Ing. Romeo Panzone – [email protected] Giornata informativa su antincendio nei campeggi e negli alberghiComandante Provinciale VVF di Teramo San Benedetto d.T.– 26 gennaio 2018
Antincendio nei Campeggi
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GIORNATA INFORMATIVA SUL TEMA
LA RECENTE NORMATIVA ANTINCENDIOPER CAMPEGGI ED ALBERGHI
Sala Convegno Palariviera
San Benedetto del Tronto, 26 gennaio 2018
Visitate il sito www.vigilfuoco.it
Argomento: La norma sulle attività ricettive nell’aria aperta: origini, struttura e
adempimenti; L’adeguamento antincendio nei campeggi: principali aspetti tecnico-
gestionaliIntervento: Ing. Romeo Panzone
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ATTIVITA’ NELL’ARIA APERTAtutto è iniziato con il ….. DPR 151/2011
D.P.R. 1° a g osto 2011, n. 151Il Nuo vo Re g o lame nto di Pre ve nzio ne Inc e ndi in te ma di a ttività da c o ntro lla re da p a rte de i
VVF ha p re visto un Nuo vo Ele nc o (Alle g a to I) c o n a c c o rp ame nti, e sc lusio ni, nuo ve a ttività ,
mig lio re de finizio ne , e c c . risp e tto a lle p re c e de nti. Rig ua rdo a lle a ttività ric e ttive … p unto 66
Ca te g oria A Ca te g oria B Ca te g oria C
Alberghi, ecc. oltre 25 finoa 50 posti letto
Alberghi, ecc. oltre 50 fino a 100posti letto;
Strutture ricettive nell’ariaaperta (campeggi, villaggituristici, ecc.) con capacitàricettiva> 400 persone
Alberghi, ecc.oltre 100 posti letto;
Attività n°66 de ll’Alle g a to I a l DPR
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REGIONENumero(2007) %
Abruzzo 86 3,33
Basilicata 16 0,62
Calabria 147 5,69
Campania 176 6,81
Em. Romag. 129 4,99
Friuli 29 1,12
Lazio 126 4,88
Liguria 154 5,96
Lombardia 202 7,82
Marche 133 5,15
Molise 17 0,66
Piemonte 172 6,66
Puglie 214 8,28
Sardegna 99 3,83
Sicilia 111 4,3
Toscana 235 9,1
Trentino 258 9,99
Umbria 42 1,63
Valle D'Aosta 48 1,86
Veneto 189 7,32
SITUAZIONE SUL TERRITORIODistribuzione campeggi in Italia
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Il re g o la me nto SUAP, DPR 7 se tte mb re 2010, n. 160 in vig o re d a
29/ 03/ 2011 (p ro c e d ime nto te le ma tic o ) e d il 30/ 09/ 2011
(p ro c e d ime nto o rd ina rio ), te rmine a d e c o rre re d a l q ua le sa rà
a ltre sì a b ro g a to il D.P.R. 447 …
La SCIA , e ntra ta in vig o re d e lla Le g g e 122/ 10 [31.07.2010],
Il d e c re to ta g lia o ne ri a mministra tivi d i c ui a lla le g g e 6 a g o sto
2008, n.133: o b ie ttivo c o munita rio d i rid urre i c o sti a mministra tivi
sulle PMId i a lme no il 25% e ntro il 2012.
La le g g e c he c o stituisc e le Ag e nzie p e r le imp re se
Perchè nasce il DPR 151 del 1° agosto 2011
Necessità di dare risposte alle nuove esigenze del Cittadino/Impresa
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Utilizza ndo il princ ipio di proporziona lità
de ll’a zione a mministra tiva
Da un Siste ma di tipo a utorizza tivo (Controlli e x a nte )
a d un Siste ma di tipo a utoc e rtific a tivo (Controlli e x post)
Come conciliare la necessità di sicurezza con la semplificazione?
1° pa sso
fonda me nta le
2° pa sso
fonda me nta le
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DPR 151/2011 – 1° PASSO
Categoria AAttività con rischio BASSO
Categoria BAttività con rischio MEDIO
Categoria CAttività con rischio ALTO
NUOVO ELENCO DI ATTIVITA’
Individuare un nuovo elenco di attività soggette
al controllo e CATEGORIZZARLE in maniera
proporzionale al rischio connesso con l’attività
(L’elenco costituisce l’ALLEGATO I al DPR).
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DPR 151/2011 – 2° PASSO
4 – Per tutte le attività presentazione della SCIA perinizio immediato dell’attività ;
3 – Controlli a tutte le attività ad elevato rischio(mirati ed a campione per basso e medio rischio);
2 – Valutazione dei progetti per attività a medio ead alto rischio;
1 – Individuare una serie di procedimenti in basealla categoria dell’attività;
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AV
VIO
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TTI
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C.I
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NO
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di
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zio
ne
con
form
ità
pro
gett
ia
crit
eri
sicu
rezz
aan
tin
cen
dio
(en
tro
60
gg)
Stra te g ia : p ro p o rzio na lità d e i c o ntro lli VV.F.
Ta ttic a : c o ntro lli d e le g a ti a p ro fe ssio nisti
LA NUOVA PREVENZIONE INCENDI
Controlli con
sopralluogo a campione
(entro 60 gg)
Rilascio, su richiesta, di
copia del verbale di
visita tecnica
Controllo con
sopralluogo
(entro 60 gg)
Rilascio Certificato di
Prevenzione Incendi
Attività a basso
rischio
standardizzate
Attività a
me d io
risc hio
Attività a
e le va to
risc hio
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IL PERCORSO DELLA NORMA (DM 28/02/2014)
Esigenza Regola Tecnica
(da Imprese o da Analisi del CNVVF)
D.C.P.S.T.Designa Gruppo di
Lavoro
Predispone Bozza di Norma per
esame C.C.T.S.
