI MECCANICHE TRASMESSE AL SISTEMA MANO BRACCIO:
a) SINDROME DI RAYNAUD SECONDARIA dita mani (173.01)
Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano l’impiego di utensili, attrezzature, macchine ed apparecchi che
trasmettono vibrazioni al sistema mano-braccio
1 anno
b) OSTEOARTROPATIE (POLSO, GOMITO, SPALLA) (M19.2)
4 anni
c) NEUROPATIE PERIFERICHE (n. mediano e ulnare) (G56.0)
4 anni
Tabella D.M. 09/04/2008
Apparato osteoarticolare – ARTO SUPERIORE (Industria)
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Sindrome del tunnel carpale, Sindrome del tunnel cubitale
Tabella D.M. 09/04/2008
Apparato osteoarticolare – ARTO SUPERIORE (Industria)
MALATTIE (ICD-10) LAVORAZIONI
Periodo massimo di indennizzabilità dalla
cessazione della lavorazione
78) MALATTIE DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO DELL’ARTO SUPERIORE:
a) TENDINITE DEL SOVRASPINOSO (M75.1) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano a carico della spalla movimenti ripetuti, mantenimento prolungato di posture incongrue
2 anni
b) TENDINITE DEL CAPOLUNGO BICIPITE (M75.2) 2 anni
c) TENDINITE CALCIFICA (MORBO DI DUPLAY) (M75.3) 4 anni
d) BORSITE (M75.5) 2 anni
e) EPICONDILITE (M77.0) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti dell’avambraccio e/o azioni di presa della mano con uso di forza
2 anni
f) EPITROCLEITE (M77.1 2 anni
g) BORSITE OLECRANICA (M70.2) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano un appoggio prolungato sulla faccia posteriore del gomito
2 anni
h) TENDINITI E PERITENDINITI FLESSORI/ESTENSORI (POLSO-DITA) (M65.8)
Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti e/o azioni di presa e/o posture incongrue della mano e delle singole dita
1 anno
i) SINDROME DI DE QUERVAIN (M65.4) 1 anno
l) SINDROME DEL TUNNEL CARPALE (G56.0)ALTRE
Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti o prolungati del polso o di prensione della mano, mantenimento di posture incongrue, compressione
prolungata o impatti ripetuti sulla regione del carpo.
2 anni
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Tabella D.M. 09/04/2008
Apparato osteoarticolare – RACHIDE (Industria)
MALATTIE (ICD-10) LAVORAZIONI
Periodo massimo di
indennizzabilitàdalla cessazione della lavorazione
77) ERNIA DISCALE LOMBARE (M51.2)
a) Lavorazioni svolte in modo non occasionale con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero: macchine movimentazione materiali vari, trattori, gru portuali, carrelli sollevatori (muletti), imbarcazioni per pesca professionale costiera e d’altura.
b) Lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo non occasionale in assenza di ausili efficaci
1 anno
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MALATTIE (ICD-10) LAVORAZIONI
Periodo massimo di indennizzabilità dalla
cessazione della lavorazione
69) DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (L23) CAUSATA DA AGENTI NON COMPRESI IN ALTRE VOCI:
a) Cemento Lavori che espongono a cemento
6 mesi
b) Metalli non compresi in altre voci (cobalto, oro, rame) Lavorazioni che espongono a cobalto, oro, rame, loro leghe e composti.
