La La Centrale dei rischiCentrale dei rischi
Università Luiss Guido Carli - Roma 4 marzo 2011Università Luiss Guido Carli - Roma 4 marzo 2011Università Luiss Guido Carli - Roma 4 marzo 2011Università Luiss Guido Carli - Roma 4 marzo 2011
AGENDAAGENDA
EFFETTI DELLA CONDIVISIONE DELL’EFFETTI DELLA CONDIVISIONE DELL’ INFORMAZIONEINFORMAZIONE
I SISTEMI DI CREDIT REPORTING I SISTEMI DI CREDIT REPORTING
GLI OBIETTIVI DELLA CENTRALE DEI RISCHIGLI OBIETTIVI DELLA CENTRALE DEI RISCHI
IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
IL FUNZIONAMENTO IL FUNZIONAMENTO
I SERVIZI PER GLI INTERMEDIARI I SERVIZI PER GLI INTERMEDIARI
L’UTILIZZO DELLA BANCA D’ ITALIA L’UTILIZZO DELLA BANCA D’ ITALIA ALTRI UTILIZZI ALTRI UTILIZZI
IL CONTESTO UE E INTERNAZIONALEIL CONTESTO UE E INTERNAZIONALE
LA CENTRALE DEI RISCHI IN CIFRE LA CENTRALE DEI RISCHI IN CIFRE
per i singoli intermediari: più efficiente impiego delle risorse, migliore qualità dei portafogli
per la clientela ”meritevole”: più agevole accesso al credito in termini sia di quantità sia di prezzo
per il sistema: miglioramento dei livelli di concorrenza, efficienza e stabilità
attenua il problema dell’adverse selection
disincentiva comportamenti di moral hazard
riduce le rendite informative
Effetti della condivisione delle informazioniEffetti della condivisione delle informazioni
I sistemi di I sistemi di credit reportingcredit reporting: caratteristiche: caratteristiche
• Secondo la proprietàSecondo la proprietà:: Credit reporting pubblici (Centrali dei rischi)
Credit reporting privati (Credit bureaus)
•Secondo la finalità economicaSecondo la finalità economica::
Credit reporting “for profit” Credit reporting “non profit”
•Secondo la tipologia di informazioni:Secondo la tipologia di informazioni: Credit reporting positivi Credit reporting negativi (black list)
I sistemi di I sistemi di credit reportingcredit reporting: le centrali dei rischi: le centrali dei rischi
Sono gestite da soggetti pubblici (la Banca Centrale o altro organismo di supervisione) con l’obiettivo di tutelare la stabilità del sistema finanziario.
Partecipano banche e finanziarie.
La partecipazione è obbligatoria.
Le informazioni riguardano i prestiti e le loro caratteristiche.
Forniscono solo informazioni oggettive.
Si sono sviluppati soprattutto nei paesi del “civil-law”.
I sistemi di I sistemi di credit reportingcredit reporting: i : i credit bureauscredit bureaus
Sono gestiti da soggetti privati.
Partecipano banche, finanziarie e altri operatori.
La partecipazione è volontaria.
Sono disponibili informazioni dettagliate sui prestiti e altre informazioni presenti in banche dati pubbliche (es. protesti).
Forniscono informazioni oggettive e servizi aggiuntivi (es. calcolo di score).
Sono specializzati nel comparto del credito ai consumatori e alle piccole imprese.
Si sono sviluppati soprattutto nei paesi cosiddetti “common-law”.
I sistemi di I sistemi di credit reporting: lacredit reporting: la scelta tra pubblico e privato scelta tra pubblico e privato
E’ una scelta di tipo empirico che dipende da numerosi fattori: la dimensione il livello di maturità del mercato, il tipo di cultura diffusa in materia di privacy, il quadro normativo di riferimento… .
Un sistema pubblico si sviluppa in presenza di un mercato del credito poco spesso per far fronte agli elevati costi di impianto.
Si sviluppa in un mercato del credito spesso e maturo per vincere la scarsa propensione dei finanziatori a scambiarsi informazioni positive sulla clientela.
