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L’isola del tesoro
Gli anni diRobert Louis Stevenson ............2
Una vita d’avventura.........................4
…inizia l’avventura...................................................................................6…sull’Hispaniola ..........................................................................................9…Jim prigioniero dei pirati .......................................................12
La bibliosfida ...................................18
��Un gioco per conoscere L’isola del tesoro
Dopo Stevenson .........................................................................19
Frances Hodgson Burnett Il giardino segreto
Gli anni di Frances Hodgson Burnett ....20
Una scrittrice di successo....22
Indicegenerale
Lo scaffale dei classici
Robert Louis Stevenson …inizia la storia ..........................................................................................24…l’incontro con Ben, il giardiniere ................................26…una noiosa giornata di pioggia .....................................29…«Non sono un fantasma. Sono Colin»................31
La bibliosfida ...................................36
�� Un gioco per conoscere Il giardino segreto
Dopo la Burnett ..............................................................................37
Michael Ende Momo
Gli anni di Michael Ende...............................................38
Il narratore fantastico ................40
…inizia la storia ..........................................................................................41…Momo, una bambina speciale .........................................42…i cacciatori di tempo libero ..................................................44…che cosa sta succedendo?.......................................................48…l’incontro con Mastro Hora ................................................52
La bibliosfida ...................................55
�� Un gioco per conoscere Momo
Dopo Ende ..............................................................................55
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Indice generale
Immagini e paroleIl fumetto e il cartone animato
Dentro il fumetto .........................................58La storia del fumetto L’arte del cartone ......................................................................................78
Il linguaggio ....................................................................................................60I disegni ..................................................................................................................65I racconti a fumetti ................................................................................66I protagonisti più amati ................................................................71
Adesso tocca a te Diventa l’autore di un fumetto........................................................74
Dentro il cartone.............................................................................................76Il cartone animato
I cartoni a puntate ..................................................................................80I Simpson .............................................................................................................81La rivoluzione
del digitale....................................................................................................82
Adesso tocca a te Inventa un cartone animato..............84
Percorsi interdisciplinari: storia, arte, musicaIl Medioevo Una lettura per cominciare Thomas Malory
La prima guerra di re Artù un tappeto di preghiera...............................................................100e il grande torneo ................................................................................86
I cavalieri La carriera di un cavaliere: da mercenario a soldato di Cristo ......................................................92
Un racconto di guerra L’arazzo di Bayeux..................................................................................96 Fila la lana...................................................................................................107
Un racconto religioso Il mosaico d’Otranto:
La canzone medievale Bernart de Ventadorn
Non può valer gran cosa il poetare......................104Angelo Branduardi
Il signore di Baux ............................................................................105Fabrizio de André
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Ind e generale ic
Noi e gli altri Letture e progetti di educazione alla convivenza civile Educazione alla convivenza civile .........................................110
Educazione ambientale quante calorie consumiamo? ..........................157
La natura: un valore da proteggere
Dino Buzzati Le voci del bosco...............................................................................115
Mino MilaniIo e il lupo: una decisione difficile.........................118 regime alimentare ..................................................................165
Lucio Biancatelli, Enzo MaiorcaIl
Acqua, risorsa a rischio ..........................................................124
Uomo, ambiente e città Italo Calvino
La città di Leonia...............................127
Una nuova vita per i rifiuti ......................................................129
Tuiavii di TiaveaI cassoni di pietra dei Papalagi...................................130
Facciamo insieme un progetto ........133L’acqua: un bene prezioso presentiamo l’argomento in un numero del giornalino di classe
Educazione alla convivenza civile .........................................137Educazione alimentare
Le abitudini alimentari Roald Dahl
La macchina della gomma.................................................138Antonio Amurri
Domenica, niente dieta per Roberta! .................143Mensa sana in corpore sano..................................................146Aldo Carioli
Mangiare è un rito..........................................................................148Manlio Dinucci
Il problema alimentare ............................................................150
Il commercio equo e solidale.................................151
Quando l’alimentazione diviene un problema Mirjam Pressler
Solo una fettina di salmone… ......................................153
Calcola le calorie:
La Carta dei princìpi per l’educazione ambientale...........................................112
Brigitte Blobel Leggera come una piuma....................................................158
Daniela MinervaNon si vale tanto oro quanto si pesa!................163
Piccole regole per un corretto
mare ieri e oggi .............................................................................121Gabriele Salari
Facciamo insieme un progetto...........166Il corpo nella pubblicità progettiamo e realizziamo una campagna pubblicitaria
Indice degli autori ................................................................................169
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Lo scaffale dei classici
Lo scaffaledei classici
L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson
Il giardino segreto di Frances Hodgson Burnett
Momo di Michael Ende
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Lo scaffale dei classici
L’isola del tesoro …le ragioni di un successo Gli anni di Robert Louis Stevenson
«Se ami, come anch’io ho amato, le antiche storie di mare, le tempeste, le avventure, le golette, le isole e i marinai abbandonati, i pirati e i tesori sepolti... allora non esitare e vai avanti! Altrimenti, lascia che, in compagnia di tutti i miei pirati, divida la tomba dove giacciono gli antichi scrittori insieme ai loro sogni». Prima di seguire l’invito di Stevenson soffermati sul contesto storico e culturale degli anni in cui questo classico fu scritto.
2
1837
Robert Louis Stevenson nasce il 21 novembre a
Edimburgo (Scozia).