Invio a Capo del CNVVFprevia procedura
informazione comunitaria
Invio per esame a Ufficio AffariLegislativi e
Parlamentari
conformità con Ordinamento;conformità infor. comunitaria;predispone nota per Ministro;
invio Ufficio Pubblicazione Leggi c/o Ministero Giustizia
Pubblicazione suGazzetta UfficialeD.M. 28/02/2014
6
1
2
3
4
5
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PARTE PRIMAAnalisi e Valutazioni
QUADRO NORMATIVO
DI RIFERIMENTO
ESAME FASCICOLO E
NORME TECNICHE
ANALISI STORICA
STUDIO DEI
DISTANZIAMENTI
PARTE SECONDALinee Guida
ITER LEGISLATIVO
OBIETTIVI
CLASSIFICAZIONE
TERMINI E
DEFINIZIONI
UBICAZIONE
ACCESSO ALL’AREA
SISTEMAZIONE
INTERNA
AREE ED IMPIANTI
A RISCHIO SPECIFICO
SISTEMI DI ALLARME
MEZZI DI ESTINZIONE
GESTIONE DELLA
SICUREZZA
COME E’ NATA LA NORMA
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QUADRO NORMATIVO
DI RIFERIMENTO
ESAME FASCICOLO E
NORME TECNICHE
ANALISI STORICA
STUDIO DEI
DISTANZIAMENTI
Ve rific a doc ume nta le c / o Are a P.I.- D.C.P.S.T.;
Que siti sull’a rg ome nto;
Indic a zione c on doc ume nti a d hoc ;
Norma tive pe r a ttività simila ri;
Norme e ra c c oma nda zioni a ltri Sta ti.
Evoluzione norma tiva sulla ma te ria ;
Ese mpi di Le g g i re g iona li
Sta tistic a inc ide nti;
Ca sistic a inc ide nti
Me todo se mplific a to (NFPA 555/ 2000);
Me todo de lla fire e ng ine e ring
PARTE I^ - ANALISI E VALUTAZIONI
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12/51dott. ing. Romeo PANZONE
QUADRO NORMATIVO
DI RIFERIMENTO
STUDIO DEIDISTANZIAMENTI
ESAME FASCICOLO ENORME TECNICHE
ANALISI STORICA
Autorizza zione pre fe ttizia su c onforme
pa re re Ente Prov.Tur.c on Commissioni
di c ui e ra pa rte c ipe Coma nda nte VVF
pe r pa re re a ntinc e ndio ;
Le g g e n°326 de l 21/ 03/ 58
Re g ola me nto a ttua zione
DPR n°869 de l 20/ 06/ 61
FORNISCE INDICAZIONI ANTINCENDI
Conve nie nte dista nze ;
Re c inzioni;
Ac c org ime nti e d impia nti pe r pre v.inc .;
80 mq (te nda +a uto) – 40 mq (te nda );
Stra da di a c c e sso c a rrozza bile ;
Illumina zione pa rti c omuni;
Impia nti a ntinc e ndi
Ac c ordo STATO - REGIONI
De c e ntra me nto
DPR n°616 de l 24/ 07/ 77
Ma te ria di c ompe te nza
REGIONALE
Og ni Re g ione le g ife ra impone ndo:
Pa re re Vig ili de l Fuoc o;
Alc une indic a zioni di sic ure zza .
Ese mpi di Le g g i Re g iona li:
Sa rde g na – le g g e n°22 de l 14.05.84;
Pie monte – le g g e n°54 de l 31.08.89.
PARTE I^ - ANALISI E VALUTAZIONI
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13/51dott. ing. Romeo PANZONE
ESAME FASCICOLO E
NORME TECNICHE
STUDIO DEIDISTANZIAMENTI
QUADRO NORMATIVODI RIFERIMENTO
ANALISI STORICA
Circ .M.I.n°42
de l 17.12.86
Applic a zione c rite ri
g e ne ra li di pre ve nzione
inc e ndi (a rt.3 DPR
577/ 82)
Campeggi NON rientrano al punto 84del D.M. 16.02.82 ….omissis;
Villaggi turistici NON rientrano al punto 84del D.M. 16.02.82 …omissis;
Soggette solo attività a rischio specificopresenti (centr.term., gruppi elettr,, ecc,)
BOZZE DI RACCOMANDAZIONI Norme Tecniche di sicurezza per campeggi e simili a cura “Servizio TecnicoCentrale – Ispettorato Insediamenti Civili.. Norme Tecniche per la protezione deiCampeggi dagli incendi estivi (Comando VVF Sassari)
Pe r a na log ia
a pplic a zione norme di
sic ure zza pe r a ttività
simila ri
Norme e
ra c c oma nda zioni
di a ltri Pa e si
ESEMPI D.M. 19 agosto 1996; Nota M.I. n°1262 del 22/06/05–Linee guida
antincendio ed altri rischi per i centripolifunzionali per gli immigrati
ESEMPI International Fire Code 2006 (USA); Annexe 25 (France); CFPA_Guideline 20:2009 e 2012
Fire Safety in Camping Sites;
PARTE I^ - ANALISI E VALUTAZIONI
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ANALISI STORICA
STUDIO DEIDISTANZIAMENTI
STATISTICA INCIDENTIQUADRO NORMATIVODI RIFERIMENTO
ESAME FASCICOLI ENORME TECNICHE Anno
Inc e ndi
tota li
Inc e ndi tota li c a mpe g g i,
roulotte
(in 3 me si c irc a )
% Inc e ndi
(inc .in 3 me si x
4)
2007 246.392 118 2 °/°°
2008 236.731 66 1,2 °/°°
2009 210.548 83 1,6 °/°°
2010 197.166 90 1,8 °/°°
INCENDI CAMPEGGI/ROULOTTE
(valori riportati in scala logaritmica)
5,39 5,37 5,32 5,29
2,07 1,82 1,92 1,95
0
1
2
3
4
5
6
2007 2008 2009 2010
Anno di riferimento
n°
incen
di (l
og
)
incendi totali
incendi camp./roul.
