di
Canale Silvia, matr. 133520, classe di abilitazione A051.
Le prime manifestazioni drammatiche a Roma
erano forme di letteratura popolare:
Deriva il nome da Atella, città della Campania, presso Capua.
Si fondava su maschere fisse:Maccus, il balordo Pappus, il vecchio rimbambitoBucco, il cialtroneDossenus, il gobbo furbo
L’atellana basava la sua vis comica sull’individuazione dei difetti umani elementari(la sensualità, la ghiottoneria, la furbizia eccessiva).
I fescennini erano dialoghi, dal linguaggio vivacemente scurrile, recitati da attori camuffati da contadini durante le feste campestri.
Etimologia incerta
Origine
da FESCENNIO,città dell’Etruria meridionale
da FASCINUM con allusione ai riti con cui si teneva lontano il
malocchio
molto antica e risalente alle feste in onore del raccolto, allorché venivano portati in processione i simboli della
fertilità e i partecipanti si scambiavano lazzi osceni
Etimologia
Il termine “mimo” copre una varietà di spettacoli diversi: serie di numeri slegati, di danze, di intermezzi musicali, salaci gags con ampie componenti di improvvisazione.
Era generalmente licenzioso, ma a volte era molto crudo: abbiamo notizia, per l’età imperiale, di condannati a morte che venivano giustiziati sulla scena per accrescere il realismo delle scene di violenza.
Dal greco μιμος , indica l’imitazione della vita reale
I principali generi teatrali romani furono, in origine, di imitazione greca; tuttavia i romani realizzarono anche testi teatrali autoctoni.
PALLIATA
TOGATA
COTHURNATA
PRAETEXTA
commedia di ambientazione e argomento greci
commedia di ambientazione e argomento romani
tragedia di ambientazione e argomento greci
tragedia di ambientazione eargomento romani
Era pubblica: le rappresentazioni venivano organizzate e finanziate da personaggi impiegati nell’amministrazione pubblica, aediles e in qualche caso praetores urbani, i quali se ne servivano anche come mezzo di propaganda elettorale.
Non divisa in attiFormata da 3 parti:1. PARTI RECITATE in senari
giambici (DEVERBIA)
2. PARTI RECITATIVE in settenari trocaici (CANTICA)
3. PARTI CANTATE in metri vari (MUTATIS MODIS CANTICA)
Divisa in 5 attiFormata da 2 parti:1. PARTI RECITATE in
trimetri giambici
2. PARTI RECITATIVE in tetrametri trocaici catalettici
GRECA (Menandro)
La diversità strutturale implicava lanecessità di rielaborare originalmente i modelli greci
Formata da:1.Parti dialogate
(RECITATE E RECITATIVE)
2.Parti liriche → CORO
Formata da:1.Parti dialogate
(RECITATE E RECITATIVE)
2.Manca il coro
LATINA
il LINGUAGGIO diventa patetico e solenne.
il METRO impiegato è solo in minoranza il senario a vantaggio di metri più solenni.
impiega soprattutto il“colloquiale” trimetro giambico
(a cui corrisponde il senario romano)
impiega in minoranza il senario a vantaggio di metri più solenni
diventa il verso tipico dei comici.
TRAGEDIA LATINA
Deriva il nome da PALLIUM, mantello degli attori comici greci.
GENERI TEATRALI
Deriva il nome dalla TOGA, tipica veste del cives romano; è detta anche TRABEATA da TRABEA, specie di
stivaletto dei cavalieri romani.
GENERI TEATRALI
Deriva il nome dal COTHURNUS, calzare degli attori tragici greci.
GENERI TEATRALI
La TOGA PRAETEXTA era l’abbigliamento proprio dei magistrati romani.
GENERI TEATRALI
È evoluzione latina del TRIMETRO GIAMBICO GRECO. È formato da sei piedi giambici:
―, ―, ―, ―, ―, .
Tutti gli elementi dei primi cinque piedi possono subire sostituzioni e dare luogo a:
TribracoSpondeo ― ―Dattilo ― Anapesto ―proceleusmatico
È il verso delle parti recitate, ma compare anche nei cantica.
È detto anche versus quadratus ed è composto, nella sua forma pura, da otto trochei, di cui l’ultimo catalettico per la caduta della tesi.
Presenta il seguente schema:― , ― , ― , ― . ΙΙ, ― , ― , ― , .Presenta tutte le sostituzioni possibili nei versi
giambici (vd. Senario giambico).
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