1850 Inizia a collaborare con varie riviste culturali.
1871
Nel 1837, a soli 18 anni, la principessa Vittoria di Kent diventa regina del Regno Unito di Gran Bretagna e
Irlanda. Sotto il suo lunghissimo regno (63 anni),
il Paese conobbe uno dei periodi più floridi.
1837-1901
In questi anni l’Inghilterra si conferma la maggiore potenza
coloniale dell’epoca tanto che nel 1876 Vittoria poté fregiarsi del titolo
di “imperatrice d’India”. Intanto l’esplorazione di mondi lontani e
avvolti nel mistero favorisce il diffondersi dei romanzi
d’avventura.
1860-1876
1850
Scrive il suo primo libro, Un viaggio nell’interno.
1876
... e
il
suo
te
mp
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tore
...
Viene promulgato l’Education Act, un’importante riforma scolastica
allo scopo di ridurre drasticamente l’analfabetismo nel Paese.
1870
Durante il soggiorno in Francia conosce Fanny
Osbourne, un’americana madre di due figli che sposa
in California nel 1879.
1879
Torna in Europa. 1880
1860-80
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L’is a del tesoro ol
per approfondire � Come è fatto un racconto di avventura,�
nel libro e per Volume A pag. 142.
giocare nel cd-rom �� Leggere i classici / Lo scaffale dei classici
/ Giochiamo con L’isola del tesoro
Sarawak e Borneo (i territori del Sandokan di Emilio Salgari)
diventano protettorati britannici.
1888
Tra il 1880 e il 1881 in Sudafrica si combatté tra i britannici e i coloni di
origine olandese (i boeri) una guerra che gli inglesi persero; nel 1885 gli inglesi, al
comando del generale Gordon, furono massacrati a Khartum dalle truppe
sudanesi di Mohammed Ahmed, il Mahdi, un capo musulmano che, secondo le
profezie, sarebbe dovuto essere il successore di Maometto (a queste
vicende si ispirò anche Emilio Salgari per il romanzo La favorita del Mahdi, 1887).
1880-85
1890
1880-90
Si stabilisce con la famiglia a Upola, la
principale delle isole Samoa.
1881
La popolarità ottenuta con L’isola del tesoro si estende con la
pubblicazione di romanzi come Lo strano caso del dr Jekill e di mr Hyde (1886), La freccia nera (1888), ma anche saggi, poesie,
ballate.
1883-1893
Inizia a pubblicare L’isola del tesoro, che esce a puntate
settimanali nella rivista «Young Folks». L’opera uscirà in volume
nel 1883.
La morte lo coglie il 3 dicembre mentre sta lavorando a un tragico racconto sulla frontiera
scozzese, La diga di Hermiston (pubblicato postumo nel 1896).
1894
Il governo si dimette perché la Camera dei Lord ha votato contro la proposta di una
maggiore autonomia per l’Irlanda (1894). La regina Vittoria si avvia
a celebrare il suo Diamond Jubilees, le sue nozze di
diamante per i primi sessant’anni di regno.
1894-96
1894
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Lo scaffale dei classici
Una vita d’avventurastoria, cultura, società
I fari sono un elemento tipico del paesaggio scozzese.
La mappa dell’Isola del tesoro, pubblicata in una delle prime edizioni del romanzo.
Robert Louis Stevenson nasce a Edimburgo, in Scozia, il 21 novembre 1850. Di salute piuttosto debole, fin da ragazzo è educato a diventare un ingegnere addetto ai fari come il padre e il nonno.
Stevenson non accetta questo programma di vita: vuol fare lo scrittore e si ribella alle rigide regole dell’ambiente familiare. Ama esplorare i quartieri più malfamati di Edimburgo, viaggiare per l’Europa e frequentare pittori e scrittori. Si iscrive alla facoltà di giurisprudenza di Edimburgo ma ben presto trascura gli studi da avvocato per dedicarsi alla letteratura.
Nel 1871 inizia a collaborare a varie riviste culturali, scrivendo articoli di critica letteraria. Un viaggio in canoa attraverso i fiumi e i canali della Francia settentrionale, nel 1876, gli ispira la stesura del suo primo libro: Un viaggio nell’interno.
A ventotto anni, senza soldi in tasca, varca l’Atlantico sopra una nave di emigranti e attraversa in treno gli Stati Uniti, dalla costa atlantica a quella pacifica, per andare a sposare Fanny Osbourne, una donna che aveva conosciuto tre anni prima in Francia e che era più grande di lui di una decina d’anni.
Nel 1880 Stevenson ritorna in Europa e da allora inizia per lui un periodo di grande attività creativa.
Nel 1881 inizia a pubblicare L’isola del tesoro che esce a puntate settimanali nella rivista «Young Folks»; l’opera uscirà in volume solo nel 1883; in questo periodo pubblica anche i saggi e le novelle scritti fino a quella data.
Nel frattempo la sua salute era peggiorata e lo scrittore, dalla Scozia, fu costretto a vagabondare per le principali stazioni climatiche europee. A questo periodo risalgono il romanzo storico Rapiti e e l’horror Lo strano caso del dottor Jekill e di mr Hyde.
Nel 1887 tornò negli Stati Uniti dove nel 1888 pubblica un altro romanzo storico, La freccia nera. In quello stesso anno accetta l’invito di un editore di scrivere un volume sui mari del Sud e parte, con la famiglia, per una crociera verso le isole Marchesi (Polinesia francese), Tahiti e le isole Sandwich. Lui stesso racconta che questo girovagare per mari è una delle sue attività preferite: «non so dirvi quanto mi piaccia avvicinarmi a un’isola nuova». Stevenson infatti ama l’avventura e l’ignoto ed è attratto da esperienze che lo portano ad incontrare persone nuove e diverse, a visitare luoghi sconosciuti, a esplorare insolite e affascinanti realtà.