Paesi considerati
183
CR pubbliche
82
CR private 86
Entrambe 32
Senza CR 47
I sistemi di I sistemi di credit reportingcredit reporting nel mondo nel mondo
0%
10%
20%
30%
40%
50%
Cr pubbliche Cr private Entrambe Senza CR
Credit reporting nel mondo (elaborazione su dati WB, Doing Business 2011)
Paesi UE 27
CR pubbliche
14
CR private 23
Entrambe 10
Senza CR 1
I sistemi di I sistemi di credit reportingcredit reporting nell’ Unione Europea nell’ Unione Europea
0%
20%
40%
60%
80%
100%
CRpubbliche
CR private Entrambe Senza CR
Credit reporting in UE (dati EGCH, Final report, 2009)
I sistemi di I sistemi di credit reportingcredit reporting in Italiain Italia
Sistema pubblico:
La Centrale dei rischi della Banca d’Italia
Sistemi privati (SIC):
CRIF
CTC
Experian
ASSILEA
Sistema informativo che raccoglie informazioni sugli affidamenti concessi dal sistema creditizio e finanziario
FORNISCE AGLI INTERMEDIARI UNO STRUMENTO UTILE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
FORNISCE ALLA BANCA D’ITALIA INFORMAZIONI UTILI PER SVOLGERE I PROPRI COMPIUTI ISTITUZIONALI (vigilanza, ricerca economica)
Accresce la stabilità del sistema finanziario e favorisce la sana e prudente gestione degli
intermediari vigilati
FINALITA’ DELLA CENTRALE DEI RISCHIFINALITA’ DELLA CENTRALE DEI RISCHI
D.Lgs. 1.9.93 n. 385 (T.U.B.)D.Lgs. 1.9.93 n. 385 (T.U.B.)
Art. 53 (banche)
Artt. 65 e 67 (società finanziarie appartenenti a gruppi bancari)
Art. 107 (altre soc. finanziarie)
LEGISLATORE
Circ. n.139/ 91Circ. n.139/ 91 “Istruzioni per gli intermediari creditizi” Circ. n.140/ 91Circ. n.140/ 91 “Settor.economica”
Provv. del 10.8.95Provv. del 10.8.95 “Obbligo di partec. delle soc.finanziarie“
BANCA D’ITALIA
Del. CICR 29.3.94Del. CICR 29.3.94
Finalità della C.R.
Soggetti segnalanti
Servizio di I° informaz.
Accesso ai dati C.R. dei diretti interessati
C.I.C.R.
FONTI NORMATIVEFONTI NORMATIVE
Il trattamento di dati personali da parte di privati o enti pubblici economici è ammesso con il consenso espresso dell’ interessato (art. 23).
L’interessato ha diritto di conoscere i dati che lo riguardano, chiederne la cancellazione, la rettifica... Ha altresì il diritto di opporsi, in tutto o in parte, al trattamento stesso (art. 7).
Previsioni
La Banca d’Italia, in quanto ente pubblico non economico, non necessita del consenso
dell’interessato per il trattamento dei dati. L’interessato non può esercitare nei confronti della Banca d’Italia i sopra citati diritti in quanto i dati della C.R. sono richiesti per finalità di controllo degli intermediari e dei mercati creditizi e finanziari e di tutela della loro stabilità (artt. 8).
Gli intermediari sono tenuti a comunicare i dati alla C.R. in base a obblighi di legge (T.U.B.) e pertanto non necessitano del consenso dell’interessato (art. 24).
Deroghe
Il CODICE DELLA PRIVACY (Il CODICE DELLA PRIVACY (D.lgs. n. 196/2003D.lgs. n. 196/2003))
GLI INTERMEDIARI
FORNISCONO I DATI DA LORO STESSI SEGNALATI E LA POSIZIONE GLOBALE
DI RISCHIO PRESENTE NEL “FLUSSO DI RITORNO” RICEVUTO DALLA C.R.