Cla sse e ve ntoFre que nza a tte sa di
a c c a d. (e ve nti/ a nno)
Pro b a b ile > 10-2
Non tra sc ura bile 10 - 4 ÷10- 2
Imp ro b a b ile 10-5÷10-4
Ra ro 10-6÷10-5
Estre ma me nte imp r. <10-6
PARTE I^ - ANALISI E VALUTAZIONI
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ANALISI STORICA
STUDIO DEIDISTANZIAMENTI
CASISTICA
INCIDENTIQUADRO NORMATIVO
DI RIFERIMENTO
ESAME FASCICOLI ENORME TECNICHE
STATISTICA
INCIDENTI
CONCLUSIONI
INDICAZIONI
Misure Preventive Impianti (in particolare
elettrico) a regola d’arte;
Importanza segnaletica di
sicurezza;
Aree specifiche per
accensione fuochi e braci;
Minima presenza di
bombole di gas
combustibile e loro
opportuna custodia.
Misure Comportamentali di Prevenzione:
corretto utilizzo delle fonti di calore e sorveglianza durante oper.di cottura;
corretto utilizzo impianti ed appar.elet. all’interno del proprio spazio;
comportamenti responsabili dei fumatori;
frequente eliminazione dei rifiuti e pulizia del proprio spazio;
ispezione sistematica di aree frequentate saltuariamente;
Misure di Protezione distanziamenti opportuni fra i
vari insediamenti e tra questi ed aree esterne pericolose;
Almeno due percorsi di uscita dalle aree recintate;
dotazione di estintori; dotazione di impianto idrico
antincendio; opportuni sistemi di allarme; illuminazione generale e di
emergenza.
Misure Precauzionali di Esercizio analisi delle cause d’incendio più
comuni nel particolare insediamento
ricettivo e relativi provvedimenti;
informazione e formazione antincendio
per gli addetti;
informazione sulla sicurezza agli utenti;
controlli delle aree e delle attrezzature
(ordine generale, pulizia costante del
fogliame e vegetazione secca,
diserbare aree di rispetto interne ed
esterne);
manutenzione ordinaria e straordinaria.
Mis Pre v e Prot. Mis Es. e Comp.
PARTE I^ - ANALISI E VALUTAZIONI
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METODO FIRE
ENGINEERING
DETERMINAZIONE DISTANZA MINIMA PER EVITARE
PROPAGAZIONE INCENDIO TENDA/ TENDA – CAMPER/ CAMPER
VELOCITA’ DI COMBUSTIONE
(schema a incendio circolare con diametro equivalente)
Tenda standard: 0,0082 Kg/mq x sec
Camper: 0,012 Kg/mq x sec
IPOTESI DI CALCOLO
TEMPO DI COMBUSTIONE
Tenda standard: 11 minuti
Camper: 4 ore
ALTEZZA MASSIMA FIAMMA
Tenda standard: 2,18 mt
Camper: 4,5 mt
STUDIO DEI
DISTANZIAMENTI
ANALISI STORICA
QUADRO NORMATIVODI RIFERIMENTO
ESAME FASCICOLI ENORME TECNICHE
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DETERMINAZIONE DISTANZA MINIMA PER EVITARE
PROPAGAZIONE INCENDIO TENDA/ TENDA – CAMPER/ CAMPER
CALCOLO EFFETTO
RADIANTE
RISULTATI
0
5
10
15
20
25
30
35
1 2 3
altezza da terra (m)
flu
ss
o r
ad
ian
te (
kW
/m2
)
distanza 1 metro
distanza 2 metri
distanza 3 metri
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
1 2 3 4
altezza da terra (m)
flu
ss
o r
ad
ian
te (
kW
/m2
)
distanza 1 metro
distanza 2 metri
distanza 3 metri
STUDIO DEI
DISTANZIAMENTI
ANALISI STORICA
QUADRO NORMATIVODI RIFERIMENTO
ESAME FASCICOLI ENORME TECNICHE
METODO FIRE
ENGINEERING
TE
ND
A:
3,0
m. C
AR
AV
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: 3,0
m.
se
mp
re
PARTE I^ - ANALISI E VALUTAZIONI
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1.1 - TERMINI E DEFINIZIONI;
1.2 - RINVIO A DISPOSIZIONI E CRITERI DI P.I.;
1.3 - CLASSIFICAZIONE
2 - UBICAZIONE; 3 - CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE; 4 - MISURE PER L’EVACUAZIONE IN EMERGENZA; 5 - ATTIVITA’ ACCESSORIE; 6 - SERVIZI TECNOLOGICI; 7 - MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI; 8 - IMPIANTI DI RIV., SEGNAL. ED ALLARME; 9 - SEGNALETICA DI SICUREZZA; 10 - GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO
PARTE A - CATEGORIZZAZIONE;
PARTE B – CONTROMISURE.