Il libro su commissione non venne mai scritto ma la sua salute migliorò in modo così sorprendente che decise di stabilirsi nel
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Pacifico, scegliendo alla fine le isole Samoa, a nord-est della Nuova
le finché si stabilisce a Upola, la principale isola delle Samoa,
L’amore per i luoghi esotici era comune a molti artisti eletterati. Nell’immagine un quadro del pittore francesePaul Gauguin (1848-1903).
Zelanda. Inizialmente venne ospitato dai re e dai capi di quelle iso
dove è quasi considerato un capo locale. Gli abitanti lo accolgono con amicizia, lo curano, inventano per lui anche il celebre soprannome di Tusitala (“il narratore di storie”) e lo riempiono di un affetto che egli ricambia sinceramente. Alle Samoa vive felice, realizzando pienamente la sua personalità che egli stesso definisce «artistica al 55% e avventuriera al 45%».
Quando nel 1894 muore improvvisamente per un’emorragia cerebrale a soli 44 anni, gli indigeni gli fanno un funerale degno di un re: portano il suo corpo sulla cima della montagna più alta, il picco del Monte Vaea, e lo bruciano. La sua tomba guarda l’oceano Pacifico; sulla lapide ci sono incise le sue stesse parole: «A casa è ritornato il marinaio, a casa dal mare; e il cacciatore è ritornato a casa dai colli».
Stevenson vive nella seconda metà dell’Ottocento. In quel periodo è in atto la seconda rivoluzione industriale. Se la prima rivoluzione era stata quella del carbone e del ferro, quella iniziata dopo il 1870 è invece l’età dell’acciaio, dell’elettricità, del petrolio e della chimica. L’industrializzazione conosce una grande espansione e apre l’Europa a un’epoca di progresso. Tutte le grandi potenze europee si lanciano alla conquista degli ultimi territori extraeuropei non ancora colonizzati per trovare nuove materie prime a basso costo e nuovi mercati per i loro prodotti.
La diffusione e il successo dei romanzi d’avventura si deve anche al fatto che in quel periodo nel Regno Unito la regina Vittoria (1837-1901) favorisce una politica culturale volta a elevare il livello di alfabetizzazione (cioè della capacità di leggere e scrivere) del popolo inglese. Per ottenere quest’obiettivo, nel 1870 viene emanata una legge, l’Education Act (o Forster Act dal nome del ministro che l’ha proposta), che rende obbligatorio per tutti i cittadini saper almeno leggere e scrivere. Seguendo le indicazioni di questa legge molti giornali iniziano a pubblicare romanzi a puntate, che catturano, di settimana in settimana, l’attenzione e la curiosità dei lettori, diffondendo così un minimo di cultura popolare.
In particolare, in questo periodo di grande espansione coloniale e commerciale inglese, si ha una grande diffusione di romanzi di avventure marine e piratesche che conquistano e affascinano i lettori. Proprio su uno di questi giornali, lo «Young Folks» (Gente giovane) esce a puntate dall’ottobre del 1881 al gennaio del 1883 il romanzo L’isola del tesoro. Il romanzo è ambientato nella prima metà del Settecento, epoca d’oro della pirateria, e racconta di una vecchia mappa del tesoro ritrovata casualmente, che condurrà i protagonisti in un avventuroso viaggio dal porto inglese di Bristol fino ad una remota isola dei Caraibi.
Una fonderia inglese dell’Ottocento.
La regina Vittoria (a sinistra) con alcuni familiari.
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Lo scaffale dei classici
�La bibliosfida...
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Prima di giocare
Il gioco che vi proponiamo è un gioco a squadre. Per prima cosa dovrete quindi dividervi in due o tre squadre (seguendo le indicazioni dell’insegnante o estraendo a sorte i componenti) e prepararvi bene alla sfida, seguendo questa traccia:
• leggere con attenzione i brani del romanzo • analizzare i personaggi • analizzare gli ambienti • provare a immaginare un finale per la storia • studiare la vita dell’autore
La scheda di lettura
Poi prendete un foglio di carta e compilate da soli la vostra scheda di lettura.
1. Titolo e anno di pubblicazione del romanzo:
.............................................................................................................................................
2. Autore: ............................................................................................................
3. Genere e principali caratteristiche:
.............................................................................................................................................
4. Breve sintesi della trama fino alla situazione in cui il racconto si interrompe, seguendo la regola delle 5 W (� Libro delle abilità - La scrittura):
.............................................................................................................................................
.............................................................................................................................................
.............................................................................................................................................
5. Personaggi principali:
6. Ci sono situazioni che ti hanno particolarmente colpito? ❏ sì ❏ no Perché?
...................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................
7. Leggendo questo testo hai imparato parole o modi di dire nuovi? Quali?
.............................................................................................................................................
.............................................................................................................................................
8. Ricopia sul quaderno la frase che ti ha colpito di più e spiega il motivo della tua scelta. 9. Esprimi in una breve affermazione il tuo parere sulla storia che hai letto: ❏ È un libro interessante ❏ Sarebbe stato meglio usare quel tempo per
giocare ❏ Non è male, ma mi aspettavo di più
❏ ..........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
Le regole del gioco
Il gioco è diviso in tre attività: �� al tempo di Stevenson �� dentro il romanzo �� noi… come Stevenson
Per svolgere ciascuna attività avrete un tempo limite da rispettare e un punteggio parziale. Alla fine i punteggi raggiunti nelle tre attività andranno sommati per stabilire il vostro punteggio di squadra. Il tempo e il punteggio delle singole attività vengono calcolati dall’insegnante, oppure da una giuria di classe (ad esempio tre compagni estratti a sorte prima del gioco).