LA BANCA D’ITALIA
FORNISCE IL DETTAGLIO DELLE SEGNALAZIONI PRODOTTE DA
CIASCUN INTERMEDIARIO
ACCESSO AI DATI CR DEI DIRETTI INTERESSATIACCESSO AI DATI CR DEI DIRETTI INTERESSATI
DELIBERA CICR DEL 29.3.94
I DATI PERSONALI DELLA CENTRALE DEI RISCHI HANNO CARATTERE RISERVATO
LA BANCA D’ITALIA E GLI ENTI SEGNALANTI POSSONO COMUNICARE AI TERZI LE INFORMAZIONI REGISTRATE A LORO NOME SECONDO LA PROCEDURA INDICATA DALLA CENTRALE DEI RISCHI
LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE (7958/09)LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE (7958/09)
Ammissibilità dell’azione giurisdizionale prevista dall’art.152 del codice della privacy anche nei confronti della Banca d’Italia
Possibilità per il giudice di impartire direttamente alla Banca d’Italia un ordine relativo alle segnalazioni (es. ordine di cancellazione)
Qualificazione del trattamento dei dati Centrale dei rischi come attività “pericolosa” ai sensi dell’art. 2050 del codice civile
LA RESPONSABILITA’ NEL TRATTAMENTO DEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI LA RESPONSABILITA’ NEL TRATTAMENTO DEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI
Gli intermediari segnalanti Garantiscono l’esattezza dei dati segnalati in quanto sono gli unicidepositari delle informazioni che generano la segnalazione. In caso di errore devono correggere immediatamente l’errore e la Centrale dei rischicomunica la correzione a tutti gli intermediari che avevano ricevutol’informazione errata.
La Banca d’Italia Garantisce il corretto funzionamento delle procedure che trattano i dati.Opera controlli logico-statistico sulle segnalazioni e quindi ne garantisce la correttezza formale.
Banche italiane (comprese le filiali estere)
Filiali italiane di banche estere
Soc. finanziarie iscritte nell’albo ex art. 64 T.U. B.(*)
Soc. finanziarie iscritte nell’elenco speciale ex art. 107 T.U.B.(*)
Soc. Veicolo (SPV) ex legge 130/99 (per i crediti già segnalati in CR)
(*) Provvedimento della Banca d’Italia del 10.8.95:
“Sono tenuti a partecipare alla CR gli intermediari che esercitano in via esclusiva o prevalente attività di finanziamento sotto qualsiasi forma.Sono esonerati gli intermediari finanziari per i quali l’attività di credito al consumo rappresenti oltre il 50 % dell’attività di finanziamento”
INTERMEDIARI SEGNALANTIINTERMEDIARI SEGNALANTI
Sono segnalate tutte le tipologie di clienti, indipendentemente dalla loro natura, dall’attività svolta, dalla residenza in Italia o all’estero purché abbiano un’autonomia decisionale e contabile.
I soggetti segnalati sono quindi:
persone fisiche
persone giuridiche
altri organismi
cointestazioni
SOGGETTI SEGNALATISOGGETTI SEGNALATI
Gli intermediari sono tenuti a segnalare i rapporti di credito e di garanzia di ciascun cliente (singolarmente o in cointestazione) in essere nell’ultimo giorno del mese.
La segnalazione è dovuta se è superata una soglia di censimento fissata dalla Banca d’Italia.
Attualmente la soglia è pari a 30.000 euro (75.000 euro fino a dicembre 2008). I crediti in sofferenza e i passaggi a perdita di crediti in sofferenza devono essere segnalati qualunque sia il loro ammontare.
OGGETTO DELLA SEGNALAZIONEOGGETTO DELLA SEGNALAZIONE
Le segnalazioni di rischio hanno frequenza mensile e devono pervenire alla Banca d'Italia entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento (rilevazione mensile).
I passaggi a sofferenza e la ristrutturazione dei crediti sono segnalati nel continuo entro 3 gg. dalla delibera (rilevazione inframensile).
Le rettifiche di dati errati sia relativi alla rilevazione mensile sia alla rilevazione inframensile sono comunicate nel continuo, non appena l'errore è stato individuato.