ALLEGATO
TITOLO I
ALLEGATO – CAPO II
ATTIVITA’ ESISTENTI APPROCCIO TRADIZIONALE (COME IL NUOVO
CON ALCUNI “SCONTI”
ALLEGATO – TITOLO II
ATTIVITA’ ESISTENTI
ALLEGATO – CAPO I
NUOVE ATTIVITA’
6 A
RTIC
OLI
E
UN
A
LLE
GA
TO
TE
CN
ICO
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Titolo I – Capo IApplicato all’intero
insediamento ricettivo
Strutture di nuova realizzazione
Strutture esistenti oggetto di
completa ristrutturazione
APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI TECNICHE
Titolo I – Capo ISolo nella porzione oggetto
di modifica
Strutture esistenti oggetto di
parziale ristrutturazione (impianti di protezione, vie di uscita, nuove
strutture)
Strutture esistenti oggetto di
intervento di ampliamento con aumento di superficie da
destinare ad attività ricettiva maggiore del 50% dell’esistente
Titolo I – Capo ISugli impianti di tutto
l’insediamento
Art
. 4
Co
mm
a 1
Art
. 4
Co
mm
a 2
Tit
olo
II
Ap
plic
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all’
inte
ro
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dia
me
nto
ric
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rt.
4 C
om
ma
3
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APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI TECNICHE
Strutture ricettive esistenti
Titolo I – Capo IIApplicato all’intero
insediamento ricettivo
Titolo II
Applicato all’intero insediamento ricettivo
Art
. 4
Co
mm
a 4
Strutture ricettive esistenti in
possesso di atti abilitativi di
sussistenza requisiti antincendio
Non serve adeguamento
alla nuova Regola TecnicaStrutture ricettive esistenti con
progetto di intervento già approvato dai VV.F.A
rt.
4 C
om
ma
4 -
Ecc
ezi
on
i
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SCHEMA DELLA NORMA
ATTIVITA’ NUOVE ATTIVITA’ ESISTENTI
LIVELLO DI SICUREZZA RAGGIUNTO
LIVELLO DI SICUREZZA RAGGIUNTO
LIVELLO DI SICUREZZA RAGGIUNTO
INDIVIDUARE SOLUZIONI
CONTESTUALIZZATE – GESTIRE
IN MODO MIRATO –
ADOTTARE CONTROMISURE
APPROPRIATE AL CONTESTO
Titolo I I
ADEGUARE AL NUOVO –
a da tta me nto
de ll’inse dia me nto a lle
pre sc rizioni de l nuovo.
Capo I ITitolo I
PRESCRIZIONI per Progettare, Costruire
e Gestire –SITUAZIONE IDEALE
Capo ITitolo I
LA VIA
ALTERNATIVA
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IL PERCHÉ DELL’ALTERNATIVA
Non tutte le realtà esistenti sono facilmente riconducibili allo schema idealerispetto al quale sono stati definiti gli standard oggetto di prescrizione per il nuovo.
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LA VARIETÀ DEI CONTESTI E DELLE CONFIGURAZIONI
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LA VARIETÀ DEI CONTESTI E DELLE CONFIGURAZIONI
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LA VARIETÀ DEI CONTESTI E DELLE CONFIGURAZIONI
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LA VARIETÀ DEGLI SCENARI EMERGENZIALI
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SCHEMA DELLA NORMA (Filosofia)
STRUTTURE NUOVEcon capacità ricettiva oltre le 400 persone
STRUTTURE ESISTENTIcon capacità ricettiva oltre le 400 persone
TITOLO I
Ap p ro c c io no rma tivo
d i tip o PRESCRITTIVO
TITOLO II
Me to d o PROPORZIONALE d e lla
c a te g o rizza zio ne so sta nzia le a i fini
a ntinc e nd io
SOLUZIONE CONFORMESOLUZIONE ALTERNATIVA
PRESTAZIONALE Misure di sicurezza proporzionate alla tipologia dei rischi
SCELTA DEL TIPO DI APPROCCIO
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APPROCCIO CONTESTUALIZZATO (Filosofia)
ANALISI DELLA SITUAZIONE(SCENARI CRITICI ESISTENTI E POTENZIALI)
SCENARIO EMERGENZIALE
CONTROMISURE
COMMISURATE ALLA
SITUAZIONE
Quale è lo scenario emergenziale che potresti essere chiamato a gestire?
Che limiti o difficoltà ho nella risposta? Che livello di interdipendenza ho con l’esterno?
LIM
ITI E
DIF
FIC
OLT
A’
FUN
ZIO
NA
LI
SCENARIO
INCIDENTALE
INTERAZIONE CON IL CONTESTO
Cosa devo o non devo fare e cosa mi serve per evitare e/o per poter gestire la situazione emergenziale
CONTROMISURE
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Antincendio nei Campeggi
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ANALISI IN DUE FASI (Categorizzazione e Contromisure)
Inte rdipe nde nza c on il c onte sto
sc e na ri inc ide nta li c a ra tte ristic i
vulne ra bilità funziona le
TITOLO II – PARTE A
DEFINIZIONE CONTESTUALIZZATA DELLE
MISURE DI SICUREZZA
ANALISI DELLA SITUAZIONE
CATEGORIZZAZIONE AI FINI ANTINCENDIO
Org a nizza zione g e ne ra le
Pre c a uzioni
Comunic a zioni
Allonta na me nto
Contra sto
TITOLO II – PARTE B
A
B
Cosa può
a c c a de re ?
Come posso
e vita rlo o
g e stirlo?