I materiali per giocare
Il necessario per giocare si trova nel cd-rom allegato all’antologia (�Leggere i classici / Lo scaffale dei classici / Giochiamo con L’isola del tesoro).
…un gioco per conoscere L’isola del tesoro
protagonista .....................................................................................................
antagonista .....................................................................................................
aiutanti .....................................................................................................
..................................................... .....................................................................................................
-rom
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L’is a del tesoro ol
Dopo Stevenson
Tanti modi per leggeree conoscere il romanzo
In libreria L’isola del tesoro è stato tradotto in molte lingue ed è ancora oggi uno dei classici più letti dai ragazzi. Si può trovare in molte diverse edizioni.
Al cinema Sono numerose anche le versioni cinematografiche del romanzo: dalla prima produzione del 1934 (regia di Victor Fleming) alla più recente del 1990 (regia di Fraser Clarke Heston), entrambe molto fedeli al romanzo; fino alle fantasiose e divertenti animazioni de I Muppet nell’Isola del tesoro (regia di Brian Henson, 1996) e del disneyano Il Pianeta del tesoro (regia di Ron Clements e John Muske, 2002).
Sulle strisce di carta e... Esistono apprezzate versioni a fumetti del romanzo di Stevenson: da quella di Hugo Pratt, riconosciuto come uno dei maestri del fumetto moderno, alla parodia disneyana di Luciano Bottaro con Paperino nei panni del capitano Smollet.
Per leggere ancora... Il mondo della pirateria con i suoi coraggiosi e a volte crudeli protagonisti è al centro di tante storie e romanzi di avventura. Ecco alcuni consigli di lettura.
Daniel Defoe, Storie di pirati, Bari, Laterza, 1994 Dalla penna di uno degli inventori del genere avventuroso, un succedersi di viaggi, guerre, avventure che vedono protagonisti il terribile pirata Barbanera, la temeraria piratessa Mary Read, il sanguinario Low... e molti altri ancora.
Emilio Salgari, I misteri della giungla nera, Torino, Einaudi, 2004 Salgari inaugura, con questo romanzo pubblicato nel 1895, le avventure di Sandokan (� Volume A pagg. 144-147).
Emilio Salgari, Il corsaro nero, Milano, Rizzoli, 2002 Inquietante, pallidissimo, vestito di nero, il Cavaliere di Roccabruna, Signore di Ventimiglia, si fa corsaro per vendicare il fratello ucciso dal duca Wan Guld. Un classico dell’avventura per mare.
Will Osborne, Mary Pope Osborne, Guida ai pirati, Milano, Piemme, 2002 Due simpatici amici, Jack e Annie, ti accompagnano in un viaggio nel tempo, fra pirati, velieri e tesori nascosti. Scopri come si viveva su una nave pirata, come si arrembavano le navi avversarie, come ci si divideva il bottino... Questo libro è una miniera di notizie, segreti e curiosità sui pirati!
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Chissà se anche tu hai l’abitudine di leggere fumetti e di guardare cartoni animati: ne conoscerai moltissimi. Quello che ti proponiamo in questa unità è un percorso sulla storia, le tecniche e i temi che caratterizzano il ricco mondo di questi due linguaggi così diffusi, un percorso che ti farà diventare un vero esperto.
il fumetto e il cartone animato
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Immagini e parole
La storia del fumetto dentro il fumetto
Ma che cos’è un fumetto? Il fumetto, o letteratura disegnata, è uno speciale linguaggio artistico che mette insieme testi e immagini, parole e figure. Un racconto a fumetti procede per disegni, che prendono il nome di vignette, posti in riquadri di varie dimensioni e forme. I dialoghi e i pensieri dei protagonisti sono inseriti in nuvolette simili a sbuffi di fumo (di qui il nome fumetto). Avolte qua e là compare qualche didascalia (la scritta esplicativa) che serve a chiarire che cosa sta avvenendo. La forma e la dimensione del disegno possono variare molto, come pure la quantità di didascalie presente nelle vignette.
Il primo fumetto Il fumetto nasce in Svizzera nel 1833, quando un trentenne di nome Rodolphe Töpffer, scrittore e pittore, trasforma per la prima volta in sequenze di disegni alcuni racconti scritti, inserendoli in riquadri di diverse dimensioni accompagnati da didascalie.
Il “nonno” dei nostri fumetti Il primo personaggio dei fumetti a comparire sulle pagine di un giornale e a diventare famoso è però un ragazzino americano calvo, con le orecchie a sventola e i denti sporgenti, vestito con un lungo camicione giallo: Yellow Kid (“il bambino giallo”). Inizialmente il suo autore, Richard Felton Outcault, non prevede dei veri e propri dialoghi tra i protagonisti del suo fumetto, inizia a riportarli in nuvolette di fumo (i cosiddetti balloon � pag. 60) solo a partire dal 1895. Lo scenario in cui è ambientato il fumetto è uno squallido e degradato quartiere della periferia newyorchese, i cui abitanti sono presi di mira e ridicolizzati dal monello bambino giallo...
