La concezione tradizionale
1. I problemi sono solo di natura interna ( progettazione intraorganizzativa) definizione di obiettivi chiari definizione e standardizzazione delle attività adozione di principi economici adeguata organizzazione del lavoro
2. Relativa autosufficienza dell’organizzazione l’organizzazione è un sistema chiuso
3. Omogeneità dell’ambiente le differenze nelle performance dipendono dai metodi di gestione applicati e
dall’efficienza dei processi di trasformazione
L’ambiente è ininfluente
Conseguenze sull’attività di progettazione organizzativa
Se non esiste un assetto organizzativo universale, quali sono i modelli concretamente adottati dalle varie Organizzazioni?
►Superamento del concetto monoliticoone best way one best fit
dalla ricerca dell’ottimalità universale al tentativo di spiegare le diversità organizzative
AmbienteDi cosa stiamo parlando
Ambiente (prima e sommaria definizione)L’insieme delle forze esterne all’organizzazione che possono influire:•Operatività d’impresa•Accesso a risorse scarse
Ambiente GeneraleÈ un datoInfluenza indiretta
Ambiente TransazionaleImpatto diretto
Oggetto di maggiore attenzione
Forze che agiscono all’interno dell’ambiente
MercatiAmbiente Economico• mercati degli input• mercati del lavoro• mercati di sbocco
TecnologiaAmbiente Scientifico
(innovazione, tecniche disponibili;
impianti & know-how)
IstituzioniAmbiente socio-culturale
(norme, ideologie)Ambiente politico e legale
(potere, leggi)
AMBIENTE
Fattori che causano incertezza
• Complessità: è funzione del numero e delle interconnessioni tra le forze che agiscono nell’ambiente generale e transazionale e che l’organizzazione deve gestire (la Ford è passata da 3.000 fornitori a 500)
• Dinamismo: è funzione di quanto le forze operanti nell’ambiente si modificano–Ambiente stabile: se le forze incidono sulla fornitura delle risorse in maniera prevedibile –Ambiente instabile: se un’organizzazione non è in grado di prevedere come si modificheranno le forze nel tempo
• Ricchezza: quantità di risorse disponibili all’interno dell’ambiente transazionale
Complessità(da semplice a complesso
Dinamismo(da stabile a instabile
Ricchezza(da ricco a povero)
Modello per la rilevazione dell’incertezza ambientale
Meccanico e OrganicoIl contributo di Burns & Stalker
Differenziare e IntegrareIl contributo di Lawrence & Lorsch (1967)
Differenziare e IntegrareIl contributo di Lawrence & Lorsch
• Il grado di certezza ambientale è massimo nel settore tecnico, intermedio in quello commerciale, massimo in quello scientifico
• Quanto maggiore è l’incertezza ambientale, tanto meno formalizzate sono le strutture;
• Le imprese di maggiore successo erano quelle caratterizzate da una forte differenziazione
Ambiente: Lawrence e LorschL’integrazione
Qualità delle relazioni fra le unità dell’organizzazione necessaria per il raggiungimento degli obiettivi
• Maggiore è la differenziazione, maggiore è la diversità dei punti di vista delle unità coinvolte elle decisioni e, quindi, maggiore è la difficoltà di coordinare i loro sforzi in vista del raggiungimento di obiettivi di livello superiore
meccanismi di integrazione unità di integrazione; comitati interfunzionali; sistemi di
valutazione e ricompensa;
Modello di integrazione organizzazione - ambiente
TecnologiaDi cosa stiamo parlando
•Complesso delle condizioni tecniche e organizzative che presiedono ai processi di trasformazione– Materiale– Spaziale– Temporale
degli input produttiviovvero
Insieme delle competenze, tecniche, materiali, macchinari, strumenti e attrezzature che le persone utilizzano per trasformare un input in prodotti o servizi di valore
input
trasformazione
output
tecnologia
Tecnologia
• Bright, 1958– impatto della tecnologia sulla professionalità dei
lavoratori (al crescere del grado di meccanizzazione ne derivano: diminuzione sforzo fisico, aumento dell’addestramento, aumento dello sforzo mentale, aumento della responsabilità)
La complessità tecnologica: la teoria di Joan Woodwad (1965)
• La tecnologia viene detta programmata quando:• le procedure atte alla trasformazione degli input in
output possono essere specificate in anticipo in modo tale che le attività vengano standardizzate ed il processo di lavoro diventi prevedibile (es. McDonald’s)
• quanto più difficile è definire ex ante il processo di trasformazione degli input in output , più difficile è controllare il processo produttivo
• complessità tecnologica di un processo: » misura in cui può essere programmato in modo da poter
essere controllato e da diventare prevedibile
La complessità tecnologica
Quando i processi di trasformazione possono essere programmati a priori e completamente automatizzati (lavoro e output altamente standardizzati)
Quando i processi di trasformazione dipendono soprattutto dalle persone e dalle relative competenze, invece che dalle macchine. Le attività lavorative non possono essere programmate a priori
Alta
Bassa
Tecnologia per unità e di piccola serie
• processo produttivo attivato dalla domanda prodotti su richiesta, pezzi unici, o in piccole quantità
• Bassa complessità tecnologicasono più importanti le competenze delle persone e non i macchinari
attività operativa non standardizzabile• flessibilità della tecnologia
ampia gamma di prodotti, adattabili alle esigenze dei singoli clienti
• costi di gestione elevatiimpossibilità di programmare ex ante
Produzione di grande serie e di massa
• grandi volumi di prodotti standardizzati (es. lamette da barba, bibite gassate, lattine di alluminio)• tecnologia più complessa (son le macchine che governano il processo di lavoro)• processi produttivi e attrezzature specializzate;• il controllo offerto dalla tecnologia consente:
– risparmio sui costi di produzione– prezzi di vendita più bassi
Produzione a processo continuo
• Ciclo input-trasformazione-output completamente automatizzato;
• Output altamente standardizzato;• regole, norme e standard sono
incorporati nelle macchine e non nei lavoratori,
• riduzione numero di operatori non qualificati e loro sostituzione con lavoratori qualificati,
• poca enfasi sul controllo (il sistema tecnico guida se stesso)
• ruolo dei lavoratori è quello di monitorare i macchinari e di intervenire per risolvere le eccezioni
• le persone vedono raramente ciò che stanno producendo
• maggiore risparmio sui costi
Complessità tecnologica e struttura organizzativa
pertanto
• Se l’impresa impiega una determinata tecnologia deve adottare un determinato tipo d struttura per poter essere efficace
• La scuola di Aston– sono le dimensioni dell’organizzazione ad incidere
di più della tecnologia sulla struttura
In conclusione…
Sistema aperto
L’ambiente diventa oggetto di decisioni Ambiente generale e transazionale
Concezioni a confronto
Sistema chiuso Sistema aperto
Mercati, tecnologia e istituzioni definiscono il contesto ambientale con cui l’organizzazione si confronta;
Riferimenti bibliografici
• Costa – Gubitta, Organizzazione aziendale, cap. 3, (fino al paragrafo 3.6 incluso)
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