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HABITATNATURALE
PARTE A CATEGORIZZAZIONE
DI RISCHIO
Conte sto ne l qua le
l’inse dia me nto è inse rito
RAGGIUNGIBILITA’ INSEDIAMENTO
ALLONTANAMENTO
PARTE B CONTROMISURE
PREV. E PROT.
Tipolog ia di ha bita t
inse dia tivo
Ubic a zione e la y out
de ll’inse dia me nto
HABITATANTROPICO
PUNTI CRITICI SPECIFICI
ACCESSIBILITA’ INSEDIAMENTO
CONFIGURAZIONE VIABILITA’ INTERNA
ESTENSIONEINSEDIAMENTO
COMUNICAZIONI
PRECAUZIONI
ORGANIZZAZIONE GENERALE
CONTRASTO
SICUREZZA RAGGIUNTA
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SCHEMA TITOLO II
Classe scenarioEmergenzialedi comparto
ANALISI E ZONIZZAZIONE DELL’INSEDIAMENTO RICETTIVOIndividuazione degli elementi di interruzione e delimitazione dei comparto
ANALISI DEL CONTESTO INSEDIATIVOAnalisi degli elementi di separazione perimetrali
Habitatantropico
Habitatnaturale
RaggiungibilitàAccessibilità
soccorsi
Lay-outdistributivoEstensione
A B C D E 1 2 3 4
Codice di CATEGORIZZAZIONE dell’insediamento ai fini antincendio
Se inte rdipe nde nte
indic a re c on c odic e *
Altrime nti no c odic e
Attività a rischiospecifico
Punti dicriticità
specifica
PA
RTE
A(c
ate
go
rizza
zio
ne
de
ll’inse
dia
me
nto
rice
ttivo
ai fin
i an
tinc
en
dio
)
Interdipendenza
ASSEGNAZIONE CODICE CON CRITERIO DI SITUAZIONE PIU’ GRAVOSA
CARATTERIZZAZIONE AI FINI ANTINCENDIOCaratterizzazione delle zone omogenee dei comparti
Livello divulnerabilità funzionale
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SCHEMA TITOLO II
PA
RTE
B(d
efin
izio
ne
de
lle m
isu
re d
i sic
ure
zza
)
De finizione c onte stua lizza ta de lle misure
minime di sic ure zza in ba sa a lla
c a te g orizza zione a i fini a ntinc e ndio
Misure
g e ne ra li
Pre c a uzioni
Comunic a zioni
Allonta na me nto
Contra sto
Rimandoal rispettodi normespecifiche
Attività a rischiospecifico
Punti di
c ritic ità
spe c ific a
PA
RTE
A
Codic e di CATEGORIZZAZIO NE
de ll’inse dia me nto a i fini a ntinc e ndio
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TABELLA MISURE DI SICUREZZA PER VARIE CATEGORIE
Categoria(scenario
emergenziale)
MISURE DI SICUREZZA
Organizzazione generale
Precauzioni Comunicazioni Allontanamento Contrasto
A
AN
TRO
PIC
O
B.1.2
B.1.3
B.1.4
B.1.5
B.1.6
B.2.1
B.2.2
(lettere b, c,
d, e)
B.3.1
Prospetto B1B.4.1
B.4.2
Dotazioni di base: B.5.1
Risorse: B.5.2+ Prospetto B6
Approvvigionamento:
B.5.3+Prospetto B7
n°Addetti: Prospetto B8
Caratt. E Dotaz.:B.5.5 e B.5.6
B
BO
SCH
IVO
B.1.2
B.1.3
B.1.4
B.1.5
B.1.6
B.2.2
B.2.3
(lettere b, c,
d, e)
B.3.1
Prospetto B1
B.4.1
B.4.2
Dotazioni di base: B.5.1
Risorse: B.5.2+ Prospetto B6
Approvvigionamento:
B.5.3+Prospetto B7
n° Addetti: Prospetto B8
Caratt. E Dotaz.:B.5.5 e B.5.6
C
CO
MB
INA
TO
B.1.2
B.1.3
B.1.4
B.1.5
B.1.6
B.2.1
B.2.2
B.2.3
(lettere b, c,
d, e)
B.3.1
Prospetto B1B.4.1
B.4.2
Dotazioni di base: B.5.1
Risorse: B.5.2+ Prospetto B6
Approvvigionamento:
B.5.3+Prospetto B7
n° Addetti: Prospetto B8
Caratt. E Dotaz.:B.5.5 e B.5.6
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TABELLA MISURE DI SICUREZZA PER VARIE CATEGORIE
Categoria
MISURE DI SICUREZZA
Organizzazione generale
Precauzioni Comunicazioni Allontanamento Contrasto
D
DEN
SITÀ A
NTR
OP
ICA
ELEV
ATA
B.1.2
B.1.3
B.1.4
B.1.5
B.1.6
B.2.1
B.2.3 (tutto)
B.3.1
Prospetto B2B.4.1
B.4.3
Dotazioni di base: B.5.1
Risorse: B.5.2+ Prospetto B6
Approvvigionamento:
B.5.3+Prospetto B7
n°Addetti: Prospetto B8
Caratt. E Dotaz.:B.5.5 e B.5.6
E
ESTREM
A
B.1.2
B.1.3
B.1.4
B.1.5
B.1.6
B.2.1
B.2.2
B.2.3 (tutto)
B.3.1
Prospetto B2B.4.1
B.4.3
Dotazioni di base: B.5.1
Risorse: B.5.2+ Prospetto B6
Approvvigionamento:
B.5.3+Prospetto B7
n° Addetti: Prospetto B8
Caratt. E Dotaz.:B.5.5 e B.5.6
Categoria
con *B.1.1
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DECRETO
MINISTERIALE
28 fe bbra io 2014(in vig ore da l 13/ 04/ 14)
CIRCOLARI
MINISTERIALI
n°11002 de l 12/ 09/ 14
e n°11257 de l 16/ 9/ 16
DECRETO DEL
PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA, n. 151
1° a g osto 2011
Regola tecnica di
prevenzione incendi per
la progettazione, la
costruzione e l'esercizio
delle strutture turistico -
ricettive in aria aperta
(campeggi, villaggi
turistici, ecc.) con
capacità ricettiva
superiore a 400 persone
Chiarimenti ed indirizzi
applicativi alla Regola
tecnica di prevenzione
incendi per la
progettazione, la
costruzione e l'esercizio
delle strutture turistico -
ricettive in aria aperta
(campeggi, villaggi turistici,
ecc.) con capacità ricettiva
superiore a 400 persone
Regolamento recante
semplificazione della
disciplina dei
procedimenti relativi alla
prevenzione degli incendi
LEGGE (ultima )
‘’Mille prorog he ’’
27 fe bbra io 2017
Conversione in legge, con
modificazioni, del
decreto-legge 30
dicembre 2016, n. 244,
recante proroga del
termine dell’esercizio di
deleghe legislative
ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – LE TAPPE NORMATIVE
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Fa se e se c utiva
1° Fa se
2° Fa se
7 ottobre 2017*
7 ottobre 2020
Entro ognuna delle scadenze
dovrà essere presentata la
SCIA antincendio di avvenuto
adempimento delle
prescrizioni contenute nella
Regola Tecnica ai sensi dell’art.