� Una delle favole di R.F. Outcault con protagonista il monello giallo Yellow Kid, pubblicata dal Supplemento domenicale a colori del quotidiano «The World», il 3 maggio 1896.
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Il fumetto e il car ne animato to
La diffusione del fumetto Yellow Kid ha grande successo e quasi tutti i quotidiani, soprattutto negli Stati Uniti, iniziano a cercare storie a fumetti da pubblicare. I fumetti piacciono molto ai lettori dei giornali in quanto rappresentano un motivo di svago e di divertimento da gustarsi in famiglia. Il fumetto americano dunque, contrariamente a quanto si pensa, non nasce per lo svago dei bambini ma per quello dei loro padri!
Grazie al grande successo di pubblico i personaggi dei fumetti si moltiplicano. In pochi anni ne nascono moltissimi, alcuni dei quali sono tuttora famosi: Bibì e Bibò (1897), il signor Bonaventura (1917), il Gatto Felix comparso inizialmente come cartone animato (1917) e poi come fumetto (1923), Topolino, anche lui nato come cartone animato (1928) e poi diventato fumetto (1930) e Braccio di ferro (1929), che da decenni “convince milioni di ragazzini a mangiare spinaci”.
Avventura e fantascienza Poi si diffondono anche i fumetti d’avventura, polizieschi e di fantascienza. Alcuni, come Tarzan, riprendono i loro personaggi da racconti e da romanzi, altri invece sono appositamente inventati per le strisce di carta. Tra questi ultimi Tintin, che nel 1929 fa la sua prima apparizione in Belgio, sul giornale degli scout. Nel 1931 nasce Dick Tracy, il capostipite del fumetto poliziesco, mentre nel 1934 compaiono sui quotidiani statunitensi Flash Gordon, fra i primi fumetti di fantascienza, e Mandrake, il primo mago dei fumetti.
I supereroi... Poi fu la volta dei supereroi: personaggi coraggiosi e nobili che generalmente hanno abilità straordinarie rispetto a quelle degli esseri umani e che combattono contro mostri, supercattivi e disastri naturali. Il primo fu Superman (1938), seguito da Batman (1939), Flash (1940) e Capitan America (1941).
Dopo la seconda guerra mondiale comparvero nuovi eroi dell’avventura, fra cui il mitico Tex Willer (1948), amico degli Indiani.
... e i personaggi ironici A partire dagli anni Cinquanta si diffondono anche i fumetti ironici, che analizzano la società moderna, la vita in famiglia, a scuola o al lavoro. Mafalda (1964) e la banda dei Peanuts con Linus, Snoopy, Lucy e Charlie Brown (1950) sono i più noti e divertenti.
Dagli anni Settanta ad oggi Negli Stati Uniti il fumettista Stan Lee, durante gli anni Sessanta, rinnova il filone nato con Superman, inventando i supereroi con superproblemi: i Fantastici quattro e l’Uomo ragno.
Negli anni Ottanta fanno la loro comparsa in Europa e negli Stati Uniti i manga, fumetti provenenti dal Giappone, con storie di guerrieri ed eroi. Negli ultimi anni, infine, si sta verificando un fatto del tutto nuovo. Se prima i personaggi nascevano sulla carta o al cinema, adesso sono i protagonisti delle playstations a diventare fumetto. È il caso di Lara Croft, nata dal gioco Tomb Raider e ora personaggio indipendente di una serie di storie a fumetti.
� Una striscia dal fumetto di Mafalda (� pag. 72).
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Il linguaggio
Immagini e parole
Il f
um
ett
o
Abbiamo visto che cos’è un fumetto e abbiamo ripercorso insieme la sua storia. Scopriamo adesso qual è il suo linguaggio...
Le nuvolette di fumo (o balloons) Le nuvolette di fumo attraverso cui i personaggi dei fumetti si esprimono – quelle che gli americani chiamano balloons – possono assumere varie forme. Queste stanno ad indicare che le parole scritte nella didascalia hanno una “funzione” diversa. Osserva gli esempi per capire quale.
Quando il contorno della nuvoletta è tratteggiato vuol dire che le parole sono dette sottovoce.
Quando la nuvoletta è collegata al personaggio tramite dei cerchietti vuol dire che le parole sono pensate o sognate.
Quando il profilo della nuvoletta è frastagliato e le parole sono scritte con caratteri più marcati vuol dire che il personaggio sta urlando.
Infine qualche volta, al posto del le parole, nel le nuvolette compaiono degli oggetti: sono quelli a cui il personaggio sta pensando.
Quando il collegamento della nuvoletta è irregolare o zigzagato vuol dire che le parole provengono da qualcuno che in quel momento non è presente (non compare nella vignetta) oppure provengono da una radio, da un telefono o da un televisore.
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Il fumetto e il car ne animato to
in coppia
attivitàInsieme al tuo compagno osserva questa tavola e le diverse nuvolette di fumo, quindi individua la funzione di ognuna scrivendo al suo interno se il personaggio che la emette: parla, parla sottovoce, pensa, urla.
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Il fumetto e il car ne animato to
I disegni In ogni fumetto è necessario che i disegni siano belli ed efficaci. Per ogni momento essenziale della storia bisogna quindi disegnare una vignetta...
L’impaginazione Le vignette possono essere ordinate in due modi: 1. si può formare una striscia (strip) 2. si può riempire una pagina intera (tavola)
Nella striscia (l’esempio è tratto da Linus) la storia comincia e si conclude in un’unica linea orizzontale di tre o quattro disegni.