c) Resine naturali (colofonia, gommalacca, lattice, essenza di trementina)
Lavorazioni che espongono a resine naturali e utilizzo di guanti o altri presidi in lattice
d) Resine artificiali (epossidiche, fenoliche, fenoformaldeidiche, acriliche, melaminiche)
Produzione e utilizzo di resine artificiali
Altre voci…………………………………………………………… Altre voci…………………………………………………………………………………………
70) DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO (L24) CAUSATA DA AGENTI NON COMPRESI IN ALTRE VOCI:
Lavorazioni che espongono ad agenti chimici ossidanti, disidratanti, precipitanti, cheratolitici, cheratogenici, delipidizzanti; ad agenti urticanti di origine vegetale o animale; a
microtraumatismi
6 mesi
71) DERMATITE FOLLICOLARE DA OLII MINERALI (L24.1)
Lavorazioni che espongono a olii minerali 6 mesi
Tabella D.M. 09/04/2008
Malattie della PELLE (Industria)
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MALATTIE (ICD-10) LAVORAZIONI
Periodo massimo di indennizzabilità dalla
cessazione della lavorazione
51) ASMA BRONCHIALE (J45.0) CON LE SUE CONSEGUENZE DIRETTE CAUSATO DAI SEGUENTI AGENTI NON COMPRESI IN ALTRE VOCI:
a) Polveri e farine di cereali Trasporto, immagazzinamento e lavorazioni che espongono a polveri e/o farine di cereali
18 mesi
b) Semi di soia, ricino, caffè verde, carrube Trasporto, immagazzinamento e utilizzo di semi di soia, ricino, caffè verde, carrube
c) Polveri di legno Lavorazioni che espongono a polveri di legno allergizzanti
d) Enzimi Lavorazioni che espongono agli enzimi papaina, pepsina, bromelina, pancreatina, subtilisina, tripsina, amilasi
e) Lattice Produzione e utilizzo di articoli in lattice
f) Gomma Arabica Lavorazioni che espongono alla gomma arabica comprese quelle della industria farmaceutica, dolciaria, cosmetica, tipografica
g) Derivati animali: dermici (forfora, peli, piume), liquidi biologici (sangue e urine), escrementi
Allevamento, addestramento, accudienza e custodia di animali. Attività veterinaria. Attività di laboratorio che espongono a derivati animali. Concerie e pelliccerie. Macellazione. Altre
lavorazioni che espongono a derivati animali
h) Acari (delle derrate e del pollame) Allevamento e macellazione aviaria, produzione latto-casearia
i) Miceti Lavorazioni che espongono a miceti comprese quelle del legno, delle granaglie, di prodotti alimentari
Tabella D.M. 09/04/2008
Malattie RESPIRATORIE (Industria)
Gli obblighi del medico: la denuncia e il certificato di malattia professionale
MALATTIE (ICD-10) LAVORAZIONI
Periodo massimo di indennizzabilità dalla
cessazione della lavorazione
51) BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA (J44)
a) Lavorazioni di scavo e smarino nel sottosuolob) Produzione di soda, potassa caustica, calce vivac) Insaccamento e travaso del cemento fusod) Estrazione, scavo e trattamento meccanico di ricce silicatiche, calcari e dolomiee) Lavorazioni dell’industria marmifera, del cemento, dei refrattari, della carta, della gomma,
delle smalterie e della calcef) Lavorazioni che espongono a polveri di feldspati, di cemento, di calcari, dolomie e di altri
silicati naturali e artificialig) Fusione artigianale e artistica del vetroh) Lavorazioni che espongono all’ammoniacai) Lavorazioni che espongono all’acido nitricol) Lavorazioni che espongono all’anidride solforosam) Lavorazioni che espongono ad acidi organici, tioacidi, anidridi e loro derivatin) Lavorazioni che espongono ad ossidi di azotoo) Lavorazioni industriali che espongono all’ozonop) Saldatura elettrica, saldatura e taglio all’ossiacetilene
6 anni
Tabella D.M. 09/04/2008
Malattie RESPIRATORIE (Industria)
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Tabella D.M. 09/04/2008
Tumore del POLMONE (Industria)
MALATTIE (ICD-10) LAVORAZIONI
Periodo massimo di indennizzabilità dalla
cessazione della lavorazione
33) MALATTIE CAUSATE DA ESPOSIZIONE A IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI:
a) TUMORE DEL POLMONE (C34)
Lavorazioni che espongono a idrocarburi policiclici aromatici comprese:a) Produzione di gas dal carboneb) Produzione di cokec) Produzione dell’alluminiod) Fusione del ferro e dell’acciaioLavorazioni che espongono a:e) Fuligginef) Peci di catrame di carboneg) Catrame di carbon fossile
Illimitato
Altre voci…………………………………………………………… Altre voci………………………………………………………………………………………… ---------------------
57) MALATTIE DA ASBESTO (esclusa l’asbestosi):
a) PLACCHE E ISPESSIMENTI PLEURICI CON O SENZA ATELETTASIA ROTONDA (J92)
Lavorazioni che espongono all’azione delle fibre di asbesto illimitato
b) MESOTELIOMA PLEURICO (C45.0)
c) MESOTELIOMA PERICARDICO (C45.2)
d) MESOTELIOMA PERITONEALE (C45.1)
e) MESOTELIOMA DELLA TUNICA VAGINALE E DEL TESTICOLO (C45.7)
f) CARCINOMA POLMONARE (C34)
INAIL: le prestazioni
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• Economiche
• Sanitarie
• Integrative(assistenziali)
INAIL: quale tutela?