4 del D.P.R. 151/2011
Fa se prog e ttua le
ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – LE TAPPE NORMATIVE
* Se l’attività è chiusa??
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7 ottobre 2017*
13. MISURE PER L’EVACUAZIONE IN CASO DI
EMERGENZA
15. SERVIZI TECNOLOGICI (re la tiva me nte a lla
pre disposizione di idone o siste ma provvisorio ,
a nc he di tipo mobile , di illumina zione a
c ope rtura de lle vie di c irc ola zione e di e sodo)
16. MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI
INCENDI (re la tiva me nte a ll’insta lla zione de g li
e stintori)
18. SEGNALETICA DI SICUREZZA
19. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA
SICUREZZA ANTINCENDIO
1° Fa seCo
nti
nu
a…
SCELTA DEL TIPO DI APPROCCIO(L’a de g ua me nto de lle a ttività e siste nti si può e se g uire c on due me todolog ie dive rse )
7 ottobre 2017*Fa se prog e ttua le
ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – STRUTTURE ESISTENTI
B.1. ORGANIZZAZIONE GENERALE
B.2. PRECAUZIONI
B.3.2. COMUNICAZIONI (re la tiva me nte a l pre sidio
fisso)
B.4.4. ALLONTANAMENTO (re la tiva me nte a lla
se g na le tic a e a lle pla nime trie orie nta tive e di
idone o siste ma provvisorio , a nc he di tipo mobile , di
illumina zione a c ope rtura de lle vie di c irc ola zione e
di e sodo)
B.5.1 CONTRASTO (re la tiva me nte a lle dota zioni di
ba se )
Titolo IIApproc c io c onte stua lizza to di tipo PROPORZIONALE
Titolo I - Ca po IIApproc c io norma tivo di tipo PRESCRITTIVO
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ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – STRUTTURE ESISTENTI
Titolo I - Ca po IIApproc c io norma tivo sta nda rd
di tipo PRESCRITTIVO
Titolo IIApproc c io c onte stua lizza to
di tipo PROPORZIONALE
11. CARATTERISTICHE DELL’AREA
12. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
14. ATTIVITA’ ACCESSORIE
15. SERVIZI TECNOLOGICI
16. MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE
DEGLI INCENDI (re la tiva me nte a lla re te di
na spi e d idra nti)
17. IMPIANTI DI RIVELAZIONE,
SEGNALAZIONE E ALLARME
B.3 COMUNICAZIONI
B.4 MISURE PER L’ALLONTANAMENTO
B.5 CONTRASTO
2° Fa se
Co
nti
nu
a…
7 ottobre 2017*1° Fa se
7 ottobre 2020
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Cosa c ’e ra da fa re ? (Fa se prog e ttua le - e ntro 7 ottobre 2017)
Richiesta di Valutazione del progetto di adeguamento ai sensi dell’art. 3 del D.P.R.
151/2011.
Acquisizione del parere da parte dei VV.F.
Cosa c ’e ra da fa re ? (1° Fa se - e ntro 7 ottobre 2017)
Attivazione delle misure di sicurezza relative alla prima fase:
• Registro dei controlli periodici
• Piano di emergenza e di evacuazione
• Formazione degli addetti alla sicurezza
• Dotazioni di base (estintori)
• Segnaletica e mappe
• Idoneo sistema provvisorio (anche mobile) di illuminazione
Presentazione della S.C.I.A. antincendio di avvenuto adempimento delle misure di
sicurezza relative alla prima fase ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011.
ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – IN PRATICA
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Cosa fare subito nel caso di utilizzo del Titolo I?(1° Fase - entro 7 ottobre 2017)
Adeguare i varchi di uscita a quanto richiesto al punto 4.1
A seconda del tipo di struttura:•Tipo 2 (capacità ricettiva ≤ 3.000 persone) = min 2 varchi •Tipo 3 (capacità ricettiva > 3.000 persone) = min 3 varchi
Caratteristiche varco:•minimo 2 moduli, circa 120 cm•capacità di deflusso non superiore a 250 persone/modulo.•apribile dall'interno
ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – IN PRATICA
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Cosa fare subito nel caso di utilizzo del Titolo II ?(1° Fase - entro 7 ottobre 2017)
Raccordo con soggetti esterni
Atlante antincendio
ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – IN PRATICA
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ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – IN PRATICA
Predisporre l’atlante di caratterizzazione antincendio che costituisce lo
strumento per la conoscenza, la gestione e la pianificazione delle sicurezza
antincendio del campeggio.
RILIEVO DELLO STATO DI FATTO DEL TERRITORIO
IDENTIFICAZIONE UTILIZZIAREE E STRUTTURE
IDENTIFICAZIONE IMPIANTI ED AREE TECNOLOGICHE
Cosa fare subito nel caso di utilizzo del Titolo II ?(1° Fase - entro 7 ottobre 2017)
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ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – IN PRATICA
Cosa devo progettare se scelgo il Titolo I ?(2° Fase - entro 7 ottobre 2020)
Pianificare ed eseguire la progettazione di tutti gli interventi necessari ad
adempiere le richieste della Regola Tecnica da eseguire entro 7 ottobre 2020:
Nel caso di utilizzo del titolo I sono da rispettare i punti:
• 11. CARATTERISTICHE DELL’AREA
• 12. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
• 14. ATTIVITA’ ACCESSORIE
• 15. SERVIZI TECNOLOGICI
• 16. MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI (relativamente alla
rete di naspi ed idranti)
• 17. IMPIANTI DI RIVELAZIONE, SEGNALAZIONE E ALLARME
Distanze di sicurezza
Applicazione della norma UNI 10779
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Cosa devo progettare se scelgo il Titolo II ?(2° Fase - entro 7 ottobre 2020)
Pianificare ed eseguire la progettazione di tutti gli interventi necessari ad
adempiere le richieste della Regola Tecnica da eseguire entro 7 ottobre 2020:
Nel caso di utilizzo del titolo II sono da rispettare i punti:
• B.3 Comunicazioni
• B.4 Allontanamento
• B.5 Contrasto
Accertamento delle prestazioni
della rete idrica esistente o
in alternativa
dispositivi antincendio mobili
ADEMPIMENTI E TEMPISTICHE – IN PRATICA
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ADEGUAMENTO SECONDO PARTE B - TITOLO II (più utilizzato)
ASPETTI ADEMPIMENTI, DOTAZIONI E MISURE DI
SICUREZZA
SCADENZA
7/10/20171 7/10/2020
B.1 Organizzazione
generale
B.1.1 – Raccordo con soggetti esterni (2) B.1.2 – Zone di sicurezza relativa B.1.3 – Servizio di sicurezza interno B.1.4 – Atlante di caratterizzazione antincendio B.1.5 – Registro antincendio B.1.6 – Piano di emergenza e di evacuazione
B.2Precauzioni
B.2.1 – Precauzioni base; B.2.2 – Precauzioni specifiche B.2.3 – Precauzioni particolari e aggiuntive
B.3Comunicazioni
B.3.1 – Misure di sicurezza B.3.2 – Caratteristica delle singole misure
(3,5)(3)
B.4Misure per
l’allontanamento
B.4.1 – Misure minime per tutte le categorie di insed.nti B.4.2 – B.4.3 – Misure minime specifiche B.4.4 – Caratteristiche delle singole misure
(4)(5)(4)
B.5Contrasto
B.5.1 – Dotazioni di base B.5.2 – Risorse per il primo intervento; B.5.3 – Approvvigionamento idrico B.5.4 – Numero addetti alla lotta antincendio B.5.5 – Caratteristiche delle singole misure B.5.6 – Dotazioni minime per il personale
(5)(5) (5)
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ADEGUAMENTO SECONDO PARTE B - TITOLO II
1) Comunque prima della data di apertura della struttura ricettiva della
stagione estiva 2018.
2) Solo in presenza di interdipendenza (le distanze di sicurezza con le
aree confinanti non sono adeguate).
3) Istituzione e gestione del “Presidio fisso” e “Dispositivi di
comunicazione operativa di emergenza”.
4) Segnaletica e planimetrie orientative e idoneo sistema provvisorio,
anche di tipo mobile, di illuminazione a copertura delle vie di
circolazione e di esodo.
5) Ancorchè il numero, le caratteristiche e le dotazioni degli addetti al
“Servizio di sicurezza interno” (Addetti all’esodo e Addetti alla lotta
antincendio) siano definite ai punti B.3.1 (radio ricetrasmittenti),
B.4.2, B.4.3, B.4.4 e B.5.4, B.5.5, B.5.6 è necessario che le stesse
vengano attuate nella prima fase di adeguamento essendo elementi
costituenti il “Servizio di sicurezza interno” di cui al punto B.1.3.
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ADEGUAMENTO SECONDO PARTE B - TITOLO II (approfondimento I^ Fase di adeguamento)
1) Do c ume ntazio ne da pre dispo rre e / o da ade guare
Devono essere redatti e/o aggiornati i seguenti documenti:
Atla nte di c a ra tte rizza zione a ntinc e ndio ;
Re g istro de lla sic ure zza ;
Pia no di e me rg e nza e di e va c ua zione .
Tali documenti devono presentare le caratteristiche indicate ai punti B.1.4, B.1.5 e B.1.6 della Parte B
del Titolo II dell’Allegato al D.M. 28.02.2014.