Nella tavola invece i disegni occupano un’intera pagina di libro o di giornalino. All’interno di una tavola alcune vignette possono essere più grandi altre più piccole. La forma (larga, allungata, rotonda) delle vignette dipende dalle esigenze dell’autore e dalla storia che vuole narrare.
attività
in coppia
Leggete e osservate questa tavola. Rispondete poi alle domande, barrando le risposte corrette.
• La prima vignetta in alto è molto sviluppata in larghezza. Per quale motivo? ❏ perché l’autore vuole far notare i rifiuti sui se
dili ❏ perché il protagonista appare più solo e
sconsolato se si vedono più sedili vuoti • La seconda vignetta invece è molto lunga e
stretta. Perché? ❏ per evidenziare la lunghezza della strada: la
vignetta prende la forma della strada ❏ per far entrare una vignetta in più nella pagina
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Immagini parole e
Adesso tocca a te: diventa l’autore di un fumettoOra che sei diventato esperto di fumetti prova a realizzarne uno tutto tuo... Per cominciare sarà meglio farne uno con pochi disegni, quattro o cinque al massimo. Puoiprocedere seguendo le indicazioni che trovi qui sotto. Si tratta di dividere l’operazione in seifasi. Se preferisci, puoi anche svolgere questo esercizio insieme a un tuo compagno.
Labo
rato
rio
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1. L’argomento della storia La prima cosa da fare è pensare a un breve racconto che si possa tradurre in immagini. Per cominciare ti conviene raccontare qualcosa che conosci, che vivi tutti i giorni. Potresti disegnare un tuo compagno e descriverlo in tre o quattro situazioni divertenti. Oppure raccontare una tua mattina scolastica individuando, anche in questo caso, qualche momento particolarmente significativo. O anche ricordare una giornata di vacanza o di festa in famiglia. Forse non lo sai ma la vita di tutti i giorni può essere una miniera inesauribile di spunti per una storia a fumetti:
a. mio fratello/sorella è insopportabile/ è simpaticissimo/a perché... b. hai perso una partita 8 a zero... c. hai rotto qualcosa e sai che la mamma si arrabbierà... d. odi le ragazze/i ragazzi perché... e. la giornata più divertente della tua vita è stata... f. hai letto un racconto molto interessante e...
� Osserva questo fumetto: racconta in pochi disegni un episodio familiare molto comune. La madre all’inizio sgrida i figli perché guardano la televisione, ma quando si avvicina al video, guarda e, esattamente come i suoi figli, non riesce a staccarsi più: così siede a terra con loro davanti al televisore.
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Il fulmetto e il cartone animato
2. Forma e carattere dei protagonisti Prima di iniziare a disegnare devi costruire i tuoi personaggi visivamente. Devi dare loro una forma e un carattere, un’identità. Naturalmente non occorre che siano realistici. Puoi anche disegnare un tuo amico con la forma di un animale, puoi fargli una testa particolarmente grande e dei piedi lunghissimi, oppure puoi semplificare molto il suo aspetto. Fai degli schizzi preparatori, metti sullo stesso foglio tutte le idee che ti vengono in mente, senza cancellare quelle che scarti. Alla fine avrai un foglio pieno di disegni e potrai scegliere quello che preferisci. Un consiglio: all’inizio non disegnare personaggi troppo complessi perché dovrai ripeterli in tre o quattro vignette e potresti stancarti di dover ripetere ogni volta tutti i particolari.
3. Disegnare i movimenti Quando hai individuato la forma dei tuoi personaggi dovrai imparare a disegnarli in movimento. Per esercitarti puoi provare a riprodurli in varie posizioni: in piedi, di fronte, di profilo o mentre camminano... Ricordati che i disegnatori hanno un’arma molto efficace: le linee cinetiche (� pag. 62)
4.Una tabella con la tua storia (story-board) Una volta individuato l’argomento del tuo fumetto e l’aspetto dei protagonisti, suddividi il tuo racconto in sequenze. Saprai così quante vignette ti occorrono per svilupparlo (una per ogni sequenza). Pensa alle parti scritte che intendi inserire: dialoghi, didascalie eccetera. Ora dividi il foglio a seconda delle parti che ti servono. Considera che qualche disegno può essere più grande degli altri.
5. Al lavoro Ora puoi cominciare con il disegno. Ricordati di prevedere dello spazio libero per le parti scritte che ti occorrono (balloon e/o eventuali didascalie). Scrivi, se vuoi, una breve didascalia all’inizio della storia, inserisci poi i dialoghi che hai previsto e, se ci sono rumori, usa le onomatopee. (� pag. 62)
6. La fi rma e il titolo.. . Se sei soddisfatto del risultato, colora i disegni con pennarelli, pastelli, o gessetti. Puoi inventarti una nuova firma, magari utilizzando le tue iniziali. Il tuo lavoro e quello dei compagni potranno alla fine essere raccolti o rilegati insieme, per costituire così l’album di fumetti della tua classe!
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NoiNoi ee gligli altrialtriletture e progettiletture e progetti
di educazionedi educazionealla convivenza civilealla convivenza civile
Educazione ambientale Conoscerai già molte cose sull’ambiente e in molte
occasioni avrai sentito parlare di quanto sia importante rispettarlo e proteggerlo. Parlare di ambiente significa parlare di tante cose diverse: di mare, di montagna, di boschi, di risorse naturali, di rifiuti, delle nostre
città, di paesi lontani e soprattutto del futuro della nostra Terra. Questi sono i temi dei brani che troverai all’interno della sezione e questi sono gli argomenti di riflessione sui quali lavorerai insieme con i tuoi compagni.