PERIODICITA' DELLA SEGNALAZIONEPERIODICITA' DELLA SEGNALAZIONE
CREDITI PER CASSACREDITI PER CASSA
Finanziamenti concessi alla clientela,comportanti una erogazione per cassa
(Rischi autoliquidanti, a scadenza, a revoca, Finanziamenti a procedura concorsuale e altri finanziamenti particolari, Sofferenze)
CREDITI DI FIRMACREDITI DI FIRMA
Garanzie prestate dagli intermediari su richiesta della clientela, con le quali essi si impegnano a far fronte a eventuali inadempimenti di obbligazioni
assunte dalla stessa clientela.(Garanzie connesse con operazioni di natura
finanziaria e commerciale)
MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATIMODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI
GARANZIE RICEVUTEGARANZIE RICEVUTE
Garanzie personali e reali che l’intermediario ha ricevuto dal soggetto a nome del quale è effettuata la segnalazione in favore di clienti dell’intermediario stesso.
DerivatiContratti derivati finanziari negoziati sui mercati over the counter (es. swaps, fras, opzioni). Viene segnalato il “valore
intrinseco positivo” cioè il credito dell’intermediario alla data di riferimento
MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATIMODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI
SEZIONE INFORMATIVA
Evidenzia talune categorie di operazioni che, pur non costituendo affidamenti in senso stretto, contribuiscono a fornire elementi utili alla
ricostruzione della posizione debitoria del soggetto segnalato.
(ad es. Operazioni effettuate per conto di terzi, Crediti in pool, Crediti passati a perdita, Crediti ceduti a terzi dall’intermediario segnalante)
MODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATIMODELLO DI RILEVAZIONE DEI DATI
Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o ad essa equiparabile
Incagli : crediti verso soggetti in temporanea situazione di difficoltà
Inadempimenti persistenti: crediti scaduti e sconfinanti in via continuativa da più di 90/180 giorni
Crediti ristrutturati: crediti per i quali, a seguito del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del soggetto, sono state modificate le originarie condizioni contrattuali dando luogo a una perdita
IL DEFAULT NEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHIIL DEFAULT NEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI
A1 G P1 C
A A1 H P1 C
P1 C
P2 C
P2 C
P2
P2 E
Q1 D
A1
C
C
C 5.4
5.3
5.2
5.1
2.2
2.1
1.3
1.2
1.5
1.4
Cred. per cassa - op. in pool - totale
Cred. per cassa - op. in pool - azienda part.
Cred. per cassa - op. in pool - azienda capof.
Operazioni effettuate per conto terzi
Garanzie connesse con oper. di nat. Finanz.
Garanzie connesse con oper. di nat. Comm.le
Rischi a revoca
Rischi a scadenza
1.1 Rischi autoliquidanti
Sofferenze
Finanziamenti a procedura concors. e altri
1 - CREDITI PER CASSA
2 - CREDITI DI FIRMA
3 - GARANZIE RICEVUTE
5 - SEZIONE INFORMATIVA
Categorie di censimento
Variabili di classificazione Classi di dati
Loca
lizza
zion
e
Dur
ata
orig
inar
ia
Dur
ata
resi
dua
Valu
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Impo
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Tipo
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Valo
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Impo
rto
gara
ntito
I R1
M Z
L 5.8
5.7
5.6
5.5
Crediti ceduti a terzi
Sofferenze - crediti passati a perdita
Rischi autoliquidanti - crediti scaduti
Cred. Acq.ti da client. non interm. - deb. Ced.
B B1 F P24 - DERIVATI FINANZIARI
B B1
B B1
B B1
Q.T
à de
l cre
dito
M
M
M
M
35001055
550200
550400
550600
550800
551000
35001056
552200
552400
553200
553300
554800
554900
554901
554902
555100
555150
555200
555400
I legami sono forme di coobbligazione vale a dire le relazioni di tipo giuridico tra più soggetti solidalmente responsabili nell’adempimento delle obbligazioni assunte verso gli intermediari.
Le coobbligazioni rilevate sono:Le cointestazioniLe società di persone
Altre forme di collegamento (garante-garantito, cedente-ceduto) sono presenti nelle segnalazioni di rischio.
LEGAMILEGAMI
Flusso di ritorno personalizzato
1^informazione periodica
Intermediari creditizi e finanziari
Centrale dei rischi
Segnalazionimensili di rischio
1^informazione periodica
1^ informazione,Segnalazioni inframensili,
Rettifiche
IL FUNZIONAMENTO DELLA C.R.IL FUNZIONAMENTO DELLA C.R.