Nel dettaglio deve essere:
predisposto l’Atlante di caratterizzazione antincendio che costituisce lo strumento per la
conoscenza, la gestione e la pianificazione della sicurezza antincendio del campeggio;
predisposto e/o aggiornato il Registro della sicurezza relativo ai controlli ed alle
manutenzione sui sistemi e le dotazioni antincendio;
aggiornato il Piano di emergenza e di evacuazione (localizzando le Zone di sicurezza relativa
e prevedendo l’eventuale Raccordo con i soggetti esterni (se necessario).
Deve inoltre essere adeguato, se necessario, il Re g ola me nto de l c a mpe g g io per recepire le
precauzioni ed il comportamento da tenere da parte degli ospiti ai fini della sicurezza antincendio e/o
definite altre misure di comunicazione/prescrizione (es. opuscoli informativi e di
sensibilizzazione, istruzioni di comportamento, ecc.).
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ADEGUAMENTO SECONDO PARTE B - TITOLO II (approfondimento I^ Fase di adeguamento)
2) Ade guame nto de l Se rvizio di sic ure zza inte rno
De ve e sse re a de g ua to il Se rvizio di sic ure zza inte rno costituito dalle persone preposte
alla gestione delle emergenze in caso di incendio; le caratteristiche e il numero degli addetti al
Servizio, coerentemente con la valutazione dei rischi di cui al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., deve essere
idoneo a coprire sia le esigenze di assistenza all’esodo che di lotta antincendio, come definito
rispettivamente nei prospetti B.4 - B.5 e B.8 - B.9 della Parte B del Titolo II dell’Allegato al D.M.
28.02.2014, in funzione della categoria antincendio e del reale affollamento dell’insediamento
turistico ricettivo.
Gli “a dde tti a ntinc e ndio” de l Se rvizio di sic ure zza inte rno (Addetti alla lotta antincendio
e Addetti all’esodo) devono aver frequentato un corso per attività a rischio di incendio Medio o
Elevato e aver conseguito l’Attestato di idoneità tecnica di cui all’art. 3 della Legge 28.11.1996, n.
609, rilasciato dal Comando Provinciale dei VV.F. a seguito dell’accertamento dei requisiti tecnici
per l’espletamento dell’incarico di “addetto antincendio”.
Qua lora il nume ro de g li “a dde tti a ntinc e ndio” sia insuffic ie nte a soddisfare la richiesta
normativa (specialmente durante l’orario notturno), è possibile avvalersi di eventuali lavoratori di
Ditte esterne che già svolgono la loro attività presso la struttura stessa (es. vigilanza notturna,
attività di animazione, ecc.); in tale evenienza il Titolare dell’attività turistico ricettiva dovrà
inserire nel contratto di appalto con la Ditta esterna uno specifico articolo che regolamenti tale
situazione.
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ADEGUAMENTO SECONDO PARTE B - TITOLO II (approfondimento I^ Fase di adeguamento)
3) Altre misure di sic ure zza antinc e ndioSi riassumono di seguito le principali ed ulteriori misure di sicurezza da attuare nella prima fase di adeguamento.
Pre c a uzioni
Deve essere verificato il rispetto delle precauzioni indicate al punto B.2 del Titolo II dell’Allegato al D.M.
28.02.2014.
Pre sidio fisso
Qualora necessario, deve essere adeguato il presidio fisso, conferendo allo stesso le caratteristiche previste dal
punto B.3.2 del Titolo II dell’Allegato al D.M. 28.02.2014.
Se g na le tic a e pla nime trie orie nta tive
Qualora necessario, deve essere adeguata la segnaletica di sicurezza e le planimetrie di orientamento come
previsto dal punto B.4.4 del Titolo II dell’Allegato al D.M. 28.02.2014.
Idone o siste ma provvisorio illumina zione
Deve essere verificata la presenza di un idoneo sistema provvisorio, anche di tipo mobile, di illuminazione a
copertura delle vie di circolazione e di esodo, come previsto dalla lettera a), comma 2. dell’art. 6 del D.M.
28.02.2014 (si richiama il chiarimento della circolare Prot. n°11002 del 12.09.2014 che prevede in questa fase la
predisposizione di elementi illuminanti almeno nelle principali aree, quali, ad esempio, punti di raccolta ed
incroci della viabilità principale. Pertanto, in questa prima fase, il sistema di illuminazione può non essere di
sicurezza_Ovvero non è obbligatoria in questa Fase la presenza del Gruppo Elettrogeno o dell’UPS, ecc._
Dota zioni di ba se
Deve essere verificata l’idoneità degli estintori, del loro numero e della loro posizione in conformità a quanto
stabilito dal punto B.5.1 del Titolo II dell’Allegato al D.M. 28.02.2014.
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ADEGUAMENTO SECONDO PARTE B - TITOLO II (approfondimento I^ Fase di adeguamento)
Si ric hia ma infine la ne c e ssità di proc e de re
alla regolarizzazione delle certificazioni relative agliimpianti elettrici, gas, ecc. in conformità al D.M. 37/2008(Dichiarazione di Conformità o di Rispondenza);
alle regolari verifiche periodiche sugli impianti di messaa terra e sui dispositivi di protezione contro le scaricheatmosferiche (D.P.R. 462/2001)
alla eventuale regolarizzazione ai fini della prevenzioneincendi delle attività a rischio specifico presentinell’ambito del campeggio e, in particolare a quellesoggette a procedimenti di P.I.
Ing. Romeo Panzone – [email protected] Giornata informativa su antincendio nei campeggi e negli alberghiComandante Provinciale VVF di Teramo San Benedetto d.T.– 26 gennaio 2018
Antincendio nei Campeggi
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE E…….
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