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Check - Up Involucro Edilizio
Il bilancio dei risultati
Ing. Giorgio PansaProf. Enrico De Angelis
Politecnico di Milano
Check - Up Involucro Edilizio
La domanda di riqualificazione
energeticaIng. Giorgio Pansa
Prof. Enrico De Angelis
Politecnico di Milano
2Check-up involucri - Energy CH-IT
Le aziende manifatturiere in generale:• Sono scarsamente interessate all’involucro (quasi sempre
trascurato) se non per problemi di immagine o questioni gravi (piove dentro …)
Le aziende incontrate in particolare:• Ritengono la climatizzazione inadeguata
(solo un terzo: almeno un altro terzo neanche riscalda)• Ritengono di spendere troppo per la climatizzazione
(oltre la metà di chi riscalda!!)• Deve fare interventi di manutenzione e … (1/3)• Non lo sa (1/3)
Tessile
Meccanico
Legno Arredo
Vari
4Edifici industriali/1
Gli edifici che ospitano attività produttive sono, nella stragrande maggioranza, scarsamente isolati. Anche quelli “nuovi” sono in classe D-E!Quasi nessuno utilizza impianti di climatizzazione “ad alta efficienza” o usa fonti di energia rinnovabili, fatta eccezione per:
• La combustione di scarti, nell’industria del legno;• L’installazione di pannelli fotovoltaici in copertura.
L’attenzione rivolta all’edificio è bassa• Gestione del comfort interno;• Manutenzione dell’involucro.
5Edifici industriali/2
E inoltre…
−Scarso isolamento parte fuori terra−Assenza isolamento termico nella parte contro terra−Elevata eterogeneità costruttiva e diffusa presenza di ponti termici−Permeabilità all’aria elevata e non controllata/controllabile
Basso rapporto S/V
Caratteristiche
Superficie coperta estesa
Apporti interni elevati
Apporti solari trascurabili
Ventilazione naturale (non meccanica)
7Stima incidenza spesa energetica di climatizzazione ed. industriali
Incidenza sp. di climatizzazione sul totale delle spese energetiche: (circa) 11‐12% [con una variabilità dal 3% al 40%]
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
G F E D C B A A+
partenza [EPh,med = 24.56]
8Stima incidenza spesa energetica di climatizzazione ed. industriali
INTERVENTO 1: Riqualificazione della copertura (intervenendo sulla sola copertura, rispettando i valori limite in funzione della zona climatica e lasciando inalterate le restanti parti di involucro)
Incidenza sp. di climatizzazione sul totale delle spese energetiche: (circa) 11‐12% [con una variabilità dal 3% al 40%]
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
G F E D C B A A+
partenza [EPh,med = 24.56] INT. 1 [EPh,med = 20.29]
9Stima incidenza spesa energetica di climatizzazione ed. industriali
INTERVENTO 2: Trasmittanza media da legge (aumentata del 15% circa per considerare la presenza di ponti termici ed una qualità non elevata dell’intervento)
Incidenza sp. di climatizzazione sul totale delle spese energetiche: (circa) 11‐12% [con una variabilità dal 3% al 40%]
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
G F E D C B A A+
partenza [EPh,med = 24.56] INT. 2 [EPh,med = 13.64]
10Stima incidenza spesa energetica di climatizzazione ed. industriali
INTERVENTO 3: Come intervento precedente, con indice ricambi orari pari a 0.5 h-1
Incidenza sp. di climatizzazione sul totale delle spese energetiche: (circa) 11‐12% [con una variabilità dal 3% al 40%]
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
G F E D C B A A+
partenza [EPh,med = 24.56] INT. 3 [EPh,med = 9.89]
11Stima incidenza spesa energetica di climatizzazione ed. industriali
INTERVENTO 4: Trasmittanza media da legge, indice ricambi orari pari a 0.5 h-1, rendimento medio globale stagionale dell’impianto pari a 0.8
Incidenza sp. di climatizzazione sul totale delle spese energetiche: (circa) 11‐12% [con una variabilità dal 3% al 40%]
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
G F E D C B A A+
partenza [EPh,med = 24.56] INT. 4 [EPh,med = 7.92]
12Il prodotto dei Check-up
Le indicazioni tecniche fornite non sono di tipo progettuale (capitolare): propongono gli elementi strategici dell’intervento sulla cui base mettere a punto il progetto e i documenti contrattuali attraverso i quali selezionare il fornitore eventuale.
Stato di fatto
Urgenze manutentive
Interventi riqualificazione
Fattibilità tecnica
Costi di gestione
Costi di realizzazione
RELAZIONE
Esiti dei check‐up energetici(documento riassuntivo e
approfondimenti)
RAPPORTO FINALE DI SINTESI
Documenti disponibili sul portale
www.energychit.com
13Problemi riscontrati nei check-up
Il check-up in sé consiste in una stima del fabbisogno di energia primaria per riscaldamento e nell’identificazione delle esigenze di manutenzione/riqualificazione dell’involucro per altre esigenze.
• Rilievo degli impianti e dell’involucro è relativamente faticoso (ma si può approssimare, per una prima stima che ha un’incertezza di ±20%)
• Ci sono incertezze significative nella stima di:• Temperatura interna di funzionamento• Ripartizione dei consumi tra produzione e
climatizzazione e tra uffici e produzione• Stima della permeabilità all’aria e tasso di ventilazione
medio
Proposta di protocollo metodologico per esecuzione di un check-up
19Le prestazioni energetiche degli edifici industriali analizzati
Ventilazione32%
Copertura 26%
Solai su terreno3% Solai su/verso non
riscaldato3%
Pareti perimetrali verso esterno
11%
Pareti perimetrali verso non riscaldato o
altra T 1%
Lucernari/shed15%
Serramenti6%
Porte e portoni3%
Trasmissione68%
20Conviene riqualificare l’involucro?
