Studio Pilota
CENTRO TEMATICO l Siccità, Acqua e Coste
L’impatto dei cambiamenti climatici sulla produzione idroelettrica in Trentino, Italia
Il Centro Tematico Siccità, Acqua
e Coste del progetto OrientGate
ha coordinato la realizzazione di
tre studi pilota: lo Studio Pilota 3
sull'adattamento ai cambiamenti
climatici per le risorse idriche e le
aree costiere della regione Puglia,
Italia, lo Studio Pilota 4 sugli
effetti dei cambiamenti climatici
sugli ecosistemi umidi in Attica,
Grecia e lo Studio Pilota 5
sull’impatto dei cambiamenti
climatici sulle risorse idriche e
sulla produzione idroelettrica
nella Provincia Autonoma di
Trento, Italia.
Introduzione
La Provincia Autonoma diTrento ha partecipato alprogetto OrientGate conuno studio riguardantel’impatto deicambiamenti climaticisulle risorse idriche, conparticolare attenzioneall'utilizzo nel settoreidroelettrico. Lo studio èstato svolto dalDipartimento ProtezioneCivile in collaborazionecon l'Agenzia Provincialeper l'Energia e le RisorseIdriche e il Dipartimento diIngegneria Civile,Ambientale e Meccanicadell'Università di Trento.
Le aree di studio
Considerata la complessità del territorio, lo studio si è concentrato su duebacini idrografici campione: il bacino del fiume Noce, dove sonopresenti importanti zone glaciali e diversi sistemi di sfruttamentoidroelettrico di grandi dimensioni, e il bacino del fiume Brenta, dove nonsi trovano né aree glaciali né impianti idroelettrici con grandi bacini diaccumulo.
Gli obiettivi
Lo studio è stato svolto al fine di individuare dei possibili scenari futuri delladisponibilità della risorsa idrica in un contesto di cambiamento climatico edi uso multiplo della risorsa cercando di identificare gli elementi divulnerabilità con particolare attenzione al settore idroelettrico.
Lo scopo è dunque quello di proporre un insieme di criteri utili a migliorarele politiche per lo sviluppo della produzione di energia idroelettrica e diintegrare i risultati nella pianificazione delle politiche di gestione sostenibiledel territorio.
Il coinvolgimento degli stakeholder
Poiché il progetto pone questioni ad ampio raggio e di caratteremultidisciplinare, nel corso dello svolgimento dello studio si è mantenutouno scambio diretto di idee con i portatori di interesse, come ilpersonale delle pubbliche amministrazioni, gli studiosi dei cambiamenticlimatici, i professori universitari, gli scienziati ed i politici. Tenendo inconsiderazione i loro contributi, il progetto è stato adattato in modo daassicurare che gli output rispondano alle reali necessità di coloro che nefaranno uso.
Lo scenario climatico atteso
I nuovi scenari climatici adottati nello studio si basano su simulazioni ascala regionale prodotte dal Centro Euro Mediterraneo suiCambiamenti Climatici. Sono stati scelti due possibili scenari futuri diconcentrazione di gas serra in atmosfera, tra i quattro di riferimentoadottati dal Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici(IPCC) nel suo Quinto Rapporto di Valutazione. Il primo prevede unastabilizzazione delle emissioni (RCP4.5), il secondo invece considera unaumento continuo (RCP8.5). Entrambi gli scenari consentono diprevedere per il Trentino sia a breve termine (2020-2050) che a lungotermine (2040-2070) un continuo aumento delle temperature sia annualisia stagionali, con un segnale decisamente più marcato per l’estate.Per quanto riguarda le precipitazioni si attende una limitatadiminuzione dell’apporto annuale accompagnata però da unamaggiore variabilità degli apporti stagionali: si attendono infatti invernipiù piovosi ed estati più secche.
Gli scenari idrologici
Per poter sviluppare scenari futuri affidabili è stato necessario accoppiareopportunamente la modellazione climatica e idrologica. La modellazioneidrologica, infatti, permette di ricostruire i deflussi nei corsi d'acquasuperficiali a partire dalle forzanti meteorologiche, misurate al suolo o resedisponibili da modelli di simulazione meteorologica. Per il presente studio èstato adottato il modello idrologico GEOTRANSF, sviluppato dalDipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell'Universitàdi Trento. Il modello idrologico, una volta calibrato e validato sullemisurazioni di portata, temperatura e precipitazione relative al trentennio1981-2010, è stato applicato alle forzanti climatiche riferite agli scenarifuturi RCP4.5 e RCP8.5 per i periodi 2020–2050 e 2040–2070.