INFORMAZIONI PER GLI INTERMEDIARI SEGNALANTIINFORMAZIONI PER GLI INTERMEDIARI SEGNALANTI
periodici
Richieste avanzate dagli intermediari per conoscere la posizione di rischio globale della clientela potenziale o affidata ma non segnalata
Flusso nominativo mensile con il quale gli intermediari ricevono per ciascun nominativo segnalato e per i collegati la posizione di rischio globale
• Flusso di ritorno statistico• Flusso sul decadimento dei finanziamenti per cassa
flusso di ritorno personalizzato
prodotti statistici
prima informazione
a richiesta
Per ogni affidato: • Codice CR + dati anagrafici + posizione parziale di rischio• Posizione globale di rischio, vs Finanziarie, vs Gruppo creditizio• Sconfinamento e Margine disponibile• No. di enti segnalanti• No. di enti segnalanti a sofferenza• No. di Prime Informazioni per richiesta fido negli ultimi 6 mesi• Presenza di garanti
Collegati/coobbligati (es. garantiti, cointestazioni/cointestatari,
soci/società):• Codice CR + dati anagrafici • Posizione globale di rischio
Le informazioni sono riferite all’ultima data contabile
IL FLUSSO DI RITORNO PERSONALIZZATO IL FLUSSO DI RITORNO PERSONALIZZATO
10 Livello: dati del soggetto richiesto: • Codice CR + dati anagrafici • Posizione globale di rischio, vs Finanziarie, vs Gruppo creditizio• Sconfinamento e Margine disponibile• No. di enti segnalanti (totali, 1^ volta, non più, sofferenza)• No. di Prime Informazioni per richiesta fido negli ultimi 6 mesi• Presenza di garanti• Codice CR + dati anagrafici di eventuali collegati/coobbligati
2° livello: dati dei collegati/coobbligati:• Posizione globale di rischio
Gli intermediari possono chiedere i dati al massimo per le ultime i 36 date contabili. La Prima informazione periodica riguarda solo l’ultima data contabile.
LA PRIMA INFORMAZIONELA PRIMA INFORMAZIONE
Servizio a pagamento, le tariffe dipendono dal livello della richiesta
FLUSSO DI RITORNO STATISTICOFLUSSO DI RITORNO STATISTICO
Gli intermediari ricevono un flusso di ritorno statistico elaborato sui dati nominativi della CR
I dati sono articolati per:
categorie di censimento
variabili di classificazione
attività economica della clientela
classe di grandezza degli affidamenti
caratteristiche degli intermediari segnalanti
FLUSSO SUL DECADIMENTO DEI FINANZ. PER CASSAFLUSSO SUL DECADIMENTO DEI FINANZ. PER CASSA
• Informazioni (numero di soggetti e importi) sul flusso delle sofferenze rettificate e sullo stock di impieghi vivi;
• il flusso è costruito considerando i soggetti che sono a sofferenza rettificata al tempo t ed erano a impiego vivo al tempo t-1;
• i dati sono riferiti alla clientela dell’intermediario che riceve il flusso, all’intero sistema, al totale delle banche e degli intermediari finanziari;
• I dati sono articolati per territorio, attività economica, classe di grandezza degli affidamenti.
Le informazioni fornite possono essere usate per calcolare il tasso di decadimento dei prestiti, che si ottiene rapportando il flusso delle sofferenze rettificate rispetto allo stock degli impieghi vivi.