Educazione alimentare Ti sei mai fermato a riflettere sul tuo modo di mangiare, sui cibi
che preferisci, su quelli che fanno bene e su quelli che invece fanno male? Imparare ad alimentarsi correttamente è fondamentale per la salute del nostro corpo e anche della nostra mente. Le letture di questa sezione affrontano vari aspetti dell’ali
mentazione e forniscono preziosi suggerimenti per imparare a tenere un comportamento alimentare corretto.
In questa sezione dell’antologia troverai proposte di lettura, esperienze e progetti per riflettere sui molti aspetti che riguardano il diventare cittadini consapevoli dell’ambiente che ci circonda e del valore delle relazioni con gli altri. Affronterai questo percorso nell’arco dei tre anni di scuola cominciando dall’ambiente e dall’alimentazione.
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Noi e gli altri
educazione alla convivenza civile Educazione ambientaleChe cos’è l’educazione ambientale e perché è importante? L’educazione all’ambiente è lo studio e la riflessione sulle problematiche e le caratteristiche degli ambienti. L’obiettivo non è soltanto quello di farci comprendere le complesse relazioni che esistono tra le varie componenti dell’ambiente, ma anche e soprattutto farci imparare a essere consapevoli e comportarci in modo rispettoso verso tutto ciò che ci circonda, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni quotidiane.
È importante conoscere e rispettare l’ambiente in cui ognuno di noi abita: il cortile di casa, la scuola, i giardini dove si va a giocare, per poi arrivare a rispettare anche quello degli altri, anche quello più lontano.
Le leggi per il rispetto dell’ambiente
La nostra Costituzione, a differenza di quella di altri Paesi, non considera l’ambiente oggetto di tutela specifica, ma soltanto il paesaggio:
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della Nazione.
(Articolo 9 della Costituzione italiana )
Pensate poi che l’articolo 9 sopra citato è rimasto per decenni inapplicato: e né lo Stato né i cittadini mostravano sensibilità e interesse per il nostro patrimonio ambientale. Negli anni Cinquanta e Sessanta la ricostruzione del paese, in seguito alla distruzione della guerra, non tenne conto nemmeno della tutela del paesaggio e si costruirono senza regole interi quartieri cittadini e zone industriali.
Per molti anni poi in agricoltura si fece uso di fertilizzanti chimici e pesticidi molto inquinanti.
Il nostro Parlamento ha affrontato in ritardo rispetto al resto dell’Europa la legislazione sulla protezione dell’ambiente. Vi riportiamo qui di seguito in breve le leggi più importanti:
1976 Legge Merli: disciplina gli scarichi di sostanze inquinanti e limita la loro concentrazione nelle acque.
1985 Legge Galasso: dispone la tutela del territorio in zone, distinguendole per categorie (boschi, coste, corsi d’acqua ecc.).
1986 Legge n. 349: affronta in modo sistema
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Educazion ambientale e
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tico il problema della tutela dell’ambiente. Nasce il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e per la prima volta viene introdotto nel nostro ordinamento giuridico il concetto di “danno ambientale”.
Da questa data in poi le norme riguardanti l’ambiente assumono un’importanza sempre maggiore mentre ai lavori del governo e del parlamento si affiancano tantissime iniziative promosse dai gruppi e dalle associazioni ambientalistiche. Negli anni Novanta vengono istituite le aree protette:
1992: Interventi in favore del mare.
1997: Decreto Ronchi sui rifiuti, sulla possibilità di recupero e riutilizzo.
1998: Nuove disposizioni in materia di smaltimento dell’amianto, un materiale tossico molto utilizzato nell’edilizia.
1999: Si affronta il problema dell’inquinamento elettromagnetico e si stabiliscono stanziamenti statali per depurare i mari, i fiumi, i laghi sull’intero territorio nazionale, mentre vengono istituite norme per gli scarichi civili e/o industriali.
� Un tipico paesaggio collinare in Puglia, dove le estensioni di terreno lavorato sono un segno evidente dell’intervento dell’uomo sull’ambiente.
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Noi e gli altri
La natura: valore
proteggere daun
Fin dalle sue origini, l’uomo ha modificato la natura intorno a sé per sopravvivere e per migliorare le proprie condizioni di vita, producendo però anche effetti negativi sull’ambiente. Negli ultimi decenni poi, il progresso tecnologico, l’espansione delle città e lo sfruttamento sempre maggiore delle risorse della Terra hanno aggravato i problemi ambientali e posto in primo piano la riflessione sul rapporto uomo-ambiente e la ricerca di uno stile di vita che soddisfi i bisogni dell’uomo e al contempo rispetti e protegga l’equilibrio del nostro pianeta.
La Carta dei princìpiper l’educazione ambientale Ti proponiamo la lettura di alcuni articoli tratti dalla Carta dei principi per l’educazione ambientale promulgata a Fiuggi nel 1997dai Ministeri dell’istruzione e dell’ambiente.
Art. 1
L’umanità è posta di fronte ad una grande sfida educativa: rendere praticabile lo sviluppo sostenibile1, garantendo il
soddisfacimento dei bisogni attuali senza compromettere le possibilità delle generazioni future.
L’educazione può rendere le persone più sensibili rispetto alle questioni etiche e ambientali, ai valori e alle attitudini, alle abilità e ai comportamenti nella prospettiva dello sviluppo sostenibile.