L'impatto sulle risorse idriche e l'energia idroelettricaIn futuro si attende una generale diminuzione degli afflussi in alveo a scalaannuale, sebbene gli effetti più evidenti sul ciclo dell’acqua si osservino alivello stagionale. Estati più calde e meno piovose potrebbero favoriremaggiori eventi di scarsità idrica, mentre l’aumento delle temperaturecomporterà la progressiva fusione dei ghiacciai e l’anticipo delle pieneprimaverili dovute alla fusione nivale. In inverno, invece, le maggioriprecipitazioni e l’innalzamento della quota delle nevicate implicherannoun aumento dei deflussi. Sommando agli effetti dei cambiamenti climatici l’impatto delle utilizzazioniantropiche, in tutti gli scenari futuri si stima una diminuzione della potenzialeproduzione idroelettrica nell’arco dell’anno: la maggiore disponibilità idricainvernale, infatti, non appare in grado di controbilanciare il sensibile caloatteso per l’estate.
L’integrazione dei risultati nelle politiche di gestionedel territorioIn un contesto di cambiamento climatico, il settore idroelettrico si trova adaffrontare importanti sfide che ne minacciano la propria sostenibilità. Unosviluppo incontrollato, infatti, potrebbe avere un impatto significativosull’ecosistema e creare forti conflitti tra i diversi settori di utilizzo della risorsa idrica.
In uno scenario futuro di riduzione della disponibilità idrica, la competizionegià esistente tra i diversi utilizzatori potrebbe acuirsi, producendo situazionidi deficit in tutti i comparti e specialmente in estate. La capacità digestione dei possibili conflitti per l’utilizzo dell’acqua diventerà dunquefondamentale, come anche la gestione dei serbatoi idroelettrici acompensazione annuale, che permetterebbero di ridistribuire la risorsa tra iperiodi di scarsità d’acqua e quelli di maggiore disponibilità.
Sebbene si renda necessario proseguire le ricerche, i risultati dello studioforniscono già preziosi elementi di valutazione utili a raggiungere una futuragestione eco-sostenibile della risorsa idrica.
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ContattiCoordinatore del progettoAntonio Navarra Centro Euro-Mediterraneo sui CambiamentiClimatici (CMCC) l Via Augusto Imperatore 16l 73100 Lecce, Italia l
Email: [email protected] l www.cmcc.it
Giulia GalluccioCentro Euro-Mediterraneo sui CambiamentiClimatici (CMCC) l Corso Magenta 63 l
20123 Milano l Italia l Tel.: (39-02) 439 86856 l
Email: [email protected] l www.cmcc.it
www.orientgateproject.org
Studio Pilota 1: Adattamento egestione delle foreste a LTERZöbelboden, Austria
Studio Pilota 2: Misure di adat-tamento ai cambiamenti cli-matici in agricoltura, Romania
Studio Pilota 3: Adattamento aicambiamenti climatici per lerisorse idriche e le aree costieredella regione Puglia, Italia
Studio Pilota 4: Effetti dei cam-biamenti climatici sugli eco-sistemi umidi in Attica, Grecia
Studio Pilota 5: Impatto deicambiamenti climatici sullaproduzione idroelettrica nellaProvincia Autonoma di Trento,Italia
Studio Pilota 6: Valutazionedelle vulnerabilità urbane aBudapest e Veszprém, Ungheria
Coordinatore Studio Pilota 5 Roberto BarbieroProvincia Autonoma di Trento l Piazza Dante 15 lTrento l 38100 Italia l Tel.: (39-0461) 494 875 l
Email: [email protected] lwww.provincia.tn.it
Coordinatore scientifico Studio Pilota 5Serenella SaibantiProvincia Autonoma di Trento l Piazza Dante 15 lTrento l 38100 Italia l Tel.: (39-0461) 494 860 l
Email: [email protected] lwww.provincia.tn.it
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