IL CONCETTO DI SOFFERENZA RETTIFICATA
- E’ un’informazione ricavata dalle segnalazioni dei singoli intermediari alla Centrale dei rischi
- attiene all’esposizione complessiva per cassa dell’affidato al fine di determinarne lo stato di sofferenza a livello di sistema
-ai fini statistici è un concetto più robusto della singola segnalazione a sofferenza
FLUSSO SUL DECADIMENTO DEI FINANZ. PER CASSAFLUSSO SUL DECADIMENTO DEI FINANZ. PER CASSA
UTILIZZI DELLA BANCA D’ITALIA DEI DATI CRUTILIZZI DELLA BANCA D’ITALIA DEI DATI CR
UTILIZZO DELLE INFORMAZIONI CR PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI ISTITUZIONALI
Ricerca economicaAnalisi della struttura dei mercati
Vigilanzaa supporto dell’attività di analisi cartolare e ispettivariguardante, in particolare:
La rischiosità dei crediti Il grado di concentrazione del portafoglio prestiti
ULTERIORI UTILIZZIULTERIORI UTILIZZI
DATI NOMINATIVI
• MAGISTRATURA PENALE
• ALTRE AUTORITA’ (es. Consob)
• DIRETTI INTERESSATI
DATI AGGREGATI
• UNIVERSITA’, ENTI DI RICERCA
• PUBBLICAZIONI (es. Bollettino Statistico)
Bollettino StatisticoBollettino Statistico
BIP on lineBIP on line
BIP on lineBIP on line
COOPERAZIONE TRA LE CENTRALI DEI RISCHI EUROPEECOOPERAZIONE TRA LE CENTRALI DEI RISCHI EUROPEE
Le Centrali dei rischi pubbliche di Austria, Belgio, Francia, Germania, Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca e RomaniaItalia, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca e Romania hanno sottoscritto un Memorandum of understanding (MoU) per lo scambio di informazioni da fornire agli intermediari.
Ciascuna centrale dei rischi riceve dalle altre informazioni sull’indebitamento globale dei soggetti residenti e sui non residenti presenti nel proprio archivio .
Le informazioni riguardano i soggetti (diversi dalle persone fisiche) residenti in uno dei paesi con un indebitamento globale, presso il sistema creditizio del paese che fornisce i dati, pari o superiore a 25.000 euro. Le informazioni riguardano i crediti per cassa e i crediti di firma relativi a singoli debitori o a posizioni cointestate.
COOPERAZIONE TRA LE CENTRALI DEI RISCHI EUROPEECOOPERAZIONE TRA LE CENTRALI DEI RISCHI EUROPEE
I flussi per gli intermediari
La Banca d’Italia invia agli intermediari per i soggetti segnalati le informazioni ricevute dalle altre CR dell'UE (flusso di ritorno personalizzato).
Gli intermediari possono chiedere alla CR informazioni su soggetti residenti in Italia o in uno degli altri paesi partecipanti agli scambi (prima informazione).
ALTRE INIZIATIVE EUROPEEALTRE INIZIATIVE EUROPEE
La Nuova Direttiva sul credito ai consumatori ha riconosciuto al finanziatore di uno Stato dell’UE di accedere senza discriminazioni alle Banche dati sul credito di un altro Stato membro:
Il lavoro dell’Expert Group on Credit Histories (EGCH)
Le previsioni del d.lgs. 141/2010 sull’accesso alle banche dati (il principio di non discriminazione, l’informativa al consumatore, la qualità dei dati)
INIZIATIVE INTERNAZIONALIINIZIATIVE INTERNAZIONALI
La World Bank (WB), in collaborazione con la Bank for International Settlements (BIS), ha costituito una task force incaricata di ricercare standards internazionali in materia di credit reporting:
i principi generali (caratteristiche dei dati e dei processi, la governance, il quadro regolamentare, lo scambio dati a livello cross border)
l’oversight sul sistema di credit reporting
LA CENTRALE DEI RISCHI IN CIFRELA CENTRALE DEI RISCHI IN CIFRE
(Situazione a dicembre 2010)(Situazione a dicembre 2010)
Intermediari segnalantiIntermediari segnalanti 1.1521.152
di cui finanziarie 384di cui finanziarie 384
Soggetti segnalati 10 milioniSoggetti segnalati 10 milioni
Segnalazioni mensili 13 milioniSegnalazioni mensili 13 milioni
Richieste di prima informazione 600.000 Richieste di prima informazione 600.000 (*)(*)
(*) (*) media mensile
Banca d'ItaliaBanca d'ItaliaServizio R.E.S.Servizio [email protected]@bancaditalia.itTel. +39 06 4792 6312Tel. +39 06 4792 6312
GrazGraz
ieie
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