PRESTAZIONI ECONOMICHE (principali) ALTRE PRESTAZIONI (principali)
Inabilità temporanea assoluta al lavoro c.d. «Prime cure», oggi «tutte le cure necessarie» (art. 11, c. 5-bis d.Lgs 81/08 e s.m.i.)
Danno permanente (danno biologico) «Assistenza sanitaria riabilitativa non ospedaliera» previo A.Q. stipulato in sede di Conferenza S-R (art. 9 , c. 4, lett. d-bis D.Lgs 81/08 e s.m.i.)
Assistenza personale continuativa (APC) Cure termali
Rendita di passaggio Reinserimento al lavoro
Rendita ai superstiti Protesi ed ausili (reinserimento sociale e familiare)
Assegno funerario PREVENZIONE (Capo II- Sistema Istituzionale, artt. 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 D.Lgs 81/08 e s.m.i.)
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Inabilità temporanea assoluta (ITA)
• Periodo, indennizzabile economicamente dall’INAIL se superiore a 3 gg (franchigia), durante il quale il soggetto è temporaneamente e totalmente impedito al lavoro (evolutività del quadro clinico)
• Per effetto delle lesioni riportate nell’evento tutelato (MP o INF)
• Non coincide con la «inidoneità alle mansioni»
• A differenza della temporanea da malattia comune, nella maggior parte dei contratti non concorre al superamento del c.d. «periodo di comporto»
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• Qualora il soggetto sia di nuovo temporaneamente e totalmenteimpedito al lavoro dopo la definizione di un periodo precedente diITA per MP, anche senza essere stato nuovamente esposto a rischio
• I disturbi devono essere maggiori rispetto a quelli valutati come dannopermanente (riacutizzazione)
• Se la riacutizzazione riguarda postumi già indennizzati inrendita l’indennità di temporanea è di competenza INPS, salvo icasi che necessitano di «speciali cure» utili per il recupero dellacapacità lavorativa o dell’integrità psico-fisica (es. interventochirurgico, terapie invasive e inabilitanti…)
• È opportuno, quando possibile, che la decisione sulla ammissibilità esulla competenza (INAIL o INPS) di una ricaduta venga assunta findal primo momento dal medico dell’INAIL con la conseguentefase certificativa, se di competenza
Riammissione in temporanea (c.d. «ricaduta») per MP
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Recidiva
Nello specifico dell’Assicurazione infortuni si intende il riprodursi perun NUOVO EVENTO lavorativo di un effetto patologico giàverificatosi per altro evento lavorativo.
• Nel caso di EVENTO ACUTO su precedente infortunio o MP trattasi diun NUOVO INFORTUNIO (es. nuova distorsione sul lavoro allostesso ginocchio, nuovo evento «sforzo» a livello della colonnalombare affetta da E.D), quindi oggetto di NUOVA DENUNCIA
• Nel caso di MP riconosciuta, in assenza di evento acuto traumatico(che sarebbe un infortunio) RICADUTA E RECIDIVACOINCIDONO portando o ad una semplice riacutizzazionetemporanea ovvero ad un aggravamento del danno permanente daMP
Danno permanente(D.Lgs 38/2000 e DM 12/07/2000)
Cosa si valuta Come si liquida
DANNO BIOLOGICO Nessuna erogazione fino al 5%
Menomazione dell’integrità psicofisica del soggetto
Liquidazione in capitale dal 6% al 15% (una tantum)
Valutazione secondo tabelle di cui al DM 12/07/2000
Liquidazione in rendita (mensile) dal 16%
La traduzione economica è composta da una componente «biologica» areddituale + una componente reddituale sopra il 15%
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