Dal punto di vista strettamente economico, la questione è tanto delicata quanto chiara:
• I tempi di ritorno degli investimenti sul sistema produttivo sono (devono) normalmente inferiori a 5 anni
• I tempi di ritorno per quelli sul sistema edificio-impianto di climatizzazione sono mediamente superiori agli 8 e sono paragonabili, ma comunque inferiori, alla vita utile di un edificio industriale: 20 anni.
Non è possibile fornire dei costi di riferimento certi: è fondamentale vedere caso per caso (forte variabilità)
21Conviene avere un edificio a basso consumo?
RIQUALIFICAZIONEè necessaria un’attenta valutazione di opportunità
• Quando ci sono altre esigenze manutentive• Quando si vuole riqualificare gli ambienti per motivi
occupazionali o produttivi o anche solo di immagine conviene migliorare le prestazioni energetiche.
I tempi di ritorno sono spesso più che accettabili.
NUOVO• È possibile (ma difficile) costruire edifici in classe A e
Zero Net• È una spesa che ritorna non solo in termini di immagine
22Interventi tipici di riqualificazione energetica
Incremento resistenza termica INVOLUCRO OPACO
Controllo delle infiltrazioni d’aria dei SERRAMENTI
VENTILAZIONE MECCANIZZATA con scambiatore
Integrazione pannelli SOLARI TERMICI e/o FOTOVOLTAICI
Sostituzione parziale dei componenti IMP. PRODUZ. CALORE
copertura, pareti perimetrali
riduzione delle dispersioni, aumento della ventilazione naturale estiva
stratificazione dell’aria
copertura/pareti perimetrali
miglioramento efficienza e sfruttamento energia utilizzato nella produzione
23Dove isolare…
Copertura
Pavimento contro terra
Pareti perimetrali
Serramenti
Lucernari
Intervento molto meno proponibile
ventilazione, luce, evacuazione fumo e calore
Intervento più costoso
24Interventi di manutenzione/riqualificazione
La copertura, l’elemento più critico:Estensione maggioreLuogo di notevoli dispersioniSpesso soggetto a criticità manutentive
Intervenendo per altri motivi conviene sempre considerare l’opportunità di migliorare le prestazioni di isolamento termico
Amianto
Miglioramento accessibilità per manutenzione
Infiltrazioni
Installazione di fotovoltaico
27Interventi di manutenzione/riqualificazione
Le pareti perimetrali:Sono normalmente meglio isolate della copertura(salvo edifici molto recenti)L’intervento è molto più costosoRichiedono meno manutenzione
Ma tutte le volte che si decide di cambiare l’immagine dell’edificio conviene migliorarne l’isolamento
32Interventi di manutenzione/riqualificazione
I Lucernari:Elemento complesso
• Tipologie di lucernari• Modelli di funzionamento• Tecnologia • Materiali specchiatura• Materiale telaio• Posizionamento ed estensione
superficiale • Tipologia di posa
Altri aspetti da considerare: luce, areazione, antincendio, tenuta, apporti solari estivi.
33Altri interventi di manutenzione/riqualificazione
I pavimenti controterra:Non conviene intervenire se non “ai margini”, anche esternamente al perimetro, con un intervento di contenimento del flusso di calore…Basta poco isolante per migliorare la trasmissione del calore
Gli ambienti interni:Riduzione del tempo di riverberazione dell’ambiente internoAumento dei coefficienti di rinvio della luce delle finiture degli ambienti interniRegolazione della ventilazione in periodi estivi e intermedi per ridurre i carichi interni e migliorare le condizioni di comfort termico
34Controllo dei Ponti Termici
I ponti termici sono responsabili di una quota importante delle dispersioni, inversamente proporzionale alla trasmittanza termica media dell’involucro edilizio
35Chi sono gli operatori economici del network?
Imprese specializzate MANUTENZIONE COPERTURE
Produzione e posa di LUCERNARI
Produzione di ISOLANTI
SERRAMENTI, tendaggi e facciate continue
Realizzazione di TAMPONAMENTI (pannelli prefabbricati, anche in legno) e RIVESTIMENTI DI FACCIATA
Pacchetto impermeabilizzazioni‐isolamenti‐lattoniere (non singolo produttore componente)
Aziende specializzate (operano spesso su scala “montana”)
e l’associazione di categoria
Principalmente metallici, ma non solo
Impianti di VENTILAZIONE MECCANICA
36Conclusioni
- Fornire al campione di aziende una serie di utili indicazioni sulle possibili azioni di miglioramento del proprio sistema produttivo e degli edifici che lo ospitano, informando sulle potenzialità e acquisendo potenziali interlocutori del Network;
- Esigenze (Manutentiva e Energetica)- Indirizzare l’offerta dei servizi e colmare il gap esistente fra
domanda e offerta- Raccogliere informazioni statisticamente significative da
analizzare e da restituire ai decision maker e alle istituzioni per il monitoraggio delle politiche di governo dello sviluppo produttivo, degli incentivi e degli investimenti.
37Riferimenti
Prof. Enrico De Angelis02.2399.6038
Ing. Giorgio Pansa02.2399.6014
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