Art. 3 La Carta si rivolge alle bambine ed ai bambini, i soggetti in età evolutiva2, che sono cittadini di oggi e di domani. Le bambine e i bambini hanno il diritto di formarsi una propria opinione, di esprimerla liberamente, di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano le risorse e lo sviluppo.
Le istituzioni pubbliche devono garantire tale diritto contribuendo a prepararli ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di equità, di opportunità, fra i sessi e fra tutti i popoli, i gruppi etnici, nazionali e religiosi.
1. sviluppo sostenibile: perseguire lo sviluppo garantendo contemporaneamente la tutela dell’ambiente. 2. soggetti...evolutiva: soggetti che devono ancora crescere e la cui coscienza civica è in fase di formazione.
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Art. 4 L’educazione allo sviluppo sostenibile deve divenire un elemento strategico per la promozione di comportamenti critici e propositivi dei cittadini verso il proprio contesto ambientale3 .
L’educazione ambientale forma alla cittadinanza attiva e consente di comprendere la complessità delle relazioni tra natura e attività umane, tra risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, e dinamiche della produzione, del consumo e della solidarietà4. L’educazione ambientale è globale e comprende l’istruzione formale, la sensibilizzazione e la formazione.
L’educazione ambientale si protrae per tutta la durata dell’esistenza, prepara l’individuo alla vita e coinvolge, direttamente e continuamente, tutte le generazioni sulla base del principio che ognuna ha qualcosa da imparare dalle altre.
Art. 6 L’educazione ambientale interloquisce5 con il funzionamento e l’evoluzione degli ecosistemi naturali, con le modificazioni indotte dalle attività umane con i contributi della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica.
In ambito scolastico l’educazione ambientale non è circoscrivibile entro i confini di una nuova materia, né si può identificare con qualche contenuto preferenziale; l’educazione ambientale è interdisciplinare e trasversale, lavora sui tempi lunghi.
Art. 7 L’educazione ambientale contribuisce a ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilità verso la res publica6, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente, creando anche un rap
� L’educazione allo sviluppo sostenibile mira a rendere i cittadini responsabili verso l’ambiente in cui vivono. A tale scopo è necessario sensibilizzare le nuove generazioni insegnando loro quali sono i comportamenti corretti per salvaguardare il pianeta.
3. L’educazione...contesto ambientale: l’educazione allo sviluppo sostenibile deve cioè rendere i cittadini sensibili e responsabili verso l’ambiente in cui vivono. 4. dinamiche...solidarietà: ovvero il rapporto tra la produzione dei beni, il loro consumo e i principi di solidarietà. 5. interloquisce: dialoga. 6. res publica: lo Stato (letteralmente “la cosa pubblica”, dal latino).
porto affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio. 113
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Noi e gli altri
Art. 10 Ogni individuo ha un ruolo importante e insostituibile per l’educazione ambientale e per il mantenere, salvaguardare e migliorare la qualità dell’ambiente, • quale cittadino singolo e protagonista di movimenti col
lettivi ed associazioni; • quale produttore di beni e di servizi, di rischi, inquinamenti
e rifiuti; • quale consumatore di beni e servizi, di risorse esauribili in
forme diseguali. È compito delle amministrazioni pubbliche centrali e peri
feriche, organizzare, promuovere e favorire attività di educazione ambientale, che è anche una competenza istituzionale propria e specifica, da coordinare e integrare in una rete costituita dai soggetti pubblici e privati che svolgono attività di educazione ambientale sul territorio.
L’Italia ribadisce gli impegni internazionali per la qualificazione e il rafforzamento delle attività di educazione ambientale.
(Carta dei principi per l’educazione ambientale orientata allo sviluppo sostenibile e consapevole, Fiuggi, 24 Aprile1997)
tribuiscono a formarlo? Quali ritenete siano i più importanti? Barrate le risposte che giudicate corrette e spiegate i motivi delle vostre scelte.
❏ famiglia ❏ luogo di provenienza ❏ gruppo di amici ❏ scuola e studio
❏ altro .....................................................................................................
perché ...............................................................................................................
......................................................................................................................................
......................................................................................................................................
cosa possiamo fare insieme
5. Gli articoli della Carta pongono l’attenzione sul fatto che ogni cittadino ha un ruolo importante nel mantenere, salvaguardare e migliorare la qualità dell’ambiente. Provate in classe a scrivere un elenco di regole e di comportamenti corretti da tenere a scuola per rispettare e tutelare l’ambiente, gli spazi, gli altri compagni.
a. tutela degli spazi verdi b. pulizia dell’ambiente c. rispetto degli spazi comuni
d. altro .............................................................................................................
dentro il testo
1. A chi si rivolge in primo luogo la Carta di Fiuggi? 2. L’educazione ambientale, secondo questi articoli, è da considerarsi una nuova materia di studio? Per aiutarti a rispondere puoi rileggere anche il testo alle pagine 110-111. Motiva la tua risposta e confrontala con quelle dei compagni.
impariamo parole nuove
3. Sottolinea nell’articolo i termini e le espressioni che indicano in che modo l’educazione ambientale può formare un cittadino consapevole e attivo. Poi rispondi alle domande.
a. A che cosa si riferisce l’espressione “risorse ereditate”?
b. Che cosa significa essere un “cittadino attivo”?
Discutene con i compagni.
io e il testo
rif lettiamo insieme
4. Rileggete in classe l’articolo 7; poi dividetevi in gruppi di quattro o cinque e discutete insieme sul significato dell’espressione “senso di identità e di appartenenza”: quali dei fattori elencati con
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a partire dal testo
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